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FEDERTRASPORTO ___________________________________________________________________________________________________________ Centro Studi Scenari dei trasporti L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Numero 7 Novembre 2005 FEDERTRASPORTO Viale Pasteur, 10 - 00144 Roma Tel. 06 97279400 Telefax 06 97279408 www.federtrasporto.it Aderente a CONFINDUSTRIA Federtrasporto è stata costituita nel 1993 come federazione delle imprese di trasporto terrestre aderenti a Confindustria e, dal giugno del 2001, rappresenta anche le imprese di trasporto marittimo ed aereo. I soci che attualmente vi aderiscono sono ACI, AGENS, AISCAT, ANAV, ANITA, ASSAEREO, ASSAEREOPORTI, ASSITERMINAL, ASSOLOGISTICA, ASSTRA, CONFITARMA, FEDERTURISMO, FISE, UIR. Scenari dei trasporti è la pubblicazione del Centro studi di Federtrasporto dedicata alle analisi strategiche e statistiche dello sviluppo dei sistemi di trasporto. Sino ad oggi sono state realizzate: - due edizioni sul mercato del trasporto di passeggeri; - quattro edizioni sull'internazionalizzazione del trasporto. Gli Scenari dei trasporti sull'internazionalizzazione sono realizzati in collaborazione con Nomisma. Le pubblicazioni sono disponibili sul sito internet www.federtrasporto.it. I contenuti di questo numero non sono coperti da copyright e sono riproducibili citando la fonte: “Centro Studi Federtrasporto – Nomisma, Scenari dei trasporti n. 7”. INDICE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’IMPRESA ITALIANA DEL TRASPORTO: LA POSIZIONE PARTE I UN QUADRO DI SINTESI PAG. 1 1. Lo scenario globale 3 2. La posizione competitiva delle imprese italiane 5 PARTE II IL QUADRO DELL’INTERSCAMBIO PAG. 11 1. Il trasporto internazionale: flussi, modalità e nazionalità delle imprese 13 1.1. Le merci 13 1.2. I passeggeri 27 2. La bilancia dei pagamenti dei servizi di trasporto 32 2.1. Il quadro d’insieme 32 2.2. Le singole modalità 37 Appendice statistica PARTE III L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE 44 PAG. 47 Executive Summary 49 1. Il trasporto merci e la logistica 60 1.2. Le integrazioni di filiera 60 2.2. Le integrazioni di settore 84 1.1.1. Il settore marittimo 84 IL CASO COSTA CONTAINER LINES 103 2. 1.1.2. Il settore portuale 106 IL CASO DUBAI PORTS INTERNATIONAL 124 1.1.3. Il settore ferroviario merci 127 1.1.4. Il settore cargo aereo 142 Il trasporto passeggeri 148 2.1. Il settore terrestre 148 2.1.1. Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza 2.2. Il settore aereo 167 2.2.1. Il trasporto aereo 167 IL CASO LUFTHANSA-SWISS 181 2.2.2. L’attività aeroportuale 184 2.3. Il settore marittimo passeggeri 3. 148 195 2.3.1. La crocieristica 195 2.3.2. Il cabotaggio marittimo 202 Il mercato italiano delle M&A: le dinamiche dei trasporti Appendice – Le principali operazioni 209 215 PARTE I UN QUADRO DI SINTESI Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ Questa edizione degli Scenari sull’internazionalizzazione del trasporto1 aggiorna all’ultimo biennio i dati sulla bilancia dei pagamenti dei servizi di trasporto (Parte II) e le rilevazioni sulle operazioni di M&A dei principali operatori del trasporto e della logistica sul mercato globale e nel mercato italiano (Parte III). L’obiettivo è, come di consueto, monitorare l’evoluzione del mercato del trasporto e della logistica dal punto di vista delle strategie degli operatori leader, misurare il grado di internazionalizzazione del settore e valutare quale sia la posizione competitiva dell’impresa italiana in questo contesto. 1. Lo scenario globale Le linee evolutive emerse nella precedente edizione trovano conferma nelle rilevazioni dell’ultimo biennio. Le strategie dei leader mondiali hanno mantenuto spiccata dinamicità, lungo entrambi i binari già segnalati – l’integrazione orizzontale e verticale –, sia mediante estensive operazioni di fusione e acquisizione su scala transnazionale, sia mediante articolati accordi di partnership mirati ad assicurare la presenza distribuita su diversi continenti, con un’accentuazione della tendenza alla specializzazione di filiera. Il fenomeno continua ad essere osservabile soprattutto nei settori fortemente internazionalizzati, ossia le attività della logistica integrata, il trasporto marittimo (containerizzato e non containerizzato) e le connesse attività terminalistiche. Nell’ultimo biennio si evidenzia tuttavia il tendenziale spostamento del baricentro delle strategie aziendali e governative verso le economie in rapida crescita, in particolare sul versante asiatico e, anche se in misura minore, verso il Golfo e l’America Latina. Un secondo elemento influente si è rivelato l’abbattimento delle frontiere orientali dell’Europa conseguente all’allargamento dell’Ue, con ulteriori proiezioni ad est. L’attrazione crescente degli interessi verso le economie del Pacifico si è manifestata in diverse direzioni: 1 La pubblicazione è stata curata dal Centro Studi di Federtrasporto. La Parte I è redatta da Valeria Battaglia. La Parte II è stata realizzata da Flavia Di Castro. La parte III è stata realizzata da un gruppo di ricerca di Nomisma composto da Chiara Pelizzoni (Capo Progetto), Francesca Pagnini e Francesco Spagnolo. La prima edizione dello Scenario sulla internazionalizzazione del trasporto è uscito come Bollettino economico sul settore dei trasporti, n. 10; le successive edizioni nella collana Scenari. 3 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - una forte espansione della movimentazione container nei porti asiatici, specie cinesi, con positivi riflessi sulla movimentazione merci in tutti i maggiori scali mondiali, - un netto orientamento dei leader mondiali di Europa, Stati Uniti e Giappone ad operazioni di penetrazione in quelle aree, soprattutto attraverso gli accordi ibridi di cooperazione consentiti dall’apertura solo parziale di tali mercati, in luogo di vere e proprie operazioni di M&A, diffuse invece sui mercati consolidati, - l’ingresso nell’arena internazionale dei gestori portuali e degli operatori terminalisti asiatici, che hanno avviato importanti piani di investimento infrastrutturale e strategie di rafforzamento sui diversi mercati di interesse: lo stesso mercato asiatico (ad esempio la joint venture COSCO-PSA, e l’ingresso di PSA nella compagine azionaria di due terminal nel porto di Hong Kong), gli hub europei (ingresso di COSCO in Antwerp Gateway, rafforzamento della presenza di Hutchinson Wampoa di Hong Kong a Rotterdam, tramite ECT), il mercato statunitense (accordi tra la SIPG, gestore del porto internazionale di Shanghai, e la Georgia Port Authority sulla costa orientale USA), - lo sviluppo di importanti iniziative governative volte a presidiare lo sviluppo dei traffici nell’area del Pacifico (Protocollo di intesa Cina-Singapore, accordo bilaterale Cina-Usa sull’accesso ai rispettivi mercati). Analoghe dinamiche sono rilevabili nel settore del cargo aereo. Dopo la crisi acuta registrata sino all’inizio del 2003, sono evidenti i segni di ripresa e l’avvio di strategie di cooperazione su scala globale, ancora una volta orientate a rafforzare la posizione dei principali operatori sui mercati europeo, statunitense e asiatico. Dei 7 principali accordi registrati nel periodo di osservazione, 4 coinvolgono compagnie cargo del Far East, e uno, tra DHL e Lufthansa, dà vita alla più grande partnership di logistica del settore sulle rotte tra Europa, Asia e Nord America. Anche per il settore aereo, è stato siglato un accordo USA-Cina sull’accesso al mercato, che offre ai vettori statunitensi la possibilità di stabilire hub in territorio cinese. Merita rilevare che, nonostante gli ostacoli normativi alla praticabilità di operazioni di concentrazione nel settore aereo (legati alle clausole di nazionalità del vettore presenti negli accordi bilaterali), in Europa tre compagnie leader – Air France, KLM e Lufthansa – hanno imboccato questa via anticipando l’azione diplomatica della Comunità europea. La 4 Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ Comunità persegue infatti da qualche tempo l’obiettivo della rinegoziazione degli accordi bilaterali esistenti proprio per “comunitarizzare” le clausole di nazionalità e così rimuovere le barriere regolamentari ai processi di consolidamento in Europa. Partecipa all’evoluzione sopra descritta anche il settore ferroviario, in Europa, dove l’incerta direzione delle politiche nazionali e comunitaria di liberalizzazione unita ad una forte spinta ai piani di interconnessione infrastrutturale per corridoi, Nord-Sud e Est-Ovest, e all’accessibilità delle aree ad est ha comunque aperto spazi d’iniziativa in cui si sono collocati numerosi accordi per lo sviluppo di collegamenti merci per asse (es. Rotterdam Italia; Germania - Spagna e Italia; Francia – Nord Est europeo; porti del nord - Marsiglia; Germania - Turchia) in partnership tra nuove compagnie ferroviarie di nicchia, talvolta ad azionariato composito di soggetti non ferroviari, incumbent nazionali, operatori logistici e gruppi armatoriali, con evidenti proiezioni intercontinentali, marittime e terrestri. Nelle aree dell’est europeo, il processo di adesione alla Ue e il definitivo ingresso di 10 Paesi nel maggio 2004 hanno messo in movimento politiche di investimento e privatizzazione, soprattutto in campo aeroportuale, e una crescita degli scambi destinate a produrre effetti di interesse nel prossimo futuro. 2. La posizione competitiva delle imprese italiane L’analisi della posizione competitiva delle imprese italiane emerge dalla valutazione congiunta dei risultati economici che il settore dei trasporti e della logistica registra nell’interscambio con l’estero (si veda la Parte II per il dettaglio) e delle rilevazioni sulla partecipazione di attori italiani ai processi di internazionalizzazione sopra accennati e diffusamente descritti nella Parte III della pubblicazione. I dati economici relativi all’interscambio con l’estero e alla bilancia dei pagamenti di settore confermano un tendenziale assestamento delle performance degli operatori italiani, a conclusione di un decennio nel quale si sono compiuti radicali processi di apertura dei mercati del trasporto, almeno su scala europea, con conseguenti ripercussioni e diffuse riorganizzazioni. Le risultanze non possono considerarsi soddisfacenti e sollecitano una rinnovata attenzione alle politiche utili a sostenere la competitività delle nostre imprese. 5 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Nel biennio 2003-2004 i dati dell’interscambio con l’estero tornano ad indicare una crescita dei flussi quantitativi sia per le importazioni sia per le esportazioni, dopo un biennio di rallentamento congiunturale. Il volume totale import + export registra nel 2004 una crescita dell’8% sul 2002. La relativa ripartizione modale è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 2002: in termini quantitativi, il 62% delle merci è stato trasportato via mare, il 19% su strada, il 9% per ferrovia, lo 0,2% per via aerea. Il restante 10% afferisce alle c.d. altre modalità (principalmente condotta) (Graf.1). Quel che più interessa in questa sede è la rilevazione della presenza italiana in questo mercato, ossia l’individuazione delle quote servite da vettori residenti in Italia. Da questo punto di vista si segnala un lieve recupero rispetto alle rilevazioni del 2002: per la modalità stradale la quota servita da vettori italiani sale dal 33% al 35% e per quella marittima da 18% a 21%. L’aereo passa invece dal 27% al 24% (Tab.1). Benché sia positivo il segnale che emerge per la modalità stradale, che nell’ultimo periodo mostra di aver arginato la progressiva perdita di quote di mercato, resta significativa l’evoluzione rilevabile sul decennio 1995-2005, nel quale i vettori stradali nazionali sono passati da una quota di mercato del 50% al 35% e i vettori aerei nazionali, anche per effetto dei noti processi di liberalizzazione, dal 61% all’attuale 24%. I vettori marittimi hanno sostanzialmente mantenuto la quota di allora, bilanciando le operazioni di import ed export rispetto alla netta prevalenza dell’export allora presente. Nel comparto passeggeri, se nel 2003 i passaggi alle frontiere confermavano ancora un trend di crescita, il 2004 evidenzia una flessione: da 116.239 a 102.818 transiti. E’ il vettore aereo che, nell’arco degli ultimi dieci anni, ha registrato un costante e sostanziale aumento della quota modale (dal 15% nel 1996 al 27% nel 2004), specie per gli spostamenti degli stranieri, che tendono a scegliere l’aereo in luogo dell’automobile in misura superiore agli italiani. La quota servita da vettori italiani mostra nel biennio variazioni di rilievo (Tab.1). Se i vettori aerei nazionali, dopo un recupero registrato nel 2003 (34%), segnano un calo nel 2004 (31%) dovuto principalmente a diverse scelte dei passeggeri nazionali, il settore 6 Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ marittimo manifesta un trend in sensibile crescita, passando dal picco minimo di 7% nel 2001 al 15% nel 2004, e a una quota prossima al 18% nel primo semestre 2005. Il deficit della bilancia dei pagamenti di settore, merci e passeggeri, segna dunque ancora dati insoddisfacenti: dopo un risultato negativo relativamente stabile tra il 2000 e il 2002 (rispettivamente –4.158 Meuro e –4.012 Meuro), il 2003 registra un saldo pari a –4.793 Meuro e i dati (provvisori) del 2004 indicano un saldo pari a –4.371 Meuro (Tab.2). Per quanto riguarda le operazioni di M&A e gli accordi di collaborazione che hanno interessato imprese italiane nei settori dei trasporti e della logistica, si rileva una forte dinamicità, caratterizzata dall’ingresso o dal rafforzamento della presenza di grandi e grandissimi operatori stranieri secondo strategie di penetrazione, razionalizzazione e specializzazione su scala transnazionale. Ciò conferma il permanere di un qualificato interesse per il mercato e il territorio italiani, che scommette sia sull’espansione della domanda interna di logistica sia sulle potenzialità del territorio come snodo strategico di rilevanza internazionale. Anche da questo punto di osservazione, il dinamismo di primari operatori / attori nazionali che hanno attivamente preso parte ai processi di internazionalizzazione (tra questi Trenitalia, Ferrovie Nord Cargo, Eurocombi, Alitalia, Arcese Logistics, Pacorini Forwarding, Interporto Rivalta Scrivia, Gruppo Grimaldi, Costa Crociere, Cavalieri Trasporti, TTS Logistics, Paganella, Medov) o hanno concluso accordi per rafforzare la presenza sui mercati nazionale e internazionale (numerose le iniziative delle Autorità portuali, in particolare Napoli, Livorno, Civitavecchia, Catania, Taranto) è un segnale positivo che tuttavia non consente di sottovalutare la preponderanza, ancora netta e anzi crescente, delle operazioni condotte da attori internazionali – della portata di Exel, Deutsche Bahn, Geodis, Swiss Post, TNT, Arriva, Ratp – su imprese nazionali, spesso con acquisizioni totali o di maggioranza (Tabb. 3 e 4). Nel biennio 2003-2004, la quota di operazioni di M&A interne al mercato domestico sul totale delle operazioni che hanno interessato imprese italiane sono scese dal 65% del biennio precedente al 46%, a vantaggio delle operazioni di imprese estere su imprese 7 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ italiane, salite al 40% Il restante 14%, stabile nei due bienni, riguarda operazioni di imprese italiane su imprese estere. E’ interessante anche rilevare che il volume complessivo delle operazioni di M&A sul mercato italiano ha avuto un picco nel 2000, un successivo andamento decrescente sino al 2003 e una visibile ripresa dal 2004, con una incidenza crescente delle acquisizioni di maggioranza, pari all’88% nel 2004, rispetto alle acquisizioni di minoranza (Fig. 1). Graf.1. Flussi con l’estero per modalità di trasporto – Anno 2004 Flussi quantitativi Flussi economici 0%10% 11% 2% 34% 19% 14% 9% Marittima Aerea 62% Stradale Altre Ferrov. 39% Marittima Aerea Stradale Altre Ferrov. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi (dati provvisori) Tab.1. Anni 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Quote di mercato dei vettori residenti in Italia sui flussi di trasporto alle frontiere (%) - Anni 1995-2004 Stradale Merci Passeggeri 49,6 42,1 48,8 48,7 43,2 37,9 33,0 33,0 33,0 35,1 - Marittima Merci Passeggeri 22,6 20,4 14,9 23,1 11,6 23,0 17,3 21,4 15,1 19,8 8,7 19,8 6,8 17,5 8,1 20,6 9,8 n.d. 15,4 Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi 8 Aerea Merci Passeggeri 60,9 44,0 31,5 44,0 31,6 44,0 30,0 38,1 27,4 32,2 27,7 27,2 27,8 27,2 32,3 24,5 34,1 23,6 30,7 Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.2. Saldi per modalità e attività dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti (1) Anni 2000,2002 e 2004 (Milioni di euro) Modalità 2000 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale 2002 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale 2004 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale Merci Passeggeri Servizi Totale -1.219 -312 -488 -470 -2.490 -41 -1.344 35 -25 -1.374 -254 111 -152 ---294 -1.514 -1.544 -605 -495 -4.158 -1.301 -94 -587 -387 -2.368 -62 -1.561 61 92 -1.469 -167 81 -89 ---175 -1.529 -1.574 -614 -295 -4.012 -1.991 -266 -576 -445 -3.278 -85 -957 69 77 -896 -345 248 -100 ---197 -2.421 -975 -607 -368 -4.371 (1) Dati 2004 provvisori Fonte: Ufficio Italiano Cambi Tab.3. Fusioni e acquisizioni nel settore dei trasporti 1998-‘99 Operazioni italiane all’estero Operazioni estere in Italia Saldo 7 29 -22 2000-‘01 11 20 -9 2002-03 7 17 -10 2004-’05 (1) 1 5 -4 (1) Fino al 31.3.2005 Fonte: Nomisma Tab.4. Fusioni e acquisizioni: distribuzione per settore di attività delle operazioni estere in Italia – Totale anni 1992-2005 (1) Logistica, T. su gomma, T. ferroviario, poste 62 T. marittimo e attività portuali 25 Trasporto aereo e attività aeroportuali Trasporto pubblico locale Totale 18 13 118 (1) Fino al 31.3.2005 Fonte: Nomisma 9 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Fig.1. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti in Italia – Anni 1992-2004 Acquisizioni di minoranza 60 Acquisizioni di maggioranza 50 29 40 30 22 23 27 17 20 10 13 12 0 1993 Fonte: Nomisma 10 28 16 7 1994 24 16 15 21 1992 21 12 1995 13 1996 17 1997 18 1998 17 1999 22 14 2000 2001 11 2002 10 4 3 2003 2004 PARTE II IL QUADRO DELL'INTERSCAMBIO Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ 1. IL TRASPORTO INTERNAZIONALE: NAZIONALITÀ DELLE IMPRESE1 FLUSSI, MODALITÀ E 1.1. Le merci 1.1.1. I flussi quantitativi e monetari Il trasporto internazionale di merci ha servito nel 2004 un mercato complessivo di circa 488 milioni di tonnellate, di cui il 74% come importazioni ed il restante 26% come esportazioni (tab.1.), percentuali che, negli ultimi anni, risultano rispettivamente in leggera crescita e viceversa2. Complessivamente, la quantità di merce movimentata è aumentata di cinque punti percentuali, andamento determinato dalla crescita sia delle esportazioni, 5,6%, sia delle importazioni, 4,8%. Tab.1. Importazioni ed esportazioni - Anni 1995-2005 (1) Anni 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 1° sem.’05 Tonnellate (migliaia) Import Export 285.732 94.021 278.599 101.239 289.398 111.037 304.265 112.520 307.843 113.485 329.028 119.299 330.035 123.118 334.807 118.611 343.784 121.354 360.282 128.184 181.775 62.677 Import 173.354 165.930 184.678 195.625 207.015 258.507 263.757 261.226 262.998 285.634 149.948 Milioni di euro (2) Export 196.860 200.842 211.297 220.105 221.040 260.413 272.990 269.064 264.616 284.413 143.140 Saldi 23.506 34.912 26.619 24.480 14.025 1.907 9.233 7.838 1.618 -1.221 -6.808 (1) Dati 2005 provvisori. (2) I valori monetari rilevati in lire e convertiti in euro relativi al periodo 1995-1998 sono denominati “eurolire” (Per ulteriori indicazioni, consultare nel sito Internet dell’Istat le Note metodologiche relative all’indagine sul Commercio con l’estero). Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Istat 1 2 I dati illustrati nel paragrafo 1.1.1. sono tratti dal sito Internet dell’Istat, nella sezione dedicata ai risultati dell’indagine sul Commercio con l’estero. Quasi tutte le informazioni riportate nei paragrafi successivi sono state invece tratte dalla pubblicazione “Indagine campionaria sui trasporti internazionali di merci e passeggeri” dell’Ufficio Italiano Cambi (disponibile sul sito www.uic.it); alcuni approfondimenti e aggiornamenti sono stati inoltre forniti direttamente dall’Ufficio Italiano Cambi. A questo proposito, si ringrazia il dott. Tosti ed il dott. Ortolani per la preziosa collaborazione. Nel 2001, le importazioni e le esportazioni erano rispettivamente il 72,8% e 27,2% rispetto ai valori attuali pari a 74,2% e 25,8%. 13 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Dopo un decennio di risultati positivi, il saldo in termini economici3 cambia di segno e si attesta a –1,2 miliardi di euro. Su base annua, il saldo ha registrato dunque una notevole diminuzione, considerando che nel 2003 era risultato in valore assoluto superiore e di segno positivo. Ad influenzare tale andamento è l’incremento delle merci in entrata risultato superiore a quello delle merci in uscita dal nostro paese (8,6% rispetto a 7,5%), differenza che il maggior valore per unità di peso delle esportazioni rispetto alle importazioni non è riuscito a controbilanciare. Nel 2004, il valore medio per tonnellata è stato rispettivamente di 2.219 e 793 euro e, in entrambi i casi, la variazione rispetto all’anno precedente è risultata positiva, dell’1,8% nel primo caso e di circa il doppio nel secondo. In base ai dati provvisori disponibili per il primo semestre del 2005, sono state movimentate 244 milioni di tonnellate, registrando una flessione in termini tendenziali di circa un punto e mezzo. Sono in particolare le esportazioni a diminuire: in percentuale del 3% corrispondenti a 2 milioni di tonnellate. Più modesto il calo rilevato invece per le importazioni, 1,2 milioni ossia lo 0,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 20044. Sono però diverse le dinamiche degli scambi in termini economici. A fronte di una crescita complessiva del 4%, le importazioni registrano una variazione positiva del 5% mentre quella relativa alle esportazioni si ferma al 2%. Ciò determina un netto peggioramento del saldo che, fra il primo semestre del 2004 e quello del 2005, passa da –2,7 a –6,8 miliardi di euro. In crescita anche il valore medio per tonnellata delle importazioni e quello delle esportazioni (6%): nel primo caso, si attesta a 825 euro e nel secondo a 2.284 euro. Passando all’analisi della distribuzione dei flussi economici in uscita per settore di attività economica nel 2004 (tab.2.), i “prodotti trasformati e manufatti”, che come sempre determinano quasi tutte le esportazioni (96%), dopo un biennio di variazioni negative, registrano un incremento di quasi otto punti percentuali. Fra le voci più significative di questa categoria, le variazioni più rilevanti riguardano: “i metalli e prodotti in metallo”, quota del 10%, che registrano l’incremento più elevato sia in valore assoluto (+5 miliardi di euro), sia in percentuale, 25%, “le macchine e gli apparecchi meccanici” e “i mezzi di trasporto”, rispettivamente il 20% e l’11% del totale, entrambi in crescita dell’8%, “le macchine ed apparecchiature elettriche, ecc.” in aumento del 9% (incidenza del 9%). 3 4 14 I dati si riferiscono alla valutazione delle importazioni e delle esportazioni Cif-Fob. Esportazioni ed importazioni rappresentano rispettivamente il 26% e 74% degli scambi complessivi. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ L’unica variazione negativa riguarda i “prodotti dell’agricoltura, della caccia e della silvicoltura” (quota dell’1,3%) che nel 2004 sono diminuiti di quasi il 9%, in valore assoluto di 355 milioni di euro. Tab.2. Esportazioni ed importazioni per settore di attività economica Anni 2003-2005 - Composizioni percentuali (1) Settori Prodotti dell'agricoltura, ecc. (2) Minerali energetici e non energetici Prodotti trasformati e manufatti - Alimentari, bevande e tabacco - Tessile e abbigliamento - Cuoio e prodotti in cuoio, pelle e similari - Legno e prodotti in legno - Carta e prod. di carta, stampa ed editoria - Petroliferi raffinati, coke e comb.nucleari - Chimici e fibre sintetiche e artificiali - Gomma e materie plastiche - Lavorazioni di minerali non metalliferi - Metalli e prodotti in metallo - Macchine ed apparecchi meccanici - Macch. e apparecchiature elettriche (3) - Mezzi di trasporto - Altri prodotti Energia elettrica, gas, acqua Altri prodotti Totale 2003 Exp. Imp. 1,6 3,5 0,3 10,4 96,2 82,9 5,6 7,1 9,9 5,3 4,8 2,4 0,5 1,3 2,3 2,4 2,0 1,8 9,8 13,6 3,7 2,1 3,3 1,1 8,3 9,1 20,2 7,6 9,0 12,8 11,0 14,8 5,7 1,6 0,0 0,7 2,0 2,4 100,0 100,0 2004 Exp. Imp. 1,4 3,3 0,3 11,1 96,3 82,6 5,5 6,9 9,3 5,1 4,5 2,2 0,5 1,2 2,2 2,2 2,2 1,7 9,6 13,5 3,8 2,1 3,2 1,1 9,6 10,4 20,3 7,4 9,1 13,1 11,2 14,1 5,4 1,6 0,0 0,6 2,1 2,4 100,0 100,0 1° sem. 2005 Exp. Imp. 1,4 3,0 0,3 12,7 96,4 81,6 5,3 6,2 8,8 4,9 4,3 2,1 0,5 1,2 2,1 2,2 2,7 1,8 10,1 13,7 3,8 2,1 3,0 1,1 10,3 11,1 20,1 7,2 9,2 12,2 11,1 14,2 5,1 1,6 0,0 0,7 1,8 1,9 100,0 100,0 (1) Rispetto ai flussi economici; dati 2005 provvisori. (2) Prodotti dell’agricoltura, caccia e silvicoltura e della pesca e piscicoltura. (3) Elettroniche e ottiche. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Istat La composizione dei flussi economici in uscita per settore di attività economica non presenta variazioni di particolare entità rispetto al 20035. Anche considerando l’ultimo quinquennio, i pesi delle singole voci non subiscono particolari variazioni, se non un incremento dei “metalli e prodotti in metallo” di circa un punto percentuale e mezzo e delle “macchine ed apparecchi meccanici”(quasi un punto); analoghe in valore assoluto ma di segno opposto invece le variazioni relative alle “macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche” e “prodotti dell’industria tessile e dell’abbigliamento” e “altri prodotti delle industrie manifatturiere”. Rispetto al 2000, queste singole variazioni 5 Essendo la più rilevante i “metalli e prodotti in metallo” che aumentano di circa un punto percentuale e mezzo mentre le altre, in linea di massima, sono inferiori al mezzo punto percentuale. 15 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ influenzano la diminuzione di un punto percentuale e mezzo del peso dei “prodotti trasformati e manufatti”. Dal lato delle importazioni, sono sempre “i prodotti trasformati e manufatti” a determinare la maggior parte degli scambi, 83%, ma in questo caso una quota di rilievo, l’11%, è determinata dai “minerali energetici e non energetici” che, nel 2004, ha subito fra l’altro un incremento di quasi il 15%. Nel primo settore, caratterizzato anch’esso da un andamento crescente, 8%, le voci e le variazioni più importanti riguardano: “i mezzi di trasporto”, il 14% degli scambi, risultati in crescita del 4%, “i prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali” e “le macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche”, con un’incidenza di poco superiore al 13%, sono risultati in aumento rispettivamente dell’8% e 11%, “i metalli e prodotti in metallo”, quota del 10%, che registrano la variazione più elevata sia in termini assoluti sia percentuali (5,7 miliardi di euro, ossia +24%). Rispetto al 2003, la distribuzione delle importazioni per attività economica non subisce particolari modifiche. Le più elevate riguardano: da un lato, un incremento del peso dei “metalli e prodotti e metallo” e dei “minerali energetici e non energetici” (rispettivamente di 1,3 e 0,6 punti percentuali), dall’altro la flessione di 0,7 punti dei “mezzi di trasporto”. Considerando l’ultimo quinquennio, invece, le variazioni di maggior rilievo riguardano “le macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche”, il cui peso passa dal 14,8% nel 2000 al 13,1% nel 2004, variazione che influenza la dinamica della categoria più ampia dei “prodotti trasformati e manufatti”, la cui incidenza passa da 84,0% a 82,6%. Ad influenzare in modo determinante il risultato negativo della bilancia dei pagamenti è il saldo dei “minerali energetici e non energetici” –il 6% delle transazioni (import+export) complessive - che chiude il 2004 con un valore di –30,8 miliardi di euro, ossia circa 4 in più rispetto al 2003; a questo si aggiungono poi –5,5 miliardi totalizzati dai “prodotti dell’agricoltura e della pesca” e -1,7 miliardi per “l’energia elettrica, gas e acqua” (incidenza sul totale degli scambi rispettivamente del 2% e solo dello 0,3%)6. Non riesce a controbilanciare questi dati il saldo positivo relativo ai “prodotti trasformati e manufatti”, pari a 38 miliardi di euro ed in aumento di circa un miliardo e mezzo7. 6 7 16 -827 milioni di euro è il risultato degli scambi dei “prodotti delle attività informatiche, professionali ed imprenditoriali” e -525 milioni quello relativo alle “merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie”. Negli anni 2001 e 2002 era però risultato pari rispettivamente a 44,5 e 41,1 miliardi di euro. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ All’interno di questo settore, considerando solo le voci più significative, hanno contribuito positivamente al saldo complessivo gli scambi di “macchine e apparecchi meccanici” e di “prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento”. I saldi sono stati, infatti, rispettivamente pari a 37 e 12 miliardi di euro, valori che risultano rispettivamente in aumento ed in diminuzione negli anni8. Come in passato, rimangono invece negativi i saldi rilevati per gli scambi9 di “macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche” (-11 miliardi di euro, un valore simile a quello rilevato nel 2000 ma superiore ai successivi), quelli di “prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali” (-11,2 miliardi di euro, un valore in aumento negli ultimi anni) e di “mezzi di trasporto” (-8,6 un valore inferiore a quello rilevato nel 2003 ma superiore a quelli registrati nei primi anni del millennio). In base ai dati provvisori relativi al primo semestre del 2005, in valore assoluto sono aumentate soprattutto le esportazioni10 di “metalli e prodotti in metallo” e di “coke e prodotti petroliferi, ecc.” (rispettivamente +1,5 e +1 miliardo) mentre quelli negativi hanno toccato le esportazioni di “mezzi di trasporto” e “cuoio e prodotti in pelle, ecc.” (nell’ordine circa -541 e -337 milioni). Dal lato delle importazioni, le variazioni positive11 più significative sono quelle relative ai “minerali energetici e non energetici” (28%, +4,1 miliardi di euro) e ai “prodotti trasformati e manufatti” (3%, +3,9 miliardi)12. La distribuzione per attività mette inoltre in evidenza un ulteriore aumento del peso delle importazioni di “minerali energetici e non energetici”, 12,7% rispetto al 10,4% rilevato nel primo semestre del 2004, e, di converso, una riduzione di quello relativo ai “prodotti trasformati e manufatti”, 81,6% rispetto a 83%. In termini di saldi, come in passato, l’unica attività economica a registrare un valore positivo è quella relativa ai “prodotti trasformati e manufatti”, circa 16 miliardi di euro; questo, però, risulta su base tendenziale in diminuzione di 600 milioni. Ciò che comunque maggiormente pesa sul risultato complessivo è il saldo relativo agli scambi di minerali energetici e non energetici che a fine semestre è risultato pari a –18,5 miliardi, con un peggioramento di ben 4 miliardi rispetto allo stesso semestre del 2004. 8 9 10 11 12 Queste attività rappresentano, nell’ordine, il 14% e il 7% del totale delle transazioni. Le tre attività indicate di seguito incidono in misura dell’11%, 12% e 13% sul totale degli scambi. La distribuzione per attività economica delle esportazioni non subisce particolari variazioni. Risultano invece negative quelle di “agricoltura, caccia e silvicoltura” (-377 milioni di euro, in termini percentuali –8%) e fra i prodotti trasformati e manufatti le importazioni di “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (-280 milioni, -3%), quelle di “macchine ed apparecchi meccanici” e di “macchine ed apparecchiature alettriche, ecc.” (circa –100 milioni, in percentuale meno dell’1%, in entrambi e casi). Fra questi ultimi, come nel 2004, spiccano gli incrementi in valore assoluto della voce “metallo e prodotti in metallo” e “prodotti chimici e fibre sintetiche ed artificiali” (rispettivamente +2,1 e +1 miliardi). 17 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.3. Esportazioni ed importazioni per gruppi di paesi - Anni 2003-2005 Composizioni percentuali (1) Paesi Europa Unione Europea25 Polonia Ungheria Unione Europea15 - Francia - Belgio e Lussemburgo - Paesi Bassi - Germania - Regno Unito, Irlanda - Danimarca, Svezia e Finlandia - Grecia - Portogallo - Spagna - Austria Europa centro-orientale - Russia Altri paesi europei - Svizzera Africa America - Stati Uniti Asia - Cina - Giappone Oceania e altri territori Totale - Opec 2003 2004 1° sem. 2005 Exp. Imp. Exp. Imp. Exp. Imp. 71,8 60,6 1,7 1,1 54,7 12,5 2,9 2,4 14,1 7,6 2,3 2,2 1,2 7,1 2,3 10,6 1,5 6,6 3,8 3,7 12,0 8,3 11,1 1,5 1,6 1,4 100,0 3,9 73,4 61,4 1,0 0,7 57,9 11,4 4,7 5,8 18,1 6,4 2,8 0,6 0,5 4,8 2,9 9,9 3,1 5,6 3,4 6,4 6,7 3,9 12,8 3,6 2,0 0,7 100,0 6,4 72,3 72,5 60,0 60,4 1,8 1,2 1,0 0,9 54,2 56,5 12,4 11,0 2,7 4,9 2,4 5,9 13,6 18,0 7,6 5,8 2,3 2,6 2,3 0,5 1,2 0,5 7,3 4,7 2,5 2,7 10,9 10,7 1,7 3,4 7,1 5,4 4,1 3,3 3,7 6,7 11,4 6,5 7,9 3,5 11,2 13,7 1,6 4,1 1,5 1,9 1,5 0,6 100,0 100,0 3,9 6,8 72,1 59,7 1,8 1,0 54,1 12,8 2,8 2,4 13,5 7,0 2,4 2,0 1,1 7,7 2,4 11,0 1,9 6,9 4,0 3,8 11,5 7,9 11,2 1,5 1,5 1,4 100,0 3,9 70,4 57,9 1,3 0,9 53,6 10,3 5,0 5,7 17,2 5,5 2,4 0,5 0,4 4,4 2,3 11,5 3,8 5,2 3,1 7,6 6,7 3,7 14,8 4,6 1,7 0,6 100,0 7,9 (1) Rispetto ai flussi economici; dati 2005 provvisori. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Istat Dall’analisi per aree geografiche (tab.3.), si rileva che nel 2004 il 72% delle esportazioni sono state destinate al mercato europeo, l’11% sia a quello americano – 8% la quota relativa ai soli Stati Uniti – sia a quello asiatico e il 4% a quello africano. In Europa, il 60% del totale è arrivato nei paesi dell’Ue25, l’11% in quelli dell’Europa centro-orientale ed il 7% negli altri paesi, di cui circa il 58% solo in Svizzera. Nell’ultimo quinquennio, le dinamiche più rilevanti riguardano da un lato un aumento complessivo di circa due punti percentuali della quota del mercato europeo – dove la diminuzione del peso delle esportazioni nei paesi dell’Ue15 viene più che compensata dall’aumento dei flussi con i 18 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ paesi dell’Europa centro-orientale e, seppur in misura inferiore, anche da quello con gli altri paesi del continente – dall’altro una riduzione dell’incidenza degli scambi con l’America che passa dal 15% nel 2000 al valore attuale di 11%, a sua volta influenzata dagli scambi con gli Stati Uniti (quota che diminuisce dal 10% all’8%). All’interno della Ue15, i nostri principali acquirenti sono la Germania, dove nel 2004 è stato esportato il 14% delle merci, seguita dalla Francia con il 12% (tali quote nell’ultimo quinquennio hanno un trend rispettivamente decrescente e stabile), il Regno Unito (e l’Irlanda) e la Spagna, entrambe con poco più del 7%. Nel 2004, le esportazioni in Europa sono aumentate dell’8%, +20 miliardi di euro in valore assoluto, mentre tale variazione nel 2003 era stata di un solo punto percentuale. Dopo un anno di flessione, torna ad essere invece positivo l’andamento delle esportazioni con l’Asia che raggiunge una variazione positiva dell’8%, in valore assoluto pari a 2.400 milioni. Hanno ricominciato a crescere anche le merci arrivate nei mercati africano e americano che, dopo le variazioni negative registrate invece negli ultimi anni, segnano un aumento rispettivamente del 7% e 3%, ossia circa 680 e 930 milioni in più rispetto al 2003. In Europa, gli incrementi più elevati (superiori al miliardo e mezzo) sono stati rilevati per la Svizzera, Spagna, Germania e Francia (in questo caso arriva a 2,2 miliardi). In termini di importazioni (tab.3.), è sempre l’Europa ad avere un ruolo predominante, 73%, seguita dall’Asia, 14%. Per la prima volta, nel 2004, a seguire troviamo l’Africa che, seppur per pochi decimali, si colloca prima dell’America avendo registrato quote sul totale delle importazioni rispettivamente del 6,7% e 6,5%. In Europa, il 60% delle merci in entrata proviene dai paesi dell’Ue25, l’11% da quelli dell’Europa centro-orientale ed il 5% dagli altri paesi, fra cui la Svizzera che da sola ha un’incidenza sul totale di tre punti percentuali. Nell’ultimo quinquennio, il peso dell’Europa è aumentato nel complesso di circa due punti percentuali e mezzo, crescita frenata dall’andamento nel 2004, anno in cui è invece diminuito (segue questo trend il mercato dell’Ue15 mentre i flussi di scambi con i paesi dell’Europa centro orientale sono in continuo aumento). A fronte di questa crescita, è il peso dell’America a diminuire: anche se con flessioni annue modeste, nel quinquennio passa infatti da 8,5% a 6,5% (da 5,2% e 3,5% la quota degli Stati Uniti). Altra dinamica di rilievo è quella relativa alla Cina, la cui incidenza pari a 2,7% nel 2000 si attesta al 4,1% nel 2004. Nel 2004, come nell’anno precedente, sono aumentate in modo sostenuto le importazioni provenienti dall’Europa e dall’Asia, 7% e 17%, in valore assoluto +14 e +5,6 miliardi. 19 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Anche quelle in arrivo dall’Africa, sempre in diminuzione nel nuovo millennio, registrano un incremento significativo, pari al 14%, ossia +2,3 miliardi di euro. Analoghe le dinamiche per quanto riguarda gli scambi con l’America, anche se in questo caso l’incremento si ferma a 750 milioni (in termini percentuali il 4%). Fra i paesi Ue25, i mercati di approvvigionamento più importanti sono la Germania (18%), la Francia (11%), il Regno Unito (e l’Irlanda) e i Paesi Bassi, in entrambi i casi il 6%. Negli ultimi anni, gli scambi con la Francia e, soprattutto, con la Germania hanno complessivamente una dinamica crescente mentre risulta decrescente quella relativa alle importazioni dal Regno Unito; più variabile la dinamica degli scambi con i Paesi Bassi, in aumento su base tendenziale del 10% nel 2004 dopo, però, due anni di variazioni negative13. Ad influenzare in modo sostenuto la crescita delle importazioni, considerando i singoli paesi, sono stati gli scambi con la Germania (variazione assoluta di +4 miliardi di euro) e a seguire quelli con la Cina (+2,3 miliardi di euro), che registra negli ultimi anni tassi di crescita particolarmente sostenuti. Considerando i singoli saldi, gli scambi che hanno prodotto i valori positivi più sostenuti sono: gli Stati Uniti (12,4 miliardi di euro, in ripresa dopo due anni di flessioni) e, nell’Ue15, la Spagna, 7,4 miliardi (+1,2 rispetto al 2003). A seguire, la Grecia ed il Regno Unito (con l’Irlanda) con circa 5 miliardi e la Francia (4 miliardi); tali saldi hanno tutti una dinamica positiva soprattutto quello con il Regno Unito, in aumento di 1,8 miliardi rispetto al 2003. Significativo è anche il risultato positivo degli scambi con la vicina Svizzera che, pari a 2,4 miliardi di euro, è aumentato di ben 1,5 miliardi. A livello di continenti, oltre all’America, contribuisce positivamente il saldo relativo a “Oceania e altri territori” che, oltre ad essere elevato (2,5 miliardi), ha un trend crescente negli ultimi anni. Sono invece decisamente negativi, ed elevati, i saldi con i paesi dell’Africa (-8,8 miliardi di euro, un valore inferiore a quello del 2000 ma superiore a quelli successivi) e quelli dell’Asia (-7,3 miliardi, in netto peggioramento rispetto agli ultimi anni), dove particolare importanza hanno gli scambi con la Cina (23% del totale import+export con l’Asia14) il cui saldo è stato di –7,4 miliardi (con un peggioramento di circa 1,7 miliardi rispetto al 2003). Più contenuto il saldo con i paesi dell’Europa, -1,6 miliardi, un valore addirittura inferiore a quelli registrati negli ultimi due anni, determinato in particolare dai pessimi risultati 13 14 20 Nel 2002 pari a -7% e nel 2003 a -0,5%. Quota di otto punti percentuali in più rispetto al 2000. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ rilevati con alcuni paesi dell’Ue15 (per questi paesi, il saldo complessivo è stato di –7,1 miliardi). Fra questi, i peggiori sono quelli relativi agli scambi con la Germania (-12,6 miliardi, un valore in forte crescita negli anni, era la metà nel 2000), i Paesi Bassi (-10,2 miliardi, anche in questo caso in crescita) e a seguire con il Belgio e Lussemburgo (-6,1 miliardi rispetto a -4,8 miliardi nel 2003). In base ai dati provvisori del primo semestre del 2005, la distribuzione delle esportazioni per aree geografiche non subisce sostanziali modifiche. Dal lato delle importazioni, come nel 2004, prosegue la diminuzione del peso della Ue15, che si ripercuote su quello dell’area che la comprende, l’Europa, nonostante la continua crescita della parte centroorientale del continente. Ad aumentare la propria incidenza sono l’Africa e l’Asia. Anche la quota relativa ai paesi dell’Opec cresce, raggiungendo nel periodo quasi l’8%. In questo primo semestre del 2005, come nello stesso periodo del 2004, i saldi sono positivi per l’America e “l’Oceania e altri territori” e negativi per gli altri tre continenti. Considerando gli scambi con i paesi europei, prosegue la diminuzione del saldo negativo relativo agli scambi nella Ue1515 mentre peggiora in modo marcato quello relativo alle transazioni con i paesi dell’Europa centro-orientale. Sono in netto peggioramento anche i saldi con i paesi dell’Africa e dell’Asia che, fra i due semestri a confronto, passano da -4,2 a -6,0 milioni di euro nel primo caso e da –4,1 a –6,2 nel secondo. Infine, si segnala il saldo con i paesi dell’Opec che nel primo semestre dell’anno in corso raggiunge i –6,3 miliardi di euro, registrando in termini tendenziali un peggioramento di ben 2,7 miliardi. 1.1.2. La distribuzione dei flussi per modalità di trasporto Nel trasporto internazionale di merci la modalità di gran lunga più importante è, come sempre, quella marittima (tab.4.). Nel 2004, sono state trasportate via mare il 62% delle merci misurate in termini fisici (importazioni+esportazioni); segue la modalità stradale con un’incidenza sul volume complessivo delle merci del 19%. Il trasporto ferroviario e quello relativo alle c.d. altre modalità16 hanno movimentato rispettivamente il 9% e 10% delle merci (del tutto marginale il peso del vettore aereo, 0,2%). 15 16 Come nel 2004, fra i risultati più significativi, quelli positivi riguardano le transazioni con Spagna, Francia e Grecia mentre continuano ad essere negativi quelli con Germania, Paesi Bassi e Belgio e Lussemburgo. La voce “c.d. altre modalità” comprende installazioni fisse, posta, vie navigabili interne e propulsione propria. 21 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Negli anni ’90 e fino ai primi anni del nuovo millennio, la distribuzione modale del traffico ha messo in evidenza una graduale flessione della quota relativa al vettore marittimo, circa 5 punti percentuali, a fronte di un aumento del ruolo della strada e delle c.d. altre modalità. Nell’ultimo biennio, la situazione sembra stabilizzarsi e le variazioni delle singole quote risultano modeste anche se, in base ai dati provvisori del primo semestre del 2005, si rileva un ulteriore aumento della quota relativa alle c.d. altre modalità a scapito, soprattutto, di quella marittima. Tab.4. Flussi quantitativi con l’estero per modalità di trasporto - Anni 1995-2005 Composizioni percentuali (1) Anni Marittima 1995 66,2 1996 68,4 1997 67,2 1998 64,8 1999 63,8 2000 61,2 2001 62,2 2002 61,3 2003 62,9 2004 62,1 1° sem.’05 61,1 Stradale 17,2 15,1 15,9 16,8 16,9 20,0 19,0 19,6 19,0 19,0 18,8 Ferroviaria 9,5 9,2 9,5 9,3 9,0 10,0 10,1 9,4 8,7 8,8 8,4 Aerea 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,2 0,2 Altre 7,0 7,1 7,2 8,9 10,1 8,6 8,5 9,5 9,2 9,9 11,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (1) Dati 2004-’05 provvisori. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi Il ruolo delle singole modalità è invece nettamente diverso se si misurano le merci in termini economici17 (graf.1.), ossia considerando i valori medi unitari delle merci per modalità di trasporto (il valore più basso è quello delle merci in entrata nel nostro paese con le c.d. altre modalità, 230 euro/tonnellata, ed il più elevato è quello relativo alle importazioni via aereo, 75 mila euro/tonnellata). Nel 200418, la quota del vettore marittimo si abbassa, infatti, al 34%, risultando inferiore a quella del vettore stradale di cinque punti percentuali. Assume inoltre maggiore rilievo la modalità aerea (11%) mentre si riduce sensibilmente il peso delle c.d. altre modalità (2%). Infine, l’incidenza del trasporto ferroviario si attesta al 14%. 17 18 22 Nella valutazione delle esportazioni in termini economici non è stato considerato il ruolo delle c.d. altre modalità. La dimensione modesta del trasportato nonché la variabilità della tipologia di merce che lo compone ne rendono infatti di difficile valutazione la stima in termini economici. Inoltre, gli studi effettuati a questo proposito ne hanno comunque messo in evidenza il ruolo in termini monetari decisamente marginale. Dati non disponibili per il primo semestre 2005. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Graf.1. Flussi con l’estero per modalità di trasporto – Anno 2004 Flussi quantitativi Flussi economici 0%10% 11% 2% 34% 19% 14% 9% Marittima Aerea 62% Stradale Altre 39% Ferrov. Marittima Aerea Stradale Altre Ferrov. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi Dopo aver assistito negli anni ‘90 ad una diminuzione della quota del vettore stradale a beneficio, in particolare, di quello marittimo, l’anno 2000 aveva invece messo in evidenza un discreto recupero da parte della strada di quote di mercato (tab.5.). Nonostante alcune oscillazioni di rilievo nell’ultimo quinquennio, la distribuzione modale dei flussi nel 2004 non si discosta eccessivamente da quella rilevata nel 2000, fatta eccezione per una leggera diminuzione della quota relativa al vettore ferroviario a favore di quello aereo. Analizzando distintamente i flussi in ingresso e quelli in uscita19 è possibile rilevare che, come in passato, la composizione delle importazioni in termini quantitativi per modalità di trasporto vede privilegiare – a causa del peso preponderante fra le importazioni delle materie prime - il trasporto marittimo e quello relativo alle c.d. altre modalità20 (graf.2.). Tab.5. Anni 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 (1) Flussi economici con l’estero per modalità di trasporto Anni 1995-2004 - Composizioni percentuali annue Marittima 35,3 41,8 39,4 39,6 39,6 34,3 34,3 32,7 33,9 34,3 Stradale 43,1 35,8 37,7 37,0 36,9 39,9 39,4 43,7 42,4 39,3 Ferroviaria 12,9 13,1 13,7 13,9 14,1 14,6 15,2 14,7 13,9 13,7 Aerea 7,6 8,1 8,0 8,0 8,0 9,5 9,1 7,0 7,8 10,8 Altre 1,1 1,1 1,2 1,6 1,3 1,7 1,9 1,9 2,0 1,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (1) Dati provvisori. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi 19 20 In appendice, sono riportate le tabelle con le serie storiche delle distribuzioni per modalità di trasporto dei flussi di importazioni e di quelli di esportazioni in termini sia quantitativi sia economici. In questo caso si tratta soprattutto di trasporto per condotte. 23 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Nel 2004, sono infatti arrivate via mare il 65% dei flussi quantitativi in entrata, il 13% sia con le c.d. altre modalità sia per strada e l’8% per ferrovia (il ruolo dell’aereo si conferma decisamente marginale, 0,1%). Nel nuovo millennio, la distribuzione per modalità – dopo la diminuzione nel decennio passato dell’incidenza del vettore marittimo a favore delle quote relative alle c.d. altre modalità ed alla strada – non presenta variazioni di particolare rilievo nei primi anni. A partire dal 2003, appare però sempre più evidente un modesto ma continuo aumento del ruolo delle altre modalità a scapito di quello marittimo. Inoltre, nel primo semestre del 2005, la quota relativa a quest’ultima modalità sale al 15% mentre quella marittima scende al 63%. Graf.2. Flussi quantitativi ed economici di importazioni ed esportazioni: composizione percentuale per modalità di trasporto – Anno 2004 75% 60% Comp.% 65% 53% 45% 35% 30% 15% 34% 17% 13% 13% 43% 37% 36% 9% 8% 0% 0% 0% 0% Tonnellate Euro Stradale 0% Tonnellate Importazioni Marittima 11% 13% 10% 4% Euro Esportazioni Ferroviaria Aerea Altre modalità Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi Considerando i flussi di importazioni in termini economici, trova conferma la tendenza rilevata a partire dal 2002, anno in cui per la prima volta, l’incidenza del vettore marittimo era stata inferiore a quella relativa al vettore stradale. Nel 2004, tali valori risultano rispettivamente pari a 35% e 36% e, anche se la differenza tende ad attutirsi, ciò è dovuto ad una diminuzione graduale del vettore stradale di cui beneficia però quello aereo, il cui peso raggiunge quasi i nove punti percentuali. La modalità ferroviaria, come nell’ultimo quinquennio, presenta un’incidenza che oscilla intorno al 17% (risultando dunque superiore ai valori raggiunti negli anni ’90) ed, infine, quella relativa alle c.d. altre modalità si attesta al 4% (quota stabile negli anni). Considerando ora i volumi quantitativi di esportazioni nel 2004, è sempre il vettore marittimo a detenere la quota di mercato più elevata (53%), seppur con un valore inferiore rispetto alle importazioni. La differenza è assorbita dal vettore stradale – influenzata in particolare dal maggior peso di beni manufatti nelle esportazioni - che ha movimentato il 37% delle merci vendute all’estero (quasi il triplo della quota relativa alle importazioni). 24 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Fra le altre modalità, l’incidenza del trasporto ferroviario si attesta al 10%, mentre risulta sempre marginale quella del vettore aereo (0,4%). In base ai dati relativi al primo semestre 2005, il peso del vettore marittimo sale al 55% a scapito di quello relativo alla strada. Se si valutano le esportazioni in termini economici, nel 2004 cresce ulteriormente il peso della modalità stradale, 43%, mentre quello relativo al marittimo si attesta al 34%. A seguire, il trasporto ferroviario che incide in misura dell’11% e quello aereo che, nonostante quantitativi trasportati marginali, rappresenta ben il 13% dei flussi economici. Negli anni, nonostante frequenti oscillazioni, la composizione modale delle esportazioni in termini sia quantitativi sia economici non presenta variazioni particolarmente significative, anche se, complessivamente, il vettore aereo in termini economici tende ad avere un ruolo sempre più importante. 1.1.3. La distribuzione dei flussi per nazionalità delle imprese di trasporto21 La domanda di trasporto merci internazionale è servita prevalentemente dagli operatori stranieri (tab.6.). Nel 2003, in ambito stradale, circa un terzo del traffico è soddisfatto dai vettori italiani, di poco inferiore, 25%, la quota relativa al trasporto aereo ed il 21% quella relativa al vettore marittimo. Rispetto ai primi anni ‘90, la situazione è peggiorata in modo sostenuto per tutte le modalità (nel ’90 quote rispettivamente del 54%, 39% e 66%). Nel nuovo millennio, la presenza di operatori residenti in Italia per le singole modalità è caratterizzata da andamenti diversi. Sulla strada22, dopo l’ultima flessione registrata nel 2001, la quota di mercato dei vettori italiani non è più diminuita risultando stabile nei due anni successivi e addirittura in crescita di due punti percentuali nel 2004, andamento fra l’altro confermato anche dai dati relativi al primo semestre 2005. In base agli ultimi dati, inoltre, sono in aumento le quote di mercato per flussi sia in entrata sia in uscita ma soprattutto dal lato delle importazioni, un mercato in cui gli operatori nazionali sembrano riuscire a far fronte alla concorrenza estera che si è infatti manifestata soprattutto nel nuovo millennio (pari al 40% nel 1999 e solo al 31% due anni dopo). Diversa la dinamica della quota dei vettori residenti nell’ambito del trasporto aereo. Infatti, seppur in misura minore rispetto al passato, la presenza degli operatori italiani continua a diminuire. Tale indicatore è passato dal 32% nel 2000 al 27% nel biennio successivo ed ha perso complessivamente altri due punti percentuali e mezzo nel 2003. Nel 2004, la quota si 21 22 Escluse la modalità ferroviaria e quella relativa alle c.d. altre modalità. Per questa modalità e per quella aerea, sono disponibili i dati fino al primo semestre 2005. 25 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ attesta al 23,6%, registrando rispetto all’anno precedente una flessione di circa un punto percentuale. In merito alla modalità marittima, che, a differenza delle altre due modalità, è rimasta sostanzialmente stabile a partire dalla seconda metà degli anni novanta, nel nuovo millennio presenta inizialmente un andamento decrescente ma, nel 2003, segna un incremento di ben tre punti percentuali, attestandosi al 21%. Dal 2002, per questa modalità, sono inoltre disponibili anche le informazioni relative a diverse tipologie di trasporto. I dati relativi al 2003 indicano che la presenza dei vettori residenti in Italia è particolarmente elevata nel caso dei “bulk liquidi”, 28%, e “general cargo”, 24%; seguono i “container” ed i “bulk solidi”, rispettivamente con il 12% e 10%. Tab.6. Flussi quantitativi con l’estero: quote di mercato dei vettori residenti in Italia per modalità di trasporto (%) - Anni 1995-2005 (1) Anni 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 1° sem.’05 Stradale Import Export Totale 47,0 52,0 49,6 36,0 47,0 42,1 41,0 55,0 48,8 41,0 55,0 48,7 40,0 45,9 43,2 38,9 36,8 37,9 30,7 35,3 33,0 32,1 34,0 33,0 32,1 34,0 33,0 34,7 35,4 35,1 35,2 35,4 35,3 Marittima Import Export Totale 20,0 34,0 22,6 18,0 29,0 20,4 20,0 34,0 23,1 20,0 34,0 23,0 19,7 27,6 21,4 19,4 21,2 19,8 19,4 21,2 19,8 17,5 17,5 17,5 20,6 20,6 20,6 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. (1) Dati 2005 provvisori. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi 26 Import 48,0 44,0 44,0 44,0 38,0 32,0 26,9 26,9 24,5 23,6 23,6 Aerea Export Totale 66,0 60,9 44,0 44,0 44,0 44,0 44,0 44,0 38,3 38,1 32,6 32,2 27,5 27,2 27,5 27,2 24,5 24,5 23,6 23,6 23,6 23,6 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ 1.2. I passeggeri23 1.2.1. I flussi quantitativi Nel 2004, i passaggi complessivi di persone alle frontiere italiane sono stati circa 103 milioni (tab.7.). Fatta eccezione per il 2001, il numero di viaggiatori dal 1996 al 2003 è costantemente aumentato mentre il 2004 segna una diminuzione di ben dodici punti percentuali rispetto all’anno precedente, in valore assoluto pari a 13 milioni. Tale andamento è stato determinato sia da una riduzione degli stranieri - di circa 5,7 milioni (-9%) - sia da una flessione ancora più sostenuta degli italiani, -7,7 milioni (-15%). Rispetto al 2003, si riduce la quota dei passeggeri italiani di circa due punti percentuali attestandosi al 42% a beneficio degli stranieri, che hanno determinato il 58% dei passaggi alle frontiere italiane. Tab.7. Passaggi di viaggiatori italiani e stranieri alle frontiere italiane Anni 2000-2005 (Dati in migliaia) 2000 2001 2002 2003 2004 1° sem.’05 Italiani 49.387 49.129 49.601 50.999 43.335 20.900 Stranieri 64.879 63.243 65.472 65.240 59.483 27.241 114.266 112.372 115.073 116.239 102.818 48.141 Totale Fonte: Ufficio Italiano Cambi In base agli ultimi dati disponibili, primo semestre 2005, la situazione dovrebbe stabilizzarsi ai livelli raggiunti nel 2004. I passaggi complessivi sono stati 48,1 milioni, ossia solo mezzo punto percentuale in meno rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Sono in ripresa gli spostamenti degli italiani, in termini tendenziali del 3%, mentre continuano a diminuire quelli degli stranieri (-3%). 23 Nel mese di aprile 2003, l’Ufficio Italiano Cambi ha aggiornato le serie storiche relative agli anni 2001‘02, attraverso un affinamento della metodologia dell’indagine, dei dati sul turismo internazionale di passeggeri. Questa revisione ha provocato un salto di serie tra il 2000 ed il 2001 che, però, considerato il livello generale dei dati esposti in questo studio non influenza in modo rilevante le considerazioni generali sull’andamento delle variabili oggetto di studio. Anche nel 2004 la metodologia di rilevazione è stata perfezionata e, in particolare, ciò ha influenzato la dinamica, molto positiva, rilevata per la modalità aerea. 27 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 1.2.2. La distribuzione dei flussi per modalità di trasporto Nel 2004, come in passato, la modalità di gran lunga più importante nei flussi internazionali di passeggeri è la strada con una quota complessiva dei passaggi alle frontiere italiane del 67% (tab.8.). Seguono a distanza il trasporto aereo, con un’incidenza del 27%, quello ferroviario e marittimo, in entrambi i casi, con il 3%. Negli anni, la distribuzione modale dei flussi mette in evidenza: una flessione del peso del trasporto stradale che dal 1996 ad oggi diminuisce di circa dieci punti percentuali ed un calo, anche se decisamente più modesto, di quello ferroviario (dal 5% nel 1996 al 3% nel 2004), di converso, un aumento sostenuto della quota relativa al trasporto aereo (dal 15% nel 1996 al 27% nel 2004), una sostanziale stabilità del ruolo del vettore marittimo. La ripartizione per modalità di trasporto distintamente per i viaggiatori italiani e quelli stranieri fino al 2003 non presentava nel complesso differenze particolarmente elevate se non una preferenza leggermente più sostenuta degli italiani per l’aereo (21% rispetto al 19% degli stranieri) ed un maggior uso del trasporto marittimo da parte degli stranieri (5% rispetto al 2% degli italiani). Nel 2004, è invece possibile rilevare alcune differenze più marcate in quanto risulta che: l’uso della strada si riduce in modo lieve per gli italiani mentre tale andamento è decisamente più sostenuto per gli stranieri, dal 73% al 71% nel primo caso e dal 72% al 64% nel secondo, di converso, il ricorso al vettore aereo aumenta in modo più marcato per gli stranieri, dal 19% al 29%, rispetto a quanto accade fra gli italiani, dal 21% al 23%, l’uso del vettore marittimo, pur rimanendo tuttora più frequente fra gli stranieri (3,4% rispetto a 2,5% per gli italiani), ha un andamento crescente per gli italiani e decrescente per gli stranieri. La riduzione complessiva di 13 milioni di passaggi alle frontiere italiane nel 2004 ha colpito in particolar modo la modalità stradale. In questo caso, infatti, la diminuzione è stata complessivamente di 15,6 milioni di viaggiatori, di cui 8,9 milioni di stranieri e 6,6 milioni di italiani (in termini percentuali, le riduzioni oscillano intorno al 18%). 28 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.8. Passaggi di viaggiatori italiani e stranieri alle frontiere italiane per tipo di frontiera Anni 1996-2005 (Composizioni %) Italiani 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 1° sem.’05 Stranieri 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 1° sem.’05 Totale 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 1° sem.’05 Stradale Ferroviaria Aerea Marittima Totale 77,8 75,9 77,1 77,7 76,4 76,0 73,0 73,3 71,0 69,9 4,3 3,5 3,7 4,0 4,0 3,9 4,2 3,8 3,1 2,6 16,3 19,1 17,6 16,7 18,0 18,3 20,9 21,0 23,4 26,3 1,6 1,5 1,6 1,6 1,6 1,7 1,9 2,0 2,5 1,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 76,8 75,6 75,8 75,9 73,5 72,9 72,9 72,3 64,2 61,5 5,2 4,7 4,7 4,7 4,7 4,7 4,2 4,0 3,5 3,3 14,3 15,4 15,4 15,4 17,1 17,9 18,3 19,1 28,9 32,3 3,6 4,3 4,1 4,0 4,7 4,4 4,6 4,6 3,4 2,9 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 77,2 75,7 76,4 76,7 74,8 74,3 72,9 72,7 67,1 65,2 4,8 4,2 4,3 4,4 4,4 4,4 4,2 3,9 3,3 3,0 15,1 17,0 16,4 16,0 17,5 18,1 19,4 19,9 26,6 29,7 2,8 3,1 3,0 3,0 3,4 3,2 3,4 3,4 3,0 2,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Ufficio Italiano Cambi Calano, con valori assoluti decisamente più bassi ma che in percentuale risultano decisamente elevati, i passaggi alle frontiere sia ferroviarie sia portuali, rispettivamente di 1,1 e 0,9 milioni, corrispondenti a variazioni di 25 e 22 punti percentuali. A determinare tali variazioni sono sia gli italiani che gli stranieri per il vettore ferroviario mentre per quello marittimo tale andamento è determinato esclusivamente dagli stranieri (in aumento gli italiani, +70 mila). Di converso, i viaggiatori che hanno fatto ricorso al vettore aereo sono complessivamente aumentati di circa quattro milioni (+18%), grazie alle scelte degli stranieri (+4,7 milioni di passaggi, +38%) a fronte di un leggero calo degli italiani (circa mezzo milione, -5%). 29 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ L’andamento decrescente della quota stradale rilevato nel 2004 trova conferma anche nei dati relativi al primo semestre del 2005, periodo nel quale si ferma al 65%. Tale dinamica è dovuta alla diminuzione degli spostamenti internazionali effettuati in autovettura - che fra i due semestri a confronto, è del 6% ossia circa 2 milioni di passaggi in meno rispetto allo stesso periodo del 2004 - andamento determinato soprattutto dagli stranieri (-1,7 milioni). Complessivamente, risulta analoga la dinamica in questo periodo per il vettore ferroviario (-14%, ossia -229 mila passaggi di cui la maggior parte, 175 mila, è determinata in questo caso dagli italiani) mentre quello marittimo segna un incremento di circa 9 punti percentuali (+81 mila, crescita rallentata dagli italiani, circa 8 mila in meno). Continuano ad aumentare gli spostamenti in aereo, su base tendenziale del 15%, corrispondenti ad un incremento di +1,8 milioni di viaggiatori, di cui circa un milione di italiani; tale dinamica determina un aumento della quota del vettore aereo che, pari a 26% nello stesso periodo del 2004, raggiunge il 30% nella prima parte dell‘anno in corso. 1.2.3. La distribuzione dei flussi per nazionalità delle imprese di trasporto24 Considerando la nazionalità delle imprese di trasporto aereo e marittimo si rileva che il mercato è dominato, come in passato, dalla presenza degli operatori stranieri: nel 2004 le imprese italiane hanno infatti soddisfatto il 31% della domanda di trasporto aereo ed il 15% della domanda di trasporto marittimo (tab.9.); quest’ultima, in base ai dati relativi al primo semestre 2005, sale inoltre al 18% - il valore più elevato dal 1996 ad oggi - mentre scende al 27% quella relativa al vettore aereo. Ciò detto, è però importante distinguere l’andamento di tali indicatori prima e dopo il 2001. Per quanto riguarda il trasporto marittimo, un settore in cui la presenza italiana è sensibilmente diminuita nel biennio 2000-‘01, abbiamo assistito negli anni successivi ad un leggero ma graduale processo di recupero di quote di mercato. Questa tendenza, nel 2004, si amplia in modo sostenuto e la quota dei vettori residenti in Italia aumenta di ben cinque punti percentuali, risultando complessivamente pari al 15%, un valore simile a quelli rilevati nella seconda metà degli anni’90. Tale risultato è determinato da un aumento sia delle scelte degli stranieri – in questo caso, la quota è pari al 10% - sia, e soprattutto, dalle preferenze degli italiani per i vettori nazionali: la relativa quota passa infatti dal 12% nel 2003 a ben il 23% nel 2004. Confermano tale tendenza i dati più recenti: infatti, complessivamente, la presenza degli operatori nazionali sale a quasi il 18% nel primo 24 30 Escluse la modalità ferroviaria e quella stradale. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ semestre dell’anno in corso, dinamica influenzata dalle preferenze sia degli stranieri sia degli italiani (quote rispettivamente pari a 13% e 28%). Tab.9. Anni 1996 1997 1998 1999 2000 200125 2002 2003 2004 1° s.’05 Flussi di persone alle frontiere italiane - Quote di mercato dei vettori residenti in Italia (%) - Anni 1996-2005 (1) Trasporto aereo Stranieri Italiani Totale 31,4 31,5 31,5 31,3 32,1 31,6 28,6 31,6 30,0 25,0 30,2 27,4 24,2 32,2 27,7 23,7 33,3 27,8 25,1 40,7 32,3 26,8 42,5 34,1 27,8 35,4 30,7 25,6 29,6 27,1 Trasporto marittimo Stranieri Italiani Totale 9,2 31,9 14,9 9,6 19,1 11,6 11,9 34,0 17,3 10,4 30,2 15,1 5,1 22,1 8,7 3,2 16,4 6,8 6,1 13,4 8,1 8,9 12,1 9,8 10,2 22,8 15,4 13,0 27,8 17,8 (1) Dati 2004-’05 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Nel trasporto aereo, si rileva che tra il 1996 ed il 1999, il ruolo degli operatori italiani ha avuto una dinamica decrescente (di circa quattro punti percentuali), dovuta soprattutto alle scelte degli stranieri - riduzione della relativa quota di domanda soddisfatta dal 31% al 25% - mentre la quota di domanda italiana soddisfatta dai vettori nazionali era rimasta sostanzialmente costante negli anni. Successivamente, fino al 2003, il recupero di quote di mercato da parte dei vettori italiani è invece dovuta sia all’incremento sostenuto delle scelte dei viaggiatori italiani (oscillava intorno al 32% nel 2000 mentre è salita al 43% nel 2003) e da quello, anche se più modesto, messo in evidenza dagli spostamenti degli stranieri (in diminuzione fino al 2001, 24%, ma in graduale crescita successivamente fino al 27% nel 2003). Nel 2004, prosegue il recupero di quote della domanda estera (28%) mentre gli italiani manifestano un maggior distacco dall’offerta nazionale e la quota di domanda soddisfatta diminuisce dal 42% al 35%; complessivamente, tale quota si attesta al 31%. In base ai dati disponibili per il primo semestre del 2005, si assiste ad un ulteriore riduzione della presenza degli operatori italiani (27%), dovuta alle scelte sia degli stranieri sia, e soprattutto, degli italiani. 25 Dai dati Enac, la quota di passeggeri trasportati da vettori italiani nel 2001 è più elevata, circa il 37%; tale differenza, negli anni, ha un andamento decrescente. 31 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 2. LA BILANCIA DEI PAGAMENTI DEI SERVIZI DI TRASPORTO26 2.1. Il quadro d’insieme I conti correnti della Bilancia dei pagamenti 2004 chiudono, per il quinto anno consecutivo, con un valore negativo pari a –12,0 miliardi di euro, pur registrando una diminuzione rispetto all’anno precedente di 5,4 miliardi di euro. Ad influenzare questo risultato sono il saldo relativo ai servizi, tornato in attivo dopo due anni di disavanzo, e quello dei redditi che passa da -17,8 a -14,7 miliardi di euro (tab.10.). In base alle informazioni relative al primo semestre 2005, i conti correnti della Bilancia dei pagamenti registrano un saldo complessivo di –17,0 miliardi di euro, dato particolarmente negativo determinato dall’andamento di tutte le componenti che, a metà anno, registrano risultati decisamente peggiori rispetto a quelli rilevati nel 200427. Tab.10. I conti correnti nella Bilancia dei pagamenti - Anni 1997-2005 (1) (Saldi in miliardi di euro) Voci Merci (fob) Servizi - Trasporti Redditi Trasferimenti unil. Totale 1997 35,2 6,8 -2,6 -9,1 -3,7 29,3 1998 32,6 4,4 -2,6 -9,9 -6,7 20,4 1999 22,0 1,1 -3,9 -10,4 -5,1 7,7 2000 10,4 1,2 -4,2 -13,1 -4,7 -6,3 2001 17,4 .. -3,7 -11,6 -6,5 -0,7 2002 14,0 -3,0 -4,0 -15,4 -5,6 -10,0 2003 9,9 -2,4 -4,8 -17,8 -7,1 -17,4 2004 I s.’05 8,8 -1,7 1,5 -1,4 -4,4 -2,4 -14,7 -11,0 -7,7 -2,9 -12,0 -17,0 (1) Dati 2004-’05 provvisori. Fonte: Banca d’Italia Nel 2004, il saldo della voce Trasporti nella Bilancia dei pagamenti è stato negativo, pari a quasi –4,4 miliardi di euro (tab.11.). Tale risultato è inferiore a quello rilevato nel 2003 anno in cui era risultato pari a –4,8 miliardi di euro, il valore più elevato registrato negli ultimi anni - grazie ad un aumento particolarmente sostenuto dei crediti (da 9,4 a 11,2 miliardi) che ha permesso di controbilanciare l’aumento più modesto dei debiti (da 14,2 a 15,6). Tale dinamica non trova, però, conferma nei dati disponibili per il 2005 (gennaiogiugno) periodo nel quale il saldo è risultato pari a –2,4 miliardi di euro mentre nello stesso periodo del 2004 si era fermato a –2,2 miliardi. 26 27 32 Il passaggio da lire a euro dei dati precendenti al 1999 è stato effettuato utilizzando il tasso di conversione fisso di 1936,27 lire per un euro; i dati del 2002 sono provvisori. Fatta eccezione per i trasferimenti unilaterali. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Considerando la distribuzione per attività nel 2004, il saldo negativo più elevato, -3,3 miliardi di euro, spetta, come sempre, ai servizi relativi alle merci che rappresentano il 37% delle transazioni complessive (crediti+debiti); e per il secondo anno consecutivo, tale risultato, rimasto più o meno stabile nei primi tre anni del nuovo millennio, peggiora. Subiscono invece un discreto miglioramento il saldo dei servizi relativi ai passeggeri (18% di crediti+debiti), da -1,6 a –0,9 miliardi di euro, e quello relativo ai servizi di assistenza, da –0,5 a –0,2 miliardi di euro, la tipologia di attività prevalente con il 45% delle transazioni totali. Tab.11. I trasporti nella Bilancia dei pagamenti per attività (1) Anni 1996-2005 (Milioni di euro) Voci 1996 1997 1998 1999 Crediti Merci 2.455 2.847 3.034 2.845 Passeggeri 1.489 1.498 1.368 1.149 S.assistenza 4.728 5.045 5.217 4.940 Totale 8.672 9.390 9.619 8.933 Debiti Merci 3.778 3.889 3.997 4.847 Passeggeri 2.240 2.673 2.637 2.534 S.assistenza 4.971 5.412 5.572 5.451 Totale 10.990 11.975 12.205 12.832 Saldi Merci -1.323 -1.043 -963 -2.003 Passeggeri -751 -1.175 -1.269 -1.385 S.assistenza -243 -367 -355 -511 Totale -2.318 -2.585 -2.586 -3.899 2000 2001 2002 2003 2004 I s.’05 3.292 1.316 5.474 10.082 2.920 1.226 5.141 9.286 3.080 1.390 5.389 9.860 3.093 3.274 1.189 2.009 5.080 5.964 9.362 11.247 1.670 1.004 3.033 5.707 5.782 5.257 5.448 5.754 6.552 2.691 2.462 2.859 2.781 2.905 5.768 5.268 5.565 5.620 6.161 14.241 12.988 13.872 14.154 15.618 3.501 1.488 3.145 8.134 -2.490 -2.338 -2.368 -2.661 -3.278 -1.374 -1.236 -1.469 -1.592 -896 -294 -128 -175 -539 -197 -4.158 -3.701 -4.012 -4.793 -4.371 -1.832 -485 -111 -2.427 (1) Dati 2004-’05 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Dall’analisi dei crediti e dei debiti nel 2004 si rileva che: dal lato dei crediti, sono come sempre i servizi di assistenza a determinarne la quota più elevata, 53%, seguiti dai servizi relativi ai trasporti merce, 29%, e passeggeri, 18%, dal lato dei debiti, il peso delle due attività principali è invece analogo, 42% per le merci e 39% per i servizi di assistenza, mentre il restante 19% è rappresentato dal settore dei passeggeri. In base ai dati disponibili per il 2005 (primo semestre), la distribuzione per attività non subisce particolari modifiche28. Trova inoltre conferma la dinamica negativa rilevata per il saldo delle merci (su base semestrale da –1,6 a –1,8 miliardi di euro), e quella relativa ai 28 Fatta eccezione per l’incremento di un punto percentuale del peso delle merci dal lato dei debiti. 33 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ servizi di assistenza, il cui saldo continua invece a migliorare (da –123 a –111 milioni di euro). Si inverte invece la tendenza rilevata nel 2004 per le attività connesse ai passeggeri il cui saldo, fra i due semestri a confronto, passa da –438 a –485 milioni di euro. Tab.12. I trasporti nella Bilancia dei pagamenti per modalità di trasporto (1) Anni 1996-2005 (Milioni di euro) Voci 1996 1997 1998 1999 Crediti Marittima 3.680 3.951 4.234 4.044 Aerea 3.196 3.372 3.214 2.862 Stradale 1.664 1.942 2.044 1.874 Ferroviaria 132 125 127 153 Totale 8.672 9.390 9.619 8.933 Debiti Marittima 4.923 5.130 5.426 6.024 Aerea 3.676 4.383 4.291 4.214 Stradale 1.829 1.885 1.969 2.071 Ferroviaria 562 576 520 523 Totale 10.990 11.975 12.205 12.832 Saldi Marittima -1.243 -1.180 -1.192 -1.981 Aerea -480 -1.011 -1.077 -1.352 Stradale -165 57 75 -197 Ferroviaria -430 -451 -393 -370 Totale -2.318 -2.585 -2.586 -3.899 2000 2001 2002 2003 2004 I s.’05 4.624 3.164 2.108 187 10.082 4.298 2.896 1.881 210 9.286 4.480 3.104 1.991 285 9.860 4.499 4.598 2.669 4.187 1.981 2.277 185 213 9.362 11.247 2.307 2.167 1.161 72 5.707 6.137 5.611 6.009 6.294 7.019 4.708 4.182 4.678 4.638 5.162 2.714 2.515 2.606 2.622 2.884 682 680 580 553 600 14.241 12.988 13.872 14.154 15.618 3.662 2.707 1.492 274 8.134 -1.514 -1.312 -1.529 -1.795 -2.421 -1.356 -1.544 -1.285 -1.574 -1.969 -975 -540 -605 -634 -614 -607 -331 -641 -495 -470 -295 -387 -368 -201 -4.158 -3.701 -4.012 -4.793 -4.371 -2.427 (1) Dati 2004-’05 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Per quanto riguarda la distribuzione per modalità di trasporto sia nel 2004 sia nei primi sei mesi del 2005 (tab.12.), è come sempre quella marittima ad essere la più importante, con una quota sul totale (crediti+debiti) pari al 43%, seguita da quella aerea (35%) e da quella stradale (19%); il restante 3% è invece relativo al trasporto ferroviario. Nel 2004, il saldo negativo più elevato spetta alla modalità marittima29, risultato pari a quasi due miliardi e mezzo di euro ed in marcato aumento rispetto al 2003. Sono invece decisamente migliori i risultati delle altre modalità, sia come valore assoluto sia come dinamica. Il trasporto ferroviario chiude l’anno con un risultato negativo di 368 milioni di euro, valore che risulta fra i più bassi rilevati dal 1990 ad oggi30; il trasporto stradale si ferma a –607 milioni, risultando inferiore a quelli registrati negli ultimi anni; il trasporto 29 30 34 Nel biennio 2002-2003, è stato il settore aereo ad essere, anche se di poco, il più elevato. Fatta eccezione per l’anno 2002. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ aereo presenta un saldo negativo di poco inferiore al miliardo, un valore di gran lunga inferiore a quelli rilevati nel nuovo millennio31. Tali dinamiche positive non trovano però conferma nei dati relativi al primo semestre del 2005. Infatti, per tutte le modalità, si registra un risultato peggiore rispetto a quello relativo allo stesso periodo dell’anno precedente. In valore assoluto, la differenza più elevata spetta al settore marittimo, il cui saldo passa da –1.197 a –1.356 milioni di euro, e a seguire la modalità stradale, da –290 a –331 milioni di euro. Come sempre, la vendita e l’acquisto di servizi di trasporto relativi alle singole modalità e attività (tab.13.) hanno generato soprattutto saldi negativi. Le uniche attività che invece, come in passato, presentano ancora un saldo positivo, seppur di modesta entità, sono: il trasporto di passeggeri sia stradale sia ferroviario, che registrano saldi positivi nel 2004 rispettivamente di 69 e 77 milioni di euro (entrambi in aumento rispetto al 2003); sempre positivi tali valori nel periodo gennaio-giugno 2005, rispettivamente 22 e 33 milioni, anche se per la strada si registra un calo rispetto al primo semestre del 2004, i servizi di assistenza connessi al trasporto aereo che, dopo il valore negativo rilevato nel 2003, tornano a contribuire positivamente al risultato complessivo del settore dei trasporti nel 2004 (248 milioni di euro); inoltre, nel primo semestre del 2005, il saldo relativo a tale attività è pari a 129 milioni di euro, circa 26 milioni in più rispetto al risultato rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente. I principali segmenti in cui la posizione delle imprese italiane risulta invece più debole sono nell’ordine (tab.13.): il trasporto marittimo di merci, dove le transazioni complessive hanno generato un saldo negativo di quasi due miliardi di euro nel 2004 (peggiorato rispetto al 2003 di circa mezzo miliardo), il trasporto aereo di passeggeri, con un saldo negativo di poco inferiore ad un miliardo 31 di euro, un valore sensibilmente inferiore a quelli rilevati negli ultimi anni, il trasporto di merci sia stradale sia ferroviario, con valori negativi rispettivamente di 576 e 445 milioni di euro; nel primo caso, il risultato (leggermente inferiore a quello rilevato nel 2003) interrompe il graduale anche se contenuto peggioramento rilevato negli ultimi anni, nel secondo caso il saldo ha un andamento costante rispetto al 2003, anno in cui, seppur in aumento rispetto all’anno precedente, risultava simile (con poche eccezioni) a quelli rilevati dal 1990 ad oggi. Come già detto, tale risultato è influenzato dalla nuova metodologia di rilevazione che ha permesso di perfezionare la valutazione dei flussi di passeggeri nel trasporto internazionale. 35 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.13. Saldi per modalità e attività dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti (1) Anni 2000-2005 (Milioni di euro) Modalità 2000 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria 2001 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria 2002 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria 2003 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria 2004 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria I s.’05 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria (1) Dati 2004-’05 provvisori. Merci Passeggeri Servizi Totale -1.219 -312 -488 -470 -41 -1.344 35 -25 -254 111 -152 --- -1.514 -1.544 -605 -495 -1.079 -255 -532 -471 -59 -1.215 37 1 -174 185 -139 --- -1.312 -1.285 -634 -470 -1.301 -94 -587 -387 -62 -1.561 61 92 -167 81 -89 --- -1.529 -1.574 -614 -295 -1.403 -206 -605 -448 -74 -1.633 55 61 -318 -131 -90 --- -1.795 -1.969 -641 -387 -1.991 -266 -576 -445 -85 -957 69 77 -345 248 -100 --- -2.421 -975 -607 -368 -1.159 -143 -295 -234 -15 -526 22 33 -182 129 -58 --- -1.356 -540 -331 -201 Fonte: Ufficio Italiano Cambi Tale ordine non varia considerando i risultati nel primo semestre del 2005; in termini di singole dinamiche, però, tutte le suddette attività subiscono un certo peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2004, soprattutto il trasporto marittimo di merci (da –992 a –1.159 milioni di euro). 36 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ 2.2. Le singole modalità 2.2.1. I trasporti marittimi Nel 2004 (tab.14.), il trasporto di merci ed i servizi di assistenza determinano rispettivamente il 50% e 49% delle transazioni relative al trasporto marittimo, lasciando ai noli passeggeri un ruolo decisamente marginale (1%), distribuzione che non subisce sostanziali modifiche rispetto all’anno precedente32. Tab.14. I trasporti marittimi nella Bilancia dei pagamenti per attività (1) Anni 1996-2005 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 I s.’05 1.438 24 2.218 3.680 1.612 31 2.308 3.951 1.720 37 2.477 4.234 1.766 26 2.252 4.044 2.211 18 2.395 4.624 1.979 9 2.310 4.298 1.865 24 2.591 4.480 1.939 22 2.538 4.499 1.895 17 2.686 4.598 943 14 1.350 2.307 2.329 60 2.534 4.923 2.424 58 2.649 5.130 2.553 66 2.807 5.426 3.196 53 2.775 6.024 3.430 59 2.648 6.137 3.058 69 2.484 5.611 3.165 85 2.758 6.009 3.341 96 2.856 6.294 3.887 101 3.031 7.019 2.102 28 1.532 3.662 -891 -812 -833 -1.431 -1.219 -1.079 -1.301 -1.403 -1.991 -1.159 -36 -27 -29 -26 -41 -59 -62 -74 -85 -15 -316 -341 -330 -524 -254 -174 -167 -318 -345 -182 -1.243 -1.180 -1.192 -1.981 -1.514 -1.312 -1.529 -1.795 -2.421 -1.356 (1) Dati 2004-’05 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Complessivamente il peso delle attività connesse alle merci ed ai servizi è dunque analogo, ma dal lato dei crediti l’incidenza dei noli merci risulta inferiore a quella dei servizi (di circa 17 punti percentuali) e superiore dal lato dei debiti (di circa 12 punti). Nel primo caso, la quota delle merci, dopo i valori elevati rilevati nel biennio 2000-2001 (48% e 46%), oscilla intorno al 41% e quella dei servizi al 58%33. Dal lato delle uscite, invece, dopo la svolta avvenuta nel 1999, anno in cui l’incidenza delle merci è aumentata dal 47% al 53% e, viceversa, quella dei servizi è diminuita dal 52% al 46%, nell’ultimo triennio la quota delle merci ha un leggero trend crescente, raggiungendo il 55% nel 2004 mentre quella dei sevizi decrescente, dal 46% nel 2002 al 43% nel 2004. 32 33 Distribuzione simile a quella rilevata a partire dal 1999, anno in cui la quota delle merci aumentò dal 44% al 49% e, di converso, quella dei servizi diminuì dal 55% al 50%. Nel biennio 2000-2001, si era invece fermata al 52% e 54%. 37 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Come sempre negli ultimi anni34, è fondamentalmente il trasporto delle merci a determinare il risultato negativo della bilancia dei pagamenti relativa ai trasporti marittimi. Infatti, il saldo complessivo nel 2004 è stato di –2.421 milioni di euro (626 milioni in più rispetto al 2003) e quello determinato dalle transazioni relative alle merci di –1.991 milioni di euro (-1.403 il valore assunto l’anno precedente). Risulta invece decisamente più modesto il contributo negativo del saldo relativo ai servizi di assistenza, -345 milioni; tale valore, in diminuzione tra il 2000 ed il 2002, è invece peggiorato per il secondo anno consecutivo35. Infine, il saldo relativo ai passeggeri, pari a –85 milioni di euro, un valore sicuramente basso ma che risulta costantemente in aumento negli anni. In base ai dati provvisori relativi al primo semestre dell’anno in corso, che in linea di massima confermano le tendenze rilevate, il saldo fra crediti e debiti si attesta a -1,4 miliardi di euro rispetto al valore di –1,2 miliardi rilevati nello stesso periodo del 2004. Tale peggioramento è determinato dai servizi relativi alle merci, il cui saldo passa da –992 a –1.159 milioni di euro (debiti in aumento di circa otto punti percentuali e crediti in diminuzione di uno) mentre le voci relative sia ai passeggeri sia ai servizi ausiliari, seppur in termini assoluti decisamente modesti, mostrano un lieve miglioramento. 2.2.2. I trasporti aerei Il trasporto di passeggeri ed i servizi di assistenza determinano quasi tutte le transazioni verificatesi nel 2004 in questo settore, circa il 47% e 46%36, mentre il restante 7% è rappresentato dal trasporto di merci (tab.15.). Seppur con un peso complessivo simile, le attività di trasporto passeggeri e quelle relative ai servizi di assistenza generano contributi diversi su crediti e debiti. Infatti, si rileva che: il traffico passeggeri determina il 42% delle entrate connesse al trasporto aereo ed il 34 35 36 38 52% delle uscite, quote che rispetto al 2003 risultano rispettivamente in aumento e diminuzione, opposta la situazione per i servizi di assistenza che generano il 54% dei crediti ed il 39% dei debiti (rispetto all’anno precedente, valori nell’ordine in diminuzione ed aumento). Nei primi anni ‘90, era il saldo relativo ai servizi di assistenza ad essere più elevato o comunque di valore analogo. Assestandosi comunque sui valori rilevati nella seconda metà degli anni ’90. Nel triennio 1999-2001, il peso dei servizi risultava di poco superiore a quello del trasporto dei passeggeri; come nel decennio precedente, oggi si verifica la situazione opposta. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Per quanto riguarda le merci, il peso sui crediti è risultato nel 2004 pari al 4%, un valore simile a quello rilevato nel nuovo millennio (ma inferiore a quello registrato nel corso degli anni ’90); aumenta invece l’incidenza dal lato dei debiti - raggiunge il 9% rispetto al 7% rilevato nel 2003 – un valore che, oltre a risultare superiore a quelli rilevati nel decennio passato, si avvicina a quelli particolarmente elevati registrati nel biennio 2000-2001. Tab.15. I trasporti aerei nella Bilancia dei pagamenti per attività (1) Anni 1996-2005 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 I s.’05 208 1.347 1.640 3.196 228 1.357 1.787 3.372 252 1.219 1.743 3.214 168 972 1.721 2.862 147 1.117 1.899 3.164 124 1.007 1.766 2.896 152 1.067 1.886 3.104 102 921 1.646 2.669 175 1.739 2.273 4.187 96 899 1.172 2.167 96 2.088 1.493 3.676 115 2.535 1.732 4.383 125 2.481 1.684 4.291 296 2.324 1.594 4.214 459 2.461 1.788 4.708 379 2.222 1.581 4.182 245 2.628 1.805 4.678 307 2.554 1.777 4.638 441 2.695 2.026 5.162 240 1.425 1.042 2.707 113 113 127 -128 -312 -255 -94 -206 -740 -1.179 -1.262 -1.351 -1.344 -1.215 -1.561 -1.633 148 55 59 127 111 185 81 -131 -480 -1.011 -1.077 -1.352 -1.544 -1.285 -1.574 -1.969 -266 -957 248 -975 -143 -526 129 -540 (1) Dati 2004-’05 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi La bilancia dei pagamenti dei trasporti aerei nel 2004 ha registrato un risultato negativo, pari a -975 milioni di euro, segnando un sensibile miglioramento rispetto all’anno precedente. Considerando le singole componenti, emerge che: 37 dopo il risultato negativo rilevato nel 2003, torna ad essere positivo (come sempre in precedenza) ed elevato il saldo delle transazioni relative ai servizi di assistenza che passa da –131 a +248 milioni di euro, si interrompe la dinamica negativa del saldo relativo alle attività di trasporto passeggeri, la voce di gran lunga più importante, che migliora rispetto al 2003 attestandosi a circa -1 miliardo di euro, dopo il miglioramento del risultato relativo ai servizi di trasporto merci37 registrato nel 2002 (da –255 a –94 milioni di euro), il saldo negativo peggiora per il secondo anno consecutivo, raggiungendo -266 milioni di euro. Si ricorda che tale attività, in passato, aveva sempre contribuito postivamente al saldo complessivo. Tale situazione è terminata nel 1999, anno in cui il saldo è risultato pari a –128 milioni di euro. 39 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Nel primo semestre del 200538, il saldo della bilancia dei pagamenti chiude con un valore negativo di 540 milioni di euro, ossia 14 in più rispetto allo stesso periodo del 2004. Tale dinamica è determinata dai servizi relativi al trasporto passeggeri il cui saldo passa, fra i due periodi, da –479 a –526 milioni di euro. Sempre positivo risulta invece quello relativo ai servizi di assistenza pari a 129 milioni di euro e in crescita tendenziale di circa 26 milioni di euro. Migliora anche se in misura più modesta quello relativo alle merci che passa da –150 a –143 milioni di euro. 2.2.3. I trasporti stradali Il 2004 conferma la tendenza emersa nel 2002, anno in cui la distribuzione delle transazioni complessive relative a questa modalità è risultata sostanzialmente diversa rispetto a quelle passate. Tab.16. I trasporti stradali nella Bilancia dei pagamenti per attività (1) Anni 1996-2005 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 I s.’05 787 7 870 1.664 985 7 950 1.942 1.041 7 997 2.044 869 38 967 1.874 885 43 1.180 2.108 768 49 1.065 1.881 1.007 72 912 1.991 1.019 66 897 1.981 1.186 86 1.005 2.277 621 28 512 1.161 882 2 945 1.829 853 2 1.031 1.885 887 2 1.080 1.969 983 7 1.081 2.071 1.373 9 1.332 2.714 1.300 12 1.204 2.515 1.593 11 1.001 2.606 1.624 11 987 2.622 1.762 17 1.105 2.884 916 5 570 1.492 -95 5 -75 -165 133 5 -81 57 154 5 -84 75 -114 32 -114 -197 -488 35 -152 -605 -532 37 -139 -634 -587 61 -89 -614 -605 55 -90 -641 -576 69 -100 -607 -295 22 -58 -331 (1) Dati 2004-’05 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Prima, infatti, le transazioni si ripartivano in modo più o meno equo fra attività connesse al trasporto delle merci e servizi di assistenza, con una leggera prevalenza di questi ultimi; nel 2002, invece, sono stati i servizi del trasporto di merci a detenere la quota più alta di crediti+debiti, 57%, risultando di 15 punti percentuali superiore a quella relativa ai servizi di assistenza. Nel 2004, in linea con quanto verificatosi nel biennio 2002-2003, l’incidenza 38 40 Periodo in cui le distribuzioni descritte non subiscono variazioni di particolare entità. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ delle transazioni relative alle merci risulta pari al 57% mentre quella dei servizi oscilla intorno al 41%; il restante 2% delle transazioni è determinato dal trasporto passeggeri, quota che, pur restando sempre modesta, risulta comunque superiore a quelle rilevate negli anni ‘90 (nel periodo 1995-1998, per esempio, era appena lo 0,2%). Di conseguenza, anche considerando la distribuzione dei crediti e quella dei debiti per attività, il 2004 conferma in linea di massima i valori e le dinamiche rilevate nel biennio precedente39. Dal lato delle entrate, il peso dei servizi relativi al trasporto merci, anche se di pochi decimali, continua ad aumentare, attestandosi al 52%; di converso, si conferma la flessione dell’incidenza delle attività dei servizi che si ferma al 44%. Il trasporto passeggeri determina il restante 4% dei crediti. Dal lato delle uscite, l’incidenza dell’autotrasporto, quota sostanzialmente in crescita negli anni, dal 45% nel 1998 al 52% nel 2001 e ben il 62% nel 2003, si attesta nel 2004 al 61%; viceversa, il peso relativo ai servizi di assistenza diminuisce dal 55% nel 1998 al 48% nel 2001 e si stabilizza sul 38% nel triennio nel 2002-2004. Il saldo relativo ai trasporti stradali è risultato nel 2004 pari a -607 milioni di euro (tab.16.), registrando rispetto all’anno precedente un miglioramento di circa 35 milioni di euro. Questo andamento è stato determinato in particolare dal saldo relativo alla vendita ed all’acquisto dei servizi di trasporto merci - la voce più importante per questa modalità - che passa da –605 a –576 milioni di euro, interrompendo così la serie dei valori che, negli ultimi anni, continuavano a peggiorare: dal valore positivo del 1998, è infatti passato a – 114 milioni di euro nel 1999, -488 l’anno successivo per crescere fino a –605 nel 2003. Seppure in misura minore, il risultato è stato influenzato anche dal saldo relativo al trasporto passeggeri, l’unica voce in attivo per questa modalità, che aumenta da 55 a 69 milioni di euro, un valore che risulta nettamente superiore a quello rilevato negli anni ’90. Peggiora invece il risultato relativo alla vendita e l’acquisto dei servizi di assistenza che passa da –90 a –100 milioni di euro. Nei primi sei mesi del 200540, è di –331 milioni di euro il saldo della bilancia dei pagamenti relativi a questa modalità, con un peggioramento in termini tendenziali di 41 milioni. Tutte le modalità contribuiscono a determinare tale dinamica. In valore assoluto, il 39 40 Si ricorda che nel 2002, l’incidenza delle merci sui crediti, dopo un triennio di flessione, era sensibilmente aumentata (dal 41% nel 2001 al 51%); di converso, quella dei servizi di assistenza, pari al 57% nel 2001, era scesa al 46% l’anno successivo; dal lato dei debiti, il peso delle merci è passato dal 52% al 61% tra il 2001 e 2002 e quello dei servizi di assistenza dal 48% al 38%. In generale, le distribuzioni sopra illustrate trovano conferma nei dati relativi a questo periodo, in particolare il peso sui crediti delle merci che continua ad aumentare a fronte di una riduzione della quota relativa ai passeggeri. 41 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ contributo più elevato proviene dalle transazione relative ai servizi di assistenza, il cui saldo passa da –42 a –58 milioni di euro e, a seguire, dal saldo relativo al trasporto passeggeri che pur rimanendo positivo, +22 milioni, è inferiore a quello rilevato nello stesso periodo del 2004 di ben 15 milioni. Infine, per quanto riguarda le merci, la componente comunque più importante, il saldo negativo passa da –286 a –295 milioni di euro. 2.2.4. I trasporti ferroviari Nel 2004, il 65% delle transazioni connesse a questa modalità sono state determinate dal traffico di merci mentre il restante 35% dal traffico di passeggeri e, per il secondo anno consecutivo, tali valori hanno rispettivamente un andamento crescente e viceversa. Si interrompe di conseguenza la tendenza rilevata fino al 2002 di una graduale diminuzione del peso del trasporto merci che, a metà degli anni ’90, oscillava invece intorno al 70% e, viceversa, di un aumento dell’incidenza dei servizi di trasporto passeggeri (che nello stesso periodo si aggirava al 30%)41. Queste percentuali continuano però ad essere il risultato di contributi sostanzialmente diversi considerando crediti e debiti. Infatti, risulta che: la movimentazione delle merci ha generato il 10% delle entrate e ben l’84% delle uscite, tali percentuali risultano invece pari a 90% e 16% per il trasporto di passeggeri. Dopo un sostanziale recupero del peso dei servizi connessi alle merci sui crediti generati da questo settore nel periodo 1999-2002 e parallelamente ad una diminuzione del relativo peso sui debiti, la situazione è notevolmente peggiorata negli anni successivi. Il primo indicatore pari al 26% nel 2000 ha perso sedici punti percentuali, il secondo è invece aumentato dal 76% all’84% tra il 2000 ed il 2004. Il saldo dei trasporti ferroviari (tab.17.) è risultato nel 2004 pari a –368 milioni di euro, registrando un leggero miglioramento rispetto al passato. In particolare, il saldo dei servizi relativi alle merci è rimasto sostanzialmente stabile, –445 milioni di euro, mentre quello 41 42 Come sempre, la lettura di questi dati deve però essere fatta considerando i criteri di calcolo del Manuale della Bilancia dei pagamenti del Fondo Monetario Internazionale relativi al trasporto ferroviario. Questi infatti prevedono che ad un paese siano addebitati i noli dei trasporti in importazione per il solo percorso che riguarda le reti dei paesi terzi attraversati (escludendo di conseguenza sia il trasporto iniziale, ossia quello fino alla frontiera del paese esportatore, sia il trasporto finale, ossia quello dopo la frontiera del paese importatore). Considerando che la maggior parte delle importazioni per ferrovia viene da paesi non confinanti con l’Italia, i debiti risultano inevitabilmente elevati. Viceversa, gli accrediti sono di modesta entità dato che si riferiscono esclusivamente al traffico di transito in Italia che, essendo un paese terminale, è interessato esclusivamente dai trasporti sulla direttrice ovest/est. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ positivo relativo ai passeggeri è aumentato, da 61 a 77 milioni di euro, un risultato decisamente migliore rispetto a quello rilevato negli anni ‘90. Tab.17. I trasporti ferroviari nella Bilancia dei pagamenti per attività (1) Anni 1996-2005 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 I s.’05 21 111 0 132 22 103 0 125 22 105 0 127 41 112 0 153 49 137 0 187 49 161 0 210 57 228 0 285 33 180 0 213 18 167 0 185 9 63 0 72 471 91 0 562 498 78 0 576 431 89 0 520 372 151 0 523 519 162 0 682 520 160 0 680 444 135 0 580 481 119 0 600 462 91 0 553 243 30 0 274 -450 20 0 -430 -477 25 0 -451 -410 17 0 -393 -331 -39 0 -370 -470 -25 0 -495 -471 1 0 -470 -387 92 0 -295 -448 61 0 -387 -445 77 0 -368 -234 33 0 -201 (1) Dati 2004-’05 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi In base ai dati relativi al primo semestre del 2005, il trasporto delle merci acquista sempre maggior peso per questa modalità. La percentuale sul totale delle transazioni in questo periodo sale infatti al 73% (in aumento il peso sia sui crediti sia sui debiti) e, di converso, l’incidenza dei servizi connessi ai passeggeri diminuisce al 27%. In termini di saldo, pari a –201 milioni di euro, si registra un peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2004 di circa 10 milioni. Tale risultato è determinato sempre dalle merci, il cui saldo passa da –215 a –234 milioni di euro, mentre quello relativo ai passeggeri continua ad essere positivo ed in aumento, da 23 a 33 milioni di euro. 43 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ APPENDICE STATISTICA Tab.1. Anni Commercio con l'estero: flussi per modalità di trasporto (1) Anni 1990-2005 - Composizioni percentuali Maritt. Stradale Ferrov. Aerea Altre (2) Totale Flussi quantitativi 1990 68,9 1991 70,1 1992 67,6 1993 69,1 1994 68,0 1995 66,2 1996 68,4 1997 67,2 1998 64,8 1999 63,8 2000 61,2 2001 62,2 2002 61,3 2003 62,9 2004 62,1 I s.’05 61,1 14,2 12,7 15,3 14,4 15,5 17,2 15,1 15,9 16,8 16,9 20,0 19,0 19,6 19,0 19,0 18,8 9,9 10,2 9,8 9,2 10,1 9,5 9,2 9,5 9,3 9,0 10,0 10,1 9,4 8,7 8,8 8,4 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,2 0,2 6,8 6,8 7,1 7,2 6,3 7,0 7,1 7,2 8,9 10,1 8,6 8,5 9,5 9,2 9,9 11,4 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Flussi monetari (3) 1990 38,7 1991 45,0 1992 38,4 1993 39,6 1994 37,9 1995 35,3 1996 41,8 1997 39,4 1998 39,6 1999 39,6 2000 34,3 2001 34,3 2002 32,7 2003 33,9 2004 34,3 41,0 35,6 41,0 38,3 38,9 43,1 35,8 37,7 37,0 36,9 39,9 39,4 43,7 42,4 39,3 11,6 10,7 11,7 12,9 14,1 12,9 13,1 13,7 13,9 14,1 14,6 15,2 14,7 13,9 13,7 7,6 7,4 7,7 7,9 8,0 7,6 8,1 8,0 8,0 8,0 9,5 9,1 7,0 7,8 10,8 1,2 1,3 1,2 1,4 1,2 1,1 1,1 1,2 1,6 1,3 1,7 1,9 1,9 2,0 1,9 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (1) Dati 2004-’05 provvisori. (2) Esclusi i dati sulle esportazioni nei flussi monetari. (3) Dati non disponibili per il primo semestre 2005. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi 44 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.2. Anni Importazioni per modalità di trasporto - Anni 1990-2005 (1) Composizioni percentuali Maritt. Stradale Ferrov. Aerea Altre Totale Flussi quantitativi 1990 73,5 1991 74,0 1992 71,7 1993 73,3 1994 72,6 1995 71,5 1996 73,0 1997 72,3 1998 69,6 1999 68,4 2000 65,0 2001 65,9 2002 65,3 2003 66,0 2004 65,4 I s.’05 63,4 8,8 7,9 10,2 8,7 9,9 10,7 9,3 9,8 10,4 10,5 13,8 13,2 13,7 13,3 12,9 13,2 9,2 9,6 9,1 8,7 9,4 8,7 8,5 8,9 8,4 7,8 9,3 9,3 8,6 8,4 8,4 8,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 8,5 8,4 8,9 9,3 8,1 8,9 9,2 9,0 11,6 13,2 11,7 11,5 12,4 12,3 13,2 15,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Flussi monetari (2) 1990 43,6 1991 51,3 1992 42,6 1993 46,4 1994 42,3 1995 41,1 1996 46,9 1997 44,6 1998 44,3 1999 44,5 2000 37,2 2001 36,0 2002 34,6 2003 35,0 2004 34,9 36,2 30,5 37,7 30,8 33,4 36,8 29,4 31,2 30,4 30,1 33,9 34,6 40,6 37,8 36,0 10,7 8,4 9,7 12,3 14,5 12,9 14,0 14,6 14,9 15,4 16,6 17,3 16,8 16,9 16,8 7,3 7,4 7,7 7,6 7,3 6,8 7,2 7,2 7,1 7,1 8,9 8,2 4,2 6,5 8,6 2,3 2,4 2,3 2,9 2,5 2,4 2,5 2,5 3,3 2,9 3,4 3,9 3,8 3,9 3,8 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (1) Dati 2004-’05 provvisori. (2) Dati non disponibili per il primo semestre 2005. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi 45 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.3. Anni Esportazioni per modalità di trasporto - Anni 1990-2005 (1) Composizioni percentuali Maritt. Stradale Ferrov. Aerea Altre (2) Totale Flussi quantitativi 1990 52,2 1991 55,8 1992 53,6 1993 56,8 1994 54,3 1995 50,0 1996 55,7 1997 54,1 1998 52,0 1999 51,4 2000 50,7 2001 51,6 2002 50,3 2003 53,6 2004 52,8 I s.’05 54,7 33,9 30,4 32,5 31,0 32,3 36,7 31,3 31,8 34,3 34,5 37,1 35,6 36,4 36,1 36,5 35,3 12,5 12,4 12,3 10,8 12,1 11,7 11,3 11,2 11,6 12,1 11,9 12,3 11,6 9,7 9,9 9,4 0,8 0,8 0,7 0,5 0,3 0,4 0,5 0,4 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,4 0,4 0,6 0,6 0,9 1,0 1,1 1,2 1,2 2,4 1,8 1,7 n.d. 0,2 1,4 0,2 0,4 0,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Flussi monetari (3) 1990 33,4 1991 38,2 1992 33,9 1993 33,6 1994 33,9 1995 30,1 1996 37,8 1997 35,1 1998 35,4 1999 35,5 2000 31,5 2001 32,7 2002 30,9 2003 32,7 2004 33,6 46,2 41,1 44,5 44,8 43,7 48,7 40,9 43,1 42,9 42,7 45,8 44,1 46,7 47,4 42,6 12,5 13,3 13,8 13,4 13,8 12,9 12,5 13,1 13,1 13,1 12,7 13,2 12,7 10,8 10,6 7,9 7,5 7,8 8,2 8,6 8,2 8,9 8,7 8,7 8,8 10,0 10,0 9,7 9,1 13,2 ------------------------------- 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (1) Dati 2004-’05 provvisori. (2) Dati non significativi in termini monetari. (3) Dati non disponibili per il primo semestre 2005. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi 46 PARTE III L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ EXECUTIVE SUMMARY Il mercato globale L’intervallo di osservazione del Rapporto comprende il periodo di quasi due anni che va dal II semestre 2003 al I trimestre 2005. In estrema sintesi si può affermare che sul mercato globale hanno trovato conferma molte delle dinamiche già emerse nelle edizioni precedenti e riconducibili a: - forte dinamicità degli operatori leader per quanto riguarda le strategie di integrazione orizzontale (maggiore quando correlata ad una spiccata propensione alla specializzazione); - robusta spinta all’integrazione di filiera realizzata sia sotto forma di acquisizioni e fusioni – nel periodo sia il settore merci sia il settore passeggeri hanno infatti conosciuto un rafforzamento del processo di concentrazione – sia sotto forma di accordi di partnership e costituzione di joint venture. L’attenuazione dei fattori di crisi ancora evidenti nella prima parte del 2003 è stata possibile sotto l’impulso principale dei mercati in crescita, in particolare per quanto riguarda il trasporto merci: le regioni che hanno mostrato il maggior dinamismo nel mercato dei trasporti sono infatti quelle del Far East, Cina in primis, seguite dai mercati di India, America Latina e Golfo. L’elevato numero di accordi e operazioni che nel periodo di riferimento hanno avuto luogo in queste aree geografiche dà infatti la misura dell’intensificarsi delle dinamiche di penetrazione degli operatori europei, americani e delle economie consolidate dell’Asia (Giappone, Singapore, Hong Kong) nei mercati in crescita. Si registrano del resto anche alcune significative operazioni effettuate all’estero - in particolare nel settore marittimo e portuale - da parte di operatori dei mercati in crescita (Dubai Ports International, COSCO, Star Cruises, Qatar Shipping Company, National Shipping Company of Saudi Arabia), che denotano l’emergere sul mercato internazionale di nuovi soggetti provenienti da aree un tempo marginali. 49 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Il mercato europeo In questo contesto globale, il mercato europeo ha anch’esso beneficiato dell’impulso proveniente dai mercati in crescita, sia relativo alle aree asiatiche - si pensi allo stimolo dato dalla crescita dell’economia cinese ai traffici marittimi tra Europa e Far East -, sia nell’ambito della crescente integrazione economica con l’Est Europeo. Emerge infatti con forza il crescente interesse per le direttrici nord-sud e est-ovest del continente, coerentemente con i progetti di potenziamento infrastrutturale dei mercati dell’Europa centro-orientale, nei settori ferroviario, marittimo e aeroportuale - in tale contesto va inquadrata la crescita degli scambi nel Baltico, tra le ex-repubbliche sovietiche e l’area caucasica e sulla direttrice del corridoio V -. Il mercato italiano Quanto all’Italia, il contesto internazionale sempre più competitivo e soggetto a forti fluttuazioni, unito alla polverizzazione degli operatori italiani riscontrabile in molti settori e a certa carenza infrastrutturale, ha favorito il massiccio ingresso di grandi player globali nel mercato nazionale. Nel periodo di riferimento si è infatti assistito all’ingresso di tali operatori attraverso operazioni di integrazione orizzontale su compagnie italiane, non solo nel comparto della logistica, ma anche negli altri settori (si cita ad esempio l’ingresso di Arriva International nel trasporto pubblico locale, Railion nel ferroviario merci, VentoPermira nel capitale di Grandi Navi Veloci e altri). I dati dimostrano come abbia avuto luogo un aumento dell’incidenza delle acquisizioni estere in Italia sul totale delle operazioni effettuate sul mercato domestico, accentuando così una caratteristica peculiare del mercato italiano, contraddistinto da internazionalizzazione elevata ma in gran parte unidirezionale. Pochi sono infatti gli operatori italiani che hanno effettuato operazioni di M&A all’estero (tra questi Cavalieri, TTS Logistics, Grimaldi Napoli, Costa Crociere, Trenitalia Cargo); in generale, poi, il rafforzamento della posizione sui mercati internazionali è avvenuto prevalentemente attraverso il perseguimento di strategie di specializzazione. Nei settori maggiormente esposti alla concorrenza internazionale, la pressione competitiva proveniente dall’estero ha inoltre favorito processi di concentrazione. Emblematici sono, ad esempio il caso Costa Container Lines–GrandiTraghetti/Gilnavi e il processo di consolidamento del settore aereo, frutto questo non solo di operazioni di fusione e acquisizione, ma anche delle crisi registrate fin dal 2002 da diversi vettori nazionali. E’ 50 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ interessante notare come, contrariamente a quanto accaduto sul mercato internazionale ed europeo, il settore italiano della logistica non è stato caratterizzato nel periodo di riferimento da processi di concentrazione interni. L’apertura dei mercati nelle economie in crescita Tra gli elementi di rilievo a livello internazionale si segnala l’intensificarsi dei processi di apertura dei mercati delle economie in crescita, segnatamente l’Est europeo (con particolare riferimento al settore aeroportuale) e le regioni asiatiche, in particolare la Cina. Nel periodo di riferimento si è assistito infatti alla storica stipula di accordi e protocolli di intesa di carattere governativo tra la Cina e gli Stati Uniti volti a incrementare la competitività dei traffici transpacifici e a favorire l’accesso delle compagnie statunitensi al mercato cinese. Anche in ambito europeo sono in fase di negoziazione accordi con paesi esteri – USA in primis, ma anche diversi paesi dei mercati in crescita – con l’obiettivo di agevolare il dinamismo dei traffici in diversi settori dei trasporti. L’analisi dei settori Procedendo ad una disamina per settore che segue la struttura del Rapporto, è possibile cogliere tendenze e dinamiche peculiari dei singoli comparti. Gli integratori logistici Tra gli elementi di novità del periodo, per il comparto della logistica si segnala, da una parte, l’interesse crescente e consolidato delle compagnie leader – siano essi integratori logistici, compagnie marittime, spedizionieri aerei o express couriers – per i mercati delle economie in crescita, con particolare attenzione alla Cina ed ai maggiori mercati dell’America Latina (Brasile e Venezuela); dall’altra, il crescente dinamismo degli operatori di tali Paesi per i mercati consolidati di Stati Uniti, Europa e Giappone. Prova ne è l’elevato numero di operazioni di integrazione di filiera nei mercati in crescita (6 sulle 16 totali), effettuate esclusivamente da operatori asiatici. L’attenzione dei maggiori player del settore per le economie in crescita, tuttavia, si è manifestata più attraverso accordi di partnership che non mediante vere e proprie operazioni di M&A. Questo è 51 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ dovuto anche al fatto che gli operatori internazionali sono costretti a subordinare l’ingresso in tali aree a forme ibride di integrazione con gli operatori locali, in attesa dell’apertura dei mercati (dinamica particolarmente vera per il mercato cinese). Nel mercato italiano, le operazioni di M&A e gli accordi realizzati sia dagli integratori logistici, sia da compagnie che si posizionano nei diversi comparti del settore trasporti e che danno luogo a fenomeni di integrazioni di filiera, testimoniano la vitalità del comparto, con particolare riferimento a: (a) strategie di diversificazione e specializzazione dei servizi; (b) stipula di accordi con caricatori e partner per la gestione condivisa di piattaforme logistiche; (c) intese per le attività di contract logistics. Si segnala in primo luogo il massiccio ingresso di grandi integratori logistici internazionali (Exel, Deutsche Bahn, Geodis, Swiss Post International, Kuehne & Nagel, De Rijke Europe e TNT) – effettuato attraverso operazioni di integrazione orizzontale su compagnie italiane. Al contrario, e con riferimento alle operazioni di integrazione orizzontale effettuate da compagnie italiane sul mercato europeo, si segnala il dinamismo di alcuni operatori nazionali tra cui Cavalieri Trasporti e TTS. Il trasporto marittimo L’elevato numero di operazioni di M&A e accordi registrati nel periodo di riferimento conferma la dinamicità del settore del trasporto marittimo, che ha assistito in particolare ad un elevato numero di accordi commerciali relativi alla fornitura di servizi comuni o allo scambio di slot, specialmente sulle rotte da e per il Far East e le rotte intra-asiatiche, in linea con la forte crescita delle economie della regione. Si vuole inoltre porre l’accento sulle rilevanti operazioni di M&A che hanno modificato significativamente l’assetto societario di alcune compagnie di navigazione di primo piano, tra cui l’israeliana ZIM, la joint venture anglo-olandese P&O Nedlloyd, Neptune Orient Lines di Singapore, la statunitense Horizon Lines e la Hyundai Merchant Marine (entrata nell’orbita del leader terminalistico Hutchison Whampoa). Numerosi accordi e operazioni che hanno caratterizzato il comparto confermano il crescente livello di integrazione di filiera tra gruppi armatoriali e operatori terminalisti, che si realizza secondo due possibili linee strategiche: attraverso la stipula di accordi per la costituzione di joint venture (si pensi ai casi di COSCO-PSA, MSC-Eurogate, CMA 52 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ CGM–P&O Ports); oppure attraverso l’ingresso nella gestione e nello sviluppo di terminal container che svolgono per i grandi gruppi amatoriali funzione di hub, reso possibile mediante acquisizioni dirette o mediante concessioni ottenute dalle rispettive divisioni terminaliste. Passando allo scenario di riferimento per il mercato italiano, e concentrandosi sul segmento dei servizi di linea, si rileva come le poche compagnie a capitale nazionale ancora operanti nel trasporto di linea internazionale si trovino ad affrontare un contesto di mercato sempre più competitivo e soggetto a forti fluttuazioni. Ciò ha reso necessario per i vettori italiani il perseguimento di strategie di integrazione e razionalizzazione delle strutture operative, finalizzate al mantenimento del proprio ruolo sui mercati internazionali. Tra gli operatori che meglio hanno intrapreso tale percorso, e che sono quindi riusciti ad espandersi sul mercato estero, si segnalano Costa Container Lines – protagonista dell’acquisizione di Grandi Traghetti/Gilnavi – e Grimaldi di Napoli. I porti Sotto la spinta principale dei traffici con la Cina, tutti i maggiori porti mondiali hanno registrato nel corso del 2003 e del 2004 un aumento notevole della movimentazione container. Quanto ai tradizionali operatori terminalisti, è ancora una volta sul fronte del Far East che si sono concentrate le principali operazioni e accordi nel periodo di riferimento, coerentemente con la fortissima espansione dei porti cinesi e con la conseguente strategia, perseguita da tutte le principali compagnie terminaliste, di rafforzamento della propria presenza nell’area. In particolare, sullo scenario internazionale, si registra l’ascesa di Dubai Ports International quale operatore terminalistico di primo piano, grazie al takeover effettuato sulla divisione portuale del gruppo americano CSX. A livello europeo, si è avvertita, in generale, un’inversione di tendenza negli equilibri Nord-Sud: se dalla seconda metà degli anni ’90 i porti mediterranei (Gioia Tauro in primis) sono cresciuti molto più in fretta di quelli nordeuropei, acquisendo una quota sempre più rilevante del mercato continentale, nel periodo di riferimento gli scali del Northern Range sono tornati a registrare tassi di crescita sostenuti. Inoltre, per quanto riguarda la portualità mediterranea, si è assistito a un maggior dinamismo dei porti spagnoli rispetto a quelli italiani. I Paesi Baltici confermano di fatto le potenzialità già colte nella precedente edizione del Rapporto. In particolare, si prevede una crescita degli scali russi nell’area (San Pietroburgo 53 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ e Primorsk), che risponde alla volontà del governo russo di riprendere il controllo dei traffici delle proprie materie prime. I maggiori porti container italiani scontano la forte competizione degli altri porti del Mediterraneo occidentale (in particolare Marsiglia e i porti spagnoli), che hanno avviato grandi piani di investimento per far fronte alla crescita della domanda. Si assiste tuttavia a un crescente dinamismo della portualità italiana in altre tipologie di trasporto, in particolare nel cabotaggio, con una vera e propria rincorsa allo sviluppo delle Autostrade del Mare, e nel settore crocieristico, come dimostrano i numerosi accordi e operazioni registrate in questi settori. Il trasporto ferroviario Il comparto del settore ferroviario merci tuttora non conosce tuttora a livello europeo un percorso uniforme di liberalizzazione dei servizi, caratterizzato da forte vischiosità e dai differenti assetti di mercato preesistenti nei singoli Paesi membri. Tuttavia, una prima valutazione di sintesi dell’andamento del comparto del trasporto ferroviario merci per il periodo di riferimento non può non evidenziare l’estrema dinamicità dei grandi operatori, che, in previsione dell’apertura del mercato internazionale, hanno intensificato i processi di concentrazione, attraverso operazioni di M&A, la stipula di accordi e la costituzione di joint venture per l’attivazione di servizi su specifiche direttrici. Infatti numerosi sono i soggetti attivi in mercati di nicchia, che perseguono strategie di integrazione di filiera, essendo specializzati per merceologia e direttrice e configurandosi generalmente come operatori entrati di recente nel mercato dei servizi ferroviari e non necessariamente fornitori diretti di trasporto vero e proprio. In relazione ai processi di integrazione di filiera, il mercato europeo dà dimostrazione di una sostanziale dinamicità finalizzata soprattutto allo sviluppo di servizi sull’asse continentale nord-sud e sulle direttrici asiatiche. Tale processo si concretizza a volte attraverso grandi alleanze tra compagnie ferroviarie nazionali: prova ne è, tra gli altri, l’accordo siglato tra Deutsche Bahn e SNCF che prevede l’intensificarsi del traffico dell’operatore tedesco verso Spagna e Italia e di quello francese verso i mercati polacco e scandinavo. 54 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ Come già rilevato in passato, lo scenario attuale vede il mercato italiano ferroviario merci spartito tra tre operatori dominanti: Trenitalia Cargo, Ferrovie Nord Cargo e Railion (nata dalla fusione di DB Cargo e NS Cargo), compagnia che si costituisce di fatto come il primo vero operatore ferroviario di trasporto merci di rango paneuropeo, attraverso un network di consociate nei vari Paesi membri e vari accordi di collaborazione con vettori nazionali. Quanto al processo di consolidamento delle due maggiori compagnie nazionali sul mercato europeo, si segnalano, da una parte, le operazioni di acquisizione e di integrazione di filiera di Trenitalia Cargo, che ha contestualmente siglato accordi per la costituzione di joint venture con vari soggetti nazionali ed europei (TX Logistics, SNCF, Sogermar, divisione intermodale di Contship Italia); dall’altra l’accordo di partnership nel settore dei servizi integrati door-to-door stretto da Ferrovie Nord Cargo con Container Train, attraverso la controllata Eurocombi, per l’ingresso nel mercato portoghese e spagnolo. Sempre in relazione al mercato italiano, dall’analisi delle dinamiche rilevate nel periodo di riferimento, appare evidente che il corridoio del Brennero è considerato una direttricechiave del trasporto europeo nord-sud, come dimostra l’interesse di vari gestori (RFI e OBB) e operatori (Trenitalia Cargo, Railion, Rail Cargo Austria, SBB Cargo Italia). Il cargo aereo Dopo aver risentito della generalizzata crisi dei traffici durante la prima parte del 2003, il comparto del traffico aereo merci si è ripreso rapidamente, tant’è che, nel corso del 2004, tutte le maggiori compagnie sono tornate a registrare crescite costanti del traffico cargo, soprattutto grazie alla forte espansione del mercato asiatico e alla ripresa dell’economia statunitense. Malgrado l’Italia rappresenti uno dei principali mercati continentali, il comparto cargo nazionale presenta, al confronto degli altri mercati europei, elementi di fragilità, che hanno di fatto favorito la forte penetrazione sia dei vettori stranieri, sia degli scali aeroportuali europei nel mercato dalle merci italiane a vocazione aerea. In parziale controtendenza, si registra nel periodo di riferimento la nascita di due vettori nazionali solo merci. 55 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza In un quadro di riferimento generale che vede ancora sostanzialmente chiuso il mercato ferroviario passeggeri a lunga percorrenza e che assiste alla messa a gara congiunta (si pensi soprattutto al caso italiano) di servizi di interesse locale e regionale, nel Rapporto si è voluto dare una lettura delle dinamiche in atto dal punto di vista delle strategie adottate e non tanto da quello dei mercati di ingresso. Rispetto a quanto già segnalato nel Rapporto precedente, gli assetti di mercato nel settore del trasporto pubblico di passeggeri vedono una conferma dei processi di concentrazione dei maggiori operatori europei sui principali mercati (segnatamente Francia, Germania e Regno Unito), sia del trasporto su gomma, sia di quello ferroviario locale e a media-lunga percorrenza. L’ingresso nei nuovi mercati da parte di tali operatori è spesso avviato tramite strategie incentrate su accordi di partnership con operatori locali storici: è questo il caso di Arriva, Deutsche Bahn, Stagecoach e Ratp sul mercato britannico e italiano. Nei diversi Paesi membri, il livello di frammentazione di mercato è notevolmente differente: infatti laddove i mercati più liberalizzati vanno avviandosi verso una struttura che vede oltre il 70% del mercato domestico detenuto dalle cinque compagnie maggiori, non necessariamente nazionali (è questo il caso di Francia e Germania), altri permangono altamente frammentati e saldamente controllati dagli operatori incumbent nei rispettivi bacini. E’ questo l’assetto del comparto italiano, apparentemente incontrovertibile nel medio periodo, sebbene tra il 2001 e il –2003 abbiano avuto luogo una serie di alleanze tra operatori maggiori e minori che avevano indotto gli analisti ad ipotizzare una progressiva concentrazione del settore. In ogni caso, anche in Italia si è registrato l’ingresso di alcuni tra i maggiori operatori europei (Arriva International e RATP) e il tentativo di ingresso nel trasporto ferroviario regionale e locale da parte dei maggiori operatori su ferro (Keolis, Connex, Citypendeln). Il trasporto aereo Nel settore del trasporto aereo, sono proseguiti i percorsi di ristrutturazione avviati da tempo dalle compagnie leader, ormai consolidati intorno ad alcune linee strategiche tra 56 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ cui: razionalizzazione e contestuale modernizzazione delle flotte; aumento della capacità di trasporto passeggeri; riduzione dei costi (mutuando quando possibile i modelli di business proposti dai vettori low cost). La congiuntura negativa ha causato un’ intensificazione dei processi di concentrazione, sia tramite il consolidamento e il rafforzamento delle alleanze internazionali, sia attraverso la conclusione di operazioni di M&A, che hanno riguardato avvenimenti di estrema rilevanza per il mercato europeo: in primo luogo, la fusione delle compagnie di bandiera Air France e KLM, che ha dato vita ad uno tra i maggiori player del settore a livello globale, e, tra le altre, la recentissima acquisizione di Swiss da parte di Lufthansa. Contestualmente, anche i maggiori operatori asiatici sembrano convergere verso il modello delle alleanze, come dimostra la notizia di una possibile unione tra Air China, compagnia di bandiera cinese, e Cathay Pacific, vettore di Hong Kong. In tale scenario, la crescita del settore low cost continua in maniera sostenuta e rappresenta uno dei principali fattori di crisi dei vettori tradizionali nel segmento del traffico a corto raggio: in Europa la quota di mercato coperta dai vettori a basso costo è infatti in forte espansione, in particolare sul mercato italiano. Concentrando l’attenzione sul comparto italiano, l’analisi degli avvenimenti del periodo di monitoraggio ha rivelato come la crisi generalizzata del settore del trasporto aereo abbia colpito duramente anche il mercato nazionale, mettendo a nudo le debolezze strutturali del sistema aeroportuale e la fragilità economico-finanziaria delle compagnie nazionali. Si è così assistito nel periodo di riferimento all’aggravarsi della crisi della compagnia di bandiera, ma anche di molti vettori di piccola e media dimensione (Volare, Azzurra Air, Gandalf Airlines), culminati talvolta in veri e propri fallimenti. Gli aeroporti I dati disponibili relativi al traffico passeggeri nei principali scali internazionali evidenziano, in primo luogo, una sostanziale stabilità del posizionamento dei maggiori hub sul mercato globale e, d’altra parte, il forte sviluppo degli scali del Far East - dinamica questa già segnalata nel precedente rapporto – che hanno registrato fasi di crescita del traffico di gran lunga superiori agli scali europei e nord-americani. Nello stesso periodo, si è assistito al rapido sviluppo del sistema aeroportuale dei Paesi che guardano ad un futuro ingresso nell’Unione Europea, sia dal punto di vista legislativo, sia 57 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ infrastrutturale, dinamica che desta grande interesse tra gli investitori e le società di gestione occidentali. In ambito comunitario, nel contempo ha acquisito crescente rilevanza il ruolo degli scali regionali nel sistema aeroportuale europeo, che ha indotto la Commissione ad adottare linee guida in materia di aiuti di Stato, finalizzati allo sviluppo delle infrastrutture e all’avvio di nuove linee dagli scali minori. Nel periodo di riferimento il sistema aeroportuale italiano ha visto la conferma del processo di consolidamento in atto per gli scali più dinamici (in primo luogo BergamoOrio al Serio e Bari) - dinamica già segnalato nella passata edizione - dovuto principalmente al forte sviluppo delle compagnie low-cost che utilizzano tali scali come hub e su cui convogliano notevoli volumi di traffico. Tra gli scali maggiori, in particolare, l’hub di Milano-Malpensa ha mostrato nel periodo una costante crescita in relazione alle rotte del Far East, imputabile al potenziamento delle linee operate sia da compagnie orientali, sia dalla compagnia di bandiera sui collegamenti per Nuova Delhi, Shanghai e Osaka. Tra i mercati consolidati per lo scalo milanese si confermano inoltre le aree del Medioriente e del Nord America. Una costante crescita nel periodo è stata registrata anche per l’hub di Roma-Fiumicino, che si conferma il primo scalo italiano per numero di passeggeri. La crocieristica Il mercato crocieristico internazionale è da sempre caratterizzato da una forte globalizzazione e da un forte grado di concentrazione. Tra gli elementi di novità riscontrati nel periodo di riferimento si evidenzia una nuova attenzione per il mercato Mediterraneo da parte dei grandi gruppi concentrati tradizionalmente sul mercato caraibico. Tra le compagnie in espansione, si distinguono MSC Crociere, Gruppo Carnival-Costa Crociere, Walt Disney, e, tra i soggetti emergenti, Easy Cruise, Louis Ltd e Ibero Jet. Con riferimento ai nuovi mercati dell’Est e delle Repubbliche Baltiche, duffusi segnali di espansione trovano conferma, ad esempio, dal presidio di Festival Crociere nell’area. In linea con le vivaci dinamiche internazionali, il mercato italiano ha assistito a processi di integrazione verticale attraverso accordi innovativi per il settore che hanno comportato l’ingresso di operatori internazionali nella gestione diretta di alcuni terminal crociere (a 58 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ Napoli e Civitavecchia), nonché all’insediamento di operatori storici in nuovi home port (Costa Crociere-Savona). Il cabotaggio marittimo Il quadro generale del comparto del cabotaggio marittimo passeggeri delinea uno scenario stabile che, a livello europeo, ha registrato operazioni e accordi di qualche rilievo riguardanti, da una parte, il Mare del Nord e il Baltico e, dall’altra, il bacino mediterraneo, in particolare ad opera delle compagnie greche. Nel periodo di riferimento, il mercato italiano è stato interessato da accordi e operazioni che hanno riguardato principalmente Moby Line e le sue controllate e le due società nate dalla divisione del Gruppo Grimaldi. Tra gli elementi di novità rispetto al precedente rapporto, si segnala il fiorente sviluppo legato al Programma Autostrade del Mare, previsto nel Piano Generale dei Trasporti, che fa parte del più vasto progetto europeo prioritario delle Autostrade del Mare: sul programma, che interessa l’Italia in particolare per le direttrici del Sud Europa, hanno investito i maggiori operatori nazionali, tra cui Grimaldi di Napoli, che ha siglato un accordo con la francese Louis Dreyfus per i collegamenti tra Italia e Francia. 59 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 1. IL TRASPORTO MERCI E LA LOGISTICA 1.1. Le integrazioni di filiera Lo scenario internazionale Come per i precedenti rapporti, lo scenario offerto da questa sezione per il periodo considerato (luglio 2003 - marzo 2005) ha natura composita: vi rientrano infatti le dinamiche che hanno riguardato sia tipologie di operatori riconducibili a integratori logistici (MTO), corrieri espresso ed operatori di logistica (contract logistics, logistica distributiva, della supply chain, ecc.), sia differenti tipologie di operatori, attivi in diversi comparti del trasporto delle merci (compagnie marittime, operatori ferroviari, imprese (aero) portuali e terminaliste, ecc.), interessanti ai fini dell’analisi in quanto soggetti che hanno seguito nel periodo strategie di integrazione di filiera. La sezione va pertanto a trattare dei comportamenti d’impresa, accordi ed operazioni a carico di integratori ed operatori logistici, e rimanda ai singoli comparti la trattazione specifica delle strategie dei player che abbiano realizzato intese o M&A di interesse; di tali operazioni, peraltro, si dà cenno anche in questa sede, in tabella. A livello generale, trovano conferma elementi già emersi in passato, riconducibili ai noti problemi strutturali propri degli anelli più deboli della catena del trasporto, affiancati tuttavia da alcuni tratti di novità che annunciano un parziale risveglio del mercato mondiale: - il raggiungimento di performance complessivamente molto positive, con particolare riferimento all’anno 2004, conseguite da quasi tutte le maggiori compagnie, che hanno registrato tassi di crescita del fatturato superiori alle due cifre; - la dinamicità mostrata da alcuni operatori leader, che hanno perseguito varie strategie riconducibili a percorsi sia di specializzazione delle attività, sia di integrazione orizzontale, che evidenzia una reazione delle compagnie private al crescente consolidamento – già segnalato in passato – delle grandi imprese europee a controllo pubblico, e segnatamente Deutsche Post World Net, TPG-TNT e il gruppo Deutsche Bahn, veri leading player del mercato europeo; - la consolidata dinamica di collaborazione tra gli operatori europei e statunitensi e le compagnie asiatiche, con prevalenza di quelle cinesi e giapponesi, ma con un crescente interesse verso la Corea del Sud e Taiwan. 60 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.1. Performance segnata dai maggiori raggruppamenti nella logistica Società (Paese) CSX (USA) Deutsche Post World Net (DE) Exel (GB) FedEx (USA) Frans Maas (NL) Géodis (FR) Kuehne & Nagel (CH) Norbert Dentressangle (FR) Panalpina (CH) Stinnes - Gruppo DB (DE) TPG-TNT (NL) UPS (USA) Valuta US$ euro £ GB US$ euro euro CHF euro CHF euro euro US$ Fatturato 2004 (M) 8.020 43.168 6.344 24.710 1.091,4 3.370 11.563 1.303 n.d. 11.719 12.635 9.840* Fatturato 2003 (M) 7.566 40.017 5.068 22.487 1.021 3.215 9.548 1.222 6.673 13.995 11.866 33.539 Var. 2004-2003 6,0% 7,9% 25,2% 9,9% 6,9% 4,8% 21,1% 6,6% n.d. -16,3% 6,5% 10,2%* Var. 2003-2002 -4,4% 1,9% 10,4% 9,1% 1,1% -1,1% 8,4% 16,0% 4,8% 19,0% 0,7% 7,2% * Dati dichiarati relativi al IV trimestre 2004, variazione rispetto al IV trimestre 2003 Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati dichiarati dalle società Più nello specifico, il periodo di riferimento ha visto delinearsi le strategie di espansione e consolidamento di due tra i maggiori player del mercato, il gruppo elvetico Kuehne & Nagel e il gruppo britannico Exel. Kuehne & Nagel ha proceduto serratamente ad una serie di operazioni ed accordi, finalizzati sia a consolidare il presidio sul mercato tedesco e continentale, sia ad intraprendere percorsi di specializzazione, nelle attività di logistica a servizio dell’industria automobilistica e nella spedizione di prodotti deperibili e segnatamente: - con il gruppo armatoriale e trasportistico tedesco Hapag Lloyd, per acquisire la Pracht Spedition & Logistik, che dispone di oltre 140.000 metri quadrati di magazzini e aree logistiche in Germania; - con WM-Group, per l’acquisizione delle attività di contract logistics della società di logistica tedesca nella Germania orientale, attraverso il controllo dei centri logistici di Chemnitz e Leipzig, e l’acquisizione del 40% del capitale di WM Cargonet, filiale dello stesso WM-Group; - con il raggruppamento francese Compagnie d'Affrètement et de Transport (CAT), per l’acquisizione dell'Overseas Logistics Division del gruppo, allo scopo di affacciarsi sul mercato della logistica a servizio dell'industria automobilistica; l'operazione faciliterà inoltre l'espansione delle attività di project e forwarding di Kuehne & Nagel in Francia, Belgio e Messico1; 1 Il controllo del gruppo CAT è passato nel 2001 da Renault al consorzio Albateam, costituito da Autologic Holding, TNT Holdings e Walleniusrederierna. 61 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - con la società di spedizioni olandese Nether Cargo Services, con sede all'aeroporto Schiphol di Amsterdam e specializzata nella spedizione di prodotti deperibili, in particolare vegetali e fiori; - con la giapponese Kintetsu World Express (KWE), divenendo agente esclusivo della KWE per le spedizioni aeree e marittime e per le pratiche doganali delle filiali del gruppo nipponico in Brasile, Perù, Venezuela e Messico; - ed infine, con la EWS Railways, società che gestisce le ferrovie britanniche, per la movimentazione di 200.000 container l’anno, in trasporto combinato. Il gruppo elvetico ha inoltre rilevato la società di spedizioni scozzese Wm. Martin & Co. (Marine), con sede a Glasgow, attiva sul settore della logistica del vino e degli alcolici, rafforzando nel contempo una specializzazione di nicchia e la propria presenza sul mercato scozzese. Nello stesso tempo ha avuto termine il presidio del gruppo sui mercati del Far East esercitato attraverso gli accordi commerciali con SembCord Logistics (SembLog) di Singapore. Kuehne & Nagel e SembLog hanno infatti posto termine al Commercial Agreement in essere, cedendo e riacquistando le rispettive quote o coinvolgendo nelle operazioni banche d’affari di primo piano. Segnatamente: - SembLog ha ceduto la sua intera partecipazione in Kuehne & Nagel International (pari al 20% dell’intero capitale azionario) alla stessa Kuehne & Nagel e a Deutsche Bank London, con un’operazione del valore di 974,4 milioni di franchi svizzeri: l’accordo, durato circa quattro anni era iniziato nel 2000 quando SembLog aveva acquistato il 20% di Kuehne & Nagel International per 473,9 milioni di franchi svizzeri; - Kuehne & Nagel International ha ceduto a JP Morgan (SEA) di Singapore la sua quota di partecipazione a SembLog, pari al 5% del capitale azionario. Contemporaneamente, il gruppo britannico Exel ha intrapreso un progetto di fusione attraverso un’operazione di acquisizione completa del valore di circa 50 milioni di euro con uno tra i maggiori player competitor, Tibbett & Britten, dando vita ad un gruppo che dovrebbe impiegare circa 110.000 persone e che ha visto il nulla osta della Commissione Europea. Nello stesso periodo, Exel ha inoltre: - rafforzato considerevolmente la propria posizione sul mercato giapponese procedendo all'acquisizione della Fujitsu Logistics (FJL), dal gruppo nipponico Fujitsu - triplicando la consistenza delle proprie attività nel paese – e sul mercato italiano della Contract Logistics attraverso l’acquisizione della società di logistica Cappelletti; 62 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - avviato strategie di specializzazione che hanno condotto all'acquisizione: a) della società belga Pharma Logistics e della brasiliana Unidock's, società di logistica specializzata nella distribuzione in Brasile di prodotti farmaceutici, e che confermano l’interesse manifestato negli ultimi anni dal gruppo in relazione alle attività di logistica rivolte al settore della sanità; b) dell’americana Power Packaging - fornitore di imballi primari per il settore alimentare in Canada e USA -, che dà seguito ad una campagna acquisti di Exel nel 2002 negli Stati Uniti e Gran Bretagna nel settore allo scopo di ampliare la gamma di soluzioni di supply chain management e imballi secondari. Oltre ai già citati Kuehne & Nagel e Exel, indiscussi protagonisti sul mercato globale per dinamicità, nel periodo di riferimento, altri soggetti, tra i quali compaiono anche operatori leader, hanno intrapreso percorsi di specializzazione, per filiera industriale o per categoria merceologica: infatti le attività ricollegabili a specifiche filiere consentono anche agli operatori non market leader di accedere alla fornitura di servizi di tipo door-to-door sul mercato globale. Si dà, ad esempio, notizia di operazioni e accordi realizzati: - dal gruppo belga De Rijke Europe, che ha acquisito Danzas Chemicals dal gruppo DHL Freight, allo scopo di rafforzare i servizi logistici offerti all'industria chimica, in un’ottica di sempre maggiore integrazione con le attività di trasporto intermodale del gruppo; Danzas Chemicals fornisce infatti - attraverso la controllata Newport Tank Containers - servizi di trasporto di carichi liquidi e solidi per l’industria petrolchimica in Europa e servizi di tank container oltremare; De Rijke Group ha inoltre siglato: con De Eendracht Karton un contratto di outsourcing biennale per lo stoccaggio e il trasporto da e per la Gran Bretagna di 65.000 tonnellate di cartone; con HSF Logistics Bulk un accordo per l’acquisizione delle attività di trasporto dry bulk della società; - dalla statunitense Crowley Logistics, filiale del gruppo armatoriale Crowley Maritime, che ha acquisito e trasformato in propria divisione la connazionale Apparel Transportation, società di spedizioni e di consolidamento specializzata nei servizi all’industria tessile e dell’abbigliamento degli Stati Uniti e dell’America Centrale; - dal colosso britannico P&O Nedlloyd Logistics, che costituirà con la cinese Log Net la joint venture Log Net Shanghai Data Service Company, società che offrirà servizi di scambio elettronico di dati nel settore logistico; - da Duisport Agency e Duisport Rail - società interamente controllate dalla compagnia pubblica che possiede il porto tedesco di Duisburg - che hanno siglato una collaborazione con la società di spedizioni tedesca Transpetrol di Amburgo, specializzata nel trasporto ferroviario di rinfuse liquide e secche. 63 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Si segnala infine la strategia di espansione del gruppo statunitense UPS Group nell’area del Far East (in particolare Cina e Giappone), che: - assumendo il controllo della joint venture Yamato Express, con l’acquisizione della quota del partner Yamato Transport, ha inteso rafforzare le attività di consegne espresso, completando così le competenze nel settore della distribuzione e della logistica nel mercato giapponese; - ha siglato un accordo con Sinotrans (China National Foreign Trade Transportation Group) per acquisire il controllo diretto, entro la fine del 2005, delle proprie spedizioni espresse internazionali nelle principali città cinesi, dietro corrispettivo di 100 milioni di dollari. UPS ha inoltre manifestato interesse ad entrare nel mercato polacco della corrieristica acquisendo uno dei principali corrieri espressi locali, Messenger Service Stolica. Il gruppo inoltre ha rafforzato la presenza sul mercato statunitense con l’acquisizione di Menlo Worldwide Forwarding, dalla connazionale CNF. Si riportano di seguito le principali operazioni ed intese realizzate, sui mercati consolidati, da operatori ed integratori logistici e - di seguito - M&A ed accordi di integrazione di filiera2. Tab.2. Principali operazioni di integratori logistici leader sui mercati consolidati Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Kuehne & Nagel & Co. (DE) 2003 Pracht Spedition & Logistik (DE) 2003 WM-Group (DE) 2003 WM Cargonet GmbH & Co. (DE) Acquisizione. La filiale tedesca del gruppo logistico elvetico Kuehne & Nagel International ha siglato un accordo con il gruppo armatoriale e trasportistico Hapag Lloyd per acquisire Pracht Spedition & Logistik. Accordo di cooperazione e acquisizione di ramo d’azienda. La filiale tedesca del gruppo logistico elvetico Kühne & Nagel International, ha stretto un accordo di cooperazione con la società di logistica tedesca WM-Group di Bocholt, di cui ha acquisito le attività di contract logistics nella Germania orientale, subentrando nella proprietà dei centri logistici di WM di Chemnitz e Leipzig. (segue) Acquisizione 40%. L'accordo prevede inoltre che Kuehne & Nagel acquisisca il 40% del capitale di WM Cargonet, filiale di WM-Group. (continua) 2 64 Più avanti del testo sono invece riportate le operazioni e gli accordi, realizzati da integratori logistici e da altri operatori (MTO, portuali, ferroviari ed altri), che hanno avuto luogo, nel periodo di riferimento, sui mercati in crescita. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.2.) Kuehne & Nagel International (CH) 2004 Overseas Logistics Division (Gruppo CAT) (FR) 2004 Nether Cargo Services (NL) Wm. Martin & Co (Marine) Ltd (GB) 2005 Kuehne & Nagel International (CH), Deutsche Bank London (DE) 2004 Kuehne & Nagel International (quota 20%) (CH) J.P. Morgan (S.E.A.) (Singapore) 2004 SembCorp Logistics (SembLog) (Singapore) Exel (GB) 2004 Pharma Logistics (BE, IT) Tibbett & Britten (GB) 2004 2004 Fujitsu Logistics (FJL) (Giappone) Acquisizione. Il gruppo elvetico ha acquisito l'Overseas Logistics Division del gruppo CAT, che si concentrerà sul core business della logistica a servizio dell'industria automobilistica. L'operazione faciliterà l'espansione delle attività project e forwarding di Kuehne & Nagel in Francia, in Belgio e Messico. Acquisizione. Il gruppo elvetico ha rilevato la società di spedizioni olandese che ha sede all'aeroporto Schiphol di Amsterdam ed è specializzata nella spedizione di prodotti deperibili, in particolare vegetali e fiori. Acquisizione. Il gruppo logistico elvetico ha rilevato la società di spedizioni scozzese Wm. Martin & Co. (Marine) Ltd, con sede a Glasgow, fondata nel 1947. La società ha un fatturato annuo di oltre 40 milioni di franchi svizzeri. Kuehne & Nagel intende rafforzare la propria posizione sul mercato della logistica del vino e degli alcolici, rafforzando nel contempo la presenza in Scozia. Acquisizione 20% del capitale azionario. SembCorp Logistics cederà la sua intera partecipazione nella Kuehne & Nagel International, acquistata nel 2000 alla stessa Kuehne & Nagel International e alla Deutsche Bank London per 974,4 milioni di franchi svizzeri. A seguito dell’operazione SembLog e Kuehne & Nagel International hanno concordato di porre termine al Commercial Agreement che lega i due gruppi. (segue) Acquisizione del 5% del capitale azionario. Kuehne & Nagel International ha ceduto a JP Morgan la sua quota di partecipazione a SembCorp Logistics (SembLog). L’operazione è avvenuta a seguito della cessazione dell’accordo commerciale tra le due società. Acquisizione. La sanità rappresenta uno dei settori di maggiore interesse per Exel che negli ultimi anni ha assistito a una significativa crescita in tale mercato. Acquisizione completa e progetto di fusione. Le britanniche Exel e Tibbett & Britten hanno concordato i termini di un'offerta del valore complessivo di circa 328 milioni di sterline (circa 50 milioni di euro) per l'acquisizione dell'intero capitale azionario di Tibbett & Britten. Acquisizione. Il gruppo britannico Exel ha stretto un'intesa con la Fujitsu Ltd per l'acquisizione della Fujitsu Logistics Ltd (FJL), società interamente controllata dal gruppo giapponese. La transazione prevede il versamento iniziale di 25 milioni di sterline in container e, dopo tre anni, un ulteriore pagamento di 12,5 milioni di sterline legato alle future performance della società. (continua) 65 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.2.) TPG-TNT (NL) 2004 UPS Group (USA) 2004 De Rijke Europe (BE) 2004 Deutsche Post World Net (DE) 2005 UPS Group (USA) 2005 Exel (UK) 2005 Fonte: Nomisma 66 Wilson Logistic Group (SE) Acquisizione. TPG, a cui fa capo il gruppo TNT ha acquisito la società di spedizioni svedese Wilson Logistics Group dalla Nordic Capital. Il prezzo d'acquisto è di circa 2,35 miliardi di corone svedesi (257 milioni di euro). Nulla osta della Commissione Europea. Yamato Acquisizione. Il gruppo UPS assumerà l'intero controllo Express Co. della sua joint venture in Giappone acquisendo la quota del (Giappone) partner Yamato Transport Co. L’operazione rafforza le attività di consegne espresso e completerà le competenze nel settore della distribuzione e della logistica sul mercato giapponese. Danzas Acquisizione. L'operatore belga De Rijke ha acquistato Chemicals Danzas Chemicals da DHL Freight, Danzas Chemicals (Gruppo fornisce servizi di trasporto di carichi liquidi e solidi per DHL l’industria petrolchimica in Europa e servizi di tank Freight, DE) container oltremare attraverso la controllata Newport Tank Containers. Karstadt Acquisizione. Deutsche Post World Net (DPWN) ha Warenhaus acquisito gran parte delle attività logistiche di Karstadt (Gruppo Warenhaus, società del gruppo tedesco KarstadtQuelle. Con Karstadt l’acquisizione l’intero staff di Karstadt Warenhaus passerà Quelle) a Deutsche Post World Net e alla sua filiale DHL. DPWN(DE) DHL acquisiranno anche contratti del valore complessivo di cinque miliardi di euro in dieci anni. L’operazione include il centro di distribuzione di Unna/Holzwickede, il magazzino di Essen, specializzato nel settore della gioielleria, e i centri logistici di Essen-Vogelheim, Brieselang, Amburgo, Berlino, Kirchheim b. München, Düsseldorf e Karlsruhe. Complessivamente passeranno a DPWN e DHL oltre 700mila mq di magazzini e aree logistiche. Menlo Acquisizione. UPS ha acquisito la compagnia di trasporti Worldwide internazionali Menlo Worldwide Forwarding, dalla Forwarding connazionale CNF. Il prezzo di acquisto è stato di 150 (USA) milioni di dollari oltre all'assunzione di un debito a lungo termine di circa 1 milione di dollari. CNF continua ad essere proprietaria di Menlo Worldwide Logistics, Menlo Worldwide Technologies, Vector SCM and Con-Way Transportation Services. Power Acquisizione. Il gruppo logistico britannico Exel eserciterà Packaging l'opzione per rilevare l'americana Power Packaging, (USA) fornitore di imballi primari per il settore alimentare in Canada e USA. Nel settembre 2002 Exel aveva già acquisito aziende in USA e Gran Bretagna da Power Logistics per ampliare la gamma di soluzioni di supply chain management e imballi secondari. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.3. Altre operazioni di integratori logistici sui mercati consolidati Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Yellow Corporation (USA) 2003 Roadway Accordo di fusione tramite acquisizione di Roadway da parte Corporation di Yellow Corporation. Le due società sono spedizionieri e (USA) operatori di autotrasporto. L’operazione è stimata intorno ai Matson Integrated Logistics (MIL) (USA) (Gruppo Alexander & Baldwin Inc., USA) J.P. Morgan Chase & Co. (USA) 2003 TransAme rica Transporta tion Services (USA) 2005 Matson Integrated Logistics (MIL) (USA) 2005 Vastera Acquisizione. J.P. Morgan Chase acquisterà per 129 milioni Inc. (USA) di dollari il gruppo logistico Vastera Inc. che sarà fuso con le attività di logistica e servizi della divisione Treasury Services. La fusione dovrà essere approvata dagli azionisti di Vastera e dalle autorità antitrust. Acquitaine Acquisizione. La statunitense Matson Integrated Logistics Assets (MIL) ha comprato la società di spedizioni e logistica (USA) Aquitaine Assets di Houston. MIL è una filiale della compagnia di navigazione Matson Navigation Company (gruppo Alexander & Baldwin). 966 milioni di dollari. Acquisizione. Matson Integrated Logistics (MIL) ha completato l'acquisizione della società di logistica TransAmerica Transportation Services (TTS) (Ohio). TTS è specializzata nell'offerta di servizi di trasporto camionistico nel Nord America ed effettua oltre 50.000 spedizioni all'anno. Matson Integrated Logistics è interamente controllata dal gruppo Alexander & Baldwin di Honolulu. Fonte: Nomisma Tab. 4. Accordi commerciali e di outsourcing e partnership di integratori logistici sui mercati consolidati Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Kuehne & Nagel (CH), EWS Railways (English Welsh and Scottish Railways) (GB) De Rijke Group (BE), De Eendracht Karton (NL) Accordo per la movimentazione container. L'accordo prevede la movimentazione di 200.000 container l'anno da spostare dalla rotaia alla strada. 2004 2004 De Rijke Group (BE), HSF Logistics Bulk (NL) 2005 Nippon Yusen Kaisha (NYK), ANJI Automotive Logistics Co. (Giappone) Accordo di outsourcing. De Rijke ha siglato un contratto biennale per lo stoccaggio e il trasporto da/per la Gran Bretagna di 65.000 tonnellate di cartone. Accordo per l’acquisizione delle attività di trasporto dry bulk dell’olandese HSF Logistics. L’operazione rafforza la posizione di De Rijke nel comparto. Joint venture. Le due compagnie hanno costituito la joint venture NYKANJI Car Transportation Co., che sarà specializzata nel trasporto di autovetture giapponesi nuove di fabbrica sul territorio cinese. La nuova società, che è partecipata con il 49% da NYK e con il 51% da ANJI, ha sede a Shanghai. (continua) 67 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.4.) 2005 ACR Logistics (USA), Mobiltron (Hong Kong) 2005 DHL Express (DE), Tamoil (Gruppo Oil Invest, NL) Partnership. ACR Logistics, fornitore di servizi logistici appartenente al gruppo privato americano d'investimento Platinum Equity, e Mobiltron (multinazionale di Hong Kong specializzata nella fornitura di servizi per la supply chain) hanno fissato una partnership per la fornitura di un nuovo servizio "on demand customisation" per la supply chain nel mercato wireless EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Il nuovo servizio garantirà una gestione completa della supply chain, senza dispersioni, dalla produzione alla consegna al clienti finale. Partnership. DHL Express ha avviato in Svizzera in collaborazione con Tamoil un servizio di accettazione pacchi presso i distributori di benzina. Fonte: Nomisma Tab.5. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali, ferroviari ed altri sui mercati consolidati Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Crowley 2003 Logistics [Gruppo Crowley Maritime Corporation, USA] Apparel Transporta tion (Florida, USA) CMA-CGM 2004 (Fr) Malta Freeport Terminals (Malta) Antwerp Gateway (BE) Acquisizione. La statunitense Crowley Logistics - filiale del gruppo amatoriale Crowley Maritime Corp. - ha acquisito la Apparel Transportation, società di spedizioni e di consolidamento che diventerà una divisione della Crowley mantenendo la stessa sede e mantenendo inalterati staff e strutture. Apparel Transportation è specializzata principalmente in servizi all’industria tessile e dell’abbigliamento degli Stati Uniti e dell’America Centrale. Acquisizione completa. L'acquirente ha acquistato dal governo Maltese la quota residua (40%) dell'acquisita. CMACGM ha ottenuto inoltre una concessione trentennale per la gestione del porto. Acquisizione 25%. Il gruppo armatoriale cinese COSCO ha acquisito da P&O Ports il 25% del consorzio per la costruzione di un nuovo container terminal sulla riva est di Deurganck Dock, un'area del porto belga che P&O ha ottenuto in concessione per 40 anni. Il consorzio Antwerp Gateway è ora così ripartito: P&O Ports 42,5%, P&O Nedlloyd 25%, COSCO Pacific 25%, Duisport 7,5%. Acquisizione. Il gruppo armatoriale CP Ships acquisirà la canadese ROE Logistics, società della famiglia Elvidge. Obiettivo: rafforzare la presenza regionale e accrescere il valore dei principali servizi container. Acquisizione controllo (Nulla osta della Commissione Europea). Nulla osta per l'acquisizione del controllo della tedesca Knapsack Cargo (KCG) da parte della connazionale CTS, a sua volta controllata da: Imperial Holding (South Africa), Häfen-und Güterverkehr Köln, InfraServ &Co. Knapsack Cargo era controllata da InfraServ-Knapsack. Knapsack gestisce un container terminal nel parco industriale di Cologne-Knapsack Chemical Park. COSCO Pacific (Cina) 2004 CP Ships (Canadese) 2004 ROE Logistics (Canada) Container Terminal Rhein See Land Service (CTS) (DE) 2004 Knapsack Cargo (KCG) (DE) (continua) 68 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.5.) Grimaldi 2004 Group (IT), Eukor Car Carriers (South Korea) NYK 2004 Reefers (GB) [Gruppo Nippon Yusen Kaisha (NYK), Giappone] Canadian 2004 National (CN) (Canada) Barwil (Norvegia) 2004 Swiss Post 2005 International (SPI) (CH) Porto di Affitto biennale con successiva opzione d'acquisto. Wallhamn L'operazione è stata realizzata in partnership con la (SE) sudcoreana Eukor, leader nel trasporto di auto nuove. E' la prima operazione di privatizzazione di un porto svedese. L'acquirente aveva già concentrato nel porto di Wallhamn l'import-export di auto nuove tra Italia e mercato scandinavo. Lauritzen Acquisizione 50% (Nulla osta della Commissione Europea). Cool Nulla osta per l'acquisizione del 50% del capitale della Logistics svedese LCL da parte della britannica NYK Reefers, filiale (LCL) del gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (SE) (NYK). Great Lakes Transporta tion LCC (GLT) (USA) Acquisizione divisioni marittima e ferroviaria di GLT. La società sarà ceduta dal gruppo Blackstone per 380 m$. L'acquisizione comprende le divisioni ferroviarie Duluth, Missabe and Iron Range Railway Company (DM&IR) e Bessemer and Lake Erie Railroad Company (B&LE), la divisione ferroviaria e portuale Pittsburgh&Conneaut Dock Company (P&C DOck) e la divisione armatoriale Great Lakes Fleet Inc. Le 8 navi di GLT sono impiegate nel trasporto di rinfuse per l'industria siderurgica statunitense e saranno operate dalla Keystone Shipping Co. di Bala Cynwyd (Pennsylvania). Denholm Acquisizione 40%. La norvegese Barwil, società di servizi Shipping portuali e marittimi interamente controllata dal gruppo Services armatoriale Wilh.Wilhelmsen, ha acquisito il 40% dell'agenzia Ltd. (DSS) marittima Denholm Shipping Services Ltd. (DSS), che fa capo al gruppo britannico Denholm. La società inglese sarà ribattezzata Denholm Barwil Ltd. Mail & Acquisizione. Swiss Post International ha acquisito in Svezia Logistics l’ex partner Mail & Logistics, trasformandola in una (SE) consociata del gruppo. Fonte: Nomisma Tab.6. Accordi di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali, ferroviari ed altri sui mercati consolidati Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 COSCO (Cina), PSA Corporation (Singapore) Joint venture COSCO-PSA Terminal (CTP). E' stato inaugurato nel porto di Singapore il container terminal di COSCO-PSA Terminal (CTP), la joint venture costituita dal gruppo armatoriale cinese COSCO (49% del capitale detenuto da COSCO Pacific) e dal gruppo terminalista PSA di Singapore (51% del capitale). (continua) 69 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.6.) 2003 2004 2004 2004 2004 2004 2004 Canadian National Railway Company (CN) (Canada), CSX Intermodal (CSXI) (USA) Accordo per la realizzazione di un terminal intermodale. La società ferroviaria e l'operatore di trasporto intermodale hanno siglato un accordo con l'amministrazione di Memphis per la realizzazione e gestione del Memphis Super Terminal, terminal intermodale strada-rotaia. Capacità annua stimata: 200.000 container o trailer. CMA-CGM (FR), Accordo con costituzione di joint venture paritetica (Port Synergy) P&O Ports (GB) per la gestione del porto container Malta Freeport. CMA-CGM, società francese di container shipping, ha acquisito il Malta Freeport Terminal Ltd e ottenuto dal governo di Malta una concessione trentennale per la gestione del porto. Tale gestione è affidata alla joint venture costituita con P&O Ports. Mediterranean La compagnia di navigazione Mediterranean Shipping Company Shipping Company (MSC), secondo vettore mondiale del settore container, e il gruppo (MSC), terminalista tedesco Eurogate hanno costituito la joint venture Eurogate (DE) paritetica MSC Gate Bremerhaven. La nuova società gestirà un container terminal nell'area terminalistica Eurogate Container Terminal (CT I South) del porto di Bremerhaven. SBB CFF FFS Accordo di cooperazione per lo sviluppo del trasporto ferroviario Cargo (CH), ERS sull'asse Rotterdam-Italia. ERS Railways è una joint venture Railways (NL) ferroviaria costituita dalle compagnie di navigazione Maersk Sealand e P&O Nedlloyd. EWS Railway (UK), Accordo triennale per il trasporto container intermodale stradaKuehne & Nagel rotaia. Le due compagnie hanno siglato un accordo per la (NL) movimentazione di oltre 200.000 container l'anno nel Regno Unito. ECT (GB), Joint venture paritetica per il container terminal EuroMax P&O Nedlloyd (NL) (investimento 310m€). La Commissione Europea ha autorizzato la prosecuzione dell’attività della joint venture paritetica EuroMax tra la società terminalista Europe Container Terminals (ECT) del gruppo Hutchison Port Holdings e la compagnia di navigazione P&O Nedlloyd che avrà il compito di gestire un container terminal nel porto di Rotterdam. EuroMax sarà il primo terminal in Europa con il pescaggio e il lay out per movimentare navi di almeno 12.500 teu. Secondo la Commissione, con l’entrata in servizio del nuovo terminal EuroMax, che rappresenterà meno del 10% della capacità nel mercato nordeuropeo, le compagnie del settore del trasporto di linea dei container avranno a disposizione sufficiente capacità dagli altri terminal. Lufthansa Cargo Accordo operativo tra il vettore tedesco Lufthansa e il leader delle (DE), spedizioni espresse DHL. L'operazione dà vita alla più grande DHL Express (NL) partnership di logistica nel settore e concerne la condivisione dell'attività per 25 voli/settimana fra Europa, Asia e Nord America. Per l'Italia l'hub è Bergamo-Orio al Serio. Le due aziende sono già in collaborazione attraverso Aerologic, società partecipata da entrambe. (continua) 70 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.6.) 2004 2004 2005 Duisport Agency e Duisport Rail (DE) (Porto di Duisburg), Transpetrol (DE) Accordo. Duisport Agency e Duisport Rail - due società interamente controllate dalla Duisburger Hafen, l'azienda pubblica che possiede il porto tedesco di Duisburg - hanno stretto un accordo di collaborazione con la società di spedizioni Transpetrol di Amburgo specializzata nel trasporto ferroviario di rinfuse liquide e secche. CMA CGM (FR), Joint venture. La compagnia di navigazione francese CMA CGM e Chronopost la connazionale Chronopost International, filiale del gruppo La International Poste, hanno dato vita alla joint venture Propact che ha il compito (Gruppo La Poste) di offrire soluzioni logistiche e trasportistiche ai settori militare, (FR) della sicurezza e degli aiuti umanitari e di supportare la ricostruzione industriale in aree oggetto di conflitti e di disastri naturali. Korea Container Accordo con costituzione di joint venture per lo sviluppo del porto Terminal Authority; di Nampo (Corea del Nord). La nuova joint venture dovrà proporre Kookyang Shipping un piano di sviluppo dei traffici container, prevedendo (Corea del Sud); l'ammodernamento delle infrastrutture portuali. Dong Nam Shipping (Corea del Sud) Fonte: Nomisma A complemento della descrizione del quadro competitivo internazionale in cui si muovono gli operatori integrati dei trasporti e della logistica, si vuole inoltre dare notizia delle operazioni e degli accordi che nel periodo di riferimento hanno avuto luogo in aree geografiche caratterizzate da mercati in veloce crescita. Non accenna infatti a rallentare l’interesse mostrato dai player globali – siano essi integratori logistici, compagnie marittime, spedizionieri aerei o express couriers - per i mercati delle economie in crescita, con particolare attenzione alla Cina ed ai maggiori mercati dell’America Latina (Brasile e Venezuela). Si riportano ad esempio operazioni e accordi registrati nel periodo di riferimento che hanno favorito l’ingresso di operatori di primaria importanza nei mercati emergenti ovvero il rafforzamento della loro posizione: - attraverso acquisizione del controllo o di quote societarie consistenti (si pensi alle operazioni di Exel in Brasile e del gruppo amatoriale Hamburg Sud in Venezuela; e ancora a quelle di MOL Logistics in Cina e Frans Maas in Marocco); - attraverso la costituzione di joint venture con società locali (il gruppo olandese Vopak, il colosso cinese Cosco Logistics e SembCorp Logistics) e accordi per le spedizioni marittime e aree nell’area (l’olandese Frans Maas e la cinese Capital Distribution Services di Hong Kong). 71 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.7. Operazioni di integratori logistici sui mercati in crescita Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Exel (GB) 2003 Unidock's (Brasile) MOL Logistics (Giappone) 2003 Shanghai HuaJia International Freight Forwardin g Co. Ltd. (Cina) Frans Maas (NL) 2004 Hamburg Sud (DE) 2004 Elan Transport International (Marocco) Crowley Logistics de Venezuela (CLV) (Venezuela) UPS Group (USA) 2005 Acquisizione. Exel ha acquistato la Unidock's, società di logistica specializzata nella distribuzione in Brasile di prodotti farmaceutici con sedi a San Paolo e Rio de Janeiro. L'acquisizione è avvenuta per 1,5 milioni di sterline in contanti. Acquisizione 20% (Acquisizione del controllo: 50,5%). MOL Logistics acquisirà il controllo della società di spedizioni Shanghai HuaJia. Un'impresa canadese che fa capo alla MOL Logistics detiene già il 25,5% del capitale dell’acquisita. Pertanto, a fine operazione, il gruppo MOL Logistics controllerà il 50,5% della società cinese. L'accordo concluso con l'azienda prevede che, se il governo di Pechino rimuoverà le restrizioni alle partecipazioni estere nelle imprese cinesi, MOL Logistics possa acquisire un ulteriore 25% della Shanghai HuaJia International. Acquisizione 63%. Il gruppo logistico olandese ha acquistato il 63% del capitale della società di spedizioni marocchina Elan Transport International Frans Maas si è assicurata la possibilità di ottenere in futuro l'intero capitale della società africana. Acquisizione. Il gruppo armatoriale tedesco Hamburg Süd ha acquistato la società di autotrasporto venezuelana Crowley Logistics de Venezuela (CLV). L'azienda - ribattezzata Hamburg Süd Transportes - possiede un terminal per lo stoccaggio dei container nel centro industriale venezuelano di Valencia e offre servizi di autotrasporto tra Valencia, Puerto Cabello e altri porti e località interne del Venezuela. Acquisizione. UPS, ha stipulato un accordo per l'acquisizione di Messenger Service Stolica, uno dei principali corrieri espressi della Polonia. Messenger Service Stolica (Polonia) Fonte: Nomisma Tab.8. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali, ferroviari ed altri sui mercati in crescita Acquirente Anno Nippon 2003 Yusen Kaisha (NYK Line) (Giappone) Hutchison 2004 Whampoa (HWL) (Hong Kong) Acquisita Operazione ed effetti rilevanti NYK Logistics do Brasil (Brasile) Il gruppo armatoriale NYK Line ha costituito una filiale logistica in Brasile, denominata NYK Logistics do Brasil (NYK BRASIL Logistica e Transporte Ltda), che opererà sotto il controllo della NYK Logistics Americas Inc. Hyundai Merchant Marine (HMM) (Cina) Accordo di acquisizione 12% (77,7m$). Hutchison è attivo nel settore marittimo-portuale attraverso la divisione terminalista Hutchison Port Holdings (HPH). (continua) 72 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.8.) COSCO Corporation (Singapore) 2004 STX Corporation (South Korea) 2004 POSCO (South Korea) 2004 Keppel O&M (Singapore) 2005 COSCO Shipyard Group Co (CSG) (Cina) COSCO Corporation (Singapore) ha siglato un accordo con China Ocean Shipping (COSCO), Guangzhou Ocean Shipping Co., Shanghai Ocean Shipping Co. e Tianjin Ocean Shipping Co. per l’acquisizione del 51,0% del capitale di COSCO Shipyard Group Co. (CSG), uno dei principali gruppi cinesi nel settore della riparazione e conversione navale. Quote saranno cedute da COSCO, COSCO Guangzhou, COSCO Shanghai e COSCO Tianjin (valore dell’operazione 69,8m$). Pan Ocean Acquisizione 67% (373,3m$). STX Corporation comprerà la Shipping quota attraverso tre sue filiali: il cantiere navale STX Co. (South Shipbuilding acquisirà il 50,9% della compagnia di Korea) navigazione, mentre le altre due filiali STX Engine e STX Energy acquisiranno ciascuna l’8,05% del capitale azionario di Pan Ocean Shipping. Korea Acquisizione 2,17% (7,44m$). Il gruppo siderurgico Line sudcoreano POSCO ha comprato il 2,17% del capitale Corporaazionario della compagnia di navigazione Korea Line tion (South Corporation per 7,9 miliardi di won (7,44 milioni di dollari). Korea) L’acquisizione è stata decisa con l’obiettivo di assicurarsi servizi di trasporto di materie prime. Attualmente Korea Line trasporta circa il 27% delle materie prime utilizzate dal gruppo siderurgico. FELS Acquisizione completa tramite rilevamento di quota residuale Setal del 17,25% (5m$). L'acquisita è cantiere navale, e sarà (Brasile) ribattezzata Keppel FELS Brasil. L'acquirente è controllata dal gruppo Keppel Corporation di Singapore ed è spcializzata nei servizi offshore. Fonte: Nomisma Tab.9. Accordi di integratori logistici sui mercati in crescita Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Kuehne & Nagel (CH), Kintetsu World Express (KWE) (Giappone) 2003 P&O Nedlloyd Logistics (GB), Log Net (Cina) 2004 Vopak North China (Gruppo Vopak, NL), Cosco Logistics (Gruppo COSCO, Cina) Accordo per spedizioni marittime ed aeree sudamericane. Kuehne & Nagel ha stretto un accordo con la giapponese Kintetsu World Express (KWE) in base al quale la società elvetica è agente esclusivo della KWE per le spedizioni aeree e marittime e per le pratiche doganali delle filiali del gruppo nipponico in Brasile, Perù, Venezuela e Messico. Joint venture. P&O Nedlloyd Logistics e Log Net Inc. costituiranno una joint venture con sede a Shanghai che sarà battezzata LOG-NET Shanghai Data Service Company. La nuova società offrirà servizi di scambio elettronico di dati nel settore logistico. Joint venture paritetica. Creazione della joint venture paritetica che fornirà servizi logistici nel settore chimico in Cina. L’accordo prevede che entrambe le società mettano a disposizione della joint venture i propri terminal e magazzini: (continua) 73 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.9.) 2004 2005 2005 Frans Maas (NL), Capital Distribution Services (CDS) (Hong Kong) SembCorp Logistics (SembLog) (Singapore), PT Nikos Intertrade (NI) (Indonesia) UPS Group (USA), Sinotrans (China National Foreign Trade Transportation Group, Cina) Vopak: 5 terminal dislocati lungo la costa cinese (capacità di stoccaggio complessiva di oltre 600mila mc); Cosco: 8 principali magazzini (capacità: 450mila mq), flotta di 1.300 camion e 13 chiatte. Vopak si impegna inoltre a trasferire le attività logistiche già svolte sul territorio cinese sotto il controllo della nuova società. Accordo relativo alle spedizioni marittime e aeree e ai servizi logistici in Asia. Joint venture. SembCorp Logistics (SembLog) costituirà una joint venture con PT Nikos Intertrade (NI) con l’obiettivo di ampliare la propria attività in Indonesia. La nuova società, denominata PT SembLog Indonesia sarà partecipata con il 51% da SembLog e il 49% dalla compagnia indonesiana. Accordo per il controllo diretto delle spedizioni. UPS ha siglato un accordo per il controllo diretto delle proprie spedizioni espresse internazionali nelle principali città cinesi entro la fine del 2005. UPS ha effettuato un esborso di 100 milioni di dollari. Fonte: Nomisma Tab.10. Accordi di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali, ferroviari ed altri sui mercati in crescita Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 China Ocean Shipping (Group) Co. (COSCO), China Petroleum & Chemical Corporation (Sinopec) (Cina) 2004 Far Eastern Shipping Co (FESCO) (Russia), Russian Railways (RZD) (Russia) Il gruppo armatoriale China Ocean Shipping (Group) Co. (COSCO) ha stretto un accordo strategico con la compagnia petrolifera China Petroleum & Chemical Corporation (Sinopec) che ha l'obiettivo di accrescere la competitività dei due partner sui mercati internazionali. Joint venture paritetica Russian Troika. La nuova società ha un capitale di 472 m rubli (16,1 mUS$) e svilupperà traffico ferroviario containerizzato sulla linea Transiberiana. Obiettivo iniziale: 150mila TEU/anno. Obiettivo a cinque anni: 300mila TEU/anno. Le tariffe praticate saranno del 13% inferiori a quelle dei vettori marittimi tra Asia ed Europa, a fronte di tempi di trasporto piu che dimezzati. 2004 Transportes Ferroviarios Costituzione della joint venture Omfesa Logistics, per il Especiales (Transfesa) (ES), trasporto via ferro di componenti automotive. L'accordo Omsan Lojistik (Turchia) riguarda una rete di 2.675 km dalla Germania alla Turchia, operata attraverso la joint venture Omfesa Logistics. 2004 Cargo Counts (Gruppo Siglato contratto di cargo management per entrare nel Lufthansa, DE), mercato asiatico. Cargo Counts, fondata nel settembre 2003, Air Asia (Malaysia) è controllata da Lufthansa Cargo. Air Asia è una compagnia aerea low fare malese. Gli aeroporti di riferimento sono: Kual Lampur, Senai, Johor Barhrul e Bangkok. (continua) 74 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.10.) 2004 Qantas Airways (Australia), CTI Holding (Thailandia) Joint-venture Thai Air Cargo. La nuova compagnia aeromerci avrà sede a Bangkok e sarà partecipata con il 51% da CTI e con il 49% da Qantas. L'avvio dell'attività è previsto per la metà del 2005. A CTI Holding fa capo la compagnia aerea Air Sea Transport. 2005 NIK (Giappone); Costituzione di joint venture NIKANJI per il trasporto di ANJI Automotive Logistics auto giapponesi nuove sul territorio cinese. ANJI fa parte del (Cina) gruppo Shanghai Automotive Industry Corporation. La j-v avrà sede a Shanghai e sarà detenuta per il 49% da NIK e per il 51% da ANJI. La compagnia giapponese è già presente nel trasporto autovetture in Cina tramite la j-v NYKOS col gruppo COSCO. 2005 Stolt-Nielsen Transportation Costituzione di joint venture Stolt-Kingman Tank Containers Group (USA); Shanghai Transportation. La joint venture opererà servizi multimodali Kingman Container Service di trasporto con container cisterna per l'industria chimica e Co. (Cina) alimentare cinese. 2005 COSCO (Cina); Rinnovo dell'accordo di collaborazione. Anshan Iron and Steel L'intesa tra i due gruppi risale al 2002 e ha condotto alla Group Corporation (AISG) costituzione, nel marzo 2004, di una joint venture COSCO (Cina) AISG Shipping Company, che ha operato sia servizi di trasporto nazionale di prodotti siderurgici per conto di AISGC che come vettore per la stessa COSCO. 2005 CMA CGM (FR); Accordo con costituzione di joint venture per costruire e Progosa (ES); gestire un container terminal nel porto di Lomé. Per Governo del Togo realizzare il terminal sarà creata la società di diritto togolese SITC, partecipata pariteticamente da CMA CGM e Progosa con investimenti previsti per 45 milioni di euro in 10 anni. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Il mercato italiano della logistica è caratterizzato da una pluralità di operatori, alcuni dei quali di grandi dimensioni, come TNT e Deutsche Post, che detengono quote di mercato attorno all'8%, ed altri come Saima Avandero, Savino Del Bene, Geodis-Zust Ambrosetti e Shenker, che detengono quote di mercato tra l'1,5% ed il 3,5%3. L'esigenza delle imprese industriali e commerciali di minimizzare le giacenze di magazzino e gli oneri connessi alla gestione delle scorte hanno dato vita ad una tipologia di domanda relativa non solo alla spedizione ed al trasporto delle merci, ma anche al loro stoccaggio e controllo e alla gestione degli inventari, delle giacenze e delle consegne. Tali attività, in precedenza gestite all'interno delle stesse imprese, in considerazione di ragioni 3 Fonte: Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, 2004 75 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ di efficienza e tempestività nella gestione dei flussi logistici, sono sempre più frequentemente affidate ad operatori esterni. Sebbene una parte dei servizi di logistica sia ancora svolta all'interno della struttura dei caricatori, tali servizi sono sempre più forniti sulla base di contratti di outsourcing che, richiedendo integrazione e coordinamento tra il prestatore ed i processi produttivi e commerciali del cliente, assumono spesso carattere di stabilità temporale. Recenti dati di fonte governativa, indicano tuttavia che nel settore italiano del trasporto merci e della logistica, viene terziarizzato solo il 60% dei servizi di trasporto (con una conseguente quota rilevante di trasporto in conto proprio rispetto agli altri paesi europei) e viene esternalizzato solo il 13% dei servizi logistici di stoccaggio e manutenzione, contro il 39% della Gran Bretagna, il 30% della Francia e il 27% dell’Olanda. Nonostante questo, le operazioni di M&A e gli accordi realizzati sia dagli integratori logistici, sia da compagnie che si posizionano nei diversi comparti del settore trasporti e che danno luogo a fenomeni di integrazione di filiera, testimoniano la vitalità del comparto, con particolare riferimento alle strategie di diversificazione e specializzazione dei servizi, alla stipula di accordi con caricatori e partner per la gestione condivisa di piattaforme logistiche, alle intese per le attività di contract logistics. Si segnala in primo luogo il massiccio ingresso di grandi player globali – Exel, Deutsche Bahn, Geodis, Swiss Post International e TNT – effettuato attraverso operazioni di integrazione orizzontale su compagnie italiane e segnatamente: - il takeover sulla società di logistica Cappelletti dal gruppo britannico Exel, che ha potenziato la propria presenza nel mercato italiano della contract logistics, attraverso il network gestito dalla sede di Milano e dalle sette unità operative in Italia - prima dell’operazione Exel era presente nel mercato della logistica integrata in Italia, tramite la società controllata Exel Italy spa, solo in modo marginale -;4 - l’acquisizione, da parte di Frans Maas, di Giacomelli Spedizioni, operatore con sede all’interno del Quadrante Europa di Verona, che controlla a sua volta la Giacomelli Expeditii srl, società di Orodea in Romania; per il gruppo olandese, l'operazione si inquadra in una strategia di ampliamento del network verso il Mediterraneo e i paesi 4 76 Nel 2002 Exel ha realizzato un fatturato a livello mondiale pari a circa 7,5 miliardi di euro, di cui 3,7 miliardi nell'Unione Europea e circa 75 milioni in Italia; Cappelletti ha realizzato un fatturato pari a circa 45 milioni di euro (interamente nell'Unione Europea), di cui il 95% nel mercato italiano (Fonte: Agcm, 2003). L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - - - - dell’Est, che nel corso del 2004 ha visto, oltre all’acquisizione di Giacomelli, quella della compagnia marocchina Elan Transport International e l’apertura di sedi in Serbia, Croazia e Algeria; il takeover di Magazzini Generali di Verona da parte di Hangartner (Gruppo Deutsche Bahn), spedizioniere nel traffico nord-sud/sud-nord, soprattutto tra Scandinavia, Finlandia, Germania, Svizzera ed Italia, finalizzato alla costituzione dell’Hangartner Terminal Rail & Warehousing, terminale per il traffico combinato, attraverso il quale la società svizzera consolida la propria posizione nel nord-est italiano: Verona infatti è per Hangartner un importante nodo strategico, dove ha sede da anni una filiale oggi assorbita all’interno del Terminal; le operazioni di Geodis, operatore logistico leader in Europa sul mercato italiano e nello specifico: a) l’acquisizione di Trate Sud da parte di Geodis Zust Ambrosetti, che rafforza la propria presenza nell’Italia centrale, ove l’acquisita possiede due piattaforme, ad Aprilia e Pomezia; b) la costituzione della holding formata dalle due società italiane Zust Ambrosetti e Ambrosetti Stracciari e controllata al 100% dalla stessa Geodis;5 l’operazione di Swiss Post International (SPI), divisione internazionale di Swiss Post, che ha rilevato l’intero capitale azionario dell’italiana Porta a Porta Spa, società di logistica e di consegne a domicilio di Milano, di cui deteneva già il 30% e che prenderà il nome di Swiss Post Porta a Porta: in tal modo SPI ha acquisito anche l’intero capitale di Servizi Distribuzione e Logistica Srl (SDL), azienda logistica con sede a Padova, specializzata in soluzioni integrate su misura; il takeover di TNT Global Express, società del gruppo leader olandese TPG, attiva nel settore del trasporto espresso, su Servizi Distribuzione Ottica (SDO), corriere nazionale specializzato nella consegna dei prodotti ottici, di cui dal 2001 deteneva la maggioranza; contemporaneamente un’altra società del gruppo, TNT Logistics Italia, ha visto la conferma per altri due anni delle attività di contract logistics da parte di Reebok Italia e svilupperà per conto di Canon Italia un nuovo sistema logistico per un deposito centrale europeo in Olanda e per una serie di depositi locali dislocati in alcuni paesi europei. E’ proprio in tema di contract logistics6, si è assistito nel periodo di riferimento alla crescente diffusione degli accordi, tra i quali, oltre al già citato accordo TNT-Reebok, vale la pena di menzionare quelli siglati da Arcese Logistics International con le case 5 6 Geodis, operatore leader in Europa, con oltre 500 filiali nel mondo è partecipata al 45% dalla compagnia ferroviaria nazionale francese SNCF. Si tratta della logistica in outsourcing, curata cioè da providers 3PL. 77 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ automobilistiche Ford Motor Company e Volvo e con Mercatone Uno; da Etinera, neoacquisita dalla spagnola Logista, con Philip Morris Italia per la distribuzione dei prodotti su tutto il territorio nazionale; da Pacorini Forwarding7 e Interporto di Rivalta Scrivia con il gruppo della grande distribuzione, Castorama; e infine dalla britannica Exel, settimo player a livello globale nel 2003, che ha rafforzato la propria presenza nel settore italiano farmaceutico e medicale, siglando in Italia diversi contratti, grazie all’attività di Pharma Logistics, società italo-belga di nuova acquisizione. Con riferimento alle operazioni di integrazione orizzontale operate da compagnie italiane sul mercato europeo, si dà notizia in primo luogo della strategia di Cavalieri Trasporti, leader italiano del trasporto refrigerato, che: - attraverso la controllata SDR Group ha acquisito la divisione International Fresh Food del gruppo Danzas, specializzata nel traffico internazionale di prodotti freschi e surgelati e fa così il suo ingresso nel mercato dei prodotti surgelati; - ha acquisito il 50% della francese TFE, allo scopo di consolidare il proprio posizionamento nei traffici di prodotti alimentari tra Italia e Francia. Contestualmente, TTS Logistics ha siglato un accordo per l’acquisizione dell’81% del capitale di Wilson Logistic Italia, società del gruppo svedese Wilson Logistics, che opera in Italia nel settore dei servizi logistici integrati, e che assicura un fatturato relativo alla sola divisione italiana pari a 42 milioni di euro. Per quanto riguarda invece gli accordi commerciali tra integratori logistici, sono rilevanti le joint venture costituite da società italiane finalizzate all’ingresso in nuovi mercati. Tra queste si segnala, relativamente al mercato asiatico, la società costituita tra l’italiana Pacorini Forwarding e SembLog Asia Pacific, interamente controllata dalla SembLog di Singapore, che opererà in tutto il Far East nel settore della logistica per metalli e per commodities e prodotti finiti coperti dal Collateral Management Agreement (CMA). Sul mercato nord-europeo, inoltre, si dà notizia della joint venture costituita tra il gruppo belga De Rijke e Paganella SpA, operatore logistico italiano, per la gestione del terminal Laakdal Logistics (Belgio). Parallelamente è scopo di De Rijke estendere la propria attività di trasporto combinato in Italia. 7 78 Pacorini ha inoltre costituito a Trieste un distripark, polo logistico integrato in stretta connessione con l’area marittimo-portuale, con un investimento interamente sostenuto dal gruppo, pari a oltre 30 milioni di euro. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.11. Operazioni di integratori logistici sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Exel (GB) 2003 Cappelletti (IT) Cavalieri Trasporti (IT) 2003 2004 Frans Maas 2004 (NL) TTS Logistics (IT) 2004 Hangartner 2004 (CH) (Gruppo Deutsche Bahn, DE) Geodis 2004 Zust Ambrosetti (FR) Compania de la Distribuciòn Integral Logista (ES) 2004 Operazione ed effetti rilevanti Acquisizione. Il gruppo britannico Exel procederà all’acquisizione della società di logistica Cappelletti SpA che ha sede a Milano, con sette unità operative in Italia. Exel potenzia così la presenza nel mercato italiano della contract logistics senza esporre il gruppo a considerevoli investimenti. International Acquisizione. Fresh Food Cavalieri Trasporti Spa, leader italiano nel trasporto del fresco, attraverso la propria controllata SDR Group ha concluso (IT), un'importante operazione di acquisizione della divisione (Gruppo International Fresh Food di Danzas, specializzata nel traffico DHLinternazionale di prodotti freschi e surgelati. Danzas) (DE) TFE DA Acquisizione 50%. L'acquisizione riguarda la TFE DA, società che gestisce le (FR) attività italiane del gruppo TFE. Giacomelli Acquisizione. Il gruppo olandese ha raggiunto un accordo per l'acquisizione Spedizioni di Giacomelli Spedizioni srl, che ha sede a Verona, nel centro (IT) direzionale del Quadrante Europa, e a Orodea, in Romania. Wilson Acquisizione 81%. TTS Logistics, operatore logistico, ha siglato un accordo per Logistics l'acquisizione dell'81% del capitale di Wilson Logistics Italia, Italia società del gruppo svedese Wilson Logistics, attiva sul (Wilson territorio nazionale nel trasporto e nei servizi di logistica Logistics integrata. Il fatturato realizzato da TTS Holding nel 2002 è Holding, stato pari a circa 263 milioni di euro, mentre Wilson Italia ha SE) realizzato un fatturato complessivo pari a circa 42 milioni di euro. Magazzini Acquisizione. Generali di Nasce Hangartner Terminal Rail & Warehousing, terminale Verona (IT) per il traffico combinato. Verona è già attualmente per Hangartner un importante nodo strategico: qui possiede già da anni una filiale che si è trasferita all'interno della struttura dell'Hangartner Terminal srl. Trate Sud Acquisizione. Con l'acquisizione di Trate Sud si è rafforzata la presenza di (IT) Geodis sul mercato, localizzando il gruppo anche nel centro Italia (la neo acquisita possiede una piattaforma di 30mila mq ad Aprilia e una di 18mila mq a Pomezia). Etinera (IT) Acquisizione 96%. Logista, primo operatore logistico in Spagna e Portogallo, (partecipato al 56,59% da Altadis, compagnia di tabacchi franco-ispanica) ha recentemente rilevato il 96,6% di Etinera, società di distribuzione del tabacco dell'Eti, acquistata un anno fa da British American Tabacco, per 566,4m€. Il restante 3,4% sarà ceduto a Axiter Investments, società italiana del gruppo di Confcommercio che già possiede il 5% di Bat Italia, con cui Logista ha firmato un accordo di opzione di acquisto esigibile a partire da gennaio 2007. (continua) 79 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.11.) Geodis 2005 Zust Ambrosetti Swiss Post Internation al (SPI) (CH) 2005 TNT Global Express (NL) 2005 Zust Ambrosetti, Ambrosetti Stracciari Fusione. Geodis, operatore logistico leader in Europa, controlla al 100% la nuova holding formata dalle due società italiane. Geodis che possiede 500 filiali nel mondo è partecipata al 45% dalla compagnia ferroviaria nazionale francese Sncf. Porta a Acquisizione 100%. Porta spa Swiss Post International, divisione internazionale di Swiss (IT) Post, ha rilevato l’intero capitale azionario dell’italiana Porta a Porta Spa, società di logistica e di consegne a domicilio di Tribiano (Milano), di cui deteneva già il 30%. Le prestazioni logistiche di Porta a Porta saranno proseguite con il nome aziendale di Swiss Post Porta a Porta. Servizi (segue) Acquisizione 100%. Distribuzion Con il takeover su Porta a Porta, Swiss Post International ha e Logistica acquisito anche l’intero capitale di Servizi Distribuzione e srl (SDL) Logistica (SDL), azienda logistica italiana che ha sede a (IT) Padova ed è specializzata in soluzioni integrate su misura. Servizi Acquisizione 100%. Distribuzion TNT Global Express, società del gruppo olandese TPG attiva e Ottica nel settore del trasporto espresso, ha acquisito il 100% di SDO, (SDO) (IT) corriere nazionale specializzato nella consegna dei prodotti ottici. SDO, di cui TNT già dal 2001 deteneva la maggioranza, prevede di chiudere l'anno con un fatturato di circa 11 milioni di euro. Fonte: Nomisma Tab.12. Accordi commerciali e partnership di integratori logistici sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Pacorini, Semb Log Asia Pacific (Singapore) 2004 De Rijke (BE) Paganella (IT) 2005 Swiss Post International (SPI), HSE (Home Shopping Europe) Joint venture paritetica. L'italiana Pacorini e la SembLog Asia Pacific, società interamente controllata dalla SembCorp Logistics (SembLog) di Singapore, hanno costituito la joint venture 50:50 Pacorini-SembLog (Asia Pacific), con sede a Singapore. Pacorini-SembLog avrà il compito di operare in tutta l’area asiatica nel settore della logistica per metalli e per commodities e prodotti finiti coperti da Collateral Management Agreement (CMA). Costituzione di joint venture per la gestione del terminal logistico Laakdal Logistics (Belgio). La realizzazione dell'hub è interamente finanziata da Paganella che entra così in Nord Europa. La location è vicina al polo petrolchimico di Tessenderlo. In prospettiva il gruppo belga De Rijke estenderà l'attività di trasporto combinato in Italia. Accordo di partnership. Swiss Post International (Gruppo Swiss Post) ha stretto una partnership logistica con la società HSE (Home Shopping Europe), specializzata nel settore delle televendite in Italia. (continua) 80 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.12.) 2005 Fortune International Transport srl, Sea Net Shipping & Logistics Accordo di partnership. L'operatore milanese adesso è in grado di offrire anche il servizio groupage in import dal Pakistan. Grazie all'accordo con Sea Net Shipping & Logistics il servizio che attualmente viene offerto su base settimanale. Fonte: Nomisma Tab.13. Accordi di outsourcing delle attività di logistica realizzati sul mercato italiano Partner logistico Anno Arcese 2003 Logistics International 2003 Etinera 2005 Dispensa Culina Logistics 2005 Exel (GB) 2005 TNT Logistics Italia 2005 Partner Oggetto ed effetti dell’accordo Ford Motor Company; Volvo (SE) Mercatone Uno Accordi di affidamento delle attività world-wide di logistica integrata, per ricambi automobilistici di Ford e Volvo. Contract logistics. Accordo per l’approvvigionamento di oltre 130 punti vendita in Italia. Philip Morris Italia Contract logistics. Accordo per la distribuzione dei (Gruppo Philip propri prodotti su tutto il territorio nazionale. Morris International) Consorzio Europa Accordo per la gestione congiunta dell’attività svolta Cedi Sisa Nord nella piattaforma di Consorzio Europa a Sizano Pavia. Ovest Scarl Dispensa Culina Logistics è fornitore italiano dei servizi logistici integrati specializzato nella gestione dei prodotti freschi; Consorzio Europa Cedi Sisa Nord Ovest opera nel settore della distribuzione organizzata. L’accordo prevede inoltre l'apertura di una piattaforma freschi entro i primi mesi del 2005. Società settore Contract logistics. Exel ha siglato in Italia nuovi farmaceutico contratti nel settore fermaceutico e medicale. Gli accordi - con Becton Dickinson, ZLB Behring, Hollister, Depuy (J&J) nel segmento del dispositivo medicale e con Lundbeck e AstraZeneca nel settore farmaco - sono stati conclusi grazie all'attività di Pharma Logistics, società italo-belga recentemente acquisita, e hanno rafforzato la posizione di Exel nel settore. Reebok Contract logistics. Dopo otto anni di collaborazione, TNT Logistics Italia e Reebok hanno di recente sottoscritto il rinnovo contrattuale per altri due anni. TNT Logistics gestirà le attività di ricevimento prodotto, controllo qualità a campione, handling e stoccaggio, preparazione delle commesse e distribuzione dei prodotti sul territorio nazionale, dall’impianto di Scaramagno (TO), polo logistico specializzato nel settore tessile e abbigliamento. (continua) 81 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.13.) Pacorini 2005 Forwarding, Interporto di Rivalta Scrivia Castorama (Gruppo Kingfisher) TNT Logistics Italia Canon Italia 2005 Contract logistics. Pacorini Forwarding e Interporto Rivalta Scrivia cureranno la gestione integrata del ciclo logistico e distributivo di Castorama Italia (che fa capo al gruppo inglese Kingfisher) con consegna quotidiana ai singoli negozi dislocati sul territorio nazionale. La società di spedizioni del gruppo Pacorini ha chiuso l'esercizio 2004 con un fatturato pari a 22 milioni di euro (+ 19%). Contract logistics. TNT Logistics Italia (Gruppo TPG) ha siglato un accordo triennale con Canon Italia in virtù del quale l’operatore logistico svilupperà soluzioni per un nuovo sistema logistico per un deposito centrale in Olanda e per una serie di depositi locali dislocati in alcuni paesi europei. Fonte: Nomisma Da ultimo, si dà notizia delle operazioni o degli accordi siglati da enti locali e autorità portuali tesi a sviluppare direttrici di interscambio tra regioni italiane avanzate dal punto di vista del mercato dei serivizi logistici. In particolare recentemente si sono registrati sforzi a carico degli enti locali liguri per dare vita a corridoi che colleghino l’Alto-Tirreno con la pianura padana. Tra questi si ricordano: - la volontà di collaborazione manifestata dalle province di Genova e Piacenza per la creazione di un asse di comunicazione europeo nord-sud, che riesca ad incanalare i traffici merci provenienti dall’area mitteleuropea e dal bacino mediterraneo; allo scopo verrà costituito un consorzio, collegato a Piacenza Logistic Center, organismo già attivo composto da operatori e amministratori delle due province; - l’accordo tra enti locali, camere di commercio e autorità portuali liguri e piemontesi per costituire Arcosistema, società per lo sviluppo del sistema logistico dell'arco ligure e alessandrino, che intende valorizzare e sviluppare la logistica del nord-ovest, catalizzando le iniziative dei soggetti economici interessati allo sviluppo dell'area. Da ultimo si segnala che, sulla spinta degli enti locali, APV Holding, finanziaria dell'Autorità Portuale di Venezia, ha elevato al 10% la sua partecipazione all'Interporto di Venezia, di cui possedeva l'1% del capitale. In conclusione si riportano in tabella le principali operazioni e gli accordi di integrazione di filiera, che saranno oggetto di trattazione nei successivi capitoli. 82 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.14. Accordi di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali e ferroviari sul mercato italiano Anno Partner 2004 Contship Trenitalia spa (IT) 2004 2004 2005 2005 Oggetto ed effetti dell’accordo Smantellamento di MarCo, joint venture con Railion (ex DB Cargo) e costituzione di Hannibal spa - alleanza per la trazione con Trenitalia Cargo e TX Logistik. Intermodalità mare-rotaia. Contship rompe la joint venture Mar.Co. con DB Cargo (ora Railion) e costituisce Hannibal con Trenitalia Cargo. L'obiettivo è sviluppare i traffici dai porti italiani verso i mercati europei, inserendoli in un sistema logistico integrato con i porti del nord Europa. Della trazione si occuperà Trenitalia Cargo con la collaborazione di TX Logistic in Germania e Cargo Drome (divisione merci della compagnia regionale RM) in Svizzera. Trenitalia non è socia di Hannibal spa e si limita a mettere a disposizione trazione e carri. In Italia Contship opera già con la Sogemar. Trenitalia Cargo, Accordo per acquisizione 50% di Hannibal spa. Sogemar Trenitalia ha stretto un accordo con Sogemar, controllata del gruppo (Contship Italia) terminalistico Contship Italia (Gruppo Eurogate) per acquisire il 50% di Hannibal, joint venture interamente controllata da Contship e recentemente costituita per svolgere attività di MTO nel trasporto intermodale di container dai porti italiani (Gioria Tauro, Ravenna, La Spezia e Livorno) verso il mercato dell’Europa centrale. Eurocombi spa Partnership sul mercato intermodale spagnolo e portoghese. (IT), Container Eurocombi spa è società di trasporto intermodale di proprietà di Train (ES) Ferrovie Nord Cargo (76%) e Gruppo Gavio (24%), operatore leader nel settore di logistica e trasporti. FN Cargo controlla dall'aprile 2003 anche Cargo Clay (70%). Container Train è stata fondata nel 1996 da agenti marittimi ed è attiva nei servizi integrati di gestione logistica del trasporto container via rotaia. Sede porto di Barcellona, presente a Bilbao, Madrid e Valencia. Lloyd Triestino Accordo per lo sviluppo del porto di Ningbo. Lloyd Triestino (gruppo parteciperà al 50% nel progetto per la costruzione di due banchine nel Evergreen), porto cinese. La compagnia collega lo scalo di Ningbo con l'Adriatico Porto di Ningbo grazie al servizio avviato in partnership con CMA CGM nel 2003. (Cina) MSC (CH); Accordo per l'ingresso di MSC con una quota di maggioranza (51%) Consorzio nel Consorzio per la gestione del terminal di Calata Bettolo a Genova. Grimaldi (IT) La maggioranza delle quote è stata ceduta dal gruppo Grimaldi di Genova, cui rimane il 14%; altro membro del consorzio è Sech, che gestisce il confinante terminal container di Calata Sanità. L'accordo prelude probabilmente a un'uscita di scena del gruppo Grimaldi, e quindi all'integrazione operativa dei due terminal confinanti da parte di MSC e Sech. MSC si era aggiudicata la gara per il terminal multiporpose, rinunciandovi poi per difficoltà tecniche. Il nuovo terminal di Calata Bettolo potrà ospitare navi fino ad 8mila TEU. Fonte: Nomisma 83 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.15. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti MTO, compagnie marittime, operatori portuali e ferroviari sul mercato italiano Acquirente Anno Costa Crociere 2004 (Gruppo Carnival, US), Royal Caribbean (USA), Marinvest (Gruppo MSC, CH), Terminal Trade (gruppo Lauro, IT), Intership, MSC Crociere (CH), Autorità Portuale di Napoli (IT) TO Delta (Gruppo 2004 Evergreen, Taiwan) Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Terminal Costituzione di nuova società da una modifica Napoli SpA dell'assetto societario di Terminal Napoli, in cui erano presenti MSC Crociere e Lauro, e che gestiva il 40% della Stazione Marittima. La modifica è stata posta come condizione dall'Autorità Portuale per l'allungamento del periodo concessorio e l'ampliamento delle aree in gestione. La composizione societaria è ora: Costa Crociere (20%), Royal Caribbean (20%), Marinvest (20%), Terminal Trade (20%), Intership srl (che fa capo a Interporto Campano 10%), MSC Crociere (5%), Autorità Portuale di Napoli (5%). Trieste Acquisizione completa. International L'acquirente appartiene per l'80% a Sofimar, società Container logistica e terminalistica che fa capo al presidente del Terminal Lloyd Triestino e agente per l'Italia della taiwanese (TICT) (IT) Evergreen, Pierluigi Maneschi. L'acquirente è subentrata alla slovena Luka Koper, società che gestisce il porto di Capodistria, nel controllo di TICT. Fonte: Nomisma 1.2. Le integrazioni di settore 1.2.1. Il settore marittimo Lo scenario internazionale Data la vastità del comparto, la presente sezione si limiterà a fornire gli elementi strutturali e di mercato necessari alla collocazione dei numerosi accordi e operazioni del settore e all’individuazione delle strategie poste in essere dai principali operatori. L’attenzione si concentrerà sui servizi di linea, in quanto caratterizzati da precise strategie industrali e oggetto della competizione dei grandi gruppi armatoriali, distinguendo tra il trasporto di merce containerizzata e il cargo convenzionale (break bulk cargo e roll on-roll off cargo); non sono dunque presi in considerazione i servizi occasionali (tramp), per i quali l’irregolarità delle attività e la polverizzazione degli operatori non consentono l’individuazione puntuale delle dinamiche industriali in atto. 84 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Il comparto del containerizzato Di particolare interesse per il presente rapporto è il segmento del trasporto marittimo containerizzato, in quanto caratterizzato, come evidenziato nelle precedenti edizioni, dal peso preponderante dei servizi di linea, da un elevato grado di concentrazione e da un altrettanto significativo livello di integrazione di filiera, che si manifesta attraverso il controllo dei contenitori lungo l’intera catena logistica da parte delle principali compagnie di navigazione. Il mercato del comparto container ha mostrato un buon andamento nel periodo 2003-2004, tornando a registrare un incremento elevato dei volumi trasportati (+11,4% per le prime 25 compagnie), anche in virtù della ripresa del mercato dei noli container, già evidenziata nella precedente edizione di questo rapporto. In questo contesto, l’elevato numero di operazioni di M&A e accordi registrati nel periodo di riferimento conferma la dinamicità del settore, che ha assistito in particolare ad un elevato numero di accordi commerciali relativi alla fornitura di servizi comuni o allo scambio di slot, specialmente sulle rotte da e per il Far East e le rotte intra-asiatiche, coerentemente con la forte espansione delle economie della regione. Tab. 16 La capacità in migliaia di TEU delle portacontainer detenute dai 25 maggiori operatori, 2003-2004 Compagnia TEU 20041 TEU 20032 Var.2004-2003 % charter (‘04) AP Møller – Maersk (DK) Mediterranean Shipping Company (CH) Evergreen (Taiwan) P&O Nedlloyd (UK-NL) CMA CGM (FR) NOL-APL (Singapore) Hanjin-Senator (Cina) NIK (Giappone) COSCO Container L. (Cina) China Shipping C.L. (Cina) OOCL (Hong Kong) K Line (Giappone) ZIM (Israele) Mitsui OSK Lines (Giappone) CSAV (Cile) 1.015.908 920.051 10,4% 45% 637.358 536.040 18,9% 32% 443.938 428.666 408.131 310.745 283.664 278.893 276.506 253.999 218.140 207.584 202.472 199.558 199.118 454.834 415.817 319180 277.684 284.937 251.322 236.399 191.953 183.173 203.753 176.985 188.723 149.322 -2,4% 3,1% 27,9% 11,9% -0,4% 11% 16,9% 32,3% 19,1% 1,9% 14,4% 5,7% 33,3% 21% 67% 69% 60% 73% 42% 23% 55% 40% 54% 46% 43% 99% (continua) 85 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.16.) CP Ships (Canada) Hapag-Lloyd (DE) Yang Ming Line (Taiwan) Hamburg-Sud (DE) Hyundai M. M.(Corea del Sud) PIL (Singapore) Wan Hai Lines (Taiwan) UASC (Kuwait) Delmas (Sudafrica) IRIS Lines (Iran) TOTALE 25 COMPAGNIE 1 2 193.240 190.000 181.594 152.991 148.681 128.313 94.066 73.764 61.066 53.532 6.641.927 189.361 164.420 140.998 142.306 129.548 113.901 90.753 71.239 64.576 56.509 5.953.784 2,0% 15,6% 28,8% 7,5% 14,8% 12,7% 3,7% 3,5% -5,4% -5,3% 11,4% 43% 38% 38% 69% 63% 46% 38% 15% 43% 6% - Dati al 1 gennaio 2005 Dati al 1 gennaio 2004 Dati riferiti al totale consolidato della capacità disponibile in TEU sulle navi gestite dai primi 25 operatori di linea. Fonte: Brs-Alphaliner Tab.17. Accordi commerciali nel segmento del trasporto marittimo containerizzato Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Hamburg Sud (DE) - Nippon Yusen Kaisha (NYK Line) (J) 2003 Delmas (FR) - Gold Star Line (Hong Kong - Cina) 2003 Delmas (FR) Mitsui OSK Lines (MOL) (J) 2003 COSCO Container Lines (Coscon) (Cina) - Tokyo Senpaku Kaisha (TSK) (Gruppo NYK) (J) 2004 Senator Lines (gruppo Hanjin Shipping) (DE) United Arab Shipping Company (UASC) (EA) 2004 Yang Ming, Kawasaki Kisen Kaisha (K Line), Hanjin Shipping Cosco Container Lines (COSCO) (Cina) Joint service sulla rotta Asia, Sud Africa e Sud America denominata New Good Hope Express Service (NGX). Hamburg Sud ha recentemente acquistato i servizi svolti su questa rotta da Kien Hung. Joint service tra Asia e Africa Occidentale. L'intesa è di carattere operativo e non riguarda le attività commerciali delle due aziende. (segue) Joint service tra Europa ed Africa Occidentale. Le rotazioni saranno operative da Felixstowe e da Amburgo. Accordo di scambio slot per i traffici Cina-Giappone. Le compagnie avranno a disposizione spazi di carico sul servizio gestito dal partner. Accordo di slot charter. La compagnia di navigazione tedesca Senator Lines (gruppo Hanjin Shipping) parteciperà con un accordo di slot charter al nuovo servizio settimanale a giorni fissi tra Asia e Medio Oriente di United Arab Shipping Company (UASC) denominato Asia-Gulf-Express (AGX). Joint service tra Asia e USA (West Coast), accordo di scambio di slot. Yang Ming, Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) e Hanjin Shipping inaugureranno un nuovo servizio tra l'Asia e la costa occidentale degli Stati Uniti denominato PSW-4 e realizzato in joint service con Cosco Container Lines (Coscon) grazie ad un accordo di scambio slot. Nel servizio verranno impiegate 5 portacontainer. (continua) 86 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.17.) 2004 Mitsui OSK Lines (MOL) (J) – Wan Hai Lines 2004 China Merchants Holdings (International) Co. (CMHI) (Cina-Hong Kong) – Regional Container Lines (RCL) (Thailand) Joint service (CHS-II) per le rotte intra-asiatiche. MOL ha così ristrutturato il suo network nell’area. Nel servizio sono impiegate 3 portacontainer. MOL ha inoltre attivato un nuovo servizio tra Cina settentrionale, Filippine e Indonesia grazie al noleggio di slot. Costituzione di due joint venture. Il gruppo China Merchants Holdings (International) Co. (CMHI) di Hong Kong e la compagnia di navigazione tailandese Regional Container Lines (RCL) hanno costituito due joint venture. Entrambe le nuove società sono partecipate per l’80% da CMHI e per il restante 20% da RCL. Per la prima joint venture che opererà nel settore delle spedizioni internazionali e in qualità di NVOCC è previsto un investimento complessivo di 1,9m US$. Joint service Asia-Black Sea Express (ABX). All’inizio del prossimo anno l’israeliana Zim Intergrated Shipping Services e la cinese China Shipping Container Lines (CSCL) avvieranno il nuovo joint service Asia-Black Sea Express (ABX) tra il Far East e il Mediterraneo orientale/Mar Nero. 2004 Zim Integrated Shipping Services (IS) – China Shipping Container Lines (CSCL) (Gruppo COSCO) (Cina) 2005 CMA CGM (FR), P&O Joint service tra Stati Uniti e Sud America denominato America Nedlloyd (UK-NL) Bridge Express (Abex). Il servizio sarà avviato con cinque navi da 2500 TEU, con una rotazione da Charleston (costa est USA) a Santos. 2005 Great Western Vessel sharing agreement per un servizio tra Giappone e costa Steamship (USA), US ovest degli USA, denominato Americas Alliance. Lines (USA), Maruba Le tre compagnie hanno in corso trattative per attivare servizi (Argentina) comuni in mercati in cui attualmente non operano, in particolare sulle rotte transpacifiche. 2005 China Shipping Accordo di scambio slot sulle rotte tra Asia e Europa. Container Lines (Cina); Evergreen (Taiwan) Fonte: Nomisma Occorre inoltre rilevare le importanti operazioni di M&A che hanno modificato significativamente l’assetto societario di alcune compagnie di navigazione di primo piano: - Il completamento del processo di privatizzazione della compagnia israeliana Zim, operazione di grande rilievo non solo dal punto di vista prettamente economico8. Israel Corporation, primo gruppo industriale privato israeliano (controllato a maggioranza dalla famiglia Ofer) e già detentore del 48,9% del capitale di Zim, ha acquisito un 8 Creata nel 1945, tre anni prima della fondazione dello Stato di Israele, dalla Jewish Agency e dal sindacato Histadrut, la compagnia è stata artefice del “grande ritorno” dei profughi ebrei dopo la seconda guerra mondiale ed ha rappresentato l’esperimento di maggior rilievo del modello economico israeliano di collaborazione tra Stato e sindacato. Dato quindi il suo significato altamente simbolico, il processo di privatizzazione aveva innescato forti timori riguardo alla possibilità che la compagnia cadesse in mani non israeliane. 87 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - - - - ulteriore 48,6% dal governo di Tel Aviv. Il piano di privatizzazione prevede inoltre la divisione della compagnia in due entità, una per le attività internazionali (che rappresentano il 90% del business di Zim) e l’altra per le attività nazionali, al fine di qualificare maggiormente il gruppo come carrier globale e non solo come compagnia di bandiera. La modifica nella composizione societaria della joint venture anglo-olandese P&O Nedlloyd, quarto vettore container al mondo. L’inglese P&O ha infatti ridotto la sua quota al 25% a favore del partner olandese Royal Nedlloyd, che diventa così azionista di maggioranza della società (che da joint venture diverrà società autonoma quotata in borsa): l’operazione risponde all’esigenza di P&O di ridurre il proprio indebitamento, imputabile alle attività del gruppo in segmenti diversi da quello containerizzato9. L’acquisizione da parte del gruppo pubblico Temasek Holdings di Singapore della quota di maggioranza (68%) di Neptune Orient Lines, cui fa capo APL, sesto vettore container su scala mondiale, operazione del valore di 1,6 miliardi di dollari. La cessione della compagnia statunitense Horizon Lines dal Carlyle Group (che l’aveva acquistata nel 2002 da CSX Corporation) alla Castle Harlan, società newyorkese di investimento in private equity. L’ingresso del colosso Hutchison Whampoa – che attraverso la divisione Hutchison Port Holdings è il maggiore operatore terminalista del mondo – nel capitale della Hyundai Merchant Marine, che getta le basi per un’ulteriore espansione della compagnia di navigazione. Si dà peraltro notizia del lancio da parte di China Shipping Container Lines, divisione di trasporto container di China Shipping e protagonista di una rapidissima scalata nella classifica dei vettori mondiali (dove si colloca attualmente al decimo posto), del lancio dell’OPA per la quotazione alla borsa di Hong Kong. Tra i principali investitori potrebbe figurare ancora una volta il gruppo Hutchison Whampoa. 9 88 Nel periodo di riferimento P&O ha manifestato un crescente disimpegno dagli altri settori di attività, in particolare con la cessione della quota detenuta in Associated Bulk Carriers, che ha posto fine all’impegno del gruppo nel settore rinfusiero, e con l’accordo stretto con Stena Line per la cessione delle attività traghetto nel Mare d’Irlanda. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.18. Principali operazioni nel segmento del trasporto marittimo containerizzato Acquirente Anno Acquisita Cosco Pacific Logistics Co. (CPLCL) (Cina) **** 2003 Israel Corporation (Israele) 2004 Royal Nedlloyd (NL) 2004 COSCO Acquisizione 49% (142,6m$). Logistics L’acquirente è interamente controllata da COSCO Pacific, CO. (Cina) mentre l’acquisita è interamente controllata dal gruppo armatoriale China Ocean Shipping Group Co. L’acquisita opera come agenzia marittima, società di spedizioni e di logistica nelle principali aree economiche e costiere della Cina. Neptune Cessione quota 13% (199,3m$). Orient Credit Suisse First Boston International Holding AG (CSFB) ha Lines venduto due terzi della sua quota della Neptune Orient Lines (NOL) (Singapore), pari a circa il 20% del capitale. A NOL fa capo la (Singapore) compagnia di navigazione APL, settima compagnia mondiale nel settore del trasporto container per capacità di flotta. Zim Israel Privatizzazione – acquisizione 48,6% (115m$). Navigation Israel Corporation detiene così il 97,5% del capitale. Il piano di privatizzazione della Zim procederà dividendo la compagnia in Co. due società: attività internazionali (90% del business) e attività (Israele) nazionali. Il 59,88% era stato acquisito nel 1999. Israel Corporation è controllata dal gruppo israeliano Ofer Brothers (53%). Acquisizione 50% (485m€). P&O Nedlloyd L'inglese P&O cederà il 50% della joint venture PONL al Container partner olandese, che controllerà interamente la società. P&O Nedlloyd sarà ribattezzata Royal P&O Nedlloyd N.V., con sede Line a Rotterdam e headquarter a Londra. P&O riceverà circa 215m (PONL) euro in contanti e il 25% del capitale della nuova società. (NL) Acquisizione (6,056 m$). COSCO Insurance COSCO International Holdings acquisirà l'intero capitale della compagnia assicurativa COSCO Insurance che sarà ceduto dagli (Cina) azionisti COSCO (Hong Kong) Group di Hong Kong e G. W. Maritime Pte di Singapore, società che fanno entrambe capo al gruppo armatoriale COSCO. Hyundai Accordo di acquisizione 12% (77,7m$). Merchant Hutchison è attivo nel settore marittimo-portuale attraverso la Marine divisione terminalista Hutchison Port Holdings (HPH). (HMM) (Cina) Horizon Acquisizione (650m$). La newyorkese Castle Harlan ha completato l'acquisizione della Lines compagnia di navigazione statunitense Horizon Lines, ceduta (USA) dal Carlyle Group che a sua volta l'aveva comprata da CSX Corporation. China Acquisizione 16,23% (127,6m$). Internatio- COSCO Container Industries, società interamente controllata da nal Marine COSCO Pacific, ha siglato un accordo con il gruppo armatoriale Containers China Ocean Shipping (Group) Company (COSCO) per (Group) acquisire il 16,23% del capitale della China International Marine Co., Ltd. Containers (Group) (CIMC) – Approvata l'acquisizione. (CIMC) (Cina) 2003 COSCO 2004 Internation al Holdings (Cina) Hutchison 2004 Whampoa (HWL) (Hong Kong) Castle 2004 Harlan Inc. (USA) COSCO 2004 Container Industries Ltd. (Cina) Operazione ed effetti rilevanti (continua) 89 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.18.) COSCO 2004 Corporation (Singapore) Rickmers 2004 Reederei & Cie (DE) China 2004 Shipping Container Lines (CSCL) (Cina) COSCO Shipyard Group Co (CSG) (Cina) COSCO Corporation (Singapore) ha siglato un accordo con China Ocean Shipping (COSCO), Guangzhou Ocean Shipping Co., Shanghai Ocean Shipping Co. e Tianjin Ocean Shipping Co. per l’acquisizione del 51,0% del capitale di COSCO Shipyard Group Co. (CSG), uno dei principali gruppi cinesi nel settore della riparazione e conversione navale. Quote saranno cedute da COSCO, COSCO Guangzhou, COSCO Shanghai e COSCO Tianjin (valore dell’operazione 69,8m$). CCNI (DE) (filiale Acquisizione. Compania Chilena La ragione sociale CCNI è stata cambiata in Arctic de navigacio Shipping. Arctic dispone di una flotta di sette Interoceanica SA) portacontainer e conbulker. Shanghai Puhai Acquisizione controllo 90%. Shipping Co China Shipping Container Lines (CSCL), divisione di (Cina) trasporto marittimo containerizzato del gruppo armatoriale China Shipping, ha acquisito il controllo del 90% del capitale della compagnia di navigazione Shanghai Puhai Shipping Co. che opera servizi marittimi feeder in Cina e servizi marittimi internazionali. Il restante 10% è in mano alla filiale CS (Shangai). Fonte: Nomisma Infine, numerosi accordi e operazioni nel periodo di riferimento hanno confermato il crescente livello di integrazione di filiera tra gruppi armatoriali e operatori terminalisti. In tale ambito le compagnie di navigazione hanno adottato diverse strategie, ovvero: - stringendo accordi per la costituzione di joint venture con operatori terminalisti; rientrano in questa categoria la joint venture tra COSCO e PSA per la gestione di due banchine nel porto di Singapore al fine di servire i traffici di COSCO Container Lines, divisione di trasporto container del gruppo COSCO; la joint venture tra MSC e Eurogate per la gestione di un terminal nel porto di Brema; la joint venture tra CMA CGM e P&O Ports (divisione terminalista di P&O) per gestire il porto container di Malta; - attraverso l’ingresso - mediante acquisizioni dirette oppure mediante concessioni ottenute dalle rispettive divisioni terminaliste - nella gestione e sviluppo di terminal container in cui i gruppi armatoriali svolgono funzioni di hub. Questi accordi e operazioni – di cui si danno maggiori dettagli nella sezione relativa al settore portuale – presentano per i gruppi armatoriali un duplice vantaggio: se da un lato rispondono all’esigenza di garantire alle rispettive attività di navigazione servizi portuali personalizzati, a minor rischio di congestione e a costi minori, dall’altro consentono la commercializzazione dei servizi portuali presso vettori terzi, confermando le forti sinergie esistenti tra operazioni terminalistiche e di linea. 90 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.19. Accordi tra compagnie marittime ed operatori terminalisti Anno Partner 2003 COSCO (Cina) - PSA Corporation (Singapore) 2004 2004 2004 2004 2005 2005 Oggetto ed effetti dell’accordo Joint venture COSCO-PSA Terminal (CTP). E' stato inaugurato nel porto di Singapore il container terminal di COSCO-PSA Terminal (CTP), la joint venture costituita dal gruppo armatoriale cinese COSCO (49% del capitale detenuto da COSCO Pacific) e dal gruppo terminalista PSA di Singapore (51% del capitale). Eimskip Accordo per utilizzo di terminal nel porto di Portland. (Islanda) La società terminalistica APM Terminals, che fa capo al gruppo APM armatoriale danese A.P. Møller, ha siglato un contratto di tre anni con la Terminals (DK) compagnia di navigazione islandese Eimskip, che utilizzerà il terminal nel porto di Aarhus per tutte le sue attività in Danimarca. CMA-CGM Accordo con costituzione di joint venture paritetica (Port Synergy) per la (FR), P&O gestione del porto container Malta Freeport. CMA-CGM, società Ports (GB) francese di container shipping, ha acquisito il Malta Freeport Terminal Ltd e ottenuto dal governo di Malta una concessione trentennale per la gestione del porto. Tale gestione è affidata alla joint venture costituita con P&O Ports. Mediterranean La compagnia di navigazione Mediterranean Shipping Company (MSC), Shipping secondo vettore mondiale del settore container, e il gruppo terminalista Company tedesco Eurogate hanno costituito la joint venture paritetica MSC Gate (MSC) Bremerhaven. La nuova società gestirà un container terminal nell'area Eurogate (DE) terminalistica Eurogate Container Terminal (ECT I South) del porto di Bremerhaven. ECT (GB) Joint venture paritetica per il container terminal EuroMax (investimento P&O Nedlloyd 310 m Euro). La Commissione Europea ha autorizzato la prosecuzione (NL) dell’attività della joint venture paritetica EuroMax tra la società terminalista Europe Container Terminals (ECT) del gruppo Hutchison Port Holdings e la compagnia di navigazione P&O Nedlloyd che avrà il compito di gestire un container terminal nel porto di Rotterdam. EuroMax sarà il primo terminal in Europa con il pescaggio e il lay out per movimentare navi di almeno 12.500 teu. Secondo la Commissione, con l’entrata in servizio del nuovo terminal EuroMax, che rappresenterà meno del 10% della capacità nel mercato nordeuropeo, le compagnie del settore del trasporto di linea dei container avranno a disposizione sufficiente capacità dagli altri terminal. CMA CGM Accordo con costituzione di società per costruire e gestire un container (FR); Progosa terminal nel porto di Lomé. Per realizzare il terminal sarà creata la (ES); governo società di diritto togolese SITC, partecipata pariteticamente da CMA del Togo CGM e Progosa con investimenti previsti per 45 milioni di euro in 10 anni. AP MollerAccordo con costituzione di joint venture per realizzare e gestire il Maersk (DK); nuovo container terminal nel porto di Tianjin. Tianjin Port deterrà il COSCO Pacific 40% del capitale della nuova società mentre COSCO Pacific e AP (gruppo Moller avranno il 30% ciascuno. Il nuovo impianto diventerà operativo COSCO, nel 2007. Cina);Tianjin Port (Cina) Fonte: Nomisma 91 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.20. Altri accordi nel segmento del trasporto marittimo containerizzato Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 China Shipping Container Lines (COSCO) (Cina) Seaspan Container Lines (Canada) China Shipping Container Lines (CSCL) (Cina) Lancio OPA per quotazione in borsa. La divisione trasporto containerizzato del gruppo armatoriale cinese China Shipping ha presentato un’OPA che prelude al suo ingresso alla Borsa di Hong Kong. Accordo di acquisizione - quota da definire. La canadese Seaspan Container Lines acquisirà una quota consistente della compagnia di navigazione China Shipping Container Lines (CSCL), che sarà quotata il prossimo 16 giugno alla Borsa di Hong Kong. Seaspan sarà così il secondo maggior investitore nella compagnia cinese alle spalle del magnate Li Ka-shing del gruppo Hutchison Whampoa di Hong Kong, che investirà 150 milioni di dollari, e davanti alla Henderson Land di Hong Kong, che parteciperà all'offerta pubblica d'acquisto di CSCL rilevando azioni per 30 milioni di dollari. La società di ingegneristica navale SembCorp Marine di Singapore ha siglato un accordo con il gruppo armatoriale China Ocean Shipping Co. (COSCO) per acquisire il 30% del capitale azionario del gruppo navalmeccanico COSCO Shipyard Group Co. Ltd (CSG), che dispone di cantieri di costruzione e riparazione navale a Nantong, Dalian, Guangzhou, Zhoushan e Shanghai. Sottoposto a nulla osta dalle autorità cinesi. 2004 2004 SembCorp Marine (Singapore) China Ocean Shipping Co (COSCO) (Cina) Fonte: Nomisma Il trasporto marittimo di merce non containerizzata (specialized cargo, Ro-Ro, rinfuse) I servizi di trasporto marittimo di merce non containerizzata non presentano generalmente livelli di concentrazione analoghi al settore container, in particolare per quanto riguarda le rinfuse. In quest’ultimo segmento, tuttavia, trova conferma nel periodo di riferimento un mutamento di tendenza in atto, che ha visto il consolidarsi di numerosi accordi e operazioni di M&A che denotano una progressiva concentrazione societaria ed un contestuale processo di razionalizzazione dei servizi. In particolare, il trasporto cisterniero di greggio e idrocarburi medianti navi tanker, soggetto a una pressione in materia di sicurezza marittima e ambientale più forte che in passato ha registrato nel periodo di riferimento importanti operazioni di M&A da parte dei principali operatori del settore. - La statunitense Overseas Shipping Group ha acquisito la greca Stelmar per 843 milioni di dollari, che ammontano a 1,3 miliardi con l’assuzione dei debiti della compagnia ellenica. L’operazione proietta OSG al secondo posto del segmento tanker per numero di navi e al terzo per tonnellaggio, con una flotta tra le più moderne del settore che vanta il 97% delle navi a doppio scafo. - Teekay Shipping ha acquisito il 50% della statunitense Skaugen Petrotrans e la spagnola Tapiera F. Navias; con questa operazione Teekay fa il suo ingresso nel mercato del trasporto di Liquefied Natural Gas (LNG). 92 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - Frontline - primo gruppo per tonnellaggio nel 2003 - ha scorporato le proprie attività nel segmento delle rinfuse secche ed ha acquisito una quota di GenMar, altro importante operatore del settore, con cui peraltro progetta una fusione. Particolarmente dinamico, infine, si è rivelato il settore del trasporto ro-ro e di autovetture, grazie alla crescente domanda di auto espressa dal mercato cinese: si registra infatti, nel periodo di riferimento, la creazione di alcune importanti joint ventures sino-giapponesi per l’esportazione e il trasporto di autovetture verso la Cina. Tab.21. Principali operazioni nel comparto non containerizzato (bulk e rinfuse liquide, …) Acquirente Anno Teekay 2003 Shipping Corporatio n (CA, sede Bahamas – US) 2004 Qatar Shipping Company (Qatar) 2003 Eurotower Holdings SA 2003 Barwil (Norvegia) 2004 Camillo Eitzen & Co. (Norvegia) 2004 Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Skaugen PetroTrans (SPT) Completamento acquisizione del 50% (25m$ + earn-out su performance finanziarie nei prossimi 5 anni). L'acquisita è interamente controllata da I.M. Skaugen ASA. SPT continuerà ad operare come società autonoma governata da un accordo di joint venture con proprio management e CdA. Naviera F. Acquisizione (810m$). Tapias S.A. Il gruppo armatoriale statunitense ha proceduto all’acquisto (ES) della compagnia di navigazione spagnola e alla contestuale assunzione dei debiti e del programma di investimenti di 540m$ per la costruzioni di nuove navi, già avviato da Tapias. Prevista anche joint venture tra le due compagnie. India LNG Acquisizione quote del 15% (15m$). Transport Le due acquisite fanno capo alla Shipping Corporation of India Company1 - (SCI) e ai 3 gruppi armatoriali giapponesi Mitsui OSK Lines India LNG (MOL), Kawasaki Kisen Kaisha (K Line) e Nippon Yusen Transport Kaisha (NYK Line). Le due società sono state create allo Company 2 scopo di trasportare gas naturale liquefatto dai giacimenti del Qatar al terminal indiano Dahej. Associated Acquisizione 50% (64m$). Bulk P&O (BG) ha ceduto il restante 50% di ABC. Eurotowers Carriers Holdings detiene ora il 100%. EH fa capo al gruppo Samama (ABC) (S/A Monegasque d'Administration Maritime et Aerienne) ed è proprietaria della liberiana First Omega Shipping Inc. La cessione è effettuata allo scopo di ripianare l'indebitamento. Denholm Acquisizione 40%. Shipping La norvegese Barwil, società di servizi portuali e marittimi Services interamente controllata dal gruppo armatoriale Ltd. (DSS) Wilh.Wilhelmsen, ha acquisito il 40% dell'agenzia marittima Denholm Shipping Services Ltd. (DSS), che fa capo al gruppo britannico Denholm. La società inglese sarà ribattezzata Denholm Barwil Ltd. Naviera Acquisizione (47m$). Quimica La compagnia spagnola è stata ceduta dalla Ocean Bulk B.V. e (ES) dalla Zither Building & Electro Management B.V., società controllate dall'armatore norvegese John Fredriksen. (continua) 93 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.21.) **** 2004 (Investitori danesi e internazionali) Vroon 2004 (NL) A/S Dampskibss elskabet TORM (DK) Oceanmotive (Seaworx) (NL) Telco Marine. (NL) 2004 Oceanmotive (Seaworx) (NL) Eimskip (Islanda) 2004 Faroe Ship (DK) China Merchants Group (Cina) 2004 Ming Wah Universal (Bermuda) Rasmussen 2004 gruppen AS (Danimarca) STX 2004 Corporation (South Korea) POSCO (South Korea) 2004 Dampskibss elskabet NORDEN A/S (Danimarca) Pan Ocean Shipping Co. (South Korea) Korea Line Corporation (South Korea) Acquisizione 16% (130,2m$). Il gruppo armatoriale Teekay Shipping Corporation ha venduto il 16% del capitale della danese A/S Dampskibsselskabet TORM ad investitori danesi e internazionali per circa 130,2 milioni di dollari. Acquisizione totale. La compagnia di navigazione olandese Vroon B.V. ha comprato l’intero capitale della connazionale Oceanmotive B.V. (Seaworx) dalla SvitzerWijsmuller, società del gruppo armatoriale danese A.P. Møller. (segue) fusione - costituzione di Vroon Offshore Services B.V. Vroon fonderà le attività della sua filiale Telco Marine B.V. con quelle della Seaworx, che opera una flotta di navi a servizio delle unità offshore nel Mare del Nord e in Atlantico. La nuova concentrazione sarà denominata Vroon Offshore Services B.V. Accordo di fusione. L’intesa prevede che gli azionisti di Faroe Ship ricevano 100 milioni di corone danesi (16,6 milioni di dollari) e il 6% del capitale di Eimskip. Il restante 94% di Eimskip sarà detenuto dalla finanziaria Burdarás, attuale proprietaria della società di navigazione. Acquisizione (168m$). Il gruppo cinese China Merchants Holdings (International) Co. (CMHI) cede l’intero capitale azionario della filiale di navigazione Ming Wah Universal (Bermuda) Co., alla holding China Merchants Group (CMG), che detiene il 52,55% del capitale di CMHI, attraverso la sua filiale China Merchants Holdings (Hong Kong) Co. Acquisizione 20% (180mila$). Le quote sono state cedute dalla Motortramp e dalla Attransco Ltd. (Bermuda) per complessivi 180mila dollari. Principale azionista della Norden rimane tuttora la A/S Dampskibsselskabet Torm, con il 31,6% del capitale. Acquisizione 67% (373,3m$). STX Corporation comprerà la quota attraverso tre sue filiali: il cantiere navale STX Shipbuilding acquisirà il 50,9% della compagnia di navigazione, mentre le altre due filiali STX Engine e STX Energy acquisiranno ciascuna l’8,05% del capitale azionario di Pan Ocean Shipping. Acquisizione 2,17% (7,44m$). Il gruppo siderurgico sudcoreano POSCO ha comprato il 2,17% del capitale azionario della compagnia di navigazione Korea Line Corporation per 7,9 miliardi di won (7,44 milioni di dollari). L’acquisizione è stata decisa con l’obiettivo di assicurarsi servizi di trasporto di materie prime. Attualmente Korea Line trasporta circa il 27% delle materie prime utilizzate dal gruppo siderurgico. (continua) 94 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.21.) Frontline 2004 (Norvegia) 2004 Overseas 2004 Shipholdin g Group (OSG) (USA) Greenoak (GB) 2004 Keppel 2005 O&M (Singapore) Brostrom (SE) 2005 Internation 2005 al Shipping Enterprises (USA) Samskip (Islanda) 2005 Golden Ocean Group (Frontline, Norvegia) Scorporo delle attività dry bulk e costituzione dello spin off. Il gruppo armatoriale Frontline scorporerà la nuova filiale Golden Ocean Group Ltd che sarà quotata alla Borsa di Oslo e a cui andranno le navi portarinfuse attualmente operate dal gruppo. Dopo lo spin off la società disporrà delle rinfusiere Capesize Channel Alliance, Channel Navigator e Irfon. General Acquisizione quota e progetto di fusione. Maritime L’armamento norvegese Frontline ha acquistato una quota del Corporation capitale azionario della compagnia di navigazione americana (GenMar, General Maritime Corporation (GenMar) ed ha espresso USA) l’intenzione di effettuare una fusione con l’azienda statunitense. Stelmar Acquisizione per 843m$. Shipping La statunitense Overseas Shipholding Group (OSG) comprerà (GR) la greca Stelmar Shipping per circa 843 milioni di dollari. Il valore dell’acquisizione sale a 1,3 miliardi di dollari con l’inclusione dei debiti della compagnia ellenica. Dalla fusione nasce una compagnia con una flotta cisterniera di 90 navi. Ocean Acquisizione completa compagnia Ocean Shipping Co Shipping (107m$). Co. La società di investimenti Greenoak, con sede a Londra, ha (Georgia) siglato un accordo con il governo della Georgia per comprare l'intero capitale della compagnia di navigazione Ocean Shipping Co. (OSCO). La conclusione della cessione è prevista per il 2005. L'intesa include anche la gestione congiunta da parte del governo della Georgia e del gruppo Greenoak di una banchina petrolifera adiacente al Batumi Oil Terminal, terminal di proprietà della stessa Greenoak. FELS Setal Acquisizione completa tramite rilevamento di quota residuale (Brasile) del 17,25% (5m$). L'acquisita è cantiere navale, e sarà ribattezzata Keppel FELS Brasil. L'acquirente è controllata dal gruppo Keppel Corporation di Singapore ed è specializzata nei servizi offshore. Nordtank Acquisizione completa. Shipping L'acquisita è società di brokeraggio e opera 15 product tanker di (SE) proprietà di alcuni armatori scandinavi. Navios Trattative per acquisizione completa. (USA) L'acquisenda è compagnia specializzata nel trasporto di rinfuse secche, controlla una flotta di 28 navi e un terminal di rinfuse in Uruguay. L'acquirente è una società appositamente costituita per l'acquisizione di navi e attività nel settore delle rinfuse secche. Geest North Acquisizione completa. L'acquisenda è operatore intermodale olandese specializzato nei Sea Line collegamenti tra Regno Unito e continente europeo. La compagnia (NL) di navigazione islandese Samskip , già forte nel Mar Baltico e in Scandinavia oltre che nei traffici con l'Islanda, prosegue così la propria strategia di espansione puntando a rafforzarsi nel Mare del Nord e nei collegamenti intermodali con l'Europa continentale. (continua) 95 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.21.) National Shipping Company of Saudi Arabia (NSCSA, Arabia Saudita) 2005 Petredec (Bermuda) Acquisizione quota (30,3%) per $50m. L'acquisita è armamento e trade company operante principalmente nel trasporto del gas di petrolio liquefatto (GPL); l'operazione rappresenta il primo investimento di NSCSA fuori della regione del Golfo. Fonte: Nomisma Tab..22. Accordi tra compagnie nel comparto non containerizzato (bulk e rinfuse liquide, .. ) Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 NYK Reefers Lauritzen Cool (SE) Alleanza e accordo per acquisizione 50%. L’alleanza diventerà operativa dal 2004, quando avrà termine il pool agreement tra la compagnia giapponese e la norvegese Star Reefers. L'alleanza prevede sia la condivisione della flotta che l'acquisizione del 50% della Lauritzen Cool Logistics da parte della NYK Reefers. I marchi resteranno autonomi. Accordo per la cessione a Stena delle attività del settore traghetti e portuale svolte nel Mare d'Irlanda. Joint venture per lo sviluppo dello short sea shipping in Spagna. L'intesa è basata sui collegamenti tra i porti di Rotterdam e Bilbao e consentirà al gruppo olandese l'ingresso sul mercato spagnolo 2003 P&O (GB) Stena Line (SE) 2003 Geest North Sea Line (NL) Odiel Bilbao SA (Gruppo Odiel) (ES) 2003 Geest North Sea Line (NL) Odiel Bilbao SA (Gruppo Odiel) (ES) - X-Press Container Line 2003 China Shipping (Cina) Kawasaki Kisen Kaisha (K Line) (J) 2004 B&N Nordsjöfrakt (SE) - Gorthon Lines (SE) 2004 Mitsui OSK Lines (MOL), Sinotrans (Cina) 2004 Mitsui O.S.K. Lines (MOL) (J)Emirates Trading Agency L.L.C. (ETA) (Dubai) (segue) vessel sharing agreement: Istituito un servizio bisettimanale tra i porti di Rotterdam, Tilbury e Bilbao. Joint venture per il mercato ro-ro. La nuova compagnia detenuta con il 51% dalla compagnia cinese e con il 49% da quella giapponese, inizierà ad operare nel primo semestre 2004 e opererà servizi marittimi per il trasporto di autovetture nel mercato cinese e all'estero. Joint venture paritetica per il trasporto della carta nel Nord Atlantico. La nuova società si chiamerà Gorthon-B&N Transatlantic e avrà sede a Helsingborg ed altri uffici in Svezia, Finlandia, Stati Uniti e Canada. Costituzione di joint venture: Sinotrans-MOL Shipping Co Ltd., con base a Guangzhou. La joint venture è focalizzata sulle esportazioni di automobili in Cina. La compagnia di navigazione giapponese Mitsui O.S.K. Lines (MOL) ha creato una joint venture 50:50 con la Emirates Trading Agency L.L.C. (ETA) di Dubai che avrà il compito di offrire servizi di trasporto cisterniero utilizzando principalmente petroliere VLCC. La nuova società, denominata Bright Shipping Co., Ltd., ha sede a Panama. (continua) 96 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.22.) 2004 China Ocean Shipping (Group) Co. (COSCO) China Petroleum & Chemical Corporation (Sinopec) (Cina) 2004 B&N Nordsjofrakt AB (SE)- Gorthon Lines AB (SE) Il gruppo armatoriale China Ocean Shipping (Group) Co. (COSCO) ha stretto un accordo strategico con la compagnia petrolifera China Petroleum & Chemical Corporation (Sinopec) che ha l'obiettivo di accrescere la competitività dei due partner sui mercati internazionali. Avvio del progetto di fusione - costituzione di Rederi AB Transatlantic. La fusione avverrà tramite assorbimento di Gorthon Lines nella B&N entro marzo 2005. La nuova società di navigazione sarà denominata Rederi AB Transatlantic. Nel periodo 1990-1997 Gorthon Lines e B&N facevano capo al medesimo gruppo B&N. Nella primavera del 1997 Gorthon Lines fu suddivisa tra gli azionisti di B&N. Nel 2001 B&N acquisì il 32,9% del capitale azionario di Gorthon Lines dalla Leif Hoegh & Co ASA, allora principale azionista della compagnia. 2004 COSCO - China Il gruppo armatoriale cinese China Ocean Shipping (Group) Co. National Nuclear (COSCO) ha annunciato di aver siglato un accordo con la China Corporation (Cina) National Nuclear Corporation (CNNC), l’agenzia governativa che si occupa di tutte le attività nucleari, civili e militari, della Cina. 2004 Exmar (GB) Exmar e Golar LNG hanno costituito una joint venture nella quale far Golar LNG (GB) confluire parte della propria flotta di navi per gas naturale liquefatto. Le due compagnie di navigazione noleggeranno infatti alcune navi di proprietà alla nuova società che le offrirà sul mercato. Ciò porrà le basi per un’espansione che potrà includere tonnellaggio di terzi. La società avrà sede a Londra. 2005 NIK (J); ANJI Costituzione di joint venture NIKANJI per il trasporto di auto Automotive gipponesi nuove sul territorio cinese. ANJI fa parte del gruppo Logistics (Cina) Shanghai Automotive Industry Corporation. La joint venture avrà sede a Shanghai e sarà detenuta per il 49% da NIK e per il 51% da ANJI. La compagnia giapponese è già presente nel trasporto autovetture in Cina tramite la joint venture NYKOS col gruppo COSCO. 2005 J.Lauritzen (DK); Memorandum of Understanding per la costituzione di joint venture NYK Reefers paritetica nel settore del trasporto refrigerati. NIK Reefers trasferirà (gruppo NIK, alla nuova società le attività commerciali, ma non la gestione della Giappone) flotta; tutte le navi di Lauritzen saranno invece operate dalla joint venture. L'accordo conferma la cooperazione strategica tra le due compagnie, avviata con l'acquisizione da parte di NIK Reefers della quota del 50% di Laurtizen Cool Logistics 2005 V.Ships Accordo di joint venture per la creazione della società di (Principato di shipmanagement V.Ships (Asia) MSI. Monaco); IMC La nuova società offirà una vasta gamma di servizi nel settore dello (Singapore) shipping all'industria asiatica, consentendo a V.Ships di ottenere in Asia la leadership di mercato di cui già gode altrove. La joint venture gestirà una flotta di 90 navi e avrà sede a Singapore (continua) 97 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.22.) 2005 Stolt-Nielsen Transportation Group; Shanghai Kingman Container Service Co. (Cina) 2005 Wallem (Cina); Qingdao Cosco (gruppo COSCO, Cina) 2005 COSCO (Cina); Anshan Iron and Steel Group Corporation AISGC (Cina) Costituzione di joint venture Stolt-Kingman Tank Containers Transportation. La joint venture opererà servizi multimodali di trasporto con container cisterna per l'industria chimica e alimentare cinese. Costituzione di joint venture Cosco Wallem Ship Management Company. La nuova società di ship management avrà sede a Qingdao e gestirà 13 navi, in gran parte portarinfuse. Qingdao Cosco è un ramo del gruppo COSCO specializzato nel trasporto rinfuse. Rinnovo dell'accordo di collaborazione. L'intesa tra i due gruppi risale al 2002 e ha condotto alla costituzione, nel marzo 2004, di una joint venture COSCO - AISG Shipping Company, che ha operato sia servizi di trasporto nazionale di prodotti siderurgici per conto di AISGC che come vettore per la stessa COSCO. Fonte: Nomisma Da ultimo si riporta notizia della stipula di accordi e protocolli di intesa di carattere governativo volti a incrementare la competitività dei traffici transpacifici e a favorire l’accesso delle compagnie statunitensi al mercato cinese. Tab.23. Accordi e protocolli di intesa sul trasporto marittimo Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Federal Maritime Commission (FMC) (USA) 2003 Cina-Stati Uniti Accordo con le principali compagnie che operano tra USA ed Asia. Scopo dell'accordo è dare impulso alla competitività nei traffici transpacifici. Dopo 5 anni di trattative, Stati Uniti e Cina hanno siglato un accordo bilaterale per il trasporto marittimo. Il traffico containerizzato annuo tra Cina e US è pari a oltre 3,2 milioni di TEU. Accordo a sostegno delle attività delle società del settore marittimo, logistico e trasportistico. Previsto il supporto finanziario alle esportazioni che si avvalgono della flotta di bandiera statunitense. L'accordo dovrebbe offire un'elevata flessibilità agli esportatori americani che cercano finanziamenti da Ex-Im Bank. Protocollo per lo sviluppo del traffico marittimo tra i due Paesi. In base all'accordo gli armatori di ciascun paese potranno aprire filiali interamente controllate nell'altro. L'accordo è stato spinto dall'intensificarsi degli scambi tra i due paesi, essendo ormai la Cina uno dei principali partner commerciali di Singapore. 2004 Maritime Administration (MARAD) (USA) Export-Import Bank of the United States (USA) 2005 Cina-Singapore Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Passando allo scenario di riferimento per il mercato italiano, e concentrandosi sul segmento dei servizi di linea, si rileva come le poche compagnie a capitale nazionale 98 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ ancora operanti nel trasporto di linea internazionale si trovino ad affrontare un contesto di mercato sempre più competitivo e soggetto a forti fluttuazioni: il passaggio di storiche compagnie di navigazione nazionali sotto il controllo di società a capitale straniero10 testimonia il perseguimento di strategie di integrazione e razionalizzazione delle strutture operative da parte degli operatori italiani, finalizzate al mantenimento del proprio ruolo sui mercati internazionali. L’esempio di maggior rilievo di queste strategie è senz’altro l’avvenuta acquisizione di Grandi Traghetti/Gilnavi da parte di Costa Container Lines (CCL), operazione di cui si propone un approfondimento alla fine di questa sezione. L’acquisizione denota il dinamismo di CCL, società facente capo al gruppo GF/Orsero, che è riuscita nel corso del tempo a ritagliarsi un ruolo di rilievo sul mercato internazionale dei servizi di linea. Il dinamismo del gruppo trova altresì conferma nella politica di potenziamento della flotta e nell’istituzione di nuovi servizi internazionali - uno per la costa orientale degli Stati Uniti, insieme all’argentina Maruba, e uno per il trasporto di ortofrutta tra Egitto e Italia-. Dal punto di vista del gruppo Grimaldi, la cessione di Grandi Traghetti/Gilnavi ha rappresentato l’uscita dal settore delle linee marittime tutto merci, che avevano registrato un forte calo negli anni passati. L’elevato grado di competizione del mercato internazionale dei trasporti di linea ha avuto come parziale effetto il crescente impegno di molte compagnie di navigazione italiane in settori maggiormente al riparo rispetto alla concorrenza internazionale, o beneficianti di un maggior supporto istituzionale: in particolare, si è assistito nel periodo di riferimento ad una forte crescita dello short sea shipping e allo sviluppo di linee che di fatto sono ascrivibili al concetto di Autostrade del Mare (oltre quindici per lo più nel Tirreno). Allo scopo di presidiare tale mercato, Solomerci-Autostrade del Mare – società costituita tra Strade Blu (compagnia di cabotaggio controllata dal gruppo Benetton), il gruppo Engineering (software e IT) e Tetis (ingegneria civile) – ha da tempo proposto al governo un progetto di project financing che prevede un network di 16 terminal portuali (7 nel Tirreno, 5 nell’Adriatico, 3 in Sicilia e 1 in Sardegna) per il cabotaggio marittimo, operanti secondo procedure standardizzate, e con la gestione in pool di una flotta di navi 10 Da ultimo quello di Italia di Navigazione alla canadese CP Ships, descritto in dettaglio nel precedente rapporto. 99 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ appartenenti ad armatori diversi. Significativo è stato l’ingresso, nel capitale della società, del gruppo Onorato (Moby Lines), importante operatore del settore cabotiero. Tab.24. Principali operazioni riguardanti compagnie marittime sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Costa Container Lines (CCL)(IT) 2004 Grandi Traghetti/ Gilnavi (IT) Moby Lines (IT) 2004 **** 2005 Operazione ed effetti rilevanti Costa Container Lines (CCL), compagnia che fa capo al gruppo GF/Orsero, ha acquisito il controllo di Grandi Traghetti/Gilnavi, società di navigazione del gruppo Grimaldi di Genova con cui CCL ha costituito una joint venture diventata operativa lo scorso 1° ottobre. Saranno mantenuti distinti sia i marchi che le reti commerciali delle due compagnie. Solo Merci Acquisizione 5%. Moby Lines entrerà nell'azionariato di Solo (IT) Merci-Autostrade del Mare, la società partecipata dal gruppo 21, Investimenti della famiglia Benetton, affiancando il gruppo Engineering e Tetis. Missione di Solo Merci-Autostrade del Mare è l'attuazione di un progetto integrato di gestione di una rete di terminal per gestire il traffico di cabotaggio infraportuale. Compañia Antarchile, società del gruppo Angelini, ha ceduto la quota Sud detenuta in CSAV (15,41%) in quanto priva di carattere Americana strategico per il gruppo. Sarà ceduto anche il 2,99% di CSAV in de Vapores mano a Inversiones Angelini (CSAV) Fonte: Nomisma Una compagnia nazionale che ha invece perseguito con successo una strategia di espansione e di internazionalizzazione è il gruppo Grimaldi di Napoli, con una presenza significativa in diversi settori: - nel settore container, in cui movimenta 350mila TEU l’anno e si pone tra i 30 maggiori operatori mondiali; - nel settore del trasporto di autovetture: Grimaldi ha contratti per servizi del tipo door to door e port to port con 30 marchi di case automobilistiche, e controlla e gestisce un network di terminal portuali, sia nel Mediterraneo occidentale che nel Nord Europa; in quest’area, nella quale Grimaldi già controllava i terminal di Cork in Irlanda, di Esbjerg in Danimarca e un maxi terminal ad Anversa, il gruppo partenopeo ha rafforzato la propria presenza ottenendo la concessione biennale del porto svedese di Wallhanm, (con successiva opzione d’acquisto) in cui concentra l’import-export di auto nuove tra Italia e Scandinavia; - nel settore del cabotaggio, in cui Grimaldi è presente attraverso i servizi di linea Eurostar nel Mediterraneo Occidentale, in particolare tra Italia, Spagna e Tunisia; in quest’ambito, con l’avvio nel 2004 del servizio tra Roma e Barcellona, il gruppo Grimaldi si è posto come protagonista della promozione del trasporto intermodale e 100 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ dello sviluppo delle autostrade del mare su rotte transfrontaliere. Il progetto Eurostar è stato infatti uno dei tre progetti italiani - e l’unico relativo alle Autostrade del mare inseriti nel programma europeo Marco Polo per favorire il trasporto intermodale: gli incoraggianti risultati hanno spinto il gruppo a rafforzare ed espandere il progetto Eurostar, siglando tra l’altro con la compagnia francese Dreyfus un accordo per realizzare un nuovo servizio tra Roma/Civitavecchia e Tolone, avviato nel 2005. Occorre infine rilevare la forte presenza sul mercato italiano del Lloyd Triestino, sebbene non si tratti di una compagnia a capitale nazionale in quanto controllata dal colosso taiwanese Evergreen. Il Lloyd Triestino continua infatti a fornire un impulso significativo al settore marittimo e portuale nazionale, grazie al ruolo attribuito agli scali italiani nella vasta rete di traffici internazionali del gruppo. Dopo il lancio delle attività di transhipment a Taranto nel 2001, il gruppo si è reso protagonista nel periodo di riferimento della ripresa dello scalo di Trieste, dapprima grazie all’avvio di un servizio tra Cina e Adriatico, in partnership con la francese CMA CGM, e in seguito attraverso l’ingresso nella gestione diretta del porto, tramite la controllata TO Delta (maggiori dettagli in merito sono forniti nella sezione relativa alla portualità italiana). Lloyd triestino ha inoltre avviato una joint service con CMA CGM, tra la costa Est statunitense e il Mediterraneo, toccando gli scali italiani di Livorno e Genova. La presenza del Lloyd Triestino in Italia si coniuga chiaramente con la sua forte proiezione all’estero, come testimonia il suo ingresso nella gestione del porto cinese di Ningbo. Tab.25. Principali accordi riguardanti il segmento del trasporto marittimo containerizzato sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Costa Container Lines (CCL) (Gruppo GF Orsero, IT), Grandi Traghetti/Gilnavi (Gruppo Grimaldi, IT) 2004 Costa Container Lines (CCL) (Gruppo GF Orsero, (IT) - Grandi Traghetti/Gilnavi (Gruppo Grimaldi, IT) Joint venture per la gestione del traffico di container e ro-ro. Grandi Traghetti/Gilnavi, società di navigazione del gruppo Grimaldi, e Costa Container Lines (CCL), compagnia di navigazione del gruppo GF (Orsero), costituiranno una joint venture che avrà una flotta costituita dalle 32 navi dei due partner (di cui 4 ro-ro e 4 container reefer) con una capacità di movimentazione di oltre 275.000 teu all'anno, 100.000 metri lineari di rotabili e 200.000 unità di carico complessive. Agenzie e marchi rimarranno indipendenti. Operatività dal 1° ottobre 2003. Costituzione di Costamar Agenzia Marittima. Si occuperà della gestione commerciale ed operativa delle compagnie di navigazione Consta Container Lines (CCL) e Grandi Traghetti-Gilnavi, recentemente acquisita da CCL. (continua) 101 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.25.) 2004 2003 2003 2004 2005 2005 Costa Container Lines (CCL) Collegamento marittimo Egitto-Italia per trasporto ortofrutta Il servizio tra Alessandria d'Egitto e Vado Ligure, con possibili scali a Salerno, è istituito nell'ambito del progetto intergovernativo "Green Corridor". Lloyd Triestino Joint service tra Cina e Adriatico. (gruppo Con il nuovo collegamento, denominato Adriatic China Direct, il Evergreen), Lloyd Triestino ritorna nel porto di Trieste e getta le basi per il suo CMA CGM (FR) rilancio come porta d'accesso all'Europa centrale. Il servizio toccherà tra l'altro i porti cinesi di Ningbo e Hong Kong. Lloyd Triestino Joint service tra Mediterraneo e Costa Est degli USA. (gruppo Il nuovo servizio, denominato Mediterranean-USEC, toccherà anche i Evergreen), porti di Livorno e Genova. CMA CGM (FR) Zim (Israele) L’israeliana Zim e l’italiana Lloyd Triestino (gruppo Evergreen) Lloyd Triestino hanno deciso di scalare il porto di Wilmington al posto di Norfolk (gruppo nell’ambito del joint service Asia-U.S.East Coast Express (AUX). La Evergreen) scelta del porto di Wilmington è stata è stata decisa in risposta ad una crescente domanda della clientela e in considerazione della concentrazione di importanti centri di distribuzione nel North Carolina. Lloyd Triestino Accordo per lo sviluppo del porto di Ningbo. Lloyd Triestino (gruppo parteciperà al 50% nel progetto per la costruzione di due banchine nel Evergreen), porto cinese. La compagnia collega lo scalo di Ningbo con l'Adriatico Porto di Ningbo grazie al servizio avviato in partnership con CMA CGM nel 2003. (Cina) MSC (CH), Accordo per un servizio feeder dal porto di Pozzallo agli altri scali Ser.Mi. (IT) container di MSC. Ser.Mi. è un gruppo siciliano specializzato in servizi portuali e marittimi e gestore del terminal container di Pozzallo. Il nuovo servizio intercetterà i traffici delle PMI della provincia di Ragusa, e più in generale della Sicilia orientale, che prima gravavano esclusivamente su Catania. Fonte: Nomisma Tab.26. Principali accordi riguardanti altri settori del trasporto marittimo sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Gruppo Grimaldi Napoli (IT) Louis Dreyfus (FR) 2005 Medov (IT), Wallenius Wilhelmsen (SE) Joint venture per collegamento Italia-Francia. Grimaldi ha siglato un accordo con una delle maggiori società transalpine e mondiali nel trasporto via mare che prevede un collegamento diretto Roma/Civitavecchia-Tolone. Il Gruppo Louis Dreyfus ha un fatturato annuo di 20 miliardi di euro. Accordo commerciale con cui Medov diventa agente di W.W. per il mercato italiano. L'agenzia marittima genovese Medov fa così ingresso nel business delle auto in import-export. Il gruppo scandinavo è infatti leader mondiale nel trasporto autovetture. Fonte: Nomisma 102 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Il progetto “Autostrade del Mare” Lo sviluppo delle Autostrade del Mare – linee di cabotaggio per il trasporto solo merci o misto merci/passeggeri tra porti nazionali ed europei – rientra nelle politiche infrastrutturali nazionali e comunitarie, nel quadro dei servizi in combinato strada-mare alternativi al trasporto tuttostrada. Il progetto è inserito nella cosiddetta quick start list dei progetti prioritari identificati dalla Commissione Van Miert e beneficierà di contributi comunitari per 1,8 miliardi di euro, ripartiti tra le quattro aree di interesse – Mediterraneo orientale, mediterraneo occidentale, bacini del Baltico e del Mare del Nord . L’Italia può contare sull’attrazione di una quota pari a circa il 40% degli stanziamenti per le rotte che toccano gli scali nazionali, i cui fondi andranno a sostegno delle rotte a carattere transfrontaliero e degli interventi infrastrutturali di adeguamento. Aiuti complementari sono inoltre previsti dal Governo Italiano, per i collegamenti tra gli scali nazionali. Lo sviluppo di una rete integrata ed il suo coordinamento è stato demandato alla Rete Autostrade Mediterranee Spa (RAM), società creata da Sviluppo Italia d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che fungerà da soggetto di raccordo tra Italia ed Unione Europea: a tal fine essa ha come priorità la creazione di alleanze internazionali per individuare i progetti ascrivibili ai contributi comunitari. IL CASO COSTA CONTAINER LINES La cessione da parte del gruppo Grimaldi di Genova delle linee Grandi Traghetti/Gilnavi a Costa Container Lines (CCL) è esemplificativo di come, per i gruppi armatoriali italiani, l’avvio di strategie di concentrazione e razionalizzazione dei servizi sia sempre più necessario per il mantenimento della propria posizione di mercato nel contesto altamente competitivo del trasporto marittimo internazionale di linea (in particolare nel comparto container). Costa Container Lines, nata negli anni ‘80 dalla divisione merci della storica compagnia Costa Armatori, deve la forte espansione registrata negli ultimi anni alla sua stretta 103 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ integrazione con l’attività del gruppo GF-Orsero, leader per l’Europa Mediterranea nell’importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli11. Il gruppo GF ha fatto il proprio ingresso nel capitale di Costa Container Lines nel 1990, attraverso la partecipazione al 40% nella joint venture Calmedia, costituita con la compagnia Blue Star Line; con l’avvenuta cessione di Blue Star Line a P&O Nedlloyd, nel 1998 il gruppo Orsero è subentrato nella quota residua di CCL, gettando le basi per l’espansione del vettore. Le prime fasi dello sviluppo di CCL sono infatti strettamente associate alle sinergie con l’attività core del gruppo Orsero, i cui servizi reefer dall’America Latina si prestavano a essere estesi al container convenzionale. CCL si è così specializzata nei servizi tra il Mediterraneo Occidentale (Italia, Francia e Spagna) e la costa atlantica dell’America Centrale e Meridionale, integrati da collegamenti intra-americani e intra-caraibici; nel 2003 il gruppo ha trasferito a Kingston (Giamaica) il proprio hub di transhipment per l’America Centrale e Meridionale, funzione svolta in precedenza dai porti dell’Avana (Cuba) e di Rio Haina (Haiti). Pur essendo cresciuta rapidamente grazie alla strategia di specializzazione in un mercato di nicchia, la compagnia non è rimasta negli ultimi anni al riparo dalla concorrenza dei grandi vettori internazionali, come testimonia l’acquisizione, portata a termine nel 2002 dal gruppo leader canadese CP Ships, della compagnia Italia di Navigazione, divenuta forte competitor di CCL sulle rotte per il Sudamerica12. L’acquisizione di Grandi Traghetti/Gilnavi da parte di Costa Container Lines è stata quindi largamente motivata dalla necessità di raggiungere economie di scala e massa critica necessarie a rafforzare e consolidare la posizione della compagnia in un mercato internazionale fortemente competitivo, potenziando le linee internazionali ed entrando in mercati strategici come quelli del bacino del Mediterraneo. Preludio dell’acquisizione è stata la costituzione di una joint venture (preannunziata nella precedente edizione di questo rapporto), operativa dal 1° ottobre 2003, tra Costa Container Lines e i due vettori facenti capo al gruppo Grimaldi di Genova, che di fatto affidava alla stessa Costa Container la piena gestione delle linee e dei servizi; nel giro di pochi mesi è stato finalizzato l’accordo 11 12 Il gruppo Orsero importa prodotti ortofrutticoli in Europa da tutto il mondo, in particolare dall’America Latina, sia in proprio che per conto della multinazionale del settore alimentare Del Monte. Italia di Navigazione già partner di Costa Container Lines nel servizio tra Mediterraneo e Sud America, a seguito della cessione a CP Ships, è andata a rinforzare il servizio concorrente JSSA effettuato dall’armatore canadese. 104 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ per l’acquisizione da parte di CCL del controllo totale di Grandi Traghetti/Gilnavi, che, attraverso l’integrazione progressiva dell’acquisita nelle attività del gruppo Orsero, dovrebbe consentirne il risanamento e il rilancio dei traffici, dopo la perdita di redditività e di quote di mercato registrata negli ultimi anni13. Con l’acquisizione di Grandi Traghetti/Gilnavi, Costa Container Lines è arrivata a disporre di una flotta di 32 navi tra portacontainer, container reefer e ro-ro, con una capacità di movimentazione di circa 300mila TEU, che la pongono a ridosso dei 30 maggiori vettori container mondiali. L’integrazione ha inoltre consentito a CCL l’ampliamento del proprio network, grazie al rafforzamento dei collegamenti per il continente americano e l’Africa Occidentale, sui cui l’acquisita opera da tempo, e, soprattutto, grazie all’ingresso nelle rotte interne al Mediterraneo - tra Nord Africa e Medio Oriente - sui collegamenti ro-ro e container gestiti da Grandi Traghetti/Gilnavi. Nel periodo di riferimento, la compagnia ha continuato a mostrare una forte vivacità, come dimostra il significativo aumento di capitale deliberato nel maggio 2004, e mira a proseguire la propria scalata nel settore del trasporto di linea internazionale. In tale ottica, CCL ha in programma un ulteriore potenziamento della propria flotta (confermato dagli ordini per 10 navi in Giappone e Polonia), con cui intende rafforzare la propria posizione sui collegamenti con i paesi latino-americani14. CCL investe inoltre sull’espansione dei traffici negli altri mercati – nel periodo di riferimento sono stati infatti istituiti nuovi servizi internazionali, uno per la costa orientale degli Stati Uniti, insieme all’argentina Maruba, e uno per il trasporto di ortofrutta tra Alessandria d’Egitto e Vado Ligure – ma anche sulla crescita dei servizi a terra e del trasporto intermodale: tramite la controllata Siter, nel 2003 ha infatti avviato per i clienti italiani le attività di trasporto su gomma di contenitori. Dal punto di vista del gruppo Grimaldi di Genova, la cessione di Grandi Traghetti/Gilnavi ha rappresentato l’uscita dal settore delle linee marittime tutto merci, che avevano registrato una forte diminuzione negli anni passati, nell’ambito di un piano di ristrutturazione reso necessario dai crescenti problemi finanziari della compagnia. Nel periodo osservato, il gruppo ha inoltre ceduto la quota di maggioranza di Consorzio Grimaldi, gestore del terminal portuale di Calata Bettolo di Genova, al gruppo armatoriale 13 14 Le linee tutto merci del gruppo Grimaldi di Genova avevano risentito in particolare della drastica riduzione del traffico di autoveicoli Fiat per il Sud America, causata nel 2002 dalla crisi economica di Brasile e Argentina. Nel 2004 l’America Latina ha rappresentato i due terzi del traffico trasportato da CCL: la compagnia detiene una posizione di leadership a Cuba, in Venezuela, Guatemala e Costa Rica, sebbene in termini assoluti il primo mercato sia rappresentato dal Brasile, seguito da Italia e Messico. 105 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ MSC, operazione che segna un ridimensionamento delle attività del gruppo Grimaldi anche nel settore delle attività portuali. La principale controllata del gruppo genovese, rimane, pertanto, Grandi Navi Veloci, operatore di rilievo del settore cabotiero nazionale, che nel 2004 ha tuttavia assistito all’ingresso di investitori stranieri nella quota di controllo del proprio capitale azionario15. 1.2.2. Il settore portuale Lo scenario internazionale L’attenzione di questa sezione si concentra sugli attori del mercato le cui strategie di crescita inducono ad un grande numero di operazioni di M&A ed accordi nel settore portuale. Segnatamente si tratta di enti portuali o imprese terminaliste di: - porti con funzione prevalente o rilevante di hub per il transhipment di carichi containerizzati, all’interno di un network hub and spoke (ad esempio, Singapore, Dubai, Gioia Tauro); - scali interessati da primari servizi di linea point to point, di attività general cargo, specialized cargo, ro-ro oltre che container, sostanzialmente a vocazione merceologica mista (si pensi ai principali porti del Nord Europa, Amburgo, Anversa, Rotterdam); - porti caratterizzati da una rilevante specializzazione in una data merceologia (rinfuse, idrocarburi, ….) o da una specifica tipologia di trasporto marittimo (ro-ro o specialized cargo con tankers, bulk carriers, car carriers, ecc.), riconducibili a fattori quali l’evoluzione storica, la prossimità al luogo di origine/estrazione o al mercato di destinazione, la scelta strategica, ecc.16 Nella tabella che segue è riportata la classifica dei primi 20 porti per movimentazione di contenitori nel 2003 e 2004. Vi rientra la tipologia di scali di cui ai primi due punti precedenti; sono escluse le attività di movimentazione di merce non condizionata in container. Rispetto a quanto già evidenziato nei precedenti rapporti, si conferma il primato del porto di Hong Kong, seguito da quello di Singapore, che tuttavia ha registrato rispetto al primo una crescita più sostenuta sia nel corso del 2003 che del 2004. Sono comunque i porti cinesi a registrare i saggi di crescita maggiori, con una media del + 26,4% nel 2004: tra 15 16 Di tale operazione si dà notizia nella sezione relativa al cabotaggio marittimo passeggeri. Come è noto, è questo il caso di diversi scali portuali italiani. 106 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ questi, si conferma la scalata di Shanghai e Shenzhen, divenuti rispettivamente il terzo e il quarto scalo a livello mondiale, davanti ai porti di Busan (Corea del Sud) e Kaohsiung (Taiwan). Tab.27. La movimentazione dei porti leader nei container 2002, 2003 e 2004 2004 2003 2002 Porto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 - 1 2 3 4 5 6 8 7 9 10 11 12 13 14 15 16 17 1 2 4 6 3 5 7 8 9 10 13 11 12 15 14 20 19 - 18 16 - 19 20 20 17 Hong Kong (Cina) Singapore (Singapore) Shanghai (Cina) Shenzhen (Cina) Busan (Corea del Sud) Kaohsiung (Taiwan) Rotterdam (Paesi Bassi) Los Angeles (USA) Amburgo (Germania) Anversa (Belgio) Dubai (Emirati Arabi Uniti) Port Klang (Malaysia) Long Beach (USA) Qingdao (Cina) New York/New Jersey (USA) Tanjung Pelepas (Malaysia) Tokyo (Giappone) Brema/Bremerhaven (Germania) Laem Chabang (Thailandia) Gioia Tauro (Italia) TEU*1000 (2004) TEU *1000 (2003) Var. % 2003-2004 Var.% 2002-2003 22.000 21.000 14.500 13.000 11.000 9.700 8.200 7.400 7.100 6.000 - 20.100 18.100 11.280 10.610 10.367 8.840 7.100 7.180 6.138 5.445 5.152 4.800 4.658 4.240 4.145 3.487 3.280 7,6 14,1 28,5 22,1 6,1 9,7 15,5 3,1 15,7 10,1 - 5 8 31 39 10 4 9 18 14 14 23 5 3 24 11 31 21 - 3.191 - 5 - 3.180 3.148 - 20 7 Fonte: Nomisma Shanghai, che nel 2004 ha conquistato il primato mondiale per movimentazione complessiva di merci (380 milioni di tonnellate) - superando per la prima volta il porto di Rotterdam – mira a stabilizzarsi nel ruolo di scalo di riferimento per l’area Nord orientale del Far East. In tale ottica, Shanghai International Port Group (SIPG), società che gestisce lo scalo cinese, ha avviato un programma di ampliamento del porto, costituendo una joint venture con APM Terminals per la gestione del nuovo terminal container dell’area Wai Gao Qiao 4; la nuova area aggiungerà al porto una capacità di movimentazione pari a 3,1 milioni di TEU, oltre un quarto di quella complessiva. Al fine di incrementare i propri traffici e diversificare le attività del porto, SIPG ha inoltre siglato accordi di collaborazione con le autorità portuali di altri scali internazionali, in particolare: - con la Georgia Ports Authority (USA), per promuovere le rotte all-water tra la Cina e il porto di Savannah, secondo scalo della costa orientale USA; - con la Autoridad Portuaria di Barcellona (Spagna), rivolto soprattutto al settore crocieristico, in vista della realizzazione di un nuovo terminal crociere a Shanghai. 107 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Sotto la spinta principale dei traffici con la Cina, tutti i maggiori porti mondiali hanno registrato nel corso del 2003 e del 2004 un aumento notevole della movimentazione container, rendendo sempre più allarmanti i rischi di congestione e inefficienza dei servizi17. In Europa, i cui incrementi sono mediamente inferiori rispetto ai porti cinesi, i ritmi di crescita dei traffici con l’Asia hanno reso urgenti provvedimenti di espansione e di adattamento dei fondali dei terminal container. In generale, a livello europeo si è avvertita un’inversione di tendenza negli equilibri NordSud: se dalla seconda metà degli anni ’90 i porti mediterranei (Gioia Tauro in testa) sono cresciuti molto più in fretta di quelli nordeuropei, acquisendo una quota sempre più rilevante del mercato continentale, nel periodo di riferimento gli scali del Northern Range sono tornati a registrare tassi di crescita sostenuti. Segnatamente, per quanto riguarda la portualità mediterranea, si è assistito a un maggior dinamismo dei porti spagnoli rispetto a quelli italiani. Il nuovo slancio degli scali del Northern Range è determinato, oltre che dagli scambi con l’Asia, dall’aumento dei flussi di traffico – in buona parte costituiti da materie prime russe – con il Baltico orientale, soprattutto per quanto riguarda Rotterdam (che torna a incrementare notevolmente i propri traffici, dopo anni di relativa stagnazione) e Amburgo. I Paesi Baltici confermano così le potenzialità citate nel precedente rapporto; si prevede comunque una crescita degli scali russi nell’area (San Pietroburgo e Primorsk), che risponde alla volontà da parte di Mosca di riprendere il controllo dei traffici delle proprie materie prime. Per quanto concerne le principali operazioni riguardanti le imprese terminaliste operanti sui mercati mondiali, estremamente significativa è stata l’acquisizione di CSX World Terminals – divisione terminalista del gruppo americano CSX, e gestore di 9 terminal container nel mondo – da parte di Dubai Ports International (DPI), operazione di cui si propone un approfondimento alla fine di questa sezione. L’operatore portuale degli Emirati Arabi Uniti si è così imposto come attore di primo piano del settore terminalistico mondiale, fatto che ha trovato conferma, dopo l’acquisizione di CSX World Terminals, negli accordi con cui DPI ha ottenuto le concessioni per lo sviluppo di un nuovo terminal container nel porto di Cochin in India, e per la gestione dei porti di Abu Dhabi e Fujairah negli Emirati Arabi Uniti. 17 Fenomeni di questo tipo hanno caratterizzato in particolar modo, nel corso del 2004, i maggiori scali container della costa occidentale degli Stati Uniti (Los Angeles e Ling Beach). 108 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Quanto ai tradizionali operatori terminalisti, è ancora una volta sul fronte del Far East che si sono concentrate le principali operazioni e accordi nel periodo di riferimento, coerentemente con la fortissima espansione dei porti cinesi e la con conseguente strategia, perseguita da tutte le principali imprese terminaliste, di rafforzamento della propria presenza nell’area. In particolare, il gruppo PSA ha, da un lato, proseguito la strategia di consolidamento delle proprie attività a Singapore (anche al fine di proteggere i propri volumi dai concorrenti malesi a minor costo), stipulando un accordo con COSCO Pacific18 per la costituzione di una joint venture (COSCO-PSA Terminal) al fine di gestire una banchina del terminal container di Pasir Panjang. PSA conferma così il rapporto privilegiato con COSCO, ammettendo per la prima volta investimenti stranieri nelle proprie strutture di Singapore19. D’altra parte, PSA ha anche perseguito l’espansione delle proprie attività nell’area, rafforzando la propria immagine di leader terminalista a livello mondiale: - siglando un accordo per lo sviluppo del porto cinese di Dalian, assieme a COSCO e AP Moller; - riuscendo, dopo diversi tentativi, a fare il proprio ingresso nel porto rivale di Hong Kong, tramite l’acquisizione di quote di minoranza nel capitale sia del Terminal 8 che del Terminal 3 dell’area Kwai Chung del porto; le quote in questione sono state cedute proprio dalla società di costruzioni NWS Holdings, che, come riportato nell’approfondimento relativo a Dubai Ports International, aveva precedentemente bloccato l’accordo tra PSA e la Sun Hung Kai Properties per l’acquisizione della quota di maggioranza di Asia Container Terminals (gestore del Container Terminal 8). Quanto al gruppo rivale Hutchinson Whampoa, storico operatore terminalistico del porto di Hong Kong, non si registrano operazioni di rilevo nel settore terminalistico per l’area del Far East. Il gruppo ha però rafforzato ulteriormente la propria presenza a Rotterdam, dove già godeva di posizione dominante atttraverso la filiale ECT: attraverso questa società, il gruppo ha infatti acquistato la Hanno Rotterdam, gestore di un importante terminal container nello scalo olandese. Si ricorda inoltre l’avvenuto ingresso nel capitale della compagnia di navigazione Hyundai Merchant Marine20. 18 19 20 Società del gruppo armatoriale cinese COSCO specializzata nel noleggio container e nella gestione di container terminal. Allo stesso modo, l’operazione si configura come il primo investimento di COSCO in un porto estero. Maggiori dettagli sull’operazione sono forniti nella sezione relativa al trasporto marittimo. 109 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Per quanto riguarda invece un altro attore di primo piano di Hong Kong, Modern Terminals (MTL), si dà notizia dell’acquisizione della quota di maggioranza del Dachan Bay Container Terminal di Shenzhen, nell’ambito di una strategia di espansione delle proprie attività nella Cina continentale. Tab.28. Principali operazioni riguardanti società terminaliste di terminal container Acquirente Anno Hamburger 2003 Hafen-und Lagerhaus AG HHLA (DE) Modern 2004 Terminals MTL (HK) 2004 Europe Container Terminals (ECT) 2004 Saga (GB) 2004 CMACGM (Fr) 2004 COSCO Pacific (Cina) 2004 Acquisita Operazione ed effetti rilevanti PetroLesPort (PLP) (Russia) Acquisizione 25,1%. PetroLesPort è società portuale operante nel porto di San Pietroburgo (dove la terminalista HHLA parteciperà alla costruzione di un container terminal sull'isola di Grebenka), e facente capo al gruppo logistico ORIMI. Dachan Bay Acquisizione di quota di maggioranza (65%) per 550m$. container La prima fase di costruzione del container terminal di terminal, Dachan Bay verrà ultimata per il 2010. Società legate al Shenzhen (Cina) governo locale di Shenzhen controlleranno il restante 35%. Terminal 3 Avvio di trattative per acquisizione completa. Kwai Chung di L'iniziativa di MTL segue l'annuncio da parte di Hanjin Hong Kong Shipping di trasferimento delle proprie attività di Hong (gruppo CSX Kong dal terminal di CSX al terminal rivale (Hong Kong World International Terminals, filiale di Hutchison Port Terminals, Holdings), di cui sono già clienti i partner di Hanjin USA) dell'alleanza CHKY. Acquisizione completa. Hanno Rotterdam (NL) Il gruppo terminalista Europe Container Terminals (ECT) ha comprato l'intero capitale sociale dell'olandese Steynhoef Beheer BV, società che detiene a sua volta l'intero capitale della società terminalista Hanno Rotterdam BV. ECT, che fa capo al gruppo Hutchison Port Holdings (HPH) di Hong Kong, è il principale terminalista del porto di Rotterdam dove opera il Delta Terminal e l'Home Terminal movimentandovi circa tre quarti dell'intero traffico container dello scalo olandese. Folkestone Acquisizione completa (20m$). Properties (GB) L'acquisita, che possiede il porto britannico di Folkestone, era filiale di Sea Containers. L'acquirente è un gruppo di investimenti britannico. Malta Freeport Acquisizione completa. L'acquirente ha acquistato dal governo Maltese la quota Terminals residua (40%) dell'acquisita. CMA-CGM ha ottenuto inoltre (Malta) una concessione trentennale per la gestione del porto. Antwerp Acquisizione 25%. Gateway (BE) Il gruppo armatoriale cinese COSCO ha acquisito da P&O Ports il 25% del consorzio per la costruzione di un nuovo container terminal sulla riva est di Deurganck Dock, un'area del porto belga che P&O ha ottenuto in concessione per 40 anni. Il consorzio Antwerp Gateway è ora così ripartito: P&O Ports 42,5%, P&O Nedlloyd 25%, COSCO Pacific 25%, Duisport 7,5%. (continua) 110 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.28.) Dubai Ports International (Emirati Arabi Uniti) 2004 Forth Ports 2004 PLC (GB) CSX World Terminals (Dubai Ports International), NWS Holdings (HK) 2004 PSA 2005 Singapore (Singapore) 2005 China 2005 Merchants Shekou Port Holdings (gruppo China Merchants, Cina) CSX World Terminals (USA) Acquisizione completa (1,15 miliardi di dollari). L'acquisenda, divisione terminalista del gruppo CSX, gestisce 9 container terminal nel mondo e ha in progetto lo sviluppo di un terminal nel porto sudcoreano di Pusan. L'acquisizione proietta la società araba tra i maggiori terminal operator al mondo e fornisce al gruppo 6 basi operative in Asia, tra cui Hong Kong e Shangai. DPI si è anche assunta debiti di CSX per 80m$. Multi-Link Il gruppo terminalistico britannico ha comprato per 20 Terminals Ltd milioni di euro il 50% del capitale azionario dell’irlandese (IR) Multi-Link Terminals Ltd, società che gestisce due container terminal nei porti finlandesi di Helsinki e Kotka e un container terminal a Litke Bay, sull’isola di Kotlin, nei pressi del porto russo di San Pietroburgo. La quota è stata ceduta da Container Finance Ltd OY, filiale della finlandese Containerships Ltd Oy che detiene il rimanente 50% del capitale di Multi-Link Terminals. Asia Container Acquisizione completa tramite acquisizione residuale del Terminals (HK) 57%. L'acquisita gestisce il Container Terminal 8 dell’area Kwai Chung del porto di Hong Kong; la quota acquisita è stata ceduta dalla Sun Hung Kai Properties (HK). CSX e la società di costruzionii NWS hanno esercitato il proprio diritto di prelazione, bloccando così la vendita della quota in questione a PSA, che aveva già stretto un accordo con la Sun Hung Kai Properties. Le acquisende hanno così bloccato l'ingresso della terminalista di Singapore nel porto di Hong Kong. Il capitale di ACT è ora così ripartito: CSX 46%, NWS 54%. Asia Container Acquisizione 31,4% (243,6 m$). Terminals (HK) Keen Sales (HK) Shekou Container Terminals (I Fase), Cina (segue) Acquisizione completa (141 m$). Entrambe le cessioni sono avvenute ad opera di NWS Holdings, consentendo finalmente a PSA l'ingresso nel porto di Hong Kong. Asia Container Terminals detiene infatti il 100% del terminal 8 dell'area portuale Kwai Chung di Hong Kong, mentre Keen Sales detiene il 33,34% della società che gestisce il Terminal 3 della stessa area. Acquisizione 17,5% ($78,2m). La quota è stata ceduta da COSCO Pacific, e consente a China Merchants di accrescere la sua quota nella I fase di SCT al 50%; inoltre il gruppo detiene già il 51% della seconda fase di sviluppo del porto e il 100% della terza. Fonte: Nomisma 111 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Anche APM Terminals, società terminalista facente capo al gruppo armatoriale danese AP Møller/Maersk Sealand, ha rafforzato la propria presenza in Cina, attraverso due accordi di natura strategica: - con la società che gestisce il porto di Shanghai (Shanghai International Port Group) per la costituzione di una joint venture destinata ad operare il nuovo terminal container nell’area Wai Gao Qiao 4 del porto; - con la società che gestisce il Porto di Xiame, attraverso la costituzione di una joint venture per sviluppare e gestire il nuovo terminal container. Sul versante mediterraneo ed europeo, APM Terminals ha ottenuto la concessione per lo sviluppo del terminal container di Tangeri, che, data la collocazione strategica all’incrocio tra le principali rotte di navigazione internazionali, si presta particolarmente a svolgere la funzione di hub. Sempre sul fronte europeo, si segnala la costituzione della joint venture tra l’inglese P&O Ports e CMA-CGM, per la gestione del terminal container del porto di Malta21. Tale accordo, che segue quelli siglati tra le due compagnie nel 2002 per la gestione dei porti di Le Havre e Marsiglia (segnalati nel precedente rapporto), permette a P&O Ports di tornare ad espandersi nel Mediterraneo, dopo la vendita del container terminal di Cagliari a Eurogate. Sempre per quanto riguarda P&O Ports, tramite la cessione a COSCO Pacific del 25% del consorzio Antwerp Gateway, la società terminalista inglese ha assicurato al terminal di prossima realizzazione nello scalo belga, di cui mantiene la quota di maggioranza, l’apporto di volumi consistenti di traffico da parte del gruppo armatoriale cinese. Tab.29. Principali accordi riguardanti società terminaliste di terminal container Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 COSCO Pacific Accordo per la costituzione di joint venture terminalista Cosco-PSA Limited (HK), PSA Terminal Pte (CPT). Singapore (Singapore) La joint venture tra la divisione terminalista e di noleggio container del gruppo armatoriale COSCO e la terminalista PSA gestirà due banchine del container terminal Pasir Panjang di Singapore, per servire il trasporto container del gruppo Cosco. Obiettivo è una capacità di movimentazione di 1m teu. E' la prima joint venture di PSA con un cliente a Singapore, e il primo investimento di COSCO in un porto estero. COSCO detiene il 49% del capitale della joint venture, PSA il 51%. (continua) 21 Nel 2004 CMA-CGM ha acquisito dal governo di Malta la società Malta Freeport, e ottenuto una concessione trentennale per la gestione del porto, da tempo suo hub mediterraneo, al fine di raddoppiarne la capacità di traffico. 112 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.29.) 2003 SIPG Shangai International Port Group, APM Terminals (gruppo AP Moller-Maersk, DK) 2004 2004 2004 2004 2004 2005 2005 Accordo con costituzione di joint venture Shangai East Container Terminal Management Co. Ltd. La joint venture gestirà il nuvo container terminal nell'area Wai Gao Qiao 4 del porto di Shangai, che avrà capacità di movimentazione annua pari a 3,1 milioni teu, oltre un quarto di quella complessiva del porto. SIPG partecipa alla joint venture con il 51%, APM con il 49%. L'accordo ha durata di 50 anni. Maersk India e Contratto per lo sviluppo di un nuovo container terminal nel Container Corporation Jawaharlal Nehru Port Maersk India (filiale di AP Moller-Maersk) e of India, Jawaharlal Concor si sono aggiudicate il bando offrendo a JNP una quota del Nehru Port (JNP) 35,5% sui ricavi (India) Mediterranean La compagnia di navigazione Mediterranean Shipping Company Shipping Company (MSC), secondo vettore mondiale del settore container, e il gruppo (MSC) - Eurogate terminalista tedesco Eurogate hanno costituito la joint venture (DE) 50:50 MSC GATE Bremerhaven. La nuova società gestirà un container terminal nell'area terminalistica Eurogate Container Terminal (CT I South) del porto di Bremerhaven. COSCO Pacific Accordo per lo sviluppo del Porto di Dalian (China). Limited (HK), PSA Singapore, AP Moller Maersk (DK), Dalian Port Group (Cina) APM Terminals Costituzione di j-v paritetica per lo sviluppo e gestione del Xiamen (Gruppo AP Moller- Songyu Container Terminal. Maersk), Xiame Port L'impianto sarà operativo a fine 2006. Group (Cina) CMA-CGM (FR), Accordo con costituzione di joint-venture paritetica (Port Synergy) P&O Ports (GB) per la gestione del porto container Malta Freeport. CMA-CGM, società francese di container shipping, ha acquisito Malta Freeport Terminal Limited e ottenuto dal governo di Malta una concessione trentennale per la gestione del porto. Tale gestione è affidata alla joint-venture costituita con P&O Ports APM Terminals Il consorzio guidato dalla filiale terminalista del gruppo armatoriale (Gruppo AP Moller- danese ha ottenuto una concessione trentennale per lo sviluppo e Maersk, DK), AKWA gestione di un container terminal nel nuovo porto di Tangeri(Marocco), Porto di Mediterraneo. Tangeri (Marocco) Il nuovo impianto, che dovrebbe diventare operativo nel 2007, potrà ospitare le maggiori portacontainer e avrà una capacità di 1,3 milioni di TEU. Il terminal, per la cui concessione aveva concorso anche il gruppo Contship, ha una collocazione strategica per le attività di hub, trovandosi all'incrocio delle rotte tra Americhe, Europa, Africa, Mediterraneo e Asia, Korea Container Accordo con costituzione di joint venture per lo sviluppo del porto Terminal Authority; di Nampo (Corea del Nord). La nuova joint venture dovrà proporre Kookyang Shipping un piano di sviluppo dei traffici container, prevedendo (Corea del Sud); l'ammodernamento delle infrastrutture portuali. Dong Nam Shipping (continua) 113 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.29.) 2005 Dubai Ports International (Emirati Arabi Uniti), Abu Dhabi Seaport Authority (Emirati Arabi Uniti) 2005 Port of Seattle (USA); Stevedoring Services of America - SSA (USA) 2005 Naha Port Authority (J); Naha International Container Terminal Inc. - NICTI 2005 CMA CGM (FR); Progosa (ES); Repubblica del Togo 2005 Dubai Ports international (Emirati Arabi), Cochin Port trust (India), Concor (India) 2005 Hutchison Port Holdings (Hong Kong); Alexandria Port Authority (Egitto) 2005 DPI Dubai Ports International (Emirati Arabi Uniti); Fujairah Port Authority (Emirati Arabi Uniti 2005 AP Moller-Maersk (DK); COSCO Pacific (gruppo COSCO, Cina);Tianjin Port (Cina) Accordo per lo sviluppo e gestione del porto di Mina Zayed ad Abu Dhabi. L'intesa segue quella siglata da DPI con la Port of Fujairah, e rientra in una strategia che ha l'obiettivo di aumentare la competitività internazionale degli scali degli Emirati Arabi Uniti. Concessione quindicennale di due teminal container nel porto di Seattle. L'accordo riguarda il terminal 25 e la parte meridionale del terminal 30, e prevede investimenti per l'ammodernamento delle banchine. Accordo per la gestione di un container terminal nel porto di Naha. NICTI è una joint venture in cui il gruppo terminalista filippino International Container Terminal Services detiene il 60%; il restante 40% è detenuto da sei operatori del porto giapponese. Accordo per la costruzione e la gestione di un terminal container nel porto di Lomé. Accordo con cui DPI ha ottenuto una concessione quarantennale per costruire e gestire l’International Container Transhipment Terminal nel porto di Cochin. Sarà il primo container terminal realizzato in una zona economica speciale dell’India. Finchè il nuovo terminal non sarà operativo, DPI gestirà il terminal Rajiv Gandhi del porto di Cochin. Accordo con costituzione di joint venture Alexandria International Container Terminals per costruire e gestire due container terminal nei porti di Alexandria ed El Dekhelia. Concessione trentennale per lo sviluppo e gestione del porto di Fujairah. DPI investirà 155 milioni di dollari per lo sviluppo del terminal, per portarne la capacità di movimentazione a1,7 milioni di TEU. Accordo con costituzione di joint venture per realizzare e gestire il nuovo container terminal nel porto di Tianjin. Tianjin Port deterrà il 40% del capitale della nuova società mentre COSCO Pacific e AP Moller avranno il 30% ciascuno. Il nuovo impianto diventerà operativo nel 2007. COSCO Pacific ha inoltre consolidato la propria presenza in Cina, siglando lettere di intenti per lo sviluppo di container terminal negli scali di Nansha, Ningo e Nanjing. Fonte: Nomisma Nell’ambito dei servizi di terminale non container si segnala la possibile acquisizione da parte di Grimaldi Group del Porto di Wallhanm in Svezia: il gruppo di Napoli ha infatti siglato un accordo di affitto di durata biennale dello scalo svedese con successiva opzione d’acquisto, che rappresenterebbe la prima privatizzazione di un porto svedese. Si dà inoltre 114 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ notizia della concessione venticinquennale ottenuta da Costa Crociere per un’area del porto di Barcellona, al fine di realizzare un terminal crocieristico ad uso preferenziale della compagnia e delle altre linee di Carnival Corporation, gruppo cui fa capo Costa Crociere. Tab.30. Principali operazione riguardanti servizi portuali per cargo non container (general cargo, ro-ro,…) Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Grimaldi Group (IT), Eukor Car Carriers (South Korea) 2004 Porto di Wallhan m (SE) Affitto biennale con successiva opzione d'acquisto. L'operazione è stata realizzata in partnership con il consorzio Eukor, leader nel trasporto di auto nuove. E' la prima operazione di privatizzazione di un porto svedese. L'acquirente aveva già concentrato nel porto di Wallhanm l'import-export di auto nuove tra Italia e mercato scandinavo. Fonte: Nomisma Tab.31. Accordi riguardanti servizi portuali per cargo non container (general cargo, roro,…) Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Wallenius Wilhelmsen (SE), PSA Singapore 2004 2005 2005 2005 Terminal Service Agreement con cui PSA amplierà i servizi a disposizione di Wallenius Wilhelmsen e li personalizzerà secondo le esigenze della compagnia, diventandone hub di riferimento nel Sud Est Asiatico. Wallenius Wilhelmsen è il maggiore gruppo armatoriale del mondo nel settore del trasporto auto. Associated British Accordo venticinquennale per lo sviluppo di un terminal nel porto Ports ABP, DFDS fluviale di Immingham. DFDS è un operatore ro-ro. L'accordo prevede Tor Line (DK) la realizzazione di un terminal ro-ro e container del valore di £35m (50,3m€). Norfolkline Accordo preliminare per l'acquisizione di un'area su cui realizzare un (Gruppo AP terminal ro-ro a Rotterdam. Sull'area sorgeva uno stabilimento per le Moller-Maersk, riparazioni navali della Damen. Norfolkline intende utilizzare l'area per DK); Damen potenziare i servizi traghetto tra Olanda e Inghilterra realizzando il Shipyards nuovo terminal. Autoridad Concessione venticinquennale di un'area per lo sviluppo di un terminal Portuaria de crocieristico. La nuova struttura, che dovrebbe essere operativa per Barcelona (ES), l'estate 2006, avrà un utilizzo preferenziale da parte di Costa Crociere, Costa Crociere principale operatore croceristico del porto catalano, e delle altre (Gruppo Carnival) compagnie del gruppo Carnival Corporation. L'investimento, (IT) interamente sostenuto da Costa Crociere, è di 8 milioni di Euro. Vopak (NL); Accordo preliminare per la concessione quarantennale di un'area del Autorità Portuale porto belga su cui realizzare un terminal chimichiero. Vopak gestisce di Anversa (BE) già tre terminal per prodotti chimici nel porto di Anversa. Complessivamente il gruppo opera 72 terminal cisternieri in 29 nazioni. Fonte: Nomisma 115 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.32. Accordi riguardanti enti portuali e governativi Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Porto di Anversa (BE), Porto di Matadi (Congo) Accordo di cooperazione in base al quale lo scalo belga collaborerà allo sviluppo tecnico e infrastrutturale del porto congolese. Accordo di gemellaggio: riguarda in particolare i settori dell'ingegneria portuale e marittima e della formazione. 2003 Porto di Marsiglia (Fr), Porto di Vittoria (Seychelles) 2003 Autorità Portuale di Le Havre, Autorità Portuale di Rouen, Autorità Portuale di Parigi (FR) 2004 Porto di Kobe, Porto di Osaka (Giappone) 2004 Seehafen Kiel & Co (DE), Amsterdam Port Authority (NL) 2004 Port Authority of New York, U.S. Army Corps of Engineers (USA) 2004 Stato Olandese, Amministrazione comunale di Rotterdam, Port of Rotterdam (NL) 2004 Georgia Ports Authority (USA), Shanghai International Port Group (Cina) 2004 Autorità Portuale di Barcellona, Autorità Portuale di Tenerife (ES) 2004 APB Autoridad Portuaria de Barcelona, Shanghai International Port Group (Cina) 2004 Port Autonome de Marseille (FR), Autorità Portuale di Cotonou (Benin) Fonte: Nomisma 116 Accordo di cooperazione per lo sviluppo del traffico fluviale nel bacino della Senna, attraverso il miglioramento delle infrastrutture portuali e della qualità dei servizi. Accordo per la costituzione di un'autorità portuale unica al fine di ridurre i costi dei due porti del 30%, per competere con lo scalo sudcoreano di Pusan. Lettera di Intenti per la realizzazione di un servizio shuttle ro-ro tra i porti di Kiel e Amsterdam: il progetto è stato presentato in sede UE per beneficiare del programma Marco Polo. Il servizio shuttle si coniugherebbe con i traghetti che collegano Kiel ai porti del Baltico Orientale. Accordo per lavori di dragaggio nel porto di New York che saranno portati a termine nel 2014, e consentiranno il transito delle portacontainer di ultima generazione (oltre 8000 teu). Accordo per il finanziamento della costruzione del bacino portuale Maasvlakte 2; per realizzare il progetto lo Stato olandese ha acquisito il 33,3% di Port of Rotterdam; il restante 66,7% rimane all'amministrazione comunale. L'investimento necessario è di 2575 m€ e garantirà un aumento del 20% della capacità di traffico del porto. Accordo commerciale (MOU) per promuovere le rotte all-water tra la Cina e il porto di Savannah, secondo porto della costa orientale USA. Accordo di collaborazione che prevede iniziative congiunte nel campo della semplificazione documentale, al fine di migliorare la qualità dei servizi. Accordo di collaborazione volto allo scambio di informazioni in materia di gestione portuale e in particolare nel settore croceristico, in vista della realizzazione di un nuovo terminal croceristico a Shanghai. Nel 2004 è stato previsto un incremento del 30% nel traffico tra i due scali. Accordo di cooperazione: l’autorità portuale di Marsiglia contribuirà allo sviluppo dello scalo del Benin in materia di formazione del personale e gestione portuale. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Lo scenario italiano Pur mantendendo il mercato una buona vitalità nel corso del periodo di riferimento, la portualità italiana ha mostrato di risentire in maniera crescente delle contraddizioni tra la forte crescita degli scambi nel bacino Mediterraneo in atto da diversi anni – alimentata dai traffici con il Far East, che colloca l’Italia in posizione strategica per l’accesso ai mercati europei – e il ritardo, se non vero e proprio stallo, dei processi di sviluppo di nuove infrastrutture e di rafforzamento dell’offerta portuale. Il contrasto tra la posizione privilegiata del Paese22 e l’incapacità di far fronte alla crescita della domanda, con i conseguenti rischi di congestionamento e di emarginazione dai grandi flussi di traffico, emerge nettamente per i porti in cui si concentrano le attività di movimentazione container, come dimostra il blocco di progetti di ampliamento di Genova-Voltri e dei lavori di dragaggio di La Spezia. I maggiori porti container scontano quindi la crescente competizione degli altri porti del Mediterraneo occidentale, caratterizzati nel periodo di riferimento, ad eccezione di Marsiglia, da un maggior dinamismo (i porti di Valencia e Barcellona hanno scavalcato Genova per numero di container movimentati), e maggiormente pronti a far fronte alla crescita della domanda attraverso massicci piani di investimento. Sulla possibilità di un’inversione di tendenza pesano comunque diversi fattori, di carattere normativo (disegno di riforma della legge 84/94), politico e istituzionale. Della crescente saturazione dei maggiori porti container hanno comunque beneficiato anche gli scali italiani di dimensioni medie, anche grazie alle operazioni segnalate nei precedenti rapporti: è il caso di Taranto - che dal 2001 svolge attività di transhipment per conto di Evergreen - del terminal container di Cagliari (CICT), recentemente rilevato da Contship Italia in partnership con P&O Nedlloyd - e di Salerno, che grazie ai servizi feeder per Gioia Tauro ha superato Napoli per movimentazione container. Si assiste inoltre a un notevole dinamismo della portualità italiana in altre tipologie di trasporto, in particolare nel cabotaggio, con una vera e propria rincorsa allo sviluppo delle Autostrade del Mare, e nel settore crocieristico, come dimostrano i numerosi accordi e operazioni registrati in questi settori. 22 Rispetto agli scali del Northern Range, i porti italiani consentono di ridurre i giorni di navigazione tra Far East e Europa di 5-7 giorni. 117 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.33. Movimentazione di merce (ecc. container) nei principali porti italiani (migliaia di tonnellate) - 2003 Porto Rinfuse liquide Rinfuse Cargo secche convenzionale Genova Trieste Taranto Cagliari Venezia Augusta Livorno Gioia Tauro Ravenna Napoli Messina - Milazzo Savona - Vado Brindisi Ancona Piombino Civitavecchia Salerno Olbia - Golfo Aranci 20.456 35.752 6.410 26.631 13.025 29.285 8.455 6.206 6.067 16.762 7.208 3.888 5.163 823 3.715 - 8.837 2.624 17.339 668 10.396 1.404 291 11.889 4.157 749 4.267 6.207 1.564 6.051 1.478 109 97 24.420 35.752 13.764 6.775 6.706 15.868 25.163 6.816 9.190 53 1.936 74 2.848 1.796 3.238 6.968 5.822 Totale 2003 52.848 45.998 37.513 34.074 30.127 29.285 25.727 25.454 24.911 19.414 17.564 13.411 10.169 9.575 8.670 8.431 7.078 5.919 Var. % totale 20022003 3,8% -2,5% 8,2% 9,8% 1,9% -5,2% 1,2% -0,5% 4,1% 4,2% 11,6% 1,2% 16,3% -23,5% 6,1% -10% 42,5% 3,8% Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati Confetra Tab.34. La movimentazione di container nei principali porti italiani (Migliaia di teu) Porto Gioia Tauro Genova La Spezia Taranto Livorno Napoli Salerno Cagliari Venezia Ravenna Trieste Ancona Savona Civitavecchia Trapani Catania Bari Palermo TOTALE 2003 Var. % 2003-2003 3.149 1.606 1.007 658 541 433 417 314 284 160 120 76 54 25 13 14 24 15 8.910 4,7% 4,9% 3,3% 39,5% 4,1% -2,5% 11,2% 326,1% 8,3% -0,3% -35,2% -19,4% -1,5% 19,0% -23,5% 7,7% 100% -10,0% 8,2% Fonte: Nomisma su dati Confetra Quanto alle principali operazioni che hanno caratterizzato il mercato, e focalizzando l’attenzione sulle attività di gestione di terminal container, si segnala: 118 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - l’acquisizione da parte di Malta Freeport, la società che gestisce le attività terminalistiche del porto di Malta, della quota di maggioranza (80%) di Brindisi Terminal Italia (BTI), di cui già deteneva il 40%: l’acquirente ha infatti rilevato la quota detenuta da Papalini Partecipazioni, e punta al rilancio delle attività del terminal, pressoché ferme da tempo; l’operazione va posta in relazione con il successivo acquisto di Malta Freeport da parte di CMA-CGM, che ne ha fatto suo hub nel Mediterraneo, per cui il rilancio del terminal di Brindisi potrebbe puntare sui servizi di feeder verso lo scalo Maltese; - l’ingresso di TO Delta, società facente capo a Pierluigi Maneschi – presidente del Lloyd Triestino e agente generale per l’Italia del gruppo Taiwanese Evergreen – nel capitale del Trieste International Container Terminal (TICT): dopo aver acquistato una quota iniziale del 30%, TO Delta ha proceduto all’acquisizione completa, sottraendo così il terminal al controllo di Luka Koper (la società che gestisce il porto di Capodistria). Il gruppo Lloyd Triestino-Evergreen si è così reso protagonista del rilancio anche di questo terminal: dopo la grave crisi del 200323, infatti, il maggior impegno del gruppo ha consentito una netta ripresa riportando il Molo VII a svolgere un ruolo di hub internazionale. - lo smantellamento della joint venture per il trasporto intermodale tra Contship, operatore terminalistico leader in Italia, e Railion (ex DB Cargo), della cui creazione era stata data notizia nel precedente rapporto. Contship ha poi costituito una joint venture di simile natura con Trenitalia Cargo, chiamata Hannibal, per sviluppare i traffici dai porti italiani verso i mercati europei. La competizione per il terminal VTE di Genova-Voltri A polarizzare l’attenzione del settore terminalistico in Italia, è al momento il dibattito sul terminal di Genova-Voltri (VTE), gestito dal gruppo PSA. Se, da un lato, lo scontro politico e la forte opposizione locale sul progetto di ampliamento del terminal a ovest rappresentano un caso emblematico delle sopra citate difficoltà di sviluppo infrastrutturale, dall’altro la gestione delle strutture esistenti, e del sesto modulo in fase di completamento, è oggetto di una crescente competizione da parte dei principali soggetti operanti sul mercato italiano. Al sesto modulo hanno infatti mostrato interessamento Maersk Sealand che nello scalo ligure vorrebbe concentrare le proprie attività mediterranee - COSCO, 23 Anno in cui, sotto la gestione di Luka Koper, il numero di container movimentati era diminuito del 35%. 119 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ il gruppo Evergreen-Lloyd Triestino, e da ultimo il gruppo Contship Italia, leader sul mercato italiano24, che non nasconde il proprio interesse all’intero terminal di Voltri. Il gruppo PSA, d’altra parte, vanta diritti sul terminal, che ritiene indivisibile, e si mostra scarsamente intenzionato a concludere accordi con gli altri soggetti interessati. A complicare tale scenario ha inoltre contribuito la decisione di Costa Container (compagnia di trasporto container controllata da Raffaello Orsero) di spostare linee e traffici per 100mila TEU da Genova-Voltri a Savona-Vado. Tab.35. Principali operazioni riguardanti terminal portuali Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Malta Freeport 2004 Brindisi Terminal Italia (BTI) Autorità Portuale di Ravenna 2004 Passenger Terminal Ravenna (PTR) Costa Crociere (Gruppo Carnival, US), Royal Caribbean (USA), Marinvest (Gruppo MSC, CH), Terminal Trade (gruppo Lauro, IT), Intership, MSC Crociere (CH), Autorità Portuale di Napoli (IT) 2004 Terminal Napoli SpA Argo Finanziaria (Gruppo Gavio) 2004 Milano MareMilano Tangenziali Acquisizione di quota di maggioranza (80%). L'acquirente deteneva già una quota (40%) della Bti, società di movimentazione di container nel porto di Brindisi, assieme a Papalini Partecipazioni e al Comune di Brindisi. Con questa operazione l'acquirente rileva la quota di P.P., e punta al rilancio delle attività di traffico container ferme da tempo. Acquisizione completa (14m€). L’acquisita possiede il terminal traghetti e passeggeri del Bacino Trattaroli. l'A.P. di Ravenna affiderà a privati il terminal acquisito, per sviluppare il settore dei traghetti di linea, delle Autostrade del mare, e del settore croceristico. Costituzione di nuova società da una modifica dell'assetto societario di Terminal Napoli, in cui erano presenti MSC Crociere e Lauro, e che gestiva il 40% della Stazione Marittima. La modifica è stata posta come condizione dall'Autorità Portuale per l'allungamento del periodo concessorio e l'ampliamento delle aree in gestione. La composizione societaria è ora: Costa Crociere (20%), Royal Caribbean (20%), Marinvest (20%), Terminal Trade (20%), Intership srl (che fa capo Interporto Campano 10%), MSC Crociere (5%), Autorità Portuale di Napoli (5%). Acquisizione (1,2%). La quota acquisita è stata ceduta dall'Autorità Portuale di Genova. (continua) 24 Contship Italia (che fa parte del gruppo tedesco Eurokai-Eurogate) è presente nel maggior terminal container italiano (MCT di Gioia Tauro), e nei terminal di La Spezia, Cagliari, Livorno e Ravenna. Il gruppo ha pubblicato, a fine 2004, un rapporto nel quale ha denunciato le gravi carenze infrastrutturali della portualià italiana di fronte alle prospettive di forte crescita dei traffici. 120 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.35.) TO Delta 2004 Trieste International Container Terminal (TICT) Acquisizione completa. L'acquirente appartiene per l'80% a Sofimar, società logistica e terminalistica che fa capo al presidente del Lloyd Triestino e agente per l'Italia della taiwanese Evergreen, Pierluigi Maneschi. L'acquirente è subentrata alla slovena Luka Koper, società che gestisce il porto di Capodistria, nel controllo di TICT. Fonte: Nomisma Tab.36. Accordi riguardanti servizi portuali relativamente a container terminal Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Contship (Gruppo Eurokai, DE) Trenitalia spa (IT) Smantellamento di MarCo, joint venture con Railion (ex DB Cargo) e costituzione di Hannibal spa - alleanza per la trazione con Trenitalia Cargo e TX Logistik per l’intermodalità mare-rotaia. Contship rompe la joint venture Mar.Co. con DB Cargo (ora Railion) e costituisce Hannibal con Trenitalia Cargo. L'obiettivo è sviluppare i traffici dai porti italiani verso i mercati europei, inserendoli in un sistema logistico integrato con i porti del nord Europa. Della trazione si occuperà ora Trenitalia Cargo con la collaborazione di TX Logistik in Germania e Cargo Drome (divisione merci della compagnia regionale RM) in Svizzera. Trenitalia non è socia di Hannibal spa e si limita a mettere a disposizione trazione e carri. In Italia Contship opera già con la Sogemar. 2004 Contship (segue) Alleanze Contship. Nel nord del continente fa capo a Contship un (Gruppo sistema integrato fra i porti di Amburgo e Brema e gli inland terminal di Eurokai, Monaco, Norimberga e Stoccarda realizzato da BoxXpress.de a cui il gruppo DE) Eurokai di Eckelman (proprietario di Contship) partecipa insieme alla ERS BoxXpress. (European Rail Shuttle). de (DE) 2005 MSC Accordo per l'ingresso di MSC con una quota di maggioranza (51%) nel (CH); Consorzio per la gestione del terminal di Calata Bettolo a Genova. La Consorzio maggioranza delle quote è stata ceduta dal gruppo Grimaldi di Genova, cui Grimaldi rimane il 14%; altro membro del consorzio è Sech, che gestisce il confinante (IT) terminal container di calata Sanità. L'accordo prelude probabilmente a un'uscita di scena del gruppo Grimaldi, e quindi all'integrazione operativa dei due terminal confinanti da parte di MSC e Sech. MSC si era aggiudicata la gara per il terminal multipurpose, rinunciandovi poi per difficoltà tecniche. Il nuovo terminal di calata Bettolo potrà ospitare navi fino ad 8mila TEU. Fonte: Nomisma Per quanto riguarda gli accordi relativi alle Autorità Portuali e all’insieme delle attività fornite dagli scali italiani, si segnala per il: Porto di Genova: la questione dell’affidamento della gestione del terminal multipurpose è rimasta a lungo tempo irrisolta, dopo il fallimento dell’intesa annunciata nel precedente rapporto. La gara indetta nel 2003 per l’assegnazione del terminal era stata vinta da MSC, che però non ha formalmente mai preso possesso delle aree, e che vi ha rinunciato a causa 121 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ delle difficoltà tecniche a far attraccare le portacontainer di ultima generazione. La nuova presidenza dell’Autorità Portuale ha presentato una proposta che prevede l’assegnazione del terminal al gruppo Ignazio Messina, che suddividerà le aree in questione con altri tre soggetti (Spinelli, Tirrenia e Genova Distriport); nel frattempo MSC ha fatto ingresso, con quota di maggioranza, nel consorzio che gestisce il terminal di Calata Bettolo, che potrebbe preludere a un’integrazione operativa di questo terminal con quello adiacente di Calata Sanità (gestito da Sech, che è anche parte anche del consorzio per Calata Bettolo)25. Il porto ligure è stato inoltre protagonista di accordi di cooperazione con altri enti portuali internazionali: - con il porto di Douala (Camerun) con cui ha siglato un protocollo di accordo, che dovrebbe condurre ad un vero e proprio gemellaggio, su proposta della Ignazio Messina, che sta intensificando le proprie attività nello scalo camerunense; - con il porto di Valencia, per lo sviluppo dell’intermodalità nel trasporto merci e passeggeri tra Italia e Spagna. Ha avuto luogo inoltre la cessione ad Argo Finanziaria (gruppo Gavio) dell’1,2% della partecipazione dell’Autorità Portuale di Genova nel capitale sociale della Milano MareMilano Tangenziali Spa. Porto di Napoli: lo scalo napoletano, a fronte di un calo del traffico container –sebbene con prospettive di miglioramento nel medio periodo, grazie alla realizzazione del nuovo Terminal di Levante, in cui COSCO e MSC sembrano intenzionate a investire – ha registrato crescite record per il cabotaggio, puntando sullo sviluppo delle Autostrade del Mare26, e nel settore del traffico passeggeri. Relativamente a quest’ultimo, l’Autorità Portuale ha attuato una strategia di ulteriore espansione del settore croceristico: - stringendo un accordo di gemellaggio con il porto di Miami (primo porto crocieristico del mondo) per espandere i traffici turistici e commerciali tra i due porti; - proseguendo la privatizzazione della Stazione Marittima: al posto della società Terminal Napoli (controllata pariteticamente da MSC crociere e Lauro.it), che gestiva il 40% della Stazione Marittima, è stata creata una nuova società (Terminal Napoli SpA), su impulso dell’Autorità Portuale, in cui sono confluiti i maggiori operatori crocieristici mondiali (Costa Crociere-Carnival, Royal Caribbean Cruises, MSC), oltre a società di 25 26 L’ingresso di MSC nel consorzio di calata Bettolo, che può ospitare navi fino a 8mila TEU, costituisce probabilmente per il gruppo una soluzione alle difficoltà del La Spezia Container Terminal, di cui MSC è parte e su cui pesa l’incognita dello sblocco dei lavori di dragaggio. A tale scopo è stato recentemente realizzato l’allungamento del molo dell’Immacolatella, che sarà utlizzato prevalentemente da Tirrenia. 122 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ gestione dei servizi aeroportuali. La nuova società, a cui è stato assicurato un ampliamento delle aree in concessione, rappresenta un’alleanza inedita tra gli operatori del settore crocieristico. L’esempio offerto dalla formula della Terminal Napoli è stato subito replicato a Civitavecchia: l’Autorità Portuale del principale porto crocieristico italiano ha infatti promosso un’intesa tra le tre compagnie già protagoniste dell’accordo di Napoli; in questo caso, però l’intesa prevede addirittura la realizzazione e successiva gestione di un nuovo terminal crociere. Come già evidenziato, il mercato italiano si è mostrato particolarmente dinamico nel settore del cabotaggio, nel quadro dello sviluppo delle Autostrade del Mare. In tale ambito si segnala: - l’acquisizione, da parte dell’Autorità Portuale di Ravenna, del Passenger Terminal in Largo Trattaroli, che l’Autorità Portuale prevede di affidare a privati per sviluppare il settore dei traghetti di linea, delle autostrade del mare e delle crociere; - l’accordo tra le autorità portuali di Livorno e Alicante pr lo sviluppo del cabotaggio tra i due porti, beneficiando dei sostegni europei e dei rispettivi governi per lo sviluppo delle “autostrade del mare”; - l’accordo tra le autorità portuali di Catania e Tripoli (Libia) per la realizzazione di un collegamento passeggeri e auto tra i due scali. Tab.37. Accordi riguardanti servizi portuali di natura varia Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Autorità Portuale Genova, Autorità Portuale Douala (Camerun) 2003 Autorità Portuale Napoli, Porto di Miami Protocollo di accordo. L'accordo è stato proposto dalla Ignazio Messina, che serve con collegamenti regolari il porto camerunense dal 1999, e che vi è presente con una propria agenzia (Ignazio Messina Camerun). Protocollo d'intesa. L'accordo prevede tra l'altro la possibilità di istituire linee di trasporto dirette tra i due scali. Miami è il primo porto croceristico del mondo, e Napoli intende espandere ulteriormente questo settore, dove è già leader in Italia, con una crescita del 26% nel 2003 rispetto all'anno precedente. Protocollo d'intesa. L'accordo prevede la creazione di un network con le autorità portuali della costa atlantica brasiliana a nord di Rio. 2003 Autorità Portuale Napoli, Camera di Commercio di Rio ed Janeiro (continua) 123 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.37.) 2004 Autorità Portuale Livorno, AP Alicante 2004 2004 2004 2004 2005 2005 2005 2005 2005 Accordo commerciale. L'obiettivo è di sviluppare il cabotaggio tra i due porti, richiedendo presso i rispettivi governi e l'UE aiuti finanziari a sostegno delle "autostrade del mare". Autorità Portuale Accordo di gemellaggio. Napoli, Porto di Obiettivo di sviluppare i rapporti turistici e commerciali tra i due Miami porti. Regione Marche, Accordo di programma per la realizzazione di interventi nei porti di Ministero delle Ancona, Senigallia e Civitanova. Finanze, Ministero dei I fondi stanziati per gli interventi ammontano a 20,4m di Euro, di Trasporti cui 13,7 per il solo porto di Ancona, di cui è stata riconosciuta la posizione strategica nell'ambito del Corridoio Adriatico. Autorità Portuale di Accordo per la realizzazione e gestione di un nuovo terminal Civitavecchia, crocieristico. Fiumicino e Gaeta, L'accordo conferma il ruolo di Civitavecchia come principale porto Carnival Corporation crocieristico italiano. Tutte e tre le compagnie coinvolte & plc, Royal incrementeranno gli scali nel porto laziale. Caribbean Cruises, MSC Crociere Autorità Portuale di Accordo di collaborazione. Genova, Autoridad Tra i vari campi di cooperazione l'accordo punta a favorire lo Portuaria de Valencia sviluppo dell'intermodalità nel trasporto merci e passeggeri fra Italia e Spagna ISS Inchape Shipping Costituzione della joint venture ISS-Tositti. Service, Gruppo La joint venture tra i due agenti marittimi rafforzerà il processo di Tositti internazionalizzazione del porto di Venezia Autorità Portuale Accordo per la realizzazione di un collegamento marittimo. Catania - Libia (porto L'accordo prevede un collegamento marittimo Sicilia-Libia (porti di di Tripoli) Catania e Tripoli) per trasporto passeggeri, auto, veicoli pesanti e merci. A.P. di Taranto, Accordo di collaborazione. Istituto per l'Ambiente L'accordo riguarda in particolare le problematiche relative agli Marino Costiero del interventi di bonifica e di ripristino ambientale legati alle attività CNR del porto. Alpe Adria, Accordo per il servizio di autostrada viaggiante tra Salisburgo e il Intercontainer Austria Punto Franco Nuovo del porto di Trieste. Il servizio, che trasporterà circa 35mila camion all'anno, è specificamente dedicato ai veicoli provenienti dalla Turchia e diretti oltralpe. A.P. di Taranto, Porti L'AP di Taranto e le autorità degli scali greci prevedono di stipulare di Igoumenitsa e accordi di partnership volti alla presentazione congiunta di progetti Kavala (Grecia) nell'ambito del programma comunitario delle Autostrade del Mare. Fonte: IL CASO DUBAI PORTS INTERNATIONAL Il panorama competitivo del settore portuale mondiale, tradizionalmente dominato da un numero ristretto di grandi operatori internazionali, è stato scosso dalla repentina ascesa di 124 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ un nuovo soggetto proveniente dal mondo arabo, Dubai Ports International (DPI), resosi protagonista nel periodo di riferimento di una strategia di espansione all’estero culminata con l’acquisizione di CSX World Terminals, divisione terminalista del colosso statunitense CSX. Nata nel 1999 come divisione terminalista internazionale dell’autorità portuale di Dubai, DPI ha rapidamente acquisito un network di terminal portuali esteso a Medio Oriente, India, Far East, Australia, Europa e America Latina, arrivando così a posizionarsi tra i 6 maggiori operatori di terminal container al mondo27. E’ evidente come l’ascesa di DPI sia destinata ad avere effetti dirompenti sugli equilibri del settore, come evidenzia la stessa operazione di acquisizione di CSX World Terminals, per la quale DPI ha prevalso a sorpresa su colossi come PSA e Hutchison Whampoa. L’ingresso di Dubai Ports sui mercati esteri ha avuto inizio proprio nel 1999 con l’affidamento della gestione del porto di Jeddah, diventato così il principale terminal dell’Arabia Saudita, cui è seguita la concessione per il porto di Gibuti, nel Mar Rosso (dove una società affiliata a DPI gestisce peraltro la Zona Franca e lo scalo aeroportuale). L’espansione di DPI è proseguita con la concessione per lo sviluppo di un terminal container nel porto di Costanza (Romania) - principale scalo del Mar Nero - e con la penetrazione nel mercato indiano, nel quale la compagnia ha ottenuto le concessioni per il terminal container del porto di Visakhapatnam, sulla costa nord orientale, e per quello di Cochin, collocato in posizione strategica sulle rotte tra Far East e Europa e pertanto vocato al ruolo di principale gateway per l’India meridionale. La svolta nella strategia di espansione di DPI è però avvenuta con l’acquisizione, sopra accennata, dell’americana CSX World Terminals, operazione il cui accordo è stato ufficializzato nel dicembre 2004 e che è stata portata a termine col sostegno di Deutsche Bank nel primo trimestre del 2005: con l’acquisizione, del valore di 1,15 miliardi di dollari (oltre agli 80 milioni di debiti assunti dall’acquirente), DPI ha esteso il controllo al network di scali container precedentemente gestiti dalla società americana, per un totale di 9 terminal in tutto il mondo e una capacità di movimentazione pari a 14,6 milioni di TEU all’anno. In particolare, l’operazione ha garantito a DPI l’accesso ai mercati in forte 27 L’emergere di DPI è da porre peraltro in relazione con la crescita dei terminal gestiti dalla Dubai Ports Authority (Jebel Ali e Port Rashid); lo scalo degli Emirati Arabi Uniti, che funge da Zona Franca e da hub commerciale per la regione mediorientale, è già tra i maggiori porti container del mondo, e, con un incremento del 24% nel 2004, è stato lo scalo più dinamico per crescita a livello mondiale, dopo i porti cinesi di Shenzhen e Shanghai. 125 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ crescita dell’Asia - attraverso le basi operative di Hong Kong, Shanghai, Tianjin, Yantian, Yantai e Vostochny - e dell’America Latina – con i terminal di Puerto Cabello in Venezuela e Puerto Caucedo nella Repubblica Dominicana -. La compagnia ha contestualmente assunto il controllo del terminal precedentemente gestito da CSX in Australia (Adelaide), della filiale trasportistica CSX World Terminals Germersheim in Germania, nonché del nuovo terminal in fase di sviluppo nel porto di Pusan (Corea del Sud), il cui progetto era stato avviato da CSX nel 2001. L’importanza dell’operazione ha peraltro indotto DPI a cambiare il proprio nome in DPI Terminals. La penetrazione di Dubai Ports International nel mercato asiatico ha di fatto sottratto le attività di terminal strategici - come quelli gestiti da CSX nel porto di Hong Kong, il Container Terminal 3 e il Container Terminal 8 - alle mire dei gruppi rivali Hutchison Ports Holdings, Modern Terminals e PSA28. Poco dopo l’operazione, DPI ha inoltre rafforzato ulteriormente la propria presenza a Hong Kong, ai danni di PSA: attraverso la neoacquisita, e insieme alla società di costruzioni NWS Holdings di Hong Kong, la compagnia araba ha infatti esercitato il proprio diritto di prelazione sulla quota residua della società Asia Container Terminals (gestore del Container Terminal 8 del porto di Hong Kong), detenuta dalla Sun Hung Kai Properties di Hong Kong, bloccando così l’accordo che PSA aveva già raggiunto con la cedente per l’acquisto di tale quota.29 Per il gruppo americano CSX, la cessione della divisione terminalista segna l’uscita dalla scena marittima internazionale per concentrarsi sul core business del trasporto ferroviario negli USA. CSX aveva assunto un ruolo di primo piano nelle attività marittime e portuali internazionali con l’acquisizione, nel 1987, di Sea-Land Corporation. La società americana ha però avviato da anni un disimpegno da questo settore di attività, con la cessione nel 1998 della compagnia di navigazione Sea-Land al gruppo danese A.P. Moller-Maersk, operazione da cui è nato il maggiore vettore marittimo mondiale. Quanto a DPI, la scalata dell’operatore arabo ai vertici del terminalismo portuale mondiale è stata proseguita nel periodo di riferimento mediante gli accordi per lo sviluppo degli scali 28 29 Questi gruppi avevano manifestato interesse, a partire dalla primavera del 2004, per l’acquisizione del Terminal 3 di Hong Kong, in seguito all’annuncio da parte di Hanjin Shipping, uno dei principali clienti del terminal, di trasferimento delle proprie attività al rivale Hong Kong International Terminals (filiale di Hutchison Port Holdings). Come riportato nella sezione dedicata al settore portuale internazionale, il gruppo PSA è comunque successivamente riuscito a fare il proprio ingresso, con quote di minoranza, nel capitale dei due terminal di Hong Kong gestiti da CSX. 126 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ di Fujairah e di Mina Zayed (Abu Dhabi), negli Emirati Arabi Uniti; il rafforzamento della posizione di DPI nell’area di origine ha evidentemente lo scopo di consolidare la centralità e la funzione di raccordo del sistema portuale gravitante attorno a Dubai – collocato in posizione strategica sulle rotte Est-Ovest e porta d’accesso privilegiata al mondo arabo – nell’ambito del network di terminal recentemente sviluppato dalla compagnia. Si segnala infine il recente accordo di Dubai Ports con il porto indiano di Cochin (che già aveva affidato alla compagnia terminalista, nel marzo 2004, la gestione del Rajiv Gandhi Container Terminal) per lo sviluppo – con la partecipazione minoritaria di Concor, società che opera un esteso network ferroviario in India – del nuovo International Container Transhipment Terminal, primo terminal ad essere situato in una zona economica speciale dell’India, per il quale è previsto un investimento complessivo di 500 milioni di dollari, finalizzato a portare la capacità di movimentazione del nuovo terminal a 3 milioni di TEU. 1.2.3. Il settore ferroviario merci Lo scenario internazionale Il comparto del settore ferroviario merci tuttora non conosce a livello europeo un percorso uniforme di liberalizzazione dei servizi, caratterizzato da forte vischiosità e dai differenti assetti di mercato preesistenti nei singoli Paesi membri. Allo stato attuale, coesistono sul mercato tre differenti tipologie di operatori tra loro competitor e allo stesso tempo integratori della stessa filiera e per questo complementari (si pensi alle società di pura trazione): - pochi gruppi leader fornitori di servizi logistici su scala continentale, tipicamente incumbent, nati da compagnie nazionali a capitale pubblico, che si configurano come anelli portanti della catena di trasporto e che hanno sviluppato le competenze degli integratori logistici e degli MTO; - numerosi soggetti attivi in mercati di nicchia, specializzati per merceologia e direttrice, generalmente operatori entrati di recente nel mercato dei servizi ferroviari e non necessariamente fornitori diretti del trasporto vero e proprio, che perseguono strategie di integrazione di filiera; - numerose imprese fornitrici di servizi di sola trazione. 127 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Rispetto all’adozione in sede comunitaria del “terzo pacchetto ferroviario30” sulla liberalizzazione dei servizi31, un recente studio32 ha fatto il punto sullo stato di attuazione dell’apertura del mercato nei diversi Paesi membri, evidenziando come, nel 2004, Gran Bretagna, Germania, Danimarca, Svezia, Svizzera, Portogallo e Italia disponessero di programmi di liberalizzazione in linea con i tempi stabiliti, mentre Norvegia, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Finlandia, Lettonia, Lussemburgo, Belgio, Slovacchia, Ungheria, Slovenia e Francia stessero dando corso al processo e Irlanda, Spagna, Estonia, Lituania e Grecia non avessero ancora stabilito chiare tempistiche in merito all’avvio. E’ peraltro evidente come l’incertezza degli assetti nazionali renda di fatto difficile per i grandi operatori ferroviari offrire servizi che possano definirsi paneuropei. In tema di liberalizzazione dei servizi, tuttavia il mercato spagnolo sta di recente dando segnali di graduale apertura, confermati dal fatto che due compagnie controllate dalle società costruttrici ACS e FCC hanno avviato la procedura per ottenere la licenza ad operare e diventare così competitor di Renfe, la società nazionale a controllo pubblico.33 Contestualmente Renfe è stata scorporata in due società: ADIF (Administrator de Infraestructuras Ferroviarias), cui fanno capo la gestione e la manutenzione delle infrastrutture e altre competenze riconducibili al controllo della circolazione, le stazioni e il patrimonio immobiliare e Renfe Operadora, gestore del servizio di trasporto merci e passeggeri. Nel contempo, non conosce sosta l’attività dell’Unione Europea finalizzata alla promozione dell’intermodalità ferroviaria, confermata dal fatto che la Commissione ha autorizzato due programmi per lo sviluppo del trasporto combinato, presentati da Germania e Belgio, che legittimano il ricorso agli aiuti di Stato alle imprese ferroviarie che 30 31 32 33 Nel 2001 l’Unione ha presentato il primo "pacchetto infrastruttura" per favorire l’apertura dei mercati del trasporto merci ferroviario, stabilendo condizioni-quadro di accesso alle reti nazionali per le imprese ferroviarie; nel 2002 la Commissione ha poi proposto un secondo pacchetto di misure per rilanciare le ferrovie attraverso il rapido allestimento di uno spazio ferroviario integrato. Nel 2004, contestualmente all’annuncio del “terzo pacchetto ferroviario”, l’Unione Europea ha confermato la data per l’entrata in vigore della liberalizzazione dei servizi merci, internazionali e di cabotaggio, prevista per il 1° gennaio 2007 e dei servizi passeggeri internazionali prevista per il 1° gennaio 2010, data dopo la quale le imprese ferroviarie titolari di una licenza e dei certificati di sicurezza necessari potranno operare servizi internazionali all’interno della Comunità. La delibera di approvazione del II pacchetto ferroviario, contiene altresì una proposta di modifica della direttiva 91/440. Fonte: IBM Business Consulting (2004). Nel complesso, sono tre le compagnie che hanno avviato le procedure per operare sul mercato spagnolo. 128 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ costruiscano collegamenti ferroviari in connessione diretta con le strutture dei principali caricatori.34 Si vuole dare inoltre notizia del fatto che nel 2004 è stata costituita l’Agenzia Ferroviaria Europea (ERA), creata per supportare gli Stati membri e la Commissione nel processo di creazione dello spazio ferroviario europeo e segnatamente nel campo della sicurezza (regolato dalla recente direttiva 2004/49/CE), dell’interoperabilità del trasporto ferroviario, nonché in relazione al programma di apertura del mercato. Una prima valutazione di sintesi dell’andamento del comparto del trasporto ferroviario merci per il periodo di riferimento non può non evidenziare l’estrema dinamicità dei grandi operatori che, in previsione dell’apertura del mercato internazionale, hanno intensificato i processi di concentrazione, attraverso operazioni di M&A, la stipula di accordi e la costituzione di joint venture per l’attivazione di servizi su specifiche direttrici. In relazione ai processi di integrazione di filiera, il mercato europeo dà infatti dimostrazione di una sostanziale dinamicità finalizzata soprattutto all’implementazione di servizi sull’asse continentale nord-sud e sulla direttrice asiatica. Si pensi alle intese tra: - SBB CFF FFS Cargo, compagnia pubblica svizzera, e ERS Railways, joint venture ferroviaria costituita dalle compagnie di navigazione Maersk Sealand e P&O Nedlloyd, che hanno stretto un accordo di cooperazione per lo sviluppo del trasporto ferroviario sull'asse Rotterdam-Italia; - l’operatore svizzero Kuhne & Nagel e la britannica EWS Railway che hanno stipulato un accordo triennale per il trasporto container intermodale strada-rotaia, che prevede la movimentazione di oltre 200.000 container l'anno nel Regno Unito; - la compagnia spagnola Transportes Ferroviarios Especiales (Transfesa) e Omsan Lojistik (Turchia) che hanno costituito la joint venture Omfesa Logistics, per il trasporto via ferro di componenti automotive: l'accordo riguarda un network che unisce la Germania alla Turchia; - Far Eastern Shipping (FESCO) (Russia) e Russian Railways (RZD) (Russia) che hanno costituito la joint venture paritetica Russian Troika, che svilupperà traffico ferroviario containerizzato sulla linea Transiberiana.35 34 35 Il piano tedesco, riferito al periodo 2004-2006, prevede lo stanziamento di 15 milioni di euro/anno, importo che non può comunque eccedere il 30% dei costi di realizzazione dei nuovi servizi. Obiettivo iniziale della nuova società sarà quello di movimentare 150mila TEU/anno, per arrivare a un obiettivo di 300mila TEU a cinque anni. Il servizio si configura come altamente competitivo sul mercato, dal momento che le tariffe praticate saranno del 13% inferiori a quelle dei vettori marittimi tra Asia ed Europa, a fronte di tempi di trasporto piu che dimezzati. 129 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Inoltre, NMS Rail Link, società intermodale controllata dal gruppo armatoriale CMA CGM, diventa operatore ferroviario cargo grazie all’istituzione di un nuovo servizio NMS (North Med Shuttle), collegamento ferroviario sulla direttrice continentale nord-sud, e segnatamente fra il porto di Marsiglia (e tramite esso le aree del Nord Africa, dell’Oceano Indiano e del Far East) e l’interporto fluviale tedesco di Ludwingshafen (e conseguentemente con i porti di Rotterdam, Amburgo e Zeebrugge). Parallelamente, oltreoceano, Canadian National Railway Company (CN) ha rafforzato la sua posizione sul mercato nordamericano in diversi comparti: - sul mercato del trasporto di rinfuse per l’industria siderurgica, completando l’acquisizione delle divisioni marittima e ferroviaria di Great Lakes Transportation (GLT), ceduta dal gruppo Blackstone: l'acquisizione riguarda diverse attività del gruppo tra cui le divisioni ferroviarie Duluth, Missabe and Iron Range Railway Company (DM&IR) e Bessemer and Lake Erie Railroad Company (B&LE), la divisione ferroviaria e portuale Pittsburgh&Conneaut Dock Company (P&C Dock) e la divisione armatoriale Great Lakes Fleet Inc.; - sul mercato ferroviario, manifestando interesse ad acquisire la società ferroviaria BC Rail dal governo della British Columbia per 1 miliardo di dollari: l'accordo prevede l'uso a lungo termine delle linee ferroviarie operate da BC Rail che rimarranno di proprietà pubblica. L'operazione è sottoposta al nulla osta dell'antitrust canadese; - sul mercato dei servizi logistici in combinato, siglando un accordo con CSX Intermodal e con l'amministrazione di Memphis per la realizzazione e gestione del Memphis Super Terminal, terminal intermodale strada-rotaia, capacità annua stimata pari a 200.000 container o trailer. Tab.38. Operazioni di integrazione di filiera realizzate da operatori ferroviari Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Canadian National (CN) (Canada) 2004 Great Lakes Transporta tion LCC (GLT) (USA) Acquisizione divisioni marittima e ferroviaria di GLT, ceduta dal gruppo Blackstone per 380mUS$. L'acquisizione comprende le divisioni ferroviarie Duluth, Missabe and Iron Range Railway Company (DM&IR) e Bessemer and Lake Erie Railroad Company (B&LE), la divisione ferroviaria e portuale Pittsburgh&Conneaut Dock Company (P&C Dock) e la divisione armatoriale Great Lakes Fleet Inc. Le 8 navi di GLT sono impiegate nel trasporto di rinfuse per l'industria siderurgica statunitense e saranno operate dalla Keystone Shipping Co. di Bala Cynwyd (Pennsylvania). Fonte: Nomisma 130 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.39. Accordi di integrazione di filiera realizzate da operatori ferroviari Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Canadian National Railway Company (CN) (Canada) - CSX Intermodal (CSXI) 2004 2004 2004 2004 Accordo per la realizzazione di un terminal intermodale. La società ferroviaria e l'operatore di trasporto intermodale hanno siglato un accordo con l'amministrazione di Memphis per la realizzazione e gestione del Memphis Super Terminal, terminal intermodale stradarotaia. Capacità annua stimata: 200.000 container o trailer. SBB CFF FFS Cargo Accordo di cooperazione per lo sviluppo del trasporto ferroviario (CH), ERS Railways sull'asse Rotterdam-Italia. ERS Railways è una joint venture (NL) ferroviaria costituita dalle compagnie di navigazione Maersk Sealand e P&O Nedlloyd. EWS Railway (GB), Accordo triennale per il trasporto container intermodale stradaKuhne & Nagel (CH) rotaia. Le due compagnie hanno siglato un accordo per la movimentazione di oltre 200.000 container l'anno nel Regno Unito. Far Eastern Shipping Joint venture paritetica Russian Troika. La nuova società ha un Co (FESCO) (Russia), capitale di 472 m rubli (16,1mUS$) e svilupperà traffico ferroviario Russian Railways containerizzato sulla linea Transiberiana. Obiettivo iniziale: (RZD) (Russia) 150mila TEU/anno. Obiettivo a cinque anni: 300mila TEU/anno. Le tariffe praticate saranno del 13% inferiori a quelle dei vettori marittimi tra Asia ed Europa, a fronte di tempi di trasporto piu che dimezzati. Transportes Costituzione della joint venture Omfesa Logistics, per il trasporto Ferroviarios via ferro di componenti automotive. L'accordo riguarda una rete di Especiales SA 2675 km dalla Germania alla Turchia, operata attraverso la joint (Transfesa) (ES), venture Omfesa Logistics. Omsan Lojistik (Turchia) Fonte: Nomisma Con riferimento alle operazioni e agli accordi intercorsi tra compagnie ferroviarie, si dà notizia della strategia di Rail America - società statunitense che opera sul mercato americano dei servizi ferroviari negli Stati Uniti, in Canada, Australia, Cile e Argentina che è stata protagonista di operazioni e accordi di varia natura, mirati a concentrare il core business in Nord America e a ridurre il forte indebitamento del gruppo; allo scopo la compagnia ha concluso un accordo per l'acquisizione della Central Michigan Railway Company (CMGN), di proprietà di The Straits Corporation, ed ha completato sia la cessione della propria partecipazione del 55% nella società ferroviaria cilena Ferronor (rilevata dalla partner cilena Andres Pirazzoli y Cia), sia la cessione della società ferroviaria Freight Australia all'australiana Pacific National, joint venture costituita da Toll Holdings e Patrick Corporation. Sul mercato europeo tra gli accordi di maggiore rilevanza si colloca invece la costituzione dell’alleanza “European Bulls Rail Freight” ad opera di cinque operatori europei - Comsa Rail Transport (Spagna), LTE (Austria), Rail4chem (Germania), Viamont (Repubblica 131 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Ceca) – oltre all’italiana Ferrovie Nord Milano Cargo, il cui obiettivo è di coordinare e potenziare l’offerta di trasporto: l’accordo è prettamente commerciale ed organizzativo, dal momento che ogni compagnia mantiene il proprio marchio e l’indipendenza operativa. L’alleanza nasce sui modelli di alleanze delle compagnie marittime o aeree e può senz’altro essere ascritta come un passo avanti verso la completa liberalizzazione dei servizi ferroviari in Europa. L’accordo ha suscitato l’attenzione di possibili partner ferroviari e logistici in genere: tra i primi, EWS Railways e Eurotunnel; tra i secondi, i maggiori porti continentali, tra cui Rotterdam, Duisburg e Barcellona, con cui sono già stati allacciati rapporti. Inoltre: - Le tedesche Transpetrol e Rail4chem hanno costituito una joint venture per operare un servizio ferroviario trisettimanale tra Anversa, Duisburg e Großkorbetha (Leuna, nei pressi di Lipsia); Transpetrol è partecipata con l’80% da VTG Aktiengesellschaft e con il 20% da Kühne & Nagel ed è specializzata in spedizioni ferroviarie. - Rail Cargo Austria, divisione merci delle ferrovie austriache, intende acquisire il controllo dell'operatore intermodale privato Okombi, di cui già deteneva una quota del 33%. - Railion (ex DB Cargo) ha acquisito Green Cargo, società ferroviaria statale svedese; si segnala come contemporaneamente alla transazione, il governo svedese stia studiando il processo di completa liberalizzazione del mercato delle merci. Con il completamento dell’acquisizione di Stinnes36 - di cui si è data notizia nel precedente rapporto - Deutsche Bahn (DB) si configura a tutti gli effetti come uno dei maggiori operatori logistici a livello globale. Le operazioni condotte sotto il marchio Stinnes riguardano tutte le attività di trasporto e logistica di Deutsche Bahn, suddivise dal 2003 in quattro divisioni: Schenker, fornitore di servizi internazionali di logistica; Freight Logistics, specializzato nel trasporto di rinfuse; Intermodal, fornitore di servizi combinati agli spedizionieri, Railion, operatore ferroviario, nata appunto da DB Cargo e presente sul mercato europeo attraverso Railion Deutschland, Railion Denmark e Railion Benelux. 36 Fonti aziendali riportano che l’operazione di acquisizione di Stinnes – rivelatasi fortemente strategica per la compagnia, anche in virtù del contestuale takeover su Schenker – era stata valutata anche alla luce degli orientamenti societari manifestati da altri principali operatori logistici europei, che non avevano manifestato interesse alla fusione (Kuehne & Nagel e Panalpina) o erano stati acquisiti da altri player di primo piano (Danzas, assorbita dalla connazionale Deutsche Post). 132 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Uno degli assi centrali della strategia europea di Railion è senza dubbio l’accordo stretto con la compagnia statale francese SNCF Fret in ordine ai traffici industriali ad elevati volumi Francia-Germania e che è focalizzato sulla concorrenza tra modalità diverse, tanto che il piano industriale di Railion prevede un aumento dei volumi del 30% sottratti al trasporto stradale. L’accordo si inserisce nella più ampia convenzione stipulata tra SNCF e Deutsche Bahn per l’avvio della seconda fase di cooperazione per lo sviluppo del trasporto ferroviario merci transfrontaliero tra Francia e Germania, siglato da SNCF e Deutsche Bahn in rappresentanza dei rispettivi governi: la nuova convenzione-quadro amplia il raggio d’azione dell’intesa siglata due anni fa dalle due aziende e garantisce la futura interoperabilità del traffico ferroviario merci tra Francia e Germania in tutti i punti di frontiera, anziché sulla sola linea Forbach/Saarbrücken, come previsto dal primo accordo. Tra gli obiettivi prioritari dell’accordo vi è quello di sviluppare l'asse nord-sud europeo, intensificando il traffico di Deutsche Banh verso Spagna e Italia e quello di SNCF verso i mercati polacco e scandinavo. Si vuole inoltre riferire di iniziative significative riguardanti accordi intergovernativi per lo sviluppo del traffico intermodale lungo le direttrici nord-sud del continente. - La convenzione bilaterale sul trasporto ferroviario siglata dai Ministeri dei Trasporti di Svizzera e Francia nel 2003, il cui obiettivo è il miglioramento del traffico ferroviario internazionale e la riduzione dei tempi di percorrenza lungo le principali linee internazionali; la Svizzera ha già sottoscritto convenzioni analoghe con Austria, Germania e Italia; - L’accordo per la creazione di un corridoio ferroviario tra Rotterdam e Lione, siglato il 9 dicembre 2004, tra i Ministri dei Trasporti di Francia, Olanda, Belgio e Lussemburgo: il nuovo corridoio si ispira al successo del corridoio Rotterdam-Milano. Da ultimo, riguardo allo sviluppo dei collegamenti sulla direttrice Asia-Europa si ricorda: - l’accordo di cooperazione per lo sviluppo del trasporto ferroviario merci siglato da Russia e Iran nel 2004, finalizzato all’incremento del volume di traffico merci tra le due nazioni e alla collaborazione delle società ferroviarie pubbliche di Russia e Iran per lo sviluppo del traffico intermodale sul corridoio nord-sud che collega le nazioni europee con l'India e i Paesi del Golfo Persico e per la crescita del traffico ferroviario a servizio dei porti russi e iraniani; - l’avvio di un imponente progetto infrastrutturale che ambisce ad unire la rete ferroviaria cinese a quella europea senza passare per il territorio russo: la nuova linea 133 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ TransKazakhstan, dal confine cinese porterà lo scartamento ordinario fino alla rete iraniana, attraversando il Kazakistan, la più estesa delle ex-repubbliche sovietiche, dopo la Russia, per 3070 km, il Turkmenistan (770 km) e l’Iran (70 km). Tab.40. Operazioni realizzate da operatori ferroviari Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Rail America (USA) 2003 Accordo di acquisizione. RailAmerica ha concluso un accordo per l'acquisizione della Central Michigan Railway Company (CMGN), di proprietà della The Straits Corporation. Andres Pirazzoli y Cia 2004 Central Michigan Railway Company (CMGN) (USA) Ferronor (Chile) Deutsche 2004 Bahn Cargo (DB Cargo) (DE) Green Cargo (SE) Pacific National (Australia) 2004 Freight Australia (Australia) Rail Cargo Austria (AT) 2005 Okombi (AT) Fonte: Nomisma 134 Acquisizione quota 55% da Rail America Inc. Rail America Inc (USA) ha raggiunto un accordo per la cessione della sua partecipazione del 55% nella società ferroviaria cilena Ferronor al suo partner cileno Andreas Pirazzoli y Cia. Ltda. Rail America opera servizi ferroviari negli USA, in Canada, in Australia, in Cile e in Argentina. Acquisizione totale. Green Cargo, società ferroviaria statale svedese, sarà acquistata dalle ferrovie tedesche di DB Cargo. Contemporaneamente alla transazione in Svezia si sta studiando il processo di completa liberalizzazione del mercato delle merci. Acquisizione. La compagnia statunitense Rail America ha completato la cessione della società ferroviaria Freight Australia (750 dipendenti, 107 locomotori e 2.600 carri ferroviari merci) all'australiana Pacific National, joint venture costituita da Toll Holdings e Patrick Corporation. Il corrispettivo di 204 milioni di dollari in contanti sarà utilizzato da RailAmerica per ridurre l'indebitamento e concentrare il core business in Nord America. Acquisizione totale. Rail Cargo Austria, la divisione merci delle ferrovie austriache, acquisirà il 100% dell'operatore intermodale privato Okombi. La notizia è stata confermata nelle scorse settimane. Rail Cargo Austria, che già deteneva il 33% di "Okombi", sarà l'unico azionista della nuova società, alla quale saranno trasferite tutte le funzioni operative. L'operazione è in corso di definizione in queste settimane. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.41. Accordi realizzati da operatori ferroviari Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Canadian National Railway Company (Canada), BC Rail (Canada) Accordo per acquisizione. Canadian National acquisirà la società ferroviaria BC Rail dal governo della British Columbia per 1 miliardo di dollari. L'accordo prevede l'uso a lungo termine delle linee ferroviarie operate da BC Rail che rimarranno però di proprietà pubblica. L'operazione è sottoposta al nulla osta dell’autorità antitrust canadese. Accordo per l’avvio della seconda fase di cooperazione per lo sviluppo del trasporto ferroviario merci transfrontaliero. La nuova convenzione-quadro amplia il raggio d’azione dell’intesa siglata due anni fa dalle due aziende e garantisce la futura interoperabilità del traffico ferroviario merci tra Francia e Germania in tutti i punti di frontiera, anziché sulla sola linea Forbach/Saarbrücken, come previsto dal primo accordo. Joint venture per un servizio ferroviario trisettimanale tra Anversa, Duisburg e Großkorbetha (Leuna, nei pressi di Lipsia). Rail4chem è responsabile del servizio e della movimentazione dei carichi; Transpetrol - società partecipata con l’80% da VTG Aktiengesellschaft e con il 20% da Kühne & Nagel e specializzata in spedizioni ferroviarie - si occupa della commercializzazione dei singoli carri ferroviari e degli slot container e del supporto operativo ai clienti. Costituzione dell’alleanza European Bulls Rail Freight Alliance, organismo che raggruppa i cinque operatori merci privati di altrettanti Paesi europei, con lo scopo di coordinare e potenziare l’offerta di trasporto. L’accordo è prettamente commerciale ed organizzativo e ogni compagnia mantiene marchi e indipendenza operativa. Possibili partner futuri: la britannica EWS e la società Eurotunnel. 2005 SNCF (FR), Deutsche Bahn (DE) 2005 Transpetrol, Rail4chem (DE) 2005 FNM Cargo (IT), Comsa Rail Transport (ES), Logistic und Transport (LTE) (AT), Rail4chem (DE), Viamont (Repubblica Ceca) Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Come già rilevato nei precedenti rapporti, lo scenario attuale vede il mercato italiano ferroviario merci spartito tra tre operatori dominanti: Trenitalia, Ferrovie Nord Cargo e Railion, nata dalla fusione di DB Cargo e NS Cargo. 37 37 Si segnala che a fine 2003, le imprese di trasporto in possesso del certificato di sicurezza rilasciato da RFI operanti sulla rete italiana erano 15 (9 per il servizio merci e 6 per il servizio viaggiatori), contro le 10 del 2002 (7 servizio merci e 3 servizio viaggiatori); sono invece complessivamente 33 le imprese ferroviarie di trasporto, che a fine 2003, erano già in possesso della licenza ministeriale. Si riporta inoltre che dal 10 giugno 2001 – data di introduzione dei servizi commerciali operati da compagnie diverse dal gestore nazionale – il traffico ha registrato una crescita costante, ed ha raggiunto nell’ottobre 2003 (ancora prima dell’entrata delle 5 nuove compagnie) i 350.000 treni-km/mese. 135 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Railion si costituisce di fatto come la prima vera compagnia ferroviaria di trasporto merci paneuropea, attraverso le consociate Railion Deutschland, Railion Denmark e Railion Benelux e attraverso gli accordi di collaborazione con i partner europei. Nel periodo di riferimento Railion ha rafforzato la sua posizione sul mercato italiano attraverso acquisizioni e accordi. In particolare si dà notizia: - dell’acquisizione del 30,07% dell’italiana Rail Traction Company38, operazione che ha consentito alla compagnia di operare nel traffico transalpino via Brennero attraverso due entità autonome - RTC e l'alleanza BrennerRailCargo, formata con i partner Rail Cargo Austria (OBB) e Trenitalia Cargo - ; - del takeover sull'italiana SFM (Strade Ferrate del Mediterraneo) con sede ad Alessandria; - della manifestazione d'interesse per l’acquisizione della quota del 49% di FNM Cargo, gruppo controllato dalla Regione Lombardia.39 In sintesi, la strategia di Railion sul mercato italiano si compie in diverse direzioni, i cui punti cardine rimangono: - la cooperazione con Trenitalia e Rail Cargo Austria (divisione merci di OBB) che insieme a Railion costituiscono la Brenner Rail Cargo (BRC); - il presidio del mercato italiano attraverso le partecipazioni strategiche a Lokomotion (50%) e Rail Traction Company (30%); - l’acquisizione di una quota dell’operatore svizzero BLS Cargo che ha fornito alla compagnia l’opportunità di entrare nel mercato della distribuzione del Nord Italia, rafforzata dall’acquisizione del controllo di SFM, che ha già assunto il ruolo di operatore regionale in loco per l’Italia settentrionale e che assicura le connessioni con il traffico a lunga distanza. Dalle dinamiche rilevate nel periodo di riferimento appare evidente che la direttrice del Brennero è considerata direttrice-chiave del trasporto europeo nord-sud non solo per i gestori. Sull’asse Germania-Svizzera-Italia si segnala infatti anche la presenza di SBB 38 39 Rail Traction Company è partecipata anche dalla società tedesca Brenner Schienentransport (33,97%) e dalle italiane Ferrotramviaria (16,98%), SAE (8,49%), RESET 2000 (6,99%) e FERCAM (3,50%). All’attenzione di Railion per FNM Cargo, fa seguito la manifestazione di interesse del raggruppamento formato da Gruppo Torinese Trasporti (GTT), Sistemi Territoriali e Ferrovie Emilia Romagna (FER), compagnie italiane intese a configurarsi come soci di FNM Cargo, attraverso la stessa quota di partecipazione del 49%. La cordata vuole così formalmente porsi come attore alternativo (e complementare) al principale operatore del mercato nazionale, Trenitalia Cargo. 136 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Cargo Italia (ex Swiss Rail Cargo Italia)40. Contemporaneamente, Trenitalia Cargo ha approntato un insieme di misure volte a confermare la propria posizione nel mercato italiano, attraverso la costituzione di joint venture e operazioni di acquisizione e di integrazione di filiera. Allo scopo: - ha portato a compimento l’acquisizione di una quota minoritaria (15%) della società tedesca TX Logistik, che potrà salire al 49% (opzione); all’operazione è seguito un accordo commerciale di partnership che prevede l’istituzione di un servizio congiunto di trasporto auto BMW per conto di Ars Altmann sulla linea Verona-Monaco; - L’accordo sostituisce quello precedente di Trenitalia con SBB, fallito, e tenta di arginare la politica aggressiva di Railion Deutschland in Italia e la perdita di quote di mercato dovuta alla crescita degli operatori privati. La partnership consentirà altresì di cooperare attraverso altre imprese ferroviarie nazionali. - ha costituito con la francese SNCF Fret la joint venture paritetica Autoroute Ferroviaire Alpine, società che fornirà un servizio di navetta su ferro per gli autocarri e i semirimorchi attraverso la galleria del Frejus; - ha stretto un accordo con Sogermar, divisione intermodale di Contship Italia, per l’acquisizione del 50% di Hannibal, società recentemente costituita per svolgere trasporto intermodale di container dai porti italiani gestiti da Contship (Gioia Tauro, Ravenna, La Spezia e Livorno), da Genova e dall’Interporto di Frosinone verso il mercato europeo (Svizzera, Austria e Germania). La joint venture Hannibal ha chiuso il 2004 con la movimentazione di oltre 10.000 teu, più del doppio rispetto a quelli trasportati nel 2003 da MarCo, precedente joint venture per il trasporto intermodale costituita da Contship Italia con DB Cargo, sciolta a fine 2003. Per il 2005 è previsto: - un ulteriore incremento del 50% dei volumi trasportati grazie all'intensificazione della frequenza settimanale da 3 a 5 collegamenti del servizio principale fra Melzo, Zurigo e Mannheim; - il raddoppio della frequenza del servizio fra Padova e Villach, in Austria, che arriva così a due collegamenti la settimana; il servizio trova connessioni puntuali e sincronizzate sul versante italiano verso i porti di Gioia Tauro, La Spezia, Livorno e Genova (verso i terminal VTE e SECH), mentre dal lato austriaco sono disponibili collegamenti overnight con Vienna, Linz, Wels, Salzburg, Graz, Hall e Wolfurt. 40 Anche la consorella tedesca SBB Cargo Koln, nell’ambito di una strategia di ristrutturazione del gruppo Swiss Rail Cargo, ha effettuato il cambio di denominazione in SBB Cargo Deutschland. 137 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Parallelamente, il gruppo Ferrovie Nord Milano (FNM) ha scorporato la Divisione Cargo di FNM Esercizio, costituendo Ferrovie Nord Cargo. Vale la pena di segnalare che Ferrovie Nord è stata la prima società ad usufruire della liberalizzazione della rete italiana per il trasporto merci, a partire dal 2001. Nel 2004, Ferrovie Nord Cargo ha inoltre consolidato la propria presenza sul mercato europeo nel settore dei servizi integrati door to door, siglando, attraverso la controllata Eurocombi41 una partnership con Container Train per l’ingresso nel mercato portoghese e spagnolo dei servizi integrati di gestione logistica del trasporto container via rotaia. I porti di riferimento sono Bilbao, Barcellona e Valencia. Da ultimo si dà notizia del fatto che RFI e OBB hanno siglato un accordo per la costituzione della Società europea Brenner Basistunnel (SE BBT), società di infrastruttura partecipata da FS holding: infatti è stato formalizzato il primo passaggio per la trasformazione del Gruppo Brenner Basistunnel (GEIE BBT) in Società europea, che avrà luogo attraverso la fusione di Brenner Basistunnel spa, costituita da RFI, e BBTAG costituita dall'Austria. Tab.42. Operazioni di imprese ferroviarie sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Trenitalia Divisione Cargo (IT) 2003 TX Logistik Acquisizione di quota minoritaria (15%) ed accordo (DE) commerciale di partnership. La quota azionaria potrà salire al 49% (opzione); l'accordo di partnership prevede innanzitutto un servizio congiunto di trasporto auto BMW per conto di Ars Altmann sulla VRMonaco; sostituisce accordo con SBB , fallito, (cfr) e tenta di arginare aggressiva politica di DB in Italia ed inoltre la perdita di mercato dovuta a crescita degli operatori privati; TX è operatore privato dinamico. La partnership consentirà di cooperare attraverso altre imprese ferroviarie nazionali. Ferrovie Costituzione di Ferrovie Nord Cargo. Nord Milano Il Gruppo FNM scorpora e trasforma in società autonoma la Esercizio Divisione Cargo di FNM Esercizio. FNM è stata la prima (FNME) società a far viaggiare un convoglio merci sulla rete italiana Divisione liberalizzata, nel 2001. Cargo Ferrovie 2003 Nord Cargo Operazione ed effetti rilevanti (continua) 41 Eurocombi società di trasporto intermodale è detenuta per il 76% da Ferrovie Nord Cargo e per il restante 24% dal Gruppo Gavio, operatore leader nel settore di logistica e trasporti. 138 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.42.) Railion 2004 Deutschland (DE) [ex DB Cargo] Rail Traction Company (RTC) (IT) Railion 2004 Deutschlan d (DE) [ex DB Cargo] Strade Ferrate del Mediterrane o (SFM) (IT) Acquisizione 30,07%. La società ferroviaria Railion Deutschland AG (ex DB Cargo) ha acquisito il 30,07% della italiana Rail Traction Company spa (RTC). Compongono l'azionariato di RTC anche: la tedesca Brenner Schienentransport AG (33,97%) e le italiane Ferrotramviaria Spa (16,98%), SAE spa (8,49%), RESET 2000 srl (6,99%) e FERCAM spa (3,50%). Railion opera nel traffico transalpino via Brennero attraverso due entità autonome: RTC e l'alleanza BrennerRailCargo formata con i partner RailCargo Austria (OBB) e Trenitalia Cargo. Acquisizione 95%. Railion ha acquisito il controllo dell'italiana SFM che ha sede ad Alessandria. Fonte: Nomisma Tab.43. Accordi di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali ecc. sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Trenitalia Cargo, Sogemar (Contship Italia) Accordo per acquisizione 50% di Hannibal spa. Trenitalia ha stretto un accordo con Sogemar, controllata del gruppo terminalistico Contship Italia (Gruppo Eurogate) per acquisire il 50% di Hannibal, joint venture interamente controllata da Contship e recentemente costituita per svolgere attività di MTO nel trasporto intermodale di container dai porti italiani (Gioria Tauro, Ravenna, La Spezia e Livorno) verso il mercato dell’Europa centrale. 2004 Eurocombi spa Partnership sul mercato intermodale spagnolo e portoghese. Eurocombi (IT), Container spa è società di trasporto intermodale di proprietà di Ferrovie Nord Cargo Train (ES) (76%) e Gruppo Gavio (24%), operatore leader nel settore di logistica e trasporti. FN Cargo controlla dall'aprile 2003 anche Cargo Clay (70%). Container Train è stata fondata nel 1996 da agenti marittimi ed è attiva nei servizi integrati di gestione logistica del trasporto container via rotaia. Sede porto di Barcellona, presente a Bilbao, Madrid e Valencia. Fonte: Nomisma Tab.44. Accordi realizzati da operatori ferroviari Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 SNCF (F) Trenitalia (IT) Nulla osta Commissione UE joint venture paritetica Autoroute Ferroviaire Alpine La società fornirà un servizio di navetta su ferro per gli autocarri e semirimorchi attraverso la galleria del Frejus. Protocollo d'intesa per la realizzazione di uno scalo ferroviario merci. L'intesa prevede la razionalizzazione ed il potenziamento degli impianti per l'interscambio ferro/gomma. Investimento previsto: 1,5 milioni di euro di cui 550mila della Regione Veneto e 400mila Castelfranco. Consegna prevista: 2005. 2003 RFI - Regione Veneto Comune di Castelfranco Veneto (continua) 139 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.44.) 2004 Railion Deutschland AG (DE) FNM Cargo (IT) 2004 Gruppo Torinese Trasporti (GTT) - Sistemi Territoriali spa - Ferrovie EmiliaRomagna (FER) 2004 SBB Cargo Italia Manifestazione d'interesse per acquisizione quota FNM Cargo (49%). Dopo aver acquisito il 30% di RTC, Railion (ex DB Cargo) intende rafforzare la propria posizione sul mercato italiano attraverso una quota rilevante in FNM Cargo. Il Gruppo FNM è controllato dalla Regione Lombardia. (segue) Manifestazione d'interesse per acquisizione quota FNM Cargo. (segue) All'interesse di Railion per FNM Cargo, fa seguito la manifestazione di interesse delle tre compagnie italiane a configurarsi partner interessato ad acquisire una quota di partecipazione in FNM Cargo. La cordata si pone formalmente come attore alternativo e complementare al principale operatore del mercato nazionale, Trenitalia Cargo. La stampa nomina l'operazione "Padania Cargo". Cambio denominazione. Swiss Rail Cargo Italia diventa SBB Cargo Italia. Anche la consorella tedesca SBB Cargo Koln è diventata SBB Cargo Deutschland. Le due società operano sull'asse Germania-Svizzera-Italia. 2004 Francia-Italia Accordo per la suddivisione degli oneri per la realizzazione della linea AV/AC Torino-Lione. Memorandum per la ripartizione degli oneri di costruzione della TorinoLione. Investimento: Italia (2,3 mld di euro per la tratta italiana, oltre al 63% della tratta internazionale comune, di importo complessivo pari a 6,7 mld) e Francia (4,1 mld, oltre al 37% della tratta comune). I due Stati sollecitano tuttavia l'Unione Europea affinché riconosca una sovvenzione pari al 20% del costo dei lavori della tratta internazionale. 2004 RFI - Regione Accordo di programma per le opere del nodo ferroviario di Genova. Liguria RFI si impegna in relazione alle seguenti opere: Terzo Valico dei Giovi, linea AC Milano-Genova, nodo ferroviario di Genova, quadruplicamento della linea ferroviaria Voltri-Brignole-Pieve Ligure, sestuplicamento dei binari urbani tra Genova-Principe e Genova-Brignole, raddoppio GenovaVentimiglia, rifacimento e costruzione di alcune stazioni dell'hinterland genovese. 2004 Brenner Accordo per la costituzione della Società europea Brenner Basistunnel Basistunnel Spa (SE BBT), società di infrastruttura partecipata da FS holding. (BBT) (IT) Primo passaggio per la trasformazione del Gruppo Europeo di interesse Brenner economico Brenner Basistunnel (GEIE BBT) in Società europea. Il GEIE Basistunnel sarà trasformato in Società Europea attraverso la fusione di BBT spa, (BBTAG) (A) costituita da RFI, e BBTAG costituita dall'Austria. Fonte: Nomisma Con l’apertura delle frontiere europee a dieci nuovi Paesi membri anche la realizzazione della rete ferroviaria transeuropea (Ten-R) ha avuto un impulso con la revisione dei criteri di selezione degli assi e dei progetti prioritari, e un nuovo sistema di finanziamenti. In tale contesto, si inseriscono i piani strategici del governo italiano di concerto con Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che ha elaborato un piano prioritario di investimenti veloci lungo tre dorsali europee: a Ovest, con il nuovo tunnel del Moncenisio che collegherà Torino140 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Lione (era il progetto prioritario n. 6 di Essen); a Est con la nuova linea veloce VeneziaTrieste con il collegamento al corridoio pan-europeo 5 (Venezia-Trieste-Lubiana-Kiev); a Nord con l’asse Berlino-Monaco-Verona di recente esteso fino a Napoli e in futuro a Palermo con il Ponte sullo Stretto. Per quanto riguarda il sistema infrastrutturale italiano relativo ai progetti prioritari, si evidenziano alcuni accordi di carattere governativo: - l’intesa per la suddivisione degli oneri per la realizzazione della linea AC/AV TorinoLione tra Italia e Francia, il cui costo complessivo è stimato in 15,2 miliardi di euro complessivi, di cui 6,2 per la parte francese, 6,7 per la parte internazionale e 2,3 per la parte italiana;42 - l’accordo di programma per le opere del nodo ferroviario di Genova, che vedono RFI impegnata in relazione ai seguenti progetti: Terzo Valico dei Giovi, linea AC MilanoGenova, nodo ferroviario di Genova, quadruplicamento della linea ferroviaria VoltriBrignole-Pieve Ligure, sestuplicamento dei binari urbani tra Genova-Principe e Genova-Brignole, raddoppio Genova-Ventimiglia, rifacimento e costruzione di alcune stazioni dell'hinterland genovese. In tema di accordi per lo sviluppo dell’intermodalità, è di qualche interesse il progetto di interoperabilità tra Italia e Slovenia approvato da Trenitalia Divisione Cargo e l’equivalente slovena Slovenske Zoleznice per lo sviluppo dei traffici convenzionali e combinati sull'asse Barcellona-Milano-Venezia-Lubiana-Kiev, che nasce sia dalla crescente domanda di servizi di trasporto e logistica verso i paesi dell'Est europeo, sia dalla crescente attenzione riposta dalla compagnia italiana nell’imminente processo di privatizzazione delle ferrovie slovene. 42 Il tracciato della linea Torino-Lione – opera prioritaria, parte del Corridoio 5 Lisbona-Kiev ed inserita nella cd Quick start list - è diviso in tre parti: una francese (Lione-St. Jean de Maurienne) di 140 km, una internazionale (St. Jean de Maurienne-Bruzolo) di 64 km e una italiana (Bruzolo- Settimo Torinese) di 47 km. Il costo dell'opera è di oltre 13 miliardi di euro complessivi, il cui finanziamento è in parte a carico dei contributi Ue a fondo perduto (20%), in parte da reperirsi sul mercato (30%) e per la parte restante a carico dei due Stati con finanziamento agevolato Bei. L’opera dovrebbe essere ultimata entro il 2018; i soggetti impegnati nella realizzazione sono la Commissione intergovernativa italo-francese (Cig) incaricata di realizzare la tratta internazionale, con il compito di supervisionare e approvare i lavori preliminari, e Ltf (Lyon Turin Ferroviarie) controllata pariteticamente da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e da Réseau Ferré de France (RFF). 141 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 1.2.4. Il settore cargo aereo Lo scenario internazionale Dopo aver risentito della generalizzata crisi dei traffici durante la prima parte del 2003, a cui hanno contribuito diversi fattori – comunemente identificati con la minaccia del terrorismo internazionale, le epidemie asiatiche, il conflitto iracheno e, non ultima, la congiuntura economica negativa - il comparto del traffico aereo merci si è ripreso rapidamente, tant’è che, nel corso del 2004, tutte le maggiori compagnie sono tornate a registrare crescite costanti del traffico cargo, soprattutto grazie alla forte espansione del mercato asiatico e alla ripresa dell’economia statunitense. Parallelamente, il contesto competitivo del settore è stato inevitabilmente influenzato dalle strategie poste in atto dai principali operatori rispetto all’attività core - il trasporto passeggeri –, soprattutto in relazione ai processi avviati di consolidamento e concentrazione che, nel periodo di riferimento, hanno fortemente interessato tutte le compagnie e di cui si va a trattare in modo analitico nella sezione relativa al trasporto passeggeri. In relazione a quanto detto, si fa menzione del processo di fusione tra Air France e KLM, evento di maggior rilievo nel periodo in esame, che prevede un’integrazione progressiva delle attività cargo dei due gruppi, in grado di porre il polo franco-olandese come primo vettore globale, non solo per il traffico passeggeri, ma anche in quello merci, sottraendo il primato finora indiscusso a Luthansa Cargo: Air France e KLM hanno infatti avviato la costituzione della Casa Europea Cargo, struttura centralizzata operativa dalla fine del 2005, incaricata della gestione comune della rete del marketing e delle vendite delle due compagnie che continueranno comunque a detenere la piena responsabilità delle rispettive attività. L’integrazione di KLM con Air France, inoltre, ha determinato l’ingresso di KLM Cargo in Sky Team Cargo, alleanza globale che si posiziona in tal modo sul mercato come il network cargo leader a livello globale, in contrapposizione a WOW, alleanza che fa capo a Lufthansa e di cui sono parte SAS, Japan Airlines e Singapore Airlines. A fronte del processo di concentrazione dei propri competitor, Lufthansa Cargo resta comunque il vettore che più di ogni altro ha tentato di affrontare i cambiamenti in atto nel settore del trasporto merci attraverso un’evoluzione delle proprie strategie di mercato e una politica di profonda innovazione dell’organizzazione e dei servizi offerti; in particolare, il gruppo ha investito nelle misure di sicurezza dei propri hub maggiori (Francoforte, New York e Shanghai), ha puntato sull’offerta di prodotti mirati per tipologia di settore e customer-definite, e ha esteso la propria rete, in particolare verso Stati Uniti e Far East, 142 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ grazie a una sempre più intensa interconnessione con i servizi dei partner. Con riferimento a questo, nel periodo di riferimento sono stati siglati i seguenti accordi: - l’intesa con DHL Express, player globale leader delle consegne espresse e della logistica - di cui Lufthansa Cargo era già partner in Aerologic -, che rappresenta il più importante esempio di integrazione logistica del settore; l’intesa prevede la condivisione delle attività su cinque importanti rotte (per cinque voli alla settimana ciascuna) tra Europa, Asia e Nord America, una delle quali toccherà anche lo scalo italiano di Milano-Orio al Serio, che mira così a rafforzare la propria posizione nel sistema aeroportuale italiano relativamente al trasporto merci; - la costituzione, assieme a Shenzhen Airlines, della joint venture all-cargo Jade Cargo International, che opererà sulle rotte interne alla Cina e sui collegamenti con Singapore, India e Malaysia; - l’ingresso nel mercato asiatico per le attività di cargo management, operate dalla controllata Cargo Counts, mediante un accordo con la compagnia aerea malese low-fare Air Asia, che metterà inoltre a disposizione del gruppo tedesco gli spazi di carico non utilizzati sui propri velivoli; - l’accordo con US Airways, che prevede la commercializzazione della capacità cargo di tutti i voli del vettore americano tra Europa e Stati Uniti da parte di Lufthansa Cargo. Gli accordi citati evidenziano il ruolo trainante che l’espansione del mercato asiatico sta avendo sui traffici cargo, determinando una crescente penetrazione dei vettori europei su tale mercato, ma lasciando prevedere anche un rapido rafforzamento dei vettori asiatici. Al riguardo, si registra nel periodo di riferimento: - l’accordo di China Southern Airlines con KLM, per l’avvio di un nuovo servizio aeromerci tra Shanghai e Amsterdam; - la joint venture tra Qantas Airways e la tailandese CTI Holding - cui fa capo la compagnia aerea Air Sea Transport - per la costituzione del nuovo vettore cargo Thai Air Cargo, con sede a Bangkok, che opererà sui collegamenti per il Giappone, la Cina, l’India e l’Europa. Si evidenzia, da ultimo, la conclusione di accordi a livello governativo, finalizzati a garantire un quadro istituzionale che agevoli il dinamismo del settore. Si registra in particolare l’accordo tra Cina e Stati Uniti che intende incrementare i voli aerei, soprattutto merci, tra i due paesi e garantire ai vettori dei due paesi reciprocità per stabilire nuovi hub. 143 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.45. Principali accordi intrapresi da vettori aerei nel comparto cargo aereo Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 KLM (NL), China Southern Airlines (China) 2004 Lufthansa Cargo (DE), DHL Express (NL) Accordo per l'avvio di un nuovo servizio aeromerci tra Shangai e Amsterdam, dal 15 ottobre 2003. I due vettori condivideranno la capacità disponibile sui quattro voli previsti tra Shangai e Amsterdam. Accordo operativo tra il vettore tedesco Lufthansa e il leader delle spedizioni espresse DHL. L'operazione dà vita alla più grande partnership di logistica nel settore e concerne la condivisione dell'attività per 25 voli/settimana fra Europa, Asia e Nord America. Per l'Italia l'hub è Bergamo-Orio al Serio. Le due aziende sono già in collaborazione attraverso Aerologic, società partecipata da entrambe. Siglato contratto di cargo management per entrare nel mercato asiatico. Cargo Counts, fondata nel settembre 2003, è controllata da Lufthansa Cargo. Air Asia è una compagnia aerea low fare malese. Gli aeroporti di riferimento sono: Kual Lampur, Senai, Johor Barhrul e Bangkok. Joint venture per costituzione di compagnia aerea all-cargo operante su rotte nazionali e intra-asiatiche, Singapore, India e Malaysia. La nuova società verrà chiamata Jade Cargo International e sarà controllata da Shenzhen Airlines (51%), Lufthansa Cargo (25%) e la finanziaria tedesca DEG (24%). Accordo di collaborazione sul collegamento tra Europa e Stati Uniti. L'accordo prevede la commercializzazione della capacità cargo di tutti i voli di Us Airways da parte di Lufthansa Cargo. L'accordo stabilisce inoltre il trasferimento a Lufthansa dell'handling delle importazioni di merci sia in Europa, sia negli aeroporti americani di Philadelphia, Pittsburgh e Charlotte. Joint-venture Thai Air Cargo. La nuova compagnia aeromerci avrà sede a Bangkok e sarà partecipata con il 51% da CTI e con il 49% da Qantas. L'avvio dell'attività è previsto per la metà del 2005. A CTI Holding fa capo la compagnia aerea Air Sea Transport. Air France e KLM istituiscono la "Casa europea cargo". Air France e KLM hanno rafforzato la loro cooperazione nel settore del trasporto merci dando vita ad un team commerciale integrato denominato "Casa europea cargo" che diventerà operativo alla fine del 2005. Il team sarà incaricato di gestire le risorse, il marketing e le vendite nel settore cargo, mentre ciascuna compagnia continuerà a detenere la responsabilità sulle proprie attività. 2004 Cargo Counts (Gruppo Lufthansa, DE), Air Asia (Malaysia) 2004 Lufthansa Cargo (DE), Shenzhen Airlines (China) 2004 Lufthansa Cargo (DE), US Airways (USA) 2004 Qantas Airways (Australia), CTI Holding (Thailandia) 2005 Air France (FR), KLM (NL) Fonte: Nomisma Tab.46. Principali accordi governativi siglati nel periodo di riferimento nel comparto cargo aereo Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 USA Cina Siglato accordo sul trasporto aereo per quintuplicare i voli passeggeri e merci settimanali tra le due nazioni nei prossimi 6 anni. L'intesa consentirà anche ai vettori aeromerci statunitensi di stabilire hub in Cina. L'accordo aggiorna il precedente accordo del 1999 che consentiva alle compagnie aeree di ciascuna nazione di incrementare i voli settimanali tra i due Paesi da 27 a 54. (continua) 144 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.46.) 2004 Unione Proposta di accordo a medio termine per l'aviazione tra Europa e Cile. Europea - L'accordo riguarderebbe tutte le compagnie europee che effettuano servizi Cile da/per il Cile, ma non sostituirebbe gli accordi bilaterali in essere tra il Cile e i singoli Stati membri. La Commissione ha recentemente negoziato accordi simili con la Georgia, il Libano e l'Azerbaijan che saranno sottoposti ad esame nel 2005. Fonte: Nomisma Tab.47. Principali operazioni riguardanti i vettori aerei nel comparto cargo aereo Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Amerijet Internation al (USA) 2003 Antillas Air (USA) Il vettore aeromerci Amerijet Int. ha rilevato l'aviolinea Antillas Air specializzata nel trasporto cargo verso America Centrale. La nuova divisione si chiamerà Amerijet Central America. Previsto fatturato 100 milioni US$. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Il traffico aereo di merci da e per l’Italia fa del Paese uno dei principali mercati europei – secondo solo alla Germania per l’export, e in crescita per i flussi di import, tradizionalmente più deboli – e con notevoli prospettive di incremento, in particolare sulle rotte con il Far East. Tuttavia, il comparto cargo italiano presenta, al confronto degli altri mercati europei, elementi di fragilità rispetto alle reali potenzialità, a causa di carenze riconducibili al sistema infrastrutturale aeroportuale e all’organizzazione logistica, che determinano uno squilibrio tra flussi di traffico e capacità di carico offerta. Ciò ha favorito la forte penetrazione sia dei vettori stranieri, sia degli scali aeroportuali europei nel mercato delle merci italiane a vocazione aerea: ne è conferma il dato secondo cui Alitalia Cargo controlla una quota di mercato inferiore al 20%, mentre gli scali italiani controllano circa il 30% dei flussi di merci import-export, che vengono catturati, al contrario, da aeroporti stranieri come Francoforte e Zurigo. Si evidenzia tuttavia, che pur condizionato dallo scenario delineato, il periodo di riferimento ha registrato deboli segnali di cambiamenti di direzione sul piano: - del potenziamento infrastrutturale e della crescita dei traffici negli aeroporti merci italiani; - di una maggior presenza delle compagnie italiane sul mercato. Riguardo al primo punto, sebbene il settore sconti la difficoltà di creare un sistema hub and spoke pienamente competitivo rispetto ai maggiori aeroporti europei - funzione demandata in Italia agli scali di Malpensa e Fiumicino, i cui rapporti e ruoli sono, secondo molti analisti, tuttora suscettibili di definizione – , è stata avviata una politica di ampliamento 145 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ delle infrastrutture con la realizzazione in entrambi gli scali di due Cargo City, con l’obiettivo di integrare la struttura aeroportuale con un terminal intermodale ed un polo di logistica ad alto valore aggiunto43. Nel contempo il sistema aeroportuale italiano ha assistito all’espansione degli scali di media grandezza, in particolare quelli prossimi ai distretti industriali che sviluppano traffici con il Far East: ne è prova la crescita dello scalo di Bergamo-Orio al Serio, terzo aeroporto milanese, che, avendo individuato nel settore merci il punto di partenza per il proprio sviluppo, è divenuto hub italiano per le attività dei corrieri espressi verso l’Europa, e nel 2003 ha superato lo scalo di Fiumicino per traffico merci. Quanto al secondo punto, nel periodo di riferimento hanno avuto luogo importanti iniziative per il potenziamento della flotta all-cargo italiana, favorite dalle buone previsioni di crescita del settore e dal fatto che l’incremento dell’import ha consentito di bilanciare i traffici import/export necessari per lo sviluppo di servizi dedicati sull’Italia. Si registra infatti la recente nascita di due vettori all-cargo: - Ocean Airlines, compagnia italiana partecipata al 20% dalla società italiana Ital Aviation e all’80% dagli investitori austriaci di Finrep: Ocean Airlines – che mira a diventare il primo operatore cargo italiano - avrà la propria base operativa nello scalo di Brescia-Montichiari, in posizione centrale rispetto ai flussi del sistema industriale italiano, e intende operare in Asia e principalmente sulla Cina, verso cui ha già avviato il collegamento Brescia-Hong Kong, sia come compagnia di linea, sia come vettore charter per compagnie come Lufthansa Cargo e Cargolux; - Cargoitalia, società a capitale interamente italiano, che porrà la propria base operativa all’aeroporto di Milano-Malpensa e punterà sia sulle rotte per il Far East, sia su quelle per il Nord America.44 Tali iniziative dovrebbero sottrarre quote di mercato ai vettori stranieri e garantire un maggiore flusso di merci attraverso gli scali italiani. A queste si aggiunge la politica di rinnovo e ampliamento della flotta merci avviata da Alitalia Cargo, che punta ad incrementare del 19% il tonnellaggio trasportato per il 2005, anche mediante una razionalizzazione dei servizi e l’estensione del network. A tal fine la compagnia ritiene 43 44 Per lo scalo di Fiumicino è inoltre in corso di realizzazione una piattaforma logistica retroportuale vera e propria, che rappresenta una infrastruttura di carattere innovativo per il sistema italiano. Entrambe le compagnie opereranno a pieno ritmo con una flotta di cinque aerei tuttomerci. 146 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ fondamentale il rafforzamento delle partnership già esistenti con altri vettori45, che garantiscono già l’80% del fatturato cargo. In materia di accordi, inoltre, si dà notizia dell’intesa siglata dalla divisione cargo della compagnia di bandiera per l’ingresso in Cargo US JV di Sky Team, società con base ad Atlanta che commercializza sul mercato statunitense i servizi di Air France, Korean Air e Delta. Alitalia Cargo è inoltre candidata ad entrare nella Casa Europea Cargo, struttura centralizzata, recentemente costituita da Air France-KLM, per la gestione comune della rete del marketing e delle vendite delle due compagnie. Tab.48. Principali accordi intrapresi da vettori aerei nel comparto cargo sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Alitalia (IT), Cargo US JV (Alleanza SkyTeam) Alitalia ha firmato l'accordo per l'ingresso nella Cargo US JV di Sky Team, società con base ad Atlanta che commercializza i prodotti e i servizi sul mercato statunitense per conto di Air France, Korean Air, Delta. Il futuro ingresso di Alitalia conferma la volontà del vettore italiano di perseguire la scelta strategica alla base dell’alleanza SkyTeam. La US/JV è il modello industriale che meglio rappresenta le sinergie ottenibili tra i vettori che ne fanno parte, poiché mette a disposizione del mercato statunitense un unico punto di contatto per la clientela. Fonte: Nomisma 45 Si ricorda ad esempio come, rispetto alle destinazioni dell’Medioriente e del Far East, Alitalia Cargo veicoli il traffico merci attraverso voli in partnership con Nippon Cargo, Korean Air, Cargolux e Emirates. 147 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 2. IL TRASPORTO PASSEGGERI 2.1. Il settore terrestre 2.1.1. Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza Nell’impostazione di questa sezione, il presente Rapporto ha tenuto conto, rispetto alle edizioni precedenti, dei mutamenti di scenario da tempo in atto e imputabili in sostanza all’apertura dei mercati del trasporto pubblico locale - in primis quello italiano – e all’ingresso di operatori ferroviari e su gomma sui mercati internazionali. Tale dinamica ha fatto sì che la tradizionale distinzione operata tra trasporto pubblico locale e trasporto a media-lunga percorrenza, sia su ferro che su gomma, abbia in qualche modo perso la sua ragione d’essere se affrontata dal punto di vista degli operatori e dei loro processi di internazionalizzazione, integrazione o concentrazione: nel corso degli ultimi anni, infatti, gli operatori – soprattutto i grandi player europei – tendono ad adottare indistintamente le proprie strategie sia sui mercati locali che su quelli a media-lunga percorrenza. In un quadro di riferimento generale che vede ancora sostanzialmente chiuso il mercato ferroviario a lunga percorrenza e che assiste alla messa a gara congiunta (si pensi soprattutto al caso italiano) di servizi di interesse locale e regionale, ha senso pertanto tracciare le dinamiche in atto dal punto di vista delle strategie e non tanto da quello dei mercati di ingresso, la cui distinzione rischia di essere talvolta artificiosa. Lo scenario internazionale Con riferimento al processo di liberalizzazione del mercato del trasporto pubblico locale nei diversi Paesi in ambito comunitario, il settore ha assistito, nel periodo in esame, all’ampio dibattito generato dalla cosiddetta sentenza Altmark1, che ha stabilito gli orientament europei in relazione alle compensazioni costituenti la contropartita di obblighi di servizio pubblico - erogate dall’ente di competenza a beneficio di un determinato gestore - che possano essere considerate alla stregua di aiuti di Stato. Il provvedimento ha 1 Causa Altmark Trans GmbH, C-280/00 – Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 24 luglio 2003 riferita al “Regolamento (CEE) n. 1191/69, relativo all’azione degli Stati membri in materia di obblighi inerenti alla nozione di servizio pubblico nel settore dei trasporti per ferrovia, su strada e per via navigabile, come modificato dal regolamento (CEE) del Consiglio n. 1893/91”. 148 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ stabilito che una compensazione finanziaria, volta a costituire unicamente la contropartita di obblighi di servizio pubblico imposti dagli Stati membri, non reca indebiti vantaggi finanziari al soggetto beneficiario nel momento in cui ricorrano alcune condizioni che definiscano chiaramente e a monte il rapporto in essere tra l’ente competente e il gestore e i relativi obblighi.2 Rispetto a quanto già segnalato nel rapporto precedente gli assetti di mercato nel settore del trasporto pubblico di passeggeri vedono una conferma dei processi di concentrazione dei maggiori operatori europei sui principali mercati (si pensi a Francia e Germania), sia del trasporto pubblico locale su gomma, sia di quello ferroviario locale e a media-lunga percorrenza. Proprio con riferimento all’apertura del mercato internazionale del trasporto ferroviario passeggeri - come già evidenziato nella sezione relativa al trasporto ferroviario delle merci - nel 2004 l’Unione Europea, contestualmente all’adozione del “terzo pacchetto ferroviario”, ha confermato l’entrata in vigore della liberalizzazione per il 1°gennaio 2010, data dopo la quale le imprese ferroviarie titolari di una licenza e dei certificati di sicurezza necessari potranno operare servizi internazionali in ambiente comunitario. Allo stato attuale, l’ingresso nei nuovi mercati da parte degli operatori leader è spesso avviato tramite strategie incentrate principalmente su accordi di partnership con operatori locali storici; è il caso di Arriva, Deutsche Bahn, Stragecoach e Ratp sul mercato britannico e italiano. E’ appena il caso di notare tuttavia che il livello di frammentazione di mercato è notevolmente differente nei vari Stati membri; infatti laddove i mercati più liberalizzati (si citano tra gli altri quello francese e quello tedesco) vanno avviandosi verso una struttura che vede oltre il 70% del mercato domestico detenuto dalle cinque compagnie maggiori, (non necessariamente nazionali), al contrario il mercato italiano – che pure ha assistito 2 Le condizioni sono quattro e in presenza di esse è lecito ritenere che l’impresa non tragga alcun vantaggio finanziario dall’erogazione di contributi pubblici. Nello specifico: (i) l’impresa beneficiaria deve essere effettivamente incaricata dell’assolvimento di obblighi di servizio pubblico e detti obblighi devono essere definiti in modo chiaro; (ii) i parametri sulla base dei quali verrà calcolata la compensazione devono essere previamente definiti in modo obiettivo e trasparente; (iii) la compensazione non può eccedere quanto necessario per coprire tutti o parte dei costi originati dall’adempimento degli obblighi di servizio pubblico, tenendo conto degli introiti relativi agli stessi nonché di un margine utile ragionevole; (iv) quando la selezione viene effettuata al di fuori dell’ambito di una gara di appalto pubblico, il livello di compensazione deve essere determinato in rapporto a un’analisi dei costi in cui un’impresa media dovrebbe incorrere (tenuto conto degli introiti e del margine di utile ragionevole ricavato dall’adempimento dei suddetti obblighi). 149 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ negli anni passati ad una serie di alleanze tra operatori maggiori e minori che hanno indotto gli analisti a ipotizzare una progressiva concentrazione del settore – permane altamente frammentato e saldamente controllato dagli operatori incumbents nei rispettivi bacini di dimensione provinciale o sub-provinciale. In tema di trasporto ferroviario a media-lunga percorrenza, sul mercato britannico, la conferma dell’affidamento del servizio sulla East Coast Main Line alla società Great North East Railway (GNER) - compagnia di proprietà del gruppo amatoriale Sea Containers - ha deluso le aspettative di competitor eccellenti, britannici, danesi e tedeschi, tra cui il raggruppamento temporaneo formato da Deutsche Bahn, Stagecoach Group e Virgin Group Investments e altri concorrenti tra cui il gestore delle ferrovie danesi DSB, First Group e Scottish and North Eastern Railway, interessati al mercato della costa orientale dell’isola. La mancata aggiudicazione giunge in un momento di grande espansione del gruppo Stagecoach, uno dei più grandi operatori di trasporto della Gran Bretagna3, che ha annunciato l'ordine di 340 mezzi destinati al mercato inglese, operazione che si inserisce tra gli obiettivi di crescita del gruppo che intende aumentare di circa il 20% il network entro il biennio 2006-2007. L’operatore infatti intende rafforzare la propria posizione sul mercato britannico, concorrendo per l’affidamento delle direttrici occidentali e settentrionali del Regno Unito. A questo proposito, è recente la comunicazione della Strategic Rail Authority, l'autorità nazionale ferroviaria, che ha reso noti i nomi delle compagnie ammesse alla short list alle gare indette per la concessione dei servizi Greater Western e Thameslink/Great Northern, per sette e quattro anni rispettivamente. National Express Group, First Group e – appunto – Stagecoach si sono prequalificati per il servizio ferroviario della linea Greater Western, mentre le stesse compagnie sono ammesse a concorrere per la linea Thameslink/Great Northern insieme a MTR-John Laing ed ad un consorzio temporaneo composto da Danish Railways (DSB) e English, Welsh and Scottish Railways (EWS). Con riferimento a tali gare, ha senza dubbio destato scalpore l'esclusione di Govia, la joint venture composta da Keolis e Go-Ahead, attuale gestore della linea Thameslink. 3 Stagecoach movimenta circa 2 milioni di passeggeri/giorno con oltre 7.000 veicoli; nel 2004 il gruppo ha registrato un aumento di passeggeri dell’1,4%. 150 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Nel periodo di riferimento alcuni tra i maggiori player hanno rafforzato la propria posizione in ambito internazionale. Attraverso accordi e acquisizioni di varia natura, il gruppo britannico Arriva International ha inteso consolidare la propria presenza sul mercato nazionale, rafforzare la posizione su quello italiano, olandese e portoghese, e da ultimo entrare nel mercato tedesco del trasporto pubblico locale su gomma. La strategia è stata condotta secondo alcune linee fondamentali e nello specifico: - acquisendo il gruppo Sippel, una delle maggiori società di autolinee private tedesche ed inserendosi per la prima volta nel mercato del trasporto pubblico su gomma in Germania; - intensificando le trattative per l’acquisizione della connazionale Sovereign Bus and Coach Company, operatore del servizio dell'Hertfordshire – acquisizione che ha trovato l’approvazione della Competition Commission, l’organo antitrust britannico; - assumendo, dopo l’acquisto di Sab Autoservizi di Bergamo nel 2002, il controllo delle piemontesi Sadem e Sapav, entrando nel capitale della friulana Saf – già controllata dagli enti locali - con una quota del 49% e partecipando a due gare per l’affidamento del trasporto ferroviario regionale e locale in Liguria e della linea ferroviaria del Passante di Milano; - avviando l’intesa per la costituzione di una joint venture paritetica con il gruppo Barraqueiro, unico operatore privato ferroviario del Portogallo, operazione che necessità del parere dell’autorità antitrust portoghese4: la nuova società possiederà anche una quota pari al 34% di Metro Transportes do Sul (MTS), consorzio che opererà fino al 2032 sulla nuova rete tramviaria che collegherà l'area sud di Lisbona, attualmente in costruzione; ottenendo il prolungamento dell’affidamento della gestione dei servizi ferroviari regionali nelle province olandesi di Friesland e Groningen per altri 15 anni e aggiundicandosi la gestione dei servizi transfrontalieri tra Paesi Bassi e Germania, per un valore complessivo a base d’asta di 750 milioni di euro. Con questo accordo, Arriva International conferma l’interesse prioritario mostrato per il mercato portoghese: attraverso Arriva Portugal, la compagnia - presente in Gran Bretagna, Danimarca, Spagna, Svezia, Olanda e Italia – aveva già proceduto negli ultimi anni a varie 4 In caso di effettiva costituzione della joint venture infatti le due società avranno una gestione congiunta di 1100 autobus, 18 treni e a partire dal 2006, 24 tram. 151 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ acquisizioni nel nord del paese e, nel 2003, al rilevamento della quota di controllo di Transportes Sul del Tejo (TST), azienda leader del trasporto pubblico nella regione a sud di Lisbona, consolidando la propria posizione di player di rilievo sul mercato nazionale. Una strategia di espansione è stata tracciata anche da Transdev, operatore francese di trasporto pubblico partecipato da Caisse des Depots (68%), da Ratp (15%) e da San Paolo Imi (7%), relativa al consolidamento su mercati esteri, europei e non, che rappresentano il 43% dell'attività e oltre il 60% dei risultati complessivi del gruppo. Transdev, in particolare, può vantare solide posizioni in Gran Bretagna, Portogallo e, fuori Europa, in Australia. I positivi risultati degli ultimi anni – il fatturato del gruppo è aumentato del 19% nel solo anno 2004 -, è stata alimentata anche dal mercato francese attraverso investimenti nelle città medie e nell’innovazione. Ancora con riferimento al mercato europeo, si segnala l’interesse di uno tra i maggiori player asiatici, MTR Corporation, operatore che gestisce il servizio della metropolitana di Hong Kong, intenzionato a stringere partnership con operatori locali per espandersi nel mercato ferroviario europeo e in particolare, nei mercati più liberalizzati, quali Inghilterra, Svezia e Germania. MTR, già presente nell’Inghilterra sud-orientale nella regione del Kent e nel sud della Svezia, mira ad aggiudicarsi le tratte britanniche della Silverlink, SouthWest Trains e – come già anticipato – della Great Northern e l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale a Stoccolma. Si riportano di seguito le operazioni e gli accordi di rilievo per il settore internazionale che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento. Tab.49. Principali operazioni riguardanti operatori di TPL sul mercato internazionale Acquirente Anno Arriva 2005 International (GB) Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Sippel Group Acquisizione. (DE) Il gruppo britannico Arriva ha acquisito il gruppo Sippel, una delle maggiori società di autolinee private tedesche. Fonte: Nomisma Tab.50. Principali accordi tra operatori di TPL sul mercato internazionale Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Great North East Railway (Gruppo Sea Containers, GB), Governo Britannico Conferma dell’affidamento del servizio sulla East Coast Main Line alla società Great North East Railway (GNER), compagnia di proprietà del gruppo Sea Containers. L’importo è di 1,3 milioni di sterline per un periodo di sette anni. Tra i concorrenti eccellenti: il raggruppamento temporaneo formato da Deutsche Bahn, Stagecoach Group e Virgin Group Investments, ed inoltre la danese DSB, First Group e Scottish and North Eastern Railway. (continua) 152 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.50.) 2005 Arriva International (GB), Sovereign Bus and Coach Company (GB) Arriva International Ldt (GB), Barraqueiro Group (PT) Trattative per l'acquisizione - Nulla osta. L'antitrust inglese (Competition Commission) ha approvato l'acquisizione da parte di ARRIVA dell'operatore del servizio dell'Hertfordshire. Joint venture paritetica, sottoposta a nulla osta. Il gruppo Barraqueiro è l'unico operatore privato ferroviario del Portogallo. In caso di effettiva costituzione della joint venture le due società avranno una gestione congiunta di 1100 autobus, 18 treni e a partire dal 2006, 24 tram. L'autorità antitrust portoghese dovrà esprimersi sull'operazione. Arriva (segue) La joint venture Arriva-Barraqueiro possiederà anche il 34% di International Ldt azioni di MTS (Metro Transportes do Sul), consorzio che opererà fino al (GB), 2032 nella nuova rete tramviaria che collegherà l'area sud di Lisbona, Barraqueiro attualmente in costruzione (investimento 1,7m euro). Group (PT), Metro Transportes do Sul (MTS) (PT) Arriva Conferma dell’affidamento della gestione dei servizi ferroviari regionali International Ldt per i prossimi 15 anni nelle province olandesi di Friesland e Groningen, (GB), oltre a quelli di una linea transfrontaliera tra Olanda e Germania. Province di L’importo per il primo anno è di circa 34 milioni di euro (valore Friesland e complessivo circa 750 milioni). Già da 5 anni gestore del servizio Groningen (NL) ferroviario regionale nelle due province, Arriva si è impegnata ad introdurre 50 nuovi treni entro settembre 2007. Il servizio attraverso il confine con la Germania, novità dell'appalto, sarà avviato nel novembre 2006. Fonte: Nomisma Con riferimento alle modifiche della regolazione del settore, si dà notizia del fatto che il governo francese ha decentrato alle Regioni le competenze relative al trasporto pubblico locale: a seguito di ciò, a conclusione di un dibattito della durata di oltre vent’anni, la STIF, Autorità dei Trasporti dell'Ile de France, ha assunto le funzioni di regolatore regionale ed è stata incaricata di gestire il riassetto, che coinvolge direttamente Ratp, operatore pubblico dell’area parigina, è fonte di una difficile contrattazione tra Stato e Regione, in materia di competenze finanziarie. Nel Regno Unito, invece, segnali avversi al processo di privatizzazione sono emersi da un recente rapporto della Commissione Trasporti della Camera, che ha reso noti dati secondo cui la privatizzazione della metropolitana londinese ha prodotto limitati benefici aggiunti, in considerazione dell’aumento dei costi di esercizio. Il rapporto evidenzia le preoccupazioni dell’organismo istituzionale circa la gestione, i costi e la consegna dei 153 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ progetti infrastrutturali che seguono il piano di partnership pubblico/privata (PPP) adottato per la metropolitana inglese. Lo scenario italiano Il settore italiano del trasporto pubblico locale presenta alcune caratteristiche peculiari: un assetto competitivo (laddove esistente) caratterizzato da concorrenza per il mercato, un peso elevato della contribuzione pubblica fortemente al di sopra della media europea5 e un forte grado di frammentazione dovuta ad un elevato numero di operatori privati di piccola dimensione.6 Nel periodo di riferimento la materia dei servizi pubblici è stata profondamente riformulata dal decreto legge 269/20037 che ha inibito il processo di liberalizzazione avviato nel 1997, legittimando gli enti locali a procedere con gli affidamenti in house a tutela della posizione degli incumbents, le società ex-municipalizzate. A seguito delle nuove disposizioni normative, molti tra gli enti locali hanno sospeso l’iter per la messa a bando dei servizi, il cui termine ultimo era stato precedentemente fissato al 31 dicembre 2003; tra questi: il Comune di Roma, che ha riconfermato per nove anni l’affidamento alle società pubbliche Trambus e Metro; le Province di Bari, Foggia, Novara, Alessandria, Biella, Verbania e Asti; la Regione Marche che ha modificato la legge regionale legittimando l’in house. Il Comune di Genova, invece, dopo la scissione di AMT in AMI (società proprietaria dell’infrastruttura) e AMT (gestore), ha optato per una compagnia mista ed ha messo a gara il 41% del capitale azionario: l’operazione prevede la conferma ad AMT dell’affidamento del servizio per nove anni e l’affidamento della 5 6 7 Secondo recenti studi di settore, il rapporto ricavi/costi in un panel di paesi dell’Unione Europea è così distribuito: Gran Bretagna (84,2%), Germania (60,5%), Svezia (55,4%), Olanda (40,0%) e Francia (39,2%), Belgio (33,1%) e Italia (30,7%), con una media europea, esclusa l’Italia, pari al 52,1%. (Fonte: elaborazioni Earchimede Consulting su dati Eu-Isotope Research, UITP, European Transport Commission, Merryl Lynch Report, bilanci societari dei maggiori player europei, 2005). La stessa analisi condotta in altri paesi ha evidenziato come la quota di mercato riconducibile ai cinque player maggiori sia così suddivisa: Francia (82%), Belgio (77%), Svezia (72%), media paesi europei esclusa l’Italia 64% (Fonte: ibidem). Riguardo a ciò, si fa notare come le maggiori cinque imprese italiane detengano il 27% del mercato italiano, dato di gran lunga inferiore a quello della media europea. Per completezza, si riporta il dato secondo cui le due maggiori aziende italiane del settore, ATM Milano e Trambus Roma, forniscono complessivamente il 18% dei servizi italiani di trasporto pubblico locale, offrendo rispettivamente circa 137 e 130 milioni di vetture/km a circa 600 e 900 milioni di passeggeri l’anno, mentre Ratp produce circa 460 milioni di vetture/km trasportando 2600 milioni di passeggeri e Arriva, Transdev e Keolis oltre 1000 milioni di passeggeri/anno (Fonte: Clickmobility su informazioni Dexia Crediop-Asstra, 2004). Si veda: art. 4 del decreto-legge n. 269/2003 convertito in legge n. 326/2003. 154 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ gestione al partner privato. Non hanno invece modificato il quadro normativo definito in precedenza e incentrato sul sistema degli appalti tramite gara, tra le altre, la Regione Emilia-Romagna, in cui il servizio è stato affidato tramite gara in tutti i bacini provinciali ad esclusione di Bologna, e la Regione Lombardia che ha optato per la divisione in lotti. Di fatto gli analisti concordano nel dare una lettura uniforme delle gare per la gestione del servizio pubblico locale già svolte o in corso in Val d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, caratterizzato da una scarsa partecipazione degli operatori nazionali ed esteri, da basi d’asta limitate, da corrispettivi non adeguati all’inflazione8 e ribassi contenuti nell’ordine dell’1-2%. Le esperienze di gara hanno evidenziato che l’aggiudicatario è tipicamente il precedente gestore, che partecipa da solo o in associazione con altri soggetti. Tali nuovi elementi rendono evidente come lo scenario ipotizzato negli anni passati di un mercato interno fortemente appetibile per i grandi player esteri non si sia ad oggi delineato. Sul mercato si è assistito di conseguenza ad una minore attenzione degli operatori esteri per il settore del trasporto pubblico su gomma e ad un rallentamento delle alleanze con le compagnie italiane; allo stesso tempo l’attenzione dei competitor internazionali si è spostata sulle recenti gare per il trasporto ferroviario di interesse regionale e locale. Si sintetizzano di seguito le strategie di alcuni dei maggiori player europei sul mercato italiano, riferite al periodo in esame. - Il gruppo inglese Arriva International, entrato nel 2002 nel settore italiano del trasporto locale con l’obiettivo dichiarato di raggiungere una quota pari al 15% dell’intero mercato, dopo l’acquisto di Sab di Bergamo9 - uno dei principali operatori su gomma del settore urbano ed extraurbano in Lombardia -, il gruppo ha concluso negli anni di riferimento diverse operazioni, e segnatamente rilevando il 49% di Saf insieme ad una cordata pubblica di maggioranza, che detiene il 51%10, e acquisendo le piemontesi 8 9 10 A conferma della scarsa appetibilità economica di alcuni bacini dal punto di vista degli operatori, è il fatto che talvolta le gare vengono disertate anche dal gestore incumbent. E di conseguenza con il subentro nel controllo di 49% di KM Cremona, del 51% di Saia Trasporti Brescia, del 100% di SIA Brescia, del 100% di SAL Lecco e del 30% di Trieste Trasporti (si veda l’edizione precedente di questo rapporto: Federtrasporto-Nomisma, Scenari dei trasporti. L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana, vol 6, dicembre, Roma). Cordata costituita da vari enti locali e istituti finanziari, tra cui le Province di Gorizia e Pordenone, la Provincia e il Comune di Udine, Friulia, società finanziaria della Regione Friuli-Venezia Giulia e la Banca Popolare Friul Adria, e che detiene il 51% di Saf. In passato anche la divisione regionale di Deutsche Bahn, oltre ad Arriva, aveva manifestato interesse per configurarsi come socio privato nel capitale di Saf. 155 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Sadem e Sapav, due tra le principali società piemontesi di autolinee private, precedentemente controllate dal gruppo valdostano Savda, entrambe coinvolte insieme al gruppo torinese GTT in un’associazione temporanea per i Giochi Olimpici 2006. Contestualmente Arriva ha partecipato alle gare per l’affidamento del servizio di trasporto ferroviario di interesse regionale e locale bandite dalla Regione Lombardia, relativamente alla linea ferroviaria del Passante di Milano, e dalla Regione Liguria. - Il gruppo francese Ratp, gestore dei servizi di trasporto pubblico locale del bacino di Parigi, si è aggiudicato, nel 2003, l’appalto per la gestione della rete tramviaria di Firenze, in via di costruzione ad opera dello stesso gruppo costituitosi capofila di un consorzio temporaneo a cui partecipano diversi soggetti tra imprese estere e italiane (tra cui Alstom e Ansaldo); al termine della realizzazione dell’infrastruttura, verrà costituita la società di gestione, partecipata da Ratp (51%) e Ataf (49%), storico gestore del bacino fiorentino, che gestirà la rete per trent’anni a partire dal 2008. E’ interessante rilevare come l’intera operazione si configuri come il primo caso di project financing nel settore italiano del trasporto pubblico locale. Si segnala inoltre che nel contesto regionale toscano Ratp è anche azionista de La Ferrovia Italiana di Arezzo. - L’operatore britannico First Group, leader nel trasporto di superficie inglese con un fatturato di circa 2,5 miliardi di sterline l’anno e nel settore internazionale del trasporto su gomma11, ha manifestato interesse a rilevare la quota del 20% di Cotral, l’azienda di trasporto controllata della Regione Lazio, e a configurarsi pertanto come socio privato della società, a fianco degli enti locali. Si segnala, con riferimento alla vicenda Cotral, che contestualmente a First Group, una manifestazione d’interesse per l’acquisizione della quota è stata avanzata anche da un raggruppamento che fa capo a Sita, società del Gruppo FS, e che comprende inoltre APM Perugia e diversi piccoli operatori laziali (cordata che si è aggiudicata altresì nel 2004 l’affidamento del lotto aggiuntivo del Comune di Roma) e Opere Generali.12 - Il gruppo Keolis, il maggior operatore francese, controllato per il 90% da Paribas e SNCF, ha partecipato alla gara per l’affidamento del trasporto ferroviario di interesse regionale e locale bandita dalla Regione Liguria. 11 12 Alcuni dati: il gruppo nel 2004 possiede circa 9.300 mezzi e impiega oltre 25mila dipendenti. Per completezza, si ricorda che nel rapporto precedente era stata data notizia della manifestazione di interesse per l’acquisizione della quota privata del capitale di Cotral, da parte di TpNet, di Arriva e della stessa cordata formata da Sita, Apm Perugia e piccole imprese di trasporto pubblico locale del Lazio. 156 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - La compagnia francese Connex, ha partecipato alle gare per l’affidamento del servizio ferroviario regionale e locale bandite da Regione Lombardia (linea del Passante di Milano), Regione Liguria e Regione Veneto. - L’operatore svedese Citypendeln ha manifestato interesse alla partecipazione alle gare ferroviarie del Veneto, in associazione temporanea d’impresa con Ferrovie Nord Milano, e della Lombardia. Con riferimento agli operatori esteri che hanno inteso partecipare alle gare regionali per il servizio di trasporto ferroviario, si evidenzia che il governo italiano ha negato a Connex e a Citypendeln - società di diritto svedese, ma controllata dalla francese Keolis, a sua volta controllata dalla compagnia nazionale ferroviaria francese SNCF - l’accesso alla gestione dei servizi ferroviari sul mercato italiano, escludendole di fatto dalle gare in corso, con la motivazione che non sussistono di fatto condizioni di reciprocità con il mercato d’oltralpe. Il provvedimento, che non riguarda la partecipazione delle altre compagnie straniere segnatamente le britanniche Arriva e First Group - dal momento che il Regno Unito ha da tempo aperto il mercato ai competitor stranieri, si configura nel panorama normativo europeo come un caso isolato, in quanto gli altri Stati membri che hanno proceduto alla messa a gara del servizio ferroviario passeggeri regionale – come Svezia, Danimarca, Paesi Bassi e Germania - non hanno posto restrizioni.13 Si riportano di seguito le principali gare per il servizio ferroviario oggetto dell’analisi di queste pagine. Tab.51. Principali bandi per la messa a gara di servizi ferroviari di interesse locale e regionale Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Regione Liguria Bando di gara per il trasporto ferroviario di interesse regionale e locale. Il bando prevede: percorrenza minima di 6.900.982 treni-km; lotto unico; importo a base 589.845.420 euro + IVA; durata nove anni (1.1.200631.12.2014). 5 società tra italiane e straniere hanno superato la fase della manifestazione d'interesse: Trenitalia, FNM, Arriva International, Connex e Keolis. Aggiudicazione entro 31 mar 2005. Operatività dal 1 gen 2006. (segue) La gara non viene assegnata. Resta valido il contratto tra Regione e Trenitalia spa fino al 31.12.2005. Trenitalia e FNM non hanno superato l'offerta tecnica. Arriva International, Keolis e Connex hanno scelto già da prima di non proseguire il percorso di gara. (continua) 13 A questo proposito si ricorda che Citypendeln è stata costituita da Keolis in occasione della vittoria della gara per il servizio pubblico locale di Stoccolma. 157 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.51.) 2004 Regione Veneto 2004 Regione Lombardia 2005 Regione EmiliaRomagna Procedura per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale su ferro. Il Veneto è la prima regione ad aver avviato la procedura di gara europea per questo genere di servizi. 3 società hanno superato la fase della manifestazione d'interesse: la francese CGEA CONNEX spa e due ATI: 1) la svedese CITYPENDELN con l'italiana FNMT-Ferrovie Nord Milano Trasporti; 2) Trenitalia spa e Sistemi Territoriali spa. (segue) Pervenuta un'unica offerta da parte dell'ATI Trenitalia e Sistemi Territoriali, nuovo aggiudicatario. Procedura per l'affidamento della linea ferroviaria Varese-Gallarate-Milano Passante-Pioltello, per 9 anni. Nove le società in prequalifica: Trenitalia, FNM, ATM Milano, CGEA Connex, Citypendeln, Arriva Italia, First Italia, ATI (ACT Reggio Emilia e Sistemi territoriali Venezia). Scad. 19 ott 2004. (segue) Affidato il servizio ferroviario al raggruppamento (Trenitalia, Ferrovie Nord, ATM). Procedura per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico ferroviario. La gara interessa un unico lotto e il servizio in oggetto ammonta a 15.666.350 treni*km/anno. L’importo di base è pari a 90.792.732 euro/anno per tre anni. La data di scadenza prevista per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 15 luglio 2005. Fonte: Nomisma In considerazione dei molti elementi di analisi e della dinamicità riscontrata nel settore nel periodo di riferimento, si procederà ad evidenziare gli avvenimenti di maggior rilievo e rimandarne il dettaglio alle tabelle riassuntive, suddivise in base a: - operazioni di M&A effettuate da compagnie italiane ed estere su società italiane; - costituzione di consorzi ad opera di raggruppamenti temporanei d’impresa aggiudicatari di gare in un determinato lotto o bacino o di operatori privati; - accordi e joint venture tra operatori italiani ed esteri; - percorsi di privatizzazione in corso nel settore; - affidamenti tramite gara per la gestione dei servizi su gomma o su ferro; - accordi di proroga di affidamento diretto al gestore storico. Di seguito si descrivono pertanto alcuni tra gli elementi più interessanti che hanno riguardato il mercato italiano nel periodo di riferimento: - tra le operazioni, si ricordano le acquisizioni, da parte di Arriva International, di Saf, Sadam e Sapav, ampiamente commentate in precedenza; 158 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.52. Principali operazioni riguardanti operatori di TPL sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Arriva International (GB) 2003 SAF spa (IT) Acquisizione 49%. Conclusa la cessione di Saf con una cordata pubblica di maggioranza. I soci: Arriva (49%) Provincia di Udine, Provincia di Gorizia, Provincia di Pordenone, Comune di Udine, società finanziaria della Regione (Friulia), Banca Popolare Friul Adria (51%). Fusione - Protocollo d'intesa per la costituzione di Ferrovie del Mediterraneo. Firmato a Napoli il protocollo d'intesa per la fusione. L'esigenza della fusione nasce dalla difficoltà di risolvere i problemi di tipo infrastrutturali nelle regioni del Sud. Ferrovie del 2004 Mediterraneo (IT) Arpa (Chieti) 2004 Ferrovie della Calabria, Ferrovia Circumvesuviana, Ferrovie ApuloLucane, Ferrovie del Sud-Est Cerella (IT) Arriva International (GB) 2005 Sadem spa (IT) Arriva International (GB) 2005 Sapav spa (IT) Acquisizione 85%. Con l'operazione Arpa fa il suo ingresso in un comprensorio abruzzese di grande importanza. Cerella è un operatore privato che gestisce collegamenti con Roma, Napoli, la Campania e le aree interne del chietino (circa 4milioni vett/km all'anno). Il Consorzio nasce per volontà dell'ANAV Basilicata. Acquisizione. Il gruppo inglese Arriva ha acquistato Sadem, una tra le principali società piemontesi di autolinee private, finora controllata dal gruppo valdostano Savda. Sadem effettua il collegamento tra Torino e l'aeroporto di Caselle. L'impresa, insieme alla consorella Sapav, ha costituito con la GTT (Gruppo Torinese Trasporti) un'associazione temporanea d'impresa per i Giochi Olimpici 2006. Acquisizione. Il gruppo inglese Arriva ha acquistato Sapav una tra le principali società piemontesi di autolinee private, finora controllata dal gruppo valdostano Savda. Sapav opera il servizio extraurbano della provincia di Torino. L'impresa, insieme alla consorella Sadem, ha costituito con la GTT (Gruppo Torinese Trasporti) un'associazione temporanea d'impresa per i Giochi Olimpici 2006. Arriva, considerata una tra le più grandi imprese europee che operano nel trasporto pubblico, aveva già rilevato nel 2002 la Sab Autoservizi di Bergamo. Fonte: Nomisma - per quanto riguarda la costituzione di consorzi ad opera di raggruppamenti temporanei d’impresa aggiudicatari di gare in un determinato lotto o bacino o di operatori privati, tra i maggiori, si segnalano: la costituzione di Siena Mobilità, di Cremona Trasporti e di 159 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Adda Trasporti; la costituzione di Cotrab, consorzio lucano, che nasce dalla fusione di circa trenta società private della Basilicata e che è espressione di un processo di concentrazione dell’offerta che si sta sviluppando negli ultimi anni con riferimento alle piccole-medie imprese private in risposta alla crescente competizione e alla messa a gara dei servizi; Tab.53. Altre operazioni riguardanti operatori di TPL sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Cremona Trasporti 2004 KM spa, Line spa e Star spa Cotrab 2004 Adda Trasporti 2005 Siena Mobilità 2005 Effetti rilevanti dell’operazione Costituzione del consorzio "Cremona Trasporti". Costituzione del Consorzio dall'ATI che nel maggio 2003 aveva vinto la gara per il II lotto della Provincia di Cremona relativo al Cremonese, Soresinese e Casalasco. 29 aziende Costituzione di Cotrab (fusione). private lucane Costituito a Potenza il Consorzio Trasporti Aziende Basilicata (COTRAB) che nasce dalla fusione di 29 piccole aziende private lucane. I dati: 15 milioni di passeggeri/anno; 23,5 milioni di km di linee interurbane e 3,1 milioni di km di linee urbane. AutoGuidovie Costituzione del Consorzio "Adda Trasporti". Italiane (AGI), Costituzione del Consorzio dall'ATI che nel luglio 2003 Brescia Trasporti aveva vinto la gara per il II lotto della Provincia di e AE Autolinee Cremona relativo al Cremasco. dell'Emilia) Train, Lfi, Rama, Costituzione di Siena Mobilità spa. Sita, Buy Bus La società nasce da un pool di aziende che detengono (IT) quote societarie proporzionali ai km coperti: Train (66,07%), Lfi (46,04%), Rama (4,11%), Sita (7,56%) e Buy Bus (6,22%). La società gestirà il tpl urbano nel bacino di Siena e extraurbano sulle linee Siena-Firenze e Siena-Arezzo. Fonte: Nomisma - tra gli accordi tra operatori italiani ed esteri, si dà notizia: della joint venture costituita tra Trenitalia e le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) per lo sviluppo del traffico regionale transfrontaliero tra Lombardia e Ticino; dell’accordo per la partecipazione alle gare tra il gestore romano Trambus e Atc Terni e ancora dell’accordo di collaborazione siglato tra AMT Genova e le Autolinee Liguri (ALI) per il trasporto pubblico nell’area genovese; Tab.54. Principali accordi tra operatori di TPL sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Trambus Roma, Atc Terni Accordo per la partecipazione alle gare. Il gestore romano e il gestore del servizio urbano ed extraurbano di Terni hanno steso un protocollo d'intesa finalizzato alla partecipazione in ATI alle gare. (continua) 160 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.54.) 2003 AMT spa, ALI spa 2004 Trenitalia spa (IT), Ferrovie Federali Svizzere (FFS) (Svizzera) Accordo di collaborazione. AMT e Autolinee Liguri (ALI) hanno sottoscritto una collaborazione per il trasporto pubblico nella città di Genova e nell'entroterra. Joint venture paritetica TILO. La società svilupperà il traffico regionale transfrontaliero tra Ticino e Lombardia. Fonte: Nomisma - con riferimento ai percorsi di privatizzazione in corso nel settore, il periodo di riferimento ha assistito alle vicende di AMT Genova e della Compagnia Trasporti Laziali (Cotral) relative alla ricapitalizzazione ed alla contestuale ricerca – tuttora non conclusa – di un socio privato che detenga una quota compresa tra il 40 e il 49% per l’azienda ligure e pari al 20% per l’operatore laziale; Tab.55. Operazioni di privatizzazione di aziende di TPL sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Comune di Livorno, 10 Comuni delle province di Livorno e Pisa Ambtab Servizio spa Amtab Patrimonio spa Compagnia Trasporti Laziali (Cotral) Processo di privatizzazione di ATL Livorno – Ricapitalizzazione. E' prevista la cessione ad un socio privato di quote pari al 30% del capitale sociale dell'Azienda Trasporti Livornese (Ati). L'offerta complessiva di base è 4.802.873,80 euro. Il Comune di Livorno passerà dal 74,38% al 51,90% con un riposizionamento di tutti i soci. Privatizzazione ex-municipalizzata. Amtab Patrimonio spa avrà funzioni di Agenzia per la mobilità; Amtab Servizio spa avrà funzioni di gestore del servizio di tpl. 2003 2003 2004 2005 Processo di privatizzazione di Cotral spa. Proroga dei termini per la privatizzazione di Cotral (02/09/2003). Con l’aumento di capitale il nuovo socio otterrà circa il 34%, diventando secondo azionista. (segue) Revoca della gara per la privatizzazione di Cotral spa. Dopo la proroga dei termini per la privatizzazione di Cotral, il CdA revoca la gara, a causa della proroga dei termini per la privatizzazione delle concessioni pubbliche, slittati al 2004, sulla base della L.R. Lazio 16/2003. (segue) Ricapitalizzazione. L'operazione, già rinviata nel novembre 2003, ha riassestato la situazione finanziaria della Compagnia Trasporti Laziali (Cotral). Il nuovo CS ammonta a 6.900.000 euro. Ad oggi gli azionisti sono: Regione Lazio (69,38%); Provincia di Roma (29,86%); Provincia di Viterbo (0,51%); Provincia di Rieti (0,25%). (segue) Revoca della gara per la privatizzazione di Cotral spa – Ammesso l’ingresso di un partner privato. Cotral ammette l'ingresso di un partner privato. La ricapitalizzazione sarà pari al 20% del totale e saranno emesse 17.250.000 nuove azioni che potranno essere acquistate da imprese private e straniere, imprese riunite in associazione temporanea, in consorzio o enti pubblici. (continua) 161 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.55.) 2004 Comune di Genova ***** 2005 AMAT Palermo (segue) Manifestazione d’interesse per acquisizione quota 20% da parte di operatori privati. I soggetti: 1) First Group (GB), 2) raggruppamento di imprese che fa capo a Sita (Gruppo FS e famiglia Vinella) e che comprende APM Perugia e diversi piccoli operatori laziali (raggruppamento che ha vinto le gare per le linee aggiuntive del Comune di Roma) e Opere Generali. Processo di privatizzazione di AMT Genova [Manifestazione di interesse per acquisto quota di minoranza della costituenda AMT Gestione Spa]. Il Comune di Genova controlla al 100% AMT spa. Nell'ambito del piano per la separazione di gestione e infrastrutture, il Comune cerca uno o più soci privati di minoranza (quota compresa tra 40-49%) per la costituenda società di gestione. (segue) Costituzione di AMI. Nasce da AMT Genova, l'Azienda Mobilità e Infrastrutture (AMI) di Genova di proprietà del Comune (100%). I dati: capitale sociale 3,9 milioni euro. (segue) Processo di privatizzazione di AMT Genova. Parte contestualmente il processo di privatizzazione di AMT Genova, madre e consorella di AMI. L'operazione ha suscitato interesse da parte di 11 società italiane e straniere. Il 10 dicembre 2004 scadrà il termine per la presentazione delle offerte relative all'acquisizione della quota ed entro maggio 2005 verrà scelto il partner. [cfr. 15 gen 2004] Privatizzazione ex-municipalizzata. Costituzione di Amat spa. Nel 2003 è stato raggiunto il pareggio di bilancio. Fonte: Nomisma - per quanto riguarda gli affidamenti tramite gara per la gestione dei servizi su gomma (oltre 30 nel periodo in esame), si rileva che la maggioranza delle gare nel periodo ha riguardato bacini e lotti dell’Italia settentrionale – e segnatamente: piemontesi (Cuneo), lombarde (Cremona, Varese, Bergamo, Brescia, Pavia, Milano, Como e Sondrio), emiliano-romagnole (Reggio Emilia, Ravenna, Parma, Modena) e toscane (Lucca, Pistoia, Arezzo, Livorno) - e solo in minima parte le regioni del centro-sud (Roma, Foggia); Tab.56. Affidamenti tramite gara di servizi di TPL urbano ed extraurbano su gomma nel mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 ATI (AGI, Brescia Trasporti e AE Autolinee dell'Emilia), Provincia di Cremona Appalto di servizi di tpl extraurbano. Assegnazione del II lotto della Provincia di Cremona relativo al Cremasco (4.525.328 vetture/km annue - importo 6.019.313,20 euro/anno), per la durata di 7 anni. In maggio 2003 era stato assegnato il I lotto relativo a Cremonese, Soresinese e Casalasco. (continua) 162 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.56.) 2003 2003 2003 2003 2003 2003 2004 2004 2004 2004 2004 Consorzio Trasporti Pubblici dell'Insubria (I), Comune di Varese Appalto di servizi di tpl nell'area urbana di Varese. Il Consorzio, espressione locale, è costituito da società di Varese (Giuliani e Laudi, Avt Linee, Autolinee Varesine, Nicora e Baratelli, Castano), Luino (Baldioli), Cocquio Trevisago (Maretti) e Como (Spt) e gestirà il servizio per 7 anni. Importo a base d’asta: 27.824.575,15 euro. KM spa, Appalto di servizi di tpl. Comune e Provincia di KM spa si è aggiudicata l'appalto relativo al servizio di tpl a Cremona Cremona. KM spa era unico partecipante. ATI (SAB e SAV), Appalto di servizi di tpl. Provincia di Bergamo Appalto di servizi per la sottorete EST: Val Seriana e Val Cavallina. ATI (SAB, (segue) Appalto di servizi di tpl. Autoservizi Zani e Appalto di servizi per la sottorete OVEST: Isola San Martino, Autoservizi Locatelli), Val Brembana e Valle Imagna. La SAB di Bergamo è capofila. Provincia di Bergamo ATI (SAB, Autolinee (segue) Appalto di servizi di tpl. Interprovinciali, AGI Appalto di servizi per la sottorete SUD: Pianura. La SAB di Auto Guidovie Bergamo è capofila. Italiane, Autoservizi Zani, Autoservizi Locatelli, TBSO), Provincia di Bergamo ATI (Brescia Appalto di servizi di tpl. Trasporti, AGI e SIA), Appalto di servizi per il bacino bresciano. La gara conferma il Comune di Brescia trend affermatosi in Lombardia: 0,35% di ribasso sulla base d'asta, oltre agli accordi stipulati per l'entrata in funzione delle LAM (Linee ad alta mobilità). LINE spa, Appalto di servizi di tpl urbano. Comune di Pavia Appalto di servizi per il comune di Pavia. Line è attuale concessionaria e gestirà il bacino per i prossimi 7 anni. ATI (SITA, COTRI, Appalto di servizi di tpl festivo e notturno, indetto da Trambus APM PERUGIA), Roma. Comune di Roma L'ATI capitanata da SITA si è aggiudicata l'appalto di servizi festivi e notturni della capitale. I dati: 2 milioni di km/anno per i prossimi 3 anni, con un corrispettivo pari a 2,2 euro/km. APM consolida così la sua presenza nel territorio romano dove gestisce già 27 milioni di km/anno. ATI (SILA PAVIA, Appalto di servizi di tpl urbano ed extraurbano. ASM SILA), Appalto di 4.000.000 km/anno per la sottorete Pavese. Provincia di Pavia [Aggiudicazione provvisoria sottoposta a verifiche di prassi] ARFEA, Appalto di servizi di tpl urbano ed extraurbano Provincia di Pavia (segue) Appalto di 3.500.000 km/anno per la sottorete Oltrepò. [Aggiudicazione provvisoria sottoposta a verifiche di prassi] ATI (STAV, ARFEA, (segue) Appalto di servizi di tpl urbano ed extraurbano. CUZZONI & Appalto di 3.000.000 km/anno per la sottorete Lomellina. GILONA, SVA, [Aggiudicazione provvisoria sottoposta a verifiche di prassi] STAC), Provincia di Pavia (continua) 163 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.56.) 2004 2004 2004 2004 2004 2004 2004 2004 2004 2004 2004 2004 2004 ATI (AE, TIL), Appalto di servizi di tpl urbano ed extraurbano. Comune e Provincia di Appalto triennale 2004/2006 alle associate Autolinee dell'Emilia Reggio Emilia Spa (AE) e Trasporti Integrati Logistica srl (TIL). Il Consorzio ACT in quanto Agenzia della Mobilità, si configura come stazione appaltante. Consorzio Autoservizi Appalto di servizi di tpl extraurbano. Lombardi, Provincia Appalto Lotto 1 zona nord-ovest [Aggiudicazione provvisoria di Milano sottoposta a verifiche di prassi] ATI (AGI, CTNM, (segue) Appalto di servizi di tpl extraurbano. Trasporti Pubblici Appalto Lotto 2 zona nord [Aggiudicazione provvisoria Monzesi), sottoposta a verifiche di prassi] Provincia di Milano ATM, SAB, (segue) Appalto di servizi di tpl extraurbano. Provincia di Milano Appalto Lotto 3 zona nord-est [Aggiudicazione provvisoria sottoposta a verifiche di prassi] Autoguidovie italiane, (segue) Appalto di servizi di tpl extraurbano. Provincia di Milano Appalto Lotto 4 zona sud-est [Aggiudicazione provvisoria sottoposta a verifiche di prassi] Consorzio Autoservizi (segue) Appalto di servizi di tpl extraurbano. Lombardi, Appalto Lotto 5 zona sud-ovest [Aggiudicazione provvisoria Provincia di Milano sottoposta a verifiche di prassi] ATM, STIE e (segue) Appalto di servizi di tpl extraurbano. ATINOM, Appalto Lotto 6 zona ovest [Aggiudicazione provvisoria Provincia di Milano sottoposta a verifiche di prassi] ATI (CLAP-LAZZI- Appalto di servizi di tpl urbano ed extraurbano. CLUB), Il raggruppamento ha presentato l'unica offerta. Base d'asta: 95 Provincia di Lucca milioni di euro; periodo: 2005-2009; 11,5 milioni di km/anno. METE spa, Appalto di servizi di tpl urbano ed extraurbano. Comune e Provincia di Il gruppo METE è costituito da ATM spa (58%), COERBUS Ravenna Cooperativa Emilia-Romagna Autobus (14%), SAC (14%) e Cooperativa Trasporti di Riolo Terme (14%). ATI (ATM e SPT), Appalto di servizi di tpl. Comune di Como L'ATI si è aggiudicata per 7 anni la gestione del servizio di tpl. ATM gestirà il servizio funicolare e SPT il servizio pubblico su gomma. Importo di gara: 34.404.143. STPS, PEREGO, Appalto di servizi di tpl. Provincia di Sondrio Le vincitrici delle gare per i tre bacini: STPS (società partecipata per oltre il 30% dalla Provincia) e PEREGO. Operatività: 1 gen 2005-31.12.2010. ATI (COPIT, Lazzi), Appalto di servizi di tpl urbano ed extraurbano. Provincia di Pistoia Unica offerta pervenuta (3 manifestazioni d'interesse). Operatività: 2005-2008. ATI (Lfi, Sita, ATAM Appalto di servizi di tpl. Lazzi, Florentia Bus, L'ATI capitanata da LFI si è aggiudicata l'appalto di servizi per ALA, Baschetti 49 milioni di km, per 75 milioni di euro. L'ATI si costituirà in Autoservizi, Autolinee consorzio. Fabbri), Provincia di Arezzo (continua) 164 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.56.) 2004 2004 2004 2005 2004 2005 TEP Parma, Appalto di servizi di tpl urbano ed extraurbano. Comune e Provincia di TEP si è aggiudicata la gara per il bacino di Parma. La società Parma incumbent è partecipata al 50% da Comune e Provincia. I dati: importo a base d'asta 25.623.341 euro/anno; 13.075.376 km/anno. Consorzio Grandabus Appalto di servizi di tpl. (I) , Il Consorzio Grandabus si è aggiudicato l'appalto relativo al Comune di Cuneo servizio di tpl della conurbazione di Cuneo. Consorzio Cotrap (I), Appalto di servizi di tpl extraurbano. Provincia di Foggia Il Consorzio Trasporti Aziende Pugliesi (Cotrap) si è aggiudicato l'appalto relativo al servizio di tpl extraurbano di competenza della Provincia di Foggia. Cotrap è già aggiudicatario di tutti i servizi interurbani sia di competenza della regione Puglia,sia delle Province di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto). Cotrap è costituito anche da imprese locali private operanti nella provincia di Foggia tra cui: Sita, Ferrovie del Gargano, ACAPT, Metaurobus, Tommasullo, De Santis e Fini Viaggi. ATCM Modena, Appalto di servizi di tpl urbano ed extraurbano. Comune e Provincia di L'incumbent ATCM si è aggiudicata la gara per il bacino di Modena Modena. ****, Appalto da aggiudicare. Provincia di Brescia Bando di gara per l'affidamento dei servizi di tpl su gomma e ferro (III Lotto). Dopo l'aggiudicazione dei primi due lotti, la Provincia appalta il terzo, il Lotto III/Nord - Sottorete Valle Camonica e linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo. ATL, ATM, Appalto di servizi di tpl urbano ed extraurbano. Provincia di Livorno ATL si è aggiudicata la gara per il primo lotto (Livorno + Elba); ATM si è aggiudicata il secondo lotto (Piombino Val di Cornia). Fonte: Nomisma - per quanto riguarda le gare ferroviarie, invece, il raggruppamento formato da Trenitalia, Ferrovie Nord e ATM Milano si è aggiudicato l’affidamento della gestione del Passante di Milano (linea Varese-Gallarate-Passante di Milano-Pioltello), mentre quello formato da Trenitalia e Sistemi Territoriali si è aggiudicato l’affidamento del servizio ferroviario locale e regionale del Veneto, prima regione ad avere avviato la procedura di gara europea per questo genere di servizi. Non è di scarso interesse rilevare come per la gara veneta il raggruppamento vincente fosse l’unico concorrente, mentre per la gara lombarda il raggruppamento aggiudicatario sia stato l’unico ad aver superato la fase della manifestazione d’interesse - nella quale si presentavano anche Connex, Citypendeln, Arriva Italy e First Italy – e della presentazione dell’offerta - diversamente da Connex, esclusa per irregolarità nella presentazione dell’offerta . 165 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.57. Affidamenti tramite gara di servizi di TPL urbano ed extraurbano su ferro nel mercato italiano Anno Partner 2005 Trenitalia, Sistemi Affidamento servizio ferroviario Veneto. Territoriali Il Raggruppamento Temporaneo d'Impresa, composto da Trenitalia Regione Veneto s.p.a. e Sistemi Territoriali s.p.a., unico concorrente si è aggiudicato l'appalto per una parte del servizio di tpl su ferro, per 6 anni. Trenitalia, Affidamento servizio ferroviario del Passante di Milano. Ferrovie Nord, Il raggruppamento (Trenitalia, Ferrovie Nord, ATM) inizierà la ATM Milano , gestione da dicembre 2006. Altra concorrente, esclusa per irregolarità Comune di nella presentazione dell'offerta, era CGEA Connex. Milano La gara si è chiusa con un ribasso del 15% che consentirà un risparmio di oltre 1 milione e 100mila euro l’anno e con un’aumentata offerta di servizi. 2005 Oggetto ed effetti dell’accordo Fonte: Nomisma - con riferimento agli accordi per l’affidamento diretto al gestore storico, si dà notizia della concessione della proroga per la gestione dei servizi su ferro da parte degli enti competenti a favore di: Trenitalia, per il servizio regionale ed interregionale dell’Emilia-Romagna per l’anno 2004; di ALI e TPT, operatori extraurbani liguri dell’area del Tigullio e dell’hinterland genovese; dei gestori di servizio di trasporto su gomma del Veneto che vedono spostata la scadenza dei contratti alla fine del 2006; e – notizia di indubbia rilevanza nel panorama nazionale – di Trambus e Metro, cui il Comune di Roma ha confermato l’affidamento del servizio romano su gomma e ferro fino alla fine del 2011.14 Per quanto riguarda il mercato veneto, si riporta inoltre che è entrata recentemente in vigore la modifica della legge regionale sul trasporto pubblico locale (L.R. 25/97) che vincola i gestori a sub-affidare il 5% dei servizi minimi complessivamente eserciti e che prevede in caso di inadempienza una sanzione del 5% del finanziamento regionale assegnato alle imprese per gli stessi servizi. 14 Contestualmente il Comune di Roma ha proceduto ad una riorganizzazione delle funzioni di programmazione e pianificazione del trasporto urbano, procedendo alla fusione di STA e ATAC e trasferendo a Roma Metropolitane srl le funzioni tecnico-ingegneristiche relative alla metropolitana, già in capo a STA, e a Risorse per Roma spa le funzioni di supporto e gestione tecnica del Piano Regolatore Generale. 166 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.58. Accordi di proroga di affidamento diretto per i servizi di trasporto pubblico locale e regionale su gomma e su ferro sul mercato italiano Anno Partner 2003 ALI spa, TPT spa, Provincia di Genova Trenitalia Regione EmiliaRomagna Regione Veneto 2004 2004 2004 2005 Oggetto ed effetti dell’accordo Confermato appalto di servizi di tpl nelle aree Tigullio e hinterland genovese. La Provincia, azionista di maggioranza di TPT e ALI, ha confermato l'affidamento del servizio alle due società per altri 5 anni. Proroga affidamento del servizio. La Regione Emilia-Romagna prolunga l'affidamento del servizio regionale e interregionale a Trenitalia per il 2004. Proroga dell'affidamento diretto del tpl. Proroga della scadenza dei contratti per la gestione dei servizi di tpl (31 dicembre 2006). Regione Liguria La gara per il trasporto ferroviario di interesse regionale e locale non viene assegnata. Resta valido il contratto tra Regione e Trenitalia spa fino al 31.12.2005. Trenitalia e FNM non hanno superato l'offerta tecnica. Arriva International, Keolis e Connex hanno scelto già da prima di non proseguire il percorso di gara. Trambus spa, Proroga dell'affidamento diretto del tpl a Roma. MetRo spa Siglata la convenzione che stabilisce definitivamente il ricorso Comune di Roma, all'affidamento diretto per il servizio di tpl per i prossimi 7 anni a ATAC spa Trambus spa e MetRo spa (1.1.2005-31.12.2011). Fonte: Nomisma 2.2. Il settore aereo 2.2.1. Il trasporto aereo Lo scenario internazionale Dopo un iniziale aggravamento della crisi del comparto, che ha conosciuto nel 2003 difficoltà riconducibili a diversi fattori già citati nell’edizione precedente del presente rapporto, ma che hanno visto i propri effetti manifestarsi oltre la fine dell’anno – si ricordano: il diffondersi di epidemie nel continente asiatico, il conflitto iracheno, l’intensificarsi degli attacchi terroristici e il conseguente inasprimento delle misure di sicurezza, nonché l’andamento stagnante dell’economia mondiale -, nel 2004 l’attenuarsi dei fattori di crisi ha consentito una netta ripresa del traffico, sia passeggeri che merci. Tale sostanziale ripresa non ha tuttavia impedito che le compagnie continuassero a registrare forti passivi, a causa della crescente pressione competitiva – per la quale sui voli continentali ha inciso e continua ad incidere la concorrenza delle compagnie low cost – e 167 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ del conseguente ribasso dei prezzi; ad inasprire il quadro è intervenuta la costante crescita del prezzo del carburante, che ha inciso negativamente sui costi operativi dei vettori15. In tale contesto, sono proseguiti i percorsi di ristrutturazione avviati da tempo dalle compagnie leader, ormai consolidati intorno ad alcune linee strategiche: (i) razionalizzazione e contestuale modernizzazione delle flotte, (ii) aumento della capacità di trasporto passeggeri, (iii) riduzione dei costi - mutuando quando possibile i modelli di business proposti dai vettori low cost16 - e dei consumi di carburante. La congiuntura negativa ha inoltre favorito i processi di concentrazione, sia tramite il consolidamento e il rafforzamento delle alleanze internazionali, sia attraverso la conclusione di operazioni di M&A, che hanno riguardato avvenimenti di estrema rilevanza per il mercato europeo: in primo luogo, la fusione delle compagnie di bandiera Air France e KLM, che ha dato vita ad uno tra i maggiori player del settore a livello globale e, tra le altre, la recentissima acquisizione di Swiss da parte di Lufthansa. In tale scenario, anche i maggiori operatori asiatici sembrano convergere verso il modello delle alleanze, dinamica che trova conferma nella notizia di una possibile unione tra Air China, compagnia di bandiera cinese, e Cathay Pacific, vettore di Hong Kong. Oltreoceano, il comparto aereo statunitense continua, malgrado quanto più sopra descritto, a versare in uno stato di profonda crisi, e nell’anno 2004 i principali vettori hanno registrato grandi perdite, contrastate con piani di ristrutturazione caratterizzati da drastiche riduzioni di organico. All’inizio del 2005, inoltre, l’annuncio di un forte abbassamento delle tariffe di Delta Airlines ha innescato un processo di ribasso – segnatamente da parte di Us Airways, Northwest Airlines, United Airlines e American Airlines – in relazione al quale sono attese gravi ripercussioni in termini di utili complessivi del settore. Tra le compagnie in situazione di maggiore precarietà si confermano US Airlines e United Airlines, che mancano tuttora delle risorse necessarie per uscire dal regime di amministrazione 15 16 Inducendo alcuni di essi – tra i maggiori, British Airways, Air France-KLM, Lufthansa – ad applicare alle tariffe un esplicito sovrapprezzo legato al maggior costo del carburante. Caso esemplare è quello della compagnia di bandiera irlandese Aer Lingus, che dopo anni caratterizzati da persistenti perdite d’esercizio, a partire dal 2001 ha avviato un piano di risanamento che le ha consentito di raggiungere – al culmine della crisi del comparto – l’utile operativo. 168 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ controllata, e Continental Airlines, considerato dagli analisti il gruppo attualmente più vulnerabile a causa della grave crisi di liquidità17. Con riferimento al mercato americano, si dà inoltre notizia della stipula di un accordo governativo di portata storica tra Stati Uniti e Cina, che - integrando un precedente accordo del 1999 – accorda ai vettori delle due nazioni la facoltà di aumentare il numero di voli, stabilire senza limitazioni accordi di code-sharing e operare voli in tutte le destinazioni interne18. Come già accennato, nel periodo di riferimento ha avuto luogo un intensificarsi dei processi di concentrazione, in particolare sul mercato europeo. Una profonda modifica del panorama competitivo internazionale è senza dubbio imputabile alla fusione tra la compagnia di bandiera francese Air France e l’olandese KLM - del cui accordo preliminare è già stata data notizia nel precedente rapporto -, operazione che verrà portata gradualmente a compimento entro il 2007 e che darà vita, secondo le stime, ad un gruppo posizionato, nel contesto mondiale, al primo posto per fatturato (oltre 19,7 miliardi di euro). Nell’ambito del processo di fusione, nel settembre 2004 la società Air France è stata trasformata nella holding Air France-KLM, sotto il cui controllo sono state poste le due compagnie aeree, che manterranno le loro insegne e l’autonomia operativa19; l’operazione ha determinato di fatto la privatizzazione di Air France, dal momento che, con l’aumento di capitale che ha preceduto la costituzione della holding, la quota detenuta dal governo francese è scesa al di sotto del 50%. Il nulla osta della Commissione Europea alla fusione pur concesso in quanto i network delle due compagnie sono stati considerati complementari - è stato condizionato alla cessione non temporanea da parte delle due 17 18 19 Rispetto alla precedente edizione di questo rapporto, si segnala peraltro un maggior distacco del governo statunitense dalla crisi del settore aereo, che segna un ritorno alla tradizione liberista americana, scarsamente propensa alla concessione di aiuti al settore privato. L’intesa assegna inoltre un ruolo rilevante ai voli cargo per lo sviluppo del traffico merci, consentendo alle compagnie americane di stabilire hub in Cina. La holding ha acquisito subito il pieno controllo operativo di Air France, e il 49% dei diritti di voto dela società operativa KLM; la quota restante di KLM resta al momento sotto controllo dello Stato olandese (direttamente e attraverso due fondazioni), che si è così riservato una golden share per conservare i diritti di atterraggio all’aeroporto di Schiphol. La nuova holding acquisirà la maggioranza dei diritti di voto della compagnia KLM solo nel 2007. Il processo di fusione ha preso avvio con l’aumento di capitale della società Air France riservato agli azionisti KLM, cui ha fatto seguito, nell’aprile 2004, un’offerta pubblica di scambio da parte di Air France sulla totalità dei titoli della società olandese. 169 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ compagnie di 47 coppie di slot al giorno20, in favore dei vettori concorrenti, in particolare sulla rotta Amsterdam-Parigi e su quelle tra Europa e Stati Uniti. A consuntivo, la fusione tra Air France e KLM ha portato alcuni risultati di rilievo, tra cui: - sinergie immediate in termini di crescita di traffico e utili operativi già nel corso del 2004; - rafforzamento dell’alleanza Sky Team, con l’adesione non solo di KLM ma anche dei suoi due partner americani, Continental Airlines e Northwest Airlines; - intesa per l’allargamento della concentrazione anche ad Alitalia, condizionata tuttavia ai risultati del processo di risanamento della compagnia italiana e alla sua privatizzazione. Nel periodo di riferimento il gruppo ha cercato di rafforzare la sua posizione sui mercati extra-europei, siglando accordi che consentano di ampliare il network nelle regioni mediorientali: ne è conferma la stipula dell’accordo di code-sharing tra KLM e Gulf Air, compagnia del Bahrain, relativo ai collegamenti operati tra Abu Dhabi e il Pakistan e tra Abu Dhabi e l’Oman. Dopo la nascita del colosso franco-olandese Air France-KLM, il processo di concentrazione del settore aereo europeo sembra non conoscere sosta, come dimostra la notizia dell’accordo per l’acquisizione di Swiss International Air Lines da parte di Lufthansa – di cui si riporta un approfondimento alla fine di questa sezione – che dovrebbe porre fine alle tormentate vicende della compagnia svizzera, nata nel 2002 a seguito del fallimento di Swissair.21 La ricerca di sinergie attraverso operazioni di M&A si rivela dunque come un percorso seguito dai maggiori vettori, interessati principalmente al mercato europeo; anche per l’altro maggiore player europeo del settore, British Airways, il quale: - aveva in precedenza manifestato interesse sia per KLM, sia per Swiss, legatesi rispettivamente a Air France e Lufthansa, e si sta attivando nella direzione di una sempre più stretta integrazione con Iberia, compagnia di bandiera spagnola, di cui detiene una quota pari al 9% e con la quale intensificherà gli accordi di code-sharing; 20 21 La cessione ha carattere illimitato, a differenza dei 6 anni previsti per le alleanze: ciò significa che in nessun caso gli slot (permessi di decollo e atterraggio) ceduti potranno tornare in capo a Air France-KLM, anche in caso di loro sottoutilizzo. La ricerca di un partner forte da parte di Swiss si erà già manifestata nel 2003 in occasione dell’accordo di code-sharing siglato con British Airways e del conseguente progetto di ingresso nell’alleanza Oneworld. 170 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - contestualmente, ha ceduto la quota detenuta dal 1993 nel capitale di Qantas Airlines (pari al 18,3%), compagnia extra-europea, allo scopo di ridurre il proprio indebitamento, senza tuttavia modificare la natura dei rapporti tra le due compagnie e il joint service agreement in atto. Il periodo di riferimento ha registrato anche altre operazioni, tra cui: - l’ottenimento della quota di controllo del 62% di Slovak Airlines, compagnia di bandiera slovacca, da parte di Austrian Airlines, sottoscrittore di un aumento di capitale; - il rientro del 9% del capitale di TUI Nederland nella capogruppo tedesca TUI Group, quota ceduta da KLM. Si evidenzia infine che nel periodo di riferimento i vettori, di grande e media dimensione, hanno continuato a ricorrere a forme ibride di integrazione, sfociate nel rafforzamento di alcune tra le alleanze globali: Sky Team – come accennato - ha favorito l’adesione di KLM, Northwest e Continental ed ha condotto trattative, tuttora in corso, con la compagnia russa Aeroflot e con China Southern Airlines. Malgrado l’espansione di Sky Team, che arriva a superare Oneworld per numerosità di aderenti al raggruppamento, Star Alliance rimane la prima alleanza a livello mondiale, concedendo inoltre l’ingresso di diversi nuovi membri, tra cui la portoghese TAP, South African Airlines e di alcune compagnie minori in qualità di membri regionali (Adria Airways, Blue1, Croatia Airlines). Di seguito, si riportano gli accordi e le operazioni di M&A che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento, nel comparto aereo internazionale. Tab.59. Principali accordi intrapresi da vettori aerei Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Iberia (ES), British Airways (GB), GB Airways (GB) 2003 Swiss (CH), British Airways (GB) Nulla osta. La Commissione Europea ha approvato il progetto di alleanza tra Iberia, BA e la sua filiale GB Airways, concedendo ai partner l'immunità antitrust per il periodo massimo di sei anni previsto dal regolamento 3975/1987 sulla concorrenza nel settore aereo. Code-sharing. L'accordo riguarda l'aeroporto di London-Heathrow e gli aeroporti svizzeri di Ginevra, Basilea e Zurigo; garantisce ai clienti di entrambe le compagnie l'accesso a tutte le destinazioni mondiali attraverso gli aeroporti di Londra e Zurigo. Non è previsto scambio azionario. L’intesa prelude all’ingresso nell’Alleanza globale Oneworld. [L’accordo è stato sciolto nel 2004] (continua) 171 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.59.) 2003 Air France (FR), KLM (NL) 2003 2004 2004 KLM (Holding Air FranceKLM, NL-FR); Gulf Air (Bahrain) 2005 Iberia (ES), Mexicana Airlines (Messico) 2005 Lufthansa (DE), Swiss (CH) Fonte: Nomisma 172 Accordo per la fusione. L'operazione avverrà in più fasi e prevede un aumento di capitale riservato agli olandesi. Il nuovo gruppo sarà denominato Air FranceKLM. L'alleanza rimane aperta nel medio termine anche all’italiana Alitalia. (segue) Siglata lettera d'intenti per la fusione, dopo lunga trattativa. La fusione porterà alla creazione della maggiore compagnia mondiale in termini di fatturato (circa 20 miliardi di euro). L'iter si concluderà nel 2007 quando il 100% di KLM passerà sotto il definitivo controllo della nuova holding Air France-KLM. La nuova società è inizialmente partecipata da Air France (37%), Stato francese (44%) e KLM (19%). Il Governo olandese mantiene una golden share e conserva il controllo dei diritti di atterraggio dell'aeroporto di Schipol-Amsterdam. (segue) Nulla osta La Commissione europea approva la fusione. Le due compagnie si sono impegnate a cedere 47 coppie di slot al giorno (decollo e atterraggio). Per la prima volta la cessione di slot è imposta per un periodo di tempo illimitato, a differenza dei 6 anni previsti per le alleanze. (segue) Offerta pubblica di acquisto (OPA). La compagnia francese lancia l'offerta pubblica di acquisto su quella olandese (22 marzo-26 aprile 2004). La compagnia francese ha acquisito l'89,22% del vettore aereo olandese. All’offerta ha fatto seguito un’offerta complementare, che ha portato la quota di KLM sotto controllo di Air France al 96,3%. Parigi annuncia inoltre che China Southern Airlines potrebbe entrare in SkyTeam e che la candidatura di Alitalia ad entrare nell'alleanza a tre con Air France e KLM è subordinata alla privatizzazione della compagnia italiana. Accordo di code sharing. L'accordo riguarda i collegamenti operati da Gulf Air tra Abu Dhabi e il Pakistan e tra Abu Dhabi e Muscat (Oman), consentendo a KLM di ampliare il proprio network nella regione. Accordo di code sharing. Iberia e Mexicana Airlines hanno ampliato il loro accordo di code sharing aggiungendo due rotte ciascuna. Oltre alla condivisione dei codici le due compagnie hanno sottoscritto anche un accordo sui programmi di fidelizzazione frequent flyers. Accordo per l'acquisizione. I CdA delle due compagnie hanno approvato l'operazione, dopo il via libera del governo elvetico. L'operazione avrà un valore massimo di 310 milioni di euro, cifra relativamente contenuta e Lufthansa si assumerà i debiti di Swiss per circa 600 milioni di euro. L'acquisizione avverrà a tappe e sarà subordinata alla performance di Swiss e dell'azione Lufthansa; la prima tappa sarà il lancio dell'OPA per l'acquisto del 15% di Swiss, detenuto dai piccoli azionisti. Il marchio Swiss verrà conservato, e Zurigo manterrà il ruolo di hub internazionale, affiancando Monaco e Francoforte. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.60. Principali accordi governativi siglati nel periodo di riferimento Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Cina – USA Accordo sul trasporto aereo. La storica intesa ha l’obiettivo di quintuplicare i voli passeggeri e merci settimanali tra le due nazioni nei prossimi 6 anni e di consentire anche ai vettori cargo statunitensi di stabilire hub in Cina. L'accordo aggiorna il precedente del 1999 che consentiva alle compagnie aeree di ciascuna nazione di incrementare i voli settimanali tra i due Paesi da 27 a 54 e dà la facoltà di stabilire illimitati accordi di code-sharing. Fonte: Nomisma Tab.61. Principali operazioni riguardanti vettori aerei Acquirente Anno TUI Group 2003 (DE) Air France (FR) 2004 **** 2004 **** 2004 Austrian Airlines (AT) 2005 Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione TUI Nederland (NL) KLM (NL) Acquisito quota 9% da KLM (NL) per 7,24 m euro. KLM ha ceduto la quota del 9% nella TUI Nederland alla capogruppo tedesca TUI Group. Offerta pubblica di scambio di Air France sulle azioni ordinarie di KLM. La compagnia francese ha acquisito l'89,22% del vettore aereo olandese. All’offerta ha fatto seguito un’offerta complementare, che ha portato la quota di KLM sotto controllo di Air France al 96,3%. Qantas Cessione di quote azionarie da parte di British Airways pari al Airways 18,251% del capitale di Qantas Airways, per 751,7 m US$ (oltre (Australia) a 30,3 m $ australiani in dividendi finali). BA aveva acquistato la quota nel 1993. Resta attivo il joint service agreement (JSA) in atto. Air New Cessione di azioni ordinarie da parte di Singapore Airlines (SIA) Zealand (pari al 6,3% del capitale di Air New Zealand). SIA aveva (NZ) acquisito nel 2000 il 25% della compagnia neozelandese, ma a seguito della ricapitalizzazione attuata nel 2001 la sua quota era scesa al 6,3%. Slovak Austrian Airlines ha acquisito la maggioranza (62%) di Slovak Airlines Airlines, la compagnia di bandiera slovacca con sede a (SK) Bratislava, per 2,8 milioni di Euro. Il gruppo Austrian ha partecipato all'aumento di capitale della compagnia slovacca sottoscrivendo quote per un controvalore di 2,8 milioni di euro diventando così proprietario del 62% delle azioni. Il resto è ripartito tra lo Stato slovacco ed alcuni azionisti privati. Fonte: Nomisma Tab.62. Composizione delle alleanze globali Star Alliance SkyTeam Oneworld Air Canada Air New Zealand ANA –All Nippon Airways Asiana Airlines Austrian Airlines British Midland Alitalia AeroMexico Air France CSA-Czech Airlines Delta Airlines Korean Air Aer Lingus American Airlines British Airways Cathay Pacific Finnair Iberia (continua) 173 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.62.) LOT Polish Lines Lufthansa Scandinavian Airlines Singapore Airlines Spanair Thai Airways International United Airlines US Airways Varig Brazilian Airlines Nuove adesioni: Adria Airways ** Blue 1** Croatia Airlines ** South African Airlines* TAP* Nuove adesioni: Continental Airlines Northwest Airlines KLM Lanchile Qantas Airways * Adesione annunciata; ** Membro regionale Fonte: Nomisma Tab.63. Accordi intercorsi per l’ingresso nelle Alleanze globali Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Swiss (CH), Oneworld Accordo per l'ingresso nell'Alleanza globale Oneworld. Swiss entrerà a far parte dell'alleanza che raggruppa le compagnie aeree Aer Lingus, American Airlines, British Airways, Cathay Pacific, Finnair, Iberia, Lanchile e Qantas Airlines. Rinuncia all'ingresso nell'Alleanza OneWorld e alla partnership con British Airways. Swiss rinuncia all'ingresso nell'alleanza per motivi tecnici ed economici. Si profila la possibilità di un accordo con Lufthansa e l'alleanza Star Alliance. Ingresso nell'Alleanza Star Alliance. Attualmente fanno capo a Star Alliance: Air Canada, Air New Zealand, ANA, Asiana Airlines, Austrian, British Midland International, LOT Polish Airlines, Lufthansa, Scandinavian Airlines, Singapore Airlines, Spanair, Thai Airways International, United, US Airways e Varig Brazilian Airlines. Con l'ingresso di TAP Air Portugal, South African Airways e Blue1 il network dell'alleanza offrirà oltre 15.000 voli giornalieri per 833 destinazioni in 152 paesi. Ingresso nell'Alleanza SkyTeam. Le tre compagnie hanno annunciato l'adesione all'Alleanza formata da Air France, Alitalia, Delta Airlines, Korean Air, Aeromexico, CSA Czech Airlines. In questo modo SkyTeam potrà offrire più alternative sulle rotte transatlantiche. 2004 2004 TAP Air Portugal (Portogallo), South African Airways (South Africa), Blue 1 (FI) 2004 KLM (NL), Continental Airlines, Northwest Airlines Fonte: Nomisma 174 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Gli operatori a basso costo La crescita del settore low cost continua in maniera sostenuta e rappresenta uno dei principali fattori di crisi dei vettori tradizionali nel segmento del traffico a corto raggio: in Europa la quota di mercato coperta dai vettori a basso costo è infatti in forte espansione, in particolare sul mercato italiano, che ha un peso rilevante a livello europeo. E’ evidente altresì come si stia assistendo al contempo ad un consolidamento del settore, che induce molti tra gli analisti a concordare sul possibile scoppio della bolla del mercato low-cost: in effetti, l’ingresso nel settore di un numero elevato di nuove compagnie – che hanno portato a circa 50 il numero di operatori sul solo mercato europeo – e di vettori convenzionali22 (come Aer Lingus o Swiss), nonché la contestuale espansione della capacità delle compagnie presenti da tempo nel settore, ha determinato un eccesso di offerta e un ulteriore ribasso dei prezzi, che dovrebbe spingere fuori dal mercato le compagnie meno competitive23. Segnali evidenti ed effetti diretti delle dinamiche paventate sono stati i fallimenti di diversi operatori durante il periodo di riferimento, come Flying Finn, Jet Magic, Duo, e da ultimo la crisi del gruppo italiano Volare, presente nel settore low cost con Volareweb. In tale contesto, sono gli operatori da maggior tempo presenti sul mercato a trarre giovamento della crisi dei gruppi minori, non tanto in termini di acquisizione dirette delle compagnie in difficoltà, quanto subentrando negli slot. Vale inoltre la pena di segnalare il crescente peso dei mercati europei centro-orientali, che stanno vivendo una rapida fase di sviluppo e che vedono la nascita di compagnie a basso costo che approfittano della scarsa presenza delle grandi compagnie di bandiera europee nell’area; tra i vettori più rilevanti si contano senza dubbio Sky Europe - compagnia con sede a Bratislava, in Slovacchia, e basi in Ungheria e Polonia, finanziata da un consorzio internazionale di cui fanno parte la Bers (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo) e la banca olandese Abn Amro – e Air Polonia, compagnia di bandiera low-cost polacca. 22 23 L’ingresso dei vettori convenzionali nel settore low cost è anche un fenomeno extra-europeo: ne è conferma il lancio, da parte dell’australiana Qantas, del vettore low cost Jetstar per il mercato domestico, cui ha fatto seguito il lancio di Jetstar Asia (in partnership con investitori pubblici e privati di Singapore), operante sulle rotte tra Singapore e altre città asiatiche. Il contesto di esasperata competitività qui esposto è stato ulteriormente oppresso dalle ripercussioni dovute all’aumento del prezzo del carburante, voce di costo che incide notevolmente sui bilanci degli operatori low cost, dal momento che non è ascrivibile tra le leve di competitività. 175 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.64. Principali operazioni riguardanti operatori a basso costo Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Fons Eignarhaldsfelag (Islanda) 2005 Sterling Acquisizione completa ($71,9m). (Norvegia) Il vettore low-fare Sterling è stato ceduto dal gruppo armatoriale norvegese Fred.Olsen. L'acquirente è un fondo di investimenti islandese, i cui soci di riferimento possiedono il vettore low-fare Iceland Express; l'operazione prelude dunque ad una fusione tra i due vettori. Fonte: Nomisma Tab.65. Principali accordi intrapresi da vettori aerei nel mercato dei voli low-cost Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Qantas Airways (Australia); Temasek Holdings (Singapore); Investitori privati (Singapore) Partnership per la creazione del nuovo vettore low-cost Jetstar Asia. Qantas parteciperà alla nuova compagnia per il 49%, assieme al gruppo di investimenti pubblico di Singapore Temasek Holdings e agli imprenditori Tony Chew e FF Wong. Il nuovo vettore low cost, che rappresenta un'estensione internazionale di Jetstar (operatore low cost lanciato da Qantas per il mercato domestico collegherà Singapore con una serie di città asiatiche nel raggio di cinque ore di volo. Per Qantas l'investimento rappresenta un'opportunità di crescita nell'emergente mercato dei traffici intra-asiatici. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano La crisi generalizzata del settore del trasporto aereo, i cui fattori sono stati delineati nella sezione relativa allo scenario internazionale, ha colpito duramente il comparto italiano, mettendo a nudo le debolezze strutturali del sistema aeroportuale e la fragilità economicofinanziaria delle compagnie nazionali; si è così assistito nel periodo di riferimento all’aggravarsi della crisi della compagnia di bandiera, ma anche di molti vettori di piccola e media dimensione, culminati talvolta in veri e propri fallimenti. La congiuntura negativa ha messo in evidenza alcuni elementi di debolezza tipici del trasporto aereo italiano. Come evidenziato in un recente studio sul comparto che fa capo all’Università Bocconi 24, alcuni fattori critici emergono con rilievo particolare: - la frammentazione dell’offerta del mercato domestico, e la conseguente debolezza dei vettori. - la concorrenza delle compagnie low cost sulle rotte di medio e corto raggio per l’Europa.25; 24 Baccelli O., Senn L. (2004) , Il trasporto aereo in Italia: le imprese e le politiche, EGEA. 176 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - la debole offerta sul mercato dei voli intercontinentali, dovuta ad un ritardo di Alitalia nei servizi di lungo raggio rispetto agli altri player globali, ma anche alle difficoltà legate allo sviluppo di un hub di rilevanza intercontinentale sul territorio nazionale, confrontabile con gli scali europei competitor; - la proliferazione di scali di piccole dimensioni, con rischi di sovrapposizione dei mercati di riferimento e di erosione del ruolo degli hub di Malpensa e Fiumicino. La debolezza del settore aereo italiano è strettamente connessa alla difficile situazione della compagnia di bandiera Alitalia, che ha condotto al rinvio reiterato delle decisioni relative alla privatizzazione del gruppo - considerata imminente già dalla seconda metà del 2003 - e alla sua integrazione nel polo franco-olandese Air France-KLM. L’elaborazione del piano industriale della compagnia per il periodo 2005-2008, finalizzato al suo risanamento e al suo riposizionamento sul mercato, ha previsto tra gli elementi cardine il riassetto societario della compagnia, scorporata in due società principali: AZ Fly, incentrata sul core business delle attività di volo, e AZ Service, cui saranno conferite le attività di servizio (manutenzione, handling, IT…) e per cui è previsto nel medio periodo l’ingresso di un socio a capitale pubblico identificato in Fintecna. Il modello di riferimento verso cui tende il piano industriale sembra essere quello di Iberia e Austrian Airlines, vettori in grado di competere su tutti i segmenti di mercato, e non quello che fa capo a British Airways, Lufthansa e Air France, posizionati sul mercato internazionale come veri e propri gobal carrier. Si segnala inoltre come la fusione tra Air France e KLM abbia influenzato i rapporti di partnership in essere tra Alitalia ed Air France rendendo necessaria la sottoscrizione di una serie di accordi, così strutturati: - un accordo trilaterale con Air France e KLM in vista della fusione tra le due compagnie e dell'allargamento dell'alleanza aerea Sky Team; - due accordi bilaterali Alitalia- Air France e Alitalia-Klm26; 25 26 Dall’avvio da parte di Ryanair di un collegamento tra Roma Ciampino e Alghero scaturiranno effetti destabilizzanti sugli equilibri costituiti attorno al regime di contiguità territoriale: pur senza beneficiare dei sussidi pubblici, infatti, il vettore low cost offrirà su questa tratta tariffe molto più basse di Alitalia. Tali accordi hanno inoltre consentito una ripresa dei rapporti di integrazione commerciale e industriale tra Alitalia e KLM, dopo il contenzioso nato dalla rottura dell’alleanza tra i due vettori, avvenuta nel 2000. 177 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ E’ stata inoltre perfezionata e resa operativa l’intesa siglata nel 2001 con Air France, per operare in full joint venture tutti i voli delle due compagnie tra Italia e Francia; l’intesa ha inoltre ottenuto il nulla osta della Commissione Europea, in cambio della rinuncia di 42 coppie di slot al giorno da parte delle due compagnie negli aeroporti di Parigi-Charles De Gaulle e Parigi-Orly. Nel periodo di riferimento si registra altresì la crisi del gruppo Volare, che aveva conosciuto in pochi anni una rapida espansione, tanto da diventare, anche a seguito dell’acquisizione di Air Europe, il quarto vettore domestico dopo Alitalia, Meridiana e AirOne. A partire dal 2003, dopo il successo del brand low cost Volareweb, il gruppo si è concentrato su tale segmento, disimpegnandosi dai voli charter e affidando al brand Air Europe i voli di linea a lungo raggio27. La crescita del gruppo è avvenuta anche grazie ad alleanze commerciali con altri vettori low cost, inedite per questo segmento di mercato. Nel 2004 Volareweb ha infatti stretto: - un accordo commerciale con Hapag Lloyd Express (vettore tedesco facente capo al gruppo TUI), incentrato sulla reciprocità dei sistemi di vendita on-line; - un accordo di code-sharing con Air Polonia - primo accordo del genere fra vettori low cost. A riprova della crisi che il comparto ha conosciuto nel periodo di riferimento, sintomo degli elementi di debolezza strutturale sopra citati, e della conseguente tendenza al consolidamento del settore, si registra inoltre: - Il fallimento di Azzurra Air, compagnia di piccole dimensioni con base a Malpensa, dovuto anch’esso ad una crisi di liquidità: Azzurra Air, controllata dal fondo di investimento Seven Group, ha proceduto nel 2004 ad un tentativo, non riuscito, di fusione con la compagnia francese Air Littoral – compagnia rilevata da Seven Group in amministrazione controllata nel 2003 - con l’obiettivo di dar vita a un vettore regionale operante nell’Europa meridionale. - L’acquisizione da parte di Alitalia Express – società interamente controllata dal gruppo Alitalia – di Gandalf Airlines, compagnia specializzata in collegamenti di fascia medioalta con Francia, Spagna e Germania, dopo il fallimento di questa a causa dei gravi problemi finanziari cui era soggetta da tempo. 27 Nel marzo 2004 il gruppo è inoltre stato oggetto di una ricapitalizzazione attraverso la quale l’imprenditore argentino Eurnekian – cui faceva capo una newco di diritto olandese creata ad hoc, SAV – era diventato azionista di riferimento del gruppo, con il 38,6%. La crescita della posizione di mercato del gruppo non ha però permesso di scongiurare una grave crisi di liquidità, e l’aggravarsi dell’indebitamento della compagnia nel corso del 2004, che ha costretto alla sospensione di tutte le attività a metà novembre. 178 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Di seguito si riportano le principali operazioni, riguardanti il mercato italiano, che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento. Tab.66. Principali operazioni riguardanti vettori aerei italiani Acquirente Anno Azzurra 2003 Air (I) (Seven Group) (UK) Stichting 2003 Administrat tiekantoor Volare (S.A.V.) (NL) Alitalia Express (IT) 2004 Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Air Littoral (FR) Aggiudicazione dell’asta per acquisizione controllo. Seven Group controlla già il 50,98% della compagnia aerea Azzurra Air. Previsto un piano di rilancio per Air Littoral, compagnia in amministrazione controllata dall'agosto 2003. Volare Group (IT) Ingresso nel capitale di Volare Group (40m€). Siglato l'accordo per la ricapitalizzazione del Gruppo Volare Spa per un ammontare di 40 milioni di euro (altri 50 milioni sono previsti da imprenditori italiani). Stichting Administrattiekantoor Volare (SAV), newco creata ad hoc, è partecipata da un imprenditore argentino, E. Eurnekian (socio di Aeropuertos Argentina 2000) e da una società americana (American International Airports Ltd). Gandalf Airlines Aggiudicazione dell’asta per acquisizione (7,1m€). (IT) Alitalia Express, società interamente controllata dal Gruppo Alitalia, si è aggiudicata l'asta per l'acquisizione della compagnia privata Gandalf Airlines, società dichiarata fallita nel febbraio 2004. Fonte: Nomisma Tab.67. Principali accordi intrapresi da vettori aerei sul mercato italiano Anno Partner 2003 Alitalia (IT) , Alitalia ha siglato un accordo bilaterale con Air France in vista della Air France (FR) fusione tra Air France e KLM e dell'allargamento dell'alleanza aerea Sky Team. Alitalia (IT), (segue) Alitalia ha contestualmente siglato un accordo bilaterale con KLM (NL) KLM in vista della fusione tra Air France e KLM e dell'allargamento dell'alleanza aerea Sky Team. Alitalia (IT), (segue) Alitalia ha contestualmente siglato un accordo trilaterale con Air Air France (FR), France e KLM in vista della fusione tra le due compagnie e KLM (NL) dell'allargamento dell'alleanza aerea Sky Team. Alitalia (IT), Accordo di rinuncia a slot aeroportuali. Le due compagnie hanno Air France (FR) comunicato alla Commissione Europea la propria disponibilità a rinunciare ad una serie di slot per favorire la concorrenza. Volare Group Accordo per l'acquisizione del 30% di Southern Winds e del 20% di (IT), Aerovip (Argentina), siglato nell'ambito degli accordi sottoscritti per la Southern Winds ricapitalizzazione del Gruppo Volare Spa per un ammontare di 40 (Argentina), milioni di euro (altri 50 milioni sono previsti da imprenditori italiani). Aerovip Stichting Administrattiekantoor Volare (SAV), newco creata ad hoc, è (Argentina) partecipata da un imprenditore argentino, E. Eurnekian (socio di Aeropuertos Argentina 2000) e da una società americana (American International Airports Ltd). 2003 2003 2003 2003 Oggetto ed effetti dell’accordo (continua) 179 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.67.) 2004 Alitalia (IT), Air France FR) Accordo per la ripartizione dei collegamenti tra Italia e Francia, a seguito del via libera della Commissione Europea all’alleanza. Tutti i voli delle due compagnie tra Italia e Francia saranno in full joint venture, con una ripartizione equilibrata di costi e ricavi. Air France avrà l'esclusiva per i collegamenti tra Italia e Lione e per quelli tra Parigi e gli scali italiani di provincia, Alitalia per quelli tra Parigi e Malpensa, mentre quelli tra Parigi e Linate e Fiumicino saranno in condominio. Di fatto Alitalia convoglierà sull'aeroporto Charles de Gaulle il traffico intercontinentale da e per l'Italia. Le due compagnie hanno rinunciato a 42 coppie di slot negli aeroporti parigini Charles de Gaulle e Orly. Fonte: Nomisma Tab.68. Principali accordi intrapresi da vettori aerei nel mercato italiano dei voli low-cost Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Volareweb (Volare Group) (IT), Hapag Lloyd Express (Gruppo Tui) (DE) Volareweb.com (Volare Group) (IT), Air Polonia (P) Alleanza commerciale nei voli low-cost. L'intesa prevedeva la reciprocità nel sistema di vendita on-line per aumentare l'offerta di voli e destinazioni di entrambe le compagnie. Code-sharing per voli low-cost. L'intesa riguardava i voli tra la Polonia e l'Italia. Prima intesa di code-sharing fra compagnie aeree low-cost. 2004 Fonte: Nomisma Nonostante quanto sopra evidenziato, nel periodo di riferimento la forte dinamicità dei traffici ha comunque stimolato l’emergere di nuovi soggetti, caratterizzati da un’elevata specializzazione delle proprie attività. In particolare, si segnala: - la privatizzazione e il risanamento di Eurofly: la compagnia charter è stata ceduta interamente dal gruppo Alitalia, tramite due successive operazioni, concludendo la campagna di dismissione dei voli charter da parte della compagnia di bandiera; il vettore ha avviato con successo una strategia di diversificazione del prodotto, affiancando all’attività core dei voli leisure lo sviluppo dei servizi business ed executive; - l’ingresso di un nuovo vettore low-cost nazionale, Myair - nato all’indomani della crisi di Volare e collegato al management del gruppo - che concentra l’attività sulle aree del Nord Italia (in particolare sugli aeroporti di Bergamo e Venezia) e sui collegamenti tra Nord e Sud e con alcune città principali di Francia e Spagna. 180 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.69. Principali operazioni riguardanti il comparto charter nel mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Effe 2003 Luxembour g (Profilo Holding) (L) Eurofly (Gruppo Alitalia, IT) Fondo 2004 Spinnaker (Banca Profilo, IT) Eurofly (IT) Cessione dell'80% del capitale di Eurofly, compagnia charter interamente controllata da Alitalia, ad Effe Luxembourg Sa per un importo di 10,8 milioni di euro che corrisponde ad una valutazione della compagnia di 13,5 milioni di euro. Effe Luxembourg è il fondo di private equity di diritto lussemburghese di cui Banca Profilo è promotore e coinvestitore rispetto ad altri soggetti istituzionali. L'accordo riconosce poi un'opzione put and call rispettivamente ad Alitalia e Effe Luxembourg per la vendita del rimanente 20% del capitale di Eurofly, attualmente detenuto da Alitalia. Acquisizione completa tramite acquisizione di quota residua (20%). Alitalia ha ceduto la quota che ancora deteneva nel capitale di Eurofly, dopo che nel 2003 l'80% del gruppo era stato acquistato da Effe Luxembourg, per poi passare sotto il Fondo Spinnaker, di cui Banca Profilo è il maggior sottoscrittore. Alitalia conclude così la campagna di dismissioni dell’area voli charter. Fonte: Nomisma IL CASO LUFTHANSA-SWISS La fusione tra Air France e KLM sembra avere impresso al settore aereo europeo una spinta ai processi di concentrazione, come dimostra la recente notizia dell’acquisizione di Swiss da parte della compagnia di bandiera tedesca Lufthansa, operazione che, dal punto di vista dell’acquisita – alla ricerca di una nuova alleanza strategica dopo la breve parentesi nell’orbita di British Airways – mira a risolvere le persistenti difficoltà finanziarie in cui il gruppo versa fin dalla sua nascita. Swiss è nata nel 2002 dal fallimento della storica compagnia Swissair e dalla sua fusione con il vettore regionale Crossair, beneficiando di ingenti aiuti pubblici da parte della Confederazione Elvetica, determinata a mantenere un’aerolinea nazionale. La Confederazione stessa, con una quota del 20,4%, era infatti azionista di riferimento della società, che tra i maggiori investitori vedeva inoltre il Cantone Zurigo e le banche svizzere Ubs e Credit Suisse (con quote pari a circa il 10%), oltre a diverse imprese elvetiche di primo piano (Nestlé, Roche, Novartis). Fin dalla nascita il vettore elvetico era stato sottoposto ad un intenso processo di ristrutturazione - condotto attraverso una riduzione degli organici e della flotta e la soppressione delle rotte meno proficue - che, sebbene ne avesse determinato un notevole ridimensionamento, aveva consentito una graduale riduzione del forte passivo della 181 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ compagnia (dai 980 milioni di franchi del 2002 ai 140 del 2004). La situazione finanziaria di Swiss rimaneva comunque critica, anche a causa della concorrenza dei vettori low cost sulle rotte europee, che aveva costretto la compagnia ad avviare strategie di diminuzione delle tariffe. Già da tempo Swiss era pertanto alla ricerca di un’alleanza strategica con un vettore globale, secondo una scelta obbligata, a parere di molti analisti, dovuta alle caratteristiche strutturali della compagnia, che ne fanno un soggetto di dimensioni troppo grandi per agire come vettore di nicchia, ma insufficienti e con un mercato interno troppo ristretto per configurarsi, al contrario, come global carrier. Da tempo Lufthansa era emersa come possibile partner, manifestando l’interesse ad entrare direttamente nel capitale della compagnia elvetica; tuttavia Swiss aveva inizialmente optato per un’alleanza con British Airways, siglando nel settembre 2003 un accordo di code sharing sui voli tra London-Heathrow e Zurigo, e facendo allo stesso tempo il suo ingresso nell’alleanza One World. L’accordo con BA - gradito al governo svizzero in quanto garantiva a Swiss maggiore indipendenza rispetto a quello ipotetico con Lufthansa - è stato in seguito sciolto nel giugno 2004 per volontà della stessa compagnia elvetica: la decisione è imputabile a difficoltà di ordine tecnico ed economico (riconducibili soprattutto a problemi di integrazione dei programmi frequent flyer delle due compagnie) che sminuivano i vantaggi attesi dall’alleanza, stimati per Swiss, una volta a regime, intorno ai 100 milioni di franchi.28 Il fallimento dell’integrazione di Swiss nella zona d'influenza di British Airways ha subito ridestato l’interesse per Lufthansa, che ha condotto, nel marzo 2005, all’accordo per l’acquisizione della compagnia elvetica da parte del vettore tedesco. Per gli investitori di Swiss - in primo luogo la Confederazione - la riapertura dei negoziati con Lufthansa, ha tuttavia determinato la rinuncia al mantenimento di un’aerolinea nazionale. L’accordo raggiunto dalle due compagnie sulla fusione - sottoposta al nulla osta delle autorità svizzere – prevede un processo per tappe (dal 2005 al 2008), che implica, come primo passo, che Lufthansa rilevi il flottante di Swiss, ossia il 15% detenuto dagli azionisti minori, attraverso un’offerta pubblica d’acquisto, sulla base del prezzo medio delle azioni registrato negli ultimi trenta giorni precedenti l’intesa, per un ammontare pari a circa 45 28 La rottura dell’accordo ha tuttavia comportato per Swiss la cessione di 8 slot nello scalo londinese di Heathrow, che erano stati posti come garanzia per un credito di 50 milioni di franchi accordato da BA a Swiss, contestualmente all’ingresso di quest’ultima nell’alleanza One World. 182 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ milioni di euro. L’acquisizione delle quote dei grandi azionisti di Swiss, pur subordinata alla performance della compagnia, avverrà nel 2008 per un valore legato all’andamento del titolo Lufthansa e che comunque non supererà i 250 milioni di euro. Nel frattempo inizierà l’integrazione operativa dei due gruppi e continuerà il processo di ristrutturazione di Swiss. L’intesa assicura una serie di garanzie che rispondono alle principali preoccupazioni del governo svizzero, che nel 2003 aveva rinunciato al progetto di fusione con Lufthansa, temendo un ruolo di eccessiva subalternità di Swiss: queste prevedono, oltre alla continuità del marchio e al mantenimento di una struttura direzionale in Svizzera dotata di una certa autonomia, che la compagnia conservi la propria quota di mercato sui collegamenti di lungo raggio (che rappresentano un terzo del fatturato di Swiss) e che Zurigo mantenga il ruolo di hub internazionale, affiancando gli scali di Monaco e Francoforte. Dal punto di vista di Lufthansa, l’operazione rappresenta una risposta alla nascita del grande gruppo franco-olandese Air France/Klm, che ha modificato fortemente il panorama competitivo europeo minacciando il primato della compagnia tedesca. Il gruppo Lufthansa, costantemente cresciuto nell’ultimo decennio29, negli anni recenti ha bene assorbito i contraccolpi della debolezza congiunturale del settore aereo culminata nel 2003, mostrando un’elevata flessibilità e attuando una decisa politica di efficientamento e di controllo dei costi. Pur essendo leader in Europa per traffici e fatturato e alla guida della maggiore alleanza aerea internazionale, Star Alliance, il vettore tedesco aveva però recentemente assistito al rafforzamento dei suoi principali competitor – la fusione di Air France e Klm e l’ingresso (poi fallito) di Swiss nell’orbita di British Airways – tanto da far temere agli investitori una progressiva emarginazione della compagnia dal contesto competitivo dei grandi player europei. L’acquisizione di Swiss permette di conseguenza a Lufthansa di irrobustire ulteriormente il proprio ruolo di global carrier, estendendo il network esistente e ampliando la flotta, che supererà le 450 unità con l’integrazione degli 82 velivoli attualmente gestiti da Swiss. L’operazione, da cui sono attesi risparmi per 160 milioni di euro, consente inoltre al gruppo tedesco l’accesso al mercato svizzero e lo sfruttamento di sinergie operative per i traffici tra paesi confinanti30. 29 30 Il numero di dipendenti del gruppo è passato da 58mila nel 1994 agli oltre 90mila del 2004, trasportando oltre 50 milioni di passeggeri, per un fatturato di circa 17 miliardi di euro. Secondo quanto già avvenuto per il mercato austriaco, essendo Austrian Airlines parte di Star Alliance. 183 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Pur essendo evidenti i vantaggi dell’operazione per entrambi i vettori, gli analisti si interrogano sulla definizione dei ruoli riservati ai tre hub di cui il gruppo Lufthansa-Swiss andrà a disporre (Zurigo, Monaco, Francoforte): le garanzie date alla Confederazione Elvetica sul ruolo dello scalo di Zurigo sembrano infatti contrastare con la relativa prossimità geografica dei tre scali, che potrebbe generare problemi in termini di ripartizione dei voli e di sovrapposizione dei mercati. 2.2.2. L’attività aeroportuale Lo scenario internazionale I dati disponibili relativi al traffico passeggeri nei principali scali internazionali evidenziano, in primo luogo, una sostanziale stabilità del posizionamento dei maggiori hub sul mercato globale e, d’altra parte, il forte sviluppo degli scali del Far East - dinamica questa già segnalata nel precedente rapporto – che hanno registrato fasi di crescita del traffico di gran lunga superiori agli scali europei e nord-americani, con particolare riferimento a Bangkok (+25% dal 2003 al 2004), Hong Kong (+35%) e Pechino, rientrato nel 2004 nella graduatoria dei primi 30 aeroporti, posizionandosi al ventesimo posto. Tab.70. Il traffico passeggeri nei primi 30 aeroporti a livello mondiale: posizionamento, passeggeri (o/d e transito) e variazione % sull’anno precedente - Anni 2003-2004 Aeroporto Atlanta, GA (ATL) Chicago, IL (ORD) London, GB (LHR) Tokyo, JP (HND) Los Angeles, CA (LAX) Dallas/Ft Worth Airport, TX (DFW) Frankfurt, DE (FRA) Paris, FR (CDG) Amsterdam, NL (AMS) Denver, CO (DEN) Las Vegas, NV (LAS) Phoenix, AZ (PHX) Madrid, ES (MAD) Bangkok, TH (BKK) New York, NY (JFK) Minneapolis/St Paul, MN (MSP) Hong Kong, CN (HKG) Houston, TX (IAH) Detroit, MI (DTW) P.to 2004 * P.to 2003 Passeggeri 2004* Passeggeri 2003 Var. % 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 18 17 15 24 14 16 83.578.906 75.373.888 67.343.960 62.320.968 60.710.830 59.412.217 51.098.271 50.860.561 42.541.180 42.393.693 41.436.571 39.493.519 38.525.899 37.960.169 37.362.010 36.748.577 36.713.000 36.490.828 35.199.307 79.086.792 69.508.672 63.487.136 62.876.269 54.982.838 53.253.607 48.351.664 48.220.436 39.960.400 37.505.138 36.285.932 37.412.165 35.854.293 30.175.379 31.732.371 33.201.860 27.092.290 34.154.574 32.664.620 5,7% 8,4% 6,1% -0,9% 10,4% 11,6% 5,7% 5,5% 6,5% 13,0% 14,2% 5,6% 7,5% 25,8% 17,7% 10,7% 35,5% 6,8% 7,8% (continua) 184 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.70.) Pechino, CN (PEK) San Francisco, CA (SFO) Newark, NJ (EWR) London, GB (LGW) Orlando, FL (MCO) Tokyo, JP (NRT) Singapore, SG (SIN) Miami, FL (MIA) Seattle/Tacoma, WA (SEA) Toronto, ON, CA (YYZ) Philadelphia, PA (PHL) 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 > 30 22 21 19 23 26 > 30 20 25 29 30 34.883.190 33.497.084 31.847.280 31.461.523 31.110.852 31.106.264 30.353.565 30.156.727 28.703.352 28.655.526 28.508.510 27.159.665 (1) 29.313.271 29.431.061 30.007.021 27.319.223 26.537.406 28.979.344 (1) 29.595.618 26.755.888 24.739.312 24.671.075 28,4% (2) 14,3% 8,2% 4,8% 13,9% 17,2% 4,7% (2) 1,9% 7,3% 15,8% 15,6% * Dati provvisori al 20 aprile 2005. (1) Dato riferito al 2002; (2) Variazione riferita al periodo 2002-2004. Fonte: elaborazione Nomisma dati Airport Council International Recenti dati confermano che, in ambito europeo, lo scalo più trafficato dell’UE25, nel 2004, è quello di London-Heathrow che ha generato un volume totale di passeggeri pari a oltre 67 milioni, seguito da Francoforte (51 milioni), Parigi-Charles de Gaulle (50) e Amsterdam-Schiphol (42) – posizionati nella classifica dei 30 maggiori scali mondiali rispettivamente al terzo, settimo, ottavo e nono posto – e, a distanza, da Madrid (38) e London-Gatwick (31).31 Con riferimento allo sviluppo degli scali europei, si dà notizia del fatto che nel primo anno di attività32 il Terminal 2 dell’aeroporto di Monaco ha movimentato 16,4 milioni di passeggeri, dato che giunge a conferma del forte posizionamento dell’intero sistema aeroportuale tedesco, oggetto di un recente piano di sviluppo governativo che intende rafforzare il sistema hub and spoke, incentrato sui due aeroporti di Francoforte e Monaco e sugli scali regionali di Amburgo, Hannover, Berlino, Colonia-Bonn, Dusseldorf e Stoccarda. In relazione al mutamento dell’assetto competitivo internazionale, preoccupazioni sono emerse da uno studio di Standard & Poor’s di Londra in relazione alla fusione Air FranceKLM e ai relativi effetti per gli hub di Parigi-Charles de Gaulle e Amsterdam-Schiphol: sebbene il nuovo raggruppamento franco-olandese intenda sviluppare un network di collegamenti centrato sul doppio hub, nel lungo termine la posizione dello scalo di 31 32 Tra i 25 maggiori aeroporti in ambito comunitario, quattro sono in Gran Bretagna, Germania e Spagna e due in Francia e Italia (in ordine di traffico, Roma-Fiumicino e Milano-Malpensa). I dati sono riferiti al luglio 2004. Il Terminal 2 di Monaco è finanziato e gestito al 60% da Flughafen Munchen e al 40% da Lufthansa. Il terminal è infatti ad uso esclusivo di Lufthansa e dell’Alleanza Star Alliance. 185 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Schiphol potrebbe rivelarsi più vulnerabile rispetto all’hub della compagnia francese, partner forte della fusione. La maggiore vulnerabilità è dovuta al diverso bacino di utenza dei due scali e al fatto che Schiphol ha una spiccata vocazione di aeroporto di transito. Nel periodo di riferimento, hanno avuto luogo operazioni di acquisizione di scali aeroportuali da parte del Macquarie Airports (MAp), gruppo australiano che: - ha acquisito una quota addizionale pari al 4,96% del capitale di Southern Cross Airport Corporation Holdings Ltd (SCACH), holding che controlla l'aeroporto di Sidney, da Hochtief Airport, portando così la quota del Sidney Airport in capo al gruppo al 52,99%; - in qualità di capofila di un consorzio a cui partecipano altre compagnie del gruppo, si è aggiudicata la gara per l'acquisizione del 70% del Brussels International Airport Company (BIAC); il completamento dell'acquisizione è stato sottoposto all’approvazione dello Stato Belga, dagli azionisti di BIAC e al nulla osta dell'autorità europea; - ha acquisito una quota pari all'11,3% di Copenhagen Airports; l'aeroporto di Copenhagen incontra gli interessi di investimento della compagnia australiana per diversi motivi, tra cui la forte politica commerciale e il fatto di essere hub naturale per il grande bacino scandinavo33; Tra gli accordi si segnala invece che: - Aruba Airport Authority e Schiphol International, divisione per le attività internazionali di Schiphol Group, gruppo cui fa capo la società di gestione dello scalo di Amsterdam-Schiphol, hanno siglato un accordo di partnership strategica per sviluppare attività commerciali e operative all'Aruba's Queen Beatrix Airport nelle Antille Olandesi; - BAA – al cui gruppo fanno capo sette tra i maggiori scali britannici, tra cui gli scali londinesi di Heathrow, Gatwick e Stansted, oltre a quelli di Glasgow, Edimburgo, Aberdeen e Southampton - ha dato vita ad una joint venture paritetica denominata Airport Property Partnership (APP) con la britannica Morley Fund Management per sviluppare gli aeroporti del gruppo e che consentirà alla società di gestione 33 Si ricorda che nell’edizione precedente di questo Rapporto si era segnalata l’acquisizione del 20% dello scalo cinese di Hainan Meilan Airport da parte di Copenhagen Airport, operazione attraverso la quale il gestore danese si assicurava la propria presenza sugli scali del Far East. In virtù di ciò, Macquaire consolida la sua sfera di referenza nell’area. 186 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - aeroportuale di trarre profitto dai propri property assets sia domestici che internazionali; Amsterdam Airport Schiphol e Stockholm-Arlanda Airport – società di gestione dei due hub olandese e svedese - hanno siglato un'intesa mirata ad espandere le attività della joint venture Arlanda-Schiphol Development Company AB, costituita nel 2004, di cui detengono rispettivamente il 40% e il 60% del capitale azionario; la società già attiva nel Terminal 5, intende sviluppare la gestione dei servizi commerciali nei Terminal 2, 3 e 4 dello scalo svedese, nel centro commerciale SkyCity, e nella stazione ferroviaria dell'aeroporto di Stoccolma. In relazione ai processi di privatizzazione in atto, si evidenzia che: - il governo francese intende procedere entro il 2006 alla privatizzazione parziale di Aeroports de Paris, società che gestisce gli scali della capitale francese, secondo uno schema che vede comunque la quota di maggioranza del capitale detenuta dallo Stato; - il governo olandese progetta la privatizzazione parziale dello scalo di AmsterdamSchiphol, di cui detiene il 75,8%. Tab.71. Principali operazioni nel comparto aeroportuale internazionale Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Macquarie Airports (MAp) (Australia) 2003 Sidney Airport (Australia) Macquarie Airports (MAp) (Australia) 2004 Brussels International Airport Company (BE) Macquarie Airports (Map) (Australia) 2005 Copenhagen Airports (DK) Acquisizione di quota ulteriore (4,96%). Macquarie Airports (MAp) ha acquisito da Hochtief Airport una quota addizionale pari al 4,96% del capitale di Southern Cross Airport Corporation Holdings Ltd (SCACH), holding che controlla l'aeroporto di Sidney portando così la quota del Sidney Airport in capo a MAp al 52.99%. Acquisizione di quota di controllo (70%). Un consorzio capitanato da Macquarie Airports (MAp) e a cui partecipano altre compagnie del gruppo si è aggiudicato la gara per l'acquisizione del 70% del Brussels International Airport Company (BIAC). Il completamento dell'acquisizione è stato condizionato alla approvazione dello Stato Belga e degli azionisti di BIAC e al nulla osta delle autorità europee. Acquisizione di minoranza (11,3%). Macquarie Airports ha acquisito una quota pari all'11,3% di Copenhagen Airports per un valore pari a 1,247m di corone danesi, pari a 282m di dollari australiani. L'aeroporto di Copenaghen incontra gli interessi di investimento della compagnia australiana per diversi motivi, tra cui la forte politica commerciale e il fatto di essere hub naturale per il grande bacino scandinavo. Fonte: Nomisma 187 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.72. Principali accordi riguardanti società aeroportuali e di servizi aeroportuali internazionali Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Schiphol International (Gruppo Schiphol - NL), Aruba Airport Authority (NL) 2005 BAA (GB), Morley Fund Management (GB) Aruba Airport Authority e Schiphol International, divisione per le attività internazionali di Schiphol Group, gruppo cui fa capo la società di gestione dello scalo di Amsterdam-Schiphol, hanno siglato un accordo di partnership strategica per sviluppare attività commerciali e operative all'Aruba's Queen Beatrix Airport nelle Antille Olandesi. La durata dell'accordo è prevista fino al 2007. Joint venture per sviluppare gli aeroporti del gruppo. BAA ha annunciato la creazione di una joint venture paritetica (Airport Property Partnership - APP) con Morley Fund Management che consentirà alla società di gestione aeroportuale di trarre profitto dai property assets sia domestici che internazionali. Gli assets della joint venture, valutati in £628m nel marzo 2004, sono principalmente magazzini cargo e uffici. 2005 Amsterdam Amsterdam Airport Schiphol e Stockholm-Arlanda Airport – società di Airport gestione dei due hub olandese e svedese - hanno siglato un'intesa mirata Schiphol (NL), ad espandere le attività della joint venture Arlanda-Schiphol Development StockholmCompany AB, costituita nel 2004, di cui detengono rispettivamente il 40% Arlanda Airport e il 60% del capitale azionario; la società già attiva nel Terminal 5, (SE) intende sviluppare la gestione dei servizi commerciali nei Terminal 2, 3 e 4 dello scalo svedese, nel centro commerciale SkyCity, e nella stazione ferroviaria dell'aeroporto di Stoccolma. Fonte: Nomisma Nello stesso periodo, sui mercati europei centro-orientali hanno preso vigore lavori di ristrutturazione e ampliamento di molti scali, per i quali i governi locali tendono ad adottare forme di affidamento che prevedono la gestione o la cogestione di operatori occidentali: l’evoluzione di modelli gestionali - per così dire - sperimentali e le opportunità ad essa connesse, induce le società di gestione straniere a monitorare con grande attenzione lo sviluppo del settore nell’area.34 Le dinamiche intercorse confermano infatti il rapido sviluppo del sistema aeroportuale dei Paesi che guardano ad un futuro ingresso nell’Unione Europea, sia dal punto di vista legislativo, sia infrastrutturale. In particolare: - in Bulgaria, una recente riforma autorizza le società straniere ad operare investimenti nel settore aeroportuale e a concorrere per la concessione degli scali, con eccezione dell’aeroporto di Sofia, elemento che apre grandi prospettive per le società continentali, 34 Dati Eurostat 2005 evidenziano che, con riferimento ai primi 50 aeroporti in ambito europeo, figurano solo tre scali appartenenti ai nuovi Paesi membri: Praga-Ruzyne, con 7,4 milioni di passeggeri, posizionato al 36esimo posto nella classifica comunitaria, Varsavia-Okecie e Budapest-Ferihegy, entrambi con circa 5 milioni di passeggeri (44esimo e 45esimo posto, rispettivamente). 188 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - - soprattutto con riferimento agli scali delle due città costiere Varna e Burgas, che potrebbero attrarre investimenti per 130 milioni di euro; in Croazia, il governo intende investire circa 120 milioni di euro per lo sviluppo del terminal di Zagabria, che avrà una superficie di 47mila mq e sarà dotato di undici ponti di imbarco; in Romania, l’appalto per l’ampliamento dell’aeroporto internazionale di Bucarest è stato vinto da una joint venture costituita da due società italiane, Sea, società di gestione degli aeroporti milanesi, e Italstrade. Con riferimento ai nuovi Paesi membri, invece: - in Ungheria, il governo ha in progetto la costruzione del terzo terminal di Budapest, per il cui appalto è atteso l’annuncio di gara; - in Polonia, il rinnovamento e l’ampliamento dello scalo di Varsavia – progetto dell’importo di 200 milioni di dollari, finanziato dalla Bers - è stato vinto da una società polacca a controllo spagnolo, la Budimex; progetti di espansione e aggiornamento riguardano anche gli aeroporti di Cracovia, Danzica e Katowice. Con riferimento agli aeroporti regionali, si dà notizia del dibattito ancora in atto che ha seguito la controversa decisione della Commissione Europea sul caso Ryanair-Charleroi35, che considera illegale una parte degli aiuti36 erogati dal governo della Vallonia alla compagnia low-cost Rayanair per lo sviluppo dello scalo di Charleroi-Bruxelles Sud37 e che contemporaneamente allunga a cinque anni (dai tre previsti) il periodo in cui un aeroporto regionale può sovvenzionare l’avvio di una nuova rotta. La decisione – condizionata ad un pronunciamento della Corte di giustizia europea cui Ryanair ha fatto recentemente ricorso - ha avviato così un iter teso a stabilitre i parametri 35 36 37 La Commissione si è pronunciata su una denuncia, presentata nel 2002 da un vettore concorrente, che segnalava i vantaggi concessi alla compagnia irlandese Ryanair nell'aeroporto belga di Charleroi dalla società Brussels South Charleroi Airport (BSCA) – ente gestore dell'aeroporto a controllo pubblico - e dalla Regione vallona. Il legislatore, esaminando il caso secondo il c.d. “principio dell’investitore privato”, ha ritenuto che nessun operatore aeroportuale privato, posto nelle stesse condizioni di BSCA, avrebbe potuto concedere ad un vettore pari vantaggi, che si configurano pertanto come aiuti di Stato. Ryanair è autorizzata a conservare la parte degli aiuti già corrisposti destinati allo sviluppo di nuovi collegamenti aerei, ma non quelli relativi agli sgravi sulle tasse aeroportuali e sulle tariffe dei servizi di assistenza a terra che non siano compensati da utili derivanti dall’esercizio di attività commerciali nell’aeroporto. Alcuni dati di inquadramento: lo scalo regionale di Charleroi-Bruxelles Sud nel 2004 ha movimentato 2 milioni di passeggeri, dà occupazione ad oltre 700 dipendenti diretti e a circa 3000 persone di indotto. Nel 2000, prima dell’introduzione dei collegamenti con le compagnie low-cost, l’aeroporto movimentava circa 250mila passeggeri all’anno. 189 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ contrattuali che regolino il rapporto tra società di gestione degli aeroporti regionali e i vettori. Ancora, con riferimento agli orientamenti comunitari nel 2005 la Commissione Europea ha autorizzato la concessione di aiuti di Stato da parte del governo tedesco per lo sviluppo degli aeroporti regionali, sotto condizione che i sussidi siano utilizzati unicamente per i costi di investimento nelle infrastrutture aeroportuali, escludendo ogni aiuto per le attività di gestione dell’aeroporto e per gli investimenti delle compagnie aeree che utilizzano quello scalo.38 A seguito di quanto più sopra descritto e preso atto del ruolo crescente degli aeroporti regionali nel sistema aeroportuale europeo, la Commissione intende adottare linee guida in materia di aiuti di Stato che concernano sia il finanziamento di infrastrutture aeroportuali, sia gli incentivi iniziali accordati dagli aeroporti regionali a beneficio di compagnie aeree che intendano insediarsi in un determinato scalo. Le linee guida si ispirano ai seguenti criteri: (i) apportare vantaggi in termini di trasparenza delle regole applicate; (ii) conciliare lo sviluppo regionale e la concorrenza leale; (iii) identificare il quadro all’interno del quale gli investimenti in infrastrutture degli aeroporti devono integrarsi; (iv) chiarificare le relazioni tra gli aeroporti e le compagnie aeree. Lo scenario italiano Il periodo di riferimento ha visto la conferma nel sistema aeroportuale italiano del processo di consolidamento in atto per molti scali minori, già segnalato nel precedente rapporto e dovuto principalmente al forte sviluppo delle compagnie low-cost che utilizzano tali scali come hub e su cui convogliano notevoli volumi di traffico. I dati confermano che, a livello europeo, l’Italia è il paese, dopo la Germania, caratterizzato dalla più rapida crescita del numero di scali serviti dalle compagnie aeree a basso costo nel periodo tra il 2002 e il 2003. Tali vettori sono accolti infatti anche dagli scali di media-grande dimensione: ne è prova, tra gli altri, l’aeroporto di Napoli39, che ospita i servizi di diverse compagnie a basso costo e che, nel periodo osservato ha attivato 38 39 La Commissione europea ha valutato come compatibili con le norme europee sulla concorrenza gli aiuti erogati del governo tedesco per lo sviluppo degli aeroporti regionali situati nelle regioni in ritardo di sviluppo: i finanziamenti derivano da un accordo congiunto dei governi dei Lander volto a migliorare le infrastrutture regionali, applicato per il periodo 2004-2006. L’aeroporto campano ha visto crescere fortemente il traffico internazionale, che ha rappresentato nel 2004 circa il 25% del traffico passeggeri di linea e il 40% del traffico totale dello scalo, inclusi i servizi charter. 190 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ nuovi collegamenti europei operati da vettori low-cost tra cui EasyJet, Hapag Lloyd Express, Thomsonfly e Helvetic. Tab.73. Il traffico passeggeri nei primi 15 aeroporti italiani: posizionamento, passeggeri (o/d e transito) e variazione % sull’anno precedente: anni 2003-2004 Aeroporto Roma Fiumicino Milano Malpensa Milano Linate Venezia Catania Napoli Palermo Bergamo Torino Bologna Verona Roma Ciampino Cagliari Pisa Bari (1) P.to 2004 P.to 2003 Passeggeri 2004 Passeggeri 2003 Var.% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 2 3 4 5 6 7 9 10 8 11 14 12 13 16 28.119.567 18.554.874 8.947.525 5.871.415 5.107.832 4.632.388 3.783.651 3.337.671 3.141.888 2.908.271 2.687.565 2.556.046 2.282.559 2.031.890 1.779.074 26.284.759 17.621.585 8.757.038 5.304.597 4.807.643 4.587.163 3.649.494 2.844.379 2.820.448 3.562.010 2.452.723 1.794.285 2.307.035 1.982.897 1.457.758 7,0 5,3 2,2 10,7 6,2 1,0 3,7 17,3 11,4 -18,4 (1) 9,6 42,5 -1,1 2,5 22,0 La marcata diminuzione del traffico è imputabile alla chiusura dell’aeroporto di Bologna nel primo semestre del 2004 e della conseguente diversione dei voli su Forlì e Rimini. Fonte: elaborazione Nomisma su dati Assaeroporti In tale contesto, diverse strategie sono state messe in atto dagli scali più dinamici. Infatti: - l'aeroporto di Bergamo-Orio al Serio ha consolidato le proprie attività grazie all’attivazione di 7 nuove linee low-cost da parte di Ryanair, scalo hub della compagnia per il Nord-Italia; - Seap, società di gestione dell’aeroporto di Bari, ha previsto ingenti investimenti per lo sviluppo del nuovo scalo internazionale, a compimento di una strategia attuata negli ultimi anni di potenziamento del network dei collegamenti nazionali e di avvio di collegamenti di linea con le principali destinazioni europee e con le aree che si stanno affacciando sullo scenario economico sud-europeo come Romania e Albania e più in generale i Balcani e il Nord Africa;40 Ancora, tra gli scali maggiori: - lo scalo milanese di Malpensa ha mostrato nel periodo una costante crescita in relazione alle rotte del Far East, dal momento che per tale area il traffico passeggeri dello scalo ha conosciuto nei primi mesi del 2005 un aumento del 10,5% rispetto 40 Riguardo a ciò si segnala che la realizzazione del nuovo aeroporto è inquadrata in un più ampio progetto di sviluppo che interessa l'intero sistema aeroportuale regionale. 191 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ all’anno precedente: tale dinamica è dovuta al potenziamento delle rotte operate sia da compagnie orientali - tra cui Thai che ha intensificato i collegamenti per Bangkok - sia dalla compagnia di bandiera sui collegamenti per Nuova Delhi, Shanghai e Osaka; tra i mercati consolidati per lo scalo milanese si confermano inoltre le aree del Medioriente e del Nord America (+14%); nel contempo, il sistema aeroportuale di Venezia, che comprende anche lo scalo di Treviso, ha presentato nell’ultimo esercizio una crescita sostenuta (13%), il cui tasso è superiore alla media nazionale (6,9%) e alla media dei primi 15 scali maggiori in termini di traffico passeggeri (6,1): in tal modo lo scalo ha rafforzato la propria posizione di terzo sistema aeroportuale italiano, alle spalle di quelli di Roma e Milano; nel periodo di riferimento infatti diverse compagnie hanno iniziato l’operatività presso lo scalo, tra cui la portoghese Tap, Scandinavian Airlines, Lot Polish Airlines e la compagnia di bandiera irlandese Aer Lingus, e nuovi collegamenti intercontinentali con gli Stati Uniti e Shangai sono di prossima attivazione.41 - Nello scenario nazionale, si vuole segnalare un’operazione di rilievo, relativa all’acquisizione della quota del 29% di Aeroporti di Firenze (AdF) da parte di Aeroporti Holding (Aheo), finanziaria partecipata da Sagat - società che gestisce l'aeroporto di Torino-Caselle, a sua volta controllata da Edizione Holding - Sanpaolo Imi e in misura minore Tecno Holding. L’operazione si inquadrava in un più ampio disegno strategico di Aeroporti Holding, che ha inteso iniziare un percorso di investimenti nel sistema degli aeroporti regionali italiani. Con riferimento agli accordi stretti sul mercato italiano e riguardanti le società di gestione aeroportuale e di servizi aeroportuali, si dà invece notizia: - dell’intesa pluriennale siglata tra Adr Handling - gestore dei servizi aeroportuali dell’aeroporto di Roma, facente capo al gruppo Aeroporti di Roma (ADR) - con Malaysia Airlines per la fornitura di servizi di assistenza presso l’aeroporto di Fiumicino;42 dell’intesa raggiunta tra Enac e Gesap, società di gestione dall’aeroporto di PalermoPunta Raisi, relativa alla concessione quarantennale dello scalo; - 41 42 Nel periodo in esame, l’Autorità portuale di Venezia, seguita dalla Provincia di Venezia, ha annunciato la dismissione della propria quota del 10% del capitale di Save, società di gestione del sistema aeroportuale di Venezia e Treviso, per l’acquisizione della quale diverse cordate pubbliche e private hanno manifestato interesse. Il gruppo ADR è altresì azionista di diverse società di gestione in Italia e all’estero, tra cui Aeroporti di Genova, Società Aeroportuale Calabrese e Airports Company South Africa, che gestisce i principali scali del Sud Africa, tra cui Johannesburg, Città del Capo e Durban, della quale ADR è partner strategico. 192 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - dell’accordo tra Sagat Handling, società appartenente al gruppo Sagat, e Alitalia per il rinnovo del contratto dei servizi di handling erogati nell'aeroporto di Torino Caselle. Tab.74. Principali operazioni riguardanti il comparto aeroportuale italiano Acquirente Anno Aeroporti 2003 Holding (Aeho) (IT) Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Aeroporto di Acquisizione di maggioranza (29%). Firenze Aeroporti Holding, finanziaria controllata al 60% da Sagat (AdF) (IT) (società che gestisce l'aeroporto di Torino Caselle), al 30% da Sanpaolo Imi Private Equity e al 10% da Tecno Holding, partecipata dalle Camere di Commercio Italiane, ha acquisito il 29% di AdF costituendosi come azionista privato di maggioranza. Fonte: Nomisma Tab.75. Principali accordi riguardanti società aeroportuali e di servizi aeroportuali italiane Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 Sagat, Sanpaolo IMI Private Equity, Tecno Holding (IT) Costituzione della finanziaria Aeroporti Holding srl. La società è partecipata dai diversi soggetti in diverse proporzioni: Sagat (60%), Sanpaolo IMI Private Equity (30%), Tecno Holding (10%). Sagat, che fa capo al gruppo Edizione Holding, è la società di gestione dell'aeroporto di Torino-Caselle; Tecno Holding fa capo alle Camere di Commercio italiane. 2005 Adr Handling (IT), ADRH, gestore dei servizi aeroportuali dell’aeroporto di Roma, Malaysia Airlines facente capo al gruppo ADR, ha siglato un contratto pluriennale con (Malaysia) Malaysia Airlines per la fornitura di servizi di assistenza presso l’aeroporto di Fiumicino. 2005 Enac-Gesap Concessione per lo scalo di Palermo-Punta Raisi (40 anni) a Gesap, società di gestione dell'aeroporto. Il piano strategico di Gesap prevede un aumento di traffico nel periodo 2005-2044 che superi i 14.000.000 di passeggeri anno. 2005 Sagat Handling Sagat Handling, società appartenente al Gruppo Sagat e Alitalia hanno (Gruppo Sagat) siglato un accordo della durata di tre anni per il rinnovo del contratto (IT), dei servizi di handling erogati sull' aeroporto di Torino-Caselle. Alitalia (IT) Fonte: Nomisma Nel periodo monitorato, è stata inoltre data notizia del progetto di privatizzazione dell’aeroporto di Rimini - scalo fortemente specializzato nel settore turistico e nei voli charter - per cui diversi investitori hanno manifestato interesse; tra questi Edizione Holding, che tramite Aeroporti Holding e Sagat detiene già una quota di maggioranza negli scali di Firenze e Torino, e gli enti locali emiliano-romagnoli che sollecitano l’ingresso di 193 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Sab, società di gestione dell’aeroporto di Bologna, nello scalo riminese, in un’ottica di sviluppo congiunto del sistema aeroportuale regionale.43 Intanto continuano gli investimenti negli scali italiani. Tab.76. Investimenti negli scali aeroportuali italiani Anno Aeroporto Investimenti 2003 Aeroporto di NapoliCapodichino 2003 Aeroporto di Bari 2004 Sistema aeroportuale siciliano: Aeroporti di Catania, Palermo, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa Aeroporto di Torino-Caselle Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Campania, Enac e Enav hanno siglato un accordo di programma per la realizzazione di una serie di interventi per il potenziamento delle strutture, il miglioramento della sicurezza e la riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico dello scalo. Il costo complessivo delle opere è di circa 111 milioni di euro, derivanti dai fondi europei del PON (Programma Operativo Nazionale) e del POR (Programma Operativo Regionale) 2000-2006, oltre a 16,6 milioni per opere da realizzare con fondi di Gesac, società di gestione dell’aeroporto. Periodo previsto: 2004-2007. Per lo sviluppo del nuovo aeroporto internazionale di Bari, Seap ha previsto investimenti per circa 151 milioni di euro recepiti nel Piano Regionale dei Trasporti adottato dalla Regione Puglia e inseriti nell'Accordo di Programma Quadro Trasporti sottoscritto nel 2003. Investimento complessivo di 860 milioni di euro, finanziati con fondi statali e regionali, previsto dal piano infrastrutturale cofinanziato dall’Unione Europea con circa 190 milioni di euro. Solo per lo scalo di Comiso entro il 2008 è prevista una spesa pari a 47,41 milioni di euro di cui 12,78 di provenienza comunitaria per realizzare nell’ex-base Nato uno scalo complementare a quello di Catania. 2005 2005 2005 Sagat ha approvato un piano di investimenti per un totale di 14,98 milioni di euro per progetti, infrastrutture e nuovi impianti, destinati a migliorare lo scalo in vista delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Aeroporto di Gesap ha previsto investimenti per 421 milioni di euro, di cui 380 Palermo milioni reperiti con autofinanziamento e 41 milioni attraverso finanziamenti pubblici già in avanzato corso di realizzazione. Aeroporto di Per lo scalo è previsto da parte degli enti pubblici di competenza un Falconara-Ancona investimento totale di 3,5 milioni di euro destinati alla ricapitalizzazione e al piano di sviluppo triennale dello scalo. Negli ultimi quattro anni il piano di investimenti per lo scalo ha visto stanziare finanziamenti per 32,1 milioni di euro. L’aeroporto è gestito da Aerdorica. Fonte: Nomisma 43 A margine, si ricorda che mentre Save e Sat - società di gestione dell’aeroporto di Venezia e di Pisa rispettivamente - si preparano per la quotazione in borsa, l’unico scalo quotato in borsa attualmente è Aeroporti di Firenze (AdF). 194 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ 2.3. Il settore marittimo passeggeri 2.3.1. La crocieristica Lo scenario internazionale Il mercato crocieristico internazionale è da sempre caratterizzato da una forte globalizzazione e da un forte grado di concentrazione. Tuttavia nel periodo di riferimento nuovi operatori si sono affacciati sul mercato mondiale a fronte delle difficoltà dimostrate da alcune tra le maggiori compagnie; tali dinamiche hanno influenzato l’andamento dei principali mercati, il nordamericano e il mediterraneo. Complessivamente il 2004 ha assistito ad un consistente mutamento di equilibri del mercato internazionale, che non ha impedito al comparto di registrare un tasso di crescita pari all’11,5%, con una sostanziale saturazione dell’offerta che nell’anno è aumentata di circa 27mila posti letto, grazie all’ingresso sul mercato di 12 nuove navi. Con riferimento al mercato nordamericano, la US Maritime Administration ha reso noto che nel 2003 i passeggeri sono aumentati del 9% rispetto alla prima metà dell’anno precedente. Tale risultato – in controtendenza rispetto alle previsioni negative – è dovuto principalmente alla performance delle dieci principali compagnie principali che hanno registrato nel periodo un incremento pari al 6,7% dei passeggeri. I risultati confermano inoltre Miami, porto che attrae il 23% del traffico totale nordamericano, come il porto di partenza principale del Nord America. Tab.77. I porti leader nel mondo per numero di passeggeri per il settore della crocieristica # 2003 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Porto Passeggeri Miami Cozumel Port Everglades Port Canaveral Grand Cayman Nassau St. Thomas San Juan St. Marteen Key West Vancouver Barcelona 3.760.822 2.542.660 2.416.404 1.950.900 1.974.264 1.750.322 1.663.731 1.661.536 1.061.829 1.051.296 894.441 843.686 Fonte: elaborazioni Nomisma su dati G.P. Wild – Il Sole 24 Ore Trasporti 195 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Il Mediterraneo rimane di fatto un’area baricentrica del mercato crocieristico, attualmente in grado di erodere significative quote al mercato caraibico: nel periodo considerato infatti il segmento crocieristico mediterraneo si è attestato su una crescita media del 12,8%, mentre quello caraibico sull’8%. Tuttavia, sul mercato mediterraneo, e più in generale su quello europeo, le difficoltà di Star Cruises, Royal Olimpic Cruise Line e Festival Crociere hanno innescato un mutamento degli equilibri che ha portato: - all’ingresso di nuovi player (o all’espansione di quelli nuovi), provocando un generale innalzamento nel livello dei prezzi; - ad una nuova attenzione dei grandi gruppi concentrati tradizionalmente sul mercato caraibico, per il mercato mediterraneo. Di fatto: - tra le compagnie in espansione si annoverano MSC (nata dalla flotta passeggeri del Gruppo Lauro), il gruppo Carnival (anche tramite Costa Crociere) e la divisione crociera della Walt Disney; - tra i minori player sono emersi Easy Cruise, Louis Ltd, operatore medio greco-cipriota in espansione, e il tour operator spagnolo Ibero Jet; - in particolare, con riferimento alle strategie commerciali si segnala l’operazione di Easy Group che intende intraprendere un mercato low cost delle crociere basato sui servizi no-frills e prenotazioni on line. Norwegian Cruise Line (NCL) intende – al contrario – concentrare la propria attività in Nord America, Caraibi e America Latina. E’ indubbio che tale mutamento di scenario sia stato indotto dal fallimento – dichiarato nel 2004 – di una compagnia, Festival Crociere, che era stata in grado di conquistare in soli tre anni una quota pari a quasi il 25% del mercato europeo.44 L’evento è di evidente interesse ai fini dell’analisi dell’industria crocieristica, se si pensa che la compagnia aveva i suoi principali asset non tanto nelle navi, concesse in leasing, quanto nel marchio e nella rete commerciale e internazionale. 44 La crisi di Festival è iniziata all’inizio del 2004 con il sequestro di tre navi a causa di un contenzioso finanziario con Crédit Agricole IndoSuez e con Alstom, costruttore delle tre navi. 196 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Solo nel 2003 la strategia di Festival per il mercato europeo induceva a considerare la compagnia un operatore stabile – e via via dominante – dal momento che le azioni annunciate prevedevano: - un accordo con il porto di Bari, il cui nuovo terminal crociere sarebbe diventato home port della compagnia (solo nel 2003 gli scali effettuati nel porto di Bari sono stati 29); - la volontà di entrare come partner in una società di gestione del traffico crocieristico del porto; - il rafforzamento della presenza del mercato del Nord Europa (i passeggeri registrati nel 2003 sono stati 25mila); - il presidio dei nuovi mercati attraverso l’attivazione di una struttura operativa a San Pietroburgo, per attrarre la crescente domanda proveniente dall’Europa Orientale e dalle Repubbliche Baltiche. Nel 2003 è cresciuta anche l’industria crocieristica britannica: i dati diffusi dalla Passenger Shipping Association (PSA) indicano che il comparto ha registrato l’aumento più elevato dal 1998 (+16,6%). La positiva tendenza del mercato britannico è tanto più significativa, dal momento che il mercato complessivo dei pacchetti turistici è calato nello stesso anno quasi del 5%: a riprova si riportano i dati relativi alla crescita di passeggeri nei bacini del Baltico e del Mediterraneo, cresciuti rispettivamente del 52% e del 14%. Il trend positivo è in parte attribuibile alla recente strategia commerciale di P&O Ocean Village, che ha aggredito un target di utenza giovane con un prodotto informale. Inoltre si ritiene che il mercato sia destinato a crescere ulteriormente in conseguenza dell’imminente potenziamento di offerta annunciato della compagnia Cunard Line. Circa il mercato asiatico, si dà notizia delle operazioni di Star Cruises, che con l’acquisizione di una quota pari al 20%, è divenuta il principale azionista della compagnia aerea Valuair – operativa dal maggio 2004 - che opera voli low cost per Bangkok, Hong Kong, Giacarta e Perth.45 Da ultimo si dà notizia dell’ingresso di Disney Cruise Line nel mercato del Pacifico, che sottende un accordo della compagnia del gruppo Disney, con il Porto di Los Angeles (un luogo dell’home port di Port Canaveral) per effettuare crociere verso la costa messicana. 45 Star Cruises ha registrato nel 2004 un risultato operativo consolidato pari a 21,7 milioni di dollari, contro un passivo operativo di 5,2 milioni nel primo semestre del 2003, risultato che deriva principalmente da una riduzione di offerta pari al 13,7% della flotta. 197 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ L’altra nave della flotta Disney opera stabilmente sul mercato caraibico dal 1998. Nel periodo di riferimento, Carnival Corporation ha intensificato le proprie strategie di presidio dei porti giungendo ad accordi con compagnie e scali di primaria importanza nei mercati americani e in quello mediterraneo per la costruzione, la gestione e lo sviluppo di terminal crocieristici. Lettere di intenti sono state siglate tra: - la città di New York, Carnival e Norwegian Cruise Lines (NCL) (Gruppo Star Cruises), per lo sviluppo dei terminal crocieristici del New York Cruise Terminal (ex Passenger Ship Terminal), per i quali sono previsti investimenti per 350 milioni di US$ (200 milioni entro il 2017 da parte delle due compagnie e 150 milioni Città di New York); - il governo del Belize e Carnival per la costruzione di un nuovo terminal crocieristico, attraverso la joint venture Belize Cruise Terminal (BCTL) costituita da Carnival Corporation e Port of Belize; l’investimento previsto per il progetto ammonta ad oltre 50 milioni dollari; - la città di Barcellona e Carnival (attraverso la controllata Costa Crociere) per la concessione per un nuovo terminal cruise il cui investimento – stimato in 8 milioni di euro – sarà complessivamente a carico del gruppo. Tab.78. Principali operazioni nel mercato internazionale del settore crocieristico Acquirente Anno Star Cruises 2004 (Malaysia) Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Valuair (Singapore) Acquisizione 20%. Star Cruises è divenuto il principale azionista della compagnia aerea Valuair, che opera voli low cost per Bangkok, Hong Kong, Giacarta e Perth. Valuair ha iniziato ad operare nel maggio 2004. Fonte: Nomisma Tab.79. Principali accordi intrapresi da operatori nel settore crocieristico sul mercato internazionale Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Belize Cruise Terminal (BCTL) (Gruppo Carnival), Governo del Belize, Belize Tourism Board 2004 Carnival Corporation, Norwegian Cruise Lines (NCL) (Gruppo Star Cruises), Città di New York Accordo per terminal crocieristico. Accordo tra il governo del Belize e Carnival Cruise Lines per la costruzione di un nuovo terminal crocieristico. Belize Cruise Terminal (BCTL) è una joint venture di Carnival Cruise Lines e Port of Belize. L’investimento previsto è di oltre 50 milioni di dollari. Accordo per sviluppo terminal di New York. E’ stato siglato un accordo che prevede la partecipazione delle due compagnie crocieristiche allo sviluppo dei terminal crocieristici del New York Cruise Terminal (ex Passenger Ship Terminal). Sono previsti investimenti per 350 milioni di US$ (200 milioni entro il 2017 da parte delle due compagnie e 150 milioni Città di New York). Fonte: Nomisma 198 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Lo scenario italiano Lo scenario italiano è stato dominato da Costa Crociere - attraverso la quale Carnival Corporation, leader del mercato crocieristico mondiale, ha manifestato la propria strategia di colonizzazione del mercato mediterraneo – in piena fase di espansione confermata dall’ampliamento di tutti i segmenti di attività, ovvero Mediterraneo, Nord Europa, Caraibi e Sud America. Sebbene il mercato di riferimento principale di Costa rimanga l’Italia, con il 40% dei passeggeri, gli altri mercati hanno fatto registrare notevoli tassi di crescita: in primis Stati Uniti (con un aumento del 71%), Germania (+25%) e Francia (+24%), nonché i mercati emergenti di Est Europa e Asia che, in quanto a numero di passeggeri, sono quasi raddoppiati. A conferma di tale strategia, si attesta l’operazione di acquisizione del controllo di Seetours – divisione tedesca del gruppo Carnival – da parte di Costa Crociere, a seguito del quale la compagnia tedesca verrà ribattezzata Aida Cruises. Le navi di bandiera italiana sotto il controllo di Costa saliranno quindi a 15, di cui 4 con il marchio Aida. La strategia di espansione del Gruppo Carnival nel Mediterraneo – attraverso la controllata Costa Crociere - comporta anche la costruzione o la gestione di propri terminal crocieristici in porti-chiave del bacino mediterraneo che ha portato ad accordi con autorità portuali e compagnie e segnatamente: - al protocollo d’intesa siglato con Royal Caribbean e l’Autorità Portuale di Civitavecchia, e in seguito esteso a MSC Crociere, per la costituzione di una joint venture terminalistica per la gestione dell'attività crocieristica dello scalo di Civitavecchia46; - alla formalizzazione della concessione per un nuovo terminal cruise nel porto di Barcellona per 25 anni in un'area di circa 5.500 mq: la nuova struttura avrà un utilizzo preferenziale da parte di Costa Crociere e delle altre compagnie del gruppo Carnival Corporation, che sosterrà completamente l’investimento previsto di circa 8 milioni di euro; - all’accordo tra Autorità Portuale e Terminal Napoli Spa – società costituita da Costa Crociere, Royal Caribbean, MSC Crociere, Marinvest, Terminal Trade, Intership e 46 Carnival e Costa collaborano anche per la gestione di terminal a Savona, Barcellona, Napoli e La Romana (Repubblica Dominicana). 199 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Autorità Portuale di Napoli - per la concessione della gestione del terminal crocieristico del porto di Napoli; - all’accordo con il porto di Savona, nuovo home port del gruppo, dopo l’abbandono del terminal di Genova; - all’intesa siglata con il porto di Catania per lo sviluppo delle attività di Costa nel porto siciliano47. A conferma dell’interesse degli operatori per gli investimenti nel mercato del Mediterraneo, si dà notizia: - della strategia di Royal Caribbean Cruise Lines che intende dislocare stabilmente per le prossime stagioni un numero crescente di navi sulle rotte del Mediterraneo; - dell’ingresso di Msc, storico operatore del trasporto container, nel segmento della crocieristica, che da attività collaterale diventa parte integrante del core-business. La compagnia ha confermato gli ordini relativi alla costruzione di quattro navi da crociera con l’opzione su una quinta. - L’attenzione di Msc per il mercato passeggeri ha portato la compagnia a rafforzare anche la propria posizione sul mercato italiano del cabotaggio, attraverso l’acquisizione di Snav che opera sulla tratta Napoli-Golfo Aranci48. Tab.80. Principali operazioni nel mercato italiano del settore crocieristico Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Costa Crociere (IT) 2004 Seetours (Gruppo Carnival, DE) Acquisizione controllo. Costa Crociere assume il controllo della divisione tedesca del gruppo Carnival Corporation. Seetours sarà ribattezzata Aida Cruises. Le navi di bandiera italiana sotto il controllo di Costa Crociere saranno quindi 15, di cui 11 con il marchio Costa e 4 con il marchio Aida. Fonte: Nomisma 47 48 In base agli accordi e in vista del completamento dei lavori della stazione marittima provvisoria, Costa Crociere incrementerà il numero delle soste nel porto di Catania con 25 approdi in più per la stagione 2006 (nella stagione 2005 gli approdi ospitati dal porto saranno complessivamente 95, contro i 60 del 2004). Ad oggi, il fatturato del settore crociere incide per il 3% sul fatturato complessivo del gruppo Msc (pari a 4,5 miliardi di US$). Il gruppo è cresciuto di sette volte tra il 1997 e il 2004 entrando nella gestione di 22 terminal portuali nel mondo. 200 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.81. Principali accordi intrapresi da operatori nella crocieristica riguardanti il mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Carnival Corporation (Costa Crociere), Royal Caribbean, MSC Crociere, Autorità Portuale di Civitavecchia 2004 Autorità Portuale di Napoli, Terminal Napoli Spa 2005 Costa Crociere, Porto di Barcellona Joint venture terminalistica per la gestione dell'attività crocieristica dello scalo di Civitavecchia. Autorità Portuale Civitavecchia ha siglato un protocollo d'intesa per la gestione dell’attività crocieristica con Costa Crociere, in rappresentanza dei gruppi Carnival Corporation e Royal Caribbean Cruises; l’accordo è stato in seguito esteso anche a MSC Crociere. Le compagnie costituiranno una società terminalistica che prenderà in concessione la gestione dell'attività nello scalo. Carnival e Costa collaborano anche per la gestione di terminal a Savona, Barcellona, Napoli e La Romana (Repubblica Dominicana). Concessione della gestione del terminal crocieristico del porto di Napoli. Terminal Napoli Spa è costituita da: Costa Crociere, Royal Caribbean, MSC Crociere, Marinvest, Terminal Trade, Intership e Autorità Portuale di Napoli. 2005 Autorità Portuale di Catania, Costa Crociere Concessione del terminal crocieristico del porto di Barcellona. Formalizzata la concessione per un nuovo terminal cruise nel porto catalano di Barcellona per 25 anni in un'area di circa 5.500 mq nella banchina "Adosado". La nuova struttura, avrà un utilizzo preferenziale da parte di Costa Crociere e delle altre compagnie del gruppo Carnival Corporation.L'investimento previsto - sostenuto completamente da Costa Crociere - è di circa 8 milioni di euro. L'accordo per il nuovo terminal di Costa Crociere a Barcellona era stato annunciato il 4 settembre 2003 con la firma della lettera d'intenti. Accordo per incremento scali. In vista del completamento dei lavori della stazione marittima provvisoria di Catania, in attività a partire dal maggio 2005, Costa incrementerà il numero delle soste nel porto con 25 approdi in più per la stagione 2006. Nella stagione 2005 gli approdi ospitati dallo scalo saranno complessivamente 95, contro i 60 del 2004. Fonte: Nomisma Da ultimo, si vuole dare notizia del protocollo d’intesa sottoscritto a Trieste nel marzo 2005 finalizzato alla promozione del comparto crocieristico tra le province friulane, la Regione Friuli-Venezia Giulia, l’Autorità portuale e i rappresentanti turistici e commerciali e regionali. L’accordo costituirà la base per intraprendere contatti con le società armatrici internazionali che già hanno manifestato interesse a fare di Trieste porto scalo e terminal dei servizi crocieristici nell’Adriatico. 201 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 2.3.2. Il cabotaggio marittimo Lo scenario internazionale Il quadro generale del comparto del cabotaggio marittimo passeggeri delinea uno scenario stabile che nel periodo di riferimento ha registrato operazioni e accordi di qualche rilievo riguardanti, da una parte, il Mare del Nord e il Baltico e dall’altra, il bacino mediterraneo. Riguardo ai mercati dell’Europa settentrionale, si segnala infatti che: - la svedese Stena Line ha acquistato da P&O la linea Fleetwood-Larne, confermando la parziale strategia di dismissione delle attività ferries nel Mare d’Irlanda di P&O ed incontrando il consenso dell’autorità antitrust britannica che si era opposta invece all’acquisizione della Liverpool-Dublino; - sul mercato norvegese, Smyril Line e Fjord Line hanno dato avvio ad una partnership per creare sinergie operative tra le attività delle rispettive flotte; - la compagnia norvegese Color Line collegherà con la flotta di cruise ferry i porti di Bergen, Stavander e Hirtschals; Il bacino del Mediterraneo è stato invece interessato da un fermento relativo alla riorganizzazione dell’offerta di servizi di cabotaggio. Il mercato greco ha visto la costante espansione di Attica Enterprises - gruppo armatoriale ellenico a cui fanno capo anche le compagnie di navigazione Superfast Ferries e Blue Star Ferries - la quale ha concluso alcune operazioni relative all’ingresso nel capitale azionario di operatori connazionali, e segnatamente attraverso: - l’acquisizione del 9,5% del capitale di Minoan Lines, da una società italiana il cui management controlla a sua volta la compagnia Maritime Way; - l’acquisizione dell’11,6% di Hellas Flying Dolphins, compagnia di navigazione che opera servizi traghetto fra le isole greche con una flotta di settanta navi. Il gruppo Attica presidia altresì i mercati dell’Europa settentrionale con l’attività della controllata Superfast Ferries sulle rotte Germania-Finlandia e Scozia-Belgio. Il 2004 ha visto risultati particolarmente positivi anche per l’altra controllata del gruppo – Blue Star Ferries – grazie ad una riorganizzazione dei servizi che ha comportato la chiusura del collegamento con Venezia e il contestuale potenziamento delle rotte con l’Italia meridionale e nel Dodecanneso. 202 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Nel Mediterraneo occidentale la compagnia di navigazione spagnola Transméditerranea della cui privatizzazione si era data notizia nel rapporto precedente – ha incrementato i traffici, con particolare riferimento alla rotta dello stretto di Gibilterra (+8% rispetto al 2003). Riguardo al processo di privatizzazione delle compagnie pubbliche, si segnala che il governo francese ha annunciato la disponibilità ad ammettere investitori privati nel capitale azionario della compagnia di navigazione SNCM, dal momento che la stessa non è in grado di uscire dalla critica situazione finanziaria con il ricorso alle sole risorse proprie. Tab.82. Principali operazioni nel mercato internazionale del cabotaggio passeggeri marittimo Acquirente Anno Sogestran - 2003 CFT (FR) Stena Line (SE) 2004 **** 2005 Attica Enterprise (Gruppo Strintzis, GR) 2005 2005 Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Emeraude Lines (GB) Acquisizione. La Compagnie Fluviale de Transport ha comprato la società di navigazione britannica Emeraude Lines che aveva recentemente dichiarato fallimento. La compagnia opera servizi traghetto tra le isole britanniche di Guernsey e Jersey e il porto di Saint-Malo. Linea Acquisizione linea. Fleetwood Stena ha acquisito la linea Fleetwood-Larne di P&O, con -Larne di un’operazione da 50 milioni di sterline. P&O cede così parte P&O (GB) della Divisione Ferries, con la dismissione di parte delle attività traghetto svolte nel Mare d'Irlanda. Nel marzo 2004 l'operazione è stata approvata dall'Autorità antitrust britannica, che si era opposta al contrario al trasferimento a Stena del servizio Liverpool-Dublino. Compania Cessione del 15,41% da parte di AntarChile SA (Cile) Sudameri- AntarChile, società del gruppo Angelini, ha deciso di cedere la cana de sua partecipazione in CSAV, dal momento che la quota non ha Vapores carattere strategico per il gruppo. Sarà ceduto anche il 2,99% di (CSAV) CSAV in mano a Inversiones Angelini. (Cile) Minoan Acquisizione 9,51%. Lines Il gruppo armatoriale greco Attica Holdings ha acquistato una (GR) quota pari al 9,51% del capitale di Minoan Lines. La quota è stata venduta da una società italiana guidata da Romano Artioli, imprenditore italiano che controlla la compagnia Maritime Way. Hellas Acquisizione 11,6%. Flying Il gruppo armatoriale greco Attica Holdings ha acquistato Dolphins 8.974.625 azioni di Hellas Flying Dolphins, pari all’11,6% del (HFD) capitale della compagnia di navigazione, per 13,5 milioni di (GR) euro. HFD opera servizi traghetto nelle isole greche con una flotta di oltre settanta navi. Fonte: Nomisma 203 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.83. Principali accordi intrapresi da operatori nel cabotaggio marittimo passeggeri e riguardanti il mercato internazionale Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Smyril Line, Fjord Line (Norvegia) Avvio di trattative per partnership. Le due compagnie di navigazione norvegesi intendono coordinare l’attività dei rispettivi traghetti e creare sinergie in altre aree operative. Le navi continueranno ad operare sulle attuali rotte. Il governo francese cerca investitori privati interessati ad entrare nel capitale azionario di SNCM. La compagnia di navigazione nel 2004 ha riportato un deficit di 28 milioni di euro malgrado una ricapitalizzazione da parte dello Stato pari a 65 milioni di euro avvenuta nel 2003. SNCM dà lavoro a 2.400 persone. 2005 Governo Francese, **** Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Nel periodo di riferimento, il mercato italiano è stato interessato da accordi e operazioni che hanno riguardato principalmente Moby Line e le sue controllate e le due società nate nel 1995 dalla divisione del Gruppo Grimaldi (Grimaldi di Napoli e Grimaldi di Genova).49 Riguardo alla prima si evidenziano: - la concentrazione del capitale nelle mani della Famiglia Onorato, che – a seguito dell’acquisizione della partecipazione del 14,3% di proprietà di Equinox - arriva a detenere una quota pari al 91,4% della compagnia di navigazione; Efibanca e Mps Venture Sgr, entrati con un aumento di capitale a fine 2000, detengono entrambi una quota residuale del 4,3%; - l’acquisizione da parte di Moby Line del 30% di ENERMAR, compagnia nata dal fallimento della Tr.I.S. nel 2004 che opera tra i porti di Palau e de La Maddalena, e la successiva acquisizione del ramo d'azienda di TREMAR relativo ai collegamenti marittimi sulla tratta Palau-La Maddalena da parte della stessa ENERMAR, che rafforza ulteriormente la propria leadership nell'arcipelago. Riguardo al gruppo Grimaldi di Genova, accanto al disimpegno dalle attività del trasporto merci e portuali, si registra l’acquisizione del 71% di Grandi Navi Veloci ad opera della britannica Vento, società indirettamente partecipata per l'80% dal fondo di private equity 49 Si segnala come l’evidente difficoltà di trattare distintamente le attività di cabotaggio merci e passeggeri in relazione alle compagnie a core-business “misto” faccia sì che, con riferimento all’analisi delle strategie in capo ai singoli operatori, per esigenze di completezza, alcune informazioni siano presenti sia nell’attuale sezione, sia nella parte del rapporto relativa al trasporto marittimo non containerizzato. 204 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Permira Europe III e per il 20% dalla famiglia Grimaldi, attraverso la società lussemburghese Barla.50 Il gruppo Grimaldi di Napoli51 ha invece siglato l’accordo, sotto forma di joint venture con Louis Dreyfus, una delle maggiori società francesi e mondiali nel trasporto via mare, per la sperimentazione della prima autostrada del mare sul collegamento Italia-Francia (Civitavecchia-Tolone): l’accordo si inserisce nella strategia di sviluppo delle autostrade del mare del gruppo Grimaldi e segue la recente decisione di raddoppiare la frequenza del collegamento Civitavecchia-Barcellona; il servizio si pone in diretta competizione con la modalità ferroviaria, posizionandosi su fasce di prezzo inferiori. Grimaldi rafforza così il presidio sul nuovo mercato delle autostrade del mare, grazie all’istituzione di linee regolari con Spagna (Barcellona e Valencia), Tunisia, Malta, oltre al nuovo collegamento con la Francia del Sud. Con riferimento ad un altro attore di primo piano del settore cabotiero nazionale, SNAV, compagnia napoletana del gruppo ginevrino MSC, ha istituito nel 2004 il nuovo collegamento stagionale Napoli-Golfo Aranci (Olbia), che nasce sulla falsariga dell’esperienza del Sicilia Jet (rotta veloce Napoli-Palermo); la compagnia, - attiva sia sul Tirreno, sia sull’Adriatico – è leader in Europa per numero di unità veloci e capacità passeggeri dal momento che il 70% del fatturato complessivo nel 2003 è stato realizzato dai servizi tradizionali di trasporto passeggeri. Sempre nel 2003 SNAV si è aggiudicata la concessione regionale per i collegamenti tra Sicilia e Isole Eolie ed è entrata a far parte con una quota di maggioranza del 40% di Metrò del Mare, consorzio campano che opera collegamenti in concessione regionale, con l’obiettivo di decongestionare la mobilità del comprensorio napoletano. Tali dinamiche forniscono una conferma del processo di riassestamento del mercato italiano del cabotaggio marittimo, sia in una prospettiva di effettivo decollo delle autostrade del mare, sia nell’ipotesi della privatizzazione, da tempo annunciata, del grande gruppo pubblico di cabotaggio, Tirrenia di Navigazione. La compagnia pubblica, società del gruppo Fintecna, ha peraltro attivato una strategia di diversificazione con la 50 51 Nel 2003 al Gruppo Grimaldi Genova facevano capo Grandi Navi Veloci, Grandi Traghetti di Navigazione, Gilnavi e Consorzio Grimaldi Group. Le cessioni che hanno interessato le controllate del Gruppo Grimaldi di Genova sono riportate nel presente rapporto nelle sezioni relative al settore portuale e al settore marittimo (caso Costa Container Lines). Tra le maggiori compagnie controllate dal Gruppo Grimaldi di Napoli figurano Grimaldi Compagnia di Navigazione, Inarme (Industria Armamento Meridionale), Atlantica di Navigazione, A C L (Atlantic Container Line). 205 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ presentazione del progetto di costituzione di Tirrenia 2, società finalizzata ad entrare nel mercato del cabotaggio per le isole maggiori. Il progetto di costituzione di Tirrenia 2, società che dovrebbe concorrere sul mercato in assenza di sussidi pubblici, giunge in una fase di espansione della compagnia confermata anche da nuovi sviluppi nelle strategie operative: - il porto di Napoli ha concesso a Tirrenia una nuova banchina all’Immacolatella Vecchia e un terminal già in funzione; - a Genova la società ha acquisito 50 mila mq del terminal Multiporpose; - a seguito dell’assorbimento di Adriatica52, Tirrenia ha razionalizzato il servizio merci. Tab.84. Principali operazioni nel mercato italiano del cabotaggio passeggeri marittimo Acquirente Anno Acquisita Moby Spa (IT) 2003 Famiglia Onorato (IT) 2003 ENERMAR Trasporti Isole Sarde (IT) Equinox (IT) Vento Spa (UK) 2004 Maddalena 2004 Ferry (Gruppo ENERMA R, IT) Effetti rilevanti dell’operazione Acquisizione del 30% di ENERMAR Trasporti Isole Sarde. Nata dal fallimento della Compagnia Tr.I.S., la ENERMAR ne ha acquisito nel 2004 la flotta di 5 traghetti ereditando anche la linea tra i porti di Palau e di La Maddalena. Acquisizione della partecipazione del 14,3% di Moby Spa, detenuta da Equinox. Dopo questa operazione la famiglia Onorato detiene il 91,4% di Moby Spa. Efibanca e Mps Venture Sgr, entrati anch'essi con un aumento di capitale a fine 2000, detengono il 4,3% a testa. Grandi Navi Acquisizione del 70,89% di Grandi Navi Veloci Veloci (133.628.328,60 euro). (Gruppo Vento Spa è indirettamente partecipata con l'80% dal fondo di Grimaldi, private equity Permira Europe III e con il 20% dalla famiglia Genova) Grimaldi. Vento Spa ha acquistato 46.078.734 azioni di GNV (IT) al prezzo di 2,90 euro per azione. L'intero capitale sociale di Vento spa è detenuto dalla società lussemburghese Barla S.à.r.l., di cui sono azionisti appunto Permira e famiglia Grimaldi. TREMAR Acquisizione di ramo d'azienda di TREMAR relativo ai (IT) collegamenti marittimi sulla tratta Palau-La Maddalena. ENERMAR rafforza così la propria leadership nell'arcipelago della Maddalena. Fonte: Nomisma 52 Il Gruppo Fintecna, attraverso Tirrenia, controlla anche Adriatica, Caremar, Siremar, Saremar e Toremar, per un totale di 90 navi 206 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.85. Principali accordi intrapresi da operatori nel cabotaggio marittimo passeggeri e riguardanti il mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 SNAV (Gruppo Accordo per la cessione alla Ustica Lines del ramo d'azienda SNAV, Msc), compagnia napoletana del gruppo ginevrino Msc, che opera collegamenti Ustica Lines con le isole Eolie. L'accordo comprende il passaggio di 8 traghetti veloci di SNAV alla flotta della società armatrice Messina. 2005 Grimaldi Group Accordo per collegamento Civitavecchia-Tolone, prima autostrada del (Napoli), Louis mare Italia-Francia. Dreyfus Fonte: Nomisma In relazione allo sviluppo dei collegamenti sulle direttrici dell’Est si dà notizia: - della ricerca di un’intesa da parte del governo georgiano e dell’amministrazione di Trieste, per istituire una linea di collegamento tra la provincia friulana e i porti georgiani di Porti di Poti e Bitumi per collegare il nord Adriatico con l’Asia Centrale, attraverso l’area caucasica; - della linea di collegamento giornaliera tra Ravenna e Rijeka (Fiume), operata dalla compagnia croata North Sea Venture – Fast Ecoline; i promotori dell’iniziativa ritengono di poter convogliare su questa linea il traffico commerciale diretto al centro Italia proveniente dai Paesi dell’Est, che sono entrati a far parte dell’Unione Europea e che segue la direzione viaria di Budapest, Zagabria e Trieste: la nuova linea si inserisce infatti nel collegamento diretto con le reti trans-europee e pan-europee di trasporto, comprese nel corridoio 5 Lisbona-Kiev, ramo B (Rijeka-Zagabria-Budapest). Anche in tale contesto si inserisce l’operazione dell’Autorità portuale di Ravenna che ha acquistato il 100% del capitale di Passenger Terminal Ravenna s.r.l. dai terminalisti P.I.R. e S.A.P.I.R. Da ultimo si dà notizia del fatto che il governo italiano ha costituito nel 2004 Rete Autostrade Mediterranee S.p.A. (RAM), società di scopo costituita da Sviluppo Italia (che detiene il 95%), d'intesa con il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, per attuare il programma di sviluppo delle autostrade del mare. Il Programma Autostrade del Mare, previsto nel Piano Generale dei Trasporti, fa parte del più vasto Progetto Europeo Autostrade del Mare e ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle reti di trasporto marittime, garantendo un accesso privilegiato ai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Prioritario e strategico per gli evidenti benefici sul piano economico, politico, ambientale e culturale, il Programma interessa l’Italia per le direttrici del Sud Europa e può contare su ingenti risorse assegnate, riconducibili a 1,8 miliardi di euro, erogati attraverso strumenti 207 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ finanziari diversi (fondi UE, mutui BEI, cofinanziamenti nazionali, finanza privata). La società intende: (i) garantire rapidità e organicità alla realizzazione del Programma; (ii) promuovere lo sviluppo di accordi bi-multilaterali con i Paesi partner del Mediterraneo; (iii) svolgere azioni di supporto nei confronti delle iniziative imprenditoriali in fase di avvio nel cabotaggio nazionale e internazionale. 208 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ 3. IL MERCATO ITALIANO DELLE M&A: LE DINAMICHE DEI TRASPORTI L’andamento segnato dalle operazioni di M&A nel mercato italiano dei trasporti mostra nel periodo di riferimento (luglio 2003 - marzo 2005) la conferma del trend decrescente in atto dal 2002, registrando in particolare: - per il 2003, un forte calo (meno della metà rispetto al 2002) del volume complessivo delle operazioni, tanto da far segnare il valore più basso dal 1992 a oggi, e accentuando così il trend al ribasso mostrato a partire dai picchi del 2000, già evidenziato nella precedente edizione di questo rapporto; - per il 2004, una ripresa del numero di operazioni che sembra destinata a rafforzarsi nel corso di quest’anno, in base ai dati del primo trimestre 2005. Fig.1. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti in Italia – Anni 1992-2004 Acquisizioni di minoranza 60 Acquisizioni di maggioranza 50 29 40 30 22 23 27 17 20 10 21 13 16 15 21 12 0 1992 1993 24 12 28 16 7 1994 1995 17 13 1996 1997 18 17 1998 1999 22 14 2000 2001 11 2002 10 4 3 2003 2004 Fonte: Nomisma Si evidenzia peraltro come il peso relativo delle acquisizioni di maggioranza sul totale delle operazioni sia aumentato notevolmente nel 2003 e ancor più nel 2004 - anno in cui registrano un’incidenza dell’88% - imputabile probabilmente alla crescente penetrazione delle imprese estere sul mercato italiano, sempre più globalizzato. Fig.2. 30 Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti in Italia - Anni 2003-2005 Acquisizioni di minoranza Acquisizioni di maggioranza 20 22 10 7 4 0 Lug.-dic.2003 3 Gen.-dic.2004 7 1 Gen.-mar.2005 209 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Fonte: Nomisma Tab.86. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per comparto dell'acquirente Anni 1992 – 2005 ‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 Logistica T.ferroviari T.su gomma Poste T. marittimi di cui: 12 2 2 20 4 5 8 1 2 10 8 3 4 7 5 2 5 3 2 2 1 6 9 6 1 6 3 1 3 8 1 1 5 4 10 4 8 2 1 2 1 Crocieristica Att. portuali Navigazione 2 2 3 3 1 6 2 2 1 1 3 1 1 T. aerei di cui: 2 2 1 5 4 6 4 Vettori aerei Gest.aeroporti 2 2 1 1 4 2 2 3 3 3 25 28 15 2 16 2 30 25 TPL TOTALE 8 4 2 2 4 2 2 3 20 13 1 2 2 5 3 8 ‘04 ‘05* Tot. 8 13 7 1 1 42 5 120 1 27 19 5 24 10 116 1 2 3 1 7 3 9 30 2 8 23 32 61 3 3 5 3 3 41 4 1 2 2 1 3 2 2 1 2 1 25 16 7 30 8 33 7 24 2 31 3 70 4 41 28 388 * Il dato è riferito al primo trimestre 2005. Si segnala inoltre che le operazioni di fusione e acquisizione che hanno avuto luogo nel periodo 1 luglio 2003 - 31 marzo 2005 e che riguardano, in qualità di acquirenti, soggetti non facenti parte del settore dei trasporti (tipicamente investitori o banche) sono 17; di queste 2 sono relative al 2003, 13 al 2004 e 2 al 2005. Fonte: Nomisma Prendendo in esame le operazioni di M&A nel mercato trasportistico globale, durante il periodo di riferimento si notano sostanziali mutamenti rispetto ai risultati evidenziati nella precedente edizione di questo rapporto riconducibili a: - un peso crescente delle operazioni attinenti al trasporto marittimo, che nel 2004 ha nettamente superato quello della logistica in termine di volume delle operazioni; la grande espansione del settore marittimo è riscontrata sia per le semplici attività di navigazione - che da sole nel 2004 registrano il più elevato numero di operazioni - sia per le attività portuali, che registrano il maggior incremento relativo1. - un ruolo predominante della logistica per le operazioni di integrazione di filiera, sul totale delle quali questo comparto mostra nel periodo di riferimento un’incidenza di oltre il 63%. 1 Si evidenzia peraltro che in questi settori rientrano anche due delle operazioni di maggior valore registrate nel periodo di riferimento: l’acquisizione di CSX World Terminals da parte di Dubai Ports Internazional, nel settore portuale (valore 1,15 miliardi di dollari USA), e l’ingresso con quota di maggioranza del gruppo di investimenti pubblico Temasek Holdings di Singapore nel capitale del gruppo armatoriale NOL (valore 1,6 miliardi di dollari USA). 210 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.87. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per comparto dell'acquisita Anni 1992 – 2005 ‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05* Tot. Logistica T. ferroviari T.su gomma Poste T. marittimi di cui: 13 2 8 23 1 2 10 1 1 12 4 9 6 4 6 5 1 9 6 1 8 17 5 4 12 5 6 9 1 1 3 2 6 11 3 3 8 2 1 6 10 4 2 6 5 7 5 9 1 2 2 4 9 44 12 144 1 19 47 19 10 141 Crocieristica Attività portuali Navigazione 3 5 1 5 5 3 3 1 1 29 1 1 2 1 2 1 2 5 2 7 1 3 2 4 1 4 1 1 8 14 29 3 7 42 70 T. aerei di cui: 6 3 Vettori aerei Gest.aeroporti 5 1 3 TPL TOTALE 5 39 37 2 2 4 4 1 3 13 9 9 9 6 8 9 6 3 85 1 3 7 6 6 3 5 4 4 5 3 3 4 4 7 2 5 1 2 1 55 27 1 26 1 27 3 41 5 35 12 48 8 36 8 29 2 37 4 80 19 2 26 4 55 30 510 * Il dato è riferito al primo trimestre 2005. Le operazioni di fusione e acquisizione che hanno avuto luogo nel periodo 1 luglio 2003 - 31 marzo 2005 e che riguardano in qualità di acquirenti, soggetti non facenti parte del settore dei trasporti (si tratta tipicamente investitori o banche) sono 5; di queste 3 sono relative al 2004 e 2 al 2005. Fonte: Nomisma Tab.88. Acquisizioni e fusioni classificate per comparto nell'ambito del settore Anni 1992 – 2005* Comparto acquirente Comparto acquisita FerroLogistica viario Logistica Ferroviario T. su gomma Poste Marittimo e porti Aerei e aeroporti TPL TOTALE 83 9 2 7 7 1 109 1 13 14 T. su gomma Poste 15 3 14 2 1 14 32 17 Marit. e Aereo e porti aeroporti 3 1 1 95 1 38 1 41 1 100 TPL TOT. 3 1 109 24 16 23 104 40 46 362 1 44 49 *Dati riferiti al I trimestre 2005 - Le operazioni di fusione e acquisizione che hanno avuto luogo nel periodo II semestre 2003-I trimestre 2005 e che riguardano generalmente in qualità di acquirenti, soggetti non facenti parte del settore dei trasporti (tipicamente investitori o banche) sono 25; di queste 2 sono relative al settore della logistica, 13 al settore portuale e marittimo, 5 settore aereo e aeroporti, 1 trasporto pubblico locale e 4 altri soggetti riconducibili a investitori che controllano imprese di trasporto. Fonte: Dati Nomisma aggiornati al 31/03/2005 Riguardo alla tipologia di operazione, si conferma nel periodo di riferimento la prevalenza di operazioni di passaggio di controllo (partecipazioni maggioritarie, di quota ulteriore di controllo e fusioni). 211 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Fig.3. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per tipologia di operazione Tipologia di operazioni – II semestre 2003 Tipologia di operazioni - 2004 Fusioni 3% Paritarie 7% Fusioni 7% Paritarie 2% Minoranza 22% Minoranza 31% Controllo tramite quota ulteriore 10% Maggioranza 35% Controllo tramite quota ulteriore 14% Asset 10% Asset 3% Maggioranza 56% Fonte: Nomisma ALTRO ACQUISIZIONI Tab.89. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, per tipologia di operazione Anni 1992 – 2005 Maggioranza o totali Maggioranza tramite quota ulteriore Di assett Paritarie Fusioni Partecipazioni minoranza TOTALE ‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05* Tot. 14 24 8 16 11 12 17 16 23 20 8 13 50 5 1 1 2 1 5 2 2 6 9 1 35 3 2 3 5 4 4 2 3 1 1 2 1 3 1 1 2 5 3 2 1 3 2 6 1 31 24 19 1 2 3 2 2 20 252 3 19 6 7 16 10 15 16 16 27 11 9 8 20 9 189 43 39 22 33 26 29 41 38 57 38 27 33 90 34 550 *Dati riferiti al I trimestre 2005 Per quanto riguarda infine il grado di internazionalizzazione delle imprese italiane di trasporto, si confermano alcuni trend in atto già evidenziati in passato: - il settore dei trasporti mostra un forte grado di internazionalizzazione, caratteristica che si è accentuata nel periodo di riferimento, in quanto l’incidenza delle operazioni interne al mercato domestico sul totale ha subìto un notevole ridimensionamento (dal 65% del periodo 2002-2003 al 46% del periodo in esame); - si accentua peraltro anche il grado di internazionalizzazione “a senso unico”: la quota di M&A di società italiane all’estero è rimasta pressoché invariata (14%), al contrario è cresciuta notevolmente quella degli investitori esteri su imprese italiane. 212 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Se da un lato, pertanto, il mercato italiano dei trasporti è di fatto aperto alla penetrazione dei grandi operatori internazionali, dall’altro sono poche le imprese italiane che riescono ad entrare sui mercati esteri attraverso operazioni di M&A, tale dinamica emerge con evidenza dai dati relativi alle acquisizioni estere in Italia classificate per comparto dell’acquisita e per contro da quelli relativi alle acquisizioni di imprese italiane all’estero per comparto dell’acquirente. Fig.4. Acquisizioni e fusioni sul mercato italiano per nazionalità dell’impresa acquirente, luglio 2003-marzo 2005 Italia su Estero 14% Estero su Italia 40% Italia su Italia 46% Fonte: Nomisma Tab.90. Acquisizioni estere in Italia nel settore trasporti per comparto dell’acquisita Anni 1992 – 2005 Logistica T.ferroviari T.su gomma Poste T.marittimi di cui: Crocieristica Attività portuali Navigazione T. aerei di cui: Vettori aerei Gest. aeroporti TPL TOTALE ‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 1 15 2 1 3 1 3 4 3 1 2 2 3 2 3 2 1 1 1 3 1 2 1 1 2 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 17 2 2 4 5 6 2 14 3 4 1 2 1 3 ‘02 ‘03 4 ‘04 ‘05* Tot. 3 2 1 4 1 3 43 3 9 7 25 8 1 2 2 3 12 2 1 2 1 5 1 2 4 5 18 2 3 1 15 1 1 1 1 1 9 1 1 3 9 3 1 1 8 10 8 2 13 5 118 11 10 *Dati riferiti al I trimestre 2005 Dati Nomisma aggiornati al 31/03/2005 213 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.91. Acquisizioni di imprese italiane all’estero nel settore trasporti per comparto dell’acquirente – Anni 1992-2005 Logistica T.ferroviari T. su gomma Poste T. marittimi di cui: Crocieristica Att. portuali Navigazione T. aerei di cui: Vettori aerei Gest. aeroporti TPL TOTALE ‘92 ‘93 1 1 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 1 2 1 1 1 3 1 1 1 ‘02 1 1 1 1 3 ‘04 ‘05* Tot. 1 1 1 ‘03 2 1 1 1 2 1 1 1 1 1 3 1 1 2 1 1 1 1 3 4 1 2 3 1 1 2 2 1 1 6 1 2 6 2 5 1 3 1 13 3 5 0 10 5 3 2 5 2 3 4 40 Dati Nomisma aggiornati al 31/03/2005 Da ultimo si riporta in Appendice il dettaglio delle principali operazioni di M&A e degli accordi realizzati da imprese estere in Italia e da imprese italiane all’estero nel periodo monitorato (luglio 2003 – marzo 2005). 214 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ APPENDICE 1 – LE PRINCIPALI OPERAZIONI DI M&A REALIZZATE TRA OPERATORI ITALIANI ED ESTERI Tab.92. Acquisizioni e fusioni realizzate da imprese estere in Italia nel settore trasporti Luglio 2003 - marzo 2005 Anno Acquirente (Paese), Comparto Acquisita (Paese), Comparto Tipologia di operazione 2003 Exel (GB), Logistica 2003 Arriva International (UK), Trasporto pubblico locale 2003 Stichting Administrattiekantoor Volare (SAV) (NL), Servizi di trasporto aereo 2004 Frans Maas (NL), Logistica 2004 Railion Deutschland AG (DE) [ex DB Cargo], Servizi ferroviari 2004 Railion Deutschland AG (DE) [ex DB Cargo], Servizi ferroviari 2004 Hangartner (CH) (Gruppo Deutsche Bahn, DE), Logistica 2004 Geodis Zust Ambrosetti (FR), Logistica 2004 Compania de la Distribucion Integral Logista LS (ES), Logistica 2004 Costa Crociere (Gruppo Carnival, USA), Royal Caribbean (USA), Marinvest (gruppo MSC, CH), Napoli Terminal Trade (Gruppo Lauro, IT), Intership (IT), MSC Crociere (CH), Autorità Portuale di Napoli (IT), Compagnie crocieristiche e marittime, servizi portuali. Cappelletti (IT), Logistica SAF (IT), Trasporto pubblico locale Volare Group (IT), Servizi di trasporto aereo Acquisizione totale Giacomelli Spedizioni (IT), Logistica Rail Traction Company spa (RTC) (IT), Servizi ferroviari Strade Ferrate del Mediterraneo (SFM) (IT), Servizi ferroviari Magazzini Generali di Verona (IT), Logistica Trate Sud (IT), Logistica Etinera (IT), Logistica Acquisizione totale SPA Terminal Napoli (IT), Servizi portuali Acquisizione quote e costituzione di nuova società 2004 Vento (Permira, UK), Servizi marittimi di cabotaggio Grandi Navi Veloci (Gruppo Grimaldi) (IT), Servizi marittimi di cabotaggio Trieste International Container Terminal (TICT), (IT) Servizi portuali Acquisizione 70,1% 2004 TO Delta (Gruppo Evergreen, Taiwan), Servizi portuali Acquisizione 49% Ricapitalizzazione Acquisizione 30,1% Acquisizione 95,0% Acquisizione Acquisizione Acquisizione 96,0% Acquisizione totale (continua) 215 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue tab.92.) 2005 Swiss Post International (SPI) (CH), Logistica 2005 Swiss Post International (SPI) (CH), Logistica 2005 TNT Global Express (Gruppo TPG, NL), Logistica 2005 Arriva International (UK), Trasporto pubblico locale 2005 Arriva International (UK), Trasporto pubblico locale Porta a Porta spa (IT), Logistica Acquisizione totale Servizi Distribuzione Logistica srl (SDL) (IT), Logistica SDO (Servizi Distribuzione Ottica), Logistica Sadem (IT), Trasporto pubblico locale Sapav (IT), Trasporto pubblico locale Acquisizione totale Acquisizione totale Acquisizione totale Acquisizione totale Fonte: Nomisma (aggiornato al 31/03/2005) Tab.93. Acquisizioni e fusioni realizzate da imprese italiane all’estero nel settore dei trasporti - Luglio 2003 - marzo 2005 Anno Acquirente (Paese), Comparto Acquisita (Paese), 2003 Trenitalia Spa (IT), Servizi ferroviari TX Logistik AG (DE), Servizi ferroviari Comparto 2003 Cavalieri Trasporti (IT), Logistica International Fresh Food (Gruppo DHL-Danzas, Deutsche Post World Net, DE), Logistica 2004 Costa Crociere (IT), Seetours (Divisione tedesca Compagnia del Gruppo Carnival) (DE), marittima Compagnia marittima 2004 Cavalieri Trasporti TFE DA (FR), (IT), Logistica Logistica 2004 TTS Logistics (IT), Wilson Logistics Italia (SE), Logistica Logistica Fonte: Nomisma (aggiornato al 31/03/2005) 216 Tipologia di operazione Acquisizione di quota minoritaria (15%) ed accordo commerciale di partnership Acquisizione Acquisizione controllo Acquisizione 50% Acquisizione 81% L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ APPENDICE 2 – I PRINCIPALI ACCORDI SIGLATI TRA OPERATORI ITALIANI ED ESTERI Tab.94. Accordi commerciali e partnership di integratori logistici realizzati tra imprese estere ed italiane sul mercato italiano - Luglio 2003 - marzo 2005 Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2004 Contship (Gruppo Eurokai) (DE), Trenitalia spa (IT) 2004 Carnival Corporation (Costa Crociere) (USA), Royal Caribbean, MSC Crociere (IT), Autorità Portuale di Civitavecchia (IT) 2005 Medov (IT), Wallenius Wilhelmsen (SE) 2005 MSC (CH), Ser.Mi. (IT) 2005 MSC (CH), Consorzio Grimaldi (IT) Costituzione della joint venture Hannibal spa - Alleanza per la trazione con Trenitalia Cargo e TX Logistik. Joint venture terminalistica per la gestione dell'attività crocieristica dello scalo di Civitavecchia. 2005 Swiss Post International (SPI), Home Shopping Europe (HSE) 2005 Gruppo Grimaldi Napoli (IT), Louis Dreyfus (FR) Accordo commerciale con cui Medov diventa agente di Wallenius Wilhelmsen per il mercato italiano. Accordo per un servizio feeder dal porto di Pozzallo agli altri scali container di MSC. Accordo per l'ingresso di MSC con una quota di maggioranza (51%) nel Consorzio per la gestione del terminal di Calata Bettolo a Genova. Accordo di partnership. Joint venture per collegamento Italia-Francia. Fonte: Nomisma Tab.95. Accordi commerciali e partnership di integratori logistici realizzati tra imprese estere ed italiane sui mercati esteri - Luglio 2003 - marzo 2005 Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2003 SNCF (F), Trenitalia (IT) 2004 Eurocombi spa (IT), Container Train (ES) Pecorini (IT), Semb Log Asia Pacific (Singapore) Nulla osta Commissione UE joint venture paritetica Autoroute Ferroviaire Alpine. La società fornirà un servizio di navetta su ferro per gli autocarri e semirimorchi attraverso la galleria del Frejus. Partnership sul mercato intermodale spagnolo e portoghese. 2004 2004 2004 De Rijke (BE) Paganella (IT) Grimaldi Group (IT), Eukor Car Carriers (South Korea), Porto di Wallhanm (SE) Joint venture paritetica Pacorini-SembLog (Asia Pacific), con sede a Singapore, nel settore della logistica per metalli e per commodities e prodotti finiti coperti da Collateral Management Agreement (CMA). Costituzione di joint venture per la gestione del terminal logistico Laakdal Logistics (Belgio). Affitto biennale del porto con successiva opzione d'acquisto. (continua) 217 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.95.) 2004 2004 2005 2005 2005 2005 Brenner Basistunnel Spa (BBT) (IT), Brenner Basistunnel (BBTAG) (AT) Trenitalia spa (IT), Ferrovie Federali Svizzere (FFS) (CH) Costa Crociere (IT), Porto di Barcellona (ES) Alpe Adria (IT), Intercontainer Austria (AT) Alitalia (IT), Cargo US JV (Alleanza SkyTeam) Fortune International Transport (IT), Sea Net Shipping & Logistics (Pakistan) Fonte: Nomisma 218 Accordo per la costituzione della Società europea Brenner Basistunnel (SE BBT), società di infrastruttura partecipata da FS holding. Joint venture paritetica TILO per lo sviluppo del traffico regionale transfrontaliero tra Ticino e Lombardia. Concessione del terminal crocieristico del porto di Barcellona. Accordo per il servizio di autostrada viaggiante tra Salisburgo e il Punto Franco Nuovo del porto di Trieste. Alitalia ha firmato l'accordo per l'ingresso nella Cargo US JV di Sky Team, società con base ad Atlanta che commercializza i prodotti e i servizi sul mercato statunitense per conto di Air France, Korean Air, Delta. Accordo di partnership per il servizio groupage in import dal Pakistan.