III parte DIPENDENZE comportamenti devianti decalogo genitori
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III parte DIPENDENZE comportamenti devianti decalogo genitori
COMPORTAMENTI DEVIANTI Uso – abuso - dipendenza da sostanze. Dipendenza senza sostanze � � � � � � � � Shopping compulsivo Exercise addiction (esercizio fisico) Dipendenza da sesso Lavoro patologico Gambling (gioco d’azzardo) Internet addiction – cellulare Love addiction - Dipendenza affettiva Dipendenza da cibo � Altri comportamenti devianti � => � Adolescenti che taglieggiano o picchiano i coetanei più deboli o gli stessi professori; � adolescenti che in gruppo commettono abusi sessuali; adolescenti che lanciano sassi dal cavalcavia; � adolescenti che si riducono ostinatamente al digiuno; � adolescenti che rischiano la vita sfrecciando con l’automobile ad altissima velocità; � adolescenti che si divertono a compiere atti vandalici; ............................ Al di là della specifica forma con cui si esprimono, questi comportamenti rimandano a problematiche comuni dell’adolescenza: non devono essere intese come azioni prive di senso o la conseguenza di cieca imitazione o il frutto di un’insufficiente conoscenza del pericolo, ma rappresentano delle modalità dotate di senso utilizzate da numerosi adolescenti, in uno specifico momento della loro vita e in un particolare contesto, per raggiungere scopi personali e sociali significativi per lo sviluppo individuale. Adolescenti e droga La droga è un problema che angoscia molto spesso i genitori con figli adolescenti. Sovente si pongono domande quali: Mio figlio fa uso di droghe? Come posso affrontare con lui l’argomento? Come mi devo comportare? Perché gli adolescenti vogliono provare le droghe? l l l l l l l l l l Motivazioni semplici, quali desiderio di divertirsi o fare qualche cosa di diverso; Disponibilità - l’accesso alla droga spesso non è così difficile. Avviene solitamente attraverso compagni, amici o ragazzi più grandi; Curiosità e desiderio di sperimentare – “Volevo vedere che cosa si prova”; Desiderio di essere accettati dal gruppo – “Molti miei amici lo fanno”; Ribellione – “Perché tu non lo approvi o me lo proibisci”; Depressione – “Volevo solo stare meglio”; Sicurezza e autostima – “Volevo sentirmi meglio con me stesso”; Rilassarsi o vincere lo stress, la noia o il dolore – “Tutti i miei problemi per un po’ sono scomparsi”; Sperimentare una “sbornia” – perché piace la sensazione; L’esempio che voi date – che tipo di comportamento proponete come modello? Se fate uso di una qualche droga non siate sorpresi se vostro figlio vi imita. Come faccio a sapere se mio figlio si droga? l l l l l l l l l l l l Un comportamento insolito o in qualche modo strano Lunghi silenzi, broncio o irascibilità verso gli altri Improvvisi sbalzi di umore Insolita mancanza di collaborazione e scontrosità Pochissima disponibilità a parlare e a stare in famiglia Diminuzione del rendimento scolastico, svogliatezza o tendenza a marinare la scuola Abbandono delle normali attività svolte regolarmente, per esempio uno sport Cambio di amicizie – apparentemente inspiegabile e repentino passaggio ad un nuovo gruppo di amici Cambiamenti nell’aspetto fisico, per esempio occhi arrossati, ecc. Disturbi alimentari Mancanza di energia, stanchezza persistente Sparizione da casa di oggetti di valore o di denaro. Come affrontare l’argomento l Informatevi prima di tutto sull’argomento l Cercate soprattutto la comunicazione ed evitate il terzo grado l Cercate di affrontare la discussione in un momento in cui entrambi siete in uno stato d’animo favorevole Dite qualche cosa che possa introdurre l’argomento in un modo semplice; per es. “Ultimamente non mi sembri più te stesso. Cercate di rendergli facile confidarsi con voi l l Se sospettate o scoprite che vostro figlio si droga Non agite impulsivamente! ¥ Se siete preoccupati, non sapete che cosa fare o semplicemente volete essere informati su come comportarvi contattate i Servizi per le Tossicodipendenze. Promemoria l l l l l l Bravi genitori sono quelli che sanno dialogare, che sanno ascoltare attentamente, che sono disponibili e che propongono delle scelte invece di dare ordini. Quando decidete di parlate di droga con vostro figlio fate in modo di essere bene informati sull’argomento e cercate di scegliere il momento adatto. Essere arrabbiati, dare giudizi e criticare non servirà a nulla, potrà anzi peggiorare le cose. Siate disponibili a parlare onestamente delle droghe di cui voi fate uso, siano esse sigarette, medicine o altro. Non reagite impulsivamente o in modo spropositato, potreste trarre conclusioni sbagliate. Non abbiate paura a chiedere aiuto. Non dovete risolvere da soli un problema di droga. BIBLIOGRAFIA Percorre il passaggio dall'infanzia alla vita adulta affrontando rischi e utilizzando mappe e travestimenti molto diversi da quelli sperimentati dalle generazioni precedenti, guarda al futuro e mai al passato, teme la noia e la vergogna, fa della creatività uno strumento di crescita. È un Narciso il nuovo adolescente, insieme spavaldo e temerario, delicato e fragile, in tutto diverso dai ragazzi degli scorsi anni. Non è stato allevato in un modello educativo rigido e autoritario, non lotta con un onnipresente senso di colpa verso qualunque istinto possa allontanarlo dal gruppo familiare. Al contrario, viene da un'infanzia privilegiata e fatica a lasciarla. Tabacco, sostanze psicoattive (in particolare cannabis, ecstasy e droghe sintetiche), alcool, psicofarmaci, cellulari, internet: sono queste le dipendenze più diffuse tra i giovani. A quanti, educatori, insegnanti, genitori, hanno responsabilità educative nei confronti dei ragazzi, Antonello Vanni, educatore e docente di grande esperienza, fornisce una guida agile ma completa, organica e aggiornata, orientata principalmente alla prevenzione delle situazioni che maggiormente compromettono la salute psicofisica e la maturazione degli adolescenti.. Vittorino Andreoli riprende la formula della lettera pubblica (ricordiamo la serie di successi: Lettera a un adolescente, Lettera alla tua famiglia, Lettera a un insegnante) per affrontare un tema scottante e difficile, non più dibattuto come un tempo, a dispetto della sua gravità e diffusione: la droga e i danni che produce alla nostra esistenza. Le sostanze stupefacenti oggi vengono percepite come produttrici di stimoli di piacere, di successo, di migliori performance, e per questo c'è chi sceglie responsabilmente di utilizzarle. Andreoli, invece, difende sin dalle prime pagine il "diritto a non drogarsi" perché è convinto che sarebbe possibile soddisfare in altra maniera i bisogni umani, stando sempre dentro le relazioni e non mediandole attraverso una sostanza chimica, si chiami alcol o marijuana, cocaina o eroina, crack o ecstasy. è possibile definire la droga, scrive l'autore, un'occasione di morte. Una morte eroica, come certi suicidi. Per evitare questa piaga sociale, Andreoli sostiene che l'uso delle droghe non possa essere considerato in alcun modo un affare privato, personale, come qualcosa che riguardi solo la privacy di chi la usa. Il consumo di droga non è da porre tra i comportamenti liberi. Primo perché già acquistarla significa compiere un reato, pagando uno spacciatore; secondo perché gli effetti delle sostanze psicotrope, modificando il rapporto di chi le assume con la realtà circostante, sono molto pericolosi anche per gli altri e per la società. è assurdo, secondo Andreoli, reclamare la libertà per poi diventare dipendenti di una sostanza, come lo è la richiesta di non sottostare alle leggi della società contro la droga. Il punto sul quale insiste lo psichiatra veronese è la perdita dell'identità, che viene mascherata, alterata dalle droghe e dalla loro capacità di realizzare una metamorfosi del sé e del mondo circostante. Anfetamine e cocaina, infatti, possono indurre un delirio che richiama quello della schizofrenia, modificando la biochimica cerebrale dapprima in maniera transitoria, per poi giungere a un funzionamento che ha bisogno della sostanza esterna. è necessario anche sconfiggere i miti del potere e dell'arricchimento facile, e della droga ad essi connessa, che renderebbe possibili sempre, e per tutti, performance di alto livello: Andreoli spinge il destinatario di questa Lettera ad accettare piuttosto la propria fragilità, intendendola come senso del limite e come risorsa per attivare la comprensione e l'amore per gli altri. Un nuovo umanesimo della solidarietà, contro la "società drogata", è ciò che Andreoli auspica in queste pagine. Il desiderio, il legame, il doppio legame, la dipendenza: sono le tappe che riducono una vita a una polvere bianca, o a una siringa spuntata e contaminata. O anche, e non fa differenza, alla liturgia della canna o di un bicchiere sempre vuotato di alcol. Andreoli si ribella con tutta la sua esperienza a questa deriva dell'uomo contemporaneo e al suo Carissimo amico, vittima o indifferente di fronte a questa nuova schiavitù della droga, rivolge una lettera ricca di indignazione, passione e umanità. Il consumo di cannabis può essere in molti casi un effetto passeggero della crisi adolescenziale, ma i rapporti compulsivi con questa sostanza traggono sempre origine da esperienze traumatizzanti. Quali sono le ragioni che spingono, a volte, un adolescente a farne uso? Quale atteggiamento debbono assumere i genitori per affrontare la situazione senza né demonizzare né banalizzare il problema? Se dispongono di informazioni corrette, i genitori possono farsi facilmente un'idea del tipo di rapporto che il giovane fumatore intrattiene con la cannabis. E se decidono di rivolgersi a uno psicologo, possono farsi consigliare e sostenere, anche in presenza del proprio figlio, per permettere a questo adolescente di diventare grande in un altro modo. ¥ In questa inedita antologia di scritti, Vittorino Andreoli, uno dei primi studiosi in Italia a occuparsi del fenomeno della tossicodipendenza alla fine degli anni Sessanta, unisce gli strumenti della psichiatria a quelli della farmacologia per approfondire e indagare le molte sfaccettature e le possibili chiavi di accesso a un problema che scuote pubblico e privato e mette in scena il dolore. Una storia delle dipendenze in Italia che affronta la questione a partire dalle singole sostanze, dalla loro classificazione e dai loro effetti: dall'eroina alla cannabis e i suoi derivati, dagli allucinogeni alla cocaina, la droga più diffusa ai giorni nostri, senza dimenticare le droghe "casalinghe" come l'alcol e il tabacco. Ma per comprendere il fenomeno in tutta la sua complessità l'approccio scientifico deve sfociare in quello psicologico ed educativo perché prevenire - a scuola, in famiglia, in carcere, nelle caserme - è molto più efficace che curare. Un libro dalle molteplici sfaccettature che, se da un lato analizza i meccanismi d'azione delle droghe sul sistema nervoso descrivendone le caratteristiche chimiche e metaboliche, dall'altro si addentra nelle radici più intime e dolorose della vita dipendente, la cui voce non riesce a esprimersi che nel disagio e nella sofferenza. Una ricostruzione che non manca di sottolineare gli errori da non ripetere di 40 anni di ricerca, di trattamenti e di approcci terapeutici. Il racconto di un grande medico per non cadere in”trappola” «La mia esperienza personale vissuta al fianco di tanti ragazzi ridotti male per aver bevuto troppo è stata in alcuni casi così traumatizzante che mi ha fatto capire l’importanza di trasmetterla ai giovani per farli partecipi dei rischi che si corrono quando si esagera con l’alcol. Così ho cominciato ad andare in giro per le scuole medie superiori di Milano e della provincia a raccontare quello che mi era capitato. Ora ho deciso di metterlo anche nero su bianco per raggiungere un numero maggiore di studenti. Così è nato questo libro, nel quale descrivo i casi clinici di due giovani alcolisti». Con l’alcol non si scherza. In questo libro il professor Fassati, un chirurgo esperto nei trapianti di fegato, da anni impegnato nelle scuole nella lotta contro l’alcol, racconta due storie esemplari, schiette e ricche di spunti di riflessione. L’autore mette la sua grande esperienza al servizio dei giovani, dando preziose indicazioni su come riconoscere, combattere ed evitare questa dipendenza. Ci sono tanti tipi di droga, dall’alcol ai videogiochi, dagli spinelli a Facebook. Una droga è “tutto ciò che esercita su di noi il suo incantesimo”. Come spiegare ai propri ragazzi la pericolosità delle droghe senza apparire “bacchettoni”? Come tenerli lontani dall’alcol senza ricorrere a uno sterile proibizionismo? Come rispondere alle loro curiosità in materia? Come interpretare certi comportamenti “strani” e capire se c’è un problema di dipendenza? Prova a spiegarlo, in questo volume agile e affabile, un grande esperto che da decenni lavora nel campo delle tossicodipendenze e della riabilitazione. Senza pretendere di giudicare, ma chiarendo bene quanto sia alta la posta in gioco, illustra a genitori, educatori e ai giovani stessi i meccanismi dei diversi tipi di droga, la pericolosità, gli effetti sulla psiche e sul corpo, e offre a tutti uno strumento prezioso per combattere, conoscendola e prevenendola, una delle più infide piaghe sociali di questo tempo. Per imparare a trattare – insieme ai nostri figli, non contro di loro – lo spinosissimo tema delle droghe e delle dipendenze, dall’alcol al web. Questo è un manuale facile da leggere. Contiene informazioni sulla droga. Quella venduta agli angoli delle strade e nelle discoteche, ma anche quella chesi trova in vendita negli spacci legali del nostro Paese (farmacie, tabaccherie e supermercati). Ci sono domande che sicuramente vi siete fatti e risposte cheprobabilmente non sempre avete ottenuto. Il nostro editore ne consiglia la letturaa un pubblico adulto, ma in realtà i primi ad averlo letto sono stati proprio i nostri figli. Se avete seguito con passione e curiosità Le iene, il programma che facciamo da sedici anni su Italia 1, troverete questo libro davvero interessante, come davvero interessante è stato da parte nostra scriverlo per voi. Federico Tonioni in questo volume spiega e svela con estrema chiarezza le patologie che, soprattutto nel mondo degli adolescenti, sono legate alla straordinaria diffusione di internet. Il libro è cosi uno strumento prezioso per aiutare i genitori che, appartenendo a generazioni "pre-digitali", spesso non sono abituati all'uso del computer e alla navigazione in rete, e si scoprono impreparati alla comprensione dei disturbi che internet può arrecare ai loro figli. Allo stesso modo viene trattata la dimensione on-line del gioco d'azzardo e dei siti per adulti, patologie compulsive che coinvolgono persone di ogni età. "Quando internet diventa una droga" rappresenta cosi una guida chiara ed efficace sui rischi della dipendenza da internet. Accanto alle sostanze classificate e sanzionate come stupefacenti illegali, e a quelle che per tradizione millenaria ormai sono consentite a tutti (come l'alcool), ce ne sono altre che hanno un potere alterante per la mente e il corpo. Queste sostanze non sono poi così lontane da noi, molto spesso basta guardare nella dispensa di casa o fare un salto in farmacia per incontrarle. Che cosa sono, dunque, le droghe legali? Se l'accesso ad alcuni tipi di sostanze psicotrope è facilitato dalla presenza di specifici negozi, i cosiddetti smart shop, o dal semplice ricorso ai medicinali venduti per via ordinaria, è evidente che qualcosa si sta modificando sia nell'atteggiamento individuale, sia nella percezione sociale degli stati d'alterazione Quanti genitori hanno figli adolescenti e sono preoccupati che possano fare uso di droghe? Quanti sono preparati a scoprirlo? Quanti hanno ricevuto informazioni su come conoscere e gestire i pericoli che possono incontrare, durante la loro crescita, i giovani d'oggi? Alla difficoltà di affrontare problemi di questo tipo si aggiunge la profonda trasformazione che il consumo di stupefacenti ha subito nell'ultimo decennio: dai luoghi alle modalità di assunzione, dai significati sociali attribuiti all'uso all'analisi dei danni, psicologici e fisici, provocati dalle dipendenze, il "mondo delle sostanze" è talmente cambiato da rendere molto difficile distinguere, oggi, una trasgressione adolescenziale da un comportamento a rischio. Il fenomeno droga, non più circoscrivibile come un tempo a determinati ambienti, classi sociali o fasce d'età, è diventato ormai un costume esteso tra giovani e giovani adulti, tale da poter essere incluso nella normalità più che nella devianza. "Sballo" è una pratica guida che intende fornire conoscenze e strumenti a chiunque genitori, ma anche educatori, insegnanti, operatori del settore - voglia orientarsi nell'universo della "generazione x" tra disagio, perdita di valori e percezione di nuovi rischi, nell'intenzione di proporre indicazioni e orientamenti spendibili nella difficile partita educativa che si gioca su questo terreno. In numerose occasioni Ferdinando Camon - insegnante-scrittore, collaboratore di uno dei primi eentri antidroga del ministero dell'Istruzione - ha incontrato gli studenti delle scuole secondarie. Tema degli incontri: la droga, la droga nelle discoteche e nelle scuole, i pericoli, le comunità terapeutiche... Certo, uno scrittore non è un esperto di chimica e non maneggia medicine: ma sa usare le parole, e le parole sono forse lo strumento migliore per formare le giovani generazioni, e sono indispensabili nella prevenzione. E poi, confida lo stesso Camon, in quelle conversazioni "non insegnavo, ma imparavo anche". Infatti la droga, in questo dialogo franco e appassionato, non viene "spiegata", ma davvero "discussa", proprio a partire da quello che i ragazzi già sanno, o credono di sapere. "Figli perduti" offre così uno strumento ai ragazzi e alle loro famiglie, per confrontarsi in maniera aperta ma ferma con una delle grandi tragedie del nostro tempo. La diffusione della pornografia tramite Internet viene spesso percepita, nella nostra cultura, come un segno di apertura mentale e liberazione da vecchi tabù. Questa concezione è frutto di due elementi: l'ignoranza della maggior parte delle persone sugli sconvolgimenti neurocerebrali prodotti dalla visione del porno e la malafede dei suoi produttori, che invece li conoscono bene e li utilizzano a loro vantaggio. La pornografia è a tutti gli effetti una droga e come tutte le droghe dà dipendenza: una dipendenza indotta da sostanze chimiche endogene, prodotte dall'organismo di fronte alle immagini fortemente stimolanti del porno. Quest'ondata neurochimica è uno dei primi responsabili di stupri, abusi infantili e altri crimini sessuali in costante aumento nella nostra società. Oltre all'analisi del problema e dei fatti scientifici che ne rivelano la natura, il libro offre suggerimenti pratici e soluzioni per prevenire e curare la dipendenza da pornografia, per proteggere i figli, per affrontare alla radice i problemi che portano un individuo a ricercare l'automedicazione del sesso virtuale. "Assuefatti" è un'inchiesta a tutto tondo, tra le più accurate mai realizzate in Italia, sull'uso di sostanze stupefacenti: dalla cocaina all'Energy drink. Realizzata attraverso le voci di chi le consuma e di chi le difende, di chi le combatte e di chi le studia, di padri, di madri e di figli, "Assuefatti" raccoglie le testimonianze di scienziati, educatori, attori, sportivi, personaggi dello spettacolo. Voci di persone vere che le autrici hanno incontrato, conosciuto, intervistato. Voci che diventano lo specchio di una mentalità diffusa che spesso sottovaluta, subisce, minimizza e banalizza le sostanze stupefacenti, dalla cannabis alla cocaina, dall'eroina all'ecstasy. Nel corso degli ultimi anni il diffondersi dell'uso di Internet, utilizzato anche come strumento di formazione e comunicazione, ha portato alla crescita esponenziale dell'incidenza dei disturbi connessi al suo uso e abuso. Il volume si propone di analizzare le nuove tipologie di dipendenza e, in particolare, la dipendenza da Internet, considerata come una nuova e insidiosa psicopatologia che, con le sue caratteristiche e i suoi rischi, diviene non poco influente sugli aspetti socio-affettivi e relazionali della vita guotidiana di ogni singolo individuo che ne risulta affetto. Si pongono all'attenzione del lettore i fattori di rischio che favoriscono l'insorgere di tale dipendenza, sia negli adolescenti che negli adulti, e i segni e i sintomi che ne caratterizzano la manifestazione. Si forniranno, inoltre, delle linee guida, nonché dei suggerimenti, volti a sensibilizzare gli individui verso un uso consapevole di Internet. A Nora l’alcol non basta, e neanche la droga. È alla continua ricerca di un mix di sostanze ma anche di esperienze sempre più intense per soddisfare il suo insaziabile bisogno di piacere. Rita sperimenta ogni tipo di sostanza, vodka, trielina, benzodiazepine: l’importante è riuscire a sentire quell’energia potente e instabile che la fa vivere in un mondo parallelo. Nora e Rita sono “vittime” di una polidipendenza, nuovo allarmante fenomeno che coinvolge sempre più spesso i giovani, alla ricerca di un piacere finora sconosciuto, frutto di un frenetico bisogno di stimoli nuovi accompagnato, forse, dal desiderio tragico di “dormire per sempre”. È proprio alla cura di chi soffre di questa complessa forma di dipendenza che Luigi Gallimberti, psichiatra e tossicologo clinico, protagonista di scoperte importanti in questo campo, dedica le sue giornate: attraverso storie cliniche, diari e testimonianze, l’autore dimostra che, con le cure giuste e la vicinanza dei familiari, è possibile tornare ad affrontare la vita. Tradizionalmente il concetto di dipendenza (addiction) è stato limitato all'alcol e alle droghe; negli ultimi decenni, invece, si è allargato fino a comprendere tutti quei comportamenti di dipendenza che si traducono in rituali compulsivi. Fare acquisti, comperare cose per sé, per gli altri, per scegliere come "presentarsi al mondo", così come giocare, lasciarsi andare a momenti di distensione ludica, oppure il navigare in Internet sono però tutte dimensioni quotidiane, radicate nella nostra vita. Quando tutto questo è un sintomo di un più grave disturbo psichico? Abiti, Internet, gioco d'azzardo possono divenire oggetto di dipendenza, con un conseguente indebolimento del legame autentico con la realtà. Con questo libro, Roberto Pani e Roberta Biolcati mostrano come, tra le nuove patologie della nostra epoca, siano presenti condotte di dipendenza che oscillano da atteggiamenti routinari, sino a quadri clinici severi che possono essere equivalenti, per livello di problematicità, a quelli di dipendenze da sostanze tossiche già da tempo riconosciuti (drugs). "Le dipendenze senza droghe" è perciò un libro innovativo, che getta una luce affatto diversa sul nostro comportamento quotidiano, dandoci modo di riflettere sulle nostre debolezze. C'è un sogno che mi accompagna da molti anni: scrivere un manuale che, anziché indirizzarsi ai medici, agli psichiatri o agli psicologi clinici, parli a tutti. Oggi, in queste pagine, il mio sogno trova finalmente concretezza." In questa nuova opera, Vittorino Andreoli ci insegna con chiarezza e serenità ad affrontare i primi segni di disagio o disturbo mentale a partire dai progressi scientifici raggiunti in questo campo. Se in passato infatti si tendeva ad attribuire le malattie della mente a un determinismo genetico o familiare, oggi sappiamo che è possibile risolverle, o per lo meno attenuare le loro manifestazioni, intervenendo subito. "Nei miei cinquant'anni di psichiatria" scrive Andreoli "sono rimasto talora persino sconvolto dall'osservare che persone vicine a un adolescente con comportamenti devastanti, o a un anziano che ha precorso la morte naturale con un suicidio, hanno minimizzato segnali che invece erano chiari." Grazie alla sua esperienza di una vita trascorsa a fianco dei pazienti, Andreoli riesce a parlare sia a chi sta male mentalmente sia a chi deve vivere vicino alla sofferenza degli altri: adulti, adolescenti, anziani. Il risultato è un percorso mirabile fra le emozioni e tutte le loro manifestazioni, da quelle più comuni come la paura o l'ansia, a quelle più complesse come la tristezza, aiutandoci a individuare i segnali d'allarme prima che sia troppo tardi. Le campagne di informazione sulla droga sono spesso troppo semplificate e sbilanciate verso atteggiamenti di preconcetta condanna o assoluzione, basati più su criteri di tipo ideologico che di tipo scientifico. Ma le persone, in particolare gli adolescenti che si trovano ad affrontare il problema, vogliono capire prima di decidere: non "basta dire di no" (come suggeriva la moglie del presidente Reagan negli anni ’80), c’è bisogno di sapere come stanno le cose per fare delle scelte consapevoli. Questa edizione italiana di Buzzed, grande successo editoriale internazionale, rappresenta una fonte comprensibile ed essenziale per capire come agiscono le droghe e quali sono i loro effetti sull’organismo e sul comportamento. Scientificamente accurato e facile da leggere, il libro fornisce dati equilibrati, oggettivi e aggiornati sulle sostanze più usate e abusate - dall'alcol alla caffeina, dalla nicotina all'eroina, all'ecstasy, alla metamfetamina. Arricchito da indici che velocizzano la ricerca delle informazioni e da capitoli di approfondimento, il volume spiega come le droghe si muovono nell’organismo e descrive i loro effetti immediati e a lungo termine, il tipo di "sballo" che provocano, le circostanze in cui possono essere molto pericolose. Forse unico nel panorama dei libri sulla droga, presta inoltre una particolare attenzione agli effetti spesso insidiosi che alcune droghe esercitano sul cervello ancora in sviluppo dell’adolescente. Questa edizione è stata calata nella realtà italiana attraverso la completa riscrittura di alcuni capitoli, l’aggiunta di moltissime note sulla situazione in Italia e, soprattutto, attraverso il coinvolgimento di studenti liceali, ai quali è stato chiesto di valutare e commentare il testo. Insomma, un libro per capire, per dire, all’occorrenza, "lo so NOVE RACCONTI SCRITTI CON MAESTRIA E ORIGINALITA` DA ALCUNE TRA LE PIU` IMPORTANTI FIRME "GIALLE" ITALIANE. NOVE RACCONTI DRAMMATICI, COMICI, GROTTESCHI, MA TUTTI COLLEGATI DA UN UNICO FILO CONDUTTORE: LE DEBOLEZZE DELL`ESSERE UMANO. SI SPAZIA DALLA COCAINA ALL`EROINA, DAL TABACCO ALLA MARIJUANA, DAI FARMACI DOPANTI ALL`ALCOL E AL VIAGRA... C`E` PERSINO UNA DROGA DI UN FUTURO MOLTO LONTANO E CHE PRODUCE EFFETTI INIMMAGINABILI. I PROTAGONISTI DI QUESTE STORIE, GIOVANI O ANZIANI, SONO CONVINCENTI, REALISTICI E SOPRATTUTTO INVITANO A RIFLETTERE. C`E` CHI SI DOPA PER PAURA DI NON RIUSCIRE A EMULARE I SUCCESSI SPORTIVI OTTENUTI IN PRECEDENZA E CHI ARRIVEREBBE A PAGARE QUALUNQUE CIFRA PUR DI PROCURARSI UN PACCHETTO DI SIGARETTE IN UN GIORNO DI SCIOPERO GENERALE DEI TABACCAI; CHI DECIDE DI TRASFORMARSI IN UN CORRIERE IMPROVVISATO PER NON MORIRE DI FAME E CHI DEVE ANDARE A PRESENTARE UN LIBRO (GUARDA CASO) PROPRIO AD AMSTERDAM. GLI AUTORI: DIVIER NELLI, GIANNI BIONDILLO, TERESA CIABATTI, LAURA DEL LAMA, ELISA GENGHINI, MARCELLO FOIS, GIANLUCA MOROZZI, VALERIO VARESI, MARCO VICHI. "Questo libro vuole essere una riflessione, essenziale e introduttiva, sull'uso, l'abuso e le dipendenze da sostanze stupefacenti, vecchie e nuove, legali e illegali che siano. Vorrebbe invitare a superare le opinioni correnti sul consumo e le dipendenze, a non accontentarsi di spiegazioni semplicistiche e perciò fasulle sull'argomento, e di discorsi talora fuorvianti diffusi dai mass media". Il libro procede attraverso alcune domande, quelle degli ipotetici interlocutori dell'autore, attraverso le quali vengono esposti i vari aspetti della complessa tematica relativa alle droghe, nuove e vecchie. Rigliano affronta aspetti specifici del problema droga: le differenze tra i consumatori 'normali' e ben integrati, che rappresentano la maggioranza, e la minoranza dei tossicomani emarginati e 'devianti'; in che misura le 'compagnie' dei ragazzi possono influire sull'accostamento agli stupefacenti; che rapporto esiste tra una condizione di sofferenza o di disagio psichico e la tossicodipendenza; se quest'ultima sia una forma rallentata di suicidio; se chi si droga sia vittima o colpevole; se è possibile 'curare' il tossicodipendente. Una guida per i genitori e per tutte quelle persone che, non essendo esperte del 'pianeta droga', si trovano a dover affrontare i problemi legati alle tossicodipendenze. Tale si propone di essere questo libro, che affronta una questione sempre più d'attualità, soprattutto presso i giovani e i giovanissimi. Ciò è dovuto alla diffusione di nuove sostanze stupefacenti, che si vanno ad aggiungere a quelle tradizionali (l'eccesso di alcol, l'eroina, la cocaina): amfetamine, ecstasy e le cosiddette droghe da discoteca, prodotti sempre nuovi e perciò più pericolosi. Il punto di vista è quello di uno psicoterapeuta esperto quale è Rigliano, che lavora da vent'anni nel campo delle tossicodipendenze. Il volume si apre con un quadro sull'odierna condizione giovanile, imprescindibile punto di partenza per un discorso che si propone di affrontare modalità di consumo sempre più diversificate e personalizzate, ma anche caratterizzate dal contesto sociale nel quale giovani e adolescenti sono inseriti. Risponde quindi alle domande di genitori, insegnanti, amici, volontari e operatori sociali che hanno a che fare con la tossicodipendenza. Questione che in questo libro scritto non per dare 'ricette' o 'consigli', ma per offrire una corretta informazione - riceve una spiegazione semplice e chiara. Questa nuova collana destinata a genitori e insegnanti, è costituita da brevi monografie dedicate ai diversi tipi di problemi che possono affliggere i ragazzi. I vari titoli, scritti da specialisti, affronteranno volta per volta i temi degli abusi di sostanze (alcol, droghe, cibo, tabacco), delle dipendenze (gioco e scommesse, computer) e le problematiche legate al sesso, alla mercificazione del corpo, alla legalità, al disagio sociale, ai comportamenti a rischio, costituendo una guida e una fonte di riflessione per chi, quotidianamente, si confronta con il mondo degli adolescenti. Presentazione di Luigi Ciotti. Dal 1980 il libro "Le droghe" di Enrico Malizia ha documentato la lenta modificazione del fenomeno della diffusione degli stupefacenti in Italia. Il nuovo panorama dell'abuso di sostanze ha oggi richiesto questa edizione completamente ristrutturata, che tiene conto delle nuove sostanze e dei nuovi scenari. Una conoscenza esauriente e aggiornata è, infatti, necessaria per la comprensione di questo devastante fenomeno sociale. Questo libro nasce dall'esperienza maturata sul campo da Massimo Barra, Roberto Bertolli, Renato Bricolo, Luigi Cancrini, Bianca Costa, Riccardo C. Gatti, Umberto Nizzoli, sette professori che si sono a lungo occupati della cura delle tossicodipendenze, e intende aiutare a capire che cosa spinge tanti ragazzi a sperimentare le droghe, alcuni di loro ad affezionarsi e altri a rimanerne dipendenti; a riconoscersi nelle testimonianze di chi ha vissuto le droghe come evasione, insidia o dramma; a trovare il modo per stare vicino a chi è in difficoltà; a sapere come comportarsi per vivere meglio accanto a un tossicodipendente; a consultare le leggi che reprimono o aiutano chi ha questi problemi. Una puntuale analisi dei principali elementi di classificazione, presentazione clinica e terapia dei vari disturbi del controllo degli impulsi, con ulteriori approfondimenti dedicati a capitoli di particolare interesse e attualità, quali il Gioco d’azzardo Patologico e l’Internet addiction. Dott. Maurizio Sgro’ Ser.D. Riva del Garda Ulteriore BIBLIOGRAFIA UTILE Nicholas Saunders “E come ecstasy” Universale Economica Feltrinelli, 1997 Paolo Crepet “Non siamo capaci di ascoltarli” Einaudi Tascabili, SFle Libero, 2001 Luigi Cancrini “Schiavo delle mie brame, storie di dipendenza da droghe, gioco d’azzardo, ossessione di potere” Frassinelli, 2003 Raffaele Mantegazza “La fine dell’educazione” CiNà Aperta Edizioni, 2005 Cesare Guerreschi “New AddicFons, le nuove dipendenze, internet, lavoro, sesso, cellulare e shopping compulsivo” Edizioni San Paolo, 2005 ViNorino Andreoli “LeGera a un adolescente” BUR Saggi, 2006 Umberto GalimberF “L’ospite inquietante, il nichilismo e i giovani” Feltrinelli, 2007 Miguel Benasayag – Gerard Schmit L’epoca delle passioni trisF Feltrinelli, 2004 (riedito nel 2007 in economica) Furio Ravera “Un fiume di cocaina” BUR Psicologia e Società, 2007 Filmografia => “ La luna” , con Jill Claiburgh per la regia di Bernardo Bertolucci -‐ 1979 -‐ “Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino” , con aNori tedeschi per la regia di Uli Edel – 1981 -‐ “Cocaina”, con James Wood per la regia di Harold Becker – 1988 -‐ “Radiofreccia”, con Stefano Accorsi per la regia di Luciano Ligabue – 1998 – “Blow” , con Johnni Deep per la regia di Ted Demme – 2001 – “SmeNo quando voglio”, con giovani aNori italiani per la regia di Sidney Sibilia – 2014 – Romanzi e racconF => “Io e te” di AmmaniF – Einaudi Editore, 2010 – “Il rumore dei tuoi passi” di ValenFna D’Urbano – Longanesi Editore, 2013 Saggi => “Cocaina” – CarloNo, Carofiglio, De Cataldo – Einaudi Editore, 2013 “Zero zero zero” di Saviano – Feltrinelli Editore, 2013 BUONA LETTURA & BUONA VISIONE J Ass. soc. collab. doN.ssa Fava Barbara GRAZIE PER L’ATTENZIONE