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TENIAMO VIVA LA PAROLA LUNEDI’ della domenica appena trascorsa Mt 1, 18-24: Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria … prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. A Avv Dom 4 ”Così fu generato Gesù Cristo” ----------------------------------------------------------------------------------------- L’Evangelista Matteo ci dice che Gesù non è nato da seme umano ma da Spirito Santo: è un evento misterioso che corrisponde al progetto di Dio già annunciato da Isaia. DAL VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 1, 18-25): Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa. Ogni uomo viene concepito e generato dentro una storia di peccato: nascendo la eredita e vivendo la prosegue. Un salmo afferma: “Nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre”. ù “Sua madre Maria … si trovò incinta per opera dello Spirito Santo” Con Gesù di Nazareth questa catena del peccato si interrompe: qui c'è un uomo la cui esistenza è totalmente nuova fin nella sua radice, il cui concepimento non porta in sé alcun seme di morte ma nasce totalmente dalla santità di Dio. Gesù è l'uomo nuovo, è il "nuovo Adamo" come dice San Paolo: nato dalla vergine, Figlio di Dio, puro dono di Dio, un dono gratuito, totalmente dono Impegno: La nascita di Gesù è un annuncio di speranza. C’è bisogno di speranza. Salmo 23: È lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito. DOMENICA Gesù è discendente di Davide, quindi è il Messia promesso; è figlio esclusivamente di Maria e quindi puro dono di Dio, suo Figlio; è l’Emmanuele, è “Jahvé che salva". La salvezza è opera di Dio, ma esige la risposta accogliente dell'uomo; esige la fede. “Giuseppe” Uomo "giusto": retto, attento alla volontà di Dio; appena ha compreso che il Signore è intervenuto su Maria e se l'è "appropriata, si ritira in disparte, la "cede" a Dio. Ma Dio attraverso l'angelo gli rivela il suo progetto: accogliere Maria come sposa e fare da padre al figlio di lei. E Giuseppe con ardore aderisce al piano di Dio. “Maria” È proclamata "Beata” perché ha creduto. Giuseppe condivide con lei tale beatitudine. “Gesù, il Figlio di Dio” È un valore così grande da impegnare l' intera esistenza di Giuseppe, di Maria e da allora di tanti altri. Tali persone fanno la gioia di Dio: ciascuno di noi è chiamato a diventare una di queste persone. Impegno: In Gesù viene il regno di giustizia e di pace. Salmo 23: Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. Mt 1, 19: Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto Era un uomo giusto “Uomo giusto” è più di uomo virtuoso. Giuseppe è giusto perché si fida di Dio, si lascia condurre da Lui, aderisce al suo progetto. E’ uno dei “poveri di Jahvé”, umili e pii. “Non voleva accusarla pubblicamente” Il concepimento di Gesù è un mistero. Giuseppe è turbato; ma continua a essere “giusto”, anche con Maria, in forza dell’amore che le porta: in cuor suo scarta ogni decisione che possa recarle danno. “Pensò di ripudiarla in segreto” Giuseppe riflette, con fede e in preghiera: quanto accade in Maria è un evento imprevisto, gli sconvolge la vita. E’ una chiamata improvvisa di Dio. Lui non si sente adeguato: perché prendersi la responsabilità di quel bambino, generato per opera dello Spirito? “Il dramma di Giuseppe è un dramma di fede”. Impegno: Come Giuseppe anche noi lasciamoci coinvolgere da Dio, nella nostra vita. Salmo 23: Chi potrà salire il monte del Signore? Chi ha mani innocenti e cuore puro, MARTEDI’ Mt1, 20-21: Un angelo del Signore gli disse: “Giuseppe, non temere di prendere con te Maria … Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” ”Gli apparve in sogno un angelo” E’ un’apparizione affascinante come un sogno, reale come un incontro vero: non mentre dormiva, ma mentre pregava e rifletteva. Luca racconta l'apparizione a Maria, Matteo quella a Giuseppe: l'annuncio è fatto alla coppia, allo sposo e alla sposa. “Giuseppe, non temere” L’Angelo rassicura Giuseppe e gli presenta in tutta la sua bellezza il progetto di Dio: “Un bambino nasce per opera dello Spirito Santo; deve avere un padre che gli dia un nome, una famiglia, i diritti di eredità della casa di Davide; lui lo chiamerà Gesù”. “Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo” Giuseppe supera ogni incertezza; prende con sé la sua sposa, si assume la responsabilità di quel Bambino. Ora Gesù è anche un discendente di Davide, non per sangue ma per l’accoglienza giuridica e amorevole di Giuseppe. Impegno: Essere cristiani, prima di un impegno, è uno splendido progetto di Dio. Salmo 23: Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Mt 1, 23: Tu lo chiamerai Gesù … A lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi “Lo chiamerai Gesù” Gesù vuole dire: “Dio salva”. Gesù è la Parola definitiva di Dio. Tutto ciò che noi possiamo sapere e dire su Dio, si trova in Gesù: "Dio nessuno l'ha mai visto, ma il Figlio unigenito ce lo ha raccontato" (Gv 1,18). Tutta la vita di Gesù è ciò che Dio vuole per l'umanità. Gesù è “l’Emanuele”, è “Dio con noi”: «Gesù, pur essendo di natura divina, non ritenne un tesoro geloso la sua uguaglianza a Dio, ma si spogliò di essa e prese la forma di servo, di schiavo, in tutto fatto simile all’uomo, tranne che nel peccato» (Fil 2,5-8). Gesù è “Dio con noi” non perché rappresenta Dio o lo annuncia, ma perché Lui stesso è vero Dio e vero Uomo. Dopo la sua risurrezione "è con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo" (Mt 28,20); è presente anche nella cella interiore del nostro essere, dove nessuno può disturbare il colloquio personale con Lui. Impegno: Gesù presente nel mondo, nella chiesa, in noi, è la nostra forza. Salmo 23: Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.