Interventi di educazione alla salute anno 2012

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Interventi di educazione alla salute anno 2012
AZIENDA ULSS 8
ASOLO - TV
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Servizio per l’Educazione
e la Promozione della Salute
Regione del Veneto
per la popolazione, le persone interessate
(studentesse e studenti, volontari, docenti, dirigenti,
personale della scuola, genitori, nonni e nonne,
pensionati, operatori socio sanitari...)
In collaborazione con:
le Reti Scolastiche
Conferenza dei Sindaci
Servizi Socio Sanitari
Associazioni Volontariato
Anno scolastico 2012 - 2013
AZIENDA ULSS 8
ASOLO - TV
Servizio per l’Educazione
e la Promozione della Salute
Edizione Settembre 2012
A cura di:
Massimo Melloni
Psicologo
Responsabile del Servizio per l’Educazione e la Promozione della Salute
Pietro Navarra
Assistente Amministrativo
Rita Cagnin
Educatrice
© Azienda ULSS 8 Asolo - TV
Servizio per l’Educazione e la Promozione della Salute
Dipartimento di Prevenzione
Progetto grafico e stampa:
Tipografia Crivellaro s.n.c.
Via Puccini, 13 - 35020 Brugine (PD)
INDICE
•
•
•
•
La promozione di una cultura di salute
La rete
Come richiedere gli interventi
Scheda di richiesta degli interventi di
educazione alla salute
pag. 5
pag. 6
pag. 7
pag. 8
8. I disturbi della condotta alimentare:
interventi nelle Scuole Secondarie
9. Adolescenti tra sesso e amore:
istruzione per l’uso.
Educazione sessuale relazione/affettiva
per studenti delle Scuole di Secondo Grado
pag. 28
pag. 29
PRESENTAZIONE degli INTERVENTI e delle ATTIVITÀ
A) Educazione alimentare
1. Alimentiamoci con intelligenza
2. Scelgo bene e mangio meglio
3. Cibo buono…anche per l’ambiente
• 4^ edizione del concorso provinciale:
la scuola va in città 2012 - 2013
• Vincitori della 3^ edizione SMS:
scrivere messaggi di salute
• 4^ edizione del concorso SMS
scrivere messaggi di salute 2012 - 2013
B) La relazione interpersonale
4. Conosco l’ospedale e ho meno timore
5. A lezione dai nostri amici animali
6. PEDIBUS: Silenziosamente in movimento,
ecologicamente in azione
7. Donazione di organi: opinioni tra studenti
e operatori sanitari a confronto
pag. 10
pag. 12
pag. 14
pag. 17
pag. 18
pag. 19
pag. 22
pag. 24
pag. 25
pag. 27
C) Protezione e sicurezza
10. Abitare la strada:
prevenzione degli incidenti stradali
e dei traumi cranici, i giovani si raccontano
11. Lavoro sicuro
12. Primo soccorso:
cosa fare e come intervenire (per studenti)
D) Stili di vita liberi da…
13. Liberi di scegliere.
Intervento di prevenzione al tabagismo.
14. Passaparola… se bevi rischi!
15. Uso della tecnologia e dipendenza:
discussione preliminare
16. Progetto S.a.K.! – Search and Know!
Strategia di prevenzione delle dipendenze
nella scuola
• Dipartimento di Prevenzione
• Servizio educazione e promozione della salute
pag. 32
pag. 34
pag. 36
pag. 38
pag. 39
pag. 41
pag. 42
pag. 44
pag. 45
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La promozione di una cultura di salute
L’apprendimento
è la costante riorganizzazione
della nostra esperienza.
(G. Olmi e S. Piazza, LA SALUTE CHE AVANZA edizione Cleup).
La forza d’animo,
che è poi la forza del sentimento,
ci fa sentire a casa, presso di noi. Qui è la salute.
(da L’ospite inquietante, di U. Galimberti)
Il benessere globale della persona, nelle sue componenti sociali, cognitive, relazionali ed affettive, è in gioco in ogni situazione e
tale consapevolezza suggerisce di costruire interventi sinergici per
favorirne il costante sviluppo. In particolare vanno progettati e sistematicamente condotti interventi di promozione e di educazione
alla salute.
Promozione della salute: processo che mette le persone in grado
di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla attraverso le azioni di 1) costruzione di una politica per la
salute, 2) la creazione di ambienti favorevoli, 3) rafforzare le azioni
di comunità, 4) sviluppare abilità personali e riorientare i servizi
socio sanitari verso la prevenzione;
Educazione alla salute: processo rivolto a gruppi, organizzazioni
ed intere comunità che si propone di sviluppare conoscenze ed abilità personali che possono influenzare i comportamenti individuali
e comunitari per la salute e aumentare la consapevolezza circa le
cause ambientali, economiche e sociali di salute e malattia.
La promozione e l’educazione alla salute sono azioni collegiali che
necessitano di momenti di integrazione tra servizi socio-sanitari,
scuola, famiglia, volontariato e di un lavoro intersettoriale, perché
la salute è la risultante di una mediazione tra opzioni individuali
all’interno di un “sistema umano complesso”. Come esplicitato
dalla Carta di Ottawa (1986): “…La salute è creata e vissuta dalle
persone all’interno degli ambienti organizzativi della vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca e si ama. La salute è il risultato
del prendendosi cura di se stessi e degli altri, essendo capaci di
prendere decisioni e di avere il controllo sulle diverse circostanze
della vita, garantendo che la società in cui uno vive sia in grado di
creare le condizioni che permettono a tutti i suoi membri di raggiungere la salute. …“.
Nell’ultima dichiarazioni politica di Rio de Janeiro sui determinanti
sociali di salute (21 ottobre 2011) vengono ribaditi i concetti di equità e disuguaglianza, promuovendo approcci di salute per esplorare
eventi che possono influenzare processi mentali legati al benessere e alle relazioni.
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Accordi di rete
Nella prospettiva di creare un ambiente basato sulle interazioni
ed integrazioni per un agire sinergico di tutti i soggetti, nel mese
di ottobre 2008 è stata istituito un “Accordo di rete” tra istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, l’Azienda ulss n.8 e la
conferenza dei sindaci per lo svolgimento di “attività di educazione
alla salute”.
Gli organismi della rete sono:
- assemblea di rete, composta dai legali rappresentanti delle istituzioni firmatarie (o dai loro delegati) tutti i dirigenti scolastici di
tutte le scuole secondarie di secondo grado pubbliche e private, il rappresentante dell’azienda ulss 8 – direttore generale e il
presidente della conferenza dei sindaci;
- comitato tecnico scientifico, composto da: 2 rappresentanti
dell’azienda ulss 8, il presidente della conferenza dei sindaci e 3
rappresentanti dei dirigenti scolastici.
Il comitato tecnico scientifico si avvale della collaborazione di un
gruppo di lavoro formato dai rispettivi rappresentanti delle amministrazioni firmatarie e che rappresentano l’organo esecutivo.
Detto gruppo di lavoro è incaricato di proporre all’assemblea di
rete e alle amministrazioni di riferimento, ogni anno, un piano di
lavoro relativo alla programmazione degli interventi previsti per il
successivo anno scolastico che tenga conto delle scelte fatte in assemblea.
È stato ufficializzato l’Accordo di rete tra istituzioni scolastiche
dell’infanzia, della scuola primarie e secondarie di primo grado,
l’Azienda ulss n.8 e la conferenza dei sindaci per lo svolgimento di
attività di educazione alla salute.
Il comitato tecnico scientifico è composto da: 2 rappresentanti dell’azienda ulss 8, il presidente della conferenza dei sindaci,
2 rappresentanti dei dirigenti scolastici, 1 rappresentante dirigente
scolastico scuole paritarie, 1 delegato-rappresentante della FISM.
Lavorare insieme
Sulla base degli accordi, e per assicurare efficacia e stabilità dei risultati nel tempo, è necessario prevedere la collaborazione di tutti i
soggetti. Particolarmente importante è il ruolo del docente, che ha
un rapporto quotidiano con gli studenti, può, nel suo agire educativo, aiutare le persone a potenziare le proprie capacità, arricchire
le proprie conoscenze ed acquisire attitudini di partecipazione, di
autodifesa e di autodeterminazione relative al benessere.
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Le nostre proposte
Gli interventi di educazione e promozione alla salute che l’Azienda
Ulss n°8 – Servizio per l’Educazione e la Promozione della Salute
– propone alle scuole dell’infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di 1° e 2° grado, alle istituzioni, enti e associazioni del proprio
territorio per l’Anno 2012 - 2013 e che vengono presentati in questo
opuscolo rappresentano il risultato di una ricerca di coordinamento e di integrazione.
Alcuni interventi, consolidati da molti anni, vengono riproposti. Altri sono stati rivisti e presentano novità che si ritengono utili al fine
di un rinnovamento di strategie per poter incidere in un ambiente
in trasformazione come quello della scuola.
Il SEPS ha cercato di definire le modalità operative di presentazione degli interventi di educazione alla salute e ha individuato le
risorse finanziarie per la loro realizzazione.
Le proposte di intervento educativo per l’anno 2012 – 2013, si rivolgono agli studenti e studentesse, ai docenti e/o ai collaboratori
scolastici e/o ai genitori, dirigenti, operatori socio sanitari, volontari e a tutte le persone interessate a confrontarsi sui temi della
prevenzione e della promozione della salute.
Tali interventi sono organizzati con riferimento a quattro tematiche: Alimentazione e dintorni, La relazione interpersonale, Protezione e sicurezza, Stili di vita liberi da….
Il fascicolo illustra ogni attività e intervento proposto, specificando
in particolare il referente, a chi è rivolto l’intervento, la tempistica
e le modalità di lavoro, è accompagnato da una presentazione sintetica.
Per qualunque dubbio o esigenza di ulteriori informazione l’équipe
del Servizio è a disposizione.
Si invita a scegliere l’intervento o gli interventi di interesse, o gli
interventi formativi e RICHIEDERNE la realizzazione presso la propria sede inviando la apposita scheda o compilando la scheda di
iscrizione ai percorsi formativi.
Si ringraziano tutti gli attori coinvolti nella programmazione per
l’educazione e promozione della salute: gli studenti e le studentesse,
i docenti, le organizzazioni scolastiche, gli operatori professionisti dei
servizi socio sanitari coinvolti per il contributo attivo nella realizzazione degli interventi.
COME RICHIEDERE?
Le schede di richiesta di realizzazione presso la propria sede di uno o più interventi e le
schede di iscrizione agli interventi formativi sono da inviare a:
Azienda Ulss n° 8
Servizio per l’Educazione e la Promozione della Salute
Via D. Alighieri, 12 – Montebelluna TV
Fax 0423.614707
e-mail: [email protected]
Gli interventi proposti e le schede possono essere scaricati anche dal sito dell’azienda
Ulss: www.ulssasolo.ven.it
entro il giorno 30 ottobre 2012
NB. Compilare le schede in ogni parte e per ogni intervento di cui si desidera fruire.
Nel caso pervenissero più richieste per uno stesso intervento, la selezione avverrà in base all’ordine di arrivo delle
schede di richiesta.
Ai partecipanti agli interventi formativi e di educazione alla salute verrà rilasciato attestato di partecipazione per
gli usi consentiti dalla legge.
PER QUALSIASI INFORMAZIONE TELEFONO: 0423.614750
E-MAIL: [email protected]
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SCHEDA di RICHIESTA di EFFETTUAZIONE di INTERVENTO/I
presso la propria sede (A.S. 2012 - 2013)
da inviare a: SEPS Fax 0423/614707 - e-mail: [email protected]
Si chiede di realizzare presso la nostra sede l’intervento educativo
N.
TITOLO
INSEGNANTE REFERENTE DELL’INTERVENTO:
COGNOME
NOME
Telefono
e-mail
NOME SCUOLA
INDIRIZZO/VIA
N.
Comune
E-mail
tel.
fax
Scuola dell’infanzia
CAP
 Direzione didattica di
 Scuola statale
 Istituto comprensivo di
 Scuola paritaria
Scuola primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Scuola secondaria
di secondo grado
classe
n° alunni
Femmine
Maschi
Totale
Insegnante di riferimento
FIRMA
Si chiede l’autorizzazione specifica al trattamento dei dati personali ai soli fini della creazione e gestione dell’elenco degli aderenti
ai progetti. Si conferma che la raccolta ed il trattamento dei dati medesimi avviene nel rispetto del codice della privacy
FIRMA
ALIMENTAZIONE
“Ai bambini, come alle piante,
vanno dedicati pensieri…
Tutto ciò che verrà sarà un dono,
non nell’immediato, ma nei tempi che verranno.”
(Insegnanti D. Brombal, E. De Benedetto)
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Intervento n° 1
ALIMENTIAMOCI CON INTELLIGENZA!
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Studenti della Scuola Media Inferiore e Superiore, loro insegnanti,
genitori, operatori addetti alla ristorazione.
Presentazione
È sempre più conosciuto il ruolo fondamentale che l’alimentazione
ricopre per la salute, in particolar modo nell’età della crescita e
dello sviluppo.
Tuttavia il sovrappeso e l’obesità sono condizioni preoccupanti nella popolazione generale ed in continuo aumento anche nei giovani.
Spesso si pone poca attenzione alla qualità dell’alimentazione, facendo prevalere nella scelta degli alimenti la loro appetibilità rispetto all’aspetto nutrizionale.
La Regione Veneto pone tra i propri obiettivi di salute per la popolazione la prevenzione della malattia diabetica che riconosce tra le
proprie cause una alimentazione non corretta.
Cause
Le cause di questo fenomeno vanno cercate in uno stile di vita dove
la scelta degli alimenti è spesso condizionata da abitudini indotte
(favorite anche da un certo tipo di propaganda), spesso legate ai ritmi rapidi della vita moderna (pasti frettolosi) o ad aspetti edonistici
degli alimenti (consumo di cibi dai sapori accattivanti o sfiziosi).
Conseguenze
In generale le conseguenze di uno stile di vita sbagliato possono
rendersi evidenti a lungo termine.
Il sovrappeso e l’obesità sono spesso associati nell’età adulta a
malattie quali diabete, ipertensione arteriosa, gotta o ad alterazioni della colesterolemia o della trigliceridemia, con le conseguenti
complicanze.
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Finalità e aspettative per l’intervento
La finalità, a lungo termine, è la tutela della salute dei ragazzi,
tenendo conto che l’alimentazione di oggi influenzerà il loro stile di
vita e la salute in divenire.
Obiettivi specifici
- Promuovere nei ragazzi acquisizioni di conoscenza volte allo sviluppo di comportamenti alimentari sani;
- Contribuire alla scelta della propria alimentazione considerando
le qualità nutrizionali degli alimenti.
Intervento
L’intervento rivolto ai ragazzi della Scuola Media Inferiore e Superiore sarà impostato in accordo con il personale docente nell’ambito delle esigenze didattiche della scuola.
I diversi tipi di intervento sono realizzati attraverso:
- lezioni frontali sui nutrienti e sulle caratteristiche nutrizionali di
alcuni alimenti come ad esempio bevande zuccherate, cibi light,
merendine;
- lezioni attive – laboratori sulle abitudini alimentari e la corretta
alimentazione;
- lezioni attive – laboratori sui principi base di conoscenza dell’etichettatura degli alimenti e dell’etichetta nutrizionale.
Risorse per la realizzazione dell’intervento:
Personale dell’AULSS, operatori del settore.
Attrezzature: lavagne luminose, proiettori e personal computer.
Materiali: lucidi, diapositive e materiale informativo cartaceo e su
supporto informatico.
Modalità di verifica e valutazione
Indicatori di efficacia ed efficienza (riferiti alla strategia degli interventi, ad obiettivi di conoscenza e di comportamento).
Fasi di attuazione
Settembre - Ottobre:
Novembre - Aprile:
Calendario delle attività
Preparazione materiali didattici
Preparazione piano di verifica
Realizzazione interventi
Verifica
Indicatori per la valutazione:
- numero scuole partecipanti agli incontri;
- rispetto del cronogramma progettuale.
Indicatori di risultato:
- questionario di verifica sul grado di comprensione degli argomenti trattati.
Responsabile dell’intervento
Dr. Renato Ranieri
Responsabile Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN)
Via Dante Alighieri, 12 – 31044 Montebelluna
Tel. 0423.614717 - Fax 0423.614729
E-mail: [email protected]
Dr. Erminio Bonsembiante
Responsabile Unità Territoriali dei Servizi di Sanità Umana (UTSSU)
Via Dante Alighieri, 12 – 31044 Montebelluna
Tel. 0243. 614705 - Fax 0423. 614707
E-mail: [email protected]
Referente dell’intervento
Dr. Giancarlo Dalle Carbonare
Dirigente Medico
Via Dante Alighieri 12, 31044 Montebelluna (TV)
Tel.: 0423.614782/614784 - Fax: 0423.614729
E-mail: [email protected]
Progetto svolto in collaborazione tra i Servizi:
Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN) e Unità Territoriali
dei Servizi di Sanità Umana (UTSSU)
Gli interventi nelle scuole sono subordinati alle risorse di
personale formato disponibile.
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Intervento n° 2
Scelgo bene e mangio meglio!
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Alunni della Scuola Primaria, loro insegnanti e genitori.
Presentazione
Negli ultimi 25 anni la prevalenza dell’obesità nei bambini è triplicata e la linea di tendenza è in continuo aumento. Accurate analisi
dei costi delle complicanze e delle onerose conseguenze, sia considerando il danno sulla salute che l’investimento di risorse, hanno
indotto l’OMS ed anche il nostro Paese a definire la prevenzione
dell’Obesità come obiettivo di salute pubblica prioritario.
A seguito dello studio OKKIO alla Salute – Indagine 2008, si è rilevato che nella Regione Veneto il 7,3% dei bambini risulta obeso,
il 20,0% soprappeso ed il 72,7% sotto e normopeso. Complessivamente il 27% dei bambini presenta un eccesso ponderale che
comprende sia il sovrappeso che l’obesità.
Sempre in base alle abitudini alimentari nei bambini rilevate dalla
indagine OKKIO alla Salute 2008 si rileva questo quadro generale:
la percentuale di bambini che hanno assunto la colazione il mattino dello svolgimento dell’indagine è del 94% nella Regione Veneto, anche se solo il 64% fa una colazione adeguata; una merenda
adeguata a metà mattina riguarda solo il 16% dei bambini. Risulta
inoltre che assumono 5 porzioni di frutta e verdura giornaliere solo
il 2% dei bambini, mentre le bibite zuccherate sono consumate almeno una volta al giorno dal 50% dei bambini.
Cause
Spesso si pone poca attenzione alla qualità dell’alimentazione, facendo prevalere nella scelta degli alimenti la loro appetibilità rispetto all’aspetto nutrizionale.
Le cause di questo fenomeno vanno cercate in uno stile di vita dove
la scelta degli alimenti è spesso condizionata da abitudini indotte
(favorite anche da un certo tipo di propaganda), spesso legate ai ritmi rapidi della vita moderna (pasti frettolosi) o ad aspetti edonistici
degli alimenti (consumo di cibi dai sapori accattivanti o sfiziosi).
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Conseguenze
L’obesità ed il soprappeso in età evolutiva tendono a persistere
in età adulta e favorire lo sviluppo di gravi malattie, quali le
malattie cardio cerebro vascolari, diabete di tipo 2 ed alcuni
tumori.
Finalità e aspettative dell’intervento
Promuovere nei bambini delle scuole elementari acquisizioni di
conoscenze e l’adozione di comportamenti alimentari sani.
Obiettivi Specifici
Sviluppo delle conoscenze sull’importanza della prima colazione,
la composizione equilibrata dei pasti, la composizione degli alimenti.
Sviluppo delle conoscenze sulla etichettatura degli alimenti.
Acquisizione di corrette abitudini alimentari in linea con il modello alimentare mediterraneo, con la valorizzazione dei piatti della
tradizione.
Acquisizione di conoscenze sulla stagionalità di alimenti vegetali
(frutta e verdura).
Intervento
L’intervento rivolto agli alunni sarà inserito, in accordo il personale
docente, nell’ambito delle esigenze didattiche della scuola.
I diversi tipi di intervento sono realizzati ed adattati in rapporto alle
diverse fasce di età, attraverso:
- lezioni frontali;
- lezioni attive - laboratori, sulle abitudini alimentari e la corretta
alimentazione in linea con il modello alimentare mediterraneo,
con la valorizzazione dei piatti della tradizione;
- lezioni attive - laboratori, sulla stagionalità di frutta e verdura;
- lezioni attive - laboratori sui principi di basi di conoscenza
dell’etichettatura degli alimenti.
Risorse per la realizzazione dell’intervento:
Personale dell’AULSS, operatori del settore.
Attrezzature: lavagne luminose, proiettori e personal computer.
Materiali: lucidi, diapositive e materiale informativo cartaceo e su
supporto informatico; prodotti alimentari stagionali.
Modalità di verifica e valutazione
Indicatori di efficacia ed efficienza (riferiti alla strategia degli interventi, ad obiettivi di conoscenza e di comporto).
Fasi di attuazione
Settembre - Ottobre:
Novembre - Aprile:
Calendario delle attività
Preparazione materiali didattici
Preparazione piano di verifica
Realizzazione interventi
Verifica
Responsabile dell’intervento
Dr. Renato Ranieri
Responsabile Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN)
Via Dante Alighieri, 12 – 31044 Montebelluna
Tel. 0423.614717 - Fax 0423.614729
E-mail: [email protected]
Dr. Erminio Bonsembiante
Responsabile Unità Territoriali dei Servizi di Sanità Umana (UTSSU)
Via Dante Alighieri, 12 – 31044 Montebelluna
Tel. 0243.614705 - Fax 0423.614707
E-mail: [email protected]
Referenti dell’intervento
Assistenti Sanitarie
Servizi di Sanità Umana (UTSSU)
Tel.: 0423.614782
Monica Collesel
E-mail: [email protected]
Paola Guarnier
E-mail: [email protected]
Lucia Rosin
E-mail: [email protected]
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Intervento n° 3
CIBO BUONO … anche per l’ambiente
DESTINATARI
Studenti e studentesse (Scuola Primaria e Secondaria di Primo e
Secondo Grado).
Genitori, commissioni mensa scolastica, associazioni ludico-culturali e sportive.
Insegnanti, operatori scolastici.
Personale ULSS, Operatori che a diverso titolo sono interessati alla
tematica.
Gruppi appartenenti all’ambito sportivo, associazionistico, ricreativo, scolastico.
Premessa
Realizzare il Patto di Solidarietà per la Salute significa coniugare
aspetti strettamente sanitari con elementi sociali, storici e culturali per supportare un “ben-essere”, un “bene-stare” e un “benefare” collettivo, attorno al quale risulta decisivo sostenere e implementare percorsi partecipativi costituiti da idee, patti, azioni,
collaborazioni e cooperazioni imperniate su responsabilità e valori
condivisi (OMS, capacity building).
Si ritiene per questo indispensabile aprire canali privilegiati di comunicazione fra le istituzioni, le organizzazioni no-profit, le reti di
impegno civico, i gruppi di interesse, le organizzazioni di categoria
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e i cittadini per dare informazioni e riceverne. Attraverso questa
ricchezza di contributi, infatti, la ricerca e l’azione potranno trasformarsi concretamente in salute per sé, per il prossimo, per la
comunità.
Questo intervento si snoda sul concetto della SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE riscoprendo una dimensione di salute pubblica in una
cornice di riferimento attraverso cui mangiare ed imparare a mangiare torni ad essere piacere e necessità, nel rispetto di un ecosistema che pone problemi non più procrastinabili.
Motivazioni e vantaggi
Una diffusa consapevolezza dei propri consumi e del loro impatto
ambientale, un aumento delle conoscenze associate ad esperienze
concrete di ‘buone pratiche’, dovrebbero supportare le abitudini ad
un’alimentazione meno improvvisata e più ragionata.
Obiettivi educativi
• conoscenza del concetto di salute-benessere in un’ottica
di self-efficacy;
• cognizione ampia del significato di eco-sistema e di sostenibilità ambientale attraverso esperienze esistenti nel territorio
(es. last minute market).
Obiettivi di comportamento
• assunzione di responsabilità rispetto al contenimento degli scarti nell’ambito della mensa scolastica ed in ambito domestico;
• aumento del consumo a scuola di merende a base di pane, frutta
e cibi a ridotto impatto ambientale;
• proposta-realizzazione di iniziative e manifestazioni per la promozione dell’eco-sostenibilità;
• aumento delle competenze personali in attività culinarie (es.
prepararsi una merenda);
• attivazione di consumi in linea con un maggiore rispetto dell’ambiente (riduzione dei rifiuti da imballaggi di alimenti, consumi di
prodotti stagionali e locali, consumo di acqua di rubinetto).
Pre-requisiti
L’introduzione all’argomento effettuato dall’insegnante, dal punto
di vista storico oppure geografico o scientifico, gastronomico, psicologico, sociale, favorisce una maggiore efficacia dell’intervento
qui proposto, che può così essere di approfondimento.
In altri ambiti, ad esempio nelle attività previste per gli adulti, il
collegamento con una problematica sentita (es. la mensa scolastica dei propri figli) oppure con altre attività (es. ginnastica finalizzata al proprio benessere) rende più motivata la partecipazione.
Durata dell’intervento e sua organizzazione sequenziale
Gli interventi con moduli adattati alle diverse fasce d’età ed ai singoli contesti.
I moduli possono essere sviluppati in successione, in una classe,
nei diversi anni scolastici oppure si può prevedere uno specifico
approfondimento in un percorso già strutturato.
Fasi sequenziali di realizzazione in ambito scolastico:
1. premessa realizzata dall’insegnante in collegamento con le
diverse discipline (indagine sui consumi, ricerca storica e/o
scientifica pertinente con la tematica);
2. svolgimento del programma attraverso teoriche e pratiche;
3. realizzazione di iniziative e/o manifestazioni finalizzate ad approfondire una tematica o a valorizzare e/o divulgare un’esperienza pratica realizzata (es. partecipazione a manifestazioni
locali).
Si considerano parte del programma momenti di aggiornamento e
di confronto con gli insegnanti (vedi Approfondimenti).
Modalità di effettuazione dell’intervento
I moduli possono essere articolati in uno o più incontri, in sinergia
con la didattica programmata e sulla base delle risorse disponibili
in relazione alle richieste.
Potranno essere utilizzati video ed attività di laboratorio, visite
guidate, attività di rinforzo (realizzazione di elaborati, ricerche, indagini, ecc.), iniziative (es. concorsi, filmografia), partecipazione a
manifestazioni locali.
Le attività sono impostate in modo dinamico e partecipativo, coinvolgendo attivamente i partecipanti.
Diverse sono le iniziative per stimolare la curiosità, l’osservazione e l’approfondimento, lo sviluppo di abilità e competenze. Sono
previste azioni interattive tra classi e tra scuole diverse allo scopo
di realizzare la ‘peer education’ ed allo scopo di mettere in rete le
esperienze, coinvolgendo trasversalmente i diversi settori.
Collaborazione richiesta nelle varie fasi d’intervento
Adeguata predisposizione dei locali (per la visione di video, per i
laboratori). Supporti audiovisivi pronti all’uso. Disponibilità e coordinamento interno delle verifiche di efficacia (es. distribuzione
questionari, focus group). L’intervento prevede sempre la costante
presenza dell’insegnante in aula.
Fasi di attuazione
La definizione calendario delle attività verrà concordata con l’insegnante.
Riferimenti
Resolution of Council of Europe, Linee d’indirizzo del Ministero
della Salute, documenti INRAN e progetti nazionali e regionali.
Modalità di verifica e valutazione
Indicatori di efficacia ed efficienza
Responsabili dell’intervento
Ester Susin
Dietista – Servizio Dietetico del P.O. di Montebelluna
Tel. 0423.611209 - Fax 0423.611215
E-mail: [email protected]
Rita Cagnin
Educatrice -Servizio Educazione e Promozione della Salute
Via Dante Alighieri, 12 – Montebelluna
Tel.: 0423.614750 - Fax: 0423.614707
E-mail: [email protected]
Il progetto è proposto in collaborazione con Cooperativa Solidarietà di Biadene di Montebelluna che coordina il progetto
MENO SPRECO PIÙ SOLIDATIETÀ (ispirato al last minute market).
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APPROFONDIMENTI
1) Noi e il nostro corpo:
dal movimento alla percezione di sé, relazioni e benessere.
Relatore
Prof. Luigi Vero Tarca
Professore ordinario filosofia teoretica
Università Ca’ Foscari Venezia
Venerdì 23 NOVEMBRE 2012
2) Avere cura di un orto…avere cura di sé.
Relatore
Mauro Flora
Agronomo collaboratore con ULSS 8 per il progetto gli orti didattici
(Data da definire)
3) Più solidarietà …meno spreco
Relatore
Prof. Elia Cortinovis
Insegnante e presidente della cooperativa “Solidarietà”
e Referente del progetto “Meno Spreco Più Solidarietà”
(Data da definire)
4) Cosa c’è da dire e cosa c’è da fare
inquinamento e salute dei bambini e delle bambine.
Relatore
Dr. Giacomo Toffol
Pediatra, presidente dell’associazione culturale pediatri Asolo
(Data da definire)
5) “Storie di cioccolata” – filmografia e scatto d’immagine
per raccontare di sé e della propria alimentazione.
Iniziativa finalizzata a riflettere sulla diffusione del consumo di
energy drink tra i giovani.
Intervento sperimentale per le scuole secondarie di secondo
grado dal titolo.
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4^ EDIZIONE
DEL CONCORSO PROVINCIALE ANNO SCOLASTICO 2012 - 2013:
“LA SCUOLA VA IN CITTA”
CONCORSO
IL BANDO È RIVOLTO ALLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI 1° GRADO.
Il concorso ha le seguenti finalità:
- educazione
al
rispetto
dell’ambiente e alla sostenibilità
sui temi della mobilità, dei
percorsi sicuri casa-scuola e della
sostenibilità degli spazi urbani;
- promozione della mobilità urbana
ed extraurbana a piedi ed in
bicicletta, percorsi casa-scuola
sicuri e pedibus.
L’obiettivo:
stimolare le famiglie, i docenti, i
ragazzi e le ragazze, i bambini e
le bambine a realizzare e rendere
pratica quotidiana i percorsi casascuola sicuri a piedi o in bicicletta,
ridurre l’utilizzo dell’automobile per
limitare il traffico e l’inquinamento
che ne consegue.
17
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30 · LUGLIO 2012
Concorso "Sms Scrivere Messaggi
di Salute":
premiati i migliori.
“UN'EPIDEMIA
DI SALUTE"
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QUATTRO AUTORI PER CIASCUNA CATEGORIA HANNO RICEVUTO UN PREMIO
I premiati del concorso
CLASSI 3ƒ SCUOLA SECONDARIA DI 1ƒ GRADO E
CLASSI 1ƒ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 2ƒ GRADO
ABASIMI OSEI TUTU
L’alba della vita è lenta e dura nove mesi, ma il suo
tramonto è veloce come un batter d’occhio, quindi vivi
ogni attimo con consapevolezza.
MASSARO GIULIA
La mia identità! Tempo di attesa: veloce o lento. Sono
ciò che decido di essere, nella misura in cui voglio
esserlo e nel tempo in cui mi permetto di sceglierlo.
CHACKO ANNU
La vita è un fulmine allegro, approfittane.
PADOVANI TOMMASO
La salute: difficile mantenerla per tutta la vita, facile
rovinarla in un secondo.
2ƒ GRUPPO - CLASSI 2ƒ E 3ƒ SCUOLA SECONDARIA
DI 2ƒ GRADO
ARTUSO GLORIA
Corri, corri, corri°fermati hai lasciato indietro tutto,
anche te stesso!
MARINO GIULIA
Amico usa la lentezza per gustare la vita e la velocità
per afferrarla in tempo.
GOTTARDELLO ANNA
Velocità e lentezza raggiungeranno l’equilibrio perfetto
quando riuscirò a ricavare il meglio da entrambi senza
nuocere a me stesso.
BAESSATTO MARTINA
Voglio vivere la mia vita con veloce entusiasmo ma in
rassicurante lentezza!
CLASSI 4ƒ E 5ƒ SCUOLA SECONDARIA DI 2ƒGRADO
BERNO GIORGIA
Correre significa sentire energia, vita, forza. Passeggiare
significa conoscere il mondo che correndo si perde.
FORMENTIN FABIO
Alla vostra destra osserviamo: la vita.
EL KERDOUD SAMIR
C’è un tempo per correre e un tempo per rallentare.
CHIODERO ISABELLA
Lentoce Velento, Beh, Trovate Voi La Giusta Armonia
Tra Le Due Cose.
4ƒ GRUPPO - ADULTI
ALLEGRA AGATA
Il ritmo giusto. Prima di decidere, rallenta per pensare:
ti sentirai più sicuro. Se qualcuno vuole parlarti, corri
6$/87(8/66
18
I ragazzi, le ragazze e gli adulti vincitori del concorso.
ad ascoltarlo: sarà meno solo. Se stai bene, fermati: la
vita va di fretta.
CAVALLARO CARMELA
L’uomo che nella vita sa dosare velocità e lentezza
conosce il segreto del buon vivere, perché la salute è
figlia del tempo ben speso.
BREDA SARA
Sveglia, corri, bagno, corri, caffè, corri, auto, lavoro,
corri, pranzo, corri, spesa, corri, casa, cena, bagno,
letto, stop! Vacci piano! Trova il tempo per la tua salute!
BERGAMIN ELISA
Passeggia in campagna, accorgiti del fluttuare delle
stagioni e godi di quello che ti circonda a cinque sensi!
Il silenzio ti parlerà di te.
PREMIO SPECIALE ALLA SCUOLA CHE HA INVIATO
PIU' SMS
LICEO GIORGIONE DI CASTELFRANCO VENETO
4^ EDIZIONE
DEL CONCORSO SMS:
SCRIVERE MESSAGGI DI SALUTE
…. IL TEMA DEL CONCORSO:
sarà sul MOVIMENTO!!!
perché il pensiero genera-azioni di scrittura
e un’immagine fissa il pensiero.
Sarà data ampia divulgazione per la
partecipazione nel periodo Ottobre Dicembre 2012.
Un invito a confrontarsi ogni giorno
su stili di vita e comportamenti, su
pensieri, immagini e decisioni. Da
qui la sollecitazione a coscientizzare e a esprimere quel che pensano.
NEWS 2 sezioni
1) per studenti e studentesse delle
classi 3^ delle Scuole Secondarie di Primo Grado, per studenti e
studentesse di tutte le classi delle Scuole Secondarie di Secondo
Grado;
2) per docenti, genitori, dirigenti, e
tutti gli adulti che desiderano lasciare un messaggio di ben-essere nel fare gli adulti.
19
LE RELAZIONI
INTERPERSONALI
“I cuori pensanti e pulsanti non si fermano,
si incontrano
si parlano
discutono
e fanno quel che possono e quel che sanno”
21
Intervento n° 4
“Conosco l’ospedale e ho meno timore”
L’INTERVENTO È RIVOLTO A:
Bambini frequentanti la Scuola dell’Infanzia e i primi due anni della
Scuola Primaria dell’ULSS 8 (gioco: Un giro in pediatria).
Bambini delle classi quinte delle Scuole Primarie dell’ULSS 8
(Opuscolo divulgativo: L’Avventura del corpo umano).
Premessa e manifestazioni
Il ricovero in età infantile è quasi sempre in condizioni di urgenza,
senza che il bambino e la sua famiglia siano preparati a questa
evenienza.
Cause
Il bambino e la sua famiglia vivono con estrema ansia questa situazione.
Conseguenze
Diventa più difficile gestire il bambino e la sua famiglia in caso di
ricovero.
Finalità e aspettative
L’intervento si prefigge di far conoscere ai bambini la realtà della
malattia e dell’ospedale quando stanno bene e vivono in una situazione di normalità come quella della scuola per permettere loro di
elaborare le informazioni con più serenità ed affrontare un eventuale ricovero con meno ansia.
OBIETTIVO: Prevenzione del disagio da eventuale ricovero
OBIETTIVI SPECIFICI:
- Far conoscere la realtà ospedaliera: spazi e figure professionali;
- Conoscere il vissuto del bambino rispetto alla malattia e all’esperienza di ospedalizzazione;
22
- Far conoscere l’uso e la funzione degli strumenti medico-sanitari
- Far conoscere le modalità che il medico attua per effettuare una
visita e formulare una diagnosi;
- Far conoscere i ruoli delle figure che vi lavorano;
- Diffondere la conoscenza delle attività educative, didattiche, ludiche, di animazione della scuola in ospedale;
- Instaurare un rapporto di dialogo e fattiva collaborazione con
scuole di provenienza e/o del territorio;
- Stimolare un clima di solidarietà tra le agenzie educative e il
bambino ospedalizzato;
- Aiutare il bambino a comprendere che la salute è un bene prezioso e che va tutelato;
- Avviare il bambino alla conoscenza del proprio corpo e delle malattie più frequenti in questa fascia d’età.
Strategie e interventi
Presentazione del progetto ai docenti interessati da parte dell’insegnante della scuola in ospedale e del Primario del reparto di
Pediatria. Realizzazione di un focus con i docenti.
- Distribuzione alle classi interessate del gioco “UN GIRO IN PEDIATRIA” per i piccoli e del libretto “L’AVVENTURA DEL CORPO UMANO” realizzati dai bambini delle scuole ospedaliere;
- Distribuzione alle classi dei più piccoli della VALIGETTA DEL DOTTORE per permettere ai bambini, attraverso il gioco, di sdrammatizzare gli strumenti sanitari;
- Somministrazione agli alunni, prima di iniziare il percorso, di un
questionario su come vivono la malattia e l’ospedale;
- Lavoro in aula da parte dell’insegnante di classe con materiale strutturato fornito dalle scuole in ospedale e dal Servizio per
l’Educazione alla Salute (Puzzle, la tombola dell’ospedale, Memory con gli strumenti medici...);
- Laboratorio di sdrammatizzazione degli strumenti medico-sanitari con l’insegnante ospedaliera;
- Intervento in classe, a fine percorso, dell’insegnante ospedaliera
o eventuale visita in ospedale per incontrare il personale sanitario, per conoscere le loro attività e rispondere ad eventuali domande; visita alla scuola in ospedale per prendere visione delle
attività didattiche in corso;
- Questionario finale.
Risorse per la realizzazione delle attività
Dott. Paolo Mesirca
Direttore U.O. di Pediatria di Montebelluna
• 2 ore per incontro con insegnanti aderenti al progetto in reparto.
RESPONSABILI
Dott. Mesirca Paolo
Medici pediatri U.O. Pediatria Montebelluna e Castelfranco
Tel.: 0423 611680 (Montebelluna)
0423 732670 (Castelfranco)
Fax: 0423 611969 (Montebelluna)
0423 731887 (Castelfranco)
Ind.: via Togliatti, 1 (Montebelluna) Via dei Carpani (Castelfranco)
REFERENTE DEL PROGETTO (a cui rivolgersi per informazioni)
Dalla Longa Carla (Montebelluna),
Gattozzi Nicoletta (Castelfranco)
Insegnanti ospedaliere
Medici pediatri U.O. di Pediatria di Castelfranco Veneto
• 2 ore per incontro con insegnanti aderenti al progetto in reparto.
Tel.: 0423 611696 (Montebelluna)
0423 732732 (Castelfranco)
Fax: 0423 611969 (Montebelluna)
0423 731884 (Castelfranco)
Ind.: via Togliatti, 1 Montebelluna Via dei dei Carpani Castelfranco
E-mail: [email protected]
[email protected]
Ins. Carla dalla Longa
• 2 ore per incontro con insegnanti in reparto;
• 4 ore per ogni classe aderente al progetto per raccolta e tabulazione dati e per incontro presso scuole di appartenenza.
Istituto Comprensivo 1° di Montebelluna;
Istituto Comprensivo “Sarto” Castelfranco Veneto.
Ins. Nicoletta Gattozzi
• 2 ore per incontro con insegnanti in reparto;
• 4 ore per ogni classe aderente al progetto per raccolta e tabulazione dati e per incontro presso scuole di appartenenza.
NOTA: per l’anno 2012-2013 sarà sperimentato l’intervento
presso una Scuola Secondaria di Primo Grado.
Attrezzature e materiali
Valigia del dottore con strumenti medici.
Gioco-percorso UN GIRO IN PEDIATRIA e libretto operativo L’AVVENTURA DEL CORPO UMANO materiale didattico preparato dall’insegnante ospedaliera ( schede strutturate e fascicolo con il percorso
di lavoro per gli insegnanti delle classi)
Verifica e valutazione
- Questionario pre e post intervento per verificare l’eventuale
cambiamento di atteggiamento nei confronti della malattia e
dell’ospedalizzazione;
- Scheda proposta dall’insegnante ospedaliera.
Indicatori di attività
Realizzazione degli interventi.
Indicatori di risultato
Aumento della conoscenza degli strumenti e delle figure medicosanitarie e della realtà delia scuola in ospedale da parte degli
alunni.
23
Intervento n° 5
A lezione dai nostri amici animali
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Scuola dell’Infanzia:
Bambini dell’ultimo anno: “ Primi contatti:
il cane non e’ un peluche”
Scuola Primaria
Alunni delle classi 3^:
“ Il nostro amico cane”
Alunni delle classi 4^:
“ Voglio un cane: conosco gli impegni di
questa scelta ?”
Alunni delle classi 5^:
“ Abbandono e randagismo:
triste realtà”
Obiettivi educativi
A conclusione dell’intervento i bambini saranno in grado di riconoscere:
- come aver cura dei suoi bisogni;
- come accudirlo;
- come mantenerlo in buona salute;
- come educarlo;
- come gestirlo;
- come scegliere l’animale adatto;
- cosa considerare prima di adottarlo o acquistarlo.
Presentazione
In pochi decenni è caduta la cultura rurale tradizionale e si è affermata in modo massiccio l’urbanizzazione, che ha portato l’impoverimento delle relazioni uomo-animale. È importante che le nuove
generazioni conoscano i piccoli animali domestici che potranno accompagnarli nei loro giochi, se li conosceranno sapranno garantire
il loro benessere e relazionarsi in modo equilibrato e rispettoso
della loro natura animale, riducendo così il rischio di futuri abbandoni.
Gli argomenti trattati focalizzeranno l’attenzione sulla conoscenza
del cane e del gatto quale base indispensabile per un corretto approccio con l’animale.
Intervento
Sono previsti 1 o 2 incontri di 1 ora e mezza nelle classi aderenti
all’intervento.
Viene garantita la presenza del cane (il mitico Billy o il simpatico
Charlie).
Finalità
Migliorare il rapporto uomo animale, migliorare la salute dell’animale, ridurre l’incidenza delle zoonosi, ridurre il fenomeno del
randagismo.
24
Responsabile dell’intervento
Dott. Vittorio Scapinello
Servizio Veterinario
Via Forestuzzo, 41 – 31011 Asolo
Tel. 0423.526411 - Fax 0423.526310
cell.: 3282131611 (ore 10:00 / 13:00).
Intervento n° 6
Pedibus
Silenziosamente in movimento ecologicamente in azione
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Scuola dell’Infanzia :
Bambini e bambine, ragazze e ragazzi della Scuola Primaria.
Genitori e docenti referenti, volontari accompagnatori, amministrazioni comunali, associazioni.
“…Chi va in bicicletta, chi va a piedi…persone che non hanno fretta,
son persone che si prendono il tempo e lo spazio del fare per meditare, rispettano la puntualità. Son persone pensose (ricche di pensosità), son persone leggere, son persone di bene, rispettano madre terra. Non desiderano altro che lasciare un pezzettino di sé nel mondo,
desiderano lasciare qualcosa di sé per portare piccoli miglioramenti.
Forse i cambiamenti hanno origine da piccole e singole azioni? Forse
tante piccole e singole azioni portano grandi cambiamenti…”.
Presentazione
La mancata conoscenza e consapevolezza dell’abitare la strada e
di permettere ai bambini di raggiungere la scuola a piedi, la mancanza di movimento dei bambini possono determinare stili di vita
scorretti con conseguenti problemi a livello socio-sanitario.
La cultura; la mancanza di tempo per programmare la scelta di
spostarsi a piedi sono da considerare tra le cause di stili di vita
sedentari, negativi per la salute dei bambini, scarsa attitudine al
movimento, ridotte occasioni di socializzazione.
Le conseguenze: sovrappeso e malattie cardio-vascolari, della circolazione, mancata conoscenza della viabilità, della segnaletica
stradale, inquinamento atmosferico.
Finalità
L’avvio del pedibus nella realtà territoriale dell’ulss 8 ha destato interesse e partecipazione nel periodo 2009-2011 grazie alla
collaborazione con l’amministrazione Provinciale di Treviso. Il
progetto consiste nell’organizzazione di gruppi di bambini che
decidono di andare a scuola a piedi accompagnati da due o più
adulti. Una persona adulta davanti al gruppo e una persona dietro che chiude il gruppo in cammino. Il gruppo ha una stazione di partenza e varie fermate con orari per arrivare puntuali
all’arrivo presso la scuola. Il pedibus coinvolge la scuola, i genitori e l’associazione di volontariato, l’amministrazione comunale, l’Ulss con la finalità di creare rete e alleanze per la salute
delle persone.
Obiettivi educativi
- Introdurre i bambini e le bambine all’educazione stradale, all’utilizzare gli spazi urbani in sicurezza;
- Promuovere il movimento nei destinatari, la letteratura scientifica dimostra che è sufficiente mezz’ora di cammino al giorno per
assicurare il mantenimento di una buona forma fisica;
- Promuovere l’autonomia nei bambini negli spostamenti quotidiani favorendo la costruzione di abilità pedonali;
- Favorire la socializzazione e le relazioni positive fra i destinatari;
- Ridurre la circolazione del traffico attorno alle scuole con diminuzione dell’inquinamento atmosferico;
- Lavorare con le persone sui determinanti di salute favorendo la
rete con la comunità, le famiglie, enti locali e il volontariato.
25
Intervento
Attivazione percorsi-linee, realizzazione della rete tra servizi,
scuola, amministrazione, associazioni di volontariato:
1. comunicazione informativa ai genitori e ai docenti della possibilità di attivare il pedibus: riunione di interclasse e assemblea di
classe. Incontro informativo sui perché dei benefici del pedibus
(ulss, scuola, amministrazione comunale);
2. costituzione del gruppo referente di plesso o istituto comprensivo: genitori, docenti, operatori, conferma dei gruppi già costituiti (settembre – novembre 2012).
Attività del gruppo referente
1) Studio del percorso: mappatura residenza bambini e ipotesi di
percorso; sopralluogo; calcolo tempistica;
2) Trasmissione informazione all’assemblea dei genitori: spiegazione di come si svolgerà il pedibus, sottoscrizione degli impegni degli accompagnatori;
3) Promozione e sensibilizzazione: lettera informativa ai genitori
e referenti, piccola brouchure per genitori e interessati, poster
per la scuola, testimonianza di altre realtà attive;
4) Raccolta adesioni accompagnatori e organizzazione percorsi:
coinvolgimento dei volontarie incontro con accompagnatori per
calendario, inviare nominativi al referente comunale per inserimento assicurazione;
5) Formazione: bambini e bambine saranno formati sia da parte
dei docenti sia da parte dei genitori delle attività; incontro tra
accompagnatori e polizia municipale per acquisizione regole di
sicurezza stradale;
6) Amministrazione comunale sarà coinvolta per le assicurazioni, rifornimento materiale (esempio corda, paletta per attraversamenti pedonali, segnaletica adeguata capolinea, fermate e arrivo);
7) Verifica dell’attività. Incontri periodici del gruppo per monitorare il procedere del pedibus. Al termine dell’anno scolastico
verifica finale per far emergere i punti di forza e di debolezza del
progetto e le priorità per riorientare le azioni progettuali;
8) Valutazione dell’impatto del progetto attraverso la raccolta delle esperienze da parte dei bambini e delle bambine, genitori,
docenti, amministrazione comunale.
Si precisa che i tempi e le modalità di attuazione delle diverse fasi
saranno precisate a consuntivo.
Responsabile e referenti dei pedibus già attivi nel territorio:
• Altivole:
Ruffo Edilberta - genitore referente pedibus
Scuola Primaria di Caselle di Altivole. (tel. 340.9760314)
• Caerano San Marco:
Monica Scarton - referente comunale
(mail: [email protected] - tel. 348.7057764).
26
Olga Pozzobon - docente
(tel. 0423.650104; tel. scuola 0423.650095; mail: [email protected])
Castelfranco Veneto
Scuola Primaria Colombo:
Cristina Frattin – genitore
(tel. 0423.494623; cell. 328.6743627; mail: [email protected])
Scuola Villarazzo:
Giuliana Garbuio – genitore (mail: [email protected])
Cornuda:
Referente comunale e con le altre agenzie del territorio - riferimento Scuola Primaria di Cornuda (tel. 0423.839409 – 0423.838943)
Marica Prete – genitore e presidente associazione Ludicamente
(cell. 340.5804902; mail: [email protected])
Pederobba:
Matilde Forlin – referente comunale
(tel. 0423.680908; mail: [email protected])
Resana:
Luca Bellon – genitore e presidente comitato genitori
(tel. 333.9297194)
Anna Bisetto e Sabrina Miozzo – docenti referenti (tel. 0423.480264)
Riese Pio x:
Renato Simonetto – genitore
(mail: [email protected]; cell. 349.1999246);
Regina Pane – docente referente
(mail: [email protected]; tel. 0423.483130)
Trevignano:
Franca Venturato – docente referente - scuola elementare di Falzè
(mail: [email protected]; cell. 340.8306571; tel. 0423.81684).
Volpago del Montello:
Anna Maria Rasera - referente ufficio cultura e sport
(tel. 0423.873482; mail: [email protected]).
Collaborazione con:
Provincia di Treviso – servizio ecologia
Associazione culturale pediatri Asolo - presidente dr. Giacomo Toffol
Conferenza dei sindaci ulss 8 – presidente dr. Fiorenzo Berton
Associazione Ludicamente, Associazione Pedibus di Treviso
Associazione Moving School 21
Ulss 8 - Rita Cagnin - Educatrice
Servizio Educazione e Promozione della Salute
Via Dante Alighieri, 12 - Montebelluna
Tel.: 0423.614750 - Fax: 0423.614707
mail: [email protected]
Intervento n° 7
Donazione di organi:
opinioni tra studenti e operatori sanitari a confronto
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Agli studenti e alle studentesse delle classi quinte della Scuola Secondaria di Secondo Grado.
Relatori
Operatori professionisti del servizio infermieristico, del Coordinamento prelievo organi e tessuti e dei reparti di Rianimazione.
Obiettivi educativi
A conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:
- Riconoscere gli aspetti legislativi della problematica;
- Riconoscere la definizione di morte secondo le attuali conoscenze scientifiche e mediche, accolte dalla legislazione;
- Riconoscere la differenza tra donazione di organi e di tessuti.
RESPONSABILE DELL’INTERVENTO
Dr. Andrea Bianchin
Coordinatore per l’Azienda ULSS n. 8 dei trapianti.
Tel. 0423.611280
Intervento
Incontro con dibattito, aperto a massimo 25 persone (minimo 10).
Dopo l’introduzione al tema gli studenti saranno coinvolti in lavori
di gruppo, con successivo confronto in assemblea.
Durata dell’incontro: Tre ore e 30 minuti (orario scolastico).
27
Intervento n° 8
I disturbi della condotta alimentare
A CHI SI RIVOLGE
Studentesse e studenti, docenti delle classi 2°, 3°, 4° e 5° della
Scuola Secondaria di Secondo Grado.
Presentazione
Si è rilevato, negli ultimi anni, un progressivo aumento dei disturbi
della condotta alimentare in età giovanile.
Cause
Incremento di incidenza della patologia in oggetto, insorgenza della stessa in età più precoci.
Conseguenze
Aumentata richiesta di interventi.
Finalità
L’intervento è finalizzato ad informare e fornire maggiori strumenti
di conoscenza in merito alle patologie descritte allo scopo di prevenire l’insorgenza dei disturbi, permettere una precoce individuazione dei segnali di disagio psichico.
Obiettivi educativi
1) Approfondimento della conoscenza dei disturbi della condotta
alimentare nella popolazione target;
2) Miglior conoscenza di un corretto stile alimentare può scoraggiare l’inizio di diete inadeguate;
3) Acquisizione di modalità di comprensione e lettura dei comportamenti a rischio;
4) Corretto utilizzo dei servizi preposti alla cura di tali patologie;
5) Sensibilizzazione dei docenti per la promozione di corretti stili
di vita.
Metodologia e strumenti:
lavoro di gruppo, lezioni frontali, dibattiti, questionari, dispense.
28
Piano d’azione:
1) lezioni frontali condotte dal medico specialista psichiatra e
dall’educatrice;
2) lavori di gruppo con gli studenti.
Fasi di attuazione
- Incontro preliminare di presentazione, definizione del progetto e
organizzazione del programma di lavoro con docenti;
- incontro di tre ore, per ogni singola scuola, con una lezione frontale sui Disturbi Alimentari per gli studenti e le studentesse e
dibattito finale per rielaborare i contenuti esposti;
- incontro finale di verifica e confronto con i docenti.
Indicatori per la valutazione:
numero partecipanti agli incontri.
Indicatori di risultato:
- aumento delle conoscenze e il grado di comprensione degli argomenti trattati;
- gradimento da parte degli studenti.
Tempi di attuazione: novembre 2012 – maggio 2013.
Responsabile dell’intervento
Dr.ssa Anna Vallerini
Medico psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale ULSS 8
E-mail: [email protected]
Referente dell’intervento
Dr.ssa Alessandra Tessaro
Educatore Professionale
Via Ospedale, 18 – Castelfranco V.to
Tel.: 0423.732690 - Fax: 0423.732690
E-mail: [email protected]
Intervento n° 9
“Adolescenti tra sesso e amore: istruzioni per l’uso”.
Educazione sessuale relazionale/affettiva
per studenti delle Scuole di Secondo Grado.
A chi si rivolge l’intervento
Studenti e studentesse del 3° anno della Scuola Secondaria di
Secondo Grado.
Presentazione
Il modo di concepire la sessualità e di relazionarsi con gli altri degli
adolescenti è cambiato negli ultimi anni: la quantità di informazioni che hanno non corrisponde ad una effettiva conoscenza. Si tratta
spesso di dati scollegati tra loro, frammentari e non legati ad una
reale consapevolezza.
Cause
1. Scarso confronto e dialogo con le figure educative di riferimento
(genitori – insegnanti);
2. Molteplicità dei messaggi mediatici che orientano anche i comportamenti e le singole decisioni riguardanti il modo di esprimere la sessualità;
3. Proposta di modelli, di ruoli e comportamenti sessuali non aderenti e rispettosi della realtà evolutiva propria degli adolescenti.
Conseguenze
Scarsa capacità di riflessione sulle proprie scelte e sull’uso delle
informazioni in possesso: quindi assunzione di comportamenti a
rischio con ricorso a pillola del giorno dopo, interruzione di gravidanza, comparsa di malattie a trasmissione sessuale e prosecuzione di gravidanze comunque indesiderate.
sponsabili rispetto alla propria sessualità e alle proprie relazioni
affettive.
Obiettivi educativi
A conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:
1. confrontarsi tra coetanei sulle prime esperienze affettivo-relazionali e sessuali;
2. conoscere i vari metodi contraccettivi e usarli in modo adeguato;
3. riconoscere le possibili influenze famigliari, sociali, culturali
che agiscono sull’espressione della propria sessualità;
4. fruire in modo opportuno dei Servizi dell’Azienda ULSS.
Prerequisiti all’intervento nelle classi
l’individuazione di:
1. un unico insegnante referente per il progetto che coordini l’organizzazione degli interventi e sia di riferimento per gli operatori dell’ULSS nella calendarizzazione degli incontri e nella comunicazione con gli insegnanti referenti delle classi;
2. un insegnante referente per ciascuna classe che presenti le dinamiche di classe agli operatori;
3. un insegnante che, per ciascuna classe, si occupi della spiegazione dell’anatomia e della fisiologia degli apparati genitali
maschile e femminile prima dell’intervento degli operatori;
4. la comprensione da parte degli insegnanti dell’importanza della
loro non presenza in classe durante gli incontri per permettere
agli studenti di confrontarsi liberamente rispetto alla sessualità
e all’affettività.
Finalità
I ragazzi e le ragazze possono effettuare scelte consapevoli e re29
Articolazione interventi
Gli incontri verranno svolti esclusivamente presso le rispettive sedi
consultoriali secondo le seguenti modalità:
1) incontro preliminare con l’insegnante referente del progetto e
con gli insegnanti di classe per l’organizzazione degli interventi;
2) incontro preliminare con i rappresentanti di classe degli alunni;
3) raccolta domande anonime degli studenti e/o somministrazione
di un questionario di valutazione delle loro conoscenze;
4) incontro di educazione alla sessualità e affettività con i ragazzi della durata di quattro ore circa (si useranno la proiezione
di spezzoni di filmati per stimolare la discussione, lucidi, roleplaying, brainstorming, lavori di gruppo e altre attivazioni scelte
sulla base delle domande degli alunni);
5) somministrazione di un questionario di verifica e/o di gradimento ed eventuale consegna in forma scritta delle risposte alle domande fatte dagli studenti;
6) incontro restitutivo con i rappresentanti di classe degli alunni;
7) incontro restitutivo con gli insegnanti referenti di classe e/o con
l’insegnante referente del progetto.
Tempistica
Data d’inizio del progetto: Novembre 2012.
Data di termine del progetto: Maggio 2013.
Responsabile del progetto
Dr. Pasquale Borsellino
Direttore Unità Operativa Complessa Materno-Infantile,
Età Evolutiva e Famiglia - Consultorio Familiare Castelfranco V.to
Tel.: 0423.732733 - Fax: 0423.732735
E-mail: [email protected]
Referente del progetto
Dr.ssa Maristella Bacchion
Psicologa - Consultorio Familiare Montebelluna
Tel.: 0423.614981 - Fax: 0423.614976
E-mail: [email protected]
Referente area ginecologica
Dr.ssa Mariateresa Silvestri
Medico ginecologo - Consultorio Familiare Asolo Valdobbiadene
Tel.: 0423.977270 - Fax: 0423.977305
E-mail: [email protected]
Psicologa e medico ginecologo
del Consultorio Giovani di Asolo
Dott.ssa Silvia Serafin
Psicologa
Tel.: 0423.526462 - Fax: 0423.526427
E-mail: silvia.serafi[email protected]
30
Dott.ssa Carmela Dipasquale
Medico ginecologo
Tel.: 0423.526421 - Fax: 0423.526427
E-mail: [email protected]
Psicologa e medico ginecologo
del Consultorio Giovani di Castelfranco Veneto
Dott.ssa Manuela Morales
Psicologa
Tel.: 0423.731826 - Fax: 0423.732735
E-mail: [email protected]
Dott. Giuseppe Ciancio
Medico ginecologo
Tel.: 0423.732733 - Fax: 0423.732735
E-mail: [email protected]
Psicologa e medico ginecologo
del Consultorio Giovani di Montebelluna
Dott.ssa Valentina Castelli
Psicologa
Tel.: 0423.614985 - Fax: 0423.614976
E-mail: [email protected]
Dott. Carlo Failli
Medico ginecologo
Tel.: 0423.614977 - Fax: 0423.614976
E-mail: [email protected]
Protezione e sicurezza
“…Mi viene naturale avere paura all’apparire della violenza e mi viene
naturale usare l’unico modo possibile, lecito ed efficace per aggirare la
violenza: disprezzarla, deriderla, sgonfiarla.
Chi usa la violenza – compreso quello che corre in motocicletta
a 300 all’ora – è quello che ha una paura insopportabile della vita e della
morte, più paura di me che ho paura della violenza e nessuna paura, o
quasi, della vita e della morte. Forse ho soltanto un’orribile nostalgia di
quello che è successo e di quello che forse non è successo
e che forse ho perduto, ho sempre perduto.”
(da Scritto di notte di Ettore Sottsass ed. Adelphi 2010).
31
Intervento n° 10
Abitare la strada: prevenzione degli incidenti stradali
e dei traumi cranici, i giovani si raccontano.
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
- Studentesse e studenti delle classi 1^ delle Scuole Secondarie
di Secondo Grado (per le scuole che non hanno partecipato al
progetto negli scorsi anni un massimo di 4 classi, per la realizzazione di 2 incontri con gli operatori ulss);
- Docenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado che insegnano nelle classi 1^;
- Studenti e studentesse delle classi seconde delle Scuole Secondarie di Secondo Grado (attività con il simulatore);
- Genitori.
Presentazione
L’intervento si propone un contributo informativo-formativo affinché gli adolescenti (14-16 anni) possano affrontare gli imprevisti e
le situazioni che si presentano in caso di incidente stradale, conoscere le possibili conseguenze (fisiche, psichiche, cognitive, ecc.)
relative ad un trauma cranio-encefalico ed individuare, adottare e
mantenere dei comportamenti prudenti e rispettosi delle norme
stradali.
L’attuale normativa in materia di sicurezza stradale impone l’obbligo dell’uso del casco e prevede pene severe. Dai dati emersi
dall’indagine da noi effettuata, attraverso un questionario rivolto
alle classi prime delle dieci scuole del territorio che hanno aderito
al progetto di prevenzione dei traumi cranici nell’anno scolastico
2006-2007, gli studenti e le studentesse che hanno dichiarato di
utilizzare il motorino e di essere rimasti coinvolti in incidenti stradali, con o senza casco, sono il 13% del campione (54 su 432).
Questo dato ci conferma la necessità di continuare nell’azione educativa e preventiva al fine di cercare di ridurre sempre più il numero di incidenti. Data la complessità del tema è indispensabile
la partecipazione, la condivisione, e la collaborazione tra tutte le
persone a vario titolo coinvolte: studenti, genitori, docenti, operatori socio-sanitari e di pubblica sicurezza.
Cause
- Mancanza parziale o totale della conoscenza dei rischi legati alla
circolazione stradale;
32
- Il mancato e/o scorretto utilizzo del casco da parte del ragazzo lo
espone al grave rischio di riportare un trauma cranio-encefalico
in caso di incidente stradale con il ciclomotore.
Conseguenze
Le conseguenze variano a seconda dell’entità e della gravità delle
lesioni riportate.
Finalità
- Consolidare e incrementare e consolidare la collaborazione già
avviata tra l’azienda socio-sanitaria ULSS n.8 di Asolo e le scuole
del territorio;
- Aumentare la conoscenza degli studenti e delle studentesse relativamente ai rischi legati alla circolazione stradale, delle conseguenze personali e sociali di un incidente stradale e delle gravi
limitazioni che un trauma cranio-encefalico può causare, sia che
usino il ciclomotore o meno;
- Informare ed sensibilizzare docenti e genitori sui rischi e sulle
conseguenze degli incidenti stradali;
- Consolidare il gruppo di lavoro (docenti, operatori) che si occupano di educazione alla salute al fine di integrare gli interventi
formativi di prevenzione.
Interventi
- Condivisione, confronto e definizione del progetto con i docenti e
i rappresentanti di classe e gli operatori;
- Percorso informativo-formativo proposto dagli operatori ulss e/o
altri docenti rivolto ai docenti referenti e/o interessati alla tematica;
- Coinvolgimento diretto dei docenti nella gestione dell’incontro
studenti-testimonial;
- Realizzazione di un pieghevole informativo che divulghi le attività
realizzate con studenti e le studentesse;
- Partecipazione agli incontri di un testimonial;
- Restituzione della rilevazione sul grado di response shift degli
studenti e studentesse realizzata nel periodo ottobre 2011 –
maggio 2012;
- Intervento utilizzando il simulatore di guida coinvolgendo piccoli
gruppi di studenti e studentesse, valutazione della sensibilizzazione ed attenzione sui rischi durante la guida in collaborazione
con il dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione - Università degli Studi di Padova.
Responsabili dell’intervento
Dott.ssa A. Elisabetta Trevisan
Educatrice Ambulatorio Neuropsicologico - Dipartimento di Psichiatria
Tel.: 0423.732052 - Via Ospedale – 31033 Castelfranco V.to
E-mail: [email protected]
Incontri con gli studenti e le studentesse mediante due diverse
tipologie:
1) per le scuole che hanno già partecipato al progetto negli scorsi
incontri, l’incontro con gli studenti sarà tenuto dal docente interno (referente o incaricato), con la presenza del testimonial
per circa ore 1,30;
2) per le scuole che non hanno partecipato al progetto negli anni
precedenti o dove vengano segnalate, dall’insegnante di riferimento, motivate difficoltà nella gestione dell’incontro vi sarà
la compresenza degli operatori ulss. L’incontro con gli studenti
avrà una durata complessiva di ore 3 con la presenza del testimonial per circa ore 1,30 per un massimo di 40/45 studenti;
- incontri con i genitori se richiesti;
- somministrazione intervista agli studenti;
- restituzione del report sui risultati dei questionari (entratauscita) e scheda rilevazione dati incidenti anno 2012_2013;
- evento conclusivo con le scuole che desiderano narrare le esperienze progettuali e presentare i prodotti realizzati;
- incontro di valutazione finale degli interventi.
Rita Cagnin
Educatrice Servizio Educazione e Promozione della Salute
Via Dante Alighieri, 12 – Montebelluna
Tel.: 0423.614750 - Fax: 0423.614707
E-mail: [email protected]
Traccia sui contenuti degli interventi informativi-formativi sviluppati in classe
• dati epidemiologici;
• nozioni di prevenzione (analisi delle situazioni a rischio, dei comportamenti da adottare per prevenire incidenti);
• nozioni di educazione civica qualora si sia testimoni d’incidenti
stradali (chiamare i soccorsi, riferire quanto osservato);
• nozioni relative alle conseguenze (fisiche, cognitive e sociali) di
un trauma cranico anche mediante la visione di video;
• testimonianza anche mediante la visione di video;
• testimonianza diretta di persone che hanno avuto un incidente
stradale;
• rielaborazione conclusiva rispetto ai contenuti e alle opinioni dei
partecipanti.
Attrezzature e materiali
Supporti informatici per la presentazione di materiali in Power
Point e la visione di video filmati relativi alla tematica.
Stampa fascicolo informativo, prospetto e i contenuti degli argomenti trattati durante l’incontro in classe, report questionario ingresso ad ogni singola scuola, report relazione finale, intervista
narrativa, scheda raccolta dati.
Prof.ssa Allegra Agata
ISIS Nightingale – Castelfranco Veneto
Tel.: 0423.472801; E-mail: nfl[email protected]
Prof. Stefano Zuanon
IPSIA Scarpa – Montebelluna
Tel.: 0423.609175; E-mail: [email protected]
Prof. Elvio Cavinato e Prof.ssa Susy Tesser
ISIS Sartor – Castelfranco Veneto e Montebelluna
Tel.: 0423.490615; E-mail: [email protected]
Prof. Antonio Dima
IPSSCTP Rosselli – Castelfranco Veneto
Tel.: 0423.494286; E-mail: [email protected]
Prof .ssa Francesca Toso
ISIS VERDI – Valdobbiadene
Tel.: 0423.975973; E-mail: [email protected]
Prof.ssa Vittoria Melluso
LICEO Levi – Montebelluna
Tel.: 0423.23523; E-Mail: [email protected]
Prof. ssa Paola Porcellato
ITCG Martini – Castelfranco Veneto
Tel.: 0423.491080; E-mail: [email protected]
Prof.ssa Luisa Fassina
Prof. Fabio Pasqualetto
LICEO Giorgione – Castelfranco Veneto
Tel.: 0423.491072; E-Mail: [email protected]
Prof. ssa Franca Zanchin
IPSSAR Maffioli – Castelfranco Veneto
Tel.: 0423.721661; E-mail: ipssarmaffi[email protected]
Prof. Regina Stocco
IPSIA G. Galilei – Castelfranco Veneto
Tel.: 0423.495283; E-mail: uffi[email protected]
33
Intervento n° 11
Lavoro sicuro
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Studenti degli Istituti Tecnici e Professionali dell’ULSS 8.
Presentazione
Per motivi istituzionali lo SPISAL ha un contatto diretto con il mondo del lavoro e le problematiche lavoro-correlate. Il Servizio effettua l’analisi dei referti di infortunio che avvengono nell’ambito del
territorio ULSS competente (circa 6000 referti/anno).
Inoltre raccoglie e rileva i dati relativi alle malattie professionali.
I dati raccolti, pur essendo di un territorio ristretto, rispecchiano il
trend nazionale ed evidenziano una lieve diminuzione degli infortuni, ma individuano nei lavoratori giovani (15-25 anni) la fascia più a
rischio di infortunio.
La Regione Veneto ha pianificato interventi di formazione capillare
in alcuni settori (meccanica ed edilizia) con una significativa riduzione del numero e/o della gravità degli infortuni.
Tale esperienza positiva può essere riproposta, con le opportune
modifiche, in ambito scolastico. L’intervento riveste particolare
importanza in un momento in cui è aumentata la sensibilità delle
istituzioni e dell’opinione pubblica riguardo al tema della sicurezza
sul lavoro.
Cause
L’avviamento al lavoro dei giovani avviene spesso con assente o insufficiente percezione del rischio lavorativo.
34
Conseguenze
Elevata incidenza e gravità di infortuni sul lavoro e malattie professionali con danni biologici e/o menomazioni permanenti a carico
del lavoratore.
Costi sociali elevati.
Obiettivi educativi
A conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:
- identificare i rischi presenti nei diversi contesti lavorativi;
- adottare misure preventive e protettive;
- riconoscere le misure da adottare in caso di situazioni critica ed
infortunio.
Intervento
L’intervento prevede l’intervento specialistico di personale tecnico
e sanitario all’interno degli istituti richiedenti. Gli interventi sono
inseriti nel contesto didattico legato a materie tecniche e prevedono se possibile percorsi protratti (triennio superiore).
Divulgazione dell’intervento.
Richiesta della scuola.
Incontro con l’insegnante referente per concordare modalità e contenuti.
Intervento con il gruppo – classe.
Produzione degli elaborati.
Lezioni frontali e dibattiti con l’uso di tecniche multimediali. In si-
tuazioni lavorative simulate o rappresentate con l’ausilio di foto,
disegni e video, gli studenti individuano i rischi lavorativi e suggeriscono i comportamenti corretti da adottare nelle singole specifiche
situazioni.
Coinvolgimento e partecipazione attiva degli studenti su tematiche
emergenti da precedenti esperienze del gruppo classe (stage, lavori stagionali, situazioni familiari…).
Gli interventi sono monotematici, della durata di due - tre ore e
vertono su:
• rischio infortunistico;
• rischio elettrico;
• rischio da macchine;
• rischio chimico;
• rischio biologico;
• rischio in edilizia;
• amianto;
• rumore;
• VDT;
• primo soccorso;
• primo lavoro in fabbrica.
PERSONALE SANITARIO
Agnolin Graziella – Infermiera
Tabacchi Tiziana - Assistente Sanitaria
Panciera Gloria - Assistente Sanitaria
Tel.: 0423.614733
E-Mail: [email protected]
PERSONALE TECNICO
Cunial Adriano - Tecnico della Prevenzione
Mariotto Flavio - Tecnico della Prevenzione
Didonè Daniele - Tecnico della Prevenzione
Roberta Da Rugna - Tecnico della Prevenzione
Avelino Pozzebon – Operatore Tecnico
Tel.: 0423.614737
E-Mail: [email protected]
Ferruccio Cavinato - Tecnico della Prevenzione
Tiziano Tittoto - Tecnico della Prevenzione
Tel.: 0423.614734
E-Mail: [email protected]
Risorse che l’ente richiedente deve mettere a disposizione per la
realizzazione dell’intervento
Attrezzature: Personal computer, videoproiettore, lavagna luminosa, vhs, proiettore diapositive.
Materiali: Cartaceo (Dispense, depliant, post-it, poster) e supporti
multimediali.
Responsabile dell’intervento
Dr. Tomaso Tidei
Direttore Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza
negli ambienti di Lavoro (SPISAL).
Via Dante Alighieri 12 – 31044 Montebelluna
Tel.: 0423.614730 - Fax: 0423.614741
E-mail: [email protected]
Altri partecipanti all’intervento
PERSONALE MEDICO
Dr.ssa Altafini Ilaria – Medico
Dr.ssa Zannol Federica – Medico
Tel.:0423.614732
E-Mail: [email protected]
PERSONALE CHIMICO
Dr.Enrico Contessotto - Chimico
Tel.: 0423.614730
E-Mail: [email protected]
35
Intervento n° 12
Primo soccorso - Cosa fare e come intervenire
(per studenti)
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Agli studenti del 4^ anno della Scuola Secondaria di Secondo Grado
(massimo 20 per edizione).
Presentazione
La scuola rappresenta un luogo come altri, dove si possono verificare situazioni di criticità sanitaria. Molto spesso la capacità di
far fronte ad una situazione di urgenza/emergenza attivando correttamente il 118 ed attuando comportamenti di primo soccorso
consente di effettuare un soccorso efficace senza peggiorare la
situazione dell’infortunato.
Obiettivi educativi
A conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:
• riconoscere e descrivere un’emergenza sanitaria;
• allertare il sistema di soccorso
(descrivendo in modo appropriato l’evento critico);
• attuare interventi di primo soccorso
(senza aggravare le condizioni della persona infortunata).
36
Intervento
Lezioni frontali con momenti di interattività.
Esercitazioni pratiche con simulazioni su manichino.
Verifiche di apprendimento e gradimento.
L’intervento formativo prevede 2 incontri per classe della durata di
2 ore ciascuno per un totale di 4 ore.
Responsabile e referente dell’intervento
Dott. Massimo Melloni
Psicologo e Responsabile del Servizio Educazione
e Promozione della Salute
Tel.: 0423.614752 - Fax: 0423.614707
STILI DI VITA
LIBERI DA…
37
Intervento n° 13
Liberi di scegliere
Intervento di prevenzione al tabagismo
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Insegnanti delle classi seconde e terze delle Scuole Secondarie di
Primo Grado.
gnanti: con i contenuti proposti e gli strumenti forniti sarà possibile
per i docenti attivare un percorso di riflessione con gli studenti sul
tema della prevenzione all’uso del tabacco.
Presentazione
Secondo le stime dell’OMS l’abitudine al fumo si instaura sempre
più precocemente tra gli 11 e i 15 anni; ciò richiede pertanto, che
gli interventi preventivi si rivolgano già ad un’età in cui fumare non
è ancora diventata un’irrinunciabile azione quotidiana. Gli interventi in questa fascia di età possono avere un ruolo importante per
limitare nei ragazzi l’acquisizione dell’abitudine al fumo e per migliorare quindi lo stato di salute generale della popolazione.
Si prevede:
Incontro iniziale con tutti gli insegnanti delle classi che aderiscono
al progetto per la presentazione degli obiettivi, dei contenuti e delle modalità con le quali attivare l’intervento.
L’incontro ha la durata di due ore circa presso la sede del SerAT
ospedale di Castelfranco veneto (nuova sede presso il padiglione K).
Gli operatori referenti del progetto rimarranno a disposizione, durante l’anno scolastico, per ulteriori informazioni e momenti di
confronto che eventualmente si rendessero necessari durante l’attivazione del progetto.
Cause
Il fumo rappresenta la prima causa prevenibile di malattia e di
morte nei Paesi Occidentali.
Conseguenze
Dalla letteratura emerge la precoce età di inizio della dipendenza
da tabacco, indicativa di una maggiore difficoltà a smettere. Inoltre,
se una persona non inizia a fumare da giovane, più difficilmente lo
farà in seguito.
Finalità
L’intervento si propone di promuovere una scuola libera dal fumo e
promuovere l’immagine del non fumatore.
Obiettivi educativi
- Offrire agli insegnanti una metodologia utile per confrontarsi con
gli studenti sulla prevenzione dell’uso di tabacco;
- Favorire negli studenti lo sviluppo di capacità critiche e di riflessione rispetto ai contenuti proposti.
Intervento
Il progetto, a valenza regionale, prevede la formazione degli inse38
Incontro conclusivo di verifica con tutti gli insegnanti partecipanti
al progetto, l’incontro sarà dedicato alla verifica dei lavori svolti
dagli insegnanti nelle classi: aspetti positivi, criticità, difficoltà,
suggerimenti e proposte.
La durata dell’incontro sarà di circa due ore.
Risorse per la realizzazione dell’intervento:
Lavagna a fogli, videoproiettore e computer.
Responsabile dell’intervento
Dott.ssa Emanuela Santi, SerAT
Via dei Carpani, 16/Z - Castelfranco Vto (TV)
Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758
E-mail: [email protected]
Referente dell’intervento
Educatore Luisetto Nicoletta, SerAT
Via dei Carpani, 16/Z - Castelfranco V.to (TV)
Tel:. 0423.732759 - Fax: 0423.732758
E-mail: [email protected]
Intervento n° 14
Passaparola… se bevi rischi!
Intervento di prevenzione all’uso di alcol in ambito giovanile.
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Studenti delle classi seconde delle Scuole Secondarie di Secondo Grado (seconda superiore studenti di età compresa fra i 15
e 16 anni).
Il progetto si rivolge a 5 studenti per classe che si renderanno poi
disponibili a presentare ai compagni di classe i contenuti appresi.
Presentazione
Negli ultimi anni i comportamenti a rischio per la salute in età adolescenziale, come l’uso di alcol sono divenuti oggetto di studio per
la rilevanza sanitaria e sociale che determinano.
Gli effetti che questi comportamenti hanno sulla salute possono
essere immediati, come utilizzo dell’alcol e incidenti stradali, manifestazioni aggressive, oppure posticipato nel tempo con il rischio
di patologie future.
Per questi motivi si ritiene utile lavorare a livello preventivo con gli
studenti per poter aumentare i livelli di conoscenza sulla sostanza
e avviare un processo di riflessione critica si rischi legati all’assunzione di questa sostanza, favorendo lo sviluppo di comportamenti
di auto protezione.
Cause
Le cause si possono ricondurre ad abitudini culturali, ma anche
alle modalità in uso fra i giovani negli ultimi anni dove si registra
un aumento dei consumi di alcol soprattutto nei fine settimana.
Conseguenze
L’utilizzo della sostanza alcolica fra i giovani può avere notevoli ripercussioni sulla salute, sull’incremento dei rischi in merito agli
incidenti stradali, sulle difficoltà scolastiche, sulle relazioni conflittuali in famiglia, in ambito scolastico e sociale.
Finalità
Approfondimento delle conoscenze rispetto ai rischi del bere giovanile.
Obbiettivi educativi
L’intervento si pone come scopi:
- incrementare le conoscenze fra gli studenti in merito alla sostanza alcolica e agli effetti che questa può determinare nel tempo;
- riflettere con gli studenti sulla modalità del bere giovanile e sui
rischi incorsi;
- diffondere le conoscenze acquisite presentandole agli altri studenti come modalità di scambio e apertura ad una critica riflessione.
Intervento
L’intervento prevede il coinvolgimento di 5 studenti per classe che
verranno riuniti negli incontri. Compito poi degli studenti sarà
quello di presentare i contenuti appresi al resto della classe, si
renderà necessario identificare un tempo scolastico (in accordo
39
con gli insegnanti) dove gli studenti potranno presentare il materiale al resto della classe.
Incontro iniziale con tutti gli insegnanti delle classi che aderiscono al progetto per la presentazione degli obiettivi e dei contenuti.
L’incontro è propedeutico alla realizzazione dell’intervento e verrà
realizzato presso la sede del SerAT ospedale di Castelfranco Veneto (nuova sede padiglione K) e avrà la durata di un’ora circa.
Primo incontro con gli studenti: verrà presentata la sostanza alcolica, gli effetti fisici, psicologici e sociale connessi all’uso. La durata
dell’incontro è di due ore.
Secondo incontro con gli studenti: verranno approfonditi gli aspetti relazionali e sociali connessi all’uso di alcol specie in età giovanile. Riflessione con gli studenti sui contributi presentati.
La durata dell’incontro è di due ore.
Gli incontri si terranno presso le sedi scolastiche.
Risorse per la realizzazione dell’intervento:
Lavagna a fogli, videoproiettore e computer.
Responsabile dell’intervento
Dott.ssa Emanuela Santi, SerAT
Via dei Carpani, 16/Z - Castelfranco Vto (TV)
Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758
E-mail: [email protected]
Referente dell’intervento
Educatore Luisetto Nicoletta, SerAT
Via dei Carpani, 16/Z - Castelfranco V.to (TV)
Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758
E-mail: [email protected]
40
Intervento n° 15
Uso della tecnologia e dipendenza: discussione preliminare
Presentazione.
L’uso della tecnologia nell’ambito ludico, professionale e privato è
sempre più esteso e può produrre molti problemi.
Obbiettivi educativi
L’intervento si pone l’obbiettivo di creare uno spazio di discussione
fra operatori ed insegnanti sul tema dell’uso e abuso di tecnologia.
Ciò permetterà di approfondire le conoscenze, proporre il confronto di punti di vista ed, eventualmente, proporre un modello di intervento per l’anno successivo.
Cause
La tecnologia è un ingrediente fondamentale del vivere moderno, è
diffusa, necessaria, in continuo divenire. I problemi educativi nella
gestione del rapporto macchina-persona coinvolgono i genitori, gli
insegnanti e tutte le persone che in qualche modo ne vengono in
contatto.
Intervento
Saranno organizzati 3-4 incontri di discussione e scambio della durata di due ore ciascuno presso il SerAT (Servizio Alcologia e Tabagismo nuova sede padiglione K Ospedale di Castelfranco Veneto).
Il calendario degli incontri sarà programmato e comunicato ai richiedenti l’intervento.
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Ai docenti delle Istituti Secondari di Secondo Grado.
Conseguenze
L’uso distorto della tecnologia può portare a vari tipi di problemi:
dall’isolamento sociale, a disfunzioni emotive, problemi cognitivi,
difficoltà nella gestione pratica della quotidianità.
Finalità
Approfondimento delle conoscenze rispetto ai rischi dell’uso della
tecnologia.
Responsabile e referente dell’intervento
Dott. Natalino Filippin
Responsabile SerAT
Ospedale di Castelfranco Veneto - via Carpani 16/Z
Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758
E-mail: natalino.fi[email protected]
41
Intervento n° 16
S.a.K.! 2.0 – Search and Know!
Strategia di prevenzione delle dipendenze nella scuola
A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTO
Docenti di Scuola Secondaria di Secondo Grado interessati a svolgere funzioni organizzative e di tutoraggio in un progetto di sensibilizzazione/prevenzione dell’uso di sostanze (almeno 3 insegnanti
per istituto).
Studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado delle classi 1^
e 2^ (14 – 16 anni).
Presentazione
L’iniziazione degli adolescenti al consumo di sostanze è multifattoriale, ma assumono un ruolo di rilievo i fattori connessi a:
• mancanza di una informazione scientificamente fondata, mentre, al contrario, abbondano notizie imprecise e aneddotiche, soprattutto raccolte tra coetanei;
• pressioni ambientali;
• presunzione di normalità del consumo di sostanze;
• immaturità o debolezza di abilità cognitive e sociali.
L’intervento mette a disposizione dei docenti di scuola secondaria
di II grado materiali e competenze per la realizzazione di unità didattiche che siano in grado di far apprendere agli studenti nozioni
sugli aspetti biomedici relativi alle droghe d’abuso, contemporaneamente stimolando l’esercizio di abilità cognitive che rappresentano fattori di protezione verso lo sviluppo di problemi correlati
all’abuso di sostanze.
42
Finalità
Adozione diffusa di una metodologia di intervento di prevenzione
primaria nella Scuole Secondarie di Secondo Grado, applicata in
interventi rivolti ai giovani delle classi prime o seconde, organizzati
in moduli didattici svolti in piccoli gruppi, in grado di:
• aumentare le conoscenze scientificamente fondate sulle sostanze psicotrope;
• aumentare la consapevolezza sulle vulnerabilità emotive e sulle
pressioni ambientali verso comportamenti poco sani;
• stimolare l’esercizio di alcune abilità cognitive e sociali che rendano il pensiero del soggetto più critico, più complesso, capace
di scelte non conformistiche.
Obiettivi educativi
a) Docenti
A conclusione dell’intervento i docenti (almeno 3 per istituto)
saranno in grado di organizzare e gestire un modulo didattico
sugli aspetti biomedici dell’uso di sostanze psicoattive.
b) Studenti
A conclusione dell’intervento i giovani studenti partecipanti riconosceranno le caratteristiche delle sostanze psicotrope e la
loro azione, con conseguente riduzione dell’atteggiamento positivo verso di esse.
Intervento
L’intervento prevede:
a) un corso di formazione per gli insegnanti per:
1) presentazione del progetto e delle sue basi teoriche e
metodologiche;
2) illustrazione delle caratteristiche salienti delle droghe
d’abuso e degli aspetti biomedici connessi all’abuso.
b) la realizzazione di un modulo didattico, con lavoro in piccoli
gruppi supportati da docenti attraverso azioni di tutoraggio. I docenti utilizzano schede e materiali forniti dal servizio, seguendo
linee guida scritte;
c) valutazione dei risultati mediante questionari;
d) un incontro sensibilizzazione sul problema dell’abuso di sostanze e di presentazione del progetto SaK! 2.0 destinato a genitori e
docenti.
La valutazione di esito prevede un questionario per la misura della
percezione del rischio, tratto dalla banca degli strumenti di valutazione dell’osservatorio europeo sulle droghe (EMCDDA - European
Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction).
Il corso per docenti si svolgerà presso il SerT di Castelfranco Veneto a partire dal mese di novembre 2011. La durata prevista è di
n. 5 incontri a cadenza settimanale di 2 ore e 30 minuti ciascuno.
Le date delle lezioni verranno comunicate agli iscritti almeno 15
giorni prima dell’inizio.
Gli Istituti che hanno partecipato al progetto nell’anno scolastico precedente verranno contattati dai referenti del Progetto SaK!
2.0 per l’eventuale adesione anche per il nuovo anno scolastico
2012/2013.
Responsabile dell’intervento
Dr. Graziano Bellio
Direttore SerT - Servizio Tossicodipendenze
Via Ospedale, 18 - Castelfranco V.to
Tel.: 0423.732736 - Fax: 0423.732737
E-mail: [email protected]
Referente dell’intervento
Dott.ssa Fraccaro Simonetta
Educatore Professionale SerT
Via Ospedale, 18 – Castelfranco Veneto
Tel.: 0423.732736 - Fax: 0423.732737
E-mail: [email protected]
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Dipartimento di prevenzione
Funzioni
Il dipartimento di prevenzione è la struttura tecnico funzionale,
dotata di autonomia organizzativa e contabile, mediante la quale
l’unità locale socio sanitaria garantisce la soddisfazione dei bisogni di salute connessi ad interventi di promozione e di prevenzione
relativamente agli stati e comportamenti individuali delle persone,
all’ambiente fisico e sociale della comunità di riferimento.
Tale struttura garantisce le seguenti funzioni di prevenzione collettiva e comprende le attività e le prestazioni volte alla promozione
della salute della popolazione nel suo complesso.
Rientrano in tale livello di assistenza la prevenzione e il controllo
delle malattie infettive e diffusive, la tutela dai rischi per la salute derivanti dall’inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo, la
tutela della salute della comunità nei luoghi di vita e di lavoro (abitazioni, scuola, uffici, industrie, zone rurali …), la sorveglianza e il
controllo degli allevamenti per la prevenzione delle malattie degli
animali e la tutela igienico sanitaria degli alimenti e delle bevande.
Il dipartimento di prevenzione contribuisce alle attività di promozione della salute e di prevenzione delle malattie cronico degenerative in collaborazione con l’ospedale ed i distretti socio-sanitari.
Livelli organizzativi e responsabilità
Sub struttura
centro
di responsabilità
Direzione del dipartimento direzione
di prevenzione
Servizi sanità umana
Responsabile
Antonio D’Alba
igiene e sanità pubblica Gianluigi Lustro
igiene degli alimenti e
della nutrizione
Renato Ranieri
medicina legale
Antonio D’Alba
prevenzione, igiene
e sicurezza negli
ambienti di lavoro
Tomaso Tidei
educazione e
promozione alla salute Massimo Melloni
unità territoriale dei
Erminio
servizi di sanità umana Bonsembiante
Servizi veterinari
sanità animale
Stefano De Rui
igiene degli alimenti
di origine animale
Adriano Bigolin
igiene degli
allevamenti e delle
Antonio D’Alba
produzioni zootecniche
I servizi del dipartimento di prevenzione garantiscono prestazioni
definite da leggi nazionali e comunitarie, sviluppano attività e progetti funzionali alle esigenze del territorio.
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Servizio Educazione e Promozione della Salute
È un’unità operativa del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda
U.L.SS. n. 8 di Asolo.
Il mandato sociale del Servizio è educare e promuovere la salute della popolazione, attraverso attività ed iniziative riconducibili a
vari aspetti della vita umana individuale e sociale. Lo scopo è quello di far sì che la popolazione possa giungere a conoscere, valutare
e/o organizzare i propri comportamenti e stili di vita, conseguentemente assumere la gestione della propria salute e migliorarla.
Come?
- Coordinando attività progettuali integrate con gruppi di lavoro
istituzionali ed interistituzionali: gruppo aziendale per l’educazione alla salute, gruppo di lavoro scuola-Ulss, gruppi di lavoro
infanzia-adolescenza, politiche giovanili; tavoli di lavoro su mediazione culturale ed interculturalità;
- progettando e coordinando al fine di fornire assistenza tecnica e
metodologica a tutti gli operatori impegnati nell’attività di educazione e promozione della salute;
- curando i rapporti tecnico-professionali con le strutture regionali, le istituzioni scolastiche, i comuni ed altri soggetti, esterni
alla struttura socio sanitaria, impegnati in attività di promozione
e tutela della salute;
- contribuendo alla preparazione di materiale informativo e divulgativo;
- fornendo risposte unitarie a richieste di collaborazioni su iniziative di educazione e promozione alla salute;
- lavorando secondo una logica di rete e un sistema integrato di
relazioni su più fronti a livello locale, provinciale, regionale, nazionale.
Che cosa fa?
- Adozione e realizzazione di un progetto;
- Coordinamento di un progetto adottato dal Servizio Educazione e
Promozione alla Salute ma realizzato da altri;
- Coordinamento di un progetto adottato da altri;
- Supporto alla realizzazione di un progetto adottato da altri;
- Consulenza sull’adozione e/o realizzazione di un progetto da
parte di altri;
- Gestisce interventi di formazione e di informazione degli operatori della salute;
- Promuove e coordina percorsi progettuali rivolti al mondo giovanile e progetti di comunità;
- Fornisce e realizza sussidi educativi e didattici quali: fascicoli
informativo-divulgativi, opuscoli informativi-divulgativi, depliant,
schede didattiche e bibliografie, consulenze per sussidio educativo-didattico;
- Gestisce e coordina la biblioteca del servizio educazione e promozione alla salute;
- Coordina il centro di documentazione.
Dove e quando?
Si accede liberamente, su appuntamento, telefonando o recandosi
presso la sede del Servizio.
SEDE:
Via Dante Alighieri, 12 - 31044 Montebelluna –TV
Tel.: 0423.614752 - Fax: 0423.614707
ORARIO DI SERVIZIO:
9:00 – 13:00 dal lunedì al venerdì
E-mail: [email protected]
Il personale
Melloni Massimo (psicologo)
Navarra Pietro (assistente amministrativo)
Cagnin Rita (educatrice)
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Strumenti e fascicoli a disposizione presso il centro
gratuitamente:
Il SEPS fornisce una bibliografia di riferimento per la promozione della salute disponibile presso il Centro di documentazione del
servizio sulle tematiche:
- educazione alimentare;
- educazione ambientale;
- pedagogia, filosofia, psicologia, sociologia, antropologia;
- orientamento educazione alla relazione e all’affettività;
- educazione stradale.
Filmografia a disposizione sui temi:
educazione alla relazione e all’affettività; infanzia, adolescenza,
adultità e maturità, abbandono, morte/lutto, educazione alle diversità (di genere, cultura, etnia, religione, fisica e psichica ecc…),
abusi e dipendenze (sessuali, alcol, droga, tabacco ecc…)
Strumenti a disposizione (e distribuzione)
- “APPUNTI DI SALUTE” – Un manuale di lavoro con indicazioni per
progettare interventi di educazione e promozione alla salute ; a
cura del servizio educazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2008;
- Atti del seminario “EDUCARE ALLA RELAZIONE: identità, diversità,
alterità dell’adolescente” – a cura del servizio educazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2008;
- Atti del seminario “Aria, Acqua, Terra, Fuoco”, educazione ambientale e promozione della salute; a cura del servizio educazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2008;
- Atti del convegno “Educazione alimentare esperienze a confronto” - ; a cura del servizio educazione e promozione alla salute
dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2005;
- Raccolta messaggi di salute – concorso realizzato per gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado. SMS Scrivere messaggi di salute, anno scolastico 2009/2010,
2010/2011, 2011/2012;
- Atti del seminario 2^ edizione “Educazione alimentare, sostenibilità ambientale, stili alternativi anche in mensa” anno 2010;
- Pubblicazione “StrAdolescenti – ricerca azione del benessere nella
relazione tra adulti e adolescenti.” Anno 2011;
- Fascicolo informativo “Proteggi la tua mente, usa il casco sempre!!!” – progetto di prevenzione incidenti stradali e traumi cranici, rivolto agli studenti e studentesse del primo anno delle scuole
secondarie di secondo grado. Anno 2011;
- Pubblicazione “Prevenzione traumi cranici ed incidenti stradali” ricerca dell’indagine sull’efficacia di un questionario; dicembre
2011;
- Ricettario “Il mio piatto preferito in mensa” – dedicato a chi cucina
per bambini e bambine della mensa e non solo, anno 2011;
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- Pubblicazione della ricerca “Legger&benessere – una salute di libri” ricerca condotta dal seps in collaborazione con l’ACP Asolo,
16 pediatri ha cercato di valutare l’efficacia sullo sviluppo linguistico dei bambini e delle bambine di un intervento di promozione
alla lettura ad alta voce in età precoce. Si è dimostrato che una
frequenza maggiore di lettura ad alta voce in famiglia può influire
positivamente sulla capacità di comprensione lessicale e l’ampiezza del vocabolario dei bimbi di 5 anni.
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4^ EDIZIONE
2012 - 2013
NEWS 2 sezioni
1) per studenti e studentesse delle
classi 3^ delle scuole secondarie di
primo grado, per studenti e studentesse di tutte le classi delle scuole
secondarie di secondo grado;
2) per docenti, genitori, dirigenti, e tutti gli adulti che desiderano lasciare
un messaggio di ben-essere nel fare
gli adulti.