Instant Book - Trentino Sviluppo

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Instant Book - Trentino Sviluppo
POLO MECCATRONICA DEL TRENTINO
Impresa, innovazione e formazione in un unico hub produttivo
INSTANT BOOK
4 aprile 2016
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INDICE
1. Introduzione
Polo Meccatronica. Nasce in Trentino un incubatore unico in Italia
2. Intervista ad Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento
“La Meccatronica è la nostra idea di manifattura intelligente. Qui nasce la fabbrica del futuro”
3 I “big player” del Polo Meccatronica
3.1 Bonfiglioli
3.2 Ducati Energia
3.3 Dana Italia
3.4 Carl Zeiss
4. Altre aziende del Polo Meccatronica
4.1 Trilogis
4.2 Kirana
4.3 OCLab
4.4 Practix
4.5 Industrio
4.6 Hypertec Solution
4.7 Salvadori
4.8 Cyberfed
5. Aziende dell’hub trentino della meccatronica
5.1 Mariani (Gruppo OMR)
5.2 Adige (Gruppo BLM)
5.3 Fly (Gruppo Forgital)
5.4 Sicor
5.5 Adler
5.6 Almec
5.7 BM Automation
5.8 Dalmec
5.9 EnginSoft
5.10 EyePro System
5.11 Famatec
5.12 Marangoni Meccanica
5.13 Metalsistem
5.14 Optoi
5.15 Pama
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POLO MECCATRONICA: UN NUOVO HUB PER IMPRESA, INNOVAZIONE E FORMAZIONE
A Rovereto un incubatore unico in Italia, pensato per ospitare aziende, istituti di ricerca e scuole
Uno spazio comune per imprese, studenti e ricercatori. Un luogo dinamico dove produrre,
ricercare, sperimentare prodotti innovativi e più efficienti, in grado di combinare la
meccanica tradizionale con i più moderni sensori e sofisticati sistemi di prototipazione
virtuale e controllo elettronico. Il Polo Meccatronica di Rovereto, che si sviluppa su un’area
complessiva di 75 mila metri quadrati, è lo spazio ideale per imprese e centri di ricerca
pubblici e privati. Una scommessa sulla quale la Provincia autonoma di Trento sta
investendo oltre 80 milioni di euro: 20 milioni per il nuovo edificio produttivo, inaugurato
nel dicembre 2013, 24 milioni per i laboratori, anello di congiunzione tra imprese e
formazione, i cui lavori di realizzazione sono stati appaltati a gennaio 2016, mentre circa
36,5 milioni di euro saranno destinati a partire dal 2018 alla costruzione dei due nuovi edifici
del polo scolastico, un istituto tecnico tecnologico ed un centro di formazione
professionale. Il Polo Meccatronica ha riscosso l’interesse di grandi aziende come
Bonfiglioli, Ducati Energia, Dana e Carl Zeiss, ma ospita anche una quindicina di startup
innovative ed Industrio Ventures, il primo acceleratore “hardware” d’Italia.
In un panorama economico tutt’altro che facile il settore della meccatronica registra trend in
crescita. L'Italia, che vanta un saldo commerciale di 79,2 miliardi di euro nella filiera
metalmeccanica, è il primo paese al mondo con il maggior numero di prodotti della meccanica e
meccatronica. Il comparto meccatronico esprime il 15% del fatturato manifatturiero italiano.
In Trentino operano nella filiera meccanica-meccatronica circa 800 aziende con 9.700 addetti. Un
cluster che vede in particolare la presenza qualificata di aziende nell’automotive, nel comparto dei
sistemi intelligenti e robotica, sensoristica ed automazione industriale.
In questo contesto si innesta il progetto di Polo Meccatronica: uno spazio comune dove produrre,
ricercare, sperimentare prodotti e processi innovativi e più efficienti grazie all’interazione tra
informatica, elettronica e meccanica. Oltre 17 mila metri quadrati di spazi produttivi modulari, 70
mila metri quadrati a disposizione di nuovi insediamenti, due scuole professionali e tecniche, un
corso di laurea, un acceleratore industriale, centri di ricerca pubblici e privati. Rovereto è uno dei
pochi esempi in Italia di polo industriale dove imprenditori, lavoratori, ricercatori e studenti possono
crescere condividendo un “habitat” ideale.
L’edificio produttivo, organizzato su tre piani, di cui uno costruito in legno, misura
complessivamente 19.700 metri quadrati di superficie, dei quali quasi 17.200 a disposizione delle
imprese che vi si possono insediare occupando spazi produttivi (13.200 mq) e uffici (4.000 mq).
Inaugurato il 12 dicembre 2013 è stato realizzato in appena 389 giorni, con un costo di poco
superiore ai 20 milioni di euro. Una “casa” flessibile e di qualità per le imprese, con il massimo
livello di sostenibilità ambientale certificato Leed e Arca.
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INDUSTRIE MULTINAZIONALI, STARTUP INNOVATIVE… E UN ACCELERATORE HARWARE
Il Polo Meccatronica ospita ad oggi una ventina di aziende. Primo a trasferirsi nell’incubatore di
Trentino Sviluppo è stato il Bonfiglioli Mechatronic Research, centro di ricerca della multinazionale
emiliana nato a Rovereto nel 2011, che dà lavoro a una ventina di persone e crea i riduttori a gioco
ridotto di nuova generazione (TQ). Ci sono poi Carl Zeiss, specializzata nella progettazione di
sistemi ottici di precisione ed il Centro Ricerche Ducati Energia, che a Rovereto ha costruito i
prototipi dei veicoli elettrici a quattro ruote utilizzati da Poste Italiane e la bicicletta con il motore
elettrico integrato nella ruota.
Da settembre 2015 è attivo dentro il Polo Meccatronica anche il Dana Mechatronic Technology
Center: primo centro ricerche mondiale di Dana orientato alla meccatronica, si occupa in
particolare di sistemi avanzati di trazione per veicoli fuoristrada ed occupa ad oggi circa 20
persone. Completano il quadro diverse interessanti startup, giovani aziende innovative che
lavorano su sensoristica, robotica, software e tecnologie applicate.
A partire da novembre 2014 nel Polo Meccatronica opera anche Industrio Ventures, un
acceleratore di startup hardware che mette a disposizione un mix unico di risorse, strumenti e
know how imprenditoriale per aiutare startup con un prototipo a diventare aziende con un prodotto.
Industrio è nato dalla collaborazione di un gruppo di imprenditori e professionisti trentini che hanno
avuto il coraggio di creare la prima realtà italiana che supporta unicamente startup tecnologiche
hardware.
A disposizione di nuove imprese interessate ad insediarsi nel Polo Meccatronica c’è inoltre un’area
di 35 mila metri quadrati riservata all’insediamento di realtà produttive con particolare necessità
logistiche e di spazi.
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TRE ANIME, UN UNICO CORPO: IMPRESA, FORMAZIONE, INNOVAZIONE
Alla prima tessera del puzzle, rappresentata dal nuovo edificio produttivo “corpo L” (2013), e
all’insediamento dei primi centri di ricerca privati (2014 e 2015), seguiranno presto altre importanti
novità a completamento del masterplan.
In particolare entro la fine del 2016 il Polo Meccatronica rafforzerà la propria componente di
innovazione e ricerca grazie a dei laboratori di prototipazione meccatronica unici nel panorama
italiano, con macchinari del valore di oltre 4 milioni di euro. Occuperanno una superficie
complessiva di circa 6 mila metri quadrati: 1.000 metri quadrati saranno riservati alla “Facility”
dotata di macchine innovative per la prototipazione rapida e la stampa tridimensionale, anche con
l'utilizzo di leghe metalliche sinterizzate, tecnica che sta rivoluzionando l'approccio alla
prototipazione industriale rendendola più veloce, creativa e performante. I restanti 5 mila metri
quadrati saranno messi a disposizione di singole aziende che si potranno insediare per periodi più
o meno lunghi, così da sfruttare i servizi offerti e sviluppare nuovi progetti di ricerca industriale.
I lavori di costruzione inizieranno con la messa a bando dell'opera a gennaio 2016 e si
completeranno a fine 2017. Tuttavia parte delle attività offerte dalla “Facility” saranno disponibili già
a fine 2016 in spazi provvisori individuati negli edifici esistenti.
Nei prossimi anni, nel corpo centrale del Polo Meccatronica, dove fino agli anni ’80 lavoravano le
macchine dello storico Cotonificio Pirelli, troveranno spazio le nuove sedi dell’Istituto Tecnico
Tecnologico “G. Marconi” e del Centro di Formazione Professionale “G. Veronesi”. Vicine alle
imprese e al mondo del lavoro, le scuole avranno laboratori di produzione e isole di apprendimento
dedicate, fornite di strumenti multimediali d’avanguardia.
L’avvio dei lavori per la realizzazione del lotto prioritario costituito dall’Istituto Marconi potrebbe
concretizzarsi già nel 2018, seguiranno in sequenza i lotti per la realizzazione del Centro
professionale Marconi e delle relative infrastrutture.
Un intervento, quello riservato alla parte scolastica, per il quale è previsto un investimento
complessivo di circa 36,5 milioni di euro.
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UN TUTT’UNO CON LA CITTÀ
Sotto l’aspetto urbanistico il masterplan elaborato dal Comune di Rovereto (40 mila abitanti)
favorisce l’integrazione tra realtà produttive, istituti scolastici ed enti di ricerca nell’ottica di un più
largo coinvolgimento del tessuto urbano circostante.
Il Polo Meccatronica dialogherà infatti con il resto della città attraverso un sistema viabilistico
funzionale, collegamenti snelli, un sistema del trasporto pubblico efficace, dove non mancheranno
spazi verdi aperti alla fruizione della comunità (parco, boulevard, etc.).
UN POLO PRODUTTIVO DAL CUORE GREEN
L’impostazione del cantiere dell’edificio produttivo secondo i protocolli Leed ed Arca - prima realtà
industriale ad ottenere un livello tanto elevato sia nella certificazione di sostenibilità ambientale che
per quanto riguarda performance e qualità della struttura in legno - ha reso necessario utilizzare
materiali ad elevate caratteristiche termiche ed acustiche nonché la costruzione di cinque edifici in
legno con pannelli prefabbricati X-Lam. Si tratta della più grande sopraelevazione in legno mai
realizzata in Trentino.
Per costruirla sono stati impiegati 7.400 metri quadrati di pannelli X-Lam realizzati in uno
stabilimento trentino, che a sua volta per produrli ha utilizzato 1.500 metri cubi di assi di abete
Fiemme certificato FSC. C’è poi il legno utilizzato per costruire le 410 finestre, ma anche i 5.855
mq di listoni, i 4.000 mq di tavolato, i 798 mq di perline in legno di abete e i 163 metri cubi di travi
utilizzati per la copertura.
Il tutto all’insegna della sostenibilità. Da un’elaborazione realizzata dai ricercatori di CNR-Ivalsa è
stato infatti calcolato che i 2.100 metri cubi di legname “in piedi” utilizzati per realizzare la parte
strutturale dell’edificio della Meccatronica corrispondono alla quantità di legno che ricresce nei
boschi trentini in 18 ore e 36 minuti. Detto in altri termini, in meno di una giornata le foreste trentine
producono in maniera del tutto naturale e sostenibile l’intera quantità di legno necessaria per
costruire l’intera sopraelevazione in legno.
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L’EFFETTO “LEVA” DELL’INVESTIMENTO PUBBLICO: I CONTI TORNANO
Nei sei incubatori d’impresa di Trentino Sviluppo, tra cui Polo Meccatronica, operano ad oggi 116
aziende: occupano una superficie di 70 mila metri quadrati, danno lavoro a 720 persone e
generano un fatturato pari a 415 milioni di euro. Messe tutte assieme sarebbero, per numero di
addetti, la sesta industria della provincia di Trento.
Considerando, più in generale, il risultato delle attività di attrazione d’impresa e degli interventi di
consolidamento, rilancio e sviluppo di attività industriali significative presenti sul territorio
provinciale, le “operazioni” condotte da Trentino Sviluppo negli ultimi 18 mesi hanno generato circa
700 nuovi posti di lavoro sul territorio provinciale, 400 dei quali riconducibili alla filiera meccatronica.
Tra queste ultime la nuova fabbrica trentina di Bonfiglioli, che vedrà la luce entro il 2018 ed
occuperà 100 addetti, il trasferimento di Mariani Spa, società del Gruppo OMR, in un nuovo
stabilimento produttivo nelle vicinanze del Polo Meccatronica, con l’assunzione di 50 nuovi
collaboratori, e gli investimenti in corso di realizzazione da parte di Adige Spa (Gruppo BLM), a
Levico Terme, con l’incremento degli occupati pari a 60 addetti, ma anche da parte di Fly Spa
(Gruppo Forgital), che nello stabilimento di Grigno, dove realizza sofisticati componenti per i motori
Rolls Royce che equipaggiano i nuovi Airbus A350, prevede di passare dai 111 addetti di fine 2015
a 200 dipendenti entro i prossimi cinque anni.
Si stima che le operazioni condotte dalla Provincia autonoma di Trento tramite Trentino Sviluppo
abbiano generato nel 2015 un PIL pari a 98,3 milioni di euro, considerando investimenti pubblici,
privati e consumi privati generati dalla nuova occupazione. Le stesse operazioni hanno innescato
un moltiplicatore dell’investimento pubblico pari a 2,5 volte: a fronte di investimenti provinciali per
25,5 milioni di euro, gli investimenti privati sono stati infatti pari a 63,7 milioni di euro.
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Intervista ad Alessandro Olivi, Vicepresidente della Provincia autonoma di Trento
“LA MECCATRONICA È LA NOSTRA IDEA DI MANIFATTURA INTELLIGENTE.
QUI NASCE LA FABBRICA DEL FUTURO”
“È il più grande investimento di politica industriale della nostra Provincia. Da qui prenderà forma la
nuova manifattura, il nostro modo di intendere l’industria di oggi e di domani”. Non usa mezzi
termini, Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della
Provincia autonoma di Trento, per dire quanto il progetto del Polo Meccatronica gli stia a cuore.
Ad iniziare dal luogo, Vicepresidente, dal forte significato simbolico…
Dove oggi sorge il polo tecnologico fino dal 1925 operava un cotonificio che Pirelli utilizzava per
produrre filati di cotone e tessuti per la costruzione di cavi elettrici e pneumatici. Fino al 1982,
quando l’azienda ha deciso di delocalizzare quel tipo di prodotto e dismettere lo stabilimento di
Rovereto. Le istituzioni pubbliche di allora si trovarono dinanzi ad un bivio: lasciare quel sito
produttivo in balia del mercato, accettando che divenisse oggetto di operazioni immobiliari tese a
smembrarlo, oppure acquistarlo per farlo diventare un qualcosa di nuovo, di utile al tessuto
economico trentino.
E scelse questa seconda strada…
Da quei capannoni ristrutturati nacque a metà degli anni Ottanta il primo Business Innovation
Centre trentino e tra i primi e più grandi BIC d’Italia e d’Europa. Uno spazio dove le imprese
innovative possono trovare moduli produttivi attrezzati, pronti all’uso e a condizioni agevolate,
potendo al contempo crescere accompagnati dai servizi ad elevato valore aggiunto offerti dalla
nostra agenzia di sviluppo che ha sede dentro lo stesso incubatore. Oggi sono sei i BIC sparsi sul
territorio, ospitano 116 aziende e 720 occupati; assieme sarebbero la sesta industria del Trentino.
Da Polo Tecnologico a Polo Meccatronica. Perché?
L’esperienza ormai trentennale ci ha insegnato che realizzare, dove possibile, degli incubatori
tematici, che ospitano cioè aziende con prodotti riconducibili alla stessa filiera, offre grandi
vantaggi e massimizza gli effetti del network che viene a crearsi tra le iniziative imprenditoriali
ospitate. La meccatronica, poi, rappresenta l’evoluzione della meccanica, settore nel quale il
Trentino e la città di Rovereto in particolare hanno una solida tradizione produttiva. Per questo la
meccatronica è una delle quattro “smart specialisation” sulle quali la nostra provincia, su invito
dell’Europa, ha deciso di focalizzare gli investimenti per i prossimi anni.
Come sta cambiando, nel concreto, quel primo BIC nato a metà degli anni ’80?
Vogliamo che il Polo Meccatronica cammini con tre gambe. Accanto alle imprese, in parte già
presenti nel Polo ed in parte nuove, attratte in Trentino proprio da questo grande progetto, dentro
questi spazi opereranno centri di ricerca, sia pubblici che privati, due istituti scolastici con 1.500
studenti e ci sarà pure un’importante presenza dell’università. Impresa, innovazione, formazione:
questo è l’intreccio virtuoso sul quale si regge l’idea di Polo Meccatronica.
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L’edificio produttivo esiste già. Come pensate di valorizzare nel Polo l’attività dei centri di
ricerca e delle scuole?
L’anello di congiunzione sarà rappresentato dai laboratori. Su questo siamo riusciti ad intercettare
un importante finanziamento europeo ed abbiamo già stanziato 24 milioni di euro per la loro
realizzazione. La conclusione dei lavori prevista per il 2017 ma già a partire dalla fine del 2016
saranno disponibili macchinari ed attrezzature unici nel panorama italiano.
Cosa sarà possibile fare nei laboratori?
Sono stati progettati in modo da essere utilizzati al tempo stesso da studenti, ricercatori ed aziende.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio di circa 6 mila metri quadrati: di questi circa
1.000 metri quadrati saranno destinati alla ProM Facility (dove ProM sta per Prototipazione
Meccatronica, ndr) ovvero un laboratorio aperto, a servizio delle imprese e dell'alta formazione,
dotato delle più avanzate tecnologie per facilitare e abilitare l'innovazione nell'ambito del settore
manifatturiero in generale e meccatronico in particolare. I restanti 5 mila metri quadrati saranno a
disposizione delle aziende per specifici progetti di ricerca.
Quindi l’ultimo tassello: le scuole…
Completata questa seconda fase si aprirà il terzo e definitivo capitolo per il completamento del
masterplan del Polo Meccatronica, che vedrà l'insediamento delle scuole ITT Marconi e CFP
Veronesi nelle loro due nuove sedi del tutto integrate, a quel punto, con le altre infrastrutture
produttive e di ricerca. I lavori per la costruzione del primo edificio scolastico inizieranno nel 2018.
Il Polo Meccatronica è anzitutto una piattaforma produttiva. Che riscontri sta avendo dalle
aziende?
Direi ottimi. A poco più di due anni dall’inaugurazione abbiamo già salutato gli insediamenti di tre
centri di ricerca di altrettanti gruppi industriali di prim’ordine: Ducati Energia, Bonfiglioli Riduttori e
Dana. Anche Carl Zeiss ha voluto scommettere sul nostro progetto insediando a Rovereto uno dei
suoi due centri italiani di metrologia industriale. A questi si aggiungono una quindicina di startup
innovative ed un acceleratore privato. In queste settimane, attorno a questo nuovo Polo, vediamo
peraltro crescere l’attenzione da parte di altri importanti attori del panorama produttivo italiano ed
estero e sigleremo presto nuovi accordi per ampliare il numero delle imprese insediate.
Da dove nasce questo grande interesse?
Credo che il nostro punto di forza sia la forte credibilità che il progetto si è costruito in ambito
nazionale ed internazionale, assieme ad una pubblica amministrazione che ha dimostrato di
sapersi dare delle progettualità sfidanti, rispettando tempi, impegni ed investimenti finanziari.
Cosa non proprio scontata, di questi tempi…
Il Trentino si pone come un ecosistema dove la politica ha una sua progettualità, la pubblica
amministrazione si dimostra efficiente e vicina a chi produce ed investe, e dove stanno pagando i
massicci investimenti fatti in questi anni nella conoscenza come fattore di competitività. È poi un
territorio che sta tra due flussi che si stanno rivelando strategici: vicino al cuore dell’Europa e parte
attiva di quel sistema produttivo italiano che continua ad avere nel mondo grande appeal. Per
questo siamo oggi un ecosistema capace di dare delle risposte credibili e serie alla nascita di una
nuova manifattura orientata alla qualità.
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I “BIG PLAYER”
DEL POLO MECCATRONICA
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Bonfiglioli - www.bonfiglioli.it
Cinque anni fa l’arrivo dei primi ricercatori, entro il 2018 costruirà nel Polo Meccatronica una nuova
fabbrica da 100 posti di lavoro. Obiettivo per la nuova business unit: 100 milioni di fatturato
Progettazione e produzione di motoriduttori di velocità, sistemi di azionamento ed
automazione industriale
 700 milioni di fatturato
 13 stabilimenti produttivi
 3.500 dipendenti nel mondo (1.400 in Italia)
Nel settembre del 2011 l’arrivo di Bonfiglioli in Trentino era stato un segnale importante ma
numericamente poco più di una scommessa: una decina di ricercatori per avviare un nuovo centro
di ricerche orientato alla meccatronica, il Bonfiglioli Mechatronic Research, a metà strada tra gli
stabilimenti produttivi emiliani e la sede tedesca di Krefeld.
In quattro anni Bonfiglioli ha bruciato le tappe, dimostrando di credere in modo convinto nel
progetto del Polo Meccatronica che nel frattempo è sbocciato divenendo una felice realtà. Nel
giugno 2012 al centro ricerche si affianca una prima unità produttiva dove vengono assemblati i
riduttori a gioco ridotto di nuova generazione (TQ) totalmente progettati a Rovereto. A dicembre
2013 il trasferimento dell’azienda nel nuovo edificio produttivo del Polo Meccatronica, appena
inaugurato, con un raddoppio degli spazi produttivi occupati ed un potenziamento dell’unità di
ricerca, con gli occupati che salgono gradualmente fino alle attuali 30 persone.
Il 20 gennaio scorso la firma dell’intesa per un’ulteriore espansione dentro l’hub trentino dedicato
alla meccatronica. Bonfiglioli localizzerà in Trentino la propria unità di business “Mechatronic
Drives & Solutions” - una delle quattro diverse aree in cui si articola il gruppo industriale, le altre
sono Power Transmissions Solutions (riduttori e motoriduttori per il controllo della trasmissione di
potenza), Mobile & Wind Solutions (applicazioni per la costruzione, macchine agricole e
movimento terra e eolico) e Photovoltaic Solutions – incrementando gli spazi produttivi attuali che
già entro il prossimo anno passeranno da 2.200 a 3.000 metri quadrati, con la prospettiva di un
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ulteriore ampliamento presso un edificio di nuova costruzione di circa 5 mila metri quadrati, sempre
nell’ambito del Polo Meccatronica, che sarà realizzato da Trentino Sviluppo entro settembre 2018.
Bonfiglioli assumerà presso la sede di Rovereto altri collaboratori, tutte figure professionali di alto
profilo, con priorità per i candidati idonei residenti nel territorio provinciale.
Una nuova fase di crescita aziendale nell’ambito della quale Bonfiglioli prevede di aumentare in
modo consistente il fatturato generato dai prodotti realizzati in Trentino.
L’accordo prevede anche una partnership tra Bonfiglioli e Trentino Sviluppo per la promozione
economica del Trentino, nell’ambito delle iniziative di attrazione di imprese ed investimenti e del
Polo Meccatronica in particolare. La multinazionale emiliana supporterà Trentino Sviluppo
nell’attività di scouting aziendale per la ricerca di nuove iniziative industriali da insediare nel Polo
Meccatronica e metterà a disposizione di Trentino Sviluppo le proprie sedi estere come appoggio
logistico per l’esplorazione di nuovi mercati.
Una particolare attenzione è riservata, nel testo dell’intesa, alla filiera locale delle imprese
meccaniche, meccatroniche, informatiche ed elettroniche, con l’impegno da parte di Bonfiglioli a
selezionare i nuovi fornitori prioritariamente tra imprese trentine, supportando al tempo stesso il
trasferimento tecnologico ed organizzativo a favore degli operatori locali.
Trentino Sviluppo, da parte sua, darà supporto a Bonfiglioli nell’individuazione delle risorse umane
necessarie attivando il network locale costituito dall’Agenzia del lavoro, scuole professionali e
secondarie ad indirizzo tecnico e tecnologico, Università degli Studi di Trento. Inoltre fungerà da
facilitatore nei rapporti tra Bonfiglioli ed i centri di ricerca d’avanguardia del territorio, tra cui
Università e Fondazione Bruno Kessler e seguirà Bonfiglioli nell’attivazione dell’iter previsto per la
richiesta dei contributi previsti dalla “legge unica sull’economia” a favore dei progetti di ricerca
applicata.
Fondato nel 1956, sede a Bologna, il Gruppo Bonfiglioli è fra i leader mondiali nella progettazione
e produzione di motoriduttori di velocità, sistemi di azionamento ed automazione industriale,
inverter e soluzioni per il fotovoltaico e motoriduttori epicicloidali, per centinaia di applicazioni
diverse in tutto il mondo. Nel 2015 il fatturato si è attestato oltre i 700 milioni di euro con un
incremento del 13% sull’anno precedente. I dipendenti ammontano, in tutto il mondo, a 3.500, di
questi 1.400 in Italia, e sono distribuiti in 17 paesi nei quali sono insediati anche 13 stabilimenti
produttivi.
Per saperne di più:
Guarda la video-intervista: https://youtu.be/-jeI-MVVrTU
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Ducati Energia – www.ducatienergia.it
Un nuovo progetto, nel settore ferroviario, porterà occupazione ed indotto. Guidalberto Guidi: “Nel
Polo Meccatronica immaginiamo quello che sarà Ducati nei prossimi 5-10 anni”
Condensatori, generatori eolici, veicoli elettrici, sistemi per il telecontrollo delle reti
elettriche
 115 milioni di fatturato
 800 dipendenti
 6 stabilimenti nel mondo
Il C.R.D., Centro Ricerche Ducati Trento, ha sede a Rovereto ed è nato nel 2006 in collaborazione
con l’Università di Bologna, quella di Trento, di Padova e della Provincia autonoma di Trento.
All’interno del complesso, specializzato nell’ideazione e produzione di soluzioni per la riduzione
delle emissioni e per la ricerca nel campo della trazione alternativa, lavorano 20 ingegneri ed è,
insieme allo stabilimento di Bologna, il centro dell’innovazione, della ricerca, della prototipizzazione
e dello sviluppo di Ducati Energia.
Il C.R.D. opera all’interno del nuovo Polo della Meccatronica di Rovereto, un edificio ad alta
tecnologia che vede tra le tante presenze già attive non solo piccole e medie imprese innovative,
ma anche grandi aziende italiane ed estere come Bonfiglioli Riduttori e Carl Zeiss.
Il 9 gennaio 2015 è stata firmata un’intesa, con la Provincia e con Trentino Sviluppo, che prevede
per l’azienda presieduta da Guidalberto Guidi un investimento di 5,7 milioni di euro, il
mantenimento dell’attuale livello occupazionale fino al 2022 e l’assunzione di tre nuovi ingegneri,
portando l’occupazione complessiva a numero 20 unità. L’iniziativa prevede il coinvolgimento di
aziende locali per la produzione e la vendita dei prototipi realizzati nel centro di Rovereto per i
cinque anni successivi alla conclusione del progetto, con un impatto che potrebbe raggiungere un
giro di affari complessivo tra i 7e i 9 milioni di euro. La Provincia di Trento, dal canto suo, si è
impegnata a sostenere il progetto (denominato S.A.F.E.- Sviluppo Apparecchiature Ferroviarie
Evolute) con un contributo a fondo perduto che, dal canto suo, Ducati Energia “restituirà” nella
misura di almeno 600.000 euro, oltre ai costi del personale. Detto progetto, che prevede lo
sviluppo di sistemi di segnalamento ferroviario di nuova generazione e ad alta sicurezza prevede
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un progressivo trasferimento del know-how dalla sede bolognese a quella trentina, facendo di
Rovereto il polo d’eccellenza e di ricerca del gruppo in materia di tecnologie avanzate applicate al
settore ferroviario
Oltre a S.A.F.E., i progetti più importanti messi finora a punto nel centro sono rappresentati da: un
quadriciclo elettrico leggero ad emissioni zero (Free Duck4), in dotazione anche da Poste Italiane
per la consegna della corrispondenza in ambito cittadino; biciclette con pedalata assistita Free
Duck 2, in grado di rilevare e trasmettere parametri ambientali quali la temperatura e il livello di
smog.
Per saperne di più:
 Leggi la case history: http://bit.ly/1RjsGOV
 Guarda la video-intervista: https://youtu.be/qCpgBKzuQEA
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Dana – www.dana.com
Rino Tarolli, presidente di Dana Italia: “Il centro nel Polo Meccatronica ospiterà ricercatori Dana da
tutto il mondo e sarà il nostro trampolino verso nuovi mercati»
Sistemi di trazione “off highway” per veicoli fuoristrada
Dana Holding Corporation (USA)
 6,1 miliardi di dollari di fatturato
 23 mila dipendenti
 25 stabilimenti nel mondo
Dana Italia
 600 milioni di euro di fatturato
 1.300 addetti
 4 stabilimenti in Italia: Arco, Rovereto, Montano Lucino (Como) e Crescentino (Vercelli)
Da settembre 2015 opera nel Polo Meccatronica un nuovo centro di ricerca: il Dana Mechatronic
Technology Center, primo centro ricerche mondiale di Dana orientato alla meccatronica. Si
occuperà in particolare di sistemi avanzati di trazione per veicoli fuoristrada.
Con il nuovo progetto di ricerche Dana intende così passare dagli attuali sistemi di trazione ai futuri
sistemi, integrati e ottimizzati, di gestione dell’energia del veicolo per applicazioni off-highway”.
L’attività prevede infatti la ricerca, la sperimentazione, la validazione e lo sviluppo preindustriale di
sistemi combinati di meccanica, idraulica, elettronica e informatica finalizzati a una maggiore
efficienza energetica, la riduzione del costo totale di gestione del veicolo e il rispetto delle nuove e
più restrittive norme in materia di emissioni.
Per l’avvio del proprio centro ricerche Dana ha scelto proprio il Polo della Meccatronica di
Rovereto, dove è presente con circa 1.000 metri quadrati di spazi modulari (600 mq di uffici e 400
mq di superficie produttiva).
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Nel Mechatronic Technology Center, Dana ha già investito oltre 2,5 milioni di euro per l’acquisto di
macchinari e attrezzature ad alta tecnologia, impiegando da subito 20 persone tra cui 13
dipendenti e 7 tra ricercatori e dottorandi, con la prospettiva di salire a 28 unità entro il 2017.
Non solo. Nell’accordo stretto con Trentino Sviluppo, Dana si impegna a farsi parte attiva in una
serie di iniziative congiunte di co-marketing, con l’obiettivo di promuovere il Polo Meccatronica
anche fuori dai confini nazionali e di attrarre aziende a elevato potenziale tecnologico. In
particolare Dana promuoverà incontri e occasioni di presentazione del Polo presso la propria rete
di partner, fornitori e clienti, darà supporto mirato in materia di trasferimento tecnologico,
concederà l’utilizzo del proprio marchio per la promozione e il marketing del Polo Meccatronica.
Per saperne di più:
Guarda la video-intervista: https://youtu.be/mDa2N6uYVWE
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Carl Zeiss Italia – www.zeiss.it
La multinazionale tedesca a Rovereto ha avviato un’unità di metrologia industriale acquisendo una
startup nata nel Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo
Tecnologie biomedicali, sistemi per la metrologia industriale
 60 milioni di fatturato
 160 dipendenti
 2 centri in Italia per la metrologia industriale
Conta 125 lavoratori in tutt’Italia. Un fatturato di 10 milioni di euro l’anno nel solo settore dei servizi,
che in parte ha sede proprio in Trentino, giro d’affari che sale a 60 milioni di euro comprendendo
tutte le attività del ramo italiano. Carl Zeiss, la multinazionale tedesca conosciuta in tutto il mondo
da oltre 160 anni per le sue famose lenti, è uno dei fiori all’occhiello del Polo della Meccatronica di
Rovereto. Da qualche anno ha acquisito Quality, la giovane impresa fondata da Matteo Plotegher
e Luca Targher, aprendo loro la prospettiva di nuovi mercati.
La startup trentina nasce nel 2000 nel Polo Tecnologico di Rovereto. Qualche anno dopo, nel 2007,
ad interessarsi a loro è nientemeno che la multinazionale tedesca Carl Zeiss, la maggior
costruttrice al mondo di macchine di misura, che pochi anni dopo acquisisce Quality.
La sfida a cui oggi si dedica Carl Zeiss nel Polo Meccatronica di Rovereto è quella della metrologia
industriale che serve, ad esempio, a evitare gli errori di fabbrica. In pratica le aziende clienti creano
dei modelli di riferimento in 3D o in formati 2D e tramite i macchinari di Zeiss verificano - a contatto,
ai raggi x o a laser - se i particolari rimangono entro le tolleranze richieste. I test e le misurazioni
sono utili a elaborare un vero e proprio report su dimensioni e forme di pezzi e prodotti industriali.
Altro ambito, quello del “reverse engineering”: si eseguono scansione e copia dei pezzi di design
che possono così essere poi ingegnerizzati e riprodotti in più copie attraverso sistemi meccanici.
La sede di Rovereto, presso la quale operano esperti di metrologia e tecnici qualificati, è dotata di
una sala metrologica attrezzata con la migliore strumentazione. Fra gli ultimi ritrovati, il nuovo Carl
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Zeiss Metrotom, che tramite la tomografia tridimensionale a raggi X ha consentito di superare i
confini della metrologia tradizionale.
Per saperne di più:
Guarda la video-intervista: https://youtu.be/zLcc0A_J4XY
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ALTRE AZIENDE
DEL POLO MECCATRONICA
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Trilogis – www.trilogis.it
Nel libro dell’Esodo sono le protagoniste dell’ottava piaga d’Egitto. Non lasciano scampo, le
locuste, divorando quanto trovano sulla loro strada. In una sola giornata uno sciame di locuste
riesce a divorare la quantità di cibo sufficiente al sostentamento di 30 mila persone. Oggi gli
operatori che combattono la piaga delle locuste nel mondo, trovano il classico “ago nel pagliaio”
con la tecnologia eLocust3D, sviluppata da Trilogis per la divisione WorldWind della NASA e
donata alla FAO, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Con eLocust3D
Trilogis ha vinto il premio NASA World Wind Europe Challenge 2014.
L’azienda lavora su tutto quello che riguarda il monitoraggio del territorio, sia indoor che outdoor,
aggiungendo alle tradizionali cartine un consistente strato di intelligenza che permette
rappresentazioni in 4D.
Prendono così forma prodotti quali i-Locate, una sorta di “navigatore” per gli spazi chiusi in
sperimentazione in 14 diversi siti sparsi nel mondo - dall’ospedale di Rovereto al BIC del
Lussemburgo, dall’Università di Dresda al Comune di Genova - grazie al quale è possibile ad
esempio guidare il paziente da casa fino all’ambulatorio medico dove ha prenotato la visita, oppure
per gli operatori sanitari trovare facilmente ed in tempi rapidi delle particolari attrezzature sanitarie.
L’altra novità nata nei reparti ricerca e sviluppo di Trilogis si chiama Uncap: pensato per anziani
con deboli patologie cognitive e lievi piccole forme di demenza, ma comunque autosufficienti,
consente loro di vivere da soli. Altre applicazioni dei sistemi intelligenti GIS sviluppate da Trilogis
riguardano tavolare e catasto, la gestione del traffico in città, la manutenzione degli edifici o delle
reti tecnologiche sparse sul territorio, la sicurezza in ambienti lavorativi particolari, come ad
esempio le dighe o magazzini industriali, grandi punti vendita e centri commerciali.
Nel gennaio 2016 l’azienda è stata scelta dalla Commissione Europea quale referente tecnico del
progetto “ESPRESSO”, che ha come obiettivo quello di sviluppare standard per permettere alle
città europee di ammodernarsi installando nuove tecnologie che le rendano più sicure, vivibili e
connesse.
Guarda la video-intervista: https://youtu.be/Dy1reLufuKQ
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Kirana - www.kirana-laser.it
È una delle startup che fanno parte dell’incubatore. Nata nel 2012 è specializzata nello sviluppo di
processi di micro-lavorazione laser.
Il termine kirana deriva dal Sanscrito, significa raggio di luce ed è stato scelto dal suo fondatore,
Enrico Gallus, che oggi è anche il direttore esecutivo, perché racchiude l’essenza di ciò che fa la
sua nuova azienda. Grazie ad un raggio di luce infatti, ovvero un laser di ultima generazione,
Kirana riesce ad offrire ad altre aziende una vasta gamma di soluzioni di micro foratura laser,
ovvero fori fino a pochi micron di diametro, e poi ancora tagli laser di precisione, la strutturazione
superficiale, ablazione di film sottili, micro-incisioni, micro-fresatura laser e la marcatura laser non
convenzionale. La variegata gamma di sorgenti laser funzionanti presso i laboratori dedicati di
Kirana, permette di scegliere di volta in volta il sistema più appropriato al fine di processare, con
specifiche molto spinte, tutti i materiali industriali: metalli, ceramiche, polimeri, dielettrici (ad es.
vetro), semiconduttori (ad es. silicio), compositi. Il successo di Kirana sta nel fatto di non vendere
un prodotto ma un processo di lavorazione per aziende esterne che raggiunge una sofisticazione
elevatissima.
Il servizio fornito da Kirana non si limita, tuttavia, alla sola lavorazione, ma prevede anche una
consulenza tecnologica ed un servizio di assistenza al cliente. L’intento infatti è quello di
supportare il cliente stesso nella risoluzione dei suoi problemi, e anche di guidarlo
nell’individuazione ed esplicitazione di nuove esigenze.
Kirana è stata selezionata nel 2014 tra le 5 imprese finaliste al Premio Speciale Start Up Parchi
Scientifici e Tecnologici, promosso da APSTI nell’ambito della business competition Start up
dell’anno organizzata annualmente da PNICube.
A conferma del successo e del mercato che sta conquistando, questa giovane startup si è già
aggiudicata anche una commessa da parte del Cern di Ginevra.
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OC Lab – www.oclab.it
Informare e formare a distanza, nel minor tempo, al minor costo, ma con i migliori risultati. Questa,
in sintesi, la mission di OC Lab, startup costituita nel luglio del 2014 ed insediata nel nuovo edificio
produttivo del Polo Meccatronica. Nasce da una costola di Open Consulting Srl, società di
consulenza con sede a Ravenna e specializzata nella produzione di contenuti per il training online
(E-learning) e per la promozione di prodotti e servizi su Internet (Web Marketing) con l'utilizzo di
materiale audio/video e giochi interattivi.
Grazie all’esperienza maturata nel mondo della consulenza sui contenuti, i fondatori di Open
Consulting hanno sperimentato quanto le piattaforme e-learning tradizionali non fossero in grado di
rispondere in maniera efficace alle esigenze dei clienti, soprattutto del settore tecnico, dei
macchinari. Dalla necessità dunque di disporre di strumenti tecnologici e informatici nuovi,
adeguati all’informazione e al messaggio trasferito, nasce il nuovo laboratorio OC, dedicato allo
sviluppo di software e metodi innovativi per la produzione di contenuti multimediali per l’after sales
service, il training e il marketing tecnico-commerciale per l’industria.
Nello specifico, il laboratorio sta sviluppando una piattaforma che gestisce i contenuti nei formati
richiesti dalle aziende, per la soluzione di problematiche legate alla formazione ed all’informazione
sui prodotti tecnologici complessi, in modo da renderli fruibili per l’azienda cliente.
In secondo luogo, la startup genera applicazioni per il controllo remoto di sistemi vidiwall per fiere e
congressi: applicazione che offre la possibilità di virtualizzare la presentazione dei prodotti di
grande formato; l’azienda può così essere rappresentata ovunque, in qualsiasi occasione, evitando
i costi di trasporto dei macchinari produttivi. Da ultimo OC Lab si occupa dell’avvenire della
comunicazione: la realtà aumentata. Sta infatti realizzando anche dispositivi wearables come
smart glasses e smart watch, a basso costo. Particolare attenzione viene riservata agli occhiali
intelligenti, fino agli schermi video in combinazione videowall o a risoluzione 4K Ultra HD.
Dopo pochi mesi di esistenza, OClab ha già ricevuto un importante riconoscimento internazionale
dal “Progetto CreatiFI”, consorzio di Rete che ha come obiettivo la diffusione delle tecnologie
dell’Internet del Futuro nel mondo delle Industrie Creative. CretiFi ha infatti premiato OCLab come
European Digital Champion for the Creative Future Internet assieme ad altre 50 aziende in Europa.
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Practix - www.practix.net
È una società hi-tech che sviluppa il suo core business attorno allo sviluppo di software di tavoli
interattivi multi-touch e multi-utente per il lavoro di gruppo e per l’apprendimento collaborativo,
progettati secondo i più evoluti canoni della Human Computer Interaction.
La società ha sviluppato il suo know how raccogliendo l’esperienza decennale maturata nel campo
delle tecnologie da tavolo del Centro Ricerche Fondazione Bruno Kessler di Trento. È stata
sostenuta in fase di avvio dal fondo Seed Money-FESR, co-finanziato dalla Provincia autonoma di
Trento, ed è insediata nel Polo Meccatronica di Rovereto.
Il prodotto principale sviluppato da Practix è TToole. Si stratta di una piattaforma Cloud per tavoli
interattivi, inizialmente adottata nell’ambito della formazione medicale, oggi per l’apprendimento di
gruppo, in vari settori. Nel 2012, forte del successo della sua prima applicazione, Practix ha
cominciato a lavorare allo sviluppo di un altro progetto di innovazione tecnologica, cofinanziato
dallo strumento Legge 6/99 istituito dalla Provincia Autonoma di Trento. Si chiama DraftTrade, ed
è un’applicazione multitouch che supporta annotazioni digitali su tavole da disegno di qualsiasi
dimensione e complessità. L’applicazione consente poi, ad ingegneri, architetti e progettisti, la
successiva distribuzione delle revisioni all’interno del gruppo di lavoro. Il sistema DraftTrade è
stato il protagonista di una vera e propria “rivoluzione digitale” attuata dal Comune di Langhirano,
in Provincia di Parma, nell’ambito dei servizi legati all’edilizia, all’urbanistica ed alla gestione del
territorio in generale (http://bit.ly/1RkefHZ).
Practix è nota anche per aver realizzato il tavolo interattivo con il quale è possibile “navigare” la
mummia di Ötzi presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano. Tra le ultime
(s)commesse vinte da Practix anche un contratto con l'armatore americano Viking per la
realizzazione di un set di giochi di intrattenimento per la nuova nave da crociera in fase di
allestimento presso Fincantieri.
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Industrio Ventures – www.industrio.co
Da novembre 2014 il Polo Meccatronica di Rovereto ospita Industrio Ventures, un acceleratore di
startup hardware che mette a disposizione un mix unico di risorse, strumenti e knowhow
imprenditoriale per aiutare chi ha “in gestazione” un prototipo, a diventare azienda con un prodotto.
Insieme ad altri sette “incubatori”, tutti Italiani, è stato annoverato dal magazine Hot Topics, tra i
cento, più influenti, acceleratori di startup a livello mondiale.
Si tratta di una realtà privata che raccoglie oltre venti investitori Italiani e dispone di un ampio
network di partner accademici, industriali locali e internazionali. Fondato nel 2013 da tre soci e
situato all’interno del Polo Meccatronica di Rovereto, Industrio è un Incubatore Certificato dal
Registro Imprese che “sostiene” le startup tese a sviluppare principalmente prodotti hardware nei
settori della meccatronica, sensoristica, agro-tech e medicale.
Cosa fa esattamente Industrio? Dice Jari Ognibene, co-fondatore ed amministratore delegato di
Industrio Ventures: “In un sistema che sta cambiando e che richiede nuovi modelli per continuare a
crescere, Industrio si inserisce andando a connettere l’industria con le startup tecnologiche e con
ragazzi di talento che possono supportare questo cambiamento con nuovi prodotti e servizi
innovativi”. La mission di Industrio Ventures, infatti, è quella di finanziare e costruire prodotti
eccellenti a partire dal Trentino e dall’Italia. In pratica, Industrio seleziona, in Italia e all’estero,
iniziative di talento che stanno sviluppando o intendono sviluppare un’azienda che produca un
prodotto reale, fisico, tecnologico, non necessariamente software. E mette a disposizione un
capitale di rischio, investendo direttamente nella nuova azienda.
Le startup in cui Industrio ha già investito con successo lavorano nei settori del 3D-print, tecnologie
per l’agricoltura di precisione, strumentazione medicale, sistemi per l’imbottigliamento vino, e-bikes.
Le aziende sostenute da Industrio sono: Meccatronicore, Melixa, Bikee Bike, Lock&Charge, Dr
Wine Tech, Bermat e Mirnagreen.
Nella ricerca e nella raccolta dei talenti, Industrio cerca principalmente tre fattori che considera
indici di una iniziativa di successo: il talento, il mercato ed il prodotto.
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Hypertec Solutions - www.hypertecs.it
Hanno progettato un fuoristrada Nissan per il deserto della Parigi-Dakar, messo a punto sistemi di
sicurezza per le estrazioni oceaniche del Gruppo Eni, dal lavoro dei loro progettisti sono usciti i
macchinari che danno forma a molti dei pacchetti TetraPak. Ed una delle loro ultime collaborazioni,
un robot telecomandato, verrà presto lanciato nello spazio e muoverà le proprie ruote su Marte.
Sono gli ingegneri di Hypertec Solution, tra le maggiori aziende italiane di calcolo e progettazione
nel settore dell’automazione industriale e della meccanica in generale.
Cinque sedi in Italia, 50 ingegneri occupati, 120 progetti elaborati ogni anno, Hypertec Solution ha
scelto il Polo Meccatronica di Rovereto dove si è insediata fin dalla sua nascita, scegliendo il
Trentino come propria sede legale. Hypertec Solution si occupa di calcolo e progettazione
dell’automazione industriale in diversi settori industriali. Nata nel 2011 ed ora trasferitasi nel nuovo
edificio del Polo Meccatronica di Rovereto, dove ha sede legale, può contare su altre quattro sedi
operative sparse tra Emilia Romagna e Veneto: a Bertinoro (Forlì-Cesena), Ozzano dell'Emilia
(Bologna), Castel Bolognese (Ravenna) e Preganziol (Treviso).
Gli ingegneri Hypertec hanno progettato macchine e moto da competizione, tra cui una Nissan che
ha corso il rally Parigi-Dakar. Sono targati Hypertec anche molti macchinari della linea di
produzione dei pacchetti TetraPak. Per clienti quali Eni e Saipem l’azienda di progettazione ed
automazione ingegneristica ha effettuato studi e calcoli particolari per evitare disastri ambientali
qualora le estrazioni di greggio avvengono a livello della barriera corallina. Ma il fiore all’occhiello è
la partecipazione alla progettazione di alcune attrezzature per la missione Mars Sample Return,
una missione che prevede di raccogliere e trasportare sulla Terra campioni di roccia e polvere dal
pianeta Marte, e che dovrebbe vedere la luce attorno al 2020. Allo studio, tra le ultime novità,
anche un elicottero superleggero per il trasporto privato di persone.
Nell’ultimo anno il fatturato Hypertec ha superato i 3 milioni di euro. Per i prossimi anni la Hypertec
Solution si attende una forte crescita, realizzata anche sui mercati esteri ed in aree geografiche
nuove. Nell’ultimo anno sono stati 120 i problemi ingegneristici per la cui risoluzione clienti di tutto
il mondo si sono affidati agli ingegneri Hypertec.
La video-intervista: https://youtu.be/sheEOykUbX0
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Salvadori - www.salvadori.com/it/
Prima o poi gli pneumatici arrivano a fine vita. Salvadori, azienda con sede a Rovereto dentro il
Polo Meccatronica, offre un’alternativa al loro incenerimento. Nata nel 1983, cresciuta negli anni
fino a raggiungere gli attuali 20 addetti, è riuscita a fare di un prodotto di scarto un’utile materia
prima. Dei 7 milioni di euro di fatturato annuo, oltre 4 milioni provengono infatti dal mondo del
riciclo di pneumatici e del design di prodotto. Settore nel quale Salvadori esporta il 97% dei propri
prodotti.
Nel processo di riuso dei materiali per il design Salvadori crea la tecnologia capace di effettuare la
riduzione volumetrica, utile a separare il cavo metallico dagli pneumatici e a tagliare le gomme a
spicchi. Ma soprattutto affianca le aziende nella produzione e costruisce le macchine necessarie
ad ottenere dalle gomme triturate i prodotti che desiderano. Svariati gli articoli che le aziende che
si sono rivolte a Salvadori hanno finora realizzato, esportati un po’ in tutto il mondo. Tra i clienti
anche ditte in Brasile, Venezuela, Russia, Egitto, Quatar, Emirati Arabi, Australia, Tunisia e Israele.
Vengono richiesti granulati per i campi di calcio con fondo sintetico, pavimentazioni antitrauma per
i parchi gioco, supporti per la segnaletica stradale, guaine fonoassorbenti per l’edilizia, pavimenti in
gomma per le industrie ma anche pavimenti braille per non vedenti. Ed ancora pavimenti morbidi e
facili da pulire per le stalle in zootecnia e ambienti equestri, rivestimenti per i trailer che trasportano
animali, scaglie per consentire il giusto attrito al trotto dei cavalli nelle giostre e contribuire ad
evitare infortuni durante la corsa. Tra i prodotti di design ci sono infine cestini per l’ufficio, ruote per
i cassonetti delle immondizie, granuli colorati decorativi da mettere nelle fioriere per evitare che
cresca l’erba. Un altro settore è quello della moda: cinture, infradito e borsette in gomma. La sfida
del futuro si gioca infatti nelle teste dei designer. E se a dirlo è un’azienda con trent’anni di attività
nel settore dello pneumatico, più di 2 mila articoli a catalogo ed oltre 2.600 clienti distribuiti in 100
paesi, non c’è che da fidarsi.
La video-intervista: https://youtu.be/LNCWf2jM_aQ
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Cyberfed – www.cyberfed.eu
Si chiama Cyberfed ed è pronta, è proprio il caso di dirlo, a spiccare il volo. Già, perché la startup
insediata nel Polo Meccatronica sta mettendo a punto un sofisticato sistema di rilevamento con
drone e fotocamera multispettrale. Ad attenderla non c’è però alcuna missione da 007, ma
l’obiettivo di essere di supporto all’agricoltura di precisione, controllando dall’alto, con grande
rapidità e precisione, ettari di vigneti e meleti. Possibili tuttavia anche applicazioni per il
monitoraggio ambientale e rilievi georeferenziati per protezione civile, forestali e geologi. L’idea è
di Gian Pietro Fedrigoni, ingegnere aereonautico di Verona, formatosi al Politecnico di Torino, che
ha scelto Rovereto e Trentino Sviluppo come sede ideale per far nascere la propria azienda.
In pratica sotto il drone viene posizionata una fotocamera multispettrale che nei voli sopra i campi
serve all’agricoltura di precisione: i sensori misurano le radiazioni emesse dai cloroplasti delle
piante, quelle del campo NIR, molto vicine all’infrarosso poi, rielaborando i fotogrammi, è possibile
fare una mappatura dell’indice di vigore delle piante. Gli agronomi possono così avere il quadro
completo della maturazione dei prodotti coltivati: sapere se irrigare di più o di meno, quando
occorrono dei trattamenti, se è tempo di raccogliere e così via.
Le applicazioni del sistema messo a punto da Cyberfed sono molteplici. Con i fotogrammi
multispettrali è infatti molto facile usare questo drone anche per il monitoraggio ambientale.
Un’altra possibilità è offerta dell’aerofotogrammetria, che consente di effettuare dei rilievi
georeferenziati e di indicare con precisione latitudine e longitudine. Questi rilievi sono utili ad
esempio quando si verificano grosse frane. Serviranno a geologi, forestali, protezione civile.
La video-intervista: https://youtu.be/MUGbxF0xJ3Y
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ALTRE AZIENDE
DELL’HUB TRENTINO DELLA MECCATRONICA
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Mariani - www.marianiautomotive.com/
Mariani Spa dal 1988 è azienda leader nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione per
componenti automotive e off-highway in materiali ferrosi e leghe leggere.
Fa parte del Gruppo OMR, diventato leader industriale internazionale con oltre 3.000 dipendenti e
un fatturato aggregato nel 2014 di 620 milioni di euro. Il core business di OMR, che ha attività
anche nel settore sanitario, immobiliare e dei servizi finanziari, è la componentistica per
autovetture, veicoli industriali e mezzi di movimento terra. I suoi principali clienti sono Ferrari, FIAT
Chrysler e VW Audi, Mercedes, BMW, General Motors, Ford, Renault, Peugeot, Iveco, John Deer,
Dana, Caterpillar, Rotax, Piaggio, Same e CNH. Il processo di internazionalizzazione, avviato nel
1998 in Brasile, è proseguito sempre nel 1998 in Marocco, nel 2007 in India e nel 2008 in Cina.
Oggi OMR ha 9 stabilimenti in Italia (3 in Lombardia, 3 in Emilia, 1 in Piemonte, 1 in Trentino-Alto
Adige e 1 in Abruzzo) e 6 stabilimenti all’estero (3 in Brasile, 1 in Marocco, 1 in Cina e 1 in India)
oltre al nuovo insediamento in costruzione in Nord America.
Presente da anni in Val di Ledro (Trento) con lo stabilimento Mariani Spa, il gruppo ha siglato il 13
novembre 2015 un’intesa con Provincia di Trento e Trentino Sviluppo per rilanciare la presenza in
Trentino. Con tale accordo Mariani si impegna a rafforzare il proprio radicamento industriale in
Trentino attraverso il proseguimento a Rovereto dell’attività industriale precedentemente insediata
in val di Ledro e un nuovo progetto industriale di sviluppo aziendale che prevede l’insediamento in
un sito di circa 20 mila metri quadrati coperti produttivi consentendo a regime, cioè a partire dal 1
gennaio 2018, un livello occupazionale stabile di almeno 200 unità lavorative annue ed
investimenti per almeno 10 milioni di euro in macchinari e impianti per la nuova produzione che
prevede lavorazioni meccaniche di precisione per componenti automotive e off-highway (veicoli
fuori strada).
Trentino Sviluppo metterà a disposizione di Mariani il compendio “ex Gallox” di Rovereto con un
contratto di locazione della durata di 20 anni, rinnovabile per ulteriori 20 anni.
La società provinciale curerà inoltre in via straordinaria e con i tempi più brevi possibili l’intervento
di ristrutturazione del compendio, assieme alle attività idonee a consentire l’avvio dell’attività
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industriale compresi i necessari lavori di ampliamento del sito produttivo per una porzione di circa
4.500 metri quadrati coperti.
Rilevanti sono anche i passaggi del protocollo che impegnano OMR e Mariani ad una partnership
mirata a rafforzare il progetto Polo Meccatronica, con una serie di strategie di carattere
promozionale e di attrazione d’aziende, ma anche iniziative per la formazione del personale
specializzato nel settore della meccanica e della meccatronica, che vedrà il coinvolgimento, con
separati accordi futuri, degli istituti superiori della formazione professionale, dell’Università di
Trento e, per il tramite di OMR, dell’Università di Brescia.
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Adige - www.blmgroup.com/it/
Adige Spa e la controllata Adige-sys Spa, entrambe con sede a Levico Terme, fanno capo al
Gruppo BLM, quartier generale a Cantù, in provincia di Como, che complessivamente occupa oltre
500 dipendenti e rappresenta un player globale per l’intero processo di lavorazione del tubo
metallico.
La società capogruppo è infatti specializzata nella produzione di macchine curvatubi, sagomatubi,
sistemi di misura e dispositivi di integrazione ed automazione. In particolare, Adige Spa si occupa
di sistemi di taglio laser di tubi e profilati, macchine per il taglio a disco e la lavorazione di tubi,
mentre ad Adige-sys spetta la produzione di sistemi "misti" di taglio laser per lamiera e tubi/profilati
di varie sezioni e materiali e impianti per la lavorazione di tubi/profilati di grandi dimensioni e vari
materiali.
Adige, secondo quanto condiviso con la Provincia di Trento e con Trentino Sviluppo nell’accordo
siglato il 10 settembre 2013, sta portando avanti un ambizioso programma di investimenti
immobiliari e produttivi.
Nell’intesa sottoscritta due anni e mezzo - che ha sancito la decisione di Adige di investire nello
stabilimento trentino, piuttosto che in altri siti industriali del Gruppo - si stimavano investimenti
immobiliari per 22 milioni di euro, necessari per ampliare la superficie coperta dello stabilimento
per ulteriori 8 mila metri quadrati.
L’accordo siglato il 1 marzo 2016 con Provincia di Trento e Trentino Sviluppo fa proprio l’impegno
del Gruppo ad un ampliamento della superficie produttiva presso il compendio di Levico pari a
11.600 metri quadrati coperti, con la costruzione di due nuovi immobili industriali e la demolizione e
il rifacimento “ex novo” di un capannone di 3.200 metri quadrati. A questi si aggiunge la
costruzione di una nuova mensa aziendale per una superficie di oltre 1.000 metri quadrati.
L’impegno di Adige Spa per quanto riguarda gli investimenti immobiliari al servizio della produzione
passa quindi dai 22,6 milioni di euro previsti nel 2013 a 38,5 milioni di euro.
A questi si aggiungono ulteriori investimenti non formalizzati nell’accordo precedente, recepiti
invece nella nuova intesa sottoscritta oggi: 7,3 milioni di euro per integrare la dotazione di impianti,
macchinari ed attrezzature particolarmente innovative, e 11,4 milioni di euro per investimenti in
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attività e progetti di ricerca e sviluppo. Complessivamente Adige investirà quindi nel sito produttivo
di Levico Terme 57,2 milioni di euro.
Grazie ad un piano di crescita che è letteralmente decollato negli ultimi due anni - tanto da far
salire a fine 2015 il fatturato delle due aziende trentine del Gruppo fino a quota 145 milioni di euro
(nel 2013 si stimava una crescita da 75 a 91 milioni) - Adige Spa e Adige-sys Spa sono passate da
circa 200 occupati del 2013 a 260 dipendenti, ben oltre quindi i 235 posti di lavoro previsti due anni
fa. Lavoratori in larga misura assunti con contratto a tempo indeterminato. In virtù
dell’aggiornamento odierno dell’intesa siglata nel settembre 2013, Adige si impegna a mantenere
almeno fino al 2022, insieme ad Adige-sys, il livello occupazionale di 260 unità lavorative.
L’azienda di Levico, da sempre convinta sostenitrice del progetto Polo Meccatronica promosso
dalla Provincia e da Trentino Sviluppo, ha inoltre formalizzato oggi la decisione di mettere a
disposizione del laboratorio di prototipazione rapida, la cosiddetta “ProM Facility” in via di
allestimento presso l’incubatore di via Zeni 8 a Rovereto, un sofisticato impianto, denominato LC5,
per il taglio laser del tubo e della lamiera. Il sistema, del valore commerciale di quasi 900 mila euro,
verrà concesso in comodato d’uso gratuito, con la disponibilità da parte dei tecnici di Adige nel
supportare Trentino Sviluppo nella formazione degli operatori che dovranno gestire e far
funzionare il macchinario dentro i nuovi laboratori del Polo Meccatronica.
Da parte sua la Provincia di Trento ha ribadito la disponibilità, peraltro già formalizzata nell’intesa
del 2013, a sostenere il piano di sviluppo di Adige a Levico mediante la sottoscrizione da parte
della sua società di sistema, Trentino Sviluppo, di un prestito obbligazionario non convertibile per
complessivi 15 milioni di euro in tre tranche annuali da 5 milioni di euro dal 2016 al 2018.
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Fly - www.fly.tn.it
Azienda del Gruppo Forgital (head-quarter nel vicentino, a Velo d’Astico), partecipata da Trentino
Sviluppo, ha sede a Grigno (Trento) ed opera nella finitura di componenti in leghe leggere, leghe
metalliche e superleghe per impieghi strutturali critici nell’industria meccanica, energetica,
aeronautica ed aerospaziale. I prodotti trovano applicazione prevalentemente nella produzione di
turbine a gas e a vapore, motori aeronautici e strutture aerospaziali, reattori chimici, impianti di
profondità.
Nel giugno 2011 ha firmato con Rolls Royce una commessa ventennale da 1,6 miliardi di dollari
per la produzione di parti del motore turbogetto che equipaggerà i nuovi Airbus A350. Nello
stabilimento di Grigno produce il modulo “fan case” in leghe di titanio per il motore Trent XWB. Il
contratto prevede la produzione fino ad oltre 200 moduli l’anno.
Di assoluto rilievo le ricadute sul territorio trentino: Fly ha costruito un nuovo stabilimento di 12 mila
metri quadrati, quadruplicando la prima sede trentina. L’occupazione è passata in quattro anni dai
primi 18 dipendenti agli attuali 124 dipendenti che diventeranno 142 entro la fine del 2016 e 200
entro il 2020. Oltre i 50 milioni di euro il fatturato 2015, in forte e costante crescita.
La video-intervista: https://youtu.be/uVhFzyqDRy4
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Sicor - www.sicor-spa.it
"È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”. Hanno scelto un pensiero di
Albert Einstein, fissato su una pergamena appesa all’ingresso, per esprimere la voglia di guardare
avanti. Ma prima delle parole in Sicor, l’azienda roveretana che produce sistemi di trazione per
ascensori, vengono i fatti: 150 lavoratori occupati, 50 milioni di fatturato, 20 milioni di euro investiti
in progetti di ricerca, in nuove reti commerciali ma soprattutto nella nuova sede.
La “nuova” Sicor sta crescendo in un immobile in disuso, l’“ex Gardafilo” al civico 32 di viale
Caproni a Rovereto, messo a disposizione da Trentino Sviluppo e ristrutturato dall'azienda con due
anni di lavori ed una spesa di 14,3 milioni di euro.
Nel nuovo stabilimento l’azienda produrrà anche nuovi sistemi di trazione per ascensori basati su
motori gearless, cioè senza ingranaggi. Una tecnologia che permette una riduzione dei consumi
elettrici pari al 20-30% ed un ingombro che può arrivare alla metà rispetto alle dimensioni di un
sistema di sollevamento a corona tradizionale.
Grazie ai nuovi spazi e a sofisticati macchinari, Sicor prevede di aumentare la capacità produttiva
fino a 40 mila riduttori l’anno, oltre ad avviare a Rovereto la produzione di freni elettromagnetici, in
precedenza realizzati all’esterno, e una nuova linea “ecologica” per la verniciatura ad acqua.
Il balzo in avanti del fatturato, oggi circa 55 milioni di euro, è dovuto in gran parte ai risultati delle
iniziative commerciali avviate in Medio Oriente: Egitto, Marocco, Arabia Saudita, Libano, Iran, Iraq
e Kuwait coprono il 40% del fatturato. Un altro 50% è realizzato sempre all’estero, in particolare sui
mercati di Russia, Europa, Asia e Sudamerica.
Cresce anche l’occupazione: da 115 a 148 posti di lavoro, ai quali si aggiungono una ventina di
lavoratori “interinali” per i quali è reale la prospettiva di un contratto stabile.
Vincente si rivela la scelta di investire in ricerca e sviluppo, grazie anche al sostegno degli incentivi
provinciali previsti dalla legge provinciale n. 6/99 e ad importanti collaborazioni con l’Università
degli Studi di Trento. Due progetti di ricerca in particolare, per una spesa complessiva di 3,3 milioni
di euro, hanno permesso a Sicor di ridurre pesi e dimensioni dei propri sistemi di trazione e di
avviare la produzione dei nuovi motori gearless di piccola taglia.
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Importante anche l’indotto generato da Sicor sul territorio provinciale, dove l’azienda ha avviato
partnership industriali con produttori di barre d’acciaio, viti senza fine, alberi a corona, gruppi freno
e componenti elettrici. La spesa complessiva sostenuta da Sicor per rifornirsi di pezzi, lavorazioni o
altri servizi da imprese trentine ammonta a 3,5 milioni di euro, pari al 16% del totale. Un indotto
che alimenta il fatturato di 32 aziende, alcune anche di piccole dimensioni, che occupano 448
dipendenti.
Il video-racconto: https://youtu.be/NQvdsueV6dg
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Adler - www.adler.it/
Produttore leader nel primo equipaggiamento di componentistica per il settore motociclistico. La
gamma di componenti comprende le seguenti famiglie di prodotti: trasmissioni (frizioni a dischi,
frizioni centrifughe, CVT, parastrappi per catene, pattini tendicatena); motore (collettori
d’aspirazione, valvole lamellari, valvole AIS, valvole blow-by, silent blocks); ingranaggi (ruote
dentate, pignoni, cambi di velocità, leve di comando cambio). Il processo è integrato dalla
progettazione alla produzione di serie fino all’assistenza post-vendita. La presenza sui vari mercati
è assicurata da una serie di iniziative industriali in vari paesi (Italia, Cina ed India).
Almec - www.almec.it
È un’azienda che opera al servizio delle fonderie di alluminio da più di 50 anni. L’esperienza è
maturata nel settore delle macchine di colata per le fonderie di alluminio, con soluzioni
personalizzabili e innovazione continua nella ricerca dei materiali, ponendo sempre attenzione alla
sostenibilità ed all’ambiente. Uno dei principali obiettivi di Almec è quello di ricercare soluzioni
tecnologicamente ed all’avanguardia per i clienti, lavorando con responsabilità e piena disponibilità
per la risoluzione di qualsiasi esigenza. I servizi comprendono: progettazione e realizzazione
impianti oleodinamici e pneumatici, progettazione e realizzazione strutture lineari, automazioni
industriali, Studio e produzione di blocchi per valvole, progettazione e realizzazione attrezzature di
piantaggio, centro assemblaggio tubi, lavorazioni meccaniche, costruzione e manutenzione cilindri
oleodinamici e pneumatici e assistenza tecnica impianti industriali.
BM Automation – www.bmautomation.it
Divisione di BM Spa che si occupa di automazione industriale, impiantistica elettrica e visione
artificiale per l’industria. BM Spa fa parte di BM Group, un gruppo internazionale di aziende italiane,
che fornisce soluzioni per il mondo industriale nel campo dell’automazione, distribuzione di
potenza, robotica, microelettronica, efficienza energetica ed energia rinnovabile. BM Automation
lavora per il settore siderurgico, pipe e oil & gas, cementifero, cartario ed energetico, a livello
nazionale, internazionale e intercontinentale. BM Automation fornisce servizi di ingegneria,
sviluppo software, realizzazione apparecchiature, installazione e servizio post vendita world wide.
Dalmec - www.dalmec.it
È leader mondiale nell’engineering e nella produzione di manipolatori industriali. Le soluzioni
adottate rispondono a una precisa analisi dei fabbisogni del committente e a un attento esame dei
processi produttivi e delle varie problematiche di presa, movimentazione o posizionamento. La
progettazione del manipolatore, condotta con l’ausilio di avanzate competenze ingegneristiche in
ambiente CAD tridimensionale, prevede la realizzazione di simulazioni e prototipi, costantemente
sottoposti alla verifica del cliente. Ad oggi, Dalmec ha installato 50 mila manipolatori nelle migliori
industrie dei cinque continenti.
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EnginSoft - www.enginsoft.it
Società multinazionale di consulenza, nata nel 1984 in Italia, attiva nel campo della simulazione
computerizzata CAE – Computer Aided Engineering. L’azienda opera sul mercato, domestico e
internazionale, offrendo alla clientela un ampio ventaglio di soluzioni e servizi che spaziano dalla
consulenza ingegneristica, all’alta formazione, sviluppo di procedure progettuali e applicazioni
personalizzate ad hoc, alla ricerca e sviluppo di tecnologie e dalla fornitura e implementazione di
strumenti software applicativi al supporto delle attività d’ingegneria. EnginSoft, quale partner per
l’innovazione del processo progettuale, vanta competenze multidisciplinari in una varietà di
ambienti e tecnologie: grandi opere, impianti industriali, mezzi di trasporto, metallurgia, in altre
parole in tutte quelle situazioni nelle quali la simulazione diventa un asset strategico per
l’innovazione e la competitività d’impresa. Il gruppo è presente in Italia, Francia, Germania,
Spagna, Regno Unito, Svezia e Stati Uniti e ha sviluppato strette partnership con aziende leader in
tutto il mondo.
EyePro System - www.eyeprosystem.com
Progetta e realizza tecnologie per il controllo visivo nell’industria alimentare, in particolare dei
prodotti da forno e degli snack. Le macchine e i sistemi messi a punto dall’azienda sono in grado di
misurare le dimensioni, la forma, l’altezza, il colore e le caratteristiche di una vasta gamma di
prodotti alimentari, e di provvedere alla rimozione automatica degli esemplari difettosi. Le soluzioni
proposte consentono al cliente di gestire al meglio il processo di produzione, aumentare la qualità
del prodotto e ridurre gli sprechi. Nata come spin-off del gruppo di visione artificiale dell’Itc-irst di
Trento, EyePro System mantiene costante l’investimento nella ricerca scientifica.
Famatec - www.famatec.com
Progetta e realizza soluzioni pneumatiche per la movimentazione manuale assistita dei prodotti
durante il processo di fabbricazione nelle aziende manifatturiere. Sulla base delle esigenze del
cliente e dell’esperienza maturata negli anni, Famatec è in grado di individuare la più adatta tra le
soluzioni disponibili, suggerendo bracci flessibili nei cicli di lavoro rapidi e con elevata ripetitività,
bracci rigidi in caso di portate elevate e movimenti complessi del prodotto, nell’ottica di creare
valore e sicurezza.
Marangoni Meccanica - www.marangoni.com
Società del Gruppo Marangoni, Marangoni Meccanica progetta e realizza macchine, impianti e
attrezzature per la produzione o la ricostruzione di pneumatici. A più di cinquant’anni dalla
fondazione, l’azienda è divenuta un centro di eccellenza per lo sviluppo di soluzioni avanzate e ad
alto contenuto tecnologico. I sofisticati macchinari messi a punto consentono la costruzione di
pneumatici di varie dimensioni, per il trasporto leggero, il trasporto aereo, per l’agricoltura e il
movimento terra, per gli autocarri e i veicoli 4×4. Affermata a livello internazionale, l’azienda è
fornitrice di impianti e tecnologie per i maggiori gruppi mondiali del mondo del pneumatico, con
posizioni di leadership nei settori dei pneumatici per movimento terra e agricoltura.
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Metalsistem - www.metalsistemgroup.com
Tra le industrie più importanti nel settore del Material Handling, nell’automazione e nella
movimentazione dei prodotti in genere, Metalsistem sviluppa la sua rete di vendita in un centinaio
di paesi nel mondo. Nel corso degli anni ha allargato i propri orizzonti nel campo dell’architettura
industrializzata di spazi commerciali, offrendo un’ampia gamma di soluzioni espositive mirate sia al
settore del Shop Fitting che alla grande distribuzione. Con la linea di arredo indoor, outdoor e
complementi di design esclusivi, l’azienda propone soluzioni versatili anche per il living moderno.
Metalsistem applica le migliori conoscenze dell’elettronica e dell’informatica, offrendo sistemi di
automazione funzionali e altamente tecnologici; l’azienda si pone infine come partner ideale nella
produzione delle sottostrutture per panelli fotovoltaici.
Optoi - www.optoi.com
Produce e commercializza sensori microelettronici in silicio, moduli ibridi e microsistemi, sistemi
elettronici smart, dispositivi microelettronici Mems (Micro Electro-Mechanical Systems) per
applicazioni standard e personalizzati in ambito industriale, ambientale, biomedicale, aerospaziale
e delle telecomunicazioni. L’azienda assiste i clienti nel trovare la soluzione tecnologica adatta a
risolvere le problematiche aperte con sensori e sistemi di misura innovativi.
Pama – www.pama.it
Attiva da oltre ottant’anni, è leader mondiale nella costruzione di centri di lavoro e grandi macchine
utensili per l’alesatura e la fresatura, impiegati nei settori dell’energia, della meccanica generale,
del movimento terra, delle macchine utensili, dei grandi motori diesel, ferroviario, aeronautico e
navale. Tutti i componenti sono progettati, prodotti e testati all’interno degli stabilimenti di Rovereto
e Brescia. L’azienda possiede una diffusa rete di strutture di vendita e di assistenza tecnica in
Europa, in America e in Asia: in particolare, esporta in Cina, India, Russia, Germania e Stati Uniti
più dell’80% della produzione.
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TRENTINO SVILUPPO
Dal 1986 Trentino Sviluppo Spa, società controllata dalla Provincia autonoma di Trento, è punto di riferimento sul
territorio per la business location, l’attrazione di aziende ed investimenti, lo sviluppo di filiere e cluster strategici,
l’innovazione aziendale, i progetti di internazionalizzazione, gli interventi “di sistema” a carattere immobiliare-finanziario.
Trentino Sviluppo, anche attraverso la controllata Trentino Marketing, promuove il territorio in modo unitario cercando di
valorizzarne i diversi punti di forza, dall’ambito produttivo a quello turistico, di primaria importanza considerati gli oltre 5
milioni di visitatori l’anno.
È lo “sportello unico” che assiste le aziende interessate a localizzarsi in Trentino, offrendo spazi ed immobili produttivi,
servizi di consulenza e di accompagnamento. Nel suo patrimonio vi sono oltre 1.500.000 metri quadrati di siti industriali
ed aree produttive.
Attraverso
Trentino
Film
Commission
promuove
e
sostiene
le
produzioni
cinematografiche,
televisive
e
documentaristiche, sia italiane che estere, in grado di valorizzare e diffondere il patrimonio culturale, ambientale e storico
del territorio.
Con i suoi sei “incubatori d’impresa” Trentino Sviluppo è tra i più longevi ed importanti Business Innovation Center
d’Europa. Nei diversi B.I.C., sparsi sul territorio, ospita ad oggi 116 aziende che danno lavoro a 720 persone e fatturano
complessivamente 415 milioni di euro.
Qualche altro numero su Trentino Sviluppo: 1 miliardo di euro il patrimonio gestito, 86 dipendenti (145 con Trentino
Marketing), 50 aziende con 220 occupati in Progetto Manifattura, 400 posti di lavoro generati dal Polo Meccatronica, 2
progetti d’impresa esaminati e valutati ogni giorno, 500 aziende accompagnate in percorsi di internazionalizzazione, 200
chilometri di impianti a fune, 4.000 posti di lavoro garantiti per 2-5 anni grazie ad operazioni di supporto immobiliarefinanziario.
www.polomeccatronica.it
Pmeccatronica
Polo Meccatronica
Contatti Ufficio stampa:
Davide Modena
Trentino Sviluppo
via Fortunato Zeni, 8 – 38068 Rovereto (TN)
tel. + 39 0464 443111
cell. + 39 366 6614424
[email protected]
www.trentinosviluppo.it
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