WTCC - Chevrolet Ultra, un affascinante prototipo

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WTCC - Chevrolet Ultra, un affascinante prototipo
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WTCC - Chevrolet Ultra, un affascinante prototipo
29/09/2006 - 11:06 – “Un fascino selvaggio”. La Chevrolet WTCC Ultra ha tutto ciò che serve per essere la stella de
salone dell’Auto di Parigi, e non solo perché il suo alettone posteriore punta decisamente verso il cielo. Il design vigoroso
e deciso di questo studio di auto da corsa accentua il linguaggio stilistico di Chevrolet. “Volevamo sviluppare il concetto
di una ‘muscle car’ Chevrolet reinventata per l’Europa – dice David Lyon, Direttore esecutivo del Design GM Asia-Pacifico
– un concetto che rende omaggio alla tradizione sportiva Chevrolet con un design decisamente avanzato”.
Questa concept car funzionante è stata sviluppata da un team GM globale. Rappresenta la visione estetica di una nuova
vettura da turismo: un’icona del design ispirata dal regolamento del WTCC, il Campionato Mondiale Turismo. “Oltre alla
prima mondiale della Chevrolet WTCC Ultra, celebriamo anche la nostra seconda vittoria nel Campionato mondiale
Turismo WTCC – dice il capo di Chevrolet Europa, Wayne Brannon, riferendosi al successo di Rob Huff del 3 settembre a
Brno, in Repubblica Ceca – Il nostro impegno nel WTCC ha un valore enorme per il nostro marchio sul piano
emozionale".
In linea con l’offensiva Chevrolet nel settore dei diesel, la compatta WTCC Ultra (lunghezza/larghezza/altezza con
spoiler: 4.324/1.906/1.569 mm, passo: 2,650 mm) è spinta da un potente 1.991 cm3 diesel da 139 kW/190 CV. La
versione base di questo 4 cilindri è il common rail con 4 valvole per cilindro e turbina a geometria variabile che
equipaggia la Chevrolet Captiva e che sarà introdotto sulla Epica a partire dalla primavera del 2007. L’aumento delle
prestazioni è stato ottenuto elevando la pressione di sovralimentazione.
La WTCC Ultra utilizza sofisticate sospensioni a ruote indipendenti con montanti McPherson su entrambi gli assi. I
controllo inferiore delle ruote anteriori è affidato a un triangolo, mentre al retrotreno due bracci supplementar
trasversali e un braccio longitudinale collegano con la massima precisione le ruote alla scocca.
Per mantenere il più basso possibile il peso a vuoto, i progettisti della WTCC Ultra hanno fatto ampio uso dei più modern
materiali leggeri. I componenti della carrozzeria sono verniciati in "Blu Stealth", ulteriore evoluzione del classico blu
Chevrolet, e sono in materiale composito con fibra di vetro e carbonio. Il sottoscocca piatto, che con il suo colore scuro
crea una linea di demarcazione grafica, e gli spoiler anteriore e posteriore sono in composito con tessuto di fibra d
carbonio a vista. Le cornici dei finestrini e le griglie delle prese d’aria anteriori sono rifinite in grigio scuro semilucido
Creano un piacevole contrasto con i cerchi verniciati in argento lucido e le maniglie, il portatarga e lo scarico disposto in
posizione centrale.
Oltre al sottoscocca piatto e agli spoiler, tra gli elementi aerodinamici c’è il diffusore posteriore che crea ulteriore
deportanza.
Il design: il più estremo ed entusiasmante possibile
Per Ewan Kingsbury, disegnatore capo della WTCC Ultra, “aggressivo, muscoloso, estremo” sono le parole che vengono
in mente subito quando gli si chiede di definire il design di questo prototipo. "Il fatto che il tema da sviluppare fosse
quello di un’auto da corsa mi ha dato la possibilità di spingere all’estremo la passione e l’aggressività dello stile".
Le sue proporzioni danno alla WTCC Ultra l’impressione di essere in movimento anche quando è ferma. "In un’auto le
proporzioni sono il fattore più importante per definirne l’aspetto, quindi tutto il lavoro preliminare è stato concentrato su
quest’aspetto" - dice il venticinquenne Kingsbury, che ha studiato design dei mezzi di trasporto in Inghilterra
all’Università di Coventry e poi ha lavorato alla Tom Walkinshaw Racing (TWR) prima di trasferirsi alla GM in Australia.
Gli stilisti hanno disposto il parabrezza della WTCC Ultra in avanti per rendere più aggressivo l’anteriore e al tempo
stesso ottenendo l’effetto di accorciare visivamente lo sbalzo anteriore. Le carreggiate - 1.685 millimetri anteriormente e
1.670 millimetri al retrotreno – hanno misure notevoli per conferire alla vettura un aspetto più muscoloso e sportivo.
Le linee e le superfici sono studiate per dare l’impressione di una grande energia trattenuta, colta nell’istante precedente
a quello in cui verrà liberata. “Il nostro obiettivo era di dare a questa concept car una combinazione vivace,
entusiasmante e aggressiva di superfici e linee grafiche”, spiega Kingsbury. Tutte le linee della carrozzeria, anche nella
vista in pianta, sembrano accelerare dietro le porte anteriori, per dare la sensazione di maggiore velocità alla vettura ed
equilibrare visivamente le varie parti dell’auto. Sorprendente l’effetto della linea inferiore dei finestrini che sale con
decisione verso il posteriore; un dettaglio che, con il piccolo deflettore davanti al finestrino anteriore, serve a creare una
forte personalità.
“Un motivo dominante delle superfici – aggiunge Kingsbury – è l’uso di linee ‘spezzate’ in numerose aree. La più
evidente è la ‘linea di galleggiamento’ presente nella vista laterale”. Una linea che contribuisce a dare equilibrio a
frontale, attirando lo sguardo verso il basso. Saltano all’occhio anche i possenti passaruota, che devono accogliere
pneumatici da 20 pollici necessari per l’uso nelle competizioni.
Il corpo vettura è tutto costruito sulla nuova grafica Chevrolet. La parte anteriore è dominata dalla griglia sdoppiata,
divisa graficamente da una barra in tinta con la carrozzeria che ospita il logo della Casa. "Per disegnare l’anteriore, c
siamo ispirati agli uccelli rapaci – spiega Kingsbury – La forma dei gruppi ottici è fondamentale per dare la giusta
espressione all’auto". Gli indicatori di direzione, posti superiormente, sono utilizzati per “schermare” graficamente i
proiettore principale a LED; le parabole hanno la cornice in alluminio.
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29/09/2006
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L’interno: ergonomico come in una Chevrolet di serie
“Il nostro obiettivo principale era di trasferire anche agli interni il carattere sportivo del design degli esterni”, afferma
Breony Crittenden, designer responsabile dei colori e dei materiali in Australia. “Abbiamo puntato sulle superfici scure,
utilizzando per esempio metalli non lucidati o inserti in fibra di carbonio opachi. In questo modo abbiamo creato un po’
di mistero intorno ai materiali, chiamando ‘stealth theme’ questo metodo di design”. La WTCC Ultra non delude
nemmeno i fan di Batman: la parte superiore del quadro strumenti è rivestita con una vernice gommata ispirata ai
costumi del film ‘Batman – Il Ritorno’. In generale, nell’abitacolo sono stati utilizzati materiali e tessuti selezionati per le
loro qualità pratiche e costruttive. Questo si traduce, sul piano estetico, in bellezza funzionale.
Per ottimizzare la distribuzione dei pesi, il guidatore siede il più indietro e il più in basso possibile. Tutti i comandi sono
disposti in posizione ideale per il pilota – volante, cambio sequenziale, pedaliera regolabile, interruttori elettrici sulla
consolle centrale. Anche le maniglie interne sono collocate in posizione arretrata, a portata di mano del guidatore. Il
volante è a sua volta spostato indietro e visualizza su due display tutte le informazioni tecniche necessarie al guidatore.
Il grande display principale circolare riporta la marcia innestata e la velocità, oltre alle temperature di acqua e olio, ai
livelli di olio e benzina e alla ripartizione della frenata. Le funzioni di questo display centrale sono controllate da quattro
tasti sul volante. Un secondo schermo in alto sulla corona del volante ergonomica visualizza graficamente la velocità e
indica al guidatore l’istante ottimale per cambiare marcia. Il trattamento delle superfici intorno allo strumento centrale
richiama un elemento di stile esterno: la forma ad arco dei passaruota.
Anche il sedile di guida prende spunto dal design degli esterni, come nel gioco di superfici che si intersecano ripreso
dalle linee spezzate del design degli esterni. La struttura dalla forma molto particolare e i sedili sono studiati per
proteggere e trattenere il pilota, e sono realizzati rispettivamente in materiale composito con fibre di carbonio e cuscini
in poliuretano autopellante.
Tutto è studiato per assicurare la massima ergonomia e garantire quindi al guidatore una posizione di guida
confortevole. La superficie di entrambi i cuscini è interrotta da piccoli elementi in rilievo, disposti in modo asimmetrico,
studiati per dare un migliore ancoraggio al pilota. Le alette avvolgenti ai lati del poggiatesta proteggono la testa e il
collo del pilota, trattenuto al sedile da una cintura di sicurezza a sei punti. L’attenzione ai dettagli è rivelata anche dalla
targhetta Chevrolet in rilievo sulle cinture stesse. Su tutta l’auto non ci sono loghi o scritte stampate, tutto è inciso,
fresato o fuso.
Il progetto: internazionale come il marchio Chevrolet
“La WTCC Ultra è la concept car più ‘globale’ mai creata da GM” dice Peter Bramberger, responsabile del design GM in
Australia. Il modo in cui è stata sviluppata conferma l’orientamento internazionale di Chevrolet. Il concetto iniziale e il
lavoro di design preliminare sono stati sviluppati in Corea del Sud da Max Wolff e Steve Eum dell’Advanced Design
Studio di GM DAT. Il dinamismo delle linee dell’auto arriva da una parte della terra molto più meridionale: è stata la
divisione Design di GM in Australia a creare lo straordinario stile degli esterni e degli interni. Non è la prima Chevrolet
da sogno disegnata dalla divisione australiana di GM: attualmente un team della GM Golden sta lavorando per
trasformare in realtà la concept car Chevrolet Camaro.
Il design della WTCC Ultra è stato coordinato e approvato dal vicepresidente Design di GM Ed Welburn (USA) e da David
Lyon, direttore esecutivo di GM Asia-Pacific Design (Corea del Sud). Bob Lutz, vicepresidente di GM, è stato coinvolto
nel progetto fin dall’inizio e l’ha sostenuto con grande entusiasmo.
Il lavoro di sviluppo del design degli esterni è stato eseguito da GM Holden, dove è stato realizzato il modello in clay
(argilla sintetica). Anche gli interni sono stati progettati, con tecnologia interamente digitale, in Australia. Il prototipo
WTCC Ultra è stato costruito dall’azienda giapponese YDS, che aveva già realizzato fisicamente gli studi Chevrolet T2X e
S3X. Il Centro Tecnico GM in India ha ricavato i dati 3D dal modello in clay per le animazioni da presentare allo stand di
Chevrolet Europe al Salone di Parigi. Animazioni che sono state realizzate dall’azienda svizzera Protoscar in base a uno
story board realizzato da GM Design.
Un contributo europeo è venuto, oltre che da GM Europe Engineering, anche dagli specialisti britannici in competizioni
automobilistiche di Ray Mallock Limited. La RML, partner tecnico del team WTCC Chevrolet, si è infatti occupata dei
componenti da gara e dell’autotelaio. “Inoltre hanno contribuito allo sviluppo di singoli componenti alcuni fornitori come
Hella, Osram, Dupont e Kumho. Tutte aziende che operano a livello globale, un ulteriore esempio dell’internazionalità
della WTCC Ultra”, afferma Bramberger.
Motore:
Tipo: a quattro cilindri - diesel common rail Cilindrata: 1991 cc
Alesaggio/corsa: 83/92 mm
Potenza: 139/190 kW/CV
Di: Redazione RW
Articolo originale:
www.racingworld.it/etcc/notizia2.php?idtitolo=1852
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29/09/2006