lo spazio conteso - Comune di Bibbiano
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lo spazio conteso - Comune di Bibbiano
Mostra di linguaggi d'arte: LO SPAZIO CONTESO evento collaterale al "DOC IN TOUR documentari in emilia romagna 2010" dall'15 maggio al 1 giugno 2010 Gli artisti: Alessandro Costantino, Rewik Grossi, Giulia Maglionico, Luca Galli, Shikanù. Lo spazio conteso: spazio che l'artista cerca di conquistare e di ricreare per aprire una nuova visione sul mondo e le cose. Spazio, sia come modo di intervenire con molteplici mezzi nell'area espositiva, modificandola così nelle sue strutture ordinarie, sia nei medium stessi dell'espressione. All'nterno di questo spazio linguaggi differenti ma appartenenti tutti a quel fare umano che è l'arte, volta tra le tante sue funzioni a ricordarci le pluralità dei linguaggi e delle visioni e come queste ultime possano trovare un ambito comune di dialogo e confronto. Tale aspetto è ancor più evidenziato con la proiezione dei film presentati che documentano ed esplorano la vita e l'arte di artisti molto lontani fra loro sia nel tempo che nelle modalità espressive come Demetrio Stratos, Antonio Ligabue e Ferdinando Scianna. Lo spazio conteso è quindi un ambiente in cui tante arti e modalità di fare arte si ritrovano assieme nello stesso tempo e al centro della scena. GLI ARTISTI Alessandro Costantino artista eclettico, fa delle tecniche miste il mezzo per la rappresentazione della sua realtà. Considera le arti di strada come le forme espressive più rappresentative dell'epoca in cui viviamo. Pittore oltre che musicista nelle sue opere si sente la forte corrispondenza con il suo mondo musicale, la volontà di voler trasmettere coi colori determinate note e forme ritmiche. Ritiene che un determinato modo di concepire l'arte permetta che ogni luogo espositivo diventi uno spazio conteso così come condiviso e questo perché le radici di queste forme espressive sono da scoprire dentro i garage più che nei circoli elitari, in mezzo alla strada piuttosto che nei locali alla moda. Considera lo spazio conteso come uno spazio da condividere con chi come lui pensa che l'artista per essere tale abbia bisogno di qualcuno con cui discutere e confrontarsi. "Siamo solo amici fraterni in gruppi di due o tre..." Un angelo brizzolato: tecnica: mista su polistirolo, dimensioni: 65 x 60, anno 2010 Rewik Grossi si diploma nel 2005 all'accademia di belle arti di Bologna nel corso di scenografia con il massimo dei voti. Considera la pittura come un work in progress, come campo di ricerca sia del fare arte sia come strumento di indagine dell'esistenza. Da qui la sua tendenza alla continua sperimentazione dei mezzi e dei metodi di applicazione. Abbandonata da tempo la raffigurazione si è rivolto sempre più ad esplorare un fare pittura legato a matrici astrattoconcrete ed informali nelle quali la materia presentandosi nella sua nudità svela a chi la osserva l'interiorità delle cose e la loro stutturazione tanto variegata quanto imprevedibile. Considera lo spazio della tela come un'arena in cui si manifesta un evento, come frammento di quell'universo di sollecitazioni, sensazioni sensoriali, emozioni che plasmano e coinvolgono l'individuo nel suo rapportarsi con il magma del <<reale>>. L'opera si fa manifestazione concreta dell'esistenza interiore dell'uomo sensibile capace di ascoltare sé stesso in rapporto con il mondo che lo accoglie. La concretezza della materia-colore è applicata senza il filtro del pensiero razionale ma con i gesti sinergetici del corpo, inteso come il vero catalizzatore e strumento da cui far scaturire nuove traiettorie di riflessione Immissione: tecnica: acrilici e stucchi su tela. e conoscenza. Dimensioni: 91 x 82, anno 2009 Giulia Maglionico nasce a Firenze, nel 1977. Nel 1978 la sua famiglia si trasferisce a Reggio Emilia, dove studia e lavora. Nel 2003 si laurea presso l'Università di Parma in lettere moderne con il massimo dei voti. Lavora nell'ambito della documentazione del patrimonio storico artistico insieme al padre, architetto. Nel 2006 inizia a dipingere, ma la sua diventa più che una passione e dall'ottobre del 2008 inizia la sua attività di pittrice, con mostre personali e collettive. Nelle sue opere il dinamismo grafico, evocativo e inquietante, trova respiro nelle larghe e piatte campiture cromatiche, generalmente caratterizzate da toni freddi, accesi improvvisamente con guizzi di colori vivissimi, da esaltare in tal modo i contrasti dissonanti. Le grandi dimensioni evidenziano l'impatto scenografico della commistione dei generi, al confine tra la grafica e la pittura. Luna di sabbia (particolare): tecnica: mista su forex, dimensioni: 140x110cm, anno 2009 Luca Galli, 30 anni, laureato in antropologia culturale con lode, è da sempre affascinato dall'universo fantascientifico in tutte le sue forme ed espressioni. Si è da qualche anno avvicinato alla narrativa cyberpunk che lo ha spinto a voler raccontare anche traverso la narrazione in prosa i lati più oscuri della realtà contemporanea. Considera la fantascienza come un linguaggio artistico in grado di accelerare lo sguardo su alcuni degli elementi che governano la contemporaneità e l'essere umano nel suo senso più esistenziale (come il concetto di umanità nel suo intreccio con i media e la digitalizzazione della memoria e delle emozioni), sottolineandone insieme la complessità ramificata e l'impossibilità assoluta di sintesi. Realizza le proprie opere in digitale con l'ausilio della macchina. Questo fattore entra a far parte della poetica e del discorso artistico, e cioè il difficile rapporto tra la manualità concreta della mano e la proiezione violenta ed impalpabile della luce e dei pixel. Tre i progetti presentati: The Time Machine che stabilisce un ponte tra vari linguaggi e strumenti del potere odierno, concatenati a dare l'immagine di un domani costellato dai medesimi problemi dell'oggi; Punch: tecnica: stampa digitale, il Carnevale che amplifica l'emotività della visione, proponendo con i suoi scatti fotografici la caoticità e la dimensioni: 50 x 50, anno 2010 drammaticità della nostra interiorità; Punch/Smash/Crash con linee pulite e colori piatti vuole riflettere sul connubio possibile tra grafica pura e significato veicolato, in una riflessione sulla natura stessa dell'arte digitale. Pittrice, curatrice d’arte ex gallerista, Shikanù si autodefinisce artista indipendente in quanto non ama uniformare il proprio stile ai dictat del momento. Detesta le competizioni a premi ritenendole fumo negli occhi per chi dall’arte cerca solo occasioni di investimenti e non mezzi per vivere delle emozioni. E' un'artista alla continua ricerca dei coni d’ombra dell’esistenza. Nelle sue tele nasce la dimensione tra la veglia e il sogno, dove l’animo si mette completamente a nudo, ma senza mai abbandonare quella dignità tipica dell’essere umano. Esprime, anche con le poesie che accosta ai dipinti, ciò che potrebbe essere ma non è, dando vita ad una sorta di utopia Blochiana che tende verso un futuro, si spera migliore. Scrive di lei Alberto Bevilacqua: <<Cara Shikanu' ti definisci un'artista che non segue nessun ismo, tuttavia un ismo io mi permetterei di abbinartelo "Entusiasmo">>. Fuori ancora una volta!: olio su tela dimensioni :50x70, anno 1999. Inaugurazione mostra: Sabato 15 maggio 2010 ore 18.00 - Apertura: orari cinema-teatro per informazioni: 0522 882769 - www.metropolisbibbiano.it Cinema Teatro Metropolis via Gramsci 4 Bibbiano (RE) DOC INTOUR DOCUMENTARI IN EMILIA ROMAGNA EDIZIONE 2010 FERDINANDO SCIANNA 11 MAGGIO Regia: Giampiero D’Angeli e Alice Maxia Anno di produzione: 2009 Durata: 54' Tipologia: documentario Genere: arte/biografico Paese: Italia Produzione: Giart – Visioni d'arte, Bologna Ferdinando Scianna scava nella camera oscura della memoria e ritorna in Sicilia, dove incontra e fotografa dopo vent’anni la sua musa, la top model Marpessa. La fotografia come modo di specchiarsi nel mondo, di sentire e di pensare la vita. LA VOCE STRATOS 18 MAGGIO Regia: Luciano D'Onofrio, Monica Affatato Anno di produzione: 2009 Durata: 110' Tipologia: documentario Genere: biografico/musicale Paese: Italia Produzione: Route 1 Formato di ripresa: HD-DV Cam Pro Post Produzione: HD Studio di Alessandra Finarino Formato di proiezione: HD, colore Ufficio Stampa: Adfarmandchicas A più di 25 anni dalla sua morte la voce di Stratos continua a suscitare entusiasmi ed emozioni. Il corpus del suo lavoro mostra un’eterogeneità unica, estendendosi dai territori della musica commerciale a quelli del rock, del jazz, della musica contemporanea e dell’avanguardia più radicale, sempre a livelli insuperati. Per estensione ed intensità il carattere del suo lavoro assume l’inafferrabilità del mito, mito che egli realmente è stato per quegli anni, dei quali la sua voce rappresentava al massimo grado la volontà di cambiamento, di creazione del nuovo e di distruzione del dogma. POESIA CHE MI GUARDI 25 MAGGIO Regia: Marina Spada Anno di produzione: 2009 Durata: 50' Tipologia: documentario Genere: biografico/docufiction/drammatico Paese: Italia Produzione: Miro Film Formato di ripresa: Mini DV 1 GIUGNO Partendo dalla figura di Antonia Pozzi, una poetessa originale e appassionata del Novecento Italiano, morta suicida a soli 26 anni nel 1938, Poesia che mi guardi vuole riflettere sul ruolo dell’artista e del poeta nella società di allora e di oggi. ANTONIO LIGABUE: FICTION E REALTÀ Regia: Salvatore Nocita Anno di produzione: 2009 Durata: 68' Tipologia: documentario Genere: arte/biografico Paese: Italia Produzione: Officina della Comunicazione, Rai Trade, Archivio Antonio Ligabue Parma La struttura linguistica del film attinge materiale comunicativo ed espressivo da diversi livelli di rappresentazione. Un narratore d’eccezione, Flavio Bucci (già Ligabue nell’omonima fiction Rai, diretta sempre da Salvatore Nocita del 1980) ci conduce attraverso i luoghi abitati dal pittore mettendoci in contatto con temi, frammenti della vita di Ligabue e ricordi. In uno sdoppiamento Bucci è talvolta un narratore oggettivo, talvolta un protagonista che si fonde con il suo ricordo e la sua esperienza di aver incarnato il personaggio Ligabue. Bucci non si linita a “lanciare” le interviste dei personaggi che approfondiscono alcuni temi relativi all’uomo e al pittore Ligabue (temi collegati al suo valore artistico, alla sua malattia mentale, alla sua vita) ma si mette in dialogo anche con il suo doppio nella fiction e con l’immagine vera di Ligabue. INIZIO PROIEZIONI ORE 21.30 CINEMA METROPOLIS www.metropolisbibbiano.it