Rimini - Dismamusica

Transcript

Rimini - Dismamusica
Editoriale
A Rimini si è svolta la settima edizione del Disma Music Show. E da Rimini si sono avute una serie di conferme, che hanno certamente contribuito a portare un po’ di ottimismo sul mercato, anche se
spesso lo scetticismo e la scaramanzia hanno suggerito una
particolare cautela nel commentare gli esiti della manifestazione. Questo atteggiamento emerge con chiarezza nelle dichiarazioni che abbiamo raccolto per voi e che troverete in
queste stesse pagine.
Ma a Rimini non si è svolto solo il Salone: si è infatti tenuto,
a fine gennaio, il II Summit degli operatori dello Strumento
musicale, un convegno di due giorni, durante il quale si sono affrontati temi importanti per la filiera distributiva, quali la nuova garanzia europea (della quale si parla spesso a
sproposito), la logistica, la distribuzione selettiva e la diffusione della cultura musicale in Italia (con riferimento diretto
soprattutto a Scuola Musicafestival). Del Summit, organizzato congiuntamente da Dismamusica e dall’Associazione
Musica!, Fabio Artoni, su SM dello scorso mese di maggio,
scrive: “Il summit di Rimini è stato allora sia un’occasione
di informazione e formazione professionale, sia un test per
verificare il feedback che raccoglie l’idea di ‘unire le forze’
per costituire un tavolo di lavoro comune tra produttori, distributori, rivenditori, agenti, ecc”. E prosegue sottolineando
la delusione di Giampaolo Tomassone, vicepresidente dell’Associazione Musica! (che ha parlato di “occasione parzialmente mancata”).
Siamo d’accordo con l’analisi del collega di Strumenti Musicali, e vi invitiamo a leggere alcune riflessioni sul Summit
nelle pagine interne di questo stesso numero.
Se dobbiamo poi cercare un commento generale che sia il
minimo comun denominatore capace di sintetizzare i suggerimenti del Summit e del Disma Music Show, ci sembra di
poter leggere una esortazione a unire le forze, a tutti i livelli.
Gli sforzi congiunti di un settore come quello dello strumento
musicale e delle edizioni musicali in Italia possono infatti generare effetti importanti. Ma chi si chiama fuori, indipendentemente dai motivi che dovrebbero giustificare la sua scelta,
danneggia se stesso e il settore. E questo perché con la sua
assenza (sia esso rivenditore, produttore, editore o distributore) costringe il settore a dare di sé un’immagine monca e
sfocata, mentre il pubblico, come ogni pubblico, vuole avere
(a buon diritto) un’immagine definita, dettagliata e credibile.
La sollecitazione è dunque quella di superare divisioni, fatiche e personalismi, per ottenere, a breve termine, quei risultati che l’esito positivo dell’analisi del mercato 2002 indica
come finalmente raggiungibili.
Gianni Cameroni
Rimini:
Si è conclusa la
settima edizione
di Disma Music
Show, a Rimini.
Con quali esiti?
Al di là delle
cifre ufficiali,
che danno
quasi 50.000
visitatori in
quattro giorni di
manifestazione,
come è davvero
andata?
Lo chiediamo ad
alcuni operatori
(grandi e piccoli)
che hanno
creduto in
questa edizione.
Al di là delle
polemiche e
delle ripicche,
ma con la
volontà di
guardare avanti
con convinzione,
grinta e, perché
no, con fiducia.
A pag. 7
A
lla vigilia della settima edizione, contraddistinta dalle
polemiche su alcune importanti defezioni (perché nasconderci dietro un dito?),
dagli echi di guerra provenienti dall’Iraq, dalla prevista pacifica invasione di un
esercito di studenti convenuti a Rimini per
Scuola Musicafestival e da
uno sciopero ferroviario annunciato (che ha effettivamente bloccato migliaia di
appassionati nelle giornate
di sabato e domenica), le
A
Addio a
Luciano
Berio
dal sito dell’Accademia Musicale di Santa Cecilia. REUTERS/Ho
Supplemento n. 2 al n. 2 del periodico “Informazione & Lavoro” - Giugno 2003 - Sped. in A.P./45% - Art. 2 Comma 20 Lettera B Legge 622/1966 e successive modificazioni - Anno XV - Direttore Responsabile: Pietro Conforto Pavarin - Editore e proprietario: Editoriale Informazione e Lavoro srl
Direzione e Amministrazione: Viale della Scienza, 15 - Rovigo - Tel. 0425 471097 - Stampa Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Rovigo 10/83 del 8/8/1983 - Euro 0,50
dismamusica magazine - anno v - n. ix - giugno 2003
L
L
’
OK o
KO?
paure erano davvero tante. Ma sono durate meno di
una giornata intera (la prima, partita effettivamente
in sordina) e si
sono dissolte quando si è
registrato il vivace ripetersi
dell’affollamento nelle giornate clou (sabato
e domenica)
con un epilogo
più sommesso (con la presenza per lo più di operatori e di appassionati locali) il
lunedì.
Tirando le somme, quindi,
I
N
T
ci sembra di poter affermare che l’esito è stato davvero ed eloquentemente positivo, anche per il clima generale che si è creato al termine della kermesse.
Ora bisogna pensare al
mercato, in attesa di affrontare le inevitabili discussioni sulla prossima edizione
E
segue a pag. 4
R
N
O
3 C’è posta per... noi
8 Leggendo qua e là...
6 Musica e
Scuola di base:
un investimento
culturale
10 Avreste dovuto
Novità dalle
aziende
pagine 13-18
esserci
12 Insieme per il futuro
colophon
D I S M A M U S I C A
M A G A Z I N E
La rivista TRADE per il settore degli strumenti e delle edizioni musicali in Italia
Anno V - n. 9 - Giugno 2003 - Direzione Editoriale: Antonio Monzino jr. - Direzione:
Gianni Cameroni - Redazione: Silvana Antonioli, Danilo Cocchi (foto), Anna
Cristofaro, Caterina Cameroni, Cristiano Cameroni, Alessandro De Cristoforis,
Andrea Arnaldi, Gianluigi Pezzera, Patrizio Vertuani, Vittorio Gallarotti - Grafica,
impaginazione e amministrazione: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039
Varedo (MI) - Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.mail: [email protected].
�����
���������� �����
������������� �����������
��������������������������������������������������� ��������������������������������������������������������������
���������������������������������������������������������������������������������������
����������������
���������������������������������
���������������
����������������������
�����������������������������������
���������� ������ ����������������
������
��������������������������������
�������
���������
������������������������
���������
���������������������������������
������������ ���������� �����������������
��������
���������������������
���������
������
�����
���������������������������������������������������
�������
�����
C’è post@ per... noi
C’è chi ci scrive… E noi pubblichiamo.
Questa volta abbiamo due lettere: una serie di
commenti di un agente di commercio e lo sfogo un po’
amaro di un visitatore di Disma Music Show di Rimini,
appassionato e fedelissimo, che vorremmo rimanesse
affezionato ad una mostra che l’ha un po’ deluso.
Li pubblichiamo anche per sollecitare un confronto
con altri che volessero dibattere gli stessi temi.
Spettabile Redazione di Dismamusica Magazine,
sono un agente di vendita di spartiti e strumenti musicali. Vi scrivo per porgere i miei complimenti alla redazione per la rivista: la trovo interessante e ben fatta, e mi piacerebbe riceverla con più pagine. Vorrei anche suggerirvi una rubrica che
a mio parere manca: le offerte di rappresentanza da parte delle aziende musicali, oppure un “offresi rappresentante”.
Purtroppo la crisi del settore musicale (cd, strumenti e spartiti) ha letteralmente mandato a spasso o ha ridotto i marchi
rappresentati per molti agenti come me, che dall’oggi al domani sono costretti a trovare nuove distribuzioni. E posso
fare il mio stesso esempio: collaboravo anche con Carisch Compact, che è stata inglobata da WEA, e la rete vendita
non serviva più...
Purtroppo la storia per me si è ripetuta. Anche la dischi Ricordi, con cui ho lavorato per ben 13 anni, aveva nel 1994 lasciato a casa tanti agenti dopo essere stata acquistata da BMG.
E credetemi, in questo settore nonostante l’esperienza acquisita è difficilissimo trovare chi cerca agenti anche se seri e
motivati. La clientela che conosco fa parte delle regioni Umbria e Toscana per la vendita Compact Disc, video, spartiti
e strumenti musicali.
Certi direttori commerciali pensano che il rapporto diretto fra l’agente e il negoziante si possa sostituire dalla posta elettronica e dal computer, ma ignorano che il negoziante ha bisogno di sentirsi contattato da un agente per conto dell’azienda oppure dal merchandiser. I negozianti ancora non sono pronti a fare ordini senza un colloquio e senza informazione.
È da dire che molti negozianti non hanno un buon rapporto con il computer e le informazioni, le aspettano a voce; la posta elettronica spesso non viene nemmeno aperta tutti i giorni…
Scusatemi lo sfogo un po’ personale, che mi auguro vogliate pubblicare. Spero comunque che le cose migliorino progressivamente. Rinnovo i complimenti per la vostra rivista, e spero che sia spedita a quanti più operatori possibile, compresi i maestri di musica, nella speranza che la cultura musicale ritorni finalmente a splendere nel “bel paese”.
Cordiali saluti
Roberto Beconcini
(*)Gentili signori,
sono un affezionato visitatore della Vostra bella manifestazione, fin dal primo anno.
Non ho mancato di visitarvi anche quest’anno, più precisamente sabato 12 aprile (…). Purtroppo, sia pur brevemente,
devo esporre tutta la mia insoddisfazione per la giornata trascorsa presso di voi.
Mi ricordo che i primi anni, ancora presso i vecchi padiglioni della Fiera, gli eventi e gli appuntamenti erano tantissimi, gli
espositori anche, e il mio giudizio una volta ritornato era assolutamente entusiastico.
Quest’anno, invece, zero di tutto: gli espositori erano pochissimi e gli eventi musicali (a parte l’esposizione di uno Stradivari) pure, e quei pochi non erano importanti. (…)
Io sono un buon suonatore di tromba (dilettante, o meglio amatore) e gravito nell’orbita delle bande musicali e delle scuole di musica comunali: guardate voi se per caso quest’anno c’era una qualunque cosa che potesse destare il mio interesse, tra eventi, concerti ed espositori, al contrario degli anni passati…
I settori che ho citato rappresentano almeno il 50% del bacino dei musicisti italiani (l’altro 50% sono i gruppi di musica
leggera, che non ci interessano in questa analisi pur essendo nostri “cugini”). Noi in compenso siamo persone che conoscono bene la musica, di solito curiose, colte e con svariati interessi musicali, affamati consumatori di concerti, libri,
spartiti e alla ricerca soltanto del comune piacere di eseguire, ascoltare, imparare, confrontare musica! (…)
Io ho ricevuto molto da Voi i primi anni, anzi devo dire che ricordo in modo indelebile quelle giornate dove correvo da
un padiglione all’altro per non perdermi nulla di tutto il poderoso programma: adesso, niente di tutto ciò. Ci sarebbero
mille cose da fare, da organizzare, da proporre al vastissimo pubblico degli amatori e dei musicisti dilettanti o semiprofessionisti: ci sono i quartetti di ottoni, le brass band sullo stile olandese, le big band sullo stile americano, le grandi Filarmoniche italiane e straniere con repertori e programmi assolutamente originali, la riscoperta degli strumenti d’epoca e
delle esecuzioni filologiche (esempio la tromba e il corno naturale) e i rapporti con i relativi costruttori, i workshop con i
produttori innovativi di un certo strumento, i gruppi di studio, gli arrangiamenti, le basi di concerti con CD da eseguirsi in
pubblico, il grande repertorio barocco, quello virtuosistico americano dei primi del ‘900 e le relative esibizioni, il repertorio
sacro da chiesa, le competizioni tra bande, Filarmoniche, gruppi, singoli, e chi più ne ha più ne metta (…). E poi ancora le dimostrazioni e le master classes con i docenti e/o solisti di orchestra di singoli strumenti per mettere a confronto
magari la scuola italiana con quella francese ed americana su un certo modo di suonare un determinato strumento, i
direttori di scuola con programmi di musica per bambini disabili e le relative espressioni (es. software, didattica, ecc.),
il rapporto tra musica e cittadini di una comunità con i casi concreti rilevanti e/o vincenti, il futuro dei Conservatori e le
alternative agli stessi, i gemellaggi e gli scambi culturali con altre realtà europee e/o extracomunitarie, le banche dati, il
rapporto tra musica e computer, gli sbocchi occupazionali nel settore musicale e come crearne di nuovi....e potrei continuare all’infinito. Ma non vorrei annoiarvi, anche perché per ognuno di questi settori dovrei scrivere un tema e questa
non è la sede idonea.
Questi sono tutti settori, ripeto, interessantissimi che potrebbero essere idealmente veicolati benissimo in una esposizione come la vostra, anzi sarebbero il volano ideale per attrarre visitatori che poi è il fine ultimo di una Fiera (…). Insomma, io verrò senz’altro anche il prossimo anno, però il mio consiglio è questo: datevi da fare perché altrimenti, purtroppo
sarà anche l’ultimo, e non solo per me!
Cordiali saluti.
Gianni Bertellini
1^ tromba - Filarmonica “G. Andreoli” di Mirandola (MO)
(*) I necessari tagli al testo (davvero molto lungo) sono stati fatti direttamente dalla redazione (e sono stati evidenziati con i puntini di sospensione tra parentesi), cercando però di
non modificare lo spirito positivamente “polemico” della missiva del visitatore. (G.C.)
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
3
Fiera & Mercato
segue da pag. 1
del Disma Music Show di Rimini, che nel
2004 sarà per la prima volta concomitante
con il SIB e che, ancora per la prima volta,
precederà l’appuntamento di Francoforte di
circa due settimane. Questa la nostra posizione. Non contenti della nostra impressione, però, abbiamo voluto interpellare
anche i protagonisti veri della manifestazione riminese: le aziende.
Riportiamo qui pertanto l’opinione di un
nutrito gruppo di protagonisti. L’approccio
è del tutto “random”, e la domanda rivolta
sull’andamento della
manifestazione
è stata genericamente tesa a raccogliere un commento all’edizione
appena trascorsa
e un consiglio (migliorativo) per quelle a venire.
Ecco i risultati.
tati, devo dire con estrema
franchezza che l’edizione di
quest’anno rischia per me di
essere l’ultima alla quale ho
partecipato.
La mia delusione deriva dal
fatto che troppi si sono chiamati fuori, danneggiando in
questo modo l’immagine della
fiera in sé e quindi anche indirettamente l’immagine di ogni
espositore che invece era presente.
A questo devo purtroppo aggiungere che non c’è rapporto reale tra costi sostenuti e risultati raggiunti. Basti dire
che ho visto in fiera meno di un terzo dei
miei rivenditori italiani, e che la parte internazionale non è stata per nulla significativa a livello di business, vista la precedente
presenza della nostra azienda a Francoforte. Naturalmente parlo per me e per la mia
realtà, che ha esigenze specifiche legate a
una produzione e a una distribuzione di un
certo tipo.
Il prossimo anno? Se ci saranno tutti, non
mi tirerò certo indietro. Ma non farò più
da “rompighiaccio”. Mi esporrò
anche al rischio
di avere costi
più elevati, ma
la mia iscrizione sarà confermata solo se
il Salone sarà
davvero rappresentativo
dell’intero mercato.
Flavio Ripamonti
L.A.
RIPAMONTI
Essere presenti in fiera è, per noi, un fatto
di immagine. E in fiera andiamo per proporre uno strumento particolare che si chiama
fisarmonica, che sempre più difficilmente
è presente in modo costante e visibile sui
punti vendita di strumenti musicali.
Noi siamo a Rimini perché vogliamo fare in
modo che gli appassionati possano vedere
e toccare con mano le nostre fisarmoniche,
che le possano anche provare e suonare. E
che i rivenditori presenti si accorgano che
è bene sostenere questo strumento e promuoverlo, perché ha fascino, storia e un
suono unico e coinvolgente.
In questo senso la presenza a Rimini è stata positiva, anche perché quest’anno siamo stati capaci di superare le paure della
vigilia e abbiamo dato vita a una fiera che
ha saputo convincere, anche se è purtroppo ancora piccola, come il nostro settore…
Mi auguro che in futuro il nostro settore sia
capace di ricompattarsi, per esprimere in
modo più efficace una potenzialità che è attualmente un po’ compressa…
Mauro Tanoni
FBT
ELETTRONICA
La mia opinione sulla fiera l’ho già espressa più volte. Ci ho creduto e non rinnego
le scelte fatte, ma, se questi sono i risul-
4
La nostra presenza a Disma Music Show
quest’anno è stata davvero positiva. E parlo a titolo personale, ma credo che anche
altre realtà artigianali come la mia si possano dichiarare soddisfatte. Rimini è infatti
diventato un polo di riferimento in Italia, e
credo che dobbiamo tutti saperlo riconoscere. Certo, si può fare molto per migliorare,
si può fare molto per motivare ancora di più
la realtà artigianale ad essere presente: ma
occorre compiere delle scelte promozionali
più dirette e più mirate.
Non nego che all’inizio eravamo scettici. Le
voci che circolavano erano negative, i vuoti aziendali sul catalogo erano evidenti, e lo
sforzo economico richiesto era davvero altissimo: pochi euro meno di Francoforte (al
metro quadrato) sono ingiustificati. Secondo me la manifestazione italiana dovrebbe
costare circa la metà di Francoforte: se si
raggiungessero questi livelli, molti di più sarebbero motivati a partecipare, parlando di
artigiani e piccole aziende.
Poi, per noi “fiatari” sarebbe opportuno invitare più bande: costerebbe davvero poco
incentivarle, con piccoli rimborsi. E sono
convinto che sarebbero disposte ad essere
presenti in massa, con evidente ritorno sia
di immagine (le bande fanno musica), sia
di pubblico (le bande muovono anche molti
appassionati e accompagnatori), sia, naturalmente, di mercato…
Bruno Barbini
ROLAND
ITALY
Dal mio punto di vista il Disma Music Show
di quest’anno è stato una piacevole riconferma: più pubblico, anche se la partenza
è stata un po’ in sordina, più negozianti e
più interesse in generale rispetto allo scorso anno. Si è rivelato un salone vivace e
ben frequentato, anche se il rapporto costi
ricavi è assolutamente da riverificare: partecipare a questo salone comporta dei costi davvero troppo importanti, e credo che
questa affermazione la possano fare tutti
gli espositori.
Il prossimo anno il Disma Music Show si
svolgerà in concomitanza con il SIB.
Speriamo che tutti gli attori di questo mercato sappiano essere presenti e sappiano
sfruttare le possibili sinergie che si possono attivare, in modo che il peso del salone a livello di mercato si faccia sentire con
maggiore concretezza…
Claudio Bugari
SISME
La fiera quest’anno è stata davvero soddisfacente, anche se abbiamo notato un
grande divario tra l’affluenza di sabato e
domenica e la modesta quantità di accessi
nelle giornate di venerdì e lunedì. Forse varrebbe la pena di pensare a qualche evento
legato ad esempio ai biglietti, a qualche iniziativa musicale capace di richiamare il pubblico anche nelle giornate meno “gettonate”. Non dovrebbe essere difficile trovare
artisti di un certo calibro
disponibili ad esibirsi,
anche se mi rendo conto che possono presentarsi importanti problemi di budget…
Occorrerebbe
poi
coinvolgere maggiormente i rivenditori,
anche considerando
che il Disma Music
Show è una vetrina più per il pubblico che
per il trade. Perché non chiedere ai rivenditori di essere un tramite per organizzare
gruppi in visita alla fiera? Forse basterebbero poche idee come questa, insieme a
un irrinunciabile ricompattamento del settore, per offrire il giusto rilancio all’appuntamento di Rimini.
Anche alcuni aspetti organizzativi vanno rivisti. Noi, come molti altri, abbiamo investi-
to in cabine acustiche e spazio espositivo
libero, dove la presenza era statica, senza
suoni, e dove avrebbe dovuto essere possibile condurre tranquilli colloqui di lavoro.
Ma molti altri espositori non hanno adottato questa politica, e, nella necessità di dimostrare i loro apparecchi, hanno prodotto
un volume acustico spesso insopportabile,
che impediva ai vicini di stand di lavorare
serenamente. Credo che sia materia da regolamentare per le prossime edizioni.
Marco Volonté
CARISCH
Come Carisch devo dire che il riscontro di
Rimini è stato decisamente positivo, sia a
livello di pubblico generico che di rivenditori. Abbiamo visto anche molti insegnanti, soprattutto giovani, che si interessavano sull’evoluzione dell’editoria didattica:
e questo è molto positivo. Per la maggior
parte gli insegnanti provenivano però da
aree limitrofe a Rimini, come buona parte
del pubblico. Questo mette in evidenza la
caratteristica molto “locale” del salone riminese. Forse occorre fare qualcosa in più,
organizzare eventi e avvenimenti di maggior
respiro per renderlo un po’ più “nazionale”,
motivando rivenditori e operatori, soprattutto, a rischiare una visita anche da lontano.
A quel punto credo che nessuno avrebbe altro da obiettare.
Claudio Formisano
MASTER
MUSIC
Il mio commento non può essere che positivo. Da quello che mi risulta,
i visitatori hanno eguagliato
l’affluenza dello
scorso anno, nonostante la guerra in atto, nonostante le date lontane da ponti festivi e nonostante
lo sciopero dei treni nel week-end. E
trovo che questa
fiducia dimostrata
dagli appassionati sia in sé un dato molto
positivo. Abbiamo lavorato un po’ meglio, e
anche gli organizzatori di Rimini Fiera hanno
certamente fatto passi avanti a livello organizzativo, anche se ciascuno può esprimere
una serie di critiche che consentiranno di
migliorare ancora il prossimo anno.
Anche il Teatro Live mi pare abbia funzio-
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
Fiera & Mercato
nato meglio, quest’anno. Ma mi sembra
giusto spendere una parola di commento
anche per Scuola Musicafestival: quest’anno è stato un autentico capolavoro, il fiore
all’occhiello dell’appuntamento riminese. E
non solo per la straordinaria serata finale,
con le migliaia di persone assiepate a commuoversi di fronte a una superba orchestra
di ragazzi preparati e attenti. Ma anche per
l’andirivieni di decine di scolaresche attente, e per tutto il lavoro preparatorio che ha
portato a queste finali, coinvolgendo centinaia di scuole e, quest’anno, anche decine
di rivenditori.
Tutti questi appassionati sono i nostri clienti, di oggi e di domani. Ed è fin troppo facile
commentare le assenze così chiacchierate
dicendo che come settore ci stiamo facendo del male da soli. A mio parere il “mercato”, quello vero, dovrebbe essere al di sopra delle polemichette di bottega e delle ripicche personali. Mi auguro una maturazione, da conquistare in tempi brevi!
Questo aspetto dell’esserci o del non esserci è stato un po’ il tema conduttore per
molti. Che ha causato un po’ di disagio
nel pubblico: c’è stata insoddisfazione infatti in chi si aspettava da quella che si
presenta come la rassegna italiana di riferimento un’offerta completa, e non ha
trovato tutti i prodotti che cercava. Trovo
che alcune scelte riduttive rivelino una
mentalità un po’ corporativa e un po’ miope, che alla fine danneggia l’intero mercato. Il prossimo anno, in concomitanza
con il SIB, mi auguro che si manifesti un
cambiamento di mentalità, che nasca un
atteggiamento veramente positivo e collaborativo e che, finalmente, non manchi
nessuno.
Roberto Ferrari
RCF
MACKIE DESIGNS
Di natura sono ottimista, e al termine di
questa edizione posso dire di avere riconosciuto il “bicchiere mezzo pieno”, anche se a sentire le voci della vigilia sembrava dovessimo aspettarci una vera débacle.
Sono invece soddisfattissimo.
Il pubblico è venuto, al punto che abbiamo praticamente esaurito tutti i depliant
predisposti (e pensavamo di averne preparati molti più del necessario).
È valsa davvero la pena di essere stati a
Rimini quest’anno!
Stefano Pizzichini
STEFY
LINE
Col senno di poi, devo riconoscere che la
fiera è andata bene, per me. Forse anche
per la posizione, particolarmente positiva
quest’anno, forse perché ero il solo vero
rappresentante della mia merceologia…
Ma questo non muta il mio giudizio sul salone, che a mio parere deve cambiare. Detto
senza mezzi termini, secondo me il mercato italiano, un salone così, a questi costi,
non se lo può permettere. Rimane poi la
questione del prossimo anno, in concomitanza con il SIB. Ma qui sospendo il giudizio, aspetto di avere le idee chiare prima di
prendere decisioni in merito…
Giorgio Masetti
M. CASALE
BAUER
Come Casale Bauer siamo sicuramente soddisfatti dell’andamento del Disma
Music Show 2003. Più visitatori dello
scorso anno, con gente interessata e attenta, e con un numero di rivenditori che
consideriamo soddisfacente. Certo, questa edizione è nata sotto auspici un po’
controversi, ma dopo il suo svolgimento
posso dire che gli esiti sono stati positivi, che il pubblico ha risposto bene e che
è molto meglio esserci stati, che non esserci stati.
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
5
Musica & Scuola
Musica e Scuola di base:
un investimento culturale
di Cristiano Cameroni
La riforma scolastica voluta dal Ministro Letizia Moratti schiude alcuni
spiragli all’insegnamento della musica nella Scuola Pubblica.
Che, nell’ottica dell’autonomia amministrativa, si possono trasformare in
importanti occasioni di marketing culturale…
F
are musica a scuola. Questo, per anni, è stato il grido, lo stimolo che con forza
e costanza Dismamusica ha rivolto al
mondo politico italiano. Una sollecitazione importante, sostenuta dalla
consapevolezza dell’altissimo valore
culturale della Musica. Una sollecitazione che oggi, a fronte di progressivi
“passi avanti” compiuti sotto l’egida
dei vari ministri che si sono succeduti negli uffici della Pubblica Istruzione, trova finalmente una attuazione
concreta.
Al di là dei…
problemi
Naturalmente, questo non significa
che, a partire dal prossimo anno,
ogni scuola elementare d’Italia avrà
in organico un insegnante di musica, anche perché, al di là dei regolamenti attuativi e dei buoni propositi
del mondo politico, sussistono delle
difficoltà strutturali che impediscono
l’affermarsi di una trasformazione radicale dello stato attuale. Per rendere
tutto questo possibile occorrerebbe
retribuire un numero impressionante
di docenti specializzati, con un esborso evidentemente troppo alto per le
casse dello Stato. Fra l’altro, la filosofia di base della Riforma è quella
di tornare alla figura della Maestra
unica...
Proprio per questo, il Ministero richiederà alle scuole l’attivazione di percorsi didattici aggiuntivi (che possono
interessare diverse discipline) interpellando specialisti esterni in qualità
di docenti.
Una fra tante
Nell’ambito di questo orizzonte, la
musica rappresenta una delle scelte possibili: di fatto, insegnanti e dirigenti hanno facoltà di scegliere fra
progetti didattici mirati allo sviluppo
delle facoltà motorie, della conoscenza della lingua italiana, dell’arte, della matematica, delle scienze naturali
6
garanzie di qualità, vengono incaricati
dello svolgimento dei percorsi didattici prescelti (musica inclusa).
Un’occasione
importante
e della musica. L’ingresso delle Sette
Note avviene quindi ancora in modo
“facoltativo”, legato com’è alle scelte del Corpo Docenti. Senza dire che,
spesso, la decisione di adottare un
percorso didattico musicale dipende
dalla possibilità della scuola di raggiungere insegnanti competenti e
qualificati: un fatto che, come è facile
immaginare, si verifica con maggiore
frequenza per quanto riguarda le materie scientifiche e letterarie. Infatti,
se i percorsi didattici alternativi legati
a lingua italiana e matematica possono essere “coperti” dagli insegnanti
già in forza agli istituti anche in assenza di contributi statali (basta a volte una riorganizzazione del monte ore
lavorativo del corpo docente), lo stesso non si può dire per la realizzazione
di progetti didattici musicali, che, in
assenza di insegnanti interni qualificati, devono essere affidati a figure
esterne, con conseguente necessità
di disporre di fondi dedicati.
Grazie ai Comuni
In questi casi, come si può facilmente intuire, la scelta di un percorso
didattico musicale potrebbe essere
preclusa per motivi economici… fortunatamente, però, le scuole vengono spesso aiutate dai Comuni, che,
attraverso il capitolo di spesa intitolato al “Diritto allo studio”, garantiscono la disponibilità economica per la
realizzazione dei progetti didattici. Da
questo portafoglio di spesa, che deriva dall’applicazione di una percentuale fissa agli introiti delle tasse comunali, vengono ricavati i fondi per il pagamento dei cosiddetti “specialisti”
che, a fronte della presentazione di
Come si può arguire da quanto precede, i meccanismi che regolano
l’ingresso della musica nella scuola di base sono piuttosto complessi
e particolarmente delicati. Ma, al di
là delle difficoltà burocratiche che si
possono incontrare, questa è davvero un’occasione di primissimo piano
per
portare l’enorme
pubblico rappresentato
dagli studenti di tutta Italia a contatto
con l’affascinante mondo
della musica.
I primi dati raccolti a fronte della realizzazione dei primi percorsi didattici
musicali (chi scrive ne ha portati a
termine dodici nel corso degli ultimi
cinque mesi) dimostrano chiaramente una forte impennata dell’interesse
nei confronti dello studio di uno strumento musicale a fronte del completamento di un percorso didattico di
sole dieci ore. In molte classi, infatti, diversi alunni hanno chiesto e ottenuto dai propri genitori l’iscrizione
ad un corso musicale e l’acquisto di
uno strumento per lo studio. Il dato
è ancora più interessante se si considera il tipo di interesse dimostrato,
che non riguarda uno strumento musicale in particolare, ma una serie di
strumenti musicali del tutto diversi –e
distanti– fra loro, a riprova del fatto
che un’azione ad ampio spettro tende
a sensibilizzare un rapporto personale con la musica. È quindi particolarmente evidente, anche alla luce di dati ancora empirici e raccolti con una
certa approssimazione, che la promozione di progetti didattici a tema mu-
sicale nella scuola di base porta sicuramente ad una ricaduta positiva (e
immediata) in termini di investimenti
musicali da parte degli studenti e delle famiglie.
Marketing
culturale
Alla luce di tutto questo, credo che
tutti gli attori del mondo musicale (vale a dire scuole, ma anche produttori,
distributori e rivenditori) dovrebbero
impegnarsi con vivacità per promuovere in tutti i modi possibili l’adozione
di percorsi didattici musicali nella
scuola di base. Occorre
muoversi con
rapidità, portando avanti
le (sacrosante) istanze
culturali della musica negli ambienti
politici, economici, sociali anche e soprattutto a livello locale. Occorre agire
di concerto con le istituzioni musicali
diffuse sul territorio (come le Scuole
di Musica, civiche o private che siano) perché propongano progetti didattici credibili alle dirigenze scolastiche
di tutto il Paese. Occorre sensibilizzare l’utenza finale (le famiglie, ma
soprattutto gli insegnanti e i presidi)
affinché comprendano l’importanza
di un investimento culturale che non
può più essere rimandato.
Quello che si può fare è anche legato
all’idea di scuola. Occorre far capire
alle famiglie che le scuole che sono
in grado di offrire percorsi formativi e
didattici musicali sono scuole di alto
profilo, qualificate e sensibili ai percorsi formativi più attenti alla valorizzazione della persona.
E se è vero che l’Italia, non solo il
mercato degli strumenti e delle edizioni musicali, ha bisogno che si faccia musica, è opportuno partire proprio da qui: dalla scuola.
Ringraziamo per la consulenza il
Maestro Fulvio Brambilla, Docente di Elementi di Composizione
nella Didattica della Musica presso il Conservatorio di Como e Direttore della Civica Scuola di Musica di Desio.
Una piazza per
una canzone
Il 7 giugno scorso, a Gatteo
a Mare (FO), è stata inaugurata Piazza Romagna Mia. In
altre parole, per la prima volta nella storia della toponomastica italiana il titolo di
una canzone viene utilizzato
per intitolare una piazza.
L’ex-piazza Anita Garibaldi
della località balneare romagnola, ornata di alberi e
attrezzata per un gradevole
ed elegante passeggio, ha
cambiato nome per onorare
la memoria di Secondo Casadei, l’autore romagnolo che
debuttò nel 1928 proprio
a Gatteo a Mare con il suo
sestetto. Si trattava dell’inizio della storia dell’Orchestra Casadei, che da 75 anni
(con le successive gestioni
di Raoul e Mirko) è un punto
di riferimento per la musica
popolare italiana.
Romagna Mia è uno dei pezzi più gettonati tra le canzoni degli autori italiani: scritta
nel 1954 da Secondo Casadei proprio a Gatteo a Mare,
si appresta a compiere i 50
anni di vita con l’invidiabile
primato di vendita di oltre
cinque milioni di copie di dischi venduti e con la costante presenza tra le vette delle
speciali classifiche SIAE per
le esecuzioni dal vivo.
Fonti:
Edizioni Musicali Casadei Sonora
Comune di Gatteo a Mare
Gatteo a Mare - Panorama
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
Notizie dall’Italia
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
Incredibile, ma vero. Un delinquente di mezza tacca, tale Massimiliano
Magrì di ventitre anni, ha strappato di
mano il clarinetto ad uno dei ragazzi del Corpo Musicale di Riesi (in Sicilia), che sfilava per la processione
pasquale, e si è dileguato correndo a
perdifiato con lo strumento in mano.
Il valore del furto era davvero irrisorio, visto che il clarinetto altro non era
che un modello da studio, ma era uno
strumento al quale il giovanissimo
strumentista era molto legato, perché
con esso esprimeva la sua passione
per la musica e perché attraverso di
esso faceva parte di un gruppo che
aveva forti legami. Facile immaginare
il parapiglia che si è scatenato subito
dopo il fattaccio: sospesi i festeggiamenti, interrotta la processione, rovinata la festa popolare, altro non rimaneva che cercare di capire il perché di
quell’autentica cattiveria, cercando di
fermare allo stesso tempo i giustificati singhiozzi del derubato.
Calmate le lacrime, il clarinettista in
erba ha però voluto avvertire le forze dell’ordine, che in capo a un paio
d’ore hanno recuperato lo strumento
e tratto in arresto lo scippatore.
L’episodio, riportato da vari giornali verso la fine dello scorso mese
di aprile, ha il sapore dell’assurdo
e del grottesco: una bravata di cui
non si capisce né il significato (perché prendersela con un ragazzino?),
né la finalità reale (che valore può
avere uno strumentino da banda come quel clarinetto sul mercato dei
ricettatori?). Tanto più che, essendo del luogo, il giovinastro è stato
subito riconosciuto da molti tra i
presenti che si assiepavano lungo
le vie per assistere alla sfilata della banda.
��������������
������������
��������
����������������������������������������������������������
�������������������������������������������������������
������ ������� �� ��� ������� ��� ������� ��� ����� ����������� ���� ��
������ ����������� ��� ���������� ��� ����� ���������������� ����� �����
�������������������������������������������������������������������
����������������������������������������������������������������
������������������������������������������������������������������
�����������������������������������������������������������������
��� ������� ���� ������ ������ ��������� ������ ��� �������� ������������
���������������������������������������������������������������
������ ������� ���� �������� ��� ����������� ������ ������ ����������� ��
�������������������������������������
����������������������������������
���������������������������
�����������������������
�����������
�������������������������������������������������
��������������������������������������
���������������������������������������������
������������������������������������������
����������������������������������
�����������
È scomparso lo scorso maggio il Maestro Luciano Berio,
uno dei più grandi e
più fecondi compositori del Novecento,
figura di spicco nel
panorama musicale
non solo italiano ma anche e soprattutto internazionale.
Nato a Oneglia nel 1925, Berio iniziò a vivere nella musica fin dall’infanzia: il nonno suonava l’organo e il
padre, che fu il suo primo insegnante, aveva studiato Composizione a
Milano.
E fu proprio a Milano, al Conservatorio Giuseppe Verdi, che anche Luciano compì i suoi studi in Composizione e in Direzione d’orchestra. Nella sua formazione figurano maestri
come Dallapiccola, Maderna (con
cui nel ‘54 fondò alla Rai lo Studio di Fonologia, di cui assunse la
direzione fino al 1959), Pousseur,
Stockhausen.
Nel 1956 diede il via a Incontri musicali, i quaderni internazionali di
musica contemporanea di cui fu direttore.
Insegnò a Colonia, Darmstadt, alla
Summer School di Darlington, alla
Julliard School di New York, ad Harvard, a Tanglewood, all’Ircam (Institut de Recherche et Coordination
Acoustique/Musique) di Parigi, del
quale fondò una sede a Milano.
Sempre nel capoluogo lombardo
avviò nel 1987 l’istituto di ricerca
“Tempo Reale”.
Vivace e curiosissimo, si impegnò
nella ricerca musicale in ogni campo
–dalla musica da camera al teatro
musicale, dalla musica elettronica
alla ricerca sulle sonorità della voce, dal jazz al folklore– fino a esserne considerato come uno dei massimi esponenti. Tra i primi in Italia ad
essersi dedicato alla musica elettronica, Berio è stato uno dei maggiori
esponenti dell’avanguardia internazionale. Nel 1995 la Biennale di Venezia gli assegnò il Leone d’oro alla
carriera e nel 1996 la Japan Art Association il Praemium Imperiale.
Il Maestro Luciano Berio ha diretto le principali orchestre in Europa,
in America, in Israele e in Giappone e ha scritto alcune centinaia di
composizioni per diverse formazioni orchestrali, da camera e vocali.
Tra le sue opere ricordiamo La vera
storia e Re in ascolto su testi di Italo Calvino, Chamber music su testi
di Joyce, Visage, Folk Songs, Outis,
Opera, Linea and Points, Coro.
Dal settembre del 2000 ricoprì la carica di Presidente e di Sovrintendente all’Accademia di Santa Cecilia di
Roma, e proprio da questa posizione portò a compimento la costruzione della maestosa struttura del nuovo Auditorium di Roma, cui conferì il
nome di “Parco della Musica”.
Ruba un clarinetto mentre sfila la banda
�����������
dal sito dell’Accademia Musicale di Santa Cecilia. REUTERS/Ho
Addio a Luciano
Berio
������������������������
������������������������������������������������
������������������������������������������
����������������������������������
�������������������������
��������
����������������������������������������
�����������������������������������������
��������������������������������
��������������������������
��������������������������������������������
�������������������������������������������
���������������������������������������������
����������������������������������
7
Dalla Stampa
Leggendo qua e là...
a cura di Silvana Antonioli
Se la musica leggera e i suoi big regnano spesso sovrani sulle pagine della stampa, non
si può dire altrettanto per gli strumenti musicali, per le iniziative a carattere musicale,
per le attività e i progetti associati al fare musica. Chi cerca, però, trova...
A ogni film la sua musica
Il numero di maggio del mensile Madre dedica un’intera pagina
alla memoria di Mario Nascimbene, scomparso lo scorso anno,
definendolo il più originale dei compositori italiani per il cinema
sin dai primi anni’50, quando, fermamente convinto che ogni film
dovesse avere la sua musica, iniziò a inserire negli spartiti musicali ticchettii di macchina da scrivere (Roma ore 11) o campanelli
di bicicletta (Cronaca di un delitto), scacciapensieri (Storia di Caterina, Gli italiani si voltano), corni di cartone (Alessandro il Grande) o effetti pioggia (La contessa scalza).
Alberto Pesce scrive che Nascimbene “rifiutò di adattarsi alle
convenzioni, a quella che lui stesso definiva la nutella musicale
spalmata sulle immagini con sviolinate romanticheggianti o pieni orchestrali” e che “con inesausta ricerca e sperimentazione,
amava inventare i suoni più adatti, magari ricercando sfiziosamente gli strumenti più strani: il bouzuchi greco, lo shofar ebraico, il bansuri indiano, o le commistioni sonore più fantasiose come le riverberazioni a varie velocità (…) con
soluzioni ardite, controcorrente, come la totale soppressione, nel Processo di Verona, di
dialoghi e rumori per lasciar posto nella finale
scena della fucilazione dei gerarchi fascisti solo al distorto, agghiacciante effetto
realistico di una cinepresa
manuale”.
Musica classica per mamme in attesa
Il giornale di attualità per i bambini Popotus,
sempre molto attento a richiamare l’attenzione dei suoi piccoli lettori sugli eventi legati alla
musica, segnala (12 aprile) che per il prossimo
anno l’Accademia di Santa Cecilia di Roma ha
inserito nel proprio programma una serie di concerti di musica classica che si terranno presso
il suo Auditorium per le mamme in attesa.
“L’iniziativa parte dal presupposto che la musica rilassi e insieme stimoli il cervello di mam-
ma e bebè”, scrive
Popotus,
aggiungendo: “I concerti prevedono, oltre
alla musica, il contatto con gli strumenti, per migliorare la percezione delle vibrazioni, che vengono
trasmesse al piccino nel pancione di mamma.
Applausi!”.
ENPALS non più obbligatoria?
Musica contro
il lavoro nero
L’Adige di sabato 24 maggio segnala che
il Giudice del Lavoro di Trento ha emesso
Il settimanale varesino Luun’importante sentenza in merito alla conce segnala una singolare
troversa questione dell’agibilità ENPALS rispondendo finalmente a
“tre giorni” svoltasi a Vareun interrogativo finora irrisolto: è giusto che gli artisti che si esibise dal 16 al 18 maggio alscono saltuariamente rischino di andare incontro a sanzioni se privi
l’insegna dello slogan “Vadi agibilità ENPALS?
rese vuole cambiare musiA originare la causa, scrive L’Adige, è stata la solerzia dei funzionaca” per sensibilizzare ad
ri del Servizio Lavoro della Provincia autonoma di Trento, che il 28
un’alleanza tra etica ed econovembre 2000 inviò un’ingiunzione di pagamento alla Produzioni
nomia non solo attraverso il
Cipiesse di Brescia, ditta fornitrice di impianti luce e di service audibattito, ma anche con la
dio: “Motivo? Aver fatto esibire gruppi musicali
proposta di ampi momenti
sprovvisti di agibilità ENPALS pur essendo lavodedicati alla musica.
ratori dello spettacolo”. Il titolare avrebbe dovuIl programma, che ha voluto pagare quasi undici milioni di vecchie lire, ma
to essere un’occasione per
ha presentato ricorso e ha vinto.
affermare il diritto di impre“I lavoratori dello spettacolo in senso tecnico da
sa e di lavoro e per contraassicurare
obbligatoriamente
presso
l’ENPALS,
stare abusivismo, lavoro irdi portarsi in
scrive il magistrato in sentenza, sono soltanto
regolare e sfruttamento del
tasca – con
coloro che stabilmente, professionalmente, anlavoro minorile, prevedeva
l’inseparabicorché in compiti ausiliari, sono impiegati per
un concerto dell’Orchestra
le strumento
svolgere
attività
essenzialmente
destinate
alla
Giovanile di Varese, forma– un po’ di vorealizzazione di spettacoli. Tutti gli altri, e qui il
ta da studenti delle scuole
ce della Patria. E poi le mondine (l’armogiudice è molto chiaro, sono musicisti dilettanmedie inferiori e superiori
nica è la colonna sonora di Riso amati, persone che, unicamente per diletto, si offroe, nella giornata conclusiva
ro), la Resistenza, gli alpini (il modello
no
occasionalmente
per
suonare
in
un
locale
o
di domenica 18, dapprima,
creato dalla Hohner appositamente per
in una manifestazione”, riporta il quotidiano ina metà pomeriggio, l’esibiil mercato italiano era chiamato appundipendente del Trentino Alto Adige, e aggiunge
zione di una banda musicato Bravi alpini) e gli alpinisti nei rifugi, i
che il giudice va oltre nella sua sentenza, punle in ogni spazio, piazza e
gitanti in corriera, i pastori, i minatori, i
tualizzando:
“Fanno
bene
ad
avere
un’altra
occucortile del centro cittadino,
cantautori…”.
pazione, questi suonatori, dato che l’attività di
e poi, verso sera, un conBenché all’estero conti numerosi virtuomusicista non permetterebbe loro di vivere”.
certo d’insieme, nella censi e intere orchestre, in Italia il piccotrale piazza della Repubblilo strumento adatto ad ogni repertorio
ca, di tutti i corpi musicali
sembra non godere oggi di molti favori:
già presenti all’evento.
“Il concorso internazionale per armonicisti di Pavia è durato solo fino agli anni Cinquanta. La Carloni, che per mezI viaggi del 29 maggio, supplemento del quotidiano La Repubblica, dedica un lunzo secolo a Stradella ha fabbricato i più
go servizio a quella che viene presentata come una “vera e propria università della
prestigiosi modelli nazionali, ha chiuso
musica leggera”: il Cet (Centro Europeo di Toscolano) voluto da Giulio Rapetti (in arnel 1973. Ora la sùneta”, conclude Rote Mogol) dodici anni fa nella Tenuta dei Ciclamini (in provincia di Terni). Il Cet, nato
berto Beretta, “lancia dalla Val Gandino
come scuola di alto perfezionamento musicale, è luogo “dove generazioni diverse e
il segnale di riscossa”.
talenti vari si incontrano per scambiare esperienze ed entusiasmi”, scrive I viaggi, e
fino a oggi “ha diplomato” ottocento ragazzi, tra autori, compositori, interpreti, arrangiatori, compositori di musica da film, tecnici del suono.
Primo festival internazionale
dell’armonica a bocca
Il quotidiano Avvenire ha dedicato praticamente un’intera pagina al primo Festival internazionale dell’armonica a bocca
svoltosi tra maggio e giugno a Gandino,
in provincia di Bergamo.
Nel pezzo di presentazione dell’iniziativa, Roberto Beretta fornisce interessanti notizie su quello che viene definito lo
strumento più diffuso del mondo, ricordando che fu inventato dal sedicenne
Christian Buschmann nel 1821 e perfezionato dall’orologiaio Christian Messner: “tedeschi ambedue”, scrive Beretta, “come tedesca è la fabbrica monopolista del settore, la Hohner”, che agli
inizi del secolo scorso aveva una produzione annua di 7 milioni di strumenti, salita a 25 nel 1930, ma oggi scesa a 2
milioni.
“L’umile scatoletta ad ance”, sottolinea
Roberto Beretta segnalando anche il volume L’armonica a bocca: il violino dei
poveri di Fabrizio Poggi, “ha accompagnato i momenti critici della storia nazionale: dalla Grande Guerra (dove risuonava nelle opposte trincee) all’epopea degli emigranti, ognuno dei quali cercava
8
L’università della musica
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
Scuola Musicafestival
Avreste dovuto esserci...
di Vittorio Gallarotti
Probabilmente non riuscirò a trasmettervi l’emozione che ho avuto
assistendo alla serata finale di Scuola Musicafestival. Ma potrò almeno
dire che, se non siete venuti ad assistere, avete certamente perso
qualcosa di importante.
Cronaca e progetti
niele, a Filippo Dacco’ e ai Pooh), e del grande
entusiasmo scatenato proprio dai Pooh, che
hanno cantato con i ragazzi Chi fermerà la musica, pezzo coinvolgente e certamente beneau-
foto danilo cocchi
gurante per l’intero nostro mercato. Ma toglierei spazio all’emozione dei ragazzi che suonano
con gli occhi fissi sul Maestro, chi con un oboe,
chi con l’arpa, chi invece con i legnetti, la chitarra, il sax o una serie di percussioni povere,
ottenute dal guscio di un cocco o dalla paziente raccolta di sassolini levigati.
la scelta dei pezzi, degli strumenti, nei preascolti, nei piccoli saggi. I ragazzi si sono preparati a casa, seguiti da fratelli, vicini, amici
e, naturalmente, dai genitori. E poi, dopo aver
superato le preselezioni (che hanno consentito
a tutti, anche agli esclusi, di suonare davanti a
un pubblico) hanno dato vita ad altre esibizioni
in fiera (in tre intensi giorni di partecipazione)
culminate nel Concertone finale.
E non vi sembra che tutto questo valga almeno
la pena di essere vissuto dal vivo? Io, con un
po’ di mestiere, cerco di raccontarvelo, ma con
un preciso intento. Quello di ingolosirvi.
L’importanza di esserci
Qualcosa di grande
Tutti insieme hanno fatto qualcosa di grande,
di importante e di molto, molto convincente.
Se ci pensate, per circa sei o sette mesi tutte
queste scuole, insieme a molte altre, si sono preparate con costanza
e con speranza.
Hanno coinvolto
famiglie, rivenditori e insegnanti nel-
Rivenditori, insegnanti, commessi e addetti ai
lavori dovrebbero conoscere più da vicino questi avvenimenti. Dovrebbero (e lo possono fare) mettere in gioco il loro ruolo abituale per
sollecitare le scuole che conoscono e con le
quali collaborano a partecipare attivamente a
una manifestazione che stanno cominciando
a invidiarci anche
all’estero.
Dovrebbero poi pretendere di poter vedere (o rivedere)
il tutto alla televisione, che invece
sta facendo un po’
foto danilo cocchi
Gianluigi Pezzera ha davvero esagerato, quest’anno. Ha fatto apparire Maria Teresa Ruta
al centro dell’immenso palco come scaturita
da un’astronave (con uno spolverino di lamé
d’oro che ha preso corpo all’interno di una nuvola di fumo). Ha “stupito” tutti i presenti con
un video scoppiettante (nel vero senso del termine) a volumi fragorosi che però stentavano
a coprire l’urlo di gioia dei ragazzi che via via si
riconoscevano negli spezzoni di filmati monta-
ti ad arte. Ha saputo calibrare i tempi in modo
che anche le premiazioni (di solito tra il barboso e il noioso) scivolassero via tra gli applausi
convinti dei presenti, e ha portato al culmine
dell’attesa tutti gli animi.
Poi, si è fatto silenzio.
E allora, 1.350 strumentisti in erba hanno
cominciato a
suonare riproponendo le cinque note del tema
musicale “Incontri Ravvicinati del terzo tipo”,
opportunamente rivisitate e rielaborate in un
pezzo musicale nuovo e
incalzante. E il silenzio, tenuto per l’intera esecuzione, è
esploso in un boato di applausi e di
voci, che hanno chiesto (e ottenuto) il lungo,
intenso bis dell’intero pezzo.
Dovrei anche parlarvi delle premiazioni che si
sono svolte prima del concerto (il premio Musica è Vita è andato quest’anno a Giuseppe
Loveri, storico rivenditore di Napoli, a Pino Dafoto danilo cocchi
I
mmaginate una marea di bambini con
il cappellino, la maglietta bianca e uno
strumento in mano. E immaginate una
altrettanto vasta marea di genitori, con le macchine digitali, gli occhi lucidi e la voglia matta
di disobbedire all’arcigno servizio d’ordine pur
di cogliere un primo piano della loro “creatura” alle prese con un concerto da Guinness
dei primati.
Ed ora immaginate tutto questo
nella magica atmosfera di
un’attesa festosa e partecipata, con personaggi
di grido che cercano di
sottrarsi all’abbraccio
della folla (e mi riferisco
ai Pooh, visibilmente presi d’assalto dai soliti cacciatori di autografi), con insegnanti preoccupati di non perdere gli elementi del loro gruppo, con direttore e autore
che scaricano la tensione sfregando le mani
e cercando di ripassare mentalmente tutti i
passaggi.
Ebbene, non avete ancora cominciato ad assaporare nemmeno un assaggio del frutto succoso che è stato Scuola Musicafestival 2003,
a Rimini.
10
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
foto danilo cocchi
Scuola Musicafestival
orecchie da mercante (nel senso vero del termine) alle sollecitazioni che i vari Uffici Stampa hanno rivolto per suscitare la voglia di offrire a un pubblico ben più vasto l’emozione
di questi ragazzi che suonano per la gioia di
esprimersi…
Ora faccio punto. Ho esaurito lo spazio a mia
disposizione e la vena descrittiva di chi usa la
carta per parlare del suono. Ma prima di chiudere voglio rinnovare l’invito a tutti i lettori di
Dismamusica Magazine a rischiare, il prossimo anno, un viaggio a Rimini.
Sarà una domenica sera anche nel 2004.
E sarà una domenica sera certamente da ricordare a lungo.
Sotto l’occhio dei
riflettori
Anche la stampa generalista ha guardato a Scuola Musicafestival con interesse e curiosità. La fotografia qui sopra raffigura la prima delle pagine che
il settimanale Oggi ha dedicato alla
grande kermesse di Scuola Musicafestival nell’uscita del 30 aprile 2003.
L’articolo, che commentava fra l’altro
i risultati dell’iniziativa Salva la Musica, è un segno di attenzione che sottolinea ancora una volta l’importanza
di manifestazioni come questa e che
incoraggia a continuare nel cammino
intrapreso.
Jean-Pierre Olivas
Quando mi ha chiamato Luigi Tronci, anima della UFIP e grande amico di “Giampiero”, e mi ha detto dell’incidente, ho fatto fatica a capire.
Mi ha detto che pochi giorni prima, il
30 maggio, c’era stato uno schianto
su una strada vicino a Brembate. E il
cuore di “Giampiero” aveva cessato di
battere.
Ci eravamo sentiti poche settimane fa
con Jean-Pierre, e la voce era quella
grintosa di sempre. Era pieno di progetti e felice di aver ritrovato la salute,
dopo gli esiti di un precedente incidente causato da un improvviso malore.
Abbiamo ricordato insieme, per alcuni
attimi, l’avventura di Viva i Giovani: la
manifestazione da lui ideata per spronare i ragazzi a suonare e a coinvolgersi con la musica, manifestazione che
per alcuni anni, a metà degli anni ’80,
ha infiammato le calde giornate del
SIM di Milano. E ci eravamo salutati
con la promessa di immaginare nuovi
possibili sviluppi di quell’avventura.
Ma Jean Pierre ora è in un “altrove” da
cui non si ritorna. Noi ne ricordiamo,
in queste poche righe, la generosità e l’irruenza, la passione per la batteria e le percussioni, e per la musica suonata con convinzione. Ne ricordiamo la voglia di gettarsi anche oltre i propri limiti pur di costruire qualcosa di nuovo e di esaltante…
Uno schianto, abbiamo detto, e il suo cuore ha cessato di battere. Ci stringiamo ai
suoi figli e ai suoi amici nel ricordo, e gli rivolgiamo qualcosa di differente dal minuto di silenzio che si tributa a chi ci lascia.
A lui vorremmo dedicare un fragoroso e intenso rullo di tamburi.
Gianni Cameroni
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
11
Vita dell’Associazione
Insieme per il Futuro
Per la seconda volta il settore degli strumenti e delle edizioni musicali
si è dato convegno per riflettere su problematiche comuni e per ribadire
con forza la volontà di costituire un tavolo di lavoro permanente capace
di coinvolgere tutte le componenti del mercato, e capace soprattutto di
promuovere una serie di iniziative atte a migliorare i rapporti di filiera e a
rendere più efficace il lavoro di sensibilizzazione e di crescita dei clienti
finali reali e potenziali.
I
lavori si sono svolti a Rimini lo scorso
gennaio (26 e 27), con il coinvolgimento
di alcuni relatori specializzati, che hanno
offerto ai convenuti importanti riflessioni su vari
aspetti del mercato: Andrea Arnaldi, segretario
dell’associazione Dismamusica, ha parlato delle opportunità e dei problemi derivanti dall’applicazione della nuova Garanzia Comunitaria
sui prodotti venduti; Fernando Delogu, Direttore
Marketing di Bartolini Spa, ha affrontato il tema
dei rapporti tra distribuzione e dettaglio dal punto di vista della logistica; Giorgio Poggiani, avvocato dello studio legale Bianchi e Associati, ha
invece trattato dei vincoli e dei vantaggi della
distribuzione selettiva.
Ha chiuso la serie di relazioni Gianluigi Pezzera, che, nella sua veste di coordinatore
del vasto progetto Scuola Musicafestival,
ha trattato il tema della promozione del fare musica.
Relatori e
pubblico
Se per quanto riguarda le tematiche delle relazioni vi rimandiamo agli Atti del convegno (disponibili sul sito
www.dismamusica.it in formato Acrobat o richiedibili all’Associazione dietro la
corresponsione di un contributo simbolico per stampa e
Music China:
appuntamento a Shanghai in ottobre
Oltre 230 espositori di 16 Paesi hanno confermato finora la loro presenza
alla seconda Music China, in calendario a Shanghai dal 15 al 18 ottobre.
Sono annunciate numerose collettive nazionali (Cina, Germania, Italia,
Taiwan, Regno Unito e USA) e altri
gruppi provenienti da Francia e Spagna.
Tra i leader di mercato che espongono per la prima volta figurano Yamaha
e Young Chang. Tra gli espositori che
“tornano” a Shanghai ci sono altri nomi di prestigio quali Steinway & Sons,
Warwick o Fazioli.
Per animare la manifestazione è previsto un fitto programma di eventi collaterali: un concorso di pianoforte, violino e guzheng per i bambini, un concorso per DJ, concerti vocali e strumentali con la presenza di artisti di tutto il
mondo, visite guidate ad accademie e
12
istituti musicali per espositori, giornalisti e VIP.
Music China, organizzata congiuntamente dalla Fiera di Francoforte, dalla
INTEX di Shanghai e dall’Associazione
Cinese degli Strumenti Musicali (CMIA),
sarà affiancata quest’anno anche dalla
ProLight+Sound, dove esporranno produttori di impianti per il broadcasting,
la registrazione e l’illuminazione, di tecnologie al laser ed effetti speciali per
l’industria dell’intrattenimento, di hardware e software per l’illuminazione e le
applicazioni audio.
Messe Frankfurt
Tel. 02 8807781
Milano
Fax: 02 72008053
spedizione), vogliamo però sottolineare qui il vivace dibattito che le relazioni stesse hanno suscitato e che di fatto ha riempito l’intera seconda giornata di lavori.
Importanti le considerazioni di Giampaolo Tomassone, vicepresidente dell’Associazione
Musica!, il quale ha sottolineato (con un po’
di amaro in bocca) la bassa partecipazione dei
rivenditori a questo secondo Summit, un’opportunità che avrebbe dovuto essere sfruttata
meglio, anche perché erano stati proprio molti
rivenditori a caldeggiare l’organizzazione di questo incontro: “(…) Contandoci, appare evidente
che questo messaggio non è arrivato in modo
diretto ai nostri associati o ad altri rivenditori
che possono essere potenziali membri della nostra Associazione”, ha sottolineato Tomassone, “(…) E questo mi dispiace, perché è un’occasione importante parzialmente sprecata. Che
questo però sia di monito per occasioni future,
perché una buona parte di noi a queste cose
crede. (…) Da parte vostra, vi chiedo di interpretare in quest’ottica il senso della riunione e del
tavolo comune di lavoro che comunque stiamo
per costruire veramente. Grazie a quei rivenditori che sono andati oltre e hanno voluto essere
presenti qui oggi”.
Opportunità
vere
Altrettanto importanti le
reali opportunità che ai vari attori della filiera distributiva si offrono, attraverso la collaborazione con
le due associazioni (Dismamusica e Associazione Musica!), per migliorare i rapporti tra distribuzione e vendita, per
proporre soluzioni concrete a problemi comuni
e per sollecitare nuove opportunità di “cammino comune” che possono comunque scaturire
pur nel pieno rispetto del ruolo che ciascun attore deve ricoprire all’interno della filiera.
Il Presidente di Dismamusica Antonio Monzino, a proposito di questo incontro, ha detto:
“Abbiamo visto quanto ci sia da dire e da fare
(…) e quanto sia utile che ognuno ora abbia
modo di rifletterci tornando a casa. Possiamo
guardare al futuro con la consapevolezza che
ci sono degli esperti che ci possono assiste-
re. (…) Mi auguro che da queste due mezze
giornate ognuno di noi abbia tratto spunti per
adeguare le proprie strategie a quello che oggi
ci viene richiesto dai mutamenti del mercato,
dal consumatore finale. (…) Se noi sapremo
essere migliori nel nostro modo di operare sul
mercato, sicuramente saremo anche capaci di
individuare delle strategie che ci permetteranno di lavorare meglio. Questo è un lavoro che
dobbiamo fare tutti insieme… Il nostro mercato ha veramente bisogno di un salto di livello
qualitativo”.
Il pubblico presente ha mostrato peraltro di apprezzare sia le relazioni, davvero di alto livello e pienamente calibrate sulle problematiche
che riguardano la quotidianità della distribuzione e della vendita degli strumenti musicali, sia
l’idea stessa di “tavolo di lavoro”, inteso come luogo di dibattito e confronto, sicuramente capace di far crescere il mercato attraverso l’apporto positivo, propositivo e
costruttivo dei differenti componenti
della filiera.
G.C.
Tutti gli atti,
parola per parola
Nell’intento di garantire la massima diffusione degli importanti interventi che sono stati tenuti durante
il Secondo Summit Nazionale, Dismamusica ha deciso di pubblicare la sbobinatura degli Atti.
La pubblicazione, che è disponibile sia
in formato cartaceo sia in formato elettronico (sul sito www.dismamusica.it)
può essere richiesta alla Segreteria
Dismamusica o scaricata dal Web. Essa contiene sia la parte relativa alle
relazioni (tenute durante la prima giornata) sia molti degli interventi proposti
nella seconda giornata, destinata agli
approfondimenti.
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
Nuovi prodotti &...
Tyros, versione 1.20
D’Angelico e TEAC Italiana
Nuovo sistema operativo per Tyros, la
workstation digitale di casa Yamaha.
La nuova versione aggiunge la funzione
USB-Storage Mode (USB), che consente il riconoscimento dell’hard disk dello
strumento da parte di un PC attraverso la
porta USB.
Grazie alla nuova funzione, Tyros potrà
condividere più velocemente grandi quantità di dati con qualsiasi computer, estendendo in questo modo le potenzialità
operative dello strumento.
La gamma di raffinate chitarre D’Angelico è distribuita in Italia da TEC Italiana.
Il prestigioso marchio statunitense è infatti parte del Gruppo Vestax, e al distributore milanese è quindi toccato in sorte di disporre a catalogo anche
dell’intera gamma di chitarre. “In Italia distribuiamo solo i modelli più
pregiati, apprezzati dai professionisti per l’alta scuola di ebanisteria
dalla quale provengono e, soprattutto, per il suono, inconfondibilmente… D’Angelico”, afferma Ignazio Vagnone, responsabile commerciale di Teac Italiana.
Nella foto, il modello Teardrop, che è un po’ la bandiera del marchio americano. Con manico in ebano e madreperla, top in abete tedesco sagomato da massello e tendicorde in ebano, rappresenta un punto di arrivo per molti professionisti.
Yamaha Musica Italia
Lainate (MI)
Fax 02 9370956
Tel. 02 935771
Poker d’autore da
Carisch
Carisch segnala la pubblicazione di quattro nuovi testi dedicati agli appassionati di
altrettanti generi musicali.
La serie si apre con The Best of Soul and
Rhythm ’n’ Blues, che raccoglie 20 brani
d’antologia portati al successo da artisti
come Aretha Franklin, James Brown e Otis
Redding. Tutti i pezzi, fra i quali figurano
grandi classici come Like a Natural Woman, Soul Man e Sittin’ on The Dock of
The Bay, sono pubblicati nel formato pianoforte - voce - chitarra, e costituiscono un
importante prontuario per chi si avvicina a
questo genere musicale.
Altro genere e stessa collana per The best
of Tenors, un libro che raccoglie in 66 pagine 25 brani resi celebri da famosi tenori. Il repertorio, davvero piuttosto vasto, va
dalla Ave Maria di Schubert a Con te partirò: fra questi due estremi trovano spazio
tutti i brani più eseguiti del repertorio.
Ai due volumi si aggiunge poi la personale di Alex Britti, dall’eloquente titolo “successi”. Il libro propone 11 hit del cantautore romano, da Gelido a 7000 caffè, per
ciascuno dei quali sono disponibili parole,
melodia e accordi.
Il “poker” si completa con un’integrale
dei brani firmati da Tracy Chapman: Tracy
Chapman complete. Qui gli spartiti sono
proposti ancora una volta nel formato pianoforte - voce - chitarra, particolarmente
indicato anche per un utilizzo didattico della pubblicazione.
S. Giuliano Milanese (MI)
Carisch
Tel. 02 98221212 www.carisch.com
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
TEAC ITALIANA Spa
Tel. 02 66010500
Cinisello Balsamo (MI)
www.teac.it
Proel per i Deep Purple
La divisione Sound Reinforcement di Proel s.p.a. ha lavorato alacremente per una
“prima” di grande importanza: il concerto, tenutosi al Filaforum di Assago (MI), dei
Deep Purple.
L’amplificazione del concerto dello storico gruppo inglese è stata affidata ad un impianto LiSA al quale è stato affiancato il recentissimo sistema EDGE 212P a tromba. Agli innovativi diffusori, che sono
basati su trasduttori di ultima generazione, è stato affidato il compito -particolarmente critico- di sonorizzare le
tribune laterali. La linea EDGE è stata
progettata per garantire elevatissime
prestazioni in termini di riduzione della
distorsione e attività di funzionamento
ad altissime potenze.
Proel
Tel. 0861 81241
Sant’Omero (TE)
Fax 0861 887862
Collezione Lanzani,
in cuoio
V-Link, audio e
video in tempo reale
Già disponibile su molte tastiere professionali e su altrettanti prodotti dedicati
all’editing video, lo standard V-LINK presentato da EDIROL e Roland si sta rapidamente affermando in virtù delle sue
caratteristiche innovative.
La nuova funzione, che permette il controllo in tempo reale del video digitale da
parte di uno strumento musicale, costituisce di fatto una comoda soluzione per
la riproduzione di filmati preregistrati durante concerti live. Di fatto, la tecnologia
V-Link permette il trigger di clip e l’utilizzo di effetti video e transizioni in tempo
reale, che possono essere sincronizzati
ai BPM di uno strumento MIDI con tecnologia V-LINK integrata.
Presentato a Rimini, il nuovo standard
è già presente sui più recenti sintetizzatori e sulle ultime master keyboard, alle
quali consente il controllo dei mixer video e delle centraline di postproduzione Edirol.
Lanzani di Seveso ci ha da sempre abituati a
prodotti di grande pregio, sia per le panchette
per pianoforte (oggi anche nella versione ergonomica, studiate per garantire una postura più
adatta a una corretta posizione lombare), sia
per le nuovissime sedie per violoncellisti (che
propongono lo stesso principio di ergonomia di
seduta), sia per la gamma di raffinati leggii da
concerto e da teatro. Ne sono un esempio i due
modelli “Museum” realizzati da Collezione Lanzani per completare la gamma dei leggii
già a catalogo: rivestiti in cuoio e con riporti in oro zecchino a sottolineare i bordi, i nuovi
prodotti hanno raccolto già notevoli consensi alla Musik Messe di Francoforte.
COLLEZIONE LANZANI
Tel. / Fax 0362 503140
Seveso (MI)
www.collezionelanzani.com
Edirol Italia
Tel. 02 93778344
Arese (MI)
www.edirol.it
13
Nuovi prodotti &...
In visita alla
EXCELSIOR
ACCORDIONS
Ci sono vari modi per stimolare l’interesse dei giovani nei confronti della musica. Anche promuovere visite
didattiche presso i costruttori di strumenti musicali. Come è avvenuto a
Castelfidardo, dove gli scolari di due
terze della Scuola Media Montessori
hanno visitato lo stabilimento della
Cemex, che ci ha gentilmente inviato
in redazione le impressioni fissate dai
ragazzi dopo la visita. Grazie!
Arriva
Pro Tools LE 6.0.2.
Digidesign ha recentemente annunciato
l’uscita del software Pro Tools® LE 6.0.2,
un aggiornamento di Pro Tools LE 6.0 e
6.0.1 che offre il supporto di Mac OS X
(solo versione 10.2.5) per Digi 002. Questa release include tutte le funzionalità del
software Pro Tools LE 6.0 insieme al completo supporto dell’hardware Digi 002, al
prezzo di listino di Euro 75 (+IVA) (gratuito
per i clienti che hanno acquistato Digi 002
dopo il 1 Gennaio 2003). Le nuove unità
Digi 002 saranno vendute insieme al nuovo software Pro Tools LE 6.0.2.
Cos’è Digi 002
Digi 002 è un sistema di produzione musicale Pro Tools LE, a connessione FireWire,
che unisce il software Pro Tools LE con
una superficie di controllo integrata per
registrare, editare, elaborare il segnale,
mixare e fare il master dei propri progetti
musicali con l’efficienza del controllo dalla superficie.
Insieme alla disponibilità del software Pro
Tools LE 6.0.2, chi acquista Digi 002 riceverà gratuitamente il nuovo bundle plug-in
Digi 002pack, una opportunità che offre
un valore reale pari a circa 1.300 Euro,
che include tutti i seguenti plug-in:
- D-Fi di Digidesign: elaborazione del segnale
in stile analogico e retrò in dominio digitale
- Maxim di Digidesign: limitazione dei picchi e massimizzazione del livello sonoro
- AmpliTube di IK Multimedia: amplificatore per chitarra e modellatore di effetti
- SampleTank SE di IK Multimedia – modulo con suoni campionati di prima qualità
I clienti Mac OS X possono ora sfruttare
tutte le funzionalità del software Pro Tools
LE 6.0 e di Digi 002. Così come con gli
altri sistemi Pro Tools, le sessioni di Pro
Tools LE 6.0.2 sono interscambiabili con
altro sistemi Pro Tools, offrendo ancor più
flessibilità agli utenti. Inoltre l’incluso bundle plug-in Digi 002pack si aggiunge ai
plug-in DigiRack per espandere le possibilità creative. Digidesign spedirà gli aggiornamenti software a Pro Tools LE 6.0.2
ai clienti registrati di Digi 002 su sistema
Macintosh, che hanno acquistato il loro sistema dopo il 1 Gennaio 2003.
Digidesign Italy
Tel. 02 5778971
Assago (MI)
Fax: 02 57789725
Rivoluzione in casa CASIO
Fisarmoniche,
che scoperta!
A partire da Settembre saranno disponibili le due nuove tastiere a 76 tasti della serie
WK: i modelli WK-3000 e WK-3500. Oltre ad offrire la sintesi ZPI, queste tastiere risponderanno a una precisa esigenza emergente di amatori e semiprofessionisti: disporranno
infatti dello slot SMART MEDIA card, e sulla WK-3500 accanto ad esso sarà presente
anche il classico Floppy Drive. L’approccio a questo nuovo supporto di memoria aprirà
nuovi orizzonti nel campo delle home keyboard: basti pensare che in una smart media
da 32 Mb è possibile ospitare fino a 600 basi midi! Il rapporto con il tradizionale floppy
è dunque in fase di rapido mutamento...
Ma non è ancora tutto. Oltre a questa innovazione, le nuove tastiere della serie WK saranno in grado di caricare nella flash memory interna anche il formato *.WAV, diventando
così una sorta di riproduttori di campioni. Le applicazioni di questa soluzione sono vastissime e interessantissime: sarà possibile addirittura cambiare gli strumenti che compongono uno style e sostituirli con strumenti campionati.
Per quanto riguarda la collocazione di prezzo dei nuovi modelli, secondo i dirigenti della
casa giapponese la nuova linea di home keyboard CASIO offre prestazioni professionali
al prezzo delle tastiere amatoriali, e si pone di fatto come nuovo riferimento mondiale nel
mercato delle tastiere elettroniche.
ICAL
Tel. 02 380761
Milano
Fax: 02 38003525
Outline al Mayday 2003, il più grande techno evento ‘indoor’ d’Europa
Si è tenuta a Dortmund, in Germania, la tredicesima edizione del Mayday, il più grande
techno evento ‘indoor’ d’Europa. Oltre 20.000 le persone presenti. La festa, iniziata il
30 Aprile 2003, è proseguita fino alle 10 del mattino seguente. L’area 3, conosciuta
anche come ‘VIVA Floor’ (famosa TV musicale tedesca) è stata sonorizzata con materiale Outline: 16 ‘Tripla II 5040’, 24 subwoofer ‘Topsub Plus’ e, per il palco, 4 monitor
a profilo ultra-slim ‘H.A.R.D. 212’. Due diffusori ‘Bomber’ venivano utilizzati come monitor per i DJ. Il tutto, amplificato dai finali digitali serie T e controllato dai processori
‘Genius 6’. L’operazione è stata curata dal distributore tedesco Outline.
Outline
Tel. 030 3581341
14
Flero (BS)
Fax: 030 3580431
“Per saperne di più su come nasce
uno strumento musicale, ci siamo
recati a Castelfidardo. (…) qui è la
fisarmonica che ha dato il carattere alla gente e ha costruito l’ultima
storia della città. Che ha coperto il
rumore di vicoli e strade; riempito l’aria di suoni e melodie (…) La
fabbrica di Castelfidardo, che iniziò
la produzione e l’esportazione degli
strumenti verso ogni parte del mondo, venne realizzata nel 1948.”
“Oggi in questa ditta lavorano 25
operai, che, maestri nel placcaggio,
nella lucidatura, nella raschiatura,
nell’inceratura, nell’impellatura, nell’accordatura e finitura, producono
fisarmoniche di ottima qualità. (…)
La fase del lavoro detta della lucidatura costituisce l’operazione più
complessa e pericolosa, che viene
effettuata all’esterno dell’edificio.
Per renderli malleabili ed applicabili al telaio, i fogli di celluloide vengono immersi in vasche contenenti
acidi, in modo che la superficie possa essere raschiata e lucidata. (…)
Si potevano ammirare molti modelli
di fisarmoniche: dai vari colori, dalle
più economiche alle più costose, da
quelle più piccole a quelle più grandi, da quelle più austere dal classico colore nero a quelle dai colori più
vivaci destinate ai giovani.”
“Gli insegnanti sono rimasti molto
colpiti e sbalorditi dal nostro corretto comportamento e dall’interesse
dimostrato, che nei giorni successivi ci ha spinti ad avviare una ricerca
sulla storia della fisarmonica. (…)
Mentre alcuni di noi svolgevano questo lavoro, altri due nostri compagni
si sono cimentati nella produzione di
un bozzetto pubblicitario per ringraziare la Cemex della sua squisita disponibilità.”
Castelfidardo (AN)
CEMEX
Tel. 0717820982 Fax: 0717820104
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
� � � � � �����������
����������������������������������� �������������������������������
���������������
���������������������
�����
���������������������
��������������
���� ���
���������������������
�����������
����������������������
��������
���������
����������������������
����������
����������������������
���������������������
� � � � � �
�������������������������������������
�������������������������������������
����������������������������������������
���������������������
�����������������������������������
������������������������������������������
�����������������
���������������������������
������������
�����������������������������������
��������
��������
���������������������
�����
���������������������
���������������������
����������������������
��������������������������������������
��������������
�������
���������
����������
����������������������
����������������������
�������������������
� � � � � � �
�����������������������������
�������������������������������
����������������������������������
��������������������������������
�����������������������������
������������
�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
���������������������������������������������������������������������������������������������������������������
��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
���������
������������������
��������������
��������������������������������������������������
�����������������������������������������
����������������������������������
�������������������������������������������
�������������������������������������������
������������������������������������������
�������������������������������������������
������������������������������������������
�������������������������������������������
���������������������������������������������������
�������������������������������������������������
�������������������������������������������������
��������������������������
����������������������������
��������������������������
�������������������������������
����������������������
���������������������������
�������������������������
����������������������������
�����������������������
������������������������
����������������������������
����������������������
�������������������������������
���������������������������
�������������������������
����������������������
������������������������������������������������
�������������������������������������������������
�����������������������������������
� � �� � � � � � � � � � �
������������
R
Nuovi prodotti &...
Da SONY il primo
mixer portatile per audio digitale
Se a vincere è un libro
che parla di musica...
Il primo premio per la sezione narrativa
“PRATO: UN TESSUTO DI CULTURA” è
stato assegnato al libro di Federica Leva,
Radici di Sabbia, Andante, Allegretto, Largo, Animato con fuoco edito da Zecchini
Editore, il sensibile operatore culturale di
Varese.
L’idea narrativa della scrittrice è un racconto che dura una notte, dal sorgere della luna al fiorire dell’alba. E sulla spiaggia, seduto ad un pianoforte bianco, un
geniale pianista suona, ripercorrendo sui
tasti lo spartito invisibile della propria vita. Una vita scandita dal ritmo d’una contrastante, sanguigna suite, dove riecheggiano le opere tormentate di Beethoven
e i notturni melanconici di Chopin. Una
vita sorta su radici friabili, di sabbia, per
divenire sempre più solida e tenace. È
giovane, ma ha conosciuto la Morte e
l’Amore. E su tutto, ha vinto con la Musica… La sua Musica, una “voce divina”
che soltanto lui può inventare e suonare, un’essenza che alita in ogni pagina e domina su ogni gesto, ogni parola.
Giunto in America dopo la morte dei genitori, il danese Patrick Welz riprende a comporre, inventando metodi rivoluzionari che
ne rivelano l’immenso talento. E mentre
percorre il suo cammino musicale, una
forza misteriosa irrompe nella sua vita una donna, la musica stessa, la follia? -,
costringendolo a penetrare in segreti dal
sapore occulto, dove un’onda del mare
può incarnarsi in una vecchia e sogni tormentati possono divenire un presagio di
morte. Cosa si nasconde, dietro a visioni
ora ineffabili, ora terribili? Dove lo condurrà l’amica inquieta, simile ad una belva in
caccia, capace di leggere il nome degli uomini nelle loro mani? Cosa si cela dietro il
suo tormento? E quella musica meravigliosa e diabolica che gli pervade i sogni… a
quale ingegno l’ha rubata?
Varese
Zecchini Editore
Tel. 0332 331041 Fax: 0332 331013
16
Con l’introduzione sul mercato del DMX-P01, il
primo mixer portatile per audio digitale, Sony inaugura una nuova era nell’arte del mixaggio audio.
Ultraleggero e compatto, il mixer DMX-P01 offre
una gamma senza precedenti di vantaggi tecnici e
operativi rispetto ai concorrenti analogici. Oltre a
garantire una qualità audio superba e diverse opzioni di connettività, il nuovo DMX-P01 si distingue anche per il prezzo, estremamente competitivo rispetto a
quello di qualsiasi altro mixer attualmente sul mercato. Progettato principalmente per rispondere alle esigenze dei settori della trasmissione e della produzione televisiva, il DMX-P01 ha un peso
di soli 2 chilogrammi, e si rivela estremamente leggero e maneggevole.
Grazie al processore audio digitale a 24 bit 48/96kHz, il DMX-P01 offre una ricca
profondità di suono. Dotato di quattro ingressi e di due uscite per ogni unità, è caratterizzato dalla presenza di un bus digitale che consente all’utente di collegare a
cascata diverse unità in contemporanea e di aumentare il numero delle connessioni in ingresso. L’integrazione di un’uscita AES/EBU semplifica inoltre il collegamento del mixer DMX-P01 ad altri dispositivi digitali.
Innovazione nel workflow digitale
I professionisti della registrazione sanno bene quanto possa essere complesso installare i mixer audio analogici utilizzando una sola unità: questo infatti implica la
reimpostazione del mixer per ogni nuovo lavoro. Grazie al DMX-P01 questo problema è finalmente superato.
Una caratteristica particolarmente interessante, che consente di ridurre sensibilmente i tempi di installazione del sistema, è la capacità del mixer di memorizzare
tutte le possibili configurazioni per un lavoro specifico. Quindi, quando l’operatore
è chiamato a ripetere un lavoro, può procedere all’installazione del mixer semplicemente utilizzando una serie di comandi chiave.
Ma non è ancora tutto: se consideriamo il fatto che la temperatura dell’ambiente
esterno è uno degli elementi che influiscono maggiormente sul funzionamento del
mixer, farà piacere sapere che un sistema di riscaldamento appositamente controllato da un processore assicura che lo schermo a cristalli liquidi del DMX-P01 offra
sempre informazioni accurate, anche nelle condizioni ambientali più sfavorevoli.
Nessuna differenza, quindi, se il mixer dovrà operare durante l’inverno in una località montana o durante l’estate sulle spiagge della Romagna: il display del DMX-P01
mostrerà infatti un’ampia gamma di opzioni di configurazione per consentire a un
unico modello di operare agevolmente ovunque.
Il riscontro su altri mercati, ad esempio nel settore della produzione cinematografica e delle società di noleggio, è stato talmente positivo che Sony prevede una forte
richiesta per questo innovativo mixer digitale.
SONY BUSINESS EUROPE
Tel. 02 61838634
Milano
Fax: 02 61838464
Gibson e GM
Quale può essere un accessorio importante per un fuoristrada straordinario, che
è già diventato una “icona” dell’America contemporanea? Secondo Gibson (altra “icona” statunitense) una chitarra
Les Paul dedicata…
Così, a partire dallo scorso 5 giugno, il
modello HUMMER H2 Les Paul è entrato
ufficialmente a far parte del catalogo del
produttore USA.
L’insolita chitarra riproduce meticolosamente alcuni dettagli del fuoristrada,
come la caratteristica maschera del radiatore (disposta in diagonale sul body
della Les Paul), la scritta “HUMMER” (riprodotta lungo il manico con intarsi in
madreperla), e i sette colori “metallizzati” scelti da General Motors per il suo
fuoristrada.
La Hummer H2 Les Paul, che verrà prodotta in edizione limitata (ne sono previsti solo 100 esemplari), potrà essere
ordinata attraverso la rete di distribuzione Gibson.
Una curiosità: indovinate un po’ che
macchina guida Henry Juszkiewicz, l’amministratore delegato di Gibson USA?
…una HUMMER H2, naturalmente!
Gibson Med
S. Giuliano Milanese (MI)
Tel. 02 98283838 Fax: 02 98283839
Soundelux Vintage
Montarbo MP4
Soundelux Microphones è leader mondiale
nella produzione di microfoni High-End da
Studio. La sua filosofia è quella di ricreare i
microfoni vintage degli anni ‘50 e ‘60, con
componenti e tecnologie all’avanguardia.
Il risultato di questa scelta è una serie di
microfoni dal caratteristico suono caldo e
pieno. Grazie a Soundelux, è ora possibile
entrare in possesso di un microfono vintage rinunciando a tutti gli svantaggi che un
vero microfono vintage può comportare: obsolescenza della componentistica interna,
scarsa reperibilità dei pezzi di ricambio e
prezzo elevato.
Montarbo presenta un pratico diffusore full range amplificato da 100 Watt, completo di mixer a 4 canali e di
processore digitale, capace di rispondere in modo pratico e risolutivo alle molteplici esigenze delle tante e
diverse situazioni in cui si trova chi deve fare musica.
Dietro la semplice definizione di ‘combo per tastiere’ vi è
in realtà un potente e versatile PA system, con una quantità di caratteristiche professionali ed uno standard qualitativo non comune ai prodotti di questa categoria.
Il cabinet è realizzato con stampaggio rotazionale in polietilene ad alta desità, riciclabile, è robusto ed elegante, mentre i componenti (altoparlante da 12” ad alta efficienza e driver dinamico a compressione da 1” caricato a tromba) sono costruiti appositamente su specifiche Montarbo.
La parte elettronica prevede un amplificatore a MosFet, in classe AB, controllato da un
processore attivo con potenza di uscita pari a 100 W continui (150 W di picco) e un
mixer a 4 canali, ciascuno dotato di controllo di guadagno, LED di picco, EQ a 3 bande,
mandata effetto, volume, ingresso mic-line su presa jack per i canali 2-3-4 e ingresso
bilanciato mic-line con presa Neutrik Combo® (XLR + jack) per il canale 1.
Le altre caratteristiche presenti ne esaltano poi la grande versatlità di impiego. Tra esse ricordiamo: il controllo di volume e selettore Reverb-Chorus per il processore digitale di effetti incorporato, l’uscita ausiliaria con volume indipendente per il collegamento
di casse attive, le prese Pre-out/Main-in (per il collegamento di ulteriore amplificazione
esterna o di apparecchiature ausiliarie), la presa Footswitch per il comando a distanza
dell’effetto interno e un’uscita per cuffia stereo.
A&DT
Tel. 039 216921
Monza (MI)
Fax: 02 2103506
Montarbo Elettronica
Tel. 051 766437
Cadriano di Granarolo (BO)
Fax: 051 765226
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
Nuovi prodotti &...
BEHRINGER: disponibilità immediata
per il Desktop Modeler BASS V/AMP
Il più grande
mercato musicale
d’Europa
Dopo il successo della prima edizione di due anni fa, sta per aprire i suoi
battenti, nella cornice del moderno Lenexpo Fair & Exhibition Centre di San
Pietroburgo, la seconda edizone “russa” della Musikmesse / Prolight +
Sound, che proporrà una ricca offerta
di strumenti musicali acustici ed elettronici e di tecnologie audio, di edizioni musicali, di apparecchiature professionali audio e per la registrazione, di
tecnologie per l’illuminazione e per il
palcoscenico. Ricco anche il programma dei convegni, che prevede interventi di esperti del commercio, dell’industria e dei servizi e dell’editoria musicale, e che affronterà anche il tema
dei diritti d’autore.
La fiera è in cartellone dal 18 al 20
giugno e vi sono attesi 300 espositori da 23 Paesi: il 50 per cento in
più delle aziende e dei marchi ospitati nel 2001. Ancora una volta una
buona metà delle aziende espositrici
proverranno dall’estero, soprattutto
da Germania, Italia, Spagna e Repubblica Ceca.
Questo la dice lunga sul richiamo del
mercato russo, che, con i suoi 17 milioni di chilometri quadrati estesi su
11 fusi orari e con i suoi 150 milioni di abitanti circa (Mosca, la città più
grande d’Europa, conta 11 milioni di
abitanti e San Pietroburgo 5 milioni), è
potenzialmente il più grande mercato
omogeneo del mondo.
La Russia vanta peraltro anche l’economia a crescita più rapida in Europa,
con un previsto tasso di incremento
annuo del 4-5% che vedrà mantenere questo valore almeno per i prossimi 10 anni.
Anche il mercato musicale russo, caratterizzato da una raffinata cultura
musicale, è potenzialmente (e forse
anche già di fatto) il più grande mercato d’Europa. Bastano pochi dati: solo a Mosca e a San Pietroburgo sono
presenti 150 negozi specializzati in
strumenti musicali e tecnologie audio e per l’illuminazione, e nell’intero
Paese si contano oltre 5.800 scuole
di musica e oltre 300 istituti preposti
alla formazione di musicisti professionisti ed esperti musicali, istituti che
devono per la maggior parte sostituire quasi interamente il loro parco di
strumenti musicali e che sono molto
propensi all’acquisto di strumenti di
importazione.
Quali sono attualmente gli strumenti
più importati? Al primo posto vengono
gli strumenti acustici a corde, al secondo gli strumenti elettrici.
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
L’annuncio di Behringer viene effettuato con grande enfasi: il VBass viene definito come “adatto a ogni musicista e ogni applicazione”. In effetti questo prodotto unisce il sound tipico di
ampli e diffusori assolutamente “vintage” con una grande
versatilità di impiego, che lo rende appetibile sia a chitarristi che a tastieristi. Il V-AMP, che offre la tecnologia propietaria “Interactive Sector Modeling”, riproduce 32 modelli di amplificatori, dei quali 16 classici per basso, 8 tra i più diffusi V-AMP 4 amplificatori
per tastiere e 4 modeli acustici. Inoltre, con 23 simulazioni di differenti casse, questo
apparecchio si candida per essere il perfetto compagno sia in studio che dal vivo. Anche
considerando che i comandi sono estremamente flessibili e completi, e implementati verso il mondo MIDI...
Behringer
Tel. +49 2154 9206 4635
Willich (D)
Fax: +49 2154 9206 4639
17
Nuovi prodotti &...
JJ2 Scott
Ian Model
La gamma di solid body Jackson si arricchisce di molti modelli,
quest’anno.
Tra gli altri, segnaliamo un particolare
ed elegante modello
signature che nasce
dalla collaborazione
tra il Jackson Custom
Shop e Scott Ian, chitarrista della storica
trash metal band degli Anthrax.
La nuova chitarra, battezzata JJ2, ha corpo in ontano nei colori coprenti e mogano nelle finiture trasparenti; la costruzione è neck through body, con manico in
acero quartersawn; la tastiera è in ebano, con 22 tasti jumbo, mentre i pickup
sono 2 Seymour Duncan Scott Ian Custom Humbuckers.
La JJ2 Scott Ian si affianca quindi agli
altri due modelli già fortemente apprezzati sia al NAMM che a Francoforte e a
Rimini: la PC1 Phil Collen Signature e la
Dinky DK2S.
M. Casale Bauer
Tel. 051 766648
Cadriano (BO)
Fax: 051 766096
Nuendo
2.0
Midiware annuncia la disponibilità, a partire dalla
prima settimana
di giugno, della versione 2.0 del celebre
pacchetto software di produzione multimediale Nuendo. La nuova versione risponde in modo più completo alle esigenze dei professionisti: composizione,
film, broadcast, musica, post produzione, surround, sonorizzazione videogame
e multimedia.
Nuendo 2.0 costituisce l’apice di anni
di ricerca: la sua accurata progettazione
permette di sfruttare la flessibilità dei sistemi nativi innalzandoli verso nuovi livelli di versatilità.
Mercoledì 21 maggio 2003 alle ore 18, presso La Feltrinelli Libri e Musica di Piazza Piemonte 2 a Milano, BMG
PUBLICATIONS ha presentato il volume (con CD allegato)
Un tetto sospeso tra cielo e terra di Moni Ovadia, con le
foto di Maurizio Buscarino.
Con Moni Ovadia sono intervenuti Giordano Montecchi,
musicologo e critico musicale, e Luigi Pestalozza, direttore della rivista Musica/
Realtà. Ha introdotto Marco Daverio de L’Artistica.
Il volume Un tetto sospeso tra cielo e terra è accompagnato dal CD, contenente tutte le canzoni del musical Il violinista sul tetto, con i testi in yiddish interpretati da Moni Ovadia e dagli altri partecipanti al recente allestimento.
Il volume è pubblicato su licenza de L’Artistica, produttore in esclusiva per l’Italia
dello spettacolo “Il Violinista sul tetto”.
BMG Ricordi s.p.a.
Tel. 02 988131
S. Giuliano Milanese (MI)
Fax: 02 988134280
Il VK-8...
in formato desktop
Si chiama VK-8M Organ Module, ed è stato presentato in occasione del Disma Musicshow di quest’anno. Si tratta di una unità desktop che può anche essere montata
su stand, e che di fatto rende disponibile
la tecnologia “Virtual ToneWheel” come
espansione di master keyboard preesistenti.
Il “corpo” del VK-8M, realizzato in “retro
style wood”, mette a disposizione manopole e barre armoniche dall’immediato utilizzo.
L’autenticità e la qualità dei timbri di organo tipo hammond è garantita dal COSM amplifier e dal Rotary Speaker Modeling.
Grazie alla caratteristica Active Expression e ad un input audio di linea, è possibile
creare effetti di fade in utilizzando un timbro esterno e un pedale di espressione. Con
il VK-8M è quindi possibile utilizzare in ogni setup il cuore dell’ organo VK-8.
Roland Italy s.p.a.
Tel. 02 937781
Arese (MI)
Fax: 02 93581312
Contro i pirati vale l’autodistruzione
La notizia è recente, e ha destato un po’ di scalpore: Buena Vista
Home Entertainment, la divisione Home Video di Disney, ha annunciato qualche giorno fa che, a far data dal prossimo mese di Agosto,
lancerà un nuovo programma per combattere il diffuso fenomeno della
pirateria, che ultimamente, grazie anche alla disponibilità di masterizzatori
DVD a basso prezzo, si è esteso anche al settore dei DVD Home Video.
Il “piano di battaglia” della Buena Vista Home Entertainment, sviluppato in collaborazione con FlexPlay Technologies, parte dal presupposto che le normali protezioni software
Midiware
Roma
siano inaffidabili, ma che uno dei fattori critici nella duplicazione pirata dei film su DVD
Tel. 06 30363456 Fax: 06 30363382
sia il tempo. Così, grazie alla disponibilità di nuovi materiali sviluppati dall’azienda partner, la Buena Vista è riuscita a realizzare
dei DVD “autodistruggenti”, da destinare
al mercato del noleggio.
I nuovi dischi, che si riconoscono ad occhio nudo per il loro caratteristico colore rosso, verranno distribuiti all’interno
Il Beta 54TM è un microfono subminiatura a condi contenitori stagni. Una volta estratti,
densatore, supercardioide con supporto attorno alpotrano essere riprodotti per un periodo
la testa.
di tempo di 48 ore, trascorso il quale, a
Offre una qualità sonora di riferimento ed affidabilità
causa del contatto con l’aria, si ossidacon una visibilità minima, caratteristiche ideali per applicazioni teatrali, touring e
no, diventano neri e, quindi, completatrasmissioni televisive. Nonostante le dimensioni veramente ridotte, la capsula a
mente illeggibili.
condensatore è in grado di fornire una riproduzione piena, chiara e naturale del
L’iniziativa della Buena Vista ha suscitaparlato e del canto, minimizzando nello stesso tempo la ripresa dell’ambiente.
to l’interesse di tutte le realtà che comQuesto grazie anche all’estesa risposta in frequenza, che va da 50 a 20.000 Hz e
battono la pirateria, anche se il tempo
che è stata sviluppata sul modello della voce umana.
di fruizione previsto (48 ore) ci sembra
Il microfono, che è dotato di serie di un supporto ultrasottile completamente regotroppo ampio per evitare che un utenlabile e di un cavo con TQG a 4 poli e preamplificatore RPM626 con connettore di
te disonesto riesca a fare una copia del
uscita XLR, è disponibile nel colore nero.
film. Che il termine di 48 ore derivi da un
accordo con i noleggiatori, abituati a forSisme s.p.a.
Osimo Stazione (AN)
nire videocassette e DVD per un periodo
Tel. 071 7819666
Fax: 071 781494
di due-tre sere?
Condensatore in...
subminiatura
18
A sinistra,
la fase di
ripresa
delle
tracce
vocali.
Un... violinista sul tetto
A destra,
il sistema
viene
montato
nella
capanna.
Digidesign nella foresta
I sistemi Digidesign MBOX si possono usare davvero... in qualsiasi luogo!
Queste foto, che si possono trovare
sul sito www.1heart.org/record.htm,
documentano una registrazione effettuata nel bel mezzo della... foresta
pluviale!
Per la cronaca, la sessione di ripresa
è stata una delle prime registrazioni in
assoluto della musica dei Baka, e si è
tenuta nel febbraio di quest’anno all’interno di una accogliente... capanna
di rami e di foglie!
Digidesign Italy
Tel. 02 5778971
Assago (MI)
Fax: 02 57789725
La SIAE si rinnova
Domenica 8 giugno dalle ore 8 alle ore 20 gli autori e gli editori italiani hanno votato per ricostituire
l’Assemblea degli associati della
Società Italiana degli Autori ed Editori. 62 le liste presentate, 118 i
seggi distribuiti nelle 103 province italiane. L’Assemblea costituisce l’unico organo elettivo della
SIAE composto, in base a quanto
previsto dall’art. 4, dello statuto
della società, da 64 membri così
suddivisi: 16 autori e 16 editori
della musica; 4 autori e 4 produttori di film e di opere assimilate; 6
autori, 2 editori e 2 concessionari
del dramma e della prosa, della rivista e della commedia musicale,
dell’operetta e delle opere radio televisive; 2 autori e 4 editori di opere liriche, di balletti, oratori e opere analoghe; 4 autori e 4 editori di
opere letterarie, multimediali e delle arti plastiche e figurative.
I 64 componenti dell’Assemblea,
che è organo deliberativo della
SIAE, designeranno il Presidente
della Società e 5 membri del Consiglio di Amministrazione ed eleggeranno 4 membri effettivi (ed uno
supplente) del Collegio dei Revisori, oltre ai componenti delle Commissioni consultive di Sezione.
DISMAMUSICA MAGAZINE GIUGNO 2003
���������
���������
���������
����������
����������������������������������
�������������������������������������
�������������������������
���������������������
������������������������������������������
����������������������������������������������
������������������������
�����������������
������
��������������
�������������

Documenti analoghi

dismamusica ottobre2002.indd

dismamusica ottobre2002.indd DISMAMUSICA MAGAZINE - Anno IV n. 5 - pubblicazione periodica per il settore degli Strumenti Musicali - Direzione Editoriale: Antonio Monzino jr. - Direzione: Gianni Cameroni Redazione: Silvana Ant...

Dettagli

A ciascuno il suo (ruolo)

A ciascuno il suo (ruolo) Anche quest’anno AIARP ha dato vita a una serie di iniziative tese a garantire l’aggiornamento e la formazione continua di associati, appassionati e sostenitori, anche per supplire alla effettiva l...

Dettagli

Marino Meazzi ci ha lasciato

Marino Meazzi ci ha lasciato DISMAMUSICA MAGAZINE - Febbraio 2007 - Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB Milano - Anno IX - N. 32 - Direttore Responsabile: Gi...

Dettagli