Dare loro una chance e nostro dovere
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Dare loro una chance e nostro dovere
080_081 Natural Vet OK 29-07-2007 11:39 Pagina 80 Natural Vet IL BENESSERE DEL CAVALLO Dare loro una chance è nostro dovere Tutto l’amore e la passione di Guido, infermiere provetto insieme al potere delle erbe, alla caparbietà e a un pizzico di fortuna hanno contribuito a salvare in extremis la vita di Bel Tag, un tempo lavoratore delle piste, ora “pensionato” Testo di Stefano Morini* L La prima volta che lo vidi, mi si strinse il cuore e non mi vergogno a dire che mi si inumidirono gli occhi… Era lì, in un piccolo paddock di montagna, magrissimo, spelacchiato, con gli zoccoli distrutti da laminiti pregresse, lo sguardo appannato, stava in piedi per miracolo. I suoi occhi, però, mantenevano una scintilla dell’antico ardore, una luce di fierezza mai sopita e mi conquistarono subito. Era arrivato lì, salvato dal macello, dopo essere stato un gladiatore nelle piste di galoppo per anni, massacrato nel corpo e nello spirito, dopo aver dato tutto di sé. Era lì, affidato alle cure di Guido, che alleva e ama i cavalli da una vita, aspettando il verdetto, che per lui era stato unanime: due dei colleghi che l’avevano visitato avevano consigliato di abbatterlo, data la gravità delle sue condizioni, un terzo collega lo curò per un’evidente laminite, purtroppo senza ottenere i risultati sperati. D’altronde non potevo dar loro torto: a parte i segni evidenti di una grave laminite, era ma80 gro e con un brutto pelo, a denunciare uno stato di protratta verminosi intestinale, così come si evidenziò in seguito. La patologia più devastante ed evidente, era una lacerazione del tendine flessore superficiale delle falangi all’anteriore sinistro, con il nodello quasi a terra e il tendine gonfio come un melone. Oltre a questo gli avevano fatto una ferratura usando un ferro chiuso con la soletta, invece di scegliere un ferro con traversa a uovo, decisamente più efficace… Ma non è finita, purtroppo. La zona lombo sacrale risultava rigida e assai dolorante alla palpazione e, visitandolo in bocca, si notava la rottu- ra da trauma di due denti, probabilmente da caduta, visto che non stava in piedi dal dolore causato dalla laminite. Potevo solo confermare la diagnosi dei miei colleghi… ma non la prognosi. Qui lo dico e lo ripeto ormai da tempo: non sono più bravo dei miei colleghi, ma ho la “fortuna” di poter usare le erbe, oltre ai farmaci, per curare malattie anche molto gravi, con una ragionevole possibilità di guarigione. NON accanimento terapeutico con animali che soffrono inutilmente, NON false speranze date ai disperati proprietari di animali, NON improvvisazioni pericolose… solo buone ed efficaci cure. D’altronde la constatazione de- gli effetti di queste cure è il sistema più sicuro per capire, per me e per chi è interessato, se questo modo di curare è veramente utile oppure è una invenzione bella e buona. Bel Tag avrebbe la sua da dire, ma questo lo vedremo dopo. Prima di tutto dovevo usare un antinfiammatorio che mi permettesse di sfiammare velocemente i piedi, la schiena, l’intestino e i flessori delle falangi. Ho scelto il perna canaliculus per la sua azione certa e priva di effetti collaterali. Per cercare di riparare la lesione devastante ai tendini flessori ho usato la cartilagine di squalo (meglio usare la squalo per curare altri animali che usarne solo le pinne per fare la zuppa…) e un’estrazione concentrata di equiseto (coda cavallina), che, nella fattispecie, ricostruiscono con discreto successo le fibre tendinee. Naturalmente, come cura topica, ho fatto usare la terra vergine applicata come cataplasma sul nodello e i tendini per parecchio tempo. Ora dovevo cercare di disintossicare Bel Tag dai cataboliti responsabili della sua laminite, lavorando direttamente sul fegato e sull’apparato renale. Ho usato una miscela di estratti di erbe particolari come tarassaco, bardana, genziana, salsapariglia, romice, echinacea, enula...ecc. come potente depurativo del fegato e un misto di betulla, bucco, ortica, mirtillo nero, alkekengi frutti, stigmi di mais, altea radici, solidago e regina dei prati per migliorare in quantità e qualità la diuresi. Ho cercato di sverminare Bel Tag con i soliti vermifughi di origine farmacologica, ma ho associato a essi alcune essenze spagiriche con l’obiettivo preciso di rigenerare l’epitelio intestinale e favorire di nuovo un cor- 080_081 Natural Vet OK 29-07-2007 retto assorbimento delle sostanze nutritive, e precisamente cannella, chiodi di garofano, ambretta semi e noce moscata. Mi rimaneva solo una cosa da fare per cercare di rimettere in piedi il mio amico: somministrargli un buon ricostituente. Così ho deciso di usare il potere delle api (propoli, miele, pappa reale e polline) e un buon polivitaminico assieme a sali minerali, di estrazione naturale. Ancora una cosa, pane grattugiato dorato nel forno somministrato assieme al mangime e ben bagnato. Non chiedetemi qual è il principio attivo utilizzato o dei diagrammi sull’azione terapeutica, ma vi assicuro che è un sistema meraviglioso per contribuire a normalizzare il metabolismo gastrico e intestinale nei casi di malattie croniche dell’apparato gastroenterico o nelle forme cachettiche. Questo ausilio terapeutico ha contribuito a 11:39 Pagina 81 guarire molti puledri con lo stomaco letteralmente “bruciato” da una indigestione da mangime e ha fatto ingrassare animali molto vecchi che non prendevano peso con nessun altro sistema tradizionale… Dunque, e mi riferisco ai colleghi, facciamoci pure una bella risata liberatoria… ma vi esorto anche a provare… per credere … Non tutte le ciambelle riescono col buco, così si dice, ma questa è sicuramente riuscita bene, perché Bel Tag è guarito magnificamente, almento dalle gravi patologie che mostrava quando fui chiamato a visitarlo. Certo non potrà più correre in pista, ma fa correttamente le tre andature, non ha dolore, i piedi sono guariti, addirittura si permette di stalloneggiare anche se teoricamente non potrebbe più farlo e questo ha fatto la felicità di Guido, fido amico e solido infermiere di Bel Tag, che lo ha ospitato nei suoi grandi paddock , lo ha curato con amore e lo ha protetto da tutto. Ora so che il morello galoppatore è stato affidato a una giovane coppia di appassionati di cavalli, il che mi fa ben sperare sul trattamento che gli verrà riservato. Il mio desiderio è che Bel Tag possa trascorrere gli ultimi tempi della sua vita terrena ben nutrito, in buona compagnia e, soprattutto, in un grande prato dove potersi sentire libero e felice. Lui è stato fortunato, ma che dire di tutti quei cavalli che subiscono una sorte ben peggiore e senza angeli protet- tori che li aiutino? Questo fatto spero sia masticato e digerito da chi mi legge e stimoli una riflessione: poiché siamo noi che, sovvertendo il mondo naturale dei nostri amici cavalli, li utilizziamo per i nostri scopi, siamo ancora noi che abbiamo il dovere di provvedere dignitosamente ai loro bisogni, ma ai loro, non solo ai nostri! Metzuke... In giapponese significa ampia visione di ogni cosa. * [email protected] www.ilveterinarionaturopata.it 81