Benedizioni pasquali 2017,Agorà - Stagione Teatrale 2016
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Benedizioni pasquali 2017,Agorà - Stagione Teatrale 2016
Di seguito l’elenco delle giornate per le benedizioni pasquali 2017 V. BAGNO, FERRANTINA – Lunedi 9 gennaio mattina VIA PACE nn. pari dal 4 al 34 – Lunedl 9 gennaio mattina e pomeriggio VIA PACE nn. pari dal 36a e 36b – Giovedi 12 gennaio dalle 18 in poi VIA PACE n. 38 – Sabato 14 gennaio mattina VIA PACE nn. pari dal 38a at 38b – Lunedi 16 gennaio pomeriggio VIA PACE nn. pari dal 40 al 42d – Mercoledi 18 gennaio mattina e pomeriggio VIA PACE nn. pari dal 44 at 50 – Lunedi 16 gennaio mattina e pomeriggio VIA PACE nn. pari dal 52 a|118 – Venerdi 20 gennaio pomeriggio VIA PACE nn. pari dal 120 al 140 – Mercoledi 25 gennaio pomeriggio VIA PACE nn. pari dal 142 al 166 – Venerdi 27 gennaio pomeriggio VIA PACE nn. pari dal 168 al 176 – Lunedi 30 gennaio mattina e pomeriggio VIA PACE nn. pari dal 178 al 190 – Martedi 31 gennaio pomeriggio VIA PACE nn. dispari dal 1 al 15 – Giovedi 19 gennaio pomeriggio VIA PACE nn. dispari dal 19 al 87 – Lunedi 23 gennaio mattina e pomeriggio VIA PACE nn. dispari dal 89 al 119 – Martedi 24 gennaio pomeriggio VIA PACE nn. dispari dal 121 al 139 – Sabato 28 gennaio pomeriggio VIA MATTEOTTI tutta – Sabato 21 gennaio mattina e pomeriggio PIAZZA MARCONI tutta – Giovedi 26 gennaio pomeriggio VIA VIAZZA tutta – Mercoledi 1 febbraio mattina e pomeriggio VIA LIBERTA’ solo numeri dispari – Lunedi 23 gennaio mattina VIA LIBERTA‘ solo numeri pari – Mercoledi 25 gennaio mattina VIA RISORGIMENTO nn, dispari dal 1 al 13 – Giovedi 2 febbraio mattina VIA RISORGIMENTO nn. pari dal 2 at 20 – Giovedi 2 febbraio pomeriggio VIA RISORGIMENTO nn. dispari dal 15 al 31 – Venerdi 3 febbraio pomeriggio VIA RISORGIMENTO nn. dispari dal 33 al 51 – Sabato 4 febbraiu pomeriggio VIA RISORGIMENTO nn. dispari dal 53 al 61 – Lunedi 6 febbraio pomeriggio VIA F.LLI BASTIA tutti i nn. dispari – Mercoledi 8 febbraio mattina e pomeriggio VIA F.LLI BASTIA tutti i nn. pari – Giovedi 9 febbraio mattina e pomeriggio VIA DI VITTORIO nn. 1-3-5 e 2-10 – Venerdi 10 febbraio pomeriggio VIA DI VITTORIO nn. 10a- 14 – Sabato 11 febbraio pomeriggio VIA DI VITTORIO nn. pari dal 16 al 22 – Lunedi 13 febbraio pomeriggio VIA DI VITTORIO nn. pari dal 24 al 36 – Mercoledi 15 febbraio pomeriggio VIA CASETTI nn. dispari tutti – Mercoledi 15 febbraio mattina e pomeriggio VIA CASETTI nn. pari dal 2 al 6 – Giovedi 16 febbraio pomeriggio VIA CASETTI nn. pari dal 8 al12 – Venerdì 17 febbraio pomeriggio VIA CADUTI di SABBIUNO tutta – Giovedi 16 febbraio pomeriggio VIA CHE GUEVARA nn. pari 2-4 – Sabato 18 febbraio pomeriggio VIA CHE GUEVARA nn. pari 6-10 e dispari 1-3 – Lunedi 20 febbraio mattina e pomeriggio VIA CHE GUEVARA nn. dispari dal 5 al 17 – Martedi 21 febbraio pomeriggio VIA CHE GUEVARA nn. dispari dal 19 al 27 – Mercoledi 1 marzo mattina e pomeriggio VIA ZACCARELLI tutta – Mercoledi 22 febbraio mattina e pomeriggio VIA MARANI tutta – Giovedi 23 febbraio mattina e pomeriggio VIA FORLAI nn. dispari da 1 a 5 e da 7 a 11 – Venerdi 24 febbraio pomeriggio VIA FORLAI nn. dispari da 5A a 5S – Sabato 25 febbraio pomeriggio VIA FORLAI nn. pari – Lunedi 27 febbraio mattina e pomeriggio VIA GIOTTO tutti i nn. dispari e pari dal 6 al 30 – Giovedi 2 marzo mattina e pomeriggio VIA GIOTTO nn. pari dal 32 al 38 – Venerdi 3 marzo pomeriggio VIA MICHELANGELO dispari – Sabato 4 marzo pomeriggio VIA MICHELANGELO pari – Lunedi 6 marzo pomeriggio VIA CIMABUE tutta – Mercoledi 8 marzo mattina e pomeriggio VIA DONELLI tutta – Giovedi 9 marzo mattina e pomeriggio VIA LONGAROLA tutta – Venerdi 10 marzo mattina e pomeriggio ZONA ARTIGIANALE – Mercoiedi 22 malzo e Giovedi 23 marzo mattina Se é gradito fissare un orario preciso per la benedizione, telefonare a don Paolo: 3355428903 Stagione Teatrale 2016 – 2017 La stagione teatrale DIALETTALE viene realizzata anche con il contributo del Comune di Sala Bolognese di seguito il programma: 29 Ottobre 2016 ore 21:00 – la compagnia dialettale Gloria Pezzoli presenta: “Quàter òv” Commedia dialettale di Gloria Pezzoli e Giorgio Giusti Biglietto unico € 6.00 5 Novembre 2016 ore 21:00 – Alessandro Berti presenta: “Fermarsi” Appunti sulla vita mite di un samaritano ispirato alla figura di Don Paolino Serra Zanetti Biglietto unico € 8.00 Clicca qui per scaricare la locandina 19 Novembre 2016 ore 21:00 – La Compagnia dialettale Arrigo Lucchini presenta: “Innamorato di Bologna” In occasione del centenario della nascita di Arrigo Lucchini Biglietto unico € 6.00 Clicca qui per scaricare la locandina 3 Dicembre 2016 ore 21:00 – Serata di Cabaret presenta: “Il DUO IDEA” Biglietto unico € 10.00 Clicca qui per scaricare la locandina 28 Gennaio 2017 ore 21:00 – La Compagnia Il Cilindro presenta: “Non Sparate sul Postino” Commedia comica brillante Biglietto unico € 6.00 4 Febbraio 2017 ore 21:00 – L’ associazione Percorso della Memoria Rossoblu presenta: “Cuoio, Erba, Sudore” Il Novecento di Bologna Raccontato dai suoi calciatori e non solo…. Regia di Orfeo Orlando Biglietto unico € 10.00 Clicca qui per scaricare la locandina 18 Febbraio 2017 ore 21:00 – Gli “Studio Due”, Paolo Teneri e Daniele Sgherri presentano: “Grazie Lucio” Tributo a Lucio Battisti Biglietto unico € 12.00 Clicca qui per scaricare la locandina 4 Marzo 2017 ore 21:00 – La Compagnia dialettale Lanzarini presenta: “Coren in vesta l’ariva al taxesta” Commedia dialettale Regia di Gian Luigi Pavani Biglietto unico € 6.00 Clicca qui per scaricare la locandina 18 Marzo 2017 ore 21:00 – La Compagnia dialettale Marco Masetti presenta: “Al busì dal volt i ciapèn” Commedia dialettale Biglietto unico € 6.00 Clicca qui per scaricare la locandina 1 Aprile 2017 ore 21:00 – La Compagnia dialettale I Nuovi Felsinei presenta: “Pr’ ogni bùs la pèza giosta” Commedia dialettale Regia di Ezio Maselli Biglietto unico € 6.00 I biglietti potranno essere acquistati presso la biglietteria del Teatro: Prevendita: martedì precedente lo spettacolo dalle ore 21:00 alle ore 22:00 Vendita: sera dello spettacolo dalle ore 19:45 alle ore 20:55 I posti del teatro sono numerati e verranno scelti al momento dell’acquisto del biglietto Abbonamento: Rassegna dialettale: 5 spettacoli € 30.00 Rassegna non dialettale: 5 spettacoli € 46.00 Rassegna completa: 10 spettacoli € 76.00 Per info e prenotazioni telefonare a: Claudio: 3456736762 Aiuto allo studio Il servizio di “Aiuto allo Studio” nasce dalla consapevolezza che dietro le difficoltà, sottolineate dal rendimento scolastico, vi sia una mancanza di metodologia.“Aiuto allo studio” propone l’acquisizione di un metodo di studio, attraverso un percorso tracciato in base alle caratteristiche d’apprendimento di ogni soggetto.Ciascun soggetto può riuscire nelle diverse discipline con un metodo di studio adeguato, capace di potenziare le risorse personali e soddisfare il proprio bisogno formativo.In questo percorso, il ragazzo può avvalersi della guida di figure educative che offrono una formazione specializzata per ogni disciplina: scientifica, matematica, umanistica, linguistica, informatica. Obbiettivi L’obbiettivo di “Aiuto allo Studio” è quello di accompagnare e supportare il ragazzo nella sua crescita formativa al fine di acquisire autonomia nello studio, sviluppare e raffinare strategie di memoria e di problem solving, attraverso l’impegno costante e la crescente fiducia nelle proprie capacità. A chi si rivolge ? Il servizio “Aiuto allo Studio” si rivolge ai ragazzi: Di scuola media inferiore; Del biennio di scuola media superiore. Il servizio è rivolto a quanti sono interessati: all’acquisizione di un metodo di studio, recupero scolastico, guida nello svolgimento dei compiti. “Aiuto allo Studio” è rivolto ai ragazzi che presentano difficoltà in alcune discipline, Disturbi d’Apprendimento, necessitano di un percorso didattico personalizzato. Quando ? I giorni in cui è attivo il servizio “Aiuto allo Studio”; sono: Lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 Mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 Giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 Sabato per appuntamento Dove si svolge ? La struttura che accoglie il servizio “Aiuto allo Studio” è adiacente alla Chiesa S. Maria Assunta, che si trova a Padulle, in via della Pace, 9. Regolamento: Aiuto compiti prevede una quota d’iscrizione di 50 € che include 6 incontri di due ore ciascuno. La quota di 50 € si versa ogni qual volta si rinnovino altri 6 incontri Le assenze non vengono conteggiate, nel caso in cui la coordinatrice venga avvertita almeno due giorni prima dell’assenza del ragazzo/a Le assenze non comunicate dal genitore, vengono segnalate allo stesso, presso il recapito sopra menzionato. Gli interventi individuali, volti al recupero in vista di verifiche o a bisogni educativi speciali, hanno un costo di 10 € l’ora Contatti La quota di 50 € si versa ogni qual volta si rinnovino altri 6 incontri Serena Luppi 339/1923605 Don Paolo 335/5428903 – Mail: [email protected] Chiara Raspanti 348/9779719 Clicca qui per scaricare il volantino Stampa Lunedì 24 ottobre cominceranno i corsi di Inglese ai bambini delle scuole materna ed elementare con i seguenti orari: alle 17:00 bambini di 3 e 4 anni alle 18:00 bambini di 2° e 3° elementare Giovedì 27 ottobre orari: alle 17:00 bambini di 5 anni e di prima elementare alle 18:00 ragazzi di 4° e 5° elementare Il gioco, adeguato alle diverse fasce di età, l’esecuzione di canzoni animate e la riproduzione orale di frasi con riferimenti concreti al quotidiano del bambino, continuano ad essere elementi distintivi di questo nuovo corso. Quando e dove Gli incontri avranno la durata di un’ora per un pacchetto complessivo di 10 ore, presso i locali della parrocchia di Padulle Costo Pacchetto 10 lezioni: 80 € Tesseramento per copertura assicurativa valida un anno: 10 € Se si vuole usufruire della detrazione fiscale, è necessario fare il bonifico al seguente indirizzo IBAN conto corrente presso CARISBO Agenzia di Padulle IT 47 N 06385 37030 100000001582 Casuale EROGAZIONE LIBERALE A FAVORE DELLE ATTIVITA’ DEL CIRCOLO per informazioni rivolgersi alla Docente del Corso: Laura 3931330377 Clicca qui per scaricare il volantino con la scheda d’iscrizione Visita di nettunotv alla XI° Sagra del Campanile di Santa Maria Assunta clicca qui per visualizzare il video Siamo vicini al Venerdì santo e alla Pasqua, ai giorni delle azioni strapotenti compiute da Dio nella storia; delle azioni nelle quali il giudizio di Dio e la grazia di Dio divennero visibili a tutto il mondo: giudizio in quelle ore, in cui Gesù Cristo, il Signore, pendette dalla croce. Grazia in quell’ora, in cui la morte fu inghiottita dalla vittoria. Non gli uomini hanno fatto qui qualcosa, no, soltanto Dio lo ha fatto. Egli ha percorso la via verso gli uomini con infinito amore. Ha giudicato ciò che è umano. E ha donato grazia al di là del merito. (D. Bonhoeffer) Celebriamo, in questi giorni, due azioni strapotenti di Dio verso l’uomo: lo svelamento del peccato e del suo frutto, cioè la morte; l’opera della Grazia di Dio – manifestata dalla resurrezione di Gesù – che apre ad un futuro diverso. Il peccato svelato Nel Venerdì Santo, in cui si condanna a morte Gesù, si vede dove arriva l’uomo ebbro dell’attaccamento a se stesso e ai suoi privilegi: il potere romano, quello dei capi del popolo di Israele, le ambiguità incostanti della folla, le paure degli amici stessi di Gesù, fanno vedere una logica in cui l’uomo, pur di salvarsi, condanna e uccide l’altro. Il peccato, nella sua radice, è questa affermazione di se ad ogni costo; il suo esito è la morte di qualcuno. Questa logica non si ferma mai; così, appena la “ruota gira”, la stessa logica che ha ucciso si ritorce contro l’uccisore, in una interminabile trafila di momenti in cui l’esaltazione di sé cede il passo alla propria distruzione. La logica svelata nel Venerdì Santo è sempre attuale prende tutti: i singoli (nel mondo del lavoro, nelle relazioni…) e i popoli interi, tentati di affermare se stessi a scapito di altri. Così la storia si riempie di tanti Venerdì di passione che gli uomini continuamente vivono e fanno vivere agli altri! Gesù accoglie su di se questo delirio dell’uomo (“Padre perdonali perché non sanno quello che fanno”): così il Venerdì Santo causato dal peccato e dalle sue “logiche”, diviene in Lui il dono della Sua vita, il segno supremo del non chiudersi mai all’altro (la croce è sempre abbraccio di Dio, dono di amore!). La Grazia della resurrezione 11 sepolcro trovato vuoto il mattino di Pasqua dice che la logica con cui Gesù ha vissuto è accolta dal Padre ed è una inizio di Vita nuova, possibilità di un futuro diverso! Gesù ha amato gli uomini, soprattutto i più deboli; non ha cercato il proprio interesse; ha saputo vivere con libertà di fronte alle cose, e soprattutto si è affidato al Padre e ne ha cercato la volontà. Il Padre lo libera dalla morte e dichiara che questa è una strada di Vita, ora e per sempre. Chi la percorre con Lui avrà la Vita, ora e per sempre. Superare la morte è un’azione potente di Dio, che proviene dalla Sua eternità e raggiunge il nostro mondo: si ripeterà per ogni suo figlio che seguirà le orme del Figlio Gesù. Cosa dobbiamo fare? La resurrezione, la vita per sempre, la liberazione dalle logiche del peccato che ci affaticano è pura azione di Dio, puro dono. Come ogni dono chiede di essere riconosciuto, di essere accolto con gioia e gratitudine e di essere usato bene! In questo anno Santo della Misericordia la salvezza che il Signore dà a noi susciti il desiderio di riconsiderare le nostre logiche alla luce del Cristo: ricalcoliamo il peso (sempre eccessivo) che diamo alle cose materiali e quello (sempre carente) che diamo al prenderci cura delle relazioni con chi ci è accanto; rivediamo il giudizio (sempre affrettato) sulle malefatte degli altri e l’impegno (sempre lento) a giocarci in prima persona per il bene comune; ripensiamo all’ostinazione (accanita) con cui difendiamo le nostre posizioni e all’ascolto (distratto) con cui ci poniamo di fronte agli altri… E il dono di Dio ci sosterrà in questa storia, spesso faticosa, fino all’incontro con Lui. Buona Pasqua! don Paolo Di seguito gli orari della Sante Messe nelle nostre parrocchie Santa Maria Assunta via Pace 9 (Padulle) Domenica e Festivi 08:00 11:30 Santa Messa Santa Messa San Biagio via Longarola 23 (Bonconvento) Domenica e Festivi 09:30 Santa Messa “Noi diciamo che Tu devi di nuovo venire, ed è vero, ma non è propriamente un “nuovo” venire; poiché, nell’umanità che hai assunto in eterno per tua, non ci hai mai lasciato”. (Karl Rahner) Il Natale è Dio che si fa Dono Il Natale di Gesù di Nazareth, in senso stretto, non è un fatto “religioso”. Per religione, infatti, si intende il culto, i riti, le azioni che l’uomo “fa” per stare alla presenza di Dio. Ma l’uomo non fa nulla, fa tutto Lui! Questa è la vera novità: non qualcosa che l’uomo merita o riesce ad ottenere con il suo sforzo, o grazie alla sua bontà, ma puro dono, pura iniziativa di Dio per venire ad abitare la vita di ogni uomo, là dove si trova. O mio Dio non ti devo cercare lontano! Sei venuto in me, sei in ogni uomo: che io ti accolga, che io ti faccia posto e gusterò il tuo inestimabile dono di pace! L’incarnazione distingue l’esperienza cristiana da ogni altra esperienza religiosa perché il nostro Dio è venuto al di qua del cielo, in quel mondo che Egli ha creato, in quell’uomo che “sacro” Il Natale rende ogni uomo luogo Questo fatto rende ogni uomo luogo della presenza di Dio: io stesso e l’altro accanto a me, il mio amico e, addirittura, il mio nemico. Ogni uomo è luogo sacro, abitato dalla Sua presenza, incontro con Lui. Questo è il vero senso del Natale. Dice papa Francesco: “L’ideale cristiano inviterà sempre a superare il sospetto, la sfiducia permanente, la paura di essere invasi, gli atteggiamenti difensivi che il mondo attuale ci impone. Molti verso un comodo privato, o verso il circolo ristretto dei più intimi, e rinunciano al realismo della dimensione sociale del Vangelo. L’autentica fede nel Figlio di Dio fatto carne è inseparabile dal dono sé, dall’appartenenza alla comunità, dal servizio, dalla riconciliazione con la carne degli altri…. Oggi abbiamo di fronte la sfida di rispondere cerchino di spegnerla con proposte alienanti o con un Gesù Cristo senza carne e senza impegno con l’altro. Lì sta la vera guarigione, dal momento che il modo di relazionarci con ci risana invece di farci ammalare, è una fraternità mistica, contemplativa, che sa guardare alla grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano, che sa sopportare le molestie del vivere insieme aggrappandosi all’amore di Dio, che sa aprire il cuore all’amore divino per cercare la felicità degli altri come la cerca il loro Padre buono. ….tutti sandali davanti alla terra sacra dell’altro”. (cfr Es 3,5) La conseguenza pratica di questa certezza di fede è che questo Natale deve portarci ad aver voglia di ascoltare l’altro, di incontrarlo per davvero, di aiutarlo e, prima che è venuto e verrà, ora viene lì, nell’altro che vive con me o che incontro. E se lì c’è il Signore, lì c’è anche gioia vera e vita piena. Pregare il Signore nella Messa condivisa con i fratelli cuore, ricevere i sacramenti, l’Eucarestia e il Perdono… tutto è dato perché possiamo risanare le relazioni con gli altri! Il Natale apre al dialogo con le esperienze religiose Questo aspetto della nostra esperienza religiosa ci fa dire che non è vero che tutte le religioni sono uguali! Cristo svela veramente Dio, lo rende presente come puro dono di volta è reso prezioso e inviolabile dal Cristo stesso. Ma, ugualmente, è anche il fondamento della nostra “apertura” all’esperienza religiosa di altri. Ancora il papa: “La vera apertura implica il mantenersi fermi nelle proprie convinzioni più profonde, con un’identità chiara e gioiosa, ma aperti a comprendere quelle dell’altro e ognuno”. Certo che il Padre di Gesù Cristo è il Dio vero, ma nessun cristiano può avere la pretesa di esserne proprietario e il dialogo franco e leale con ogni uomo ci fa presentire una rispetto alla comprensione che sempre ne abbiamo… Un po’ come i Magi, le esperienze religiose presenti attorno a noi, ci portano in dono una comprensione più ricca del Padre nostro che ci salva in Cristo. “A causa della violenza e del terrorismo si è diffuso un atteggiamento di sospetto o addirittura di condanna delle religioni. In realtà, benché nessuna religione sia immune dal fondamentalistiche o estremistiche in individui o gruppi, bisogna guardare ai valori positivi che esse vivono e che esse propongono, e che andare oltre”. Oltre ogni pregiudizio e oltre ogni fastidio e fatica dell’altro, abita il vero Buon Natale! Da bimbi le “sorprese” ci appassionavano, perfino quelle, sempre un po’ deludenti, che si trovavano dentro le uova di pasqua! Chi è più giovane ama le sorprese, le cerca, le desidera… Più passano gli anni più diamo alla parola “sorpresa” un significato negativo: eventuali “sorprese” saranno solo grane… riteniamo quasi impossibili le sorprese positive. Tra adulti si dice spesso: “speriamo che oggi non ci siano sorprese!”. Il tema della “sorpresa” è centrale nella pasqua cristiana perché quella Pasqua di duemila anni fa ha portato la sorpresa più grande: la morte è vinta, dalla morte si esce si va al Padre! Quella sublime sorpresa ha ancora qualcosa da dire oggi? Storie di violenza e di guerra ci hanno riempito gli occhi e il cuore nell’inverno appena trascorso. La poca chiarezza sui valori fondamentali (penso soprattutto alla famiglia), una litigiosità in continuo aumento, la “globalizzazione dell’indifferenza” (come dice il papa) rendono tutti più chiusi, preoccupati, arrabbiati… non c’è dubbio: abbiamo preso una strada sbagliata! Se apro il vangelo, scopro una particolare sintonia tra il nostro tempo e gli amici di Gesù dopo la morte del loro Maestro sulla croce del Calvario: la loro situazione è di profonda delusione; cosa si poteva sperare ancora dopo quella croce? Proprio in quella storia di tenebra è sorta la luce nuova, la sorpresa più grande che la storia umana abbia mai incontrato: il sepolcro è vuoto, Gesù si fa incontrare vivo, risorto. Tutto può ripartire… Dio Padre, risuscitando il crocifisso ha mostrato la Sua logica, il Suo punto di vista: “Dio non si vergogna della bassezza dell’uomo, vi entra dentro… Dio ama ciò che è perduto, ciò che non è considerato, ciò che è emarginato, debole e affranto; dove gli uomini dicono “perduto”, lì egli dice “salvato”; dove gli uomini dicono “no”, lì egli dice “sì”. Dove gli uomini distolgono con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo, lì egli posa il suo sguardo pieno di amore ardente e incomparabile. Dove nella nostra vita siamo finiti in una situazione in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio, dove pensiamo che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi, dove ci sentiamo lontani da Dio come mai nella vita, proprio lì Dio ci è vicino come mai lo era stato prima. Lì egli vuole irrompere nella nostra vita, affinché comprendiamo il miracolo del suo amore, della sua vicinanza e della sua grazia”. (D. Bonhoeffer) Da qui riparte la storia dei cristiani che hanno reagito con speranza al male, sostenuti dalla vittoria del loro Signore. E’ una storia che ha steso semi di amore vero, di dono, di impegno sincero, alle volte un po’ folle, per la dignità e il bene di questo mondo. Non sono mancati tradimenti ed egoismi, ma quella Resurrezione ha portato vita nuova in tutti quelli che l’hanno accolta con cuore sincero e vi si sono affidati. Può succedere ancora. Dice il papa: “Fratelli e sorelle, non chiudiamoci alla novità che Dio vuole portare nella nostra vita! Non chiudiamoci in noi stessi, non perdiamo la fiducia, non rassegniamoci mai: non ci sono situazioni che Dio non possa cambiare, non c’è peccato che non possa perdonare se ci apriamo a Lui… Accetta allora che Gesù Risorto entri nella tua vita, accoglilo come amico, con fiducia: Lui è la vita! Se fino ad ora sei stato lontano da Lui, fa’ un piccolo passo: ti accoglierà a braccia aperte. Se sei indifferente, accetta di rischiare: non sarai deluso. Se ti sembra difficile seguirlo, non avere paura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la pace che cerchi e la forza per vivere come Lui vuole”. Nelle nostre comunità cristiane vogliamo vivere la sorpresa della Pasqua. Lo faremo cantando insieme l’alleluia per la vittoria sulla morte che Gesù ha operato e alla quale ci affidiamo per riconoscere che ogni vita è in cammino verso il paradiso di Dio.Lo faremo riconoscendo i peccati che ci abitano e chiedendo il perdono perché, una volta perdonati, possiamo portare a tutti la gioia di ricominciare. Lo faremo rifiutando l’indifferenza verso la sofferenza degli altri e continuando a condividere il tempo, gli affetti ed anche i beni con chi di noi fa più fatica. Lo faremo accogliendo dal vangelo la notizia che la fatica per costruire il bene non è insensata, ma è il segno concreto che siamo uniti alla vittoria di Cristo. Buona Pasqua! don Paolo Simpatico questo papa, vero? Fa presa, piace, tutti lo citano… Chissà se tutti quelli che lo ammirano ne tessono le lodi stanno veramente ascoltando l’insegnamento di questo papa. Lo chiedo a noi cristiani, anche a me prete…In che direzione va la Chiesa di papa Francesco? Sicuramente va “fuori”, come dice sempre lui: “Ogni cristiano e ogni comunità discernerà quale sia il cammino che il Signore chiede, però tutti siamo invitati ad accettare questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo”. (E. G. N.20) In questo anno pastorale, nelle comunità parrocchiali di Padulle e Bonconvento, vorremmo prestare particolare attenzione al suo insegnamento riguardante l’impegno sociale, o come dice lui, più chiaramente, l’impegno per la costruzione di un mondo migliore. Il papa ne parla continuamente. Per lui, impegno sociale e Vangelo non si possono mai separare: “Nessuno può esigere da noi che releghiamo la religione alla segreta intimità delle persone, senza alcuna influenza sulla vita sociale, senza preoccuparci per la salute delle istituzioni della società civile, senza esprimersi sugli avvenimenti che interessano i cittadini… Una fede autentica – che non è mai comoda e individualista – implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di lasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra. Amiamo questo magnifico pianeta dove Dio ci ha posto… La terra è la nostra casa comune e tutti siamo fratelli. Sebbene il giusto ordine della società e dello Stato sia compito principale della politica, la Chiesa non può né deve rimanere ai margini della lotta per la giustizia. Tutti i cristiani, anche i Pastori, sono chiamati a preoccuparsi della costruzione di un mondo migliore (n. 183) La premessa essenziale del papa è la rinuncia ad una fede comoda ed individualista. Per Gesù comodità ed individualismo (cioè, in fin dei conti, il primato assoluto del nostro “mi fa star bene”!) non portano alla gioia del Vangelo. E’ un’illusione! Comodità ed individualismo generano piuttosto la paura di essere “scartati”: se perdo la mia comodità, se qualcosa non va nel verso giusto, in una società individualista sono condannato ad essere escluso: “Purtroppo nella nostra epoca, così ricca di tante conquiste e speranze, non mancano poteri e forze che finiscono per produrre una “cultura dello scarto”; e questa tende a divenire mentalità comune.” Qual’è l’alternativa? E’ una società dove c’è posto per tutti, senza scarto: “Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri, in modo che essi possano integrarsi pienamente nella società; questo suppone che siamo docili e attenti ad ascoltare il grido del povero e soccorrerlo.” (n. 187) Si inizia da un ascolto docile (cioè vero, che non parte da ideologie preconcette) ed attento. Questo fa evitare i giudizi trancianti e pone in ricerca di possibili vie, forse mai risolutive, ma capaci di invertire il cammino.Ma per il papa, ascoltare significa anche “fare”. Egli propone un recupero del significato profondo della solidarietà: “Siamo invitati a compiere i gesti più semplici e quotidiani di solidarietà di fronte alle miserie molto concrete che incontriamo. La parola “solidarietà” si è un po’ logorata e a volte la si interpreta male, ma indica molto di più di qualche atto sporadico di generosità. Richiede di creare una nuova mentalità che pensi in termini di comunità, di priorità della vita di tutti rispetto all’appropriazione dei beni da parte di alcuni”.(n. 188) In questo cammino il papa non ha paura di chiedere un ripensamento del significato della proprietà privata: “Il possesso privato dei beni si giustifica per custodirli e accrescerli in modo che servano meglio al bene comune, per cui la solidarietà si deve vivere come la decisione di restituire al povero quello che gli corrisponde”. (n. 189) Lo spazio di questo articolo non permette ulteriori approfondimenti. Mi auguro due cose: che la nostra comunità, in questo anno, si dedichi seriamente, nella preghiera e nell’azione, alla costruzione di un mondo migliore. che la grandezza della sfida non scoraggi nessuno: meglio un solo piccolo passo nella via giusta, che una corsa, ma sulla via sbagliata. Buon cammino! don Paolo