Incontro con Polizia postale - istituto comprensivo "berto barbarani"
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Incontro con Polizia postale - istituto comprensivo "berto barbarani"
ISTITUTO COMPRENSIVO “B. Barbarani” Via Verdi, 114 – 37046 MINERBE (VR) Tel. 0442640144/0442640074 r.a. Fax 0442649508 C. F. 82000470235 E-Mail istituzionale: [email protected] / altra e-mail: [email protected] Pec: [email protected] Sito: www.icminerbe.it INCONTRO CON LA POLIZIA POSTALE DI VERONA SABATO 10 NOVEMBRE, ORE 8.30 PRESSO TEATRO PARROCCHIALE SAN LORENZO DI MINERBE Intervento dell’Assistente capo Devis Rodegher della sezione provinciale di Verona, compartimento di Venezia; presenza del Sovrintendente Serena Zanini. PROGRAMMA DELL’INCONTRO Orario Destinatari incontro Genitori di tutti gli studenti delle scuole Presso il 8.30 secondarie (classi I, II ,III) teatro Genitori di tutti gli studenti delle classi quinte parrocchiale delle varie scuole primarie dell’istituto S. Lorenzo Rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe, di Minerbe interclasse e intersezione; Componenti del Consiglio d’Istituto Alunni delle classi seconde e terze della scuola 10.30 secondaria di Minerbe e di Roverchiara MOTIVAZIONI DELL’INCONTRO CON LA POLIZIA POSTALE Raramente, nella vita di un adulto mediamente impegnato tra famiglia e lavoro, Internet assume la centralità che invece ha nella vita dei ragazzi e delle ragazze, a partire da un’età che sta diventando sempre più bassa. Internet è ormai parte costituiva della loro identità sociale e personale sotto molti punti di vista, secondo significati e modalità diverse a seconda dell’età e di altri fattori: sociali, psicologici e culturali. La Rete offre la possibilità di condividere interessi e aggregarsi ad altre persone con sensibilità e passioni simili, superando con la velocità di un click i confini spaziali e geografici. Gli strumenti messi a disposizione dalla Rete permettono loro di rimanere in contatto con gli amici di tutti i giorni, mantenere le amicizie nel tempo o farne di nuove. Tramite Internet i ragazzi sperimentano molteplici e infinite identità, con passaggi continui tra mondi virtuali e reali. Infine, grazie alla Rete, possono approfondire e conoscere meglio argomenti, temi e fenomeni del nostro mondo e del passato, con una velocità di risposta che nessuna enciclopedia è in grado di fornire. Accanto a questi aspetti, come di consueto, ne esistono altri di natura più problematica sui quali è opportuno che i genitori focalizzino la loro attenzione educativa. Esiste il rischio concreto di isolarsi dal mondo reale e rinchiudersi in una sorta di “nicchia mediatica”. Navigando su Internet i ragazzi possono imbattersi in contenuti falsi e mistificatori, oppure essere influenzati da valori e modelli di comportamento inadeguati o dannosi, diventare vittime di cyberbullismo o essere adescati da adulti potenziali abusanti. Rispetto a tutti questi rischi, più o meno concreti, non va trascurato l’atteggiamento dei genitori, che possono manifestare ansia e preoccupazione, limitando il dialogo con i propri figli e ricorrendo in modo esclusivo a comportamenti basati sulla sanzione e la punizione. Vi è quindi anche sul tema di Internet l’esigenza di conoscere meglio i fenomeni e di apprendere qualche possibile pista educativa, che possa risultare utile nello svolgimento del ruolo genitoriale. L’ALLEANZA EDUCATIVA TRA SCUOLA E FAMIGLIA La necessità di governare il rapporto dei minori con i media, sia nella tutela dai rischi potenziali che nella valorizzazione delle opportunità esistenti, pone pertanto la scuola e i genitori di fronte alla necessità di riconsiderare il proprio ruolo educativo. Lo sforzo comune dei genitori e della scuola deve essere pertanto quello di “fare sistema”; vale a dire, riuscire a percepirsi come “nodi” di una rete di educazione e di tutela, chiamata ad attivare sinergie convergenti su di un comune obiettivo: la difesa e la promozione del diritto di bambini e ragazzi a essere educati all’uso dei media, attraverso informazioni e programmi adatti a promuoverne le attitudini e la formazione di una coscienza critica. Cosa fare nel concreto? Sicuramente sul piano educativo alla scuola spetta il compito di creare progetti specifici su questi temi creando situazioni “di laboratorio” nelle quali realizzare piccoli prodotti multimediali, con l’obiettivo di valorizzare nei partecipanti la capacità d’uso dei mezzi tecnologici, ma allo stesso tempo offrendo strumenti concreti per rafforzare le capacità critiche di utilizzo e di comprensione dei nuovi media. Ma quello che serve è soprattutto intensificare il dialogo tra scuola e genitori e quindi mirare a obiettivi educativi comuni facendo affidamento su responsabilità condivise per fare in modo che la sicurezza dei giovani passi attraverso l’educazione a un uso positivo e responsabile dei Nuovi Media. L’incontro con la Polizia postale si pone come una prima ed importante tappa in questo lungo percorso d’alleanza educativa. INTERNET IN CLASSE Scuola secondaria di Minerbe Non farti intrappolare dalla rete...usa la testa! Noi alunni della IIIA della Scuola Secondaria di Primo Grado di Minerbe, dopo aver analizzato insieme alla nostra insegnante di Lettere articoli giornalistici, selezioni di testi tecnici o narrativi legati alla realtà, ci siamo interrogati sugli aspetti positivi e negativi della navigazione in rete. Dalle nostre discussioni sono emersi i punti dello schema sottostante. Aspetti positivi della navigazione in rete: comunicare, scambiare con altri idee, opinioni punti di vista e condividere passioni e interessi abbattendo le barriere spaziali e in tempo reale; recuperare informazioni multimediali (testi, suoni e immagini); rende i fruitori immediati, pronti e reattivi nell’apprendimento; offre agli operatori commerciali possibilità più allettanti rispetto al passato di fare pubblicità diretta a costi molto bassi; si possono fare pagamenti postali, prenotazioni, acquisti, ecc. on line. Rischi, pericoli ed inconvenienti nell'uso della rete: tempo perso per la vita reale, per i giochi all’aria aperta, per la concentrazione sui compiti a casa e per le amicizie e gli affetti familiari; si può incorrere in contenuti falsi, ossia informazioni non veritiere; riduzione degli incontri di persona; isolamento, “rifugio” per chi prova solitudine; ridotta capacità di attenzione nella vita quotidiana: i ragazzi sono sovraesposti a stimoli e quindi perdono la capacità di concentrarsi da una parte e di annoiarsi dall’altra; il mondo virtuale, se non controllato, è pericoloso (pornografia, pedofilia, siti violenti, messaggi ingannevoli…) e può spingere ad emulare comportamenti pericolosi (antisociali e/o autolesionistici); tutti i dati personali sono “oggetto di commercio” in rete in quanto vengono acquistati da multinazionali; rischio di “furto di identità”, ossia il proprio profilo personale può essere modificato o rubato (quindi usato) da terzi; dietro a siti web sono a volte celate linee telefoniche; non conosco veramente il mio interlocutore; sulla rete e sui social network le persone si presentano come vorrebbero essere e non come sono realmente (fenomeno della “spersonalizzazione”); spesso in rete si trovano risposte facili e si perde l’abitudine all’esercizio critico, diventando quindi troppo superficiali; in rete le conseguenze delle nostre azioni sembrano lontane da noi, paiono non toccarci (deresponsabilizzazione). Abbiamo poi analizzato un articolo tratto da R2 La scienza in La Repubblica di A. Tarquini intitolato Ragazzi, istruzioni per l'uso. Qui di seguito proponiamo lo schema di sintesi da noi realizzato riguardante il sopracitato articolo poiché dalla lettura sono emersi alcuni consigli che abbiamo ritenuto interessanti per noi ragazzi e per le nostre famiglie. Queste indicazioni sono state date dalla Dott.ssa Maya Goetz, direttrice dell'Istituto Internazionale per la TV per l'infanzia e i programmi educativi, di fronte alla realtà che troppe ore davanti al computer fanno male a noi ragazzi in quanto ci fanno crescere in modo avulso dalla vita reale, ci rendono dipendenti da internet, dai videogiochi e dalle chat. Le proposte che la Goetz suggerisce ai genitori per i loro figli sono: 1. tempi massimi di uso del pc, differenziati a seconda dell'età 4-6 anni 30 minuti; 7-10 anni 45 minuti; 11-13 anni 1 ora; 14 anni in su 1 ora e 30 minuti; 2. divieti per i più piccoli: no alle chat, al giocare da soli al computer, al pc nella loro stanza, al navigare in rete; per i più grandi: chat sotto sorveglianza o su chatlines sicure e protette; 3. chiare regole: mai al pc di notte, mai dare nome, telefono, indirizzo a sconosciuti. Una mattinata con la Polizia Postale. Il giorno 10/11/2012 noi alunni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di Minerbe e di Roverchiara siamo stati accompagnati dagli insegnanti e dalla Dirigente Scolastica ad un incontro presso il teatro parrocchiale con l'Assistente capo della Polizia postale Devis Rodegher della sezione provinciale di Verona, compartimento di Venezia. Appena arrivati, subito dopo aver preso posto, abbiamo ringraziato l'Assistente capo Rodegher per la sua partecipazione dicendogli che ci avrebbe fatto molto piacere ascoltarlo. Successivamente ci ha brevemente introdotto la storia della polizia postale: fino al 1948 controllava i furgoni portavalori, ma, dopo la riforma del 1981, la polizia postale e delle comunicazioni si è offerta come garante della segretezza della corrispondenza e della libertà di qualunque forma di comunicazione dei cittadini; in seguito l'evoluzione tecnologica ha generato una serie di minacce criminali in particolare alla sicurezza informatica, portando nel 1998 all'istituzione del Servizio polizia postale e delle comunicazioni e, l'anno seguente, viene indicato quale organo centrale del ministero dell'Interno per la sicurezza e la regolarità dei servizi di telecomunicazioni. Poi, attraverso delle slide in power point, l'agente Rodegher ha risposto alle nostre domande sorte mentre ci preparavamo in classe all'incontro. Ci ha così informati dei reati più comuni commessi attraverso il web e i social networks, come ad esempio Facebook: la pedopornografia, la sostituzione di persona, la diffamazione e la diffusione di immagini e informazioni riservate (cyberbullismo), di atti o siti pornografici, la violazione di segreti o dati industriali, il disturbo o le molestie verso una persona, l'adescamento, ecc. Proprio parlando di Facebook, il social networks più conosciuto, ma è così per tutte le "piazze virtuali", l'agente ci ha mostrato che nessuno di noi utenti presta attenzione, né al momento dell'iscrizione né dopo, alle condizioni presenti nei contratti che stipuliamo con "i gestori" dello stesso social network; dall'esame di alcuni articoli è emerso infatti che la tutela della nostra privacy non è garantita totalmente. Difatti non solo noi stessi spesso lediamo la nostra privacy e quella di chi ci sta vicino postando foto, video, commenti, ecc., in più non pensiamo che tutto questo materiale si può copiare, incollare da altre parti, conservare come file... quindi può circolare in rete ed essere a disposizione di tanta gente con le più svariate intenzioni. Il signor Rodegher più volte ha sottolineato che i social network e il web in genere donano l'immortalità a ciò che si posta e si scrive, poiché nulla può essere rimosso dalla rete essendo stato condiviso con molte persone, la maggior parte delle quali a noi sono sconosciute; inoltre le informazioni che noi lasciamo in internet si prestano a furti di identità o all'utilizzo senza il nostro consenso anche da parte di aziende a fini commerciali. I consigli quindi che lui ci dato sono stati quelli di proteggere il nostro profilo limitandone l'accesso alle sole persone conosciute e di postare foto e video decorosi e come privati. Come aveva già varie volte sottolineato in classe la nostra insegnante di Lettere, è stato messo in luce che quando divulghiamo nostre immagini o informazioni non consideriamo che nella vita il tempo passa e con esso cambiamo anche noi, diventeremo più grandi, cercheremo un lavoro, ci creeremo una famiglia e ci ritroveremo davanti a vecchie nostre immagini che non ci corrispondono più, ma che invece rimangono disponibili e incancellabili sulla rete e potrebbero metterci in imbarazzo e crearci anche seri problemi. L'Assistente capo Rodegher, specificando che nella sua attività si occupa prevalentemente di reati contro i minori e pedo-pornografia, ha evidenziato in più occasioni che lo schermo del pc nasconde la vera identità e le intenzioni di chi chatta con noi. Di frequente questi malfattori si spacciano per dei nostri coetanei, cercano di creare un clima di fiducia e amicizia, si accertano che siamo senza il controllo dei genitori e introducono poi discorsi di carattere sessuale, cercano di avere nostre foto in atteggiamenti ammiccanti e svestiti, in cambio magari di ricariche telefoniche, infine ricercano l'incontro reale. L'agente ci ha quindi consigliato di diffidare di chi vuole che i contatti vengano mantenuti segreti, di non mettere in rete i nostri dati personali (es. luogo di residenza, scuola frequentata, numero di telefono, ecc.), di non rispondere mai a messaggi a sfondo sessuale, di non andare agli appuntamenti fissati con persone conosciute nel web, di chiedere consiglio e aiuto agli adulti di fiducia (genitori, insegnanti, polizia postale). Rispondendo sempre alle nostre curiosità, il rappresentante della polizia postale ha poi incentrato il suo discorso sui circuiti di file-sharing per scaricare musica, filmati, ecc. mettendoci in allerta sul materiale che riceviamo, perché non sempre è quello richiesto e spesso ha contenuti illegali. Anche in questo caso ci ha consigliato di parlarne apertamente con i nostri genitori e di non lasciare il pc sempre connesso in quanto risulta più vulnerabile. Gli interventi della polizia postale, ha spiegato Rodegher, sono per lo più conseguenti a denunce, altre volte legati ad indagini attraverso cui si viene a conoscenza di fatti illeciti. Molto interessati dall'importante ruolo che la polizia postale ha per la moderna società, ci siamo chiesti come si diventa un suo agente e il sig. Rodegher gentilmente ci ha risposto che prima di tutto è fondamentale conseguire un diploma di maturità scientifica o informatica, poi è necessario arruolarsi e, essendo una specialità della Polizia di Stato, fare l'iter formativo per diventare poliziotto, dopo di che si deve fare domanda per accedervi al Ministero dell'Interno, ma bisogna superare un test e una selezione; passati questi ultimi, si è ufficialmente parte della polizia postale. Per concludere, l'agente ci ha fatto vedere dei filmati brevi, girati proprio per la polizia postale, che mostravano i pericoli in cui possiamo cadere se non usiamo la testa quando siamo collegati ad internet. Martina, Vittoria e Andrea classe IIIA Dopo l'incontro... è tempo di riflessioni. Noi ragazzi di IIIA della Scuola Secondaria Di Primo Grado di Minerbe abbiamo riflettuto sul significato dell'incontro con la Polizia postale. Qui di seguito riportiamo alcune frasi selezionate dai nostri commenti. Da questo incontro ho dedotto che quando navigo in rete c'è una "traslazione" tra il virtuale e il reale e, oltre ad essere in contatto con più persone di quelle che credo, sono esposto ad un sacco di rischi; quando mi iscrivo ad un social network devo leggere le condizioni d'uso per non cadere in "tranelli" economici e/o legali. Riccardo Quando navighiamo in rete, spesso ci isoliamo dal mondo reale e non ci accorgiamo che non siamo da soli, ma abbiamo davanti molte persone e non abbiamo la certezza della loro vera identità. Isabella Per il nostro bene, dobbiamo staccare la testa dal monitor del PC, riconnetterci al reale. Edoardo Il primo sbaglio in cui incorriamo è quello di non leggere le condizioni dei contratti dei social networks dove sono presenti i nostri "diritti", scritti proprio per informarci meglio, ma anche i doveri da rispettare. Questo errore può portare a degli utilizzi scorretti di queste "piazze virtuali" da parte degli inconsapevoli che ignorano le strategie di tutela personale, ad esempio non sanno che le foto e i video possono essere visti da chiunque, se il profilo non è protetto e se questi file non sono postati come privati. [...] Di sicuro, dopo questa esperienza, ci penserò due volte prima di postare foto personali in atteggiamenti che potrebbero essere fraintesi, senza dimenticare di avere particolare attenzione anche per le foto di parenti, soprattutto se bambini. Osama Noi ragazzi, a volte ingenui, siamo i bersagli ideali di molti malfattori e, per questo, dobbiamo stare molto attenti e non esitare a chiedere aiuto agli adulti di fiducia. Claudia L'incontro è stato necessario perché ultimamente anche nei nostri paesi e nelle nostre scuole sempre più spesso si commettono vari reati su internet. La rete offre molte possibilità interessanti e permette di rimanere in contatto con tante persone anche a lunghe distanze, ma essa nasconde molteplici rischi di cui è giusto essere a conoscenza. [...]Durante tutto l'incontro la cosa più importante è stata riflettere sia sugli aspetti positivi sia su quelli negativi della navigazione in rete. Tra gli aspetti positivi troviamo la possibilità di comunicare, scambiare idee e condividere passioni in tempo reale, accorciare le distanze e, come ha più volte sottolineato il rappresentante della Polizia postale, il risparmio di tempo per la ricerca di informazioni che con internet è sicuramente più veloce ed immediata. Gli aspetti negativi emersi invece riguardano soprattutto il rischio di fare brutti incontri in rete e poi di persona e di lasciare i propri dati personali a chiunque o ad aziende che li usano per scopi commerciali o peggio per commettere reati gravi. La Polizia ci ha fatto notare che anche nei nostri paesi recentemente sono state scoperte persone che hanno commesso reati attraverso l'uso della rete. A volte ci preoccupiamo per ciò che sentiamo alla tv senza renderci conto che anche vicino a noi possono nascondersi molti pericoli. Elisa Per me, questo incontro è stata un'esperienza costruttiva ed altamente informativa che mi ha aiutato a capire i pericoli del navigare con superficialità. Pur non avendo un profilo in nessun social network questa esperienza mi ha messo un po' di timore per il futuro e cercherò di usare la testa confrontandomi con persone adulte di fiducia quando e se deciderò di iscrivermi a qualche sito di comunicazione on-line. Non tutti gli aspetti di internet e della tecnologia moderna sono negativi, alcuni sono utili se usati con ragionevolezza e senza esserne dipendenti. Vittoria ALCUNE RIFLESSIONI SULL’INCONTRO CON LA POLIZIA POSTALE DA PARTE DEGLI ALUNNI Tutti noi ragazzi abbiamo partecipato con vivo interesse, poiché tutti ci sentiamo coinvolti in prima persona, in particolare il discorso su facebook ci attrae. Il fare amicizia cliccando è bello, forse però fino ad ora non abbiamo mai considerato i rischi che corriamo. Per me internet è una bella cosa perché puoi navigare quanto vuoi, puoi trovare tutti i siti che vuoi. Ci sono alcuni siti però che non vanno bene per noi e ti devi preoccupare se su face book trovi una persona che ti fa tante domande e vuole sapere di te tante cose. Tutto ciò però è molto bello. Adesso so che quando sei su face book non sei sola, anche se non c’è nessuno con te in camera tua, sei sempre in un mondo virtuale, ma pieno di pericoli veri. I genitori a volte non ci controllano perché sono troppo impegnati a fare altre cose. Internet può aiutare i ragazzi a studiare e allo stesso tempo può distrarli dallo studio. Alcuni siti sono positivi, altri no. Esther Grazie alla Polizia Postale che ci ha fatto capire che cos’è internet, ho compreso che noi ragazzi stiamo giocando con il fuoco e imparato che non bisogna mai dare i nostri dati alle persone che non conosciamo, così pure mettere le nostre foto su face book. Non bisogna andare su internet quando si è soli, ma se ci sono i nostri genitori con noi. Halima Ieri, dieci novembre 2012 io e i miei compagni siamo andati in teatro per incontrare la Polizia Postale che ha parlato a noi ragazzi e ai nostri genitori circa le potenzialità e i rischi connessi all’uso di Internet. Già avevamo sentito parlare di un uso poco rispettoso di nostri compagni delle privacy individuali, ma non ancora mi ero reso conto della gravità del fenomeno. Io a dire la sincera verità vorrei Internet, ma, purtroppo, i miei genitori dicono che è meglio aspettare ancora un po’; l’importante è che fra qualche anno lo possa avere anch’io. Giuro però che lo userò per fare ricerche, sentire musica e specialmente non guarderò cose schifose. Federico Internet è pericoloso se usato in modo sbagliato infatti ci sono migliaia di siti che non sono adatti a noi ragazzi perché propongono immagini o contenuti violenti,osceni o immagini raccapriccianti. Questa mattina il poliziotto ci ha riferito di numerosi episodi successi anche qui nelle nostre zone, di reati legati all’uso di Internet. Internet ha anche e soprattutto numerosi vantaggi: da Internet si possono scaricare musiche,film divertenti,puoi cercare hotel per andare in vacanza e giocare. Secondo me Internet è stata un’invenzione fantastica ma ovviamente dipende da noi come usarlo. Mattia Internet ha aspetti positivi e negativi. La polizia postale ci ha detto che Internet non è proibito,ma che si deve usare con responsabilità e autocontrollo. Non si deve andare su siti poco rassicurabili e se hai meno di quattordici anni non ci si può registrare su social network come: face book,twitter, messanger… Gli aspetti positivi di internet sono tanti, per esempio con tale strumento si può fare ricerche,parlare con persone molto care che si trovano in altri luoghi, imparare, lavorare ecc … Gli aspetti negativi sono legati all’uso diverso che le persone possono fare, come: imparare parolacce, gesti volgari, scaricare file illegalmente ecc… Internet deve essere usato con una persona adulta vicino fin tanto che non si diventi abbastanza maturi. Internet può essere anche con il cellulare, con la rete wi-fii. Asmaa Oggi siamo andati al teatro di Minerbe ad ascoltare la polizia postale che ci ha parlato e spiegato sull’uso di Internet. La polizia postale ci ha spigato che prima di accedere a face book bisogna leggere le istruzioni. Per accedere a face book bisogna inoltre avere quattordici anni. Quando si è su face book non si è mai soli ma c’è sempre qualcuno dall’altra parte e non si sa mai con chi si sia a contatto perché la foto può ingannare. Quando si è su face book non si deve mai concedere la via e l’indirizzo. Se qualche volta su Internet non si capisce, non bisogna ignorare la cosa ma si deve chiedere sempre ai genitori. Se i ragazzi minorenni commettono qualche reato su Internet, ne sono responsabili i genitori. Michele C’è un uso corretto e un uso scorretto di Internet. Si può usare per fare ricerche o per approfondire qualche argomento, ma c’è anche un uso sbagliato di internet, per questo è bene essere con i genitori. Le conseguenze sono che ci si può allontanare dalla vita reale, essere imprudenti dal bullismo o perdere le attività e lo studio perchè distratti da esso. I genitori spesso non controllano il tempo o il contenuto della ricerca. Alessia Per me internet è una bella cosa perchè puoi navigare quanto vuoi e puoi trovare tutti i siti che vuoi; però ci sono alcuni siti che non vanno bene per noi. Comunque è sempre bello navigare. Valeria Internet è molto utile, ma bisogna usarlo in un modo coretto, come ci aveva spiegato il signore della Polizia Postale. Per esempio una ragazza credeva di messaggiare con il suo amico mentre dall’ altra parte c’era un uomo malvagio. Egli un giorno le chiese di incontrarlo in un luogo e lì la violentò. Questo racconto mi ha molto colpito. Alin A me l’incontro è stato molto interessante perché il relatore mi ha insegnato come usare bene internet, perché mi ha spiegato i pericoli nei quali ci possiamo imbattere e i rischi che corriamo. Spero che quell’incontro abbia insegnato a tutti come comportarci con il computer in mano. Adrian Ho capito che Internet ha dei vantaggi ma soprattutto degli svantaggi per cui ora sono pentito di essere su Face book e temo che, anche se cancello le mie foto, esse rimangono per sempre. Non si deve mai accettare l’amicizia di uno straniero, perché molte persone sono morte per questo motivo. Ho capito poi che i genitori dovrebbero controllare di più quello che noi figli facciamo e non dobbiamo mentire loro. Mohammed Parliamo di Internet Grazie a Internet si possono scoprire cose a noi sconosciute, che hanno però vantaggi e svantaggi VANTAGGI SVANTAGGI Si conoscono persone nuove Si rischia di chiudersi in se stessi Si possono fare ricerche Ci si può imbattere in contenuti falsi per cui si ha un’esigenza di conoscere per migliorarsi Si può essere sopraffatti dal “bullismo” Per i genitori che sono molto impegnati, il computer può essere considerato un baby sitter che tiene occupati i figli quando loro sono assenti. Internet può però attrarre in modo morboso noi ragazzi e provocare degli scontri di idee in famiglia; infatti Internet ha molte funzioni e programmi, come Social network, varie immagini, canzoni, …, che possono distrarre i ragazzi dallo studio, dai propri doveri, e dagli affetti. Certi siti possono indurci a fare cose di cui non ne avremmo bisogno, per esempio alcuni siti indicano immagini di ragazze e diete che portano all’anoressia. In altri casi i ragazzi si allontanano sempre di più dalla vita reale non riuscendo più a distinguere la realtà e il mondo virtuale. Per questo bisognerebbe avere un uso corretto di Internet, adeguato alla nostra età. Scuola secondaria di Roverchiara – classe III B ...Sabato 10 novembre, presso il teatro parrocchiale di Minerbe, abbiamo avuto un incontro con la Polizia Postale della Questura di Verona, che ci ha illustrato i rischi dei social-networks e della rete Internet in generale. I poliziotti ci hanno spiegato che i pericoli maggiori si incontrano nei socialinetworks come Facebook, Twitter e gli altri, perché non tutte le persone che si iscrivono sono leali; ci hanno ripetuto più volte che quando si é su Internet noi pensiamo di essere nella nostra stanza da soli con il computer; invece non é cosi: siamo soli con il mondo virtuale e quindi si possono incontrare persone cattive che vogliono farci del male. Queste persone prendono di mira noi adolescenti che siamo deboli, indifesi e che, per avere il cellulare all’ultima moda, saremmo pronti a tutto. Ci hanno detto che queste persone sono solite spacciarsi per ragazzi della nostra età, invece sono adulti e non si sa mai chi possano essere veramente fino a che non ti invitano ad uscire per raggiungere i loro scopi… ...Io, sinceramente non sono iscritta a Facebook o a Twitter o ad altri social-networks, ma ho trovato molto interessante capire i rischi che si corrono, perché quando si sta davanti al computer non si é mai da soli, c’é sempre qualcun altro dall’altra parte della rete. Io non sono iscritta perché i miei genitori pensano che bisogna avere un po’ più di cervello, cioè maturare, e forse l’anno prossimo ci sarò anch’io… ...Ho trovato molto interessante l’argomento delle chat: messaggiare, ovvero chattare con persone che magari ti chiedono l’amicizia virtuale e tu neanche le conosci, e davvero pericoloso. Purtroppo ci sono persone che hanno cattive intenzioni che si divertono ad adescare i minori magari chiedendo loro nomi e cognomi, dove vivono e questi, cioè noi inconsapevoli delle vere intenzioni, magari pensiamo: “mah, cosa vuoi che succeda!" e diamo tutte le informazioni (che sono già scritte) aggiungendo anche foto e numeri di cellulare… ... Il poliziotto ci ha raccontato che, nell’ultimo mese, era stato arrestato un uomo di Minerbe che, tra i vari profili, “sceglieva” delle ragazze alle quali poi chiedeva foto e le importunava fino ad arrivare ad incontrarle direttamente a casa loro. Quando succedono cose cosi, bisogna subito contattare la Polizia Postale… …Io, come tante altre adolescenti ho Facebook, ma non ci pubblico quasi niente tranne le foto dei miei cantanti preferiti. Per andare su Internet a casa mia c'é una regola: chiedere sempre il permesso ai miei genitori, perché hanno messo un codice Pin e io non lo conosco e neanche mi serve saperlo. Penso che in questo modo mamma e papà vogliono solo proteggermi perché sanno, come so anch’io, che Internet è una buona cosa da un lato, ma dall’altro è anche una fonte di pericoli…mi sento sicura, perché so che i miei genitori mi stanno proteggendo dai pericoli che posso correre. Per esempio quando vado su Internet mia mamma viene a controllare cosa faccio, io non la imbroglio e lei si può fidare di me… ...I social-networks possono essere molto utili per lavoro o per restare in contatto più facilmente con persone di altri paesi conosciute in vacanza e con le quali si é instaurata un’amicizia. Purtroppo queste piattaforme sociali possono avere dei rischi perché non si sa mai chi ci sia realmente dietro lo schermo del computer; potrebbero esserci degli individui poco raccomandabili che cercano l’amicizia di ragazzi e ragazze ingenui che, per un regato o una ricarica telefonica, arrivano a mettere foto inappropriate di sé stesse. A me questo non é mai successo, poiché non accetto l’amicizia degli sconosciuti. Ho trovato molto importante la possibilità di segnalare le persone che ci infastidiscono… ...Di solito io uso il cellulare per scaricare giochi, applicazioni, musica, ecc. inoltre possiedo un computer che uso per giocare, ascoltare musica e, ovviamente, per andare su Facebook. Prima dell’incontro con la Polizia Postale ignoravo molte cose, tra te quali che la pornografia fosse una cosa illegale, oppure che ci fossero persone cosi cattive da abusare dei bambini attirandoli con premi o regali. Ad esempio una volta mi é arrivato un messaggio che mi diceva che potevo vincere un telefono nuovo se avessi risposto correttamente ad una domanda. Meno male che prima di farlo mi è venuto in mente di chiedere a mia mamma, che mi ha detto di no… …Secondo me è giusto mettersi sui social-networks se uno vuole, ma bisogna stare attenti ed usare il cervello! Io non mi sono ancora iscritto e anche, dopo quei discorsi che ci ha fatto il poliziotto, neanche mi ci metterei .Sono molto contrario al fatto di questi uomini che vogliono molestare i ragazzi e soprattutto alla pedopornografia; non è una cosa da fare perché oltre a essere illegale, é abuso di minori! Sappiamo tutti che la tecnologia è indispensabile, ma bisogna stare attenti a come si usa DOMANDE 1 Possiedi il cellulare 2 Il tuo cellulare ha la connessione ad Internet? 3 Quanti PC ci sono nella tua famiglia? SCUOLA SECONDARIA DI MINERBE IB IC II A II B IA II C III A III B III C SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO 19 2 16 7 21 7 24 1 17 1 16 1 26 0 17 2 19 0 6 15 10 13 15 13 16 9 12 6 10 7 20 6 16 3 12 6 n° PC alunni n° PC alunni n° PC 0 alunni n° PC 1 0 alunni n° PC alunni n° PC 1 0 1 alunni n° PC alunni n° PC alunni n° PC alunni 1 7 1 11 1 5 1 4 1 6 1 4 1 10 1 7 1 5 2 7 2 8 2 14 2 12 2 8 2 10 2 10 2 6 2 9 3 5 3 3 3 6 3 5 3 3 3 1 3 5 3 3 3 3 4 1 4 0 4 4 4 1 4 2 4 1 4 2 4 1 5 1 5 1 5 1 5 1 SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO 5 16 9 14 8 18 12 12 11 7 10 7 16 10 11 8 15 3 4 Hai una e-mail personale? 5 Utilizzi internet? 21 0 23 0 24 4 24 1 17 1 16 1 25 1 17 2 18 0 6 Navighi in rete? 18 3 16 7 20 8 22 3 15 3 16 1 24 2 15 4 17 1 7 Quali contenuti ricerchi: foto? 3 13 1 Giochi? 5 7 Ricerche? 8 19 2 2 Sport? 8 Cosa scarichi: film? 2 4 1 5 2 4 6 3 8 2 8 8 10 3 6 16 12 10 3 7 10 6 10 15 13 14 9 Hai un profilo nei siti di social network? 11 10 10 Se sì, quanto tempo vi dedichi? Circa mezz’ora al giorno 7 2 Un’ora al giorno 1 Qualche ora al giorno 1 11 9 19 2 8 Musica? 12 6 7 9 16 11 7 12 5 17 9 8 11 3 3 1 2 2 3 5 3 3 13 8 9 4 2 Qualche ora alla settimana 3 Una volta al mese 11 11 1 Ogni quanto lo aggiorni? Ogni giorno 3 Una volta la settimana 2 Una volta al mese 3 1 Una volta all’anno 2 3 Mai 2 7 1 5 1 1 2 6 2 2 1 1 1 4 7 3 1 2 1 3 2 1 1 7 SCUOLA SECONDARIA DI ROVERCHIARA DOMANDE IA SI IB NO SI II A NO SI II B NO SI III A NO SI 1 Possiedi il cellulare 8 13 14 1 16 2 14 5 15 2 Il tuo cellulare ha la connessione ad Internet? 8 13 6 9 11 7 8 11 7 n° PC 3 Quanti PC ci sono nella tua famiglia? alunni n° PC alunni n° PC alunni n° PC alunni III B NO n° PC SI 8 alunni NO 22 1 12 11 n° PC alunni 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 11 1 6 1 6 1 9 1 6 1 12 2 6 2 5 2 7 2 5 2 9 2 7 3 1 3 3 3 2 3 2 4 1 4 1 4 0 4 2 5 1 5 1 6 1 SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO 4 Hai una e-mail personale? 6 15 5 10 11 7 10 9 6 9 10 13 5 Utilizzi internet? 19 2 14 1 18 0 16 3 15 0 21 2 6 Navighi in rete? 17 4 14 1 17 1 16 3 13 2 20 3 7 Quali contenuti ricerchi: foto? 4 8 Sport? 4 1 Giochi? 8 10 5 3 8 8 4 Cosa scarichi: film? 5 5 3 Musica? Hai un profilo nei siti di social network? 10 Se sì, quanto tempo vi dedichi? Mai 12 2 8 13 19 3 2 Mezz’ora al giorno Un’ora al giorno Qualche ora al giorno 1 4 Una volta al mese 2 3 2 Ricerche? 9 11 5 8 4 11 12 11 1 11 7 7 2 9 6 3 6 3 8 12 5 3 17 10 10 2 5 3 1 2 3 1 4 2 3 2 1 Ogni quanto lo aggiorni? Ogni giorno 2 Una volta la settimana 1 Una volta al mese 1 Una volta all’anno 1 Ogni due anni 4 3 1 3 1 Ogni tre mesi Mai 1 3 5 3 13 Alcune riflessioni sui dati raccolti Diverse sono state le attività per preparare gli studenti all’incontro. Tra di queste anche la somministrazione di un questionario conoscitivo compilato in forma anonima dagli studenti. In tutto sono stati coinvolti 306 ragazzi/e, dalla classe prima alla terza, della scuola secondaria di I grado di Minerbe e di Roverchiara e precisamente 195 di Minerbe, 111 di Roverchiara. Le risposte fornite dagli studenti consentono alcune riflessioni. Non si riscontrano sostanziali differenze tra gli studenti delle due scuole: pressoché analoga è la percentuale degli studenti che possiedono il cellulare in entrambe le scuole non rileva la differenza di classe degli studenti per quanto riguarda il possesso di un cellulare: non si riscontrano infatti percentuali significative per il fatto che uno studente sia di classe prima o di terza rileva invece la classe di appartenenza e quindi l’età il fatto di possedere un cellulare dotato di connessione ad Internet e gli studenti di Minerbe ne sono dotati in percentuale maggiore di quelli di Roverchiara anche per quanto riguarda il profilo nei social-network rileva l’età e la classe di appartenenza per cui nelle classi terze è esiguo il numero degli studenti che ne sono privi Nello specifico, i dati rilevati consentono di mettere a confronto le due situazioni e di evidenziare i dati che seguono. Scuola secondaria di Minerbe Alunni che hanno compilato il questionario: n° 195 Possiedono il cellulare l’89 % di cui con connessione ad Internet il 67 % Numero dei PC presenti in famiglia non lo possiedono il 2 % delle famiglie degli studenti ne hanno uno il 29 % delle famiglie degli studenti ne hanno due il 42 % delle famiglie ne hanno tre il 20 % delle famiglie ne hanno quattro il 5 % delel famiglie ne hanno cinque il 2 % delle famiglie Scuola secondaria di Roverchiara Alunni che hanno compilato il questionario: n° 111 Possiedono il cellulare l’85 % di cui con connessione ad Internet il 55 % Numero dei PC presenti in famiglia non lo possiedono il 2 % delle famiglie degli studenti ne hanno uno il 47 % delle famiglie degli studenti ne hanno due il 37 % delle famiglie ne hanno tre il 7 % delle famiglie ne hanno quattro il 4 % delle famiglie ne hanno cinque il 2 % delle famiglie ne hanno sei l’1 % delle famiglie Hanno l’e-mail il 51 % degli studenti Hanno l’e-mail il 43 % degli studenti Navigano in rete:l’85 % degli studenti Navigano in rete l’87 % degli studenti Contenuti ricercati in rete Contenuti ricercati in rete foto: 19 % foto: 23 % sport: 7 % sport: 8 % giochi: 32 % giochi: 39 % ricerche: 42 % ricerche 30 % Materiali che vengono scaricati Materiali che vengono scaricati Film: 33 % Film: 27 % Musiche: 67 % Musiche: 73 % Hanno un profilo sui social-network il 53 % degli Hanno un profilo sui social-network il 34 % degli studenti studenti Tempo dedicato all’aggiornamento del profilo: Tempo dedicato all’aggiornamento del profilo: il 94 % degli studenti indica mediamente un tempo il 68 % degli studenti indica mediamente un tempo giornaliero che si aggira intorno ad un’ora giornaliero che si aggira intorno ad un’ora Pare inoltre interessante riportare in modo maggiormente analitico le “navigazioni” in rete degli studenti. Anche in questo caso le analogie sono molte tanto da consentire una sovrapposizione dei comuni interessi adolescenziali. Minerbe Foto di macchine, moto e cose su motori e macchinari, trattori e macchine da rally; sfondi, siti chatt, software, dati e cose presenti in Wikipedia, Facebook, Google, MSN, Youtube, Twitter, Stardool, Messenger, Google maps, Google earth, Skipe; foto di cani e di cuccioli, immagini; nuoto sincronizzato; borsa merci, ascolto di canzoni, traduzioni di testi di canzoni; informazioni sui cartoni animati; cose di storia e di scienze; biografie di persone famose, santi, foto di rock star; partite di calcio, programmi; come si dà lo smalto, illusioni ottiche, video musicali, balli, filmakers, soluzioni di giochi, trailer, trasmissioni, siti di agricoltura, gossip, Roverchiara Video su Youtube, film e puntate di serie Tv e musiche; Google traduttore, Wikipedia; nuoto sul sito della FIN; ricette, disegni e modi di decorazione; consultazione di enciclopedie e dizionari; figurine, immagini, calcio; sinonimi e traduzioni, video vari; curiosità, canzoni; foto, Disney canne, green valley Ranch, social network, Youtube, Facebook, Cinecentrum, Ucicine, AcMilan, giochi on line, Google traduttore, vocabolario Graficamente la situazione può essere così rappresentata: Studenti che possiedono il cellulare Studenti dotati di cellulare con connessione ad Internet P.C. presenti nelle famiglie degli studenti Studenti dotati di casella di posta elettronica Studenti che navigano in Rete Materiali ricercati dagli studenti nella Rete Materiali scaricati con frequenza dalla Rete da parte degli studenti Studenti dotati di profilo sui social net-work Tempo dedicato al profilo Numeri di riferimento lasciati dalla Polizia Postale cui segnalare eventuali pericoli o emergenze: [email protected] 045-9273293 294 Responsabile Ufficio 261 Devis Rodegher 266 Simona Zanini