Tra cielo e terra - Ai.Bi. Amici dei Bambini

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Tra cielo e terra - Ai.Bi. Amici dei Bambini
Tra cielo e terra
Numero 09 / 2008
Novembre-Dicembre
Cari sostenitori,
E’ con grande piacere che vi inviamo il nuovo numero del nostro bollettino dedicato alle
attività svolte negli ultimi due mesi! Vogliamo aggiornarvi su tutto ciò che riguarda i
nostri progetti, vi vogliamo far sentire ancora una volta partecipi della vita di questi
bambini e sempre di piu nelle loro attività. Raccontarvi con alcune piccole e semplici
storie la vita di tutti i giorni, soffermandoci sul bisogno e l’affetto che purtroppo la
vita non ha dato.
Grazie al vostro sostegno abbiamo potuto svolgere varie attività; in questa Newsletter
ve ne presentiamo qualcuna:
-
Conoscere se stessi, gruppo di psicoterapia nell’istituto di Bucha
Festival dei talenti; un festival che vede protagonista i bambini di Bucha e di
Boyarka. Un evento super importante!!!
I miracoli esistono; la storia di Nadia, Yulia e Kolia.
Andiamo a visitare Babbo Natale; grande sorpresa nell’istituto di Boyarka
In cerca di amici!
Tavola rotonda; incontro tra varie realtà attive nella tutela del minore:“Quali
possibili risposte per il minore disabile abbandonato”.
Cogliamo, inoltre, l’occasione per augurarvi.....
BUON NATALE E FELICE
ANNO NUOVO!!!
Bucha, dicembre 2008
CONOSCERE SE STESSI!
Buongiorno Kiev e buongiorno Ucraina! eccomi qui, a cercare di descrivere un momento
fondamentale nella vita dei bambini dell’istituto di BUCHA.
Ormai sono alla fine del mio percorso formativo, come volontaria, e quello che i miei occhi
hanno visto basta per poter dire...wow ragazzi, che lavoro!
Dopo essere stata accolta dalla fantastica e fredda Kiev, ho avuto modo di conoscere uno dei
progetti di Ai Bi nell’istituto Bucha, fuori Kiev.
Un istituto che accoglie tantissimi bambini e che, grazie al vostro affettuosi e attento
sostegno , organizza attività, giochi e gruppi terapeutici di tutto rispetto.
Che emozione poter vedere i sorrisi e gli sguardi curiosi dei bambini, essere li per conoscere
uno dei piccoli spazi creati per loro. Conoscere i loro momenti di svago ma anche i momenti
“lavorativi” di gruppo.
Quel pomeriggio è stato un pomeriggio che ha raccolto in gruppo, 13 bambini, le psicologhe
Masha e Oxana e Valentina coordinatrice di Ai Bi kiev. Ovviamente anch’ io ero presente, se
all’inizio da semplice spettatrice dopo, da partecipante a tutti gli effetti!
In questo spazio i bambini hanno affrontato, insieme alle psicologhe, tematiche importanti
utili alla formazione del proprio carattere.
Masha e Oxana sono state splendide e grazie
a loro ho partecipato ai vari giochi, è stato
coinvolgente ed inaspettato, sopratutto perchè
improvvisamente sono stata catapultata in
questo magico mondo dei bambini.
E' stato importante riuscire ad entrare in
punta di piedi nei loro pensieri e nelle loro
emozioni. Parte del lavoro delle psicologhe è
stato quello di “tirare fuori” da ogni bambino
presente, aspetti negativi e positivi del proprio
carattere, per poi arrivare alla domanda
fatidica “Cosa vorrei?”
Ecco prendere forma il pomeriggio, un pomeriggio pieno di scoperte e di sorrisi. Mi sono
sentita a mio agio, molti bambini sono stati incuriositi dalla mia presenza ma non per questo
spaventati.
Alcuni di loro hanno espresso il bisogno di avere una famiglia, una famiglia che non hanno mai
avuto. Hanno dimostrata consapevolezza della loro situazione sopratutto consapevolezza che
certe situazioni non sono e non devono essere giuste.
Mi ha molto colpito la loro voglia di comunicare e l’allegria nel disegnare.
E stato uno spazio sicuro dove, attraverso giochi guidati e momenti di riflessione ovviamente
adatti alla loro età, i bambini si sono sentiti protetti, coccolati e sopratutto non giudicati.
Mi collego all’esclamazione di un bambino che ha detto “vorrei essere normale!”.
Ebbene si, spesso dietro quei sorrisi, che regalano agli adulti, si cela la voglia e il diritto ad
essere figli. Diritto che noi adulti dobbiamo dare.
Sono contenta di aver avuto la possibilità, di conoscere il lavoro che viene fatto
quotidianamente a Bucha e spero di avervi trasmesso, anche se in piccolissima parte, l’aria
che si respira e che si percepisce.
Non smettiamo di credere, di aiutare e di stare accanto ai bambini... teniamoli la mano!
Loredana Sauna – volontaria in formazione
Bucha, 11 novembre, 2008
FESTIVAL DEI TALENTI A BUCHA E BOYARKA
Ogni anno il festival nazionale “Bambini Dotati” è un motivo in più per radunare quei bambini
meno fortunati, privati dell’amore e del calore di una famiglia, ma notevolmente dotati di
capacità artistiche.
È cosi che l’11 novembre nell’istituto di Bucha si sono incontrati piccoli attori,
ballerini di 12 istituti di tipo residenziale della regione di Kiev – Ucraina, dove in
amichevole hanno mostrato le loro migliori capacità nel cantare, ballare, recitare
barzellette. È stato un giorno intero da favola dove le messe in scena ed altri
teatrali non finivano mai.
cantanti,
una gara
poesie e
momenti
Il programma ricco ed impegnativo preparato, sia dai piccoli e dotati attori di Bucha che
quelli di Boyarka, prevedeva: canto, arte teatrale, coreografia, arte circense ecc. Questi
momenti hanno avuto lunghi e grandi applausi da parte del pubblico presente alla festa.
Le bambine con voci d’oro di Boyarka e vestite con costumi ricamati a mano, hanno vissuto sul
palcoscenico il ruolo di principesse.
Di grande successo sono stati i veri
piccoli attori di “Za dvoma zayziamy”
sempre di Boyarka che, con il talento
innato, hanno dimostrato notevoli
risultati.
Il ballo “caleidoscopio circense”
basato sugli elementi di ginnastica
artistica in composizione con il ballo
moderno, ballato dai bambini più
piccoli di Boyarka, ha avuto un alto
voto da parte della giuria, ciò ha
determinato passare alla seconda
tappa del festival.
Rimangono da vedere anche gli altri
risultati della prima tappa del festival, che verranno annunciati non prima del 18 novembre.
La partecipazione alla festa di quest’anno è stato possibile grazie all’aiuto dei cari sostenitori
sia del progetto a Bucha che a Boyarka e non per ultimo grazie al lavoro che si svolge durante
i “pomeriggi” nelle 2 ludoteche nell’ambito del progetto co-finanziato dalla regione Emilia
Romagna “Promozione dell’accoglienza del minore abbandonato: base sostenibile per i percorsi
di de-istituzionalizzazione”.
Simoroz Oksana – coordinatrice ludoteca a Bucha
Boyarka, dicembre 2008
I MIRACOLI ESISTONO
Nella casa del bambino la vita procede in maniera regolare con le attivita’ che si svolgono
quotidianamente. Qui capita di tutto: gioie, problemi, aspettative ed anche... miracoli. Per noi
un miracolo è l’adozione di tre fratelli che vivevano in istituto: Nadia, Yulia e Kolia. I
bambini sono molto dolci, ma si vede che sono stati privati per anni dell’amore, delle cure e
delle carezze famigliari. In istituto, Liuba (la signora che organizzava il gruppo di disegno
libero) era molto affezionata a loro ed in particolare a Yulia, la sorella media. Yulia è una
bambina abbastanza chiusa che si è ammalata molto spesso. I fratelli spesso, per le feste,
sono dovuti rimanere in istituto, perche’ non hanno parenti che si possono prendere cura di
loro. Liuba ha cercato di ospitare Yulia a casa sua cercando di darle tutto l’affetto possibile
anche se in realtà non era nelle condizioni economiche giuste per poterla sostenere in casa
sua. Purtroppo, non ha potuto sostenere tutti e 3, per motivi economici ed anche perche’
attualmente abita in un appartamento piccolo di Kiev (20 km da Boyarka) con la sua famiglia e
con 2 figli propri. Anche se con difficoltà, per loro, è sempre riuscita a trovare posto nella
sua casa e nel suo cuore. E quando ha saputo dell’adozione
era felice per loro. Finalmente i bambini hanno trovato
una famiglia, una mamma e un papa’ che daranno loro
tutto l’ amore possibile e che si dedicherano
completamente al bene di questi bambini. Rimaneva,
comunque, in cuor suor il pensiero che probabilmente non
gli avrebbe piu’visti.... Kolia, Yulia e Nadia sono stati
adottati da una famiglia americana che non ha figli
biologici. Durante la permanenza (e sono quasi 3 anni)
nell’istituto nessuno dei parenti è mai venuto a trovare i
fratelli. Questo pero’, non ha mai influenzato l’ affetto
che provano l’un l’altro. Nadia, essendo la piu grande, si è
sempre preso cura dei piu’ piccoli. Quando e’ arrivata la
coppia, dopo qualche tempo trascorso insieme, avevano gia
intuito che Nadia si era assunta la responsabilità di
occuparsi dei fratellini. I nuovi genitori hanno subito
dimostrato affetto per tutti e 3. Hanno cercato di far sentire Nadia a suo agio e di farla
sentire di nuovo bambina. Il babbo a tutto ciò ha commentato la situazione cosi’: ”Nadia in
questi anni ha dovuto fare la mamma ai fratelli, adesso potra’ godersi la sua infanzia. Le
responsabilità le assumiamo noi”.
I bambini assomigliano tanto ai loro genitori adottivi. Sono cambiati molto, sono piu’
tranquilli e piu’ ragionevoli. Sara’ perche’, adesso si sentono sicuri del loro futuro, e
sopratutto perche sentono che le loro paure ormai sono passate e d’avanti a loro c’e’ una
nuova vita piena di tanti miracoli. Nonostante ciò dobbiamo confessare che i bambini saranno
per sempre nei nostri cuori. Li ricordiamo perchè hanno sempre dimostrato talento artistico:
Yulia disegna, Kolia balla e Nadia ricama e crea ottimi lavoretti con le perline. Sono sempre
stati vicini e sono sempre stati coinvolti nelle attivita’ di ludoteca. Non e’ semplice dirgli
addio, in ogni caso siamo molto contenti per loro e auguriamo con tutto il cuore un buon
futuro in una felice famiglia.
Kudriavtseva Tania – coordinatrice ludoteca a Boyarka
Masha Shkraba – responsabile progetto SAD
Boyarka, 3 dicembre 2008
ANDIAMO A VISITARE BABBO NATALE!
La nostra casa del bambino ha ricevuto degli ospiti e cosi’ abbiamo avuto
modo di farci dei nuovi amici. Sono i rappresentanti della fondazione di
beneficienza
“Missia”,
fondata
nel
2004
e
gestita
dalla
presidentessa
Margaryta Buriak. La fondazione collabora con 43 istituti. Erano 50 persone,
quasi non entravano nell a sala! Però l’atmosfera era cosi’ familiare e calda che
nessuno era a disagio.
I nostri bambini hanno presenta to il loro concerto: cantavano, ballavano
e racontavano poesie. Inoltre, proprio in questa occasione e’ stato scoperto
un nu ovo talento:
una
bambina che per
ben
2
volte
scappata
è
dalla
casa del bambino
e
adesso
trascorre
buona
parte del tempo
in
ludoteca,
vari
nei
gruppi
artisti ci e nelle
ripetizioni
scolastiche;
il
s uo nome è Vika P.
Ha cantata la canzoncina “Cappellino”: la sua voce era così deliziosa che tutti
si sono inammorati di lei. Gli ospiti hanno portato tanti bei doni, ma il migliore
e’ stato l’invito di quattro bambini a visitare Babbo Natale a casa sua, in
occasione del
quarto festival internazionale “Il Sogno Natalizio” che a vra’
luogo il 7 – 8 febbraio 2009 nella citta’ Velykyy Ustiug, Russia (Siberia).
Vika, che ha avuto la fortuna di essere scelta dagli ospiti per questo lungo e
magico viaggio, ogni giorno chiede quanto manca alla partenza, non vede l’ora
di realizzare il suo sogno; la bambina potrà incontrare Babbo Natale.
Tetiana Kudriavtseva - coordinatrice ludoteca a Boyarka
Bucha, dicembre 2008
IN CERCA DI AMICI
Ogni bambino ha diritto ad avere una famiglia. Ma anche se questo è un dei diritti più
importanti che ci possano essere, sono tanti i bambini che vivono tra le mura di un
orfanotrofio sognando una famiglia. E questo riguarda non solo i piccoli abbandonati, ma
anche ragazzi e ragazze piu’ grandi, che per qualche motivo sono rimasti fuori dall’ambiente
familiare.
Nel nostro istituto c’e’ un bambino: Pavlo Sha. Ha 15 anni ed è entrato in isituto quando era
molto piccolo. Il bambino e’ orfano e
purtroppo, in tutto questo periodo, non e’ stato
adottato. Pensa spesso a cosa gli riserverà il futuro quando dovrà abbandonare l’istituto.
E’ molto preoccupato di non riuscire a vivere da solo. Quando facevamo i lavori di Natale,
Pasha veniva tutti i giorni nella ludoteca per dare una mano e mentre faceva questi “lavoretti”
esprimeva il desiderio di «Passare il Natale con una famiglia».
Pasha sembra un ragazzo tranquillo come tanti altri. A scuola ottiene risultati soddisfacenti,
anche se ha bisogno di un sostegno scolastico continuo, ma e’ molto laborioso. E’ disposta a
dare una mano a tutti i suoi amici, non potrebbe lasciare mai nessuno nei guai. Il ragazzo fa
sport. Dai suoi discorsi si capisce che Pasha teme di non essere adottato. “So che non saro’
piu’ adottato, ma almeno potrei trovare degli amici”: è la frase più ricorrente che dice agli
amici e col passare del tempo ne avra’ ancora di piu’. Il ragazzo con questa frase riesce a
tranquillizzarsi pur rimanendo sempre un po’ preoccupato per il suo futuron e
vedendo
quest’ultimo in solitudine. Sappiamo bene che Pasha sta crescendo e che presto arriverà il
momento di abbandonare l’istituto. Quando ciò avverrà, lo sosterremo
sempre. Pero’,Vorremmo tantissimo, che il suo sogno di Natale sia esaudito;
passare Natale in una famiglia e trovare tanti amici. Percio’ se la storia di
questo bambino ha toccato il vostro cuore – siete benvenuti per fare da Babbo
Natale e realizzare il sogno del bambino, nei limiti del possibile. Magari facendogli gli auguri
di Natale personalizzati, o chissà, invitandolo a passare il Natale insieme a voi. 
Valentina Kravcheno – ludotecaria di Bucha
5-6 novembre 2008
KIEV: UN DIBATTIVO SUL TEMA DEI BAMBINI DISABILI E ABBANDONATI
Il 5 e 6 novembre 2008 la sede di Ai.Bi. in Ucraina è stata la protagonista di un ncontro di
due giorni su un tema tanto triste quanto “in ombra” sul territorio nazionale ucraino: “Quali
possibili risposte per il minore disabile abbandonato”.
Le due giornate hanno riunito varie realtà attive nel campo della protezione dell’infanzia
abbandonata disabile come: ONG e fondazioni di genitori con bambini disabili accolti o figli
biologici disabili, in particolare cerebrolesi; rappresentanti statali come servizi sociali e
servizi per minori della città di Kiev; rappresentanti di fondazioni di beneficenza di altre
regioni d’Ucraina. La presenza aspettata del Ministero della Famiglia, Gioventù e Sport ci ha
portato la conferma sui “risultati” raggiunti durante gli anni, espressi in una statistica povera
e piena di difficoltà in termini finanziari e
collaborazioni.
È stato evidentemente discusso e riportato
in esempi reali il sostegno che offre lo stato
per le famiglie con figli disabili, aiuto che
neanche da lontano non gli permette ne ai
beneficiari diretti ne a quelli indiretti di
avere la serenità su una vita normale.
Quindi, di conseguenza è stato chiaramente
difficile discutere sull’accoglienza nelle
famiglie
ucraine di bambini disabili
abbandonati in quanto non c’è ancora una
base legale teorica e pratica che
regolamenti il diritto ad una famiglia di
questi minori, rimanendo sempre “gli ultimi tra gli ultimi abbandonati”.
Nonostante le varie difficoltà, sono le ONG e fondazioni che provano nel loro piccolo di non
dimenticare che anche questi bambini esistono. Quindi un’esperienza ricca di sostegni è stata
portata dal rappresentante della fondazione di beneficenza “Bambini di Zaporojie”, Pavlov
Albert. Sono riusciti a portare “la luce” in un orfanotrofio di bambini disabili della regione
che si trovava non solo lontano dalla civiltà, ma lontanissimo dalle condizioni normali di una
vita elementare. Stesso Albert è padre accogliente di un bambino disabile.
Da una Casa del Bambino della città di Harkov ci era arrivata la notizia che proprio in quei
giorni c’è stato il prima caso di adozione nazionale di una piccola bambina Down.
Una notevole importanza per lo scambio d’esperienza hanno avuto le testimonianze portate
dall’Italia dai 2 rappresentanti: AIAS, Bologna ONLUS - Carlo Ciccaglioni e Nadia
Alborghetti - madre di due figli disabili. È stato un esempio forte sul fatto che i minori
disabili possono avere una vita serena come ogni altro bambino sano, ed il messaggio portato
della signora Nadia “accogliere un figlio disabile non per pietà verso quel bambino ma per un
arricchimento reciproco” rimane per noi un ricco e motivante punto di partenza per i futuri
sostegni orientati all’infanzia disabile abbandonata.
Sia l’incontro di conoscenza tra i partner di progetto del primo giorno, sia la tavola rotonda
del secondo giorno si sono svolti nell’ambito del progetto co-finanziato dalla regione Emilia
Romagna “Promozione dell’accoglienza del minore abbandonato: base sostenibile per i percorsi
di de-istituzionalizzazione”.
Valentina Purcel – coordinatrice locale
La REDAZIONE di questo NUMERO:
Oksana Symoroz – Coordinatrice ludoteca di Bucha
Tetiana Kudriavtseva – Coordinatrice ludoteca di Boyarka
Valentina Kravchenko – Ludotecaria di Bucha
Valentina Purcel – Coordinatrice locale
Loredana Sauna – Volontaria in formazione
Masha Shkraba – Responsabile progetto SAD
La newsletter “Tra Terra e Cielo” è un servizio che abbiamo denominato SOL (Sostegno On-Line). L’idea è
quella di trasmettere via e-mail la newsletter contenente notizie contenente estratti dei report settimanali
redatti dai volontari espatriati e notizie sui progetti e le iniziative di Ai.Bi. Ucraina. Abbiamo pensato di
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utenti ad un costo minimo.
Se l’idea riscontrasse il Suo interesse e desiderasse aderire a questa iniziativa è necessario che comunichi
la Sua e-mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected], affinché possa ricevere gratuitamente e
direttamente dai nostri volontari in Ucraina i prossimi numeri del notiziario.
La newsletter é comunque disponibile anche sul sito internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo
www.amicideibambini.it, nelle pagine dedicate ai nostri progetti in Ucraina.