Desiderio - Biblioteca Classense
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Desiderio - Biblioteca Classense
Desiderio Antonio Canova, Amore e psiche, (1788-1793) Suggerimenti di lettura a cura della Biblioteca Classense Il Desiderio come affezione dell’io, consistente in un impulso volitivo diretto a un oggetto esterno, di cui si desidera il possesso. La condizione propria al desiderio comporta per l’io sensazioni che possono essere dolorose o piacevoli, a seconda della soddisfazione o meno del desiderio stesso: dolore per la mancanza dell’oggetto del desiderio di cui si ha assolutamente bisogno, ma anche la inebriante e coinvolgente sensazione di poter rivivere presto una situazione in qualche modo piacevole, che la mente riesce a rievocare. I filosofi prima, gli psicologi poi, si sono spesso domandati quale spazio dare ai desideri. Le risposte sono molto variegate. Bibliografia aggiornata al 30/03/11 Al mercato della felicità: la forza irrinunciabile del desiderio / Luisa Muraro. Milano : Mondadori, 2009. - 171 p. ; 23 cm. Inventario 455198 Collocazione LETTURA 170 MURARO L Narra un antico testo persiano che quando Giuseppe fu messo in vendita dai suoi fratelli si presentarono molti compratori, tra cui una vecchia che stringeva alcuni gomitoli di lana. “Anima semplice” le disse il sensale “come puoi comprare un simile gioiello di schiavo con i tuoi gomitoli?” “Lo so che non potrò comprarlo” rispose la vecchia “mi sono messa in fila perché amici e nemici possano dire: anche lei ci ha provato”. La vecchia, spiega Luisa Muraro nelle prime pagine del suo nuovo libro, è un esempio dell’anelito di chi cerca e, pur sapendo che non potrà mai raggiungere lo scopo, non rinuncia ad avvicinarsi. Cosa sarebbe, infatti, la vita senza grandi desideri? Nella cultura che cambia senza andare avanti, in un’economia che si espande ma non fa crescere né la gioia né il senso di sicurezza, nella vita che sembra tutta un mercato, con l’umanità stretta fra il troppo e troppo poco, traspare l’intuizione che il reale non è indifferente al desiderio e non assiste indifferente alla passione del desiderare, nonostante ci capiti spesso di fare l’esperienza di una loro apparente, reciproca estraneità. Soggetti di desiderio / Judith Butler ; presentazione di Adriana Cavarero. - Roma ; Bari : GLF editori Laterza, 2009. - XXX, 302 p. ; 21 cm. ((Traduzione di Gaia Giuliani. Inventario 454920 Collocazione DEWEY 128.3 30 Quali sono le circostanze filosofiche che rendono possibile la questione del desiderio? Quali sono le condizioni che ci spingono a interrogarci sul significato e la struttura del desiderio umano al fine di comprendere la natura della filosofia, i suoi limiti e le sue possibilità? Quando la questione del desiderio umano rende problematico il pensiero filosofico? Il desiderio è stato considerato filosoficamente pericoloso a causa della sua propensione a oscurare una visione chiara e a promuovere la miopia filosofica, incoraggiandoci a vedere solo ciò che noi vogliamo e non ciò che è. Il desiderio è troppo limitato, concentrato, interessato e coinvolto. In quanto immediato è arbitrario, immotivato, animale. Desiderare il mondo e conoscerne il significato sono sembrate imprese in contrasto tra loro. Ma quando la filosofia interroga le proprie possibilità in quanto conoscenza impegnata o pratica, tende a informarsi sul potenziale filosofico del desiderio . Narrazioni del fervore: il desiderio, il sapere, il fuoco / Jean-Luc Nancy ; traduzione di Alberto Panaro ; con un saggio di Flavio Ermini. - Bergamo : Moretti & Vitali, 2007. - 133 p. ; 21 cm. Inventario 438294 Collocazione LETTURA 848 NANCY J Le narrazioni del fervore vogliono aprire un senso ancora sigillato e comunicarci una passione, un’emozione, il moto da cui viene afferrato un pensiero; vogliono farci conoscere lo slancio delle cose verso di noi e di noi verso di loro. Le figure coinvolte in questa narrazione sono il desiderio, il sapere, il fuoco. E hanno i nomi di Afrodite, Maria Maddalena, Romeo e Giulietta, Faust. Nancy è un indagatore minuzioso dell'essere, che per lui ha la medesima compattezza sia nelle zone profonde, sia in quelle superficiali. Le sue domande obbediscono al bisogno di non separare gli eventi dalla presa sensoriale. La sua scrittura è collegata alla chiarezza del cielo e al buio della terra. La sua esplorazione mira a fare spazio a un nuovo pensiero e chiama in causa la pluralità dei sensi di cui il fervore è composto. Si può pensare alle mani di un bambino pronto ad afferrare, agli occhi di Argo volti sull’Aperto, a una spinta pulsionale, le mani del bambino chiedono di afferrare, i mille occhi di Argo chiedono di conoscere, la pulsione chiede di possedere le forme del suo desiderio. Nella pagina di Nancy vi è qualcosa di spezzato dove l'esperienza filosofica è in stretta connessione con l’ombra. 2 Il desiderio chiamato utopia / Fredric Jameson ; traduzione di Giancarlo Carlotti. - Milano : Feltrinelli, 2007. - 300 p. ; 22 cm. Inventario 440484 Collocazione LETTURA 813.009 JAMESON F Si è soliti squalificare come utopica ogni forma di progettualità non sufficientemente asservita alla forza di un principio di realtà tanto perentorio quanto sospetto. E se “utopia” fosse invece il nome di uno spazio di pensiero e di un margine di gioco che di volta in volta è stato necessario creare tra le maglie dei testi e dei sistemi di pensiero per consentirsi di progettare la realtà di nuovi principi? Dall’utopia filosofico-politica di Thomas More o Charles Fourier, a quella scientifico-tecnologica di Skinner o Stanislaw Lem, alle infinite creazioni fantastiche e fantascientifìche dell’Ottocento e del Novecento, il libro circoscrive i confini di un universo di scrittura che offre, allo stesso tempo, un modello di riflessione filosofica, un paradossale osservatorio antropologico, un laboratorio spesso inavvertito di elaborazione politica. Lo spazio altro dell’utopia obbedisce di volta in volta a differenti principi architettonici e ad altrettante strategie di senso. Il desiderio: storia e analisi di un concetto / Camille Dumoulie. - Torino : G. Einaudi, 2002!. - XVI, 336 p. ; 20 cm. ((Trad. di Sergio Arecco. Inventario 356913 Collocazione DEWEY 128.4 13 Il volume indaga l’evolversi del concetto di desiderio nel corso dei secoli e attraverso eterogenei sistemi filosofici. Un libro multidisciplinare, un percorso tra filosofia e psicoanalisi, scienze umane e scienze del linguaggio, letteratura ed estetica, perché il desiderio secondo Camille Dumoulié è un concetto universale, una nozione che si fa metro stesso della modernità, del suo carattere multiforme. Figure del desiderio: corpo, testo, mancanza / Ugo Volli. - Milano : R. Cortina, 2002. 363 p. ; 20 cm. Inventario 364292 Collocazione DEWEY 128.4 14 Desideriamo il cibo e la persona amata, il potere e la bellezza, un gadget e la droga: oggetti reali ma soprattutto racconti, simulacri. Riportato ai suoi limiti biologici, il desiderio si fa bisogno, nella società diventa motivazione o utopia, con l'azione si costituisce in volontà. Il desiderio è l'ingrediente principale dell'industria del consumo e del consenso politico ed è la materia prima delle narrazioni e dei sogni. Ma cos'è davvero il desiderio? Come ci mobilita e ci differenzia? A partire dalla tradizione filosofica e dall'analisi semiotica questo libro delinea le figure del desiderio come forme del discorso ininterrotto che costituisce il soggetto. 3 Emozioni distruttive: liberarsi dai tre veleni della mente: rabbia, desiderio e illusione / Dalai lama, Daniel Goleman ; con i contributi di Richard J. Davidson ... [et al.]. Milano : Mondadori, 2003. - 462 p. ; 23 cm. Inventario 374297 Collocazione DEWEY 152.4 89 L’invidia, l’aggressività e l’illusione sono, secondo l’insegnamento buddista, i tre “grandi veleni” che inquinano l’animo umano. E sono quelle emozioni che gli psicologi e gli studiosi di neuroscienze chiamano “distruttive”. Un modo per affrontare e vincere le “emozioni distruttive” che albergano dentro di noi è quello di mettere a confronto il pensiero orientale con quello occidentale, come avviene in questo saggio di cui sono autori il Dalai Lama, il leader politico e spirituale del popolo tibetano, e Daniel Goleman, noto soprattutto per aver divulgato il concetto di intelligenza emotiva. Desiderio e filosofia: Descartes, Hegel, Freud, Heidegger, Sartre, Kojeve, Bataille, Caillois, Lacan, Derida / a cura di Marcella D'Abbiero. - Milano : Guerini studio, 2003. - 222 p. ; 23 cm. Inventario 367900 Collocazione DEWEY 152.4 87 Allargare l’orizzonte filosofico, aprendolo a quegli aspetti dell'umano, quali i desideri, le emozioni, i sentimenti, che non possono essere ricondotti direttamente al “pensiero”. È con questo intento che si vuole esplorare più a fondo la filosofia di chi ha accettato il confronto con realtà non cristalline, ma contraddittorie, problematiche, di chi si è interrogato anche dolorosamente sulle proprie passioni, sul profondo: da Freud a Sartre, da Bataille a Derrida. La distruzione del desiderio: il narcisismo nell’epoca del consumo di massa / Fabio Ciaramelli. - Bari : Dedalo, 2000!. - 216 p. ; 21 cm. Inventario 338975 Collocazione DEWEY 616.858 12 Viviamo nell’epoca dello stallo del desiderio: una pubblicità pervasiva e perentoria propaga capillarmente immagini seducenti e affascinanti che dovrebbero suscitare e stuzzicare il desiderio e invece lo minacciano e lo annientano perché vi vedono un semplice pretesto per la promozione di nuovi oggetti di consumo. Una figura monca del desiderio - protagonista e vittima sulla scena dominante del marketing - oscilla tra la sua negazione e il suo fallimento. Filosofia e psicoanalisi vedono in questa corsa verso l'appagamento immediato una deriva illusoria e pericolosa del narcisismo dei consumi che distrugge il legame sociale, accresce i disagi e le insicurezze tra individui isolati e spaesati e moltiplica l'aggressività. 4 Il risentimento: lo scacco del desiderio nell’uomo contemporaneo / René Girard ; introduzione di Stefano Tomelleri. - Milano : R. Cortina, 1999. - XI, 188 p. ; 20 cm. Inventario 333504 Collocazione DEWEY 155.92 03 L’autore affronta in questo libro temi sociologici e antropologici oggi molto attuali: il dilagare dell'anoressia e dei disordini alimentari, l'angoscia della solitudine, l'invidia, e in particolare il risentimento, la necessità umana di fondare l’ordine sociale, le apparenze culturali e religiose attraverso l’esclusione di capri espiatori. Secondo l'autore, l’uomo agisce sempre desiderando di essere un altro, che è ad un tempo modello e rivale: ecco il fuoco dell'invidia e del risentimento, ecco le prime micce della violenza e dell'esclusione. Girard mette in luce lo specifico delle interazioni sociali della società contemporanea e ne mostra le forme perverse e spesso esasperate. Passioni d'Oriente: eros ed emozioni in India e Tibet / a cura di Giuliano Boccali e Raffaele Torella. - Torino : Einaudi, 2007. - 244 p. : ill. ; 20 cm. Inventario 436791 Collocazione LETTURA 306.7 BOCCALI G L'India è la terra del distacco dal mondo e della rinuncia o quella invece della sensualità e dell'eros traboccante, come nelle coppie divine dei monumenti buddhisti e dei grandi templi hindu? Una ricerca sulle "passioni" nella cultura indiana e in alcune manifestazioni direttamente collegate, come il buddhismo del Tibet o gli attuali metodi di meditazione, appare necessaria e nasce all'insegna di una dialettica profonda interna ai diversi aspetti della civiltà indiana. Dalle "Upanishad" al tantrismo, dal "Kamasutra" agli inni in onore della Grande Dea, le passioni - l'eros innanzi tutto sono state oggetto di contrastati dibattiti sia sul piano generale, sia nell'ambito di prospettive più definite come la religione, l'etica, la teoria della conoscenza o l'estetica. Tutte le posizioni possibili sono state rappresentate, sullo sfondo di tutte si profila il grande quesito della via che porta alla realizzazione spirituale dell'essere umano. La ricerca offerta da quest'opera si presenta nel quadro di una sperimentazione innovativa, non essendo stata mai tentata finora, nemmeno sul piano internazionale, in una forma complessiva e articolata come quella scelta qui. Eros: le deviazioni del desiderio / Joyce McDougall. - Milano : R. Cortina, 1997. - VI, 269 p. ; 23 cm. ((Trad. di Alessandro Serra. Inventario 312942 Collocazione DEWEY 616.89 49 L’autrice francese mostra in quest’opera come una certa psicoanalisi si riconosca ancora in una teoria ed in una clinica che parte dalla premessa che il corpo è essenzialmente animato da desideri e da pulsioni a carattere sessuale. La terapia analitica è intesa come una rivisitazione delle prime fantasie e sensazioni infantili. La comprensione del malessere psichico è possibile solo attraverso la ricostruzione delle prime vicende psicosessuali. Smentisce così quanto proposto problematicamente e provocatoriamente da A. Green in un articolo comparso sull’International Journal of Psychoanalysis del 1995 e che cioè la sessualità sarebbe del tutto scomparsa dalla teoria e dalla clinica psicoanalitica. 5 Lussuria: la passione della conoscenza / Giulio Giorello. - Bologna : Il mulino, 2010. - 200 p., [6] carte di tav : ill. ; 21 cm. Inventario 469117 Collocazione LETTURA 179.8 GALLI C 05 “Solo per colpa di cristiani impostori la lussuria è stata classificata tra i crimini”. Così si esprime Sade sul finire del Settecento, quando i lumi della Ragione stavano cedendo il posto alle “lanterne” del Terrore. Si potrà concordare o no con il Divin Marchese, ma la lussuria, più che un peccato, appare come una forza debordante della natura. La lussuria non è solo manifestazione di eros, creatività artistica, e magari piacere della scoperta scientifica. È anche e soprattutto una passione di conoscenza, nel senso più ampio della parola, che può costituire altresì il nucleo di una società aperta e libertaria, insofferente di qualsiasi costellazione di dogmi stabiliti. Così, nelle pagine dell’autore, complici della lussuria possono essere i personaggi più inaspettati: Dante, Boccaccio, Giordano Bruno, Picasso, Buñuel, Mozart. Ma l’indiscusso profeta della lussuria, resta sempre lui: Don Giovanni. Un viaggio attraverso la lussuria come potere, come piacere, come inganno e soprattutto come libertà. Filosofia dell’eros: l’uomo, l’animale erotico / Romano Gasparotti. - Torino : Bollati Boringhieri, 2007. - 170 p. ; 20 cm. Inventario 429685 Collocazione LETTURA 128 GASPAROTTI R Tra le classiche definizioni filosofiche dell’essere umano – l’uomo è animale razionale, l’uomo è animale politico - ve n’è una, la quale viene di solito sottaciuta. Quella di animale erotico. Eppure è proprio essa che indica l’originaria condizione di possibilità dell’incontro, ossia di ciò a partire da cui può aver luogo ogni pratica e ogni forma di relazione umana, compresi l’esercizio del pensiero e la politica. L’uomo come mortale, infatti, nasce solo dopo che ha fatto irruzione nel mondo il demone di Eros. Prima, quando gli esseri erano immortali, Eros non esisteva affatto e del sesso non c’era alcun bisogno. Il libro affronta le principali questioni relative all’erotismo e alla sessualità: il desiderio, la caccia, il matrimonio, le cosiddette perversioni, la violenza, la pornografia di massa, sino ai legami tra Eros e politica. I filosofi e l’amore: l’eros da Socrate a Simone de Beauvoir / Aude Lancelin, Marie Lemonnier. - Milano : R. Cortina, 2008. - XV, 197 p. ; 23 cm. ((Trad. di Cesare De Marchi. Inventario 452152 Collocazione LETTURA 128 LANCELIN A Intermediario tra l’umano e il divino per Platone, in Lucrezio l’amore è una lusinga mortale. Sfida di tutta una vita per Kierkegaard, in Schopenhauer è una semplice astuzia dell'istinto sessuale. Ma Aude Lancelin e Marie Lemonnier svelano anche alcuni aspetti poco noti della vita amorosa dei grandi pensatori. Il dongiovannismo frenetico di Sartre, la leggendaria assenza di ogni pulsione erotica in Kant, i fiaschi di Nietzsche con le ragazzine, episodi tragici o divertenti da cui ciascuno potrà trarre lezioni per la propria vita. 6