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Specifiche tecniche per la preparazione dei file di stampa SUPPORTI DIGITALI TRATTATI Dvd, cd, email, ftp PROGRAMMI Adobe Photoshop CS5, Adobe In design CS5, Adobe Illustrator CS5, QuarkXPress Passport 6.0, Macromedia FreeHand MX INFORMAZIONI GENERALI Il formato che le nostre stampanti possono utilizzare sono fondamentalmente : TIFF, JPEG, EPS di Photoshop, cioè file di tipo pixel. Ciò significa che i dati di QuarkXPress, InDesign, FreeHAnd e Illustrator devono essere trasformati in file di tipo pixel (rasterizzati). Il tempo di rasterizzazione dipende da quanti e che tipo di dati devono essere caricati ed elaborati e dalle dimensioni della realizzazione finale. Se riceviamo completamente dati pixel (tif, jpg ), usando questo formato si può vedere il risultato finale anche a monitor con buona precisione. Con programmi come Corel Draw, ciò non è possibile. TRASFORMAZIONE DEI VARI PROGRAMMI IN FORMATO TIFF I dati derivati dalle ultime versioni di Adobe Indesign, QuarkXPress, Illustrator, InDesign, Macromedia FreeHand, devono essere esportati come dati eps. Se il programma prevede l’opzione, le scritte possono essere trasformate in tracciati (o curve). I dati generati verranno aperti in Photoshop e rasterizzati automaticamente dopo aver inserito la misura finale e l’appropriata risoluzione. Questo processo può richiedere del tempo in relazione alle misure e alle performance del PC / Mac. I lavori con una dimensione fino a 10 mt. possono essere prodotti in scala 1:1 in Photoshop nel formato finale con debita risoluzione. Iniziando da una misura di 10,5 mt, si deve produrre i file di stampa in scala 1:10 con debita risoluzione moltiplicata per 10. RISOLUZIONE Al fine di fissare la risoluzione di una stampa, è fondamentale conoscere prima la distanza visiva della stampa stessa. Generalmente si può dire che maggiore è la distanza visiva, minore è la risoluzione e vice versa. La risoluzione è veramente importante quando la distanza visiva è minore di 1,5 mt. e ci sono dei piccoli testi da stampare. L’occhio vede piccoli caratteri da una distanza visiva maggiore solo come una zona grigia, senza riconoscere quale grado di risoluzione si sia usato. L’occhio non riesce a riconosce ad esempio le differenze tra 10 dpi e 300 dpi ad una distanza visiva di 6 mt. o più (Si consideri che per una stampa di 10 mq una risoluzione di 10 dpi produce 7 MB di dati contro una risoluzione di 300 dpi che arriva a produrre fino a 1.3 GB di dati). Si deduce quindi che al fine di ottenere i migliori effetti per grandi immagini, è più importante avere molti contrasti nell’immagine che non avere piccoli dettagli. QUALE RISOLUZIONE UTILIZZARE PER QUALE DISTANZA VISIVA - Distanza visiva inferiore a 1 m: • Fino a 10 m2 - 100 dpi (interpolato stampa 300dpi c.a.) • Fino a 20 m2 - 65 dpi (interpolato stampa 300dpi c.a.) - Distanza visiva fino a 5 m: • fino a 20 m2 - 36 dpi (interpolato stampa 150dpi c.a.) • fino a 50 m2 - 24 dpi (interpolato stampa 150dpi c.a.) - Distanza visiva superiore a 5 m: • fino a 50 m2 - 24 dpi (interpolato stampa 100dpi c.a.) • superiore a 50 m2 - < 24 dpi (interpolato stampa 100dpi c.a.) La qualità dell’immagine in genere non risulterà migliore quando il dato è interpolato. Si tenga presente che NON ESISTE NECESSARIAMENTE UN LEGAME STRETTO TRA RISOLUZIONE REALE DEL FILE E RISOLUZIONE FISICA DI STAMPA: Una stampante digitale di grande formato stampa mediamente con risultati prossimi compresi tra i 720 e i 150 dpi ottici. In ogni caso la risoluzione fisica di una stampante in produzione può talvolta essere accordata sino alla soglia dei 50dpi reali. QUANDO PREFERIRE EPS, TIFF O JPG Per stampe senza immagini e con soli vettori o testi, può essere meglio usare dati EPS di tipo vettoriale (EPS di Illustrator o FreeHand). Per stampe formate da testi e immagini oppure combinazioni di testi/immagini, sono raccomandati dati di tipo pixel (TIFF o JPEG). Attenzione! Quando si salvano i dati in formato EPS/JPEG in Photoshop assicurarsi di usare la compressione JPEG con la miglior qualità possibile onde evitare perdita di qualità nel file di stampa. Ricordarsi che la compressione LZW dei formati TIFF non fa perdere qualità al file di stampa; si deduce che il formato TIFF è solitamente preferibile agli altri formati di tipo pixel. ALLEGARE I SEGUENTI COMPONENTI Può sempre essere utile (anche nel caso in cui siate in grado di fornire il file in formato finale valido per la stampa) allegare nel cd tutti gli originali e i seguenti componenti: • Testi, font di stampa, tracce; trasformare i testi, i loghi e i vettori in tracciati; • tutte le importazioni ( eps, tif, etc ); • documenti di impaginazione (documenti QuarkXPress, Adobe InDesign, etc.) • stampa di prova con informazioni sui colori. Si deve tener conto che tutti i lavori extra che possono verificarsi necessari quando i dati non sono stati preparati correttamente, possono far modificare i tempi di consegna concordati preventivamente. COLORI I colori della stampa reagiscono differentemente al tipo di materiale su cui si stampa. Al fine di garantire la miglior soluzione possibile delle tonalità desiderate, per alcuni materiali, è buona cosa stampare una parte dell’immagine preventivamente. Le stampanti che producono le grandi immagini stampano sempre in quadricromia (Cyan, Magenta, Yellow, blacK), anche quando stampano a 6 o 8 colori. I file finali pronti per la stampa quindi devono essere preparati in CMYK per evitare di doverli convertire in questa modalità con inevitabili modificazioni dei colori originali. In particolar modo i file prodotti in modalità RGB possono avere importanti variazioni soprattutto su quei colori che a monitor risultano particolarmente brillanti o quasi fluorescenti. Si tenga conto che anche nel caso un file venga prodotto in scala di grigio per ottenere tonalità neutre nel caso di bianchi/neri, gli stessi saranno convertiti in CMYK per motivi tecnici di stampa. Per lo stesso motivo ovunque all’interno dei file finali di stampa sia possibile realizzare i neri in quadricromia si tenga presente che “un ottimo nero” ha percentuali di colori all’incirca come segue: Ciano 73%, Magenta 62%, Giallo 61%, Nero 100%. Nonostante colori della scala Pantone non siano fedelmente riproducibili in quadricromia, ove si fosse a conoscenza di questi riferimenti per una qualsiasi produzione è sempre bene comunicarlo in fase di consegna degli esecutivi. I colori fluorescenti, fosforescenti, metallescenti non sono riproducibili in quadricromia. CONSIGLI E TRUCCHI Polvere e scarabocchi nei dati risulteranno grandi ed evidenti nella stampa. Non inserire nessun dato in più nel file, solo disegni e misure. Non allegare negli esecutivi nulla che non centri strettamente con quanto necessario alla produzione per evitare confusioni e/o perdite di tempo nell’interpretazione sull’utilità di tali elementi. I dati trasformati (ad esempio da Freehand, QuarkXPress etc ) devono essere controllati “da vicino” (quasi in grandezza naturale e con estrema attenzione) perché quando vengono rasterizzati in Photoshop, possono perdersi o danneggiarsi alcuni elementi durante il processo di trasformazione. Considerare: misure in centimetri e risoluzione in pixel per pollici. Se i dati sono Quark.Xpress non possono essere aperti in Photoshop. Non comporre importazioni con file in JPEG. Rimuovere tutti i raggruppamenti. Non separare importazioni in DCS. In alternativa Nel caso in cui non esista un file stampabile ma lo stesso debba essere creato da zero, gli elementi necessari sono: fotocolor dimensioni 20 X 25 cm (miglior soluzione) di cui poter fare la scansione; tener conto che scansioni da stampe, fotografie, pagine di libri o riviste, diapositive, potrebbero non essere sufficienti al raggiungimento delle qualita’ necessarie alla riproduzione finale Font dei caratteri formanti le eventuali scritte per gli inserimenti Loghi in formato EPS di Illustrator o Freehand Dimensioni dell’immagine finale Bozzetto del definitivo. Con questi elementi si potrà procedere a creare l’esecutivo definitivo di stampa con l’aiuto di primarie aziende in grado di realizzare scansioni di livello professionale con attrezzature (scanner) adeguate alle esigenze del risultato finale. La bontà della scansione e’ strettamente correlata alla dimensioni finale della stampa o alla parte che ne occupa. Nel caso di questo genere di esecutivi sorgenti, l’eventuale tempo di realizzazione dipende anche da quanto tempo si impiega nella realizzazione del file finito di stampa.