b.capitolato 2016 18_definitivo 2
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CITTA’ DI SPINEA 30038 – Prov. di Venezia SETTORE SERVIZI SCOLASTICI, ATTIVITA’ CULTURALI E TEMPO LIBERO AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI DI REFEZIONE SCOLASTICA, PREPARAZIONE PASTI UTENTI SERVIZIO SOCIALE E FORNITURA DERRATE ASILO NIDO COMUNALE 01.01.2016 – 31.12.2018 CAPITOLATO SPECIALE C.I.G. INDICE 6343413DFE 1 INDICE TITOLO I – OGGETTO DELLA CONCESSIONE E PRINCIPI FONDAMENTALI Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 6 – – – - Definizioni Oggetto della concessione Qualità dei prodotti utilizzati Tracciabilità alimentare Pacchetto igiene per la sicurezza alimentare Acqua potabile TITOLO II – SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA Articolo 7 Articolo 8 Articolo 9 Articolo 10 Articolo 11 Articolo 12 Articolo 13 Articolo 14 Articolo 15 Articolo 16 Articolo 17 Articolo 18 Articolo 19 Articolo 20 Articolo 21 - Descrizione e caratteristiche del servizio Utenti del servizio Forniture speciali Modalità di esecuzione del servizio Prenotazione pasti Norme e modalità del trasporto dei pasti Parziale consegna Ritardi nelle consegne Distribuzione Norme per l’utilizzo acqua potabile Riassetto sedi di refezione e smaltimento rifiuti Stoviglie e tovagliato Campionatura rappresentativa del pasto Menù: variazioni e diete speciali Gestione buoni pasto TITOLO III – SERVIZIO PREPARAZIONE PASTI UTENTI DEL SERVIZIO SOCIALE Articolo 22 Articolo 23 Articolo 24 - Descrizione e caratteristiche del servizio Prenotazione pasti Menù e diete speciali TITOLO IV – SERVIZIO FORNITURA DERRATE ASILO NIDO Articolo 25 Articolo 26 Articolo 27 Articolo 28 - Descrizione e caratteristiche del servizio Utenti del servizio Prenotazione forniture Menù e diete speciali TITOLO V – NORME GENERALI Articolo 29 Articolo 30 Articolo 31 Articolo 32 Articolo 33 Articolo 34 Articolo 35 Articolo 36 Articolo 37 Articolo 38 - Durata e continuità della concessione Attivazione dei servizi Forniture per servizi particolari Responsabile dei servizi Personale Requisiti del centro di produzione dei pasti Controllo tecnico-ispettivo Verifiche e controlli Controlli di qualità e verifiche batteriologiche Approvvigionamento e stoccaggio delle materie prime 2 Articolo 39 Articolo 40 Articolo 41 Articolo 42 Articolo 43 - Caratteristiche ed etichettatura delle derrate Riciclo Accessi Garanzie igienico sanitarie Contributi CE/AVEPA TITOLO VI – ONERI INERENTI LA CONCESSIONE Articolo 44 Articolo 45 Articolo 46 Articolo 47 Articolo 48 Articolo 49 Articolo 50 - Permessi ed autorizzazioni Responsabilità ed assicurazioni Responsabilità nei confronti dei fornitori Spese a carico della Ditta Cessione, subappalto, avvalimento Cauzioni Sostituzione impresa aggiudicataria TITOLO VII – PREZZO E PAGAMENTI Articolo 51 Articolo 52 Articolo 53 - Fatturazione e pagamento Tracciabilita’ dei flussi finanziari e clausola risolutiva espressa Aggiornamento prezzi TITOLO VIII – CONTENZIOSO Articolo 54 Articolo 55 Articolo 56 - Penalità Cause di risoluzione del contratto Recesso del contratto da parte del fornitore TITOLO IX – NORME FINALI Articolo 57 Articolo 58 Articolo 59 Articolo 60 Articolo 61 Articolo 62 - Controversie Sicurezza Rispetto del D.Lgs. 196/2003 Riservatezza delle informazioni e trattamento dei dati Spese contrattuali Disposizioni finali 3 TITOLO I - OGGETTO DELLA CONCESSIONE E PRINCIPI FONDAMENTALI ART. 1 – DEFINIZIONI Per “Impresa Aggiudicataria” o “Impresa” o “I.A.” si intende l’Impresa alla quale viene affidata la concessione del servizio di refezione scolastica per gli alunni e personale docente delle scuole del Comune di Spinea, servizio preparazione pasti utenti del servizio sociale e fornitura derrate alimentari asilo nido comunale. Per “A.C.” siintende l’Amministrazione Comunale di Spinea, titolare della funzione, che affida all’Impresa i servizi oggetto della concessione. ART. 2 - OGGETTO DELLA CONCESSIONE La gara ha per oggetto: la concessione del servizio di refezione scolastica destinato agli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e al personale scolastico autorizzato al consumo del pasto, la preparazione pasti per gli utenti del servizio sociale, la fornitura derrate dell’asilo nido comunale. ART. 3 – QUALITA’ DEI PRODOTTI UTILIZZATI Nella scelta degli alimenti è importante porre attenzione ad una sostenibile valorizzazione di prodotti rispettosi dell’ambiente e di altri valori di sistema, direttamente e indirettamente correlati con le politiche alimentari quali, agricoltura sostenibile, sicurezza del lavoratore, benessere animale, tradizioni locali e tipicità. A tal fine l’A.C. richiede i seguenti prodotti: 1) - PRODOTTI BIOLOGICI Nella preparazione dei pasti dovranno essere impiegati i seguenti prodotti alimentari, appositamente certificati, provenienti da agricoltura biologica, ai sensi di quanto previsto dal Regolamento CE 834/2007: Pasta Riso Orzo Farine Uova Yogurt Ortaggi Pomodori pelati Passata di pomodoro Legumi secchi Frutta Con il termine “prodotto biologico” si intende quel prodotto derivato da coltivazioni biologiche ai sensi del Regolamento CE n. 834/2007 e successive modificazioni. Tutti i prodotti biologici utilizzati dovranno essere all’origine in confezioni sigillate, munite di apposita etichettatura conforme a quanto previsto dal Regolamento CE n. 834/2007 e successive modificazioni. Il produttore dei pasti nei quali vengono impiegate materie prime provenienti da produzioni biologiche deve garantire la tracciabilità con idonea documentazione che certifichi la corrispondenza tra le materie prime acquistate e i pasti prodotti. 2) - OGM FREE Tutte le derrate alimentari impiegate e consegnate non devono contenere organismi geneticamente modificati (O.G.M.) secondo quanto previsto dalla L.R. Veneto 1 marzo 2002 n.6 4 In riferimento ai Regolamenti CE 1829/2003 e 1830/2003, non potranno essere impiegati alimenti che riportano in etichetta l’indicazione <contiene Ogm>. L’ I.A. dovrà pertanto acquistare prodotti alimentari presenti sul mercato con indicazione in etichetta <non contiene OGM> o <OGM FREE> o con certificazione attestante tale assenza. 3) - PRODOTTI DOP E IGP Nella preparazione dei pasti dovranno essere impiegati i seguenti prodotti alimentari con i marchi DOP e IGP: Formaggi: Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Asiago DOP, Montasio DOP Salumi: Prosciutto crudo di Parma, San Daniele del Friuli I marchi DOP ( denominazione di origine protetta ) e IGP (indicazione geografica protetta) sono prodotti che hanno ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento di prodotti tipici ai sensi del Reg. CE n. 510/2006. I prodotti che portano i marchi di qualità rispondono a dettagliati disciplinari di produzione che impongono specifiche caratteristiche legate all’ambiente geografico di provenienza, al tipo di ingredienti, ai modi di produzione. 4) - CARNI Le carni bovine fresche refrigerate devono provenire da allevamenti nazionali conformi alla normativa CE (L. 29.11.71 n° 1073 e successive modificazioni e/o integrazioni). Devono essere conformi alle seguenti normative: D.Lgs. 507/1999, DM 30.08.2000 (Sistema obbligatorio di etichettatura della carne bovina – in vigore dal 1/01/2002) e devono inoltre provenire da animali assoggettati ad etichettatura volontaria (Reg. CE 1760/2000 e 1825/2000) in modo da garantirne la rintracciabilità. Le carni avicunicole (di pollo, tacchino) devono essere di 1^ qualità e provenienza Nazionale, in conformità all’Ordinanza Ministeriale del 26/08/2005 e succ. mod. e alla circolare n. 2261/2005 (etichettatura delle carni avicole per determinare la tracciabilità). ART. 4 - TRACCIABILITA’ ALIMENTARE Ai sensi della Legge Regionale Veneto n. 6 del 01/03/2002, al fine di assicurare maggiore tracciabilità alle forniture alimentari, l’I.A. ha l’obbligo di: a) applicare le modalità di etichettatura vigenti, sia obbligatorie che facoltative per gli alimenti di cui all’art. 3 della citata legge (carne bovina, pesce, uova, ortofrutta, carne avicola: certificazione di provenienza o di produzione) b) indicare il lotto di produzione della fornitura e della conservazione del pasto campione c) garantire la tracciabilità degli alimenti di provenienza biologica. ART. 5 - PACCHETTO IGIENE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE L’I.A. è tenuta ed è responsabile del pieno rispetto delle normative previste dal “Pacchetto igiene” (Reg. CE 852/04, 853/04, 854/04 e 882/04) in tutte le fasi operative del servizio; tali normative puntualizzano il sistema della sicurezza alimentare e definiscono implementazioni al sistema HACCP. ART. 6 - ACQUA POTABILE Nell’ambito del servizio di refezione scolastica l’A.C. ha previsto l’impiego di acqua proveniente dall’acquedotto, con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi all’utilizzo di acqua potabile, in sintonia con i progetti educativi della scuola. L’acqua destinata al consumo umano è regolamentata dal D.Lgs. 31/2001; l’emissione del giudizio di idoneità dell’acqua e i controlli di valenza sanitaria sono di competenza dell’Azienda Ulss. L’A.C. richiede annualmente ulteriori controlli specifici ad integrazione di quanto già espresso dall’Azienda ULSS 5 TITOLO II – SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA ART. 7 - DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica comprende le seguenti fasi e attività: Approvvigionamento e stoccaggio da parte dell’I.A. delle derrate necessarie alla realizzazione dei menù in base alle tabelle dietetiche specificate nel presente capitolato; Preparazione, cottura e confezionamento dei pasti con il sistema del legame fresco/caldo, in multiporzione e in monoporzione per diete speciali, Trasporto dei pasti dal Centro Cottura dell’I.A. ai plessi scolastici; Fornitura e trasporto piatti in polipropilene, bicchieri di melanina e posateria in acciaio inox ; Lavaggio e sanificazione bicchieri di melanina e posateria in acciaio inox Distribuzione a cura del personale della ditta dei pasti nei plessi scolastici, con il sistema al tavolo per le scuole dell’infanzia e 1° e 2° anno scuola primaria e self - service per il 3°, 4° e 5° anno scuola primaria. Tale sistema può subire delle modifiche su richiesta del Comune in base a progetti scolastici specifici. Pulizia e sanificazione dei refettori scolastici Raccolta differenziata dei rifiuti Gestione buoni pasto con sistema informatizzato Coordinamento e organizzazione complessiva del servizio, secondo quanto stabilito dal presente capitolato. Il servizio di refezione scolastica deve essere effettuato nei giorni feriali, nei periodi di funzionamento delle scuole, secondo i rispettivi calendari scolastici che saranno indicati o dai Dirigenti Scolastici o dalle Autorità scolastiche competenti in conformità al calendario delle attività didattiche previste per le ore pomeridiane, ed eventuali altri periodi che saranno individuati dall’A.C., ad esclusione dei sabati, festività o sospensione delle lezioni per qualsiasi ragione. La previsione annuale del numero dei pasti, è calcolata su una media annua di 33 settimane per le scuole primarie e 36 settimane per le scuole dell’infanzia. A titolo esemplificativo si segnala che nel corso dell’anno 2014 (periodo gennaio/dicembre 2014) è stato consumato il seguente numero di pasti: A.S. 2014 Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Totale Sc. infanzia n. plessi 7 Sc. primaria n. plessi 6 Totale alunni Insegnanti alunni Insegnanti 7373 463 13550 729 7906 461 14236 762 7515 416 12809 673 6925 393 12480 662 8080 462 12472 629 4936 329 2151 111 2396 139 5618 293 8698 467 17242 894 7615 455 15625 813 4819 303 10688 580 66263 3888 116871 6146 22115 23365 21413 20460 21643 7527 8446 27301 24508 16390 193168 La somministrazione verrà effettuata presso le sedi scolastiche sotto indicate: Scuola dell’infanzia “Grimm” Via Donizetti Scuola dell’infanzia “Fornase” Via Fornase Scuola dell’infanzia “Calvino” Via Crea Scuola dell’infanzia “A.Frank”- Via Fregene 6 Scuola dell’infanzia “Munari Via Pozzuoli Scuola dell’infanzia “Andersen” Via Rossignago Scuola dell’infanzia “Collodi” Via Bellini Scuola Primaria “Rodari” Via M.Polo Scuola Primaria “M.Polo” Via M.Polo Scuola Primaria “Vivaldi” Via Fornase Scuola Primaria “Mantegna” Via Botticelli Scuola Primaria “Nievo” Via Buonarroti Scuola Primaria “Goldoni” Via Bellini Si precisa che, nel corso dell’anno 2014, è stato consumato il seguente numero di pasti: scuole dell’infanzia: 66.263 scuole primarie: 116.871 insegnanti: 10.034 Nel triennio contrattuale il numero dei pasti forniti potrà subire variazioni legate ad eventualità e circostanze non prevedibili (numero iscrizioni, assenze degli alunni, numero dei rientri pomeridiani, variazioni nell’organizzazione didattica e andamento scolastico), e potranno variare sia in eccesso che in difetto (nella misura del 20%) senza che l’I.A. possa reclamare indennizzi di sorta o aver titolo a richiedere modifiche delle condizioni di aggiudicazione e del prezzo stabilito. Gli orari definitivi di inizio del servizio di refezione di ogni plesso scolastico e le loro eventuali modifiche, saranno stabiliti dalle competenti autorità scolastiche e comunicati tempestivamente all’I.A da parte dell’A.C. Il valore presuntivo del contratto per il triennio, (2016-2018) relativamente al servizio di refezione scolastica è indicativamente di € 2.955.470 escluso IVA. L’importo presuntivo di € 2.118.326 sarà riscosso dalla Ditta Aggiudicataria direttamente dagli utenti del servizio, in relazione alle tariffe poste a carico di questi ultimi, nella misura stabilita dalla manovra tariffaria approvata dall’Ente, come previsto all’art. 21 del presente capitolato. Tali importi non vincolano l’A.C. poiché il loro ammontare effettivo dipenderà dal numero dei pasti realmente consumati. ART. 8 - UTENTI DEL SERVIZIO Potranno usufruire del servizio: - Alunni delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e personale scolastico autorizzato al consumo del pasto. ART. 9 - FORNITURE SPECIALI Qualora l’A.C o le scuole organizzino attività nell’ambito dell’educazione alimentare, che richiedano l’utilizzo di derrate alimentari non contemplate nelle tabelle merceologiche allegate l’I.A. dovrà fornire i pasti richiesti in base ai menù appositamente predisposti. Qualora su richiesta delle scuole o dell’A.C. ,vengano organizzate iniziative occasionali (es. gemellaggi) che prevedano la presenza di alunni di altre scuole, l’I.A dovrà provvedere alla fornitura dei pasti richiesti, adottando il medesimo prezzo a pasto offerto per la refezione. ART. 10 - MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO I pasti saranno forniti in multiporzione e in monoporzione quelli per diete speciali. Ogni scuola provvederà a prenotare quotidianamente il numero dei pasti da consumare nel corso della giornata con le modalità che verranno concordate. 7 Le stoviglie a perdere (piatti, bicchieri, posate, tovaglioli, tovaglie, ecc.) dovranno essere fornite in misura superiore al 5% del numero dei pasti richiesti. A ciascun plesso scolastico dovranno essere forniti i generi necessari per il condimento delle verdure: olio extra vergine di oliva, aceto, sale fino, ecc. L’I.A dovrà garantire che tra il confezionamento e la distribuzione ai tavoli non passi più di un’ora intendendo per inizio distribuzione il primo piatto servito al tavolo o pronto per essere prelevato dal commensale in caso di sistema self-service. La distribuzione dei pasti dovrà avvenire tassativamente all’ora concordata con le Dirigenze Scolastiche e comunicata dall’A.C all’inizio di ogni anno scolastico. L’I.A al momento della consegna dei pasti presenterà una bolla di consegna in duplice copia riportante l’indicazione del numero dei contenitori, del numero dei pasti consegnati (distinti per alunni e insegnanti), la data e l’ora di consegna. Il personale di ogni plesso scolastico, incaricato dall’Autorità Scolastica al ricevimento dei pasti firmerà la bolla di consegna per ricevuta, restituendone copia all’I.A e conservando l’originale che verrà successivamente inoltrato all’Ufficio Comunale competente per gli adempimenti contabili necessari alla liquidazione. ART. 11 - PRENOTAZIONE DEI PASTI La prenotazione dei pasti, ivi compresa la registrazione degli utenti con iscrizione al servizio di refezione scolastica, dovrà essere effettuata mediante procedura informatizzata predisposta a carico della ditta aggiudicataria e basata su di un sistema automatizzato di modalità di pagamento del pasto su rilevazione e trasmissione dati al centro cottura. La ditta dovrà prevedere e predisporre un sistema adeguato anche a rilevare la presenza, il pagamento e l’eventuale pasto non pagato da parte dell’utenza sulla base di elenchi di utilizzatori della mensa predisposti dagli istituti scolastici. La definizione delle modalità di gestione del servizio saranno comunicate all’utenza dall’I.A. prima dell’inizio del servizio di attivazione della modalità elettronica. L’informatizzazione della gestione dei buoni pasto con costo del sistema a totale carico della ditta aggiudicataria dovrà prevedere la rilevazione delle presenza e pagamenti i-phone call con ricarica c/o alcuni esercizi commerciali presenti nel territorio comunale. ART. 12 - NORME E MODALITÀ DEL TRASPORTO DEI PASTI L’I.A è tenuta a recapitare a propria cura e spese i pasti e altro materiale presso i singoli plessi scolastici depositandoli nei locali destinati a mensa. Il trasporto dei pasti ordinati dovrà avvenire con automezzi di proprietà dell’I.A ,utilizzando idonei contenitori adeguatamente predisposti e riservati agli alimenti. I contenitori dovranno essere trasportati con appositi carrelli dedicati esclusivamente al trasposto dei contenitori dall’automezzo al locale destinato a mensa,. I singoli componenti del pasto devono essere confezionati separatamente in appositi contenitori in acciaio inox (per le minestre, per il sugo, per le pietanze, per i contorni, ecc) e a loro volta inseriti in idonei contenitori termici. I contenitori termici utilizzati per il trasporto, dovranno racchiudere contenitori a chiusura ermetica isotermici o termici multiporzioni, tali da consentire la conservazione degli alimenti cotti, da consumarsi caldi, ad una temperatura superiore ai + 65° C, mentre per gli alimenti cotti da consumarsi freddi e per i piatti freddi ad una temperatura non superiore a + 10° C, il tutto in ottemperanza al disposto della normativa in corso. Sono espressamente esclusi i contenitori in polistirolo. All’esterno delle casse termiche dovrà essere apposta apposita etichetta indicante: Il luogo di consegna Il contenuto della cassa Il numero dei pasti. 8 I contenitori impiegati per il trasporto delle paste asciutte dovranno avere un’altezza non superiore a 15 cm per evitare fenomeni di impaccamento. Le attrezzature utilizzate per il trasporto e i contenitori termici devono essere mantenuti puliti nonché sottoposti a regolare manutenzione al fine di proteggere gli alimenti da fonti di contaminazione e devono essere tali da consentire un’adeguata pulizia e disinfezione. I contenitori non debbono essere utilizzati per trasportare materiale diverso dagli alimenti poiché questi ultimi possono risultarne contaminati. Sui contenitori deve essere chiaramente visibile ed indelebile la scritta “contenitore ad uso alimentare” o apposito logo. Il numero dei mezzi utilizzati deve essere sufficiente per consentire le consegne nell’arco di un’ora a decorrere dal momento del confezionamento alla distribuzione. I mezzi di trasporto dovranno essere chiusi, con il vano di carico separato dal piano di guida, coibentati isotermicamente e rivestiti in materiale liscio e lavabile e possedere i requisiti igienico sanitari previsti dalla legge (DPR 327/80 art.43) e muniti di idonea attestazione igienico-sanitaria per mezzi di trasporto e sostanze alimentari. I mezzi dovranno recare la scritta esterna “trasporto pasti”. L’I.A. deve impegnarsi al ritiro, pulizia e disinfezione (sanificazione) dei contenitori termici e di ogni altro utensile utilizzato dalla stessa per il trasporto dei pasti al plesso scolastico. Il pane dovrà essere confezionato in sacchetti ad uso alimentare e riposto in contenitori muniti di coperchio; il parmigiano grattugiato dovrà essere confezionato in idonei contenitori per alimenti e posto all’interno di contenitori termici; la frutta dovrà essere trasportata in contenitori di plastica ad uso alimentare muniti di coperchio. ART. 13 - PARZIALE CONSEGNA In caso di consegna di un numero di pasti inferiore a quelli ordinati, su segnalazione della scuola, la ditta appaltatrice deve provvedere tassativamente entro 30 minuti dalla segnalazione telefonica ad integrare il numero dei pasti mancanti. ART. 14 - RITARDI NELLE CONSEGNE Nell’eventualità di un ritardo nelle preparazioni dei pasti per cause di forza maggiore, di cui dovrà essere tempestivamente avvisato l’Ente appaltante, lo stesso si riserva di adottare le proprie decisioni in merito. L’I.A dovrà comunque documentare le cause di forza maggiore che hanno provocato il ritardo nella consegna e garantire la stessa nei modi e nei tempi migliori possibili. I ritardi nella consegna dovuti all’organizzazione del centro di cottura e alle modalità di trasporto o altre cause non eccezionali, comporteranno l’applicazione di quanto previsto all’art.54 del presente capitolato. ART. 15 - DISTRIBUZIONE I’I.A dovrà garantire la somministrazione dei pasti ai singoli utenti secondo le quantità prefissate nelle tabelle dietetiche. Ferme restando tutte le disposizioni di legge in materia, da qualsiasi autorità emanate, la distribuzione dei pasti dovrà avvenire nel rispetto dei seguenti principi: mantenere caratteristiche organolettiche accettabili, prevenire ogni rischio di contaminazione durante tutte le fasi del servizio, prevenire ogni rischio di contaminazione microbica. L’I.A. deve dotare ciascun terminale scolastico di termometro ad infissione per il controllo della temperatura degli alimenti, che dovrà essere “tarato” secondo la normativa vigente. Le rilevazioni devono essere effettuate, verbalizzate e sottoscritte alla presenza di un testimone non afferente all’I.A. che a sua volta è tenuto a sottoscrivere, mediante firma, la veridicità delle rilevazioni od a contestarle facendolo risultare a verbale. 9 Nelle scuole dove è previsto il sistema self-service la distribuzione dovrà essere effettuata da personale sufficiente a garantire un porzionamento rapido ed efficiente e la distribuzione del secondo piatto deve avvenire solo dopo che gli alunni hanno consumato il primo piatto. Per le scuole dove è prevista la distribuzione al tavolo dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni: - imbandire i tavoli prima (di norma 6-8 postazioni a sedere) con tovaglie monouso, posate in materiale a perdere, tovagliolo di carta, bicchiere e pane, comprese le caraffe riempite d’acqua secondo le modalità di cui all’art. successivo; - la distribuzione deve iniziare quando gli alunni sono seduti a tavola. - eseguire la distribuzione mediante carrello su cui non vi sia altro che i piatti e il contenitore gastronorm; - aprire i contenitori solo al momento in cui inizia la distribuzione; - utilizzare utensili adeguati per la distribuzione. L’I.A. provvederà, per entrambi i sistemi di distribuzione, ad allestire uno o più tavoli di servizio dove collocare olio extra vergine di oliva, aceto, sale fino, stoviglie e tovagliato di riserva e quanto altro necessario per la consumazione del pasto. La quantità da distribuire deve essere quella predefinita, in relazione alle indicazioni ricevute dal personale del Centro Cottura. Si precisa che in alcune scuole il servizio di refezione si svolge in due turni. In tal caso fra i turni di distribuzione il personale dell’I.A provvede a rimuovere i residui e a ripristinare una situazione igienicamente adeguata per il turno successivo. Le pietanze devono essere servite con la necessaria cura, attenzione e gentilezza, ponendo la massima attenzione alle diete speciali. Durante la distribuzione il personale addetto deve indossare idonea divisa di colore chiaro, che deve essere pulita ed utilizzata esclusivamente per il servizio, copricapo con capelli raccolti, non deve indossare anelli, bracciali e altro. Il tempo massimo di distribuzione non dovrà essere superiore a 30-45 minuti. I sughi di condimento vanno messi sulla pasta solo al momento di servirla. Le verdure vanno condite al momento del consumo. L’I.A. deve mettere a disposizione per il servizio di refezione, proprio personale in numero tale da assicurare modalità e tempi di esecuzione adeguati per una tempestiva ed ordinata esecuzione del servizio stesso. Il rapporto previsto contrattualmente tra addetti/utenti nei refettori è di 1:50 per le scuole primarie e di 1:40 per le scuole d’Infanzia. Ogni attrezzatura necessaria alla distribuzione è posta a carico della ditta, compresi i contenitori gastronorm e igli appositi carrelli (diversi da quelli utilizzati per il trasporto dei contenitori), che devono essere funzionali alla distribuzione e al mantenimento della temperatura ed esclusivamente dedicati alla distribuzione. ART. 16 - NORME PER L’UTILIZZO ACQUA POTABILE L’acqua utilizzata per il servizio di refezione scolastica proviene dall’acquedotto, quindi dovranno essere rispettate e seguite le seguenti procedure: Consegna giornaliera ai singoli plessi della caraffe sanificate presso il Centro Cottura un’ora prima dell’inizio della distribuzione Pochi minuti prima dell’inizio della distribuzione, le addette dovranno provvedere al riempimento delle caraffe, dopo aver lasciato scorrere l’acqua almeno per un minuto Dopo il riempimento le caraffe dovranno essere riposte sopra i tavoli in maniera indicativa di litri 1 ogni 4 bambini Al termine della consumazione dei pasti le caraffe dovranno essere ritirate dall’I.A e sanificate giornalmente presso il Centro di Cottura Le caraffe sanificate e asciutte dovranno essere conservate presso il Centro di Cottura fino alla riconsegna del giorno successivo nel rispetto delle norme igieniche 10 Due volte al mese dovrà essere effettuata una pulizia straordinaria con prodotti che permettano l’eliminazione di eventuali tracce di calcare depositato. Le caraffe, munite di coperchio, dovranno essere messe a disposizione dall’I.A. e adeguate a quanto richiesto. In caso di necessità dovrà essere comunque garantito il servizio, anche con la fornitura di acqua in bottiglia. ART. 17 - RIASSETTO SEDI DI REFEZIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI Tutti i trattamenti di pulizia da eseguire presso i refettori devono essere eseguiti a cura e a carico dell’I.A. Tali interventi devono rientrare nel manuale di autocontrollo secondo i principi dell’HACCP che l’I.A dovrà elaborare e consegnare al Comune prima dell’attivazione del servizio. L’I.A. inoltre dovrà attivarsi per ottenere la relativa visione da parte dell’Azienda ULSS 13 del piano suddetto. Dovranno essere utilizzati prodotti specificatamente atossici, con provata azione antibatterica e provvisti sia di numero di registrazione presso il Ministero della Sanità che di marchio CE. Durante le operazioni di distribuzione dei pasti è assolutamente vietato collocare nella zona di distribuzione detersivi, scope e strofinacci di qualsiasi genere. Il personale che effettua la pulizia, a conclusione completa della distribuzione e consumazione dei pasti, deve indossare indumenti di colore visibilmente diverso da quelli indossati durante la distribuzione dei pasti. Il cibo non consumato dagli utenti non potrà essere riportato al Centro Cottura, ma dovrà essere eliminato in loco, salvo eventuali iniziative connesse all’attuazione della L. 155/2003 detta del “Buon Samaritano”, che l’I.A. dovrà rendersi disponibile ad assecondare. Tutti i rifiuti solidi urbani dei refettori, dovranno essere conferiti dagli utenti e dal personale dell’I.A. in modo differenziato negli appositi contenitori forniti ai refettori dal Comune (contenitori da interno e da esterno). I rifiuti conferiti nei contenitori da interno dovranno essere svuotati a cura del personale dell’I.A. su quelli da esterno mantenendo la differenziazione delle frazioni. I contenitori da esterno saranno successivamente esposti dall’I.A. su apposito spazio pubblico (da concordare con i tecnici comunali) per la raccolta porta a porta, secondo le norme previste dal Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani e le modalità e calendario indicati dall’Ufficio Ambiente del Comune. A seguito del loro svuotamento da parte del servizio pubblico di raccolta RSU, i contenitori saranno ritirati e riportati all’interno della scuola a cura dell’I.A. La raccolta differenziata dovrà essere effettuata con le seguenti modalità: UMIDO materiale organico compostabile : cibi cotti e crudi, scarti di cucina e avanzi di cibo, tovaglioli di carta sporchi, fazzoletti di carta usati, filtri di tè, fondi di caffè, gusci d’uovo, gusci di frutta secca, lische di pesce, ossa, pane vecchio, tappi in sughero, ecc. MULTIMATERIALE (VPL) costituito da: - VETRO: bottiglie, vasi e vasetti di vetro, etc.. NO - ceramica, bicchieri di vetro, lampadine, rifiuti pericolosi - PLASTICA : bicchieri e piatti di plastica monouso privi di residui alimentari; vaschette di polistirolo; bottiglie e flaconi vuoti in plastica; contenitori per alimenti quali yogurt, budini, etc. (privi di residui alimentari); sacchetti di merendine, cracker, etc.; reti e sacchetti in plastica per frutta e verdura; pellicola per alimenti; flaconi, dispenser di plastica vuoti per detergenti e saponi; cestelli e ciotole in plastica dura; oggetti piccoli in plastica es. imbuto, tappi di plastica, etc. - LATTINE, ALLUMINIO E METALLI: Latta e lattine, barattoli e contenitori in metallo per alimenti, stagnola e vaschette in alluminio, tappi di metallo, etc. (il materiale NON deve avere residui di cibo) CARTA E CARTONE : Tetra Pak per bevande e alimenti (succhi, latte, vino, panna), tovaglie di carta, scatole di cartone per alimenti, cartone per uova, etc. 11 SECCO: tutto quello che non è riciclabile: per es. tutte le posate di plastica usa e getta (sporche e pulite), piatti e bicchieri di plastica molto sporchi, bicchieri di vetro rotti, carta oleata e da forno, cocci di ceramica, lampadine, sacchetti per aspirapolvere, imballaggi che non è possibile pulire, stracci e panni sporchi, spazzole e spazzolini, spugne, etc. NO – RIFIUTI PERICOLOSI (pile, farmaci, contenitori etichettati “T” e/o “F”, etc.) Tutte le frazioni di rifiuti dovranno essere ridotte il più possibile di volume. La fornitura dei sacchi per i contenitori e di quanto necessario sarà a cura dell’IA. L’I.A. è tenuta a segnalare alla Scuola o direttamente al Comune ogni eventuale necessità relativa al servizio rifiuti. ART. 18 - STOVIGLIE E TOVAGLIATO L’acquisto e la fornitura di tutto il materiale relativo a stoviglie e tovagliato necessario alla preparazione dei tavoli e consumazione dei pasti è a carico dell’I.A e deve essere conforme a quanto previsto dalla vigente normativa. Per il materiale a perdere, il peso singolo dovrà essere conforme almeno ai seguenti valori: - Piatto fondo rigido in polipropilene bianco; - Piatto piano rigido in polipropilene bianco; - Ciotola (per minestre) in polipropilene bianco; - Tovagliolo 33x 33 doppio velo in ovatta di cellulosa; - Tovaglie monouso di materiale cartaceo Il materiale non a perdere che dovrà essere fornito e sanificato giornalmente dal Centro di Cottura è il seguente: - Bicchiere in melanina 200 cc - Posate (cucchiai, forchette, coltelli e cucchiaini) in acciaio inox, conformi a quanto previsto dalla vigente normativa. Il reintegro del materiale, qualora necessario è a carico dell’I.A. ART. 19 - CAMPIONATURA RAPPRESENTATIVA DEL PASTO L’I.A è tenuta a conservare un campione rappresentativo del pasto completo del giorno e del pasto sostitutivo del menù base, oltreché presso il Centro di Cottura anche presso l’Asilo Nido Comunale o altro refettorio scolastico individuato dall’Amministrazione Comunale. Tali campioni vanno posti singolarmente in idonei contenitori, chiusi, muniti dell’etichetta recante la data del prelievo, il nome del cuoco responsabile della preparazione e conservati a temperatura 0°C, + 4°C per 72 ore, con un cartello riportante la dicitura “campionatura rappresentativa del pasto per eventuale verifica” e la data di produzione. I campioni prelevati al venerdì devono essere conservati, secondo le modalità sopra indicate, sino al martedì della settimana successiva ART. 20 - MENÙ: VARIAZIONI E DIETE SPECIALI I menù e le diete speciali personalizzate (ad esempio per intolleranze alimentari o motivi etico religiosi) sono predisposti da incaricati dell’Amministrazione Comunale sulla base delle tabelle dietetiche accluse e sono diversificati per i due ordini di scuola. Le diete speciali per gli utenti affetti da intolleranze e allergie alimentari, inoltre, verranno predisposte solo se richieste e documentate da apposita certificazione medica. I menù sono differenziati in autunno/inverno e primavera/estate in base alla stagionalità dei prodotti, strutturati in 4 settimane e prevedono, al termine delle 4 settimane una rotazione, al fine di garantire alle scuole “a modulo” che effettuano 1 o 2 rientri settimanali, variabilità del menù. I menù verranno trasmessi all’I.A. che dovrà esporli presso il Centro di Cottura e in ciascun plesso scolastico fornito. In occasione di Natale, Carnevale, Pasqua, fine anno scolastico e per interventi di educazione alimentare (menù internazionali e menù regionali) possono essere predisposti menù particolari, 12 comprensivi eventualmente anche di dolce, senza che ciò comporti alcun ulteriore onere per il Comune. Oltre al menù del giorno deve essere sempre previsto un menù speciale generale, fino ad un massimo del 5% dei pasti per plesso, così composto: 1° piatto: pasta o riso in bianco, condito con olio di oliva extra vergine o minestrina in brodo vegetale 2° piatto: formaggi (parmigiano reggiano o grana padano, mozzarella, stracchino, crescenza) o in alternativa carni bianche a vapore con carote e patate lesse. Il menù dietetico speciale può essere richiesto dai genitori in caso di indisposizione temporanea dell’utente, per un massimo di tre giorni consecutivi. L’I.A. dovrà approntare, con la dovuta attenzione al rispetto delle corrette procedure di preparazione e somministrazione, diete speciali e personalizzate per gli utenti affetti da allergie o da intolleranze alimentari. In tale caso l’I.A. , nel rispetto della normativa in materia di tutela della privacy prevista dal D.Lgs. 196/2003 e s.m.i, assume le funzioni di incaricata del trattamento dei dati, come da art. 4 del citato D.Lgs. 196/03. I pasti per le diete speciali devono essere contenuti in vaschette monoporzione sigillate e perfettamente identificabili da parte del personale addetto alla distribuzione del pasto, con indicazione del nome, della scuola e classe. ART. 21 - GESTIONE RISCOSSIONE TARIFFE PASTO UTENTI L’I.A. dovrà provvedere direttamente alla riscossione della tariffa di fruizione a carico degli utenti che viene stabilita ogni anno dall’A.C e comunicata alla Ditta stessa. La gestione del pagamento dei buoni pasto dovrà avvenire esclusivamente attraverso un sistema informatizzato (buono elettronico, gestione presenze, prenotazione pasti, incasso rette in modalità informatica). La quota a carico dell’A.C. deriva dall’intero costo del pasto meno la tariffa stabilita a carico dell’utente. Per quanto riguarda le tariffe a carico degli utenti, il recupero di eventuali somme dovute e non versate, compete in via esclusiva all’appaltatore, sollevando il Comune da ogni responsabilità ed onere inerente e conseguente. Un utente, qualora si trovi momentaneamente impossibilitato a pagare il “buono-pasto” potrà accedere ugualmente al servizio con l’obbligo di provvedere a regolarizzare la propria situazione economica, pena la valutazione dall’esclusione dal servizio. L’I.A. deve attivare qualsiasi procedura utile per il recupero del credito (avvisi, colloqui, rateizzazioni, ecc) Prima di escludere dal servizio un utente la Ditta dovrà preventivamente informare il Comune, presentando relazione dettagliata contenente le motivazioni e le azioni intraprese ai fini del recupero del credito. La Ditta garantirà annualmente un quantitativo di pasti “gratuiti” che saranno forniti e non contabilizzati. Tali pasti saranno destinati dal Comune a favore di minori in carico assistenziale e defalcati dal numero dei pasti. I servizi sociali provvederanno a definire un elenco di nominativi di utenti che possono usufruire di pasti gratuiti. TITOLO III - SERVIZIO DI PREPARAZIONE PASTI PER UTENTI DEL SERVIZIO SOCIALE ART. 22 - DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO Il servizio di preparazione pasti a domicilio comprende le seguenti fasi ed attività: 13 Approvvigionamento e stoccaggio da parte dell’I.A. delle derrate necessarie alla realizzazione dei menù elaborati dall’A.C., in base alle tabelle dietetiche specificate nel presente capitolato; Preparazione, cottura e confezionamento dei pasti con il sistema della monoporzione presso il Centro di Cottura messo a disposizione dalla ditta Il trasporto e la distribuzione dei pasti a domicilio degli utenti non sono oggetto della presente concessione. Il servizio di preparazione pasti dovrà essere effettuato nei giorni feriali dal lunedì al sabato, esclusi festivi e festività. Durante i periodi di sospensione del servizio di refezione scolastica il servizio dovrà essere ugualmente garantito. Il numero dei pasti preparati e confezionati è pari a circa 19 giornalieri, per 6 giorni la settimana per 52 settimane, per un totale ipotetico complessivo annuo di n. 5.928 pasti circa. Al fine di fornire elementi di valutazione per la formulazione dell’offerta, e senza che ciò costituisca puntuale vincolo per l’A.C., si indica che nell’anno solare 2014 sono stati forniti n. 6.951 pasti. Il quantitativo dei pasti ha valore puramente indicativo e non costituisce impegno per l’A.C e può essere suscettibile di variazioni in più o meno in relazione all'effettiva presenza degli utenti, senza che la Ditta possa reclamare indennizzi di sorta o aver titolo di richiedere modifiche delle condizioni di aggiudicazione del prezzo stabilito. L’orario di consegna dei pasti preparati e confezionati verrà concordato con l’A.C. Il valore presuntivo del contratto per il servizio preparazione pasti utenti del servizio sociale è indicativamente di € 68.815 IVA esclusa. ART. 23 - PRENOTAZIONE PASTI Il numero dei pasti da preparare giornalmente e i nominativi degli utenti verranno comunicati dal Servizio Sociale Comunale all’inizio del servizio. Eventuali variazioni verranno comunicate di volta in volta. ART. 24 – MENU’ E DIETE SPECIALI I menù e le diete speciali personalizzate sono predisposti da incaricati dall’A.C sulla base delle tabelle dietetiche accluse. Le diete speciali per gli utenti affetti da patologie verranno predisposte solo se documentate da apposita certificazione medica. Potranno essere richieste anche diete personalizzate per problematiche connesse alla masticazione, per intolleranze alimentari o motivi etico religiosi. TITOLO IV - SERVIZIO FORNITURA DERRATE ALIMENTARI ASILO NIDO ART. 25 - DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO Il servizio di fornitura derrate asilo nido comprende le seguenti fasi ed attività: Approvvigionamento e fornitura da parte dell’I.A delle derrate necessarie alla realizzazione dei menù, elaborati da incaricati dall’A.C, in base alle tabelle dietetiche specificate nel presente capitolato; Consegna delle derrate direttamente all’Asilo Nido Comunale, sito in Via Rossignago 49/G secondo un calendario concordato con l’A.C e la cucina dell’Asilo Nido, nel rispetto tassativo degli orari concordati e degli ordini predisposti dal personale di cucina. Fornitura di tutto il materiale di pulizia, detersione e sanificazione necessario per la pulizia della cucina. Dovrà essere garantita la fornitura delle derrate anche nei periodi di sospensione del servizio di refezione scolastica. 14 Gli alimenti forniti devono essere quelli inclusi nelle tabelle merceologiche allegate al presente capitolato e possedere le caratteristiche ivi indicate. Prima dell’avvio del servizio l’I.A. dovrà individuare un referente unico per l’approvvigionamento delle forniture, il quale provvederà a raccogliere l’ordine e a controllare la regolarità e tempestività della fornitura. Il numero medio degli utenti per la fornitura delle derrate è attualmente di n. 24, per 5 giorni la settimana, per n. 42 settimane annue, per un totale ipotetico complessivo di n. 5.040 pasti circa. Al fine di fornire elementi di valutazione per la formulazione dell’offerta, e senza che ciò costituisca puntuale vincolo per l’A.C., si indica che nell’anno solare 2014 sono stati forniti n. 5.449 pasti pari a € 27.790 IVA esclusa. Il valore presuntivo del contratto per il servizio fornitura derrate asilo nido per un massimo di n. 40 pasti giornalieri è indicativamente di € 46.316 IVA esclusa. ART. 26 - UTENTI DEL SERVIZIO Possono usufruire del servizio i bambini inseriti all’Asilo Nido Comunale per un massimo di n. 40 giornalieri ed il personale ivi operante per una media massima di 5 pasti giornalieri. ART. 27 – PRENOTAZIONE FORNITURE La prenotazione delle derrate alimentari necessarie per la realizzazione dei menù viene fatta settimanalmente dalla cucina dell’asilo nido comunale in base ai menù stessi e alle tabelle dietetiche. Prima dell’avvio del servizio l’I.A. in accordo con l’A.C dovrà predisporre dei fogli d’ordine prestampati, suddivisi per fornitore, riportanti codice e quantità dei singoli prodotti. Art. 28 – MENU’ E DIETE SPECIALI I menù e le diete speciali personalizzate (ad esempio per intolleranze alimentari o motivi etico religiosi) sono predisposti da incaricati dall’A.C sulla base delle tabelle dietetiche accluse. Le diete speciali per gli utenti affetti da intolleranze e allergie alimentari, inoltre, verranno predisposte solo se documentate da apposita certificazione medica. TITOLO V - NORME GENERALI ART. 29 - DURATA DELLA CONCESSIONE E CONTINUITÀ DEL SERVIZIO. La presente concessione avrà durata di 3 anni, a decorrere dal 01.01.2016 al 31.12.2018, eventualmente rinnovabile per un uguale periodo ai sensi dell’art. 29 del D.lgs 163/2006, sulla base della valutazione positiva dell’attività svolta nel triennio precedente. L’affidamento in concessione, ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs 163/2006, avverrà mediante PROCEDURA APERTA di cui all’art. 3 c. 37 e 55 del D.Lgs. 163/2006, applicando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’ art. 81 comma 1 e art. 83 del citato D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. L’A.C si riserva la facoltà di prorogare il termine del contratto alla naturale scadenza per il periodo di tempo strettamente necessario ad addivenire ad una nuova aggiudicazione, qualora non si riuscisse a completare la procedura del nuovo affidamento. La Ditta è tenuta ad accettare tale eventuale proroga alle stesse condizioni giuridiche ed economiche, nessuna esclusa, previste dal contratto e dal capitolato. 15 Per scioperi del personale della Ditta, la stessa dovrà impegnarsi comunque alla produzione dei servizi secondo menù semplificati o tramite la produzione di cestini (come previsto dalle tabelle dietetiche allegate al presente Capitolato) concordati con l’A.C. In caso di improvvisi inconvenienti tecnici (interruzione di energia, erogazione gas e gravi guasti agli impianti, ecc.) tali da impedire la produzione dei pasti caldi, la Ditta dovrà fornire in sostituzione menù alternativi concordati con l’A.C. L’emergenza dovrà essere limitata a 1 giorno al massimo Qualora gli inconvenienti tecnici non rendessero utilizzabile il Centro Cottura della ditta, l’I.A per il tempo strettamente necessario all’adeguamento dei lavori s'impegna ad erogare il servizio di refezione scolastica e preparazione pasti a domicilio avvalendosi anche di altro Centro di Cottura, autonomamente reperito e adeguato alle vigenti normative in materia. In caso di interruzione del servizio per causa imputabile all’I.A., l’.AC. si riserva di addebitare alla stessa i danni conseguenti. E’ fatto salvo il diritto dell’A.C di sopprimere il servizio di refezione scolastica, preparazione pasti a domicilio e fornitura derrate alimentari in toto o in parte per giustificato e grave motivo, con la conseguente riduzione e/o interruzione della fornitura, senza che ciò costituisca motivo di risarcimento per danni o mancato guadagno. ART. 30 - ATTIVAZIONE DEI SERVIZI La fornitura e somministrazione dei pasti per la refezione scolastica avrà inizio il 1° gennaio 2016. La data di inizio e di chiusura del servizio di refezione scolastica verrà comunicata annualmente dal competente servizio comunale sulla base di quanto stabilito dalle istituzioni scolastiche per ogni singolo plesso. La preparazione pasti a domicilio degli utenti dei servizi sociali avrà inizio il 1° gennaio 2016. La fornitura derrate asilo nido comunale avranno inizio dal 1° gennaio 2016. ART. 31 - FORNITURE PER SERVIZI PARTICOLARI In occasione di manifestazioni, feste, ricorrenze e attività ricreative varie, l’A.C. potrà richiedere all’I.A. condizioni diverse da quelle previste nel presente Capitolato; il menù dovrà di volta in volta essere concordato ed il prezzo di questi risulterà svincolato totalmente dal prezzo offerto in sede di aggiudicazione della concessione di cui all’oggetto. ART. 32 - RESPONSABILE DEI SERVIZI L’.I.A. dovrà individuare il Responsabile dei servizi a cui è affidata la direzione degli stessi. Il Responsabile dei servizi individuato, professionalmente qualificato, sarà il referente responsabile nei confronti dell’A.C. e quindi avrà la capacità di rappresentare ad ogni effetto l’I.A. e dovrà garantire la reperibilità e disponibilità a recarsi presso questo Ente quando richiesto dallo stesso. Il responsabile dei servizi dovrà avere almeno 3 anni di esperienza nel settore della ristorazione collettiva e Diploma di Laurea o Laurea di Dietista o Dietologo o Tecnologo Alimentare o titoli equipollenti. Nominativo e curriculum dovranno essere indicati in sede di gara. Il curriculum deve indicare le mansioni ricoperte, il luogo/periodo di lavoro, il numero di pasti giornalieri gestiti esclusivamente di ristorazione scolastica. Il responsabile del servizio sarà impegnato in modo continuativo e a tempo pieno con obbligo di reperibilità/presenza negli orari lavorativi e provvederà a garantire la qualità del servizio. Questo garantirà la massima collaborazione possibile all’A.C. In caso di assenza o impedimento del suddetto Responsabile (ferie, malattia, ecc) l’I.A provvederà a nominare un suo sostituto di pari professionalità e nel rispetto dei requisiti richiesti. Il Responsabile dovrà attivarsi per eseguire o fare eseguire tutti i controlli opportuni per il regolare svolgimento dei servizi, fermo restando il rispetto delle norme igienico sanitarie per tutti coloro che accedono ai locali adibiti ai servizi, ed è responsabile del prodotto finito e distribuito, cioè che i pasti presentino tutte le caratteristiche di qualità, merceologiche, sensoriali ed organolettiche previste dal presente Capitolato, Tabelle Merceologiche e Tabelle Dietetiche. 16 Le comunicazioni e gli eventuali disservizi ed inadempienze contestate da questa Amministrazione al Responsabile del Servizio dell’I.A si intendono come presentate direttamente all’Impresa stessa. ART. 33 - PERSONALE Ogni servizio di gestione inerente all’oggetto del presente Capitolato verrà svolto da personale alle dipendenze dell’I.A. L’I.A qualora abbia l’esigenza di disporre di ulteriori risorse umane rispetto a quelle già presenti nella sua organizzazione, si impegna, in via prioritaria, qualora ciò sia coerente con la propria organizzazione di impresa, a riassumere il personale esistente, con la condizione che il numero dei lavoratori e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione d’impresa della ditta aggiudicataria e con le esigenze tecnico-organizzative e di manodopera previste. Tutto il personale adibito alla preparazione, trasporto e distribuzione dei pasti, oggetto del presente capitolato deve essere formato professionalmente e aggiornato dall’I.A. sui vari aspetti della ristorazione collettiva ed in particolare: - igiene degli alimenti; - merceologia degli alimenti; - tecnologia della cottura e conservazione degli alimenti e loro effetti sul valore nutrizionale degli alimenti; - controllo di qualità; - aspetti nutrizionali e dietetica della ristorazione collettiva; - sicurezza ed antinfortunistica all’interno della struttura. Ai fini della sottoscrizione del contratto deve essere prodotto e consegnato all’A. C. il piano della formazione triennale di cui sopra. L’I.A. dovrà ottemperare a quanto previsto dal Regolamento CE 852/2004 e dalla Legge della Regione Veneto 19 marzo 2013 n. 2, “Disposizioni di riordino e semplificazione normativa in materia di prevenzione, sanità, servizi sociali e sicurezza pubblica”, che all'art. 5, affida direttamente al datore di lavoro (OSA), il ruolo di impartire la formazione, attivando percorsi formativi/informativi rivolti a tutto il proprio personale. L’I.A è responsabile del comportamento del proprio personale operante sia presso il Centro Cottura che presso i refettori e di quanto attiene ai rapporti di collaborazione tra il suo personale e quello comunale, statale o altro avente diretta causa con i servizi oggetto della concessione. Il cuoco/cuochi dovranno avere di norma 3 anni di esperienza nella refezione scolastica e il diploma o attestato di scuola alberghiera o in assenza del diploma o attestato, 10 anni di esperienza nella ristorazione collettiva con qualifica di cuoco/a. L’organico deve essere dichiarato in fase di offerta dall’I.A, dovrà essere esplicitato il numero degli addetti che si intendono impiegare sia in fase di produzione che in fase di distribuzione, il monte ore giornaliero e settimanale, le qualifiche e mansioni. Qualsiasi variazione del personale, sia in termini di consistenza numerica e di qualifiche deve essere preventivamente comunicata all’A.C. per l’approvazione formale, senza la quale non si può procedere ad alcuna variazione. L’I.A deve fornire a tutto il personale indumenti di lavoro come prescritti dalle norme vigenti in materia di igiene. In ottemperanza all’art.6 della Legge 123/2007 il personale dovrà essere dotato di tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenete le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. L’Amministrazione potrà richiedere all’I.A la sostituzione di personale ritenuto non idoneo, che dovrà avvenire entro un congruo tempo, senza che ciò possa costituire motivo di richiesta di maggiori oneri. L’I.A deve osservare scrupolosamente tutte le norme derivanti dalle vigenti Leggi e Decreti in materia di Prevenzione degli Infortuni sul Lavoro, in materia di igiene sul lavoro, assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, previdenze per disoccupazione, invalidità, vecchiaia, malattia 17 professionale, osservando ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in costanza di rapporto per la tutela dei lavoratori, ivi comprese le disposizioni in materia di disabili. La responsabilità della sicurezza del personale è dell’I.A, sia all’interno del Centro Cottura che all’esterno, in tutte le fasi di produzione e l’.I.A. deve attivare tutte le azioni per assicurarla. L’I.A è tenuta altresì a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la scadenza, fino alla loro sostituzione o rinnovo. L’A.C si riserva il diritto di richiedere all’I.A la documentazione attestante l’adempimento degli obblighi predetti. L’I.A dovrà attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti, occupati nelle mansioni costituenti oggetto del servizio, le condizioni normative e retributive previste dal contratto collettivo nazionale del settore del turismo e pubblici esercizi, e l’eventuale contratto integrativo provinciale anche nel caso in cui la Ditta non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto. ART. 34 - REQUISITI DEL CENTRO DI PRODUZIONE DEI PASTI Per la preparazione dei pasti deve essere utilizzato un Centro di cottura, impianti ed attrezzature, di proprietà o nella disponibilità, al momento dell’aggiudicazione e per tutta la durata del contratto di concessione, della Ditta appaltatrice. Non è ammesso, salvo casi eccezionali e previa specifica autorizzazione scritta da parte dell’A.C., l’uso di pietanze o pasti preparati o precotti in locali diversi dal Centro di cottura stabilito nell’offerta. Il Centro di produzione dei pasti utilizzato dall’I.A. per l’effettuazione del servizio oggetto del presente Capitolato, dovrà presentare i seguenti requisiti: a) di impegnarsi a garantire, in caso di aggiudicazione, un Centro Cottura, prima dell’inizio del servizio e per tutta la durata della concessione e delle relative attrezzature destinate alla preparazione, confezionamento e trasporto dei pasti oggetto della fornitura. Il tempo di consegna dei pasti dal centro di cottura alla sede municipale di Spinea P.zza del Municipio, 1, non dovrà essere superiore a 60 minuti. Indicazioni del tempo di consegna dal Centro di cottura pasti alla Sede del Comune di Spinea – digitando: https://maps.google.it/. Indicazioni stradali: Comune di Spinea, Piazza Municipio, Spinea VE. Ogni trasporto verso le singole sedi di ristorazione deve essere effettuato riducendo al minimo i tempi di percorrenza e conseguentemente lo stazionamento dei pasti in legame caldo, garantendo anche la qualità organolettica (Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica – Ministero della salute 29.04.2010). b) potenzialità tecnica - produttiva sufficiente a garantire lo svolgimento del servizio in oggetto, nella misura e con le modalità richieste dal presente Capitolato. Deve inoltre essere indicata e dimostrata la capacità produttiva totale del Centro di produzione, la capacità produttiva attualmente occupata (indicando i destinatari) e la capacità residua espressa in numero di pasti (si precisa che la capacità produttiva residua dovrà essere sufficiente per coprire n.1300 pasti giornalieri del comune di Spinea). Per il calcolo della capacità produttiva del centro di cottura si fa riferimento alle linee guida della ristorazione scolastica edite dalla Regione Veneto nel 2013 e più precisamente ci si riferisce all’art. 2.2. Linee guida generali per la stesura di un capitolato di d’appalto. Si fa inoltre presente che dal calcolo delle superfici utili (da dimostrare con la documentazione), da cui risulterà la potenzialità produttiva o residua del centro di produzione pasti, devono essere escluse le aree relative a: uffici, sale da pranzo, servizi, spogliatoi e locali tecnici. c) struttura (locali, impianti, attrezzature) della quale sia stata di recente verificata la conformità alle vigenti disposizioni di ordine igienico-sanitario; nel caso in cui siano interposti alla rete idrica apparecchi addolcitori, autoclavi, cisterne e boiler, la Ditta appaltatrice dovrà presentare, prima dell’avvio del servizio, un certificato di potabilità dell’acqua utilizzata dalla cucina. d) certificazione ISO 9001:2008. 18 L’I.A deve essere in grado di fornire il servizio anche in caso di interruzione forzata della produzione, utilizzando un centro di produzione alternativo, producendo i pasti necessari quotidianamente con le stesse caratteristiche richieste dal presente Capitolato per il Centro di produzione pasti di cui sopra. ART. 35 - CONTROLLO TECNICO-ISPETTIVO L’A.C per i servizi di refezione scolastica, pasti a domicilio e fornitura derrate asilo nido e per tutta la durata della concessione, si avvale di incaricati dall’A.C stessa, per attività di consulenza, predisposizione menù, diete speciali, controllo e vigilanza tecnico ispettiva e di tutte le norme previste nel presente Capitolato, i cui costi sono a carico dell’I.A. e rimangono invariati per tutta la durata della concessione. Il costo annuo ammonta ad € 14.400,00 (IVA esclusa). Il suddetto importo comprende tutte le attività di vigilanza e controllo sui servizi oggetto della concessione nei suoi vari aspetti, merceologico, dietetico ed organizzativo e sull’esecuzione e rispetto del Capitolato di gara attraverso, ad esempio: controlli presso il Centro cottura controlli presso i refettori elaborazione e revisione menù e diete speciali incontri con Comitati mensa, i genitori, gli insegnanti, i dirigenti scolastici, il Comitato Tecnico ristretto, i servizi dell’Azienda ULSS, finalizzati alla verifica qualitativa del servizio; verifica delle contestazioni di irregolarità o di non conformità ove la Ditta non attenda alle disposizioni del Capitolato Comunicazioni del monitoraggio svolto Compilazione di check-list di valutazione igienico sanitaria e controllo sulla corretta applicazione delle procedure previste dal piano di autocontrollo Monitoraggio del sistema HACCP per la cucina dell’asilo nido comunale. Elaborazione menù, tabelle dietetiche e diete speciali per l’asilo nido Controllo settimanale della modalità di conservazione e deposito, controllo ciclico produttivo e delle preparazioni Responsabilità del sistema HACCP per il trasporto e la consegna dei pasti a domicilio corrispondenza con ditta appaltatrice per cambi menù e osservazioni degli utenti Le prestazioni di cui sopra saranno svolte dall’incaricato, con le modalità e negli orari concordati con il Responsabile del Settore, presso gli uffici comunali messi a disposizione dall’A.C. Gli importi di cui sopra dovranno essere versati dall’I.A. annualmente a mezzo bonifico bancario direttamente all’A.C, entro il mese di settembre di ogni anno. Qualora, a seguito insorgenza di problematiche o violazioni da parte dell’I.A, si rendano necessarie ulteriori controlli analitici sugli alimenti e sugli ambienti di lavoro, tali controlli verranno effettuati d’urgenza dall’A.C. e i costi posti a carico direttamente all’I.A. ART. 36 - VERIFICHE E CONTROLLI E’ facoltà dell’A.C effettuare in qualsiasi momento senza preavviso e con le modalità che riterrà opportune, controlli per verificare la rispondenza del servizio fornito dall’I.A alle prescrizioni contrattuali. Si prevedono tre tipi di controllo: Controllo Igienico-sanitario e Nutrizionale a carico dell’Azienda ULSS di competenza che sarà esercitato nei modi previsti dalla vigente normativa. Controllo Tecnico-ispettivo a carico del Comune, svolto da incaricati dall’A.C secondo le modalità di cui all’articolo precedente e comprendente: l’ispezione del Centro Cottura e dei refettori al fine di accertare l’osservanza di tutte le norme stabilite nel presente Capitolato per quanto di competenza, la corrispondenza qualitativa e quantitativa delle derrate alimentari alle tabelle dietetiche, da effettuarsi anche mediante pesatura delle derrate alimentari, la 19 corrispondenza dei pasti serviti ai menù settimanali in vigore, il rispetto delle norme igieniche, dei tempi e delle modalità stabilite per la consegna e distribuzione dei pasti trasportati, la corrispondenza delle derrate alle tabelle merceologiche. Controllo sul servizio di refezione scolastica da parte dei Comitati Mensa, del Comitato Tecnico ed insegnanti. Nomina, compiti e funzioni dei Comitati mensa e del Comitato Tecnico sono disciplinati dal relativo Regolamento Comunale. I soggetti suddetti effettueranno, anche individualmente, nell’orario di refezione presso i plessi scolastici il controllo sull’appetibilità del cibo e sul suo gradimento, sulla sua conformità al menù, mantenimento temperature, sulla sua presentazione ed in generale sul corretto funzionamento del servizio. Il controllo avverrà nel rispetto delle norme igienico sanitarie. I membri delle Commissioni Mensa potranno segnalare il disservizio e le irregolarità all’A.C. o all’azienda ULSS per quanto di competenza. Detti controlli sono estesi anche presso il Centro di Cottura della ditta. L’A.C comunicherà alla Ditta il nominativo delle persone autorizzate ad effettuare i controlli. Qualora le verifiche in corso di esecuzione evidenzino carenze che, a giudizio dell’A.C, siano rimediabili senza pregiudizio alcuno per il servizio, la Ditta verrà informata per iscritto delle modifiche e degli interventi da eseguire che andranno immediatamente effettuati senza onere aggiuntivo per l’appaltante. Qualora le carenze fossero gravi ed irrimediabili in quanto incidenti sul servizio in modo pregiudizievole, il Comune si riserva la facoltà di applicare le penali previste nel presente capitolato e/o di risolvere il contratto. La Ditta è tenuta a fornire al personale incaricato della vigilanza tutta la collaborazione necessaria consentendo, in ogni momento, il libero accesso al Centro Cottura, fornendo altresì tutti i chiarimenti necessari e la relativa documentazione. ART. 37 - CONTROLLI DI QUALITA’ E VERIFICHE BATTERIOLOGICHE L’I.A deve predisporre un manuale di autocontrollo secondo i principi dell’HACCP, che comprenda refezione scolastica, pulizia e sanificazione refettori scolastici, fornitura derrate asilo nido (fino alla consegna delle stesse), pasti utenti servizio sociale (fino alla loro preparazione e confezionamento), da presentare all’A.C entro 10 giorni dall’aggiudicazione e comunque prima dell’avvio del servizio. Nel manuale deve essere altresì esplicitamente indicato il responsabile del sistema HACCP. L’I.A deve applicare correttamente tutte le procedure previste nel manuale ed eseguire un dettagliato e minuzioso controllo delle pietanze. Queste non devono presentare alcuna alterazione, nemmeno di tipo organolettico. E’ severamente vietato distribuire pasti non conformi alle caratteristiche sensoriali ed organolettiche. La Ditta ha l’obbligo di predisporre ed eseguire a proprie spese controlli analitici sugli alimenti (intermedi di lavorazione e prodotti finiti) e sugli ambienti di lavoro al fine di verificarne l’idoneità igienica. Il piano di campionamento mensile deve prevedere come minimo: Prelievo di n. 1 campioni di materie prime da sottoporre all’indagine microbiologica per accertarne i seguenti indici: conta batterica totale, batteri coliformi totali, stafilococchi aurei, salmonella, listeria; Prelievo di n. 1 campioni di pasto preparato da sottoporre all’indagine microbiologica per accertarne i seguenti indici: conta batterica totale, batteri coliformi totali, stafilococchi aurei, salmonella, listeria; Prelievo di n. 1 campioni di materie prime per la ricerca di inquinanti, additivi, composizione bromatologica in conformità con la legge vigente; Prelievo di n. 1 campioni (farina, pasta, riso, legumi secchi) per la ricerca di eventuali parassiti; Prelievo di n. 1 campioni per la ricerca di fitofarmaci Prelievo di n. 2 campioni eseguiti su attrezzature, utensili, superfici, stoviglieria, contenitori di trasporto, prelevati sia all’interno del centro cottura che nei refettori. 20 Mensilmente l’I.A dovrà inviare all’A.C una relazione tecnica sull’andamento del servizio corredata dai risultati delle analisi. ART. 38 - APPROVVIGIONAMENTO E STOCCAGGIO DELLE MATERIE PRIME L’approvvigionamento degli alimenti deperibili deve avvenire in prossimità della loro lavorazione per evitare lo stazionamento di queste derrate a temperatura ambiente. L’I.A non deve accettare dai propri fornitori materie prime o ingredienti se risultano contaminati, o se si può logicamente presumere che siano contaminati, da parassiti, microrganismi patogeni o tossici, decomposti o sostanze estranee che, anche dopo le operazioni di cernita e/o le procedure preliminari o di trattamento eseguite in maniera igienica, non siano adatte al consumo. Nel caso in cui al momento dello stoccaggio delle materie prime venissero riscontrate o avvertite alterazioni nei caratteri organolettici, l’I.A. non deve utilizzare assolutamente il prodotto e restituirlo al fornitore, depositandolo momentaneamente, fino al ritiro, in uno spazio apposito del magazzino, contraddistinguendolo dalla scritta “merce da rendere al fornitore”. Le materie prime e gli ingredienti immagazzinati devono essere opportunamente protetti e conservati in modo da evitare un deterioramento nocivo e la contaminazione. Lo stoccaggio delle materie prime deve avvenire in un apposito locale separato da quello di lavorazione; le derrate dovranno essere collocate secondo la tipologia di appartenenza. In particolare è necessario prevedere la separazione tra i vari alimenti e rispettare le opportune temperature di conservazione per: - Verdura fresca T° inferiore a +9°/+10°C - Salumi e formaggi stagionati T° inferiore a +6°/7° C - Uova T° inferiore a +4°C - Latte pastorizzato T° inferiore a +4°C - Latticini freschi T° inferiore a +4°C - Carni bovine, suine, ecc. T° inferiore a +4°C - Pollame, conigli T° inferiore a +4°C - Carni già cotte T° inferiore a +4°C - Carne macinata T° inferiore a +2°C - Pesce surgelato T° inferiore a -18°C Qualora l’I.A. svolga presso il Centro di Cottura anche servizi non finalizzati ai servizi oggetto della concessione, nel magazzino devono essere previsti degli scaffali riportanti la dicitura “Riservato per il Comune di Spinea”. Lo stoccaggio del materiale non alimentare deve essere separato da quello delle derrate alimentari. L’efficienza delle apparecchiature di refrigerazione e congelamento dovrà essere controllata quotidianamente e assicurata con opportuni e tempestivi interventi. L’I.A deve procedere all’ispezione periodica dei magazzini e delle celle per la verifica delle condizioni di deposito e per il controllo di eventuale presenza di infestanti, nonché dell’integrità delle derrate. Gli scaffali e le attrezzature dovranno essere posizionate in modo da poter eseguire le pulizie anche nei punti meno accessibili. Le confezioni devono essere immagazzinate ad un’altezza minima di almeno 20 cm da terra. Inoltre la sistemazione dei prodotti a lunga conservazione deve essere effettuata dando la precedenza ai prodotti che presentano un tempo minimo di conservazione più vicino al limite di utilizzo e per facilitare questo si devono sistemare le scorte sugli scaffali posizionando quelli a scadenza più lontana dietro o sotto quelli a scadenza prossima. ART. 39 - CARATTERISTICHE ED ETICHETTATURA DELLE DERRATE Le derrate alimentari devono essere conformi ai requisiti imposti dalle vigenti leggi. La Ditta dovrà sempre garantire l’identificazione delle materie prime utilizzate per la produzione dei pasti. Le derrate devono essere confezionate ed etichettate conformemente alle vigenti leggi; non sono ammesse etichettature incomplete con diciture poco chiare e poco leggibili e prive di traduzione in lingua italiana. 21 Non sono ammesse derrate alimentari sfuse e le confezioni parzialmente utilizzate dovranno mantenere leggibile l’etichetta. Prima dell’avvio dei servizi oggetto della presente concessione la Ditta dovrà fornire le schede tecniche di tutti i prodotti utilizzati che devono corrispondere tassativamente a quanto previsto dalle tabelle merceologiche, ed è obbligata a comunicare ogni variazione della lista stessa e di attendere l’autorizzazione prima di avvalersi del nuovo fornitore Ai sensi della Legge Regionale Veneto n. 6 del 01/03/2002, gli operatori della ristorazione hanno l’obbligo di rispettare la tracciabilità di filiera alle forniture alimentari. Dovrà inoltre essere rispettato il Reg. CE 1169/2011, che prevede l’obbligo di indicare in etichetta gli alimenti allergenici. ART. 40 - RICICLO E’ vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo nell’ambito dei servizi oggetto della presente concessione. Tutti i cibi dovranno essere preparati in giornata. ART. 41 - ACCESSI L’accesso ai locali del Centro Cottura della ditta è riservato al personale dell’I.A addetto al servizio. Potranno accedere ai locali anche gli amministratori, i funzionari e i consulenti tecnici del Comune e dell’Azienda ULSS n. 13, incaricata di controllare le modalità di conduzione del servizio e ad effettuare i controlli igienico sanitari e merceologici. L’I.A inoltre consentirà l’accesso anche ai Componenti delle Commissioni Mensa e del Comitato Tecnico. A tale proposito il Comune invierà preliminarmente un elenco nominativo dei componenti le Commissioni e del Comitato Tecnico. ART. 42 - GARANZIE IGIENICO SANITARIE L’I.A. deve garantire che l’uso dei locali, degli impianti e delle attrezzature del Centro Cottura, siano conformi alle norme igienico sanitarie vigenti. L’I.A. deve provvedere alla fornitura di tutti i prodotti necessari per la pulizia e sanificazione dei, refettori scolastici e la cucina dell’Asilo Nido, compresi anche i piccoli attrezzi (scope, spugne, deragnatore, palette ecc.). La scelta dei prodotti, categoria detergenti e categoria disinfettanti dovrà essere orientata su aziende qualificate del settore e corredati di schede tecniche e di sicurezza. ART. 43 - CONTRIBUTI CE/AVEPA L’I.A., al fine di permettere al Comune l’applicazione del Regolamento CE 657/2008 e Reg. CE 81308/2013, riguardante il recupero del contributo AVEPA sui prodotti lattiero caseari consumati nelle mense scolastiche, dovrà curare le pratiche amministrative in tutte le sue fasi, dall’inizio per l’ottenimento da parte del Comune del riconoscimento AVEPA, alla sua conclusione per la liquidazione del contributo a favore dell’A.C. TITOLO VI - ONERI INERENTI LA CONCESSIONE ART. 44 - PERMESSI ED AUTORIZZAZIONI L’I.A. appaltatrice è tenuta a procurarsi ogni licenza, permesso od autorizzazione necessaria per il regolare svolgimento dell’attività oggetto del presente capitolato e a farne pervenire copia al Comune prima possibile. 22 Oltre all’osservanza di tutte le norme specificate nel presente Capitolato l’I.A. ha l’obbligo di osservare e di far osservare tutte le disposizioni derivanti dalle Leggi e dai Regolamenti in vigore sia a livello Nazionale che Regionale o che possono venire eventualmente emanate durante il corso del contratto. ART. 45 - RESPONSABILITA’ ED ASSICURAZIONI L’I.A. è direttamente responsabile nei riguardi del Comune e di terzi di ogni evento comunque connesso ai servizi oggetto del presente Capitolato resi presso le strutture comunali, restando a suo completo ed esclusivo carico ogni eventuale risarcimento, senza diritto di rivalsa o a compensi da parte dell’A.C. Per tutta la durata del servizio l’I.A. necessariamente è tenuta a stipulare una polizza assicurativa, con primario istituto assicurativo a copertura del rischio da responsabilità civile in ordine allo svolgimento di tutte le attività di cui al contratto, per qualsiasi danno che la Ditta possa arrecare al Comune, ai loro dipendenti e collaboratori, nonché ai terzi, anche con riferimento ai relativi prodotti e/o servizi, inclusi i danni da intossicazione, tossinfezione alimentare, inquinamento, trattamento dei dati personali, ecc. Tale polizza dovrà provvedere almeno i seguenti massimali € 300.000,00 per danni a cose € 5.000.000,00 per danni a persone Copia della polizza dovrà essere prodotta all’Amministrazione prima dell’attivazione del servizio. Il Comune si riserva in qualsiasi momento di chiedere l’eventuale aggiornamento dei massimali se giudicati insufficienti. ART. 46 - RESPONSABILITA’ NEI CONFRONTI DEI FORNITORI L’I.A. è l’unica responsabile nei confronti dei fornitori, per gli impegni finanziari assunti al fine di assicurare il servizio oggetto del presente capitolato. ART. 47- SPESE A CARICO DELLA DITTA Sono altresì a carico dell’I.A. tutte le spese relative a imposte o tasse connesse all’esercizio dei servizi previsti nel presente capitolato, senza diritto di rivalsa. ART. 48 - CESSIONE, SUBAPPALTO E AVVALIMENTO E’ fatto divieto alla Ditta appaltatrice di cedere direttamente o indirettamente e di subappaltare in toto o in parte il servizio oggetto della presente concessione. Per la particolarità del servizio è permesso l’avvalimento esclusivamente per l’individuazione del Centro di Cottura alternativo. ART. 49 – CAUZIONI L’offerta dei concorrenti deve essere corredata, a pena di esclusione, da cauzione provvisoria, come definita dall’art. 75 del Codice, pari a 2% dell’importo complessivo della concessione e costituita ( € 6.104.150,00), a scelta del concorrente: a. in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato depositati presso una sezione di tesoreria provinciale o presso le aziende autorizzate, a titolo di pegno, a favore della stazione appaltante; il valore deve essere al corso del giorno del deposito; b. in contanti, con versamento al Comune di Spinea presso Banca UniCredit Filiale di Spinea, Via Roma (indicare gli estremi per il deposito); c. da fideiussione bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari iscritti nell’albo di cui all’art. 106 del d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385 che svolgono in via esclusiva o prevalente 23 attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell’albo previsto dall’art. 161 del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. In caso di prestazione della cauzione provvisoria in contanti o in titoli del debito pubblico dovrà essere presentata anche una dichiarazione di un istituto bancario o assicurativo o altro soggetto di cui al comma 3 dell’art. 75 del Codice, contenente l’impegno verso il concorrente a rilasciare, qualora l’offerente risultasse aggiudicatario, garanzia fideiussoria relativa alla cauzione definitiva in favore della stazione appaltante, valida fino alla data di emissione del certificato di verifica di conformità di cui all’art. 324 del Regolamento o comunque decorsi 12 (dodici) mesi dalla data di ultimazione dei servizi risultante dal relativo certificato. In caso di prestazione della cauzione provvisoria sotto forma di fideiussione questa dovrà: 1) essere conforme agli schemi di polizza tipo di cui al comma 4 dell’art. 127 del Regolamento (nelle more dell’approvazione dei nuovi schemi di polizza-tipo, la fideiussione redatta secondo lo schema tipo previsto dal Decreto del Ministero delle attività produttive del 23 marzo 2004, n. 123, dovrà essere integrata mediante la previsione espressa della rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2, del codice civile, mentre ogni riferimento all’art. 30 della l. 11 febbraio 1994, n. 109 deve intendersi sostituito con l’art. 75 del Codice). 2) essere prodotte in originale, o in copia autenticata ai sensi dell’art. 18 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e ss.mm. ii., con espressa menzione dell’oggetto e del soggetto garantito; 3) avere validità per 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione dell’offerta; 4) qualora si riferiscano a raggruppamenti temporanei, aggregazioni di imprese di rete o consorzi ordinari o GEIE, a partecipanti con idoneità plurisoggettiva non ancora costituiti, essere tassativamente intestate a tutti gli operatori che costituiranno il raggruppamento, l’aggregazione di imprese di rete, il consorzio o il GEIE; 5) prevedere espressamente: a. la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale di cui all’art. 1944 del codice civile, volendo ed intendendo restare obbligata in solido con il debitore; b. la rinuncia ad eccepire la decorrenza dei termini di cui all’art. 1957 del codice civile; c. la loro operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante; d. la dichiarazione contenente l’impegno a rilasciare, in caso di aggiudicazione della concessione, a richiesta del concorrente, una garanzia fideiussoria, relativa alla cauzione definitiva di cui all’art. 113 del Codice, in favore della stazione appaltante, valida fino alla data di emissione del certificato di verifica di conformità di cui all’art. 324 del Regolamento o comunque decorsi 12 (dodici) mesi dalla data di ultimazione delle prestazioni risultante dal relativo certificato; e. garantire espressamente anche il pagamento in favore della stazione appaltante della sanzione pecuniaria stabilita nella misura dell’1% dell’importo della concessione ovvero € 30.520,00 di cui agli artt. 38 c.2 –bis e 46 c.1 – ter del Codice degli Appalti, in caso di mancanza, incompletezza o irregolarità degli elementi e delle dichiarazioni, anche di soggetti terzi, che devono essere prodotte dai concorrenti in base alla legge. La mancata presentazione della cauzione provvisoria ovvero la presentazione di una cauzione di valore inferiore o priva di una o più caratteristiche tra quelle sopra indicate costituirà causa di esclusione; Ai sensi dell’art. 75, comma 6, del Codice, la cauzione provvisoria verrà svincolata all’aggiudicatario automaticamente al momento della stipula del contratto, mentre agli altri concorrenti, ai sensi dell’art. 75, comma 9, del Codice, verrà svincolata entro trenta giorni dalla comunicazione dell’avvenuta aggiudicazione; 24 All’atto della stipulazione del contratto l’aggiudicatario deve presentare la cauzione definitiva nella misura e nei modi previsti dall’art. 113 del Codice, che sarà svincolata ai sensi e secondo le modalità previste dall’art. 113 del Codice e dall’art. 123 del Regolamento; L’importo della cauzione provvisoria e della cauzione definitiva è ridotto del cinquanta per cento per i concorrenti ai quali sia stata rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie EN ISO 9000. Si precisa che: a. in caso di partecipazione in RTI orizzontale, sensi dell’art. 37, comma 2, del Codice, o consorzio ordinario di concorrenti di cui all’art. 34, comma 1, lett. e), del Codice, il concorrente può godere del beneficio della riduzione della garanzia solo se tutte le imprese che costituiscono il raggruppamento e/o il consorzio ordinario siano in possesso della predetta certificazione; b. in caso di partecipazione in RTI verticale, nel caso in cui solo alcune tra le imprese che costituiscono il raggruppamento verticale siano in possesso della certificazione, il raggruppamento stesso può beneficiare di detta riduzione in ragione della parte delle prestazioni contrattuali che ciascuna impresa raggruppata e/o raggruppanda assume nella ripartizione dell’oggetto contrattuale all’interno del raggruppamento; in caso di partecipazione in consorzio di cui alle lett. b) e c) dell’art. 34, comma 1, del Codice, il concorrente può godere del beneficio della riduzione della garanzia nel caso in cui la predetta certificazione sia posseduta dal consorzio. ART. 50 - SOSTITUZIONE DELL’IMPRESA AGGIUDICATARIA Qualora per l’Ente appaltante si rendesse necessario ricorrere alla sostituzione dell’I.A in caso di risoluzione del contratto per cause imputabili alla Ditta stessa, l’Ente si riserva la facoltà di incaricare alla gestione del servizio in oggetto la seconda Ditta in graduatoria, previa valutazione. I danni economici derivanti saranno imputati all’I.A. TITOLO VII – PREZZO E PAGAMENTI ART. 51 - FATTURAZIONE E PAGAMENTO I pagamenti saranno eseguiti nei termini previsti dalla Normativa vigente in materia dalla data in cui la fattura perviene al Protocollo dell’Ente, con fatturazione mensile differita, salvo che l’Ente stesso disconosca la regolarità delle fatture stesse e proceda, conseguentemente, alla contestazione delle stesse. In tal caso il pagamento verrà effettuato non appena rimossi i motivi di contestazione. Il pagamento di quanto dovuto alla Ditta aggiudicataria è determinato sulla base del prezzo unitario per pasto, previa deduzione del corrispettivo incassato con la vendita diretta dei buoni pasto, oltre che di eventuali penalità ed addebiti maturati nel mese. Le fatture dovranno essere distinte tra il servizio refezione scolastica, pasti a domicilio e fornitura derrate asilo nido. Relativamente al servizio di refezione scolastica, l’importo delle fatture dovrà corrispondere al numero dei “buoni” ritirati quotidianamente per la differenza tra il prezzo offerto per pasto meno le tariffe contributive a carico degli utenti, incamerate direttamente dall’I.A. Eventuali conguagli relativi a buoni pasto non ritirati giornalmente verranno effettuati con la fatturazione del mese successivo. L’I.A. nelle fatture indicherà il numero dei fruitori del servizio suddivisi per plesso, numero dei pasti forniti agli alunni per ogni fascia contributiva e personale docente. 25 Contestualmente all’invio delle fatture l’A.C. può richiedere la trasmissione dei documenti in originale per eventuali verifiche a campione. Per il servizio preparazione pasti a domicilio l’importo delle fatture dovrà corrispondere al numero dei pasti prodotti e forniti per il prezzo offerto. Relativamente alla fornitura derrate alimentari l’importo della fattura dovrà invece corrispondere al numero dei pasti giornalieri prodotti presso la cucina dell’asilo nido per il prezzo offerto. Con il pagamento dei corrispettivi di cui sopra, si intendono interamente compensati dall’A.C. tutti i pasti forniti, le prestazioni di servizi accessori e tutto quanto espresso e non dal presente capitolato a carico dell’I.A. L’A.C. potrà rivalersi, per ottenere la rifusione di eventuali danni già contestati alla Ditta, il rimborso di spese e il pagamento di penalità, mediante incameramento della cauzione o a mezzo di ritenuta da operarsi in sede dei corrispettivi di cui sopra. ART 52 - TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI La ditta aggiudicataria è tenuta ad assolvere a tutti gli obblighi previsti dall’art. 3 della L. n. 136/2010, D.L. 187/2010 convertito in L. 217/2010 e determinazioni dell A.V.C.P. n. 8/2010 e 10/2010, al fine di assicurare la tracciabilità dei movimenti finanziari relativi all’appalto. Il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero di altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni finanziarie relative al presente appalto costituisce, ai sensi dell’art. 3 comma 9 bis della L.136/2010 causa di risoluzione del contratto. Ai fini della liquidazione delle fatture le stesse dovranno riportare chiaramente il numero di CIG assegnato per tale appalto. La tracciabilità dei flussi finanziari è obbligatoria per tutta la “filiera” delle imprese. ART. 53 - AGGIORNAMENTO PREZZI Ai sensi dell’art. 6, comma 4 della Legge 537 del 24.12.1993 e dell’art. 115 del D.Lgs. 163/2006, il prezzo offerto verrà aggiornato, per gli anni successivi al primo, su specifica richiesta della ditta appaltatrice, a decorrere dal mese di gennaio riconoscendo un incremento percentuale pari alla variazione del costo medio della vita rilevato dall’ISTAT (indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie degli operai ed impiegati) nei 12 mesi precedenti con riferimento al 31 luglio. TITOLO VIII CONTENZIOSO ART. 54 - PENALITA’ L’I.A. nell’esecuzione del servizio previsto dal presente Capitolato, ha l’obbligo di seguire le disposizioni di legge e i regolamenti che riguardano il servizio stesso e tutte le disposizioni del presente Capitolato Speciale. L’I.A. qualora non attenda o violi gli obblighi di cui sopra, è tenuta al pagamento di una penalità che varia secondo la gravità dell’infrazione. Per ogni violazione verrà avviata la procedura di contestazione. Entro 10 giorni dalla data di ricevimento della contestazione scritta, l’I.A. deve fornire le proprie controdeduzioni scritte. In caso di mancato invio nei termini o di motivazioni giudicate non accoglibili, saranno applicate le misure previste nel seguente articolo. Dell’esito del procedimento verrà data comunicazione all’I.A. entro 30 giorni dalle controdeduzioni o, in mancanza, della scadenza del termine per la presentazione delle stesse. L’A.C. procederà al recupero delle penalità mediante ritenuta sul mandato di pagamento delle fatture emesse dall’I.A. L’applicazione delle penalità non preclude eventuali azioni per danni o per eventuali altre violazioni contrattuali. 26 Le penalità previste sono le seguenti: STANDARD IGIENICO SANITARI € 10.000,00 per utilizzo di alimenti contaminati batteriologicamente e/o fornitura di alimenti contaminati batteriologicamente, oltre all’avvio del procedimento previsto al successivo art 55.; € 10.000,00 per utilizzo di alimenti o fornitura pasti contaminati chimicamente, tali da essere inidonei all’alimentazione umana, oltre all’avvio del procedimento previsto al successivo art.55; € 1.000,00 per mancato rispetto dei limiti di contaminazione microbica; € 500,00 per mancato o non corretto prelievo dei campioni rappresentativi del pasto; € 1.000,00 per rinvenimento di corpi estranei, sia organici che inorganici, nelle derrate stoccate in Centro Cottura o nei pasti veicolati consegnati alle singole sedi di ristorazione; € 1.000,00 per inadeguata igiene degli utensili e delle attrezzature utilizzate nelle fasi di produzione e di distribuzione, inadeguata igiene degli automezzi che veicolano i pasti; € 500,00 per mancato rispetto delle norme igienico sanitarie da parte del personale operante nel Centro Cottura, addetto ai trasporti pasti, addetto alla distribuzione pasti e rigoverno dei locali; € 1.000,00 per temperatura dei pasti non conforme alle normative vigenti o mancata rispondenza delle temperatura indicate o registrate all’atto dello stoccaggio, della preparazione e del trasporto dei pasti veicolati; € 1.000,00 per mancato rispetto del piano di sanificazione previsto per i refettori scolastici; STANDARD MERCEOLOGICI € 1.000,00 per utilizzo di derrate non conformi a quanto previsto e dettagliatamente specificato nelle tabelle merceologiche; € 500,00 per non rispondenza tra la merce stoccata presso il Centro di Cottura e la denominazione riportata sulla bolla di consegna; € 1.000,00 per conservazione di derrate non conforme alla normativa vigente; rinvenimento di prodotti alimentari scaduti in Centro Cottura; € 500,00 per etichettatura mancante o non conforme alla vigente normativa e a quanto dettato dal presente Capitolato; MENU’ BASE E DIETETICI € 1.000,00 per mancata comunicazione di fornitura menù non rispondente a quanto previsto nelle tabelle dietetiche; € 1.000,00 per mancata produzione o consegna di dieta speciale; non rispetto delle prescrizioni dietetico-sanitarie € 2.000,00 per distribuzione al consumatore di dieta speciale di un pasto non corrispondente alla dieta personalizzata dello stesso. QUANTITA’ € 2.000,00 per mancata consegna dei pasti veicolati nella singola sede di ristorazione € 1.000,00 per parziale consegna delle portate previste nel menù giornaliero € 500,00 per utilizzo di derrate non rispondenti alle grammature previste: la grammatura verrà valutata come peso medio di 20 porzioni casuali, con una tolleranza del 5% rispetto a quanto previsto in tabella; TEMPISTICA € 1.000,00 per ritardo nella consegna dei pasti veicolati che provochi il mancato rispetto degli orari di consumazione concordati e stabiliti con l’A.C. € 1.000,00 per mancato rispetto della tempistica prevista tra la fine della produzione dei pasti veicolati, il trasporto e la consumazione degli stessi; € 200,00 in ogni caso di non rispetto delle scadenze quali: relazione mensile, aggiornamento elenco personale e fornitori; 27 € 500,00 per fornitura derrate asilo nido in orari diversi da quanto concordato VARIE €1.000,00 per monte ore del personale e/o rapporto pasti /personale in produzione o in distribuzione non confacente a quanto previsto nel presente capitolato e a quanto dichiarato in sede di gara; €1.000,00 in caso di non rispondenza dei fornitori rispetto a quelli dichiarati in sede di gara; € 200,00 per ogni violazione all’art.6 della Legge 123/2007; €1.000,00 per ogni violazione riscontrata e non espressamente contenuta nel presente elenco. SPECIALI Mancato versamento entro il mese di settembre di ogni anno degli importi di cui all’art. 35 del presente capitolato speciale necessari ai controlli tecnico-ispettivi sanzione pari al versamento non effettuato maggiorato del 20%; Mancata effettuazione dei controlli di qualità e indagini batteriologiche previste all’art. 37 del presente capitolato speciale sanzione pari al costo sostenuto direttamente dall’A.C. al fine dell’effettuazione di tali controlli maggiorato del 50%; Mancato rispetto di ogni elemento tecnico offerto in sede di gara e oggetto di punteggio e per mancanze o deficienze che pregiudichino l’esecuzione del servizio, resta in facoltà dell’A.C. l’applicazione di una penalità che può variare da un minimo di € 1.000,00 fino ad un massimo € 10.000,00 ad ogni verifica effettuata dall’A.C. ART. 55 - CAUSE DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO Il contratto si intenderà risolto nei casi di scioglimento, cessione o fallimento della Ditta. Potrà, inoltre, essere risolto per: • abituale negligenza o deficienza regolarmente accertata e compromettente l’efficienza del servizio, a giudizio insindacabile dell’A. C.; • inosservanza grave delle norme igienico-sanitarie nella conduzione del Centro di produzione pasti e nella somministrazione presso le mense scolastiche; • verificarsi di casi di tossinfezione alimentare; • venir meno dei requisiti richiesti dal bando di gara; • gravi violazioni degli obblighi contrattuali e mancato rispetto di quanto previsto dal capitolato speciale; • subconcessione del servizio; • mancata reintegrazione della cauzione; • ogni altra inadempienza qui non contemplata o per ogni fatto che renda impossibile la prosecuzione della concessione, a termine dell’art. 1453 del Codice Civile. Nei casi previsti dal presente articolo, la Ditta appaltatrice incorre nella perdita della cauzione che resta incamerata dall’Amministrazione Comunale. E’ fatto salvo, in ogni caso, il diritto al risarcimento dei danni a favore dell’Amministrazione per l’eventuale nuovo contratto o per le altre circostanze che si potrebbero verificare. Ai sensi dell’art. 1373, comma 2, del Codice Civile, al fine di conseguire una maggiore flessibilità di bilancio, in previsione di eventuali significative riduzioni di risorse finanziarie nei prossimi esercizi, l’A.C. si riserva la podestà di recesso unilaterale del contratto. ART. 56 - RECESSO DEL CONTRATTO DA PARTE DEL FORNITORE Qualora l’I.A., senza giustificato motivo, dovesse recedere dal contratto prima della scadenza prevista, il Comune di Spinea si rivarrà, a titolo di risarcimento danni, su tutto il deposito cauzionale. 28 TITOLO IX – NORME FINALI ART. 57- CONTROVERSIE Per qualunque contestazione o vertenza che dovesse insorgere fra le parti sull’interpretazione o esecuzione del presente capitolato, competente e giudicante sarà il Foro di Venezia. ART. 58 - SICUREZZA L’affidatario è tenuto al rispetto del D.Lgs. 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e, dove necessario, dovrà intervenire con personale appositamente formato in materia. Si precisa che, con riferimento alle disposizioni contenute nella L. 123/07 (secondo quanto previsto dalla determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. 3 del 5/3/2008), nella concessione in oggetto non sussistono rischi da interferenze che richiedono misure preventive e protettive supplementari rispetto a quelle già a carico dell’impresa, connesse ai rischi derivanti dalle proprie attività. Per quanto riguarda i rischi da interferenza nei plessi scolastici si fa riferimento a quanto previsto dalle rispettive Dirigenze Scolastiche. Ai sensi dell’art. 26, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 81/08, l’I.A., in stretta collaborazione con l'A.C., provvederà a raccogliere tutte le informazioni sui rischi esistenti negli ambienti in cui l’affidatario del servizio è destinato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate. A tal fine l'appaltatore, prima della stipula del contratto, provvederà ad inviare presso i luoghi di lavoro oggetto della concessione, il proprio Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di cui all'art. 31 del D.Lgs. 81/08, o suo delegato per una riunione di coordinamento con le Dirigenze Scolastiche al termine della quale verrà sottoscritto apposito verbale. È previsto un aggiornamento di tale documento da parte del committente anche su proposta dell’impresa sulla base di possibili modifiche di carattere tecnico, logistico o organizzativo incidenti sulle modalità realizzative. ART. 59 - RISPETTO DEL D.lgs. 196/2003 L’I.A. è tenuta all’osservanza di quanto stabilito dal D.lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. e s.m.i. Il personale dipendente dell’I.A. dovrà mantenere il segreto d’ufficio su fatti e circostanze concernenti gli utenti, dei quali abbia avuto notizie durante l’espletamento del proprio servizio, in particolare si richiama la suddetta normativa in merito alla tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. ART. 60 - RISERVATEZZA DELLE INFORMAZIONI E TRATTAMENTO DEI DATI Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali “ si forniscono le seguenti informazioni sul trattamento dei dati personali. I dati inseriti nelle buste previste dal disciplinare di gara vengono acquisiti dal Comune di Spinea per verificare la sussistenza dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara e, in particolare, delle capacità amministrative e tecnico-economiche dei concorrenti richieste per l’esecuzione dei servizi del presente capitolato, nonché per la successiva aggiudicazione e, per quanto riguarda la normativa antimafia, in adempimento di precisi obblighi normativi. I dati forniti dall’Impresa aggiudicataria vengono acquisiti dal Comune di Spinea ai fini della stipula del contratto, per l’adempimento degli obblighi legali ad esso connessi, oltre che per la gestione ed esecuzione economica ed amministrativa del contratto stesso. Tutti i dati acquisiti dal Comune di Spinea potranno essere trattati anche per fini statistici. 29 Il conferimento dei dati ha natura facoltativa, tuttavia, il rifiuto di fornire i dati richiesti dal Comune di Spinea potrebbe determinare, a seconda dei casi, l’impossibilità di ammettere il concorrente alla partecipazione della gara o la sua esclusione da questa o la decadenza dell’aggiudicazione. Il trattamento dei dati verrà effettuato dal Comune di Spinea in modo da garantirne la sicurezza e la riservatezza e potrà essere attuato mediante strumenti manuali, informatici e tematici idonei a trattarli nel rispetto delle regole di sicurezza previste dalla normativa sulla privacy. I dati potranno essere comunicati: - al personale del Comune di Spinea che cura il procedimento di gara o a quello in forza ad altri uffici di che svolgono attività ad esso attinente; - a collaboratori autonomi, professionisti, consulenti che prestino la propria attività di consulenza o assistenza al comune di Spinea in ordine al procedimento di gara; - ad altri concorrenti che facciano richiesta di accesso ai documenti di gara nei limiti consentiti ai sensi della normativa vigente; - I dati conferiti dai concorrenti, trattati in forma anonima, nonché il nominativo dell’Impresa Aggiudicataria e il prezzo di aggiudicazione della fornitura, potranno essere diffusi tramite il sito internet www.spinea.gov.it ART. 61 – SPESE CONTRATTUALI Le spese contrattuali e quelle inerenti e conseguenti alla stipula del contratto sono a carico della Ditta aggiudicataria. ART. 62 - DISPOSIZIONI FINALI Per quanto non espressamente previsto nel presente capitolato, si fa riferimento al Codice Civile e alle disposizioni normative e regolamentari vigenti in materia. 30