Il progetto - Provincia di Massa

PROVINCIA DI MASSA-CARRARA
Ufficio stampa e Comunicazione
Decorata con medaglia
d’oro al V.M.
comunicato stampa
EMERGENZA HAITI 2010
SCHEDA PROPOSTE INIZIATIVE
Ente capofila
Ucodep
Altri soggetti:
Arci Toscana; Cooperativa Sociale Il Melograno
Descrizione della proposta di attività da svolgere
Primo soccorso umanitario, emergenza, transizione e post emergenza.
Dal primo momento immediatamente dopo il terremoto, il Presidente Claudio Martini ha
richiamato l’attenzione dei toscani sulla tragedia e diversi soggetti hanno dato vita a iniziative di
raccolta fondi per l’emergenza. Numerosi enti locali hanno dato il sostegno al progetto fra i quali
anche la Provincia di Massa-Carrara con la devoluzione del gettone di presenza di una seduta
di consiglieri. La Provincia richiederà il sostegno ai Comuni, alle associazioni ed ai privati del
territorio.
Per quanto riguarda gli interventi di soccorso umanitario sui quali viene richiesto il contributo
della Regione Toscana, Ucodep, Arci e la Cooperativa Sociale Il Melograno hanno condiviso
l’importanza di dare la priorità al settore sanitario: gli ospedali che ad Haiti vengono attualmente
utilizzati per le cure mediche sono installati in strutture o non direttamente colpite dal terremoto
e quindi ancora in sicurezza, o in ospedali da campo. La situazione più drammatica è vissuta
dai bambini che, nei casi non abbiano subito gravi danni a livello fisico, si ritrovano comunque a
dover affrontare anche grossi traumi da un punto di vista emotivo e psichico. La stessa difficile
situazione viene vissuta dalle donne che si ritrovano sole con i propri figli o che devono partorire
senza poter fare controlli specifici.
Esiste già un raccordo in loco in particolare per quanto riguarda la struttura sanitaria gestita
dalla Piattaforma della Società Civile Dominicana (e in particolare dalla ONG Colectiva Mujer y
Salud) e le strutture appoggiate dai medici cubani (cui vengono inviati i casi più gravi).
Altro elemento in comune ai tre interventi, è la volontà di appoggiare rapporti di cooperazione
Sud-Sud, in particolare Haiti-Rep. Dominicana e Haiti-Cuba.
Le strutture individuate ad oggi che necessitano di interventi per favorire la corretta accoglienza
e cura del paziente sono:
- La struttura sanitaria istallato dalla Piattaforma della Società Civile Dominicana a Leogane
nella fornitura di servizi sanitari a 5.000 persone nelle specialità di ginecologia, farmacia,
medicina generale, psicologia e pediatria a seguito del crollo del precedente ospedale
composto da 4 strutture.
- Il poliambulatorio/clinica di Croix de Bouquet gestito dai missionari Scalambrinianie assieme
alla ONG ASCS legata alla stessa Confraternita.
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- Port-au-Prince: Ospedale Universitario La Paz “Delma 33”, Ospedale Renaissance, Ospedale
Ofatma, Centro Oftamologico “Mision Milagro”.
- Aquin (Sud): presidio medico e altre zone dell’isola che verranno identificate dai medici sul
posto
La struttura sanitaria è allestito principalmente con tende per visite mediche, pediatriche,
interventi chirurgici minori, etc e registra continuamente patologie associate a danni provocati
dal terremoto (ferite, infezioni, contusioni e traumi da schiacciamento); preesistenti al terremoto
e che si sono accentuate per mancanza di accesso all'acqua e ad una corretta alimentazione e
igiene (disidratazione, malnutrizione, funghi, vaginiti, infezioni urinarie, congiuntiviti gravi,
malaria, etc); malattie croniche non trattate come l'ipertensione e il diabete.
La struttura conta su personale medico e paramedico haitiano per la presa in carico della
gestione progressiva nel breve e medio periodo del centro di salute, però si sono già manifestati
problemi dovuti alla turnazione del personale che non consentono di prestare servizio regolare
a titolo volontario. I casi più complessi vengono invece trattati in altre strutture come ad esempio
l'ospedale da campo cubano, poco distante dall'ospedale distrutto.
A differenza di questa struttura, che al momento non necessita della fornitura di medicinali in
quanto è stata garantita dalla Croce Rossa Dominicana e dalla Protezione Civile italiana, il
secondo invece, il poliambulatorio/clinica di Croix de Bouquet gestito dai missionari
Scalambriniani, ha bisogno invece di bisogno di forniture di questo tipo,
Anche per quanto riguarda gli Ospedali Universitario La Paz “Delmas 33”, Renaissance,
Ofatma, il Centro Oftamologico “Mision Milagro”e il presidio medico, sono state identificate
necessità inerenti l’aspetto della cura materno infantile. Questo sia adibendo degli spazi
specifici per le visite mediche e per le attività di consultorio, sia attraverso un’unità medica
itinerante che si recherà in aree dislocate dell’isola, attività che i medici cubani facevano prima
del terremoto, per continuare a dare sostegno a quella parte di popolazione che, sebbene non
colpita in maniera grave dal terremoto, ne subisce le conseguenze indirette vedendo così
peggiorate le proprie condizioni di indigenza. I medici cubani e haitiani porranno la loro
esperienza diretta e metteranno a disposizione personale esperto in cura post-traumatica e in
sostegno psicologico.
Primi interventi di emergenza nel settore Socio-Sanitario già identificati
Azione 1
L’obiettivo di questa azione è sostenere le attività del centro di Salute istallato dalla Piattaforma
della Società Civile Dominicana, e in particolare da uno dei membri più attivi della stessa, la
Colectiva Mujer y Salud (ONG dominicana http://www.colectivamujerysalud.org/) a Leogane
nella fornitura di servizi sanitari a 5.000 persone nelle specialità di ginecologia, farmacia,
medicina generale e pediatria per un periodo di 3 mesi.
1 Sarà fornito un salario minimo al personale haitiano che progressivamente verrà inserito nella
struttura sanitaria da campo In tal modo si garantirà la progressiva presa in carico da parte della
comunità locale della struttura e si sosterranno le condizioni di vita del personale sanitario
essenziale alla sopravvivenza della comunità . Non va trascurato inoltre il rischio che il
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personale qualificato si rivolga ad altre istituzioni al di fuori della città alla ricerca di lavoro
perdendo il rapporto con la comunità in cui era inserito prima del disastro.
Durante tutto il periodo la Piattaforma continuerà comunque ad inviare personale volontario a
sostegno della struttura.
2 - Si procureranno piccole attrezzature sanitarie necessarie allo svolgimento dell'attività
medica. Al momento infatti solo la fornitura di medicinali e' stata garantita dalla Croce Rossa
Dominicana e dalla Protezione Civile italiana e non dovrebbe richiedere pertanto ulteriori apporti
esterni. Sono invece sempre più necessarie piccole attrezzature diagnostiche o per la terapia di
malattie comuni o croniche.
3 – Verrà acquistato e adattato un veicolo necessario al trasporto di persone e del personale
sanitario Tale veicolo risulta necessario sia per trasportare alla struttura sanitaria persone non
in grado di muoversi o di pagare un trasporto, sia per trasferire a strutture sanitarie più
attrezzate i casi bisognosi di interventi chirurgici complessi. Inoltre verrá utilizzato nelle
campagne di promozione dell’igiene nelle comunitá circostanti a Leogane.
4 – Verrà fornito di telefoni cellulari e di una connessione a internet per consentire il contatto e il
coordinamento non solo con le Ong e organizzazioni aderenti alla Piattaforma per far fronte ai
bisogni che si presenteranno ma anche per garantire coordinamento con altre entità sul
territorio sia ospedaliere che umanitarie.
5 – Supporto alle attività di coordinamento della Plataforma Dominicana per quanto riguarda gli
interventi nel settore socio-sanitario.
Azione 2
L’obiettivo dell’Azione 2 è quella di consolidare il poliambulatorio/clinica di Croix de Bouquet
gestito dai missionari Scalambriniani attraverso:
1 – Fornitura di materiale sanitario, si tratta di materiale per le cure dei pazienti che arrivano alla
struttura e che continuano ad aver bisogno di cure primarie. In questo caso si tratta di acquisto
di materiale sanitario, di medicine, etc.
2 – Personale sanitario locale la struttura necessita inoltre di personale medico locale. Anche
qui l’attività punta a garantirà la progressiva autogestione della struttura che potrà così essere
autonoma nella cura dei pazienti. La struttura continuerà ad accogliere comunque personale
volontario che resta ancora fondamentale per fornire la corretta assistenza medica.
3 – Sostegno all’accoglienza dei malati e loro famiglie sfollate mediante la messa a disposizione
dell’alloggio e la fornitura di pasti (integrazione di servizio mensa già esistente) per circa 50
nuclei familiari
Azione 3
L’obiettivo dell’azione 3 è quello di dare appoggio alla Brigata Medica Cubana Henry Reeve.
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1 – Creazione di 5 ambulatori-consultori, si tratta di strutture specializzate in salute maternoinfantile adibendo spazi specifici per le visite mediche e per le attività di consultorio. Con
l’attività si intende inoltre dotare gli spazi dei necessari equipaggiamenti.
2 – Volontari, con questa attività si intende invece rafforzare la rete di volontari specializzati in
ambito medico e sanitario che intervengano nelle zone più difficilmente raggiungibili.
2. interventi di post emergenza in via di identificazione
La Regione Toscana intende, una volta concluso questo primo intervento, attivare capacità,
esperienze e risorse del territorio, per la seconda fase della emergenza e per la ricostruzione. in
questo senso sarà dunque costituito nell’ambito del Tavolo America Latina, uno specifico
gruppo di lavoro che possa mettere in sinergia tematica e geografica gli interventi futuri, per
presentare ai soggetti toscani interessati e in grado di apportare valore aggiunto, varie
possibilità di intervento e di finanziamento.
Al momento i settori considerati prioritari dalle autorità haitiane e dalle organizzazioni delle
NNUU presenti in Haiti riguardano:
- la riattivazione del sistema sanitario nazionale, con la specificità di appoggiare l’assistenza
materno-infantile e la salute riproduttiva;
- la riattivazione del sistema educativo nazionale: le scuole sono ancora chiude in tutto il paese
e però è fondamentale riavviare almeno a tempo parziale le attività didattiche, soprattutto per
facilitare il superamento del trauma subito;
- la riattivazione del sistema produttivo. I 2/3 della popolazione haitiana prima del sisma era
impiegata in Agricoltura, e circa 2 milioni di persone (dati WFP) erano in crisi alimentare. Con
l’avvicinarsi della stagione della semina (marzo-maggio) il rischio di perdita della raccolta 2010
è reale, il che aggraverebbe in maniera drastica la sicurezza alimentare del paese. Inoltre la
riattivazione agricola permetterà la generazione di redditi, con effetti positivi sull’intero sistema
economico nazionale
- il rafforzamento delle capacità degli enti locali haitiani alla preparazione e gestione dei disastri
naturali
Budget indicativo per l’intervento
Descrizione
Contributo
soggetti toscani
Contributo
da raccolta fondi
Regione Toscana
sul territorio (da
confermare)
Azione 1
Personale sanitario e parasanitario locale per
realizzazione intervento e per coordinamento Att.
Plataforma: (3 mesi – 2 infermiere/ginecologhe, 2
infermiere assistenti, 4 educatori comunitari)
11.000
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20.000
Azione 2
Un veicolo usato adibito al trasporto di persone:
pazienti e personale medico/paramedico
8.000
Attrezzature e spese per comunicazioni (cellulari)
800
Materiale sanitario
2.000
Carburante veicolo
1000
Costi di gestione accampamento
1000
Totale Azione 1
23.800
Accoglienza (fornitura pasti)
4.500
Medicine
4000
Personale sanitario
4000
Totale Azione 2
12.500
Acquisto kit completi di materiale ambulatoriale
routinario e di consumo (dispositivi individuali di
protezione, torce, abbassa-lingua, martelletti,
sterilizzatori e altro)
3.500
10.000
15.000
Azione 3
Acquisto kit di attrezzatura specifica per la cura
materno infantile (bilance, kit diagnostici, minilab a
batteria, tira-latte, contenitori per stoccaggio del latte
e altro)
6.000
Acquisto materiale medico trasportabile
2.500
Contributo per le spese di spostamento e trasporto
dei medici
500
Totale Azione 3
12.500
Monitoraggio e reportistica attività
1.200
Totale progetto
50.000
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2.000 (valorizzato
ucodep)
45.000
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Localizzazione
L’intervento sanitario di primo soccorso avrà luogo principalmente in tre aree:




Area di Leogane a sostegno e in partenariato con la Piattaforma de la Sociedad Civil
Dominicana para la Ayuda a Haití di cui Ucodep fa parte, attraverso la Commissione Salute
della stessa il cui coordinamento é affidato alla Colectiva Mujeres y Salud. La città di
Leogane si trova molto vicino all'epicentro del terremoto a 29 km a sud-ovest di Porto
Principe. Localizzata sulla costa, conta una popolazione di 100.000 persone. Circa il 90%
degli edifici e' stato distrutto o danneggiato seriamente e secondo le stime delle Nazioni
Unite vi hanno perso la vita circa 2-3.000 persone.
Croix de Bouquet dove sorge il poliambulatorio/clinica gestito dai missionari Scalambriniani
della Fondazione Nuestros Pequenos Hermanos. La città si trova a 15 kilometri dalla
Capitale
Port-au-Prince dove è situato l’Ospedale Universitario La Paz “Delma 33”, Ospedale
Renaissance, Ospedale Ofatma, Centro Oftamologico “Mision Milagro”.
Inoltre altre zone dell’isola verranno identificate dai medici sul posto grazie ai presidi medici
presenti ad esempio nell’area di Aquin nel Sud dell’isola
Per quanto si cercherà di mantenere un focus su queste aree, nella fase i post emergenza
potranno essere individuate ulteriori aree per gli interventi
Partenariato toscano
Ucodep, ricoprirà il ruolo di segretariato operativo del primo intervento, e si preoccuperà, con
risorse proprie, di realizzare una missione di monitoraggio per realizzare la reportistica
necessaria alla valutazione delle iniziative condotte in collaborazione con i propri partner e alla
restituzione al territorio toscano.
Ucodep ha costituito il gruppo di lavoro Repubblica Dominicana all’interno del Tavolo America
Latina che il 9 febbraio deciderà sulla proposta di Ucodep di estendere il raggio di azione di
questo gruppo anche al territorio di Haiti. Il gruppo potrà allargarsi anche ad altri partner; in
queste settimane infatti molti soggetti hanno espresso disponibilità a collaborare come ad
esempio Nuove Acque spa (società di gestione dell’acqua della zona di Arezzo e Siena) che ha
messo a disposizione le proprie competenze, la Consulta provinciale per il volontariato di
Arezzo, il Sistema COOP. Già nel Luglio 2009 insieme ad alcuni partner di quel gruppo
(Provincia di Arezzo e Grosseto e Protezione Civile di Arezzo e Grosseto) ha presentato un
progetto a ECHO su preparazione e prevenzione ai disastri naturali. Ad oggi si sta coordinando
con il Sistema Toscana per la raccolta di fondi da destinare alle fasi di emergenza e post
emergenza (stanno sostenendo, fra gli altri, l’appello di Ucodep: il Presidente della Regione
Martini, ANCI Toscana, la Provincia di Firenze e vari EELL della provincia, Comune e Provincia
di Arezzo, il Comitato Aretino per la Cooperazione Decentrata con la Repubblica Dominicana
etc.
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Il territorio toscano è stato attivato anche nelle fasi di assessment. Il 27 gennaio è partita una
missione di identificazione di bisogni e interventi prioritari ai sistemi sanitari locali ad Haiti e in
Repubblica Dominicana negli ospedali di frontiera, con la partecipazione di un esperto della
AUSL 8 di Arezzo e di un esperto di emergenze sanitarie di Ucodep. Tale missione è prevista
nell’ambito del Progetto di Iniziativa Regionale (PIR) della Regione Toscana “Sostegno al
sistema locale di salute: promozione di stili di vita salutari nei centri di assistenza di base,
Repubblica Dominicana”
L’implementazione delle attività dell’Azione 1 sarà a più diretta implementazione di Ucodep
La Cooperativa Sociale Il melograno sia in ambito toscano che italiano ha avviato una fase di
contatti con diverse realtà della cooperazione sociale italiana (coordinamento toscano consorzi
della rete cgm, consorzio nazionale Connecting People, Confcooperative, etc) per avviare una
fase di sottoscrizione per i progetti in avvio ad Haiti.
Si è attivato inoltre per prendere contatti con enti pubblici e realtà del terzo settore (in
particolare Provincia di Pisa, Comune di Cascina, Associazione Centro di Solidarietà) del
territorio della provincia di Pisa, a partire dai partner delle attività precedenti.
All’azione ha già data la sua adesione di interesse l’Istituzione Centro Nord Sud di Pisa e il
Consorzio Sociale Polis
L’implementazione delle attività dell’Azione 2 sarà a più diretta implementazione di Cooperativa
Sociale Il melograno
Dopo il terremoto, anche Arci Toscana ha preso la decisione di lanciare una raccolta fondi
perché anche il proprio tessuto sociale potesse dare un contributo concreto in questa prima
fase di emergenza totale. Il partenariato sul quale Arci Toscana potrà contare è composto da:
Comitato Cooperazione Decentrata Zona del Cuoio: comuni di S.Miniato, Fucecchio, S.Maria a
Monte, Castelfranco, S.Croce sull’Arno, Montopoli.
Comune di Arezzo
Comitato Cooperazione Decentrata Val di Cecina: Comuni di Bibbona, Castagneto Carducci,
Castellina, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Riparbella, Rosignano M.mo, Santa Luce,
Montescudaio.
Tavola per la Pace della Val di Cecina
Comitati ARCI di Firenze, Lucca, Arezzo, Pisa, Valdera, Piombino, Livorno, Siena, Massa,
Carrara, Viareggio, Valdarno, Valdarno Inferiore, Empoli, Cecina, Grosseto, Pistoia.
L’implementazione delle attività dell’Azione 3 sarà a più diretta implementazione di Arci
Toscana
Partenariato internazionale e locale
Oltre alla rete di Oxfam che ha già in loco circa 200 operatori attivi, oltre ad attrezzature e mezzi
logistici, si può già contare sull’appoggio dei seguenti partner già attivi in loco:
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Cluster delle NNUU su educazione, salute e agricoltura (Ucodep è iscritta ai tre cluster,
partecipa attivamente alle riunioni di coordinamento, e nello specifico farà presente le
iniziative del Territorio toscano per una maggiore incisività e coordinamento delle stesse)
“Plataforma de Ayuda a Haití” che raccoglie ONG, associazioni, istituti, sindacati, movimenti
della società civile domenicana e a cui partecipano anche associazioni di Municipi e
donatori internazionali e ONG internazionali. La piattaforma é organizzata in tavoli tra cui
spiccano la commissione binazionale, per la canalizzazione dei fondi, per il volontariato, per
la salute per la raccolta degli aiuti e per le visite ad Haiti. Attraverso le varie commissioni,
ciascuna coordinata da una diversa organizzazione dominicana e con un efficace e notevole
lavoro di coordinamento la Piattaforma sta portando un significativo e fattivo aiuto alla
popolazione haitiana in collaborazione con le organizzazioni della società civile e i municipi
di Haiti che ne hanno facilitato analisi dei bisogni e distribuzione degli aiuti.
Missionari Scalabriniani – Haiti
Ong A.S.C.S.
Fondazione N.P.H. (Nuestros Pequeños Hermanos)
Caritas Diocesi di Haiti
MINCEX: Ministero Cubano per le relazioni di collaborazioni con l’estero
MINSAP: Ministero Cubano per la salute pubblica
Meccanismi di Coordinamento:
Ucodep avrà il segretariato dell’intervento e si occuperà della gestione attraverso specifici
accordi con gli altri partner, della documentazione, rendicontazione, visibilità e restituzione al
territorio dei risultati raggiunti, di concerto con gli altri partner. Attraverso il suo personale
espatriato in Haiti faciliterà il raccordo, la complementarietà e la sinergia tra le tre azioni
descritte
Inoltre, sarà posta massima attenzione e partecipazione ai meccanismi in loco di
coordinamento, attraverso la partecipazione alle riunioni organizzate da OCHA, autorità locali,
Protezioni Civili europee, oltre che con la già citata Plataforma Ayuda Haiti (lato dominicano) e
la Piattaforma Haitiana One Response.
Il progetto verrà sostenuto anche dalla Provincia di Massa-Carrara con la devoluzione
del gettone di presenza di una seduta di consiglieri. La Provincia richiederà il sostegno
ai Comuni, alle associazioni ed ai privati del territorio.
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