5 - 8 maggio 2007

Transcript

5 - 8 maggio 2007
Gossip
e Fiere
5 - 8 MAGGIO 2007
Una nuova manifestazione prende forma
Mentre andiamo in stampa si stanno definendo i
dettagli della nuova manifestazione che prenderà il
via nel grande complesso
di Fiera Milano a Rho-Pero
nella primavera del prossimo anno e che dovrà diventare, sin dalla sua prima
edizione, la maggiore ma-
nifestazione nazionale dedicata agli strumenti e alle edizioni musicali, con il
non indifferente fardello di
dover raccogliere l’importante eredità del grande
SIM di Milano (molti ancora lo ricordano con emozione) e del più recente Disma
Music Show di Rimini, che
ha chiuso il proprio importante ciclo lo scorso marzo, concludendo la sua decima edizione.
Un nuovo nome
Meet Milano è il nome del
nuovo appuntamento, del
quale parleremo più compiutamente nel prossimo
ore Resp. Giann
n. XXIX - Dirett
a - Anno VIII
e Dismamusic
ale Associazion
Il 9, 10 e 11 giugno scorsi,
PROEL ha fatto una grande
festa all’insegna della
Musica per celebrare il suo
quindicesimo anniversario.
Un augurio anche da parte
di tutta la redazione.
do
Ricordan
Roberto
- Organo Uffici
AUGURI PROEL!
di
Le chitarre tti
go
Donato Be
Suppl
Rassegna
Stampa
i Cameroni
Sound Expo
Verona
Notizie
ed eventi
dall’Italia
numero di Dismamusica
Magazine, quando molto di
più sarà stato svelato durante la Conferenza Stampa
ufficiale del 29 giugno prossimo e dopo che si saranno meglio definiti i numerosi percorsi possibili.
segue a pag. 4
In omaggio con
Dismamusica Magazine
ALL’INTERNO
MAGAZINE
Allora è vero? Ma davvero credi che
succeda? Mi avverti quando si sa qualcosa di certo? Ma cosa c’è di vero in
quello che si dice? Senti ...a me puoi dirlo...!
Così, a vario titolo, sono stato interpellato relativamente alla preannunciata migrazione del Salone della Musica verso l’immenso parco espositivo di Milano, quel Polo
esterno di Rho-Pero che è stato realizzato per essere il più
moderno e attrezzato comprensorio fieristico del mondo.
Oltre che il più grande.
L’atteggiamento quasi carbonaro di alcuni (che, come
sempre, volevano sapere per primi cosa stava bollendo
in pentola) ha creato un piccolo fenomeno di gossip: un
risvolto simpatico di una decisione che ha le sue motivazioni in considerazioni molto concrete, legate al mercato, alle prospettive di sviluppo, ai confronti dei bacini
d’utenza e agli obiettivi che un evento fieristico necessariamente si pone.
Con la decima edizione del salone di Rimini si è di fatto concluso un ciclo: un ciclo di segno certamente positivo, che ha conferito all’appuntamento espositivo di settore
una serie di piccoli importanti primati: è stato il primo ad
essersi svolto nel nuovo parco Fiere di Rimini, ad esempio;
ha generato un evento da Guinness dei primati come Scuola Musicafestival ed è stato anche il primo salone riminese
con un quotidiano realizzato in fiera. L’appuntamento annuale con la fiera romagnola ha inoltre raccolto ampi consensi, attestandosi su un numero di visitatori (intorno ai
50.000 ingressi, tra pubblico ed operatori) soddisfacente
per l’area riminese.
Ma, guardando avanti, le potenzialità di sviluppo non
erano più coerenti con le reali attese del mercato, e
l’opportunità di essere proiettati nuovamente sul grande
palcoscenico di Milano (con enormi possibilità potenziali di cogliere l’attenzione di pubblico, media e operatori in modo decisamente più efficace) non poteva essere
lasciata cadere.
Rispondendo ai molti che mi hanno chiesto, oggi posso
rispondere, come portavoce dell’associazione di categoria Dismamusica, che il Salone effettivamente si sposta
proprio a Milano, che le nuove date, per il 2007, sono
dal 5 all’8 maggio e che l’Ente organizzatore di questo
nuovissimo MEET (Music, Events and Entertainment Technology) è Expocts, uno dei maggiori organizzatori fieristici dell’area lombarda.
Questa è la prima notizia: un’anteprima, che anticipa di
qualche giorno la Conferenza Stampa Ufficiale di presentazione, alla quale volentieri lasciamo il compito di parlare
“in extenso” della nuova prospettiva che si apre al nostro
mercato.
Gianni Cameroni
AMUSICA
riale a DISM
emento edito
DISMAMUSICA MAGAZINE - Giugno 2006 - Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB Milano - Anno VI - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni - Editore e proprietario: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI) - Tel. 0362 583672
Stampa Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Monza 1.701 del 16/12/2003 - Contiene I.P.
Organo ufficiale di DISMAMUSICA - Associazione Italiana Produttori e Importatori di Strumenti ed Edizioni Musicali - Anno VIII - n. 29 - GIUGNO 2006
Tutti gli
espositori
Allegato a questo numero
di Dismamusica Magazine
viene distribuito il Catalogo
di Second Hand Guitars, la
manifestazione tenutasi
lo scorso 11 giugno
all’Alcatraz di Milano.
A pagina 6 di Dismamusica
Magazine troverete inoltre
un report della giornata
milanese.
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Musica in piazza
Vecchia Volpe
SOMMARIO
in questo numero:
Meet Milano
di Gianni Cameroni
Amicizia sulle corde
di Gianni Cameroni
Leggendo qua e là...
di Caterina De Gregori
Dall’Italia
di Silvana Antonioli
Sound Expo di Verona
di Piero Chianura
Dalle aziende: prodotti e...
a cura della Redazione
pag. 1
pag. 6
pag. 8
pag. 10
pag. 12
pag. 14
colophon
DISMAMUSICA MAGAZINE
N. 29 - giugno 2006 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni
Editore e proprietario: S&G Partners srl - Direzione e Amministrazione:
Via Bainsizza, 30 - 20039 VAREDO - Tel. 0362 583672
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(conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Stampa: Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO)
Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003.
IL Sommario
Posso ricordarvi che il 21 giugno è la Giornata Europea della Musica? Alcuni di voi
leggeranno queste righe DOPO il 21 giugno. Altri, poco prima (i fortunati che
avranno potuto usufruire di un servizio postale ultra-veloce). Ma per entrambi vale la
stessa serie di domande: lo sapevate? E se lo sapevate, avete organizzato qualcosa? E, se avete organizzato qualcosa, cosa
avete organizzato?
Ci piacerebbe pubblicare l’esito di questo sondaggio, magari con le foto delle
iniziative che in tutta Italia hanno celebrato (o celebreranno, dipende sempre
da quando si legge questo scritto) la Giornata Europea della Musica.
In teoria piazze e vie di città e villaggi, il 21 giugno devono riempirsi di musica.
Band, solisti, fanfare, bande e gruppi (folkloristici e non) dovrebbero esibirsi
ovunque, allietando con la musica e con un rumore finalmente positivo un giorno che, guarda caso, segna anche l’inizio dell’estate (e qui a fianco
mettiamo uno dei tanti esempi relativi al 21 giugno
2005: la locandina è del comune di Fondi).
Facciamo una prova: se avete fatto qualcosa, fatecelo sapere. Noi vi promettiamo che pubblicheremo, didascalizzandola, la foto della vostra performance o della vostra iniziativa. Nella speranza
che, l’anno prossimo, anche altri seguano il vostro
esempio positivo.
Incontro di Laboratorio
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L’A.I.A.R.P. (Associazione Italiana Accordatori Riparatori di Pianoforte) organizza un INCONTRO DI LABORATORIO per Tecnici di Pianoforte, Pianisti, Musicisti e appassionati desiderosi di apprendere le tecniche di registrazione, di
accordatura e di finitura di un pianoforte.
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TEMI DELL’INCONTRO:
IL PIANOFORTE YAMAHA
Dalla regolazione all’accordatura
ACCORDATURA AD ORECCHIO,
COMPARATA CON IL TUNER
Praticità, affidabilità, credibilità, disquisizioni
Relatore:
GIAMPIERO TERRAVAZZI
Piano Product Specialist
e Tecnico di Yamaha Musica Italia
PROGRAMMA
Domenica 9 luglio 2006
ore 9,30
ore 13,00
ore 15,00
ore 20,30
Saluto ai presenti del Presidente AIARP
e a seguire inizio lavori
Pranzo a buffet
Ripresa lavori
Cena di gala in Hotel. Seguirà intrattenimento musicale.
Lunedì 10 luglio 2006
ore 9,00 Inizio lavori
ore 13,00 Pranzo a buffet
ore 15,00 Ripresa dell’incontro
ore 18,30 Chiusura lavori.
Direzione Editoriale: Antonio Monzino jr.
Redazione: Silvana Antonioli, Cristiano Cameroni, Anna Cristofaro (Art Director).
Hanno collaborato a questo numero: Alessandro De Cristoforis, Piero Chianura, Patrizio Vertuani,
Vittorio Gallarotti, Caterina De Gregori
Grafica, impaginazione e coordinamento:
S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo (MI)
Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.mail: [email protected].
È vieteta la riproduzione, anche parziale, di foto, disegni, testi o articoli originali pubblicati su DISMAMUSICA MAGAZINE senza
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Dalla PRIMA
(segue da pag. 1)
Quello che si sa già per certo è che il salone milanese
avrà tre anime distinte: una
prima anima interamente
dedicata agli strumenti e alle edizioni musicali, una seconda anima completamente dedicata alle attrezzature professionali per lo
spettacolo (strutture, amplificazioni,
luci, effetti e via
discorrendo) e
una terza anima
destinata a raccogliere
l’aspetto
più consumer
oriented: con il
downloading, gli
MP3, la discografia e l’elettronica di
consumo dedicata alla musica.
lano e della collaborazione
con Expocts, l’azienda che
si farà carico dell’organizzazione della
nuova manifestazione all’interno di
Logistica
e trasporti
Oltre la Fiera
Il tutto sarà poi completato da una fitta serie di appuntamenti collaterali che,
probabilmente, non si
limiteranno a coinvolgere la Fiera, ma si svolgeranno anche nei tradizionali luoghi dove a Milano e
dintorni si fa musica. Locali,
teatri, ritrovi e altro saranno
interpellati per proporre musica a ciclo il più continuo
possibile, in modo che la
musica sia la protagonista
indiscussa della settimana
che circonda l’evento Meet
Milano.
Parlando del ritorno a Mi-
turale. Musica e strumento musicale sono quindi visti come settore economico importante nel panorama del Sistema
Musica, ma anche
come portatori di
valori positivi e
di crescita nella scuola e nella società, e allo
stesso tempo come barriera efficace contro il disagio
e il degrado culturale.
Sono certo che il nuovo
appuntamento milanese è destinato a portare importanti soddisfazioni all’intero comparto economico legato alla
musica”.
FieraMilano, il
presidente di
Dismamusica Antonio Monzino jr. ha dichiarato: “L’accordo con Expocts ci consente di rientrare nel polo
milanese da protagonisti,
valorizzando la capacità di
Milano di promuovere le attività produttive e, nel nostro caso, anche le attività
di carattere sociale e cul-
Come detto, il Salone si
svolgerà nel nuovo quartiere fieristico di Rho Pero,
che sfoggerà, nel prossimo maggio, una completezza di servizi molto più ampia di quella attuale. I lavori
di completamento del parco
espositivo sono infatti in fase di effettiva ultimazione,
e i mesi che ci dividono dalla data di Meet Milano saranno impiegati a portare a
compimento le opere già in
avanzata realizzazione. Ci
saranno trasporti più agili
ed efficienti (anche se già
l’attuale situazione è soddisfacente), parcheggi più attrezzati e itinerari di collegamento più veloci.
Grandi attese
Le attese nei confronti della collaborazione tra Dismamusica ed Expocts sono
quindi elevatissime, ed è
ferma intenzione, da parte
di tutti gli attori che comporranno il quadro della nuova
manifestazione di riferimento per il Sistema Musica italiano, non deludere queste
aspettative.
IL BACINO D’UTENZA
In questa cartina abbiamo
rappresentato graficamente il bacino
d’utenza “limitrofo” alla grande fiera
di Rho Pero, quell’area, cioè, dalla
quale è possibile raggiungere la nuova
Fiera in tempi relativamente brevi
per pianificare una comoda visita “in
giornata”.
Si tratta di un potenziale di visitatori
enorme, in quanto il riferimeto
territoriale è una delle aree più
popolate d’Europa, con oltre 9 milioni
di abitanti.
Il dato iniziale di visitatori previsti
(circa 100.000) appare quindi
decisamente verosimile, e, per alcuni
osservatori, addirittura prudenziale...
Come vorresti il salone di Milano?
Abbiamo posto questa domanda “al buio” a una serie di potenziali fruitori del Salone Meet Milano. Ne sono scaturite alcune considerazioni che forse ci possono
aiutare nel complesso cammino che porterà a disegnare la fisionomia definitiva
dell’appuntamento con lo strumento e le edizioni musicali.
Alberto, insegnante di musica, 34 anni
Un Salone della Musica a Milano è un piccolo sogno che
si avvera. Almeno per me che vivo e opero a Milano...
Parlando di cosa mi aspetto, è presto detto. Mi aspetto un salone dove portare i miei studenti, per far loro
toccare con mano la realtà della musica nelle sue molte sfaccettature. Credo che un momento fieristico possa anche diventare un forte
momento didattico, che consente ai ragazzi di scoprire sonorità nuove, frontiere sconosciute e strumenti altrettanto nuovi, con un’esperienza dal vivo. Una Fiera, infatti,
è diversa da un concerto: ci si può avvicinare, si può toccare, provare. O semplicemente ascoltare un dimostratore, per cogliere suoni e ritmi. E ci si accorge che si è
in molti a fare musica...
Luca, rivenditore (Lazio), 33 anni
Sono abituato alle fiere: frequento da sempre Rimini e Francoforte, e ho avuto modo di andare anche a Los Angeles.
Mi manca, per ora, solo Shanghai. Le visito perché è il mio
lavoro, e del mio lavoro devo necessariamente cercare di
conoscere il più possibile.
La Fiera di Milano per un certo aspetto mi incuriosisce: me l’hanno descritta come qualcosa di straordinario, e spero sia vero. Credo che anche per il nostro mercato Milano si
possa rivelare una grande opportunità, soprattutto se il panorama offerto è il più completo possibile: in questo senso mi auguro davvero che la partecipazione delle aziende sia
veramente corale. L’importante è che per noi operatori i costi siano accettabili.
Anna, studentessa di violino, 18 anni
Di solito le fiere di strumento musicale si dimenticano di
noi “classici”. Molta elettronica, molto rumore, ma poca
attenzione a chi si occupa di strumenti più tradizionali. Io
ho provato ad andare a Cremona, e mi è piaciuto moltissimo. Ma lì manca forse l’integrazione tra classico ed elettronico, tra mercato attuale e prospettive di convergenza di esperienze musicali diverse.
Spero che la grande fiera di Milano possa trovare spazi adeguati per far convivere queste anime differenti della musica: cosa che peraltro già succede nelle orchestre, dove
strumenti tradizionali come il violino e strumenti elettronici ed elettrici sono pienamente valorizzati, insieme.
PierCarlo, medico, 57 anni
La Musica si merita la centralità di una manifestazione di riferimento. Suono da sempre perché
con il mio lavoro ho bisogno, spesso, di “ricaricare” le mie batterie. E la musica mi offre una carica sempre nuova: l’idea di potermi immergere nella
musica in un ambiente fatto solo di strumenti e accessori, mi affascina. Per questo ho sempre frequentato anche Rimini.
Da Milano mi aspetto più “contorno”: il piatto forte deve essere la Fiera, e spero che non
manchi nessuno. Ma il “contorno” deve essere altrettanto invitante. Se di giorno si va
in Fiera, di sera sarebbe bello andare ad ascoltare artisti e strumenti in azione nei luoghi che Milano offre. E sono tanti...
Enrico, produttore di strumenti musicali (centro Italia), 42 anni
Sono indeciso: esserci o non esserci? Quello che mi lascia perplesso sono i costi: Milano è una delle città più care d’Europa, e
non vorrei dovermi accollare spese eccessive pur di esserci ad
ogni costo. È chiaro però che se la Fiera è frequentata da tutti,
non posso certamente essere il solo assente. Mi auguro che si trovino soluzioni che anche i piccoli produttori possano considerare “economiche”, sia come presenza espositiva che come alloggi e ristoranti. Poi, è chiaro che da una fiera come FieraMilano ci si
aspetta tutti il massimo possibile...
Paolo, studente e batterista (Vercelli), 16 anni
Vorrei incontrare i miei idoli delle bacchette. Credo che
in una Fiera, almeno così leggo sulle riviste, si possano vedere all’opera i riferimenti dello strumento, per copiare le tecniche, sentire dal vivo un consiglio, cogliere
un “modo” che in video o sui dischi si può solo cercare di intuire... Vorrei vedere una vetrina completa di batterie, rullanti, tom, piatti... In negozio di solito si può fare molto poco, o forse non si osa chiedere. In Fiera è più facile.
E per me sarebbe la prima fiera, perché sono troppo giovane e i miei non mi hanno lasciato andare a Rimini né quest’anno, né tantomeno lo scorso anno. Ma l’anno prossimo, a Milano, non potrò non esserci!
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Retrospettiva
Amicizia
sulle corde
Si è svolta a Milano SHG 28, un’inedita edizione estiva
interamente dedicata a Roberto Pistolesi, il grande liutaio
e poeta della chitarra scomparso a fine maggio.
A parte l’aspetto di confronto e scambio, quello che colpisce è lo spirito di
amicizia che unisce gli Accordiani, uno
spirito che coinvolge anche l’appassionato fuori dal giro e il visitatore distratto.
Il segno evidente di questo “modo”
di fare una manifestazione lo si percepisce già durante la fase del montaggio: chi arriva si riconosce, si saluta e commenta ricordando episodi
anche semplici, ma nel segno di una
conoscenza non superficiale. “Ancora
quella custodia? Ma non ti vergogni?”
“Ciao! Ti davano per disperso
in autostrada!....”
“Ehi, lascia che ti
dia una mano con
quelle casse...!”
E la giornata ha inizio
in questo modo. Arrivando con il carico dei
cataloghi destinati alla distribuzione agli ingressi, anch’io vengo riconosciuto. Non faccio
in tempo ad accostare davanti all’Alcatraz che mi viene fatto spazio e mi
si chiede di arrivare in retro fin davanti alla porta. Non solo: non faccio in
tempo a scendere che due ragazzi con
un transpallet giallo sono già lì pronti
a scaricare quello che è già diventato
una piccola tradizione: il catalogo SHG
(che negli invii postali è anche allega-
3
1
2
to a questo stesso numero
di Dismamusica Magazine).
Il formale “Buongiorno. Anche quest’anno ce l’ha
fatta...” si trasforma presto in un più amichevole
“Senti, non ti dispiace se
ti chiediamo di spostare
subito la macchina? Ci
pensiamo noi a portare le riviste all’interno...”. E capisco di essere stato accettato tout-court.
SHG 28
Poi il salone prende forma. In meno di un’ora i
tavoli sono allestiti, gli
amplificatori attaccati, le
valvole in fase di riscal-
6
7
damento. Al centro il tavolo dedicato
a Roberto Pistolesi si arricchisce di chitarre costruite
o restaurate dal grande toscanissimo
liutaio, mentre alcuni cominciano a
sfoggiare la verde
maglietta realizzata per l’occasione
(il ricavato della ven5
dita sarà devoluto alla
ricerca sulla leucemia, il male che ha stroncato Roberto).
Piano, vibrano le prime note: si provano le chitarre. Poi una voce annuncia
dagli altoparlanti che il pubblico comincia ad entrare. Sono le 11.
4
l’espositore di fronte è “E dài, deve
pur far sentire la tenuta in potenza!”)
o se un appassionato gira da
una postazione all’altra con la
stessa progressione ripetuta
fino alla nausea su chitarre
diverse: è la sua passione,
e ne ha tutto il diritto.
Ammiro, come gli altri, le biciclette d’epoca esposte accanto a chitarre fantastiche.
E, di fronte alla bici dell’esercito
svizzero, non posso che sorridere: 30
A SHG sono state messe in distribuzione alcune magliette dedicate a Roberto Pistolesi (ne vediamo una indossata
da Alberto Biraghi, a sinistra nella foto), caratterizzate dalla presenta della
scritta “That Sound” sul retro e dello
“spaghetti logo Pistolesi” di fronte.
Per desiderio degli organizzatori il ricavato della vendita delle magliette (ancora disponibili su www.accordo.it) sarà
devoluto alla ricerca sulla leucemia.
Le foto:
1) Lo staff Lenzotti al completo
2) La Stratogallery e Daniela Terragni
3) Masotti (Mezzabarba) in azione
4) Liutai italiani: un incanto
5) Bici d’epoca e chitarre Vintage
6) Max (Cris Music) spiega...
7) Il “magico” dell’area Pistolesi
8) Prina in mostra: pezzi stupefacenti
9) Adda e Ambrosi: Soave e Sarzana in
colloquio cordialissimo
10) Mauro De Nadai (Lucky Music)
Si parte!
E allora ecco che il tutto prende vita. Passi
misurati, ascolti, commenti, scoperte, trattative, richiami vanno in
crescendo, con il sorriso come minimo comun
denominatore. Personalmente parlo con moltissimi: e vi risparmio la cronaca. Passo molto tempo con Alessio Ambrosi
e Pierpaolo Adda, rispettivamente patròn di Sarzana e di Soave, ma riesco
a conoscere liutai giovanissimi ed entusiasti, un paio di costruttori di casse e ampli davvero notevoli, decine di
chitarristi di varia estrazione, e posso
incontrare rivenditori di punta, giornalisti e distributori... Insomma, sono a
una fiera di settore. Ma con il sorriso
sempre imperante.
A differenza di quanto accade altrove,
il reciproco rispetto continua ad avere
la meglio, anche se qualcuno alza un
po’ troppo i volumi (il commento del-
8
di queste biciclette sono state acquistate lo scorso anno da una fanfara
della Val di Non, che le usa per sfilare
suonando a pieni polmoni i pezzi del
repertorio per bande di ottoni!
Ottoni o chitarre, sempre di musica
si parla. E se ne parla anche dal palco, sia in forma di workshop, sia in
forma di esecuzione musicale.
Poi, verso sera, arrivano altri
amici: Donato
Begotti, che abbiamo intervistato (e che si presenta in compagnia di sua moglie e di
un bellissimo bimbo di quasi due anni:
ci credereste? tutti e tre biondissimi),
o Gigi Cifarelli, con una maglietta ciclistica e il perenne sorriso stampato sul
volto, e molti altri ancora.
10
9
E la giornata trascorre tra un
bicchiere di acqua gassata,
una birra e mille parole.
Alla sera la voce se ne è andata, si salutano ancora gli
amici vecchi e nuovi e si riprende la strada verso casa, con un
bagaglio di ricordi in più e, nell’aria,
l’eco dei richiami rilanciati tra l’uno e
l’altro: “Alla prossima! Sì, ci si vede a
novembre, d’accordo?....”.
Gianni Cameroni
DISMAMUSICA MAGAZINE
Rassegna STAMPA
di Caterina De Gregori
Si spacciava
per organista del papa
La musica rende più intelligenti
“Mozart suonava il clavicembalo a quattro anni. Chopin eseguì
il primo concerto a otto. Bach componeva musica sacra a nove.
E se anche nelle nostre case si nascondesse un genio del pentagramma?”
Così Chiara Vanzetto il 12 aprile
su Il Corriere della Sera – Milano scrivendo delle numerose iniziative musicali rivolte ai bambini che spesso registrano il tutto
esaurito.
Secondo il presidente del Conservatorio Giuseppe Verdi, Francesco Micheli, “è importante
che le istituzioni musicali escano dalla loro torre d’avorio per
rivolgersi anche ai non addetti
al lavori (...) Bisogna prestare
particolare attenzione ai bambini perché la scuola italiana è
latitante: l’educazione musicale è affidata alla buona volontà
dei singoli, proprio nell’età in cui la capacità di apprendimento è più sviluppata”.
Ha senso, però, si chiede l’articolista, portare a un concerto
(anche se costruito su misura per lui) un ragazzino che non
ha preparazione musicale?
“Certamente: i bambini”, sottolinea Micheli, “hanno una memo-
ria straordinaria. Ogni proposta di qualità è un seme che germoglierà per combattere l’appiattimento musicale a cui ci condannano oggi i media”.
E anche Lucia Mencaroni, segretario artistico dell’Orchestra Verdi, parlando del sempre crescente successo di Crescendo in musica, sottolinea come “ai bambini, pubblico attento e senza pregiudizi, si possono fare anche
proposte inconsuete, ad esempio di musica contemporanea”.
Insomma, la musica “come cultura, ma anche come ginnastica mentale”. E di nuovo Chiara
Vanzetto pone una domanda riferendosi all’Effetto Mozart: è vero
che la musica fa diventare più intelligenti?
“Più che l’ascolto”, risponde Giuliano Avanzini, neurofisiologo
della Fondazione Mariani e dell’Istituto Besta di Milano, “è soprattutto la pratica della musica che sviluppa l’attività psicomotoria e l’attitudine alle relazioni interpersonali. Il cervello possiede (specie nell’età dello sviluppo) enormi capacità plastiche che
possono essere stimolate in modo significativo dall’attività musicale, contribuendo allo sviluppo delle facoltà del bambino”.
Il sito www.lamescolanza.com pubblica un articolo
uscito su La repubblica il 23 maggio relativo a un
organista “impostore”.
“Gira il mondo con un passaporto dello Stato Vaticano, partecipando a concerti e festival di musica sacra come organista ufficiale – di recente
nomina – di papa Benedetto XVI. Massimiliano
Muzzi musicista lo è davvero, ma quel titolo non
gli appartiene”.
Già, perché l’organista vero del papa è il Maestro James Edward Goettsche, che dal 1989 accompagna le celebrazioni liturgiche del Vaticano,
con Giovanni Paolo II prima e con Papa Ratzinger
adesso. Muzzi, “giovane musicista romano, aveva già programmato tourneé in Germania, Nuova
Zelanda e Stati Uniti, fregiandosi del titolo di ‘organista di Papa Benedetto XVI’. Difficile, per gli
organizzatori, rifiutare la proposta di fronte a referenze del genere”.
L’inganno è stato scoperto dalla Catholic News
Service, l’agenzia dei vescovi degli Stati Uniti,
che ha chiesto informazioni al Vaticano sull’organista…
La musica all’Università
“Eroi & Pionieri” attraverso la musica
Rosanna Precchia, sul numero del 21
maggio di Famiglia Cristiana, presenta
il Master in “Economia e management
delle risorse musicali e culturali” organizzato a Pescara da Kamerton, dal
Conservatorio di musica e dell’Iris e
realizzato con il programma comunitario Equal, che durerà da settembre
2006 a novembre 2007.
“Amate la musica e avete la residenza in Abruzzo? Potete diventare
esperti in gestione di eventi musicali
e culturali e nella ideazione, progettazione, realizzazione e promozione
di servizi e produzioni nel campo della musica e della cultura”, assicura
Rosanna Precchia.
Per essere ammessi, bisogna avere un’età non superiore ai 35 anni e un
titolo tra questi: diploma di Conservatorio o Istituto musicale pareggiato, diploma di laurea di primo livello o superiore in materie musicali e artistiche,
diploma di laurea di primo livello o superiore
in materie umanistiche
ed economiche (ulteriori informazioni sul sito
www.ode-on.com).
Chi invece non è ancora laureato e vuole prepararsi per una professione in campo musicale si può iscrivere a
“uno dei corsi di laurea triennale della classe 23, che comprende
i diplomi in Scienze e
tecnologie delle arti figurative, della musica,
dello spettacolo e della
moda” proposti presso
molte sedi universitarie
su tutto il territorio nazionale.
Il settimanale europeo di lingua inglese TIME (8 maggio 2006)
dedica anche quest’anno un’edizione speciale ai 100 personaggi
che, a giudizio del suo team di esperti, hanno maggiormente influito sulla nostra visione del mondo: donne e uomini il cui potere, il
cui talento o il cui esempio sarebbe destinato a cambiare la nostra vita.
Nella “Top Hundred” dei migliori, strutturata in cinque sezioni
(“Leaders & Revolutionaries”, Scientists & Thinkers”, “Heroes &
Pioneers”, “Builders & Titans”, “Artists & Entertainers”), figurano naturalmente anche personaggi legati al
mondo della musica.
Un aspetto interessante, quasi a
confermare il ritorno sociale del fare musica, è dato
dal fatto che tre di
questi personaggi
non sono inclusi –
come a dire il vero ci si potrebbe
aspettare – nella
sezione “Artists &
Entertainers”, ma
nella sezione “Heroes & Pioneers”.
I tre artisti in questione sono il cantante Bono (al quale il riconoscimento va per la battaglia contro la povertà del terzo mondo ingaggiata attraverso i suoi concerti), il musicista e compositore jazz Winton Marsalis
(per il suo impegno nella difesa e nella promozione della grande tradizione musicale di
New Orleans) e Paul Simon (per la profondità e il tocco di globalità che ha saputo dare
alla musica pop lavorando con altri musicisti in ogni parte del mondo – dal Sud Africa
al Messico, al Brasile – e realizzando produzioni quali Graceland).
DISMAMUSICA MAGAZINE
Riforme per la musica
Alla scoperta...
della musica!
le lezioni che seguiremo, passando da uno strumento all’altro.
Illustreremo la famiglia degli archi con i violini, le viole, i violoncelli e i contrabbassi (...)”.
E poi si passerà all’organo, alle percussioni, agli ottoni.
Ma il viaggio non finirà qui: tre musicologhe parleranno della nascita dei conservatori in Italia, di Santa Cecilia (protettrice della
musica) e della rinascita della musica strumentale tra il XVIII e
il XIX secolo; si parlerà delle particolarità degli strumenti e si
“entrerà” nella Biblioteca del S. Cecilia.
“A completare il nostro frizzante viaggio di 12 puntate”, conclude Alessandra Conforti, “sarà il jazz e la musica elettronica
che con i suoi sax e i suoi computer ci culleranno tra ritmo e
magia”.
cedente l’uscita
del nuovo numero (…)”. Per non
parlare dei problemi con gli editori e le distribuzioni.
“Ho ascoltato e
ho cercato di capire al meglio i
problemi di questo settore”, scrive Ilaria Piermatteo, “sono uno spettatore esterno e come donna del
marketing sono rimasta stranita dalla mancanza di
dati comuni e di un target di riferimento”.
È il momento di abbandonare la visone egocentrica
che ha finora caratterizzato il settore: “si
scrive ora un nuovo capitolo che comincia
con il pensare a un’associazione tra le varie testate, che permetta loro di avere maggiore forza sul mercato e di ottenere benefici impensabili come singole entità”.
Bisogna pensare a obiettivi comuni, si deve commissionare un’indagine qualitativa e
quantitativa per definire un pubblico di riferimento.
Il futuro della carta stampata, conclude l’articolista, è “vivo, lucido, e gode di una luce
che si riflette nello sguardo di questi giornalisti che condividono le stesse passioni
dei loro lettori”.
La chitarra perfetta
dell’avvocato
Andrea Silla racconta, su Il Corriere della Sera del 14
marzo, la storia dell’avvocato Cesare Gualazzini, uno dei
“principi” del foro cremonese con la passione “di costruire strumenti musicali, alla ricerca della perfezione
del suono”. L’avvocato Gualazzini, scrive Silla, è stato
premiato durante la decima edizione del Disma Music
Show di Rimini con il premio Una vita per la liuteria italiana, “tributo al suo talento straordinario nel creare strumenti musicali”.
L’avvocato “ha ereditato la passione degli strumenti ad
arco da suo padre, presidente del Cda della scuola di liuteria. A soli 16 anni, nella città di Stradivari, capisce che
il suo non è solo amore per la musica. È la voglia di creare uno strumento musicale, capace di emettere suoni unici. Inizia col fabbricare una cetra, poi passa alle chitarre.
Ne costruisce una decina, tutte di ottima fattura, ma non
è ancora sodisfatto”. E così si mette a studiare con un
intento ben preciso: “vuole realizzare la chitarra perfetta. Il suono, la forma, i materiali. Tutto deve essere unico, irripetibile”. La sua aspirazione è quella di realizzare
DISMAMUSICA MAGAZINE
Ma Pappano non si limita alla scuola: “Mi piacerebbe anche una maggiore presenza della musica con la
M maiuscola
(senza distinzione di generi ovviamente!) nei programmi televisivi e radiofonici, perché
ho sempre
pensato che
la musica sia
uno degli elementi
che
rende la vita più bella e
gioiosa”.
Per tutto questo “naturalmente sono necessari interventi economici che
reintegrino i fondi tagliati dal precedente governo, ma è la politica complessiva che dovrebbe avere al centro l’amore per la musica, un’arte con la quale l’Italia ha segnato indelebilmente la
cultura occidentale”.
La band di Gela contro il disagio
Il futuro delle riviste di musica
Ilaria Piermatteo firma, su InSound del mese di aprile, un articolo dedicato al convegno Un futuro patinato
– l’editoria musicale in Italia: quali prospettive?, tenutosi a Fiera Rimini durante il Disma Music Show dello
scorso marzo.
Il mercato degli strumenti musicali ha registrato un
+2,1 % rispetto al 2004. E allora, come devono comportarsi le riviste tecniche?
“I problemi sono tanti. I direttori sono sempre in bilico tra la scelta di scrivere di musica e la paura di non
piegarsi tout court alle richieste degli importatori che
vorrebbero vedere sempre più i loro prodotti sulle riviste”, e poi comunque “spesso non si pensa che dietro a una grande testata gli uomini in campo sono veramente pochi. Gestire i rapporti con gli acquirenti di
spazi, fare interviste, capire cosa vorrebbe leggere il
lettore, redigere un pezzo entro la fine del mese pre-
Sul supplemento Domenica del Sole
24 ore del 21 maggio 2006, è dedicata una pagina intera ai consigli che varie personalità del mondo
della cultura
darebbero a
Rutelli, Ministro dei Beni
e delle Attività Culturali
del nuovo Governo.
Antonio Pappano, direttore d’orchestra, esprime
la propria opinione sulle riforme relative alla musica: “L’educazione musicale nelle scuole: questo mi
sembra il primo punto da affrontare per
far sì che la musica entri a far parte
della vita di tutti noi”.
In effetti, si lamenta il direttore, l’insegnamento musicale in Italia è davvero
carente.
la “madre di tutte le chitarre”. Così, una volta studiato a
fondo tutto il materiale, si mette all’opera. “Oggi, dopo
oltre tre anni di lavoro, lo strumento è quasi ultimato. Ci
sono voluti 15 tipi diversi di legno, la tavola della chitarra
è leggermente bombata, la rosetta è composta da oltre
10 mila quadratini”. Manca poco a finirla: le corde, il ponticello e poco altro. Stando alla definizione di Giovanni
Puddu, uno dei maggiori chitarristi al mondo, la chitarra
è “uno strumento di grandissimo pregio, realizzato con
una scrupolosità assoluta”.
È in prima pagina su Popotus del 13 maggio la
storia della nuova band di giovani siciliani: “il
progetto si chiama Volare liberi e già l’immagine
suggerisce la voglia di volare alto, con le proprie
forze, dei Ragazzi di Gela. Si tratta di un laboratorio musicale ideato in alternativa all’abbandono scolastico nel quartiere Sette Farine”.
È il punto di partenza per la rinascita sociale di
questi ragazzi, un progetto che li vuole coinvolgere in prima persona “per evitare che sia la strada
a prenderli in ostaggio, magari arruolandoli nelle
fila della criminalità organizzata”.
A Sette Farine non c’è nulla, non una piazza, una
bottega, un ristorante, una palestra.
Solo la Chiesa di San Sebastiano, con un enorme spiazzo incolto davanti.
Ed è proprio presso la chiesa, che i Ragazzi di Gela “in pochi mesi hanno imparato a
cantare, suonare, scrivere canzoni e a stare sul palcoscenico” sotto la guida di don
Giorgio Cilindrello, il parroco, che “con pazienza e molta fatica incoraggia ogni iniziativa che sottrae i giovani alla solitudine e alla desolazione della strada”.
A sostenere l’iniziativa c’è anche l’assessorato alla pubblica istruzione della Regione Sicilia.
Il 18 giugno il gruppo musicale inizia a Catania il proprio tour nelle piazze italiane, per
portare l’entusiasmo, la grinta e i messaggi dei ragazzi. Primo fra tutti questo: aprire
nel quartiere Sette Farine “una scuola di musica, un posto dove imparare a cantare
e a suonare ma anche dove incontrarsi”.
Le scienze e le sette note
“Da un po’ di tempo a questa parte, le
neuroscienze stanno cambiando musica”, scrive Silvia Bencivelli in aprile su
http://magazine.enel.it, “ed è la musica che sta cambiando le neuroscienze,
entrando nei laboratori e nelle stanze
della ricerca (…) per capire perché noi
uomini abbiamo la musica, che è tanto
gradevole ma sembra non servire assolutamente a niente di concreto”.
La scienza si sta avvicinando alla musica: “neurologi e neurofisiologi hanno
scoperto nei ritmi e nelle melodie uno
strumento nuovo per capire il funzionamento del cervello”. E anche il successo del congresso The neuroscience and music II – From perception to
performance, cui hanno partecipato
oltre quattrocento scienziati, conferma l’aumento di interesse per l’argomento.
“Un congresso andante con brio, che
ha affrontato tutti i punti nodali della
ricerca sulla musica: dall’evoluzione
delle nostre abilità alla musicoterapia,
dalle ricerche sulle emozioni a quelle
sulle lesioni cerebrali e sulle disfunzioni dell’ascolto”.
Gli studi condotti
sono concordi sul
fatto che la musica è “una cosa tipica di noi uomini, come il linguaggio. E
le altre specie che sembrano cantare
più o meno come noi, in realtà, lo fanno per scopi diversi, cioè sostanzialmente per comunicare”. E allora “per
capire perché abbiamo sviluppato tanta musicalità e se questa abbia avuto
un valore adattivo per i nostri antenati,
dobbiamo percorrere a ritroso il nostro
albero evolutivo, e rivolgerci ai nostri
parenti più stretti: le scimmie”.
Cosa certa è che la musica dispensa
forti emozioni, e può farci rilassare, ridere, piangere e ballare. “Le emozioni
musicali sono anche emozioni collettive, ritualità antiche come l’uomo”.
Oggi gli studiosi cercano modelli per
valutare in modo preciso la “valenza
emotiva della musica e, nel futuro, la
sua comprensione potrà rivelarci qualcosa anche nei processi che guidano il
nostro pensiero, le nostre decisioni e
le nostre scelte. Perché la musica non
è solo un diletto per le orecchie, ma è
anche uno stimolo per il cervello”.
RASSEGNA Stampa
Sul numero di Aprile di DITE (Digitale terrestre) Alessandra Conforti annuncia 12 puntate RAI dedicate al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e agli strumenti musicali.
“Sarà un viaggio affascinante e
divertente attraverso le differenti
classi di musica. Saranno molte
Dall’ITALIA
Performing Arts:
La Romagna festeggia
Secondo Casadei
musica e scrittura
a braccetto
Un interessante progetto finalizzato alla
ricerca di spazi professionali nuovi nella
prospettiva di una ridefinizione del ruolo del
musicista e dell’artista in genere.
È un progetto complesso, che porta
il nome di Performing Arts ed è promosso dalla Regione Lombardia e finanziato nell’ambito dell’Azione di Sistema Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3.
L’idea che lo ispira è quella che un
artista possa essere stimolato dalla
conoscenza di altri linguaggi espressivi traendone suggerimenti per rinnovare la sua creatività. L’intento è
quello di contribuire al rinnovamento
e all’aggiornamento della formazione
legata alla produzione di musica e letteratura, e alla loro applicazione congiunta, per formare artisti “a tutto tondo” che, eccellendo in un’arte, siano
comunque in grado di inserirla in un
contesto più ampio e più complesso
grazie alla conoscenza diretta e pratica di altre arti. È la visione dell’artista
rinascimentale che torna a farsi strada in un contesto socio-culturale dove
la poliedricità in ambito artistico sembra condannata a morte dalla progressiva specializzazione.
Un progetto articolato
Il progetto si snoda lungo una serie
di fasi:
• una fase di ricerca, che si è proposta di individuare nuove pratiche e nuove metodologie didattiche creative e produttive per porre
le basi di una metodologia seria;
• un percorso formativo, che si è
aperto ufficialmente con il convegno Suono e parola: antiche e nuove corrispondenze (Milano, 9 e 10 giugno) –
nel cui ambito si sono
confrontati artisti, studiosi, critici e istituzioni – e che continua il
26, 27 e 28 giugno
con il laboratorio Tra
musica e scrittura: le
mani in pasta per proseguire la formazione
dei tutor, rivolgendosi
però anche a giovani musicisti e
scrittori che ne saranno allievi. Il
29 e il 30 giugno, e l’8 e il 9 settembre, avrà invece luogo il momento dedicato alla produzione:
giovani poeti e compositori lavoreranno fianco a fianco con docenti
ed esperti in un cantiere di creatività; il musicista e lo scrittore saranno invitati a un lavoro “a quattro mani”;
• un Concorso, per la realizzazione
di un’opera inedita per bambini
caratterizzata da un linguaggio vivo, comprensibile, semplice – da
eseguirsi con organici da camera.
Il Concorso (termine ultimo: 30
settembre) è rivolto a coppie di artisti (compositori e scrittori) senza limiti di età. La coppia vincitrice sarà scelta fra quelle che hanno partecipato all’iter formativo di
Performing Arts e altre esterne e
potrà incidere la sua opera e pubblicare il testo sia musicale che
letterario.
Per saperne di più:
www.performingarts.it
Le tastiere storiche
tornano a far parlare di sé
Spinette, clavicembali e clavicordi tornano ufficialmente alla
ribalta delle cronache. Il 7 ottobre prossimo, a Cremona, questi antichi strumenti saranno infatti al centro di una importante
tavola rotonda che ha trovato spazio all’interno del palinsesto
di Mondomusica, il Salone internazionale degli strumenti musicali d’artigianato e degli accessori per liuteria.
Alla tavola rotonda parteciperanno, tra gli altri, Ruggero Laganà, Marco Vincenzi e Stefano Molardi.
Il primo, docente di Clavicembalo presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, è noto per la sua costante attività sperimentale, che lo ha portato ad esempio ad eseguire sul suo strumento musica contemporanea e a proporre un concerto dal titolo provocatorio (Da Bach al computer) durante il quale l’esecuzione dei brani originali del compositore
tedesco veniva progressivamente elaborata attraverso l’elettronica.
Marco Vincenzi, che insegna clavicembalo presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, si soffermerà invece sugli aspetti didattici che interessano quanti si vogliono accostare a questi strumenti, e in particolar modo sul
tentativo attualmente in atto di rimuovere il regolamento che oggi preclude l’iscrizione a questi corsi a chi non abbia
un diploma di pianoforte o di organo.
Molardi, invece, che è un concertista di chiara fama, porterà nella tavola rotonda l’esperienza maturata sullo scenario internazionale, nell’intento di schiudere nuove prospettive a chi ancora oggi ama questi strumenti e la ricchissima
letteratura scritta per essi.
Per informazioni: www.cremonamondomusica.it
10
A cento anni dalla nascita di Secondo Casadei, e per la precisione il giorno 1 aprile 2006, le principali autorità romagnole si sono
date appuntamento a Sant’Angelo di Gatteo per celebrare con tutti gli onori la memoria dell’autore
di Romagna Mia.
Fra i politici intervenuti alla manifestazione c’erano il presidente della provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi e i rappresentanti dei comuni della
Romagna, che si sono raccolti accanto ai familiari di Secondo Casadei nella giornata di apertura delle celebrazioni. Il successo dell’appuntamento è
andato ben oltre le più rosee previsioni, visto che centinaia di persone si
sono date appuntamento in Piazza Fracassi per ricordare con gioia ed entusiasmo la figura di Secondo Casadei e per dare inizio ai festeggiamenti
che si svolgeranno per tutto l’anno.
Riccarda Casadei, figlia del maestro e titolare delle edizioni musicali Casadei Sonora, ha presentato le iniziative in programma fino a dicembre.
È cominciato così l’anno del liscio: un periodo durante il quale la musica
sarà al centro del cartellone delle manifestazioni organizzate nel segno di
Secondo Casadei dalle tre province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Il
programma delle manifestazioni in programma prevede fra l’altro una serie
di iniziative collaterali che coinvolgeranno il mondo del cinema –con il film
documentario di Davide Cocchi, L’uomo che sconfisse il boogie– e quello
della fotografia, con l’intitolazione alla musica popolare di un’intera sezione della 15esima edizione di “Portfolio in Piazza”. A corollario dei momenti
di spettacolo è inoltre stata preparata una fitta agenda di studi e di dibattiti pubblici: un primo passo nella direzione della creazione di un centro di
documentazione sulla musica ed il ballo. Non mancheranno nemmeno i
momenti conviviali, come la grande festa popolare rivolta agli amanti della
musica e del ballo che coinvolgerà migliaia di persone durante l’estate.
Per un elenco completo delle manifestazioni in programma è possibile collegarsi direttamente al sito delle Edizioni Musicali Casadei Sonora, all’indirizzo www.casadeisonora.it
Un concorso per le giovani band
Si intitola Musica
sotto le stelle il concorso che il Comune
di Fiume Veneto, in
collaborazione con
Biasin Strumenti Musicali e con la sezione locale dell’Avis,
ha lanciato quest’anno per promuovere
la diffusione della
cultura musicale, favorire lo scambio ed il confronto tra
i giovani musicisti e mettere in evidenza nuovi talenti musicali.
Il concorso si rivolge ai gruppi musicali composti da giovani musicisti
ma non prevede limiti di età; ciascun gruppo potrà iscriversi in una
delle otto categorie in cui si articola
la manifestazione, val a dire: Pop/
Rock, New Age, Classica, Blues,
Ska, Jazz, Contemporanea/Elettronica e Popolare/Folk.
Molti anche i premi in palio, che
vanno dai riconoscimenti economici ad una serie di concerti-premio
grazie ai quali la “gittata” del messaggio lanciato dal Concorso è decisamente maggiore.
L’organizzazione di Musica sotto
le stelle prevede quattro serate di
selezioni, durante le quali i gruppi
concorrenti si esibiranno di fronte
al pubblico e ad una giuria selezionata formata da giornalisti di settore e da musicisti. Al termine delle
selezioni, i gruppi finalisti parteciperanno alla serata conclusiva, in
occasione della quale verranno proclamati i nomi dei vincitori.
A margine dell’evento musicale è
prevista anche la partecipazione del
duo comico “I MAMMUTH”: una formazione che porterà in scena una
forma di spettacolo particolarmente vicina ai giovani e per questo in
grado di veicolare in modo ancora
più convincente i valori di riferimento della manifestazione.
DISMAMUSICA MAGAZINE
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Le corde Jimi Hendrix sono prodotte in Germania utilizzando macchine di
precisione computerizzate appositamente progettate da ingegneri tedeschi.
L’esclusiva tecnologia brevettata CWT (Close Winding Technology) consente
di ottenere avvolgimenti estremamente ravvicinati che conferiscono alle corde
tonalità limpide e penetranti, oltre ad una risposta al tocco assolutamente unica. Inoltre questa tecnica allunga notevolmente la durata delle corde in quanto
impedisce l’insinuarsi di sostanze estranee tra gli avvolgimenti. Cambiamenti di
tonalità ed accordature particolari non saranno più un problema: queste corde
presentano un’elasticità ed una stabilità tonale assolutamente imbattibili.
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DISMAMUSICA MAGAZINE
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Dall’ITALIA
Sound Expo: chi c’era
Piero Chianura
Due giorni di concerti, seminari ed expo di
strumenti e apparecchiature professionali da
Musicalbox: una formula vincente.
La formula della
fiera/evento
Negli ultimi anni si è intensificata la relazione tra rivenditori e consumatori di strumenti
e apparecchiature audio grazie a nuove forme di comunicazione e promozione.
In particolare abbiamo assistito, da un lato, allo sviluppo del rapporto virtuale via
web e, dall’altro, all’organizzazione di piccole fiere espositive presso i megastore più
importanti, realizzate in collaborazione con distributori,
che possono così raggiungere un pubblico regionale non
sempre disponibile a visitare
la fiera nazionale.
Per il consumatore musicista/fonico che partecipa a
queste piccole fiere/evento
(arricchite da concerti, dimostrazioni e seminari) si tratta
di poter comprare prodotti a
prezzi vantaggiosi, dopo averli provati, ascoltando musica
in una situazione rilassata,
produttiva e magari più vicina
a casa. Sound Expo è una di
queste fiere/evento.
Alla settima
edizione
Organizzata da Musicalbox
(www.musicalbox.com)
e
giunta quest’anno alla settima edizione, la manifestazione si è tenuta presso l’area
del negozio veronese i giorni
22 e 23 aprile scorsi, in pieno ponte del 25 aprile (e forse per questo un po’ penalizzata nella presenza di pubblico).
In oltre 10.000 metri quadrati
di spazio disponibile, la squadra di Giambattista Zerpelloni
ha allestito una serie di zone
espositive all’interno del negozio, un dj corner/Red Bull
nel cortile antistante, una zona “fiera” in un salone separato con una ventina di stand
più tradizionali, tre salette de-
dicate a dimostrazioni, piccoli
concerti e clinics di batteria,
chitarra acustica e tastiere,
un grande palco esterno per
i concerti delle band locali e
dei musicisti più noti, un’ampia zona bar/ristorante con
birra e salamella (e non solo) a gogò.
Una proposta
che fa scuola
Quando entro a Sound Expo
la domenica mattina, tiro su
un volantino promozionale:
su una facciata la pubblicità
di Sound Expo, sull’altra l’annuncio dell’Open Day che si
terrà un mese dopo a Dragoni
(CE); si tratta di due eventi simili organizzati da due realtà
geograficamente distanti, ma
evidentemente sinergiche.
Bella idea!
Un mix di
ingredienti
Che l’esposizione di strumenti non possa più fare a meno di qualche bravo musicista che ci metta le mani su,
è oramai assodato. Che il
Arpe Salvi sul grande schermo
L’arpa dorata e circondata da una ghirlanda di fiori che apre il percorso espositivo del
Museo di Piasco si è trasferita a Parigi, dove è stata concessa in uso per la produzione
francese del film Molière ou le comédien malgré lui, del regista Laurent Tirard, girato nel
castello di Lavigny, presso Parigi. L’arpa usata per il film sulla vita del commediografo
francese è uno strumento di particolare bellezza: un’arpa a pedali a movimento semplice, che risale agli anni 1760-65 e che si distingue per la sua lussuosa decorazione.
Non è peraltro la prima volta che un’arpa della collezione viene concessa in prestito al
cinema: anche in The Patriot (1998), un film di Roland Emmerich con Mel Gibson, compare un’arpa Salvi. E anche nel più recente Marie-Antoinette (2006), della regista Sofia Coppola, con Kirsten Dunst, si può ammirare un’altra arpa settecentesca. Si tratta
di uno strumento (vedi foto) firmato dal liutaio Naderman, e anch’esso caratterizzata da
una straordinaria decorazione: un putto alato che troneggia sopra la voluta, con la coda
squamosa che scende fino alla testa di un giullare sorridente e con tralci d’edera che si
intrecciano intorno alla colonna.
L’arte, dunque, al servizio dell’arte per ricostruire atmosfere e ambienti che anche negli
strumenti musicali hanno i loro protagonisti di spicco.
12
pubblico decida di partecipare a eventi misti di esposizione, clinics e concerti di musicisti non sempre da cartellone, non è per nulla scontato. La formula della vendita di
strumenti a prezzi ridotti durante i giorni della manifestazione (Sound Expo prevedeva
un vero tasso zero) è un incentivo interessante, ma il risultato ottenuto da un’iniziativa come il Sound Expo non
si potrebbe mai raggiungere
senza entusiasmo, grande
forza di volontà, doti organizzative, risorse economiche e
tanti amici intorno.
Cominciamo il giro. È tarda mattinata e dunque si parte dal negozio, in attesa che l’area live si scaldi un poco per proseguire poi fino a tarda notte.
Nel cortile antistante, la musica del Dj Corner Red Bull è già a palla. Dalla parte opposta, nei locali della scuola di musica, è stata allestita la zona delle chitarre acustiche con le demo/clinics di Sutera
(SWR), Drogo (De Salvo), Ricci (Maton, Boomerang), Donatiello (Takamine), Tarozzi (il trio jazz), Casali (Yamaha), Nobile (Guild) e Giordano (Martin Guitars). Entriamo in negozio e saliamo subito al livello
superiore, dove espongono le
elettriche con le performance
dei dimostratori chitarristi, rigorosamente per cognome: Abbate (Washburn/Randall), Begotti
(Marshall, Rocktron, PRS), Benvenuti (Peavey), Bianco (produzione), Correri (Three Guitars),
D’Antonio (Hughes&Kettner), Patrignani (Randall, Heritage), Pavan
(Brunetti, Eventide, Vovox), Stornello (Parker, Vox) e Varini (Brunetti, PRS, Vovox).
Fuori, nella zona stand, ci aspettano le chitarre Rolf Spuler e quelle
in fibra di carbonio di Three Guitars, il nuovo basso Fodera serie NYC
a 5 corde. Seduti al tavolaccio di legno del ristorante ci fermiamo a
parlare con Massimo Varini della nuova chitarra PRS che il produttore americano ha realizzato a suo nome. La Paul Reed Smith Massimo Varini Signature ha avuto il suo battesimo sul palco live di Sound
Expo. Di lì a poco, Massimo salirà in quartetto con Federico Conti
(Clavia Nord Stage) insieme a Mel Gaynor e al “sosia di Sting” dimostratore Behringer, per un concerto in stile prog.
Dovendo tornare al negozio, prima di fare il consueto giro tra gli
stand, mi rendo conto che la disposizione separata delle due aree è
un po’ dispersiva e che quella calda e accogliente del negozio cozza
un po’ con quella più ariosa e meno animata dell’Expo al piano interrato. Nel pomeriggio le cose
andranno meglio, perché i concerti faranno da catalizzatore
anche per la zona espositori.
Girando per gli stand, incontro
qualche vecchia conoscenza
del mondo della distribuzione:
Alberto Casagrande di Peavey;
Claudio Formisano di Master Music presente con i suoi nuovi “gioielli” Premier, ma non solo; i ragazzi della band di Roland sempre pronti
a scaldare l’atmosfera; Edoardo Ravelli da poco entrato con Ignazio
Vagnone nella squadra di Exhibo con i marchi AEW e Tascam; Ilaria
Piermatteo, impegnata soprattutto con DW, altro marchio al top delle
batterie acustiche; Michele Paciulli con la Oasys Korg, ora nella grande famiglia Eko; e altri dell’audio pro agli stand di Audio Equipment,
Audio Link, RCF, dB Technologies con una parata di nuovi sistemi
di diffusione audio e di Bose con il suo sistema PAS ad amplificare
le performance di una Clavia Nord Stage. E ancora, girando per gli
stand, un campionario delle novità Yamaha, Behringer, FBT Elettronica, Mackie, Proel e Ufip.
Le due salette demo Batteria e Tastiere accolgono pubblico a sufficienza da creare un buon viavai. Tra sabato e domenica si alternano
i dimostratori batteristi Zaccheroni (Roland), Chiantese (Tamburo/
Anatolian), Mastracci (Sonor), Zanier (Ufip), Meyer (Yamaha), Shaddy (Meinl), Di Tullio (Ufip), Turco (Pearl/Sabian), Ernestico (Toca) e
Gaynor (Ludwig).
Per le clinics di tastiere, invece:
Montesanti (Yamaha MO), Coclite
(Roland E-80), Longo (Yamaha Clavinova/Tyros 2), Conti (Clavia Nord
Stage), Paciulli (Korg Oasys).
Elenchi lunghi, ma piuttosto esplicativi di quale sia stato il livello di partecipazione dei musicisti.
Una rassegna per la chitarra
Mentre andiamo in stampa è
in pieno svolgimento la Rassegna Chitarristica organizzata dall’Associazione Culturale
e Musicale “De Falla” di Bari sotto la direzione del maestro Pasquale Scarola.
La rassegna, che
spazia dalla musica classica
al flamenco, dal blues al jazz,
porta nel capoluogo pugliese
una serie di interpreti di alto
profilo. Gli appuntamenti, che
si svolgono tutti presso l’Auditorium “Chiesa dei SS. degli ultimi Giorni”, hanno avuto
inizio il 19 maggio scorso con
l’esibizione della Puglia Guitar
Orchestra, e sono proseguiti il
9 giugno con un récital di giovani talenti dello strumento.
Le prossime date prevedono, il 23 giugno,
un concerto dell’Italian guitar Duo
“Caputo - Pompilio” e, venerdì 7 luglio, una
serata con l’Orchestra di Chitarre “Sextha Consort” di Varese.
Per informazioni e contatti è
possibile rivolgersi alla segreteria dell’Associazione Culturale “De Falla” all’indirizzo
[email protected]
DISMAMUSICA MAGAZINE
Sisme distribuisce HK Audio
Dalle AZIENDE
Nuova distribuzione
per Teac, Tascam e Vestax
A partire dallo
scorso mese di
maggio, la distribuzione sul territorio italiano dei prodotti a marchio Teac, Tascam e Vestax è stata
affidata ad Exhibo. L’azienda monzese, leader nella distribuzione
di apparecchiature nel segmento professionale del mercato, vede
così ulteriormente allargato il proprio già ricchissimo catalogo, e si
appresta a rilanciare la già solida immagine dei tre brand.
Tutti e tre i marchi godono oggi di un’ottima reputazione nei mercati a cui fanno rispettivamente riferimento, vale a dire il mercato delle apprecchiature audio consumer (TEAC), quelle dell’Audio
Professionale e della Computer Music (TASCAM) e quello delle apparecchiature per DJ (VESTAX).
il cambiamento nella distribuzione, che conferirà maggiore massa
critica alle iniziative di marketing dei prodotti dei tre marchi, non
avrà riflessi negativi né sulla politica commerciale né sull’assistenza ai clienti e ai rivenditori, la cui continuità verrà garantita fra
l’altro dalla conferma nel loro ruolo di gran parte dello staff della
precedente Teac Italiana Spa.
EXHIBO
www.exhibo.it
Monza
039 20.841
Con il mese di aprile, Sisme ha iniziato a distribuire in esclusiva sull’intero territorio nazionale i prodotti HK Audio.
Si tratta di una gamma completa di prodotti e soluzioni per l’audio professionale che
comprende sistemi modulari destinati a
grandi installazioni e sistemi compatti dedicati ai piccoli gruppi e alle sonorizzazioni di
medie dimensioni.
Il catalogo HK Audio comprende quindi amplificatori attivi e passivi, gruppi
di potenza e accessori che si integrano in modo ideale con l’intera offerta
merceologica di Sisme. Anche perché
il marchio HK Audio è di proprietà della MUSIC & SALES, la
stessa azienda che produce e commercializza gli amplificatori
per chitarra Hughes & Kettner, di cui Sisme è da molto tempo il
distributore ufficiale in Italia.
Per informazioni sulla nuova politica di distribuzione, sulla gamma dei prodotti e sulla disponibilità dei singoli pezzi, Sisme invita tutti i rivenditori a fare riferimento direttamente agli agenti
della propria rete di vendita.
SISME
www.sisme.com
Osimo Stazione (AN)
071 78.19.666
Per tutti i pianisti, da Roland
I nuovi soci
Dismamusica
C’è tempo fino al 10 luglio per partecipare al Piano Festival, il concorso che Roland Italy ha indetto per la prima volta nel 2006 e che si rivolge ai pianisti intrattenitori di tutta Italia.
Per partecipare occorre inviare a Roland Italy un CD contenente una registrazione di un medley da 10 minuti di diversi brani riarrangiati secondo il proprio gusto personale. Le registrazioni saranno valutate da una
giuria di esperti, che inviterà i 24 musicisti migliori alle semifinali. Queste si terranno
nel prossimo mese di ottobre e porteranno all’identificazione di sei finalisti, che si
sfideranno quindi nel corso di una serata di gran gala che verrà organizzata entro e non oltre il 18 novembre. Al vincitore andrà in premio un Gran Piano
Roland del valore commerciale di 7.000 Euro.
Per scaricare il bando del concorso e il modulo di iscrizione è possibile
consultare il sito internet di Roland Italy, all’indirizzo www.roland.it
ROLAND ITALY
www.roland.it
A far data dal mese di aprile 2006, il numero delle
aziende associate a Dismamusica è cresciuto ulteriormente per l’adesione quasi
contemporanea di Auditorium Edizioni e della rappresentanza italiana di Schott
Musik International.
Ai nuovi soci va il benvenuto dell’Associazione e l’augurio che, insieme, si possa continuare a crescere.
Arese (MI)
02 93.77.81
i
Giacomo Puccin
E
M
HÈ
BO
LA
o e piano
Nuovi marchi
per Gewa Med
Gewa Med allarga il proprio catalogo di
strumenti a percussione grazie all’accordo di distribuzione che ha stretto con
DRUM WORKSHOP, PACIFIC DRUMS e
GON BOPS.
I nuovi marchi, di cui
Gewa Med propone l’intero catalogo, figurano fra i costruttori storicamente più apprezzati in tutto il mondo per
la qualità dei materiali
e l’accuratezza della lavorazione, garantita in tutte le fasi di produzione e forte di
trent’anni di esperienza.
Non a caso, come recita lo
slogan di Drum Workshop,
questi strumenti sono The
Drummers’ Choice. Anche
perché, al di là della qualità dei materiali, il prezzo
contenuto di ciascun modello è un’ottima motivazione per l’acquisto.
Drumset completi, accessori, coloratissime congas, timbales,
bongos, cajon e shekeres sono
solo alcuni degli articoli presenti
nel catalogo dei tre marchi statunitensi, che comprendono anche
curiosità come il combo Guiro +
Shaker riprodotto qui a fianco.
Proprio la Gon Bops, fra l’altro (a cui si deve il combo della
fotografia), è stata fondata da un italiano, Mariano Bobadilla,
nel 1954. E la distribuzione di questi strumenti nel nostro Paese suona, per quest’impresa d’oltreoceano i cui prodotti sono
100% Made in USA, un po’ come un ritorno alle radici.
GEWA MED
www.gewamusic.com
Vincenzo BelliniPR AN O
AR IE PE R SO
o-pianoforte
Riduzione cant chestrali e versioni interpretate
e CD con basi or 23,00
NR 139606 - €
W.A. Mozart
M AG IC O
TO
IL FL AU no
(ted.-it.)
e pia
Riduzione canto 9606 - € 26,00
CP 12
Vincenzo Bellini LA
LA SO N N AM BU
o-Tedesco
Mario CastelnuovAB OL IC O
DI
O
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e piano
Riduzione canto 20,00
€
05
6.
68
CP 41
OR E
AR IE PE R TE N noforte
pia
Riduzione canto-chestrali
e CD con basi or etate
e versioni interpr23,00
NR 139603 - €
Giuseppe Verdi RI TO N O
AR IE PE R BA
o-pianoforte
Riduzione cant chestrali e versioni interpretate
e CD con basi or 23,00
NR 139599 - €
e
Riduzione canto 25,00
CP 45707.05 - €
i
Gioachino RossinR
AR IE PE
O
M EZ ZO SO PR AN
pianoforte
Riduzione canto-orchestrali
e CD con basi erpretate
e versioni int 23,00
NR 139602 - €
Riduzio
canto e piano
CP 53714.05
€ 23,00
i
Giacomo Puccin
R
GA
ED
o e piano
Riduzione cant € 23,00
CP 110490.05 -
Riduzione cant orchestrali
e CD con basi erpretate
e versioni int 23,00
NR 139605 - €
Riduzione cant chestrali
e CD con basi or etate
e versioni interpr23,00
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per chitarra
9,00
NR 139620 - €
Riduzione cant 22,00
CP 47372.05 - €
i
Gioachino Rossin
LA
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piano
BE LC AN TO
PR AN O
AR IE PE R SO
o-pianoforte
Gaetano Donizetti
PR AN O
AR IE PE R SO
o-pianoforte
Giuseppe Verdi AN EG RA
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o e piano
Giuseppe Verdi
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IL CO RS ARne
F A V O U R IT E
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OPERA COLLE
C O L L E C T IO N
COMPOSERS
Riduzione cant 24,00
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S. Giuliano Milanese (MI)
02 98.80.929
i
Gioachino Rossin
IL VI AG GI O
A RE IM S
e piano
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Edizione critica 40,00
CP 133821 - €
AN O
AR IE PE R SO PRM E 5
VO LU
pianoforte
Riduzione canto-orchestrali
e CD con basi erpretate
e versioni int 23,00
NR 139597 - €
OR E
AR IE PE R TE N
5
E
VO LU M
o-pianoforte
s Mozart
Wolfgang Amadeu
PR AN O
AR IE PE R SO
o-pianoforte
Riduzione cant chestrali
e CD con basi or etate
e versioni interpr23,00
NR 139598 - €
Riduzione cant chestrali
e CD con basi or etate
e versioni interpr 23,00
NR 139595 Euro
N OR E
AR IE PE R TE
pianoforte
Riduzione cantochestrali
e CD con basi or etate
e versioni interpr23,00
NR139596 - €
O
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AR IE PE R BA
te
for
no
pia
zione cantoRidu
chestrali
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e versioni interpr23,00
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BMG PUBLICATIONS S.r.l.
Via Liguria, 4 - Fraz. Sesto Ulteriano - 20098 San Giuliano Milanese - Milano
tel. 0039 02.98813 4279 / 4314 - fax 0039 02.98813 4280 / 4317
www.ricordi.it - www.ricordi.com
[email protected]
14
DISMAMUSICA MAGAZINE
Cantolopera: nuovi
volumi per Mozart
V-Accordion: ecco la versione a bottoni
BMG RICORDI
www.ricordi.it
ROLAND ITALY
www.roland.it
S. Giuliano Milanese (MI)
02 88.81
Tastiera a colori per ProTools
Digidesign annuncia la disponibilità per il mercato italiano delle nuove tastiere a colori Pro Tools Custom.
Si tratta di comuni tastiere USB per computer derivate dalla serie iKey di MacAlly, ma che si mettono in evidenza per la
presenza di tasti multicolore. Naturalmente, anche se il design di questi oggetti è particolarmente accattivante, i diversi pigmenti non hanno una
funzione estetica... ma servono ad aiutare gli utenti a familiarizzare nel più breve
tempo possibile con i comandi più ricorrenti di ProTools.
E non è tutto: perché la nuova tastiera, che si installa autonomamente su qualsiasi MAC dotato di
porta USB o di recente produzione, può essere usata anche in abbinamento alle tastiere preesistenti, e allargare in questo modo la funzionalità e l’accessibilità di qualsiasi sistema.
DIGIDESIGN
www.digidesign.com
Giuseppe Verdi
LA FO RZ A
DE L DE ST IN O
Giuseppe Verdi
FA LS TA FF
Partitura di studio
PR 1387 - € 24
,00
Korg, la parola
alla ESOUND
Nuove distribuzioni
per MidiWare
A partire dallo scorso 1° aprile,
la distribuzione dei prodotti Korg
sul mercato italiano è stata affidata alla ESOUND, azienda del
gruppo EKO. In seguito alla nuova distribuzione, l’intero catalogo
della ESOUND è stato suddiviso
in due sezioni e in reti di vendita autonome. Da un lato ci sarà
la ESOUND Pro, che continuerà
a distribuire i prodotti a marchio
Numark, Ion, Alesis, Akai, Phonic, E-Mu, Hartke, Koch, Energy,
UDG, Rock Bag DJ, Sicmats. Al
suo fianco opererà la ESOUND
Combo, che si occuperà della distribuzione degli strumenti Korg
e dei prodotti Vox, Manne, Koch,
Eden, Framus, Parker, Brian May
e Burns.
È decisamente in continua
crescita la posizione di MidiWare rispetto al mercato
italiano. Nel mese di aprile,
il distributore romano, leader nel settore della Computer Music, ha annunciato
l’acquisizione di due nuovi importanti marchi: Antares e Multimedia Music Master. Il primo nome è certamente noto anche
al di fuori dell’ambito ristretto dei guru della musica elettronica, perché corrisponde ad una società che, con il solo algoritmo AutoTune ha fatto registrare il più alto numero di vendite
di un singolo plugin di tutti i tempi. Oggi, la Casa californiana
affianca ai plugin dedicati all’intonazione anche delle soluzioni
hardware dedicate al medesimo obiettivo e una serie di plugin
dedicati al modeling del suono.
Multimedia Music Master è invece la Casa Editrice di franco
Mussida che, in collaborazione con il CPM di Milano, ha prodotto la nota Enciclopedia Didattica della Chitarra e il più recente corso multimediale Suonare le Tastiere.
ESOUND
www.esound.biz
Assago (MI)
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Partitura di studio
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JO UE UR S
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PE R M EZ ZO SO
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ES TA M PE S
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O II
DF 15
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LE ROI LEAR
LE DIABLE DA
LA CHUTE DE NS LE BEFFROI
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mplete di Claude
DB 15685 - € 80
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DISMAMUSICA MAGAZINE
15
DALLE aziende
Era attesa da molto tempo, e finalmente è arrivata. È la nuova famiglia di fisarmoniche digitali a marchio Roland, che si affianca ai
modelli precedenti, dai quali si distingue per la presenza di una
tastiera a bottoni.
Disponibile in due modelli (amplificata, modello FR-7b; e non amplificata, modello FR-5b) e in due finiture diverse, la nuova fisarmonica si propone di allargare ulteriormente il bacino di utenza
già raggiunto dalla serie “sorella”. Rispetto alla quale mantiene
invariate le caratteristiche tecniche del generatore sonoro con tecnologia PBM (Physical Behaviour Modelling), il numero di timbri
disponibili (30 di fisarmonica e 29 suoni orchestrali) e la potente
sezione effetti.
È del tutto naturale che, nell’anno delle celebrazioni mozartiane, si registri una crescita sostanziale del numero di
pubblicazioni dedicate al compositore salisburghese. Anche
perché l’attenzione del grande pubblico è tutta concentrata
sui festival, sui concerti e sulle stagioni che, quest’anno in
modo particolare, sono imperniati sulla produzione mozartiana. E la propensione all’acquisto da parte di chi
è coinvolto in qualche misura con questi eventi (orchestrali, solisti, cantanti, coristi...) è decisamente orientata a tutti quei prodotti che, in un modo o nell’altro, si
rivelano utili per lo studio e l’approfondimento delle opere di Mozart.
Così accadrà anche per i nuovi fascicoli della serie Cantolopera pubblicata e distribuita da BMG Ricordi. Sono raccolte
agili, orientate a chi si accosta per la prima volta al grande
repertorio della musica vocale, che propongono in un “pacchetto” editoriale unitario la trascrizione per pianoforte e voce,
i testi delle singole arie e una doppia registrazione su CD (una
traccia del solo accompagnamento orchestrale e una versione
completa per ciascuna delle arie riportate sul libro).
Le nuove uscite di Cantolopera, di cui proponiamo qui sopra le copertine, sono dedicate rispettivamente al repertorio delle arie per Soprano, Tenore e Basso/Baritono.
COMUNICATO STAMPA
Dalle AZIENDE
Cambio al vertice di Roland Italy spa
Il primo giorno di aprile di quest’anno, Roland Italy ha festeggiato i primi
vent’anni di attività. L’azienda, infatti, è
stata fondata da Bruno Barbini il primo di
aprile del 1986 con sede in via Gallarate
a Milano. Con il 1990 Roland Italy si è poi
spostata negli attuali uffici di Arese. Fino
ad ora Bruno Barbini è sempre rimasto
presidente della Società.
L’anniversario dei vent’anni cadeva quest’anno nel periodo della fiera di Francoforte e non si è ritenuto opportuno posticipare il festeggiamento né anticiparlo.
L’azienda è stata quindi invitata tutta a
Francoforte dove è stata offerta a tutto lo
staff Roland la cena del ventennale in un
ristorante tipico.
Al termine della cena, in una riunione riservata con lo staff, Bruno Barbini ha ripercorso i momenti salienti della storia dell’azienda a partire proprio dall’apertura degli uffici
con la necessità di far partire in tempi brevissimi un’azienda della quale nulla esisteva, né il personale né alcuna organizzazione dell’azienda e degli uffici. Ha ricordato
le prime persone entrate a far parte di Roland e l’abnegazione dimostrata nella fase
di start up per creare una struttura funzionante in tempi brevissimi. Ha ricordato la
scarsa fiducia di chi non credeva alla possi-
Nella foto qui sopra, scattata in occasione
della V-Drums Night 2005, un sorridente Omar
Hakim abbraccia Bruno Barbini (a sinistra)
e Manuele Barbini (a destra).
bilità di una joint venture Roland in Italia e
allo stesso tempo i momenti entusiasmanti della storia di Roland in Italia, i successi ed i traguardi raggiunti anno dopo anno.
Momenti belli e momenti, come è ovvio, di
stagnazione di mercato, ma sempre tutto
sostenuto dalla fantasia e dall’entusiasmo
di chi dall’interno, proprio partendo dal suo
presidente, ha creduto in Roland.
Arrivati infine con il percorso e con i ricordi ai giorni nostri, Bruno Barbini ha annunciato di aver preso la decisione di ritirarsi, credendo arrivato ormai il momento
di lasciare spazio ai giovani, come da un
po’ di tempo a questa parte spesso ha
sostenuto, e insieme desiderando recu-
Non solo violini
Cremona vuole diventare punto di incontro di tutti i costruttori di strumenti artigianali. A Mondomusica anche
la chitarra diventa protagonista: in mostra strumenti
dell’800 di grande valore per scoprire i segreti dei Maestri liutai delle chitarre storiche da collezione.
Sarà Lorenzo Frignani, noto liutaio toscano, a curare una
mostra unica, presentata nel contesto di Mondomusica, lo
spazio ideale per apprezzare fino in fondo la bellezza e la
particolarità di strumenti unici al mondo.
“L’Ottocento in forma di chitarra” accoglierà una quindicina
di chitarre di scuola italiana di un
periodo compreso tra la fine del
‘700 e i primi anni del ‘900.
Una mostra della collezione
privata del Maestro Frignani,
intervistato sulla sua grande
passione per uno strumento
molto diffuso in tutto il mondo, ma ancora poco conosciuto dal punto di vista storico.
Quando inizia la passione per le
chitarre d’epoca?
Circa quindici anni fa, quando ebbi
modo di acquistare la prima chitarra, una Fabricatore che versava in
penose condizioni di conservazione.
Senza saperlo ancora, da allora decisi di togliere dallo scempio gli strumenti che mi sarebbero capitati fra le
mani e finii per arrivare ad avere una
vera e propria collezione.
Quanti strumenti ha nella sua collezione? E quali porterà a Mondomusica?
In verità non ho mai censito completamente tutti i miei strumenti; quelle
storicamente più interessanti sono circa
quaranta, di cui una quindicina saranno in
mostra a Cremona in occasione di Mondomusica. Saranno
tutte chitarre italiane, costruite da Maestri come Gennaro
Fabricatore, Giacomo Rivolta, o Carlo Guadagnini.
Dove sono state trovate tutte queste chitarre antiche?
Mercatini, privati, eredità, collezionisti, colleghi liutai; sono
state tante e disparate le situazioni del loro ritrovamento, il
più delle volte casuale.
E il loro valore?
Il loro valore è principalmente storico. Nella collezione ci sono strumenti particolarmente rari che non si ritrovano neppure nei più prestigiosi musei internazionali.
Inoltre molti degli strumenti non sono mai stati restaurati,
16
perare tempo per la propria vita privata e
per la famiglia, che in questi ultimissimi
anni si è notevolmente allargata con l’arrivo di numerosi e amatissimi nipoti.
Lo staff, soprattutto quello da più anni
in azienda, è stato subito sopraffatto da
momenti di intensa commozione al pensiero di dover salutare la persona che per
tutti è sempre stato l’emblema della Società, avendola fondata direttamente ed
avendovi dedicato tutto sé stesso.
Bruno Barbini lascia naturalmente anche
la carica di presidente di Roland Europe
che verrà da ora in avanti ricoperta da Akira Hanechi, già direttore generale.
Dal 1° aprile, quindi, il nuovo presidente di
Roland Italy è Manuele Barbini, che è già in
azienda da diversi anni ed ha ricoperto in un
primo tempo la carica di direttore vendite e
successivamente quella di direttore commerciale. Manuele Barbini assume quindi da subito la posizione al vertice della Società, con
la massima fiducia della Roland Corporation
che ha già potuto apprezzare i risultati di fatturato più che positivi registrati nell’ultimo
periodo. Per tutto lo staff italiano un passaggio naturale visto che il nuovo presidente è
già in azienda da tempo.
Arese, 14 aprile 2006
Comunicato stampa Mondomusica
almeno dal momento del loro ritrovamento, quindi con ancora perfettamente leggibili tutte le caratteristiche costruttive
originarie degli autori.
Il restauro, principalmente conservativo, lo farò quando avrò
il tempo giusto, senza telefoni o clienti in sottofondo.
Ci tengo, inoltre, a sottolineare che la collezione è sempre
stata a disposizione di tutti coloro, appassionati o studiosi,
che ne hanno fatto richiesta.
Ci sono state altre occasioni di ammirare la sua collezione?
Ho fatte parecchie mostre perché ormai la mia collezione è
riconosciuta e ufficializzata a livello nazionale. Da alcune di
queste sono stati ricavati interessanti cataloghi che ho curato direttamente; per citarne alcune, Pieve di Cento (Bologna),
Brillancourt (Svizzera) presso la sede mondiale della Philip
Morris. Modena, in occasione delle Settimane Estensi (distribuita su quattro sedi espositive), Baveno (Varese)… sto addirittura pensando a qualche progetto nei Paesi asiatici.
A che punto è la cultura sulla chitarra come strumento
storico in Italia e nel mondo?
La chitarra è uno strumento conosciuto e praticato in ogni angolo del mondo. Ci sono senz’altro Paesi che prestano un’attenzione particolare a questo strumento ed agli strumenti
storici. Fra questi senz’altro il Giappone e l’America tutta,
ma anche l’Europa non è da meno. In tutto il mondo ci sono
grandi specialisti di questo strumento e anche in Italia l’interesse sia storico che culturale è decisamente in crescita.
Manca ancora un po’ di approfondimento sullo strumento
“storico” ma si sta lavorando anche su questo fronte, con eventi e mostre.
Fra questi, proprio l’appuntamento di Mondomusica, che
frequento da svariati anni e
che è ormai l’appuntamento più sentito da appassionati e musicisti. Il fatto che
la manifestazione sia in continuo ampliamento negli ultimi anni
è indice di una crescita d’interesse. Purtroppo la liuteria
è una cultura di nicchia e
sarebbe opportuno creare
più approfondimenti e divulgazione sui media
attraverso quotidiani
e televisioni nazionali, per aumentare la
conoscenza e sensibilizzare verso i contenuti di quest’arte.
Switchblade: valvolare, digitale
La nuova famiglia di amplificatori Hughes & Kettner ha fatto
già il suo debutto sul mercato italiano in occasione del Disma
Music Show 2006. Ma se allora questi nuovi ampli –una novità
di primissimo piano che ha fatto molto parlare di sé– erano disponibili solo presso lo stand SISME e... sulle pagine di questa
rivista, oggi i nuovi modelli sono finalmente disponibili per la distribuzione nei punti vendita di tutto il territorio italiano.
Disponibili in sei versioni (la sola testata, due combo e quattro
cabinet), i nuovi ampli Hughes & Kettner sono in grado di soddisfare le esigenze di tutti i segmenti del mercato, perché offrono
un range di potenza che va da 50 a 240 Watt.
A questa flessibilità, pensata in sede progettuale per venire
incontro alle aspettative del professionista come del semplice
appassionato in cerca di sonorità calde e innovative al tempo
stesso, si aggiunge la grande libertà resa possibile dall’accostamento fra pre valvolare e sezione effetti digitale.
Quest’ultima, in particolare, è disegnata attorno ad un
circuito di amp modeling che
permette di ricostruire con
facilità il sound più autentico dei momenti più importanti della storia del rock.
E per chi pensa che tutto
questo non sia sufficiente... su ciascun modello
è installato un loop effetti che permette di integrare
i preset Hughes & Kettner
con i suoni del rack o degli
stompbox preferiti.
SISME
www.sisme.com
Osimo Stazione (AN)
071 78.19.666
Fiato a quelle... pagine
Nell’ambito delle numerosissime novità che Carisch ha presentato al mercato nel corso delle ultime settimane, un posto importante spetta senz’altro alle pubblicazioni dedicate agli strumenti
a fiato. Fra queste ne abbiamo scelte due che, in modi diversi, si
collocano nell’ambito del repertorio per gli studenti e per gli appassionati con lo scopo di allargare il repertorio strumentale per
offrire nuovi stimoli allo studio e alla pratica di gruppo.
Il primo libro si intitola Jingles & Clips ed
è interamente dedicato al duo di clarinetti. Si tratta di una raccolta di melodie che provengono dai generi più diversi –dalla musica colta del ‘900 alle
colonne sonore, dal repertorio pop agli
standard jazz– e che sono tutte accomunate dalla presenza di incisi estremamente brevi ma allo stesso tempo
fortemente comunicativi. È quindi particolarmente indicata per le situazioni
“tipiche”, per così dire, delle scuole di
musica, nelle quali è richiesta la preparazione di brevi brani d’insieme da proporre in saggi, piccoli concerti, concorsi.
Sax Antologia, invece, è un vademecum di successi della musica
italiana e internazionale firmato da Demo Morselli e dedicato a
tutti gli appassionati che si vogliono misurare con le note dei motivi più conosciuti. In poco meno di duecento pagine sono contenuti 97 evergreen di cui sono riportate per intero la melodia (rigorosamente per strumenti in sib) e
gli accordi. La scelta, che va dalle canzoni più note del repertorio
italiano agli standard jazz e pop
(fra i titoli figurano ad esempio
pezzi come Albachiara, Teorema,
Uomini soli, Perdere l’amore...
ma anche Careless Whisper, Garota de Ipanema, The Great Pretender), fornisce un canzoniere a
tutto tondo che permette di fare
musica d’insieme in molti stili e
secondo gusti diversi. E il libro risulta quindi particolarmente indicato per tutti coloro che, un po’ per passione un po’ per gioco, si
vogliono misurare insieme ad altri con i momenti fondamentali del
repertorio internazionale moderno.
CARISCH
www.carisch.com
S. Giuliano Milanese (MI)
02 98.221.212
DISMAMUSICA MAGAZINE
Dedicato
alla chitarra
SCHOTT
www.schott-music.com
Ripalta Cremasca
0373 68.493
Le più recenti pubblicazioni che BMG Ricordi dedica al repertorio vocale classico spaziano
dalla produzione –ancora tutta da riscoprire– dell’Antonio Vivaldi compositore di opera alle
composizioni cameristiche di Ottorino Respighi.
I tre volumi, che escono quasi contemporaneamente in collaborazione con l’Istituto Italiano
Antonio Vivaldi di Venezia e con il Civico Museo Bibliografico “Martini” di Bologna,
riconfermano la grande vocazione che da sempre Casa Ricordi ha manifestato nel
diffondere la grande musica del nostro Paese presso il pubblico italiano e straniero. Infatti, se è pur vero che questi due autori sono ben noti in tutto il pianeta,
occorre osservare che le opere riprodotte nei nuovi volumi sono ancora in
larga parte sconosciute al grande pubblico. Opere come l’Orlando Furioso, il
Tito Manlio, l’Arsilda e La fida ninfa nascondono piccoli tesori musicali adatti
a tutti i registri di voce.
È quindi perfettamente plausibile che
tutti e tre i volumi ricevano una accoglienza calorosa da parte dei professionisti in cerca di nuovi repertori, da
parte degli studenti dei corsi di composizione e da parte di chi gestisce le
collezioni bibliografiche degli istituti
musicali di tutto il Paese.
BMG RICORDI
www.ricordi.it
Fisarmoniche... DOC
D’ora in avanti, tutte le fisarmoniche prodotte a Castelfidardo saranno contrassegnate con un bollino indelebile
che ne certificherà in tutto
il mondo la provenienza e la
qualità.
A promuoverne l’adozione è stato il consorzio
“Music Marche Accordions” –l’organizzazione
che riunisce circa 25 aziende produttrici di fisarmoniche o produttrici di componenti, semilavorati o accessori dello strumento e che ha sede
per l’appunto a Castelfidardo, la patria mondiale
dello strumento. Il consorzio, nato nel 1998, ha potuto contare fin dai primi giorni di vita sul sostegno incondizionato del Comune di Castelfidardo, e si è mosso con energia sull’intero territorio nazionale per promuovere la cultura
della fisarmonica. Fra le iniziative proposte nell’ultimo periodo si iscrive appunto la Certificazione di Origine e di Qualità
mirata alla tutela del prodotto di Castelfidardo. L’idea, promossa soprattutto da Beniamino Bugiolacchi e dall’attuale presidente di Music Marche Accordions, Paolo Picchio, è
giunta alla fase operativa lo scorso mese di ottobre, ma è
stata presentata sullo scenario internazionale solo in occasione della MusikMesse di Francoforte.
L’obiettivo principale della Certificazione di Origine e di Qualità è quello di garantire l’interesse della clientela e quello
delle aziende che operano con serietà nel rispetto della più
autentica tradizione produttiva artigianale. Una tradizione
che, a Castelfidardo, vanta oltre 150 anni di vita.
Chi fa richiesta di bollini per la certificazione al Consorzio è
obbligato a sottoscrivere un regolamento disciplinare che lo
impegna a seguire tutte le norme di manifattura che gli artigiani si sono tramandati di generazione in generazione fino ai nostri giorni. Va da sè che, per poter apporre il bollino
di qualità, è necessario utilizzare materiali e componenti di
esclusiva produzione dell’artigianato di Castelfidardo.
Tutti i Product Specialist EKO
In seguito alle più recenti acquisizioni di marchi distribuiti in
esclusiva sul territorio italiano, EKO ha elaborato una nuova
strategia nell’assegnazione dei propri Product Specialist ai rispettivi settori di pertinenza.
Per il supporto tecnico e per l’assistenza quotidiana sui prodotti dell’ampio catalogo EKO sarà quindi necessario, d’ora in
avanti, fare riferimento ai seguenti nominativi:
Giovanni Zucchi
KORG Oasys, Digital Recording, Software,
ALESIS HD Recording, Computer Music,
E-MU, AKAI Digital Recording
Marco Airaghi KORG Keyboards & Digital Pianos
Federico Simonazzi KORG DJ, NUMARK, PHONIC, AKAI
Nazzareno Zacconi VOX & KORG Tone Work, MANNE, PARKER,
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DALLE aziende
Farà senz’altro la gioia dei chitarristi di tutto il pianeta l’uscita di questo volume, con il quale Schott mette a disposizione
in edizione Urtext alcuni dei
brani più noti fra quelli scritti
per chitarra dal compositore
messicano.
Dalla Sonata clásica alla Sonatina, passando per la Sonate Romantique e il Thème varié et Finale, si tratta di
pezzi che fino ad oggi erano disponibili solo nell’edizione “Segovia”. La nuova edizione, che è accompagnata da una
esauriente nota critica, si basa su di un profondo lavoro di analisi
dei manoscritti, delle registrazioni originali dei pezzi e delle prime
edizioni, e rappresenta pertanto uno strumento di studio di altissimo profilo sia per il professionista dello strumento che per lo
studioso interessato alla composizione.
Da Vivaldi a Respighi
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Per imparare il basso,
un “passo” dopo l’altro
È interamente dedicato al walking bass il volume a firma di Bob Magnusson che esce
per i tipi della Carisch nell’ambito della collana Musicians Institute.
Si tratta di un volume piuttosto agile, che offre, nel breve corso di 64 pagine, una panoramica completa di tutte le funzioni tonali, armoniche e formali necessarie per imparare a scrivere, improvvisare e suonare delle buone linee di basso.
Nella tradizione dei volumi della collana Musicians Institute –una serie che porta in
Italia i testi fondamentali editi negli USA dalla celebre scuola californiana, e che Carisch pubblica in lingua italiana grazie agli accordi stipulati con la Hal Leoard Corporation– anche questo volume si sviluppa in modo molto lineare. Gli esempi musicali
affollano le pagine, e per ciascuno dei brevi capitoli ci sono esercizi, consigli e tracce audio a profusione. Lo stesso CD che accompagna il volume, e che è registrato in
modo da facilitare lo studio (con il basso sul canale sinistro, il pianoforte e la batteria
sul canale destro), ha visto la collaborazione di insigni musicisti. In tutti gli esempi,
anche in quelli registrati a diversi tempi per accompagnare l’allievo nelle diverse fasi
dello studio, il pianoforte è suonato da Mike Wofford... e alla batteria siede nientemeno che Peter Erskine.
Anche questo, insieme alle indubbie qualità del metodo e all’accessibilità dei contenuti, studiata per essere il più possibile indipendente dalla conoscenza pregressa dell’armonia, è sicuramente un argomento di vendita piuttosto forte. Al punto che, se è
del tutto naturale aspettarsi che questo libro interessi gli studenti di basso “alle prime armi”, non ci sarà da stupirsi se un gran
numero di appassionati cercherà di procurarsi questo volume anche solo per poter suonare (pardon, studiare) in compagnia di
questo trio di grandi musicisti.
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L’apparecchio ideale
per prendere... nota
Amplificatori ad alta potenza
Crest Audio
Il nuovo BR-600 di Boss, da
poco disponibile nei negozi
di musica dell’intero territorio
italiano, nasce con il preciso
obiettivo di diventare il “taccuino degli appunti” di chitarristi
e bassisti, la piattaforma di base per la realizzazione di demo
e provini... e non solo.
Con il suo peso molto contenuto
(meno di
un chilo), le
dimensioni
compatte (è
più piccolo di
questa pagina)
e le sue otto tracce, il nuovo nato di casa Boss
si rivolge a chi cerca un apparecchio di alta qualità che, pur
restando in una fascia di prezzo competitiva, offra prestazioni di tutto rispetto.
Per garantire una facilità d’uso
estrema, i costruttori hanno incorporato nel BR-600 un microfono stereo, che si affianca
Sono da poco disponibili in
tutta Italia i nuovi amplificatori ad alta potenza Crest Audio della famiglia CC. Pensati nello specifico per le esigenze di gruppi e DJ in tournée, di locali da ballo e di comunità religiose, i tre nuovi
modelli Crest Audio vantano
un suono estremamente limpido e ricco
di dettaglio
anche ad alte potenze di
impiego.
I tre modelli si chiamano rispettivamente CC 1800, CC 2800
e CC 4000 e sono in grado
di erogare una potenza che
va dai 450 Watt del “piccolo” agli 800 del modello superiore. Se poi li si utilizza
nella configurazione Bridged
4 Ohm, i tre amplificatori CC
sono in grado di raggiungere
la potenza di 1800, 2800 e
ROLAND ITALY
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alle numerose connessioni di
tipo tradizionale permettendo
di incidere una frase, un’idea,
una linea vocale senza bisogno di perdere tempo con i collegamenti. In questo senso anche l’alimentazione a batterie
e la rapidità di caricamento del
sistema operativo
si rivelano perfettamente funzionali. Al punto
che, anche
quando si
è in viaggio, bastano
davvero pochissimi secondi per fissare un’idea in
modo efficace.
BR-600 registra direttamente
su card di tipo CompactFlash
(quelle utilizzate a bordo della maggior parte delle macchine fotografiche digitali) e permette quindi di trasferire con
estrema facilità il materiale registrato in ambiente PC o MAC
per il mastering finale.
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SISME
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4000 Watt che rende ragione
del loro nome. La versatilità
d’uso di queste macchine è
garantita, oltre che dalla costruzione attenta all’ergonomia, anche dalla struttura innovativa del sistema di raffreddamento.
Quest’ultimo sfrutta una serie di ventole a velocità variabile che,
attraverso
i tunnel ricavati nella struttura
dello chassis, convogliano l’aria
sui dissipatori, migliorando
così l’efficienza dell’intero sistema.
Queste caratteristiche, unite
alla presenza di componenti
ridondati, riducono al minimo
il rischio di guasti e permettono l’utilizzo degli amplificatori anche in condizioni ambientali estreme.
Osimo Stazione (AN)
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17
La scomparsa di Antonio Cuconato
Lo splendore del
barocco, in chiave Blues
Dalle AZIENDE
Decano A.I.A.R.P. - Torino (1909 – 2006)
Strano compito quello del
Presidente che, oltre a godere di tantissime soddisfazioni, quali ad esempio quella di vedere crescere la propria Associazione in quantità
e qualità, oppure nel vedere
realizzati i comuni obiettivi,
ha anche ahimè altre volte
l’ingrato compito di ricordare con profonda costernazione la dipartita di un collega,
di un amico, di un simbolico
figlio, che tanto vuoto lascia
dietro di sé particolarmente
nel contesto Associativo.
È questo purtroppo il compito che oggi mi compete:
a 97 anni, almeno 80 dei
quali trascorsi accanto al
pianoforte, il 15 febbraio
scorso è deceduto nella
sua Torino Antonio Cuconato.
Ricordare Antonio non è un
compito facile, ma cercherò
di farlo nel modo più semplice e più consono alle grandi
doti umane e tecniche che
Egli ha dimostrato nell’arco
della Sua vita lavorativa.
Il ricordo di tante bellissime ore trascorse in compagnia, in occasione di incontri tecnici, di Assemblee e di
Congressi mi emoziona a tal
punto che il pensare di non
poterlo più incontrare mi rattrista ancor più.
Proveniva da un passato lontano che parlava di pianoforti a manovella, a baionetta
e di un mestiere rubato agli
anziani gelosi dei propri segreti. Proprio per questo Egli
si distingueva, insegnando il
suo modo di operare ai giovani allievi, trasmettendo loro quell’entusiasmo senza
il quale nessuna attività dovrebbe essere intrapresa.
Ma la Sua vera passione
era l’accordatura: soleva dire che non accordava mai
allo stesso modo, perché
cercava il segreto del suono
di ogni pianoforte con una
tecnica nell’uso della chiave e nell’ascolto degli intervalli tale che gli permetteva
di stabilizzare l’accordatura
con pochissimi movimenti.
Il Piemonte, e particolarmente Torino, hanno perso un figlio d’arte, un professionista eccezionale che racchiudeva nella sua grande personalità artistica i tratti di
una gentilezza e signorilità
che lo resero un vero Gentiluomo in ogni momento ed
in tutte le occasioni.
Ovunque, al Teatro Regio,
alla Rai, all’Auditorium, al
Conservatorio, nelle grandi
occasioni concertistiche, la
Sua presenza era la testimonianza di professionalità
nei confronti di quell’amore viscerale per il pianoforte dimostrato in tanti anni di
onorata e gloriosa carriera.
La Sua figura e il Suo ricordo siano d’esempio per tutti i giovani che si apprestano a lavorare o già operano
in tale settore, convinti così
che il tempo non cancellerà
mai quanto di buono ognuno di noi lascia nella sua vita terrena.
Questo riconoscimento sicuramente ad Antonio non è
negato, anzi è ampiamente
dovuto.
A noi dell’AIARP rimane purtroppo oggi solo il ricordo di
un grandissimo amico, di
un grande maestro, che ha
onorato non solo la professione in senso lato, ma sicuramente anche la nostra
Associazione, con l’impegno comune di raccogliere
il testimone lasciatoci e di
continuare la Sua opera.
Grazie Antonio per l’amicizia
che ci hai concesso.
A nome di tutti i Soci
A.I.A.R.P.
il Presidente
(Luciano Del Rio)
Digital Mixing Engine: Yamaha fa training
Dal 3 al 5 luglio prossimi, dalle 10 alle 17, Yamaha Musica Italia ospiterà presso la propria sede di Lainate una tre-giorni di
incontri dedicati al training per le soluzioni professionali della linea Digital Mixing Engine.
A disposizione dei partecipanti ci saranno Sandro Chinellato,
(Pro Audio Application Engineer) e Nicola Zucchino (Pro Audio
Sales Engineer). I due tecnici rimarranno per tutta la giornata a
fianco di coloro che si saranno iscritti al training, ai quali verrà data la possibilità di “mettere le mani”
sui più recenti processori della linea DME (DME-4, DME-8, DME-24, DME-64) per scoprire in diretta
tutte le funzioni di queste console pensate per le installazioni e per i live. Per informazioni riguardo
alle modalità di partecipazione è necessario telefonare al numero 02/93.55.77.234 e scegliere la
giornata di partecipazione preferita.
YAMAHA
www.yamaha.it
Lainate (MI)
02 93.57.71
A proposito di Mozart
Coprono un arco di tempo che va dal 1945 al 1979 gli scritti
di Beniamino Dal Fabbro raccolti nel nuovo volume delle Sfere
curato da Luigi Pestalozza.
Nel corso delle quasi duecento pagine di cui si compone, il libro propone una ristampa della Vita scritta da Dal Fabbro in
occasione del duecentesimo anniversario della nascita di Mozart, una serie di scritti critici e di note illustrative dedicati a
varie opere del compositore austriaco, più una serie di appunti brevi e brevissimi stesi al termine di spettacoli e concerti.
Il quadro che ne risulta è di grandissimo interesse, perché incrocia le informazioni biografiche relative al grande salisburghese con le riflessioni estetiche che per quasi quarant’anni
l’autore ha affidato a programmi di sala, brevi saggi e carte
private, offrendo in questo modo una testimonianza vibrante dell’evoluzione del gusto musicale
colto nel nostro Paese.
Da consigliare a tutti gli specialisti, ma anche al pubblico più ampio degli appassionati, che troverà nella prosa scintillante di Dal Fabbro una chiave di lettura inedita dell’opera di Wolfgang
Amadeus Mozart.
BMG RICORDI
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18
S. Giuliano Milanese (MI)
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L’idea di affrontare il repertorio barocco partendo dalla prospettiva della tradizione jazz trova ormai larghi consensi sia tra le file dei più rigorosi
musicisti classici che nelle schiere dei jazzisti.
In fondo, grazie anche alle produzioni storiche di
Jacques Loussier, i due mondi sono oggi molto
più vicini che in passato...
È quindi perfettamente comprensibile l’entusiasmo con il quale è stata accolta la recente uscita, per i tipi della Universal Edition, di Blu Baroque. Si tratta di una raccolta curata da Mike Cornick –uno degli autori dei metodi per lo studio del
pianoforte più innovativi nell’area pop/jazz– che
propone una rilettura spiritosa e vivace di alcuni fra i più noti classici della musica per tastiera
dell’età barocca.
Il metodo di Cornick, che viene presentato per sommi capi nell’introduzione del volume, è allo
stesso tempo semplice ma rigoroso; l’autore ha analizzato le caratteristiche strutturali di ciascun pezzo, ha introdotto una “pronuncia” swingata, e in alcuni casi ha sostituito intere sezioni
o periodi dei brani con cadenze e assoli di chiara matrice jazzistica.
Al di là del giudizio estetico –che del resto non ci compete– il percorso racchiuso in queste pagine è sempre brillante, “al di sopra delle righe”, e può essere un validissimo strumento nelle
mani degli insegnanti di pianoforte che desiderino far divertire i propri allievi e dare loro, contemporaneamente, importanti stimoli nella direzione vuoi della musica barocca che della musica
jazz. L’accostamento degli stili, e in particolare dei loro elementi caratteristici (cadenze, accordi
alterati, pronuncia e strategie espressive) non potrà che far crescere in chi suona questi pezzi
il bisogno di comprendere il linguaggio armonico originale e moderno, con grandi vantaggi in termini di conoscenza della musica.
A questo aggiungiamo che i pezzi contenuti nel libro, pur essendo tecnicamente piuttosto semplici, possono essere inseriti con grande successo all’interno dei programmi dei saggi di classe
e delle piccole esibizioni in pubblico, alle quali aggiungono un tocco di “ironia” che verrà sicuramente apprezzato dal pubblico.
Blu Baroque è quindi da consigliare senza esitazione a giovani pianisti, insegnanti e appassionati di ogni età.
SCHOTT
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Per cominciare con la chitarra Jazz
Beginning Chitarra Jazz è il primo di quattro volumi attraverso i quali l’autore
Jody Fisher, un’autorità indiscussa nel panorama della didattica e dello scenario professionale d’oltreoceano, si propone di introdurre alla conoscenza
delle tecniche esecutive e improvvisative e del repertorio di riferimento della
chitarra elettrica di matrice jazz. Il volume, che è pensato nello specifico per
gli autodidatti ma che può essere utilizzato con profitto anche da chi studia
con un maestro, comprende solo cinque capitoli; ma ciascuno di essi è diviso in due parti (A e B, dedicate rispettivamente alla conoscenza dell’armonia e dell’improvvisazione), con il risultato che il percorso complessivo è decisamente articolato. Il
libro è accompagnato da un CD con gli esempi musicali e da una... coda che contiene, per usare le
parole dell’autore, “un Medley di Consigli e Concetti Musicali”.
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Ragtime per... piccoli
Almeno in apparenza, il Ragtime è uno stile
quasi completamente dimenticato. E di certo
non sono queste le sonorità che la fanno da
padrone ai primi posti delle classifiche discografiche.
Ma il ragtime, che porta con sé le suggestioni
della grande epopea americana del west e delle
prime, epiche produzioni cinematografiche, può
esercitare ancora un grande appeal su grandi e
piccoli appassionati.
Proprio facendo affidamento a questa magia,
Remo Vinciguerra ha confezionato un’agile raccolta di brani tradizionali del repertorio di Scott
Joplin. Di ciascuno di essi, l’autore ha realizzato una versione facilitata, che è stata inserita
all’interno di un racconto “per didascalie” che
accompagna l’intero percorso musicale. Il risultato finale è quello di un viaggio nella storia e
nel suono che può essere affrontato con successo anche da chi, come i bambini –a cui il metodo è dedicato– non ha ancora grandi competenze
tecniche allo strumento ma ha bisogno di stimoli di fantasia per rinsaldare attraverso di essi la costanza nello studio. Il piccolo pianista di Ragtime può quindi venire in aiuto degli insegnanti che desiderano aggiungere un tocco di colore ai programmi di studio più tradizionali, così come ai “pianisti in
erba” che hanno da poco scoperto questo repertorio e che desiderano cominciare a suonarlo anche
senza avere sviluppato tutte le abilità tecniche necessarie per le versioni integrali.
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