K Marino Giuseppe
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K Marino Giuseppe
279 Anno 10 - n° 7 - Distribuzione Gratuita ATTUALITA’ KI S K ULTURA A INFORMAZIONE SPORT & TURISMO IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI Il mio cuore si è fatto legno e io lascio appassire l’alba. Lorenzo Marotta Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole. Stiamo attenti ai venditori di fumo. Abbiamo nelle nostre mani la possibilità (l’ultima?) di potere veramente cambiare le cose sbagliate e confermare quelle giuste. Siamo al traguardo di una competizione elettorale che, certamente al fotofinish finale, ci darà anche la consapevolezza di regalare un roseo avvenire alla nostra vita futura e a quella dei nostri figli, non dando spazio ed attenzione ai venditori di fumo. Non è difficile scegliere gli uomini giusti per il governo della Città, ma è importante dare a quelli che scegliamo tutto il valore che meritano. Turi Consoli Il libro di Maria Pia Basso “NOI DUE” , il 29 Maggio , alle ore 17,30, sarà presentato dal Cenacolo del Galatea nella Sala Conferenze della Banca Agricola Popolare di Ragusa di Acireale da Anna Ruggieri e Gaetano Pulvirenti. CENACOLO DEL “GALATEA” 22 Maggio 2014 Marino Giuseppe C.so Italia, 96 - ACIREALE 2 AKIS Giovedì 22 Maggio 2014 Lettera aperta agli elettori Imprenditore “stritolato” da mutui a tassi usurari Il Codacons denuncia per Usura una nota Banca alla Procura della Repubblica Il Codacons ha presentato un esposto denuncia per il reato di usura alla Procura della Repubblica di Catania, per due mutui stipulati da una nota Banca con un imprenditore del territorio. L’imprenditore, che a causa della crisi non ha potuto più onorare le rate del mutuo, considerato il tasso di mora, si è ritrovato con un “cappio intorno al collo”, costretto a pagare alla Banca interessi elevatissimi, ben oltre il cosiddetto “tasso soglia” che la Banca d’Italia stabilisce trimestralmente e al quale gli istituti di credito devono attenersi. Così l’imprenditore si è rivolto al Codacons, chiedendo aiuto e sostegno legale. L’Avv. Carmelo Sardella, che difende per conto del Codacons l’imprenditore “stritolato” dal sistema creditizio, una volta verificata l’avvenuta applicazione di un tasso usurario da parte della banca e diffidata la stessa alla restituzione delle somme versate, ha avuto il compito di attivare l’azione giudiziaria. Ricorda l’Avv. Sardella, responsabile dell’ufficio legale Codacons del Territorio delle Aci, che “il 9 Gennaio dello scorso anno, la Corte di Cassazione ha ribadito l’importante principio che qualora sia accertata l’applicazione da parte delle banche di un tasso “usurario”, assimilabile cioè a quello applicato dai tanti “cravattari” che ammorbano l’economia e la società travolta dalla crisi, allora si ha diritto alla restituzione degli interessi già versati alla banca e si ha diritto anche a non pagarne più fino all’estinzione del prestito o del mutuo”. “Una vicenda spiacevole, probabilmente molto diffusa, che merita un approfondimento giudiziario con un’indagine della magistratura per la verifica anche del corretto comportamento degli organi di vertice dell'Istituto di Credito, che, ricordiamo, sono tenuti a vigilare per impedire che venga superato il tasso soglia. Assistiamo ad un sistema creditizio in cui i controlli sembrano saltati, perché “i controllati”, cioè le banche, possiedono le quote di maggioranza del “controllore”, cioè la Banca d’Italia”, conclude l’Avv. Sardella. Il Codacons, quindi, invita quanti hanno stipulato mutui con gli istituti di credito a chiederne una verifica ai suoi esperti. (La sede intercomunale CODACONS del Territorio delle Aci, sita in Aci Sant’Antonio, via M.se di Casalotto n. 120, riceve il Martedì dalle ore 17.00 alle ore 20.00) "Il povero Piero" è un graffiante ritratto della società moderna, un'acuta osservazione dei vizi e delle piccole ipocrisie quotidiane in un carosello di personaggi ridicoli e spassosi, patetici e nevrotici, colti in un momento di altaritualità. Lo spettacolo ha riscosso un grande successo. Cari amici e concittadini, Vi chiedo solo un minuto di attenzione da dedicare alla lettura di questa mia “lettera aperta”. Tra poco eleggeremo il nuovo Sindaco ed il Consiglio Comunale di Acireale. Quest’anno ho scelto di candidarmi alla carica di Consigliere Comunale e lo faccio con una lista di nuova formazione, Acireale Civica, che appoggia il candidato Sindaco Michele Di Re. Mi chiamo Grasso Rosario, ho 32 anni e da 10 anni lavoro come Infermiere professionale (dal 2010 presso l'Ospedale Garibaldi Nesima di Catania), un’attività che mi consente di aiutare le persone che soffrono, stando sempre a stretto contatto con loro. L’aiuto e la cura del prossimo sono sempre state la mia vocazione: faccio parte del direttivo della Società Mutuo Soccorso “Agostino Pennisi” di Acireale, ho alle spalle anni di volontariato alla Croce Rossa e sono socio della Fratres. Conosco perfettamente le varie problematiche della nostra città e mi asterrò dal farne un elenco (questo compito lo lascio a quei politici “di professione” che sanno parlare molto bene, ma che forse sono meno bravi a risolverli i problemi!) sono un cittadino, esattamente come voi e so bene cosa serve alla nostra città. Ho sempre affrontato a “testa alta” e con coraggio le difficoltà che ho incontrato nella mia vita -questo atteggiamento positivo fa parte del mio carattere- ed è esattamente questo lo spirito con il quale intendo affrontare il mio mandato di Consigliere Comunale, qualora verrò eletto. Il mio impegno sarà quello di proporre e realizzare, per i prossimi 5 anni, soluzioni alternative alle tante problematiche che ritengo basilari e più urgenti, portando la mia esperienza e le mie capacità al servizio della nostra comunità. Ma, per fare ciò, ho bisogno del Vostro sostegno. Il Vostro voto sarà un modo per voltare pagina: dite NO a quella politica tradizionale che promette e non mantiene e date voce ad una persona nuova, fresca e onesta che, con umiltà e determinazione, si propone di cambiare il vecchio modo di fare politica. Cercate il mio programma su internet (youtube, facebook o twitter) nel video: “GRASSO ROSARIO: IO CONtrocorrenTE, con la voglia di fare e con la forza di dare”. Il 25 maggio andate a votare, perché il voto è un diritto a cui nessuno dovrebbe rinunciare, ed esprimete la Vostra preferenza scrivendo GRASSO ROSARIO e barrando con una x la lista ACIREALE CIVICA e il candidato Sindaco Michele Di Re. Ringrazio i tanti amici e parenti che mi sostengono e aiutano in questo mio impegno elettorale e ringrazio il famoso gruppo catanese Charlie's Angels- Angeli di Charlie per la gentile concessione del loro inedito (dal titolo “Moganazzi”) che fa da sottofondo musicale al mio video. Il mio slogan: IO CONtrocorrenTE Con la voglia di fare Con la forza di dare VOTA Grasso Rosario Per informazioni: 349/26 344 96 e-mail: [email protected] su youtube/twitter: Grasso Rosario: io controcorrente su facebook: GRASSO ROSARIO AK IS Giovedì 22 Maggio 2014 Quattro giornate per ricordare il disastroso terremoto di Linera dell’8 maggio 1914 Santa Venerina, in occasione della ricorrenza del primo centenario del disastroso terremoto dell’8 maggio 1914, ha dedicato quattro giornate molto intense al ricordo di quello che è stato sempre indicato come “Il terremoto di Linera”, perché ebbe il suo epicentro e il maggior numero di vittime proprio in questa che allora era una frazione del Comune di Acireale e dal 1936 fa parte integrante del territorio del Comune di S.Venerina. Com’è noto, il sisma, del 10° della scala Mercalli, interessò una vasta area comprendente soprattutto, oltre a Linera, Cosentini, Maria Vergine, Bongiardo, S. Maria Ammalati, Guardia, Dagala, Pisano, Rocca d’Api. Le vittime furono 69 e i feriti centinaia. Le case furono rase al suolo, le chiese furono seriamente danneggiate. Un territorio messo in ginocchio dalla furia devastatrice dell’evento tellurico di origine vulcanica, secondo gli studi dell’acese prof. Gaetano Platania, perché “in relazione con i movimenti sotterranei del magma”. Il terremoto di Linera ebbe un’eco sulla stampa locale, nazionale e persino nel New York Times; allora giunsero in loco giornalisti, fotografi, operatori cinematografici italiani e stranieri che hanno lasciato una testimonianza molto significativa; a questo prezioso patrimonio messo a disposizione gratuitamente da ricercatori e appassionati, si è attinto per dare vita alla mostra che è stata allestita dal Comune nella “Casa del Vendemmiatore”, aperta dall’8 al 18 maggio e in occasione della quale è stato predisposto uno speciale annullo postale commemorativo. Il Sindaco Salvatore Greco ha dichiarato che “la celebrazione del centenario di quell’evento è occasione non solo per ricordare chi ne fu colpito, per approfondire la conoscenza di quanto accaduto, per riunire in modo ordinato documenti, cronache giornalistiche, immagini, testimonianze, ma è anche occasione per riflettere sulle conseguenze derivanti dal vivere in zone sismiche, sulle precauzioni necessarie, sulle inevitabili implicazioni urbanistiche, sulla necessità della conoscenza del suolo quale forma di prevenzione”. E infatti, oltre al momento inaugurale della mostra, alla quale hanno dato l’ap- porto con i loro interventi puntuali lo storico del territorio Antonio Patané, collaboratore alla cattedra di Storia Moderna nell’Ateneo catanese,e Don Giovanni Mammino, vice direttore dell’archivio storico diocesano di Acireale, e alle visite delle scolaresche, altri due momenti molto importanti sono stato previsti nel programma, coordinato da Maria Assunta Vecchio, consigliere comunale. Il 10 maggio ha avuto luogo un convegno scientifico su “Microzonazione sismica: la conoscenza per la prevenzione” con l’intervento di esponenti di primo piano della Protezione Civile regionale e provinciale, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, docenti di geotecnica e i presidenti regionali e provinciali dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili. Nella serata del sabato è stato presentato da Giovanni Vecchio, storico e pubblicista, e dal curatore del libro ,Sebastiano Gesù, noto storico del cinema, il volume “Il terremoto di Linera dell’8 maggio 1914”, curato da quest’ultimo e pubblicato dal Comune di Santa Venerina. Opera particolarmente pregevole per la documentazione in essa contenuta, dalle foto d’epoca alle cronache giornalistiche, alle informazioni sugli aiuti provenienti dalle istituzioni pubbliche, dalla Chiesa e da enti e singoli privati cittadini. Impreziosiscono il volume alcune testimonianze di coloro che vissero quell’evento, raccolte da Giovanni Vecchio e Clelia Cannavò nonché gli estratti da un saggio molto bene informato di Antonio Patané. Al reperimento del materiale hanno contribuito oltre al curatore e ai nomi sopra citati, anche Salvatore Pennisi, Salvatore Barbagallo, don Giovanni Mammino, Alfio Marino e Salvatore Sciacca; quest’ultimo ha realizzato un prezioso documentario di circa 20’ nel quale sono contenute non solo immagini fisse, bensì addirittura degli spezzoni di un documentario realizzato nei giorni del sisma da operatori russi proprio nelle zone del disastro. Inoltre l’attore Franco Cannata ha recitato una poesia popolare di un certo Marino, che proprio sotto l’impressione dell’accaduto scrisse dei versi pieni di dolore e costernazione. In questo interessantissimo documentario c’è stato anche l’apporto delle interviste di don Giovanni Mammino, Giovanni Vecchio e Sebastiano Gesù e, soprattutto, la testimonianza sonora, raccolta circa quaranta anni fa dalla viva voce di una testimone, la signora Maria Russo. Infine la domenica è stata celebrata una messa in suffragio delle vittime del terremoto nella chiesa “S. Maria del Lume” di Linera, alla presenza del Sindaco e della Giunta nonché delle autorità militari e della Polizia Municipale. A conclusione della celebrazione, durante la quale sono stati ricordati i nomi delle vittime di Linera, (23), Cosentini (11) e Bongiardo (10), nell’antistante piazza Marconi è stata inaugurata una lapide commemorativa a ricordo di questa giornata della memoria. G. V. In ogni storia, piccola o grande, sono sempre le stesse virtù e le stesse passioni quelle che agitano gli uomini, poiché il motore di ogni storia è sempre lo stesso. Qui si vive e si rappresenta, verso il tramonto della civiltà contadina, una città o una comunità “socio religiosa”. Dove l’elemento religioso appare consistente e talora preponderante nella vita e nel calendario civile. Sono animatori ecclesiastici gli animatori di questo racconto, in comunione con il laicato o popolo di Dio. La comunità si muove e si agita, non sempre verso il cammino pastorale, proprio della missione sacerdotale, indulgendo a particolari interessi, a vanità, a vertenze, a contrasti. Comunità attenta alla microstoria. Incurante o ignorando la grande storia che contemporaneamente si svolge Altrove e nel mondo. Della quale essa passivamente dovrà in seguito accettare o subire le decisioni. Si evince pure la difficile missione e di grande responsabilità del Ministro Sacro, che ha la piena potestà del ministero apostolico, nella predicazione della fede, nell’ordinamento del culto e nel governo della comunità ecclesiale. CUORE DI CANE (UNA FAVOLA MODERNA) Questo delicato racconto di Pino Re, Ispettore della Polizia Municipale di Acireale, è una favola oppure una realtà? E' l'una e l'altra cosa. Egli, allenato alle letture, all'arte figurativa, allo studio del dialetto siciliano, all'ascolto, alla riflessione, dopo la lunga esperienza delle vicende umane e cittadine, di fronte a tanta sofferenza incontrata, esprime una sua parola. Egli avverte, nell'oggi, una decadenza umana e cristiana, una egoistica dissociazione nella società civile, un crollo delle tradizioni più amate della nostra terra. Soprattutto egli resta colpito dalla progressiva scomparsa della speranza negli uomini e dell'avanzare, quasi precipitoso, delle varie forme di disperazione. Certamente, dove c'è speranza, c'è religione, c'è fede. Può esserci anche carità. Tutt'e tre le VIRTU' teologali. Ma, quando gli amici e gli stessi parenti abbandonano l'uomo ed egli non è in grado di rivolgere il proprio cuore all'ASSOLUTO, è in tanti casi il suicidio. Questo è l'assillo di PINO RE. La sua grande paura. Alla presenza del suicidio, in mezzo alla società, tra i giovani e i meno giovani, soprattutto tra chi ha perso il lavoro, egli, PINO, vuole porre un argine. Ce la farà? E perché no? E' ingenuità? La bontà dell'animo, la fede in Gesù Cristo, il buon esempio possono ottenere l'impensabile. Qui, nel racconto, personaggio princi- pale è Antonio, un povero abbandonato dal datore di lavoro, dagli amici e pure dalla moglie. Privato dello stesso abbigliamento. Egli decisamente si dà alla disperazione e al suicidio. Ma il vero protagonista è il CANE. Un cane di strada, da tutti disprezzato, affamato e perseguitato. Un povero cane. Ma il povero cane, come ogni cane, ha un cuore, un cuore grande. Lo sanno in molti? Anche quelli che abbandonano l'amico dell'uomo lungo la strada? Qui il cane ha un cuore, più che umano. Infatti, mentre gli uomini, con il proprio egoismo, spingono Antonio al suicidio, soltanto il cane lo salva. A proprio rischio. Giustamente la canzonetta recita "cuore di mamma" ma, di fronte a tanti episodi commoventi, che hanno trovato, nel cane, la salvezza dell'uomo, bisogna pur dire CUORE DI CANE. L'Autore mi ha sottoposto il racconto. Gesto di cui lo ringrazio. Ne ho ammirato la trama, degna di un vero favolista, che si inserisce nel filone delle novelle e dei racconti popolari siciliani. Ne ho apprezzato le finalità educative, nonché la chiarezza del discorso. Non sono intervenuto nei confronti dello stile e della forma espositiva, per non incrinare la sincerità e l'originalità dello scritto. E anche per rispettare la personalità dell'artista che, per la prima volta, dà alle stampe un suo lavoro. Benefico, per qualsiasi lettore, particolarmente per il lettore più giovane. Poiché, tra tante persone cristiane, soltanto di nome, PINO RE esprime un'anima veramente cristiana. Canonico Prof. Salvatore Pappalardo CORSO DI COMUNICAZIONE CON IL DOTT. 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Purtroppo, dato il limitato tempo a disposizione, non è stato possibile aprire un dibattito con il pubblico. Mi sono pertanto deciso di esporre nel sito “Finestra su Acireale”, curato dal Lions Club, ciò che pensavo di dire in quella sede, se ce ne fosse stata la possibilità. A parte le sfumature che hanno differenziato, com’era giusto e prevedibile, i sette candidati, mi è sembrato che tutti (come era altrettanto scontato), hanno puntato la loro attenzione sul futuro economico della nostra città, così come, peraltro, prevedeva il programma della serata, prendendo in esame le stesse grandi aree tematiche: turismo, agrumicoltura, decoro urbano, Terme, ecc. Ho amaramente constatato che, con modalità formalmente differenti, ma equivalenti nella sostanza, anche nelle passate competizioni elettorali i temi per i quali i candidati – sindaco si erano scommessi erano più o meno gli stessi, salvo poi a vedere, nel corso delle sindacature che si sono succedute, il lento e progressivo declino della città che oggi è sotto gli occhi di tutti. La mia amarezza è cresciuta in questi giorni nel vedere, attraverso i mass media, alcuni candidati che da varie tornate fanno parte del Consiglio comunale (qualcuno sembra che sia in Consiglio fin dalla nascita!!!), riprendere a strombazzare programmi e propositi che sono gli stessi programmi e propositi che vanno ripetendo da … secoli. A questi tali io vorrei chiedere: ma tu dove sei stato in tutti questi anni? Cosa hai fatto di concreto oltre a prenderti i gettoni di presenza delle sedute comunali e delle commissioni di cui hai fatto parte? Ho riflettuto sul fatto che il Lions Club, di cui mi onoro di essere socio, non può limitarsi, proprio perché si è sempre distinto per il servizio reso alla città, a questo incontro pre-elettorale, ma debba chiamare il sindaco che verrà eletto, chiunque esso sia, a rispondere periodicamente sui punti programmatici che oggi tutti stanno esponendo, compresi gli impegni assunti nell’incontro di mercoledì scorso. La mia proposta è dunque questa: un primo incontro dopo i primi cento giorni di sindacatura (considerato il periodo estivo potrà servire a delineare le linee programmatiche in modo più preciso e rispondente all’effettiva situazione trovata). Poi un incontro ogni sei mesi, portando all’attenzione della cittadinanza se e che cosa è stato realmente fatto su ciascuno dei punti per i quali ci si sta scommettendo in sede programmatica, comprese le difficoltà e gli ostacoli che sicuramente non mancheranno in corso d’opera. Lancio perciò questo mio invito ai Presidenti del Lions Club Acireale che si succederanno nei prossimi anni ed al Sindaco che verrà eletto fra due settimane: sarà un modo per avvicinare l’Amministrazione alla città e per misurare il grado di attendibilità fra quanto viene detto oggi e quanto verrà attuato nel corso del prossimo quinquennio. E sarà anche un ottimo servizio che renderemo agli elettori che fra cinque anni saranno chiamati di nuovo alle urne e che avranno in tal modo una chiara visione di ciò che è stato mantenuto e di ciò che è rimasto soltanto vuota propaganda elettorale. Saro Musmeci “I viaggi della neve” nei secoli XVII-XX in Sicilia e non solo “I viaggi della neve” di Antonio Patané (Associazione Mediterranea, Palermo 2014) è uno studio attento e rigorosamente condotto su un’economia della Sicilia nei secoli XVII-XX, quella della raccolta, commercio e consumo della neve, su cui poco si è soffermata l’analisi storica, vigendo il convincimento che la nostra isola fosse caratterizzata esclusivamente dalla monocoltura cerealicola e dal commercio granario. L’opera che presentiamo attinge a fonti ufficiali, quali gli archivi di Stato di Catania, fondi Prefettura e Questura, archivio storico della Diocesi di Catania nonché gli archivi parrocchiali di Fleri e Pisano in provincia di Catania. Condotta, dunque, con estremo scrupolo, l’indagine ci consente di lumeggiare, come sottolinea nella sua prefazione il prof. Domenico Ligresti, ordinario di Storia Moderna nell’Università di Catania, le “condizioni legislative, amministrative e fiscali” e ci fa rivivere “l’insorgente contrasto tra sistema monopolistico e nuove istanze liberiste, dei prezzi, dei costi, dei profitti, dei profili prosopografici dei principali attori …”, senza trascurare le strutture materiali (neviere, grotte, pozzi e costruzioni artificiali, attrezzi) e le condizioni di lavoro e di trasporto (muli, carri, imbarcazioni). Insomma, l’autore nulla tralascia e ci aiuta a comprendere il fenomeni nelle loro molteplici dimensioni, tutte rilevanti per rappresentare un aspetto della vita siciliana nel corso di ben quattro secoli. L’uso della neve delle alture (dell’Etna, ma non solo), raccolta nel periodo invernale, era molto frequente per venire incontro nel corso di tutto l’anno alle richieste per scopi medicinali (diarree, parti, emorragie, forti febbri e anche vaiolo) e nel periodo estivo “per rinfrescare acqua e vino … per la manifattura di sorbetti e sciroppi freddi”. L’autore si sofferma molto sul privilegio vescovile del monopolio ”della produzione e del commercio nivale e delle problematiche che ciò comportava nei rapporti con le amministrazioni locali e con i gabelloti, affittuari, ricchi borghesi … e la nobiltà isolana …”. Patané, inoltre, ispirandosi all’interpretazione storiografica della scuola “Les Annales”, inserisce nel suo saggio delle note molto interessanti, tratte sempre dalle documentazioni consultate o da esse indotte indirettamente, sulle condizioni climatiche nel Mediterraneo ed in Sicilia dal XVII al XX secolo. Non manca una cronologia delle situazioni climatiche estreme e della raccolta e commercio della neve e del ghiaccio nella storia dell’Europa nel medesimo periodo studiato, che ci aiutano a capire meglio come si svolgeva la vita ordinaria in passato, certamente caratterizzato da periodi molto prolungati di freddo che oggi non si riscontrano più. Il commercio durò fino al 1950, quando fu soppiantato progressivamente dai macchinari per la preparazione del ghiaccio artificiale, che trasformò completamente quel modello di economia e di vita delle popolazioni. In appendice, inoltre, si possono ammirare dei disegni e degli acquerelli d’epoca che raffigurano “tacche” e grotte della neve nonché alcuni personaggi ampiamente citati nel testo, come Don Diego Pappalardo e Don Andrea Riggio, e alcuni lavoratori all’opera come il bordonaro Tommaso Longo e la guida dell’Etna Giovanni Carbonaro in un foto della fine degli anni Trenta e altri ancora. Quest’opera , in ultima analisi, ci apre delle prospettive di lettura del passato, specialmente della Sicilia, in quanto in questa intensa attività erano impegnati, come rileva Li Gresti, “decine di migliaia di produttori e consumatori, operai e bordonari, trafficanti e bottegai, doganieri e agenti del fisco, dolcieri e golosi, medici e ammalati”. Giovanni Vecchio Kiwanis Kids Reghion New Generation a Reggio Calabria Daniela Simon, “madrina d’eccezione” alla consegna della Charter BENI CONFISCATI Una volta confiscati alla mafia, i beni che fine fanno? Qual è la destinazione più efficace, la più “sana”, la più proficua per la società e l’economia? E come gestire patrimoni illegali che, in mano allo Stato, possono diventare concrete risorse per il territorio? Questi i principali interrogativi sollevati in occasione del convegno di studi sul tema dei beni confiscati alla malavita e sulla possibilità di “investirli” a supporto del Microcredito…. Dopo i saluti dell’Arcivescovo di Catania, del vicepresidente vicario di Confindustria, del Comune di Catania, della Fondazione di Club Lions di Sicilia, del Credito Valtellinese, dell’Associazione Amici dell’Università, si sono succeduti i relatori che hanno illustrato il tema con chiarezza ed approfondimenti: …Un centro operativo che contribuisca a mettere in atto proposte come quella della modifica del Testo Unico antimafia (d.Lgs 159/2011), è stato quanto introdotto dal magistrato e presidente Lions Club Acireale Pietro Antonio Currò: «È una proposta che per genesi, contenuti e modalità – ha affermato Currò – poggia sulla legalità come valore di sviluppo sociale ed economico, nonché sulla sussidiarietà come punto di forza per il sostegno di realtà bisognose. Una società solidale è una società solida»…. A seguire gli interventi di magistrati, politici, docenti, economisti, sociologi, del Magnifico Rettore dell’Università di Catania, che hanno dato vita ad una vivace e produttiva tavola rotonda. Di particolare rilievo l’intervento del Procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Catania Michelangelo Patanè. FESTA DELLA MAMMA Davvero emozionante ascoltare i bambini della 3^ C dell’Istituto Comprensivo “Vitrioli-Principe di Piemonte” di Reggio Calabria, mentre pronunciano la promessa solenne di soci fondatori del K-Kids “Reghion New Generation”. Un club di bambini, sponsorizzato dal KClub Reghion 2007, nell’anno della Presidente Raffaella Crucitti, all’interno della prestigiosa scuola reggina, guidata dalla Dirigente scolastica Orsola Latella. Un nuovo importante traguardo per il club reggino, che va ad arricchire il carnet del Governatore del Kiwanis Distretto Italia-San Marino, Carlo Turchetti, per centrare gli obiettivi di crescita della famiglia kiwaniana. Alla cerimonia di consegna della Charter nelle mani del piccolo Riccardo Mariotto, Presidente fondatore del neo K-kids, svoltasi nei giorni scorsi, anche l’omaggio della galvanizzante rappresentanza del K-Kids “Cassiodoro-Don Bosco” di Pellaro, guidata dalla Presidente Federica Melona. Molte le autorità kiwaniane intervenute per l’occasione: dal Luogotenente Governatore della Divisione Calabria 2, Francesco Suraci, accompagnato dal Segretario Demetrio Fiordaliso, alla Chair distrettuale per i Programmi sponsorizzati K-Kids Builders e Comunicazioni, Daniela Simon, alla Chair dell’Osservatorio Kiwanis sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Francesca Pizzi, all’Immediato Past Lgt, Natale Praticò, anche nella veste di Advisor del K-Kids “Cassiodoro-Don Bosco” col Past Presidente del KClub Reggio Calabria, Ignazio Giuseppe Romanò (che quel K-Kids fondò l’anno scorso), al Past Presidente del KClub di Acireale, Sergio Marino, al Presidente Eletto del KClub Reghion 2007, Anna Maria Reggio, al Segretario Renato Pustorino ed al Chairman dei Service, Valeriano Zenone, che col valido supporto del Segretario Distrettuale, Antonio Maniscalco, hanno coadiuvato la Presidente Crucitti, vera artefice di questa nuova, esaltante, esperienza kiwaniana. “L’obiettivo di avviare questo progetto è coerente col percorso di legalità che abbiamo voluto promuovere con i soci, investendo sulle nuove generazioni. Chi meglio dei bambini può aiutarci nella corsa verso la civiltà? Da qui l’idea di piccoli club – afferma la Presidente del Club sponsor, Raffaella Crucitti – che offrono la prima opportunità ai bambini della scuola primaria, sotto la supervisone degli adulti, di realizzare Quella di oggi è stata definita dal presidente Commissione antimafia dell’Ars Nello Musumeci, che concludeva i lavori, «Una denuncia, più che una proposta. Oggi lo Stato – ha affermato - nelle sue articolazioni, ha dimostrato incapacità di gestione. La costituzione dell'Agenzia - peraltro avvenuta con grande ritardo - non ha dato i risultati sperati, non riuscendo a (inter)connettersi con il territorio e i suoi attori. I beni confiscati in Sicilia sono il 36,5% di quelli nazionali: perché non rendere utile questo patrimonio?». Acireale - Elezioni Amministrative 2014 Chi mi conosce sa perfettamente come la penso. Sa che a seguito della scellerata scelta di fusione di An e FI per formare il PDL, non ho rinnovato più alcuna tessera di partito. Coloro che un tempo ad Acireale erano i riferimenti politici della destra, oggi si sono dispersi alcuni nel partitoazienda FI, altri in formazioni che erano antitetiche alle posizioni politiche originarie. Tutti tranne uno. Antonio Riolo classe 1982, laureato in Economia e Commercio, ultimo Presidente acese di Azione Giovani (il movimento giovanile di Alleanza Nazionale prima della scellerata confluenza nel PDL). Eletto al Consiglio Comunale di Acireale alle scorse elezioni amministrative si è distinto per preparazione politica e serietà. Ha svolto con zelo ed assoluta competenza il ruolo di Presidente della Commissione “Sviluppo Economico”. Oggi, in assenza di una formazione politica di Destra autentica, si candida all’interno di una lista civica non collocata politicamente. Sono convinto che la Destra ad Acireale potrà (dovrà) tornare ad essere quella che è stata nel recente passato. Sono convinto che attorno al giovane Antonio Riolo, subito dopo le elezioni amministrative, si potrà ricostruire la Destra Politica ad Acireale. Io voto Antonio Riolo. Silvio Cavallaro “Come K-kids prometto di aiutare il mio prossimo e la mia scuola. Io mostrerò rispetto per difendere il mio ambiente e cercherò di rendere il mondo un posto migliore in cui vivere”. L’Associazione Sportiva Dilettantisca FUTSAL (Istituto S.Luigi) comunica che sono aperte le iscrizioni al GREST 2014 e che le attività (calcio, calcio a 5, beach volley, calcio tennis, giochi di società, escursioni, piscina, animazione, giochi vari) si svolgeranno dal 16 giugno al 1 agosto in orari mattutini e pomeridiani. La partecipazione è riservata ai ragazzi dai 5 ai 14 anni. (informazioni: 347 8874658 – face book:Futsal Acireale). Giovedì 29 Maggio, alle ore 17,30, Maria Pia Basso presenterà il suo romanzo “Noi due” nella sala conferenze della Banca Agricola Popolare di Ragusa, per il Cenacolo del Galatea. Parteciperanno Anna Ruggieri e Gaetano Pulvirenti. progetti per aiutare gli altri, di lavorare insieme e fare service nella scuola e nella comunità, di coltivare il potenziale di leadership e sviluppare una forte personalità etica, secondo la regola d’oro del Kiwanis: fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te”. “I bambini che aiutano i bambini, questo è – per Daniela Simon, Chair distrettuale del K-Kids Builders e Comunicazioni, pioniera in questo campo e “madrina d’eccezione” – il valore più importante e il messaggio più bello che ci lascia la nascita di questo K-Kids, che mi onoro di annoverare nella famiglia kiwaniana. Una nuova generazione di kiwaniani di una splendida scuola, ennesimo fiore all’occhiello di questa Calabria che sta facendo molto bene, attraverso il Kiwanis, nelle attività a favore dei bambini”. A concludere la cerimonia, il LGT Governatore della Divisione Calabria 2, Francesco Suraci, che si è soffermato sull’importanza del service verso gli altri, verso chi ha più bisogno, che – afferma rivolgendosi ai bambini – “sta alla base della civiltà che andrete a costruire col nostro supporto. La filosofia del Kiwanis – soggiunge Suraci – non è quella di stare chiusi dentro il proprio club, ma di rivolgere le vostre attività all’esterno come service per fare cultura, civiltà e aiutare gli altri”. Il “Reghion New Generation” è il terzo K-Kids aperto a Reggio Calabria dopo quello fondato dal Club “Città dello Stretto” nell’ a.s. 2004-2005 assieme al Builders (rimasti in attività per tre anni) e quello fondato, appena un anno fa, dal KClub Reggio Calabria. L’I.C. “Vitrioli-Principe di Piemonte”, su impulso del Club sponsor Reghion 2007, entra così a pieno titolo col “Reghion New Generation” nei programmi sponsorizzati per la leadership del Kiwanis International. “We build bridges for children to the future”. AKIS Giovedì 22 Maggio 2014 UN NUOVO ESAME NON INVASIVO CONSENTE DI DIAGNOSTICARE LA FIBROSI EPATICA SENZA EFFETTUARE LA BIOPSIA. La fibrosi epatica è una patologia del fegato, discretamente diffusa, che consiste nella progressiva sostituzione delle cellule epatiche con sostanza fibrotica extracellulare che nel tempo può portare a gravi patologie come cirrosi e carcinoma. La fibrosi epatica rappresenta la risposta del fegato a differenti tipi di insulti cronici e si associa ad elevati tassi di morbidità e mortalità. L’ELF test (Enhanced Liver Fibrosis), è un esame validato dalle linee guida dell’EASL [2] che consiste nella determinazione della concentrazione ematica di acido ialuronico, del propeptide aminoterminale del procollagene di tipo III (PIIINP) e dell’inibitore tissutale della Metalloproteinasi 1 (TIMP1) per ottenere il cosiddetto ELF-score che consente di valutare l’entità della fibrosi epatica. Il fegato si trova inserito nel circolo refluo del distretto addominale, ricevendo così il sangue da tutto il tratto sottodiaframmatico del canale alimentare (stomaco, intestino tenue, intestino crasso fino all’estremità prossimale del retto, pancreas) e dalla milza. Il flusso epatico totale è stimato attorno ai 1500ml/min (il cuore 250ml/min, il cervello 750 ml/min). Il sangue che arriva al fegato con la vena porta è ricco di sostanze assorbite dal tratto alimentare tra cui monosaccaridi (glucosio e galattosio), amminoacidi e lipidi. Quando si ha una compromissione della fisiologica struttura del fegato viene danneggiato tutto l’organismo perché quest’organo svolge numerose funzioni che lo coinvolgono nelle attività metaboliche e energetiche dell’intero organismo. L’epatite C può essere responsabile di fibrosi epatica. Talora il glutine può causare incremento delle transaminasi con Incontri d’Autore – La Cultura come esercizio di libertà Hanno avuto inizio, con buon successo e gradimento generale, gli incontri che l’Assessorato alle Politiche Sociali (retto da Maria Grazia Leone) ha organizzato in questo periodo. Si è cominciato con Antonio Marangolo - artista musicista e scrittore - (nella foto con la mamma) che è stato intervistato da Sebastiano Ambra e che ha presentato, per l’occasione il suo romanzo “Complice lo specchio”. A seguire “Il nome del nulla” della poetessa Paola Tricomi (presentata da Orazio Caruso e con l’intervento di Orazio Mellia) e “L’isola Prigione” di Orazio Cappellani & “Il dolore pazzo dell’amore” di Pietrangelo Buttafuoco con una intervista incrociata tra i due autori. gamma-GT e fosfatasi alcalina normali (epatite da glutine) inducendo una condizione di modesta fibrosi. L’ELF-test è importante perché consente di evitare la biopsia epatica e, una volta diagnosticata la fibrosi, di potere intervenire con una specifica terapia bloccando o rallentando il processo fibrotico in atto. E’ bene precisare che la biopsia si deve effettuare se si sospettano patologie diverse dalla fibrosi epatica come ad esempio neoplasie. ELF-SCORE INFERIORE A 7.7 NESSUNA CONDIZIONE FIBROTICA TRA 7.7 e 9.8 FIBROSI EPATICA MODERATA > 9.8 FIBROSI EPATICA SEVERA Dott. Giovanni Tringali, direttore scientifico dell’I.R.M.A. di Acireale 5 A proposito de... La grande“Porcata” Avevamo più volte invitato l’Avv. Antonio Pennisi ad intervenire nel dibattito che, nel Comune di Aci Sant’Antonio, vede contrapposti due schieramenti. L’uno, che sostiene la propria scelta di avere dichiarato il dissesto del Comune e l’altro, accusato di essere stato causa del dissesto, che invece sostiene l’inesistenza degli estremi per questa operazione straordinaria, certamente negativa per i cittadini. L’Avv. Pennisi, già esperto dell’ex sindaco Cutuli, ha sempre, con il suo riconosciuto garbo, rifiutato una nostra intervista. Tuttavia la nostra insistenza l’ha convinto a rilasciarla. “Il dibattito – esordisce -, è stato puramente politico in quanto, dalle risultanze giornalistiche e da un, datato, incontro a palazzo Cantarella a cui ho partecipato, non ho trovato spunti di carattere tecnico, salvo affermazioni di principio, corroborati da fatti idonei per affermare sia l’improcrastinabilità della dichiarazione di dissesto e sia i suoi presupposti. Mi e sembrato, in ogni caso, inutile anche il ricorso al cosi detto confronto pubblico, in quanto il cittadino comune non ha e non può avere scienza e consapevolezza per dare un giudizio. E’ come se io partecipassi ad un dibattito dottrinale sulla scelta di fare un intervento laparoscopico anzichè laparotomico nella chirurgia bariatrica. E che cos’è? È palese che, come sembra affermare una parte, se il tutto si riduce a qualche milione di euro, io ci avrei pensato su parecchie volte prima di convincermi a ricorrere alla procedura di dissesto. È banale ma reale dire che Sindaci di comuni con più grossi disavanzi non hanno neanche pensato di fare dissestare il proprio ente. Ho avuto l’opportunità, lo scorso anno, di assistere alcuni comuni nella identica situazione che, poi sono andati in bonis con scelte oculate e con la collaborazione di tutti. Ma è chiaro che ognuno la pensa come vuole pur rammentando che i numeri sono gli unici che non consentono più interpretazioni, sono quelli e basta. - Avv. Pennisi, lei nel 2008 è stato nominato esperto del sindaco Cutuli qual’era la situazione delle finanze comunali all’epoca? Dal maggio del 2008, seppur la mia posizione venne, per detto anno, regolata a titolo gratuito nei primi di agosto, mi dedicai quasi esclusivamente ad una due-diligence sulla situazione finanziaria dell’ente, sulla scorta dell’ultimo conto consuntivo approvato che riguardava l’anno 2007. Fu un vero lavoraccio in quanto vennero scandagliati i consuntivi anche degli anni precedenti. Dall’elaborato, contenente tutti i riferimenti a documenti e agli atti amministrativi adottati, si riscontravano debiti intorno a 6 milioni di euro, un grosso debito fuori bilancio nei confronti di una partecipata ed una notevole massa di anomalie che, se fossimo stati nel campo dei bilanci civilistici, avrebbero inficiato di nullità le scritture contabili e i relativi bilanci. L’elaborato venne trasmesso al Sindaco che dopo averlo esaminato e chiesto chiarimenti si rese conto che la situazione era veramente drammatica ed in una riunione dove parteciparono i responsabili dei settori interessati oltre che l’assessore al bilancio dell’epoca ed io, si decise che le misure da adottare per riequilibrare i conti erano quelle previste dalla legge cioè la revisione delle aliquote Tarsu e (allora) Ici e l’applicazione dell’addizionale Irpef. Queste misure avrebbero consentito, con certezza assoluta, di predisporre un bilancio per l’anno 2009 che avrebbe previsto il riequilibrio finanziario nell’arco di poco tempo. Neppure i più pusillanimi ebbero solamente a pensare ad un dissesto. Questi sono fatti e gli atti che li comprovano, e cioè i bilanci, sono al Comune. - Chiediamo che cosa avvenne a seguito di questa riunione. Avvenne che le aliquote Tarsu aumentate vennero impugnate dall’opposizione, l’Ici non venne toccata e l’Irpef non venne mai applicata. Totale, mancati introiti di oltre 1 milione di euro l’anno. Io non entro nel merito, come non l’ho mai fatto in quei cinque anni, dei fatti politici che hanno determinato queste mancate scelte da parte del Consiglio comunale ma, da semplice cittadino, mi chiedo se si rendevano conto di quale danno veniva perpetrato all’ente da loro amministrato. Tuttavia è singolare che l’allora opposizione oggi maggioranza non abbia esitato, ancor prima del dissesto ma a danno consumato, ad aumentare le aliquote e ad applicare l’addizionale Irpef. Capisco la politica e il gioco delle parti ma quando c’è di mezzo il bene comune…! - Avv. Pennisi, quando lei sottopose al sindaco l’elaborato dal quale si rilevava quella massa di debiti, il Dott. Cutuli pare che venne tentato dalla procedura di dissesto. Non mi risulta assolutamente. Anzi, poiché, anche se non menzionati, erano evidenti gli autori del buco di bilancio risalente già ai primi anni 2000, neanche protocollò la due-diligence. Tuttavia, mi risulta che, privatamente, una copia venne autenticata ed apposta la data certa. - Quindi, il “buco” non si è formato durante l’amministrazione Cutuli? Da quanto mi risulta no. Anzi dirò di più. Il Dr. Cutuli riuscì a ridurre notevolmente l’esposizione nonostante i pochi mezzi finanziari a disposizione. - In cosa consisteva questo “buco” e la massa di anomalie di cui ella ha fatto cenno. La maggior parte era relativa ad impegni di rateazione non rispettati per il pagamento della raccolta rifiuti. Debiti risalenti al decennio precedente neanche iscritti in bilancio. Crediti mai riscossi. Anomalie riguardanti concessioni edilizie. Decreti ingiuntivi infondati e non impugnati. Cause di risarcimento danni mal gestite. Se un errore è addebitabile a Cutuli è quello di non avere pubblicamente denunciato una situazione finanziaria che già nel 2008 palesava una ipotesi di dissesto. Invece, con coraggio se ne fece carico. Nella riunione sopra accennata, infatti, il Dr. Cutuli ebbe a dichiarare con severità che lui era stato eletto con il 70% dei suffragi non per fare dissesti o processi al passato ma per amministrare e guardare al futuro. Chi c’era lo può confermare. - Noi abbiamo seguito giornalisticamente il Comune di Aci Sant’Antonio e non ci spieghiamo come sino al maggio 2013 nessun consigliere comunale, funzionario o revisore ipotizzava il dissesto tant’è che il conto consuntivo 2012, giusto o sbagliato che è ancor peggio, venne approvato e subito dopo è stato dichiarato. Come l’ho spiega lei? Il bilancio è formato da entrate e da spese. Le ipotesi sono due. Se qualcuno riteneva l’esistenza di entrate non veritiere e, quindi, l’impossibilità di coprire le spese, non avrebbe dovuto approvare il conto consuntivo 2012 ma denunciare alle autorità competenti il perpetrarsi di un mastodontico falso e danno erariale. Se invece riteneva le entrate veritiere ma insufficienti per coprire le spese avrebbe dovuto deliberarne la copertura con gli strumenti finanziari previsti dalla legge. Poiché nessuno ha denunciato nulla e gli strumenti finanziari non sono stati applicati vuol dire che, per loro, dissesto e danni erariali non esistevano. Si vedrà cosa accadrà. Per quanto era di competenza di qualche funzionario ed in special modo dei revisori, mi risulta che sulla predetta seconda ipotesi sono stati molto incisivi nel chiedere l’applicazione dell’addizionale Irpef e la revisione delle aliquote Imu. - E adesso? I Commissari si sono già insediati. Le aliquote sono già al massimo, l’addizionale Irpef è stata applicata, le tariffe saranno portate al massimo ed in più ci si farà carico del compenso ai commissari per cinque anni. Ma la cosa più grave sarà che i creditori verranno pagati in proporzione alla recuperabilità dei crediti. Per chiudere, mi auguro che ormai gli animi possano calmarsi in quanto noto parecchia fibrillazione in corso. Purtroppo la procedura di dissesto non è revocabile. - - Quali conseguenze ci saranno per i precedenti amministratori? Una indagine seria da parte della Procura della Corte dei Conti non può prescindere dal brocardo latino “causa cause est causa causati”. Un evento è stato causa di un altro evento e così a cascata. Pertanto l’istruttoria dovrà, ritengo, obbligatoriamente attenzionare i motivi della formazione del dissesto e gli atti amministrativi, attivi o omissivi, che lo hanno determinato. Se si va oltre i cinque anni certamente gli eventuali reati amministrativi saranno prescritti ma, almeno, l’opinione pubblica saprà chi li ha commessi. - Un’ultima domanda. Avv. Pennisi ma che cos’è la chirurgia bariatrica di cui diceva prima. Era un modo di dire. Comunque, ho letto che nel mondo dello spettacolo le attrici per mantenere la linea ricorrono ad interventi gastrorestrittivi che riducono lo stomaco e possono essere fatti o con incisione dell’addome (laparotomia) o senza incisione (laparoscopia). Contento? Noi si, i cittadini santantonesi….un poco meno ! T.C. 6 Giovedì 22 Maggio 2014 Giovedì 22 Maggio 2014 7 8 AKIS Sabato 22 Maggio 2014 Una nuova rubrica che, speriamo, possa essere continuamente arricchita anche dalle vostre segnalazioni, per dare spazio e fare conoscere nuovi talenti del nostro Territorio “Acireale: Strategie per lo sviluppo” Un importante convegno “Acireale: Strategie per lo sviluppo” si è tenuto recentemente al Palazzo del Turismo con relatori: dott. Silvio Alessi (Sviluppo delle imprese nel mercato estero)- dott. Pietro Agen (Politiche a sostegno del commercio di vicinato e i centri commerciali naturali)- dott. Debra Antonio Amati (Investire in innovazione tecnologica:vantaggi e competitività )- ing. Concetto Bosco (Partenariato Pubblico Privato per la realizzazione e gestione delle opere pubbliche)- dott. Fabio Cile (Salvaguardia e valorizzazione delle riserve come volano di sviluppo del territorio)- dott. Paolo Di Caro (Sport, inclusione sociale, finanziamenti europei: strumenti e opportunità)- dott. Michele Faro ( Prodotti agricoli di qualità e valorizzazione del territorio)- dott. Stefano Ravelli (Sistemi turistici locali: le buone prassi del Trentino). E’ intervenuto l’ing. Michele Di Re. ph Fabio Consoli LA MAGIA DEL TRUCCO L'art Director dell'Azienda Cosmetica Isadora, Enrico Gambera, ha condotto in maniera egregia un corso di make-up. Molte di noi pensavano di sapere tutto, ma, dopo qualche minuto, ci siamo accorte che anche le operazioni preliminari, necessitano di opportuni accorgimenti. Spaziando dalle pelli giovani alle più mature, il brillante Enrico ci ha " illuminate e incantate" con la sua competenza, disponibilità e la magia del suo trucco!!! L’elegante e funzionale Sala Conferenze dell’Irma di Acireale Farmacia Dott. Teresina Ferreri & C. Tel. 095 7921871 - [email protected] Piazza Cantarella, 10 - ACI S. ANTONIO snc Debra Lupo, in arte Debra, nasce a Catania il 9 ottobre 1991. Con grande amore verso la musica , inizia a cantare all'età di 6 anni e già da piccolissima, mostra notevoli doti canore.. Partendo da un esempio come LAURA PAUSINI, si lascia trasportare da artisti come CHRISTINA AGUILERA, MARIAH CAREY, ANASTACIA, ALICIA KEYS ecc.. Dunque il suo sound si forma su basi Pop, R & B e Soul. Il suo percorso artistico comincia a 16 anni, quando per una scuola di danza canta Memory tratto dal musical Cats. A 17 anni , si aggiudica il primo posto al concorso " Vota la voce " con Walk Away di Christina Aguilera, vincendo anche l'edizione successiva l'anno seguente. Nel frattempo partecipa al programma di Mtv, Trl grazie ad un contest on line nel quale venne selezionata tra milioni di utenti. Successivamente la vedremo impegnata con Antenna Sicilia nel programma Domani Festival. Partecipa anche alla trasmissione " Musikando " su Mediterraneo Sat. A 18 anni parte per affrontare i provini di Amici e X factor. Nella 13° edizione del Lennon Festival si aggiudica il 2° posto nella categoria Cover. Arrivando ai giorni nostri Debra inizia a collaborare con " MADA EVENTI ", diventando nota come vocalist e performer nelle discoteche catanesi. Nell'estate 2013 la vediamo trionfare presso la Spada D'Oro con i RockOfTheSoul, trio acustico creato da lei stessa, che la porta a vincere il primo premio con l'inedito " Vittima di un sogno ". In quest'occasione i RockOfTheSoul, portano a casa anche i seguenti premi: Miglior Perfomance,Miglior arrangiamento e Premio Innovazione. Il trio partecipa anche ad AreaSanremo, contest che permette a due o più vincitori di accedere alla categoria giovani, presso il Festival Della Canzone Italiana. Ad oggi, Debra ritorna solista per iniziare a lavorare sul suo primo ep. Hope, nasce come un grido di speranza, quella speranza che ti fa credere ancora nei sogni anche quando si è già troppo gran- di per sognare. I 5 brani contenuti in quest'irriverente lavoro musicale, sono interamente scritti e musicati dalla stessa Debra e arrangiati da M. Di Dio, ad esclusione della cover riarrangiata che l'artista ha voluto inserire di buon auspicio, in quanto con questo brano, riconosciuto come suo cavallo di battaglia, ha portato a casa parecchi trofei. Stiamo parlando della splendida Walk Away di Christina Aguilera. Gli altri 4 brani ( Solo Rumore, Cantavo di Te, Hope e Cocaine Ft. Eva Rea ) sono il frutto di una crescita personale e musicale. Il risultato di un percorso tortuoso sia di vita che di spettacolo. A lanciare Hope, sarà il singolo " Cantavo di te ", brano che parla di tradimento e di amore misto ad inganno. In generale può essere definita una ballata pop-melodica. Il video clip alla quale seguirà l'uscita dell'Ep, godrà della regia di Lidia Riolo. Il secondo brano in italiano, " Solo Rumore ", richiama le passate sonorità anni '80 '90. La tematica principale di questo brano è il " SORRIDERE AI PROBLEMI " . Infine, a chiudere questo lavoro, troviamo Cocaine in collaborazione con la rapper siciliana Eva Rea (da seguire con molto interesse). Il titolo può trarre in inganno! Non è un pezzo educativo sulla droga, ne incita a farne uso. Si tratta solo del lato più sensuale dell'artista, che si identifica in una " ragazza cocaina " ovvero una creatura che crea dipendenza agli uomini. Sonorità R&B per questo brano, che si prevede esca come secondo singolo per Hope. Hope è uscito il 30 aprile 2014 disponibile in formato digitale, potete seguire DEBRA sulla sua pagina ufficiale di facebook e sul suo canale youtube! Inoltre sarà in giro tutta l'estate per promuovere questo progetto, insieme al suo staff e la Debra's Band Eventuali nuove segnalazioni sono da inviare al nostro giornale o a Giuseppe Maesano ([email protected]) AKIS Primo Istituto Comprensivo “F. De Andrè” Il 5 giugno 2014, alle ore 20,00, nel cortile del Primo Istituto Comprensivo “F. De Andrè” di Aci S. Antonio, avrà luogo la cerimonia di intitolazione della scuola a Fabrizio De Andrè. Ospite d’onore della manifestazione, patrocinata dalla Fondazione De Andrè, sarà Dori Ghezzi, mentre sul palco si esibiranno il coro della scuola e la band “Quelli che non…”. Interverranno all’evento le autorità scolastiche, civili e religiose del territorio. La decisione di dedicare questo Istituto Comprensivo a Fabrizio De André è nata dalla constatazione che questo cantautore/poeta, ha rappresentato una pietra miliare nella cultura della seconda metà del Novecento, e che le sue canzoni sono ormai presenti nelle antologie scolastiche per il loro contenuto e per il valore che esse trasmettono. Durante l’anno tutti gli alunni, di ogni classe, hanno imparato diversi brani e li hanno reinterpretati e suonati. Nei prossimi anni la figura di questo grande poeta/cantautore sarà ulteriormente studiata dagli alunni perché essi possano comprendere il messaggio di amore e di fratellanza che De Andrè ci ha lasciato in eredità. Venera Eleonora Russo Giovedì 22 Maggio 2014 L’ARPA a S.M. Ammalati L’appello di una mamma distrutta (per sempre) dal dolore. “Aiutatemi condividendo per far conoscere la verità... “Nei mesi scorsi, nella frazione acese di S.M.Ammalati, alcuni casi di anomali funzionamenti di apparecchiature elettroniche sono stati segnalati dai residenti di via Glorenza in prossimità di un ripetitore di segnale telefonico. Ho sottoposto la preoccupazione degli abitanti della zona agli uffici comunali con i quali abbiamo concordato di procedere alla richiesta di rilevazione dell’inquinamento ambientale del ripetitore visto che non erano disponibili nei database comunali i dati tecnici. Con celerità sono stato contattato dai tecnici dell’ARPA, Agenzia Regionale per la prevenzione e la Protezione dell'Ambiente, per procedere in loco al controllo dell’inquinamento ambientale generato dal ripetitore. Ieri mattina il dott. Platania e la dottoressa Vittorio, in collaborazione con la stagista Ing. Interdonato, hanno proceduto all’attività di rilevazione dei dati relativi al ripetitore di segnale di via Glorenza, constatando che gli abitanti della zona limitrofa Con l’ultima udienza (15 maggio ) è stato escluso oltre ogni ragionevole dubbio che si sia trattato di suicidio o incidente , ma che il colpo e partito da terzi... Con mio figlio c'era solo il Privitera quindi non è stato che lui.../ aiutatemi a far conoscere la verità condividendo questo mio messaggio (su facebook, ndr) affinché questo assassino venga riconosciuto e allontanato dal suo posto di lavoro che ancora esercita indisturbato....non lo ha fatto la legge non lo ha fatto l'ordine degli psicologi e nemmeno il suo direttore, anzi lo ha difeso e sostenuto lasciandolo esercitare tra i ragazzi con problemi incapaci di difendersi non lo ha fatto il distretto sanitario di competenza ne i politici perché per Acireale l'unico caso da attenzionare è stato il caso Raciti, ne chi doveva prendere provvedimenti. Facciamolo noi come comunità perché è vergognoso lasciare circolare libero un elemento simile non si può far passare inosservato un fatto così grave perchè non dobbiamo piangere un'altro caso Zappala…”. Una “Vita bizzarra” di Elisabetta Villaggio E’ una storia nella storia, quella vissuta da tanti di noi, oppure dai più giovani appresa sui libri di scuola. La storia con la “esse” maiuscola, quella degli anni Settanta, artefice del cambiamento dei costumi di una società rinata dopo le macerie della Seconda Guerra Mondiale, allora non più vicina, ma neppure troppo lontana per non risentirne ancora le conseguenze. E’ una storia che si snoda su due binari, percorsa da vagoni dove i personaggi viaggiano portando ciascuno dentro di sé le proprie vicende nell’apparente compagnia o nella reale solitudine. E’ una storia che diviene la nostra storia, generosa nell’ elevarci al di sopra degli eventi, impietosa nel farci sprofondare nell’inquietudine del tempo. E’ “Una vita bizzarra” (Città del Sole, pp. 237, euro 12), la nuova fatica letteraria di Elisabetta Villaggio, con prefazione di Paolo Villaggio Figlia d’arte, regista, autrice e docente, ci regala un testo da assaporare a poco a poco, un testo il cui fascino non si esaurisce dopo averne completato la lettura, le cui emozioni non tacciono dopo averlo riposto in uno dei tanti scaffali delle nostra libreria perché è un romanzo vibrante, diretto, elegante nello stile, ricco nella forma. E’ un libro appassionante dove Rosa, la protagonista, è dentro ciascuno di noi, uomo o donna, è quello che siamo o che vorremmo essere, circondata da un carosello di presenze costanti e no che le fanno da cornice in una trama intessuta con una totale sincerità intellettuale e con un’assoluta naturalezza che conquista, Rita Caramma Il libro sarà presentato,. Presente l’autrice, venerdì 30 Maggio 2014 alle ore 18, nella sala conferenze dell’Istituto Ettore Maiorana di via Felice Paradiso, 2 ad Acireale Presso l'Aula Magna del Liceo Scientifico "Archimede in Acireale, sono stati premiati gli studenti del concorso sulla LEGALITA' Anche per il corrente anno scolastico 2013-2014 l'AS.AR.A. "Rosario Livatino ", con la collaborazione dei dirigenti e referenti alla legalità, ha riproposto agli alunni frequentanti le scuole acesi di l° e 2° grado, la elaborazione di uno scritto vertente sul contrasto alla mafia, al racket e ad ogni altra forma di illegalità. L'Associazione sin dalla sua costituzione ha sempre avuto, come vocazione principale, quella di contribuire alla educazione dei giovani alla cultura ed al rispetto delle leggi in un' otti- non sono esposti a pericoli e che i valori rilevati sono ben al di sotto del limite previsto dalla normativa vigente. I tecnici si sono inoltre resi disponibili ad effettuare lo stesso test del ripetitore di segnale posizionato nei pressi di via Castagneto ed anche lì le abitazioni che si trovano in zona possono ritenersi al sicuro. Ringrazio i tecnici dell’ARPA che si sono resi disponibili a chiarire ogni dubbio e darmi tutte le delucidazioni in merito che condividerò con i residenti delle zone coinvolte. Sono soddisfatto perché in pochissimo tempo siamo riusciti a dare una risposta concreta che tranquillizza tutti. Ringrazio gli uffici comunali nella persona del Dott. Stella per la disponibilità e professionalità dimostrata, a riprova del fatto che la pubblica amministrazione può funzionare in maniera efficace ed efficiente.” I continui appelli di Mario Finocchiaro per l’Ospedale Mario Finocchiaro, consigliere comunale uscente (si ripresenta al consiglio nella prossima tornata elettorale), personaggio che da sempre si occupa dei problemi legati alla sanità in particolare all’ospedale di Acireale, lancia continuamente appelli e solleciti affinchè i gravi problemi che investono questo settore siano eliminati e, finalmente, risolti. Pronto soccorso, posti letti, personale medico e paramedico …. attrezzature che potrebbero farne della nostra sanità, se adeguatamente potenziati, un fiore all’occhiello e, soprattutto, una fonte di serenità per le persone che in un modo o l’altro vivono qualche patologia. .Per l’occasione lo stesso Mario Finocchiaro, instancabile, per la verità, ha raccolto anche firme per migliorare i servizi ospedalieri che, malgrado alcune eccellenze nell’ospedale,contiene alcune criticità da dovere assolutamente essere risolte. www.akis-aci.com Via Vitt. Emanuele, 35 ACI S. ANTONIO 9 ca di prevenzione "Honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere., Vivere onestamente, nessuno danneggiare, dare a ciascuno il suo. - Questi sono i tre massimi precetti del vivere civile, secondo Ulpiano, che le giovani leve debbono sempre praticare per la rinascita dell' Avvenire non più popolato da soprusi, da corruzione, da comportamenti mafiosi ... non più' 'homo homini lupus". Durante la manifestazione si è esibita l’artista Loredana Marino, applauditissima dal folto ed entusiasta numero di studenti che hanno partecipato alla mattinata. 10 AKIS Giovedì 22 Maggio 2014 Festa di S. Alfio ad Acireale Si è celebrata quest'anno con particolare solennità nella Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Acireale la festa dei Santi fratelli martiri Alfio, Filadelfo e Cirino. L’intento è stato quello di valorizzare e rimettere in luce un’antica tradizione di culto, molto radicata nella predetta chiesa, come dimostrano l’esistenza di un altare con l'antica, seicentesca tela, opera del pittore acese Giacinto Platania, e di un gruppo statuario del 1818, di probabile attribuzione a Ignazio Castorina Canzirri. Su input di Carmelo Falcotti, che ha sollecitato la confraternita dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino, nelle persone del Rettore Giuseppe Calì e dell'Assistente maggiore prof. Franco Calì, nonché il Rettore della Basilica, don Salvatore Scalia, è stato ideato e, quindi, realizzato un programma, incentrato sui momenti liturgici forti e ricco di contenuti, che ha registrato anche il coinvolgimento di diverse realtà ecclesiali cittadine. Il triduo di preparazione, infatti, ha visto la partecipazione della Corale Polifonica “Mater Misericordiae” di Piano D’Api, diretta dal M° Andrea Quattrocchi, dei gruppi diocesani di preghiera di San Pio da Pietrelcina, della Cappella Musicale “Quis ut Deus” di Acireale, diretta da Antonella Grasso, dell’associazione Cristo Nuova Speranza, guidata dal diacono Giacomo Trovato, della corale polifonica “Laudate Dominum” di Acireale, diretta dal M° Rosaria Borzì, e della comunità parrocchiale del Santuario “Maria SS. di Loreto”, guidata da parroco Don Gianpaolo Bonanno. Giorno 9 maggio, vigilia della festa, la celebrazione dei primi vespri della solennità di Sant’Alfio è stata presieduta da Mons. Guglielmo Giombanco, Vicario Generale della Diocesi di Acireale, che ha successivamente celebrato la Santa Messa, animata dalla corale polifonica “Cor Jesu” di Acireale, diretta dal M° Maria Grazia Maugeri. Il 10 Maggio, memoria liturgica dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino, il suono a festa delle campane, in mattinata, ha annun- ziato la giornata festiva dedicata ai Santi fratelli Martiri. Solenne e allo stesso tempo sobria la concelebrazione eucaristica vespertina, presieduta - in una chiesa gremita di fedeli - da mons. Giuseppe Malandrino, vescovo emerito di Noto e, in precedenza, anche Acireale (dal 1980 al 1998), che è stato accolto al suo arrivo in piazza Duomo dai rappresentanti delle confraternite ed associazioni aventi sede nella Basilica. Mons. Malandrino, che tutti ricordiamo nel corso del suo ministero episcopale ad Acireale per il suo zelo pastorale e la parola appassionata (doti che, nonostante gli anni trascorsi, ha conservato brillantemente), nella sua apprezzata omelia ha sottolineato come i Santi sono modelli da imitare, testimoni della Fede in Cristo, invitando i fedeli a vivere con coraggio quella stessa Fede che questi Santi hanno testimoniato. Al termine della funzione - animata dalla corale polifonica “Akàthistos”, diretta dal M° Carmelo Falcotti - i simulacri dei Santi fratelli Martiri sono stati portati sul sagrato della Basilica, dove le cinque corali che hanno animato le diverse liturgie della settimana, hanno eseguito la cantata in onore dei Santi, composta dall’indimenticato don Antonino Maugeri, già Decano della Basilica ed apprezzato compositore musicale. A conclusione, dopo un ultimo, festoso scampanio, è stata impartita da mons. Malandrino la solenne benedizione con le reliquie dei santi. Il celebrante, nel salutare i presenti, ha avuto belle parole di commosso ricordo degli anni in cui, da quello stesso sagrato, si rivolgeva ai fedeli acesi in occasione della solenne processione del “Cristo morto”. Al rientro in chiesa i simulacri dei tre santi sono stati posti davanti l’altare laterale della Basilica a loro dedicato, dove sono rimasti esposti fino a domenica 18 maggio. L’auspicio di tutti è che il prossimo anno la celebrazione della festa, mantenendo lo stesso stile solenne, gioioso ma composto (non sono stati sparati fuochi d’artificio) sia ancora più sentita e vissuta in quella stessa Fede, testimoniata dai Santi e che deve spingere i fedeli alla medesima testimonianza. Guido Leonardi Università e formazione tra tradizione e innovazione Consegna attestato di apprezzamento per il Club Lion Trecastagni, Presidente Rosa Maria Schinocca dal Governatore Prof. Avv. Gianfranco Amenta. Presentazione del progetto dell’Università Telematica San Raffaele di Roma Nella sede di Acireale della Direzione generale del Credito Siciliano il mondo produttivo, del credito e della dottrina ha incontrato l’Università telematica San Raffaele per dibattere sul tema “Università tra tradizione e innovazione”. Scopo dell’iniziativa è stato quello di attivare una dinamica virtuosa, volta a innalzare la soglia educazionale del nostro paese, coniugando i principi tradizionali più qualificanti del nostro sistema formativo con le nuove esigenze di un sistema produttivo, economico e sociale in rapida trasformazione. Per Saverio Continella, Direttore Generale del Credito Siciliano, le università sono le istituzioni depositarie della conoscenza e rappresentano il principale veicolo per la diffusione delle innovazioni e dei cambiamenti in tutti i settori disciplinari. Ne deriva che un’istituzione universitaria è potenzialmente garanzia di crescita e di miglioramento per il territorio in cui è insediata. Affinché ciò si realizzi i rapporti e le relazioni tra università e contesto Senza enfasi ma con senso di responsabilità e consapevole del difficile momento che sta attraversando la Città di Acireale, ho deciso di candidarmi al Consiglio Comunale. Lo faccio per fornire anche il mio contributo derivante dalla trentennale esperienza di Manager che ha fatto dell’I.R.M.A. un Istituto clinico-diagnostico di rilevanza nazionale e che attira utenti anche da fuori regione. Sono fortemente convinto che l’emergenza del momento si possa superare con un sindaco capace e di consolidata esperienza e dinamicità: per questo sto sostenendo con convinzione l’Ing Michele Di Re a Sindaco della Città di Acireale Qualora dovessi ritenere utile la mia presenza in consiglio puoi votarmi così come indicato in questo fac-simile. Metto l’impegno e la disponibilità, se mi dai il consenso, insieme possiamo portare avanti il “PROGETTO PER ACIREALE” verso un futuro migliore per noi e per i nostri figli. Sto sostenendo la professionalità e la managerialità dell’Ing. Michele Di Re, candidato Sindaco di Acireale. Io ci credo! sociale ed economico in cui operano devono essere tali da garantire una comunicazione efficace e il trasferimento del bagaglio di innovazione e di competenze dall’università al territorio. Di fronte ai cambiamenti epocali e alle sfide odierne che il mondo pone, l’Università, sia nella sua forma tradizionale che in quella telematica, rappresenta non solo il luogo di formazione della futura classe dirigente, ma è e vuole essere soprattutto luogo strategico di incontro e ricerca, incubatore di idee nuove e alternative necessarie allo svecchiamento del sistema politico, economico e sociale. L’efficacia del sistema educativo è quindi il tema principe per il rilancio della crescita di ogni Paese in condizioni di sostenibilità. E come sottolinea il Prof. Garaci Rettore dell’Università Telematica San Raffaele: “L’università può e deve esse- re culla di un nuovo e diverso paradigma dello sviluppo. Indispensabile per fare sistema e rendere l’economia più competitiva, deve potenziare i progetti di concertazione con le amministrazioni locali, nonché con il mondo produttivo. Oltre a innalzare la soglia educazionale (formazione universitaria e longlife) in maniera conforme alle esigenze del mondo del lavoro”. Precisa inoltre il Dott. Pasquantonio, Presidente dell’Università San Raffaele: “Siamo qui in Sicilia non solo per creare indispensabili collegamenti con il sistema produttivo, il cui contributo è indispensabile nella costruzione di un sapere utile, trasformabile in valore di mercato, ma anche per presentare un modello di formazione “sostenibile”, democratico nella sua accessibilità, indispensabile per l’innalzamento della formazione universitaria del sistema Paese. In ciò non può esserci concorrenza ma solo collaborazione e integrazione fra Università tradizionale e on-line”. Nel contesto odierno in cui le nuove generazioni hanno difficoltà dopo gli studi a trovare il “lavoro giusto”, dove è aumentato il senso di sfiducia e di utilità nella formazione, dove il calo demografico riduce “fisiologicamente” la presenza dei giovani nelle aule e ancor di più le difficoltà economiche di molte famiglie attuano una selezione forzata sui percorsi formativi dei nostri giovani, l’Università deve agire secondo un obiettivo comune ponendosi come punto di riferimento del rapporto formazione-lavoro-sistema sociale. Una vera e propria sfida, in questo panorama poco confortante, che impone di focalizzare l’attenzione non solo sull’orientamento delle scelte di formazione verso indirizzi di studio più funzionali alla crescita del Paese, ma anche sull’orientamento in quanto informazione, conoscenza di sé e necessaria scoperta dei propri talenti. Un’Università, dunque, che si rinnova continuamente e produce, come fa notare il dr. Angelo de Luca, esperto in internazionalizzazione delle aziende: “Bisogna pensare oggi un’Università internazionale, aperta al confronto con il mercato globale e capace di fabbricare idee nuove e coraggiose, da sviluppare anche all’estero dove il know-how italiano è richiesto e incentivato”. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti: - Prof.ssa Maria Rita Ferragina, Docente Comunicazione dell’Università San Raffaele – Roma - Dott. Saverio Continella, Direttore Generale Credito Siciliano - S. Eccellenza Monsignor Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale - Prof. Enrico Garaci, Magnifico Rettore dell’Università San Raffaele – Roma - Avv. Carola Parano, Referente Sede distaccata - Sicilia - Dott. Angelo de Luca, Docente di progettazione comunitaria e Esperto internazionalizzazione aziende L'Università Telematica San Raffaele Roma è un Ateneo abilitato a rilasciare titoli di studio con valore legale nell'Unione Europea (D.M. 8 maggio 2006). L'offerta didattica è erogata in modalità E-Learning, attraverso l'utilizzo di internet e delle nuove tecnologie digitali. La piattaforma, consente una reale flessibilità di gestione dei tempi: lezioni, dispense, materiale illustrativo e forum di confronto sono disponibili 24 ore su 24. Le prove finali sono da sostenersi in modalità frontale nelle sedi di Roma, Milano e Acireale. L'Ateneo mette a disposizione borse di studio e agevolazioni dedicate agli studenti meno abbienti e più meritevoli. AKIS Giovedì 22 Maggio 2014 Rientrando da Berlino I farmaci che prendevi in ospedale adesso te li diamo noi CINE FOTO CLUB “GALATEA” 5 GIUGNO 1964 - 5 GIUGNO 2014 Aprile 2014, sei giorni tra Amburgo, Berlino e Dresda: un itinerario che rappresenta uno spaccato della realtà della Germania del nord per comprendere cosa sia accaduto in Italia per meritarci il lento ma inesorabile declino che sta lacerando la società civile del nostro paese da un ventennio ad oggi. Il mondo è cambiato e cresciuto di gran misura in ogni luogo civilizzato; anche nella Cina post comunista lo sviluppo economico-sociale è in linea con quanto sta accadendo in ogni parte del mondo. Chi è stato in Cina vent’anni fa e vi è ritornato oggi rimane stupito di quanta strada sia stata fatta in termini di realizzazione di infrastrutture materiali ed immateriali. Lo stesso è accaduto in Catalogna,dove risaltano gli esempi di Barcellona e Valencia; in Sassonia, con Amburgo e Berlino; in Brasile, con Rio de Janeiro e San Paolo; in India, con Nuova Delhi;in Malesia, con Kuala Lumpur, e mi fermo. E allora perché da noi è tutto fermo? Basti pensare all’area metropolitana di Catania: l’unica opera pubblica di rilievo realizzata, ma solo perché era diventato impossibile attraversare la città, è stata la circonvallazione,dotata di alcuni svincoli per l’inversione di marcia e qualche rotonda. Fatta eccezione per questo progetto, c’è stata una mancanza totale di qualsiasi realizzazione pubblica di tipo infrastrutturale, che pure sarebbe stata indispensabile per consentire alla città di progredire e mettere i cittadini nelle condizioni di competere a darmi pari sul grande mercato che la globalizzazione ha generato, senza che i nostri politici se ne accorgessero. Nell'attuale Germania, che in questi giorni ho avuto modo di visitare, l’ambiente e le nuove tecnologie ad esso legate giocano un ruolo preponderante nella politica di sviluppo economico e riconversione industriale. Vi si possono vedere a perdita d’occhio campi destinati all'eolico, alla coltivazione della colza con i suoi fiori gialli simili alla camomilla, impianti fotovoltaici. L’impegno perla valorizzazione dei beni culturali è altissimo, e dove non ci sono monumenti o vestigia del passato si organizzano mostre dedicate a personaggi storici o a celebrità internazionali che si siano distinte in tutti i campi della scienza, della cultura,dell’arte, dello sport, creando un possente volano per l’economia delle città. Anche la mostra su Wei Wei, famoso dissidente cinese, diventa occasione di sviluppo economico per Berlino. Si vedono affluire milioni di visitatori che praticano il turismo culturale e che danno lavoro a migliaia di persone nei comparti dell’accoglienza,della ristorazione, dei trasporti, del commercio. Ho potuto rilevare come l’edilizia e l’architettura vengano tenute in grande considerazione nell'ambito delle politiche economiche: i fatiscenti magazzini del porto più grande del mondo, ad Amburgo, sono stati trasformati in sculture a cielo aperto e strutture residenziali, recuperando migliaia di metri cubi che prima deturpavano la città e che ora rendono eleganti questi quartieri, facendone una sorta di tappa obbligata per i visitatori amanti dell’architettura e dell’archeologia urbana e per gli investitori immobiliari. La Germania è dunque il luogo dove gli architetti si esprimono al meglio, incoraggiati dalle soprintendenze, quegli stessi enti di controllo che da noi, al contrario, costituiscono quasi sempre degli ostacoli insormontabili. Dal punto di vista urbanistico ciò che ho avuto modo di vedere nelle tre città da me visitate ha dello straordinario. Ritengo che questa sia una valida strategia per sviluppare l’economia: l’edilizia è il comparto che attiva più di tutti gli altri l’indotto. Ogni edificio, soprattutto quelli vecchi dell’ex DDR, rappresenta un’opportunità di lavoro: dal rivestimento esterno alla ristrutturazione degli interni, con l’obiettivo dell’efficienza energetica in primo piano. Davanti a questi scenari, facendo il parallelo con quanto accade nel nostro Sud Italia ed in particolare in Sicilia, c’è da chiedersi: cos'è che ci blocca? Si diceva: la mafia nel catanese non esiste, per lo meno quella violenta che la cinematografia ci ha proposto in tutte le salse, facendoci credere che fosse un fenomeno del secolo scorso destinato ad esaurirsi. Invece la mafia ha cambiato pelle e comportamento, mimetizzandosi tra di noi. Molti personaggi che appartengono al panorama della politica più becera del nostro paese sono, in realtà, membri della mafia a loro stessa insaputa. Nella mia vita lavorativa ho conosciuto tanti imprenditori, con molti dei quali ho continuato ad avere rapporti anche durante la mia esperienza di Presidente in Federturismo provinciale e poi regionale nell'organizzazione confindustriale e oggi, dismesso quell'incarico, ne rivedo alcuni asserviti al sistema affaristico dell'innominabile. L’innominabile è un personaggio che, non di rado, puoi incontrare per strada, a Catania, e che, ti accoglie sempre con un sorriso tra il beffardo e il suadente. Ogni siciliano che abbia intrapreso un’attività sociale, imprenditoriale o politica, ha avuto l’onore di essere ricevuto alla sua corte. Questo essere, reale o virtuale che sia, fa di tutto per conoscerti, e spesso accade che i suoi gregari trovino il modo di condurti da lui senza che nemmeno tu l’abbia chiesto. La conversazione scorre amabilmente su vari argomenti, e nel frattempo il calcolatore che il misterioso personaggio ha in testa cerca di stabilire il tuo valore e di classificarti. Immagino che ci siano diverse fasce di colloca- Un brindisi dall’Ibis Styles AK IS IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI 11 zione, come nei gironi danteschi: sarebbe interessante sapere come si viene classificati; fatto sta che si subisce tutto il suo potere e se hai delle ambizioni e pochi numeri per arrivare dove vorresti, ecco che lui cerca di capire cosa saresti disposto a fare. Accade dunque che centinaia e centinaia di persone vengano segnalate da questo personaggio per ricoprire posizioni di maggiore o minor rilievo, principalmente nella pubblica amministrazione, in modo da poter disporre di una fitta rete di ossequianti pronti ad aprire o chiudere le porte ad un suo cenno, come i siciliani fanno da secoli: un leggero quasi impercettibile movimento del capoverso l'alto vuol dire no, verso il basso vuol dire sì. Il fascino ammaliante della notorietà e il narcisismo insito nell'animo umano completano, anche nei riguardi del più pio, il micidiale meccanismo fondante sulla fitta rete di contatti. Un meccanismo simile ad una ragnatela, la cui conformazione strutturale, ancora misteriosa per la tecnica ingegneristica, la rende capace di resistere anche alla forza degli uragani. Una tela costruita in quarant’anni e in modo che i cedimenti locali non pregiudichino la funzionalità complessiva dell’intera rete, che può essere così rammendata quando serve ma non viene mai distrutta. Con questo possente strumento e facendo leva sulle miserie umane diffuse ovunque in dosi massicce, la nuova mafia catanese ha svolto il suo operato nella Sicilia orientale nel corso degli ultimi 40 anni, mettendo la museruola anche ad anacronistici mafiosi del calibro di Santapaola e degli Ercolano, e alle diverse cosche che infestavano la città tra gli anni ‘70 e ’90:i Laudani, i Savasta, i Di Mauro, lo Sciuto, detto Coscia ed altri e, di riflesso, ha limitato, almeno esteriormente, le attività criminali delle famiglie contrapposte; come nel caso del sodalizio Sciuto-Cappello, dei Piacenti detti “i Ceusi”, dei Pillera, dei Cursoti e altre ancora (fonti Ministero dell’Interno, www.interno.gov.it). Un ruolo sociale, direbbe qualcuno fra il serio ed il faceto, avrebbe svolto quest’uomo capace di attrarre anche alti rappresentanti delle più alte istituzioni, pur sapendo che l'incontro avrebbe potuto essergli fatale. La sua capacità di frenare le iperboli dei fattivi, nel bene o nel male, gli ha spianato la strada in ogni sua iniziativa consentendogli di non incontrare contrapposizione alcuna. Negli anni del boom economico, quando i Cavalieri del lavoro costituivano il rapporto con Santapaola, ecco che la frequentazione si consolidò a tal punto che il mafioso-soldato numero 1 della Sicilia orientale poteva circolare liberamente per le strade catanesi e frequentare le sedi dei Cavalieri ai quali assicurava protezione con presidi fissi. Questa frequentazione ha reso uno pseudo servigio alla strategia della quiete apparente, subito dopo gli anni ‘70/’80 (gli anni di piombo), con 100 morti ammazzati l’anno solo nella provincia catanese, spianando la strada ad ogni genere di corruzione, con la classe politica regionale e nazionale totalmente asservite. Un cancro le cui metastasi hanno raggiunto tutto seminando morte, distruzione,desertificazione sociale ed industriale; una vera e propria atomica che uccideva lentamente senza possibilità di guarigione. Ed ecco consolidarsi il patto di ferro con le cosche della Sicilia occidentale,ovvero: non mettere piede a Palermo per iniziative imprenditoriali ma operare solo attraverso i suoi onorevoli, che sono tanti, per legiferare a favore dell’innominabile producendo ricavi per l’organizzazione etnea ed enormi costi per la collettività. La mafia a Catania “non esiste”, ma il tessitore della ragnatela più potente d’Italia opera indisturbato da quasi mezzo secolo realizzando i suoi affari in ogni settore. Ovviamente, in una economia depressa anche la sua organizzazione ha visto ultimamente vanificarsi gli investimenti nell'isola, soprattutto quelli nel settore del real estate. Oggi, dopo mezzo secolo di oscurantismo, paghiamo tutto il peso della sua invasiva, armoniosa e beffarda politica del finto quieto vivere. Abbiamo un’isola devastata,le finanze regionali saccheggiate, un livello di tassazione che invece di convertirsi in investimenti e servizi peggiora le condizioni dell'intera società. Le aziende private sono quasi tutte in dissesto, i giovani si sentono privati del futuro e mortificati dalla mancanza di lavoro nel presente. In compenso, a vaste orde di mediocri ubbidienti è consentito di vivacchiare in posizioni di comando dalle quali, se ci fossero invece persone capaci di libero pensiero e di affrontare con la fronte alta il futuro, potremmo ricevere benessere e sviluppo socio-economico per tutti, come avviene in tanti paesi del mondo e anche nell'Europa sorpresa dalla globalizzazione, dei quali la Germania è un chiaro esempio. Le caratteristiche di questa mafia di matrice catanese non potevano essere diverse: Catania si è sempre contraddistinta per spirito innovativo e capacità imprenditoriale, ereditati dai fenici, ma questo sistema chiamato mafia ha oltrepassato i confini regionali e pervaso l’intera nazione, esportando un modello che, una volta attecchito, rimane molto difficile da estirpare. Probabilmente scompariranno la ‘Ndrangheta e la Camorra: la prima perché, in quanto organizzazione chiusa, è probabile che abbia vita difficile nell'era dei social network, e la seconda perché non riesce ad operare rinunciando alla violenza. Ma la mafia di matrice etnea è la più perfida perché inafferrabile, non la si riconosce, e gli stessi inquirenti operano con tale difficoltà da non sapere con certezza se il proprio collega sia un alleato o un avversario. Come uscirne? Penso ad una ipotesi radicale, la destituzione di molti tra i pubblici funzionari che oggi abbiamo più di 45 anni e che sono stati reclutati grazie a questo sistema di ragnatele i cui filamenti sono collegati alle massonerie,alle caste politiche e alle cosche mafiose, tutti chiamati al grande tavolo del banchetto; sistema di connivenze che indico sinteticamente con un neologismo: massocastecosche. Questo mio ultimo viaggio in Germania, ma anche quelli precedentemente fatti in ogni parte del mondo, mi hanno fornito grandi spunti di riflessione ogni volta che sono rientrato nella mia città. Oggi ho voluto raccogliere tali spunti in questa nota, che spero possa contribuire ad illuminare le scelte elettorali dei miei conterranei che tra poco si esprimeranno per le Europee e per le amministrative nei comuni dell’interland catanese, e che mi auguro illumini anche i non schierati che, in questo scritto, potrebbero riconoscersi. Concludo dicendo che anche gli affiliati alle massocastecosche, come noi tutti, sono vittime più o meno consapevoli di questa nuova mafia etnea, per la quale tutti stiamo pagando un prezzo insopportabile. Salvo Zappalà AKIS: Anno X, numero 7 del 22 Maggio 2014 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania - Sede: via M. di Casalotto 68 - 95025 Aci S.Antonio Redazione: via Alliotta, 14 - 95024 Acireale - Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected] - Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) Tel. 095 953455 - Site: www.akis-aci.com - www.akis-acionline.com - Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814 - Gli articoli pubblicati esprimono il pensiero dei rispettivi autori e non rispecchiano necessariamente la linea editoriale assolutamente indipendente della testata. La Direzione si riserva di pubblicare in tutto o in parte le foto, gli articoli e i servizi pervenuti, secondo le esigenze di spazio. Il materiale anche se non pubblicato non sarà restituito. 279 12 AKIS Giovedì 22 Maggio 2014 1° Concorso Musicale "Giovani Talenti 2014" Si è conclusa, presso la Sala Cosentini dell’'Accademia Zelantea di Acireale, la tre giorni del 1° Concorso Musicale "Giovani Talenti 2014" che tanto successo ha riscosso e per numero di iscritti che di pubblico presente, riservato agli alunni delle scuole del comprensorio acese.). Il Concorso è stato organizzato dalla Fidapa di Acireale, guidata dall'infaticabile Presidente M° Vera Pulvirenti. L’incontro è stato aperto dal dott. Contarino, che, dopo il saluto inaugurale, ha avuto parole di apprezzamento per il significato educativo della manifestazione. Successivamente, la Presidente Vera Pulvirenti ha precisato che il Concorso è stato bandito con lo scopo di valorizzare quegli studenti, in grado di seguire contemporaneamente - con profitto e con ottimi risultati - sia un corso ordinario di studi sia lo studio di uno strumento musicale. La Fidapa, pertanto, ha voluto conoscere e valorizzare quei ragazzi che impiegano e suddividono il proprio tempo "libero", dedicandolo ad un percorso formativo e di crescita spirituale e culturale: ragazzi che non perdono il loro tempo, dopo lo studio scolastico, nei crocicchi delle strade o delle piazze, ma che ricambiano i sacrifici dei genitori, applicandosi giornalmente con passione e dedizione, e anche con costanza ed assiduità, perché così richiede l’apprendimento di un qualsiasi strumento musicale, con uno studio fatto con serio impegno. La commissione giudicatrice, formata dai maestri: Vincenzo Paratore - 1° Trombone del Teatro Massimo Bellini di Catania, Giuseppe Romeo Direttore d'orchestra, Mario Scirè - Chitarrista, Vera Gentile e Gabriella Currenti - pianiste, Sara Scuderi - docente di musica, Samantha Fidanza violinista e Vera Pulvirenti- pianista e Presidente della giuria, ha avuto un bel da fare, in quanto i candidati erano tutti di alto livello e quindi la scelta è stata più articolata e spesso sofferta. Erano presenti numerose autorità, appartenenti ai clubs service cittadini: per la sez. Fidapa Catania-Riviera dei Ciclopi la presidente Prof. Isabella Frescura e la past avv. Rosalba Murgo, che il prossimo 23 maggio saranno impegnate nel medesimo concorso riservato solo agli studenti delle scuole di Catania, per il Serra club il governatore dott. Cherubino Fiorini, per il Kiwanis il past governatore ing. Filippo Lizzio, per la Scuola “Brunelleschi” la Dirigente Scolastica Prof. Maria Elena Grassi. Hanno vinto il primo premio assoluto 100/100: Strano Giulia, violoncellista del 1° anno del Liceo Linguistico “Regina Elena”; Arcifa Federica Maria, pianista del 2° anno del Liceo Classico “Gulli e Pennisi”; Morani Evangelina e Marchica Giada del 3° anno Scuola Media ad Indirizzo Musicale “G.Galilei” e la piccola Stuto Irene, 1° anno sempre della “G.Galilei” vincitrice della borsa di studio della Fidapa. Gli altri primi premi con votazione inferiore a 98, sono stati: Pennisi Mariapia della “G.Galilei”, la piccola arpista Venera SIMPATICHE, BELLE e BRAVE!!! Gli Angeli di Charlie Rapisarda della “Giovanni XIII”, Currò Matteo della “P.Vasta”, Pennisi Salvatore dell’Ist. Mag. “Regina Elena”, Battaglia Valentina e Russo Samuele della “E.Patti”, Russo Giuseppe del Liceo Scientifico, il quintetto per pianoforte e fiati della “Galileo Ferraris”. Inoltre sono stati segnalati: il duo 4 mani Astuti Giulia e Laura Maugeri della “E: Patti”, e il pianista Toscano Alexander del Liceo Artistico “F. Brunelleschi”. ph Fabio Consoli