il papà del panino gourmet
Transcript
il papà del panino gourmet
ANDREA GRAZIANO il papà del panino gourmet Mentre in Sicilia è sempre più difficile viaggiare tra Catania e Palermo, tra ponti crollati e treni tutt’altro che veloci, l’inventore di FUD decide di raddoppiare le sue burgherie con lo spirito di chi lavora tanto ma si diverte ancora di più. E qui ci racconta com’è diventato un imprenditore della gastronomia, da quando aveva 7 anni e diceva ai suoi genitori di voler fare il pizzaiolo... Di Concetta Bonini Foto Francesco Lucifora 94 frequentare i ristoranti, a conoscere tanti chef, clienti - che lo considero ancora inimitabile. al punto che nel frattempo ho deciso di aprire Nessuno è riuscito a ricreare l’esperienza di un blog, CaponataWeb, per raccontare le mie Fud, al massimo a copiarne un aspetto. Poi cene e organizzare eventi dedicati al cibo. Col è la gente stessa a capire la differenza e a tempo, e dopo tanta reagire, così ogni volta che fatica, Il Sale è diventato qualcuno ci copia i nostri conosciutissimo e affezionati aumentano. ... la mia idea frequentatissimo e a quel punto, per far fronte Tra le tue scelte più è sempre stata all’esigenza della gente caratterizzanti c’è quella quella di giocare che aspettava, abbiamo del “fuddese”, la lingua di sul cibo senza aperto Fud: pensavamo Fud in cui - sin dal nome a un piccolo spazio per banalizzarlo e - tutte le parole inglesi accogliere i nostri clienti vengono scritte così come pensare che il cibo più affezionati, ma vengono pronunciate... di alta qualità deve sin da subito abbiamo com’è nata? essere per tutti e capito che era qualcosa Perché la mia idea è di più di un gioco. sempre stata quella di non solo per pochi Sin dai primi giorni di giocare sul cibo senza apertura, due anni fa banalizzarlo e pensare che ormai, è diventato un il cibo di alta qualità deve fenomeno che non si è essere per tutti e non solo più fermato”. per pochi. Un fenomeno, appunto, seguito da clienti di ogni fascia d’età per gusto o per curiosità e inseguito da altri imprenditori con proposte di franchising o, molto più banalmente, con il tentativo di copiarlo... Ma la cosa non mi infastidisce, anzi mi fa capire che abbiamo fatto bene. Del resto dietro Fud c’è una progettazione così impegnativa - da tutti i punti di vista, dai prodotti alle ricette, dal design al linguaggio fino al modo in cui ci rapportiamo ai nostri Certo, coniugare la qualità con le quantità che questo posto deve sostenere ogni giorno non dev’essere facile... Ma cominciamo dai prodotti, puntando su persone pazze come noi che hanno dedicato tutta la vita a fare magari un solo prodotto, ma perfetto. Adesso tutti loro si sono dovuti organizzare per star dietro i nostri numeri, aumentando la produzione: è successo a Catania e ora ci aspettiamo che succeda anche a Palermo. freetimesicilia 48 freetimesicilia 48 Q uand’era piccolo si divertiva a prepararsi da solo uova pazzesche e quando i suoi genitori avevano ospiti a cena lui si metteva in cucina e preparava la pizza. “I bambini dicono di voler fare il dottore o l’astronauta, io dicevo di voler fare il pizzaiolo e i miei genitori, che avevano una galleria d’arte, non erano molto contenti...”: trent’anni dopo, quella galleria oggi è “Il Sale Art Cafè” e a partire da qui Andrea Graziano è riuscito a fare di via Santa Filomena il corridoio più vivo di Catania, aprendo due anni fa anche FUD, la burgheria gourmet che ora sta per raddoppiare a Palermo con la promessa di cinquanta assunzioni a tempo indeterminato sin dal primo giorno. “Anche se poi ho studiato altro, non ho mai smesso di cucinare”, racconta Andrea: “Sin da ragazzo sono andato a vivere da solo e cominciato a cucinare a casa mia, ma anche per situazioni esterne, dal compleanno alla laurea. Poi ho deciso di andare all’estero per fare qualche esperienza. Sono tornato in Italia con l’idea di trasformare la galleria d’arte in ristorante ed è cominciata questa avventura in mezzo a mille difficoltà, perché volevo fare una cucina diversa, che qui ancora non si vedeva e non si apprezzava. Così da cuoco sono diventato imprenditore, continuando a studiare per cercare sempre la formula giusta: ho fatto corsi di qualsiasi cosa, da sommelier a barman, assaggiatore di formaggi e di carne. Poi ho cominciato a girare per l’Italia, a 95 freetimesicilia 48 Network e felicità dei lavoratori. Ma non ti è mai capitato che i vostri clienti abbiano pensato a tutto questo come a una cosa costruita? La gente si sorprende che chi lavora con me lo faccia col sorriso sulle labbra e a volte qualcuno fa strane domande. Ma le cose sono sempre più semplici di quello che sembrano. E sulla mia squadra, la squadra dei FudPipol, io lavoro ogni giorno. Qui tra dipendenti, stagisti e apprendisti arrivano a lavorare fino a cento persone. Tra di loro abbiamo voluto che ci fossero anche persone arrivate attraverso 96 progetti di recupero sociale: rifugiati politici, disagiati, ex detenuti, che qui hanno trovato una possibilità di recupero e riscatto. L’idea vincente è la sana visione di una famiglia che si moltiplica attraverso la crescita non solo professionale, ma anche personale, di tutti coloro che entrano a farne parte. Con i miei ragazzi facciamo un sacco di cose, a cominciare dalla formazione: facciamo corsi di lingue, di comunicazione e social network, naturalmente corsi sul cibo, sul vino e i prodotti del territorio, visitiamo le aziende dei nostri fornitori. E da qualche tempo ci alleniamo anche insieme, la mattina, con un personal trainer, perché anche il corpo è importante per essere lucidi e attivi. E a Palermo credi davvero, come hai annunciato, di assumerne altri 50? Anche questo annuncio non potrebbe essere preso solo come una trovata pubblicitaria La nostra esperienza catanese ci ha già dimostrato che puntando tutto sul food and wine, sulle eccellenze enogastronomiche che la Sicilia ha, sulle potenzialità dello sviluppo turistico e facendo sistema, si può davvero iniziare a cambiare e a dare ai giovani siciliani l’opportunità di mettere intelligenza, talento e passione a disposizione della loro terra. Insomma, si direbbe che tu sia un ottimista nato... Sono semplicemente concreto. Non strumentalizziamo temi come il lavoro solo perché va di moda, anzi spesso ci teniamo un passo indietro: ci siamo chiesti più volte se dichiarare o meno che avremmo fatto queste assunzioni, ma poi ci siamo detti che è semplicemente la verità, che li assumeremo e faremo formazione. Io credo davvero tantissimo in quello che facciamo: non mi interessa nemmeno quanti coperti faremo a Palermo, ma che lo faremo bene. Non temi che una formula come quella della burgheria gourmet in questo momento vada molto di moda, ma che possa anche passare di moda? Penso che le cose buone non passino di moda. Molti dicono che Fud è così frequentato solo perché va di moda, ma sono passati ormai quasi tre anni e siamo ancora qui. Non so quanta consapevolezza reale ci sia nel consumatore rispetto alla qualità dei prodotti, a ciò che fa la bassa o l’alta cucina, ma credo che le cose veramente buone e concrete in un modo o nell’altro si riconoscano. Anche il tuo istinto a comunicare è costante. Cosa metteresti ora sotto uno dei tuoi hashtag, #unavoltadaFud? Quali sono le cose più curiose che ti sono successe qui? Bè, quando hai a che fare con centinaia di persone tutti i giorni ne vedi davvero di tutti i colori. Poi io do sempre più attenzione alle recensioni negative che a quelle positive, ma mi accorgo che la gente spesso inventa situazioni paradossali e i motivi più disparati per criticare, dal fatto che abbiamo delle gente di colore che lavora al fatto che il locale è troppo piccolo, dal fatto che abbiamo i tavoli sociali al fatto che non trovano la Coca Cola... Hai anticipato che vuoi aprire anche un altro locale in via Santa Filomena: questa strada, negli anni, ha davvero cambiato volto... Questo locale sarà una cosa nuova, una divagazione di Fud, con un’offerta gastronomica di cose divertenti che qui abbiamo sempre pensato e mai realizzato. È vero, quando nacque Il Sale via Santa Filomena era una stradina buia, c’erano solo una pizzeria e un messicano. Poi, tra Il Sale e Fud è esplosa con l’apertura di molti altri locali che insieme a noi la rendono viva. Ci dicevi del tuo blog, nato per la voglia di raccontare le tue cene. Ma qual è il tuo rapporto col cibo da “mangiatore”? Avevo collezionato un sacco di foto, sono un curioso del cibo e posso arrivare a fare ogni giorno tre pranzi e tre cene, soprattutto se sono fuori e mangio in posti diversi. Nasce tutto dalla mia fame atavica. E poi dalla voglia di imparare, di prendere spunti, di capire cosa si muove in queste realtà. Mi piace stare a tavola e anche un po’ dietro i fornelli... Ma dietro i fornelli hai ancora il tempo di starci? Non molto, ma mi piace sempre cucinare per i miei due bimbi, tanto più che il piccolo sembra voler seguire questa mia passione. Ogni tanto facciamo la pizza insieme, ogni tanto preparo per loro e per mia moglie il mio sautè ai frutti di mare. E cosa ci bevi sopra, dato che fai anche il sommelier? Amo molto i vini francesi, ma aprirei anche un buon Etna bianco. Il tuo panino preferito fuori da Fud, o quanto meno il tuo prodotto da streetfood? Non ho ancora trovato altrove un panino gourmet che mi piaccia abbastanza. Mi piace invece moltissimo il taco del Mercato di Milano. E restando in Sicilia? Polpette di cavallo e panelle, senza dubbio. Il tuo panino preferito, dal menu di Fud? L’Eggburger, con le uova. La pizza? Marinara con aglio e pomodoro. Insomma, dato che tutto è cominciato proprio dalla pizza, adesso puoi dire che hai realizzato i tuoi sogni di bambino? Posso dire che lo sto realizzando. Che lavoro tantissimo, ma mi diverto tantissimo e credo che questo valga più della realizzazione di qualsiasi sogno. freetimesicilia 48 Con i miei ragazzi facciamo un sacco di cose, a cominciare dalla formazione: facciamo corsi di lingue, di comunicazione e social network, naturalmente corsi sul cibo, sul vino e i prodotti del territorio, visitiamo le aziende dei nostri fornitori. E da qualche tempo ci alleniamo anche insieme, la mattina, con un personal trainer, perché anche il corpo è importante per essere lucidi e attivi 97