b.capitolato 2016 18_definitivo 2

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b.capitolato 2016 18_definitivo 2
CITTA’ DI SPINEA
30038 – Prov. di Venezia
SETTORE SERVIZI SCOLASTICI, ATTIVITA’ CULTURALI
E TEMPO LIBERO
AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI DI REFEZIONE
SCOLASTICA, PREPARAZIONE PASTI UTENTI SERVIZIO SOCIALE E
FORNITURA DERRATE ASILO NIDO COMUNALE
01.01.2016 – 31.12.2018
CAPITOLATO SPECIALE
C.I.G.
INDICE
6343413DFE
1
INDICE
TITOLO I – OGGETTO DELLA CONCESSIONE E PRINCIPI FONDAMENTALI
Articolo 1
Articolo 2
Articolo 3
Articolo 4
Articolo 5
Articolo 6
–
–
–
-
Definizioni
Oggetto della concessione
Qualità dei prodotti utilizzati
Tracciabilità alimentare
Pacchetto igiene per la sicurezza alimentare
Acqua potabile
TITOLO II – SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA
Articolo 7
Articolo 8
Articolo 9
Articolo 10
Articolo 11
Articolo 12
Articolo 13
Articolo 14
Articolo 15
Articolo 16
Articolo 17
Articolo 18
Articolo 19
Articolo 20
Articolo 21
-
Descrizione e caratteristiche del servizio
Utenti del servizio
Forniture speciali
Modalità di esecuzione del servizio
Prenotazione pasti
Norme e modalità del trasporto dei pasti
Parziale consegna
Ritardi nelle consegne
Distribuzione
Norme per l’utilizzo acqua potabile
Riassetto sedi di refezione e smaltimento rifiuti
Stoviglie e tovagliato
Campionatura rappresentativa del pasto
Menù: variazioni e diete speciali
Gestione buoni pasto
TITOLO III – SERVIZIO PREPARAZIONE PASTI UTENTI DEL SERVIZIO SOCIALE
Articolo 22 Articolo 23 Articolo 24 -
Descrizione e caratteristiche del servizio
Prenotazione pasti
Menù e diete speciali
TITOLO IV – SERVIZIO FORNITURA DERRATE ASILO NIDO
Articolo 25
Articolo 26
Articolo 27
Articolo 28
-
Descrizione e caratteristiche del servizio
Utenti del servizio
Prenotazione forniture
Menù e diete speciali
TITOLO V – NORME GENERALI
Articolo 29
Articolo 30
Articolo 31
Articolo 32
Articolo 33
Articolo 34
Articolo 35
Articolo 36
Articolo 37
Articolo 38
-
Durata e continuità della concessione
Attivazione dei servizi
Forniture per servizi particolari
Responsabile dei servizi
Personale
Requisiti del centro di produzione dei pasti
Controllo tecnico-ispettivo
Verifiche e controlli
Controlli di qualità e verifiche batteriologiche
Approvvigionamento e stoccaggio delle materie prime
2
Articolo 39 Articolo 40 Articolo 41 Articolo 42 Articolo 43 -
Caratteristiche ed etichettatura delle derrate
Riciclo
Accessi
Garanzie igienico sanitarie
Contributi CE/AVEPA
TITOLO VI – ONERI INERENTI LA CONCESSIONE
Articolo 44
Articolo 45
Articolo 46
Articolo 47
Articolo 48
Articolo 49
Articolo 50
-
Permessi ed autorizzazioni
Responsabilità ed assicurazioni
Responsabilità nei confronti dei fornitori
Spese a carico della Ditta
Cessione, subappalto, avvalimento
Cauzioni
Sostituzione impresa aggiudicataria
TITOLO VII – PREZZO E PAGAMENTI
Articolo 51 Articolo 52 Articolo 53 -
Fatturazione e pagamento
Tracciabilita’ dei flussi finanziari e clausola risolutiva espressa
Aggiornamento prezzi
TITOLO VIII – CONTENZIOSO
Articolo 54 Articolo 55 Articolo 56 -
Penalità
Cause di risoluzione del contratto
Recesso del contratto da parte del fornitore
TITOLO IX – NORME FINALI
Articolo 57 Articolo 58 Articolo 59 Articolo 60 Articolo 61 Articolo 62 -
Controversie
Sicurezza
Rispetto del D.Lgs. 196/2003
Riservatezza delle informazioni e trattamento dei dati
Spese contrattuali
Disposizioni finali
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TITOLO I - OGGETTO DELLA CONCESSIONE E PRINCIPI FONDAMENTALI
ART. 1 – DEFINIZIONI
Per “Impresa Aggiudicataria” o “Impresa” o “I.A.” si intende l’Impresa alla quale viene affidata la
concessione del servizio di refezione scolastica per gli alunni e personale docente delle scuole
del Comune di Spinea, servizio preparazione pasti utenti del servizio sociale e fornitura derrate
alimentari asilo nido comunale.
Per “A.C.” siintende l’Amministrazione Comunale di Spinea, titolare della funzione, che affida
all’Impresa i servizi oggetto della concessione.
ART. 2 - OGGETTO DELLA CONCESSIONE
La gara ha per oggetto:
 la concessione del servizio di refezione scolastica destinato agli alunni delle scuole
dell’infanzia, primarie e al personale scolastico autorizzato al consumo del pasto,
 la preparazione pasti per gli utenti del servizio sociale,
 la fornitura derrate dell’asilo nido comunale.
ART. 3 – QUALITA’ DEI PRODOTTI UTILIZZATI
Nella scelta degli alimenti è importante porre attenzione ad una sostenibile valorizzazione di
prodotti rispettosi dell’ambiente e di altri valori di sistema, direttamente e indirettamente correlati
con le politiche alimentari quali, agricoltura sostenibile, sicurezza del lavoratore, benessere
animale, tradizioni locali e tipicità.
A tal fine l’A.C. richiede i seguenti prodotti:
1) - PRODOTTI BIOLOGICI
Nella preparazione dei pasti dovranno essere impiegati i seguenti prodotti alimentari,
appositamente certificati, provenienti da agricoltura biologica, ai sensi di quanto previsto dal
Regolamento CE 834/2007:
 Pasta
 Riso
 Orzo
 Farine
 Uova
 Yogurt
 Ortaggi
 Pomodori pelati
 Passata di pomodoro
 Legumi secchi
 Frutta
Con il termine “prodotto biologico” si intende quel prodotto derivato da coltivazioni biologiche ai
sensi del Regolamento CE n. 834/2007 e successive modificazioni.
Tutti i prodotti biologici utilizzati dovranno essere all’origine in confezioni sigillate, munite di
apposita etichettatura conforme a quanto previsto dal Regolamento CE n. 834/2007 e successive
modificazioni. Il produttore dei pasti nei quali vengono impiegate materie prime provenienti da
produzioni biologiche deve garantire la tracciabilità con idonea documentazione che certifichi la
corrispondenza tra le materie prime acquistate e i pasti prodotti.
2) - OGM FREE
Tutte le derrate alimentari impiegate e consegnate non devono contenere organismi
geneticamente modificati (O.G.M.) secondo quanto previsto dalla L.R. Veneto 1 marzo 2002 n.6
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In riferimento ai Regolamenti CE 1829/2003 e 1830/2003, non potranno essere impiegati alimenti
che riportano in etichetta l’indicazione <contiene Ogm>.
L’ I.A. dovrà pertanto acquistare prodotti alimentari presenti sul mercato con indicazione in
etichetta <non contiene OGM> o <OGM FREE> o con certificazione attestante tale assenza.
3) - PRODOTTI DOP E IGP
Nella preparazione dei pasti dovranno essere impiegati i seguenti prodotti alimentari con i marchi
DOP e IGP:
 Formaggi: Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Asiago DOP, Montasio DOP
 Salumi: Prosciutto crudo di Parma, San Daniele del Friuli
I marchi DOP ( denominazione di origine protetta ) e IGP (indicazione geografica protetta)
sono prodotti che hanno ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento di prodotti tipici ai sensi
del Reg. CE n. 510/2006.
I prodotti che portano i marchi di qualità rispondono a dettagliati disciplinari di produzione che
impongono specifiche caratteristiche legate all’ambiente geografico di provenienza, al tipo di
ingredienti, ai modi di produzione.
4) - CARNI
 Le carni bovine fresche refrigerate devono provenire da allevamenti nazionali conformi alla
normativa CE (L. 29.11.71 n° 1073 e successive modificazioni e/o integrazioni). Devono essere
conformi alle seguenti normative: D.Lgs. 507/1999, DM 30.08.2000 (Sistema obbligatorio di
etichettatura della carne bovina – in vigore dal 1/01/2002) e devono inoltre provenire da animali
assoggettati ad etichettatura volontaria (Reg. CE 1760/2000 e 1825/2000) in modo da
garantirne la rintracciabilità.
 Le carni avicunicole (di pollo, tacchino) devono essere di 1^ qualità e provenienza Nazionale,
in conformità all’Ordinanza Ministeriale del 26/08/2005 e succ. mod. e alla circolare n.
2261/2005 (etichettatura delle carni avicole per determinare la tracciabilità).
ART. 4 - TRACCIABILITA’ ALIMENTARE
Ai sensi della Legge Regionale Veneto n. 6 del 01/03/2002, al fine di assicurare maggiore
tracciabilità alle forniture alimentari, l’I.A. ha l’obbligo di:
a) applicare le modalità di etichettatura vigenti, sia obbligatorie che facoltative per gli alimenti
di cui all’art. 3 della citata legge (carne bovina, pesce, uova, ortofrutta, carne avicola:
certificazione di provenienza o di produzione)
b) indicare il lotto di produzione della fornitura e della conservazione del pasto campione
c) garantire la tracciabilità degli alimenti di provenienza biologica.
ART. 5 - PACCHETTO IGIENE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
L’I.A. è tenuta ed è responsabile del pieno rispetto delle normative previste dal “Pacchetto igiene”
(Reg. CE 852/04, 853/04, 854/04 e 882/04) in tutte le fasi operative del servizio; tali normative
puntualizzano il sistema della sicurezza alimentare e definiscono implementazioni al sistema
HACCP.
ART. 6 - ACQUA POTABILE
Nell’ambito del servizio di refezione scolastica l’A.C. ha previsto l’impiego di acqua proveniente
dall’acquedotto, con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi all’utilizzo di acqua potabile, in sintonia con
i progetti educativi della scuola.
L’acqua destinata al consumo umano è regolamentata dal D.Lgs. 31/2001; l’emissione del giudizio
di idoneità dell’acqua e i controlli di valenza sanitaria sono di competenza dell’Azienda Ulss. L’A.C.
richiede annualmente ulteriori controlli specifici ad integrazione di quanto già espresso dall’Azienda
ULSS
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TITOLO II – SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA
ART. 7 - DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio di refezione scolastica comprende le seguenti fasi e attività:
 Approvvigionamento e stoccaggio da parte dell’I.A. delle derrate necessarie alla realizzazione
dei menù in base alle tabelle dietetiche specificate nel presente capitolato;
 Preparazione, cottura e confezionamento dei pasti con il sistema del legame fresco/caldo, in
multiporzione e in monoporzione per diete speciali,
 Trasporto dei pasti dal Centro Cottura dell’I.A. ai plessi scolastici;
 Fornitura e trasporto piatti in polipropilene, bicchieri di melanina e posateria in acciaio inox ;
 Lavaggio e sanificazione bicchieri di melanina e posateria in acciaio inox
 Distribuzione a cura del personale della ditta dei pasti nei plessi scolastici, con il sistema al
tavolo per le scuole dell’infanzia e 1° e 2° anno scuola primaria e self - service per il 3°, 4° e 5°
anno scuola primaria. Tale sistema può subire delle modifiche su richiesta del Comune in
base a progetti scolastici specifici.
 Pulizia e sanificazione dei refettori scolastici
 Raccolta differenziata dei rifiuti
 Gestione buoni pasto con sistema informatizzato
 Coordinamento e organizzazione complessiva del servizio, secondo quanto stabilito dal
presente capitolato.
Il servizio di refezione scolastica deve essere effettuato nei giorni feriali, nei periodi di
funzionamento delle scuole, secondo i rispettivi calendari scolastici che saranno indicati o dai
Dirigenti Scolastici o dalle Autorità scolastiche competenti in conformità al calendario delle attività
didattiche previste per le ore pomeridiane, ed eventuali altri periodi che saranno individuati
dall’A.C., ad esclusione dei sabati, festività o sospensione delle lezioni per qualsiasi ragione.
La previsione annuale del numero dei pasti, è calcolata su una media annua di 33 settimane per le
scuole primarie e 36 settimane per le scuole dell’infanzia.
A titolo esemplificativo si segnala che nel corso dell’anno 2014 (periodo gennaio/dicembre 2014) è
stato consumato il seguente numero di pasti:
A.S. 2014
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Totale
Sc. infanzia n. plessi 7
Sc. primaria n. plessi 6
Totale
alunni
Insegnanti
alunni
Insegnanti
7373
463
13550
729
7906
461
14236
762
7515
416
12809
673
6925
393
12480
662
8080
462
12472
629
4936
329
2151
111
2396
139
5618
293
8698
467
17242
894
7615
455
15625
813
4819
303
10688
580
66263
3888
116871
6146
22115
23365
21413
20460
21643
7527
8446
27301
24508
16390
193168
La somministrazione verrà effettuata presso le sedi scolastiche sotto indicate:




Scuola dell’infanzia “Grimm” Via Donizetti
Scuola dell’infanzia “Fornase” Via Fornase
Scuola dell’infanzia “Calvino” Via Crea
Scuola dell’infanzia “A.Frank”- Via Fregene
6









Scuola dell’infanzia “Munari Via Pozzuoli
Scuola dell’infanzia “Andersen” Via Rossignago
Scuola dell’infanzia “Collodi” Via Bellini
Scuola Primaria “Rodari” Via M.Polo
Scuola Primaria “M.Polo” Via M.Polo
Scuola Primaria “Vivaldi” Via Fornase
Scuola Primaria “Mantegna” Via Botticelli
Scuola Primaria “Nievo” Via Buonarroti
Scuola Primaria “Goldoni” Via Bellini
Si precisa che, nel corso dell’anno 2014, è stato consumato il seguente numero di pasti:



scuole dell’infanzia: 66.263
scuole primarie: 116.871
insegnanti: 10.034
Nel triennio contrattuale il numero dei pasti forniti potrà subire variazioni legate ad eventualità e
circostanze non prevedibili (numero iscrizioni, assenze degli alunni, numero dei rientri pomeridiani,
variazioni nell’organizzazione didattica e andamento scolastico), e potranno variare sia in eccesso
che in difetto (nella misura del 20%) senza che l’I.A. possa reclamare indennizzi di sorta o aver
titolo a richiedere modifiche delle condizioni di aggiudicazione e del prezzo stabilito.
Gli orari definitivi di inizio del servizio di refezione di ogni plesso scolastico e le loro eventuali
modifiche, saranno stabiliti dalle competenti autorità scolastiche e comunicati tempestivamente
all’I.A da parte dell’A.C.
Il valore presuntivo del contratto per il triennio, (2016-2018) relativamente al servizio di refezione
scolastica è indicativamente di € 2.955.470 escluso IVA.
L’importo presuntivo di € 2.118.326 sarà riscosso dalla Ditta Aggiudicataria direttamente dagli
utenti del servizio, in relazione alle tariffe poste a carico di questi ultimi, nella misura stabilita dalla
manovra tariffaria approvata dall’Ente, come previsto all’art. 21 del presente capitolato.
Tali importi non vincolano l’A.C. poiché il loro ammontare effettivo dipenderà dal numero dei pasti
realmente consumati.
ART. 8 - UTENTI DEL SERVIZIO
Potranno usufruire del servizio:
- Alunni delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e personale scolastico autorizzato al
consumo del pasto.
ART. 9 - FORNITURE SPECIALI
Qualora l’A.C o le scuole organizzino attività nell’ambito dell’educazione alimentare, che richiedano
l’utilizzo di derrate alimentari non contemplate nelle tabelle merceologiche allegate l’I.A. dovrà
fornire i pasti richiesti in base ai menù appositamente predisposti.
Qualora su richiesta delle scuole o dell’A.C. ,vengano organizzate iniziative occasionali (es.
gemellaggi) che prevedano la presenza di alunni di altre scuole, l’I.A dovrà provvedere alla
fornitura dei pasti richiesti, adottando il medesimo prezzo a pasto offerto per la refezione.
ART. 10 - MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
I pasti saranno forniti in multiporzione e in monoporzione quelli per diete speciali.
Ogni scuola provvederà a prenotare quotidianamente il numero dei pasti da consumare nel corso
della giornata con le modalità che verranno concordate.
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Le stoviglie a perdere (piatti, bicchieri, posate, tovaglioli, tovaglie, ecc.) dovranno essere fornite in
misura superiore al 5% del numero dei pasti richiesti.
A ciascun plesso scolastico dovranno essere forniti i generi necessari per il condimento delle
verdure: olio extra vergine di oliva, aceto, sale fino, ecc.
L’I.A dovrà garantire che tra il confezionamento e la distribuzione ai tavoli non passi più di un’ora
intendendo per inizio distribuzione il primo piatto servito al tavolo o pronto per essere prelevato dal
commensale in caso di sistema self-service.
La distribuzione dei pasti dovrà avvenire tassativamente all’ora concordata con le Dirigenze
Scolastiche e comunicata dall’A.C all’inizio di ogni anno scolastico.
L’I.A al momento della consegna dei pasti presenterà una bolla di consegna in duplice copia
riportante l’indicazione del numero dei contenitori, del numero dei pasti consegnati (distinti per
alunni e insegnanti), la data e l’ora di consegna.
Il personale di ogni plesso scolastico, incaricato dall’Autorità Scolastica al ricevimento dei pasti
firmerà la bolla di consegna per ricevuta, restituendone copia all’I.A e conservando l’originale che
verrà successivamente inoltrato all’Ufficio Comunale competente per gli adempimenti contabili
necessari alla liquidazione.
ART. 11 - PRENOTAZIONE DEI PASTI
La prenotazione dei pasti, ivi compresa la registrazione degli utenti con iscrizione al servizio di
refezione scolastica, dovrà essere effettuata mediante procedura informatizzata predisposta a
carico della ditta aggiudicataria e basata su di un sistema automatizzato di modalità di pagamento
del pasto su rilevazione e trasmissione dati al centro cottura. La ditta dovrà prevedere e
predisporre un sistema adeguato anche a rilevare la presenza, il pagamento e l’eventuale pasto
non pagato da parte dell’utenza sulla base di elenchi di utilizzatori della mensa predisposti dagli
istituti scolastici.
La definizione delle modalità di gestione del servizio saranno comunicate all’utenza dall’I.A. prima
dell’inizio del servizio di attivazione della modalità elettronica.
L’informatizzazione della gestione dei buoni pasto con costo del sistema a totale carico della ditta
aggiudicataria dovrà prevedere la rilevazione delle presenza e pagamenti i-phone call con ricarica
c/o alcuni esercizi commerciali presenti nel territorio comunale.
ART. 12 - NORME E MODALITÀ DEL TRASPORTO DEI PASTI
L’I.A è tenuta a recapitare a propria cura e spese i pasti e altro materiale presso i singoli plessi
scolastici depositandoli nei locali destinati a mensa.
Il trasporto dei pasti ordinati dovrà avvenire con automezzi di proprietà dell’I.A ,utilizzando idonei
contenitori adeguatamente predisposti e riservati agli alimenti. I contenitori dovranno essere
trasportati con appositi carrelli dedicati esclusivamente al trasposto dei contenitori dall’automezzo
al locale destinato a mensa,.
I singoli componenti del pasto devono essere confezionati separatamente in appositi contenitori in
acciaio inox (per le minestre, per il sugo, per le pietanze, per i contorni, ecc) e a loro volta inseriti
in idonei contenitori termici.
I contenitori termici utilizzati per il trasporto, dovranno racchiudere contenitori a chiusura ermetica
isotermici o termici multiporzioni, tali da consentire la conservazione degli alimenti cotti, da
consumarsi caldi, ad una temperatura superiore ai + 65° C, mentre per gli alimenti cotti da
consumarsi freddi e per i piatti freddi ad una temperatura non superiore a + 10° C, il tutto in
ottemperanza al disposto della normativa in corso.
Sono espressamente esclusi i contenitori in polistirolo.
All’esterno delle casse termiche dovrà essere apposta apposita etichetta indicante:
 Il luogo di consegna
 Il contenuto della cassa
 Il numero dei pasti.
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I contenitori impiegati per il trasporto delle paste asciutte dovranno avere un’altezza non superiore
a 15 cm per evitare fenomeni di impaccamento.
Le attrezzature utilizzate per il trasporto e i contenitori termici devono essere mantenuti puliti
nonché sottoposti a regolare manutenzione al fine di proteggere gli alimenti da fonti di
contaminazione e devono essere tali da consentire un’adeguata pulizia e disinfezione.
I contenitori non debbono essere utilizzati per trasportare materiale diverso dagli alimenti poiché
questi ultimi possono risultarne contaminati.
Sui contenitori deve essere chiaramente visibile ed indelebile la scritta “contenitore ad uso
alimentare” o apposito logo.
Il numero dei mezzi utilizzati deve essere sufficiente per consentire le consegne nell’arco di un’ora
a decorrere dal momento del confezionamento alla distribuzione.
I mezzi di trasporto dovranno essere chiusi, con il vano di carico separato dal piano di guida,
coibentati isotermicamente e rivestiti in materiale liscio e lavabile e possedere i requisiti igienico
sanitari previsti dalla legge (DPR 327/80 art.43) e muniti di idonea attestazione igienico-sanitaria
per mezzi di trasporto e sostanze alimentari.
I mezzi dovranno recare la scritta esterna “trasporto pasti”.
L’I.A. deve impegnarsi al ritiro, pulizia e disinfezione (sanificazione) dei contenitori termici e di ogni
altro utensile utilizzato dalla stessa per il trasporto dei pasti al plesso scolastico.
Il pane dovrà essere confezionato in sacchetti ad uso alimentare e riposto in contenitori muniti di
coperchio; il parmigiano grattugiato dovrà essere confezionato in idonei contenitori per alimenti e
posto all’interno di contenitori termici; la frutta dovrà essere trasportata in contenitori di plastica ad
uso alimentare muniti di coperchio.
ART. 13 - PARZIALE CONSEGNA
In caso di consegna di un numero di pasti inferiore a quelli ordinati, su segnalazione della scuola,
la ditta appaltatrice deve provvedere tassativamente entro 30 minuti dalla segnalazione telefonica
ad integrare il numero dei pasti mancanti.
ART. 14 - RITARDI NELLE CONSEGNE
Nell’eventualità di un ritardo nelle preparazioni dei pasti per cause di forza maggiore, di cui dovrà
essere tempestivamente avvisato l’Ente appaltante, lo stesso si riserva di adottare le proprie
decisioni in merito.
L’I.A dovrà comunque documentare le cause di forza maggiore che hanno provocato il ritardo nella
consegna e garantire la stessa nei modi e nei tempi migliori possibili.
I ritardi nella consegna dovuti all’organizzazione del centro di cottura e alle modalità di trasporto o
altre cause non eccezionali, comporteranno l’applicazione di quanto previsto all’art.54 del presente
capitolato.
ART. 15 - DISTRIBUZIONE
I’I.A dovrà garantire la somministrazione dei pasti ai singoli utenti secondo le quantità prefissate
nelle tabelle dietetiche.
Ferme restando tutte le disposizioni di legge in materia, da qualsiasi autorità emanate, la
distribuzione dei pasti dovrà avvenire nel rispetto dei seguenti principi: mantenere caratteristiche
organolettiche accettabili, prevenire ogni rischio di contaminazione durante tutte le fasi del servizio,
prevenire ogni rischio di contaminazione microbica.
L’I.A. deve dotare ciascun terminale scolastico di termometro ad infissione per il controllo della
temperatura degli alimenti, che dovrà essere “tarato” secondo la normativa vigente.
Le rilevazioni devono essere effettuate, verbalizzate e sottoscritte alla presenza di un testimone
non afferente all’I.A. che a sua volta è tenuto a sottoscrivere, mediante firma, la veridicità delle
rilevazioni od a contestarle facendolo risultare a verbale.
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Nelle scuole dove è previsto il sistema self-service la distribuzione dovrà essere effettuata da
personale sufficiente a garantire un porzionamento rapido ed efficiente e la distribuzione del
secondo piatto deve avvenire solo dopo che gli alunni hanno consumato il primo piatto.
Per le scuole dove è prevista la distribuzione al tavolo dovranno essere rispettate le seguenti
prescrizioni:
- imbandire i tavoli prima (di norma 6-8 postazioni a sedere) con tovaglie monouso, posate in
materiale a perdere, tovagliolo di carta, bicchiere e pane, comprese le caraffe riempite d’acqua
secondo le modalità di cui all’art. successivo;
- la distribuzione deve iniziare quando gli alunni sono seduti a tavola.
- eseguire la distribuzione mediante carrello su cui non vi sia altro che i piatti e il contenitore
gastronorm;
- aprire i contenitori solo al momento in cui inizia la distribuzione;
- utilizzare utensili adeguati per la distribuzione.
L’I.A. provvederà, per entrambi i sistemi di distribuzione, ad allestire uno o più tavoli di servizio
dove collocare olio extra vergine di oliva, aceto, sale fino, stoviglie e tovagliato di riserva e quanto
altro necessario per la consumazione del pasto.
La quantità da distribuire deve essere quella predefinita, in relazione alle indicazioni ricevute dal
personale del Centro Cottura.
Si precisa che in alcune scuole il servizio di refezione si svolge in due turni. In tal caso fra i turni di
distribuzione il personale dell’I.A provvede a rimuovere i residui e a ripristinare una situazione
igienicamente adeguata per il turno successivo.
Le pietanze devono essere servite con la necessaria cura, attenzione e gentilezza, ponendo la
massima attenzione alle diete speciali.
Durante la distribuzione il personale addetto deve indossare idonea divisa di colore chiaro, che
deve essere pulita ed utilizzata esclusivamente per il servizio, copricapo con capelli raccolti, non
deve indossare anelli, bracciali e altro.
Il tempo massimo di distribuzione non dovrà essere superiore a 30-45 minuti.
I sughi di condimento vanno messi sulla pasta solo al momento di servirla.
Le verdure vanno condite al momento del consumo.
L’I.A. deve mettere a disposizione per il servizio di refezione, proprio personale in numero tale da
assicurare modalità e tempi di esecuzione adeguati per una tempestiva ed ordinata esecuzione del
servizio stesso. Il rapporto previsto contrattualmente tra addetti/utenti nei refettori è di 1:50 per le
scuole primarie e di 1:40 per le scuole d’Infanzia.
Ogni attrezzatura necessaria alla distribuzione è posta a carico della ditta, compresi i contenitori
gastronorm e igli appositi carrelli (diversi da quelli utilizzati per il trasporto dei contenitori), che
devono essere funzionali alla distribuzione e al mantenimento della temperatura ed
esclusivamente dedicati alla distribuzione.
ART. 16 - NORME PER L’UTILIZZO ACQUA POTABILE
L’acqua utilizzata per il servizio di refezione scolastica proviene dall’acquedotto, quindi dovranno
essere rispettate e seguite le seguenti procedure:
 Consegna giornaliera ai singoli plessi della caraffe sanificate presso il Centro Cottura un’ora
prima dell’inizio della distribuzione
 Pochi minuti prima dell’inizio della distribuzione, le addette dovranno provvedere al
riempimento delle caraffe, dopo aver lasciato scorrere l’acqua almeno per un minuto
 Dopo il riempimento le caraffe dovranno essere riposte sopra i tavoli in maniera indicativa di
litri 1 ogni 4 bambini
 Al termine della consumazione dei pasti le caraffe dovranno essere ritirate dall’I.A e sanificate
giornalmente presso il Centro di Cottura
 Le caraffe sanificate e asciutte dovranno essere conservate presso il Centro di Cottura fino alla
riconsegna del giorno successivo nel rispetto delle norme igieniche
10

Due volte al mese dovrà essere effettuata una pulizia straordinaria con prodotti che permettano
l’eliminazione di eventuali tracce di calcare depositato.
Le caraffe, munite di coperchio, dovranno essere messe a disposizione dall’I.A. e adeguate a
quanto richiesto.
In caso di necessità dovrà essere comunque garantito il servizio, anche con la fornitura di acqua in
bottiglia.
ART. 17 - RIASSETTO SEDI DI REFEZIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI
Tutti i trattamenti di pulizia da eseguire presso i refettori devono essere eseguiti a cura e a carico
dell’I.A.
Tali interventi devono rientrare nel manuale di autocontrollo secondo i principi dell’HACCP che l’I.A
dovrà elaborare e consegnare al Comune prima dell’attivazione del servizio.
L’I.A. inoltre dovrà attivarsi per ottenere la relativa visione da parte dell’Azienda ULSS 13 del piano
suddetto.
Dovranno essere utilizzati prodotti specificatamente atossici, con provata azione antibatterica e
provvisti sia di numero di registrazione presso il Ministero della Sanità che di marchio CE.
Durante le operazioni di distribuzione dei pasti è assolutamente vietato collocare nella zona di
distribuzione detersivi, scope e strofinacci di qualsiasi genere.
Il personale che effettua la pulizia, a conclusione completa della distribuzione e consumazione dei
pasti, deve indossare indumenti di colore visibilmente diverso da quelli indossati durante la
distribuzione dei pasti.
Il cibo non consumato dagli utenti non potrà essere riportato al Centro Cottura, ma dovrà essere
eliminato in loco, salvo eventuali iniziative connesse all’attuazione della L. 155/2003 detta del
“Buon Samaritano”, che l’I.A. dovrà rendersi disponibile ad assecondare.
Tutti i rifiuti solidi urbani dei refettori, dovranno essere conferiti dagli utenti e dal personale dell’I.A.
in modo differenziato negli appositi contenitori forniti ai refettori dal Comune (contenitori da interno
e da esterno).
I rifiuti conferiti nei contenitori da interno dovranno essere svuotati a cura del personale dell’I.A. su
quelli da esterno mantenendo la differenziazione delle frazioni.
I contenitori da esterno saranno successivamente esposti dall’I.A. su apposito spazio pubblico (da
concordare con i tecnici comunali) per la raccolta porta a porta, secondo le norme previste dal
Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani e le modalità e calendario indicati
dall’Ufficio Ambiente del Comune.
A seguito del loro svuotamento da parte del servizio pubblico di raccolta RSU, i contenitori saranno
ritirati e riportati all’interno della scuola a cura dell’I.A.
La raccolta differenziata dovrà essere effettuata con le seguenti modalità:
 UMIDO materiale organico compostabile : cibi cotti e crudi, scarti di cucina e avanzi di cibo,
tovaglioli di carta sporchi, fazzoletti di carta usati, filtri di tè, fondi di caffè, gusci d’uovo,
gusci di frutta secca, lische di pesce, ossa, pane vecchio, tappi in sughero, ecc.
 MULTIMATERIALE (VPL) costituito da:
- VETRO: bottiglie, vasi e vasetti di vetro, etc.. NO - ceramica, bicchieri di vetro, lampadine,
rifiuti pericolosi
- PLASTICA : bicchieri e piatti di plastica monouso privi di residui alimentari; vaschette di
polistirolo; bottiglie e flaconi vuoti in plastica; contenitori per alimenti quali yogurt, budini,
etc. (privi di residui alimentari); sacchetti di merendine, cracker, etc.; reti e sacchetti in
plastica per frutta e verdura; pellicola per alimenti; flaconi, dispenser di plastica vuoti per
detergenti e saponi; cestelli e ciotole in plastica dura; oggetti piccoli in plastica es. imbuto,
tappi di plastica, etc.
- LATTINE, ALLUMINIO E METALLI: Latta e lattine, barattoli e contenitori in metallo per
alimenti, stagnola e vaschette in alluminio, tappi di metallo, etc. (il materiale NON deve
avere residui di cibo)
 CARTA E CARTONE : Tetra Pak per bevande e alimenti (succhi, latte, vino, panna),
tovaglie di carta, scatole di cartone per alimenti, cartone per uova, etc.
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
SECCO: tutto quello che non è riciclabile: per es. tutte le posate di plastica usa e getta
(sporche e pulite), piatti e bicchieri di plastica molto sporchi, bicchieri di vetro rotti, carta
oleata e da forno, cocci di ceramica, lampadine, sacchetti per aspirapolvere, imballaggi che
non è possibile pulire, stracci e panni sporchi, spazzole e spazzolini, spugne, etc. NO –
RIFIUTI PERICOLOSI (pile, farmaci, contenitori etichettati “T” e/o “F”, etc.)
Tutte le frazioni di rifiuti dovranno essere ridotte il più possibile di volume.
La fornitura dei sacchi per i contenitori e di quanto necessario sarà a cura dell’IA.
L’I.A. è tenuta a segnalare alla Scuola o direttamente al Comune ogni eventuale necessità relativa
al servizio rifiuti.
ART. 18 - STOVIGLIE E TOVAGLIATO
L’acquisto e la fornitura di tutto il materiale relativo a stoviglie e tovagliato necessario alla
preparazione dei tavoli e consumazione dei pasti è a carico dell’I.A e deve essere conforme a
quanto previsto dalla vigente normativa.
Per il materiale a perdere, il peso singolo dovrà essere conforme almeno ai seguenti valori:
- Piatto fondo rigido in polipropilene bianco;
- Piatto piano rigido in polipropilene bianco;
- Ciotola (per minestre) in polipropilene bianco;
- Tovagliolo 33x 33 doppio velo in ovatta di cellulosa;
- Tovaglie monouso di materiale cartaceo
Il materiale non a perdere che dovrà essere fornito e sanificato giornalmente dal Centro di Cottura
è il seguente:
- Bicchiere in melanina 200 cc
- Posate (cucchiai, forchette, coltelli e cucchiaini) in acciaio inox, conformi a quanto previsto
dalla vigente normativa.
Il reintegro del materiale, qualora necessario è a carico dell’I.A.
ART. 19 - CAMPIONATURA RAPPRESENTATIVA DEL PASTO
L’I.A è tenuta a conservare un campione rappresentativo del pasto completo del giorno e del pasto
sostitutivo del menù base, oltreché presso il Centro di Cottura anche presso l’Asilo Nido Comunale
o altro refettorio scolastico individuato dall’Amministrazione Comunale.
Tali campioni vanno posti singolarmente in idonei contenitori, chiusi, muniti dell’etichetta recante la
data del prelievo, il nome del cuoco responsabile della preparazione e conservati a temperatura
0°C, + 4°C per 72 ore, con un cartello riportante la dicitura “campionatura rappresentativa del
pasto per eventuale verifica” e la data di produzione. I campioni prelevati al venerdì devono essere
conservati, secondo le modalità sopra indicate, sino al martedì della settimana successiva
ART. 20 - MENÙ: VARIAZIONI E DIETE SPECIALI
I menù e le diete speciali personalizzate (ad esempio per intolleranze alimentari o motivi etico
religiosi) sono predisposti da incaricati dell’Amministrazione Comunale sulla base delle tabelle
dietetiche accluse e sono diversificati per i due ordini di scuola.
Le diete speciali per gli utenti affetti da intolleranze e allergie alimentari, inoltre, verranno
predisposte solo se richieste e documentate da apposita certificazione medica.
I menù sono differenziati in autunno/inverno e primavera/estate in base alla stagionalità dei
prodotti, strutturati in 4 settimane e prevedono, al termine delle 4 settimane una rotazione, al fine
di garantire alle scuole “a modulo” che effettuano 1 o 2 rientri settimanali, variabilità del menù.
I menù verranno trasmessi all’I.A. che dovrà esporli presso il Centro di Cottura e in ciascun plesso
scolastico fornito.
In occasione di Natale, Carnevale, Pasqua, fine anno scolastico e per interventi di educazione
alimentare (menù internazionali e menù regionali) possono essere predisposti menù particolari,
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comprensivi eventualmente anche di dolce, senza che ciò comporti alcun ulteriore onere per il
Comune.
Oltre al menù del giorno deve essere sempre previsto un menù speciale generale, fino ad un
massimo del 5% dei pasti per plesso, così composto:
1° piatto: pasta o riso in bianco, condito con olio di oliva extra vergine o minestrina in brodo
vegetale
2° piatto: formaggi (parmigiano reggiano o grana padano, mozzarella, stracchino, crescenza) o in
alternativa carni bianche a vapore con carote e patate lesse.
Il menù dietetico speciale può essere richiesto dai genitori in caso di indisposizione temporanea
dell’utente, per un massimo di tre giorni consecutivi.
L’I.A. dovrà approntare, con la dovuta attenzione al rispetto delle corrette procedure di
preparazione e somministrazione, diete speciali e personalizzate per gli utenti affetti da allergie o
da intolleranze alimentari.
In tale caso l’I.A. , nel rispetto della normativa in materia di tutela della privacy prevista dal D.Lgs.
196/2003 e s.m.i, assume le funzioni di incaricata del trattamento dei dati, come da art. 4 del citato
D.Lgs. 196/03.
I pasti per le diete speciali devono essere contenuti in vaschette monoporzione sigillate e
perfettamente identificabili da parte del personale addetto alla distribuzione del pasto, con
indicazione del nome, della scuola e classe.
ART. 21 - GESTIONE RISCOSSIONE TARIFFE PASTO UTENTI
L’I.A. dovrà provvedere direttamente alla riscossione della tariffa di fruizione a carico degli utenti
che viene stabilita ogni anno dall’A.C e comunicata alla Ditta stessa.
La gestione del pagamento dei buoni pasto dovrà avvenire esclusivamente attraverso un sistema
informatizzato (buono elettronico, gestione presenze, prenotazione pasti, incasso rette in modalità
informatica).
La quota a carico dell’A.C. deriva dall’intero costo del pasto meno la tariffa stabilita a carico
dell’utente.
Per quanto riguarda le tariffe a carico degli utenti, il recupero di eventuali somme dovute e non
versate, compete in via esclusiva all’appaltatore, sollevando il Comune da ogni responsabilità ed
onere inerente e conseguente.
Un utente, qualora si trovi momentaneamente impossibilitato a pagare il “buono-pasto” potrà
accedere ugualmente al servizio con l’obbligo di provvedere a regolarizzare la propria situazione
economica, pena la valutazione dall’esclusione dal servizio.
L’I.A. deve attivare qualsiasi procedura utile per il recupero del credito (avvisi, colloqui,
rateizzazioni, ecc)
Prima di escludere dal servizio un utente la Ditta dovrà preventivamente informare il Comune,
presentando relazione dettagliata contenente le motivazioni e le azioni intraprese ai fini del
recupero del credito.
La Ditta garantirà annualmente un quantitativo di pasti “gratuiti” che saranno forniti e non
contabilizzati. Tali pasti saranno destinati dal Comune a favore di minori in carico assistenziale e
defalcati dal numero dei pasti.
I servizi sociali provvederanno a definire un elenco di nominativi di utenti che possono usufruire di
pasti gratuiti.
TITOLO III - SERVIZIO DI PREPARAZIONE PASTI PER UTENTI DEL SERVIZIO SOCIALE
ART. 22 - DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio di preparazione pasti a domicilio comprende le seguenti fasi ed attività:
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Approvvigionamento e stoccaggio da parte dell’I.A. delle derrate necessarie alla realizzazione
dei menù elaborati dall’A.C., in base alle tabelle dietetiche specificate nel presente capitolato;
 Preparazione, cottura e confezionamento dei pasti con il sistema della monoporzione presso il
Centro di Cottura messo a disposizione dalla ditta
Il trasporto e la distribuzione dei pasti a domicilio degli utenti non sono oggetto della presente
concessione.
Il servizio di preparazione pasti dovrà essere effettuato nei giorni feriali dal lunedì al sabato, esclusi
festivi e festività. Durante i periodi di sospensione del servizio di refezione scolastica il servizio
dovrà essere ugualmente garantito.

Il numero dei pasti preparati e confezionati è pari a circa 19 giornalieri, per 6 giorni la settimana per
52 settimane, per un totale ipotetico complessivo annuo di n. 5.928 pasti circa.
Al fine di fornire elementi di valutazione per la formulazione dell’offerta, e senza che ciò
costituisca puntuale vincolo per l’A.C., si indica che nell’anno solare 2014 sono stati forniti n.
6.951 pasti.
Il quantitativo dei pasti ha valore puramente indicativo e non costituisce impegno per l’A.C e può
essere suscettibile di variazioni in più o meno in relazione all'effettiva presenza degli utenti, senza
che la Ditta possa reclamare indennizzi di sorta o aver titolo di richiedere modifiche delle condizioni
di aggiudicazione del prezzo stabilito.
L’orario di consegna dei pasti preparati e confezionati verrà concordato con l’A.C.
Il valore presuntivo del contratto per il servizio preparazione pasti utenti del servizio sociale è
indicativamente di € 68.815 IVA esclusa.
ART. 23 - PRENOTAZIONE PASTI
Il numero dei pasti da preparare giornalmente e i nominativi degli utenti verranno comunicati dal
Servizio Sociale Comunale all’inizio del servizio. Eventuali variazioni verranno comunicate di volta
in volta.
ART. 24 – MENU’ E DIETE SPECIALI
I menù e le diete speciali personalizzate sono predisposti da incaricati dall’A.C sulla base delle
tabelle dietetiche accluse.
Le diete speciali per gli utenti affetti da patologie verranno predisposte solo se documentate da
apposita certificazione medica.
Potranno essere richieste anche diete personalizzate per problematiche connesse alla
masticazione, per intolleranze alimentari o motivi etico religiosi.
TITOLO IV - SERVIZIO FORNITURA DERRATE ALIMENTARI ASILO NIDO
ART. 25 - DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio di fornitura derrate asilo nido comprende le seguenti fasi ed attività:
 Approvvigionamento e fornitura da parte dell’I.A delle derrate necessarie alla realizzazione dei
menù, elaborati da incaricati dall’A.C, in base alle tabelle dietetiche specificate nel presente
capitolato;
 Consegna delle derrate direttamente all’Asilo Nido Comunale, sito in Via Rossignago 49/G
secondo un calendario concordato con l’A.C e la cucina dell’Asilo Nido, nel rispetto tassativo
degli orari concordati e degli ordini predisposti dal personale di cucina.
 Fornitura di tutto il materiale di pulizia, detersione e sanificazione necessario per la pulizia della
cucina.
Dovrà essere garantita la fornitura delle derrate anche nei periodi di sospensione del servizio di
refezione scolastica.
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Gli alimenti forniti devono essere quelli inclusi nelle tabelle merceologiche allegate al presente
capitolato e possedere le caratteristiche ivi indicate.
Prima dell’avvio del servizio l’I.A. dovrà individuare un referente unico per l’approvvigionamento
delle forniture, il quale provvederà a raccogliere l’ordine e a controllare la regolarità e tempestività
della fornitura.
Il numero medio degli utenti per la fornitura delle derrate è attualmente di n. 24, per 5 giorni la
settimana, per n. 42 settimane annue, per un totale ipotetico complessivo di n. 5.040 pasti circa.
Al fine di fornire elementi di valutazione per la formulazione dell’offerta, e senza che ciò
costituisca puntuale vincolo per l’A.C., si indica che nell’anno solare 2014 sono stati forniti n.
5.449 pasti pari a € 27.790 IVA esclusa.
Il valore presuntivo del contratto per il servizio fornitura derrate asilo nido per un massimo di n. 40
pasti giornalieri è indicativamente di € 46.316 IVA esclusa.
ART. 26 - UTENTI DEL SERVIZIO
Possono usufruire del servizio i bambini inseriti all’Asilo Nido Comunale per un massimo di n. 40
giornalieri ed il personale ivi operante per una media massima di 5 pasti giornalieri.
ART. 27 – PRENOTAZIONE FORNITURE
La prenotazione delle derrate alimentari necessarie per la realizzazione dei menù viene fatta
settimanalmente dalla cucina dell’asilo nido comunale in base ai menù stessi e alle tabelle
dietetiche.
Prima dell’avvio del servizio l’I.A. in accordo con l’A.C dovrà predisporre dei fogli d’ordine
prestampati, suddivisi per fornitore, riportanti codice e quantità dei singoli prodotti.
Art. 28 – MENU’ E DIETE SPECIALI
I menù e le diete speciali personalizzate (ad esempio per intolleranze alimentari o motivi etico
religiosi) sono predisposti da incaricati dall’A.C sulla base delle tabelle dietetiche accluse.
Le diete speciali per gli utenti affetti da intolleranze e allergie alimentari, inoltre, verranno
predisposte solo se documentate da apposita certificazione medica.
TITOLO V - NORME GENERALI
ART. 29 - DURATA DELLA CONCESSIONE E CONTINUITÀ DEL SERVIZIO.
La presente concessione avrà durata di 3 anni, a decorrere dal 01.01.2016 al 31.12.2018,
eventualmente rinnovabile per un uguale periodo ai sensi dell’art. 29 del D.lgs 163/2006, sulla
base della valutazione positiva dell’attività svolta nel triennio precedente.
L’affidamento in concessione, ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs 163/2006, avverrà mediante
PROCEDURA APERTA di cui all’art. 3 c. 37 e 55 del D.Lgs. 163/2006, applicando il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’ art. 81 comma 1 e art. 83 del citato
D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.
L’A.C si riserva la facoltà di prorogare il termine del contratto alla naturale scadenza per il periodo
di tempo strettamente necessario ad addivenire ad una nuova aggiudicazione, qualora non si
riuscisse a completare la procedura del nuovo affidamento. La Ditta è tenuta ad accettare tale
eventuale proroga alle stesse condizioni giuridiche ed economiche, nessuna esclusa, previste dal
contratto e dal capitolato.
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Per scioperi del personale della Ditta, la stessa dovrà impegnarsi comunque alla produzione dei
servizi secondo menù semplificati o tramite la produzione di cestini (come previsto dalle tabelle
dietetiche allegate al presente Capitolato) concordati con l’A.C.
In caso di improvvisi inconvenienti tecnici (interruzione di energia, erogazione gas e gravi guasti
agli impianti, ecc.) tali da impedire la produzione dei pasti caldi, la Ditta dovrà fornire in
sostituzione menù alternativi concordati con l’A.C.
L’emergenza dovrà essere limitata a 1 giorno al massimo
Qualora gli inconvenienti tecnici non rendessero utilizzabile il Centro Cottura della ditta, l’I.A per il
tempo strettamente necessario all’adeguamento dei lavori s'impegna ad erogare il servizio di
refezione scolastica e preparazione pasti a domicilio avvalendosi anche di altro Centro di Cottura,
autonomamente reperito e adeguato alle vigenti normative in materia.
In caso di interruzione del servizio per causa imputabile all’I.A., l’.AC. si riserva di addebitare alla
stessa i danni conseguenti.
E’ fatto salvo il diritto dell’A.C di sopprimere il servizio di refezione scolastica, preparazione pasti a
domicilio e fornitura derrate alimentari in toto o in parte per giustificato e grave motivo, con la
conseguente riduzione e/o interruzione della fornitura, senza che ciò costituisca motivo di
risarcimento per danni o mancato guadagno.
ART. 30 - ATTIVAZIONE DEI SERVIZI
La fornitura e somministrazione dei pasti per la refezione scolastica avrà inizio il 1° gennaio 2016.
La data di inizio e di chiusura del servizio di refezione scolastica verrà comunicata annualmente
dal competente servizio comunale sulla base di quanto stabilito dalle istituzioni scolastiche per
ogni singolo plesso.
La preparazione pasti a domicilio degli utenti dei servizi sociali avrà inizio il 1° gennaio 2016.
La fornitura derrate asilo nido comunale avranno inizio dal 1° gennaio 2016.
ART. 31 - FORNITURE PER SERVIZI PARTICOLARI
In occasione di manifestazioni, feste, ricorrenze e attività ricreative varie, l’A.C. potrà richiedere
all’I.A. condizioni diverse da quelle previste nel presente Capitolato; il menù dovrà di volta in volta
essere concordato ed il prezzo di questi risulterà svincolato totalmente dal prezzo offerto in sede di
aggiudicazione della concessione di cui all’oggetto.
ART. 32 - RESPONSABILE DEI SERVIZI
L’.I.A. dovrà individuare il Responsabile dei servizi a cui è affidata la direzione degli stessi.
Il Responsabile dei servizi individuato, professionalmente qualificato, sarà il referente responsabile
nei confronti dell’A.C. e quindi avrà la capacità di rappresentare ad ogni effetto l’I.A. e dovrà
garantire la reperibilità e disponibilità a recarsi presso questo Ente quando richiesto dallo stesso.
Il responsabile dei servizi dovrà avere almeno 3 anni di esperienza nel settore della ristorazione
collettiva e Diploma di Laurea o Laurea di Dietista o Dietologo o Tecnologo Alimentare o titoli
equipollenti.
Nominativo e curriculum dovranno essere indicati in sede di gara.
Il curriculum deve indicare le mansioni ricoperte, il luogo/periodo di lavoro, il numero di pasti
giornalieri gestiti esclusivamente di ristorazione scolastica.
Il responsabile del servizio sarà impegnato in modo continuativo e a tempo pieno con obbligo di
reperibilità/presenza negli orari lavorativi e provvederà a garantire la qualità del servizio.
Questo garantirà la massima collaborazione possibile all’A.C.
In caso di assenza o impedimento del suddetto Responsabile (ferie, malattia, ecc) l’I.A provvederà
a nominare un suo sostituto di pari professionalità e nel rispetto dei requisiti richiesti.
Il Responsabile dovrà attivarsi per eseguire o fare eseguire tutti i controlli opportuni per il regolare
svolgimento dei servizi, fermo restando il rispetto delle norme igienico sanitarie per tutti coloro che
accedono ai locali adibiti ai servizi, ed è responsabile del prodotto finito e distribuito, cioè che i
pasti presentino tutte le caratteristiche di qualità, merceologiche, sensoriali ed organolettiche
previste dal presente Capitolato, Tabelle Merceologiche e Tabelle Dietetiche.
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Le comunicazioni e gli eventuali disservizi ed inadempienze contestate da questa Amministrazione
al Responsabile del Servizio dell’I.A si intendono come presentate direttamente all’Impresa stessa.
ART. 33 - PERSONALE
Ogni servizio di gestione inerente all’oggetto del presente Capitolato verrà svolto da personale alle
dipendenze dell’I.A.
L’I.A qualora abbia l’esigenza di disporre di ulteriori risorse umane rispetto a quelle già presenti
nella sua organizzazione, si impegna, in via prioritaria, qualora ciò sia coerente con la propria
organizzazione di impresa, a riassumere il personale esistente, con la condizione che il numero dei
lavoratori e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione d’impresa della ditta
aggiudicataria e con le esigenze tecnico-organizzative e di manodopera previste.
Tutto il personale adibito alla preparazione, trasporto e distribuzione dei pasti, oggetto del presente
capitolato deve essere formato professionalmente e aggiornato dall’I.A. sui vari aspetti della
ristorazione collettiva ed in particolare:
- igiene degli alimenti;
- merceologia degli alimenti;
- tecnologia della cottura e conservazione degli alimenti e loro effetti sul valore nutrizionale
degli alimenti;
- controllo di qualità;
- aspetti nutrizionali e dietetica della ristorazione collettiva;
- sicurezza ed antinfortunistica all’interno della struttura.
Ai fini della sottoscrizione del contratto deve essere prodotto e consegnato all’A. C. il piano della
formazione triennale di cui sopra.
L’I.A. dovrà ottemperare a quanto previsto dal Regolamento CE 852/2004 e dalla Legge della
Regione Veneto 19 marzo 2013 n. 2, “Disposizioni di riordino e semplificazione normativa in
materia di prevenzione, sanità, servizi sociali e sicurezza pubblica”, che all'art. 5, affida
direttamente al datore di lavoro (OSA), il ruolo di impartire la formazione, attivando percorsi
formativi/informativi rivolti a tutto il proprio personale.
L’I.A è responsabile del comportamento del proprio personale operante sia presso il Centro
Cottura che presso i refettori e di quanto attiene ai rapporti di collaborazione tra il suo personale e
quello comunale, statale o altro avente diretta causa con i servizi oggetto della concessione.
Il cuoco/cuochi dovranno avere di norma 3 anni di esperienza nella refezione scolastica e il
diploma o attestato di scuola alberghiera o in assenza del diploma o attestato, 10 anni di
esperienza nella ristorazione collettiva con qualifica di cuoco/a.
L’organico deve essere dichiarato in fase di offerta dall’I.A, dovrà essere esplicitato il numero degli
addetti che si intendono impiegare sia in fase di produzione che in fase di distribuzione, il monte
ore giornaliero e settimanale, le qualifiche e mansioni.
Qualsiasi variazione del personale, sia in termini di consistenza numerica e di qualifiche deve
essere preventivamente comunicata all’A.C. per l’approvazione formale, senza la quale non si può
procedere ad alcuna variazione.
L’I.A deve fornire a tutto il personale indumenti di lavoro come prescritti dalle norme vigenti in
materia di igiene.
In ottemperanza all’art.6 della Legge 123/2007 il personale dovrà essere dotato di tessera di
riconoscimento, corredata di fotografia, contenete le generalità del lavoratore e l’indicazione del
datore di lavoro.
L’Amministrazione potrà richiedere all’I.A la sostituzione di personale ritenuto non idoneo, che
dovrà avvenire entro un congruo tempo, senza che ciò possa costituire motivo di richiesta di
maggiori oneri.
L’I.A deve osservare scrupolosamente tutte le norme derivanti dalle vigenti Leggi e Decreti in
materia di Prevenzione degli Infortuni sul Lavoro, in materia di igiene sul lavoro, assicurazione
contro gli infortuni sul lavoro, previdenze per disoccupazione, invalidità, vecchiaia, malattia
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professionale, osservando ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in costanza di
rapporto per la tutela dei lavoratori, ivi comprese le disposizioni in materia di disabili.
La responsabilità della sicurezza del personale è dell’I.A, sia all’interno del Centro Cottura che
all’esterno, in tutte le fasi di produzione e l’.I.A. deve attivare tutte le azioni per assicurarla.
L’I.A è tenuta altresì a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la
scadenza, fino alla loro sostituzione o rinnovo.
L’A.C si riserva il diritto di richiedere all’I.A la documentazione attestante l’adempimento degli
obblighi predetti.
L’I.A dovrà attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti, occupati nelle mansioni costituenti
oggetto del servizio, le condizioni normative e retributive previste dal contratto collettivo nazionale
del settore del turismo e pubblici esercizi, e l’eventuale contratto integrativo provinciale anche nel
caso in cui la Ditta non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto.
ART. 34 - REQUISITI DEL CENTRO DI PRODUZIONE DEI PASTI
Per la preparazione dei pasti deve essere utilizzato un Centro di cottura, impianti ed attrezzature,
di proprietà o nella disponibilità, al momento dell’aggiudicazione e per tutta la durata del
contratto di concessione, della Ditta appaltatrice.
Non è ammesso, salvo casi eccezionali e previa specifica autorizzazione scritta da parte
dell’A.C., l’uso di pietanze o pasti preparati o precotti in locali diversi dal Centro di cottura
stabilito nell’offerta.
Il Centro di produzione dei pasti utilizzato dall’I.A. per l’effettuazione del servizio oggetto del
presente Capitolato, dovrà presentare i seguenti requisiti:
a) di impegnarsi a garantire, in caso di aggiudicazione, un Centro Cottura, prima dell’inizio del
servizio e per tutta la durata della concessione e delle relative attrezzature destinate alla
preparazione, confezionamento e trasporto dei pasti oggetto della fornitura. Il tempo di
consegna dei pasti dal centro di cottura alla sede municipale di Spinea P.zza del Municipio,
1, non dovrà essere superiore a 60 minuti. Indicazioni del tempo di consegna dal Centro di
cottura pasti alla Sede del Comune di Spinea – digitando: https://maps.google.it/.
Indicazioni stradali: Comune di Spinea, Piazza Municipio, Spinea VE. Ogni trasporto verso
le singole sedi di ristorazione deve essere effettuato riducendo al minimo i tempi di
percorrenza e conseguentemente lo stazionamento dei pasti in legame caldo, garantendo
anche la qualità organolettica (Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica –
Ministero della salute 29.04.2010).
b) potenzialità tecnica - produttiva sufficiente a garantire lo svolgimento del servizio in oggetto,
nella misura e con le modalità richieste dal presente Capitolato. Deve inoltre essere
indicata e dimostrata la capacità produttiva totale del Centro di produzione, la capacità
produttiva attualmente occupata (indicando i destinatari) e la capacità residua espressa in
numero di pasti (si precisa che la capacità produttiva residua dovrà essere sufficiente per
coprire n.1300 pasti giornalieri del comune di Spinea). Per il calcolo della capacità
produttiva del centro di cottura si fa riferimento alle linee guida della ristorazione
scolastica edite dalla Regione Veneto nel 2013 e più precisamente ci si riferisce all’art.
2.2. Linee guida generali per la stesura di un capitolato di d’appalto. Si fa inoltre presente
che dal calcolo delle superfici utili (da dimostrare con la documentazione), da cui risulterà la
potenzialità produttiva o residua del centro di produzione pasti, devono essere escluse le
aree relative a: uffici, sale da pranzo, servizi, spogliatoi e locali tecnici.
c) struttura (locali, impianti, attrezzature) della quale sia stata di recente verificata la
conformità alle vigenti disposizioni di ordine igienico-sanitario; nel caso in cui siano
interposti alla rete idrica apparecchi addolcitori, autoclavi, cisterne e boiler, la Ditta
appaltatrice dovrà presentare, prima dell’avvio del servizio, un certificato di potabilità
dell’acqua utilizzata dalla cucina.
d) certificazione ISO 9001:2008.
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L’I.A deve essere in grado di fornire il servizio anche in caso di interruzione forzata della
produzione, utilizzando un centro di produzione alternativo, producendo i pasti necessari
quotidianamente con le stesse caratteristiche richieste dal presente Capitolato per il Centro di
produzione pasti di cui sopra.
ART. 35 - CONTROLLO TECNICO-ISPETTIVO
L’A.C per i servizi di refezione scolastica, pasti a domicilio e fornitura derrate asilo nido e per tutta
la durata della concessione, si avvale di incaricati dall’A.C stessa, per attività di consulenza,
predisposizione menù, diete speciali, controllo e vigilanza tecnico ispettiva e di tutte le norme
previste nel presente Capitolato, i cui costi sono a carico dell’I.A. e rimangono invariati per tutta la
durata della concessione.
Il costo annuo ammonta ad € 14.400,00 (IVA esclusa).
Il suddetto importo comprende tutte le attività di vigilanza e controllo sui servizi oggetto della
concessione nei suoi vari aspetti, merceologico, dietetico ed organizzativo e sull’esecuzione e
rispetto del Capitolato di gara attraverso, ad esempio:
 controlli presso il Centro cottura
 controlli presso i refettori
 elaborazione e revisione menù e diete speciali
 incontri con Comitati mensa, i genitori, gli insegnanti, i dirigenti scolastici, il Comitato
Tecnico ristretto, i servizi dell’Azienda ULSS, finalizzati alla verifica qualitativa del servizio;
 verifica delle contestazioni di irregolarità o di non conformità ove la Ditta non attenda alle
disposizioni del Capitolato
 Comunicazioni del monitoraggio svolto
 Compilazione di check-list di valutazione igienico sanitaria e controllo sulla corretta
applicazione delle procedure previste dal piano di autocontrollo
 Monitoraggio del sistema HACCP per la cucina dell’asilo nido comunale. Elaborazione
menù, tabelle dietetiche e diete speciali per l’asilo nido
 Controllo settimanale della modalità di conservazione e deposito, controllo ciclico produttivo
e delle preparazioni
 Responsabilità del sistema HACCP per il trasporto e la consegna dei pasti a domicilio
 corrispondenza con ditta appaltatrice per cambi menù e osservazioni degli utenti
Le prestazioni di cui sopra saranno svolte dall’incaricato, con le modalità e negli orari concordati
con il Responsabile del Settore, presso gli uffici comunali messi a disposizione dall’A.C.
Gli importi di cui sopra dovranno essere versati dall’I.A. annualmente a mezzo bonifico bancario
direttamente all’A.C, entro il mese di settembre di ogni anno.
Qualora, a seguito insorgenza di problematiche o violazioni da parte dell’I.A, si rendano necessarie
ulteriori controlli analitici sugli alimenti e sugli ambienti di lavoro, tali controlli verranno effettuati
d’urgenza dall’A.C. e i costi posti a carico direttamente all’I.A.
ART. 36 - VERIFICHE E CONTROLLI
E’ facoltà dell’A.C effettuare in qualsiasi momento senza preavviso e con le modalità che riterrà
opportune, controlli per verificare la rispondenza del servizio fornito dall’I.A alle prescrizioni
contrattuali.
Si prevedono tre tipi di controllo:
 Controllo Igienico-sanitario e Nutrizionale a carico dell’Azienda ULSS di competenza che sarà
esercitato nei modi previsti dalla vigente normativa.
 Controllo Tecnico-ispettivo a carico del Comune, svolto da incaricati dall’A.C secondo le
modalità di cui all’articolo precedente e comprendente: l’ispezione del Centro Cottura e dei
refettori al fine di accertare l’osservanza di tutte le norme stabilite nel presente Capitolato per
quanto di competenza, la corrispondenza qualitativa e quantitativa delle derrate alimentari alle
tabelle dietetiche, da effettuarsi anche mediante pesatura delle derrate alimentari, la
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corrispondenza dei pasti serviti ai menù settimanali in vigore, il rispetto delle norme igieniche,
dei tempi e delle modalità stabilite per la consegna e distribuzione dei pasti trasportati, la
corrispondenza delle derrate alle tabelle merceologiche.
 Controllo sul servizio di refezione scolastica da parte dei Comitati Mensa, del Comitato
Tecnico ed insegnanti. Nomina, compiti e funzioni dei Comitati mensa e del Comitato Tecnico
sono disciplinati dal relativo Regolamento Comunale. I soggetti suddetti effettueranno, anche
individualmente, nell’orario di refezione presso i plessi scolastici il controllo sull’appetibilità del
cibo e sul suo gradimento, sulla sua conformità al menù, mantenimento temperature, sulla sua
presentazione ed in generale sul corretto funzionamento del servizio.
Il controllo avverrà nel rispetto delle norme igienico sanitarie.
I membri delle Commissioni Mensa potranno segnalare il disservizio e le irregolarità all’A.C. o
all’azienda ULSS per quanto di competenza.
Detti controlli sono estesi anche presso il Centro di Cottura della ditta.
L’A.C comunicherà alla Ditta il nominativo delle persone autorizzate ad effettuare i controlli.
Qualora le verifiche in corso di esecuzione evidenzino carenze che, a giudizio dell’A.C, siano
rimediabili senza pregiudizio alcuno per il servizio, la Ditta verrà informata per iscritto delle
modifiche e degli interventi da eseguire che andranno immediatamente effettuati senza onere
aggiuntivo per l’appaltante.
Qualora le carenze fossero gravi ed irrimediabili in quanto incidenti sul servizio in modo
pregiudizievole, il Comune si riserva la facoltà di applicare le penali previste nel presente capitolato
e/o di risolvere il contratto.
La Ditta è tenuta a fornire al personale incaricato della vigilanza tutta la collaborazione necessaria
consentendo, in ogni momento, il libero accesso al Centro Cottura, fornendo altresì tutti i
chiarimenti necessari e la relativa documentazione.
ART. 37 - CONTROLLI DI QUALITA’ E VERIFICHE BATTERIOLOGICHE
L’I.A deve predisporre un manuale di autocontrollo secondo i principi dell’HACCP, che comprenda
refezione scolastica, pulizia e sanificazione refettori scolastici, fornitura derrate asilo nido (fino alla
consegna delle stesse), pasti utenti servizio sociale (fino alla loro preparazione e
confezionamento), da presentare all’A.C entro 10 giorni dall’aggiudicazione e comunque prima
dell’avvio del servizio.
Nel manuale deve essere altresì esplicitamente indicato il responsabile del sistema HACCP.
L’I.A deve applicare correttamente tutte le procedure previste nel manuale ed eseguire un
dettagliato e minuzioso controllo delle pietanze. Queste non devono presentare alcuna alterazione,
nemmeno di tipo organolettico. E’ severamente vietato distribuire pasti non conformi alle
caratteristiche sensoriali ed organolettiche.
La Ditta ha l’obbligo di predisporre ed eseguire a proprie spese controlli analitici sugli alimenti
(intermedi di lavorazione e prodotti finiti) e sugli ambienti di lavoro al fine di verificarne l’idoneità
igienica.
Il piano di campionamento mensile deve prevedere come minimo:
 Prelievo di n. 1 campioni di materie prime da sottoporre all’indagine microbiologica per
accertarne i seguenti indici: conta batterica totale, batteri coliformi totali, stafilococchi aurei,
salmonella, listeria;
 Prelievo di n. 1 campioni di pasto preparato da sottoporre all’indagine microbiologica per
accertarne i seguenti indici: conta batterica totale, batteri coliformi totali, stafilococchi aurei,
salmonella, listeria;
 Prelievo di n. 1 campioni di materie prime per la ricerca di inquinanti, additivi, composizione
bromatologica in conformità con la legge vigente;
 Prelievo di n. 1 campioni (farina, pasta, riso, legumi secchi) per la ricerca di eventuali parassiti;
 Prelievo di n. 1 campioni per la ricerca di fitofarmaci
 Prelievo di n. 2 campioni eseguiti su attrezzature, utensili, superfici, stoviglieria, contenitori di
trasporto, prelevati sia all’interno del centro cottura che nei refettori.
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Mensilmente l’I.A dovrà inviare all’A.C una relazione tecnica sull’andamento del servizio corredata
dai risultati delle analisi.
ART. 38 - APPROVVIGIONAMENTO E STOCCAGGIO DELLE MATERIE PRIME
L’approvvigionamento degli alimenti deperibili deve avvenire in prossimità della loro lavorazione
per evitare lo stazionamento di queste derrate a temperatura ambiente.
L’I.A non deve accettare dai propri fornitori materie prime o ingredienti se risultano contaminati, o
se si può logicamente presumere che siano contaminati, da parassiti, microrganismi patogeni o
tossici, decomposti o sostanze estranee che, anche dopo le operazioni di cernita e/o le procedure
preliminari o di trattamento eseguite in maniera igienica, non siano adatte al consumo.
Nel caso in cui al momento dello stoccaggio delle materie prime venissero riscontrate o avvertite
alterazioni nei caratteri organolettici, l’I.A. non deve utilizzare assolutamente il prodotto e restituirlo
al fornitore, depositandolo momentaneamente, fino al ritiro, in uno spazio apposito del magazzino,
contraddistinguendolo dalla scritta “merce da rendere al fornitore”.
Le materie prime e gli ingredienti immagazzinati devono essere opportunamente protetti e
conservati in modo da evitare un deterioramento nocivo e la contaminazione.
Lo stoccaggio delle materie prime deve avvenire in un apposito locale separato da quello di
lavorazione; le derrate dovranno essere collocate secondo la tipologia di appartenenza.
In particolare è necessario prevedere la separazione tra i vari alimenti e rispettare le opportune
temperature di conservazione per:
- Verdura fresca
T° inferiore a +9°/+10°C
- Salumi e formaggi stagionati
T° inferiore a +6°/7° C
- Uova
T° inferiore a +4°C
- Latte pastorizzato
T° inferiore a +4°C
- Latticini freschi
T° inferiore a +4°C
- Carni bovine, suine, ecc.
T° inferiore a +4°C
- Pollame, conigli
T° inferiore a +4°C
- Carni già cotte
T° inferiore a +4°C
- Carne macinata
T° inferiore a +2°C
- Pesce surgelato
T° inferiore a -18°C
Qualora l’I.A. svolga presso il Centro di Cottura anche servizi non finalizzati ai servizi oggetto della
concessione, nel magazzino devono essere previsti degli scaffali riportanti la dicitura “Riservato
per il Comune di Spinea”.
Lo stoccaggio del materiale non alimentare deve essere separato da quello delle derrate
alimentari.
L’efficienza delle apparecchiature di refrigerazione e congelamento dovrà essere controllata
quotidianamente e assicurata con opportuni e tempestivi interventi.
L’I.A deve procedere all’ispezione periodica dei magazzini e delle celle per la verifica delle
condizioni di deposito e per il controllo di eventuale presenza di infestanti, nonché dell’integrità
delle derrate.
Gli scaffali e le attrezzature dovranno essere posizionate in modo da poter eseguire le pulizie
anche nei punti meno accessibili. Le confezioni devono essere immagazzinate ad un’altezza
minima di almeno 20 cm da terra. Inoltre la sistemazione dei prodotti a lunga conservazione deve
essere effettuata dando la precedenza ai prodotti che presentano un tempo minimo di
conservazione più vicino al limite di utilizzo e per facilitare questo si devono sistemare le scorte
sugli scaffali posizionando quelli a scadenza più lontana dietro o sotto quelli a scadenza prossima.
ART. 39 - CARATTERISTICHE ED ETICHETTATURA DELLE DERRATE
Le derrate alimentari devono essere conformi ai requisiti imposti dalle vigenti leggi.
La Ditta dovrà sempre garantire l’identificazione delle materie prime utilizzate per la produzione dei
pasti.
Le derrate devono essere confezionate ed etichettate conformemente alle vigenti leggi; non sono
ammesse etichettature incomplete con diciture poco chiare e poco leggibili e prive di traduzione in
lingua italiana.
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Non sono ammesse derrate alimentari sfuse e le confezioni parzialmente utilizzate dovranno
mantenere leggibile l’etichetta.
Prima dell’avvio dei servizi oggetto della presente concessione la Ditta dovrà fornire le
schede tecniche di tutti i prodotti utilizzati che devono corrispondere tassativamente a quanto
previsto dalle tabelle merceologiche, ed è obbligata a comunicare ogni variazione della lista stessa
e di attendere l’autorizzazione prima di avvalersi del nuovo fornitore
Ai sensi della Legge Regionale Veneto n. 6 del 01/03/2002, gli operatori della ristorazione hanno
l’obbligo di rispettare la tracciabilità di filiera alle forniture alimentari.
Dovrà inoltre essere rispettato il Reg. CE 1169/2011, che prevede l’obbligo di indicare in etichetta
gli alimenti allergenici.
ART. 40 - RICICLO
E’ vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo nell’ambito dei
servizi oggetto della presente concessione.
Tutti i cibi dovranno essere preparati in giornata.
ART. 41 - ACCESSI
L’accesso ai locali del Centro Cottura della ditta è riservato al personale dell’I.A addetto al servizio.
Potranno accedere ai locali anche gli amministratori, i funzionari e i consulenti tecnici del Comune
e dell’Azienda ULSS n. 13, incaricata di controllare le modalità di conduzione del servizio e ad
effettuare i controlli igienico sanitari e merceologici.
L’I.A inoltre consentirà l’accesso anche ai Componenti delle Commissioni Mensa e del Comitato
Tecnico.
A tale proposito il Comune invierà preliminarmente un elenco nominativo dei componenti le
Commissioni e del Comitato Tecnico.
ART. 42 - GARANZIE IGIENICO SANITARIE
L’I.A. deve garantire che l’uso dei locali, degli impianti e delle attrezzature del Centro Cottura,
siano conformi alle norme igienico sanitarie vigenti.
L’I.A. deve provvedere alla fornitura di tutti i prodotti necessari per la pulizia e sanificazione dei,
refettori scolastici e la cucina dell’Asilo Nido, compresi anche i piccoli attrezzi (scope, spugne,
deragnatore, palette ecc.).
La scelta dei prodotti, categoria detergenti e categoria disinfettanti dovrà essere orientata su
aziende qualificate del settore e corredati di schede tecniche e di sicurezza.
ART. 43 - CONTRIBUTI CE/AVEPA
L’I.A., al fine di permettere al Comune l’applicazione del Regolamento CE 657/2008 e Reg. CE
81308/2013, riguardante il recupero del contributo AVEPA sui prodotti lattiero caseari consumati
nelle mense scolastiche, dovrà curare le pratiche amministrative in tutte le sue fasi, dall’inizio per
l’ottenimento da parte del Comune del riconoscimento AVEPA, alla sua conclusione per la
liquidazione del contributo a favore dell’A.C.
TITOLO VI - ONERI INERENTI LA CONCESSIONE
ART. 44 - PERMESSI ED AUTORIZZAZIONI
L’I.A. appaltatrice è tenuta a procurarsi ogni licenza, permesso od autorizzazione necessaria per il
regolare svolgimento dell’attività oggetto del presente capitolato e a farne pervenire copia al
Comune prima possibile.
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Oltre all’osservanza di tutte le norme specificate nel presente Capitolato l’I.A. ha l’obbligo di
osservare e di far osservare tutte le disposizioni derivanti dalle Leggi e dai Regolamenti in vigore
sia a livello Nazionale che Regionale o che possono venire eventualmente emanate durante il
corso del contratto.
ART. 45 - RESPONSABILITA’ ED ASSICURAZIONI
L’I.A. è direttamente responsabile nei riguardi del Comune e di terzi di ogni evento comunque
connesso ai servizi oggetto del presente Capitolato resi presso le strutture comunali, restando a
suo completo ed esclusivo carico ogni eventuale risarcimento, senza diritto di rivalsa o a compensi
da parte dell’A.C.
Per tutta la durata del servizio l’I.A. necessariamente è tenuta a stipulare una polizza assicurativa,
con primario istituto assicurativo a copertura del rischio da responsabilità civile in ordine allo
svolgimento di tutte le attività di cui al contratto, per qualsiasi danno che la Ditta possa arrecare al
Comune, ai loro dipendenti e collaboratori, nonché ai terzi, anche con riferimento ai relativi prodotti
e/o servizi, inclusi i danni da intossicazione, tossinfezione alimentare, inquinamento, trattamento
dei dati personali, ecc.
Tale polizza dovrà provvedere almeno i seguenti massimali
 € 300.000,00 per danni a cose
 € 5.000.000,00 per danni a persone
Copia della polizza dovrà essere prodotta all’Amministrazione prima dell’attivazione del servizio.
Il Comune si riserva in qualsiasi momento di chiedere l’eventuale aggiornamento dei massimali se
giudicati insufficienti.
ART. 46 - RESPONSABILITA’ NEI CONFRONTI DEI FORNITORI
L’I.A. è l’unica responsabile nei confronti dei fornitori, per gli impegni finanziari assunti al fine di
assicurare il servizio oggetto del presente capitolato.
ART. 47- SPESE A CARICO DELLA DITTA
Sono altresì a carico dell’I.A. tutte le spese relative a imposte o tasse connesse all’esercizio dei
servizi previsti nel presente capitolato, senza diritto di rivalsa.
ART. 48 - CESSIONE, SUBAPPALTO E AVVALIMENTO
E’ fatto divieto alla Ditta appaltatrice di cedere direttamente o indirettamente e di subappaltare in
toto o in parte il servizio oggetto della presente concessione.
Per la particolarità del servizio è permesso l’avvalimento esclusivamente per l’individuazione del
Centro di Cottura alternativo.
ART. 49 – CAUZIONI
L’offerta dei concorrenti deve essere corredata, a pena di esclusione, da cauzione provvisoria,
come definita dall’art. 75 del Codice, pari a 2% dell’importo complessivo della concessione e
costituita ( € 6.104.150,00), a scelta del concorrente:
a. in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato depositati presso una sezione di tesoreria
provinciale o presso le aziende autorizzate, a titolo di pegno, a favore della stazione
appaltante; il valore deve essere al corso del giorno del deposito;
b. in contanti, con versamento al Comune di Spinea presso Banca UniCredit Filiale di Spinea,
Via Roma (indicare gli estremi per il deposito);
c. da fideiussione bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari iscritti nell’albo di cui
all’art. 106 del d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385 che svolgono in via esclusiva o prevalente
23
attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una
società di revisione iscritta nell’albo previsto dall’art. 161 del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
In caso di prestazione della cauzione provvisoria in contanti o in titoli del debito pubblico dovrà
essere presentata anche una dichiarazione di un istituto bancario o assicurativo o altro soggetto di
cui al comma 3 dell’art. 75 del Codice, contenente l’impegno verso il concorrente a rilasciare,
qualora l’offerente risultasse aggiudicatario, garanzia fideiussoria relativa alla cauzione definitiva in
favore della stazione appaltante, valida fino alla data di emissione del certificato di verifica di
conformità di cui all’art. 324 del Regolamento o comunque decorsi 12 (dodici) mesi dalla data di
ultimazione dei servizi risultante dal relativo certificato.
In caso di prestazione della cauzione provvisoria sotto forma di fideiussione questa dovrà:
1) essere conforme agli schemi di polizza tipo di cui al comma 4 dell’art. 127 del
Regolamento (nelle more dell’approvazione dei nuovi schemi di polizza-tipo, la
fideiussione redatta secondo lo schema tipo previsto dal Decreto del Ministero delle
attività produttive del 23 marzo 2004, n. 123, dovrà essere integrata mediante la
previsione espressa della rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2, del codice
civile, mentre ogni riferimento all’art. 30 della l. 11 febbraio 1994, n. 109 deve intendersi
sostituito con l’art. 75 del Codice).
2) essere prodotte in originale, o in copia autenticata ai sensi dell’art. 18 del d.P.R. 28
dicembre 2000, n. 445 e ss.mm. ii., con espressa menzione dell’oggetto e del soggetto
garantito;
3) avere validità per 180 giorni dal termine ultimo per la presentazione dell’offerta;
4) qualora si riferiscano a raggruppamenti temporanei, aggregazioni di imprese di rete o
consorzi ordinari o GEIE, a partecipanti con idoneità plurisoggettiva non ancora costituiti,
essere tassativamente intestate a tutti gli operatori che costituiranno il raggruppamento,
l’aggregazione di imprese di rete, il consorzio o il GEIE;
5) prevedere espressamente:
a. la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale di cui all’art.
1944 del codice civile, volendo ed intendendo restare obbligata in solido con il debitore;
b. la rinuncia ad eccepire la decorrenza dei termini di cui all’art. 1957 del codice civile;
c. la loro operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta della stazione
appaltante;
d. la dichiarazione contenente l’impegno a rilasciare, in caso di aggiudicazione della
concessione, a richiesta del concorrente, una garanzia fideiussoria, relativa alla
cauzione definitiva di cui all’art. 113 del Codice, in favore della stazione appaltante,
valida fino alla data di emissione del certificato di verifica di conformità di cui all’art. 324
del Regolamento o comunque decorsi 12 (dodici) mesi dalla data di ultimazione delle
prestazioni risultante dal relativo certificato;
e. garantire espressamente anche il pagamento in favore della stazione appaltante della
sanzione pecuniaria stabilita nella misura dell’1% dell’importo della concessione ovvero
€ 30.520,00 di cui agli artt. 38 c.2 –bis e 46 c.1 – ter del Codice degli Appalti, in caso di
mancanza, incompletezza o irregolarità degli elementi e delle dichiarazioni, anche di
soggetti terzi, che devono essere prodotte dai concorrenti in base alla legge.
La mancata presentazione della cauzione provvisoria ovvero la presentazione di una cauzione di
valore inferiore o priva di una o più caratteristiche tra quelle sopra indicate costituirà causa di
esclusione;
Ai sensi dell’art. 75, comma 6, del Codice, la cauzione provvisoria verrà svincolata
all’aggiudicatario automaticamente al momento della stipula del contratto, mentre agli altri
concorrenti, ai sensi dell’art. 75, comma 9, del Codice, verrà svincolata entro trenta giorni dalla
comunicazione dell’avvenuta aggiudicazione;
24
All’atto della stipulazione del contratto l’aggiudicatario deve presentare la cauzione definitiva nella
misura e nei modi previsti dall’art. 113 del Codice, che sarà svincolata ai sensi e secondo le
modalità previste dall’art. 113 del Codice e dall’art. 123 del Regolamento;
L’importo della cauzione provvisoria e della cauzione definitiva è ridotto del cinquanta per cento
per i concorrenti ai quali sia stata rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee
della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del
sistema di qualità conforme alle norme europee della serie EN ISO 9000.
Si precisa che:
a. in caso di partecipazione in RTI orizzontale, sensi dell’art. 37, comma 2, del Codice, o
consorzio ordinario di concorrenti di cui all’art. 34, comma 1, lett. e), del Codice, il
concorrente può godere del beneficio della riduzione della garanzia solo se tutte le
imprese che costituiscono il raggruppamento e/o il consorzio ordinario siano in possesso
della predetta certificazione;
b. in caso di partecipazione in RTI verticale, nel caso in cui solo alcune tra le imprese che
costituiscono il raggruppamento verticale siano in possesso della certificazione, il
raggruppamento stesso può beneficiare di detta riduzione in ragione della parte delle
prestazioni contrattuali che ciascuna impresa raggruppata e/o raggruppanda assume
nella ripartizione dell’oggetto contrattuale all’interno del raggruppamento;
in caso di partecipazione in consorzio di cui alle lett. b) e c) dell’art. 34, comma 1, del Codice, il
concorrente può godere del beneficio della riduzione della garanzia nel caso in cui la predetta
certificazione sia posseduta dal consorzio.
ART. 50 - SOSTITUZIONE DELL’IMPRESA AGGIUDICATARIA
Qualora per l’Ente appaltante si rendesse necessario ricorrere alla sostituzione dell’I.A in caso di
risoluzione del contratto per cause imputabili alla Ditta stessa, l’Ente si riserva la facoltà di
incaricare alla gestione del servizio in oggetto la seconda Ditta in graduatoria, previa valutazione.
I danni economici derivanti saranno imputati all’I.A.
TITOLO VII – PREZZO E PAGAMENTI
ART. 51 - FATTURAZIONE E PAGAMENTO
I pagamenti saranno eseguiti nei termini previsti dalla Normativa vigente in materia dalla data in cui
la fattura perviene al Protocollo dell’Ente, con fatturazione mensile differita, salvo che l’Ente stesso
disconosca la regolarità delle fatture stesse e proceda, conseguentemente, alla contestazione
delle stesse.
In tal caso il pagamento verrà effettuato non appena rimossi i motivi di contestazione.
Il pagamento di quanto dovuto alla Ditta aggiudicataria è determinato sulla base del prezzo
unitario per pasto, previa deduzione del corrispettivo incassato con la vendita diretta dei buoni
pasto, oltre che di eventuali penalità ed addebiti maturati nel mese.
Le fatture dovranno essere distinte tra il servizio refezione scolastica, pasti a domicilio e fornitura
derrate asilo nido.
Relativamente al servizio di refezione scolastica, l’importo delle fatture dovrà corrispondere al
numero dei “buoni” ritirati quotidianamente per la differenza tra il prezzo offerto per pasto meno le
tariffe contributive a carico degli utenti, incamerate direttamente dall’I.A.
Eventuali conguagli relativi a buoni pasto non ritirati giornalmente verranno effettuati con la
fatturazione del mese successivo.
L’I.A. nelle fatture indicherà il numero dei fruitori del servizio suddivisi per plesso, numero dei pasti
forniti agli alunni per ogni fascia contributiva e personale docente.
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Contestualmente all’invio delle fatture l’A.C. può richiedere la trasmissione dei documenti in
originale per eventuali verifiche a campione.
Per il servizio preparazione pasti a domicilio l’importo delle fatture dovrà corrispondere al numero
dei pasti prodotti e forniti per il prezzo offerto.
Relativamente alla fornitura derrate alimentari l’importo della fattura dovrà invece corrispondere al
numero dei pasti giornalieri prodotti presso la cucina dell’asilo nido per il prezzo offerto.
Con il pagamento dei corrispettivi di cui sopra, si intendono interamente compensati dall’A.C. tutti i
pasti forniti, le prestazioni di servizi accessori e tutto quanto espresso e non dal presente capitolato
a carico dell’I.A.
L’A.C. potrà rivalersi, per ottenere la rifusione di eventuali danni già contestati alla Ditta, il rimborso
di spese e il pagamento di penalità, mediante incameramento della cauzione o a mezzo di ritenuta
da operarsi in sede dei corrispettivi di cui sopra.
ART 52 - TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
La ditta aggiudicataria è tenuta ad assolvere a tutti gli obblighi previsti dall’art. 3 della L. n.
136/2010, D.L. 187/2010 convertito in L. 217/2010 e determinazioni dell A.V.C.P. n. 8/2010 e
10/2010, al fine di assicurare la tracciabilità dei movimenti finanziari relativi all’appalto.
Il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero di altri strumenti idonei a consentire la
piena tracciabilità delle operazioni finanziarie relative al presente appalto costituisce, ai sensi
dell’art. 3 comma 9 bis della L.136/2010 causa di risoluzione del contratto.
Ai fini della liquidazione delle fatture le stesse dovranno riportare chiaramente il numero di CIG
assegnato per tale appalto.
La tracciabilità dei flussi finanziari è obbligatoria per tutta la “filiera” delle imprese.
ART. 53 - AGGIORNAMENTO PREZZI
Ai sensi dell’art. 6, comma 4 della Legge 537 del 24.12.1993 e dell’art. 115 del D.Lgs.
163/2006, il prezzo offerto verrà aggiornato, per gli anni successivi al primo, su specifica
richiesta della ditta appaltatrice, a decorrere dal mese di gennaio riconoscendo un incremento
percentuale pari alla variazione del costo medio della vita rilevato dall’ISTAT (indice ISTAT dei
prezzi al consumo per famiglie degli operai ed impiegati) nei 12 mesi precedenti con riferimento al
31 luglio.
TITOLO VIII CONTENZIOSO
ART. 54 - PENALITA’
L’I.A. nell’esecuzione del servizio previsto dal presente Capitolato, ha l’obbligo di seguire le
disposizioni di legge e i regolamenti che riguardano il servizio stesso e tutte le disposizioni del
presente Capitolato Speciale.
L’I.A. qualora non attenda o violi gli obblighi di cui sopra, è tenuta al pagamento di una penalità
che varia secondo la gravità dell’infrazione.
Per ogni violazione verrà avviata la procedura di contestazione.
Entro 10 giorni dalla data di ricevimento della contestazione scritta, l’I.A. deve fornire le proprie
controdeduzioni scritte.
In caso di mancato invio nei termini o di motivazioni giudicate non accoglibili, saranno applicate le
misure previste nel seguente articolo. Dell’esito del procedimento verrà data comunicazione all’I.A.
entro 30 giorni dalle controdeduzioni o, in mancanza, della scadenza del termine per la
presentazione delle stesse. L’A.C. procederà al recupero delle penalità mediante ritenuta sul
mandato di pagamento delle fatture emesse dall’I.A.
L’applicazione delle penalità non preclude eventuali azioni per danni o per eventuali altre violazioni
contrattuali.
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Le penalità previste sono le seguenti:
STANDARD IGIENICO SANITARI
 € 10.000,00 per utilizzo di alimenti contaminati batteriologicamente e/o fornitura di alimenti
contaminati batteriologicamente, oltre all’avvio del procedimento previsto al successivo art
55.;
 € 10.000,00 per utilizzo di alimenti o fornitura pasti contaminati chimicamente, tali da
essere inidonei all’alimentazione umana, oltre all’avvio del procedimento previsto al
successivo art.55;
 € 1.000,00 per mancato rispetto dei limiti di contaminazione microbica;
 € 500,00 per mancato o non corretto prelievo dei campioni rappresentativi del pasto;
 € 1.000,00 per rinvenimento di corpi estranei, sia organici che inorganici, nelle derrate
stoccate in Centro Cottura o nei pasti veicolati consegnati alle singole sedi di ristorazione;
 € 1.000,00 per inadeguata igiene degli utensili e delle attrezzature utilizzate nelle fasi di
produzione e di distribuzione, inadeguata igiene degli automezzi che veicolano i pasti;
 € 500,00 per mancato rispetto delle norme igienico sanitarie da parte del personale
operante nel Centro Cottura, addetto ai trasporti pasti, addetto alla distribuzione pasti e
rigoverno dei locali;
 € 1.000,00 per temperatura dei pasti non conforme alle normative vigenti o mancata
rispondenza delle temperatura indicate o registrate all’atto dello stoccaggio, della
preparazione e del trasporto dei pasti veicolati;
 € 1.000,00 per mancato rispetto del piano di sanificazione previsto per i refettori scolastici;
STANDARD MERCEOLOGICI
 € 1.000,00 per utilizzo di derrate non conformi a quanto previsto e dettagliatamente
specificato nelle tabelle merceologiche;
 € 500,00 per non rispondenza tra la merce stoccata presso il Centro di Cottura e la
denominazione riportata sulla bolla di consegna;
 € 1.000,00 per conservazione di derrate non conforme alla normativa vigente; rinvenimento
di prodotti alimentari scaduti in Centro Cottura;
 € 500,00 per etichettatura mancante o non conforme alla vigente normativa e a quanto
dettato dal presente Capitolato;
MENU’ BASE E DIETETICI
 € 1.000,00 per mancata comunicazione di fornitura menù non rispondente a quanto
previsto nelle tabelle dietetiche;
 € 1.000,00 per mancata produzione o consegna di dieta speciale; non rispetto delle
prescrizioni dietetico-sanitarie
 € 2.000,00 per distribuzione al consumatore di dieta speciale di un pasto non
corrispondente alla dieta personalizzata dello stesso.
QUANTITA’
 € 2.000,00 per mancata consegna dei pasti veicolati nella singola sede di ristorazione
 € 1.000,00 per parziale consegna delle portate previste nel menù giornaliero
 € 500,00 per utilizzo di derrate non rispondenti alle grammature previste: la grammatura
verrà valutata come peso medio di 20 porzioni casuali, con una tolleranza del 5% rispetto a
quanto previsto in tabella;
TEMPISTICA
 € 1.000,00 per ritardo nella consegna dei pasti veicolati che provochi il mancato rispetto
degli orari di consumazione concordati e stabiliti con l’A.C.
 € 1.000,00 per mancato rispetto della tempistica prevista tra la fine della produzione dei
pasti veicolati, il trasporto e la consumazione degli stessi;
 € 200,00 in ogni caso di non rispetto delle scadenze quali: relazione mensile,
aggiornamento elenco personale e fornitori;
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 € 500,00 per fornitura derrate asilo nido in orari diversi da quanto concordato
VARIE
 €1.000,00 per monte ore del personale e/o rapporto pasti /personale in produzione o in
distribuzione non confacente a quanto previsto nel presente capitolato e a quanto
dichiarato in sede di gara;
 €1.000,00 in caso di non rispondenza dei fornitori rispetto a quelli dichiarati in sede di gara;
 € 200,00 per ogni violazione all’art.6 della Legge 123/2007;
 €1.000,00 per ogni violazione riscontrata e non espressamente contenuta nel presente
elenco.
SPECIALI
 Mancato versamento entro il mese di settembre di ogni anno degli importi di cui all’art. 35
del presente capitolato speciale necessari ai controlli tecnico-ispettivi sanzione pari al
versamento non effettuato maggiorato del 20%;
 Mancata effettuazione dei controlli di qualità e indagini batteriologiche previste all’art. 37 del
presente capitolato speciale sanzione pari al costo sostenuto direttamente dall’A.C. al fine
dell’effettuazione di tali controlli maggiorato del 50%;
 Mancato rispetto di ogni elemento tecnico offerto in sede di gara e oggetto di punteggio e
per mancanze o deficienze che pregiudichino l’esecuzione del servizio, resta in facoltà
dell’A.C. l’applicazione di una penalità che può variare da un minimo di € 1.000,00 fino ad
un massimo € 10.000,00 ad ogni verifica effettuata dall’A.C.
ART. 55 - CAUSE DI RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Il contratto si intenderà risolto nei casi di scioglimento, cessione o fallimento della Ditta.
Potrà, inoltre, essere risolto per:
• abituale negligenza o deficienza regolarmente accertata e compromettente l’efficienza del
servizio, a giudizio insindacabile dell’A. C.;
• inosservanza grave delle norme igienico-sanitarie nella conduzione del Centro di produzione
pasti e nella somministrazione presso le mense scolastiche;
• verificarsi di casi di tossinfezione alimentare;
• venir meno dei requisiti richiesti dal bando di gara;
• gravi violazioni degli obblighi contrattuali e mancato rispetto di quanto previsto dal capitolato
speciale;
• subconcessione del servizio;
• mancata reintegrazione della cauzione;
• ogni altra inadempienza qui non contemplata o per ogni fatto che renda impossibile la
prosecuzione della concessione, a termine dell’art. 1453 del Codice Civile.
Nei casi previsti dal presente articolo, la Ditta appaltatrice incorre nella perdita della cauzione
che resta incamerata dall’Amministrazione Comunale. E’ fatto salvo, in ogni caso, il diritto
al risarcimento dei danni a favore dell’Amministrazione per l’eventuale nuovo contratto o per
le altre circostanze che si potrebbero verificare.
Ai sensi dell’art. 1373, comma 2, del Codice Civile, al fine di conseguire una maggiore flessibilità di
bilancio, in previsione di eventuali significative riduzioni di risorse finanziarie nei prossimi esercizi,
l’A.C. si riserva la podestà di recesso unilaterale del contratto.
ART. 56 - RECESSO DEL CONTRATTO DA PARTE DEL FORNITORE
Qualora l’I.A., senza giustificato motivo, dovesse recedere dal contratto prima della scadenza
prevista, il Comune di Spinea si rivarrà, a titolo di risarcimento danni, su tutto il deposito
cauzionale.
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TITOLO IX – NORME FINALI
ART. 57- CONTROVERSIE
Per qualunque contestazione o vertenza che dovesse insorgere fra le parti sull’interpretazione o
esecuzione del presente capitolato, competente e giudicante sarà il Foro di Venezia.
ART. 58 - SICUREZZA
L’affidatario è tenuto al rispetto del D.Lgs. 81/2008 in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro e, dove necessario, dovrà intervenire con personale appositamente
formato in materia.
Si precisa che, con riferimento alle disposizioni contenute nella L. 123/07 (secondo quanto previsto
dalla determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture
n. 3 del 5/3/2008), nella concessione in oggetto non sussistono rischi da interferenze che
richiedono misure preventive e protettive supplementari rispetto a quelle già a carico dell’impresa,
connesse ai rischi derivanti dalle proprie attività.
Per quanto riguarda i rischi da interferenza nei plessi scolastici si fa riferimento a quanto previsto
dalle rispettive Dirigenze Scolastiche.
Ai sensi dell’art. 26, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 81/08, l’I.A., in stretta collaborazione con
l'A.C., provvederà a raccogliere tutte le informazioni sui rischi esistenti negli ambienti in cui
l’affidatario del servizio è destinato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza
adottate.
A tal fine l'appaltatore, prima della stipula del contratto, provvederà ad inviare presso i luoghi di
lavoro oggetto della concessione, il proprio Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
di cui all'art. 31 del D.Lgs. 81/08, o suo delegato per una riunione di coordinamento con le
Dirigenze Scolastiche al termine della quale verrà sottoscritto apposito verbale. È previsto un
aggiornamento di tale documento da parte del committente anche su proposta dell’impresa sulla
base di possibili modifiche di carattere tecnico, logistico o organizzativo incidenti sulle modalità
realizzative.
ART. 59 - RISPETTO DEL D.lgs. 196/2003
L’I.A. è tenuta all’osservanza di quanto stabilito dal D.lgs. 196/2003 “Codice in materia di
protezione dei dati personali”. e s.m.i.
Il personale dipendente dell’I.A. dovrà mantenere il segreto d’ufficio su fatti e circostanze
concernenti gli utenti, dei quali abbia avuto notizie durante l’espletamento del proprio servizio, in
particolare si richiama la suddetta normativa in merito alla tutela delle persone e di altri soggetti
rispetto al trattamento dei dati personali.
ART. 60 - RISERVATEZZA DELLE INFORMAZIONI E TRATTAMENTO DEI DATI
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali “ si
forniscono le seguenti informazioni sul trattamento dei dati personali.
I dati inseriti nelle buste previste dal disciplinare di gara vengono acquisiti dal Comune di Spinea per
verificare la sussistenza dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara e, in particolare, delle
capacità amministrative e tecnico-economiche dei concorrenti richieste per l’esecuzione dei servizi
del presente capitolato, nonché per la successiva aggiudicazione e, per quanto riguarda la normativa
antimafia, in adempimento di precisi obblighi normativi.
I dati forniti dall’Impresa aggiudicataria vengono acquisiti dal Comune di Spinea ai fini della stipula
del contratto, per l’adempimento degli obblighi legali ad esso connessi, oltre che per la gestione ed
esecuzione economica ed amministrativa del contratto stesso.
Tutti i dati acquisiti dal Comune di Spinea potranno essere trattati anche per fini statistici.
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Il conferimento dei dati ha natura facoltativa, tuttavia, il rifiuto di fornire i dati richiesti dal Comune di
Spinea potrebbe determinare, a seconda dei casi, l’impossibilità di ammettere il concorrente alla
partecipazione della gara o la sua esclusione da questa o la decadenza dell’aggiudicazione.
Il trattamento dei dati verrà effettuato dal Comune di Spinea in modo da garantirne la sicurezza e la
riservatezza e potrà essere attuato mediante strumenti manuali, informatici e tematici idonei a trattarli
nel rispetto delle regole di sicurezza previste dalla normativa sulla privacy.
I dati potranno essere comunicati:
- al personale del Comune di Spinea che cura il procedimento di gara o a quello in forza ad altri uffici
di che svolgono attività ad esso attinente;
- a collaboratori autonomi, professionisti, consulenti che prestino la propria attività di consulenza o
assistenza al comune di Spinea in ordine al procedimento di gara;
- ad altri concorrenti che facciano richiesta di accesso ai documenti di gara nei limiti consentiti ai
sensi della normativa vigente;
- I dati conferiti dai concorrenti, trattati in forma anonima, nonché il nominativo dell’Impresa
Aggiudicataria e il prezzo di aggiudicazione della fornitura, potranno essere diffusi tramite il sito
internet www.spinea.gov.it
ART. 61 – SPESE CONTRATTUALI
Le spese contrattuali e quelle inerenti e conseguenti alla stipula del contratto sono a carico della
Ditta aggiudicataria.
ART. 62 - DISPOSIZIONI FINALI
Per quanto non espressamente previsto nel presente capitolato, si fa riferimento al Codice Civile e
alle disposizioni normative e regolamentari vigenti in materia.
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