LETTERA DI PRESENTAZIONE Avrei potuto iniziare la

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LETTERA DI PRESENTAZIONE Avrei potuto iniziare la
LETTERA DI PRESENTAZIONE
Avrei potuto iniziare la mia presentazione con il classico “care Amiche e cari Amici”
oppure con l’ancor più famoso “care Elettrici e cari Elettori” e invece no!
Ho deciso di parlarvi della mia persona e di presentarvi la mia candidatura alle
prossime Elezioni Europee semplicemente rivolgendomi a voi “care DONNE e cari
UOMINI”!
Si, ho scelto di parlare a voi, donne e uomini, perché la maggior responsabilità di un
personaggio politico è quella di garantire il benessere e la tutela dei diritti a coloro i
quali, nella vita quotidiana, ricoprono ruoli ancor più delicati di quelli politici ovvero
quelli di moglie, marito, madre, padre, lavoratrice, lavoratore, studentessa, studente,
educatrice, educatore, cittadina e cittadino e cosi via.
Prima di parlare di me, però, desidero parlare di voi perché non esisterebbe nessuna
politica se non ci fosse un popolo da tutelare!
Decidere di presentare la propria candidatura politica, in tempi come oggi, è prima di
tutto una scelta coraggiosa e in secondo luogo una scelta di responsabilità.
Una scelta coraggiosa perché è stata uccisa la speranza di una politica seria e, di
conseguenza, non è facile “metterci la faccia” e ciò conduce ad una scelta di
responsabilità poiché non si può più tollerare l’idea che la politica seria abbia lasciato
il posto alla politica sporca!
Sono tempi duri, tempi in cui si teme addirittura l’arrivo di un figlio e quel buco della
cinta si stringe sempre di più per arrivare a fine mese.
Si sente dire spesso che questa è l’unica epoca storica in cui “i figli stanno peggio dei
genitori”!
Ebbene, care donne e cari uomini, è proprio da questo che nasce la mia voglia, la mia
grinta, la mia energia e la mia scelta di candidarmi!
Inizio la mia presentazione dicendo che anche io sono padre e io non voglio regalare ai
miei figli un futuro in retromarcia!
Ho 42 anni e sono nato Potenza e cresciuto a San Fele (pz).
Sono un Agente di Polizia Penitenziaria e sono Segretario del Si.N.A.P.Pe (Sindacato
Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) e il mio lavoro spesso mi ha portato a vivere
e fronteggiare le situazioni di degrado presenti nelle nostre carceri.
Proprio per questo motivo il tema che mi sta più a cuore è quello della giustizia, tema
delicato e fondamentale che non può e non deve intendersi risolto ricorrendo a quelle
misure che fanno solo prendere aria alle carceri come l’amnistia e l’indulto.
Le nostre celle, infatti, sono paragonabili a dei palloni gonfiati al massimo che, prima o
poi, al prossimo soffio sono destinati a scoppiare!
Questo scoppio però provocherebbe, o forse già provoca, solo la messa in libertà di
detenuti che non hanno ancora completamente, e aggiungerei anche dignitosamente,
scontato la loro pena.
Il sovraffollamento delle carceri è la dimostrazione che lo Stato non riesce o non sa
combattere un problema cosi grave.
Ciò, purtroppo, influisce, altresì, sulla qualità e le condizioni di lavoro di chi, come me,
ogni giorno vive questa angosciosa realtà.
La qualità e le condizioni di lavoro degenerano sempre di più e non è facile gestire le
varie emergenze che sorgono di volta in volta in un carcere “affollato”.
Non potevo e non posso restare a guardare ed è per questo che già da tempo ho
iniziato la mia battaglia contro questo emergenza sociale.
Forse, però, solo urlando è possibile farsi ascoltare e così ho protestato attraverso vari
e ripetuti scioperi della fame e della sete per sensibilizzare Istituzioni e politici sulla
situazioni delle carceri italiane.
Le mie condizioni di salute non sempre hanno retto, e anche se ciò mi è costato
qualche ricovero in ospedale, non mi sono mai arreso.
Ho ricevuto la vicinanza, il sostegno e l’appoggio dei massimi organi istituzionali, tra
cui quello della Presidenza della Repubblica, della Camera del Senato, gran parte del
mondo della politica da Pannella a Di Pietro, ma fin quando non avrò vinto la mia
battaglia tutto ciò non sarà servito a nulla.
Per questo motivo ho presentato la mia candidatura alle prossime Elezioni Europee,
che si terranno in Italia il prossimo 25 maggio, con il partito Italia Dei Valori.
Il sovraffollamento eccessivo delle carceri e l’inciviltà non è più accettabile. Non si può
più assistere ai suicidi dei colleghi ben 7 nell’ultimo anno, non si può più tollerare che
gli agenti di Polizia Penitenziaria siano costretti a lavorare in condizioni difficili, non si
può più accettare “lo svuotacarceri” come se fosse una cesura per far respirare le celle,
insomma, non si può più assistere al fallimento della giustizia!!!
Per questo Ti chiedo, cara Donna e caro Uomo di esercitare il Tuo prezioso diritto di
voto con coscienza, discernimento, saggezza e con la consapevolezza che la civiltà (o
inciviltà) di uno Stato si misura dal modo con cui tratta i propri detenuti.
Ritengo che la riforma della giustizia sia un urgenza che non si può più rimandare e
questo sarà il mio principale impegno e la mia principale missione se i risultati delle
prossime elezioni me lo consentiranno.
Voglio lasciare ai nostri figli, la speranza di un futuro migliore, di uno Stato
civile e di una giustizia più giusta…e voi?
Cordialmente
Aldo Di Giacomo