Parresia (prof. La Rocca) - Liceo Scientifico "E. Fermi"
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Parresia (prof. La Rocca) - Liceo Scientifico "E. Fermi"
FILOSOFIA PER IL QUOTIDIANO Incontri per il pensiero e la comprensione Conversazioni introduttive aperte a tutti gli studenti del triennio Liceo Scientifico “E. Fermi” a.s. 2011-2012 Ragusa Si rischia dicendo la verità? Michel Foucault e la parrēsia (Prof. Giorgio La Rocca) 1 marzo 2012 ______________ 1926 - 1984 ______________ Ermeneutica del soggetto Discorso e verità Il governo di sé e degli altri Fonti: • Filodemo, Peri Parrēsias (pochi frammenti) • Un articolo di Philippson dedicato alla parrēsia, scritto alla fine degli anni trenta del Novecento, contenuto in un importante dizionario enciclopedico tedesco, la Realencyclopädie di Pauly-Wissowa; • Un articolo risalente al 1964 ad opera di Giuseppe Scarpat; • Un articolo scritto da Marcello Gigante dedicato al trattato sulla parrēsia di Filodemo pubblicato negli atti dell’VIII congresso dell’Association Guillaume Budé. Eppure: Platone Euripide Isocrate Demostene Polibio Filodemo Plutarco Marco Aurelio Massimo di Tiro Luciano Giovanni Crisostomo Doroteo di Gaza Seneca Quintiliano Cos’è la parrēsia? Parrēsia avversari di natura morale: l’adulazione di natura tecnica: la retorica GIOCASTA Prima la cosa che voglio sapere. Cos’è l’assenza della patria? È grave? POLINICE GIOCASTA POLINICE GIOCASTA POLINICE GIOCASTA POLINICE È gravissima, nel fatto più che a dirsi. Cos’è l’esilio? Di cosa soffre l’esule? Peggio di tutto è non poter parlar franco. È da schiavo, non dire ciò che pensi. Piegarsi all’idiozia di chi comanda … Eh già, fare gli stolti con gli stolti. Per interesse, si violenta l’indole[1]. [1] Euripide, Le Fenicie, vv 386-394. FEDRA: È proprio questo che mi fa morire: paura che mi colgano in flagrante mentre reco vergogna a mio marito e ai figli miei. No! Vivano nella splendida Atene, felici e liberi di dire la verità (eleutheroi parresia thallontes); la fama della madre li rischiari. Ché quando la coscienza di una colpa del padre o della madre interviene, dell’uomo anche più ardito fa uno schiavo[1]. [1] Euripide, Ippolito, vv. 420-425. NUNZIO: Ho visto le Baccanti auguste, che in preda a un estro hanno fiondato lungi di qui le bianche membra. Vengo a dire a te, signore, e alla città che cose tremende fanno, che vanno al di là d’ogni prodigio. Ma vorrei sapere se ciò che accade là posso svelarlo liberamente (parresia fraso, παρρησία φρασω) o devo attenuare il mio racconto: temo la veemenza, sire, del tuo carattere, la collera impetuosa, il tuo fare da tiranno. PÈNTEO: Parla, ché avrai l’impunità. Chi è giusto non merita la collera. Ma quanto più grave sarà quello che dirai delle Baccanti, tanto più costui, che questi modi suggerì alle donne, avrà da me le meritate pene[1]. [1] Euripide, Le baccanti, vv. 664-76. CLITENNESTRA: Mi volsi, per ucciderlo, alla via praticabile: andai dai suoi nemici. Quale amico sarebbe stato complice dell’assassinio di tuo padre? Parla pure, se vuoi: con tutta libertà confuta la mia tesi (antithes parresia, α̉ντίθες παρρησία), dimostrando che la morte del padre non fu giusta[1]. ELETTRA: Madre, tieni presente ciò ch’hai detto: m’hai dato piena libertà di replica (parresia)[2]. CLITENNESTRA: Si, lo confermo, e non mi tiro indietro[3]. ELETTRA: Ma poi non mi farai del male, madre? CLITENNESTRA: No: sarò dolce con l’anima tua. ELETTRA: Allora parlo, e il mio preludio è questo[4]. [1] Euripide, Elettra, vv. 1046-50 [2] Ibidem, vv. 1055-6 [3]Ibidem, v 1057. [4]Ibidem, vv. 1058-60. Plutarco, Vite Parallele Vita di Dione Platone Dione La parrēsia è il libero coraggio attraverso il quale ci si lega a se stesso nell’atto di dire il vero […]. La parrēsia è l’etica del dire-il-vero nel suo atto rischioso e libero […]. Il parresiasta, colui che usa la parrēsia, è l’uomo veridico, cioè colui che ha il coraggio di rischiare il dire-il-vero e che lo rischia in un patto con se stesso, nella sua qualità di enunciatore della verità. Egli è il veridico. Michel Foucault, Il governo di sé e degli altri, cit., p. 71. I SCENA Lord Loxley I SCENA King Richard The Lionheart • Loxley: “Il popolo gioirà vedendovi tornare in patria” • Cuor di Leone: “È in quelle condizioni che mi piacerebbe tenerlo. Essere ricordato com’ero. Il mio esercito sa di più. Cuor di Leone è spelacchiato!” • Loxley: “Ogni uomo del vostro esercito vi idolatra vostra maestà!” • Cuor di Leone: “Non devi adularmi. So quanto debba essere difficile essere amico del re!” II SCENA Robin Longstride Parrēsia Parrēsia Inizio scena parresiastica • Cuor di Leone: “Sei così sincero da dire al tuo re qualcosa che non voglio sentire?” “Qual è la tua opinione sulla mia crociata? “Dio sarà compiaciuto del mio sacrificio? Vera e propria “parrēsia” • Robin: “No per niente!” “Il massacro di Acri, Sire. Quando ci avete fatto radunare 2500 musulmani tra uomini, donne e bambini, una giovane donna ai miei piedi che aveva le mani legate, ha guardato verso di me. Non c’era paura nei suoi occhi e non c’era rabbia, c’era solo pietà; sapeva che dopo il vostro ordine, le nostre lame sarebbero discese sulle loro teste e in quel momento saremmo stati senza Dio, tutti noi….senza Dio! Possibile epilogo fustigazione marchio a fuoco impiccaggione…. ….ulteriore libertà!!!! “Stupido! Non vedi che non possiamo dire quello che pensiamo! Chiedi opinioni scritte e anonime” “Il solo messaggero con cui me la prenderei è quello che mi ha avvisato in ritardo” p. 70 “Le persone sono tenute al dissenso in questa società […]. Se qualcuno non dice niente, non va bene” Jeffrey Skilling, amministratore delegato di Enron • Bisogna dire la verità • Non bisogna nuocere a persone innocenti • Non bisogna cercare il proprio vantaggio, ma in primo luogo quello degli altri e della propria organizzazione • Bisogna aver fatto una riflessione morale • Bisogna essere pronti a pagare un prezzo • Bisogna poter davvero migliorare la situazione (combattere contro i mulini a venti non è vera virtù) • Non bisogna parlare per collera o per spirito di vendetta James O’ Toole Martin Luther King “La nostra vita comincia a finire il giorno in cui diventiamo muti sulle cose che contano”