L`esperienza della morte-rinascita

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L`esperienza della morte-rinascita
L'esperienza della morte-rinascita
L'ESPERIENZA DELLA MORTE-RINASCITA
di Marco Margnelli
Dal XVI convegno del 12-12-1993
Qui presento sopratutto il lavoro che ho fatto negli anni, ho studiato sopratutto l'estasi mistica
(medeljugorie ecc.) mi sono cioè sempre occupato di trasformazioni della coscienza,
naturalmente nell'ambito dello Yoga queste esperienze individuali sono spesso centrali nei
praticanti. Basti pensare al Samadhi o anche semplicemente agli stati di coscienza che si
manifestano durante la meditazione sia essa superficiale che profonda, costituiscono una
esperienza che probabilmente è trasformante in qualche modo della psicologia individuale.
Questa è la ragione per la quale mi sono occupato di Yoga cercando sempre di mantenere vivo
l'interesse per la coscienza. La posizione che aveva Aurobindo sulle esperienze della morte.
Padre Ballester ha parlato della tecnica iesicasta per raggiungere diversi stati di coscienza (...)
Cosa deve fare lo sciamano per diventare uno Sciamano. Prima di tutto deve essere
smembrato dai demoni cioè deve vivere l'esperienza della morte e la vive in uno stato di
coscienza alterato o diverso o modificato chiamatelo come volete magari noi lo chiamiamo
estasi, lo chiamiamo uno stato di coscienza modificato nel quale può avvenire questa
esperienza in una maniera particolare. Cioè deve proprio essere vissuta in immedesimazione,
bisogna sentire le ossa che si rompono e tutti gli accidenti che si accompagnano alla morte.
Quindi deve essere una esperienza assolutamente profonda. Ora però nel corso dei miei studi
nel corso di questi anni, io mi sono spesso incontrato anche da esperienze di altri, con questo
fatto della Morte e della rinascita cioè una simbologia che sapete tutti è nelle tradizioni
mistico-religiose di tutti i popoli della terra. Ed è una simbologia anche molto semplice: bisogna
morire per rinascere oppure nascere è un po' come morire dopo la morte c'è una nuova vita
ecc. Questo sembra semplicemente un simbolismo religioso ma diventa qualche cosa di
assolutamente diverso invece quando diventa una esperienza simile a quella che fanno gli
sciamani Tungusi o altri per diventare uomini di medicina all'interno del loro gruppo sociale.
In realtà la Morte-Rinascita è probabilmente uno dei punti più importanti dell'evoluzione
spirituale e non soltanto dell'evoluzione individuale, ma anche dell'evoluzione psicologica
individuale. Io ho incontrato spesso nel corso dei miei avvicinamenti con persone che
sperimentano stati di coscienza diversi e potrei fare molti esempi. Per esempio nello studiare i
ragazzi di Medeljugorie io ho descritto cosa succedeva nel loro corpo, e ho descritto queste
modificazioni profonde della loro fisiologia del funzionamento del loro sistema nervoso
vegetativo come uno stato di shock clinico che non è lo spavento, è una cosa più impegnativa
dal punto di vista medico. Uno stato do shock è uno stato vicino alla morte quindi mi sono
chiesto quale potesse essere la sensazione che queste persone vivevano dentro di loro. Nello
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stesso tempo voi sapete che spesso il Samadhi assomiglia a uno stato di coma che è l'opposto
neurovegetativo di uno stato di shock dove nello stato di shock c'è una estrema eccitazione...
(Furlan: dove l'unica differenza è la coscienza o supercoscienza nel Samadhi e l'incoscienza
nel coma. Esatto! infatti non sono la stessa cosa, bensì sono simili).
Anche lì se c'è un vissuto di vicinanza con la morte, ci deve essere qualche cosa che
accomuna le due esperienze. Cito la Santa Teresa d'Avila quando dice che uno degli ostacoli
più importanti che incontra un mistico nel progredire lungo la via Mistica è la Paura. La paura di
che cosa si potrebbe andare avanti con molti esempi, alcuni pertinenti con la mia attività
professionale di psicoterapeuta. Molti di voi sanno che ci sono parecchie persone che hanno
paura a rilassarsi. Hanno proprio paura a lasciarsi andare, anche in termini banali, scatta dentro
un qualche cosa che gli analisti hanno chiamato Angoscia Primaria. Bene questa è la paura
della morte. Qualunque modificazione fisica anche piccola che non è sotto controllo del
soggetto il quale è abituato a percepire il funzionamento di se stesso in un certo modo,
qualunque modificazione di questo funzionamento abituale diventa motivo di spavento paura di
qualcosa che succeda che porta verso la morte.
Cito l'ultima esperienza che ho fatto io personalmente come presidente della società italiana per
lo studio degli stati di coscienza (SISSC), abbiamo fatto degli esperimenti con una bevanda
iniziatica sudamericana che si chiama AYAHAUASCA che adesso è molto di moda e che non è
considerata droga, quindi se ne può fare una libera importazione in Italia. Chiedila ai gruppi che
l'adoperano nel Brasile per esempio. Sono gruppi o sette parareligiose che usano questa
bevanda a scopo iniziatico per fare una esperienza interiore che aiuta a capire come funziona il
mondo. Nell'assorbire questa sostanza si passa prima un periodo di circa 1,2,3 ore di estrema
sofferenza fisica con vomito, nausea, diarrea, crampi allo stomaco ecc., e poi si entra in una
dimensione di profondo inside, di profonda capacità introspettiva che è poi il nucleo
dell'esperienza. Io avendo preso questa sostanza personalmente posso assicurarvi che il
periodo di sofferenza che precede questa entrata in una sensazione invece di piacevole
autoconoscienza è un periodo estremamente faticoso da superare. E ho capito il significato
della parola iniziatico, cioè c'è da superare una difficoltà dopo la quale si ha quella cosa di cui
maneggiava.
Ci si accorge che l'esperienza di morte e rinascita dovrebbe essere un qualche cosa che in
qualunque momento della vita viene vissuto, è capace di trasformare nella persona, la sua
psicologia individuale. Attraverso questa esperienza si potrebbe cominciare a parlare di un
cambiamento nella società. Cambiando cioè le singole persone. Perché contrariamente a quello
che dice la psicologia occidentale, l'uomo non è una bestia sul fondo del quale esistono delle
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pulsioni degli istinti assolutamente bestiali, è un qualche cosa che va considerato nella sua
totalità. Ma sopratutto in quella parte che la psicologia occidentale ha sempre evitato di
affrontare tranne alcuni esponenti che tutti conoscete quali: Gustav Jung ed altri, e quindi di
recuperare una completezza dell'essere umano. Dopo questa premessa, arrivo
all'aggiornamento su dove sta andando il connubio Oriente-Occidente. Se in tutte le tradizioni
esiste questa metafora della Morte-Rinascita come punto del cambiamento, vediamo che cosa
è venuto fuori nella psicologia contemporanea a proposito di queste tendenze. E' stato
pubblicato da un autore americano un libro da Stanislav GROFF "Oltre il cervello" pubblicato
dalla casa-editrice 'Cittadella di Assisi'. Il quale rappresenta la summa di tutta la sua esperienza
di psicoterapeuta. Groff ha cominciato la sua esperienza di psicoterapeuta, facendo esperimenti
con l'LSD in Cecoslovacchia quando l'uso di queste sostanze non era ancora proibito e
demonizzato. Ha fatto varie esperienze sopratutto nella terapia di soggetti. Usando queste
sostanze cosiddette droghe psichedeliche come coadiuvanti nella seduta terapeutica. Era allora
un esploratore, poi l'idea è stata anche praticata negli Stati Uniti, in Europa per circa un
decennio fino a che LSD è stata messa al bando come una sostanza proibita e da lì è cessata
tutta la sperimentazione. Voi non vi scandalizzate di questo, io come ricercatore e scienziato
non mi scandalizzo per nulla di avere a disposizione una sostanza che mi permette di studiare i
cambiamenti di coscienza, e per di più di studiarli in modo prevedibile perché posso dosare le
quantità e avere dei rapporti dose-effetti controllabili.
Di fatto i cambiamenti di coscienza possono essere ottenuti con una miriade di tecniche tra le
quali possono esserci quelle più semplici immediate e più facili da utilizzare come scopi di
ricerca. Sta di fatto che Groff ha assistito a più di tremila sedute di viaggio psichedelico. Poi
negli Stati Uniti quando vi si trasferì avendo ottenuto l'autorizzazione dal governo Americano ha
fatto queste sedute con LSD, anche ai malati terminali, ai malati di cancro e su questa
esperienza molto importante dal punto di vista scientifico, ha pubblicato un libro che oggi è
introvabile in Italia intitolato "Incontri con la morte" nel quale raccontava le esperienze fatte con i
malati terminali. In sostanza dopo tutto questo lavoro, Groff è arrivato ad alcune conclusioni
estremamente importanti e significative. Prima di tutto egli dice:
Qualunque trasformazione della coscienza può dare luogo a quattro fondamentali tipi di
esperienza che egli chiama così:
I estetico o sensoriale, II biografico o autobiografico, III simbolico, IV transpersonale.
Quindi quattro esperienze diverse che possono essere vissute nella stessa unica alterazione
della coscienza, in sequenza magari non obbligata. Oppure l'esperienza può bloccarsi a una di
esse e finire li. E nelle successive esperienze di trasformazione della coscienza potranno
presentarsi gli altri tipi di esperienze. Estetico-sensoriale significa proprio Psichedelico: cioè la
comparsa di allucinazione o di forme geometriche colorate come quello che si può ottenere
anche con un banale rilassamento, guardando dietro le palpebre chiuse ciò che si forma nella la
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retina. Le immagine Autoscopiche non hanno granché di magico o di misterioso. Si tratta
comunque di avvenimenti che una volta presi in considerazione (o focalizzata su essi la nostra
attenzione) possono innescare una serie di pensieri sotto forma di Reveriè che danno già un
certo tipo di esperienza di modificazione della coscienza. Altre modificazioni della coscienza più
onerose quali ad esempio una somministrazione di droghe oppure una seduta di ipnosi invece
l'esperienza diventa più intensa, sempre rimanendo nel campo delle esperienze estetiche.
L'esperienza autobiografica invece, come dice la parola corrisponde al riemergere nella
coscienza trasformata di eventi che hanno un particolare significato nella biografia
dell'individuo. Magari eventi che erano stati cancellati, magari eventi spesso traumatici che si
associano quindi a esperienze emozionali negative e che possono essere spesso relativi a
interventi chirurgici, anestesie a ferite a traumi, a pericoli di annegamento ecc. questo
comparire nella coscienza trasformata di elementi autobiografici di rimembranza emozionale,
Groff li chiama sistemi 'COEX' Condensed Experience. Esperienza condensata. Accenno a
questo Perché ha particolare importanza. In pratica succederebbe questo: questi eventi
biografici che sono quindi distribuiti nel tempo storico della vita di un individuo sono tutti
collegati tra loro dalla stessa situazione emozionale con la quale si sono presentati la prima
volta o si sono presentati l'ultima.
Quindi se questo concetto è vero per esempio prendendo ciò che ho detto, in ipnosi, facendogli
rivivere l'ultima esperienza nella quale ha provato una certa sensazione e poi di seguito di
seguito indietro nel tempo, dicendo tutte le volte che l'hai trovata fino ad arrivare alla prima, voi
otterrete esattamente una collana di perle di eventi COEX. Questo è rigorosamente esatto.
Perché io ho provato a farlo e funziona benissimo, ed ha un'utilità pratica per me dal punto di
vista terapeutico abbastanza considerevole. Ma da un punto di vista della gestione della
coscienza, potrebbe avere un interesse notevolissimo. Autosomministrandosi questi percorsi
COEX per andare a rivivere esperienze traumatizzanti.
La terza esperienza possibile è quella simbolica. L'esperienza simbolica come potete
immaginare sono quelle nelle quali si presentano simboli o si vivono delle parabole che hanno
un alto contenuto simbolico qualcosa tipo il sogno dal quale si ricavano invece verità. Verità che
possono essere considerate importanti rilevanti per l'individuo come entità biografica che
permettono di trascendere in qualche modo un pochettino la semplice individualità ed entrare in
una dimensione un po' transindividuale. I simboli sono ciò che ci permettono di trasmettere certi
contenuti psicologici o altro che altrimenti verrebbero rilegati nella sferra delle esperienze
soggettive.
Finalmente il quarto tipo di esperienza che si può vivere dopo una trasformazione della
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coscienza, è quella che Groff chiama transpersonale. Transpersonale come dice la parola è
oltre la persona, si può riassumere questa esperienza psicologica in queste parole: tu non sei
questo tizio a cui è successo questo o quest'altro nella lunga storia della tua vita ma sei un
essere umano, sei qualcosa che va oltre te stesso, e come essere umano hai una struttura non
solo fisica, ma anche psicologia, spirituale che è oltre te e alla quale devi attingere, devi
raggiungere per sentirti parte di questo gruppo umano. Ma l'esperienza transpersonale
comporta secondo Groff anche genuine esperienze parapsicologiche. Nel senso che una
profonda trasformazione della coscienza permette proprio l'emergere di potenzialità che
normalmente sono solo allo stato latente o si manifestano solo casualmente. Questo lo dice
dopo aver fatto tremila e più sedute con somministrazione di LSD controllata nella quale
evidentemente si sono avuti dei fenomeni parapsicologici. Questa è una dimensione ultra
umana transpersonale.
Groff è un autore selvaggio non attaccato a nessuna istituzione di tipo accademico, quindi non
è molto accettato dai colleghi accademici. Un'altra cosa importante che dice Groff è che buona
parte di tutte le devianze psicologiche o addirittura anche di molte malattie psicologiche o di
psicopatologie importanti nella vita degli individui sono legate al momento della nascita biologia
cioè proprio il momento del parto. E dice che l'evento del parto è l'evento più importante dal
punto di vista psicofisiologico di tutti noialtri. Perché li c'è la prima esperienza di morte o di
quasi morte, di pericolo mortale, ecco perché parlo di morte-nascita o morte-rinascita. Facendo
un lavoro con le matrici COEX, io ho scoperto che è vero quello che dice Stanislav Groff che se
si prende una sensazione e la si fa seguire in fondo indietro indietro indietro in ipnosi, il
soggetto arriva al parto. E li trova veramente di aver provato per la prima volta quella
sensazione. Ho fatto queste sedute per curare dei soggetti con ansia e devo dire che ho trovato
cose davvero straordinarie. L'evento del parto secondo GROFF è un momento centrale
dell'esistenza. Egli divide l'evento in quattro fasi: che chiama matrici perinatali. Matrice
perinatale uno quando c'è la situazione nirvanica ovvero quando il feto è fluttuante nel liquido
amniotico in un beato calduccio con il nutrimento che gli arriva senza chiedere nulla. Questa
fase matrice perinatale uno o nirvanica non è sempre priva di incidenti non è sempre così come
sembrerebbe, però la psicoanalisi tende a considerarla allo stato nirvanico e afferma che
quando c'è l'estasi, c'è la regressione dell'io allo stato indifferenziato parole queste che io non
ho mai potuto mandare giù.
Essendoci poi un profondo rapporto biochimico con la madre per cui un'ondata di paura,
probabilmente si trasferisce al feto sotto termini di un'ondata di sostanze chimiche che
modificano la situazione nirvanica in cui si trova. Quindi già nella prima fase del parto, il feto
può essere oggetto di disturbi qui si possono manifestare delle sensazioni che poi coloreranno il
resto dell'esistenza psicologica di questo individuo. La Seconda fase è quella la quale
all'improvviso, da questa condizione di beatitudine l'utero comincia a contrarsi, ed è arrivato il
momento di cominciare la nascita allora compaiono sensazioni di schiacciamento compaiono
sensazioni di essere rifiutati respinti, buttati fuori, queste sono sensazioni molto precise molto
forti senonché questa prima fase del travaglio il canale del parto è chiuso, quindi il feto avverte
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la necessità di andarsene perché le pareti si contraggono e lì viene schiacciato in tutte le
maniere con sensazioni di morte, però non ha una via di uscita. E' solo quando si apre il canale
del parto, può incominciare la terza fase che è quella di passaggio del tunnel. Eccolo qua il
famoso simbolo del passaggio del tunnel è un canale stretto, (iniziazione!) in qualche modo
elastico che può essere attraversato solo con grandissima fatica e con il rischio della vita, ma
non c'è altro modo che affrontare questa estrema difficoltà, e allora c'è questa terza matrice
perinatale che è il passaggio del tunnel. Durante questo passaggio avvengono le più incredibili
cose. Prima di tutto ci dovrebbe essere una sinergia, una collaborazione tra ciò che succede
alla madre e ciò che deve fare il feto, nel senso che per esempio il feto punterà i piedi se è
presentato di fronte naturalmente sulla parete dell'utero e spingerà contemporaneamente al
momento in cui l'utero si contrae, in modo da avere una duplice spinta verso la via uscita. Se
ovviamente la madre non contrae nella maniera giusta oppure è angosciata è spaventata o non
è capace di collaborare cominciano delle difficoltà. Eppure ci sono delle difficoltà quando non si
riescono a eseguire i giusti movimenti per far scivolare la testa che è la parte più difficile da
espellere, attraverso questo canale. Dice per esempio Groff che durante questa terza fase, se il
parto viene interrotto per esempio da una anestesia perché essendosi realizzate le condizioni
per cui il parto non può andare avanti si provvede ad un cesario, il feto viene anestetizzato e
viene con questo evento abituato a sfuggire le responsabilità della vita, e dice, questo qua è
candidato a diventare un tossicomane o un alcolizzato. Io ho trattato in questi tempi, due tre di
questi soggetti tossicomani e alcolizzati e quando gli ho fatto il rivissuto dell'esperienza del
parto sotto ipnosi, ho avuto la conferma che questo potrebbe essere vero, perché queste
persone si sono ricordate sotto ipnosi di essere stati estratti con parto cesario. Io ho telefonato
alle madri quando ho potuto chiedendo se ciò era vero e mi è stato detto si è vero.
La quarta fase del parto il feto una volta uscito fuori viene messo in un ambiente altamente
ostile rispetto a quello di prima, è freddo, è affollato di persone viene sculacciato, deve fare
l'urlo gli viene fatto il bagnetto, e finalmente gli viene tagliato il cordone ombelicale. Altro trauma
piuttosto pesante. Trauma sia dal punto di vista fisico perché c'è dolore, sia dal punto di vista
psicologico perché praticamente gli si dice, d'ora in avanti piccolo mio te la devi cavare con le
tue gambe! E' questo è l'ultimo atto del rifiuto dalla madre. Allora queste sono le vicende, se
questi eventi sono come dice Groff estremamente importanti dal punto di vista psicologico
individuale non ci si meraviglia come da li possa originare la paura del morire, la paura del
cambiamento, la cosiddetta angoscia primaria dagli psicanalisti che non è altro che la paura di
morire oppure il dover affrontare una situazione che si sa altamente pericolosa ma dalla quale
non si può sfuggire che è pertinente quella del passaggio del canale del parto, il Passaggio del
tunnel. Prendo in esempio il caso di un soggetto che mi si è rivolto perché in due occasioni ha
avuto un impulso omicida impulso omicida significa che voleva prendere un coltello, e voleva
piantarlo nel corpo di un'altra persona questo soggetto era molto dispiaciuto ovviamente di aver
perso il controllo verso se stesso si presentava con una situazione di confusione mentale e di
grosso spavento. Dopo un bel po' di sedute preparatorie ovviamente io gli ho fatto delle sedute
di ipnosi, era una ragazza, durante le quali l'ho rispedita nella situazione di matrice perinatale
ed è risultato che questa ragazza era stata concepita insieme ad una gemella, ma che questa
gemella è morta durante la gravidanza e lei mi ha detto uscita dall'ipnosi, io ho mangiato mia
sorella, cioè come dire o lei o io, allora io ho telefonato alla madre e ho chiesto se ciò era vero e
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mi è stato riferito che la gemella era stata partorita macerata. Quindi vedete che strane
avventure riescono a dare questi connubi fra occidente ed oriente ma che incomincia a
chiarificarsi tutta l'enorme tradizione sopratutto mentale che ha sempre sostenuto l'importanza
di vivere la morte per superarla e per diventare qualche cosa di diverso.
L'ultimo esempio di tutto questo L'ho sentito a Firenze dove ho organizzato un convegno sulle
dimensioni della coscienza nel quale avevo invitato due studiosi della "Near Dead Experience"
che vuol dire Esperienza Vicino alla Morte" che è qualche cosa che assomiglia all'Obliè,
all'uscita dal corpo ma che si manifesta soprattutto in persone che sono morte clinicamente per
esempio d'infarto, e che sono rimaste in stato di morte sospesa per qualche minuto, e dopo
rianimate. E' un'esperienza veramente frequente se si calcola che compare nel 40% dei casi di
morte clinica per infarto al miocardio. Quindi ora molti studiosi, anche di preparazione o
posizione accademica, se ne stanno occupando. Per questo convegno di Firenze avevo invitato
uno dei massimi studiosi di queste esperienze, un americano che si chiama Kenneth Ring e lui
ha raccontato che sopratutto dopo queste esperienze, le persone sono psicologicamente
trasformate in una maniera positiva se vogliamo valutarla in termini etici. Ma sono
trasformazioni molto forti, cioè l'individuo cambia, però leggendo le parole stesse di Groff che
possono essere applicate a qualunque trasformazione successiva della coscienza, Groff dice:
mano a mano che i soggetti sotto LSD entrano nell'ambito perinatale e affrontano la duplice
esperienza della nascita e della morte comprendono che la distorsione e la non autenticità della
loro vita non è circoscritta ad alcune parti o settori di esso vedono improvvisamente che l'intero
quadro della realtà e l'organizzazione generale dell'esistenza sono falsi e non autentici. Molti
atteggiamenti e comportamenti precedenti che sembravano autentici che sembravano naturali e
venivano accettati senza dubbi, vengono invece ora percepiti come irrazionali ed assurdi.
Diventa chiaro che essi derivano dalla paura della morte e dai residui del trauma irrisolto della
morte. In questo contesto il mio schema di vita febbrile e tumultuoso di ambizioni eccessive di
impulsi competitivi, di bisogni di mettersi alla prova o addirittura di incapacità di godere di gioire
sono visti come incubi non necessari dal quale però ci si può facilmente risvegliare e coloro che
completano il processo Morte-rinascita sviluppano legami con le fonti spirituali intrinseche e
comprendono che la visione materialistica del mondo è radicata nella paura della nascita e della
morte.
Successivamente la morte dell'io, la capacità di godere la vita aumenta considerevolmente e in
modo caratteristico passato e futuro sono ritenuti relativamente meno importanti del presente e
l'entusiasmo per il processo della vita sostituisce la coazione a perseguire il raggiungimento di
invani obiettivi. Queste parole si possono adattare a qualunque esperienza di trasformazione
della coscienza. Questo lui l'ha detto per LSD ma io vi ho appena detto che Kenneth Ring
questo l'ha trovato in coloro che hanno superato praticamente la morte in senso materiale e
fisico mentre fino adesso io ne ho parlato in senso metaforico oppure in senso ipnotico, cioè
con una profonda immedesimazione nell'esperienza e allora a questo punto la trasformazione
della coscienza portando a permettere come dice GROFF è un vissuto che emerge facilmente
all'interno di una esperienza con LSD ma che può essere applicato a qualunque trasformazione
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della coscienza. Se questo vissuto questo superamento della paura della morte, è capace di
trasformare l'individuo credo che questa sia la cosa migliore che finora in questi ultimi tempi io
abbia potuto leggere a proposito di avvicinamento tra Occidente e Oriente. Grazie!
fonte: http://digidownload.libero.it/maloca
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