IL FORFAITING Smobilizzo pro-soluto di crediti all`export
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IL FORFAITING Smobilizzo pro-soluto di crediti all`export
IL FORFAITING Smobilizzo pro-soluto di crediti all’export Il forfaiting consiste in un’operazione di smobilizzo di crediti esteri di natura commerciale a medio-lungo termine, che consente all’impresa esportatrice di rendere immediatamente liquidi i crediti vantati verso un importatore estero, mediante la cessione degli stessi ad un istituto bancario o finanziatore estero (forfaiter), che si assumerà l’onere dell’incasso. La cessione, generalmente con clausola pro-soluto (senza rivalsa nei confronti dell’esportatore cedente), avviene mediante anticipazione dell’importo dei titoli di credito ceduti, al netto degli interessi e delle spese (operazione di sconto), variabili in funzione della lunghezza della dilazione, della divisa in cui è espresso il credito e del rischio sottostante. CHE COS’E’ I crediti ceduti, in genere, sono rappresentati da cambiali tratte internazionali, promissory notes, lettere di credito e altre forme di garanzia bancaria non ancora scaduti, derivanti dalla fornitura di beni e/o servizi all’estero. Gli effetti devono essere assistiti da avallo di banca o da lettera di garanzia. Le operazioni smobilizzate sono di norma legate alla vendita di beni durevoli (impianti, beni strumentali, grandi opere), con dilazioni di pagamento superiori ai 12 mesi. Non sono previsti limiti di importo massimo per singola operazione, salvo verificare le garanzie bancarie che assistono il credito, mentre l'importo minimo, per ritenere economicamente e finanziariamente interessante l'operazione, dovrebbe essere pari o superiore ad € 100.000. I COSTI I costi generati da un’operazione di forfaiting sono rappresentati da: 1. tasso di sconto: formato dal costo di provvista dei fondi sul mercato internazionale (LIBOR) a cui viene sommato uno spread, variabile in funzione del rischio Paese, del rischio commerciale e del grado di affidabilità della banca garante; 2. giorni banca; 3. commissione d’impegno (o commissione di forfaiting): assimilabile ad un “premio assicurativo” corrisposto al forfaiter, contro il suo impegno irrevocabile ad effettuare l’operazione di sconto. LE TEMPISTICHE LE AGEVOLAZIONI Il forfaiting risulta essere uno strumento abbastanza flessibile e i tempi per lo smobilizzo dei titoli di credito sono in genere rapidi. L’azienda esportatrice generalmente riceve il netto ricavo dell’operazione entro 2-3 giorni dalla data di presentazione al forfaiter dei documenti richiesti per lo sconto. Tempi più lunghi, che di norma non superano i 10-15 giorni, sono invece necessari nei casi in cui il forfaiter debba ottenere particolari documenti dalla banca garante. L'esportatore italiano può richiedere, a fronte di un’operazione di forfaiting, un contributo in conto interessi ai sensi della Legge 227/1977 "Legge Ossola", modificata dal Dlgs 143/98. Tale legge consente alle imprese esportatrici italiane di offrire ai propri acquirenti esteri dilazioni di pagamento a medio-lungo termine a condizioni e tassi di interesse competitivi. Il tasso di interesse a carico del debitore estero (ossia il tasso di interesse commerciale di riferimento CIRR) è stabilito mensilmente in sede OCSE in relazione alle differenti valute di denominazione del credito all’esportazione. Il tasso CIRR viene fissato dalle parti durante la fase di negoziazione dell’operazione o al momento della stipula del contratto e resta fisso per tutta la durata della dilazione concessa. L’esportatore italiano riceverà un contributo in punto interessi pari alla differenza fra il tasso CIRR applicato all’acquirente e il tasso effettivamente pagato per l’operazione di forfaiting con i seguenti limiti massimi: a) per operazioni inferiori ai 24 mesi : max 4 punti b) per operazioni superiori ai 24 mesi: max 5 punti Per dilazioni di pagamento superiori ai 24 mesi, è finanziabile l’85% della fornitura e quindi è necessario che l’acquirente estero paghi il 15% in anticipo o contestualmente alla spedizione. Per operazioni di forfaiting con dilazione di pagamento inferiore ai 18 mesi non è invece possibile richiedere alcun contributo in conto interessi. Per l’esportatore italiano: - I VANTAGGI - eliminazione di una serie di rischi, che vengono assunti dall’Istituto bancario o finanziatore estero, quali: rischio commerciale per insolvenza del debitore; rischio politico nell'eventualità di guerre, rivoluzioni o disordini interni del Paese debitore; rischio di mancato trasferimento di valuta, sia per volontà che per mancanza di moneta forte da parte del Paese debitore; rischio di cambio rischio di fluttuazione dei tassi di interesse (l’operazione di smobilizzo è a tasso fisso) eliminazione della gestione del credito e dei rapporti finanziari con il cliente durante il periodo di dilazione, essendo l'operazione pro-soluto (senza rivalsa nei confronti del cedente). la disponibilità immediata dei fondi relativi all’intera fornitura; la possibilità di smobilizzare titoli di credito anche provenienti da Paesi che non assicurano un quadro politico e finanziario adeguato (Pesi ad elevato rischio); Per l’importatore estero: - I LIMITI la possibilità di dilazionare nel tempo il pagamento della fornitura a condizioni competitive; la possibilità di posticipare il pagamento della prima rata del debito ad almeno 6 mesi dal ricevimento della merce; - la disponibilità dell’operazione solo a fronte di dilazioni di pagamento di medio termine (oltre i 12 mesi); - l’esistenza di una soglia minima di convenienza (quantificabile in € 100.000); - i costi per lo smobilizzo che, soprattutto per esportazioni in Paesi a elevato rischio, possono raggiungere livelli medio alti; - la necessità da parte dell’importatore estero di ottenere l’emissione nel suo Paese di lettera di credito, garanzia bancaria o avallo degli effetti cambiari. Per ogni informazione o chiarimento Nord Est Finanza Srl (tel. 0444/232224; e-mail: [email protected] - referente Barbara Rossi)