Benedizioni pasquali 2017,Agorà - Stagione Teatrale 2016

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Benedizioni pasquali 2017,Agorà - Stagione Teatrale 2016
Di seguito l’elenco delle giornate per le benedizioni pasquali 2017
V. BAGNO, FERRANTINA – Lunedi 9 gennaio mattina
VIA PACE nn. pari dal 4 al 34 – Lunedl 9 gennaio mattina e pomeriggio
VIA PACE nn. pari dal 36a e 36b – Giovedi 12 gennaio dalle 18 in poi
VIA PACE n. 38 – Sabato 14 gennaio mattina
VIA PACE nn. pari dal 38a at 38b – Lunedi 16 gennaio pomeriggio
VIA PACE nn. pari dal 40 al 42d – Mercoledi 18 gennaio mattina e pomeriggio
VIA PACE nn. pari dal 44 at 50 – Lunedi 16 gennaio mattina e pomeriggio
VIA PACE nn. pari dal 52 a|118 – Venerdi 20 gennaio pomeriggio
VIA PACE nn. pari dal 120 al 140 – Mercoledi 25 gennaio pomeriggio
VIA PACE nn. pari dal 142 al 166 – Venerdi 27 gennaio pomeriggio
VIA PACE nn. pari dal 168 al 176 – Lunedi 30 gennaio mattina e pomeriggio
VIA PACE nn. pari dal 178 al 190 – Martedi 31 gennaio pomeriggio
VIA PACE nn. dispari dal 1 al 15 – Giovedi 19 gennaio pomeriggio
VIA PACE nn. dispari dal 19 al 87 – Lunedi 23 gennaio mattina e pomeriggio
VIA PACE nn. dispari dal 89 al 119 – Martedi 24 gennaio pomeriggio
VIA PACE nn. dispari dal 121 al 139 – Sabato 28 gennaio pomeriggio
VIA MATTEOTTI tutta – Sabato 21 gennaio mattina e pomeriggio
PIAZZA MARCONI tutta – Giovedi 26 gennaio pomeriggio
VIA VIAZZA tutta – Mercoledi 1 febbraio mattina e pomeriggio
VIA LIBERTA’ solo numeri dispari – Lunedi 23 gennaio mattina
VIA LIBERTA‘ solo numeri pari – Mercoledi 25 gennaio mattina
VIA RISORGIMENTO nn, dispari dal 1 al 13 – Giovedi 2 febbraio mattina
VIA RISORGIMENTO nn. pari dal 2 at 20 – Giovedi 2 febbraio pomeriggio
VIA RISORGIMENTO nn. dispari dal 15 al 31 – Venerdi 3 febbraio pomeriggio
VIA RISORGIMENTO nn. dispari dal 33 al 51 – Sabato 4 febbraiu pomeriggio
VIA RISORGIMENTO nn. dispari dal 53 al 61 – Lunedi 6 febbraio pomeriggio
VIA F.LLI BASTIA tutti i nn. dispari – Mercoledi 8 febbraio mattina e
pomeriggio
VIA F.LLI BASTIA tutti i nn. pari – Giovedi 9 febbraio mattina e pomeriggio
VIA DI VITTORIO nn. 1-3-5 e 2-10 – Venerdi 10 febbraio pomeriggio
VIA DI VITTORIO nn. 10a- 14 – Sabato 11 febbraio pomeriggio
VIA DI VITTORIO nn. pari dal 16 al 22 – Lunedi 13 febbraio pomeriggio
VIA DI VITTORIO nn. pari dal 24 al 36 – Mercoledi 15 febbraio pomeriggio
VIA CASETTI nn. dispari tutti – Mercoledi 15 febbraio mattina e pomeriggio
VIA CASETTI nn. pari dal 2 al 6 – Giovedi 16 febbraio pomeriggio
VIA CASETTI nn. pari dal 8 al12 – Venerdì 17 febbraio pomeriggio
VIA CADUTI di SABBIUNO tutta – Giovedi 16 febbraio pomeriggio
VIA CHE GUEVARA nn. pari 2-4 – Sabato 18 febbraio pomeriggio
VIA CHE GUEVARA nn. pari 6-10 e dispari 1-3 – Lunedi 20 febbraio mattina e
pomeriggio
VIA CHE GUEVARA nn. dispari dal 5 al 17 – Martedi 21 febbraio pomeriggio
VIA CHE GUEVARA nn. dispari dal 19 al 27 – Mercoledi 1 marzo mattina e
pomeriggio
VIA ZACCARELLI tutta – Mercoledi 22 febbraio mattina e pomeriggio
VIA MARANI tutta – Giovedi 23 febbraio mattina e pomeriggio
VIA FORLAI nn. dispari da 1 a 5 e da 7 a 11 – Venerdi 24 febbraio
pomeriggio
VIA FORLAI nn. dispari da 5A a 5S – Sabato 25 febbraio pomeriggio
VIA FORLAI nn. pari – Lunedi 27 febbraio mattina e pomeriggio
VIA GIOTTO tutti i nn. dispari e pari dal 6 al 30 – Giovedi 2 marzo mattina
e pomeriggio
VIA GIOTTO nn. pari dal 32 al 38 – Venerdi 3 marzo pomeriggio
VIA MICHELANGELO dispari – Sabato 4 marzo pomeriggio
VIA MICHELANGELO pari – Lunedi 6 marzo pomeriggio
VIA CIMABUE tutta – Mercoledi 8 marzo mattina e pomeriggio
VIA DONELLI tutta – Giovedi 9 marzo mattina e pomeriggio
VIA LONGAROLA tutta – Venerdi 10 marzo mattina e pomeriggio
ZONA ARTIGIANALE – Mercoiedi 22 malzo e Giovedi 23 marzo mattina
Se é gradito fissare un orario preciso per la benedizione, telefonare a don
Paolo: 3355428903
Stagione Teatrale
2016 – 2017
La stagione teatrale DIALETTALE viene realizzata anche con il
contributo del Comune di Sala Bolognese
di seguito il programma:
29 Ottobre 2016 ore 21:00 – la compagnia dialettale Gloria Pezzoli
presenta:
“Quàter òv”
Commedia dialettale di Gloria Pezzoli e Giorgio Giusti
Biglietto unico € 6.00
5 Novembre
2016 ore 21:00 – Alessandro Berti
presenta:
“Fermarsi”
Appunti sulla vita mite di un samaritano ispirato alla figura di Don
Paolino Serra Zanetti
Biglietto unico € 8.00
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19 Novembre
2016 ore 21:00 – La Compagnia dialettale Arrigo Lucchini
presenta:
“Innamorato di Bologna”
In occasione del centenario della nascita di Arrigo Lucchini
Biglietto unico € 6.00
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3 Dicembre 2016 ore 21:00 – Serata di Cabaret
presenta:
“Il DUO IDEA”
Biglietto unico € 10.00
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28 Gennaio 2017 ore 21:00 – La Compagnia Il Cilindro
presenta:
“Non Sparate sul Postino”
Commedia comica brillante
Biglietto unico € 6.00
4 Febbraio 2017 ore 21:00 – L’ associazione Percorso della Memoria
Rossoblu
presenta:
“Cuoio, Erba, Sudore”
Il Novecento di Bologna
Raccontato dai suoi calciatori e non solo….
Regia di Orfeo Orlando
Biglietto unico € 10.00
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18 Febbraio 2017 ore 21:00 – Gli “Studio Due”, Paolo Teneri e Daniele
Sgherri
presentano:
“Grazie Lucio”
Tributo a Lucio Battisti
Biglietto unico € 12.00
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4 Marzo 2017 ore 21:00 – La Compagnia dialettale Lanzarini
presenta:
“Coren in vesta l’ariva al taxesta”
Commedia dialettale
Regia di Gian Luigi Pavani
Biglietto unico € 6.00
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18 Marzo 2017 ore 21:00 – La Compagnia dialettale Marco Masetti
presenta:
“Al busì dal volt i ciapèn”
Commedia dialettale
Biglietto unico € 6.00
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1 Aprile 2017 ore 21:00 – La Compagnia dialettale I Nuovi Felsinei
presenta:
“Pr’ ogni bùs la pèza giosta”
Commedia dialettale
Regia di Ezio Maselli
Biglietto unico € 6.00
I biglietti potranno essere acquistati presso la biglietteria del Teatro:
Prevendita: martedì precedente lo spettacolo dalle ore 21:00 alle ore
22:00
Vendita: sera dello spettacolo dalle ore 19:45 alle ore 20:55
I posti del teatro sono numerati e verranno scelti al momento
dell’acquisto del biglietto
Abbonamento:
Rassegna dialettale: 5 spettacoli € 30.00
Rassegna non dialettale: 5 spettacoli € 46.00
Rassegna completa: 10 spettacoli € 76.00
Per info e prenotazioni telefonare a:
Claudio: 3456736762
Aiuto allo studio
Il servizio di “Aiuto allo Studio” nasce dalla consapevolezza che dietro le
difficoltà, sottolineate dal rendimento scolastico, vi sia una mancanza di
metodologia.“Aiuto allo studio” propone l’acquisizione di un metodo di
studio, attraverso un percorso tracciato in base alle caratteristiche
d’apprendimento di ogni soggetto.Ciascun soggetto può riuscire nelle
diverse discipline con un metodo di studio adeguato, capace di potenziare
le risorse personali e soddisfare il proprio bisogno formativo.In questo
percorso, il ragazzo può avvalersi della guida di figure educative che
offrono una formazione specializzata per ogni disciplina: scientifica,
matematica, umanistica, linguistica, informatica.
Obbiettivi
L’obbiettivo di “Aiuto allo Studio” è quello di accompagnare e supportare
il ragazzo nella sua crescita formativa al fine di acquisire autonomia
nello studio, sviluppare e raffinare strategie di memoria e di problem
solving, attraverso l’impegno costante e la crescente fiducia nelle proprie
capacità.
A chi si rivolge ?
Il servizio “Aiuto allo Studio” si rivolge ai ragazzi:
Di scuola media inferiore;
Del biennio di scuola media superiore.
Il servizio è rivolto a quanti sono interessati: all’acquisizione di un
metodo di studio, recupero scolastico, guida nello svolgimento dei
compiti. “Aiuto allo Studio” è rivolto ai ragazzi che presentano difficoltà
in alcune discipline, Disturbi d’Apprendimento, necessitano di un percorso
didattico personalizzato.
Quando ?
I giorni in cui è attivo il servizio “Aiuto allo Studio”; sono:
Lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Sabato per appuntamento
Dove si svolge ?
La struttura che accoglie il servizio “Aiuto allo Studio” è adiacente alla
Chiesa S. Maria Assunta, che si trova a Padulle, in via della Pace, 9.
Regolamento:
Aiuto compiti prevede una quota d’iscrizione di 50 € che include 6
incontri di due ore ciascuno.
La quota di 50 € si versa ogni qual volta si rinnovino altri 6 incontri
Le assenze non vengono conteggiate, nel caso in cui la coordinatrice
venga avvertita almeno due giorni prima dell’assenza del ragazzo/a
Le assenze non comunicate dal genitore, vengono segnalate allo stesso,
presso il recapito sopra menzionato.
Gli interventi individuali, volti al recupero in vista di verifiche o a
bisogni educativi speciali, hanno un costo di 10 € l’ora
Contatti
La quota di 50 € si versa ogni qual volta si rinnovino altri 6 incontri
Serena Luppi 339/1923605
Don Paolo 335/5428903 – Mail: [email protected]
Chiara Raspanti 348/9779719
Clicca qui per scaricare il volantino
Stampa
Lunedì 24 ottobre cominceranno i corsi di Inglese ai bambini delle scuole
materna ed elementare con i seguenti
orari:
alle 17:00 bambini di 3 e 4 anni
alle 18:00 bambini di 2° e 3° elementare
Giovedì 27 ottobre
orari:
alle 17:00 bambini di 5 anni e di prima elementare
alle 18:00 ragazzi di 4° e 5° elementare
Il gioco, adeguato alle diverse fasce di età, l’esecuzione di canzoni
animate e la riproduzione orale di frasi con riferimenti concreti al
quotidiano del bambino, continuano ad essere elementi distintivi di questo
nuovo corso.
Quando e dove
Gli incontri avranno la durata di un’ora per un pacchetto complessivo di 10
ore, presso i locali della parrocchia di Padulle
Costo
Pacchetto 10 lezioni: 80 €
Tesseramento per copertura assicurativa valida un anno: 10 €
Se si vuole usufruire della detrazione fiscale, è necessario fare il
bonifico al seguente indirizzo
IBAN conto corrente presso CARISBO
Agenzia di Padulle IT 47 N 06385
37030 100000001582
Casuale EROGAZIONE LIBERALE A FAVORE DELLE ATTIVITA’ DEL CIRCOLO
per informazioni rivolgersi alla Docente del Corso:
Laura 3931330377
Clicca qui per scaricare il volantino con la scheda d’iscrizione
Visita di nettunotv alla XI° Sagra del
Campanile di Santa Maria Assunta
clicca qui per visualizzare il video
Siamo vicini al Venerdì santo e alla Pasqua, ai giorni delle azioni
strapotenti compiute da Dio nella storia; delle azioni nelle quali il
giudizio di Dio e la grazia di Dio divennero visibili a tutto il mondo:
giudizio in quelle ore, in cui Gesù Cristo, il Signore, pendette dalla
croce.
Grazia in quell’ora, in cui la morte fu inghiottita dalla vittoria.
Non gli uomini hanno fatto qui qualcosa, no, soltanto Dio lo ha fatto. Egli
ha percorso la via verso gli uomini con infinito amore. Ha giudicato ciò
che è umano. E ha donato grazia al di là del merito. (D. Bonhoeffer)
Celebriamo, in questi giorni, due azioni strapotenti di Dio verso l’uomo:
lo svelamento del peccato e del suo frutto, cioè la morte;
l’opera della Grazia di Dio – manifestata dalla
resurrezione di Gesù – che apre ad un futuro diverso.
Il peccato svelato
Nel Venerdì Santo, in cui si condanna a morte Gesù, si vede dove arriva
l’uomo ebbro dell’attaccamento a se stesso e ai suoi privilegi: il potere
romano, quello dei capi del popolo di Israele, le ambiguità incostanti
della folla, le paure degli amici stessi di Gesù, fanno vedere una logica
in cui l’uomo, pur di salvarsi, condanna e uccide l’altro.
Il peccato, nella sua radice, è questa affermazione di se ad ogni costo; il
suo esito è la morte di qualcuno.
Questa logica non si ferma mai; così, appena la “ruota gira”, la stessa
logica che ha ucciso si ritorce contro l’uccisore, in una interminabile
trafila di momenti in cui l’esaltazione di sé cede il passo alla propria
distruzione.
La logica svelata nel Venerdì Santo è sempre attuale
prende tutti: i singoli (nel mondo del lavoro, nelle
relazioni…) e i popoli interi, tentati di affermare se stessi a scapito di
altri. Così la storia si riempie di tanti Venerdì di passione che gli
uomini continuamente vivono e fanno vivere agli altri!
Gesù accoglie su di se questo delirio dell’uomo (“Padre perdonali perché
non sanno quello che fanno”): così il Venerdì Santo causato dal peccato e
dalle sue “logiche”, diviene in Lui il dono della Sua vita, il segno
supremo del non chiudersi mai all’altro (la croce è sempre abbraccio di
Dio, dono di amore!).
La Grazia della resurrezione
11 sepolcro trovato vuoto il mattino di Pasqua dice che la logica con cui
Gesù ha vissuto è accolta dal Padre ed è una inizio di Vita nuova,
possibilità di un futuro diverso!
Gesù ha amato gli uomini, soprattutto i più deboli; non ha cercato il
proprio interesse; ha saputo vivere con libertà di fronte alle cose, e
soprattutto si è affidato al Padre e ne ha cercato la volontà.
Il Padre lo libera dalla morte e dichiara che questa è una strada di Vita,
ora e per sempre. Chi la percorre con Lui avrà la Vita, ora e per sempre.
Superare la morte è un’azione potente di Dio, che proviene dalla Sua
eternità e raggiunge il nostro mondo: si ripeterà per ogni suo figlio che
seguirà le orme del Figlio Gesù.
Cosa dobbiamo fare?
La resurrezione, la vita per sempre, la liberazione dalle logiche del
peccato che ci affaticano è pura azione di Dio, puro dono.
Come ogni dono chiede di essere riconosciuto, di essere accolto con gioia e
gratitudine e di essere usato bene!
In questo anno Santo della Misericordia la salvezza che il Signore dà a noi
susciti il desiderio di riconsiderare le nostre logiche alla luce del
Cristo:
ricalcoliamo il peso (sempre eccessivo) che diamo alle cose materiali e
quello (sempre carente) che diamo al prenderci cura delle relazioni con chi
ci è accanto;
rivediamo il giudizio (sempre affrettato) sulle malefatte degli altri e
l’impegno (sempre lento) a giocarci in prima persona per il bene comune;
ripensiamo all’ostinazione (accanita) con cui difendiamo le nostre
posizioni e all’ascolto (distratto) con cui ci poniamo di fronte agli
altri…
E il dono di Dio ci sosterrà in questa storia, spesso faticosa,
fino all’incontro con Lui.
Buona Pasqua!
don Paolo
Di seguito gli orari della Sante Messe nelle nostre parrocchie
Santa Maria Assunta via Pace 9 (Padulle)
Domenica e Festivi
08:00
11:30
Santa Messa
Santa Messa
San Biagio via Longarola 23
(Bonconvento)
Domenica e Festivi
09:30
Santa Messa
“Noi diciamo che Tu devi di nuovo venire, ed è vero, ma non è propriamente
un “nuovo” venire; poiché, nell’umanità che hai assunto in eterno per tua,
non ci hai mai lasciato”. (Karl Rahner)
Il Natale è Dio che si fa Dono
Il Natale di Gesù di Nazareth, in senso stretto, non è un fatto
“religioso”. Per religione, infatti, si intende il culto, i riti, le azioni
che l’uomo “fa” per stare alla presenza di Dio. Ma l’uomo non fa nulla, fa
tutto Lui! Questa è la vera novità: non qualcosa
che l’uomo merita o riesce ad ottenere con il suo sforzo, o grazie alla sua
bontà, ma puro dono, pura iniziativa di Dio per venire ad abitare la vita
di ogni uomo, là dove si trova.
O mio Dio non ti devo cercare lontano! Sei venuto in me, sei in ogni uomo:
che io ti accolga, che io ti faccia posto e gusterò il tuo inestimabile
dono di pace!
L’incarnazione distingue l’esperienza cristiana da ogni altra esperienza
religiosa perché il nostro Dio è venuto al di qua del cielo, in quel mondo
che Egli ha creato, in quell’uomo che
“sacro”
Il Natale rende ogni uomo luogo
Questo fatto rende ogni uomo luogo della presenza di Dio: io
stesso e l’altro accanto a me, il mio amico e, addirittura, il mio nemico.
Ogni uomo è luogo sacro, abitato dalla Sua presenza, incontro con Lui.
Questo è il vero senso del Natale.
Dice papa Francesco:
“L’ideale cristiano inviterà sempre a superare il sospetto, la sfiducia
permanente, la paura di essere invasi, gli atteggiamenti difensivi che il
mondo attuale ci impone. Molti verso un comodo privato, o verso il circolo
ristretto dei più intimi, e rinunciano al realismo della dimensione sociale
del Vangelo. L’autentica fede nel Figlio di Dio fatto carne è inseparabile
dal dono sé, dall’appartenenza alla comunità, dal servizio, dalla
riconciliazione con la carne degli altri…. Oggi abbiamo di fronte la sfida
di rispondere cerchino di spegnerla con proposte alienanti o con un Gesù
Cristo senza carne e senza impegno con l’altro. Lì sta la vera guarigione,
dal momento che il modo di relazionarci con ci risana invece di farci
ammalare, è una fraternità mistica, contemplativa, che sa guardare alla
grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano, che
sa sopportare le molestie del vivere insieme aggrappandosi all’amore di
Dio, che sa aprire il cuore all’amore divino per cercare la felicità degli
altri come la cerca il loro Padre buono. ….tutti sandali davanti alla terra
sacra dell’altro”. (cfr Es 3,5)
La conseguenza pratica di questa certezza di fede è che questo Natale deve
portarci ad aver voglia di ascoltare l’altro, di incontrarlo per davvero,
di aiutarlo e, prima che è venuto e verrà, ora viene lì, nell’altro che
vive con me o che incontro. E se lì c’è il Signore, lì c’è anche gioia vera
e vita piena. Pregare il Signore nella Messa condivisa con i fratelli
cuore, ricevere i sacramenti, l’Eucarestia e il Perdono… tutto è dato
perché possiamo risanare le relazioni con gli altri!
Il Natale apre al dialogo con le esperienze religiose
Questo aspetto della nostra esperienza religiosa ci fa dire che non è vero
che tutte le religioni sono uguali! Cristo svela veramente Dio, lo rende
presente come puro dono di volta è reso prezioso e inviolabile dal Cristo
stesso. Ma, ugualmente, è anche il fondamento della nostra “apertura”
all’esperienza religiosa di altri.
Ancora il papa:
“La vera apertura implica il mantenersi fermi nelle proprie convinzioni più
profonde, con un’identità chiara e gioiosa, ma aperti a comprendere quelle
dell’altro e ognuno”.
Certo che il Padre di Gesù Cristo è il Dio vero, ma nessun cristiano può
avere la pretesa di esserne proprietario e il dialogo franco e leale con
ogni uomo ci fa presentire una rispetto alla comprensione che sempre ne
abbiamo… Un po’ come i Magi, le esperienze religiose presenti attorno a
noi, ci portano in dono una comprensione più ricca del Padre nostro che ci
salva in Cristo.
“A causa della violenza e del terrorismo si è diffuso un atteggiamento di
sospetto o addirittura di condanna delle religioni. In realtà, benché
nessuna religione sia immune dal fondamentalistiche o estremistiche in
individui o gruppi, bisogna guardare ai valori positivi che esse vivono e
che esse propongono, e che andare oltre”.
Oltre ogni pregiudizio e oltre ogni fastidio e fatica dell’altro, abita il
vero Buon Natale!
Da bimbi le “sorprese” ci appassionavano, perfino quelle, sempre un po’
deludenti, che si trovavano dentro le uova di pasqua! Chi è più giovane ama
le sorprese, le cerca, le desidera… Più passano gli anni più diamo alla
parola “sorpresa” un significato negativo: eventuali “sorprese” saranno
solo grane… riteniamo quasi impossibili le sorprese positive. Tra adulti si
dice spesso: “speriamo che oggi non ci siano sorprese!”.
Il tema della “sorpresa” è centrale nella pasqua cristiana perché quella
Pasqua di duemila anni fa ha portato la sorpresa più grande: la morte è
vinta, dalla morte si esce si va al Padre! Quella sublime sorpresa ha
ancora qualcosa da dire oggi? Storie di violenza e di guerra ci hanno
riempito gli occhi e il cuore nell’inverno appena trascorso. La poca
chiarezza sui valori fondamentali (penso soprattutto alla famiglia), una
litigiosità in continuo aumento, la “globalizzazione dell’indifferenza”
(come dice il papa) rendono tutti più chiusi, preoccupati, arrabbiati… non
c’è dubbio: abbiamo preso una strada sbagliata! Se apro il vangelo, scopro
una particolare sintonia tra il nostro tempo e gli amici di Gesù dopo la
morte del loro Maestro sulla croce del Calvario: la loro situazione è di
profonda delusione; cosa si poteva sperare ancora dopo quella croce?
Proprio in quella storia di tenebra è sorta la luce nuova, la sorpresa più
grande che la storia umana abbia mai incontrato: il sepolcro è vuoto, Gesù
si fa incontrare vivo, risorto. Tutto può ripartire… Dio Padre,
risuscitando il crocifisso ha mostrato la Sua logica, il Suo punto di
vista:
“Dio non si vergogna della bassezza dell’uomo, vi
entra dentro… Dio ama ciò che è perduto, ciò che non
è considerato, ciò che è emarginato, debole e affranto;
dove gli uomini dicono “perduto”, lì egli dice “salvato”;
dove gli uomini dicono “no”, lì egli dice “sì”.
Dove gli uomini distolgono con indifferenza o
altezzosamente il loro sguardo, lì egli posa il suo
sguardo pieno di amore ardente e incomparabile.
Dove nella nostra vita siamo finiti in una situazione
in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e
davanti a Dio, dove pensiamo che anche Dio dovrebbe
adesso vergognarsi di noi, dove ci sentiamo lontani
da Dio come mai nella vita, proprio lì Dio ci è vicino
come mai lo era stato prima.
Lì egli vuole irrompere nella nostra vita, affinché
comprendiamo il miracolo del suo amore, della sua
vicinanza e della sua grazia”.
(D. Bonhoeffer)
Da qui riparte la storia dei cristiani che hanno reagito con speranza al
male, sostenuti dalla vittoria del loro Signore. E’ una storia che ha steso
semi di amore vero, di dono, di impegno sincero, alle volte un po’ folle,
per la dignità e il bene di questo mondo. Non sono mancati tradimenti ed
egoismi, ma quella Resurrezione ha portato vita nuova in tutti quelli che
l’hanno accolta con cuore sincero e vi si sono affidati. Può succedere
ancora. Dice il papa:
“Fratelli e sorelle, non chiudiamoci alla novità che Dio
vuole portare nella nostra vita! Non chiudiamoci in noi
stessi, non perdiamo la fiducia, non rassegniamoci mai:
non ci sono situazioni che Dio non possa cambiare,
non c’è peccato che non possa perdonare se ci apriamo
a Lui… Accetta allora che Gesù Risorto entri nella tua
vita, accoglilo come amico, con fiducia: Lui è la vita!
Se fino ad ora sei stato lontano da Lui, fa’ un piccolo
passo: ti accoglierà a braccia aperte. Se sei indifferente,
accetta di rischiare: non sarai deluso. Se ti sembra
difficile seguirlo, non avere paura, affidati a Lui, stai
sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la pace che
cerchi e la forza per vivere come Lui vuole”.
Nelle nostre comunità cristiane vogliamo vivere la sorpresa della Pasqua.
Lo faremo cantando insieme l’alleluia per la vittoria sulla morte che Gesù
ha operato e alla quale ci affidiamo per riconoscere che ogni vita è in
cammino verso il paradiso di Dio.Lo faremo riconoscendo i peccati che ci
abitano e chiedendo il perdono perché, una volta perdonati, possiamo
portare a tutti la gioia di ricominciare.
Lo faremo rifiutando l’indifferenza verso la sofferenza degli altri e
continuando a condividere il tempo, gli affetti ed anche i beni con chi di
noi fa più fatica.
Lo faremo accogliendo dal vangelo la notizia che la fatica per costruire il
bene non è insensata, ma è il segno concreto che siamo uniti alla vittoria
di Cristo.
Buona Pasqua!
don Paolo
Simpatico questo papa, vero? Fa presa, piace, tutti lo citano… Chissà se
tutti quelli che lo ammirano ne tessono le lodi stanno veramente ascoltando
l’insegnamento di questo papa. Lo chiedo a noi cristiani, anche a me
prete…In che direzione va la Chiesa di papa Francesco? Sicuramente va
“fuori”, come dice sempre lui:
“Ogni cristiano e ogni comunità discernerà quale sia il cammino che il
Signore chiede, però tutti siamo invitati ad accettare questa chiamata:
uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le
periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo”. (E. G. N.20)
In questo anno pastorale, nelle comunità parrocchiali di Padulle e
Bonconvento, vorremmo prestare particolare attenzione al suo insegnamento
riguardante l’impegno sociale, o come dice lui, più chiaramente, l’impegno
per la costruzione di un mondo migliore. Il papa ne parla continuamente.
Per lui, impegno sociale e Vangelo non si possono mai separare:
“Nessuno può esigere da noi che releghiamo la religione alla segreta
intimità delle persone, senza alcuna influenza sulla vita sociale, senza
preoccuparci per la salute delle istituzioni della società civile, senza
esprimersi sugli avvenimenti che interessano i cittadini… Una fede
autentica – che non è mai comoda e individualista – implica sempre un
profondo desiderio di cambiare il mondo, di lasciare qualcosa di migliore
dopo il nostro passaggio sulla terra. Amiamo questo magnifico pianeta dove
Dio ci ha posto… La terra è la nostra casa comune e tutti siamo fratelli.
Sebbene il giusto ordine della società e dello Stato sia compito principale
della politica, la Chiesa non può né deve rimanere ai margini della lotta
per la giustizia. Tutti i cristiani, anche i Pastori, sono chiamati a
preoccuparsi della costruzione di un mondo migliore (n. 183)
La premessa essenziale del papa è la rinuncia ad una fede comoda ed
individualista. Per Gesù comodità ed individualismo (cioè, in fin dei
conti, il primato assoluto del nostro “mi fa star bene”!) non portano alla
gioia del Vangelo. E’ un’illusione! Comodità ed individualismo generano
piuttosto la paura di essere “scartati”: se perdo la mia comodità, se
qualcosa non va nel verso giusto, in una società individualista sono
condannato ad essere escluso: “Purtroppo nella nostra epoca, così ricca di
tante conquiste e speranze, non mancano poteri e forze che finiscono per
produrre una “cultura dello scarto”; e questa tende a divenire mentalità
comune.” Qual’è l’alternativa? E’ una società dove c’è posto per tutti,
senza scarto:
“Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti di Dio
per la liberazione e la promozione dei poveri, in modo che essi possano
integrarsi pienamente nella società; questo suppone che siamo docili e
attenti ad ascoltare il grido del povero e soccorrerlo.” (n. 187)
Si inizia da un ascolto docile (cioè vero, che non parte da ideologie
preconcette) ed attento. Questo fa evitare i giudizi trancianti e pone in
ricerca di possibili vie, forse mai risolutive, ma capaci di invertire il
cammino.Ma per il papa, ascoltare significa anche “fare”. Egli propone un
recupero del significato profondo della solidarietà:
“Siamo invitati a compiere i gesti più semplici e quotidiani di solidarietà
di fronte alle miserie molto concrete che incontriamo. La parola
“solidarietà” si è un po’ logorata e a volte la si interpreta male, ma
indica molto di più di qualche atto sporadico di generosità. Richiede di
creare una nuova mentalità che pensi in termini di comunità, di priorità
della vita di tutti rispetto all’appropriazione dei beni da parte di
alcuni”.(n. 188)
In questo cammino il papa non ha paura di chiedere un ripensamento del
significato della proprietà privata:
“Il possesso privato dei beni si giustifica per custodirli e accrescerli in
modo che servano meglio al bene comune, per cui la solidarietà si deve
vivere come la decisione di restituire al povero quello che gli
corrisponde”. (n. 189)
Lo spazio di questo articolo non permette ulteriori approfondimenti. Mi
auguro due cose: che la nostra comunità, in questo anno, si dedichi
seriamente, nella preghiera e nell’azione, alla costruzione di un mondo
migliore. che la grandezza della sfida non scoraggi nessuno: meglio un solo
piccolo passo nella via giusta, che una corsa, ma sulla via sbagliata.
Buon cammino!
don Paolo