Fiore Crespi

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Fiore Crespi
Fiore Crespi
Dal 1° dicembre presidente nazionale Anlaids
Più attiva, più propositiva
Mi piace considerare l’associazione una continuità nelle mie scelte di vita dal 1985 al 2007 e quindi
mi sembra naturale portare avanti quelle doti che sono peculiarità femminili: immaginazione non
priva di giudizio, ragionamento logico non privo di condivisione degli altri punti di vista.
È mio desiderio costruire, in Anlaids e fuori, un’ideale cittadinanza delle donne non solo nel
volontariato ma anche nel pensare, nel farememoria e nel prendere posizione davanti a tanti temi
disattesi prevalenti nella sfera Aids. Credo sia importante sostenere gli studi e la ricerca in Italia
nonché lo sviluppo sostenibile nel sud del mondo con premi, borse di studio e finanziando
l’acquisto di strumentazioni e promuovendo incontri di formazione.
Altro tema fondamentale sono l’infanzia e le donne con Aids o gli orfani per Aids non solo nel Sud
del mondo ma anche nel popolo migrante alle periferie delle nostre città. le case alloggio sono un
nodo cruciale dell’accoglienza e dell’economia dell’associazione, delle regioni e delle Asl, ma serve
anche fare ulteriori sforzi per adeguarsi al cambiamento degli ospiti. La prevenzione rimane un
tema fondante della nostra associazione e lo porteremo avanti con il progetto nazionale negli Istituti
medi e superiori affiancato dalle capacità innovative delle sezioni regionali.
Saremo impegnati anche per la formazione mirata ai diversi lavoratori che operano nell’ambito
socio-sanitario, nonché a quella necessaria per recuperare il volontariato al proprio ruolo con forti
motivazioni. Tra le iniziative in questosenso che sosterremo nei prossimi mesi in Anlaids, il
progetto cultura “informazione e condivisione”, un annuale premio giornalistico rivolto ai giovani
sotto i 35 anni, autori di articoli pubblicati su quotidiani o periodici o di servizi radiotelevisivi,
nonché l’istituzione di borse lavoro.
Il nostro atteggiamento deve essere dettato da una intelligente autocritica,mostrando di saper
cambiare strada quando le situazioni mutano ma è importante non perdere mai la memoria storica
sulle persone che hanno fatto l’Anlaids e sull’attività portata avanti finora.
È anche prioritario agire con flessibilità nell’integrare una equilibrata collaborazione con altri
gruppi o associazioni. E per portare avanti tutte le nostre iniziative, sarebbe bello poter contare
anche su un turnover di abilità per dare spazio a ricercatori e clinici vicini all’Anlaids e rendere
sempre più visibili e al passo con la ricerca internazionale i suoi premi scientifici e le sue borse di
studio, nonché su collaboratori esterni, veri tecnici al posto giusto, e possibilmente anche su un
maggiore coinvolgimento delle persone Hiv positive.
È umano che ogni associazione si senta straordinaria ed è umano che si senta eclettica, date le
urgenze; poiché ciò non è possibile, invito tutti coloro che vogliono condividere l’Anlaids a fare il
Punto della situazione e decidere con convinzione la loro partecipazione.
Nella mia speranza di sconfiggere l’Hiv/Aids c’è il desiderio di vivere un’Anlaids più attiva e
più positiva.