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Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Liceo Artistico Dosso Dossi Ferrara Mi chiamo Jas Gawronski, vorrei fare il giornalista, ma non so come e dove dare il primo colpo di manovella “A cena del Papa e altre storie”, Jas Gawronski Progetto nato dalle riflessioni sul libro vincitore Premio Estense 2015 A cena dal Papa e altre storie Jas Gawronski Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Grafica Christopher Agbanlog Malapit Sara Alberani Badi Assaf Andrea Barboni Aurora Benea Letizia Bosi Giulia Cavalieri Celine Errani Caterina Facchini Thomas Federici Daniele Fugarese Iulia Elena Ghita Elisa Gullino Greta Lugli Alina Mihaela Lungu Virginia Manarini Filippo Marani Davide Mengoli Giulia Montanari Federico Pasquali Nicola Pederzoli Filippo Perelli Sunny Pinna Luca Stegani Angelica Talarico Testo presentazione al progetto Greta Lugli Alina Lungu Mihaela Davide Mengoli Copertina Angelica Talarico Filippo Marani Direzione Progetto Ita Azzi Cinzia Calzolari Marisa Castagnetti Federica Zabarri Coordinamento Grafico Filippo Marani Coordinamento Progetto Aurora Benea Thomas Federici Liceo Artistico Dosso Dossi Ferrara SOMMARIO 11 Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo Preambolo 57 Articolo 12 La vita degli altri 105 Articolo 24 Charlie Chaplin Celine Errani Luca Stegani 13 Articolo 1 Rosa Parks 61 Articolo 13 Lo spazio Schengen 109 Articolo 25 Welfare Filippo Marani Cristopher Agbanlog Malapit Elisa Gullino 17 Articolo 2 Martin Luther King 65 Articolo 14 Lampedusa 113 Articolo 26 Malala Yousafzai Thomas Federici Daniele Fugarese Giulia Montanari 21 Articolo 3 Aung San Suu Kyi 69 Articolo 15 We are citiziens 117 Articolo 27 Einstein Hardy & Dalì Davide Mengoli Federico Pasquali Alina Mihaela Lungu 25 Articolo 4 Nelson Mandela pt. 1 73 Articolo 16 Indovina chi viene a cena Stanley Kramer,1967 121 Articolo 28 Imagine Jhonn Lennon,1971 Caterina Facchini 29 Articolo 5 Desaparecidos Sara Alberani 33 Articolo 6 Nelson Mandela pt.2 Aurora Benea 37 Articolo 7 Il buio oltre la siepe Harper Lee Badi Assaf 41 Articolo 8 Corte di Giustizia dell’Unione Europea Christopher Agbanlog Malapit Virginia Manarini Iulia Elena Ghita, Angelica Talarico 77 Articolo 17 Land grabbing Nicola Pederzoli 81 Articolo 18 Papa Giovanni XXIII Letizia Bosi 125 Articolo 29 Non uno di meno Zhang Yimou, 1999 Cristopher Agbanlog Malapit, Giulia Montanari 129 Articolo 30 Noi Caterina Facchini 85 Articolo 19 Anna Stepanovna Politkovskaja Giulia Cavalieri 133 Articolo 31 Il Manifesto dell’acqua Lisbona, 1998 Celine Errani, Davide Mengoli 89 Articolo 20 Amnesty International Greta Lugli 45 Articolo 9 Sacco e Vanzetti Filippo Perelli 93 Articolo 21 Le Suffragette Andrea Barboni 49 Articolo 10 La legge è uguale per tutti Badi Assaf 97 Articolo 22 Guerre civili Sunny Pinna 53 Articolo 11 Detenuto in attesa di giudizio Nanni Loy, 1971 101 Articolo 23 Il lavoro minorile Sara Alberani, Filippo Perelli Thomas Federici, Filippo Marani 5 Il segreto per andare avanti è iniziare Mark Twain Immagine di Sebastiãno Salgrado “Il sale della Terra”, Wim Wenders 2014 «Sapere Aude! Abbi il coraggio di servirti del tuo intelletto!». L’affermazione di Immanuel Kant, filosofo tedesco del Settecento, è stato uno stimolo alla riflessione, ravvisando in essa un nuovo atteggiamento, mentale e psicologico che noi studenti della classe 4^D del Liceo Artistico Dosso Dossi abbiamo pienamente condiviso ed assunto come punto di partenza per il nostro lavoro . Ormai quasi tutti maggiorenni e quindi quasi cittadini a pieno titolo ci è sembrato fondamentale conoscere quali diritti e doveri comporta far parte della cittadinanza e di un mondo in continuo mutamento che ha bisogno di punti fissi. Come Jas Gawronski, che ha raccolto nella sua opera “A cena dal papa e altre storie” le interviste di alcuni dei grandi personaggi che hanno segnato gli anni ‘90, noi “abbiamo intervistato” e ragionato sugli articoli della DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI, un documento di fondamentale importanza, redatto nel 1945 dalle Nazioni Unite al fine di evitare le tragedie delle guerre mondiali. Esempio fondamentale e “antenata” di quella del ’45 è la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino redatta nel 1789 durante la Rivoluzione Francese. Dopo il difficile compito di spartizione dei 30 articoli che costituiscono il nucleo di partenza del nostro progetto, dovevamo “ringiovanire” la Dichiarazione, benché il contenuto degli articoli sia ancora attuale. Sicuramente le immagini che ci circondano, condizionano la nostra vita e noi in quanto artisti e consumatori, ci intendiamo abbastanza di fotografie, disegni e icone. Da qui nasce la volontà di sintetizzare per mezzo di un pittogramma (in senso più generico, disegno o simbolo stilizzato in uno o più colori, caratterizzato da semplicità, riconoscibilità, immediatezza, convenzionalmente assunto come segnale) che all’apparenza potrebbe risultare banale ma che 7 “A lui importa davvero della gente. La gente è il sale della Terra...” “Il sale della Terra”, Wim Wenders 2014 in realtà ci ha fatto conoscere a fondo il vero significato degli articoli. Così, come i segnali stradali, i nostri pittogrammi vi guideranno nella lettura. Ad alcuni articoli abbiamo associato un personaggio storico che ha difeso, salvaguardato e divulgato i valori enunciati. Ad altri sono stati collegati film o avvenimenti riconducibili al tema trattato dal relativo articolo. Tuttavia, secondo noi mancava qualcosa. Se la Dichiarazione è stata fatta per difendere la vita, perché l’acqua viene messa in secondo piano? Senza di essa l’uomo non può vivere. È un bene inestimabile che deve essere usato in maniera intelligente, senza sprechi inutili e difeso. Nel luglio 2010 l’ONU dichiarò per la prima volta nella storia il diritto, non vincolante, all’acqua. Esso raccomanda (ma non obbliga) gli Stati ad attuare iniziative per garantire a tutti un’acqua potabile di qualità e accessibile a prezzi economici. La nostra volontà sarebbe invece quella di rendere queste iniziative assolutamente obbligatorie e vincolanti in ogni parte del mondo. Drammatica è la vicenda di Berta Caceres, attivista ambientale, che aveva guidato la comunità di Rio Blanco nella lotta contro la realizzazione del complesso idroelettrico previsto sul Rio Gualcarque, nell’Honduras Nord-occidentale. Un fiume sacro che costituisce una fondamentale risorsa idrica per circa 600 famiglie che vivono nella foresta pluviale. L’impianto era stato approvato senza il consenso della comunità indigena. La donna è stata assassinata il 3 marzo scorso. Nel 2015 la Caceres aveva vinto il Goldman Prize, sorta di Nobel per l’Ambiente. È stato quindi necessario, per noi, aggiungere un 31esimo articolo, per difendere l’elemento fondamentale della vita che scarseggia sempre più. 9 DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO. Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato e proclamato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Dopo questa deliberazione, l’Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di diffondere ampiamente questa Dichiarazione e di pubblicarne e distribuirne il testo nelle cinque lingue ufficiali dell’Organizzazione internazionale e anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. UNIVERSAL DECLARATION OF HUMAN RIGHTS. The Universal Declaration of Human Rights is a milestone document in the history of human rights. Drafted by representatives with different legal and cultural backgrounds from all regions of the world, the Declaration was proclaimed by the United Nations General Assembly in Paris on 10 December 1948 General Assembly resolution 217 A as a common standard of achievements for all peoples and all nations. It sets out, for the first time, fundamental human rights to be universally protected. Whereas recognition of the inherent dignity and life in larger freedom. Whereas Member States have of the equal and inalienable rights of all members pledged themselves to achieve, in co-operation with of the human family is the foundation the United Nations, the promotion of universal respect of freedom, justice and peace in the world. for and observance of human rights and fundamental Whereas disregard and contempt for human freedoms. Whereas a common understanding of these rights have resulted in barbarous acts which rights and freedoms is of the greatest importance for have outraged the conscience of mankind, and the full realization of this pledge. the advent of a world in which human beings Now, therefore, The General Assembly proclaims shall enjoy freedom of speech and belief and this Universal Declaration of Human Rights as a freedom from fear and want has been proclaimed common standard of achievement for all peoples and as the highest aspiration of the common people. all nations, to the end that every individual and every Whereas it is essential, if man is not to be organ of society, keeping this Declaration constantly compelled to have recourse, as a last resort, to in mind, shall strive by teaching and education to rebellion against tyranny and oppression, that promote respect for these rights and freedoms and human rights should be protected by the rule by progressive measures, national and international, of law. Whereas it is essential to promote the to secure their universal and effective recognition development of friendly relations between and observance, both among the peoples of Member nations. Whereas the peoples of the United States themselves and among the peoples of Nations have in the Charter reaffirmed their faith territories under their jurisdiction. in fundamental human rights, in the dignity and worth of the human person and in the equal rights of men and women and have determined to promote social progress and better standards of Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo. Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione. Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni. Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà. Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni; l’Assemblea Generale proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione. 11 1 ARTICOLO 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. All human beings are born free and equal in dignity and rights. They are endowed with reason and conscience and should act towards one another in a spirit of brotherhood. 13 Rosa Parks Un a vi ta p e r l a l i b er t à . Attivista statunitense figura-simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus ad un bianco, dando così origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery. “Rimase seduta in nome dei soprusi accumulati giorno dopo giorno e della sconfinata aspirazione delle generazioni future” Martin Luther King Rosa Parks nasce in Alabama uno degli stati negli anni ‘50 dove era più difficile vivere per le persone di colore, e diviene la madrina dei movimenti per i diritti civili. Nel 1932 sposa Raymond Parks, attivo nel movimento dei diritti civili, passando buona parte del- la sua vita a lavorare come sarta in un grande magazzino nella città dove risiede, Montgomery, A partire dal 1943, Rosa aderisce al Movimento per i diritti civili statunitensi e diventa segretaria della sezione di Montgomery (NAACP). A metà del 1955 inizia a frequentare un centro educativo per i diritti dei lavoratori e l’uguaglianza razziale, la Highlander Folk School. In questo periodo Martin Luther King lottava per far valere i diritti dei neri, che venivano ancora una volta oppressi dai bianchi. Il 1º dicembre del 1955, a Montgomery, Rosa sta tornando a casa in autobus dal suo lavoro di sarta. Nella vettura, non trovando altri posti liberi, occupa il primo posto dietro alla fila riservata ai soli bianchi, nel settore dei posti comuni. Dopo tre fermate, l’autista le chiede di alzarsi e spostarsi in fondo all’automez- zo per cedere il posto ad un passeggero bianco salito dopo di lei. Rosa, mantenendo un atteggiamento calmo, sommesso e dignitoso, rifiuta di muoversi e di lasciare il suo posto. Il conducente ferma così il veicolo e chiama due agenti di polizia per risolvere la questione: Quella notte, cinquanta leader della comunità afroamericana, guidati da un pastore protestante, Martin Luther King, si riuniscono per decidere le azioni da intraprendere per reagire all’accaduto. Il giorno successivo incomincia il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery. Dozzine di pullman rimangono fermi per mesi finché non viene rimossa la legge che legalizza la seg regazione. Questi eventi danno inizio a numerose altre proteste in molte parti del paese. te Suprema degli Stati Uniti d’America, che decreta, all’unanimità, incostituzionale la segregazione sui pullman pubblici dell’Alabama. Nel 1956 il caso della signora Parks arriva alla Cor- Rosa Parks viene arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine che obbligano i neri a cedere il proprio posto ai bianchi nel settore comune. Da allora è conosciuta come The Mother of the Civil Rights Movement 2 ARTICOLO 2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità. Everyone is entitled to all the rights and freedoms set forth in this Declaration, without distinction of any kind, such as race, colour, sex, language, religion, political or other opinion, national or social origin, property, birth or other status. Furthermore, no distinction shall be made on the basis of the political, jurisdictional or international status of the country or territory to which a person belongs, whether it be independent, trust, non-self-governing or under any other limitation of sovereignty. 17 Martin Luther King D E T E N T O R E n e l 1 4 D E L O t t o b r e P R E M I O 1 9 6 4 N O B E L P E R L A P A C E “Per farsi dei nemici non è necessario dichiarare guerra, basta dire quel che si pensa.” I N M E M O R Y Il 4 aprile del 1968 Martin Luther King venne assassinato a colpi d’arma da fuoco su un balcone del Lorraine Motel di Memphis, Tennessee. Oggi lo ricordano tutti come l’uomo del grande sogno, il sogno di un mondo dove i figli sarebbero stati più liberi, uguali e felici di quanto lo sono stati i loro padri. Con la sua visione ed il coraggio di urlare al mondo le sue idee, Martin Luther King ha dato voce alle speranze e alle attese di centinaia di migliaia di neri. Il suo cuore era anche rivolto ai poveri, agli analfabeti, agli emarginati, agli oppressi e umiliati, fossero neri o bianchi. “La non-violenza è la risposta ai cruciali problemi politici e morali del nostro tempo; la necessità per l’uomo di aver la meglio sull'oppressione e la violenza senza ricorrere all’oppressione e alla violenza. L’uomo deve elaborare per ogni conflitto umano un metodo che rifiuti la vendetta, l’aggressione, la rappresaglia. Il fondamento d’un tale metodo è l’amore." I H A V E “Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: "Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali.” Ho un sogno, che un giorno, sulle rosse colline della Georgia, i figli degli antichi schiavi e A D R E A M i figli degli antichi proprietari di schiavi riusciranno a sedersi insieme al tavolo. Ho un sogno, che un giorno persino lo stato del Mississippi, uno stato che soffoca per l'afa dell'ingiustizia, che soffoca per l'afa dell'oppressione, sia trasformato in un'oasi di libertà e di giustizia. Ho un sogno, che i miei quattro bambini un giorno vivranno in una nazione in cui non siano giudicati in base al colore della loro pelle, ma in base al contenuto del loro carattere” (dal discorso al Lincoln Memorial di Washington, 28 agosto 1963) . 3 ARTICOLO 3 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Everyone has the right to life, liberty and security of person. 21 Aung San Suu Kyi Un fotogramma del film “The Lady” di Luc Besson, che mostra il coraggio di Suu di fronte alle milizie armate La Donna che ha fatto la differenza per il suo paese Aung San Suu Kyi nasce il 19 giugno 1945 a Rangoon, in Birmania. Si laurea in Economia, Scienze politiche e Filosofia. A New York lavora presso la sede delle Nazioni Unite. Nel 1988 lascia gli Stati Uniti per fare ritorno nella sua terra natale che in questo periodo cade in mano ad una rigido regime dittatoriale e fonda la Lega Nazionale per la Democrazia, basandosi sui principi della non violenza predicati dal Mahatma Gandhi. “L’unica prigione reale è la paura, e l’unica libertà reale è la libertà dalla paura.” Aung San Suu Kyi Il regime, infastidito dal suo operato e dalla sua organizzazione, decide di condannarla agli arresti domiciliari, salvo che non decida di lasciare la Birmania. La donna non accetta e resta nel Paese. Nel 1991 vince il premio Nobel per la pace che, con grande generosità, utilizza per costruire nel suo Paese un sistema di istruzione e sanitario a favore del popolo. Dopo cinque anni passati agli arresti domiciliari, le viene permessa la semilibertà, ma non può lasciare il Paese. Nel 2003 , in occasione di un suo spostamento al fianco di molti sostenitori, i militari sparano sulla folla uccidendo tantissime persone, San Suu Kyi riesce a salvarsi, ma il regime dittatoriale la costringe nuovamente agli arresti domiciliari. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea continuano a fare pressioni sui militari con il fine di ottenere la sua liberazione, ma i loro appelli non servono. Il 6 maggio del 2008 il Congresso degli Stati Uniti la insignisce della più grande onorificenza, la Medaglia d’Onore, per il suo impegno nella difesa dei diritti umani. Nel 2009 la donna viene condannata a tre anni di lavori forzati a causa di un’assurda accusa di violazione della sicurezza. Dopo innumerevoli appelli fatti per la sua liberazione, San Suu Kyi è rimessa in libertà il 13 novembre 2010 potendo finalmente battersi per le rivendicazioni del suo popolo. All’inizio di aprile del 2012 durante le elezioni, ottiene un seggio in parlamento . In tutto il mondo Aung San Suu Kyi è diventata un’icona della non-violenza e della pace, tanto che numerosi gruppi musicali, tra cui gli U2, i Green Day e i Coldplay le hanno dedicato brani musicali per sostenere la sua causa. Nel 2011 il popolare regista francese Luc Besson ha diretto il film The Lady incentrato sulla sua vita. 4 ARTICOLO 4 Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. No one shall be held in slavery or servitude; slavery and the slave trde shall be prohibited in all their forms. 25 Nelson Mandela PARTE 1 “Nessuno è nato odiando qualcun altro per il colore della pelle, o il suo ambiente sociale, o la sua religione. Le persone odiano perché hanno imparato a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l’amore arriva in modo più naturale nel cuore umano che il suo opposto.” Uomo simbolo dell’uguaglianza e dell’anti-razzismo Nelson Rolihlahla Mandela (Mvezo, 18 luglio 1918 – Johannesburg, 5 dicembre 2013) Nelson Mandela mosse i primissimi passi verso la conquista della libertà degli uomini nel 1941. Dopo la vittoria elettorale del 1948 da parte del Partito Nazionale, autore di una politica pro-apartheid di segregazione razziale, Mandela si distinse nella campagna di resistenza del 1952, organizzata dall’ANC, ed ebbe un ruolo importante nell’assemblea popolare del 1955, la cui adozione della Carta della Libertà stabilì il fondamentale programma della causa anti-apartheid. Inizialmente coinvolto nella battaglia di massa, fu arrestato assieme ad altre 150 persone il 5 dicembre 1956 con l’accusa di tradimento. Seguì un aggressivo processo, durato dal 1956 al 1961, al termine del quale tutti gli imputati furono assolti. Nel 1961 divenne il comandante dell’ala armata Umkhonto we Sizwe dell’ANC e coordinò la campagna di sabotaggio contro l’esercito e gli obiettivi del governo ed elaborò piani di una possibile guerriglia per porre fine all’apartheid. Nell’agosto del 1962 fu arrestato dalla polizia sudafricana, in seguito a informazioni fornite dalla CIA, e fu imprigionato per 27 anni con l’accusa di viaggi illegali all’estero e incitamento allo sciopero. Per tutti i successivi 26 anni, Mandela fu sempre maggiormente coinvolto nell’opposizione all’apartheid, e lo slogan “Nelson Mandela Libero” divenne l’urlo di tutte le campagne anti-apartheid del Mondo. “Quando a un uomo è negato il diritto di vivere la vita in cui crede, questi non ha altra scelta che diventare un fuorilegge” 5 ARTICOLO 5 Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti. NO TORTURA No one shall be subjected to torture or to cruel, inhuman or degrading treatment or punishment. 29 Desaparecidos Le vittime della dittatura argentina 01/01/71 JULIAN CHOQUE CAHUANA 01/02/71 MARIO ALBERTO GOMEZ 02/07/71 SARA EUGENIA PALACIO de VERD 02/07/71 MARCELO ABURNEO VERD 17/09/71 LUIS ENRIQUE PUJALS 01/12/71 PETRONA ANGELA CONTRERA BARCELONA 01/04/72 LUCIO BERNARDO ALTAMIRANO 24/05/72 JOSE ANTONIO PEREZ LOPEZ 15/08/72 JUAN DANIEL PUIGJANE 28/11/72 ANGEL ENRIQUE BRANDAZZA 01/01/73 AGUSTIN ALFREDO NAVARRO 01/01/73 JOAQUIN VEGA 29/01/73 JULIO ALEJANDRO CASUSA 20/04/73 GUILLERMO LUIS BALL LLATIN 11/06/73 VIVIANA IRENE RINGACH 10/08/73 ADOLFO SKOF 11/09/73 JOAO BATISTA RITA 01/10/73 ANDRES OMAR HAIDAR 10/11/73 JUAN CARLOS VILLAFANE 16/11/73 ANTONIO LUCIANO PREGONI 21/11/73 JEAN HENRI RAYA RIBARD 01/12/73 EDMUR PERICLES CAMARGO 01/12/73 DANIEL JOSE DE CARBALHO 01/12/73 JOEL JOSE DE CARBALHO 01/12/73 JOSE LAVECHIA 11/12/73 JOAQUIN PIRES CERVEIRA 21/12/73 GUILLERMO TOMAS BURNS 01/01/74 JUANA CRISOSTOMO ROMERO 01/01/74 VICTORIO VAZQUEZ 15/01/74 NANCY ESTELA MAGLIANO 04/02/74 CESAR AUGUSTO BALDINI 01/03/74 HECTOR ALBERTO ANTELO 30/05/74 ANTONIO MARIO MOSES BECHARA 01/06/74 RUTH SANCHEZ GOMEZ 05/07/74 ALBERTO SANTOS PONCE 25/07/74 RICARDO HUGO RODRIGUEZ 05/08/74 RAMON ANTONIO N. NAVARRO 24/08/74 GARY NELSON OLMOS GUZMAN 07/09/74 RICARDO J. MONACO 27/09/74 SANTA MURATORE de LEPERE 01/10/74 WALTER HANS 08/10/74 RODOLFO FCO ACHEM 08/10/74 CARLOS MIGUEL 19/10/74 AURORA VALENTINA PICO 21/10/74 GUSTAVO NATALIO STEUFER 23/10/74 RAUL ENRIQUE OXLY 23/10/74 BARBARA RAMIREZ PLANTE 01/11/74 AMARAL GARCIA 01/11/74 HECTOR MARIA LOPEZ MATHEU 07/11/74 JOSE MANUEL LOPEZ 08/11/74 HUGO CEAGLIA 08/11/74 FLOREAL GARCIA 08/11/74 MIRTHA HERNANDEZ 13/11/74 VICTOR MANUEL TABOADA 14/11/74 OSCAR ALVAREZ 14/11/74 ALBERTO JOSE MUNARRIZ 16/11/74 FERNANDO H. GAUNA 18/11/74 CARLOS ORLANDO NUNEZ 19/11/74 SERGIO GUSTAVO DICOWSKY 20/11/74 MIGUEL ELIAS CONCHA 26/11/74 CARLOS ERNESTO PATRIGNANI 29/11/74 GABRIEL DI VITO 29/11/74 GABRIEL DIVITO 30/11/74 RAMON DARIO MOLINAS PEREIRA 00/12/74 AIDA ROSA EMBON 04/12/74 EUGENIO ALBERTO VIUDEZ 04/12/74 JULIO CESAR VIUDEZ 05/12/74 LUIS ALBERTO MONTENEGRO 19/12/74 RUBEN SABINO DURE 30/12/74 HORACIO VICTOR O’KELLY 00/00/75 LEONARDO BLANCO 00/00/75 LEONARDO BLANCO 00/00/75 NESTOR BLANCO 00/00/75 NESTOR BLANCO 00/00/75 AMELIA GALVAN 00/00/75 ROSA GOMEZ 00/00/75 LILIANA GONZALEZ SORIA 00/00/75 ELEANOR LONDERO de GIORDANO 00/00/75 GRACIELA OJEA de QUINTANA 00/00/75 TIBURCIO PADILLA 01/01/75 de GOMEZ 01/01/75 EDGARDO ABRAMOVICH 01/01/75 ORLANDO RUBEN AGUERO 01/01/75 ISAAC ANKKABESKY 01/01/75 RUBEN BAHL 01/01/75 CARLOS BEACOV 01/01/75 GREGORIO BEGSTEIN 01/01/75 JUAN PEDRO BELLUZ 01/01/75 MIGUEL BEZAYAN 01/01/75 ALFREDO BISCHOFF 01/01/75 CARLOS BISOBOFF 01/01/75 LILIANA BOGLER 01/01/75 JORGE BORIS 01/01/75 GREGORIO BREGSTEIN 01/01/75 GABRIEL BRESLER 01/01/75 LUIS BRUKIN 01/01/75 MATEO BUCCHIC 01/01/75 SUSANA BUCONIC 01/01/75 JORGE DI MATTIA 01/01/75 ANGEL CANDIDO DIAZ 01/01/75 MARIA DE LAS M. GOMEZ 01/01/75 MARIA DEL ROSARIO GUARIE de RAMIREZ 01/01/75 HAL 01/01/75 ANIBAL RUBEN JAUDSON 01/01/75 ALBERTO HIPOLITO LARTIGA 01/01/75 AGUSTIN MARCH 01/01/75 CESAR ARTURO NEGRETE PENA 01/01/75 MARTA SILVIA A NEIRA MUNOZ 01/01/75 CARLOS PILA LOPEZ 01/01/75 HECTOR RODOLFO SOBA 01/01/75 MARIO ALFREDO STIRNEMANN 01/01/75 VICTOR OSVALDO TROCHE MOREIRA 03/01/75 JOSE RAUL GARCIA 05/01/75 RUBEN OSCAR SCARDAVILLA 07/01/75 TOMAS ANGEL BULACIO 31/01/75 JUAN MARINARO 01/02/75 JOSE TEODORO LOTO ZURITA 01/02/75 ANA MARIA MRAD de MEDINA 08/02/75 PEDRO ANTONIO MEDINA 09/02/75 GUILLERMO EDUARDO DIAZ NIETO 11/02/75 VICTOR HUGO GAUNA 11/02/75 LUIS ENRIQUE REINOZO 12/02/75 ANDRES SEGUIL 17/02/75 HUGO MIGUEL CALDERA (RIONEGRINA) 20/02/75 WASHINGTON JAVIER BARRIOS FERNANDEZ 20/02/75 SERGIO ALBERTO ESCOT 01/03/75 MICHEL BEMASAVAQ 01/03/75 GEORGINA GRACIELA DROZ 01/03/75 ALBERTO ISIDRO LOSADA 01/03/75 OSVALDO MARTINELLI 05/03/75 JULIO VICENTE DECIMA 05/03/75 LIDIA FLORA SALAZAR 16/03/75 ROLANDO ELIAS ADEM 16/03/75 ELEONORA CRISTINA de DOMINGUEZ 16/03/75 JORGE MIGUEL NAME 17/03/75 BIENVENIDO ARGUELLO 19/03/75 OSCAR ALBERTO JUAREZ 20/03/75 VICENTE ANTONIO AMICONES 20/03/75 ROBERTO MARTINELLI 21/03/75 GRACIELA D.VALLE MAORENZIC 30/03/75 ANTONIO TEODORO MENDOZA RIQUELME Madri de Plaza de Mayo Organizzazione creata dalle madri dei dissidenti argentini scomparsi sotto la dittatura militare che ebbe inizio nel 1976. La sparizione di 30.000 costituisce il costo iniziale dell’immane tragedia dei desaparecidos in Argentina. Ma oltre a questo dato si devono aggiungere altre cifre agghiaccianti come l’appropriazione di più di 500 figli di scomparsi, la detenzione di migliaia di attivisti politici e l’esilio di oltre 2 milioni di persone su un totale di 40.000 vittime. 00/04/75 SUSANA CRISTINA AVILA 00/04/75 CARLOS HECTOR ORIANKI 00/04/75 FRANCISCO RENE SANTUCHO 01/04/75 SARA de RABA (SARA) 01/04/75 CRISTINA ALVAREZ de HURTADO 01/04/75 CRISTINA ALVAREZ de HURTADO 01/04/75 NORMA NACIF 01/04/75 MIGUEL ANGEL ROMANO 01/04/75 MARIA ANGELICA URUEÑA 05/04/75 OLGA RAQUEL MANSILLA de YANEZ 05/04/75 TIRSO LUIS YANEZ 07/04/75 JUAN DOMINGO HERRERA 07/04/75 ANIBAL MARTINEZ DURAN 10/04/75 EDGARDO JUSTINO VERGARA 12/04/75 JOSE ALEJANDRO REINOSO 12/04/75 INES JOAQUINA URDAMPILLETA 12/04/75 SILVIA INES URDAMPILLETA 17/04/75 HECTOR RAMIREZ 01/05/75 ROLDAN 01/05/75 ELSA VIALE de LLORENS 03/05/75 ANTONIO ERNESTO ZALAZAR 04/05/75 RICARDO ROMUAL ABAD 12/05/75 ALDO EDUARDO VILLAGRA 21/05/75 ALBERTO RODOLFO VALDES 23/05/75 ARNALDO SEBASTIAN GUTIERREZ 25/05/75 SERGIO GONZALEZ BALDOVIN 01/06/75 BAROSSI 01/06/75 CESAR CERVATO 01/06/75 ELSA GIDER de KROYEM 01/06/75 MIGUEL RAGONE 0/06/75 JORGE OSCAR KOFMAN ZEIGNER 11/06/75 ANIBAL DANTE TOSI 12/06/75 EDGAR CLAUDIO CADIMA TORREZ 12/06/75 DANIEL ANTONIO COLON 13/06/75 AGUSTIN BARRIOS 14/06/75 MARCELO MARIO DAMERI 14/06/75 BEATRIZ FARINAS de FORNIES 14/06/75 HUGO ENRIQUE FORNIES 14/06/75 TERESITA LEONI LAGGER de MARENDA 14/06/75 MARCOS LINO MOSCATO CANCELA 14/06/75 ENRIQUE ANGEL SANCHEZ 17/06/75 ALEJANDRO MARTIN ALMEIDA MIY URANGA 17/06/75 EVANGELINA M. BOTTA de NICOLAY 19/06/75 JUAN CARLOS CHAPARRO 19/06/75 VICTOR HUGO GONZALEZ CECILLA 20/06/75 JORGE RUBEN GOMEZ DE FELIPPIS 20/06/75 FRANCISCO A. NICOLAY 21/06/75 VICENTE JOSE BENITEZ 24/06/75 MIGUEN ANGEL ARRA 27/06/75 UBALDO NIEVES MARTINEZ 05/07/75 FANCISCO EDUARDO GOTSCHLICH CORDERO 08/07/75 MAURICE JEGER 10/07/75 RICARDO GUILLERMO BREGLI 15/07/75 CARLOS OTTO NEINZE 15/07/75 JOSE JACINTO SION 17/07/75 CARLINA ALBORNOZ de ROJAS 17/07/75 ABELARDO ROJAS 23/07/75 MIGUEL ANGEL MORENO 24/07/75 RODOLFO ALBERTO RON 25/07/75 MANUEL ROBERTO LESCANO 25/07/75 SEGUNDO OSCAR PORVEN 28/07/75 JOSE ZENON RUIZ 01/08/75 JUAN CARLOS BEARCE 01/08/75 RAUL VICENTE DIAZ 01/08/75 OSCAR GONZALEZ 01/08/75 ROBERTO JUSTO HERRERA 01/08/75 JOSE RAUL ZAPATA 04/08/75 EDUARDO ENRIQUE YAPUR 06/08/75 BERTA CUESTA MORALES de COLON 06/08/75 JULIO C RAMIREZ 07/08/75 AMBROSIO ABRAHAM RODRIGUEZ 09/08/75 FELIX MIGUEZ 12/08/75 FIDEL AMBROSIO PACHECO 12/08/75 MARIA LUISA VEGA 15/08/75 CLAUDIO JOSE LIONETTI 16/08/75 VICENTE GOMEZ 16/08/75 VICTOR HUMBERTO OVEJERO 16/08/75 JULIO ESTERFILO SORIA 17/08/75 CARLOS JULIO JUAREZ 17/08/75 MIGUEL ANGEL MORNEO 20/08/75 DIEGO MIRANDA 22/08/75 JUAN MANUEL LUNA 22/08/75 JOSE ANTONIO TEVES 23/08/75 ADELA DEL CARMEN MERCADO 23/08/75 MARIA DEL VALLE MERCADO 26/08/75 OCTAVIO EUGENIO PAPI 27/08/75 RICARDO DEL FABRO 28/08/75 ALBERTO PATROCI FERREYRA 29/08/75 ANDRES REVILLA 30/08/75 HECTOR RODOLFO STAGNARO 00/09/75 ALFREDO RUBEN VELAZQUEZ 01/09/75 ENRIQUE CARLOS FIMIANI 01/09/75 ANTONIO EULOGIO ROCHA 03/09/75 LUIS SEGUNDO AMAYA 05/09/75 NESTOR MANUEL FANTINI 05/09/75 FRANCISCO IRENEO REYNA 08/09/75 RICARDO JOAQUIN PALACIOS 08/09/75 ILDA ISABEL PALACIOS de PALACIOS 10/09/75 JAIME MANUEL GOMEZ ROGERS 10/09/75 JORGE DANIEL RAIES 11/09/75 GLADYS LUCIA GOMEZ 12/09/75 SEGUNDO LUIS MARTINEZ 13/09/75 HUGO ANIBAL LAVALLE 15/09/75 GRACIELA OLGA BARCALA 19/09/75 GUILLERMO AUGUSTO ABREGU O f I r p d Q b l C z W E A G h K j O 6 S Y v x O Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica. U t N ARTICOLO 6 Everyone has the right to recognition everywhere as a person before the law. M 33 Nelson Mandela PA R T E 2 Presidenza all’African National Congress e presidenza del Sudafrica Nelson Mandela fu liberato nel febbraio 1990 e nonostante la dura oppressione e la lunga detenzione (27 anni) , rinunciò a una strategia violenta e vendicativa in favore di un processo di riconciliazione e pacificazione con lo stato del Sud Africa. Divenuto libero cittadino e Presidente dell’ANC (1991–1999) concorse per la carica di presidente e vinse, diventando il primo capo di stato di colore (da maggio 1994 a giugno 1999). Grazie a Mandela il Sud Africa si avviò a un progetto di democratizzazione abolendo il regime dell’apartheid, guadagnandosi il rispetto mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione nazionale e internazionale. Abbandonata la carica nel 1999, proseguì nella sua azione di sostegno alle organizzazioni per i diritti sociali, civili e umani. Il 27 giugno 2008 a Londra, in Hyde Park, si è svolto un grande concerto per ricordare i suoi novant’anni, il suo impegno nella lotta contro il razzismo e il suo contributo alla lotta contro l’AIDS. A sorpresa ha voluto essere presente al concerto. Mandela ha pronunciato un breve discorso in cui ha ribadito le ragioni del suo impegno civile e politico, dopo aver ringraziato per la manifestazione di affetto. Il 18 luglio 2009, i grandi dello spettacolo, della politica e della cultura mondiale gli hanno riservato al Radio City Music Hall di New York un fantasmagorico tributo chiamato “Mandela Day”. Nelson Mandela è morto il 5 dicembre 2013 nella sua casa di Johannesburg all’età di 95 anni; a darne per primo l’annuncio è stato il Presidente del Sudafrica. “È la no st r a luce, no n la no st r a o m br a , quella che ci spa v ent a di più. ” “E ssere lib eri non sb a ra zza rsi d elle p r vivere in un mod o va lorizza la lib ert sig nifi op rie c che ris à d eg li ca solo a tene,ma p etta e a ltri.” Nelson Mandela, uno dei simboli dei diritti umani più riconosciuti della nostra epoca, è un uomo la cui dedizione alla libertà del suo popolo è d’ispirazione per i sostenitori dei diritti umani di tutto il mondo. “Ho lottato contro il dominio bianco e contro il dominio nero. Ho coltivato l’ideale di una società democratica e libera nella quale tutti potessero vivere uniti in armonia e con pari opportunità. È un ideale per il quale spero di poter vivere e che spero di ottenere. Ma se necessario, è un ideale per il quale sono pronto a morire.” È stato definito il più grande statista dell’era moderna perché incarna l’eroe politico che trascende con il suo messaggio i confini nazionali e così facendo diventa un’icona globale. La sua è stata certamente una vita eccezionale, un viaggio straordinario iniziato nel Sud Africa dell’apartheid e che è passato attraverso la violenza politica. 7 ARTICOLO 7 Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione. All are equal before the law and are entitled without any discrimination to equal protection of the law. All are entitled to equal protection against any discrimination in violation of this Declaration and against any incitement to such discrimination. 37 Il buio oltre la siepe Regia Robert Mulligan Titolo Originale To Kill a Mockingbird Anno 1962 Lingua Originale Inglese Durata 129 minuti Genere Drammatico Il Buio Oltre la Siepe ( titolo originale: To Kill a Mockingbird ) racconta di due ragazzi che vivono insieme al padre avvocato (Atticus), in una tranquilla cittadina dell’Alabama. Ma qualcosa sconvolge i popolani: un uomo di colore, Tom Robinson, viene accusato ingiustamente di aver violentato una donna bianca ( Mayella Ewell ). Atticus riceve l’incarico di difendere il bracciante nero, riusciendo a dimostrare la sua innocenza, ma verrà comunque incarcerato.Il detenuto indifeso viene ucciso dalle guardie a colpi di fucile mentre tenta di fuggire di prigione. Dopo questo processo la famiglia dell’avvocato non avrà vita facile. Gli uomini sono eguali. Non la nascita, ma la virtù fa la differenza. Voltaire Harper Lee Nasce a Monroeville (città dell’Alabama) il 28 Aprile del 1926. Ebbe un’adolescenza molto difficile a causa della morte della madre nel 1951. Dopo aver conseguito il diploma, si iscrive alla Facoltà di legge ma dopo pochi mesi si trasferisce a New York per inseguire il sogno di scrittrice. Qui lavorerà per alcuni anni per due compagnie aeree, dove conobbe il compositore Michael Martin Brown che le fece un regalo, una somma di denaro che consentì ad Harper di mantenersi per un anno intero e scrivere a tempo pieno. Nel Luglio del 1960, grazie all’agente Maurice Crain, scrisse il suo romanzo più celebre, con cui vinse il Premio Pulitzer:“Il Buio Oltre la Siepe”. Nel Novembre del 2007 grazie al romanzo, ricevette la medaglia presidenziale della libertà. Il 19 Febbraio 2016 ci lascia all’età di 89 anni. 8 ARTICOLO 8 Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge. Everyone has the right to an effective remedy by the competent national tribunals for acts violating the fundamental rights granted him by the constitution or by law. 41 Corte di Giustizia dell’ Unione Europea (CGUE) Fondazione: 18 Aprile 1951 Sede: Lussemburgo Ruolo: garantire che il diritto dell’UE venga interpretato e applicato allo stesso modo in ogni paese europeo, garantire che i paesi e le istituzioni dell’Unione rispettino la normativa dell’UE La Corte di giustizia dell’Unione europea costituisce l’istituzione giurisdizionale dell’Unione. Essa è composta da tre organi giurisdizionali: la Corte di giustizia, il Tribunale e il Tribunale della funzione pubblica. Il suo compito primario consiste nel sindacare la legittimità degli atti delle istituzioni dell’Unione e nel garantire un’interpretazione e un’applicazione uniformi del diritto dell’Unione. 9 ARTICOLO 9 Nessun indivuduo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato. No one shall be subjected to arbitrary arrest, detention or exile. 45 Sacco e Vanzetti Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono due anarchici italiani arrestati, processati e giustiziati sulla sedia elettrica negli Stati Uniti durante gli anni venti. Furono accusati dell’omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio «Slater and Morrill». Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all’epoca del loro processo; a nulla valse la confessione del detenuto portoghese Celestino Madeiros, che scagionava i due. A cinquant’anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti. Sacco Sacco nacque il 22 aprile 1891 a Torremaggiore da una famiglia di produttori agricoli ben avviata nel commercio di olio extravergine di oliva e vino. Trovò lavoro in una fabbrica di calzature a Milford dove, nel 1912, sposò Rosina Zambelli, con la quale andò ad abitare in una casa con giardino ed ebbe un figlio, Dante, e una figlia, Ines. Lavorava sei giorni la settimana, dieci ore al giorno. Nonostante ciò, partecipava attivamente alle manifestazioni operaie dell’epoca, attraverso le quali i lavoratori chiedevano salari più alti e migliori condizioni di lavoro. In tali occasioni teneva spesso dei discorsi. A causa di queste attività fu arrestato nel 1916. Da “The Ballad Of Sacco and Vanzetti” di Joan Beaz e Ennio Morrcione La legge è contro di noi Con la sua immensa forza e il suo potere La legge è contro di noi! La polizia sa come fare di un uomo Un colpevole o un innocente Il potere della polizia è contro di noi! Mentono senza vergogna su ciò che hanno detto gli uomini Saranno pagati ancora di più in oro Il potere dell’oro è contro di noi! L’odio razziale è contro di noi, Così come il semplice fatto che siamo poveri. Vanzetti Vanzetti nacque a Villafalletto l’11 giugno del 1888, secondogenito dei quattro figli. Pur non vivendo in ristrettezze economiche, a spingerlo ad emigrare negli Stati Uniti furono soprattutto l’improvvisa e tragica morte dell’amata madre, che lo portò quasi alla follia. Fece molti lavori, prendendo tutto ciò che gli capitava. Lavorò in varie trattorie, in una cava, in un’acciaieria e in una fabbrica di cordami, la Plymouth Cordage Company. Nel 1916 guidò uno sciopero contro la Plymouth e per questo motivo nessuno volle più dargli un lavoro. Si mise quindi in proprio, facendo il pescivendolo. L’incontro e il verdetto Si conobbero nel 1916 quando entrarono entrambi in un gruppo anarchico italo-americano. Tornarono nel Massachusetts al termine della Grande Guerra, in cui all’inizio erano scappati in Messico per evitare la chiamata alle armi. Al loro ritorno però furono inseriti in una lista di sovversivi del Ministero della Giustizia che di conseguenza li fece pedinare dagli agenti segreti americani. Furono arrestati per possesso di armi da fuoco e di alcuni volantini anarchici, ma pochi giorni dopo li accusarono anche di una rapina conclusasi con due omicidi. Alla base del verdetto di condanna vi furono da parte di polizia, procuratori distrettuali, giudice e giuria pregiudizi, una forte volontà di perseguire una politica del terrore suggerita dal ministro della giustizia Palmer e culminata nella vicenda delle deportazioni. 10 ARTICOLO 10 Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. Everyone is entitled in full equality to a fair and public hearing by an independent and impartial tribunal, in the determination of his rights and obligations and of any criminal charge against him. 49 La legge è uguale per tutti Corte Internazionale dell’Aia Organismo giudiziario dell’Onu (Nazioni Unite), creata nel 1946, che ha sede nel palazzo della Pace dell’Aia, nei Paesi Bassi, con Presidente Ronny Abraham. Ha compiti di Tribunale arbitrale Internazionale ed è competente a risolvere questioni sollevate dall’Assemblea Generale o dal Consiglio di Sicurezza. Corte di Giustizia dell’Unione Europea Istituzione Europea con sede a Lussemburgo, fondata nel 1951. Questa Corte garantisce l’interpretazione e l’applicazione del Diritto dell’Unione Europea, attenendosi ai trattati fondativi. Presidente: Koen Lenaerts. Corte Europea dei Diritti dell’Uomo Organo Giurisdizionale Internazionale dal 1959 con sede a Strasburgo; istituito per salvaguardare i diritti dell’uomo, di cui ne fanno parte tutti i 47 membri del consiglio d’Europa. L’attuale Presidente è Guido Raimondi, nonchè Giudice della Corte. 11 ARTICOLO 11 1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa. 2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso. 1. Everyone charged with a penal offence has the right to be presumed innocent until proved guilty according to law in a public trial at which he has had all the guarantees necessary for his defence. 2. No one shall be held guilty of any penal offence on account of any act or omission which did not constitute a penal offence, under national or international law, at the time when it was committed. Nor shall a heavier penalty be imposed than the one that was applicable at the time the penal offence was committed. 53 Detenuto in attesa di giudizio Titolo originale Detenuto in attesa di giudizio Paese di produzione Italia Anno 1971 Durata 99 min Genere drammatico Regia Nanni Loy Premi David di Donatello 1972 miglior attore protagonista (Alberto Sordi) Festival di Berlino 1972 miglior attore Questo film tragicomico kafkiano, narra la parabola di un geometra italiano, Giovanni Di Noi, che sposatosi in Svezia, fatta carriera e procreato un primogenito, decide dopo 6 anni di tornare al Bel Paese per passare una vacanza con la famiglia. Una volta arrivato alla frontiera verrà invitato “per pura formalità” ad accomodarsi in diversi posti, fino ad arrivare inspiegabilmente in prigione. Scaraventato a destra e a manca, passano le settimane e i mesi, e Giovanni, lontano da moglie e figlio, si ritrova ancora a non conoscere la causa del suo arresto. Poi un giorno gli viene comunicato che è in attesa di giudizio per l’accusa di aver commesso un omicidio di un cittadino tedesco, persona assolutamente sconosciuta da Giovanni e con la quale nulla a che fare con lui. Dopo molto tempo passato in carcere, un giorno finalmente tutto si risolverà, ma la sua salute mentale ne avrà ormai risentito. Un uomo segnato, fisicamente e psicologicamente. <<Ma chi è sto Franz Kaltenbrunner? Io non ho mai avuto a che fare con i tedeschi... aaaah sì, forse durante la guerra nel '43. Una volta ai castelli romani c'hanno fermato a un posto di blocco... E c'era quel tedesco che m'ha perquisito e m'ha sbattutto dentro a una stalla, e m'ha dato un sacco di botte. Vuoi vedere che è lui Franz Kaltenbrunner? Fosse morto per le botte che m'ha dato!>> [Pensieri dopo aver scoperto di essere accusato della morte di un certo Franz Kaltenbrunner]. <<Ma come è possibile che potete fare quello che fate?!>> [In carcere mentre viene chiuso in cella]. 12 ARTICOLO 12 Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, nè a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni. No one shall be subjected to arbitrary interference with his privacy, family, home or correspondence, nor to injury upon his honour and reputation. Everyone has the right to the protection of the law against such interference or injury. 57 “La vita degli altri” 1984 - Berlino Est FILM. “Le vite degli altri” Ambientato nel decennio ‘80-’90, narra la vicenda di un artista di teatro George Dreyman, che incolpato di non essere troppo in linea con il regime socialista, viene spiato segretamente da un funzionario della Stasi, Wiesler. Durante lo svolgimento dei fatti vengono messi in risalto soprattutto i meccanismi con i quali il potente Servizio segreto tedesco controlla i nemici, infliggendo loro pressioni invasive. Nel film emergono, da un lato, tutta l’insoddisfazione di coloro che si sentivano troppo oppressi dal regime e dall’altro la condizione degli intellettuali che non potevano dare vita alle loro creazio- ni letterarie. Per un lungo periodo, si sono verificati numerosi suicidi, molti dei quali, risultato di questa forte oppressione sociale. Georg scrive un articolo sull’alta percentuale di suicidi nella Germania dell’Est da far pubblicare su una rivista dell’Ovest. Prova incriminante che il ministro aspettava […] Film è un angoscioso racconto storico della sorveglianza speciale di liberi pensatori, forzati dalla censura di chi doveva garantire vittime al partito e di gente schiacciata dal potere assoluto nella propria quotidianità. ‘’Le vite degli altri’’ ha a che fare non solo con il tema del potere e del segreto, ma tocca un importante aspetto sulla privacy, nel quale gli eventi della Storia si fondono con le storie di vita quotidiana, ma anche con quello della memoria storica. Da notare lo strumento utilizzato da Wiesler per origliare le conversazioni, attraverso una macchina di registrazione, elemento che ci rimanda alla globalizzazione virtuale d’oggi giorno, che ci consente di entrare in conoscenza di qualsiasi dato personale con un solo ‘click‘. ‘’In ogni tecnologia ci sono questi tipi di problemi e non possiamo abolire o debellare il mezzo di comunicazione per abbattere il fenomeno, ma dobbiamo invece utilizzare noi il sistema in maniera produttiva e corretta, per dare esempio di civiltà e di intelligenza evolutiva e fare altrettanto anche attraverso leggi e diritti. Tuttavia, c’è bisogno continuamente di modellarli i nostri diritti, in relazione all’evoluzione stessa e al frenetico processo tecnologico,, . STEFANO RODOTÀ 1989 nominato ‘’Ministro della giustizia’’ occupandosi dell’organizzazione servizi giudiziari. 1983 -1994 partecipò alla scrittura della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE. 1997 - 2005 I° presidente garante per la protezione dei dati personali e presidente dell’Agenzia Europea dei Diritti Fondamentali. 13 ARTICOLO 13 Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese. Everyone has the right to freedom of movement and residence within the borders of each state. Everyone has the right to leave any country, including his own, and to return to his country. 61 Schengen Alle frontiere interne... -non si è sottoposti a controlli. -gli Stati Schengen sono tenuti a eliminare tutti gli ostacoli al fluido scorrimento del traffico stradale, come i limiti di velocità non necessari. -possono essere effettuati controlli di polizia, ma solo in base a informazioni da questa detenute e riguardanti eventuali minacce alla pubblica sicurezza o presunti casi di criminalità transfrontaliera. -possono essere effettuati controlli nei porti e negli aeroporti, ma solo per verificare che la persona sia il giusto titolare del biglietto. 1985: Creazione dello spazio Schengen Un territorio composto da 26 paesi europei Uno spazio SICURO Lo spazio Schengen si compone di 26 paesi europei (di cui 22 stati dell’UE) e permette di viaggiare senza restrizioni all’interno di un territorio cosituito da 26 paesi. La creazione dello spazio Schengen è iniziata nel 1985, quando cinque paesi decisero di firmare l’accordo di Schengen, che prevedeva l’eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni. Alle frontiere esterne... -i cittadini dell’Unione europea sono generalmente oggetto di controlli minimi per verificare la loro identità in base ai documenti di viaggio. -i cittadini dei paesi terzi devono presentare un documento di viaggio in corso di validità e un visto, se necessario, o un permesso di soggiorno, insieme a documenti che giustifichino la finalità del viaggio e i mezzi di sussistenza per il soggiorno. 14 ARTICOLO 14 1. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni. 2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite”. 1. Everyone has the right to seek and to enjoy in other countries asylum from persecution. 2. This right may not be invoked in the case of prosecutions genuinely arising from non-political crimes or from acts contrary to the purposes and principles of the United Nations. 65 19.205 Lampedusa P or t a p e r un Lampedusa è un’isola dell’Italia appartenente alla Sicilia. È la più estesa dell’arcipelago delle Pelagie nel mar Mediterraneo e fa parte della provincia di Agrigento. Conta circa 6.000 abitanti complessivi. Con una superficie di 20 km², è la quinta per estensione delle isole siciliane. L’isola ha una forma allungata e misura 10,8 km, mentre nel punto più largo, misura 3,6 km, per uno sviluppo perimetrale di 33,3 km. Lampedusa è il territorio e il centro abitato più meridionale d’Italia. nu ov o Nigeriani 2500 Egiziani in iz io Per la sua posizione tra le coste nordafricane e il sud d’Europa, l’isola negli ultimi venticinque anni è divenuta una delle principali mete delle rotte dei migranti africani nel Mediterraneo. Soprattutto nel periodo estivo migranti e rifugiati, partiti dai porti tunisini e libici, approdano sulle coste di Lampedusa e Linosa, e vengono soccorsi in mare dalle motovedette della Guardia Costiera e/o della Guardia di Finanza. Italia Questi, fuggono dalla repressione politica, dal servizio militare a vita, dalla Guerra, dalle persecuzioni, e dai lavori forzati non retribuiti. Cercano quindi in altri luoghi lontani da casa, un miglior modo per poter finalmente vivere la propria VITA. T u n i s ai Algeria Libia 19.019 i migranti arrivati nel porto di Lampedusa. 362 I dispersi. 3.762 BAMBINI. 1300 Pachistani 800 Somali 8.653 Sudanesi Il primo sbarco avvenne a metà ottobre del 1992 e riguardò 71 magrebini. I tragici eventi di questi anni hanno visto la popolazione locale impegnata in una catena di solidarietà che ha portato l’isola ad essere proposta per il Premio Nobel per la pace. Turchia Marocco 5.018 Senegalesi 37.495 Eritrei 6.738 Gambiani Egitto 5.017 Maliani 7.194 Siriani 800 Afghani Medico Pietro Bartolo Il solo, che insieme ad altri volontari sanitari, si occupò dei migranti di Lampedusa. 3.419 sono state le persone che morirono cercarondo di arrivare nelle coste italiane. 5.038 Bangalesi I dati riportati rappresentano le persone che sono sbarcati sul terriotorio italiano. 15 ARTICOLO 15 1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. 2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza. 1. Everyone has the right to a nationalitity. 2. No one shall be arbitrarily deprived of his nationality nor denied the right to change his nationality. 69 We are citiziens “Vivere sulla stessa terra vuol dire poter essere pienamente cittadini insieme e far propri con lealtà e coerenza valori e responsabilità comuni” Cittadino è colui che è originario, abitante o residente in uno stato e del quale possiede la cittadinanza avendone i conseguenti diritti e doveri. La suddetta può essere acquisita: in virtù dello ius sa nguinis (diritto di sangue), per il fatto della nascita da un genitore in possesso della cittadinanza; in virtù dello ius soli (diritto del suolo), per il fatto di essere nato sul territorio dello Stato; per il fatto di aver sposato un cittadino dello Stato. Quindi il matrimonio con un residente può portare in alcuni casi all’acquisizione della cittadinanaza e in altri a presupposti per la naturalizzazione; per naturalizzazione (o per decreto o concessione), a seguito di un provvedimento della pubblica autorità, subordinatamente alla sussistenza di determinate condizioni (come, per esempio, potrebbero essere la residenza per un lungo periodo di tempo sul territorio nazionale, l’assenza di precedenti penali, la rinuncia alla cittadinanza d’origine ecc.) o per meriti particolari. In molti ordinamenti, come in Italia, a sottolinearne la solennità, il provvedimento di concessione della cittadinanza è adottato, almeno formalmente, dal capo dello stato. Cittadino di nessuno stato Apolide: persona che, aven- do perduto la cittadinanza di origine e non avendone assunta alcun’altra, non è cittadino di alcuno stato. Cittadinanza è il collegamento tra la persona fisica (detta cittadino) e un determinato Stato che riconosce i diritti civili e politici fondamentali per vivere. Per cittadinanza si intende generalmente la condizione giuridica (o status) degli appartenenti a una comunità politica nazionale denominata popolo, a cui consegue la titolarità di alcuni specifici Diritti, ma anche doveri, quali, ad esempio, quello di difendere la patria e di giurarne fedeltà. Perdita Può essere prevista in se- guito a rinuncia; acquisizione della cittadinanza di un altro Stato; privazione per mano della pubblica autorità in conseguenza di gravissime violazioni. La cittadinanza si può acquisire o perdere anche in seguito di trattati internazionali che trasferiscono una parte del territorio e la popolazione ivi residente da uno Stato all’altro. 16 ARTICOLO 16 1. Uomini e donne in età adatta hanno diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno euguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento. 2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con libero e pieno consenso dei futuri coniugi. 3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. 1. Men and women of full age, without any limitation due to race, nationality pr religion, have the right to marry and to found a family.They are entitled to equal rights as to marriage and at its dissolution. 2. Marrige shall be entered into only with the free and full consent of the intending spouses. 3. The family is the natural and fundamental group unit of socity and is entitled to protection by society and the State. 73 Indovina chi viene a cena? “... A vedere bene, non importa un corno quello che ne pensiamo. La sola cosa che conta è ciò che loro sentono e quanto sentono... l’uno e l’altro. E anche se è la metà di quell che sentivamo noi... è già tutto. Quanto a voi due e ai problemi che che dovrete affrontare a me sembrano quasi inimmaginabili, ma tra questi io non ci sono. [...] ... Ma voi siete due essere perfetti, che vi siete innamorati, e che purtroppo avete una diversa pigmentazione. E adesso io credo che qualunque obiezione possa fare un bastardo sulla vostra intenzione di sposarvi, solo una cosa sarebbe di peggio e sapendo quello che sentite, non vi sposaste.” Regia Stanley Kramer Titolo Originale Guess who’s coming to dinner Anno 1967 Lingua Originale Inglese Durata 108 minuti Genere Commedia, Drammatico, Sentimentale. Il film mostra che l’ amore non ha sesso, razza, religione: infatti la protagonista Joey, una ragazza bianca americana, si innamora di John un medico afroamericano, conosciuto alle Hawaii. I due, hanno deciso di sposarsi e si recano a San Francisco, dai genitori di Joey per l’ approvazione della famiglia alla loro unione. La mamma felice della notizia, aderisce all’entusiasmo della figlia, ma Matt, il padre, preoccupato per le difficoltà a cui andrebbe incontro e non propenso a dare il consenso. Durante un incontro delle due famiglie la situazione, presto prende una piega sbagliata: Le madri sono d’accordo nell’accettare un amore così sincero, ma i padri, non accettano in nessun modo l’unione. Scoppiò così un litigio tra tutti i protagonisti del film: Ogniuno vuol far valere le sue ragioni. Alla fine, Matt Drayton, chiamerà tutti in salotto, per comunicare l’amore è una cosa ben più importante della diversità dei pigmenti della pelle concludendo che Joey e John sono “due esseri speciali”. 17 ARTICOLO 17 1.Ogni individuo ha il diritto ad avere proprietà sue personali o in comune con altri. 2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà. 1. Everyone has the right to own property alone as well as in association with others. 2. No one shall be arbitrarily deprived of his property. 77 Land Grabbing Il “land grabbing” è l’acquisizione, da parte di soggetti privati (multinazionali o altri investitori) o da parte di Stati, di vaste zone coltivabili (superiori ai 10 mila ettari) all’estero per produrre beni destinati all’esportazione, mediante contratti di compravendita o affitto a lungo termine - spesso tra i 30 e i 99 anni. I principali Paesi acquirenti sono: Arabia Saudita, Emirati Arabi e Paesi del Golfo, India, Cina, Giappone, Corea del Sud, Libia, Siria, Giordania, ma anche Germania,Usa, Gran Bretagna, Svezia. L’acquirente maggiore resta comunque la Cina, che rappresenta il 40% della popolazione agricola attiva mondiale, ma possiede solo il 9% dei terreni coltivabili. L’interesse di questo Paese è pertanto legato alla necessità di garantire cibo ad un prezzo sostenibile alla sua popolazione, ma anche all’approvvigionamento di materie prime per l’industria e al business dei biocombustibili. A spingere l’espansione del fenomeno del “land grabbing” certamente contribuiscono la crisi economico-finanziaria e l’emergenza alimentare , i fenomeni di speculazione e la volatilità dei prezzi agricoli sui mercati mondiali.Gli obiettivi di approvvigionamento alimentare, di agribusiness e profitto finanziario dei Paesi investitori hanno infatti implicazioni sempre più forti sui problemi della fame e della povertà nel mondo nonchè sui vincoli allo sviluppo dei Paesi che cedono la loro terra e le loro risorse. Etiopia Tanzania Mali Il governo etiope li chiama “programmi di reinsediamento della “popolazione” essi ufficialmente servono per trasferire la popolazione dalle aree più densamente popolate a territori più spaziosi, ma in realtà, si tratta di land grabbing, una strategia con cui il governo toglie le terre ai suoi contadini per rivenderle a investitori stranieri. La Tanzania è diventata una delle mete preferite da imprese multinazionali e fondi di investimento che vogliano comprare grandi proprietà in Africa. In Tanzania, solo negli ultimi sei anni, circa 40 compagnie straniere hanno comprato grandi proprietà terriere, dai 2.500 ettari in su sulle quali hanno impiantato produzioni di jatropha e canna da zucchero da trasformare in componenti per biodiesel. In Mali il 40% degli appezzamenti comprati o affittati dovrebbero essere utilizzati per la produzione di biocarburanti, nonostante il governo avesse assicurato che gli investimenti erano diretti a trasformare il Paese in uno dei grandi fornitori alimentari della regione. 18 ARTICOLO 18 Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti. Everyone has the right to freedom of thought, conscience and religion; this right includes freedom to change his religion or belief, and freedom, either alone or in community with others and in public or private, to manifest his religion or belief in teaching, practice, worship and observance. 81 Papa Giovanni XXIII Il P apa B u o n o Papa Giovanni XXIII è stato il 261º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica e primate d’Italia e 3º sovrano dello Stato della Città del Vaticano. Fu eletto papa il 28 ottobre 1958 e in meno di cinque anni di pontificato riuscì ad avviare il rinnovato impulso evangelizzatore della Chiesa Universale. È ricordato con l’appellativo di “Papa buono”. Fu terziario francescano ed è stato beatificato da papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000. Nato a Brusicco frazione di Sotto il Monte, un piccolo paese della provincia di Bergamo, il 25 novembre del 1881, da Battista Roncalli e da Marianna Mazzola, quarto di tredici fratelli, veniva - a differenza del suo predecessore, Eugenio Pacelli, che era di stirpe nobile - da una famiglia di umili origini: i suoi parenti lavoravano infatti come mezzadri. Ricevette il sacramento della cresima il 13 febbraio 1889 dal Vescovo di Bergamo Monsignor Guindani. Grazie all’aiuto economico di suo zio Zaverio, studiò presso il seminario minore di Bergamo, vinse una una borsa di studio e si trasferì al seminario dell’Apollinare di Roma, l’attuale Pontificio Seminario Romano Maggiore, ove completò brillantemente gli studi e fu ordinato prete nella chiesa di Santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo, il 10 agosto 1904. Durante la permanenza a Roma partecipando nel 1903 ai funerali del cardinal Lucido Maria Parocchi ebbe a scrivere: “Se io possedessi la scienza e la virtù sua, io potrei ben chiamarmi soddisfatto.” Da ragazzo, e durante il seminario, manifestò la venerazione per la Vergine con numerosi pellegrinaggi al Santuario della Madonna del Bosco ad Imbersago. Nel 1901 era stato coscritto ed arruolato nel 73º Reggimento fanteria, brigata Lombardia, di stanza a Bergamo. << Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una sola, ma riassume tutte le voci del mondo; e qui di fatto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera… Osservatela in alto, a guardare questo spettacolo. … Noi chiudiamo una grande giornata di pace… Sì, di pace: Gloria a Dio, e pace agli uomini di buona volontà. >> L’enciclica Pacem in Terris è un documento di grande novità storica. Il Pontefice si rivolge a «tutti gli uomini di buona volontà», credenti e non credenti,perchè la Chiesa deve guardare ad un mondo senza confini e senza “blocchi, e non appartiene né all’Occidente né all’Oriente. Bisogna ricercare ciò che unisce, tralasciando ciò che divide. In un mondo dominato dalla Guerra fredda e diviso tra capitalismo e socialismo il papa ha levato la sua voce per richiamare il fondamentale valore della pace. La Pace in terra può essere instaurata e consolidata solo nel pieno rispetto dell’ordine stabilito da Dio. I progressi delle scienze attestano la grandezza dell’uomo, che scopre tale ordine e crea gli strumenti idonei per impadronirsi di quelle forze e volgerle a suo servizio. «Per convivere bisogna rendersi conto che ogni persona è dotata di intelligenza ed è libera, quindi ha diritti e doveri universali e inviolabili» «Ogni essere umano ha diritto di poter pensare come vuole e di diffondere ciò che fa o pensa in modo libero. E ha anche diritto alla obbiettività nell’ informazione» «Ognuno ha il diritto di onorare Dio come vuole, rispettandolo e manifestando un culto privato e pubblico, infatti siamo stati creati per rendere onore a Dio e ciò mantiene alta la dignità dell’uomo. è da questo che deriva il nome “religione”» 19 ARTICOLO 19 Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. Everyone has the right to freedom of opinion and expression; this right includes freedom to hold opinion without interference and to seek, receive and impart information and ideas through any media and regardless of frontiers. 85 Anna Stepanovna Politkovskaja New York, 30 Agosto 1958 - Mosca, 7 Ottobre 2006 “L’unico dovere di un giornalista è descrivere ciò che vede.” È stata una giornalista russa molto conosciuta per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia, e per la sua opposizione al Presidente della federazione Russa Vladimir Putin; Anna condannava apertamente l’Esercito Russo, il governo e lo scarso rispetto dimostrato nei confronti dei diritti civili sia in Russia che in Cecenia. Una carriera pericolosa. A partire dal giugno 1999 e fino alla sua morte, lavorò per la Novaja Gazeta; nello stesso periodo pubblicò alcuni libri fortemente critici su Vladimir Putin, sulla conduzione della guerra in Cecenia, Daghestan ed Inguscezia. Spesso per il suo impegno venne minacciata di morte. Nel 2001 fu costretta a fuggire a Vienna in seguito a ripetute minacce ricevute via e-mail da Sergei Lapin, un ufficiale dell’OMON (unità speciale mobile della polizia) da lei accusato di crimini contro la popolazione civile in Cecenia. Lapin venne arrestato per un breve periodo e poi venne rilasciato nel 2002. Il processo riprese nel 2003 per concludersi, dopo numerose interruzioni, nel 2005 con una condanna per l’ex-poliziotto per abusi e maltrattamenti aggravati su un civile ceceno e per falsificazione di documenti. Proprio in Cecenia la Politkovskaja si recò molto spesso, sostenendo le famiglie delle vittime civili, visitando ospedali e campi profughi, intervistando sia militari russi che civili ceceni. Disse di non considerarsi un “magistrato inquirente” ma piuttosto“una persona che descrive quello che succede a chi non può vederlo” dal momento che in Russia “I servizi trasmessi in tv e i servizi pubblicati sulla maggior parte dei giornali sono quasi tutti a stampo ideologico”. “manca il benchè minimo controllo della società civile sull’operato dei militari […] Al di là dei muri di cemento di una caserma, un ufficiale può fare ad un soldato quello che vuole, quello che gli passa per la testa in un determinato momento”. Dal libro: La russia di Putin L’ assassinio. Anna Politkovskaja venne ritrovata il giorno del compleanno del presidente russo Vladimir Putin, nell’ascensore del suo palazzo a Mosca. La polizia rinvenne una pistola Makarov PM e quattro bossoli accanto al cadavere. Uno dei proiettili colpì la giornalista alla testa. La prima pista seguita fu quella dell’omicidio premeditato e operato da un killer a contratto. Il mandante è ancora oggi sconosciuto: voci non confermate imputano il delitto proprio al presidente, più volte bersaglio di pesanti critiche da parte della giornalista. 20 ARTICOLO 20 1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. 2. Nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione. 1. Everyone has the right to freedom of paceful assembly and association. 2. No one may be compelled to belong to an association. 89 Amnesty International «La visione di Amnesty International è quella di un mondo dove ciascuno può godere di tutti i diritti enunciati nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e di tutti gli strumenti internazionali relativi a essi. Per essere fedele a questa visione, Amnesty International ha la missione di condurre ricerche e azioni che mirano a prevenire e cessare i gravi oltraggi a tali diritti”» La storia... Benenson decise di fondare l’organizzazione umanitaria dopo aver letto su un quotidiano la notizia della condanna a sette anni di reclusione per due studenti portoghesi, colpevoli di aver fatto un brindisi augurale in nome della libertà, in riferimento all’indipendenza dell’impero coloniale portoghese, durante il periodo del regime dittatoriale di Antonio de Oliveira Salazar. Egli quindi scrisse una lettera all’editore del giornale The Observer che decise di pubblicarla accanto ad un articolo intitolato”The forgotten prisoners”. Alcune campagne... Il simbolo... Peter Benenson scelse come simbolo della sua associazione una candela nel filo spinato. Il filo spinato simboleggia la detenzione protratta e le violazioni dei diritti umani perpetrate nei confronti dei prigionieri di coscienza; la candela accesa rappresenta la volontà, da parte dell’organizzazione, di tenere in luce ciascuna violazione dei diritti umani sulla quale essa lavora, perché l’opinione pubblica possa esserne edotta. 1999 - Amnesty prende parte alla Coalizione “Stop all’uso dei bambini soldato!”. 2000 - terza campagna contro la tortura. 2003 - campagna “Control Arms” per il controllo delle armi leggere. 2004 - campagna “Mai più violenza sulle donne”. 2006 - campagna “Più diritti più sicurezza” per contrastare le violazioni dei diritti umani nella “guerra al terrore”. 2009 - campagna “Io pretendo dignità”, per combattere la povertà. 2016 - campagna “mai più spose bambine” Campagna “mai più spose bambine” 2016 Ogni giorno a 37 mila bambine viene negata l’infanzia. Amnesty International Italia promuove numerose iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla campagna “Mai più spose bambine”, con l’obiettivo di porre fine ai matrimoni precoci e forzati che sono illegali secondo il diritto internazionale e sono vietati in molti dei paesi che ne registrano un alto tasso. Le leggi esistenti, infatti, spesso non vengono applicate oppure forniscono eccezioni per il consenso dei genitori o per le pratiche tradizionali. Amnesty International chiede in particolare al governo del Burkina Faso di far rispettare la legge e proteggere le ragazze e le giovani donne. Nel dicembre 2015 infatti il ministero delle politiche e della solidarietà sociale del Burkina Faso ha adottato una strategia nazionale e un piano d’azione triennale per prevenire ed eliminare il matrimonio precoce e forzato nel paese. Il paladino dei diritti civili Peter Benenson nacque a Londra nel 1921. Si laureò in legge e fondò nel 1961 Amnesty International. Da allora divenne un paladino dei diritti civili famoso in tutto il mondo. Benenson morì nel 2005 ad Oxford. “Aprite il vostro giornale – qualsiasi giorno della settimana – e troverete il resoconto da qualche parte nel mondo di qualcuno che è stato imprigionato, torturato o giustiziato perché le sue opinioni o la sua religione erano inaccettabili per il suo governo. Il lettore del quotidiano si sente un nauseabondo senso di impotenza. Se questo senso di disgusto in tutto il mondo potesse unirsi in una comune azione, qualcosa di efficace potrebbe venire fatto.” Peter Benenson 21 ARTICOLO 21 1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. 2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizione di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese. 3. La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. 1. Everyone has the right to take part in the government of his country, directly or through freely chosen representatives. 2. Everyone has the right of equal access to public service in his country. 3. The will of the people shall be the basis of the authority of government; this will shall be expressed in periodic and genuine elections which shall be by universal and equal suffrage and shall be held by secret vote or by equivalent free voting procedures. 93 Le Suffragette U n a l o t t a p e r i l v o t o Con il termine suffragette si indicavano le appartenenti a un movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto per le donne (dalla parola “suffragio” nel suo significato di “voto”). In seguito la parola “suffragetta” ha finito per indicare, in senso lato, la donna che lotta o si adopera per ottenere il riconoscimento della piena dignità delle donne, coincidendo in parte quindi con il termine femminista. In Italia il diritto di voto nel 1861 era riservato ai soli cittadini maschi di età superiore ai 25 anni e di elevata condizione sociale. Nel 1881 il Parlamento approvò l’estensione del diritto di voto e fu ammessa anche la media borghesia; inoltre il limite d’età fu abbassato a 21 anni. Nel 1912, su proposta di Giovanni Giolitti, il Parlamento approvò l’estensione del diritto di voto a tutti i cittadini maschi a partire dai 21 anni di età che avessero superato con buon esito l’esame di scuola elementare e tutti i cittadini di età superiore ai trenta anni indipendentemente dal loro grado di istruzione. Il suffragio universale maschile vero e proprio è stato introdotto con la l. n. 1985/1918, che ha ammesso al voto tutti cittadini maschi di età superiore ai ventuno anni, nonché i cittadini di età superiore ai diciotto anni che avessero prestato il servizio militare durante la prima guerra mondiale. Il voto alla donne è stato riconosciuto, invece nel 1945. La Costituzione repubblicana detta alcuni principi fondamentali in materia di voto, stabilendo che esso è personale, eguale, libero e segreto e che il suo esercizio è un «dovere civico». Emmeline Pankhurst Emmeline Goulden Pankhurst (Manchester,15 luglio 1858 – Londra, 14 giugno 1928) è stata un’attivista e politica britannica che guidò il movimento suffragista femminile del Regno Unito. Emmeline Pankhurst è stata una delle più famose esponenti del movimento delle suffragette: nei primi anni del ‘900 si è battuta affinché in Inghilterra fosse concesso anche alle donne il diritto di voto, fino ad allora ad esclusivo appannaggio degli uomini. Proveniente da una famiglia dell’alta borghesia, figlia di Robert Goulden e Sophia Crane, completò i suoi studi a Parigi nel 1877. Incontrò nell’autunno del 1878 il suo futuro sposo, Richard arsden Pankhurst, di professione avvocato, lui aveva 44 anni lei 20. Due anni dopo, nel 1879 si sposò. I due si impegnarono per l’uguaglianza politica delle donne. Promotrice di vari gruppi, primo fra utti la Lega per il diritto di voto alle donne (Women’s Franchise League il titolo originale) riuscendo ad ottenere nel 1894 il diritto al voto nelle elezioni locali per le donne. Nel 1903 fondò il Women’s Social and Political Union, che si prefiggeva come principale obbiettivo di lotta civile l’estensione del suffragio alle donne. Il movimento si proponeva come forza esterna alle formazioni partitiche e spesso fu a queste contrapposto; godette di cattiva fama al tempo a causa delle azioni di violenza delle suffragette a danno di edifici pubblici. Fra le altre cose ottenne il suffragio femminile per la camera dei Comuni nel 1918. Ebbe due figlie Christabel e Sylvia, che continuarono la sua lotta. 22 ARTICOLO 22 Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità. Everyone, as a member of society, has the right to social security and is entitled to realization, through national effort and international co-operation and in accordance with the organization and resources of each State, of the economic, social and cultural rights indispensable for his dignity and the free development of his personality. 97 Guerra civile Si ha una condizione di guerra civile quando, all’interno di uno Stato in crisi, forze interne si scontrano con le armi in nome di interessi contrapposti, in molti casi per conquistare il potere politico. La storia dell’umanità è costellata da guerre civili: nell’antichità, nel Medioevo e nell’età contemporanea. Quando scoppia una guerra civile la società piomba in una condizione di disordine Ucraina, Kiev 2014 dalla quale uscirà soltanto al termine di uno scontro violento e sanguinoso “intestino”, come diceva lo scrittore latino Cicerone per segnalare la drammaticità e il senso della profonda ferita interna inferta al corpo sociale. Civil War Armed conflict between a government and another group from within the same country. La guerra dell’Ucraina orientale o guerra del Donbass, inizialmente indicata come rivolta (o crisi) dell’Ucraina orientale, è un conflitto in corso che ha avuto inizio il 6 aprile 2014, quando alcuni manifestanti armati, secondo le testimonianze, si sono impadroniti di alcuni palazzi governativi dell’Ucraina orientale, ossia nelle regioni di Donec’k, Luhans’k e Charkiv La guerra civile in Italia è impiegata nella storiografia di settore, anche internazionale, per riferirsi agli eventi accaduti durante la seconda guerra mondiale, in un periodo compreso tra l’annuncio dell’armistizio di Cassibile (8 settembre 1943) e la resa di Caserta (2 maggio 1945), durante il quale si verificarono combattimenti tra reparti militari della Repubblica Sociale Italiana (RSI), collaborazionisti con le truppe occupanti della Germania nazista, e i partigiani italiani (inquadrati militarmente nel Corpo Volontari della Libertà e in maggioranza politicamente organizzati nel Comitato di Liberazione Nazionale), sostenuti materialmente dagli Alleati, nell’ambito della guerra di liberazione italiana e della campagna d’Italia. Italia, Lecce 1943-45 Battle of Chattanooga 1843 The American Civil War, widely known in the United States as simply the Civil War as well as other names, was a civil war fought from 1861 to 1865 to determine the survival of the Union or independence for the Confederacy. Among the 34 states in January 1861, seven Southern slave states individually declared their secession from the United States and formed the Confederate States of America. After four years of combat, which had left around 750,000 Americans, Union and Confederate, dead and had destroyed much of the South’s infrastructure, the Confederacy collapsed and slavery was abolished. Then began the Reconstruction and the processes of restoring national unity and guaranteeing civil rights to the freed slaves. 23 ARTICOLO 23 1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. 3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un'esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, ad altri mezzi di protezione sociale. 4. Ogni individuo ha il diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi. 1. Everyone has the right to work, to free choice of employment, to just and favourable conditions of work and to protection against unemployment. 2. Everyone, without any discrimination, has the right to equal pay for equal work. 3. Everyone who works has the right to just and favourable remuneration ensuring for himself and his family an existence worthy of human dignity, and supplemented, if necessary, by other means of social protection. 4. Everyone has the right to form and to join trade unions for the protection of his interests. 101 Il lavoro minorile L E C A U S E Lo sfruttamento minorile è una violazione dei diritti del bambino, che invece di lavorare dovrebbe essere istruito e vivere una “vera infanzia”. Una delle cause del lavoro minorile è la sete di profitto: i padroni assumono i bambini perchè si lasciano sfruttare senza opporre resistenza, sono più abili e non scioperano. I minori vengono anche utilizzati in attività nocive, pericolose per il fisico, lavori pesanti legati allo sfruttamento e alla schiavitù. Esistono di- verse forme di lavoro minorile: la riduzione in schiavitù, il lavoro in fabbirche e nel settore agricolo. I bambini diventano operai, costretti al lavoro in campi infestati dai pesticidi che possono provocare gravi danni alla salute. La forma peggiore che può assumere questo problema è l’impiego dei bambini come solda- ti: questa barbara pratica consente agli sfruttatori di non pagare il lavoro e semplificare loro le cose, visto che i bambini non sanno il significato di “pericolo“, mandandoli spesso a rompere il fronte avversario. Le ragazze invece, anche se in misura minore, sono frequentemente soggette a violenze sessuali. Nel mondo, milioni di bambini sono costretti a lavorare. Con “sfruttamento minorile” si indicano le attività svolte in età preocce, che manifestano pressione fisica, sociale e psicologica. Lo sfruttamento minorile è la prima causa e conseguenza Di fronte a tutto questo, noi tutti possiamo dare un piccolo contributo, influenzando, per esempio, questa tendenza con il “boicottaggio“ degli acquisti: possiamo evitare di acquistare prodotti realizzati da aziende che non garantiscono di non servirsi di lavoro minorile, e comprare quindi quei prodotti che indicano chiaramente il non utilizzo di minori per realizzarli. Con queste piccole azioni, tutti noi possiamo fare in modo che lo sfruttamento minorile venga attuato sempre di meno. L’aiuto di ogni singolo indivuduo è importante per garantire un futuro migliore a tutti i bambini vittime di questo grave fatto. della povertà. Le famiglie costrette ad affrontare da sole la povertà, poichè non ricevono nessun aiuto dalla Stato, devono chiedere un aiuto da parte di tutti i membri appartenenti ad essa, anche ai più piccoli. Tutti i componenti della fa- miglia devono darsi da fare con un unico obiettivo: sopravvivere. Secondo le statistiche dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro, 250 milioni di bambini al di sotto dei 14 anni sono soggetti a sfruttamento minorile. 24 Articolo 24 Ogni individuo ha diritto al riposo e allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite. Everyone has the right to rest and leisure, including reasonable limitation of working hours and periodic holidays with pay 105 Charlie Chaplin s i l e n z i o d i d e n u n c i a TEMPI MODERNI (1936) “Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore” Charlot è un operaio in un grande complesso industriale, esterrefatto dal ritmo frenetico di lavoro, perde la ragione. Ricoverato in una casa di cura, viene dimesso qualche tempdopo per finire quasi subito in prigione, a causa di una manifestazione di operai nella quale si ritrova casualmente coinvolto. Durante la sua detenzione, egli sventa, inconsapevole, una rivolta di detenuti; ciò gli frutta l'immediata scarcerazione. Una volta libero, riprende la sua dura lotta per sopravvivere. Lo aiuterà molto l'amicizia di una giovane orfana, con cui divide la propria casetta e quel po' di cibo che riesce a procurarsi. Quando la ragazza trova lavoro in un cabaret, riesce a far assumere anche Charlot, ma la polizia, venuta a cercare la ragazza per ricondurla all'orfanotrofio, li costringe però a fuggire dalla città per cercare altrove un po' di tranquillità. “Attraverso la comicità vediamo l’irrazionale in ciò che sembra razionale, il folle in ciò che sembra sensato, l’insignificante in ciò che sembra pieno di importanza" “Non devo leggere libri per sapere che il tema della vita è il conflitto e il dolore. Per istinto tutta la mia comicità si basava su queste cose” “Grazie all'umorismo siamo meno schiacciati dalle vicissitudini della vita” “Il ridicolo è un atteggiamento di sfida: dobbiamo ridere in faccia alla tragedia, alla sfortuna e alla nostra impotenza contro le forze della natura, se non vogliamo impazzire” Foto di Andreas Grusky U n 25 ARTICOLO 25 1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo alla alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. 2. La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale. 1. Everyone has the right to a standard of living adequate for the health and well-being of himself and of his family, including food, clothing, housing and medical care and necessary social services, and the right to security in the event of unemployment, sickness, disability, widowhood, old age or other lack of livelihood in circumstances beyond his control. 2. Motherhood and childhood are entitled to special care and assistance. All children, whether born in or out of wedlock, shall enjoy the same social protection. 109 Welfare Benessere e Welfare Cosa si intende per benessere? La parola “benessere”, il cui senso nel passato coincideva essenzialmente con la salute fisica, oggi ha man mano assunto un significato sempre più ampio, arrivando a coinvolgere tutti gli aspetti dell’essere (fisico, emotivo, mentale, sociale e spirituale). La salute è qualcosa di più dell’assenza di malattia: è uno stato di completo benessere fisico, mentale e ambientale/ sociale. Parallelamente alla cultura “del piacere immediato” che contraddistingue la nostra società, la sfida che la ricerca del benessere ci pone è che ognuno riesca a capire quali siano le cose veramente importanti per la propria vita. Siamo protagonisti di un tempo pieno di comodità e sicuramente, rispetto a 40 anni fa, di una situazione che appaga molti bisogni: è per questo che da una recente ricerca emerge che le difficoltà economiche ci spingono alla ricerca del benessere, dal cibo salutista ai massaggi . La richiesta forte di benessere nasce da un bisogno, quasi un grido, una richiesta d’aiuto proveniente dal mondo intorno a noi, primo fra tutti quello lavorativo: il bisogno di stare bene, il bisogno di essere riconosciuti ed apprezzati come persone. Lo Stato sociale (o Stato del benessere, welfare state), secondo una definizione largamente accettata, è un insieme di politiche pubbliche con cui lo Stato fornisce ai propri cittadini, o a gruppi di essi, protezione contro rischi un fenomeno essenzialmente europeo. La formazione dello Stato sociale non è solo una reazione alle pressioni della classe operaia dell’industria, ma anche un portato della democrazia di massa. A sua volta ha contribuito a stabilizzare la democrazia e a conciliarla con il capitalismo, riducendo le diseguaglianze risultanti dalle strutture familiari e di classe, e offrendo sicurezze materiali e opportunità di sviluppo individuale e collettivo. Questi caratteri dello Stato sociale e le modalità del suo intervento si sono andate evolvendo nel tempo. Le prime manifestazioni del welfare sono consistite in interventi assistenziali di carattere tipicamente occasionale e spesso discrezionale, a favore di gruppi circoscritti di bisognosi;la loro formazione organica è contenuta nella New poor law inglese del 1834. e bisogni prestabiliti, in forma di assistenza, assicurazione o sicurezza sociale, prevedendo specifici diritti sociali nonché specifici doveri di contribuzione. Esso costituisce una risposta alla nuova configurazione dei rischi e bisogni originata dai processi di modernizzazione e industrializzazione ma nella sua configurazione storica è In economia, un bene pubblico è un bene che è difficile, o impossibile, produrre per trarne un profitto privato mentre nell’accezione popolare viene definito bene comune uno specifico bene che è condiviso da tutti i membri di una specifica comunità: proprietà collettiva e uso civico. Vi sono definizioni di bene comune anche nell’ambito della filosofia, dell’etica, della scienza politica, della religione e della giurisprudenza.Il Benessere sociale attiene alla qualità della vita di una società e dipende dal grado di soddisfazione dei bisogni materiali e immateriali che caratterizzano una collettività. I bisogni individuali e collettivi vengono soddisfatti per mezzo dell’attività economica che si occupa di ottimizzare le risorse per il soddisfacimento dei bisogni umani facendo da “ponte” tra risorse scarse in natura e bisogni che invece sono illimitati. La crisi economica in atto ha acuito la crescita delle disuguaglianze sociali, la compressione dei diritti individuali e collettivi e ha portato ad un modello di consumi affidato all’incremento dell’indebitamento piuttosto che alla crescita delle retribuzioni. Si sente la necessità di un nuovo welfare che attraverso l’intervento pubblico e privato dia sicurezza e promuova le capacità delle persone e lo sviluppo umano e che non miri solo a garantire il benessere economico delle persone ma che permetta loro di fronteggiare rischi ed incertezze e di cogliere le opportunità dell’attuale società. . h % ARTICOLO 26 * j 5 9 3 g f 0 # à x ^ 7 ç k | ° z p 26 , a y è 2 ( = p § + i ? h _ 8 d ] 1. Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito. 2. L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. 3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli. s L 6 ! 1. Everyone has the right to education. Education shall be free, at least in the elementary and fundamental stages. Elementary education shall be compulsory. Technical and professional education shall be made generally available and higher education shall be equally accessible to all on the basis of merit. 2. Education shall be directed to the full development of the human personality and to the strengthening of respect for human rights and fundamental freedoms. It shall promote understanding, tolerance and friendship among all nations, racial or religious groups, and shall further the activities of the United Nations for the maintenance of peace. 3. Parents have a prior right to choose the kind of education that shall be given to their children. 113 Malala Yousafzai «I don’t mind if I have to sit on the floor at school. All I want is education. And I’m afraid of no one.» Malala Yousafzai nata a Mingora, 12 luglio 1997 è un’attivista pakistana. È la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, nota per il suo impegno per l’affermazione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione - bandito da un editto dei talebani - delle donne della città di Mingora, nella valle dello Swat. All’età di undici anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne e la loro occupazione militare del distretto dello Swat. È stata nominata per l’International Children’s Peace Prize, premio assegnato da KidsRights Foundation per la lotta ai diritti dei giovani ragazzi. Ha scritto anche il libro Io sono Malala, pubblicato in Italia l’8 ottobre 2013 dal Corriere della Sera. Il 19 ottobre 2012 è stata gravemente colpita alla testa da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola. E’ sopravvissuta all’attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Il 12 luglio 2013 in occasione del suo sedicesimo compleanno, parla al Palazzo di Vetro a New York, lanciando un appello all’istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo. Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Il premio le è stato consegnato in occasione della sessione plenaria di novembre, a Strasburgo, il 20 novembre 2013. 25 settembre 2015 viene lanciata in tutto il mondo l’iniziativa The Global Goals che vede Malala una delle protagoniste insieme a tanti altri attivisti ed artisti. I leader mondiali si sono impegnati a rispettare 17 obiettivi globali, alcuni esempi: eliminare la povertà estrema, combattere la disuguaglianza, le ingiustizie e sistemare il cambiamento climatico. Storico il suo discorso alle Nazioni Unite nel 2013, dove in occasione del suo compleanno, il 12 luglio, ha rivolto un messaggio ai Talebani, che “pensavano di zittirmi con una pallottola, ma non ci sono riusciti”. Un appello al mondo: “Un bambino, un insegnante e un libro possono cambiare il mondo. Impugniamo i nostri libri e le nostre penne, che sono loro le nostre armi più potenti”. Il 9 ottobre mi hanno sparato al lato sinistro della testa e pensavano che le pallottole potessero zittirmi. Ma non ci sono riusciti”. Siamo in Pakistan nel sesto paese più popoloso del mondo, quello che ha dato i natali a Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace 2014. Come denuncia la stessa Malala, in Pakistan non esiste un vero e proprio diritto all’istruzione, soprattutto per le bambine. Per ogni dieci bambini, ci sono otto bambine che frequentano la scuola; ma il rapporto cambia nelle zone rurali del Pakistan, dove le bambine che vanno a sono quasi sempre la metà dei maschi. La situazione peggiora soprattutto nelle aree più conservatrici e rurali del Pakistan: la forte presenza dei talebani, contrari all’emancipazione femminile anche a livello scolastico, la permanenza di una cultura spesso complice o incapace di affrancarsi, le difficoltà dovute a zone ad alto rischio di morte a causa dei conflitti interni e delle guerriglie, fanno sì che il numero di bambine che va a scuola sia nettamente inferiore rispetto a quello maschile. “I’m stronger than fear” 27 ARTICOLO 27 1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. 2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore. 1. Everyone has the right freely to participate in the cultural life of the community, to enjoy the arts and to share in scientific advancement and its benefits. 2. Everyone has the right to the protection of the moral and material interests resulting from any scientific, literary or artistic production of which he is the author. c 117 articolo 27 della dichiarazione universale dei diritti umani ci permette di poter partecipare al progresso scientifico, artistico e letterale della comunità ma allo stesso tempo anche che ogni nostro progetto sia protetto dal copiryght in modo tale che nessuno possa carpire la nostra traccia culturale. La nostra dichiarazione è ancora giovane però l’uomo fin dall’antichità fino ai giorni nostri ha sempre sentito il bisogno di portare il progresso dell’umanità a livelli più alti e di ampliare la mente in tutti i campi culturali , per quanto questi diritti non esistessero. Ed ecco che ricordiamo un grande nome della rivoluzione scientifica e del suo stesso progresso , noto come Albert Einstein, lui e la scienza sono un tutt’uno, tant’è che definire qualcuno “Einstein”, vuol dire attribuirgli il massimo grado di intelligezza nello studio scientifico. Piuttosto pittoresco nell’ambito artistico troviamo Salvador Dalí artista poliedrico e tra i più eccentrici del Novecento, con il suo stile onirico è stato il maggior esponente della corrente surrealista. L’inesauribile estro che gli era peculiare lo ha portato ad eccellere in diversi campi, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura al cinema. Autore di 1.500 dipinti, illustrazioni per libri, litografie, scenografie e costumi teatrali, disegni, sculture, la più vasta collezione di sue opere si trova proprio al Teatro-Museo Dalí di Figueres e al Salvador Dalí Museum di St. Petersburg in Florida. “Gli uomini si riducono alla nullità e all’oblio, altrettanto spesso col non sfruttare al massimo la propria tensione spirituale, quando l’hanno, quanto col mancare di tensine quando essa è indispensabile.” a sviluppare rapidamente un programma per la realizzazione dell’ordigno, programma che poi diventò il Progetto Manhattan che portò alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Al di là del ruolo avuto nel sospingere la realizzazione del primo ordigno nucleare, il suo impegno civile di scienziato fu sempre rivolto alla causa delle pace. E per ultimo ma non meno importante abbiamo Thomas Hardy , nacque a Upper Blockhampton, vicino a Dorchester, da una famiglia di piccoli proprietari terrieri , frequentò le scuole locali fino a quindici anni e, vivendo in campagna, si appassionò agli aspetti più semplici della natura e al folclore contadino. Dopo studi di architettura, lavorò presso un architetto di Dorchester. Trasferitosi a Londra per continuare la professione, ben presto si volse alla letteratura. Iniziò scrivendo poesie, che non riuscì a far pubblicare; si dedicò allora alla prosa e per circa venticinque anni scrisse solo romanzi e racconti, guadagnandosi la fama di uno dei maggiori romanzieri del tempo. E tra le sue opere di maggior successo ricordiamo Via dalla pazza Folla , Tess dei D’Urbervilles e Jude l’oscuro . Einstein Hardy & Dalì “Come possiamo notare anche le grandi menti del passato hanno sentito il bisogno di poter dare un contributo culturale ed ecco che possiamo distinguerci”m per lasciare la nostra traccia.” L’ Albert Einstein Può sembrare una contraddizione storica, ma anche uno scienziato pacifista come Albert Einstein, grande ammiratore di Gandhi, non solo contribuì in parte – sul piano teorico – con i suoi studi alla creazione della prima bomba atomica, ma la propugnò apertamente, firmando proprio l’11 Ottobre 1939 una lettera aperta al presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt per indurlo Salvador dalì “L’arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.” Thomas Hardy 28 ARTICOLO 28 Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possono essere pienamente realizzati. Everyone is entitled to a social and international order in which the rights and freedoms set forth in this Declaration can be fully realized. 121 John Lennon Immagina un mondo senza la proprietà. Mi chiedo se ci riesci, senza bisogno di avidità o fame, una fratellanza tra gli uomini. Immagina tutta le gente, che condivide il mondo. Imagine Imagine there’s no heaven Immagina non ci sia paradiso It’s easy if you try è facile se ci provi No hell below us nessun inferno sottodi noi Above us only sky sopra di noi solo il cielo Imagine all the people immagina tutti quanti Living for today vivere per l’oggi Imagine there’s no countries Immagina non ci siano paesi It isn’t hard to do non è difficile da fare Nothing to kill or die for niente per cui uccidere o morire And no religion too e neanche religioni Imagine all the people immagina tutti quanti Living life in peace vivere la vita in pace You... You may say I’m a dreamer Puoi dire che sono un sognatore But I’m not the only one ma non sono l’unico I hope some day you’ll join us spero che un giorno ti unirai a noi And the world will be as one e il mondo sarà tutt’uno Imagine no possessions Immagina nessuna proprietà I wonder if you can mi chiedo se puoi No need for greed or hunger nessun bisogno di avidità o fame Our brotherhood of man una fratellanza di uomini Imagine all the people immagina tutti quanti Sharing all the world dividersi il mondo And the world will live as one E il mondo vivrà come unico 29 ARTICOLO 29 1. Ogni individuo ha doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità. 2. Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica. 3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite 1. Everyone has duties to the community in which alone the free and full development of his personality is possible. 2. In the exercise of his rights and freedoms, everyone shall be subject only to such limitations as are determined by law solely for the purpose of securing due recognition and respect for the rights and freedoms of others and of meeting the just requirements of morality, public order and the general welfare in a democratic society. 3. These rights and freedoms may in no case be exercised contrary to the purposes and principles of the United Nations. 125 Non uno di meno «Non uno di meno ne devo trovare dei miei alunni al mio ritorno.» Titolo originale: Yi ge dou bu neng shao Lingua originale: Cinese Anno: 1999 Durata: 102 min Genere: Drammatico Regia: Zhang Yimou Una ragazzina di 13 anni viene assunta per una breve supplenza nella scuola di una zona rurale e misera della Cina. Affronta completamente impreparata le difficoltà dell’insegnamento e stenta a imporre attenzione e ordine ai piccoli scolari. L’assenza di uno degli alunni, costretto dalla situazione familiare a lavorare in città, la costringe ad affrontare un viaggio disagevole e un’affannosa ricerca. La giovanissima maestra è spinta dalla promessa di una ricompensa in denaro, fatta dal maestro che la ragazzina è incaricata di sostituire - a condizione che al suo ritorno, non ci sia neppure uno di meno degli alunni – ma anche dalla necessità di non deludere le aspettative del maestro unita a una certa caparbietà di carattere e - si intuisce solo alla fine - a un sincero interessamento per la sorte del ragazzino, solo e affamato nella sconosciuta città. L’avventura sarà coronata da un imprevedibile successo grazie alla paziente insistenza della maestra e all’intervento “salvifico” della “televisione verità” che fa miracoli anche in un Paese comunista. La piccola maestra cerca il suo studente e dopo essere apparsa in televisione lo trova; al villaggio verranno donati soldi e nuovi gessetti di tutti i colori. I soldi verranno utilizzati soprattutto per ricostruire la scuola, che ormai ha più di 50 anni. Parlare della scuola cinese significa riferirsi a uno dei sistemi scolastici più estesi al mondo. La Cina è dotata di un sistema d’istruzione nazionale che presenta al suo interno profonde differenze a seconda del livello di sviluppo economico e di appartenenza culturale. Esistono zone rurali più arretrate, che interessano circa il 25% della popolazione, regioni abitate da minoranze etniche alle quali è consentito lo studio della propria lingua e delle proprie tradizioni, ed esistono anche scuole normali e scuole di eccellenza, alle quali si accede attraverso una particolare selezione. Di certo studiare in Cina non è facile, il sistema di valutazione è molto selettivo, la competizione fra gli alunni è molto diffusa e il principio della meritocrazia aiuta gli insegnanti a gestire classi di norma assai più numerose delle nostre (con anche 50-60 alunni per classe). 30 ARTICOLO 4 Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati. Nothing in this Declaration may be interpreted as implying for any State, group or person any right to engage in any activity or to perform any act aimed at the destruction of any of the rights and freedoms set forth 129 31 ARTICOLO 31 Ogni individuo ha diritto a usufruire dell’acqua, bene naturale e comune, e il dovere di tutelarla dall’inquinamento e dallo sfruttamento improprio. Everyone has the right to use water, natural and common good, and the duty to protect it from pollution and improper exploitation. 131 MANIFESTO dell’ACQUA Lisbona1998 a cura Comitato internazionale per il Contratto Mondiale sull’Acqua Il diritto alla vita dall’Africa, dall’America Latina, dal Nord America, dall’Asia e dall’Europa. Ci siamo riuniti nel 1998 con nessun’altra legittimità o r presentatività se non quella di essere cittadini preoccupati dal fatto che 1 miliardo e 400 milioni di persone del pianeta su 5 miliardi e 800 milioni di abitanti non hanno acce all’acqua potabile. Questo è intollerabile. Ora il rischio è grande che nell’anno 2020, quando la popolazione mondiale sarà di circa 8 miliardi di esseri umani, il numero delle p sone senza accesso all’acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi. Questo è inaccettabile. Possiamo e dobbiamo impedire che l’inaccettabile diventi possibile. Come? E’ nos Veniamo convinzione che sia possibile raggiungere un tale obiettivo se si seguono i principi e le regole qui descritti. « fonte di vita » è un bene comune L’ acqua che appartiene a tutti gli abitanti della Terra. In quanto fonte di vita insostituibile per l’ecosistema, l’acq è un bene vitale che appartiene a tutti gli abitanti della Terra in comune. A nessuno, individualmente o come gruppo, è concesso il diritto di appropriarsene a titolo di propri privata. L’acqua è patrimonio dell’umanità. La salute individuale e collettiva dipende da essa. L’agricoltura, l’industria e la vita domestica sono profondamente legate ad essa suo carattere « insostituibile » significa che l’insieme di una comunità umana – ed ogni suo membro – deve avere il diritto di accesso all’acqua, e in particolare, all’acqua potab nella quantità e qualità necessarie indispensabili alla vita e alle attività economiche. Non ci può essere produzione di ricchezza senza accesso all’acqua. L’acqua non è parago bile a nessun’altra risorsa: non può essere oggetto di scambio commerciale di tipo lucrativo. Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile individuale e collettivo L’acqua appartiene più all’economia beni comuni e della distribuzione della ricchezza che all’economia privata dell’accumulazione individuale ed altre forme di espropriazione della ricchezza. Mentre nel passato condivisione dell’acqua è stata spesso una delle maggiori cause delle ineguaglianze sociali, la civilizzazione di oggi riconosce l’accesso all’acqua come un diritto fondamenta inalienabile, individuale e collettivo. Il diritto all’acqua è una parte dell’etica di base di una buona società e di una buona economia. E’ compito della società, nel suo comple e ai diversi livelli di organizzazione sociale, garantire il diritto di accesso, secondo il doppio principio di corresponsabilità e sussidiarietà, senza discriminazioni di razza, ses religione, reddito o classe sociale. L’acqua deve contribuire al rafforzamento della solidarietà fra i popoli, le comunità, i paesi, i generi, le generazion Le risorse d’acqua sono distribuite in modo ineguale. Anche i redditi lo sono. Questo non significa che deve esserci anche ineguaglianza nell’accesso all’ acqua fra le persone le comunità e le regioni. Inoltre, l’ineguaglianza nella distribuzione dell’acqua e della ricchezza finanziaria non significa che le persone ricche d’acqua e ricche economicamen possano farne l’uso che vogliono, anche venderla (o comprarla) all’esterno per derivarne il massimo profitto (o piacere). In numerose regioni del mondo l’acqua rimane una fo te di ineguaglianze fra uomini e donne, in quanto queste ultime portano tutto il peso dei lavori di casa che dipendono dall’acqua. Queste ineguaglianze devono essere rimo se. Sul nostro pianeta ci sono ancore troppe guerre legate all’acqua perché molti stati continuano a usare l’acqua come strumento a supporto dei loro interessi strategici di ti geo-economico, al fine di acquisire un potere egemonico sulla regione circonstante. necessario e possibile liberare l’acqua dall’influenza degli stati entati egemonicamente. L’acqua è « res publica ». L’accesso all’acqua cessariamente avviene tramite partnership. ’ ora di andare oltre la logica dei « signori della guerra dei conflitti economici per il dominio e la conquista dei mercati cittadinanza e la democrazia si basano sulla cooperazione e il rispetto reciproco. a “partnership” per l’acqua è il principio ispiratore sta dietro a tutti i progetti (esempio “il contratto di fiume”) che ha permesso soluzione di conflitti che erte regioni del mondo hanno tradizionalmente avvelenato le relazioni fra paesi partenenti allo stesso bacino idrografico. sosteniamo una vera partnership pubblica/privata vello locale/nazionale/mondiale. a gestione dell’acqua sostenibile nell’interesse generale non solo può, deve essere fondata sul rispetto e diversità culturali e sul pluralismo socio-economico. a partnership prevalentemente sottomessa, come accade attualmente, alla logica gli interessi degli attori privati in continua competizione reciproca per quistare il mercato non può che danneggiare l’obiettivo ssicurare l’accesso all’acqua conformemente alle regole di una “sostenibilità” bale integrata. Crediamo che la responsabilità finanziaria per l’acqua bba essere collettiva e individuale secondo i principi di responsabilità e di utilità. icurare l’accesso all’acqua per i bisogni vitali e fondamentali di ogni persona e di ni comunità umana è un obbligo per l’intera società. a società che deve assumere collettivamente i costi relativi alla raccolta, o dell’acqua, duzione, deposito, distribuzione, uso, conservazione e ricicl ista della fornitura e della garanzia di accesso all’acqua nella quantità e nella alità minime indispensabili. osti (inclusi gli effetti esterni negativi che non sono considerati nei prezzi di rcato) sono costi sociali comuni che devono essere sostenuti dall’intera collettività. “abbiamo intervistato e ragionato sugli articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.