K Marino Giuseppe

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K Marino Giuseppe
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Anno 10 - n° 7 - Distribuzione Gratuita
ATTUALITA’
KI S
K ULTURA
A
INFORMAZIONE
SPORT & TURISMO
IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI
Il mio cuore si è fatto legno
e io lascio appassire l’alba.
Lorenzo Marotta
Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole.
Stiamo attenti ai venditori di fumo.
Abbiamo nelle nostre mani la possibilità (l’ultima?) di potere veramente cambiare le cose sbagliate e confermare quelle giuste. Siamo al traguardo di una competizione elettorale che, certamente al fotofinish finale, ci darà anche la consapevolezza di regalare un roseo avvenire alla
nostra vita futura e a quella dei nostri figli, non
dando spazio ed attenzione ai venditori di fumo.
Non è difficile scegliere gli uomini giusti per il
governo della Città, ma è importante dare a quelli che scegliamo tutto il valore che meritano.
Turi Consoli
Il libro di Maria Pia Basso “NOI DUE” , il 29 Maggio , alle ore
17,30, sarà presentato dal Cenacolo del Galatea nella Sala
Conferenze della Banca Agricola Popolare di Ragusa di Acireale
da Anna Ruggieri e Gaetano Pulvirenti.
CENACOLO DEL “GALATEA”
22 Maggio 2014
Marino Giuseppe
C.so Italia, 96 - ACIREALE
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AKIS
Giovedì 22 Maggio 2014
Lettera aperta agli elettori
Imprenditore “stritolato” da mutui a tassi usurari
Il Codacons denuncia per Usura
una nota Banca alla Procura della Repubblica
Il Codacons ha presentato un esposto denuncia per il reato di usura alla Procura
della Repubblica di Catania, per due
mutui stipulati da una nota Banca con un
imprenditore del territorio. L’imprenditore,
che a causa della crisi non ha potuto più
onorare le rate del mutuo, considerato il
tasso di mora, si è ritrovato con un “cappio intorno al collo”, costretto a pagare
alla Banca interessi elevatissimi, ben oltre il cosiddetto “tasso soglia” che la
Banca d’Italia stabilisce trimestralmente e al quale gli istituti di credito devono attenersi. Così l’imprenditore si è rivolto al Codacons, chiedendo aiuto e
sostegno legale. L’Avv. Carmelo Sardella, che difende per conto del
Codacons l’imprenditore “stritolato” dal sistema creditizio, una volta verificata l’avvenuta applicazione di un tasso usurario da parte della banca e diffidata la stessa alla restituzione delle somme versate, ha avuto il compito di
attivare l’azione giudiziaria. Ricorda l’Avv. Sardella, responsabile dell’ufficio
legale Codacons del Territorio delle Aci, che “il 9 Gennaio dello scorso anno,
la Corte di Cassazione ha ribadito l’importante principio che qualora sia
accertata l’applicazione da parte delle banche di un tasso “usurario”, assimilabile cioè a quello applicato dai tanti “cravattari” che ammorbano l’economia e la società travolta dalla crisi, allora si ha diritto alla restituzione degli
interessi già versati alla banca e si ha diritto anche a non pagarne più fino
all’estinzione del prestito o del mutuo”. “Una vicenda spiacevole, probabilmente molto diffusa, che merita un approfondimento giudiziario con un’indagine della magistratura per la verifica anche del corretto comportamento
degli organi di vertice dell'Istituto di Credito, che, ricordiamo, sono tenuti a
vigilare per impedire che venga superato il tasso soglia. Assistiamo ad un
sistema creditizio in cui i controlli sembrano saltati, perché “i controllati”, cioè
le banche, possiedono le quote di maggioranza del “controllore”, cioè la
Banca d’Italia”, conclude l’Avv. Sardella. Il Codacons, quindi, invita quanti
hanno stipulato mutui con gli istituti di credito a chiederne una verifica ai suoi
esperti.
(La sede intercomunale CODACONS del Territorio delle Aci, sita in Aci
Sant’Antonio, via M.se di Casalotto n. 120, riceve il Martedì dalle ore
17.00 alle ore 20.00)
"Il povero Piero" è un graffiante ritratto della società moderna, un'acuta
osservazione dei vizi e delle piccole ipocrisie quotidiane in un carosello di
personaggi ridicoli e spassosi, patetici e nevrotici, colti in un momento di
altaritualità. Lo spettacolo ha riscosso un grande successo.
Cari amici e concittadini,
Vi chiedo solo un minuto di attenzione da
dedicare alla lettura di questa mia “lettera
aperta”. Tra poco eleggeremo il nuovo
Sindaco ed il Consiglio Comunale di
Acireale. Quest’anno ho scelto di candidarmi alla carica di Consigliere Comunale e lo
faccio con una lista di nuova formazione,
Acireale Civica, che appoggia il candidato
Sindaco Michele Di Re. Mi chiamo Grasso
Rosario, ho 32 anni e da 10 anni lavoro
come Infermiere professionale (dal 2010
presso l'Ospedale Garibaldi Nesima di
Catania), un’attività che mi consente di aiutare le persone che soffrono, stando sempre a stretto contatto con loro. L’aiuto e la
cura del prossimo sono sempre state la mia vocazione: faccio parte del
direttivo della Società Mutuo Soccorso “Agostino Pennisi” di Acireale, ho
alle spalle anni di volontariato alla Croce Rossa e sono socio della Fratres.
Conosco perfettamente le varie problematiche della nostra città e mi
asterrò dal farne un elenco (questo compito lo lascio a quei politici “di professione” che sanno parlare molto bene, ma che forse sono meno bravi a
risolverli i problemi!) sono un cittadino, esattamente come voi e so bene
cosa serve alla nostra città. Ho sempre affrontato a “testa alta” e con coraggio le difficoltà che ho incontrato nella mia vita -questo atteggiamento positivo fa parte del mio carattere- ed è esattamente questo lo spirito con il
quale intendo affrontare il mio mandato di Consigliere Comunale, qualora
verrò eletto. Il mio impegno sarà quello di proporre e realizzare, per i prossimi 5 anni, soluzioni alternative alle tante problematiche che ritengo basilari e più urgenti, portando la mia esperienza e le mie capacità al servizio
della nostra comunità. Ma, per fare ciò, ho bisogno del Vostro sostegno. Il
Vostro voto sarà un modo per voltare pagina: dite NO a quella politica tradizionale che promette e non mantiene e date voce ad una persona nuova,
fresca e onesta che, con umiltà e determinazione, si propone di cambiare
il vecchio modo di fare politica. Cercate il mio programma su internet (youtube, facebook o twitter) nel video: “GRASSO ROSARIO: IO
CONtrocorrenTE, con la voglia di fare e con la forza di dare”. Il 25 maggio
andate a votare, perché il voto è un diritto a cui nessuno dovrebbe rinunciare, ed esprimete la Vostra preferenza scrivendo GRASSO ROSARIO e
barrando con una x la lista ACIREALE CIVICA e il candidato Sindaco
Michele Di Re. Ringrazio i tanti amici e parenti che mi sostengono e aiutano in questo mio impegno elettorale e ringrazio il famoso gruppo catanese
Charlie's Angels- Angeli di Charlie per la gentile concessione del loro inedito (dal titolo “Moganazzi”) che fa da sottofondo musicale al mio video.
Il mio slogan: IO CONtrocorrenTE
Con la voglia di fare
Con la forza di dare
VOTA Grasso Rosario
Per informazioni: 349/26 344 96
e-mail: [email protected]
su youtube/twitter:
Grasso Rosario: io controcorrente
su facebook: GRASSO ROSARIO
AK IS Giovedì 22 Maggio 2014
Quattro giornate per ricordare il disastroso terremoto di Linera dell’8 maggio 1914
Santa Venerina, in occasione della ricorrenza del primo centenario del disastroso terremoto dell’8 maggio 1914, ha dedicato
quattro giornate molto intense al ricordo di
quello che è stato sempre indicato come “Il
terremoto di Linera”, perché ebbe il suo epicentro e il maggior numero di vittime proprio
in questa che allora era una frazione del
Comune di Acireale e dal 1936 fa parte integrante del territorio del Comune di
S.Venerina. Com’è noto, il sisma, del 10°
della scala Mercalli, interessò una vasta
area comprendente soprattutto, oltre a
Linera,
Cosentini,
Maria
Vergine,
Bongiardo, S. Maria Ammalati, Guardia,
Dagala, Pisano, Rocca d’Api. Le vittime
furono 69 e i feriti centinaia. Le case furono
rase al suolo, le chiese furono seriamente danneggiate. Un territorio messo
in ginocchio dalla furia devastatrice dell’evento tellurico di origine vulcanica,
secondo gli studi dell’acese prof. Gaetano Platania, perché “in relazione con
i movimenti sotterranei del magma”. Il terremoto di Linera ebbe un’eco sulla
stampa locale, nazionale e persino nel New York Times; allora giunsero in
loco giornalisti, fotografi, operatori cinematografici italiani e stranieri che
hanno lasciato una testimonianza molto significativa; a questo prezioso patrimonio messo a disposizione gratuitamente da ricercatori e appassionati, si
è attinto per dare vita alla mostra che è stata allestita dal Comune nella
“Casa del Vendemmiatore”, aperta dall’8 al 18 maggio e in occasione della
quale è stato predisposto uno speciale annullo postale commemorativo. Il
Sindaco Salvatore Greco ha dichiarato che “la celebrazione del centenario
di quell’evento è occasione non solo per ricordare chi ne fu colpito, per
approfondire la conoscenza di quanto accaduto, per riunire in modo ordinato documenti, cronache giornalistiche, immagini, testimonianze, ma è anche
occasione per riflettere sulle conseguenze derivanti dal vivere in zone sismiche, sulle precauzioni necessarie, sulle inevitabili implicazioni urbanistiche,
sulla necessità della conoscenza del suolo quale forma di prevenzione”. E
infatti, oltre al momento inaugurale della mostra, alla quale hanno dato l’ap-
porto con i loro interventi
puntuali lo storico del territorio Antonio Patané, collaboratore alla cattedra di
Storia Moderna nell’Ateneo
catanese,e Don Giovanni
Mammino, vice direttore
dell’archivio storico diocesano di Acireale, e alle visite delle scolaresche, altri
due momenti molto importanti sono stato previsti nel
programma, coordinato da
Maria Assunta Vecchio,
consigliere comunale. Il 10
maggio ha avuto luogo un
convegno scientifico su
“Microzonazione sismica: la conoscenza per la prevenzione” con l’intervento
di esponenti di primo piano della Protezione Civile regionale e provinciale,
dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, docenti di geotecnica e i
presidenti regionali e provinciali dell’Associazione Nazionale Costruttori
Edili. Nella serata del sabato è stato presentato da Giovanni Vecchio, storico
e pubblicista, e dal curatore del libro ,Sebastiano Gesù, noto storico del cinema, il volume “Il terremoto di Linera dell’8 maggio 1914”, curato da quest’ultimo e pubblicato dal Comune di Santa Venerina. Opera particolarmente pregevole per la documentazione in essa contenuta, dalle foto d’epoca alle cronache giornalistiche, alle informazioni sugli aiuti provenienti dalle istituzioni
pubbliche, dalla Chiesa e da enti e singoli privati cittadini. Impreziosiscono il
volume alcune testimonianze di coloro che vissero quell’evento, raccolte da
Giovanni Vecchio e Clelia Cannavò nonché gli estratti da un saggio molto
bene informato di Antonio Patané. Al reperimento del materiale hanno contribuito oltre al curatore e ai nomi sopra citati, anche Salvatore Pennisi,
Salvatore Barbagallo, don Giovanni Mammino, Alfio Marino e Salvatore
Sciacca; quest’ultimo ha realizzato un prezioso documentario di circa 20’ nel
quale sono contenute non solo immagini fisse, bensì addirittura degli spezzoni di un documentario realizzato nei giorni del sisma da operatori russi proprio nelle zone del disastro. Inoltre l’attore Franco Cannata ha recitato una
poesia popolare di un certo Marino, che proprio sotto l’impressione dell’accaduto scrisse dei versi pieni di dolore e costernazione. In questo interessantissimo documentario c’è stato anche l’apporto delle interviste di don
Giovanni Mammino, Giovanni Vecchio e Sebastiano Gesù e, soprattutto, la
testimonianza sonora, raccolta circa quaranta anni fa dalla viva voce di una
testimone, la signora Maria Russo. Infine la domenica è stata celebrata una
messa in suffragio delle vittime del terremoto nella chiesa “S. Maria del
Lume” di Linera, alla presenza del Sindaco e della Giunta nonché delle autorità militari e della Polizia Municipale.
A conclusione della celebrazione, durante la quale sono stati ricordati i nomi
delle vittime di Linera, (23), Cosentini (11) e Bongiardo (10), nell’antistante
piazza Marconi è stata inaugurata una lapide commemorativa a ricordo di
questa giornata della memoria.
G. V.
In ogni storia, piccola o grande, sono sempre le stesse virtù e le stesse passioni
quelle che agitano gli uomini, poiché il
motore di ogni storia è sempre lo stesso.
Qui si vive e si rappresenta, verso il tramonto della civiltà contadina, una città o
una comunità “socio religiosa”. Dove l’elemento religioso appare consistente e talora preponderante nella vita e nel calendario civile. Sono animatori ecclesiastici gli
animatori di questo racconto, in comunione con il laicato o popolo di Dio. La comunità si muove e si agita, non sempre verso
il cammino pastorale, proprio della missione sacerdotale, indulgendo a particolari
interessi, a vanità, a vertenze, a contrasti.
Comunità attenta alla microstoria.
Incurante o ignorando la grande storia che
contemporaneamente si svolge Altrove e
nel mondo. Della quale essa passivamente dovrà in seguito accettare o subire le
decisioni. Si evince pure la difficile missione e di grande responsabilità del Ministro Sacro, che ha la piena potestà
del ministero apostolico, nella predicazione della fede, nell’ordinamento
del culto e nel governo della comunità ecclesiale.
CUORE DI CANE (UNA FAVOLA MODERNA)
Questo delicato racconto di Pino Re, Ispettore della Polizia
Municipale di Acireale, è una favola oppure una realtà? E' l'una e l'altra
cosa. Egli, allenato alle letture, all'arte
figurativa, allo studio del dialetto
siciliano, all'ascolto, alla riflessione, dopo
la lunga esperienza delle vicende umane
e cittadine, di fronte a tanta sofferenza
incontrata, esprime una sua parola. Egli
avverte, nell'oggi, una decadenza umana
e cristiana, una egoistica dissociazione
nella società civile, un crollo delle tradizioni più amate della nostra terra. Soprattutto
egli resta colpito dalla progressiva scomparsa della speranza negli uomini e dell'avanzare, quasi precipitoso, delle varie
forme di disperazione. Certamente, dove
c'è speranza, c'è religione, c'è fede. Può
esserci anche carità. Tutt'e tre le VIRTU' teologali. Ma, quando gli amici e
gli stessi parenti abbandonano l'uomo ed egli non è in grado di rivolgere il
proprio cuore all'ASSOLUTO, è in tanti casi il suicidio.
Questo è l'assillo di PINO RE. La sua grande paura. Alla presenza del suicidio, in mezzo alla società, tra i giovani e i meno giovani, soprattutto tra chi
ha perso il lavoro, egli, PINO, vuole porre un argine. Ce la farà? E perché
no? E' ingenuità? La bontà dell'animo, la fede in Gesù Cristo, il buon esempio possono ottenere l'impensabile. Qui, nel racconto, personaggio princi-
pale è Antonio, un povero abbandonato dal datore di lavoro, dagli amici e
pure dalla moglie. Privato dello stesso abbigliamento. Egli decisamente si
dà alla disperazione e al suicidio. Ma il vero protagonista è il CANE. Un
cane di strada, da tutti disprezzato, affamato e perseguitato. Un povero
cane. Ma il povero cane, come ogni cane, ha un cuore, un cuore grande.
Lo sanno in molti? Anche quelli che abbandonano l'amico dell'uomo lungo
la strada? Qui il cane ha un cuore, più che umano. Infatti, mentre gli uomini, con il proprio egoismo, spingono Antonio al suicidio, soltanto il cane lo
salva. A proprio rischio. Giustamente la canzonetta recita "cuore di
mamma" ma, di fronte a tanti episodi commoventi, che hanno trovato, nel
cane, la salvezza dell'uomo, bisogna pur dire CUORE DI CANE.
L'Autore mi ha sottoposto il racconto. Gesto di cui lo ringrazio. Ne ho ammirato la trama, degna di un vero favolista, che si inserisce nel filone delle
novelle e dei racconti popolari siciliani. Ne ho apprezzato le finalità educative, nonché la chiarezza del discorso. Non sono intervenuto nei confronti
dello stile e della forma espositiva, per non incrinare la sincerità e l'originalità dello scritto. E anche per rispettare la personalità dell'artista che, per la
prima volta, dà alle stampe un suo lavoro. Benefico, per qualsiasi lettore,
particolarmente per il lettore più giovane. Poiché, tra tante persone cristiane, soltanto di nome, PINO RE esprime un'anima veramente cristiana.
Canonico Prof. Salvatore Pappalardo
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hanno prodotto il paradossale effetto di
allontanare anche i pedoni dal centro
storico, creando il deserto in termini
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i centri commerciali che Marc Augé
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AKIS
Giovedì 22 Maggio 2014
UNA PROPOSTA
AL FUTURO SINDACO DI ACIREALE
Il Lions ed il Rotary cittadini hanno promosso un incontro con i sette candidati – sindaco alle prossime consultazioni amministrative. Mi è sembrata un’iniziativa ottima sia per come è stata ideata che per come è stata
condotta. Purtroppo, dato il limitato tempo a disposizione, non è stato possibile aprire un dibattito con il pubblico. Mi sono pertanto deciso di esporre nel sito “Finestra
su Acireale”, curato dal Lions Club, ciò che pensavo di
dire in quella sede, se ce ne fosse stata la possibilità. A
parte le sfumature che hanno differenziato, com’era giusto e prevedibile, i sette candidati, mi è sembrato che
tutti (come era altrettanto scontato), hanno puntato la
loro attenzione sul futuro economico della nostra città,
così come, peraltro, prevedeva il programma della serata, prendendo in esame le stesse grandi aree tematiche:
turismo, agrumicoltura, decoro urbano, Terme, ecc. Ho
amaramente constatato che, con modalità formalmente
differenti, ma equivalenti nella sostanza, anche nelle
passate competizioni elettorali i temi per i quali i candidati – sindaco si erano scommessi erano più o meno gli
stessi, salvo poi a vedere, nel corso delle sindacature
che si sono succedute, il lento e progressivo declino
della città che oggi è sotto gli occhi di tutti.
La mia amarezza è cresciuta in questi giorni nel vedere,
attraverso i mass media, alcuni candidati che da varie
tornate fanno parte del Consiglio comunale (qualcuno
sembra che sia in Consiglio fin dalla nascita!!!), riprendere a strombazzare programmi e propositi che sono gli
stessi programmi e propositi che vanno ripetendo da …
secoli. A questi tali io vorrei chiedere: ma tu dove sei
stato in tutti questi anni? Cosa hai fatto di concreto oltre
a prenderti i gettoni di presenza delle sedute comunali e
delle commissioni di cui hai fatto parte?
Ho riflettuto sul fatto che il Lions Club, di cui mi onoro
di essere socio, non può limitarsi, proprio perché si è
sempre distinto per il servizio reso alla città, a questo
incontro pre-elettorale, ma debba chiamare il sindaco
che verrà eletto, chiunque esso sia, a rispondere periodicamente sui punti programmatici che oggi tutti stanno
esponendo, compresi gli impegni assunti nell’incontro di
mercoledì scorso.
La mia proposta è dunque questa: un primo incontro
dopo i primi cento giorni di sindacatura (considerato il
periodo estivo potrà servire a delineare le linee programmatiche in modo più preciso e rispondente all’effettiva situazione trovata). Poi un incontro ogni sei mesi,
portando all’attenzione della cittadinanza se e che cosa
è stato realmente fatto su ciascuno dei punti per i quali
ci si sta scommettendo in sede programmatica, comprese le difficoltà e gli ostacoli che sicuramente non
mancheranno in corso d’opera.
Lancio perciò questo mio invito ai Presidenti del Lions
Club Acireale che si succederanno nei prossimi anni ed
al Sindaco che verrà eletto fra due settimane: sarà un
modo per avvicinare l’Amministrazione alla città e per
misurare il grado di attendibilità fra quanto viene detto
oggi e quanto verrà attuato nel corso del prossimo quinquennio. E sarà anche un ottimo servizio che renderemo agli elettori che fra cinque anni saranno chiamati di
nuovo alle urne e che avranno in tal modo una chiara
visione di ciò che è stato mantenuto e di ciò che è rimasto soltanto vuota propaganda elettorale.
Saro Musmeci
“I viaggi della neve” nei secoli XVII-XX
in Sicilia e non solo
“I viaggi della neve” di Antonio Patané (Associazione
Mediterranea, Palermo 2014) è uno studio attento e
rigorosamente condotto su un’economia della Sicilia
nei secoli XVII-XX, quella della raccolta, commercio e
consumo della neve, su cui poco si è soffermata l’analisi storica, vigendo il convincimento che la nostra isola
fosse caratterizzata esclusivamente dalla monocoltura
cerealicola e dal commercio granario. L’opera che presentiamo attinge a
fonti ufficiali, quali gli
archivi di Stato di
Catania,
fondi
Prefettura e Questura,
archivio storico della
Diocesi di Catania
nonché gli archivi parrocchiali di Fleri e
Pisano in provincia di
Catania.
Condotta,
dunque, con estremo
scrupolo, l’indagine ci
consente di lumeggiare, come sottolinea nella sua prefazione il prof.
Domenico Ligresti, ordinario di Storia Moderna
nell’Università di Catania, le “condizioni legislative,
amministrative e fiscali” e ci fa rivivere “l’insorgente
contrasto tra sistema monopolistico e nuove istanze
liberiste, dei prezzi, dei costi, dei profitti, dei profili prosopografici dei principali attori …”, senza trascurare le
strutture materiali (neviere, grotte, pozzi e costruzioni
artificiali, attrezzi) e le condizioni di lavoro e di trasporto (muli, carri, imbarcazioni). Insomma, l’autore nulla
tralascia e ci aiuta a comprendere il fenomeni nelle loro
molteplici dimensioni, tutte rilevanti per rappresentare
un aspetto della vita siciliana nel corso di ben quattro
secoli. L’uso della neve delle alture (dell’Etna, ma non
solo), raccolta nel periodo invernale, era molto frequente per venire incontro nel corso di tutto l’anno alle
richieste per scopi medicinali (diarree, parti, emorragie,
forti febbri e anche vaiolo) e nel periodo estivo “per rinfrescare acqua e vino … per la manifattura di sorbetti e
sciroppi freddi”. L’autore si sofferma molto sul privilegio
vescovile del monopolio ”della produzione e del commercio nivale e delle problematiche che ciò comportava nei rapporti con le amministrazioni locali e con i
gabelloti, affittuari, ricchi borghesi … e la nobiltà isolana …”. Patané, inoltre, ispirandosi all’interpretazione
storiografica della scuola “Les Annales”, inserisce nel
suo saggio delle note molto interessanti, tratte sempre
dalle documentazioni consultate o da esse indotte indirettamente,
sulle
condizioni
climatiche
nel
Mediterraneo ed in Sicilia dal XVII al XX secolo. Non
manca una cronologia delle situazioni climatiche estreme e della raccolta e commercio della neve e del ghiaccio nella storia dell’Europa nel medesimo periodo studiato, che ci aiutano a capire meglio come si svolgeva
la vita ordinaria in passato, certamente caratterizzato
da periodi molto prolungati di freddo che oggi non si
riscontrano più. Il commercio durò fino al 1950, quando
fu soppiantato progressivamente dai macchinari per la
preparazione del ghiaccio artificiale, che trasformò
completamente quel modello di economia e di vita delle
popolazioni. In appendice, inoltre, si possono ammirare dei disegni e degli acquerelli d’epoca che raffigurano
“tacche” e grotte della neve nonché alcuni personaggi
ampiamente citati nel testo, come Don Diego
Pappalardo e Don Andrea Riggio, e alcuni lavoratori
all’opera come il bordonaro Tommaso Longo e la guida
dell’Etna Giovanni Carbonaro in un foto della fine degli
anni Trenta e altri ancora. Quest’opera , in ultima analisi, ci apre delle prospettive di lettura del passato, specialmente della Sicilia, in quanto in questa intensa attività erano impegnati, come rileva Li Gresti, “decine di
migliaia di produttori e consumatori, operai e bordonari, trafficanti e bottegai, doganieri e agenti del fisco, dolcieri e golosi, medici e ammalati”.
Giovanni Vecchio
Kiwanis Kids Reghion New Generation
a Reggio Calabria
Daniela Simon, “madrina d’eccezione”
alla consegna della Charter
BENI CONFISCATI
Una volta confiscati alla mafia, i beni che fine fanno?
Qual è la destinazione più efficace, la più “sana”, la più
proficua per la società e l’economia? E come gestire
patrimoni illegali che, in mano allo Stato, possono
diventare concrete risorse per il territorio? Questi i principali interrogativi sollevati in occasione del convegno
di studi sul tema dei beni confiscati alla malavita e sulla
possibilità di “investirli” a supporto del Microcredito….
Dopo i saluti dell’Arcivescovo di Catania, del vicepresidente vicario di Confindustria, del Comune di Catania,
della Fondazione di Club Lions di Sicilia, del Credito
Valtellinese, dell’Associazione Amici dell’Università, si
sono succeduti i relatori che hanno illustrato il tema
con chiarezza ed approfondimenti:
…Un centro operativo che contribuisca a mettere in
atto proposte come quella della modifica del Testo
Unico antimafia (d.Lgs 159/2011), è stato quanto introdotto dal magistrato e presidente Lions Club Acireale
Pietro Antonio Currò: «È una proposta che per genesi,
contenuti e modalità – ha affermato Currò – poggia
sulla legalità come valore di sviluppo sociale ed economico, nonché sulla sussidiarietà come punto di forza
per il sostegno di realtà bisognose. Una società solidale è una società solida»…. A seguire gli interventi di
magistrati, politici, docenti, economisti, sociologi, del
Magnifico Rettore dell’Università di Catania, che hanno
dato vita ad una vivace e produttiva tavola rotonda.
Di particolare rilievo l’intervento del Procuratore
aggiunto della Procura della Repubblica di Catania
Michelangelo Patanè.
FESTA DELLA MAMMA
Davvero emozionante ascoltare i bambini della 3^ C
dell’Istituto Comprensivo “Vitrioli-Principe di Piemonte”
di Reggio Calabria, mentre pronunciano la promessa
solenne di soci fondatori del K-Kids “Reghion New
Generation”. Un club di bambini, sponsorizzato dal
KClub Reghion 2007, nell’anno della Presidente
Raffaella Crucitti, all’interno della prestigiosa scuola
reggina, guidata dalla Dirigente scolastica Orsola
Latella. Un nuovo importante traguardo per il club reggino, che va ad arricchire il carnet del Governatore del
Kiwanis Distretto Italia-San Marino, Carlo Turchetti, per
centrare gli obiettivi di crescita della famiglia kiwaniana. Alla cerimonia di consegna della Charter nelle mani
del piccolo Riccardo Mariotto, Presidente fondatore del
neo K-kids, svoltasi nei giorni scorsi, anche l’omaggio
della galvanizzante rappresentanza del K-Kids
“Cassiodoro-Don Bosco” di Pellaro, guidata dalla
Presidente Federica Melona. Molte le autorità kiwaniane intervenute per l’occasione: dal Luogotenente
Governatore della Divisione Calabria 2, Francesco
Suraci, accompagnato dal Segretario Demetrio
Fiordaliso, alla Chair distrettuale per i Programmi
sponsorizzati K-Kids Builders e Comunicazioni,
Daniela Simon, alla Chair dell’Osservatorio Kiwanis sui
Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Francesca Pizzi,
all’Immediato Past Lgt, Natale Praticò, anche nella
veste di Advisor del K-Kids “Cassiodoro-Don Bosco”
col Past Presidente del KClub Reggio Calabria,
Ignazio Giuseppe Romanò (che quel K-Kids fondò l’anno scorso), al Past Presidente del KClub di Acireale,
Sergio Marino, al Presidente Eletto del KClub Reghion
2007, Anna Maria Reggio, al Segretario Renato
Pustorino ed al Chairman dei Service, Valeriano
Zenone, che col valido supporto del Segretario
Distrettuale, Antonio Maniscalco, hanno coadiuvato la
Presidente Crucitti, vera artefice di questa nuova, esaltante, esperienza kiwaniana.
“L’obiettivo di avviare questo progetto è coerente col
percorso di legalità che abbiamo voluto promuovere
con i soci, investendo sulle nuove generazioni. Chi
meglio dei bambini può aiutarci nella corsa verso la
civiltà? Da qui l’idea di piccoli club – afferma la
Presidente del Club sponsor, Raffaella Crucitti – che
offrono la prima opportunità ai bambini della scuola primaria, sotto la supervisone degli adulti, di realizzare
Quella di oggi è stata definita dal presidente
Commissione antimafia dell’Ars Nello Musumeci, che
concludeva i lavori, «Una denuncia, più che una proposta. Oggi lo Stato – ha affermato - nelle sue articolazioni, ha dimostrato incapacità di gestione. La costituzione dell'Agenzia - peraltro avvenuta con grande ritardo - non ha dato i risultati sperati, non riuscendo a
(inter)connettersi con il territorio e i suoi attori. I beni
confiscati in Sicilia sono il 36,5% di quelli nazionali:
perché non rendere utile questo patrimonio?».
Acireale - Elezioni Amministrative 2014
Chi mi conosce sa
perfettamente
come la penso. Sa
che a seguito della
scellerata scelta di
fusione di An e FI
per formare il PDL,
non ho rinnovato
più alcuna tessera
di partito. Coloro
che un tempo ad
Acireale erano i
riferimenti politici
della destra, oggi si sono dispersi alcuni nel partitoazienda FI, altri in formazioni che erano antitetiche alle
posizioni politiche originarie.
Tutti tranne uno. Antonio Riolo classe 1982, laureato in
Economia e Commercio, ultimo Presidente acese di
Azione Giovani (il movimento giovanile di Alleanza
Nazionale prima della scellerata confluenza nel PDL).
Eletto al Consiglio Comunale di Acireale alle scorse
elezioni amministrative si è distinto per preparazione
politica e serietà. Ha svolto con zelo ed assoluta competenza il ruolo di Presidente della Commissione
“Sviluppo Economico”. Oggi, in assenza di una formazione politica di Destra autentica, si candida all’interno
di una lista civica non collocata politicamente. Sono
convinto che la Destra ad Acireale potrà (dovrà) tornare ad essere quella che è stata nel recente passato.
Sono convinto che attorno al giovane Antonio Riolo,
subito dopo le elezioni amministrative, si potrà ricostruire la Destra Politica ad Acireale.
Io voto Antonio Riolo.
Silvio Cavallaro
“Come K-kids prometto di aiutare il mio prossimo e la
mia scuola. Io mostrerò rispetto per difendere il mio
ambiente e cercherò di rendere il mondo un posto
migliore in cui vivere”.
L’Associazione Sportiva Dilettantisca FUTSAL (Istituto S.Luigi) comunica che sono
aperte le iscrizioni al GREST 2014 e che le
attività (calcio, calcio a 5, beach volley, calcio
tennis, giochi di società, escursioni, piscina,
animazione, giochi vari) si svolgeranno dal 16
giugno al 1 agosto in orari mattutini e pomeridiani. La partecipazione è riservata ai ragazzi dai 5 ai 14 anni. (informazioni: 347 8874658
– face book:Futsal Acireale).
Giovedì 29 Maggio, alle ore 17,30, Maria Pia
Basso presenterà il suo romanzo “Noi due”
nella sala conferenze della Banca Agricola
Popolare di Ragusa, per il Cenacolo del
Galatea. Parteciperanno Anna Ruggieri e
Gaetano Pulvirenti.
progetti per aiutare gli altri, di lavorare insieme e fare
service nella scuola e nella comunità, di coltivare il
potenziale di leadership e sviluppare una forte personalità etica, secondo la regola d’oro del Kiwanis: fai agli
altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te”.
“I bambini che aiutano i bambini, questo è – per
Daniela Simon, Chair distrettuale del K-Kids Builders e
Comunicazioni, pioniera in questo campo e “madrina
d’eccezione” – il valore più importante e il messaggio
più bello che ci lascia la nascita di questo K-Kids, che
mi onoro di annoverare nella famiglia kiwaniana. Una
nuova generazione di kiwaniani di una splendida scuola, ennesimo fiore all’occhiello di questa Calabria che
sta facendo molto bene, attraverso il Kiwanis, nelle attività a favore dei bambini”.
A concludere la cerimonia, il LGT Governatore della
Divisione Calabria 2, Francesco Suraci, che si è soffermato sull’importanza del service verso gli altri, verso
chi ha più bisogno, che – afferma rivolgendosi ai bambini – “sta alla base della civiltà che andrete a costruire col nostro supporto. La filosofia del Kiwanis – soggiunge Suraci – non è quella di stare chiusi dentro il
proprio club, ma di rivolgere le vostre attività all’esterno come service per fare cultura, civiltà e aiutare gli
altri”. Il “Reghion New Generation” è il terzo K-Kids
aperto a Reggio Calabria dopo quello fondato dal Club
“Città dello Stretto” nell’ a.s. 2004-2005 assieme al
Builders (rimasti in attività per tre anni) e quello fondato, appena un anno fa, dal KClub Reggio Calabria.
L’I.C. “Vitrioli-Principe di Piemonte”, su impulso del
Club sponsor Reghion 2007, entra così a pieno titolo
col “Reghion New Generation” nei programmi sponsorizzati per la leadership del Kiwanis International.
“We build bridges for children to the future”.
AKIS
Giovedì 22 Maggio 2014
UN NUOVO ESAME NON INVASIVO
CONSENTE DI DIAGNOSTICARE LA FIBROSI EPATICA
SENZA EFFETTUARE LA BIOPSIA.
La fibrosi epatica è una patologia del fegato,
discretamente diffusa, che consiste nella progressiva sostituzione delle cellule epatiche con
sostanza fibrotica extracellulare che nel tempo
può portare a gravi patologie come cirrosi e
carcinoma. La fibrosi epatica rappresenta la risposta del fegato a differenti
tipi di insulti cronici e si associa ad elevati tassi di morbidità e mortalità.
L’ELF test (Enhanced Liver Fibrosis), è un esame validato dalle linee guida
dell’EASL [2] che consiste nella determinazione della concentrazione ematica di acido ialuronico, del propeptide aminoterminale del procollagene di
tipo III (PIIINP) e dell’inibitore tissutale della Metalloproteinasi 1 (TIMP1) per
ottenere il cosiddetto ELF-score che consente di valutare l’entità della fibrosi epatica. Il fegato si trova inserito nel circolo refluo del distretto addominale, ricevendo così il sangue da tutto il tratto sottodiaframmatico del canale alimentare (stomaco, intestino tenue, intestino crasso fino all’estremità
prossimale del retto, pancreas) e dalla milza. Il flusso epatico totale è stimato attorno ai 1500ml/min (il cuore 250ml/min, il cervello 750 ml/min). Il
sangue che arriva al fegato con la vena porta è ricco di sostanze assorbite
dal tratto alimentare tra cui monosaccaridi (glucosio e galattosio), amminoacidi e lipidi. Quando si ha una compromissione della fisiologica struttura del fegato viene danneggiato tutto l’organismo perché quest’organo svolge numerose funzioni che lo coinvolgono nelle attività metaboliche e energetiche dell’intero organismo. L’epatite C può essere responsabile di fibrosi
epatica. Talora il glutine può causare incremento delle transaminasi con
Incontri d’Autore – La Cultura come esercizio di libertà
Hanno avuto inizio, con buon successo e gradimento generale, gli
incontri che l’Assessorato alle
Politiche Sociali (retto da Maria
Grazia Leone) ha organizzato in
questo periodo. Si è cominciato
con Antonio Marangolo - artista
musicista e scrittore - (nella foto
con la mamma) che è stato intervistato da Sebastiano Ambra e
che ha presentato, per l’occasione il suo romanzo “Complice lo
specchio”. A seguire “Il nome del
nulla” della poetessa Paola
Tricomi (presentata da Orazio
Caruso e con l’intervento di
Orazio Mellia) e “L’isola Prigione” di Orazio Cappellani & “Il dolore pazzo
dell’amore” di Pietrangelo Buttafuoco con una intervista incrociata tra i due
autori.
gamma-GT e fosfatasi alcalina normali (epatite da glutine) inducendo una
condizione di modesta fibrosi. L’ELF-test è importante perché consente di
evitare la biopsia epatica e, una volta diagnosticata la fibrosi, di potere intervenire con una specifica terapia bloccando o rallentando il processo fibrotico in atto. E’ bene precisare che la biopsia si deve effettuare se si sospettano patologie diverse dalla fibrosi epatica come ad esempio neoplasie.
ELF-SCORE
INFERIORE A 7.7
NESSUNA CONDIZIONE FIBROTICA
TRA 7.7 e 9.8
FIBROSI EPATICA MODERATA
> 9.8
FIBROSI EPATICA SEVERA
Dott. Giovanni Tringali,
direttore scientifico dell’I.R.M.A. di Acireale
5
A proposito de... La grande“Porcata”
Avevamo più volte invitato l’Avv. Antonio Pennisi ad intervenire nel dibattito
che, nel Comune di Aci Sant’Antonio, vede contrapposti due schieramenti.
L’uno, che sostiene la propria scelta di avere dichiarato il dissesto del
Comune e l’altro, accusato di essere stato causa del dissesto, che invece
sostiene l’inesistenza degli estremi per questa operazione straordinaria,
certamente negativa per i cittadini. L’Avv. Pennisi, già esperto dell’ex sindaco Cutuli, ha sempre, con il suo riconosciuto garbo, rifiutato una nostra
intervista. Tuttavia la nostra insistenza l’ha convinto a rilasciarla.
“Il dibattito – esordisce -, è stato puramente politico in quanto, dalle risultanze giornalistiche e da un, datato, incontro a palazzo Cantarella a cui ho
partecipato, non ho trovato spunti di carattere tecnico, salvo affermazioni di
principio, corroborati da fatti idonei per affermare sia l’improcrastinabilità
della dichiarazione di dissesto e sia i suoi presupposti. Mi e sembrato, in
ogni caso, inutile anche il ricorso al cosi detto confronto pubblico, in quanto il cittadino comune non ha e non può avere scienza e consapevolezza
per dare un giudizio. E’ come se io partecipassi ad un dibattito dottrinale
sulla scelta di fare un intervento laparoscopico anzichè laparotomico nella
chirurgia bariatrica. E che cos’è? È palese che, come sembra affermare una
parte, se il tutto si riduce a qualche milione di euro, io ci avrei pensato su
parecchie volte prima di convincermi a ricorrere alla procedura di dissesto.
È banale ma reale dire che Sindaci di comuni con più grossi disavanzi non
hanno neanche pensato di fare dissestare il proprio ente. Ho avuto l’opportunità, lo scorso anno, di assistere alcuni comuni nella identica situazione
che, poi sono andati in bonis con scelte oculate e con la collaborazione di
tutti. Ma è chiaro che ognuno la pensa come vuole pur rammentando che i
numeri sono gli unici che non consentono più interpretazioni, sono quelli e
basta.
- Avv. Pennisi, lei nel 2008 è stato nominato esperto del sindaco Cutuli
qual’era la situazione delle finanze comunali all’epoca?
Dal maggio del 2008, seppur la mia posizione venne, per detto anno, regolata a titolo gratuito nei primi di agosto, mi dedicai quasi esclusivamente ad
una due-diligence sulla situazione finanziaria dell’ente, sulla scorta dell’ultimo conto consuntivo approvato che riguardava l’anno 2007.
Fu un vero lavoraccio in quanto vennero scandagliati i consuntivi anche
degli anni precedenti.
Dall’elaborato, contenente tutti i riferimenti a documenti e agli atti amministrativi adottati, si riscontravano debiti intorno a 6 milioni di euro, un grosso
debito fuori bilancio nei confronti di una partecipata ed una notevole massa
di anomalie che, se fossimo stati nel campo dei bilanci civilistici, avrebbero
inficiato di nullità le scritture contabili e i relativi bilanci.
L’elaborato venne trasmesso al Sindaco che dopo averlo esaminato e chiesto chiarimenti si rese conto che la situazione era veramente drammatica
ed in una riunione dove parteciparono i responsabili dei settori interessati
oltre che l’assessore al bilancio dell’epoca ed io, si decise che le misure da
adottare per riequilibrare i conti erano quelle previste dalla legge cioè la
revisione delle aliquote Tarsu e (allora) Ici e l’applicazione dell’addizionale
Irpef. Queste misure avrebbero consentito, con certezza assoluta, di predisporre un bilancio per l’anno 2009 che avrebbe previsto il riequilibrio finanziario nell’arco di poco tempo. Neppure i più pusillanimi ebbero solamente
a pensare ad un dissesto. Questi sono fatti e gli atti che li comprovano, e
cioè i bilanci, sono al Comune.
- Chiediamo che cosa avvenne a seguito di questa riunione.
Avvenne che le aliquote Tarsu aumentate vennero impugnate dall’opposizione, l’Ici non venne toccata e l’Irpef non venne mai applicata. Totale, mancati introiti di oltre 1 milione di euro l’anno.
Io non entro nel merito, come non l’ho mai fatto in quei cinque anni, dei fatti
politici che hanno determinato queste mancate scelte da parte del Consiglio
comunale ma, da semplice cittadino, mi chiedo se si rendevano conto di
quale danno veniva perpetrato all’ente da loro amministrato. Tuttavia è singolare che l’allora opposizione oggi maggioranza non abbia esitato, ancor
prima del dissesto ma a danno consumato, ad aumentare le aliquote e ad
applicare l’addizionale Irpef.
Capisco la politica e il gioco delle parti ma quando c’è di mezzo il bene
comune…!
- Avv. Pennisi, quando lei sottopose al sindaco l’elaborato dal quale si rilevava quella massa di debiti, il Dott. Cutuli pare che venne tentato dalla procedura di dissesto.
Non mi risulta assolutamente. Anzi, poiché, anche se non menzionati,
erano evidenti gli autori del buco di bilancio risalente già ai primi anni 2000,
neanche protocollò la due-diligence. Tuttavia, mi risulta che, privatamente,
una copia venne autenticata ed apposta la data certa.
- Quindi, il “buco” non si è formato durante l’amministrazione Cutuli?
Da quanto mi risulta no. Anzi dirò di più. Il Dr. Cutuli riuscì a ridurre notevolmente l’esposizione nonostante i pochi mezzi finanziari a disposizione.
- In cosa consisteva questo “buco” e la massa di anomalie di cui ella ha fatto
cenno.
La maggior parte era relativa ad impegni di rateazione non rispettati per il
pagamento della raccolta rifiuti. Debiti risalenti al decennio precedente
neanche iscritti in bilancio. Crediti mai riscossi. Anomalie riguardanti concessioni edilizie. Decreti ingiuntivi infondati e non impugnati. Cause di risarcimento danni mal gestite.
Se un errore è addebitabile a Cutuli è quello di non avere pubblicamente
denunciato una situazione finanziaria che già nel 2008 palesava una ipotesi di dissesto. Invece, con coraggio se ne fece carico. Nella riunione sopra
accennata, infatti, il Dr. Cutuli ebbe a dichiarare con severità che lui era
stato eletto con il 70% dei suffragi non per fare dissesti o processi al passato ma per amministrare e guardare al futuro. Chi c’era lo può confermare.
- Noi abbiamo seguito giornalisticamente il Comune di Aci Sant’Antonio e
non ci spieghiamo come sino al maggio 2013 nessun consigliere comunale, funzionario o revisore ipotizzava il dissesto tant’è che il conto consuntivo 2012, giusto o sbagliato che è ancor peggio, venne approvato e subito
dopo è stato dichiarato. Come l’ho spiega lei?
Il bilancio è formato da entrate e da spese.
Le ipotesi sono due.
Se qualcuno riteneva l’esistenza di entrate non veritiere e, quindi, l’impossibilità di coprire le spese, non avrebbe dovuto approvare il conto consuntivo 2012 ma denunciare alle autorità competenti il perpetrarsi di un mastodontico falso e danno erariale.
Se invece riteneva le entrate veritiere ma insufficienti per coprire le spese
avrebbe dovuto deliberarne la copertura con gli strumenti finanziari previsti
dalla legge.
Poiché nessuno ha denunciato nulla e gli strumenti finanziari non sono stati
applicati vuol dire che, per loro, dissesto e danni erariali non esistevano. Si
vedrà cosa accadrà.
Per quanto era di competenza di qualche funzionario ed in special modo dei
revisori, mi risulta che sulla predetta seconda ipotesi sono stati molto incisivi nel chiedere l’applicazione dell’addizionale Irpef e la revisione delle aliquote Imu.
- E adesso?
I Commissari si sono già insediati.
Le aliquote sono già al massimo, l’addizionale Irpef è stata applicata, le
tariffe saranno portate al massimo ed in più ci si farà carico del compenso
ai commissari per cinque anni.
Ma la cosa più grave sarà che i creditori verranno pagati in proporzione alla
recuperabilità dei crediti.
Per chiudere, mi auguro che ormai gli animi possano calmarsi in quanto
noto parecchia fibrillazione in corso. Purtroppo la procedura di dissesto non
è revocabile. - - Quali conseguenze ci saranno per i precedenti amministratori?
Una indagine seria da parte della Procura della Corte dei Conti non può prescindere dal brocardo latino “causa cause est causa causati”. Un evento
è stato causa di un altro evento e così a cascata. Pertanto l’istruttoria dovrà,
ritengo, obbligatoriamente attenzionare i motivi della formazione del dissesto e gli atti amministrativi, attivi o omissivi, che lo hanno determinato. Se si
va oltre i cinque anni certamente gli eventuali reati amministrativi saranno
prescritti ma, almeno, l’opinione pubblica saprà chi li ha commessi.
- Un’ultima domanda. Avv. Pennisi ma che cos’è la chirurgia bariatrica di
cui diceva prima.
Era un modo di dire. Comunque, ho letto che nel mondo dello spettacolo le
attrici per mantenere la linea ricorrono ad interventi gastrorestrittivi che
riducono lo stomaco e possono essere fatti o con incisione dell’addome
(laparotomia) o senza incisione (laparoscopia). Contento?
Noi si, i cittadini santantonesi….un poco meno !
T.C.
6 Giovedì 22 Maggio 2014
Giovedì 22 Maggio 2014
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AKIS
Sabato 22 Maggio 2014
Una nuova rubrica che,
speriamo, possa essere
continuamente arricchita
anche dalle vostre segnalazioni, per dare spazio e
fare conoscere nuovi
talenti
del
nostro
Territorio
“Acireale: Strategie per lo sviluppo”
Un importante convegno “Acireale: Strategie per lo sviluppo” si è tenuto
recentemente al Palazzo del Turismo con relatori: dott. Silvio Alessi
(Sviluppo delle imprese nel mercato estero)- dott. Pietro Agen (Politiche a
sostegno del commercio di vicinato e i centri commerciali naturali)- dott.
Debra
Antonio Amati (Investire in innovazione tecnologica:vantaggi e competitività )- ing. Concetto Bosco (Partenariato Pubblico Privato per la realizzazione e gestione delle opere pubbliche)- dott. Fabio Cile (Salvaguardia e
valorizzazione delle riserve come volano di sviluppo del territorio)- dott.
Paolo Di Caro (Sport, inclusione sociale, finanziamenti europei: strumenti e
opportunità)- dott. Michele Faro ( Prodotti agricoli di qualità e valorizzazione del territorio)- dott. Stefano Ravelli (Sistemi turistici locali: le buone prassi del Trentino). E’ intervenuto l’ing. Michele Di Re. ph Fabio Consoli
LA MAGIA DEL TRUCCO
L'art Director dell'Azienda Cosmetica Isadora, Enrico Gambera, ha condotto in maniera egregia un corso di make-up. Molte di noi pensavano di sapere tutto, ma, dopo qualche minuto, ci siamo accorte che anche le operazioni
preliminari, necessitano di opportuni accorgimenti. Spaziando dalle pelli
giovani alle più mature, il brillante Enrico ci ha " illuminate e incantate" con
la sua competenza, disponibilità e la magia del suo trucco!!!
L’elegante e funzionale Sala Conferenze
dell’Irma di Acireale
Farmacia Dott. Teresina Ferreri & C.
Tel. 095 7921871 - [email protected]
Piazza Cantarella, 10 - ACI S. ANTONIO
snc
Debra Lupo, in arte Debra, nasce a Catania il 9 ottobre 1991. Con grande
amore verso la musica , inizia a cantare all'età di 6 anni e già da piccolissima, mostra notevoli doti canore..
Partendo da un esempio come LAURA PAUSINI, si lascia trasportare da
artisti come CHRISTINA AGUILERA, MARIAH CAREY, ANASTACIA, ALICIA KEYS ecc.. Dunque il suo sound si forma su basi Pop, R & B e Soul.
Il suo percorso artistico comincia a 16 anni, quando per una scuola di danza
canta Memory tratto dal musical Cats. A 17 anni , si aggiudica il primo posto
al concorso " Vota la voce " con Walk Away di Christina Aguilera, vincendo
anche l'edizione successiva l'anno seguente. Nel frattempo partecipa al
programma di Mtv, Trl grazie ad un contest on line nel quale venne selezionata tra milioni di utenti. Successivamente la vedremo impegnata con
Antenna Sicilia nel programma Domani Festival. Partecipa anche alla trasmissione " Musikando " su Mediterraneo Sat. A 18 anni parte per affrontare i provini di Amici e X factor. Nella 13° edizione del Lennon Festival si
aggiudica il 2° posto nella categoria Cover. Arrivando ai giorni nostri Debra
inizia a collaborare con " MADA EVENTI ", diventando nota come vocalist
e performer nelle discoteche catanesi. Nell'estate 2013 la vediamo trionfare presso la Spada D'Oro con i RockOfTheSoul, trio acustico creato da lei
stessa, che la porta a vincere il primo premio con l'inedito " Vittima di un
sogno ". In quest'occasione i RockOfTheSoul, portano a casa anche i
seguenti premi: Miglior Perfomance,Miglior arrangiamento e Premio
Innovazione. Il trio partecipa anche ad AreaSanremo, contest che permette a due o più vincitori di accedere alla categoria giovani, presso il Festival
Della Canzone Italiana. Ad oggi, Debra ritorna solista per iniziare a lavorare sul suo primo ep. Hope, nasce come un grido di speranza, quella speranza che ti fa credere ancora nei sogni anche quando si è già troppo gran-
di per sognare. I 5 brani contenuti in quest'irriverente lavoro musicale, sono
interamente scritti e musicati dalla stessa Debra e arrangiati da M. Di Dio,
ad esclusione della cover riarrangiata che l'artista ha voluto inserire di buon
auspicio, in quanto con questo brano, riconosciuto come suo cavallo di battaglia, ha portato a casa parecchi trofei. Stiamo parlando della splendida
Walk Away di Christina Aguilera. Gli altri 4 brani ( Solo Rumore, Cantavo di
Te, Hope e Cocaine Ft. Eva Rea ) sono il frutto di una crescita personale e
musicale. Il risultato di un percorso tortuoso sia di vita che di spettacolo.
A lanciare Hope, sarà il singolo " Cantavo di te ", brano che parla di tradimento e di amore misto ad inganno. In generale può essere definita una
ballata pop-melodica. Il video clip alla quale seguirà l'uscita dell'Ep, godrà
della regia di Lidia Riolo. Il secondo brano in italiano, " Solo Rumore ",
richiama le passate sonorità anni '80 '90. La tematica principale di questo
brano è il " SORRIDERE AI PROBLEMI " . Infine, a chiudere questo lavoro, troviamo Cocaine in collaborazione con la rapper siciliana Eva Rea (da
seguire con molto interesse). Il titolo può trarre in inganno! Non è un pezzo
educativo sulla droga, ne incita a farne uso. Si tratta solo del lato più sensuale dell'artista, che si identifica in una " ragazza cocaina " ovvero una
creatura che crea dipendenza agli uomini. Sonorità R&B per questo brano,
che si prevede esca come secondo singolo per Hope.
Hope è uscito il 30 aprile 2014 disponibile in formato digitale, potete seguire DEBRA sulla sua pagina ufficiale di facebook e sul suo canale youtube!
Inoltre sarà in giro tutta l'estate per promuovere questo progetto, insieme
al suo staff e la Debra's Band
Eventuali nuove segnalazioni sono da inviare al nostro giornale
o a Giuseppe Maesano ([email protected])
AKIS
Primo Istituto Comprensivo “F. De Andrè”
Il 5 giugno 2014, alle ore 20,00,
nel cortile del Primo Istituto
Comprensivo “F. De Andrè” di Aci
S. Antonio, avrà luogo la cerimonia di intitolazione della scuola a
Fabrizio De Andrè. Ospite d’onore della manifestazione, patrocinata dalla Fondazione De Andrè,
sarà Dori Ghezzi, mentre sul
palco si esibiranno il coro della
scuola e la band “Quelli che
non…”. Interverranno all’evento le autorità scolastiche, civili e religiose del
territorio. La decisione di dedicare questo Istituto Comprensivo a Fabrizio
De André è nata dalla constatazione che questo cantautore/poeta, ha rappresentato una pietra miliare nella cultura della seconda metà del
Novecento, e che le sue canzoni sono ormai presenti nelle antologie scolastiche per il loro contenuto e per il valore che esse trasmettono. Durante
l’anno tutti gli alunni, di ogni classe, hanno imparato diversi brani e li hanno
reinterpretati e suonati. Nei prossimi anni la figura di questo grande
poeta/cantautore sarà ulteriormente studiata dagli alunni perché essi possano comprendere il messaggio di amore e di fratellanza che De Andrè ci
ha lasciato in eredità.
Venera Eleonora Russo
Giovedì 22 Maggio 2014
L’ARPA a S.M. Ammalati
L’appello di una mamma distrutta (per sempre) dal dolore.
“Aiutatemi condividendo per far conoscere la verità...
“Nei mesi scorsi, nella frazione acese di S.M.Ammalati, alcuni casi di anomali funzionamenti di apparecchiature elettroniche sono stati segnalati dai
residenti di via Glorenza in prossimità di un ripetitore di segnale telefonico.
Ho sottoposto la preoccupazione degli abitanti della zona agli uffici comunali con i quali abbiamo concordato di procedere alla richiesta di rilevazione dell’inquinamento ambientale del ripetitore visto che non erano disponibili nei database comunali i dati tecnici. Con celerità sono stato contattato
dai tecnici dell’ARPA, Agenzia Regionale per la prevenzione e la
Protezione dell'Ambiente, per procedere in loco al controllo dell’inquinamento ambientale generato dal ripetitore. Ieri mattina il dott. Platania e la
dottoressa Vittorio, in collaborazione con la stagista Ing. Interdonato,
hanno proceduto all’attività di rilevazione dei dati relativi al ripetitore di
segnale di via Glorenza, constatando che gli abitanti della zona limitrofa
Con l’ultima udienza (15 maggio ) è stato escluso oltre ogni ragionevole
dubbio che si sia trattato di suicidio o incidente , ma che il colpo e partito
da terzi... Con mio figlio c'era solo il Privitera quindi non è stato che lui.../
aiutatemi a far conoscere la verità condividendo questo mio messaggio (su
facebook, ndr) affinché questo assassino venga riconosciuto e allontanato
dal suo posto di lavoro che ancora esercita indisturbato....non lo ha fatto la
legge non lo ha fatto l'ordine degli psicologi e nemmeno il suo direttore,
anzi lo ha difeso e sostenuto lasciandolo esercitare tra i ragazzi con problemi incapaci di difendersi non lo ha fatto il distretto sanitario di competenza ne i politici perché per Acireale l'unico caso da attenzionare è stato il
caso Raciti, ne chi doveva prendere provvedimenti. Facciamolo noi come
comunità perché è vergognoso lasciare circolare libero un elemento simile
non si può far passare inosservato un fatto così grave perchè non dobbiamo piangere un'altro caso Zappala…”.
Una “Vita bizzarra” di Elisabetta Villaggio
E’ una storia nella storia, quella vissuta da
tanti di noi, oppure dai più giovani appresa
sui libri di scuola. La storia con la “esse”
maiuscola, quella degli anni Settanta, artefice del cambiamento dei costumi di una
società rinata dopo le macerie della
Seconda Guerra Mondiale, allora non più
vicina, ma neppure troppo lontana per non
risentirne ancora le conseguenze.
E’ una storia che si snoda su due binari,
percorsa da vagoni dove i personaggi viaggiano portando ciascuno dentro di sé le proprie vicende nell’apparente compagnia o
nella reale solitudine. E’ una storia che
diviene la nostra storia, generosa nell’ elevarci al di sopra degli eventi,
impietosa nel farci sprofondare nell’inquietudine del tempo. E’ “Una vita bizzarra” (Città del Sole, pp. 237, euro 12), la nuova fatica letteraria di
Elisabetta Villaggio, con prefazione di Paolo Villaggio Figlia d’arte, regista,
autrice e docente, ci regala un testo da assaporare a poco a poco, un testo
il cui fascino non si esaurisce dopo averne completato la lettura, le cui emozioni non tacciono dopo averlo riposto in uno dei tanti scaffali delle nostra
libreria perché è un romanzo vibrante, diretto, elegante nello stile, ricco
nella forma.
E’ un libro appassionante dove Rosa, la protagonista, è dentro ciascuno di
noi, uomo o donna, è quello che siamo o che vorremmo essere, circondata da un carosello di presenze costanti e no che le fanno da cornice in una
trama intessuta con una totale sincerità intellettuale e con un’assoluta naturalezza che conquista,
Rita Caramma
Il libro sarà presentato,. Presente l’autrice, venerdì 30 Maggio 2014
alle ore 18, nella sala conferenze dell’Istituto Ettore Maiorana
di via Felice Paradiso, 2 ad Acireale
Presso l'Aula Magna del Liceo
Scientifico
"Archimede
in
Acireale, sono stati premiati gli
studenti del concorso sulla
LEGALITA' Anche per il corrente
anno scolastico 2013-2014
l'AS.AR.A. "Rosario Livatino ",
con la collaborazione dei dirigenti e referenti alla legalità, ha riproposto agli alunni frequentanti le
scuole acesi di l° e 2° grado, la
elaborazione di uno scritto vertente sul contrasto alla mafia, al
racket e ad ogni altra forma di illegalità. L'Associazione sin dalla
sua costituzione ha sempre
avuto, come vocazione principale, quella di contribuire alla educazione dei giovani alla cultura
ed al rispetto delle leggi in un' otti-
non sono esposti a pericoli e che i valori rilevati sono ben al di sotto del
limite previsto dalla normativa vigente. I tecnici si sono inoltre resi disponibili ad effettuare lo stesso test del ripetitore di segnale posizionato nei pressi di via Castagneto ed anche lì le abitazioni che si trovano in zona possono ritenersi al sicuro. Ringrazio i tecnici dell’ARPA che si sono resi disponibili a chiarire ogni dubbio e darmi tutte le delucidazioni in merito che condividerò con i residenti delle zone coinvolte. Sono soddisfatto perché in
pochissimo tempo siamo riusciti a dare una risposta concreta che tranquillizza tutti. Ringrazio gli uffici comunali nella persona del Dott. Stella per la
disponibilità e professionalità dimostrata, a riprova del fatto che la pubblica
amministrazione può funzionare in maniera efficace ed efficiente.”
I continui appelli di Mario Finocchiaro per l’Ospedale
Mario Finocchiaro, consigliere comunale uscente (si ripresenta al consiglio
nella prossima tornata elettorale), personaggio che da sempre si occupa
dei problemi legati alla sanità in particolare all’ospedale di Acireale, lancia
continuamente appelli e solleciti affinchè i
gravi problemi che investono questo settore siano eliminati e, finalmente, risolti.
Pronto soccorso, posti letti, personale
medico e paramedico …. attrezzature che
potrebbero farne della nostra sanità, se
adeguatamente potenziati, un fiore all’occhiello e, soprattutto, una fonte di serenità
per le persone che in un modo o l’altro
vivono qualche patologia. .Per l’occasione lo stesso Mario Finocchiaro, instancabile, per la verità, ha raccolto anche firme
per migliorare i servizi ospedalieri che,
malgrado alcune eccellenze nell’ospedale,contiene alcune criticità da dovere
assolutamente essere risolte.
www.akis-aci.com
Via Vitt. Emanuele, 35
ACI S. ANTONIO
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ca di prevenzione "Honeste
vivere, alterum non laedere,
suum cuique tribuere., Vivere onestamente, nessuno danneggiare, dare a ciascuno il suo. - Questi sono i
tre massimi precetti del vivere civile, secondo Ulpiano,
che le giovani leve debbono
sempre praticare per la rinascita dell' Avvenire non più
popolato da soprusi, da corruzione, da comportamenti
mafiosi ... non più' 'homo
homini lupus". Durante la
manifestazione si è esibita
l’artista Loredana Marino,
applauditissima dal folto ed
entusiasta numero di studenti che hanno partecipato
alla mattinata.
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AKIS
Giovedì 22 Maggio 2014
Festa di S. Alfio ad Acireale
Si è celebrata quest'anno con particolare solennità
nella Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di
Acireale la festa dei Santi fratelli martiri Alfio, Filadelfo e
Cirino. L’intento è stato quello di valorizzare e rimettere
in luce un’antica tradizione di culto, molto radicata nella
predetta chiesa, come dimostrano l’esistenza di un altare con l'antica, seicentesca tela, opera del pittore acese
Giacinto Platania, e di un gruppo statuario del 1818, di
probabile attribuzione a Ignazio Castorina Canzirri. Su
input di Carmelo Falcotti, che ha sollecitato la confraternita dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino, nelle persone
del Rettore Giuseppe Calì e dell'Assistente maggiore
prof. Franco Calì, nonché il Rettore della Basilica, don
Salvatore Scalia, è stato ideato e, quindi, realizzato un
programma, incentrato sui momenti liturgici forti e ricco
di contenuti, che ha registrato anche il coinvolgimento
di diverse realtà ecclesiali cittadine. Il triduo di preparazione, infatti, ha visto la partecipazione della Corale
Polifonica “Mater Misericordiae” di Piano D’Api, diretta
dal M° Andrea Quattrocchi, dei gruppi diocesani di preghiera di San Pio da Pietrelcina, della Cappella
Musicale “Quis ut Deus” di Acireale, diretta da Antonella
Grasso, dell’associazione Cristo Nuova Speranza, guidata dal diacono Giacomo Trovato, della corale polifonica “Laudate Dominum” di Acireale, diretta dal M°
Rosaria Borzì, e della comunità parrocchiale del
Santuario “Maria SS. di Loreto”, guidata da parroco
Don Gianpaolo Bonanno. Giorno 9 maggio, vigilia della
festa, la celebrazione dei primi vespri della solennità di
Sant’Alfio è stata presieduta da Mons. Guglielmo
Giombanco, Vicario Generale della Diocesi di Acireale,
che ha successivamente celebrato la Santa Messa,
animata dalla corale polifonica “Cor Jesu” di Acireale,
diretta dal M° Maria Grazia Maugeri. Il 10 Maggio,
memoria liturgica dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino, il
suono a festa delle campane, in mattinata, ha annun-
ziato la giornata festiva dedicata ai Santi fratelli Martiri.
Solenne e allo stesso tempo sobria la concelebrazione
eucaristica vespertina, presieduta - in una chiesa gremita di fedeli - da mons. Giuseppe Malandrino, vescovo emerito di Noto e, in precedenza, anche Acireale
(dal 1980 al 1998), che è stato accolto al suo arrivo in
piazza Duomo dai rappresentanti delle confraternite ed
associazioni aventi sede nella Basilica.
Mons.
Malandrino, che tutti ricordiamo nel corso del suo ministero episcopale ad Acireale per il suo zelo pastorale e
la parola appassionata (doti che, nonostante gli anni
trascorsi, ha conservato brillantemente), nella sua
apprezzata omelia ha sottolineato come i Santi sono
modelli da imitare, testimoni della Fede in Cristo, invitando i fedeli a vivere con coraggio quella stessa Fede
che questi Santi hanno testimoniato. Al termine della
funzione - animata dalla corale polifonica “Akàthistos”,
diretta dal M° Carmelo Falcotti - i simulacri dei Santi fratelli Martiri sono stati portati sul sagrato della Basilica,
dove le cinque corali che hanno animato le diverse liturgie della settimana, hanno eseguito la cantata in onore
dei Santi, composta dall’indimenticato don Antonino
Maugeri, già Decano della Basilica ed apprezzato compositore musicale. A conclusione, dopo un ultimo, festoso scampanio, è stata impartita da mons. Malandrino la
solenne benedizione con le reliquie dei santi. Il celebrante, nel salutare i presenti, ha avuto belle parole di
commosso ricordo degli anni in cui, da quello stesso
sagrato, si rivolgeva ai fedeli acesi in occasione della
solenne processione del “Cristo morto”. Al rientro in
chiesa i simulacri dei tre santi sono stati posti davanti
l’altare laterale della Basilica a loro dedicato, dove sono
rimasti esposti fino a domenica 18 maggio. L’auspicio di
tutti è che il prossimo anno la celebrazione della festa,
mantenendo lo stesso stile solenne, gioioso ma composto (non sono stati sparati fuochi d’artificio) sia ancora più sentita e vissuta in quella stessa Fede, testimoniata dai Santi e che deve spingere i fedeli alla medesima testimonianza.
Guido Leonardi
Università e formazione tra tradizione e innovazione
Consegna attestato di apprezzamento per il
Club Lion Trecastagni, Presidente Rosa Maria
Schinocca dal Governatore Prof. Avv.
Gianfranco Amenta.
Presentazione del progetto
dell’Università Telematica San Raffaele di Roma
Nella sede di Acireale della Direzione generale del
Credito Siciliano il mondo produttivo, del credito e della
dottrina ha incontrato l’Università telematica San
Raffaele per dibattere sul tema “Università tra tradizione
e innovazione”. Scopo dell’iniziativa è stato quello di attivare una dinamica virtuosa, volta a innalzare la soglia
educazionale del nostro paese, coniugando i principi tradizionali più qualificanti del nostro sistema formativo con
le nuove esigenze di un sistema produttivo, economico
e sociale in rapida trasformazione.
Per Saverio Continella, Direttore Generale del Credito
Siciliano, le università sono le istituzioni depositarie della
conoscenza e rappresentano il principale veicolo per la
diffusione delle innovazioni e dei cambiamenti in tutti i
settori disciplinari. Ne deriva che un’istituzione universitaria è potenzialmente garanzia di crescita e di miglioramento per il territorio in cui è insediata. Affinché ciò si
realizzi i rapporti e le relazioni tra università e contesto
Senza enfasi ma con senso di responsabilità e consapevole del difficile momento che sta attraversando la
Città di Acireale, ho deciso di candidarmi al Consiglio
Comunale. Lo faccio per fornire anche il mio contributo derivante dalla trentennale esperienza di Manager
che ha fatto dell’I.R.M.A. un Istituto clinico-diagnostico
di rilevanza nazionale e che attira utenti anche da fuori
regione. Sono fortemente convinto che l’emergenza
del momento si possa
superare con un sindaco capace e di
consolidata
esperienza e
dinamicità:
per questo
sto sostenendo con
convinzione
l’Ing
Michele Di
Re a Sindaco
della Città di
Acireale Qualora
dovessi ritenere utile
la mia presenza in consiglio puoi votarmi così come indicato in questo fac-simile. Metto l’impegno e la disponibilità, se mi dai il consenso, insieme possiamo portare avanti il “PROGETTO PER ACIREALE” verso un futuro migliore per noi e
per i nostri figli. Sto sostenendo la professionalità e la
managerialità dell’Ing. Michele Di Re, candidato
Sindaco di Acireale. Io ci credo!
sociale ed economico in cui operano devono essere tali
da garantire una comunicazione efficace e il trasferimento del bagaglio di innovazione e di competenze dall’università al territorio. Di fronte ai cambiamenti epocali
e alle sfide odierne che il mondo pone, l’Università, sia
nella sua forma tradizionale che in quella telematica,
rappresenta non solo il luogo di formazione della futura
classe dirigente, ma è e vuole essere soprattutto luogo
strategico di incontro e ricerca, incubatore di idee nuove
e alternative necessarie allo svecchiamento del sistema
politico, economico e sociale. L’efficacia del sistema
educativo è quindi il tema principe per il rilancio della
crescita di ogni Paese in condizioni di sostenibilità. E
come sottolinea il Prof. Garaci Rettore dell’Università
Telematica San Raffaele: “L’università può e deve esse-
re culla di un nuovo e diverso paradigma dello sviluppo.
Indispensabile per fare sistema e rendere l’economia più
competitiva, deve potenziare i progetti di concertazione
con le amministrazioni locali, nonché con il mondo produttivo. Oltre a innalzare la soglia educazionale (formazione universitaria e longlife) in maniera conforme alle
esigenze del mondo del lavoro”.
Precisa inoltre il Dott. Pasquantonio, Presidente
dell’Università San Raffaele: “Siamo qui in Sicilia non
solo per creare indispensabili collegamenti con il sistema produttivo, il cui contributo è indispensabile nella
costruzione di un sapere utile, trasformabile in valore di
mercato, ma anche per presentare un modello di formazione “sostenibile”, democratico nella sua accessibilità,
indispensabile per l’innalzamento della formazione universitaria del sistema Paese. In ciò non può esserci concorrenza ma solo collaborazione e integrazione fra
Università tradizionale e on-line”.
Nel contesto odierno in cui le nuove generazioni hanno
difficoltà dopo gli studi a trovare il “lavoro giusto”, dove è
aumentato il senso di sfiducia e di utilità nella formazione, dove il calo demografico riduce “fisiologicamente” la
presenza dei giovani nelle aule e ancor di più le difficoltà
economiche di molte famiglie attuano una selezione forzata sui percorsi formativi dei nostri giovani, l’Università
deve agire secondo un obiettivo comune ponendosi
come punto di riferimento del rapporto formazione-lavoro-sistema sociale. Una vera e propria sfida, in questo
panorama poco confortante, che impone di focalizzare
l’attenzione non solo sull’orientamento delle scelte di formazione verso indirizzi di studio più funzionali alla crescita del Paese, ma anche sull’orientamento in quanto
informazione, conoscenza di sé e necessaria scoperta
dei propri talenti.
Un’Università, dunque, che si rinnova continuamente e
produce, come fa notare il dr. Angelo de Luca, esperto in
internazionalizzazione delle aziende: “Bisogna pensare
oggi un’Università internazionale, aperta al confronto
con il mercato globale e capace di fabbricare idee nuove
e coraggiose, da sviluppare anche all’estero dove il
know-how italiano è richiesto e incentivato”.
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti: - Prof.ssa Maria Rita Ferragina, Docente
Comunicazione dell’Università San Raffaele – Roma
- Dott. Saverio Continella, Direttore Generale Credito
Siciliano - S. Eccellenza Monsignor Antonino
Raspanti, Vescovo di Acireale - Prof. Enrico Garaci,
Magnifico Rettore dell’Università San Raffaele –
Roma - Avv. Carola Parano, Referente Sede distaccata - Sicilia - Dott. Angelo de Luca, Docente di progettazione comunitaria e Esperto internazionalizzazione aziende
L'Università Telematica San Raffaele Roma è un Ateneo
abilitato a rilasciare titoli di studio con valore legale
nell'Unione Europea (D.M. 8 maggio 2006). L'offerta
didattica è erogata in modalità E-Learning, attraverso l'utilizzo di internet e delle nuove tecnologie digitali. La piattaforma, consente una reale flessibilità di gestione dei
tempi: lezioni, dispense, materiale illustrativo e forum di
confronto sono disponibili 24
ore su 24. Le prove finali sono da sostenersi in modalità
frontale nelle sedi di Roma, Milano e Acireale. L'Ateneo
mette a disposizione borse di studio e agevolazioni dedicate agli studenti meno abbienti e più meritevoli.
AKIS
Giovedì 22 Maggio 2014
Rientrando da Berlino
I farmaci
che prendevi
in ospedale
adesso
te li diamo noi
CINE FOTO CLUB
“GALATEA”
5 GIUGNO 1964 - 5 GIUGNO 2014
Aprile 2014, sei giorni tra Amburgo, Berlino e Dresda: un itinerario che rappresenta uno spaccato della realtà della Germania del nord per comprendere cosa sia accaduto in Italia per meritarci il lento ma inesorabile declino che
sta lacerando la società civile del nostro paese da un ventennio ad oggi.
Il mondo è cambiato e cresciuto di gran misura in ogni luogo civilizzato;
anche nella Cina post comunista lo sviluppo economico-sociale è in linea
con quanto sta accadendo in ogni parte del mondo. Chi è stato in Cina
vent’anni fa e vi è ritornato oggi rimane stupito di quanta strada sia stata fatta
in termini di realizzazione di infrastrutture materiali ed immateriali. Lo stesso
è accaduto in Catalogna,dove risaltano gli esempi di Barcellona e Valencia;
in Sassonia, con Amburgo e Berlino; in Brasile, con Rio de Janeiro e San
Paolo; in India, con Nuova Delhi;in Malesia, con Kuala Lumpur, e mi fermo.
E allora perché da noi è tutto fermo? Basti pensare all’area metropolitana di
Catania: l’unica opera pubblica di rilievo realizzata, ma solo perché era
diventato impossibile attraversare la città, è stata la circonvallazione,dotata
di alcuni svincoli per l’inversione di marcia e qualche rotonda. Fatta eccezione per questo progetto, c’è stata una mancanza totale di qualsiasi realizzazione pubblica di tipo infrastrutturale, che pure sarebbe stata indispensabile
per consentire alla città di progredire e mettere i cittadini nelle condizioni di
competere a darmi pari sul grande mercato che la globalizzazione ha generato, senza che i nostri politici se ne accorgessero.
Nell'attuale Germania, che in questi giorni ho avuto modo di visitare, l’ambiente e le nuove tecnologie ad esso legate giocano un ruolo preponderante nella politica di sviluppo economico e riconversione industriale. Vi si possono vedere a perdita d’occhio campi destinati all'eolico, alla coltivazione
della colza con i suoi fiori gialli simili alla camomilla, impianti fotovoltaici.
L’impegno perla valorizzazione dei beni culturali è altissimo, e dove non ci
sono monumenti o vestigia del passato si organizzano mostre dedicate a
personaggi storici o a celebrità internazionali che si siano distinte in tutti i
campi della scienza, della cultura,dell’arte, dello sport, creando un possente
volano per l’economia delle città. Anche la mostra su Wei Wei, famoso dissidente cinese, diventa occasione di sviluppo economico per Berlino. Si
vedono affluire milioni di visitatori che praticano il turismo culturale e che
danno lavoro a migliaia di persone nei comparti dell’accoglienza,della ristorazione, dei trasporti, del commercio.
Ho potuto rilevare come l’edilizia e l’architettura vengano tenute in grande
considerazione nell'ambito delle politiche economiche: i fatiscenti magazzini
del porto più grande del mondo, ad Amburgo, sono stati trasformati in sculture a cielo aperto e strutture residenziali, recuperando migliaia di metri cubi
che prima deturpavano la città e che ora rendono eleganti questi quartieri,
facendone una sorta di tappa obbligata per i visitatori amanti dell’architettura e dell’archeologia urbana e per gli investitori immobiliari. La Germania è
dunque il luogo dove gli architetti si esprimono al meglio, incoraggiati dalle
soprintendenze, quegli stessi enti di controllo che da noi, al contrario, costituiscono quasi sempre degli ostacoli insormontabili. Dal punto di vista urbanistico ciò che ho avuto modo di vedere nelle tre città da me visitate ha dello
straordinario. Ritengo che questa sia una valida strategia per sviluppare l’economia: l’edilizia è il comparto che attiva più di tutti gli altri l’indotto. Ogni
edificio, soprattutto quelli vecchi dell’ex DDR, rappresenta un’opportunità di
lavoro: dal rivestimento esterno alla ristrutturazione degli interni, con l’obiettivo dell’efficienza energetica in primo piano.
Davanti a questi scenari, facendo il parallelo con quanto accade nel nostro
Sud Italia ed in particolare in Sicilia, c’è da chiedersi: cos'è che ci blocca?
Si diceva: la mafia nel catanese non esiste, per lo meno quella violenta che
la cinematografia ci ha proposto in tutte le salse, facendoci credere che
fosse un fenomeno del secolo scorso destinato ad esaurirsi. Invece la mafia
ha cambiato pelle e comportamento, mimetizzandosi tra di noi. Molti personaggi che appartengono al panorama della politica più becera del nostro
paese sono, in realtà, membri della mafia a loro stessa insaputa.
Nella mia vita lavorativa ho conosciuto tanti imprenditori, con molti dei quali
ho continuato ad avere rapporti anche durante la mia esperienza di
Presidente in Federturismo provinciale e poi regionale nell'organizzazione
confindustriale e oggi, dismesso quell'incarico, ne rivedo alcuni asserviti al
sistema affaristico dell'innominabile.
L’innominabile è un personaggio che, non di rado, puoi incontrare per strada, a Catania, e che, ti accoglie sempre con un sorriso tra il beffardo e il suadente. Ogni siciliano che abbia intrapreso un’attività sociale, imprenditoriale
o politica, ha avuto l’onore di essere ricevuto alla sua corte. Questo essere,
reale o virtuale che sia, fa di tutto per conoscerti, e spesso accade che i suoi
gregari trovino il modo di condurti da lui senza che nemmeno tu l’abbia chiesto. La conversazione scorre amabilmente su vari argomenti, e nel frattempo il calcolatore che il misterioso personaggio ha in testa cerca di stabilire il
tuo valore e di classificarti. Immagino che ci siano diverse fasce di colloca-
Un brindisi dall’Ibis Styles
AK IS
IL GIORNALE
DEL TERRITORIO
DELLE ACI
11
zione, come nei gironi danteschi: sarebbe interessante sapere come si viene
classificati; fatto sta che si subisce tutto il suo potere e se hai delle ambizioni e pochi numeri per arrivare dove vorresti, ecco che lui cerca di capire cosa
saresti disposto a fare.
Accade dunque che centinaia e centinaia di persone vengano segnalate da
questo personaggio per ricoprire posizioni di maggiore o minor rilievo, principalmente nella pubblica amministrazione, in modo da poter disporre di una
fitta rete di ossequianti pronti ad aprire o chiudere le porte ad un suo cenno,
come i siciliani fanno da secoli: un leggero quasi impercettibile movimento
del capoverso l'alto vuol dire no, verso il basso vuol dire sì. Il fascino ammaliante della notorietà e il narcisismo insito nell'animo umano completano,
anche nei riguardi del più pio, il micidiale meccanismo fondante sulla fitta
rete di contatti. Un meccanismo simile ad una ragnatela, la cui conformazione strutturale, ancora misteriosa per la tecnica ingegneristica, la rende capace di resistere anche alla forza degli uragani. Una tela costruita in quarant’anni e in modo che i cedimenti locali non pregiudichino la funzionalità
complessiva dell’intera rete, che può essere così rammendata quando serve
ma non viene mai distrutta.
Con questo possente strumento e facendo leva sulle miserie umane diffuse
ovunque in dosi massicce, la nuova mafia catanese ha svolto il suo operato
nella Sicilia orientale nel corso degli ultimi 40 anni, mettendo la museruola
anche ad anacronistici mafiosi del calibro di Santapaola e degli Ercolano, e
alle diverse cosche che infestavano la città tra gli anni ‘70 e ’90:i Laudani, i
Savasta, i Di Mauro, lo Sciuto, detto Coscia ed altri e, di riflesso, ha limitato,
almeno esteriormente, le attività criminali delle famiglie contrapposte; come
nel caso del sodalizio Sciuto-Cappello, dei Piacenti detti “i Ceusi”, dei Pillera,
dei Cursoti e altre ancora (fonti Ministero dell’Interno, www.interno.gov.it).
Un ruolo sociale, direbbe qualcuno fra il serio ed il faceto, avrebbe svolto
quest’uomo capace di attrarre anche alti rappresentanti delle più alte istituzioni, pur sapendo che l'incontro avrebbe potuto essergli fatale. La sua capacità di frenare le iperboli dei fattivi, nel bene o nel male, gli ha spianato la
strada in ogni sua iniziativa consentendogli di non incontrare contrapposizione alcuna. Negli anni del boom economico, quando i Cavalieri del lavoro
costituivano il rapporto con Santapaola, ecco che la frequentazione si consolidò a tal punto che il mafioso-soldato numero 1 della Sicilia orientale poteva circolare liberamente per le strade catanesi e frequentare le sedi dei
Cavalieri ai quali assicurava protezione con presidi fissi.
Questa frequentazione ha reso uno pseudo servigio alla strategia della quiete apparente, subito dopo gli anni ‘70/’80 (gli anni di piombo), con 100 morti
ammazzati l’anno solo nella provincia catanese, spianando la strada ad ogni
genere di corruzione, con la classe politica regionale e nazionale totalmente
asservite. Un cancro le cui metastasi hanno raggiunto tutto seminando
morte, distruzione,desertificazione sociale ed industriale; una vera e propria
atomica che uccideva lentamente senza possibilità di guarigione.
Ed ecco consolidarsi il patto di ferro con le cosche della Sicilia occidentale,ovvero: non mettere piede a Palermo per iniziative imprenditoriali ma operare solo attraverso i suoi onorevoli, che sono tanti, per legiferare a favore
dell’innominabile producendo ricavi per l’organizzazione etnea ed enormi
costi per la collettività.
La mafia a Catania “non esiste”, ma il tessitore della ragnatela più potente
d’Italia opera indisturbato da quasi mezzo secolo realizzando i suoi affari in
ogni settore. Ovviamente, in una economia depressa anche la sua organizzazione ha visto ultimamente vanificarsi gli investimenti nell'isola, soprattutto quelli nel settore del real estate.
Oggi, dopo mezzo secolo di oscurantismo, paghiamo tutto il peso della sua
invasiva, armoniosa e beffarda politica del finto quieto vivere. Abbiamo un’isola devastata,le finanze regionali saccheggiate, un livello di tassazione che
invece di convertirsi in investimenti e servizi peggiora le condizioni dell'intera società. Le aziende private sono quasi tutte in dissesto, i giovani si sentono privati del futuro e mortificati dalla mancanza di lavoro nel presente. In
compenso, a vaste orde di mediocri ubbidienti è consentito di vivacchiare in
posizioni di comando dalle quali, se ci fossero invece persone capaci di libero pensiero e di affrontare con la fronte alta il futuro, potremmo ricevere
benessere e sviluppo socio-economico per tutti, come avviene in tanti paesi
del mondo e anche nell'Europa sorpresa dalla globalizzazione, dei quali la
Germania è un chiaro esempio.
Le caratteristiche di questa mafia di matrice catanese non potevano essere
diverse: Catania si è sempre contraddistinta per spirito innovativo e capacità
imprenditoriale, ereditati dai fenici, ma questo sistema chiamato mafia ha
oltrepassato i confini regionali e pervaso l’intera nazione, esportando un
modello che, una volta attecchito, rimane molto difficile da estirpare.
Probabilmente scompariranno la ‘Ndrangheta e la Camorra: la prima perché,
in quanto organizzazione chiusa, è probabile che abbia vita difficile nell'era
dei social network, e la seconda perché non riesce ad operare rinunciando
alla violenza. Ma la mafia di matrice etnea è la più perfida perché inafferrabile, non la si riconosce, e gli stessi inquirenti operano con tale difficoltà da
non sapere con certezza se il proprio collega sia un alleato o un avversario.
Come uscirne? Penso ad una ipotesi radicale, la destituzione di molti tra i
pubblici funzionari che oggi abbiamo più di 45 anni e che sono stati reclutati grazie a questo sistema di ragnatele i cui filamenti sono collegati alle massonerie,alle caste politiche e alle cosche mafiose, tutti chiamati al grande
tavolo del banchetto; sistema di connivenze che indico sinteticamente con
un neologismo: massocastecosche.
Questo mio ultimo viaggio in Germania, ma anche quelli precedentemente
fatti in ogni parte del mondo, mi hanno fornito grandi spunti di riflessione ogni
volta che sono rientrato nella mia città. Oggi ho voluto raccogliere tali spunti in questa nota, che spero possa contribuire ad illuminare le scelte elettorali
dei miei conterranei che tra poco si esprimeranno per le Europee e per le
amministrative nei comuni dell’interland catanese, e che mi auguro illumini
anche i non schierati che, in questo scritto, potrebbero riconoscersi.
Concludo dicendo che anche gli affiliati alle massocastecosche, come noi
tutti, sono vittime più o meno consapevoli di questa nuova mafia etnea, per
la quale tutti stiamo pagando un prezzo insopportabile.
Salvo Zappalà
AKIS: Anno X, numero 7 del 22 Maggio 2014 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania - Sede: via M. di Casalotto 68 - 95025 Aci S.Antonio
Redazione: via Alliotta, 14 - 95024 Acireale - Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected] - Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) Tel. 095 953455 - Site: www.akis-aci.com - www.akis-acionline.com - Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Distribuzione e
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Giovedì 22 Maggio 2014
1° Concorso Musicale "Giovani Talenti 2014"
Si è conclusa, presso la Sala Cosentini dell’'Accademia Zelantea di Acireale,
la tre giorni del 1° Concorso Musicale "Giovani Talenti 2014" che tanto successo ha riscosso e per numero di iscritti che di pubblico presente, riservato agli alunni delle scuole del comprensorio acese.). Il Concorso è stato
organizzato dalla Fidapa di Acireale, guidata dall'infaticabile Presidente M°
Vera Pulvirenti. L’incontro è stato aperto dal dott. Contarino, che, dopo il
saluto inaugurale, ha avuto parole di apprezzamento per il significato educativo della manifestazione. Successivamente, la Presidente Vera Pulvirenti
ha precisato che il Concorso è stato bandito con lo scopo di valorizzare
quegli studenti, in grado di seguire contemporaneamente - con profitto e
con ottimi risultati - sia un corso ordinario di studi sia lo studio di uno strumento musicale. La Fidapa, pertanto, ha voluto conoscere e valorizzare quei
ragazzi che impiegano e suddividono il proprio tempo "libero", dedicandolo
ad un percorso formativo e di crescita spirituale e culturale: ragazzi che non
perdono il loro tempo, dopo lo studio scolastico, nei crocicchi delle strade o
delle piazze, ma che ricambiano i sacrifici dei genitori, applicandosi giornalmente con passione e dedizione, e anche con costanza ed assiduità, perché così richiede l’apprendimento di un qualsiasi strumento musicale, con
uno studio fatto con serio impegno.
La commissione giudicatrice, formata dai maestri: Vincenzo Paratore - 1°
Trombone del Teatro Massimo Bellini di Catania, Giuseppe Romeo Direttore d'orchestra, Mario Scirè - Chitarrista, Vera Gentile e Gabriella
Currenti - pianiste, Sara Scuderi - docente di musica, Samantha Fidanza violinista e Vera Pulvirenti- pianista e Presidente della giuria, ha avuto un bel
da fare, in quanto i candidati erano tutti di alto livello e quindi la scelta è stata
più articolata e spesso sofferta. Erano presenti numerose autorità, appartenenti ai clubs service cittadini: per la sez. Fidapa Catania-Riviera dei Ciclopi
la presidente Prof. Isabella Frescura e la past avv. Rosalba Murgo, che il
prossimo 23 maggio saranno impegnate nel medesimo concorso riservato
solo agli studenti delle scuole di Catania, per il Serra club il governatore dott.
Cherubino Fiorini, per il Kiwanis il past governatore ing. Filippo Lizzio, per la
Scuola “Brunelleschi” la Dirigente Scolastica Prof. Maria Elena Grassi.
Hanno vinto il primo premio assoluto 100/100: Strano Giulia, violoncellista
del 1° anno del Liceo Linguistico “Regina Elena”; Arcifa Federica Maria, pianista del 2° anno del Liceo Classico “Gulli e Pennisi”; Morani Evangelina e
Marchica Giada del 3° anno Scuola Media ad Indirizzo Musicale “G.Galilei”
e la piccola Stuto Irene, 1° anno sempre della “G.Galilei” vincitrice della
borsa di studio della Fidapa. Gli altri primi premi con votazione inferiore a
98, sono stati: Pennisi Mariapia della “G.Galilei”, la piccola arpista Venera
SIMPATICHE, BELLE e BRAVE!!!
Gli Angeli di Charlie
Rapisarda della “Giovanni XIII”, Currò Matteo della “P.Vasta”, Pennisi
Salvatore dell’Ist. Mag. “Regina Elena”, Battaglia Valentina e Russo
Samuele della “E.Patti”, Russo Giuseppe del Liceo Scientifico, il quintetto
per pianoforte e fiati della “Galileo Ferraris”. Inoltre sono stati segnalati: il
duo 4 mani Astuti Giulia e Laura Maugeri della “E: Patti”, e il pianista
Toscano Alexander del Liceo Artistico “F. Brunelleschi”. ph Fabio Consoli