Il giornale degli studenti dell`IISS “Quintino Cataudella
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Il giornale degli studenti dell`IISS “Quintino Cataudella
17/03/2007 ANNO 4 N°3 “Oggi, nella nostra realtà e senza ipocrisie” 14 febbraio 1966 - 14 febbraio 2007 41 anni fa scoppiò lo scandalo al liceo Parini di Milano "causato" dal giornale degli studenti: "La Zanzara" La direzione di Scicliceo vuole ricordare i tristi avvenimenti che sconvolsero il mondo della scuola e non solo... ...un magistrato, che rifacendosi ad una legge del 1933 (quindi del regime fascista...) chiede che venga eseguita l' ispezione corporale su tre ragazzi minorenni... Assurdo.... Non possiamo dimenticarlo.... Non ci resta che lodare Marco De Poli (direttore de "La Zanzara" nel 1966) per il lavoro fatto in quegli anni... SOMMARIO Pag. 1 Pag. 2-3 Pag. 4-7 Pag. 7 Pag. 8 Pag. 9 Pag. 10 Pag. 11 Pag. 12 Pag. 13 Pag. 14 La zanzara - Scandalo a liceo Parini Estintori…. Che cosa pensano le ragazze d’oggi? Veronica, perdonami! Scicli rischia la fine - Ricordo Le droghe Ciao KIKA - Il Radon Napoleone è morto Nomination Oscar 2007 La ricerca della felicità Intervista a Giorgia - Bimbos Pag. 15 Dissertazione sulla musica Pag. 16 Fuori di Testo Pag. 17 Speciale Sanremo Pag. 18 La legge è uguale per tutti? Pag. 19 Sport Pag. 20 La pagella dell’allegro liceo Pag. 21-22 Umoristicamente Pag. 23 Giochi Pag. 24 Scicliceo e Tribù BUONA LETTURA!!! Da novembre, come si può notare dalla foto, i nostri estintori sono scaduti. La Provincia Regionale di Ragusa ha pagato la manutenzione per gli estintori solo il 12 febbraio 2007. Come mai?!?!? Pare che a seguito di un controllo dei Vigili del Fuoco in un Istituto di Vittoria abbia preso i dovuti provvedimenti… CHE COSA PENSANO LE RAGAZZE D’OGGI? Inchiesta a cura di MARCO SASSANO CLAUDIA BELTRAMO CEPPI MARCO DE POLI (da “La Zanzara” del Febbraio 1966) Qual è la posizione della donna nella società italiana? Quali sono temi che si trova ad affrontare? Qual è il suo atteggiamento a fronte all’educazione, alla cultura, alla morale, alla religione, al matrimonio ed al lavoro? È indubbio che negli ultimi anni si sia verificata una notevole diminuzione dei pregiudizi che tenevano la donna in una posizione secondaria di fronte a questi problemi e che un graduale evolversi della società abbia seguito un analogo processo evolutivo anche nel campo dell’emancipazione femminile. Ciò non toglie che in complesso sussista ancora diffusamente una mentalità conservatrice tendente a subordinare il sesso femminile a quello maschile. Per avere una chiara visione di questi problemi, abbiamo pensato che il metodo migliore fosse quello di discuterne con ragazze di diversa età e di differente formazione in modo da avere un’idea il più possibile fedele delle diverse posizioni. L’educazione familiare Uno dei primi problemi che abbiamo affrontato nella nostra discussione è stato quello dei rapporti con la famiglia e dell’educazione che essa impartisce. Il punto su cui praticamente tutte si sono trovate d’accordo è stato quello di ribadire la necessità di un’educazione «tendente a dare coscienza delle proprie responsabilità». A questo si ricollega il desiderio di una notevole libertà individuale, concessa dai genitori, libertà che nella maggior parte dei casi è stata giudicata soddisfacente. «Ho sempre avuto molta libertà di agire come voglio, di frequentare la gente che voglio, di pensare come voglio».Per quanto riguarda i rapporti con i genitori, non viene più accettato un atteggiamento di tipo autoritaristico, ma si chiede loro amicizia e una maggiore comprensione dei propri problemi. «Io posso accettare un consiglio di mio padre solo se è motivato e non perché dice che è il padre e basta!». «Io considero mia madre come un’amica, come una donna con cui discutere apertamente. Lei ha verso di me una grande fiducia ed altrettanto io verso di lei. Ascolta le mie opinioni, eventualmente le critica, e le discutiamo insieme. Non mi impone i suoi giudizi: mi consiglia ma mi fascia fare le mie esperienze».Ci sono, però, alcune eccezioni: «Il continuo e ossessivo desiderio da parte dei miei genitori di aiutarmi e di essermi vicino, mi è parso un’imposizione ed una limitazione della libertà, per cui mi sono allontanata e ho rifiutato il loro aiuto. L’autoritarismo dei genitori si risolve specialmente in un autoritarismo sulle questioni sessuali da cui derivano poi le altre. Nella mia educazione sessuale non vi è stata una chiara negazione del sesso ma una specie di compromesso tra la negazione del sesso per rispetto a certe abitudini, ed una contemporanea affermazione per paura di essere arretrati negandolo. Il che ha prodotto in me una grande confusione ». Già da questa risposta si introduce quello che è uno dei motivi fondamentali della nostra inchiesta: l’educazione sessuale. In generate l’intervento dei genitori in questo campo è stato giudicato piuttosto secondario; assai maggiore è l’influenza avuta dalla lettura di libri sull’argomento e dalle confidenze delle compagne: «I genitori hanno fatto per me solo da complemento». Per quanto riguarda il futuro invece si prospetta un’educazione sessuale assai più completa e meno «traumatizzante», che abbia il suo fondamento nella scuola: «L’educazione sessuale nella scuola, e non solo dal punto di vista medico, è assolutamente necessaria per una modifica della mentalità verso moltissimi problemi quali le ragazze madri, i figli illegittimi, ecc. Non vogliamo più un controllo dello stato e della società sui problemi del singolo e vogliamo che ognuno sia libero di fare ciò che vuole, a patto che ciò non leda la libertà altrui. Per cui, assoluta libertà sessuale e modifica totale della mentalità». «Per cambiare la mentalità sarebbe necessario impostare il problema sessuale su basi serie, cioè introdurre una certa educazione sessuale anche nelle scuole per chiarire le idee su certi problemi fondamentali che ognuno ad una certa età si trova a vivere, in modo che il problema sessuale non sia un tabù ma venga prospettato con una certa serietà e sicurezza. E che esso venga veramente affrontato sul piano sociologico; conoscere cioè tutte le posizioni in modo da avere un orientamento veramente responsabile». Il sesso e la società All’esame dell’educazione sessuale segue immediatamente quello del modo in cui i problemi sessuali vengono affrontati dalla nostra società, che si può sintetizzare in un atteggiamento al tempo stesso di ipocrisia e di moralismo. Non potendo ovviamente analizzare a fondo i diversi aspetti della questione, ci siamo limitati a considerarne due, a nostro parere indicativi e di stretta attualità, e cioè la copiosa produzione di film ad argomento erotico, unicamente destinati a fare presa esteriore sul pubblico, e quello del controllo delle nascite. Per quanto riguarda il fenomeno cinematografico (strettamente legato poi a interessi commerciali) abbiamo riscontrato un atteggiamento decisamente polemico: «I problemi sessuali che vengono prospettati specialmente dal cinema sono in fondo il frutto della nostra società, cioè puntano molto sull’interesse morboso che possono suscitare e sfruttano specialmente questo aspetto invece di studiare a fondo i problemi che affrontano». «Gran parte di questi film sono fatti da degenerati, per cui vi è da parte loro quasi un piacere morboso nel farli. Sono partiti da un’idea abbastanza giusta, cioè togliere questo velo d’ipocrisia che inceppava il nostro cinema. Ma quando hanno avuto un grosso successo di cassetta sono completamente degenerati». Un problema assai più complesso è quello del controllo delle nascite. Solo da poco tempo in Italia si può parlare con una certa libertà di questo argomento oggi reso quanto mai attuale dal nuovo atteggiamento assunto dalla Chiesa che affida ogni decisione in questo campo alla «coscienza» dei coniugi. Le ragazze con cui abbiamo parlato si sono rivelate per la maggior parte favorevoli all’uso di mezzi anticoncezionali durante il matrimonio; tutte indistintamente hanno poi dichiarato di essere disposte ad usarli in caso di difficoltà economiche o di motivi di salute. «Nel rapporto sessuale ciò che più mi pare importante è la necessità di essere completamente uniti e perciò i figli sono una conseguenza di secondo grado e hanno un’importanza relativa». « Secondo me in ogni rapporto prematrimoniale e matrimoniale, l’uso della pillola sarebbe un atto di viltà, cioè la si usa perché si ha paura di eventuali conseguenze che invece sono la base e il fine dell’unione. Non mi ba- sta essere convinta dell’amore che provo per un uomo e il viverlo pienamente, ho assoluto bisogno di una prova continua di questo amore che secondo me può essere rappresentata solo da un figlio». Il problema morale e religioso Dal problema del controllo delle nascite nel matrimonio è poi derivato come logica conseguenza quello dei rapporti prematrimoniali. «Pongo dei limiti solo perché non voglio correre il rischio di avere conseguenze. Ma se potessi usare liberamente gli anticoncezionali non avrei problemi di limiti». La questione è molto. complessa e personale e non si darebbe un quadro esatto della situazione volendo generalizzare o fare statistiche. Preferiamo quindi riportare alcuni pareri che ci sono parsi indicativi delle diverse posizioni. «Molti rapporti sono solo esperienze utili e non capisco come non si vogliano affrontare». «Specialmente nell’amore nessuno dovrebbe agire secondo limiti e regole già prima codificati, ma solo secondo la propria coscienza e la propria volontà». «All’uomo che si ama si può date tutto entro però certi limiti. Se si vuole veramente amare vi è solo il matrimonio». «Se non si è abbastanza sicuri dei propri sentimenti da aver bisogno di un contratto, allora vuol dire che non siamo sicuri di noi stessi e del nostro amore». «Entrambi i sessi hanno ugualmente diritto ai rapporti prematrimoniali». «È ridicolo il ragionamento sul matrimonio, perché si arriva al controsenso della frase: ciò che è innaturale prima è naturale dopo». «Si può volere molto bene ad una persona, però fino ad un certo punto perché ci sono cose che non si può e non si deve assolutamente dare, anche se si ama, al di fuori del matrimonio». « La purezza spirituale non coincide con l’integrità fisica». Rispondendo alle nostre domande sull’esperienza prematrimoniale, le ragazze stesse hanno introdotto il motivo religioso, che è strettamente connesso col precedente. Quelle dichiaratamente cattoliche hanno rivelato due diverse tendenze: alcune concordano con la posizione ufficiale della Chiesa, che dà fondamentale importanza alla verginità prematrimoniale. Le altre invece ritengono che se c’è l’amore non abbia più senso parlare di limiti. «La posizione della Chiesa concorda perfettamente con delle norme di natura igienica e sociale che ci impongono delle limitazioni necessarie per non creare dei disordini». «Il fatto religioso per me è stato profondamente negativo perché mi ha per un certo periodo di tempo vietato strade che io pensavo portatrici di felicità. Poi però mi sono ribellata ma prima di sentirmi veramente libera ho dovuto superare un lungo periodo di dubbi ed incertezze». «La religione in campo sessuale è apportatrice di complessi di colpa». «Quando esiste l’amore non possono e non devono esistere limiti e freni religiosi». «La posizione della Chiesa mi ha creato molti conflitti fin quando non me ne sono allontanata». Ma la religiosità non è l’unico vincolo che limita la libertà sessuale, vi è anche la preoccupazione di «tradire» la fiducia della propria famiglia, agendo contro le norme della morale corrente. «La donna, generalmente, non è indipendente ed è fortemente legata alla famiglia e non può assolutamente tradire la fiducia che questa ha in lei». «I sentimenti di mio padre e di mia madre non possono influire sui miei: posso dare un grande valore a mio padre e a mia madre, ma se io reputo giusto l’agire in un dato modo il loro giudizio non influisce assolutamente su di me». «Secondo me uno tradisce la fiducia dei suoi genitori solo quando non è coerente con se stesso». Il matrimonio e il lavoro Fino a pochi anni fa, prima dell’ultima guerra, alla donna era praticamente aperta un’unica via: quella del matrimonio. Oggi, che più di un quarto della popolazione lavorativa italiana è femminile, la situazione è notevolmente mutata e possiamo dire che questo è uno dei settori in cui più rapidamente si sta realizzando la parità tra i due sessi. Tuttavia il problema si prospetta sotto diversi aspetti a secondo della condizione sociale della ragazza. È stato interessante conoscere in proposito le idee delle ragazze che frequentano il liceo classico, appartenenti cioè ad un ambiente tipicamente borghese. «Un tempo non molto lontano, erano i genitori a non spingere la figlia sulla strada dal lavoro, non dandole la stessa educazione del maschio, perché per definizione era destinata al matrimonio e a fare la donna di casa; ma ora sono le figlie che dicono: - Per ora sono i genitori a mantenermi, poi mi sposo; è inutile quindi che mi cerchi seriamente un impegno, una strada. Voglio solo avere una educazione che mi permetta di sposare un uomo di una certa istruzione ed educazione superiore o almeno pari alla mia. - E questo vale specialmente per quelle che frequentano i licei». «Certamente la maggioranza delle ragazze partono dal presupposto di sposarsi e quindi non danno importanza alla ricerca di una propria strada». «Molte fanno questo ragionamento: - Io adesso faccio il liceo, perché cosi mi piace, poi presa la maturità, basta, pianto lì tutto e aspetto un marito. E questi sono ragionamenti che in non ho mai sentito fare da ragazze che lavorano da quando hanno 16-18 anni, ma solo da studentesse, specialmente del Parini, che sembra vogliano sposarsi solo per la paura di restare zitelle». «Molte di queste ragazze che aspirano come unico fine al matrimonio, saranno veramente, secondo me, delle pessime mogli e delle cattive madri; sarà certamente buona madre quella che già da ragazza ha una coscienza personale e civile». «Il pensiero dominante sul matrimonio in certi ambienti è questo: - Oh che bello! Dormirò fino alle undici del mattino, mentre quattro donne di servizio sgobberanno a mettere in ordine la casa». In affermazioni di tal genere si può chiaramente vedere come, secondo una mentalità molto diffusa, si tenda a creare una netta frattura tra lavoro e matrimonio. Però le ragazze intervistate hanno dichiarato di non poter scindere il matrimonio da una cosciente partecipazione alla vita della società sia nel lavoro che nelle altre attività culturali. «Se mi offrissero una vita solo dedita al matrimonio, alla casa e ai figli, piuttosto di vivere così mi ammazzerei». «Non è tanto importante partecipare finanziariamente al mantenimento della famiglia ma è assolutamente necessario avere interessi al di fuori del matrimonio». «Secondo me matrimonio e lavoro non creano un dilemma perché se una donna parte con l’idea di voler essere utile e impegnata, può conciliate benissimo il matrimonio al lavoro; se invece parte con 1’idea di non volere lavorare, ma vuole solo sposarsi, si sposa. Perciò il dilemma non esiste». «Se una donna non vede se stessa come individuo singolo, profondamente interessato ed impegnato, con responsabilità e diritti anche nel matrimonio al 50 % è inutile parlare di parità con l’uomo». Si è presentato a questo punto un altro dei problemi oggi di scottante attualità: il divorzio. Come è noto, dopo anni e anni di totale disinteresse che rivelano gretto moralismo e ipocrisia da parte della nostra classe dirigente, si è finalmente giunti ad una proposta di legge che, per quanto cauta e limitata, trasporta la possibilità del divorzio dal piano teorico a quello pratico. «Il divorzio, concesso però non con leggerezza, deve esistere anche solo per il rispetto che si deve alla libertà dell’uomo». «Il divorzio, a mio parere di cattolica, non dovrebbe esistere, però sarebbe giusto che esistesse per quelle persone che non condividendo le mie idee sono costrette lo stesso a rimanere legate per tutta la vita ad una persona che non amano». «L’incompatibilità di carattere veramente comprovata deve essere sufficiente al divorzio». Impegno collettivo o impegno di elite? Come conclusione abbiamo chiesto un parere sull’atteggiamento preso nella risoluzione di questi problemi dalla massa delle ragazze. Non crediamo siano necessari commenti: «La massa delle ragazze è veramente a terra, non credo poi che vi sia una via di mezzo, ma quelle che sono intellettualmente superiori e che hanno un atteggiamento e una posizione positiva, anche se sono poche, hanno certamente un peso importante e riscattano in parte la negatività della massa». «La maggioranza delle ragazze che pensano in un modo secondo me sbagliato non conta e non ha vero rilievo, in quanto non si sanno effettivamente affermare, mentre le altre, le impegnate, hanno preso veramente coscienza di sé e l’affermano a voce alta. Ma la massa disinteressata che è molto ampia in certi momenti riesce a schiacciare questa piccola elite, e quando le appartenenti a questa massa diffonderanno le loro non-idee ai loro figli, aumenterà il già immenso numero dei disinteressati. Ma, questo è certo, lo stesso discorso vale per i ragazzi». "Veronica, perdonami!" E' sicuramente questa la frase che meglio può sintetizzare ciò che è avvenuto in questi ultimi giorni. Infatti, nonostante le guerre sempre più violente, il buco dell'ozono sempre più grande, la sempre più problematica questione palestinese, i giornali hanno concentrato la loro attenzione su un grave (?!) caso di...GOSSIP! Il nostro Cavaliere è infatti stato travolto da una bufera familiare. Non aveva già tanti problemi il caro Silvio? Perchè, tra la maggioranza di sinistra che fa acqua da tutte le parti e la necessità di organizzare un'opposizione costruttiva per contrastare i "rossi" che vogliono legalizzare tutto, proprio quello che gli mancava era una lettera della moglie Veronica che lo accusa, come dire, di fare il "gallo" con le altre donne. Veronica si è sentita estremamente offesa, è stata lesa la sua dignità di donna e di mamma, e con la sua lettera è diventata la nuova "femminista" italiana. Stavolta non è stato un "fantomatico comunista" ad attentare alla incolumità psicologica del "grande capo", il pericolo proviene dall'interno delle mura domestiche. Povero Silvio, che stress senza fine! Già, perchè "l'uomo che si è fatto da solo" non solo ogni giorno deve far fronte ai molti impegni che spettano ad un uomo del suo rango politico, adesso ci si mette anche la moglie! Ma cosa può farci, poveretto, se tutte le donne sembrano essere irresistibilmente attratte dal suo fascino? Certo, perchè il Cavaliere è proprio un bell'uomo, affascinante, ricco di sex appeal...(Manco fosse Jhonny Depp!). ma chi potrebbe resistere alla sua pelle liscia (sarà forse effetto del lifting?), alle sue spalle possenti frutto del duro lavoro, ai suoi occhi furbetti, ai suoi complimenti e, soprattutto, ai suoi soldi? Perchè sono proprio i soldi la causa di ogni danno. Allora, caro Silvio, ti chiediamo, se davvero vuoi bene a tua moglie e per te non esiste nessun'altra, va', vendi quello che hai, dallo ai poveri e SEGUILA! E chissà se tutte quelle donne che dicono di essere attratte da te continueranno ad esserlo! E se neanche questo enorme sacrificio dovesse bastare a riportare la pace in famiglia, beh, falla PESCATRICE di...UOMINI! Un bacio Michela Buscema Classico Forse è un inizio un po’ troppo pessimistico, ma la crisi delle istituzioni politiche a Scicli (e in tutta Italia) è grande e si manifesta. E naturalmente a risentirne sono sempre i soliti “SFORTUNATI” cittadini. La crisi, se così possiamo definirla, si è acuita nella seconda legislatura del Sindaco Falla (questa, appunto), causata da diversi fattori: 1. Le diverse lamentele dei commercianti (forse, alcune volte, inopportune e/o esagerate), causate dai diversi cambiamenti alla circolazione viaria cittadina, tramite l’inversione di diversi sensi di marcia del centro storico e commerciale della città; 2. La crisi istituzionale all’interno del centro-destra, maturata già da tempo, e che ha ora trovato l’apice con le dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale Armando Fiorilla (esponente dell’UDC), causata, da una lettera a firma di Rocco Verdirame che criticava l’attuale presidenza (Rocco Verdirame è nella stessa coalizione di Fiorilla, la CdL). 3. La crisi all’interno dei DS comunali, cominciata con le ultime elezioni interne al partito, che hanno riconfermato segretario cittadino dell’importante partito del centro-sinistra Occhipinti, votato alla QUASI unanimità, con solo cinque “compagni” che hanno votato mozioni diverse e che ora stanno creando scompiglio all’interno della sezione cittadini dei DS; 4. La mancanza di iniziative da parte della squadra assessoriale della giunta Falla. Sono questi alcuni dei motivi della crisi politica nel nostro paese. Ricordo Ricordiamo anche se a volte vorremmo dimenticare sarebbe più facile... a volte… ma ci sono cose che non possono mai cadere nell’oblio c’è chi muore dentro e chi non ha più la forza di un grido distrutti nel corpo e nella mente distrutti da una macchina infernale manovrata da una fredda follia sembrava indistruttibile ma quando si è voltata è tornata la speranza della libertà… la libertà… non sapevamo più cosa fosse smarriti nel mondo smarriti dentro di noi impauriti…increduli incapaci d’amare,di parlare… i nostri occhi avevano visto solo odio, sangue e la nostra anima mille umiliazioni e ci siamo dimenticati come si sogna come si vive… era tanto tempo che non guardavo il cielo e adesso alzo sempre la testa e non riesco a smettere di guardarlo a volte sento la terra che trema sento male e rabbia dentro di me ho paura ho paura che non sia tutto finito ho paura di ritornare nell’inferno che è qui in terra io l’ho visto io ci sono stata io non lo dimenticherò non lo dimenticherò mai porterò per sempre con me i segni di quel periodo di terrore la mia vita si è fermata quel giorno …e il 27 gennaio 1945 …la vita ha ripreso il suo corso il suo lento corso molto, molto lentamente ancora oggi la vita è un corso lento e faticoso Sono viva mentre una parte di me mi ha lasciato molto tempo fa… io non dimenticherò non dimenticherò e racconto continuo a raccontare la mia esperienza trasmetto il mio dolore perché nessuno possa dimenticare nessuno possa negare quel che è stato e quello che non dovrà mai ripetersi. Delia Miceli I Classico !" #$% &" La droga è un grave problema che coinvolge tutti senza alcuna distinzione di età, sesso o estrazione sociale. Non bisogna mai dimenticare che può colpire chiunque. Tutti noi ci troviamo ad attraversare momenti in cui siamo fragili ed indifesi a causa di delusioni sia umane, sociali e professionali ed è proprio nei momenti di debolezza e fragilità che un individuo è portato a cercare qualunque tipo di stimolo per provare a star meglio; molte persone trovano il giusto stimolo grazie alla propria forza, alle proprie capacità e all’affetto delle persone circostanti. Ma non tutti sono così fortunati. Quindi ricordiamo che la droga non è solo un problema adolescenziale, ma indubbiamente gli adolescenti fanno parte della categoria più a rischio. Sono molto i genitori che spesso ignorano questo problema e preferiscono dire e pensare: “Tanto a mio figlio non succederà mai…”. I giovani sono ben consapevoli del pericolo della droga: sanno che fa male. Ma allora perché ne fanno uso? Le cause più comuni sono: la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo e mai provato, l’influenza del gruppo, un nuovo modo per combattere la depressione e la noia, il normale desiderio di trasgressione. “Non più 0,5 g, ma un grammo di erba o fumo”. Il Decreto Ministeriale emanato dal Ministro della salute innalza del doppio il quantitativo massimo di cannabis detenibile solo ed esclusivamente per uso personale. Un provvedimento per far sì che migliaia di giovani non debbano più varcare le soglie del carcere o essere vittime di un procedimento penale per aver fumato uno spinello. Con ciò non s’intende liberalizzare l’uso della cannabis, ma far rientrare questi comportamenti tra gli atti da prevenire e non da reprimere con pene che possono arrivare fino al carcere. Inoltre c’è da dire che lo spaccio e il consumo di droga non avviene solo in discoteca, ma anche nelle scuole, alle feste private e in tutte le strutture a cui accedono frequentemente i giovani, nessuna esclusa. Le sostanze maggiormente usate sono: tabacco, ecstasy, cannabis, cocaina, marijuana e hashish. Prima di arrivare alla tossicodipendenza ci sono varie fasi: Uso patologico: è l’uso di sostanze ammesse (alcool, caffè, …) che non provocano ripercussioni sul piano sociale e non causano l’insorgenza di sintomi fisici, di tolleranza e di astinenza; Abuso: è l’uso patologico di sostanze psicoattive, caratterizzato dall’uso, malgrado la consapevolezza di avere un problema di natura sociale, lavorativa, psichica o fisica, causato o accentuato dalla stessa sostanza; Dipendenza: è l’uso patologico delle sostanze psicoattive fino a scatenare manifestazioni indicanti che il soggetto ha una scarsa capacità di controllo della sostanza, che viene assunta nonostante il manifestarsi di conseguenze avverse; Dipendenza fisica: è la comparsa di disturbi fisici violenti. Questi disturbi, chiamati “sindrome di astinenza” o di “ privazione”, costituiscono l’insieme specifico dei sintomi fisici e psichici; Dipendenza psichica: avviene quando il soggetto avverte l’impulso irrefrenabile di ripetere l’assunzione della sostanza stupefacente; Tolleranza: è la necessità di aumentare le dosi per ottenere lo stesso tipo di effetto; Droghe leggere: sono droghe che non producono sintomi di astinenza quando si smette, ma hanno anche esse effetti collaterali se usate a lungo periodo; Droghe pesanti: è un termine usato per descrivere le droghe che creano maggiore dipendenza come la cocaina e l’eroina. Secondo noi, fare uso di droghe è scorretto, perché chi inizia con un semplice spinello sente il bisogno di aumentare le dosi e passare a sostanze più pesanti, più tossiche e che creano maggiore dipendenza. Inoltre con questa nuova legge non cambia molto, perché crediamo che molti prima di questo decreto detenessero per uso personale più di mezzo grammo di fumo o erba rispetto alla dose stabilita dal Governo. Quindi è la stessa cosa che si verifica oggi e continuerà a verificarsi fin quando gli stessi ragazzi non capiranno l’importanza della vita e non comprenderanno tutto il male che stanno facendosi. ' ( ) *+ , ) )) . / . ) 0*,% 1*1, 2 *! ,!34% #" !* 43#"54*#"! '$% "44% # $ , 0*0!* % #* Scicli, 30.01.2007 Qualche giorno fa siamo venuti a conoscenza della scomparsa di una nostra coetanea, studentessa come noi di un liceo scientifico. La sua scomparsa ci ha parecchio colpiti, vuoi per la giovane età di Federica (Monteleone n.d.r.), vuoi per il motivo: morire per un semplice intervento di appendicite, o meglio per un black out durante l’intervento… Soprattutto in un periodo come questo per la sanità pubblica Italiana, piena di ospedali fatiscenti… Un simile caso di mala sanità non poteva passare inosservato nemmeno al più indifferente di noi… Ci ha comunque colpito la forza di volontà della famiglia, capace in un momento di disperazione tale - la perdita di una figlia - di “scegliere” di donare gli organi. È stata una scelta “difficile” a nostro avviso da prendere, ma nonostante questo loro ci sono riusciti… Hanno messo da parte i risentimenti e l’angustia nei confronti della sanità pubblica, nei confronti dello “Stato”, con la voglia di far “rivivere” Federica in altre persone, un gesto sicuramente lodevole. Ora vogliamo rivolgerci ai nostri “colleghi” del liceo Berto. Crediamo che la vostra forza riuscirà a non far dimenticare la vostra amica, oltre che compagna Federica. Avete avuto la forza di trovare i mezzi per andarla a trovare a Cosenza, da Vibo Valentia vostro paese originario, pur di vederla, di poterla riabbracciare, di poterla vedere uscire dal coma, e magari mostrarsi preoccupata per voi… avreste voluto… Ma non siete nemmeno riusciti a darle l’ultimo saluto, l’ultimo bacio, che era già deceduta. Immaginiamo la vostra disperazione alla vista del monitor di Federica che indicava l’assenza del battito... Immaginiamo… Avete perso chi la compagna di banco, chi di classe, chi di ballo… Il ballo… una delle passioni di Federica… A tutti voi, genitori, parenti, studenti, insegnanti va il nostro cordoglio. Gli Studenti del Progetto D.R.A.G.O. di Scicli ai quali si associa l’intera Direzione e Redazione di Scicliceo *$ 6 / 70 8 . ) . 0 Si è svolta Lunedì 29 Gennaio nell’auditorium del Liceo Cataudella la conferenza divulgativa dal titolo: “Il Radon: problema o risorsa?”. Relatore la prof.ssa José Immè docente ordinario al Dipartimento di Fisica dell’Università di Catania, oltre che Coordinatore nazionale del progetto “Lauree Scientifiche”. L’apertura dei lavori è stata affidata al Dirigente Scolastico dell’Istituto, che ha subito passato la parola al Prof. Gianino, docente interno del Liceo Cataudella, uno dei promotori dell’iniziativa. Dopodiché la parola è andata alla Prof.ssa Immè che per ben due ore ha “allietato” il pubblico (composto da studenti, docenti e genitori). Una breve introduzione sulla fisica moderna e poi dritti al tema del giorno: “il Radon”. «Il Radon è un problema ambientale, ma è sufficiente conoscerlo per evitare i rischi derivati dall’esposizione ad esso. Il Radon può tornarci utile. È un problema che può far avvicinare i giovani alla fisica, mediante un problema naturale.» dice la prof.ssa Immè. La conferenza fa parte della serie di conferenze organizzate in ambito al progetto Lauree Scientifiche. Napoleone è morto Napoleone è morto. Come il suo corpo è immobile dopo aver esalato l' ultimo respiro, così è immobile ed attonita tutta la terra alla notizia della morte di un uomo così potente e resta muta, pensando all' ultima ora dell' uomo che è stato così importante e non sa quando nascerà un altro uomo di tale calibro e che ha sparso tanto sangue Il mio genio poetico (cioè io stesso) lo ha visto folgorante, vincitore ed in auge, ma ha taciuto e così ha continuato a tacere anche quando, con alterne è caduto ad è ritornato potente e non ha unito la sua voce a quella di altri poeti che lo osannavano o lo condannavano. Così Manzoni dice che il suo spirito poetico pulito e limpido sia da servili lodi, che da vigliacchi oltraggi e solo ora, commosso per la repentina morte, scrive un' ode su quest'uomo così importante che forse resisterà nel tempo. Ricorda le rapidissime campagne di Napoleone, come un fulmine, che coinvolsero tutta l' Europa fino all' Egitto, dall' uno all' altro mare. Fu vera gloria? Lasciamo ai posteri la difficile sentenza, mentre noi chiniamo il capo al divino valore che volle in Napoleone, dar un segno più grande del suo sfinito creatore. La tempestosa e trepida gloria di un grandissimo disegno, l' ansia di un cuore che serve impaziente pensando di divenire re e poi vi giunge e ottiene un premio che sarebbe stato una follia sperare. Egli provò tutto: la più grande gloria dopo il pericolo la fuga e la vittoria; provò ad essere re e anche l' esilio fu due volte sconfitto nella polvere e due volte vincitore. Egli si diede nome: due secoli così diversi tra loro si rivolsero a lui docili, come aspettando il loro destino; egli fece silenzio e si sedette tra loro come arbitro. Nonostante tanta grandezza, improvvisamente scomparve e finì la sua vita in ozio, prigioniero in una piccola isola ed egli suscita ancora grande invidia e profonda pietà, grande odio e grande amore. Come sul capo del naufragio si rovescia e pesa l' onda dove poco prima scorreva la vista del naufragio a cercare terre lontane, così sull' anima di Napoleone è sceso il peso delle memorie. Oh , quante volte ha iniziato a scrivere le sue memorie! E quante volte su quelle pagine cadde la sua stanca mano! Quante volte al tramonto stette con gli occhi bassi e le braccia conserte e lo assalì la malinconia e il ricordo del passato! E allora ripensò agli accampamenti sempre spostati da un posto all' altro, alle trincee, lo scintillare delle armi e l' avanzare della cavalleria e i suoi secchi comandi e come questi venivano soddisfatti rapidamente. Ah, forse a tanto dolore cadde il suo spirito e si disperò, ma valido venne l' aiuto di Dio, che lo trasportò pietroso in un' aria più respirabile. E lo guidò per i floridi sentieri delle speranze verso i campi eterni, lo guidò verso la beatitudine eterna, che supera qualunque desiderio umano, lo guidò verso quel luogo dove la gloria terrena non vale nulla. Bella, immortale, benefica fede, così solita a trionfare. Scrivi anche questo tuo trionfo, rallegrati perché nessuna personalità più grande si è mai chinata davanti alla croce. Tu, o fede, allontana dalle stanche spoglie di quest' uomo ogni parola malvagia: il Dio che può tutto, che ci dà i dolori e ci consola si è posato accanto a lui, per consolarlo nel momento della sua morte. Martina Temperanza 1^A C’è chi è dentro e chi, al contrario, è rimasto fuori: adesso non si discute più. Mi riferisco alle nomination per la 79esima edizione degli Academy Awards, meglio noti come Oscar, annunciate a Los Angeles lo scorso 23 Gennaio tra la contentezza dei finalisti e la delusione degli esclusi dalla Commissione. Quest’anno la sfida per la conquista del tanto ambito premio cinematografico vede al centro dell’attenzione un trio di registi che sembra essere il favorito in entrambe le due più prestigiose categorie della rassegna, l’una per miglior regia e l’altra per miglior film. Il trio è composto da due grandi icone del cinema internazionale come Martin Scorsese e Clint Eastwood, accompagnate da un terzo regista da poco affermatosi nel settore, ma acclamato fin da subito dalla critica di tutto il mondo: il suo nome è Alejandro Gonzales Inarritu e “Babel” ( con Brad Pitt ) è il titolo della pellicola che gli ha procurato tanto successo sino a permettergli di vincere a Cannes la palma d’oro per miglior regia. Eastwood ha ottenuto le due candidature con il film “Lettere da Iwo Jima”, mentre Scorsese, dopo cinque improduttive nomination, spera questa volta di vincere il suo primo Oscar con “The Departed” ( attori principali: Jack Nicholson e Leonardo di Caprio, quest’ultimo candidato all’Oscar nella categoria miglior attore protagonista con il film “Blood Diamone” ). Se alcuni pronostici, tra cui quello che prevedeva le nomination del terzetto favorito, si sono rivelati corretti, altri invece si sono tradotti in spiacevoli sorprese: caso emblematico l' esclusione dell' acclamatissimo “Volver” di Pedro Almodòvar dalla cinquina dei migliori film stranieri. Fa le veci del regista ed ottiene al suo posto la nomination, ma nella categoria miglior attrice protagonista, Penelope Cruz, per il ruolo centrale rivestito nel film dello spagnolo Almodòvar. Ma noi italiani, che fine abbiamo fatto? Niente paura, seppure non siamo riusciti a figurare nelle categorie di maggior rilievo direttamente ( tagliato fuori “Nuovo mondo” di Emanuele Crialese ), ma solo grazie a Will Smith, candidato a miglior attore protagonista con il nuovo film di Gabriele Muccino “La ricerca della felicità”, in compenso abbiamo conquistato buone posizioni in alcune categorie tecniche, tra cui make-up ( Aldo Signoretti e Vittorio Sodano per “Apocalypto” di Mel Gibson ) e costumi ( Milena Canonero per “Marie Antoinette” di Sofia Coppola ). Unica certezza per noi Italiani è il maestro e compositore Ennio Morricone che riceverà l’Oscar alla carriera. La cerimonia di assegnazione delle statuette, condotta dall' attrice Ellen De Generes, si terrà la sera di domenica 25 febbraio (notte fonda in Italia) al Kodak Theatre di Los Angeles e sarà trasmessa in diretta dalla rete satellitare Sky Tv. La ricerca della felicità La storia vera di Chris Gadner è stata presentata e raccontata per la prima volta in una puntata del programma televisivo “20/20” nel 2003. La mattina successiva alla messa in onda di “20/20” il telefono di Chris non ha mai smesso di squillare: giornalisti, conduttori di altri programmi e tra questi anche il produttore esecutivo Mark Clayman deciso a prendere i diritti di questa storia e trasformarla in un film interpretato da Will Smith. Quel film sarà quello poi diretto dall’italiano Gabriele Cuccino e sbancherà i botteghini Usa: “La ricerca della felicita”. L’opera cinematografica narra, appunto il racconto di Chris Gadner (Will Smith), un brillante venditore in serie difficoltà economiche. A stento riesce a tenere a galla il suo matrimonio e la vita familiare, finchè la moglie (Thandie Newton) lo abbandona lasciandolo con il piccolo Christopher di soli cinque anni ( Jaden Christopher Syre Smith, figlio di Will Smith). Così Chris sfrattato dall’appartamento di San Francisco e senza stipendio comincia a passare le notti nei ricoveri per senza tetto, nei bagni pubblici e nelle stazioni degli autobus o dovunque trovi un rifugio. Intanto riesce a frequentare un corso per diventare broker in una prestigiosa società finanziaria, e vende, anche, dei macchinari scientifici che permettono di effettuare dei controlli più dettagliati delle radiografie. Come tutte le favole a lieto fine, Chris ottiene il posto di lavoro nella società finanziaria dopo innumerevoli corse contro il tempo, rinunce e litigi. Oggi, Chris Gadner è un uomo miliardario e vive felice con suo figlio Christopher. Il film è accompagnato dalla bellissima colonna sonora di Andrea Guerra e condito con un pizzico d’ironia e con la bravura di Will Smith. Soprannominato da giovane Fresh Prince, Will inizia la sua carriera come rapper vincendo anche un Grammy e divenuto ormai famoso, Smith vuole provare con la recitazione - un altro sogno da bambino - e comincia con la famosa sit-com The Fresh Prince of Bel-Air. Ed inizia così una lunga carriera cinematografica ricca di successo. In questo film Smith è stato bravo, convincente ed ha saputo coinvolgere e commuovere. Altro personaggio di Hollywood ad emergere nel film, se pure nelle prime tre scene, è Thandie Newton. Figlia di madre africana e di padre inglese, sogna di diventare ballerina ma un incidente le impedisce di ballare per sempre, così passa al cinema con Flirting accanto a Nicole Kidman. In seguito comincia a farsi notare grazie alle opportunità offerte dal marito regista John Duigan, fin quando arriva al successo con il film Mission: Impossibile 2, accanto a Tom Cruise e Nicole Kidman e con Crash Contatto Fisico. Il regista Gabriele Cuccino, invece, al suo primo film in terra americana ha ottenuto soltanto complimenti per la sua pellicola cinematografica ben riuscita. Noi italiani lo conosciamo perché ha diretto film, sempre di grande successo, come Come te nessuno mai, L’ultimo Bacio e Ricordati di me. La storia di questo film è stata considerata da alcuni critici un po’ scontata, tuttavia io penso che se cerchiamo la felicità bisogna avere fiducia in sé stessi, determinazione e fare anche qualche sacrificio proprio come Chris. La felicità non deve essere intesa come qualcosa difficile da ottenere e facile da gestire, ma si può riscontrare anche nelle pellicole cose che otteniamo tutti i giorni. Teresa Portelli V Ginnasio Si è svolto nell’auditorium del liceo Cataudella di Scicli la premiazione di "Short Film Festival", concorso cinematografico organizzato da uno studente del liceo, Giuseppe Degliangioli, supportato nella sua iniziativa sia da sponsor esterni che da Scicliceo, giornalino scolastico dell’istituto, che ha fornito il suo contributo soprattutto nella persona del direttore Andrea Cannella. Il concorso prevedeva la realizzazione di un cortometraggio a tema libero. Due i gruppi in concorso, uno interamente composto da studenti del liceo, l’altro da studenti ed ex studenti del liceo. (tratto da “La Sicilia” dell’8/3/2007) Intervista a Giorgia, collaboratrice della Palomar Qualche mese fa, passeggiando per caso per via Bixio, ho avuto il piacere di rilasciare una piccola intervista sul set del film L’ultimo dei Corleonesi, andato in onda mercoledì 14 su febbraio su RaiUno. Il regista Alberto Negrin stava girando alcune scene presso la scuola elementare “De Amicis”, trasformata in un ospedale. Così ho deciso di intervistare il regista aspettando il suo arrivo o la pausa pranzo per tre ore. Intanto, vedevo Negrin con in braccio un suo nipotino e girava le scene in modo molto furioso. Attendendo pazientemente l’arrivo del regista, ho avuto modo di chiacchierare con i collaboratori, finché non arriva Giorgia, una ragazza della produzione, e posso rilasciare l’intervista a nome del giornale Scicliceo. D: Innanzitutto mi racconti della trama e degli attori principali. R: L’ultimo dei Corleonesi tratta appunto la storia dei tre criminali mafiosi che in epoche diverse hanno guidato il clan mafioso: Bernardo Provengano, Luciano Liggio e Totò Riina, interpretati da David Coco, Stefano Dionisi e Marcello Mozzarella. Il film ripercorre l’ascesa del clan dei Corleonesi dai grandi affari di Palermo fino alla reazione dello Stato che ne determina la caduta rovinosa. D: Perché la scelta di parlare della mafia siciliana, cioè non crede che se ne parli già abbastanza considerando tutta la Sicilia “mafiosa”? Poteva trattare altri tipi di mafia e non quella siciliana. R: Non è la prima volta che Alberto Negrin dirige film riguardanti questo argomento. Nel 1972 ha girato la prima pellicola cinematografica trattante la mafia con Il Picciotto, una storia vera che era stata raccontata dal Giudice Terranova incaricato di indagare sulla nuova mafia. Inoltre, Negrin non ha mai accettato di dirigere storie di fantasia, perché già la realtà può fare un grande spettacolo. D: Mi parli anche del cast tecnico. So che con Negrin stanno lavorando grandi professionisti. R: Sì, infatti Manlio Rocchetti, premio Oscar per il trucco, è colui che si occupa del trucco del cast artistico ed è per lui un lavoro abbastanza difficile, perchè deve procedere ad invecchiamenti radicali per alcuni protagonisti che devono passare dai quindici fino agli oltre sessanta anni. Un’altra impresa difficile per il regista è stata la colonna sonora che è stata composta da Ennio Morricone, premio oscar alla carriera. Rimasta un po’ delusa perché il regista non era potuto venire, ho ringraziato Giorgia e ho lasciato il set con la speranza che Negrin girerà in futuro un altro film sempre sulla mafia ed io avrò la possibilità di rilasciargli un ‘intervista. Teresa Portelli V Ginnasio Bimbos: “neologismo” contro le ragazze del 1° A Cicci ’91, dal proverbio “il silenzio è la miglior risposta” preferiamo non abbassarci a tali livelli! E comunque “è a ’mmiria ca ti fa parrari”… Le ragazze del 1° Dissertazione sulla musica moderna << La musica è la più romantica di tutte le arti, il suo tema è l' infinito, essa è il misterioso linguaggio della natura espresso in suoni, che riempie di infinito desiderio il petto dell' uomo, il quale solo in essa intende il sublime canto degli alberi, dei fiori, degli animali, delle pietre delle acque!>> . Così scriveva E. T. A. Hoffmann, scrittore e musicista romantico. Ma la musica a cui si riferiva era la musica che oggi definiamo classica. La musica di Mozart, Beethoven, Schubert, Bach e simili. La musica. Sarei molto curioso di sentire un giudizio di questo signore riguardo la musica moderna. Secondo me non ne uscirebbe fuori nulla di positivo. Ma, d' altro canto, come lo si potrebbe biasimare?! Viviamo in un mondo dove il naturale e necessario passaggio del testimone da un artista all' altro ha determinato degli scempi assurdi, difficili da accettare. Per fare qualche esempio, viviamo in un mondo in cui: - il posto di Bob Marley, re incontrastato del reggae, è stato occupato da quattro sciacalli che inneggiano alle violenze contro gli omosessuali e all' uso di droga. Sono dei folli che hanno interpretato molto soggettivamente il messaggio pacifico di libertà e fratellanza dettato da Marley. Sicuramente l' ormai defunto Bob non poteva sapere di aver ispirato involontariamente questo scempio. Da rivoltarsi nella tomba. - I brani degli storici Queen vengono remixati, e "Another One Bites the Dust", pezzo già abbastanza commerciale, diventa un brano dance. Ok, adesso "Bohemian Rhapsody" versione techno e siamo a posto. Che tamarrata. - Ai Finley, a Paris Hilton, a Hilary Duff e company viene ancora permesso di pubblicare album. Censurarli no, eh? - Mi ripetono ogni mese: "Sentito che bella la nuova canzone della pubblicità della TIM?" E io: "Ma non è sempre la stessa da un anno a questa parte? E'cambiata?! E quando esattamente?" - Malmsteen si permette di criticare qualunque cosa non gli pertenga. Assolutamente il contrario di ciò che dovrebbe fare, proprio lui che può vantare una discografia che conta ben 26 dischi...tutti uguali!!! Così, anche se non lo conoscete, per farvi un' idea di che tipo sia, scrivete su google "vecchia intervista Malmsteen"... buone risate! - Ha maggior rilevanza pubblicizzare il dvd di Madonna (solo perchè durante il concerto si fa crocifiggere platealmente) anziché il tour italiano dei Deep Purple, che a distanza di 39 anni continuano a sfornare album. Ma ci pensate? E'come se vostro nonno pubblicasse un album...e per giunta rock!!! - Steve Vai, nei suoi concerti, si fa piazzare una ventola sul palco davanti alla sua postazione in modo da creare l' effettovento e far svolazzare i capelli come fosse sulla prua del Titanic. E pensare che quello è il mio idolo... - Il 41% degli studenti dell' allegro liceo© non sa chi sia Ludwig van Beethoven. Il 65% non conosce Jimi Hendrix.Il 25% crede che "Pink Floyd" sia il nome di un detersivo per i piatti. Il 12% è convinto che la semibiscroma sia una malattia incurabile. Il 4% pensa che la semiminima sia la metà della pensione che prende il proprio avo. Ora, a parte l' ultimo punto che è palesemente inventato (ma scommetto che se provassimo a fare un sondaggio verrebbe fuori qualcosa di simile), da questo quadro, secondo il mio modestissimo parere, non è venuto fuori nulla di buono. Qui c' è proprio bisogno di una rivoluzione. Qui servono nuovi Hendrix, Zappa, Cobain, Waters... Gente con gli attributi! E soprattutto serve un pubblico che possa capirli. Leandro Alfieri 5^A Non E'Tempo Per Noi Artista: Ligabue Album: Bambolina e Barracuda Ci han concesso solo una vita Soddisfatti o no qua non rimborsano mai E calendari a chiederci se stiamo prendendo abbastanza abbastanza Se per ogni sbaglio avessi mille lire Che vecchiaia che passerei Strade troppo strette e diritte Per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po' Che andare va bene pero' A volte serve un motivo, un motivo Certi giorni ci chiediamo e'tutto qui? E la risposta e'sempre si' Non e'tempo per noi che non ci svegliamo mai Abbiam sogni pero'troppo grandi e belli sai Belli o brutti abbiam facce che pero'non cambian mai Non e'tempo per noi e forse non lo sara'mai Se un bel giorno passi di qua lasciati amare e poi scordati svelta di me che quel giorno e'gia'buono per amare qualchedun' altro qualche altro dicono che noi ci stiamo buttando via ma siam bravi a raccoglierci. Non e'tempo per noi che non ci adeguiamo mai Fuorimoda, fuoriposto, insomma sempre fuori dai Abbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guai Non e'tempo per noi e forse non lo sara'mai Non e'tempo per noi che non vestiamo come voi Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi Forse ingenui o testardi Poco furbi casomai Non e'tempo per noi e forse non lo sara'mai… In Italia Si Sta Male Artista: Paolo Rossi Album: In Italia Si Sta Male (Si Sta Bene Anzichè No) In Italia ci sta il mare Per nuotare e per pescare Con le spiagge tutte bianche Gli ombrelloni stesi al sole In Italia si sta be-ne In Italia ci sta il sole Per asciugarsi quando piove Con la frutta di stagione Con le pesche e le albicocche Da mangiare quando hai fame Ma guarda un po' Che fortuna stare qua In mezzo a tanta civiltà Guarda tu Che fortuna stare qua Stare ancora qua In Italia c' è l' amore Da quando nasce a quando muore Se sei brutto o se sei bello Se sei brutto o se sei bello Se sei ricco oppure no In Italia c' è l' amore Da quando nasce a quando muore Se sei brutto o se sei bello Se sei ricco oppure no In Italia non si può Ma guarda un po' Che fortuna stare qua In mezzo a tanta civiltà Guarda tu Che fortuna stare qua Stare sempre qua In Italia si sta male Si sta bene si sta male In Italia si sta male Si sta meglio si sta peggio Si sta bene anziché no In Italia c' è l' amore Da quando nasce a quando muore Se sei brutto o se sei bello Se sei quasi sempre quello Se sei ricco oppure no In Italia si sta male Si sta bene si sta male Si sta male si sta bene Si sta meglio si sta peggio Si sta bene anziché no In Italia ci sta il sole Per asciugarsi quando piove Con le spiagge tutte bianche Gli ombrelloni stesi al sole In Italia si sta bene In Italia si sta male Si sta bene si sta male In Italia si sta male Si sta bene si sta peggio Qua si sta come si sta In Italia c' è l' amore Da quando nasce a quando muore Se sei brutto o se sei bello Se sei ricco oppure no Se sei basso non lo so Se sei brutto o se sei bello Se sei ricco oppure no Qui ci sto e non ci sto Se sei brutto o se sei bello Se sei ricco oppure no In Italia non ci sto Ma poi torno però... Ogni tanto. La legge è uguale per tutti? Ricorderete tutti i luttuosi tumulti avvenuti quel tragico venerdì 2 Febbraio 2007 a Catania, che sono costati la vita all’Ispettore Capo della Polizia Filippo Raciti, alla conclusione dell’”incontro” calcistico tra la squadra di casa e il Palermo. Da quel giorno tutto il mondo calcistico italiano e non, è stato preso da un senso di disgusto di fronte a quelle immagini che ci arrivavano dal capoluogo siciliano. Subito i politici, gli sportivi, i dirigenti, i giornalisti hanno cercato di dare un proprio commento alla vicenda, asserendo che il calcio italiano era stato colpito fortemente come non mai. Tutti volevano che il campionato più bello del mondo si fermasse per almeno un mese per fare ritrovare al nostro amato calcio la via della sportività. Nella stessa serata arriva un comunicato stampa di Luca Pancalli che blocca tutti i campionati italiani, dalla A a quelli giovanili e dilettantistici, per quel fine settimana. Passano sette giorni e riprende il campionato. Ma non doveva fermarsi per un mese? Va beh… ci sono le coppe e poi bisogna riprendere altrimenti tutto il calendario salta… Facciamo così: le partite non disputate le giochiamo il primo mercoledì utile, il 18 aprile. Ok? Proposta accettata. Ma non ci stiamo dimenticando niente? E le due squadre (soprattutto il Catania) coinvolte? Ce le siamo dimenticate? Ma no di certo! Ecco che dopo un’altra settimana arriva per la società etnea la megamulta già annunciata di 50.000 € (il massimo che prevede lo statuto della lega Calcio) e la squalifica del campo fino al 30 Giugno 2007, con l’obbligo di disputare le partite in casa in campo neutro a porte chiuse. Ma gli scontri, se non ricordo male, non sono avvenuti fuori dal campo? E la squadra che c’entra? Ah già, dimenticavo, la multa e la squalifica non sono stati inflitti solo per gli scontri, ma anche perché sono stati sparati dei fuochi artificiali durante il minuto di silenzio in onore di un dirigente di una squadra ucciso e perché la partita è stata interrotta da lanci di fumogeni che hanno costretto i giocatori a rientrare negli spogliatoi. Ma si è multato in altri casi simili? Forse la piccola società dava troppo fastidio alle “big”, visto che transitava nella parte alta della classifica (alla partita contro il Palermo il Catania aveva 30 punti e occupava la quarta posizione, utile per la Champions League). Dai, sai che facciamo? Diamogli una bella scossa, così ce la togliamo dalla zona “calda” (per loro). Da quel venerdì la squadra etnea mon ha fatto altro che perdere raccogliendo in otto partite soltanto tre punti, per giunta costretta a vagare per l’Italia per giocare le partite in casa. Ma ci sono state ripercussioni anche sulla città di Catania che ha perso, a conti fatti, più di 5 MILIONI di Euro. Ma il Catania non può stare a guardare. Facciamo ricorso. Ma perché accettarlo? In fondo se lo meritano, i “tifosi” hanno ucciso un poliziotto, padre di due figli. Ma il vero assassino? È stato preso? No, ad oggi si parla ancora dell’innocenza del ragazzo che è stato perfino filmato da una telecamera dello stadio, mentre tutti gli altri “complici” sono fuori agli “arresti domiciliari”.Faccenda chiusa. Due settimane fa. Valencia - Inter. Cosa succede a fine partita? Una lotta di wrestling (ma questa non è finzione) tra i giocatori di entrambe le squadre all’interno del campo. Ma che bell’esempio! Li puniamo? No, diamo solo delle squalifiche ai giocatori (altrimenti sarebbe stato troppo eclatante). Ma tiriamo le somme: - - Squalifica del campo per il Catania e 50.000€ di multa Danno all’intera città di Catania Ripercussioni sull’andamento in campionato della squadra Nessun provvedimento su altre squadre che hanno dato analogo esempio di “sportività” (Quando sono ripresi i campionati tutte le squadre hanno osservato un minuto di silenzio per la morte di Filippo Raciti. A Roma, prima di Roma - Parma, questo minuto è stato fischiato dai tifosi di casa, ma non sono stati presi provvedimenti perché la parte sana ha prevalso. E la parte sana di Catania? Catania non è formata solo da un centinaio di delinquenti!) E soprattutto: la MORTE di un poliziotto, che ha perso la vita per una partita di calcio! Ma non è stato ucciso dai giocatori o dai tifosi sani del Catania ma da un gruppo di delinquenti e imbecilli che hanno macchiato di sangue il nostro calcio. Scusate se sono così negativo, ma è la verità. Se avete commenti a proposito rispondete pure. Il giornale è aperto a tutti. Un tifoso di calcio… vero! I Chesterfield procurano “grattacapi” ai Simpson Grande partita, sabato pomeriggio, tra i Chesterfield (in maglia blu) e i super favoriti Simpson (in completo giallo), orfani dei “pupilli” Andrea Burletti e Marco Giavatto, e del centrale difensivo (sul piede di partenza) Gabriele Manenti. La squadra in maglia blu inizia subito col botto andando in vantaggio e portandosi sul 2-0 sui Simpson nel primo quarto d’ora (mai successo…), grazie ai goal di Amedeo Trovato e Alessio Rizza favoriti da due 2 errori difensivi di Giuseppe Trovato (leggermente acciaccato). I Simpson reagiscono subito e con i goal di Diligente e l’autorete di Ficili (macchia la sua ottima prestazione) le squadre vanno al riposo sul 2-2. Il secondo tempo sembra essere a senso unico, infatti i Simpson vanno in vantaggio di 2 goal portandosi sul 4-2, ma i Chesterfield reagiscono segnando l’illusorio 4-3 (1^ rete in campionato di Brafa) e concludendo la partita in avanti. Il goal del pari viene negato più volte dal portiere Giuseppe Assenza, che è stato uno dei più positivi insieme a Giuseppe La China - vero trascinatore dei Simpson con 2 reti. Le pagelle I Simpson Chesterfield ASSENZA 8 (formidabile) DRAGO 6 ½ (gioca sul velluto) LA CHINA 7+ (bomber) DILIGENTE 7 ½ (opportunista) CANNATA 7 (assist man) TROVATO G. 6- (disastroso in difesa) CIAVORELLA 6 ½ ( incolpevole) FICILI 5+ (clamorosa autorete) BRAFA 6½(finalmente si sblocca) RIZZA 7 (grinta da vendere) CANNELLA 6(prova di coraggio) CONTARINI 6+ (ringhia su tutti) TROVATO A. 6 ½ (segna l’1 a 0) Giavatto Marco e Trovato Giuseppe 4^ C Ficili Leo Classico 0 ,// ) 9: ; Info: [email protected] [email protected] [email protected] Dissertazione sulla musica moderna Andrea Cannella Gianni Puglisi Leo Alfieri 4^C 3^ C 3^ C La pagella dell’Allegro Liceo Ebbene sì. La sempre famigerata e maledetta consegna dei pagellini di fine primo quadrimestre è avvenuta. Dai tempi dei tempi questo evento così temuto e odiato, è segnato da tragici lutti di motorini tenuti in garage per punizione o da ricariche telefoniche non effettuate in virtù di brutti voti apparsi “improvvisamente” senza pietà e senza ritegno su sterili fogli di carta riciclata. Ma non temete. Giustizia sarà fatta. Voi che indugiate ancora, allibiti, nel rivedere il vostro prospetto scolastico, tempestato da indelebili errori di stampa che hanno la forma di 2 , 3, 4 e 5, ponete fine alle vostre sofferenze. Lasciate che i dubbi amletici sul come e quando siano apparsi quei brutti voti si dissolvono come la carta igienica biodegradabile… Permettiamoci, una volta tanto, di dar noi i voti a quello che ci circonda… 10 alle due pantegane avvistate giorni fa in cortile: Sfrattate da gatti mafiosi, hanno deciso di allietare le nostre ore di lezione deliziandoci con le loro pimpanti corsette in giro per l’istituto. C’è chi giura di averne vista una di proporzioni simili ad un orso morsicano, intenta nel ripasso del De Bello Gallico di Cesare. Se riusciranno a sopravvivere, verrano convocate dal prof. Carbone per testare la loro resistenza nella 1000 m del perimetro scolastico. 2 all’utilità dei pagellini consegnati a metà dicembre: Sembrava l’apocalisse. Peggio di una schedina non giocata. Lo dissero anche i professori, rigorosamente a bassa voce, al tempo che fu… “è una banalità in vista del colloquio pre-natalizio…”, ma , evidentemente, non furono così sconsiderati da farlo al nuovo dirigente scolastico… insomma: come si fa a spiegare ai genitori che la media del tuo scritto in latino risulta 3 perché hai fatto un asola versione in cui non riuscivi a copiare da un compagno che decide di fingersi sordo ad oltranza??? 7 al cortocircuito della batteria dell’allarme sismico che scatenò il più grande fetore mai percepito nella storia liceale: Si diede la colpa a chi la sera prima aveva mangiato, nella palazzina di fronte, una sconsiderata porzione di pasta con cavoli, ceci e lenticchie. Ma per molti, quell’individuo era già diventato un eroe. La vasta popolazione del “ciaularo” si riversò fuori dai cancelli, temendo che il loro naso potesse divenire un tutt’uno con quell’orrendo odore di melma che aveva invaso anche i corridoi dove risiedono nascosti i banchetti nuovi che verranno utilizzati… ma da chi? Dopo pochi giorni, l’esito della polizia scientifica liceale, guidata dal maresciallo capo, sign. Bonincontro, pose la parola fine alle indagini, affermando: “Ma quali fagnatura re ciciri… si funniu a batteria r’allarmi po terremotu… Tutti i scusi su buoni pi caliari!!” Erica Donzella 5^B Umoristicamente La mamma è quella che ti insegna a rispettare il lavoro degli altri -"Se dovete ammazzarvi, fatelo fuori di qui, che ho appena pulito!" La mamma è quella che ti insegna a pregare -"Prega Dio che il gelato non ti sia caduto sul tappeto!". La mamma è quella che ti insegna a rispettare le tempistiche di lavoro -"Se non pulisci la tua camera entro domenica, ti faccio pulire l' intera casa per un mese!". La mamma è quella che ti insegna la logica -"Perche'lo dico io, ecco perché!" La mamma è quella che ti insegna ad essere previdente -"Assicurati di avere le mutande pulite, non sia mai fai un incidente e ti devono visitare!". La mamma è quella che ti insegna l' ironia -"Prova a ridere e ti faccio piangere io!". La mamma è quella che ti insegna la tecnica dell' osmosi -"Chiudi la bocca e mangia!". La mamma è quella che ti insegna il contorsionismo -"Guarda che sei sporco dietro, sul collo!". La mamma è quella che ti insegna la resistenza -"Non ti alzi finché non hai finito quello che hai nel piatto!". La mamma è quella che ti insegna a non essere ipocrita -"Te l' ho gia'detto mille volte di non farlo, non fare finta di niente!". La mamma è quella che ti insegna il ciclo della Natura -"Come ti ho fatto, ti disfo!". La mamma è quella che ti insegna il comportamento da non tenere -"Smettila di comportarti come tuo padre!". La mamma è quella che ti insegna cos' e'l' invidia -"Ci sono milioni di poveri bambini che non hanno genitori meravigliosi come noi! ENIGMISTICA 1 123456789- Un argomento da evitare Sono d' oro a 50 anni Si indossa nelle belle occasioni Vi è nato Archimede Si risolve formando un nuovo governo Può animare una festa Un massimo popolare comico con i baffi. C’è quella da montare e quella da cucina Visita posti meravigliosi INTER DENTI PRESERVATIVO PAPEROPOLI NIENTE RISSA D'ALEMA DONNA GINECOLOGO ENIGMISTICA 2 1. È famoso quello di troia 2. Si mette durante il sorpasso. 3. L' accompagna il dolce 4. Pagamento regolare 5. Sport che si pratica allungando le braccia 6. La ripete il bocciato 7. Proviene da una buona famiglia 8. La si tenta con la respirazione bocca a bocca 9. Un fatto straordinario 10. È obbligatorio sulla moto 11. Si indossa nelle grandi occasioni 12. Dare e avere 13. Uguale alla colla 14. Ha uno spiccato senso degli affari 15. Nel parco e nei giardini 16. Stende il bucato FIGLIO. IL DITO MEDIO. GABBANA PIZZO SCIPPO BESTEMMIA OSTAGGIO SLINGUATA BOB MARLEY IMPENNARE PASSAMONTAGNA SPACCIARE SUOCERA RICATTATORE DROGATI OVERDOSE Berlusconi (Leggi attentamente... ) Nel nostro partito politico manteniamo le promesse. si possa continuare a governare con i trucchi della vecchia politica. Solo gli imbecilli possono credere che Quando assumeremo il potere, faremo il possibile affinché non lotteremo contro la corruzione. finiscano le situazioni di privilegio. Perché se c' e qualcosa di sicuro per noi è che Non permetteremo in nessun modo che l' onestà e la trasparenza sono fondamentali i nostri bambini muoiano di fame. per raggiungere i nostri ideali. Compiremo i nostri propositi nonostante Dimostreremo che è una grande stupidità credere che le risorse economiche siano esaurite. la mafia continuerà a far parte del nostro governo come in passato. Assicuriamo senza dubbio che la giustizia sociale sarà il fine principale del nostro mandato. Nonostante questo, c' è gente stupida che ancora pensa che Eserciteremo il potere fino a che Si capisca da ora che Siamo il partito di FORZA ITALIA, la nuova politica (Ora prova a rileggere il tutto al contrario, leggi dal basso verso l' alto riga per riga...) Pagine a cura di Martina Temperanza 1^A GIOCHI 1 - Se: Paola ama la cioccolata, La cioccolata è un dolce, Chi ama la cioccolata adora il mare, allora è certo che: A) Paola ama tutti i dolci B) Paola ama tutti i dolci, soprattutto se mangiati al mare C) Chi ama la cioccolata non puo'non amare i dolci D) Paola adora il mare E) Nessuna delle affermazioni precedenti è vera 2 - Nego di affermare che nego di non star facendo un test di logica, quindi A) Nego di non star facendo un test di logica B) Affermo di non star facendo un test di logica 3 - Se: I lupi amano le stelle, le stelle amano la notte, la notte ama gli amanti allora è certo che: A) I lupi amano la notte B) gli amanti amano le stelle C) Le stelle amano i lupi D) Tutte le 3 affermazioni precedenti sono vere E) Nessuna delle 4 affermazioni precedenti è vera 4 - E'stata respinta la prova che nega che A è uguale a B, ma non è stata acquisita alcuna prova del contrario. Quindi: A) A è sicuramente uguale a B B) A è sicuramente diverso da B C) Forse A è uguale a B D) A è uguale a B al 99% E) A è diverso da B al 100% 5 - Quale, tra questi diagrammi, rappresenta la relazione tra NEUROLOGIA MEDICINA - FILOSOFIA? A B C D E Le soluzioni sul prossimo numero. Pazientate ancora un po’. SOLUZIONI NUMERO PRECEDENTE: 1-B 2-C 3-B 4-D 5-E < Indirizzi e-mail [email protected] [email protected] [email protected]