Greppone Mazzi
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Greppone Mazzi
num. 6 - apr. ‘10 Greppone Mazzi Montalcino Ruffino e l’ambiente il Brunello che sfida il tempo. Riserva Ducale e Modus La mandorla News Eventi sfoglia Lo si capisce subito, appena si arriva dalla strada che s’inerpica dolce fra le vigne e i lecci verso il paese, regalandoci poetiche cartoline d’autore, che Montalcino non è un posto comune. L’ordine e la precisione con cui queste vigne sono allevate testimoniano agricoltura di alta qualità, ma soprattutto una zona che oramai può far invidia anche alle più rinomate aree di produzione francese. È affascinante soffermarsi sul ciglio della strada e osservare i grappoli scuri che pendono dai tralci di queste meravigliose piante. Raramente più di quattro a pianta. La produzione infatti è limitata a non più di 80 quintali a ettaro, proprio per preservarne la qualità, senza compromessi di quantità. Il Brunello nasce verso la fine dell’Ottocento da una visione straordinaria di un gruppo ristretto di produttori, i quali vollero ampliare la gamma di vini prodotti nella zona. Inizialmente produttrice di rinomati vini dolci, il “Moscadello di Montalcino” per primo, questa zona si guadagnerà, vendemmia dopo vendemmia, la gloria che il suo vitigno più rappresentativo si è sempre meritata: infatti, un particolare clone di Sangiovese, il “Sangiovese Grosso”, venne immediatamente individuato per la produzione di vini prestigiosi, grazie alle sue caratteristiche davvero uniche. Caratteristiche difficilmente ritrovabili in altri cloni, che ne hanno influenzato addirittura il nome, come il colore così intenso da essere definito “brunello”. avanti COPERTINA EVENTI NEWS A Montalcino bisogna saper aspettare, non si deve avere mai fretta. Un Brunello per essere tale deve rispettare rigorose abitudini, l’utilizzo in purezza del Sangiovese, come gli 80 quintali a ettaro, e il lungo invecchiamento di 5 anni in cantina, di cui almeno 2 trascorsi in botti di rovere. Ruffino è orgoglioso della storia ilcinese - sì, perché qui si parla di orgoglio nazionale – e la tradizione vuole le storiche botti grandi che non coprono, ma al contrario esaltano donando loro grazia, i sontuosi profumi di questo straordinario Sangiovese in purezza. È potentemente raffinato, non ha bisogno di null’altro, se non di lungo riposo. Un vino che va oltre il tempo, che viene passato di mano in mano alle successive generazioni, che con un semplice assaggio, riporta le menti al lungo e appassionato lavoro che caratterizza i vignaioli di questa zona e ai suoi secoli di storia. indietro MONTALCINO MANDORLA Oggi i protagonisti di questo territorio sono molti e Ruffino, come nel resto della Toscana, ha fatto propri i valori di questa terra e si è preso a cuore il progetto di portare questo orgoglio italiano in giro per il mondo. L’impegno di Ruffino è dimostrato dai numerosi “3 bicchieri” sulle guide del Gambero Rosso, i “5 grappoli” dei Sommelier AIS e i molteplici riconoscimenti giunti dall’estero. “In particolare – dice la famiglia Folonari, proprietaria da quasi 100 anni di Ruffino - siamo davvero orgogliosi dei 95 punti conferiti da Wine Spectator al Greppone Mazzi di Ruffino per la Riserva 1999. Un risultato che è un riconoscimento, un grande onore che ci dà, anche in momenti non facili come questi, quella forza per continuare verso la ricerca di una qualità senza compromessi, come attesta la longevità di questo vino straordinario, che chissà per quanti anni ancora migliorerà”. È un’emozione scendere nella cantina di Greppone Mazzi con il presidente dei Tenimenti Ruffino Paolo Folonari, attento e appassionato testimone della crescita della zona e della tenuta, e avere la fortuna di poter assaggiare annate ancora più vecchie e realizzare come siano solo nella loro fase iniziale di maturazione. “Il nostro Brunello nasce dalla famosa zona dei Greppi, ed è proprio il galestro e l’alberese, formatesi nel quaternario, a donargli questa mineralità eccezionale” – racconta orgoglioso del suo lavoro. “La zona è meravigliosamente custodita dal monte Amiata che ci protegge da grandinate o nubifragi, ma che lascia passare quel dolce vento che permette sempre ai grappoli di asciugarsi dopo una pioggia e di mantenere così le uve sempre perfettamente sane”. AMBIENTE Dopo i 95 punti di Wine Spectator ottenuti con Greppone Mazzi Riserva 1999, Francesco Folonari ci racconta il sogno montalcinese della sua famiglia. PRESENTE E FUTURO Greppone Mazzi. Un vino, una storia, un territorio COPERTINA La sfida “verde” di Ruffino Non sempre le rivoluzioni iniziano dando fiato alle trombe, a volte si svolgono senza clamore, specialmente quando il tema, l’etica ambientale, merita il silenzioso rispetto che alla terra si deve. Un rispetto ancora più doveroso se l’attore della piccola rivoluzione è Ruffino, da oltre 130 anni impegnata nel produrre grandi vini, realtà che dalla terra nasce e della stessa vive. indietro avanti NEWS Unicità come bene da tutelare. La sensibilità ambientale si traduce anche in termini qualitativi e non soltanto quantitativi. Il valore culturale ed estetico di un paesaggio, quello della tradizione insito in un vitigno quasi estinto, sono esempi di un patrimonio da tutelare. In una parola: biodiversità. Il team agronomico Ruffino lavora studiando interventi personalizzati in relazione all’unicità dei vigneti. D’altronde se è vero che solo dall’uva sana si fa il vino buono, è altrettanto vero che solo la natura, se lasciata esprimere con sapiente discrezione, sa dare vini unici. Un esempio della filosofia di lavoro di Ruffino è ben rappresentata dal Romitorio di Santedame, da 20 anni testimonianza di un terroir unico e di un vitigno, il Colorino, che negli anni ‘80 era quasi scomparso. EVENTI Riduzione dell’uso di agenti chimici nella gestione del vigneto. Limitare l’utilizzo degli agenti chimici in vigneto non significa soltanto coscienza ed etica ambientale, ma soprattutto decidere di elevare ancor più la qualità dei propri vini. Nei circa 600 ettari di vigneto, Ruffino ha ridotto l’uso di agenti chimici, combattendo le malattie e gli attacchi fungini della vite mediante la lotta integrata, insieme di strumenti volti alla difesa del vigneto attraverso la valorizzazione delle potenzialità naturali dell’ecosistema. Un calzante esempio di ciò sono i metodi di confusione sessuale degli insetti patogeni, che vengono allontanati dal vigneto con dei diffusori di ferormoni, per i quali essi provano naturale repulsione e quindi senza alcun danno per il terreno né per l’ecosistema. Importante anche la costante formazione attuata sugli operai che quotidianamente si prendono cura del vigneto, con specifici programmi volti prepararli sui rischi per l’ambiente (e di conseguenza per la salute dell’uomo) derivanti da un uso non corretto della chimica. MANDORLA PRESENTE E FUTURO AMBIENTE Equilibrio tra energia prodotta e consumata. Il bilancio energetico è il primo passo concreto in direzione del rispetto dell’ambiente. Ruffino ha introdotto un protocollo di procedure volte all’abbattimento dei consumi energetici, in vigneto ed in cantina, come negli uffici. Le acque reflue della vinificazione, poi, vengono depurate con metodi innovativi come la fitodepurazione e riciclate per usi irrigui. MONTALCINO Ruffino e il rispetto dell’ambiente. Riserva Ducale e Modus. Due vini che fin dalla loro etichetta sembrano porsi in contrasto: l’uno alfiere del modernismo, l’altro ambasciatore della tradizione. Una scena dai colori bizantini, di iconografia medievale, identifica la Riserva Ducale; una Rosa dei Venti, su sfondo blu, è l’impattante immagine di Modus. Eppure, entrambi i vini sono espressioni della Toscana e del suo vitigno più rappresentativo, il Sangiovese. Ammorbidito dal Merlot, carezzato dal Cabernet e ingentilito dal legno francese, Modus presenta un’anima toscana che si esalta con varietà francesi, per chi preferisce nel vino i toni suadenti, i profumi opulenti e una presenza al palato quasi materica, vellutata e di grande impatto. Riserva Ducale è un vino per palati esigenti, indietro COPERTINA avanti AMBIENTE MONTALCINO Come tradizione e innovazione, Riserva Ducale e Modus sono due vini recalcitranti alle definizioni, eppure identificano nitidamente due modi complementari ma non antitetici di essere grande vino toscano firmato Ruffino. Riserva Ducale come simbolo di una tradizione toscana che ha saputo rinnovarsi e farsi grande senza smarrire la sua reale identità, di un vino miliare che ha fatto la storia dell’enologia italiana, come comprovano i premi conseguiti da oltre un secolo, o certe verticali che risalgono fino agli anni Cinquanta, quando tutti, o quasi, pensavano al vino come solo un prodotto alimentare, senza interessi verso la qualità. E fare qualità era davvero innovazione. Modus come espressione di una innovazione che non rifiuta la tradizione, che da questa è partita in un costruttivo ascolto, e la ha integrata in un vino che può definirsi sì “moderno”, ma un moderno che, come spiega il nome, si attua con “equilibrio”, “misura”: “modus” appunto. PRESENTE E FUTURO innamorati dei toni eleganti, sfumati e complessi del Sangiovese, alla freschissima dinamicità dei suoi tannini, tannini che poi una corroborante sosta in cantina ingentilirà. Un vino tradizionalmente toscano, che le ormai imminenti ottanta vendemmie (la prima Riserva Ducale, la selezione per il Duca d’Aosta che si era innamorato di quel grande vino Ruffino fin dalla fine dell’Ottocento, è del 1927!), hanno elevato a vino maturo, di Toscana austerità, quanto piacevole, dai profumi fini ed eleganti, strutturato senza eccesso, guizzante nella sua bevibilità. MANDORLA Tradizione e innovazione. Due parole in contrasto dall’utilizzo abusato nel mondo del vino, citate per definirne lo stile organolettico, per giustificarne l’uvaggio o motivarne le scelte di vinificazione. Anche l’immagine stessa del vino, l’etichetta, si veste di linee o di impianto tradizionale o dal segno più innovativo. Questa dicotomia, in realtà, non è mai così rigida come le semplificazioni possano far sembrare: il vino è un prodotto tradizionale dalla storia millenaria, che anno dopo anno ha innovato la sua essenza. Ispirato da metodologie tramandate da secoli e ancora soggetto ai rovesci climatici, ha comunque abbracciato le nuove conoscenze di vigna e cantina e si è adeguato alle tendenze del gusto che nel tempo si sono succedute. Riserva Ducale e Modus, tradizione e innovazione nel nome della Toscana. NEWS storia, l’altro nel futuro. EVENTI Un piede nella In questo numero dedichiamo la nostra rubrica alla mandorla, il meraviglioso seme del mandorlo, e non il suo frutto, come verrebbe naturale pensare, che tra l’altro, durante la fioritura dà vita a paesaggi davvero incantevoli. Originario del Mediterraneo Orientale (Turchia, Siria, Giordania), si tratta probabilmente di uno dei primi esempi di selezione clonale botanica operata dall’uomo. Il mandorlo selvatico infatti produce mandorle contenenti il mortale acido cianidrico (da cui si ricava il cianuro), ma già nel 3000 a.C. veniva coltivata la sua varietà domestica, da cui provengono le mandorle che tutti conosciamo. COPERTINA La regina della primavera. MONTALCINO Un ingrediente. Un mondo di ricette Pestare l’aglio insieme al sale e al basilico. Unire man mano dell’olio finché la salsa diventerà cremosa. Pestare a parte le mandorle spellate e crude, fino a farle diventare poltiglia, e quindi amalgamarle al pesto. Mescolare il tutto unendo, poi, alla polpa tritata fine dei pomodori, insieme ad altri due cucchiai d’olio. Una volta scolata la pasta, unirla alla salsa con un paio di cucchiaini di pecorino grattugiato, o, in alternativa, bottarga di tonno. In estate, insieme al basilico, aggiungere un paio di foglie di menta fresca. Vino consigliato Borgo Conventi Collio Doc Friulano. Il suo caratteristico corredo aromatico rimanda a sentori di mandorla fresca e con una spiccata freschezza esalta la sapidità del pomodoro. indietro Tagliare il pollo in strisce sottili, infarinarle ed aggiungere un pizzico di sale. Friggere le mandorle tagliate in listarelle sottili in padella antiaderente in 3 cucchiai di olio di semi. Far soffriggere in padella antiaderente la cipolla tagliata finemente in 4 cucchiai di olio insieme allo zenzero. Imbiondita la cipolla, mettere a soffriggere il pollo infarinato. Cuocere per 10 minuti a fuoco medio. Quando il pollo è cotto, aggiungere le mandorle tostate e 3 cucchiai di salsa di soia. Cuocere per altri 10 minuti a fuoco basso e servire ben caldo Vino consigliato La Solatìa Pinot Grigio. Pulisce la bocca grazie ad una buona acidità e accompagna con la spiccata aromaticità l’agrodolce del piatto, riuscendo ad esaltarne i toni alla perfezione Ingredienti per 50 biscotti 400 g di mandorle spellate, 400 g di zucchero semolato, 1 bustina di vanillina, ½ limone (solo scorza), 2 albumi, 300 g di zucchero a velo, 50 ostie grandii. Infornare le mandorle a 70° per 20 minuti. Frullarle con lo zucchero. Unire la polvere ottenuta con 200 g. di zucchero a velo, la vanillina, la scorza grattugiata di limone ed amalgamare bene il tutto. Sbattere gli albumi e poi aggiungerli, un cucchiaio alla volta, all’impasto di mandorle, sempre mescolando. Stendere su un foglio di carta da forno fino ad ottenere una sfoglia di 1,5 cm.Tagliare dei rombi di 4x7 cm. e disporli su un’ostia. Cuocere i biscotti a 130° per 15 minuti e poi cospargerli di zucchero a velo. Vino consigliato Serelle Vin Santo del Chianti. Per un abbinamento all’insegna della tradizione toscana ed un incontro di grandi complessità aromatiche, quella tendente all’amarognolo dei ricciarelli e l’altra del Vin Santo, su note di frutta secca. Matrimonio indissolubile. avanti PRESENTE E FUTURO Ingredienti per 4 persone 500 g di pollo, 150 g di mandorle sgusciate, 2 cucchiaini di zenzero grattugiato, 1 cipolla, olio di semi, salsa di soia, farina 00, sale. Ricciarelli di Siena (Italia) Nati nel XIV secolo nelle corti toscane, sulla scia della tradizione della pasta di mandorle diffusa nel Mediterraneo Orientale, la leggenda narra che furono introdotti dal senese Ricciardetto della Gherardesca, tornato dalle crociate nel suo castello nei pressi di Volterra. MANDORLA Ingredienti per 4 persone 6 pomodori maturi, 50 g di mandorle sgusciate 15-20 foglie di basilico fresco, 1 o 2 spicchi d’aglio, olio d’oliva, sale e pepe q.b., 2 cucchiaini di pecorino o bottarga di tonno Pollo alle mandorle (Cina) Molto conosciuto anche in Occidente, rappresenta il piatto bandiera della tradizione cantonese, la più celebre ed esportata delle cucine regionali cinesi. NEWS Pesto alla trapanese (Italia) Trapani, posta nella Sicilia occidentale, era un naturale porto di scalo per le navi genovesi provenienti dall’Oriente. Evidente la contaminazione culturale sia nella preparazione in mortaio, sia negli ingredienti: il basilico, proprio della tradizione genovese, accompagnato a pomodori e mandorle, di cui la zona è ricca. EVENTI Di seguito proponiamo appunto un pasto completo ispirato alla mandorla: un primo della tradizione italiana, un secondo di origine cinese e un dolce tipicamente toscano. AMBIENTE Diffusa come ingrediente nelle cucine di tutto il mondo e nota soprattutto per il suo utilizzo in ricette dolci, come i ricciarelli di Siena o le creme di mandorla tedesche, la mandorla è anche un prezioso ingrediente in importanti piatti salati. la riprova della qualitù dei vini Ruffino. Italian Wine Masters. Si è svolto l’1 e il 4 febbraio, a Chicago e New York, l’evento Italian Wine Masters, che ha visto per la prima volta Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Vino Nobile, mostrarsi insieme in anteprima al pubblico americano. Ruffino presente con Santedame, Riserva Ducale Oro, Greppone Mazzi e Lodola Nuova. Ruffino miete successi in Grecia e India. Ruffino sempre più ambasciatore del vino toscano nel mondo: in Grecia, in una ampia degustazione di Chianti Classico tenuta dal magazine di vino “Ey Zhn”, la Riserva Ducale 2005 è stata giudicata la migliore etichetta di tutta la degustazione! Non solo, in India, nell’India Wine Challenge, una gratificante “medaglia di argento” per la Riserva Ducale Oro 2006. Anteprime Toscane. Si sono svolte a fine febbraio le anteprime delle DOCG Toscane. Presentato a Montalcino l’elegantissimo Greppone Mazzi 2005, a Montepulciano il setoso Lodola Nuova 2007 Vino Nobile, la Riserva 2006, vellutata e maestosa e il piacevole e fruttato Rosso 2009. A Firenze, infine, hanno “sfilato” la Riserva Ducale Oro 2006, strutturata e di grande finezza, Santedame 2008, morbido e persistente, e il Santedame Riserva 2007, maestoso e complesso. indietro Campagna Momenti Ruffino premiata a New York. Ancora riconoscimenti per la campagna “Momenti Ruffino”. Il soggetto “Rivoire” ha vinto il Gold Award dal Graphis Photography Annual 2010. Graphis è un prestigioso gruppo editoriale specializzato in pubblicità e comunicazione grafica con sede a New York. MONTALCINO AMBIENTE PRESENTE E FUTURO J.S. February, 2010 Serelle Vin Santo del Chianti miglior vino dolce italiano su Decanter. Grandissimo risultato per Serelle Vin Santo del Chianti, il vin santo di Ruffino. Secondo la rivista Decanter, questo è risultato il miglior vino dolce in un panel di vini dolci italiani, anche con costi molto più elevati. Congratulazioni! MANDORLA Ripe and opulent, with currant, mineral and fresh herbs. Layered and stylish Ruffino a Terre di Toscana. Presenti anche quest’anno all’Una Hotel di Lido di Camaiore alcune selezione dei vini Ruffino. In una degustazione all’interno dell’evento, gli appassionati hanno potuto degustare anche una meravigliosa Riserva Ducale Oro 1996. Ruffino e il comune di Pontassieve. Continua la collaborazione artistica fra Ruffino e il comune di Pontassieve, impegnato in una eccezionale serie di mostre artistiche. Ruffino ha sponsorizzato le ultime mostre tenute, quella del pittore Antonio Stella e quella, ancora in corso, del Beato Angelico, realizzando anche delle etichette speciali con soggetti estrapolati da alcuni capolavori dei due artisti. avanti NEWS 95 points 95 punti da Wine Spectator per Greppone Mazzi Riserva 1999. In una orizzontale di Riserva 1999 di Brunello di Montalcino, il nostro Greppone Mazzi ha ottenuto un meraviglioso 95 punti da James Suckling, firma di Wine Spectator. Un risultato di grande onore che attesta da un lato la longevità del Brunello e dall’altro è EVENTI 1999 COPERTINA News Riserva Ducale Oro1997: “Una splendida Annata”. Si è svolta a Firenze, all’interno dell’evento “Vignaioli e Vigneron”, una eccezionale orizzontale di 1997 dalla Toscana: un’annata calda e opulente che a distanza di 13 anni mostra il meglio di sè. Fra gli invitati di onore, una 1997 di Riserva Ducale Oro in grande forma. IWFI a New York e South Beach Wine and Food Festival a Miami. Ruffino presente in due fra i più significativi eventi di promozione del vino negli Stati Uniti che si sono svolti a febbraio a New York (Italian Wine and Food Institute) e a Miami (South Beach Wine and Food Festival) COPERTINA Gambero Rosso Roadshow. Si è concluso con le tappe di Londra e Varsavia l’evento organizzato del Gambero Rosso. Ruffino ha potuto far assaggiare in tutta Europa alcuni fra i suoi vini più rappresentativi, come il nuovissimo Urlo. 13-18 aprile 2010 Scottsdale Culinary Festival Scottsdale, Stati Uniti 19 aprile 2010 Consorzio Chianti in Us Michelangelo Hotel New York, Stati Uniti 23-24 aprile 2010 Degustazione Andromaco C&C Amburgo, Germania 24 aprile 2010 WS Grand Tasting Tour The Venetian Las Vegas, Stati Uniti Questa informativa non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 Del 7.03.2001 25-26 aprile 2010 Forte Divino Forte dei Marmi, Italia 3 maggio 2010 3 Glasses Event Montreal, Canada 26-28 aprile 2010 Tasting days Oud Reuchlin & Boelen Bodegravena, Olanda 4 maggio 2010 WS Grand Tasting Tour Marriott Marquis New York, Stati Uniti 30 aprile 2010 WS Grand Tasting Tour Reagan Building Washington DC, Stati Uniti 22-23 maggio 2010 Alla Corte del Vino Villa Le Corti San Casciano, Italia In redazione: Francesco Folonari Francesco Sorelli Damiano Agati PRESENTE E FUTURO 20 aprile 2010 Consorzio Chianti in Us Boston University Boston, Stati Uniti MANDORLA 8-12 aprile 2010 Vinitaly Verone, Italia NEWS EVENTI AMBIENTE Gambero Rosso 3 bicchieri. Si sono svolte le premiazioni estere per i “3 bicchieri” del Gambero Rosso. Quest’anno Ruffino ha ottenuto l’ambito riconoscimento con Greppone Mazzi 2004. In alto i calici di Brunello Ruffino a Monaco, in Germania, e a New York, San Francisco e Chicago negli Stati Uniti! Romitorio 2006 91 punti su Falstaff. Ottimo riconoscimento per il Romitorio di Santedame 2006, che ha ottenuto un prestigioso 91 nella rivista austriaca Falstaff, in seguito a una degustazione tenuta da Othmar Kiem. MONTALCINO News Traduzione a cura di Gianpiero Cognoli indietro EVENTI Impaginazione e grafica: Officina Grafica