Dicembre 2014 - Pro loco cittadella

EDITORIALE
“La vita è bella da quando il mondo mi ha dato te”.
INDICE
Avvenimenti:
Il paese vestito a festa
Presepio al plurale
Ambasciatrice della bellezza
Festa dea suca
Preludio a un gemellaggio australiano
3
5
7
9
13
Tesori Cittadellesi:
Villa Rina
Un libro che racconta le relazioni
Cultura & Arte:
15
17
Stagione di prosa
1914-2014 Bino Rebellato
19
27
Speciale Lo Scrigno:
Pio X, uno di noi
23
L’Appunto:
29
Et ab hic Et ab hoc
Il personaggio:
31
La prof. Angela Perin
Gruppo Paleografico:
Per non perdere la memoria
32
Scritta a spray a grandi caratteri bianchi sul nero dell’asfalto,
la gigantesca dichiarazione d’amore fronte strada era come
una corsia preferenziale per il cuore o un’area di sosta per gli
occhi, catturati da tanta magnificenza. Impeto adolescenziale
trasformato in abbraccio grandangolare e completo, tappeto
di emozioni con frange d’alfabeto.
Nonostante le piogge e l’andirivieni di auto, in molte settimane l’enorme dedica non ha accennato a sbiadirsi, anzi: si è
mantenuta vivida, in barba a caducità e cinismi.
A metà novembre, per quattro giorni, ho fatto degli “esercizi di coscienza”: la medesima passeggiata mattutina, lungo lo stesso percorso di 2 chilometri e mezzo, osservando tutto con occhi nuovi ogni giorno. Come in un abbraccio grandangolare
e completo.
Una mattina mi concentravo sul vento, un altro giorno sul sole, un altro sulla terra e
un altro sulla pioggia. E al rientro a casa scrivevo di getto le emozioni che tutto ciò,
declinato sotto i diversi aspetti della natura, mi suscitava.
Mi sono sorpresa di come, lo stesso tragitto, con tutte le sue variabili e costanti mi
rivelasse, ad ogni differente situazione, ogni volta degli elementi nuovi. E di quanto
anch’io fossi rilassata o insofferente a seconda di quello che intorno a me vedevo,
ascoltavo, ma soprattutto “sentivo”.
È come se mi fossi improvvisamente svegliata e resa conto della moltitudine di bellezze che mi circondano. In piena coscienza. E di quanto, quella stessa scritta sull’asfalto, evidenziasse per me ogni giorno, una parola nuova.
Il primo giorno, (l’abbraccio del vento) ad attrarmi è stata la parola “vita”, che va
vissuta pienamente e giocosamente, come l’amore; il secondo giorno (l’abbraccio
del sole) ho riflettuto sul pronome “te”, specchio di “me” in una graniglia ruvida
accarezzata quella mattina da morbide lame di luce. Il terzo giorno (l’abbraccio della
terra) la parola chiave è stata “dato”. Sì, perché la terra dà, dona, offre, trasforma,
protegge, custodisce. Con semplicità.
L’ultimo giorno (l’abbraccio della pioggia), ho camminato sopra il sostantivo “Mondo”, sinonimo di pulito, lavato, risolto. E mentre scrivo questo editoriale realizzo che
Natale simboleggia l’arrivo del Re del Mondo: la Luce piena, la Coscienza divina,
l’intima Essenza. Che si svela solo nella calma interiore e nella presenza in noi stessi.
E improvvisamente tutto mi è chiaro e visibile come quel graffito d’amore.
n Periodico PRO CITTADELLA
Buone Feste!
IL DIRETTORE
Germana Cabrelle
TRIMESTRALE a cura dell’Associazione PRO LOCO
di CITTADELLA anno XXXIII - n.3 - Dicembre 2014
Autorizz. Trib. di Padova n.951 del 28.05.86
Redazione: Piazza Pierobon, 1 Cittadella (PD)
Tel. 049.5970627 Fax. 049.9359014
Direttore responsabile: Germana Cabrelle
Coordinamento editoriale: Alessandro Bosello
Hanno collaborato in questo numero:
Germana Cabrelle . Marirosa Andretta
Maria Emilia Romani . Michelangelo Cecchetto
Filippo De Rossi . Giancarlo Argolini
Luigi Sangiovanni . Alessandro Bosello
Giorgio Pellegatti
Pubblicità: Pro Cittadella Piazza Pierobon, 1
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IL SALUTO DEL PRESIDENTE
L’autunno cittadellese è finito, lasciandoci molte soddisfazioni. È stato un periodo caratterizzato da molteplici eventi, tutti ben riusciti, la fiera ad esempio è stata
uno strepitoso successo grazie ai volontari della pro
Cittadella, agli amici di Ca’ Onorai, all’Amministrazione Comunale e al clima favorevole. La stagione teatrale
è ben cominciata con spettacoli che hanno visto in scena attori di gran livello.
Ma ora è tempo di Natale, di luci, di festa, di vetrine
illuminate, di alberi adornati a festa, è tempo di visitare la mostra dei presepi
in chiesa del Torresino a Cittadella, è tempo di venire in Teatro per i concerti di
Natale, è tempo di pattinare in piazza Pierobon sulla bellissima pista da ghiaccio,
è tempo di visitare i mercatini nelle nostre casette di Natale in Piazza.
Ma soprattutto è tempo di pace serenità e salute, che io auguro di cuore a tutti voi!
Foto in copertina: Giancarlo Bigolin
Il Presidente
Marirosa Andretta
AVVENIMENTI
OTTOBRE CITTADELLESE
IL PAESE VESTITO A FESTA
Maria Emilia Romani
k Uno degli eventi piú belli di Cit-
tadella è la Fiera Franca, sicuramente il momento piú atteso dell’anno
per i cittadini. Si sa che un paese
vestito a festa è sempre piú bello e
ci rende piú orgogliosi di farne parte. Ma la fiera è anche occasione di
aggregazione, di incontro, di chiacchiere tra vecchi amici e conoscenti.
Per i piú piccoli è divertimento e gioco, per gli adolescenti festa, per altri
ancora è tradizione. Per gli espositori dell’Expo è una modalitá di far
conoscere i propri lavori.
Per gli organizzatori invece la fiera è
soddisfazione, soprattutto quando il
risultato è come quello di quest’ultima edizione. Moltissimi visitatori, un
Expo che ci ha resi orgogliosi delle
nostre ditte, un bancone gastronomico che ha reso onore alla cucina
veneta e il tradizionale mercato del
bestiame ritornato nei pressi del
centro storico, per non parlare dei
fuochi artificiali stupendi e commoventi a chiudere il tutto!
Una meravigliosa fiera quest’anno,
davvero.
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AVVENIMENTI
Uno sguardo d’insieme alla Natività
PRESEPIO AL PLURALE
Germana Cabrelle
k
RESTYLING
PER LE CASETTE DEL
MERCATINO NATALIZIO
Gli appassionati di presepio lo
sanno che alla Chiesa del Torresino
di Porta Padova trovano ogni anno
una assortita varietà dei più originali e artigianali presepi fatti a mano,
collezioni private di adulti e ragazzi,
espressioni congiunte di gruppi, associazioni e scolaresche. Nella navata centrale vengono allestite - ad ogni edizione che va dai
primi di dicembre all’Epifania - rappresentazioni ogni volta inedite: alcune sono di concezione moderna e
si avvalgono di oggetti di uso quotidiano e di recupero per esprimere la
natività di Gesù; altre sono le composizioni più tradizionali che siamo
abituati a vedere da sempre e che
all’ammirarle regalano ogni volta
momenti di pura magia.
Radunarle tutte è come accogliere
MOSTRA DEI PRESEPI
TORRESINO
dall’8 dicembre al 6 gennaio
sabato dalle 15.30 alle 18.30
domenica dalle 10 alle 12
e dalle 15.30 alle 18.30
Natale, Santo Stefano, capodanno
aperto solo pomeriggio
più timbri di voce in un coro poli-
raccontati dai Vangeli.
fonico, realizzare un quadro a più
Non perdete l’occasione di vedere
mani ma soprattutto a tinte diverse,
da vicino l’ingegno e la creatività
con toni caldi e anche meno accesi
che sottendono a questa mostra col-
o decisamente fluorescenti, ma che
lettiva ospitata alla Chiesa del Torre-
tutti insieme concorrono a dare uno
sino e che si annovera fra le più sin-
sguardo d’insieme il più possibile
golari rassegne del periodo natalizio
completo a uno dei principali eventi
nel cittadellese.
Il tempo passa e lascia il segno.
Dopo quindici anni di servizio le
casette del mercato natalizio dovevano essere sostituite o subire un restauro radicale. Per una
questione di giusta e doverosa
economia si è optato per questa
seconda ipotesi, che ha permesso
di operare delle modifiche tecniche che hanno migliorato la
trasportabilità e di conseguenza
la conservazione di queste caratteristiche costruzioni. Così sotto
l’attenta supervisione del dott.
Ballotto, che ha curato anche
le scelte tecniche più idonee nel
rispetto dell’ambiente, si è proceduto alla completa revisione
delle casette. Il mercatino ancora
prima di aprire si presenta con i
colori del Natale, bianco, pulito,
nuovo.
Affidato alla gestione delle associazioni cittadine e dei commercianti che hanno aderito all’iniziativa, sarà operativo da inizio
dicembre e ci accompagnerà fino
all’Epifania che…. Tutte le feste
si porta via.
5
PUBLIREDAZIONALE
MEDAGLIA D’ORO ALL’ALTA QUALITÁ
Lo stracchino più buono del Veneto
Gli assaggiatori Onaf (Organizzazio-
ino accuratamente selezionato solo
ne Nazionale Assaggiatori Formag-
da 16 stalle locali e il ciclo produttivo
gio) l’hanno definito “Candido e
è eseguito tutto a mano, dal taglio,
lucido, consistente e fondente, pre-
al peso, all’incarto.
vedibilmente acidulo, con dolcezza
Un prodotto di nicchia diventato
che prevale rilasciando un tondo e
un’eccellenza, riconosciuta e pre-
latteo piacere fino a schioccare la lin-
miata in ambito regionale e che a
gua”.
Cittadella si acquista nel reparto del
Lo stracchino del Caseificio Castellan
fresco dell’Ipermercato Lando. Lo ri-
di Rosà (Vicenza) alla recente rasse-
conoscete dalla “mucchetta sull’eti-
gna “Caseus Veneti” ha vinto la me-
chetta”. E ora anche dalla medaglia
daglia d’oro come migliore stracchi-
d’oro “Caseus Veneti”.
no per la categoria “Formaggi freschi
Del Caseificio Castellan, questo non è
e freschissimi - pasta molle senza cro-
il solo prodotto premiato: c’è anche il
sta”.
formaggio Biancone a crosta fiorita o
Un primo premio meritatissimo, per-
brinata (come il Brie) che ha vinto il
ché questo stracchino viene prodotto
terzo premio medaglia di bronzo.
ogni giorno con latte fresco e genu-
Formaggi da podio, insomma.
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AVVENIMENTI
Sofia Pivato, Miss Tourism Italy: da Cittadella nel Mondo
AMBASCIATRICE
DELLA BELLEZZA
Michelangelo Cecchetto
k Con il suo charme, eleganza, bel-
ufficiale da parte dell’Amministra-
lezza e intelligenza, ambasciatrice di
zione Comunale. Sofia non ha trat-
Cittadella, del Veneto e dell’Italia. È
tenuto le lacrime in Arena ed al di
la diciannovenne cittadellese Sofia
là di quello che riserverà il concorso,
Pivato. Al momento in cui si legge-
sulla partecipazione ha commentato:
ranno queste righe si saprà il respon-
“sono felicissima di poter vivere un’e-
so, ma Sofia dal 2 al 12 dicembre è
sperienza del genere, che è unica nel-
stata a Caracas in Venezuela, rappre-
la vita di una persona. Orgogliosa di
sentando l’Italia al concorso di Miss
parlare e far conoscere la terra dalla
Tourism
Impossibile
quale provengo”. Una fase degli in-
conoscere il risultato finale (previsti
tensi giorni di gara prevede proprio
contratti di lavoro ed un premio di 50
l’illustrazione, da parte di ogni miss,
mila dollari), quello che è certo è che
dell’area geografica rappresentata.
Sofia ha contribuito a far conoscere
E chissà che Cittadella, con la forma
ad una platea mondiale il fascino
ellittica delle mura che richiama pro-
di Cittadella, della nostra regione e
prio una corona, non possa essere un
dell’Italia intera. Anche il Consiglio
naturale portafortuna. Mai come in
Comunale ha voluto salutare ufficial-
questo caso rubiamo l’adagio: “co-
mente Sofia consegnandole una tar-
munque vada sarà un successo!”
International.
ga e facendole i migliori auguri per
la sfida della bellezza. Al concorso
reginetta del 2014. Il concorso è col-
Sofia è giunta dopo aver vinto il tito-
legato a Miss Tourism International e
lo 2014 di Miss Kaos, brand di moda
così l’unico posto per l’Italia è stato
bolognese, collegato alle tappe dello
assegnato a Sofia.
spettacolo itinerante Festival Show.
La giovane cittadellese, seconda di
Dieci tappe, in ognuna una vincitri-
tre sorelle, è diplomata all’istituto
ce. La sfida finale si è svolta all’in-
Girardi, conosce 4 lingue ed è iscritta
terno dell’Arena di Verona a metà
all’Università di Padova. Poco prima
settembre. Sofia è stata incoronata la
della partenza ha ricevuto il saluto
(Foto di Dino Juliani)
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AVVENIMENTI
Bentornata
Festa dea suca
Filippo De Rossi
k Dopo 13 anni di silenzio, con co-
cere di riscoprire le tradizioni positi-
passione per il nostro centro storico.
raggio il gruppo Giovani
Amici di
ve di una comunità. Un momento di
Un mare di ricordi per un quartiere e
Torre Mejaniga hanno voluto con sa-
festa che é riuscito a coinvolgere le
per la sua gente, che torna a rivivere.
crificio e impegno riproporre quanto
scuole elementari con gli animatori
Energie e idee partono sempre da
i componenti “anziani” del gruppo
di “Una Proposta Diversa”. Le delizie
“Corte Tosoni.” Da quelle mura risa-
avevano portato avanti per ben 24
culinarie proposte da “i ristoratori
lenti all’anno 1000”. Sta scritto nei
anni.
del cittadellese”, e tanti altri attori
documenti degli archivi storici: ”A
La soddisfazione della rievocazio-
protagonisti accomunati dal prodot-
ovest della torre di Mejaniga sorgeva
ne sta proprio nella collaborazione
to più semplice e povero come “la
il castello di Cittadella”.
tra generazioni diverse che vivono il
suca”.
LA NOSTRA TORRE Mejaniga!
quartiere di Borgo Treviso ed il pia-
La festa dea suca é colore, allegria e
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PUBLIREDAZIONALE
Nuovo Look per La Gramigna
QUALITÁ E CIBI SANI:
IL VERO LUSSO
DI OGGI
Trentuno anni fa, nel 1983, La Gramigna fu tra i primi negozi specializzati in prodotti biologici
della
provincia di Padova e i suoi collaboratori guardati come degli autentici
pionieri che sull’onda ecologista e
ambientalista del tempo, unirono le
forze per realizzare un progetto ora
largamente condiviso: concentrarsi
sull’ideale del mangiare sano, del
recupero dell’agricoltura biologica,
contro la devastazione dei terreni e
l’inquinamento, in un concetto più
esteso di nutrimento per il corpo e
l’anima.
Fra qualche mese, La Gramigna rinnoverà i suoi ambienti diventando
zati e gran parte dei fornitori sono
zi Cuore Bio e siede nell’assemblea
anche un luogo dove sarà possibile
ancora gli stessi di quando questa
dell’Associazione Nazionale Negozi
condividere esperienze, competenze
cooperativa mosse i suoi primi passi,
Biologici. “I dati sui consumi del bio-
e buone pratiche per un’alimenta-
dapprima a Fontaniva e in seguito a
logico in Italia sono trionfali, con un
zione sana e sostenibile per la natu-
Galliera Veneta. Si è instaurato, fra
+ 17% solo nei primi cinque mesi del
ra ma anche per trasmettere ai con-
addetti e clientela, un rapporto per-
2014, che paragonati al calo genera-
sumatori i valori di una economia
sonale diretto di fiducia, dove l’ac-
le del comparto alimentare, fanno
giusta, etica e trasparente.
quirente si sente seguito e conside-
davvero esultare”.
Il supermercato di prodotti biolo-
rato, rispetto invece all’anonimato
gici La Gramigna amplierà gli spazi
della grande distribuzione. E dove
dell’attuale punto vendita che da
prossimamente potrà contare anche
dieci anni sorge nel complesso Prisco
su un angolo creativo e ricreativo,
di via Palladio ed oltre che acquista-
dove fermarsi e degustare diretta-
re, sarà anche possibile gustare ali-
mente sul posto novità e specialità
menti in armonia con il corpo e i cicli
bio e vegan.
della terra.
“Il biologico non ha sofferto del-
In trentuno anni di attività, esperien-
la crisi – spiega Ornella Bernardi di
za e competenza in ambito biologi-
Gramigna, che fa parte anche del
co, i clienti Gramigna si sono fideliz-
coordinamento nazionale dei nego-
PUBLIREDAZIONALE
Da cosa dipende questo dato positi-
per i freschi che per i confezionati e
vo così formidabile?
molti prodotti vengono venduti a un
Da una maggiore consapevolezza ed
prezzo speciale per dar modo a tut-
evoluzione di pensiero da parte dei
te le famiglie di approvvigionarsi di
consumatori, perché se una volta ac-
cibo sano. E’ l’impegno del marchio
quistare biologico era una scelta di
Cuorebio - al quale aderiamo come
coscienza, ora è anche e soprattutto
marketing e insegna - quello di dare
una esigenza salutistica e curativa
l’opportunità di acquistare 70 pro-
ben precisa. Il settore del biologico è
dotti di uso quotidiano ad un prezzo
costantemente in crescita e lo dimo-
vantaggioso che permetta di portare
stra il proliferare di punti vendita. Per
su tutte le tavole la qualità e i valori
questo noi, che siamo stati i primi ad
dell’agricoltura biologica.
aprire, stiamo ora puntando su una
Dal campo allo scaffale, insomma…
organizzazione di negozio con una
Sì, ed è proprio lo slogan di Ecor Na-
idea di più ampio respiro, che guardi
turaSì, la comunità di persone che la-
al futuro.
vora quotidianamente per creare va-
Come sarà la nuova rinnovata Grami-
lore nella filiera del biologico, anche
gna?
con la conservazione e il recupero di
Naturalmente sempre un supermer-
antichi semi. Una realtà importante
tutto in un’alimentazione di qualità,
cato biologico ma con uno spazio
e in espansione, della quale La Gra-
ha investito in modo sostanzioso,
maggiore di accoglienza del pubbli-
migna è interlocutore privilegiato e
portando anche il suo contributo di
co, dove rendere i consumatori infor-
dove anche l’imprenditore bassanese
innovazione e creatività. Del resto,
mati e partecipi all’attenzione che
Renzo Rosso della Diesel, che crede
Rosso ama dire che anche lui provie-
da sempre riserviamo alla qualità dei
moltissimo in questo settore e soprat-
ne da una “Farm”.
prodotti, alla tracciabilità degli stessi
e alla trasparenza dei distributori. Il
tutto con un prezzo equo collegato al giusto valore che viene dato ai
produttori-coltivatori.
Spesso, infatti, la critica che viene
mossa ai negozi biologici, è proprio
quella di avere prezzi elevati, prodotti troppo cari...
Sono cari perché il consumo è purtroppo ancora basso e la logistica e
i trasporti hanno invece costi fissi. Se
in Italia il consumo di prodotti biologici fosse come quello della Germania
(10%), i prezzi sarebbero ovviamente inferiori. In Italia, invece, c’è solo
il 2% della popolazione che sceglie
biologico. Comunque, mensilmente
nel nostro punto vendita ci sono delle promozioni con offerte di stagione
a prezzi scontati anche del 25%, sia
RITORNARE ALLE TRADIZIONI PER UN NUOVO CONCETTO DI SVILUPPO SOSTENIBILE
Ciò che viene identificato con il termine di consumo critico riguarda l’acquisto di beni e servizi in base a considerazioni che non
tengono conto solo del prezzo di mercato, ma anche delle modalità di produzione e della sostenibilità ambientale.
Se acquistiamo merci a basso costo, prodotte nei paesi in via di sviluppo, dove i controlli ambientali e i diritti del lavoratori non
sono tenuti in considerazione, CONDANNIAMO LA NOSTRA ECONOMINA AD UN INESORABILE DECLINO.
Il processo di globalizzazione ha rotto il tradizionale legame tra impresa e territorio. Il consumature moderno, non conoscendo cosa sta dietro ai processi produttivi, non di rado partecipa inconsapevolmente a scelte devanstanti per l’ambiente e per
le persone che vi lavorano spesso in stato di schiavitù. Non esiste più il concetto di “Bene Comune” cancellato dalla frenesia
dell’acquisto fine a se stesso. Eppure questa crisi dovrebbe riportarci ad esprimere impegno e responsabilità proprio attraverso
un consumo consapevole: COMPRARE MENO, COMPRARE COSE DI QUALITÁ E DURATURE, COMPRARE ITALIANO.
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AVVENIMENTI
IL CONVEGNO ANEA
PRELUDIO A UN GEMELLAGGIO
AUSTRALIANO
k L’ANEA,
Germana Cabrelle
Associazione Nazionale
BAREGGI GIOCATTOLI
60 ANNI DI SOGNI
E DIVERTIMENTO
Emigranti in Australia e Americhe,
ha organizzato la giornata dei migranti e l’edizione di quest’anno si
è svolta domenica 5 ottobre con un
convegno nella sala consiliare di Villa
Rina intitolato “Migrazione – Emigrazione Italiana: Opportunità e Pro-
Pauletto ha poi presentato il libro
blematiche Fiscali”. fotografico realizzato dall’ANEA con
Ha relazionato il presidente ANEA
l’obiettivo di non dimenticare le per-
Enrico Sgarbossa e sono poi interve-
sone e le attività realizzate nei quasi
nute le autorità, quali il Vice Capo
40 anni di vita dell’associazione. Il
Missione dell’ambasciata australiana
volume è stato fin da subito molto
di Roma Mr. Doug Trappett nonché
apprezzato, considerato l’altissimo
il sindaco di Cittadella Giuseppe Pan.
numero di copie vendute quello stes-
Inoltre hanno preso parte al dibattito
so giorno. Al termine del convegno,
anche il Responsabile dell’Area Coor-
il Presidente Sgarbossa ha consegna-
dinamento Sedi Estere e Politiche In-
to la bandiera australiana al sindaco
ternazionali INAS-CISL, venuto appo-
di Cittadella, auspicando un gemel-
sitamente da Roma, Gianluca Lodetti
laggio tra Cittadella ed una città au-
ed il referente per i temi pensionistici
straliana.
ANEA Antonio Fregonese che hanno
illustrato le problematiche relative
alla doppia tassazione, rilevando che
la strada da seguire per il raggiungimento degli obiettivi prefissati è politica più che amministrativa ed in tal
senso si stanno muovendo ai vertici
del sistema. Il vice Presidente Enrico
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Il 9 novembre 1954 Federico Bareggi apriva il negozio “Bareggi
Giocattoli” che è rimasto sempre lì
festeggiando il mese scorso 60 anni
di ininterrotta attività.
Nato dapprima come profumeria,
il punto vendita divenne in seguito
un contenitore fantasmagorico di
prodotti che oggi non potrebbero
coesistere, perché aveva l’anima del
bazar: cartoleria, valigeria, articoli
religiosi, libri, giornali. Poi arrivò
la specializzazione con i giocattoli.
Dal 1984 nell’attività si è affiancato
il figlio Matteo, che dal 2004 lavora
con la moglie Barbara. Il negozio è
una istituzione, tant’è che su Facebook il profilo “Giocattoli Bareggi
Matteo” conta 2300 fan.
Domenica 9 novembre 2014 c’è
stata una festa con tanti brindisi
e molte persone hanno visitato il
negozio onorando l’importante
anniversario, peraltro ricordato
dall’Amministrazione comunale nel
Consiglio del 24 novembre dove
Matteo Bareggi è stato omaggiato
di una targa. Un riconoscimento è
stato consegnato anche dall’Ascom
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Giancarlo Argolini
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Da anni frequento la biblioteca e
l’Archivio storico comunale di Cittadella, a Villa Rina. Il servizio è aperto dal
lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 e 19.00.
15
Di recente ho osservato come l’uso di
questo spazio sia andato aumentando
nel tempo, anche grazie al fatto che,
pur in periodo di crisi, molteplici sono i
servizi che rimangono del tutto gratuiti, fra i quali: prestito libri, audio-libri
e DVD, possibilità di ricerche, consultazione e studio in sede, letture animate
e laboratori per bambini di varie fasce
ospitato mostre e attività culturali.
anni il patrimonio è stato arricchito dal
d’età, disponibilità di usufruire degli
Grande risalto viene dato alla possibili-
Fondo Rebellato, donazione di libri e
spazi interni e del giardino per la socia-
tà di connessione gratuita ad internet
lettere autografe di tutti i più impor-
lizzazione e il tempo libero.
con wi-fi, e alla possibilità offerta agli
tanti scrittori italiani del Novecento,
Il 2014 ha visto una serie di interven-
utenti di connettersi da casa e ordinare
appartenute al nostro illustre cittadi-
ti che qualificano ancor più il servizio.
libri, riviste e DVD, direttamente qui o
no, di recente ricordato in occasione
Si è avviato un piano di risistemazione
in qualsiasi altra biblioteca della pro-
del centenario della nascita e decenna-
degli spazi interni, con l’obbiettivo di
vincia, semplicemente cliccando all’in-
le della morte.
ottimizzare il servizio di prestito e stu-
dirizzo opac.provincia.pd.it.
Per tutti coloro che sono curiosi di co-
dio in sede, ampliando le sale e crean-
Ma il prestigio storico alla nostra sede
noscere la storia della propria cittadi-
do nuove aree per la lettura e le atti-
viene da sempre conferito dal mate-
na, frazioni comprese, la sede di Villa
vità laboratoriali dei bambini e degli
riale conservato nell’archivio storico,
Rina costituisce dunque un punto di
studenti di ogni fascia d’età. Al piano
comprendente documenti dal XV seco-
riferimento insostituibile, grazie anche
terra c’è uno spazio ad uso di esposi-
lo fino ai nostri giorni, tenuti in buo-
al personale qualificato, sempre a di-
zioni e incontri con l’autore, che ha già
no stato conservativo. Inoltre da dieci
sposizione del pubblico.
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TESORI CITTADELLESI
Flash autobiografici di Valerio Geremia
UN LIBRO CHE RACCONTA
LE RELAZIONI
Giancarlo Argolini
Di questi tempi fa un certo
effetto leggere un libro come
questo: si tratta di una raccolta di
pensieri e di episodi autobiografici legati all’importanza delle relazioni umane. Molti dei problemi
che ci affliggono nella vita di ogni
giorno nascono dalla difficoltà di
relazionarsi con gli altri. E’ il racconto della vita di una persona
nella sua famiglia, nel sociale, visto attraverso il Vangelo.
Illuminante è la prefazione di
Mirco, figlio dell’autore, che con
lucidità analizza le considerazioni
presentate nel testo, osservando
che nascono da esperienze di vita
vissuta e pertanto difficilmente
controvertibili. Il libro trasmette
le sicurezze di un percorso di fede
vissuto intensamente e una forte
volontà di condividerlo. Mi piace
citare una frase tra le molte riportate nel libro:…. “Il vero, il bello
e il buono che abitano in noi nessuno ce li può levare, neanche noi
stessi, sono nel nostro DNA”.
k
Fa ancora più effetto sapere che
Valerio Geremia, autore di questo
volumetto, è una persona che vive
in mezzo a noi, che siamo abituati
a vedere con una divisa addosso,
che ogni giorno si occupa della
nostra incolumità sulle strade,
ci dà consigli e informazioni con
gentilezza e cortesia e qualche
volta, ahimè, ci commina qualche ammenda. Valerio Geremia
fa parte da 15 anni della Polizia
Locale della nostra città.
Il volume è disponibile presso le
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STAGIONE DI
PROSA
Mariaemilia Romani
k Anche quest’anno il teatro sociale
realizzazione professionale e perso-
ha dato avvio alla preziosa stagione di
nale ottenuta a qualunque costo e
prosa nazionale, e ancora una volta i
con qualsiasi mezzo. Uno spettacolo
nomi nel cartellone sono importanti e
che ben ha descritto i comportamenti
prestigiosi.
di tanti esseri umani in lotta per una
Un ringraziamento doveroso va agli
posizione dominante nella società. La
sponsor che con sensibilità e genero-
magnifica interpretazione degli attori
sità permettono la realizzazione di
e l’attualità del tema trattato hanno
una rassegna teatrale degna di nota,
lasciato il pubblico molto soddisfatto.
che nulla ha da invidiare ad altri tea-
Certi dell’ottima riuscita dei prossimi
tri più titolati. La stagione si è aperta
spettacoli, che prevedono i generi più
con lo spettacolo Eva contro Eva inter-
svariati per soddisfare i gusti di tutti,
pretato da Pamela Villoresi e Romina
vi invitiamo in Teatro per i prossimi
Mondello, rappresentazione
appuntamenti!
incen-
trata sul tema dell’ambizione e della
TUTTO ESAURITO
AL TEATRO SOCIALE
È RITORNATA
A CITTADELLA
LA GRANDE LIRICA
PER TUTTI
Domenica 23 novembre, la Filarmonica Cittadellese ha presentato due straordinari capolavori
di Giacomo Puccini in una rappresentazione preziosa e coinvolgente sotto la regia del M°
Gianluca Caporello, docente di
canto lirico alla Filarmonica Cittadellese con la collaborazione
al pianoforte del M° Cristiano
Zanellato.
Suor Angelica e Gianni Schicchi,
due “atti unici” dati in prima
rappresentazione a New York
nel 1918, celebrano il genio del
compositore lucchese nei novant’anni dalla morte. Due opere così diverse e così penetranti
rese magistralmente vicine al
pubblico in uno scenario minimale. Cantanti professionisti e
studenti in un unico grande gioco di voci e di luci. Commozione
e risate in un Teatro Sociale strapieno di gente.
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DI INTENSO LAVORO…
AUGURI DI BUONE
FESTE!
Ufficio Turistico IAT
informazione e accoglienza
turistica di Cittadella
Il raggiungimento di un buon risultato è, spesso, merito di molte persone.
Nel caso dell’Ufficio Turistico IAT, si
parla di una vera e propria equipe di
23 persone.
Si chiude il 2014 con un significativo
incremento dell’affluenza turistica:
il dato sicuramente più rilevante e
soddisfacente per un ente di accoglienza di visitatori da tutto il mondo. Tuttavia non è la sola voce con
segno positivo fra le tante iniziative
promosse dallo IAT.
In questo anno denso di attività,
Elena, coordina la gestione dell’Uffi-
cale; Walter, il nostro pubblicitario
infatti, oltre ad un considerevole
cio Turistico IAT; Cristina, alla segre-
nei social network internazionali;
aumento degli ingressi dei turisti al
teria per le prenotazioni; Ilaria, per
MariaEmilia, alla vendita di simpatici
Camminamento di Ronda, sono state
una gentile accoglienza dei visitato-
gadget e souvenir; Michele, Disma,
anche avviate nuove attività didatti-
ri; Barbara e Lisa, preziose traduttri-
Andrea S., Giorgia ed Elisa, preziosi
che per le scuole, si è partecipato ad
ci nelle lingue straniere; Giorgia, alla
guardiani delle nostre belle mura.Il
importanti fiere nazionali specializ-
promozione del territorio nelle Fiere;
gruppo di collaboratori dell’Ufficio
zate in turismo, è stata intensificata
Marta, esperta operatrice didattica
Turistico IAT augura a tutti Buon Na-
la pubblicità nelle agenzie di viaggio
per attività culturali rivolte a scola-
tale e Buone Feste!
e nelle riviste di settore.
resche; Giancarlo, il nostro prezio-
Tutto questo grazie ai 23 collabo-
so esperto di storia locale; Giorgio,
ratori che quotidianamente hanno
fondamentale per le relazioni con il
dedicato passione e tempo a questi
pubblico; Andrea B., il “barcaiolo”,
progetti e ai 25 stagisti che si sono
sempre pronto a farvi navigare; Vil-
avvicendati durante tutto il corso
las, il tuttofare del gruppo; Elisa A.,
dell’anno.
per ascoltare interessanti visite al
Ma chi sono questi validi collabo-
museo; Stefania e Vanuska, per sco-
ratori? Di seguito indichiamo i loro
prire la natura nei parchi delle ville
nomi con una breve descrizione
del Cittadellese; Gabriella, esperta
che sintetizza ruolo e peculiarità di
in archeologia medievale; Gianni,
ognuno.
appassionato narratore di storia lo-
a Cittadella dal 1996
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PRO CITTADELLA . Dicembre 2014
23
k
PIO X, UNO DI NOI
Giancarlo Argolini e Luigi Sangiovanni
Giuseppe Melchiorre Sarto
nacque a Riese, oggi Riese Pio X, il 2 giugno 1835
ed era il secondogenito (alla fine i figli saranno dieci)
di Giovanni Battista e Margherita Sanson.
Lei faceva la sarta, mentre lui di mestiere
era “cursore” cioè il messo comunale:
per arrotondare le poche entrate,
i due coniugi insieme coltivavano
due piccole pezze di terra.
segue
LO SCRIGNO
PAPA PIO X
k Giuseppe Melchiorre Sarto
è nato a Riese, oggi Riese Pio X,
il 2 giugno 1835 ed era il secondogenito (alla fine i figli saranno dieci) di Giovanni Battista e
Margherita Sanson. Lei faceva la
sarta, mentre lui di mestiere era
“cursore” cioè messo comunale;
per arrotondare le poche entrate, i due coniugi insieme coltivavano due piccole pezze di terra.
Dal 1846 al 1850 Giuseppe
frequentò la scuola a Castelfranco, facendo a piedi ogni giorno, tra andata e ritorno, una
quindicina di chilometri. Grazie
all’aiuto del patriarca di Venezia
Giacomo Monico (1776-1851),
letterato e poeta, nato anch’egli
a Riese, fu poi mandato a proseguire gli studi nel Seminario di
Padova.
Quando nel 1852 morì suo
padre e gli amministratori pubblici, per aiutare la numerosa
famiglia, offrirono al giovane
Giuseppe l’impiego occupato dal
genitore defunto, mamma Margherita non volle accettare, perché non voleva distogliere il suo
‘Bepi’ dalla propria vocazione.
Sul finire del 1858 il neosacerdote fu inviato cappellano
a Tombolo (Diocesi di Treviso),
dove fece il suo ingresso il giorno 13 novembre. Dall’anno prima, parroco titolare della chiesa
di Sant’Andrea era don Antonio
Bonaventura Costantini (Cortina d’Ampezzo, 1821-Tombolo,
1873), uomo di ricca personalità
e valente maestro nel canto gregoriano.
A quel tempo Tombolo contava un po’ meno di millequattrocento anime in gran parte,
come da antica tradizione, mediatori o sensali di bovini.
A Tombolo, il ventitreenne
don Bepi mise prepotentemente
in luce le sue doti migliori, dormendo solo quattro ore per not-
te. Riformò il canto corale, istituì
una scuola serale per analfabeti;
fu ottimo catechista ma anche
disegnatore di orologi solari o
meridiane. Per le sue capacità e
per l’instancabile impegno fu soprannominato “moto perpetuo”
e “cappellanus de cappellanis”,
quasi fosse il “non plus ultra” dei
cappellani.
Era inoltre un ottimo oratore
ed ebbe modo di far conoscere
presto la sua abilità oratoria anche a Cittadella, dove fu invitato
come predicatore fin dall’ottobre 1859 a soli 24 anni di età in
occasione della festa del Rosario,
esattamente un anno dopo la
sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il 18 settembre 1858 dalle
mani di Giovanni Antonio Farina,
al tempo vescovo di Treviso e recentemente proclamato santo.
Come ricordava la nostra Gisla
Franceschetto in un suo articolo
apparso sul Giornaletto di Citta-
LO SCRIGNO
Seconda foto da sx: copia dell’atto con un cui
Pio X concesse al parroco di Cittadella Don Emilio Basso e ai suoi successori l’onorificenza di
protonotario apostolico ad instar partecipantium.
Copia del registro dei predicatori della chiesa
di Cittadella dell’anno 1859. Don Giuseppe Sarto compare nell’ultima riga in occasione della
festa del rosario.
della nel settembre del 1959: “al
Torresino […] c’è in un angolo,
accanto a quello che dovrebbe
essere il nostro più antico fonte
battesimale, il pulpito che la tradizione – sicura perché recente
– dice essere quello dal quale ha
predicato il Santo”. La presenza
di Don Giuseppe è documentata anche durante l’Avvento del
1861 e nella quaresima del 1865.
il 24 novembre 1863, in occasione del primo anniversario
della morte di Elisabetta Viani,
generosa benefattrice sia di Cittadella che di Tombolo, morta
l’anno precedente a 42 anni di
età, il futuro papa pronunciò a
Cittadella l’elogio funebre con
un appassionato e intenso discorso, dove metteva in evidenza
la virtù evangelica di questa donna che, pur disponendo di forti
sostanze, era vissuta da povera
distribuendo largamente aiuti
ai poveri, alle opere di carità e
alla Chiesa. Anche dopo l’elezione a patriarca, Giuseppe Sarto
mantenne con la nostra gente
rapporti amichevoli, lasciando
in tutti quelli che lo conobbero
(tra i quali i cittadellesi Maria Bareggi nata Saccomani, Prosdocimo Pierobon, Giulio Bertoncello
Brotto: nominativi tratti da “Nel
centenario della prima predica
tenuta da S. Pio X a Cittadella”,
1908) un ricordo indimenticabile. Nel 1913 nell’occasione dell’inaugurazione della facciata del
duomo di Cittadella da parte di
mons. Pellizzo, su richiesta di un
gruppo di giovani dell’Azione
Cattolica cittadellese, Pio X concesse al parroco di Cittadella ed
ai suoi successori l’onorificenza
di “Protonotario Apostolico ad
instar partecipantium.”
Il 21 maggio 1867, don Giuseppe lasciò Tombolo per diventare parroco di Salzano. Dopo
essere stato vescovo di Manto-
va (1884) e patriarca di Venezia
(1893), Giuseppe Sarto fu eletto
papa il 4 agosto 1903.
Papa Sarto è morto il 21 agosto 1914. Il giorno successivo l’arciprete di Cittadella, mons. Emilio Basso, comunicava al Sindaco
Avv. Gavino Sabadin che alle ore
9 del lunedì successivo, 24 agosto, si sarebbe tenuta nel nostro
Duomo una solenne funzione
funebre “a suffragio dell’anima
del compianto Pontefice Pio X”
e “per rendere l’estremo tributo
d’omaggio al grande Capo della
Chiesa e grande italiano”.
Papa Sarto è stato beatificato
il 3 giugno 1951 e canonizzato il
29 maggio 1954.
25
PUBLIREDAZIONALE
VUOI IL LATTE
DI GALLINA?
LO TROVI ALLA
TAVERNA DEGLI
ARTISTI
“Ma cosa vuoi? Il latte di gallina?”
Nel dizionario dei modi di dire “Il latte di gallina” era una accezione usata
per definire qualcosa di introvabile,
un cibo rarissimo e squisito, più unico
che raro.
Jeroboam con tanto di spillatore - il
“Latte di Gallina” della Taverna degli
Artisti ha un bel colore dorato, simile allo zabaione, mentre al naso sprigiona i sentori agrumati delle scorze
d’arancia e in bocca rivela la cremosità
L’espressione “latte di gallina” fu usata dal commediografo greco Aristofane per indicare una cosa ambitissima,
ricercata e preziosa. Una delizia difficile da avere, insomma.
Roger Sgarbossa, chef dell’osteria tipica Taverna degli Artisti, e la moglie
sommelier Elisabetta Beltrame, amanti entrambi delle curiosità culturali e
del recupero delle belle usanze, hanno ideato un personalissimo liquore
a base di bucce d’arancia e chicchi di
caffè, che hanno chiamato “Latte di
gallina”, in omaggio anche alla raccolta di galline e galli di cui Elisabetta
è appassionata collezionista.
Confezionato in particolari e ricercate bottiglie – c’è anche una versione
avvolgente di una emulsione liquorosa di tutto rispetto.
É una eccellenza che si trova solo alla
Taverna degli Artisti, ed è un vero e proprio brand, presente in una gigantografia che arreda l’angolo delle specialità,
ma anche su t-shirt e grembiuli indossati dal personale di cucina e di sala.
“La ricetta di questo specialissimo liquore è un’esclusiva nostra – spiegano Roger ed Elisabetta – e lo facciamo
imbottigliare da una piccola distilleria
cittadellese, la Zampieroni”.
Il “Latte di gallina” non è la sola delizia che questo ristorante propone. C’è
anche una croccante e saporita giardiniera in barattoli di vetro personalizzati. E a proposito di vasetti da con-
serva e confettura, in un posto dove si
mangia bene, l’attenzione ai dettagli
è massima. Per questo, se vi recherete alla Taverna degli Artisti ad acquistare il “Latte di gallina” o la squisita
giardiniera e avrete un po’ di tempo
da dedicarvi, sedetevi al tavolo e non
fatevi mancare “L’uovo pochet” (servito appunto dentro un vasetto a chiusura ermetica), che consiste in un uovo
alla coque nappato da una vellutata
di Parmigiano Reggiano con scaglie di
tartufo estivo dei Colli Euganei: un incontro di gusti riuscitissimo e appassionante al palato per il connubio di morbidezze che sprigiona ad ogni affondo
di cucchiaio. Se invece volete proprio
il latte di gallina, nella accezione autentica del termine, ossia qualcosa di
ricercato e unico, qui lo trovate. Anche
in ottime confezioni regalo.
CULTURA & ARTE
1914 - 2014 Bino Rebellato
poesia e immagini
Alessandro Bosello
k A dieci anni dalla sua scomparsa,
Palazzo Pretorio
DAL 27 DI SETTEMBRE 2014
AL 6 GENNAIO 2015
in occasione del 100° anniversario
dalla nascita di Bino Rebellato, una
mostra ospitata dal Pretorio esplora
Orari: lunedì 16.00 - 20.00;
da martedì a domenica 10.00 - 13.00
e 16.00 - 20.00;
25 dicembre chiuso.
i momenti e gli aspetti salienti della
sua vita artistica; le tre sezioni in cui
l’esposizione si articola vogliono approfondire le molteplici strade percorse dal nostro illustre concittadino
durante il secolo scorso: quella di
poeta e scrittore, quella di editore, e
infine quella di promotore di cultura
nel nostro paese.
Nelle teche si raccolgono sia le opere del poeta, sia i libri di molti autori italiani di rilievo editi e stampati dalla casa editrice di Bino a
Cittadella; tra essi notiamo Bartolini,
lengo, le testimonianze sul presti-
bellato e il dvd con il film sulla sua
Valgimigli, Zille, Mesirca, Guidi, Ca-
gioso Premio Nazionale di Poesia
vita.
mon, Camerino, Fallacara e Piva. In
Cittadella da lui ideato, organizzato
La mostra si inserisce in un più am-
esposizione anche una raccolta di
e condotto per trent’anni e la gran-
pio contesto di celebrazioni del cen-
lettere autografe spedite a Bino fin
de passione volta allo scoprire, in-
tenario che hanno visto altre attivi-
dagli anni 50. I nomi corrispondono
coraggiare e guidare i molti giovani
tà, tra cui il reading poetico del 30
a quelli degli autori più importanti
che avevano dato vita assieme a lui
settembre al Teatro Sociale con Ugo
della poesia e letteratura italiane a
al gruppo “Arti e Lettere”.
Pagliai, accompagnato dai musicisti
lui contemporanei: Ungaretti, Pa-
Una curiosa sezione è poi dedicata
dei Solisti Barocchi. Il 4 ottobre si è
lazzeschi, Caproni, Merini, Chiara,
alla collezione di Autografi d’Au-
poi tenuto un convegno nazionale,
Betocchi, Aleramo, Marin, Barberi
tore, dove compaiono lettere auto-
curato da Carlo Manfio, dedicato
Squarotti, Luzi, Govoni, Valeri, Sgor-
grafe di importanti personaggi della
alla vita e all’opera poetica di Bino
lon, Spaziani, Malipiero, Spagnoletti
storia della letteratura - Giovanni
Rebellato. Presenti nomi di spicco
e Billanovich. Vengono esposti, per
Papini, Giuseppe Prezzolini, Euge-
quali Silvio Ramat, Cesare De Miche-
la prima volta assieme, molti disegni
nio Montale, Allen Ginsberg ed Ezra
lis, Nicolò Menniti Ippolito, Gianni
su carta eseguiti da Bino in epoche
Pound - con cui Bino teneva una cor-
Marchiorello, Giorgio Barberi Squa-
diverse, da cui traspare il grande
rispondenza.
rotti, Marco Munaro, Ferruccio Maz-
amore per la propria terra. Presenta-
In atrio fa bella mostra anche la bici-
zariol ed Enzo Santese. Il 12 ottobre
ti anche acquerelli opera dello stesso
cletta con cui Bino amava percorrere
si è infine inaugurato nel cimitero di
Bino ed alcuni suoi ritratti ad olio di
le strade della sua Cittadella e delle
Cittadella un monumento funebre
effetto eseguiti da suoi allievi.
campagne circostanti. Nel bookshop
a lui dedicato, progettato da Simon
Non mancano i riferimenti ad altre
di Palazzo Pretorio sono disponibili
Benetton.
sue attività: gli studi su Teofilo Fo-
numerosi volumi scritti da Bino Re-
27
L’APPUNTO
Pensieri, concetti,
opinioni, detti,
aforismi, spunti,
battute, provocazioni,
messaggi,
qualche cattiveria
e qualche idiozia.
Giorgio Pellegatti
Et ab hic Et ab hoc
Picasso stava dipingendo tranquillamente su una
spiaggetta isolata della costa Azzurra.
Una signora di passaggio si avvicina, si pone dietro a lui e
osserva minuziosamente il quadro sul cavalletto.
Picasso la nota subito e le chiede sorridendo:
“E allora, signora, le piace questo mio quadro?”
“Beh, l’importante è che gli uomini abbiano qualcosa da fare per passare il tempo” risponde la donnetta
conciliante. “Mio marito è peggio: beve.”
Ci sono uomini di parole e uomini di parola. Una vocale può cambiare il mondo.
Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”,
lo disse Joseph Goebbels.
Se un milione di persone crede a una cosa idiota, la cosa non cessa di essere idiota.
(Arthur Bloch)
Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi
volti (Pirandello)
Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa sarà segno allora una
scrivania vuota? (Einstein)
Tratto da un’intervista al teologo e biblista, uno dei massimi esperti di ebraismo, Paolo De
Benedetti
[...] esistono poi gli animali e tra gli animali includo anche gli uomini; l’etimologia di animale
è, infatti, “anima”, la comunanza di vita ricevuta e, se posso esprimermi così, riconosciuta
dalla propria coscienza.
Io credo... che l’animale, compagno di tante solitudini, di tante tristezze, in misura varia secondo la sua coscienza – affermo e ripeto coscienza – ci accompagnerà anche nell’altra vita,
e non ci si chieda di spiegare il perché.
La truffa legalizzata dei Gratta e Vinci e l’indifferenza delle istituzioni
È un nuovo e insidiosissimo tipo di droga. Crea forme di dipendenza gravissime e – come
l’eroina e la cocaina – può indurre i consumatori più accaniti a dilapidare il loro patrimonio
per procurarsela.
Si presenta in modo accattivante e genera, specie nei soggetti più fragili, l’illusione di poter
trasformare la propria vita. Al contrario delle sostanze stupefacenti tradizionali, non è illegale. Viene venduta un po’ ovunque. Ed è facilmente accessibile ai minorenni: benché non
possano acquistarla, spesso se la vedono regalare dagli adulti. Ha 51 varianti. Il nome “scientifico” è “lotteria a estrazione istantanea”, ma è più conosciuta come “Gratta e Vinci”.
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IL PERSONAGGIO
La prof. Angela Perin
conquista l’America
Alessandro Bosello
k Impresa
titanica dell’ingegnere
Angela Perin, cittadina di Castelfranco
Veneto ma apprezzata professoressa
di fisica all’Istituto Girardi di Cittadella. Ha concluso sul terzo gradino del
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podio la RAAM Race Across America,
la competizione di resistenza in bicicletta più dura al mondo.
Il perché è presto detto: 4.800 chilometri con 40mila metri di dislivello,
coast to coast da Oceanside in California ad Annapolis nel Maryland,
passando per 12 stati, 88 province e 3
fusi orari. Incredibili anche le regole,
che obbligano le cicliste a terminare la
corsa entro 12 giorni e 21 ore.
Ne consegue che le ore di sonno sono
state 1-2 per notte, di fronte a medie
di 415 chilometri al giorno per tutta la
durata della corsa, affrontando salite,
quote altimetriche impegnative (più
di 3.000 metri), caldo, freddo e forti
metri di quota. A lei vanno i compli-
venti contrari.
menti del nostro notiziario.
Angela Perin, arrivata tardi al cicli-
La sua impresa, frutto di forza, de-
smo, è specialista di corse di durata
terminazione e costanza, non potrà
e si è già affermata in vette mitiche
non essere di stimolo ai suoi giovani
quali Alpe d’Huez, Galibier, Zonco-
studenti.
lan, Stelvio, Mortirolo, Gavia e il passo
Kardung La nel Ladak indiano a 5.300
GRUPPO PALEOGRAFICO
PER NON PERDERE LA MEMORIA
GLOSSARIO DI TERMINI
VENETI IN DISUSO
Giancarlo Argolini
k Ottava Puntata
Campanea = Vaso da fiori in terracotta
Impiria = Imbuto
Cagaura = Cacca di insetto
Incossà = Non pulito
Riprendiamo dopo una lunga pausa il
Cagauro = Buco ad uso di gabinetto
Impunarà = Rannicchiato per il freddo
nostro glossario. Pensavo di essere or-
Cagnisego = Avaro
Levà = Pane lievitato
mai arrivato al termine, mancavano solo
Caicia = Caviglia
Marson = Buono a nulla
i modi di dire, e invece il tempo che pas-
Casson = Madia
Massarioto = Tipo grossolano
sa, la scoperta di qualche vecchio testo
Cesura, Cesureta = Piccolo podere
Massarolo , massolin = Norcino
o la testimonianza di qualche amico ci
Ciavarìa = Cosa da poco
Menarosto = Persona poco affidabile
consentono di andare ancora avanti con
Ciucià = Stretto(detto di indumento)
Mestego = Mansueto
la ricerca e di dare ancora un contributo
Cocon = Tappo di botte, chignon
Mocolo = Pezzo di candela, bestemmia
nella conoscenza della lingua dei nostri
Comarò = Chiacchiericcio
Mulinare = Ragionare, calcolare
padri. (G.A.)
Corbatolo = Brivido di febbre
Mutrion = Chiuso, scontroso.
Corlo = Arcolaio, persona superficiale
Olega = Macchia della pelle
Criare = Piangere
Onfegà = Appena unto
Armento = Animale da stalla
Desbolognà = Liberarsi di
Orsare drio = Aizzare
Armela = Seme di zucca
Desciavà = Aperto
Paciare = Mangiare con la bocca aperta
Arion (in) = Con la testa per aria
Discunio = Magrissimo
Paciolare = Parlare per niente
Argagno = Pigro, goffo
Desmoje Dismoje = Acqua saponata
Pancianada = stupidaggine
Bandeta = Lattoniere
Famoro = Malattia dei pulcini
Paromo = Per ciascuno
Bara, barea = Tipo di carro
Ferume = scarti di fieno
Paveia = Farfalla
Baruio = Groviglio
Fiapamento = Persona debole
Pelegata = Pelle appassita
Bavarolo = Bavaglino
Furo = Vorace, ghiotto
Polamaro = Pollivendolo
Bechignolo = Appiglio
Gainassa = Beccaccia
Polvareta = Pastiglia
Bovolo = Lumaca
Grespe = Grinze
Pressa = Fretta
Brinco = Gancio, appiglio
Gusela = Ago
Puina = Ricotta
Britola = Roncola
Impirare = Infilare
Bruscheto = Spazzola di saggina
Incanà = Arrabbiato
Bueasso = Tipo di offesa
Intropico = Grasso malaticcio
CITTADELLA
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Carlo Faggin
Amministratore e Responsabile
Via delle Pezze 31-33
Zona Indust. Facca
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