Newsletter #1 - Pontificia Università Gregoriana

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Newsletter #1 - Pontificia Università Gregoriana
BIOLOGICAL EVOLUTION
FACTS AND THEORIES
Newsletter N. 1 – 6 dicembre 2008
a cura dell’Ufficio Stampa
In cammino verso il convegno
Carissime amiche ed amici,
ormai ci stiamo avvicinando a grandi passi alla celebrazione del convegno
internazionale e naturalmente la macchina organizzativa è in pieno fermento per
assicurare a tutti coloro che vi parteciperanno e a chi lo seguirà da lontano, il
massimo del profitto. In quest’ottica abbiamo pensato che sarebbe stato utile
accompagnare tutti coloro che si iscrivono tramite il nostro sito, con una newsletter,
strumento agile e semplice per fare di volta, in volta il punto della situazione e per
offrire a tutti voi anche qualche spunto di riflessione per mezzo dei contributi di
autorevoli conoscitori della delicata e affascinante questione di cui ci occuperemo
durante il convegno, tema attualissimo e di vasto interesse che non si limita ai pochi
addetti ai lavori. Il ritrovarci a Roma nella Pontificia Università Gregoriana vuole
essere una preziosa, proficua e concreta possibilità di riflettere su queste tematiche,
offrendo a molti esperti nel campo di dialogare tra loro. Nella sua idea centrale, infatti,
il convegno vuole essere una vera e propria agorà, in cui discutere e confrontarsi
sull’evoluzione biologica, anche se i protagonisti non sono tutti esattamente della
stessa opinione. Eppure sarà proprio la diversità di opinione unita ad una serena e
corretta e rigorosa indagine scientifica che darà luogo ad una occasione da non
perdere per fare il punto sulla tematica e per entrare più profondamente e a più voci
nella dinamica sempre viva ed esaltante del dialogo tra scienza e fede. In questa
prima newsletter abbiamo pensato di offrirvi il contributo del Direttore del Convegno
internazionale, il Prof. Marc Leclerc, s.j. che spiega il perchè di questo simposio. Ci
auguriamo che le nostre newsletter siano per tutti voi uno strumento informativo utile
nella preparazione al convegno del prossimo anno.
Marco Cardinali
Responsabile Ufficio Stampa
Un convegno internazionale alla Gregoriana
sull’evoluzione biologica
di Marc Leclerc, s.j.
L’Università Pontificia Gregoriana organizza, in concomitanza con gli anniversari
darwiniani dell’anno 2009, il Convegno Internazionale: “Biological Evolution: Facts
and Theories. A Critical Appraisal 150 Years after The Origin of Species”, che si terrà
dal 3 al 7 marzo 2009.
Il Convegno, organizzato con la collaborazione dell’Università di Notre Dame
(Indiana, Stati Uniti), rappresenta la III Conferenza Internazionale del Progetto STOQ
(Science, Theology and the Ontological Quest), in cui sono implicate sei università
pontificie romane, sotto l’alto patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura.
L’evoluzione biologica è forse oggi il tema scientifico più bruciante, rispetto alle
relazioni controverse tra il mondo della scienza e le Chiese cristiane. Alcuni pensano
addirittura ad un nuovo “caso Galileo”. In certi ambienti credenti e laici, teoria
dell’evoluzione e fede nella creazione sembrano due visioni inconciliabili
dell’universo. Questa situazione, riteniamo, sia originata da alcuni equivoci o
confusioni di prospettive, che ci prefiggiamo di dissipare mediante un’accurata
distinzione dei piani, uno studio rigoroso a ciascun livello, e un dialogo rinnovato tra
scienziati, filosofi e teologi.
Alla fonte di queste confusioni, sembra che ci sia ciò che l’allora cardinale Joseph
Ratzinger chiamava, in un suo discorso alla Sorbonne, il 27 novembre 1999,
“l’estensione” (della teoria dell’evoluzione) “a una philosophia universalis, che vuole
diventare la spiegazione globale del reale e non vorrebbe più ammettere alcun altro
livello di pensiero”. Come precisa giustamente Fiorenzo Facchini (Le sfide
dell’evoluzione, 2008), tale estensione della teoria darwiniana, “andando oltre la
teoria stessa, enfatizza la casualità delle variazioni e l’azione della selezione naturale
nel processo evolutivo facendone una chiave interpretativa di tutta la natura, uomo
compreso.” A questo punto non saremmo più di fronte ad una teoria scientifica, da
valutare con criteri scientifici, ma davanti ad una ideologia onnicomprensiva, quasi
una forma nuova di “religione naturale”. Questa visione non può allora che
contrastare altre visioni religiose, come la fede nella creazione, precisamente.
D’altra parte le reazioni di alcuni ambienti credenti, cristiani o altri, hanno rivelato che
cadono nella stessa confusione dei loro avversari, attribuendo pure loro un senso
ideologico alla teoria dell’evoluzione, alla quale vorrebbero contrapporre altre
spiegazioni, come un puro “creazionismo” o il così detto “Intelligent Design”. Essi si
fondano sulle lacune attuali della teoria per pretendere che la scienza non spiega
nulla e che serve al suo posto, ma allo stesso livello, un altro tipo di spiegazione.
Per uscire da tutti questi equivoci, serve per cominciare uno studio molto serio sul
piano scientifico, sia dei fatti sui quali si fonda la teoria dell’evoluzione - fatti che si
possono raggruppare nei dati convergenti della paleontologia, della tassonomia e
della biologia molecolare -, sia dei processi tramite i quali la teoria o le teorie provano
di spiegare questi dati. A questo livello, i migliori specialisti attuali saranno chiamati
ad esporre e discutere le loro scoperte, i punti forti come i punti deboli della sintesi
moderna, con criteri esclusivamente scientifici.
Su un secondo piano, s’impone una seria riflessione filosofica, sia di stampo
epistemologico, per capire la vera portata della teoria darwiniana, per esempio, sia di
stampo prettamente critico, per articolare razionalmente i vari discorsi scientifici,
filosofici e teologici sulla questione in dibattito, sia perfino sul piano di una filosofia
della natura criticamente fondata. Quando si tratterà particolarmente dell’origine
dell’uomo, un approccio interdisciplinare sarà proprio necessario, per incrociare gli
sguardi degli scienziati di varie discipline, dei filosofi e dei teologi.
Alla fine, potremo considerare serenamente la prospettiva teologica sull’evoluzione e
la creazione, partendo da un’analisi esegetica dei testi biblici che trattano della
creazione, per capire la loro vera portata e vedere se, si o no, sono compatibili con
una visone evolutiva, o addirittura con la teoria attuale dell’evoluzione.
In questo modo speriamo di avviare un dialogo rinnovato e rispettoso della
complessità del reale come dell’apporto singolare e necessario di ciascuna disciplina,
nella piena consapevolezza della complementarità dei vari approcci razionali alla
questione dell’evoluzione, come della creazione. Speriamo di mostrare così che ogni
pretesa opposizione tra queste due prospettive fondamentali risulta solo da qualche
confusione di competenze.
Notizie in breve
- 4 dicembre 2008: Nella Pontificia Università Gregoriana si è tenuta una tavola
rotonda sull’evoluzione, rivolta ai docenti e dottorandi della medesima Università
come momento preparatorio alla celebrazione vera e propria del convegno. I
relatori sono stati: Fiorenzo Facchini che ha parlato del tema: “Le sfide
dell’Evoluzione. Un dialogo interdisciplinare” e Marc Leclerc, s.j. che ha parlato di
“Evoluzione e creazione”. Maggiori informazioni nella prossima newsletter.
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