giornale 0.pub
Transcript
giornale 0.pub
TOC TOC…OCCUPATO Anno 0 - Numero 0* - Distribuzione Gratuita * nota a fine pag 4 Cronaca dell’occupazione SAN GIORGIO A CREMANO - Ha inizio il 22 ottobre l’occupazione che vede coinvolti gli alunni del liceo scientifico Carlo Urbani in sede Via Buongiovanni 17, tutti contro la riforma Gelmini perché “sensibilizzare è il nostro scopo”, “so che forse tutto questo sarà inutile ma un giorno potrò vivere con la convinzione di aver fallito piuttosto che con il rimorso di non aver mai provato”. È questo il grido di uno dei rappresentanti provvisori scelti dagli stessi alunni impegnati in attività da loro stessi precedentemente organizzate. Molto è stato il tempo investito nella preparazione e nell’organizzazione dei laboratori che ancora oggi permettono di produrre e propagandare circa l’opposizione e gli ideali studenteschi. L’istituto è stato dunque suddiviso in aree tematiche di cui alcune legate alla stessa produzione scritta e altre all’informazione attraverso confronti con le sfumature di una più pacata autogestione ma molti sono stati i ragazzi che si sono preoccupati di dare seguito alla loro produzione anche nelle ore di pomeriggio se non addirittura della stessa notte. Ma anche per i meno in- vogliati sono state organizzate attività di musica o svago, altrettanto produttive. E la notte incursioni di ragazzi provenienti da altre sedi hanno sovvertito l’ordine fino ad allora mantenuto da coloro che si cono offerti a lasciare le proprie abitazioni con lo scopo di perseguire in un obiettivo comune. L’incursione è stata placata dalle disponibili forze dell’ordine che hanno garantito futuri supporti. Il giorno seguente la protesta studentesca prosegue nelle stesse attività precedentemente citate giungendo alla progettazione della stesura di un giornalino che faccia chiarezza circa i risultati di questa forte manifestazione. E proseguirà ancora, promettono, “finché la riforma non uscirà dal senato”. E per domani si prevede una forte opera di divulgazione nei confronti di chi ancora si dichiara estraneo o ignaro della complessa situazione in cui si sono trovati tutti gli studenti italiani. Nancy T OC P AGINA 2 TOC … OCCUPATO Silvio-Putin e il pugno di ferro Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si mostra contrario alle occupazioni che in queste ore stanno interessando centinaia di scuole medie superiori e università italiane. Il Premier infatti, affermando che “prendere possesso di un luogo pubblico è una forma di violenza e non di democrazia”, si è già messo in contatto con il ministro degli interni, Maroni, per sgombrare con l’utilizzo delle forze dell’ordine gli istituti occupati. Rettori e docenti universitari, indignati dalle affermazioni del Premier, hanno affermato che “quest’azione violenta e repressiva è impensabile”, una rivolta pacifica non va repressa ma sarebbe più opportuno e più democratico arrivare al dialogo. Gli studenti di tutta l’Italia però non si lasciano intimidire e annunciano ulteriori rivolte e manifestazioni. Il pensiero critico degli studenti, non può morire sotto i colpi delle minacce delle Stato. Veltroni, infatti, afferma “non si può annientare chi dissente” e si appella a Maroni affinché non si torca un capello agli studenti. Contemporaneamente il leader del P.D. chiarazioni del Capo del Governo non hanno suscitato solo le preoccupazioni degli studenti, ma anche quelle dei parlamentari. L’opposizione è compatta al fianco degli studenti, la destra si spacca: Libero, il Giornale e Padania. Nonostante la prudenza di Maroni, sono d’accordo con il pugno di ferro, emblematiche queste frasi pubblicate da Libero nell’articolo di Renato Farina “qualche calcio nelle parti molli è un giusto prezzo per ripristinare la legalità e la democrazia repubblicana”; Maroni e l’A.N. sono imbarazzati dalle dichiarazioni di Berlusconi e stemperano i toni, sottolineando che non si può negare il diritto di manifestare e che l’intervento della polizia avverrà solo in caso si azioni violente da parte degli studenti. Gennaro Francesco chiede ai manifestanti di non rispondere alle provocazioni in modo violento. Le di- De constantia Con il proseguire delle proteste e delle occupazioni Berlusconi rinnega e Gelmini si ricrede. Il presidente del Consiglio, dopo aver minacciato gli occupanti di scuole e università di intervenire con le forze dell’ordine, fa marcia indietro. Si è giustificato dicendo che bisogna assicurare ad ogni cittadino il diritto allo studio. Contemporaneamente, anche il ministro dell’Istruzione ha cambiato idea, avendo appurato il dissenso degli studenti, ha de- ciso di convocare le associazioni studentesche, a patto che si discuta sui fatti. Nonostante ciò, afferma che fermerà le mobilitazioni solo quando verrà ritirato il decreto 137. Francesca Vincenzo T OC TOC … P AGINA 3 OCCUPATO Napolitano invita al dialogo Veltroni:" E' possibile dissentire dal governo o no?" "Si costruisca un compromesso ascoltando le reciproche ragioni, rimuovendo distorsioni, insufficienze e sprechi.” È così che Napolitano gioca nel suo ruolo da arbitro. In una condizione di dissenso generale nei confronti del decreto Gelmini in cui persino i partiti di centro destra “alzano il sopracciglio”, il capo dello stato Giorgio Napolitano dichiara la sua imparzialità e invita al dialogo perché “al presidente della Repubblica non spetta pronunciarsi nel merito dell’una o dell’altra soluzione.” Ma il premier Silvio Berlusconi veste comodamente i panni di dittatore argentino e risponde con arroganza alle proteste spontanee e assolutamente pacifiche degli studenti. All’insaputa del ministro degli Interni Maroni sono previste rea- zioni violente da parte delle forze dell’ordine presso tutte le sedi di rivolta. Ma gli studenti di tutta Italia non si lasciano intimorire proseguendo nella loro comune protesta. Di tutta risposta alle provocazioni del premier, il capo del partito di opposizione Walter Veltroni, durante l’ultima rassegna stampa del partito democratico, si domanda se è ancora possibile, in uno stato democratico, dissentire: “ Il governo soffia sul fuoco e si assume la grave responsabilità di trasformare un problema sociale e politico in un problema di ordi- ne pubblico.” E intanto Napolitano ignora lo scontro e invita noi studenti a dare prova di determinazione ed intelligenza. Nancy Barbara Grazia TOC TOC … OCCUPATO PAGINA 4 Special thanks Studenti, compagni, abbiamo dimostrato che la nostra è una gioventù bruciata, che brucia però dalla voglia di difendere, di affermare la nostra libertà, dalla voglia di non rimanere indifferenti, di essere protagonisti della nostra vita. Mondo, noi pensiamo. Abbiamo parlato, abbiamo deciso, ci siamo uniti, organizzati e abbiamo occupato. Noi tutti abbiamo dimostrato grande coerenza , abbiamo dimostrato di saper portare avanti un lavoro, di essere compatti. Ci siamo fatti sentire, abbiamo dato eco ai cori di protesta. Noi continueremo, manifesteremo, difenderemo, ma non tanto la conoscenza dell’italiano o della matematica, ma il saper essere menti libere e saper essere cittadini, non burattini. Tutto ciò non sarebbe potuto avvenire senza la collaborazione di tutti,ma principalmente devo ringraziare i ragazzi del servizio d’ordine, il pragmatico “Lello”, gli affidabili Paolo e Dario, i lungimiranti Luigi, Enzo e Salvatore e tanti altri ragazzi che hanno messo a rischio la loro incolumità per noi. Devo ringraziare le ragazze, troppe da elencare, fondamentali per la loro determinazione. Devo ringraziare i sempre disponibili Andrea P., Andrea D., Sabrina, Francesca, Roberta, Flora, Bruno e Pierfrancesco. Devo ringraziare gli irriducibili Highlander: Gabriele, Roberta, Gaetano, Daniele e Paolo. Devo ringraziare i rappresentanti provvisori Antonio, Luca, Alfredo, Davide e Roberto, che si sono prodigati anima e corpo per questa causa. Ragazzi, possiamo dire di aver vinto i pregiudizi e i luoghi comuni, le banalità e le frivolezze. Grazie di tutto, Liceo Carlo Urbani: sempre così! Pasquale Conclusioni scaturite dalle discussioni avvenute durante l’occupazione contro il Decreto Gelmini. PRO Valutazione comportamentale degli studenti Meritocrazia Adozione quinquennale dei libri CONTRO Maestro unico Taglio dei fondi Obbligo di frequenza fino a 14 anni L ICEO S CIENTIFICO “C ARLO U RBANI ” A questo progetto hanno partecipato: Francesca Anna, Pasquale, Vincenzo, Francesco, Gennaro, Gaetano, Nancy, Barbara, Grazia, Pasquale, Alfredo. Un ringraziamento speciale va a chi ha contribuito alla raccolta fondi per stampare questo giornalino ed a chi ha svolto il servizio d’ordine, di organizzazione ed a tutti coloro che hanno partecipato. Website: www.liceourbani.it Nota: questa versione è semplicemente una revisione per il formato pdf, da inserire nel sito scolastico. Non è stato modificato nessun articolo, né è stato aggiunto qualcosa, è stata modificata soltanto l’impaginazione.