III parte DIPENDENZE comportamenti devianti decalogo genitori

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III parte DIPENDENZE comportamenti devianti decalogo genitori
COMPORTAMENTI
DEVIANTI
Uso – abuso - dipendenza da
sostanze.
Dipendenza senza sostanze
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  Shopping compulsivo
  Exercise addiction (esercizio fisico)
  Dipendenza da sesso
  Lavoro patologico
  Gambling (gioco d’azzardo)
  Internet addiction – cellulare
  Love addiction - Dipendenza affettiva
  Dipendenza da cibo
�   Altri comportamenti devianti
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�   Adolescenti che taglieggiano o picchiano i coetanei più
deboli o gli stessi professori;
�   adolescenti che in gruppo commettono abusi sessuali;
adolescenti che lanciano sassi dal cavalcavia;
�   adolescenti che si riducono ostinatamente al digiuno;
�   adolescenti che rischiano la vita sfrecciando con
l’automobile ad altissima velocità;
�   adolescenti che si divertono a compiere atti
vandalici; ............................
Al di là della specifica forma con cui si esprimono,
questi comportamenti
rimandano a problematiche comuni dell’adolescenza:
non devono essere intese come azioni prive di senso
o la conseguenza di cieca imitazione
o il frutto di un’insufficiente conoscenza del pericolo,
ma rappresentano
delle modalità dotate di senso
utilizzate da numerosi adolescenti,
in uno specifico momento della loro vita
e in un particolare contesto,
per raggiungere scopi personali e sociali
significativi per lo sviluppo individuale.
Adolescenti e droga
La droga è un problema che angoscia molto spesso i
genitori con figli adolescenti.
Sovente si pongono domande quali:
Mio figlio fa uso di droghe?
Come posso affrontare con lui l’argomento?
Come mi devo comportare?
Perché gli adolescenti vogliono provare le droghe?
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Motivazioni semplici, quali desiderio di divertirsi o fare qualche cosa di diverso;
Disponibilità - l’accesso alla droga spesso non è così difficile. Avviene
solitamente attraverso compagni, amici o ragazzi più grandi;
Curiosità e desiderio di sperimentare – “Volevo vedere che cosa si prova”;
Desiderio di essere accettati dal gruppo – “Molti miei amici lo fanno”;
Ribellione – “Perché tu non lo approvi o me lo proibisci”;
Depressione – “Volevo solo stare meglio”;
Sicurezza e autostima – “Volevo sentirmi meglio con me stesso”;
Rilassarsi o vincere lo stress, la noia o il dolore – “Tutti i miei problemi per un
po’ sono scomparsi”;
Sperimentare una “sbornia” – perché piace la sensazione;
L’esempio che voi date – che tipo di comportamento proponete come modello?
Se fate uso di una qualche droga non siate sorpresi se vostro figlio vi imita.
Come faccio a sapere se mio figlio si droga?
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Un comportamento insolito o in qualche modo strano
Lunghi silenzi, broncio o irascibilità verso gli altri
Improvvisi sbalzi di umore
Insolita mancanza di collaborazione e scontrosità
Pochissima disponibilità a parlare e a stare in famiglia
Diminuzione del rendimento scolastico, svogliatezza o tendenza a marinare la
scuola
Abbandono delle normali attività svolte regolarmente, per esempio uno sport
Cambio di amicizie – apparentemente inspiegabile e repentino passaggio ad un
nuovo gruppo di amici
Cambiamenti nell’aspetto fisico, per esempio occhi arrossati, ecc.
Disturbi alimentari
Mancanza di energia, stanchezza persistente
Sparizione da casa di oggetti di valore o di denaro.
Come affrontare l’argomento
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Informatevi prima di tutto sull’argomento
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Cercate soprattutto la comunicazione ed evitate il terzo grado
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Cercate di affrontare la discussione in un momento in cui entrambi
siete in uno stato d’animo favorevole
Dite qualche cosa che possa introdurre l’argomento in un modo
semplice; per es. “Ultimamente non mi sembri più te stesso.
Cercate di rendergli facile confidarsi con voi
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Se sospettate o scoprite che vostro figlio si droga
Non agite impulsivamente!
¥  Se siete preoccupati, non sapete che cosa fare o semplicemente
volete essere informati su come comportarvi contattate i Servizi per le
Tossicodipendenze.
Promemoria
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Bravi genitori sono quelli che sanno dialogare, che sanno ascoltare
attentamente, che sono disponibili e che propongono delle scelte
invece di dare ordini.
Quando decidete di parlate di droga con vostro figlio fate in modo di
essere bene informati sull’argomento e cercate di scegliere il momento
adatto.
Essere arrabbiati, dare giudizi e criticare non servirà a nulla, potrà anzi
peggiorare le cose.
Siate disponibili a parlare onestamente delle droghe di cui voi fate uso,
siano esse sigarette, medicine o altro.
Non reagite impulsivamente o in modo spropositato, potreste trarre
conclusioni sbagliate.
Non abbiate paura a chiedere aiuto. Non dovete risolvere da soli un
problema di droga.
BIBLIOGRAFIA Percorre il passaggio dall'infanzia alla
vita adulta affrontando rischi e utilizzando
mappe e travestimenti molto diversi da
quelli sperimentati dalle generazioni
precedenti, guarda al futuro e mai al
passato, teme la noia e la vergogna, fa
della creatività uno strumento di crescita.
È un Narciso il nuovo adolescente,
insieme spavaldo e temerario, delicato e
fragile, in tutto diverso dai ragazzi degli
scorsi anni. Non è stato allevato in un
modello educativo rigido e autoritario,
non lotta con un onnipresente senso di
colpa verso qualunque istinto possa
allontanarlo dal gruppo familiare. Al
contrario, viene da un'infanzia privilegiata
e fatica a lasciarla.
Tabacco, sostanze psicoattive (in particolare
cannabis, ecstasy e droghe sintetiche), alcool,
psicofarmaci, cellulari, internet: sono queste le
dipendenze più diffuse tra i giovani. A quanti,
educatori, insegnanti, genitori, hanno
responsabilità educative nei confronti dei ragazzi,
Antonello Vanni, educatore e docente di grande
esperienza, fornisce una guida agile ma
completa, organica e aggiornata, orientata
principalmente alla prevenzione delle situazioni
che maggiormente compromettono la salute
psicofisica e la maturazione degli adolescenti..
Vittorino Andreoli riprende la formula della lettera pubblica (ricordiamo la serie di successi: Lettera a un adolescente, Lettera alla tua
famiglia, Lettera a un insegnante) per affrontare un tema scottante e difficile, non più dibattuto come un tempo, a dispetto della sua
gravità e diffusione: la droga e i danni che produce alla nostra esistenza. Le sostanze stupefacenti oggi vengono percepite come
produttrici di stimoli di piacere, di successo, di migliori performance, e per questo c'è chi sceglie responsabilmente di utilizzarle.
Andreoli, invece, difende sin dalle prime pagine il "diritto a non drogarsi" perché è convinto che sarebbe possibile soddisfare in altra
maniera i bisogni umani, stando sempre dentro le relazioni e non mediandole attraverso una sostanza chimica, si chiami alcol o
marijuana, cocaina o eroina, crack o ecstasy.
è possibile definire la droga, scrive l'autore, un'occasione di morte. Una morte eroica, come certi suicidi. Per evitare questa piaga
sociale, Andreoli sostiene che l'uso delle droghe non possa essere considerato in alcun modo un affare privato, personale, come qualcosa
che riguardi solo la privacy di chi la usa. Il consumo di droga non è da porre tra i comportamenti liberi. Primo perché già acquistarla
significa compiere un reato, pagando uno spacciatore; secondo perché gli effetti delle sostanze psicotrope, modificando il rapporto di chi
le assume con la realtà circostante, sono molto pericolosi anche per gli altri e per la società. è assurdo, secondo Andreoli, reclamare la
libertà per poi diventare dipendenti di una sostanza, come lo è la richiesta di non sottostare alle leggi della società contro la droga. Il
punto sul quale insiste lo psichiatra veronese è la perdita dell'identità, che viene mascherata, alterata dalle droghe e dalla loro capacità
di realizzare una metamorfosi del sé e del mondo circostante. Anfetamine e cocaina, infatti, possono indurre un delirio che richiama
quello della schizofrenia, modificando la biochimica cerebrale dapprima in maniera transitoria, per poi giungere a un funzionamento
che ha bisogno della sostanza esterna. è necessario anche sconfiggere i miti del potere e dell'arricchimento facile, e della droga ad essi
connessa, che renderebbe possibili sempre, e per tutti, performance di alto livello: Andreoli spinge il destinatario di questa Lettera ad
accettare piuttosto la propria fragilità, intendendola come senso del limite e come risorsa per attivare la comprensione e l'amore per gli
altri.
Un nuovo umanesimo della solidarietà, contro la "società drogata", è ciò che Andreoli auspica in queste pagine. Il desiderio, il legame,
il doppio legame, la dipendenza: sono le tappe che riducono una vita a una polvere bianca, o a una siringa spuntata e contaminata. O
anche, e non fa differenza, alla liturgia della canna o di un bicchiere sempre vuotato di alcol. Andreoli si ribella con tutta la sua
esperienza a questa deriva dell'uomo contemporaneo e al suo Carissimo amico, vittima o indifferente di fronte a questa nuova schiavitù
della droga, rivolge una lettera ricca di indignazione, passione e umanità.
Il consumo di cannabis può
essere in molti casi un effetto
passeggero della crisi
adolescenziale, ma i rapporti
compulsivi con questa sostanza
traggono sempre origine da
esperienze traumatizzanti. Quali
sono le ragioni che spingono, a
volte, un adolescente a farne
uso? Quale atteggiamento
debbono assumere i genitori per
affrontare la situazione senza né
demonizzare né banalizzare il
problema? Se dispongono di
informazioni corrette, i genitori
possono farsi facilmente un'idea
del tipo di rapporto che il giovane
fumatore intrattiene con la
cannabis. E se decidono di
rivolgersi a uno psicologo,
possono farsi consigliare e
sostenere, anche in presenza del
proprio figlio, per permettere a
questo adolescente di diventare
grande in un altro modo.
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In questa inedita antologia di scritti, Vittorino Andreoli, uno dei primi studiosi in Italia a occuparsi del fenomeno della
tossicodipendenza alla fine degli anni Sessanta, unisce gli strumenti della psichiatria a quelli della farmacologia per
approfondire e indagare le molte sfaccettature e le possibili chiavi di accesso a un problema che scuote pubblico e privato e
mette in scena il dolore. Una storia delle dipendenze in Italia che affronta la questione a partire dalle singole sostanze, dalla
loro classificazione e dai loro effetti: dall'eroina alla cannabis e i suoi derivati, dagli allucinogeni alla cocaina, la droga più
diffusa ai giorni nostri, senza dimenticare le droghe "casalinghe" come l'alcol e il tabacco. Ma per comprendere il
fenomeno in tutta la sua complessità l'approccio scientifico deve sfociare in quello psicologico ed educativo perché prevenire
- a scuola, in famiglia, in carcere, nelle caserme - è molto più efficace che curare. Un libro dalle molteplici sfaccettature che,
se da un lato analizza i meccanismi d'azione delle droghe sul sistema nervoso descrivendone le caratteristiche chimiche e
metaboliche, dall'altro si addentra nelle radici più intime e dolorose della vita dipendente, la cui voce non riesce a esprimersi
che nel disagio e nella sofferenza. Una ricostruzione che non manca di sottolineare gli errori da non ripetere di 40 anni di
ricerca, di trattamenti e di approcci terapeutici.
Il racconto di un grande medico per non cadere in”trappola”
«La mia esperienza personale vissuta al fianco di tanti ragazzi ridotti male per aver bevuto troppo è stata in
alcuni casi così traumatizzante che mi ha fatto capire l’importanza di trasmetterla ai giovani per farli
partecipi dei rischi che si corrono quando si esagera con l’alcol. Così ho cominciato ad andare in giro per le
scuole medie superiori di Milano e della provincia a raccontare quello che mi era capitato. Ora ho deciso di
metterlo anche nero su bianco per raggiungere un numero maggiore di studenti. Così è nato questo libro, nel
quale descrivo i casi clinici di due giovani alcolisti».
Con l’alcol non si scherza. In questo libro il professor Fassati, un chirurgo esperto nei trapianti di fegato, da
anni impegnato nelle scuole nella lotta contro l’alcol, racconta due storie esemplari, schiette e ricche di
spunti di riflessione. L’autore mette la sua grande esperienza al servizio dei giovani, dando preziose
indicazioni su come riconoscere, combattere ed evitare questa dipendenza.
Ci sono tanti tipi di droga, dall’alcol ai videogiochi, dagli spinelli a Facebook. Una droga è “tutto ciò che
esercita su di noi il suo incantesimo”. Come spiegare ai propri ragazzi la pericolosità delle droghe senza
apparire “bacchettoni”? Come tenerli lontani dall’alcol senza ricorrere a uno sterile proibizionismo? Come
rispondere alle loro curiosità in materia? Come interpretare certi comportamenti “strani” e capire se c’è un
problema di dipendenza? Prova a spiegarlo, in questo volume agile e affabile, un grande esperto che da
decenni lavora nel campo delle tossicodipendenze e della riabilitazione. Senza pretendere di giudicare, ma
chiarendo bene quanto sia alta la posta in gioco, illustra a genitori, educatori e ai giovani stessi i meccanismi
dei diversi tipi di droga, la pericolosità, gli effetti sulla psiche e sul corpo, e offre a tutti uno strumento
prezioso per combattere, conoscendola e prevenendola, una delle più infide piaghe sociali di questo tempo.
Per imparare a trattare – insieme ai nostri figli, non contro di loro – lo spinosissimo tema delle droghe e delle
dipendenze, dall’alcol al web.
Questo è un manuale facile da leggere. Contiene informazioni sulla droga. Quella venduta agli angoli delle
strade e nelle discoteche, ma anche quella chesi trova in vendita negli spacci legali del nostro Paese
(farmacie, tabaccherie e supermercati). Ci sono domande che sicuramente vi siete fatti e risposte
cheprobabilmente non sempre avete ottenuto. Il nostro editore ne consiglia la letturaa un pubblico adulto,
ma in realtà i primi ad averlo letto sono stati proprio i nostri figli. Se avete seguito con passione e curiosità
Le iene, il programma che facciamo da sedici anni su Italia 1, troverete questo libro davvero interessante,
come davvero interessante è stato da parte nostra scriverlo per voi.
Federico Tonioni in questo volume spiega e svela con estrema chiarezza le patologie che,
soprattutto nel mondo degli adolescenti, sono legate alla straordinaria diffusione di
internet. Il libro è cosi uno strumento prezioso per aiutare i genitori che, appartenendo a
generazioni "pre-digitali", spesso non sono abituati all'uso del computer e alla
navigazione in rete, e si scoprono impreparati alla comprensione dei disturbi che internet
può arrecare ai loro figli. Allo stesso modo viene trattata la dimensione on-line del gioco
d'azzardo e dei siti per adulti, patologie compulsive che coinvolgono persone di ogni età.
"Quando internet diventa una droga" rappresenta cosi una guida chiara ed efficace sui
rischi della dipendenza da internet.
Accanto alle sostanze classificate e sanzionate come stupefacenti illegali, e a quelle che per tradizione
millenaria ormai sono consentite a tutti (come l'alcool), ce ne sono altre che hanno un potere alterante
per la mente e il corpo. Queste sostanze non sono poi così lontane da noi, molto spesso basta guardare
nella dispensa di casa o fare un salto in farmacia per incontrarle. Che cosa sono, dunque, le droghe
legali? Se l'accesso ad alcuni tipi di sostanze psicotrope è facilitato dalla presenza di specifici negozi, i
cosiddetti smart shop, o dal semplice ricorso ai medicinali venduti per via ordinaria, è evidente che
qualcosa si sta modificando sia nell'atteggiamento individuale, sia nella percezione sociale degli stati
d'alterazione
Quanti genitori hanno figli adolescenti e sono preoccupati che possano fare uso di droghe? Quanti sono
preparati a scoprirlo? Quanti hanno ricevuto informazioni su come conoscere e gestire i pericoli che
possono incontrare, durante la loro crescita, i giovani d'oggi? Alla difficoltà di affrontare problemi di
questo tipo si aggiunge la profonda trasformazione che il consumo di stupefacenti ha subito nell'ultimo
decennio: dai luoghi alle modalità di assunzione, dai significati sociali attribuiti all'uso all'analisi dei
danni, psicologici e fisici, provocati dalle dipendenze, il "mondo delle sostanze" è talmente cambiato da
rendere molto difficile distinguere, oggi, una trasgressione adolescenziale da un comportamento a
rischio. Il fenomeno droga, non più circoscrivibile come un tempo a determinati ambienti, classi sociali o
fasce d'età, è diventato ormai un costume esteso tra giovani e giovani adulti, tale da poter essere incluso
nella normalità più che nella devianza. "Sballo" è una pratica guida che intende fornire conoscenze e
strumenti a chiunque genitori, ma anche educatori, insegnanti, operatori del settore - voglia orientarsi
nell'universo della "generazione x" tra disagio, perdita di valori e percezione di nuovi rischi,
nell'intenzione di proporre indicazioni e orientamenti spendibili nella difficile partita educativa che si
gioca su questo terreno.
In numerose occasioni Ferdinando Camon - insegnante-scrittore, collaboratore di uno dei primi eentri
antidroga del ministero dell'Istruzione - ha incontrato gli studenti delle scuole secondarie. Tema degli
incontri: la droga, la droga nelle discoteche e nelle scuole, i pericoli, le comunità terapeutiche... Certo,
uno scrittore non è un esperto di chimica e non maneggia medicine: ma sa usare le parole, e le parole
sono forse lo strumento migliore per formare le giovani generazioni, e sono indispensabili nella
prevenzione. E poi, confida lo stesso Camon, in quelle conversazioni "non insegnavo, ma imparavo
anche". Infatti la droga, in questo dialogo franco e appassionato, non viene "spiegata", ma davvero
"discussa", proprio a partire da quello che i ragazzi già sanno, o credono di sapere. "Figli perduti" offre
così uno strumento ai ragazzi e alle loro famiglie, per confrontarsi in maniera aperta ma ferma con una
delle grandi tragedie del nostro tempo.
La diffusione della pornografia tramite Internet viene spesso percepita, nella nostra cultura, come un
segno di apertura mentale e liberazione da vecchi tabù. Questa concezione è frutto di due elementi:
l'ignoranza della maggior parte delle persone sugli sconvolgimenti neurocerebrali prodotti dalla visione
del porno e la malafede dei suoi produttori, che invece li conoscono bene e li utilizzano a loro vantaggio.
La pornografia è a tutti gli effetti una droga e come tutte le droghe dà dipendenza: una dipendenza
indotta da sostanze chimiche endogene, prodotte dall'organismo di fronte alle immagini fortemente
stimolanti del porno. Quest'ondata neurochimica è uno dei primi responsabili di stupri, abusi infantili e
altri crimini sessuali in costante aumento nella nostra società. Oltre all'analisi del problema e dei fatti
scientifici che ne rivelano la natura, il libro offre suggerimenti pratici e soluzioni per prevenire e curare
la dipendenza da pornografia, per proteggere i figli, per affrontare alla radice i problemi che portano un
individuo a ricercare l'automedicazione del sesso virtuale.
"Assuefatti" è un'inchiesta a tutto tondo, tra le più accurate mai realizzate in
Italia, sull'uso di sostanze stupefacenti: dalla cocaina all'Energy drink.
Realizzata attraverso le voci di chi le consuma e di chi le difende, di chi le
combatte e di chi le studia, di padri, di madri e di figli, "Assuefatti" raccoglie le
testimonianze di scienziati, educatori, attori, sportivi, personaggi dello spettacolo.
Voci di persone vere che le autrici hanno incontrato, conosciuto, intervistato.
Voci che diventano lo specchio di una mentalità diffusa che spesso sottovaluta,
subisce, minimizza e banalizza le sostanze stupefacenti, dalla cannabis alla
cocaina, dall'eroina all'ecstasy.
Nel corso degli ultimi anni il diffondersi dell'uso di Internet, utilizzato anche come
strumento di formazione e comunicazione, ha portato alla crescita esponenziale
dell'incidenza dei disturbi connessi al suo uso e abuso. Il volume si propone di analizzare le
nuove tipologie di dipendenza e, in particolare, la dipendenza da Internet, considerata come
una nuova e insidiosa psicopatologia che, con le sue caratteristiche e i suoi rischi, diviene
non poco influente sugli aspetti socio-affettivi e relazionali della vita guotidiana di ogni
singolo individuo che ne risulta affetto. Si pongono all'attenzione del lettore i fattori di
rischio che favoriscono l'insorgere di tale dipendenza, sia negli adolescenti che negli adulti,
e i segni e i sintomi che ne caratterizzano la manifestazione. Si forniranno, inoltre, delle
linee guida, nonché dei suggerimenti, volti a sensibilizzare gli individui verso un uso
consapevole di Internet.
A Nora l’alcol non basta, e neanche la droga. È alla continua ricerca di un mix di sostanze ma anche di
esperienze sempre più intense per soddisfare il suo insaziabile bisogno di piacere. Rita sperimenta ogni
tipo di sostanza, vodka, trielina, benzodiazepine: l’importante è riuscire a sentire quell’energia potente e
instabile che la fa vivere in un mondo parallelo. Nora e Rita sono “vittime” di una polidipendenza,
nuovo allarmante fenomeno che coinvolge sempre più spesso i giovani, alla ricerca di un piacere finora
sconosciuto, frutto di un frenetico bisogno di stimoli nuovi accompagnato, forse, dal desiderio tragico di
“dormire per sempre”. È proprio alla cura di chi soffre di questa complessa forma di dipendenza che
Luigi Gallimberti, psichiatra e tossicologo clinico, protagonista di scoperte importanti in questo campo,
dedica le sue giornate: attraverso storie cliniche, diari e testimonianze, l’autore dimostra che, con le cure
giuste e la vicinanza dei familiari, è possibile tornare ad affrontare la vita.
Tradizionalmente il concetto di dipendenza (addiction) è stato limitato all'alcol e alle droghe; negli
ultimi decenni, invece, si è allargato fino a comprendere tutti quei comportamenti di dipendenza che
si traducono in rituali compulsivi. Fare acquisti, comperare cose per sé, per gli altri, per scegliere
come "presentarsi al mondo", così come giocare, lasciarsi andare a momenti di distensione ludica,
oppure il navigare in Internet sono però tutte dimensioni quotidiane, radicate nella nostra vita.
Quando tutto questo è un sintomo di un più grave disturbo psichico? Abiti, Internet, gioco d'azzardo
possono divenire oggetto di dipendenza, con un conseguente indebolimento del legame autentico con
la realtà. Con questo libro, Roberto Pani e Roberta Biolcati mostrano come, tra le nuove patologie
della nostra epoca, siano presenti condotte di dipendenza che oscillano da atteggiamenti routinari,
sino a quadri clinici severi che possono essere equivalenti, per livello di problematicità, a quelli di
dipendenze da sostanze tossiche già da tempo riconosciuti (drugs). "Le dipendenze senza droghe" è
perciò un libro innovativo, che getta una luce affatto diversa sul nostro comportamento quotidiano,
dandoci modo di riflettere sulle nostre debolezze.
C'è un sogno che mi accompagna da molti anni: scrivere un manuale che, anziché indirizzarsi ai
medici, agli psichiatri o agli psicologi clinici, parli a tutti. Oggi, in queste pagine, il mio sogno trova
finalmente concretezza." In questa nuova opera, Vittorino Andreoli ci insegna con chiarezza e serenità
ad affrontare i primi segni di disagio o disturbo mentale a partire dai progressi scientifici raggiunti in
questo campo. Se in passato infatti si tendeva ad attribuire le malattie della mente a un determinismo
genetico o familiare, oggi sappiamo che è possibile risolverle, o per lo meno attenuare le loro
manifestazioni, intervenendo subito. "Nei miei cinquant'anni di psichiatria" scrive Andreoli "sono
rimasto talora persino sconvolto dall'osservare che persone vicine a un adolescente con
comportamenti devastanti, o a un anziano che ha precorso la morte naturale con un suicidio, hanno
minimizzato segnali che invece erano chiari." Grazie alla sua esperienza di una vita trascorsa a fianco
dei pazienti, Andreoli riesce a parlare sia a chi sta male mentalmente sia a chi deve vivere vicino alla
sofferenza degli altri: adulti, adolescenti, anziani. Il risultato è un percorso mirabile fra le emozioni e
tutte le loro manifestazioni, da quelle più comuni come la paura o l'ansia, a quelle più complesse come
la tristezza, aiutandoci a individuare i segnali d'allarme prima che sia troppo tardi.
Le campagne di informazione sulla droga sono spesso troppo semplificate e sbilanciate verso atteggiamenti di preconcetta
condanna o assoluzione, basati più su criteri di tipo ideologico che di tipo scientifico. Ma le persone, in particolare gli
adolescenti che si trovano ad affrontare il problema, vogliono capire prima di decidere: non "basta dire di no" (come
suggeriva la moglie del presidente Reagan negli anni ’80), c’è bisogno di sapere come stanno le cose per fare delle scelte
consapevoli.
Questa edizione italiana di Buzzed, grande successo editoriale internazionale, rappresenta una fonte comprensibile ed
essenziale per capire come agiscono le droghe e quali sono i loro effetti sull’organismo e sul comportamento.
Scientificamente accurato e facile da leggere, il libro fornisce dati equilibrati, oggettivi e aggiornati sulle sostanze più usate
e abusate - dall'alcol alla caffeina, dalla nicotina all'eroina, all'ecstasy, alla metamfetamina. Arricchito da indici che
velocizzano la ricerca delle informazioni e da capitoli di approfondimento, il volume spiega come le droghe si muovono
nell’organismo e descrive i loro effetti immediati e a lungo termine, il tipo di "sballo" che provocano, le circostanze in cui
possono essere molto pericolose. Forse unico nel panorama dei libri sulla droga, presta inoltre una particolare attenzione
agli effetti spesso insidiosi che alcune droghe esercitano sul cervello ancora in sviluppo dell’adolescente.
Questa edizione è stata calata nella realtà italiana attraverso la completa riscrittura di alcuni capitoli, l’aggiunta di
moltissime note sulla situazione in Italia e, soprattutto, attraverso il coinvolgimento di studenti liceali, ai quali è stato
chiesto di valutare e commentare il testo.
Insomma, un libro per capire, per dire, all’occorrenza, "lo so
NOVE RACCONTI SCRITTI CON MAESTRIA E ORIGINALITA` DA ALCUNE TRA LE PIU`
IMPORTANTI FIRME "GIALLE" ITALIANE. NOVE RACCONTI DRAMMATICI, COMICI,
GROTTESCHI, MA TUTTI COLLEGATI DA UN UNICO FILO CONDUTTORE: LE DEBOLEZZE
DELL`ESSERE UMANO. SI SPAZIA DALLA COCAINA ALL`EROINA, DAL TABACCO ALLA
MARIJUANA, DAI FARMACI DOPANTI ALL`ALCOL E AL VIAGRA... C`E` PERSINO UNA DROGA
DI UN FUTURO MOLTO LONTANO E CHE PRODUCE EFFETTI INIMMAGINABILI. I
PROTAGONISTI DI QUESTE STORIE, GIOVANI O ANZIANI, SONO CONVINCENTI, REALISTICI
E SOPRATTUTTO INVITANO A RIFLETTERE. C`E` CHI SI DOPA PER PAURA DI NON RIUSCIRE
A EMULARE I SUCCESSI SPORTIVI OTTENUTI IN PRECEDENZA E CHI ARRIVEREBBE A
PAGARE QUALUNQUE CIFRA PUR DI PROCURARSI UN PACCHETTO DI SIGARETTE IN UN
GIORNO DI SCIOPERO GENERALE DEI TABACCAI; CHI DECIDE DI TRASFORMARSI IN UN
CORRIERE IMPROVVISATO PER NON MORIRE DI FAME E CHI DEVE ANDARE A
PRESENTARE UN LIBRO (GUARDA CASO) PROPRIO AD AMSTERDAM. GLI AUTORI: DIVIER
NELLI, GIANNI BIONDILLO, TERESA CIABATTI, LAURA DEL LAMA, ELISA GENGHINI,
MARCELLO FOIS, GIANLUCA MOROZZI, VALERIO VARESI, MARCO VICHI.
"Questo libro vuole essere una riflessione, essenziale e introduttiva, sull'uso, l'abuso e le dipendenze da sostanze stupefacenti, vecchie e nuove, legali
e illegali che siano. Vorrebbe invitare a superare le opinioni correnti sul consumo e le dipendenze, a non accontentarsi di spiegazioni semplicistiche
e perciò fasulle sull'argomento, e di discorsi talora fuorvianti diffusi dai mass media".
Il libro procede attraverso alcune domande, quelle degli ipotetici interlocutori dell'autore, attraverso le quali vengono esposti i vari aspetti della
complessa tematica relativa alle droghe, nuove e vecchie. Rigliano affronta aspetti specifici del problema droga: le differenze tra i consumatori
'normali' e ben integrati, che rappresentano la maggioranza, e la minoranza dei tossicomani emarginati e 'devianti'; in che misura le 'compagnie'
dei ragazzi possono influire sull'accostamento agli stupefacenti; che rapporto esiste tra una condizione di sofferenza o di disagio psichico e la
tossicodipendenza; se quest'ultima sia una forma rallentata di suicidio; se chi si droga sia vittima o colpevole; se è possibile 'curare' il
tossicodipendente.
Una guida per i genitori e per tutte quelle persone che, non essendo esperte del 'pianeta droga', si trovano a dover affrontare i problemi legati alle
tossicodipendenze. Tale si propone di essere questo libro, che affronta una questione sempre più d'attualità, soprattutto presso i giovani e i
giovanissimi. Ciò è dovuto alla diffusione di nuove sostanze stupefacenti, che si vanno ad aggiungere a quelle tradizionali (l'eccesso di alcol,
l'eroina, la cocaina): amfetamine, ecstasy e le cosiddette droghe da discoteca, prodotti sempre nuovi e perciò più pericolosi. Il punto di vista è quello
di uno psicoterapeuta esperto quale è Rigliano, che lavora da vent'anni nel campo delle tossicodipendenze. Il volume si apre con un quadro
sull'odierna condizione giovanile, imprescindibile punto di partenza per un discorso che si propone di affrontare modalità di consumo sempre più
diversificate e personalizzate, ma anche caratterizzate dal contesto sociale nel quale giovani e adolescenti sono inseriti. Risponde quindi alle
domande di genitori, insegnanti, amici, volontari e operatori sociali che hanno a che fare con la tossicodipendenza. Questione che in questo libro scritto non per dare 'ricette' o 'consigli', ma per offrire una corretta informazione - riceve una spiegazione semplice e chiara.
Questa nuova collana destinata a genitori e insegnanti, è costituita da brevi monografie dedicate ai
diversi tipi di problemi che possono affliggere i ragazzi. I vari titoli, scritti da specialisti,
affronteranno volta per volta i temi degli abusi di sostanze (alcol, droghe, cibo, tabacco), delle
dipendenze (gioco e scommesse, computer) e le problematiche legate al sesso, alla mercificazione del
corpo, alla legalità, al disagio sociale, ai comportamenti a rischio, costituendo una guida e una fonte
di riflessione per chi, quotidianamente, si confronta con il mondo degli adolescenti. Presentazione di
Luigi Ciotti.
Dal 1980 il libro "Le droghe" di Enrico Malizia ha documentato la lenta
modificazione del fenomeno della diffusione degli stupefacenti in Italia. Il
nuovo panorama dell'abuso di sostanze ha oggi richiesto questa edizione
completamente ristrutturata, che tiene conto delle nuove sostanze e dei nuovi
scenari. Una conoscenza esauriente e aggiornata è, infatti, necessaria per la
comprensione di questo devastante fenomeno sociale.
Questo libro nasce dall'esperienza maturata sul campo da Massimo Barra, Roberto
Bertolli, Renato Bricolo, Luigi Cancrini, Bianca Costa, Riccardo C. Gatti, Umberto
Nizzoli, sette professori che si sono a lungo occupati della cura delle tossicodipendenze, e
intende aiutare a capire che cosa spinge tanti ragazzi a sperimentare le droghe, alcuni di
loro ad affezionarsi e altri a rimanerne dipendenti; a riconoscersi nelle testimonianze di
chi ha vissuto le droghe come evasione, insidia o dramma; a trovare il modo per stare
vicino a chi è in difficoltà; a sapere come comportarsi per vivere meglio accanto a un
tossicodipendente; a consultare le leggi che reprimono o aiutano chi ha questi problemi.
Una puntuale analisi dei principali elementi di classificazione, presentazione clinica e terapia dei
vari disturbi del controllo degli impulsi, con ulteriori approfondimenti dedicati a capitoli di
particolare interesse e attualità, quali il Gioco d’azzardo Patologico e l’Internet addiction.
Dott. Maurizio Sgro’
Ser.D. Riva del Garda
Ulteriore BIBLIOGRAFIA UTILE Nicholas Saunders “E come ecstasy” Universale Economica Feltrinelli, 1997 Paolo Crepet “Non siamo capaci di ascoltarli” Einaudi Tascabili, SFle Libero, 2001 Luigi Cancrini “Schiavo delle mie brame, storie di dipendenza da droghe, gioco d’azzardo, ossessione di potere” Frassinelli, 2003 Raffaele Mantegazza “La fine dell’educazione” CiNà Aperta Edizioni, 2005 Cesare Guerreschi “New AddicFons, le nuove dipendenze, internet, lavoro, sesso, cellulare e shopping compulsivo” Edizioni San Paolo, 2005 ViNorino Andreoli “LeGera a un adolescente” BUR Saggi, 2006 Umberto GalimberF “L’ospite inquietante, il nichilismo e i giovani” Feltrinelli, 2007 Miguel Benasayag – Gerard Schmit L’epoca delle passioni trisF Feltrinelli, 2004 (riedito nel 2007 in economica) Furio Ravera “Un fiume di cocaina” BUR Psicologia e Società, 2007 Filmografia => “ La luna” , con Jill Claiburgh per la regia di Bernardo Bertolucci -­‐ 1979 -­‐ “Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino” , con aNori tedeschi per la regia di Uli Edel – 1981 -­‐ “Cocaina”, con James Wood per la regia di Harold Becker – 1988 -­‐ “Radiofreccia”, con Stefano Accorsi per la regia di Luciano Ligabue – 1998 – “Blow” , con Johnni Deep per la regia di Ted Demme – 2001 – “SmeNo quando voglio”, con giovani aNori italiani per la regia di Sidney Sibilia – 2014 – Romanzi e racconF => “Io e te” di AmmaniF – Einaudi Editore, 2010 – “Il rumore dei tuoi passi” di ValenFna D’Urbano – Longanesi Editore, 2013 Saggi => “Cocaina” – CarloNo, Carofiglio, De Cataldo – Einaudi Editore, 2013 “Zero zero zero” di Saviano – Feltrinelli Editore, 2013 BUONA LETTURA & BUONA VISIONE J Ass. soc. collab. doN.ssa Fava Barbara GRAZIE
PER
L’ATTENZIONE