Il centro rafting di Caldes dal Noce al Colorado

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Il centro rafting di Caldes dal Noce al Colorado
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Val di Non ❖ Val di Sole
TRENTINO MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE 2015
Il centro rafting di Caldes Predaia, il sottosuolo
delle celle ipogee
dal Noce al Colorado
è sdemanializzato
Partirà il 15 gennaio la spedizione che trascorrerà 23 giorni nel Grand Canyon
Una prova estrema per 16 esperti di navigazione nelle acque dei fiumi impetuosi
di Sergio Zanella
◗ CALDES
Lo dice anche l’Ansa nella sua
classifica dei 15 canyon più belli al mondo: “Il Grand Canyon è
il primo canyon, il padre di tutti
i canyon, il più famoso e grande: un’immensa e suggestiva
gola creata dal fiume Colorado,
in Arizona, all’interno dell’omonimo parco nazionale”. E sarà
proprio questa la meta del viaggio organizzato da Trentino
Wild, attuale gestore del centro
rafting Trentino Wild Village sul
torrente Noce, alle Contre di
Caldes, e di Rescue Project, la
Scuola nazionale di formazione
al soccorso fluviale ed alluvionale. «Una vera e propria spedizione» spiega Vincenzo Minenna, responsabile della Scuola di
formazione e “trip leader” di
questa avventura. «Sarà un viaggio che affronteremo in totale
autonomia. Trenta giorni di
spedizione, 480 km di navigazione in rafting sul fiume Colorado, temperature rigide e durata rendono la spedizione tra
quelle definibili “estreme”. Il team è composto da 16 persone,
tutti professionisti del fiume:
La spedizione sul Colorado è organizzata da Trentino Wild e Rescue Project
guide rafting, istruttori di soccorso, amanti dell’outdoor tra
cui 5 trentini doc che terranno
alto l’onore della nostra regione
(oltre a Minenna ci saranno Cristina Orsingher, Enrico Bollini,
Giacomo De Sero e Michele Larentis, ndr). Partiremo da Milano il 15 gennaio volando fino a
Las Vegas. Da qui ci sposteremo subito nel luogo in cui noleggeremo i gommoni e l’attrezzatura fluviale, organizzeremo i
pasti e tutto il necessario per gli
accampamenti e la sopravvivenza, per poi raggiungere le
porte del Grand Canyon. E lì daremo il via al nostro viaggio: 23
giorni di navigazione, durante i
quali saremo solo noi e la natura. Ovviamente avremo tutta la
documentazione in regola per
poter accedere al Parco e per
necessità importanti avremo la
possibilità di contattare con
Gps i Ranger locali. Saremo
messi alla prova dal fiume, considerato il più bello al mondo
per bellezza e aggressività delle
sue acque, e dall’escursione termica tra il giorno e la notte, che
oscillerà quotidianamente tra i
+ 15 ed i -15. L’attrezzatura tecnica, sia in fiume che fuori
dall’acqua, sarà determinante e
per questo ci siamo affidati alle
migliori aziende del settore».
E per quanto riguarda il ritorno? «Usciremo dal Grand
Canyon il 12 febbraio salvo imprevisti, che ci auguriamo di
non avere – conclude Minenna.
- Beh, non nego che una
“doverosa” sosta a Las Vegas è
nei nostri piani, per poi tornare
tutti alle rispettive realtà. Ci piacerebbe poter organizzare una
serata al nostro rientro per far
vedere i paesaggi e far vivere
agli interessati un po’ di emozioni che abbiamo provato durante questa avventura».
◗ PREDAIA
Via libera della giunta provinciale all'intavolazione del diritto di superficie “a tempo indeterminato in proiezione sottosuolo” richiesta dalla Tassullo
Materiali spa sotto la particella
demaniale dell'alveo del rio
Malgol, in comune catastale di
Priò. La particella infatti è interessata in profondità dal progetto delle celle ipogee targate
Melinda rientranti nel perimetro del Piano provinciale utilizzazione delle sostanze minerarie. Per questa operazione è
stato redatto apposito tipo di
frazionamento e sulla base di
esso, con determina del dirigente del Servizio gestioni patrimoniali e logistica della Provincia, è stata autorizzata la
sdemanializzazione della neoformata particella fondiaria di
Priò, ma “limitatamente alla
porzione di terreno ipogea, situata - è specificato nella delibera - ad una profondità maggiore di 40 metri a partire dalla
quota dell’alveo del rio di Malgol”.
L'indennizzo fissato ammonta a 136 euro. Questa operazione va ad aggiungersi alle
intavolazioni del “diritto di sottosuolo in profondità” già sottoscritto con durata a tempo
A Quetta la natività raccontata da Maria
Domenica in piazza il presepe vivente degli Amici di Castelfondo. E nei portoni prelibatezze locali
◗ CAMPODENNO
Il presepe vivente a Quetta di Campodenno
Domenica prossima, a partire
dalle 16.30, la piazza di Quetta
si trasformerà in una splendida
cornice natalizia e ospiterà il
presepe vivente degli Amici di
Castelfondo e Val di Non, che
con i loro figuranti rappresenteranno squarci di vita ai tempi di
Gesù, narrati da Maria. Una
suggestiva rievocazione con
personaggi in movimento, capanne e animali reali e con il
coro parrocchiale ad accompagnare la narrazione con canti
natalizi.
“La nascita di Gesù narrata
da sua madre” è il racconto del
messaggio evangelico da una
prospettiva diversa dal solito,
dal punto di vista di Maria, che
rivela in questo modo la sua dimensione più intima e poetica.
È una sorta di quinto vangelo,
quello raccontato dagli Amici
di Castelfondo e Val di Non, in
cui una mamma vive e condivide i momenti della vita con il figlio. Vengono riproposte quindi scene reali, con persone in
movimento e testo narrato. Si
assisterà
all’annunciazione
dell’angelo a Maria, al viaggio
di Maria e Giuseppe verso Betlemme, si vedranno pastori e
re magi, si parteciperà alla suggestiva nascita di Gesù nella capanna. Alla fine della rappresentazione il grande corteo dei
figuranti passerà lungo le vie
del paese.
Per l’occasione, alle 15 verranno aperti alcuni portoni che
ospiteranno le associazioni locali con le loro prelibatezze gastronomiche. In particolare
l’associazione Quetta Iniziative
proporrà the caldo, cioccolata
e “groste de formai alla piastra”, l’Asuc Quetta preparerà
canederli, gulash e vin brulé e
la Pro Loco Castel Belasi, che
ha fortemente voluto e organizzato la manifestazione, preparerà panini con pasta di lucanica e con wurstel e crauti. Dulcis
in fundo, il Gruppo delle donne
di Quetta venderà i dolci preparati con cura da tante signore
della zona e il caffè. «A questo
gruppo va un elogio particolare
– ci tiene a sottolineare Nadia
indeterminato con i proprietari tavolari dei terreni che si trovano in sezione sopra le ipogee, e a quanto deliberato alcune settimane fa dal consiglio
del Comune di Predaia per la
sdemanializzazione “in sottosuolo” di alcune stradine comunali.
Della complessa operazione
giuridica si sta occupando da
tempo lo studio del notaio Paolo Piccoli di Trento. Se con i
privati l'accordo è stato relativamente semplice, più complesso si è rivelato quello con
gli enti pubblici.
Il problema, in soldoni, riguardava la sdemanializzazione di alcuni tratti di strade comunali (per lo più dell'ex Comune di Vervò e dell’Asuc di
Priò) e di tratti di alveo del rio
Malgol (acqua pubblica), che
intercedono negli 80 ettari sotto cui sorgono appunto le ipogee. In base all'atto di compravendita, il diritto di servitù dei
privati è a tempo indeterminato mentre quella concordata
con l’ex Comune di Vervò per
le strade era di 40 anni.
Con le citate delibere (del
consiglio di Predaia per le strade e della Provincia per l'alveo) la servitù diventa a tempo
indeterminato e consente l'intavolazione.
(g.e.)
Bertagnolli, membro della Pro
Loco Castel Belasi di Campodenno – perché il ricavato della
vendita dei dolci, così come
quello della lotteria organizzata dalle associazioni, andrà interamente alla chiesa del paese, per finanziare gli urgenti e
costosi lavori di ristrutturazione dei quali necessita».
Sono tante le persone a cui la
Pro Loco vuole dire “grazie”:
«Un ringraziamento davvero
grande – conclude Nadia Bertagnolli – va a tutte le persone del
paese che da giorni stanno dando una mano nell’allestimento
delle capanne e di tutta l’ambientazione. Vorrei aggiungere, come membro della Pro Loco ma soprattutto da compaesana, che la preparazione di
questo evento è diventato un
modo di congregazione per la
gente di Quetta, che si è dimostrata disponibile e generosa, e
mi auguro porti a tutti armonia
e gioia natalizia».
(f.b.)
valle di sole
cles - l’Officina d’Idee della biblioteca
Una ventina le piste sciabili
Nuovo concorso per narratori
L’inversione termica impedisce il collegamento con Campiglio
I vincitori potrebbero vedere pubblicati e tradotti i loro racconti
◗ VAL DI SOLE
In attesa della neve naturale,
che potrebbe cadere copiosa
il giorno della vigilia di Natale, continuano in Val di Sole i
lavori di preparazione di nuove piste da sci per rispondere
al grande afflusso atteso durante le vacanze di Capodanno. Domenica scorsa è stata
aperta la pista Contrabbandieri al passo del Tonale, dove si scia tanto sul ghiacciaio
del Presena quanto in alcune
zone più a valle (una decina
le piste percorribili). A Peio
sono invece solamente tre le
piste agibili: le rosse Doss dei
Gembri e Scoiattolo e la azzurra Campo Scuola Scoiattolo. Undici le piste percorribili
nel comprensorio sciistico di
Folgarida
–
Marilleva,
un’area sciabile a cui sono
state aggiunte nei giorni scorsi la sciovia Malghet Aut 1
con relativo campo scuola e
la pista Spolverino.
Nel frattempo il carosello
sciistico solandro ha informato che è a buon punto anche
il programma di innevamento
e
la
preparazione
della pista Panciana (n° 23) e
della pista Mastellissima (n°
32); l’obiettivo è quello di rendere agibili tali piste nel corso della prossima settimana.
In collaborazione con la Società Funivie Madonna di
Campiglio si sta invece lavorando incessantemente per
cercare di aprire al più presto
il collegamento sci ai piedi
tra i due comprensori. Purtroppo l’inversione termica
di questi ultimi giorni ha arrestato il programma di innevamento artificiale in quota sulla pista di rientro da Madonna di Campiglio; entro oggi si
attendono ulteriori aggiornamenti.
(s.z.)
◗ CLES
C'è tempo fino al 31 gennaio per
partecipare
al
concorso
“Officina d'Idee” organizzato
dalla biblioteca comunale e
aperto a coloro che hanno partecipato ad uno dei corsi di scrittura creativa attivati dalla biblioteca stessa o da istituti scolastici
nell’ambito dell'omonimo progetto, agli insegnanti e ai loro
studenti. I racconti devono pervenire entro domenica 31 gennaio, dovranno essere in lingua
italiana (tema libero), essere
inediti e mai premiati o segnalati in altri concorsi. Non sono
ammessi riassunti o parafrasi di
romanzi o racconti già pubblicati. E quanto a lunghezza non dovranno superare le 15.000 battute (caratteri, spazi inclusi). L’invio degli elaborati, avverrà attraverso il sito internet del comune
di Cles www.comune.cles.tn.it,
nell’area tematica biblioteca,
compilando l’apposito form e
allegando il file. Ogni concorrente ha la possibilità di presentare un massimo di cinque elaborati, ma ogni file dovrà riportare un solo elaborato. I file dovranno essere anonimi e al loro
interno non potrà esserci nessun elemento identificativo del-
lo scrittore, pena l’esclusione
dal concorso. Come recita il
bando, le opere vincitrici non
saranno restituite ed un’eventuale pubblicazione non darà diritto a compensi di sorta.
Gli elaborati più meritevoli,
selezionati da una giuria, si aggiudicheranno il diritto di essere pubblicati o divulgati in una
delle seguenti forme: libro ad alta leggibilità, Corpo 16, Braille;
libro illustrato; audiolibro;
e-book; declinazione in musica,
fotografia, arte, video e book
trailer; traduzione in altre lingue; letture alla radio, in biblioteca, in bar ed esercizi.
(g.e.)