cile e bolivia
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CILE E BOLIVIA 14/05/2014 Errore: sorgente del riferimento non trovata CILE E BOLIVIA IL CIELO SOPRA I SALARES Marzo/Aprile 2015, 16 giorni - 14 notti Il tour è un meraviglioso viaggio nel 2^ chakra della Terra, tra cultura, natura e forza vitale, infatti, questa parte del pianeta regola l’introduzione di nuove specie e promuove i maggiori avanzamenti dell’evoluzione della vita sulla Terra. Accompagneremo, infatti, le visite in questi luoghi unici da speciali cerimonie di purificazione e guarigione interiore, riattivando e rigenerando la nostra energia primordiale. Sull’Isola del Sole, nel Lago Titicaca, si trova la Roccia Titicaca, che è il centro geometrico del secondo chakra del mondo. Questo è il centro del mondo per la creazione di nuove specie e degli avanzamenti evolutivi importanti delle specie già esistenti. Nel corpo umano, il Lago Titicaca corrisponde all’apparato sessuale. L’uniforme forza vitale del Primo Chakra, il monte Shasta, è trasmessa al Lago Titicaca attraverso la grande linea “The Plumed Serpent”, il Serpente Piumato, per cui il Lago Titicaca si trova sul punto di uno dei due più grossi incroci di ley lines (letteralmente “linee della prateria”),ossia i meridiani energetici del pianeta sulla Terra. La corona di vulcani attivi che li circonda, isola i salares andini dalle formazioni nuvolose create dalla corrente fredda di Humboldt, rendendo queste zone tra le più aride della terra, dove la pioggia può scendere anche solo una volta ogni duecento anni. L’aria è estrema mente asciutta e trasparente, il cielo è tra i più luminosi del mondo, di un blu potente ed elettrico, l'escursione termica è da ottovolante. Questo viaggio in Cile e Bolivia è un viaggio impegnativo da affrontare con spirito di adattamento e in buona salute. Durante il viaggio si raggiungeranno infatti altitudini elevate a cui il corpo non abituato potrebbe reagire con in sonnia, inappetenza, mali di testa e nausea. Anche se nel corso degli ultimi anni le strade nelle regioni cilene e boliviane che si visiteranno sono state molto migliorate, raggiungere i vari siti previsti nel programma richiede spesso trasferimenti lunghi e può risultare faticoso. E alcune volte, all’arrivo, il livello di comfort delle sistemazioni non è paragonabile a quello cui il viaggiatore italiano è abituato.I possibili piccoli disagi a cui si potrebbe andare incontro vanno accettati come parte dell'avventura e del fascino di viaggiare in questi bellissimi pae si, dove la vita si dipana a un ritmo diverso e l’imprevisto accade più che altrove. TRAVEL DESIGN STUDIO di La Meta srl via Legnano 31, 24124 Bergamo BG, Italy PIVA 04822280964 tel +39 03519901200 fax +39 03519901204 [email protected] www.traveldesignstudio.com Sede legale: viale Assunta 11/A, 20063 Cernusco sul Naviglio MI, Italy Cap. Soc. € 50.000 Rea 1776549 CCIAA 4822280964 Autorizzazione provinciale A/B n° 6 del 18/2/11 Polizze Assicurative Unipol n° 100000268 e 100263306 1° giorno: Milano > Madrid > (Santiago del Cile) Ritrovo al mattino all’aeroporto, disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali e partenza per Madrid. All’arrivo a Madrid, partenza per un’intera giornata di visita della città. Pranzo in ristorante. Rientro all’aeroporto di Barajas in tempo utile per l’imbarco sul volo per Santiago del Cile. 2° giorno: Santiago del Cile All’arrivo a Santiago del Cile, trasferimento in città, discesa in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Nel pomeriggio visita della città e cena. Santiago del Cile. Situata a un'altitudine media di 567 m slm, la città raccoglie circa il 37% della popolazione totale del paese. Santiago del Nuevo Extremo venne fondata da Pedro de Valdivia il 12 febbraio del 1541 con una cerimonia sulla collina Huelén, poi ribattezzata collina di Santa Lucía. La città fu parzialmente distrutta nella battaglia di Maipú durante la Guerra di Indipendenza, e nel 1985 da un forte terremoto. La guida Lonely PlanetTM include la stazione della metropolitana dell’Università con il grande murale di Mario Toral tra le dieci più artistiche del mondo. Vale comunque la pena di scoprire anche la stazione di Santa Lucia, con i tradizionali azulejos portoghesi che provengono dalla metropolitana di Lisbona. 3° giorno: Santiago del Cile > Calama > San Pedro de Atacama Mezza pensione. Di buon mattino trasferimento all’aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo LAN LA 342 delle 6h55 per Calama. All’arrivo a Calama previsto alle 9h05 locali dopo TRAVEL DESIGN STUDIO 14/05/2014 Pagina 2 di 9 2h10’ di volo, trasferimento a San Pedro de Atacama (2.420 m slm, 99 Km, 1h30’), discesa in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Visita del Museo Archeologico del Padre La Paige, della Pucará de Quitor (2.485 m slm), dell’Aldea de Tulor (2.385 m slm) e, al tramonto, della Valle de la Luna (2.490 m slm, 10 Km, 15’), una delle località più aride di tutto il globo terrestre, con la Cordillera de la Sal e la Quebrada de Kary. Rientro a San Pedro de Atacama e cena in ristorante. San Pedro de Atacama. Paesino polveroso nel mezzo del deserto più secco del mondo, il deserto di Atacama, con il Museo Archeologico Gustavo Le Paige con reperti di 12.000 anni di storia del territorio. Nei pressi la Pucará de Quitor, Monumento Nazionale, fortezza difensiva del secolo XII e, sull’altopiano Chajnator, a 5.000 m slm, si trovano l’Osservatorio astronomico ALMA, la più grande installazione del mondo. Tulor. Sito archeologico vicino a San Pedro de Atacama databile tra il 380 a.C. e il 1200, da edifici interconnessi tra loro dalle caratteristiche pareti circolari di fango. Il World Monuments Fund ha inserito Tulor tra i 100 siti monumentali più a rischio del pianeta. Valle de la Luna. Situata a 10 Km da San Pedro de Atacama a 2.500 m slm sull’antica via per Calama, è una depressione circondata da dune e montagne nella Cordillera de la Sal all’interno della riserva naturale di Los Flamencos. Nell’area formazioni geologiche multicolori di forme strane e un ambiente con crateri di laghi prosciugati del tutto simile alla superficie lunare che raggiungono l’apice della spettacolarità durante le notti di plenilunio. Cordillera de la Sal. Originata da movimenti geologici che alzarono il fondo di un antico lago e modellata nei secoli dal vento, dalla pioggia e dall’intenso sole del deserto. Le formazioni geologiche, ricoperte dal solfato di calcio che dona loro il caratteristico aspetto e colore, assumono straordinarie tonalità al tramonto. Tra queste formazioni è famosa la Quebrada de Kary. 4° giorno: San Pedro de Atacama > Geyser del Tatio > Machuca > Salar de Atacama > Laguna Chaxa> Toconao > San Pedro de Atacama Mezza pensione. Partenza di primissimo mattino per la visita al grande geyser del Tatio (4320 m slm, 92 Km, 3h). Sosta per la colazione a proseguimento per la visita del villaggio di Machuca (4.020 m slm, 39 Km, 1h) e del grande Salar de Atacama (2.300 m slm, 89 Km, 1h45’), della vicina laguna Chaxa (2.400 m slm, 24 Km, 30’), e del villaggio di Toconao (2.475 m slm, 12 Km, 15’). Rientro a San Pedro de Atacama (38 Km, 1h). Cena in ristorante. Geyser del Tatio. A 90 Km da San Pedro de Atacama, in una conca geotermica a un’altitudine di 4.320 m slm, emergono attraverso fessure nella crosta terrestre imponenti geyser alti oltre 10 m di acqua calda a 85 °C. La guida Lonely Planet TM include il Tatio tra i dieci geyser più potenti del mondo. Machuca. Piccolo villaggio situato a 3.500 m slm, praticamente disabitato, dalla caratteristica cappella dalle porte e dalla croce dipinte d’azzurro vivo, situata a mezza costa. Molto vicino al villaggio si trova la Laguna Salada, habitat di flamenco, anatre e gabbiani in un paesaggio di grande impatto. Salar de Atacama. Grande salina di 8.000 Km2, dove, grazie all’atmosfera estremamente secca, l’aria ha una trasparenza eccezionale e si può vedere chiaramente fino a 70 Km di distanza. Questa eccezionale trasparenza rende particolarmente difficile valutare le distanze. Nascosto sotto la salina giace un lago che contiene la più grande riserva al mondo di litio, materiale oggi preziosismo usato nella fabbricazione di batterie ad alta capacità. La guida Lonely Planet TM include il cielo sopra il salar tra i dieci più luminosi del mondo. TRAVEL DESIGN STUDIO 14/05/2014 Pagina 3 di 9 Laguna Chaxa. Laguna dalle inconsuete formazioni saline, situata al margine del Salar de Atacama, che le fornisce le condizioni ambientali adatte allo sviluppo di diverse specie di flora e uccelli. La laguna è popolata da una grande colonia di fenicotteri rosa delle Ande e fenicotteri cileni, da gabbiani delle Ande, rondini dal petto nero, pulcini di mare tricolori e numerose altre specie. Toconao. Dal kunza, toknar, pietra e ao, luogo. Il villaggio si trova sulla riva nordorientale del Salar de Atacama, all’estremo del Cordón de las Puntas Negras, un ramo occidentale della Cordillera de Domeyko. La località risulta abitata da oltre 12.000 anni dal popolo lickanantai, l’attuale comunità indigena, in base alla legislazione delle Nazioni Unite sui popoli antichi e originari, si è costituita in Comunidad Ancestral Lickanantaide. Toconao è un’oasi, dove, grazie alla purezza dell’acqua, si coltiva ogni tipo di frutta, sia nativa che importata dall’Europa dai conquistadores. 5° giorno: San Pedro de Atacama > Hito Cajon > Laguna Verde > Termas del Polque > Laguna Colorada > Ojo de Perdiz (Deserto di Siloli) Pensione completa. Di buon mattino partenza per la frontiera boliviana di Hito Cajon (4.100 m slm, 48 Km, 1h). Trasbordo sui veicoli fuoristrada 4x4 e entrata nella REA, la Riserva Nazionale della Fauna Andina Eduardo Avaroa, dove si trovano tutti i siti che saranno visitati in giornata, la Laguna Verde (4.320 m slm), il deserto Dalí (4.750 m slm), le Termas de Polques (4.400 m slm), il campo vulcanico di Sol de Mañana (4.850 m slm), la Laguna Colorada (4.280 m slm), il celebre Árbol de Piedra (4.410 m slm). Pranzo al sacco. All’arrivo a Ojo de Perdiz, 4.600 m slm nel deserto di Siloli, discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Hito Cajón. Passo andino a 4.100 m slm, posto di confine tra la Bolivia e il Cile. Riserva Nazionale della Fauna Andina Eduardo Avaroa. La Riserva Eduardo Abaroa, più comunemente REA, si trova nel lontano sud-ovest di Bolivia, situata a un'altitudine tra i 4.200 e i 5,400 m copre una superficie di 714.745 ha e comprende la Laguna Verde, la Laguna Colorada, la Laguna Salada, la Laguna Busch e la Laguna Hedionda e il molto fotografato Árbol de Piedra, una formazione di roccia sporgente isolata sulle dune di sabbia di Siloli modellata dall’azione del vento in forma di un albero rachitico. Vicino a Quetena Chico ci sono alcuni resti archeologici, rocce dipinte e un sito cerimoniale in una depressione tra due vulcani. Atulcha è un sito archeologico con mummie in una grotta sul Tunupa Volcano. La riserva ospita puma , volpi andine e vigogne e numerose specie di uccelli, fenicotteri cileni, andini e fenicotteri di James, falchi, condor, anatre, nandù, oche andine e alcune specie endemiche in via di estinzione. Laguna Verde. Lago salato del sud-ovest dell'altopiano boliviano in cui si specchia maestoso il vulcano Lincacabur, 5.960 m. Deve il nome alle acque colorate dai sedimenti che si depositano sul fondo, composti da minerali d’arsenico, piombo, rame e altri metalli pesanti. L’alta concentrazione di sali metallici non consente il congelamento delle acque del lago fino a -20 °C. Deserto Dalí. Deserto di circa 110 Km² nel sud-ovest del paese, situato a sud del Salar de Chalviri a un'altitudine media di 4.750 m slm. La dedica al grande artista Salvador Dalí si deve alla rassomiglianza dei paesaggi del deserto che si può cogliere in molte opere dell’artista catalano. Termas de Polques. Sorgenti d’acqua termale a 30° C a 4 400 m slm. Le acque calde ricche di minerali sono un toccasana per l’artrite e i reumatismi. Nelle termas si può fare il bagno. TRAVEL DESIGN STUDIO 14/05/2014 Pagina 4 di 9 Sol de Mañana. Area desertica di circa 2 km² a 4.850 m slm, d’intensa attività vulcanica, a sud della Laguna Colorada, con numerosi geyser che si alzano fino a 50 m, fumarole, pozze di acqua sulfurea gorgogliante, laghi di lava e fanghi a oltre 200 °C di temperatura. Laguna Colorada. Lago salato del sud-ovest dell'altopiano boliviano, presso il confine cileno e la riserva nazionale faunistica Eduardo Avaroa. Bianche isole di borace contrastano con il colore rosso delle acque del lago, dovuto a alghe pigmentate, dove abbondano fenicotteri andini e fenicotteri di James. 6° giorno: Ojo de Perdiz (Deserto di Siloli) > Salar de Chiguana > San Pedro de Que mez Pensione completa. Partenza per il Salar de Chiguana (3.650 m slm) e la Ruta del las Joyas Alto Andinas che congiunge le lagune Ramaditas (4.120 m slm), Honda (4.120 m slm), Chiar Khota (4.200 m slm), Hedionda (4.190 m slm) e Cañapa (4.270 m slm), costeggiando il vulcano Ollagüe. Pranzo al sacco e proseguimento per San Pedro de Quemez (3.690 m slm), All’arrivo discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Salar di Chiguana. Deposito di sale e di boro in Bolivia vicino al confine con il Cile, formatosi in una depressione alimentata da piccoli ruscelli che filtrano dalle montagne e dal Salar de Uyuni. Situato a un'altitudine di 3.650 m slm, si estende su una superficie 415 Km2. Il Salar è attraversato dalla ferrovia che collega Estación Abaroa alla città di Uyuni. San Pedro de Quemez. Una volta era San Pedro de la Buena Vista, ma dopo essere stato incendiato e distrutto durante una disputa di frontiera con il Cile, fu ricostruito e appropriatamente chiamato San Pedro Bruciato. 7° giorno: San Pedro de Quemez > Cueva de las Galaxias > Salar de Uyuni > Tahua Pensione completa con pranzo al sacco. Partenza per la visita delle grotte de las Galaxias e del Diablo (3.630 m slm). Proseguimento per il grande Salar de Uyuni (3.650 m slm) e sosta all’isolotto di Incahuasi (3.650 m slm). A Tahua (3.700 m slm) discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate dell’hotel di sale e cena. Dopo cena, al buio, osservazione del grande spettacolo del firmamento sopra il Salar. Cueva de las Galaxias. Piccola grotta a due livelli scoperta nel 2003 a 8 Km da Aquaquiza. La Cueva contiene, alghe pietrificate rimanenti dall'antico lago che copriva la zona. Parte dello stesso complesso è Cueva del Diablo, una grotta sacra con un cimitero che contiene piccole chullpares, resti funerari preincaici. Salar de Uyuni. La più grande distesa di sale del mondo, 12.000 km² di deserto nell’altopiano andino meridionale, a 3.650 m di quota. Si stima che il Salar contenga 10 miliardi di t di sale, di cui meno di 25.000 t vengono estratte annualmente, un terzo delle riserve di Litio del pianeta e importanti quantità di Potassio, Boro e Magnesio. Nel Salar si trova l’Isla del pescado, datta anche Incahuasi, casa dell'Inca, un isolotto di sedimenti calcarei marini e materiale vulcanico, che si eleva 102 m dalla superficie del deserto, raggiungibile esclusivamente in moto o con speciali jeep protette dal sale. Nell'isola sono stati trovati giacimenti archeologici della cultura Tiahuanaco, rovine Inca, caverne, gallerie naturali e un bosco di cactus. Al margine del deserto è stata scoperta una caverna con mummie di 3.000 anni. Ogni novembre il Salar de Uyuni diventa il luogo di riproduzione di tre specie di fenicotteri. Nella stagione secca la superficie bianca del Salar produce allucinazioni e miraggi, durante la stagione delle piogge la superficie è sommersa e riflette il cielo in modo molto spettacolare. La guida Lonely PlanetTM include il salar de Uyuni tra i dieci luoghi più salati, naturalmente, del mondo. TRAVEL DESIGN STUDIO 14/05/2014 Pagina 5 di 9 8° giorno: Tahua > Coquesa > Tunupa > Colchani > Uyuni Pensione completa. Dopo la prima colazione partenza per la visita delle chullpas di Coquesa (15 Km) con le antiche sepolture. Proseguimento per il Vulcano Tunupa e salita al belvedere. Discesa verso Colchani (3.650 m slm) e Uyuni (3.670 m slm, 22 Km) e sistemazione nelle camere riservate, pranzo in ristorante e visita della città. Colchani. Località della Bolivia situata ai bordi del Salar de Uyuni e abitata da poche decine di persone in abitazioni costruite da blocchetti di sale. La popolazione di Colchani si dedica esclusivamente alla raccolta manuale di sale che è l'unica attività del posto. Bello il piccolo museo con sculture e mobilia di sale. La guida Lonely PlanetTM include l’estrazione del sale dal salar de Uyuni tra i dieci lavori più inconsueti, del pianeta. Vulcano Tunupa. Vulcano di 5.432m slm al limite settentrionale del Salar di Uyuni. Il vulcano deve il nome all’omonimo dio del tuono e del lampo, di cui è altare per la popolazione indigena. Dal vulcano la vista del Salar è impressionante. 9° giorno: Uyuni > Potosí Mezza pensione. Partenza in bus per Potosí (4.090 m slm, 200 Km, 4h30’) attraverso la Cordillera del Fraile. Pranzo in ristorante lungo la strada. All’arrivo discesa in hotel, sistemazione nella camere riservate e visita della città. Potosí. Città famosa per la miniera d'argento, aperta nel 1546, e inserita nel 1987 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, 10° giorno: Potosí > Cerro Rico > Hacienda Cayara > Sucre Mezza pensione. Mattinata dedicata alla visita delle miniere d’argento di Cerro Rico, nei dintorni di Potosí. La visita dei cunicoli minerari, che prevede la discesa fino ai livelli sotterranei. Proseguimento per la hacienda Cayara (3.450 m slm, 22 Km, 1h). Dopo il pranzo e la visita, proseguimento per Sucre (2.790 m slm), la capitale amministrativa della Bolivia (155 Km, 2h30’). All’arrivo a Sucre, discesa in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Cerro Rico. Montagna ricca, in spagnolo, alta circa 4.800 m, si trova sopra la città di Potosì ed è la più grande miniera d’argento del mondo. Noto alle popolazioni locali quechua come Sumaq Urqu, bellissima collina. Attualmente, è possibile visitare la più grande miniera del suo interno, la miniera Pailaviri, ora di proprietà dello Stato. La miniera è suddivisa in 17 livelli, un ascensore di 3 m x 3 m porta i turisti fino a circa 500 m di profondità, il massimo accessibile dal pubblico. La temperatura ai livelli inferiori della miniera è circa 45 °C più alta che all’esterno. I minatori erano soliti fare offerte al Tio, rappresentazione terribile della divinità proprietaria delle miniere, in cambio del metallo che portavano via dal suo grembo. Pailaviri lavora ininterrottamente dal 1545. Hacienda Cayara. Situata tra i robusti e rossi contrafforti andini, la tenuta è stata costruita nel 1557 ed è una delle poche haciendas boliviane di quell’epoca che sopravvivono intatte. Lampade in ferro gemellate in cima a pilastri di pietra incorniciano la massiccia porta di legno che conduce nella hacienda, oggi trasformata in hotel. L’antiquariato coloniale che è si trova nei locali comuni nell’hacienda Cayara è di qualità museale. 11° giorno: Sucre Mezza pensione. Intera giornata dedicata alla visita di Sucre, probabilmente la città più bella della Bolivia. Pranzo in ristorante. Sucre. Capitale costituzionale della Bolivia e sede della Corte Suprema de Justicia. Prima dell’arrivo degli spagnoli la zona era abitata dai Charca che chiamavano la città TRAVEL DESIGN STUDIO 14/05/2014 Pagina 6 di 9 Choke-Chaka. Sucre fu fondata il 30 novembre 1538 da Pedro de Anzures, Marchese di Campo Redondo, con il nome di Ciudad de la Plata de la Nueva Toledo. Nel 1559 il Re di Spagna Filippo II vi istituì la Audencia de Charcas a La Plata, la massima corte giudiziaria dell'Alto Perù con giurisdizione sui territori degli attuali Paraguay, sud-est del Perù, nord del Cile e Argentina e gran parte della Bolivia. A Nueva Toledo, il 6 agosto 1825, l'Assemblea Costituente dichiarò l'indipendenza della Bolivia stabilendovi la capitale e cambiandole in nome in Sucre, in onore di Antonio José de Sucre, eroe della battaglia di Ayacucho. Il governo Boliviano si spostò poi a La Paz nel 1898. Il centro di Sucre è composto da edifici coloniali. 12° giorno: Sucre > Inkamachay > Pumamachay > Sucre Mezza pensione. Partenza per la visita del sito di Inkamachay (3.510 m slm, 32 Km di stra da, 1h + 7 Km di sentiero agevole, 1h30’). Proseguimento attraverso un sentiero pre-ispani co che attraversa paesaggi esotici, con curiose formazioni geologiche e strane piante, per altre 3h30’ e rientro a Sucre. Pranzo al sacco. Inkamachay. Sito archeologico monumento nazionale situato nel territorio della comunità Tumpeca, presso Sucre. Il luogo è situato in un burrone nelle montagne di Chataquila. La grotta Pumamachay si trova nelle immediate vicinanze di Incamachay, a una distanza di soli 150 m. I graffiti di Incamachay si trovano in una specie di baldacchino riparato alto circa 5,50 m, largo 19 m e lungo 42 m e rappresentano scene con animali, figure antropomorfe e geometriche databili intorno al X secolo. La vicina grotta di Pumamachay, scoperta solo nel 1973 contiene 16 figurazioni di arte rupestre con forme geometriche, spirali, forme circolari e altre linee, e biomorfe. 13° giorno: Sucre > La Paz Mezza pensione. Trasferimento all’aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo Amaszo nas Z8 201 delle 10h05 per La Paz. All’arrivo a La Paz (3.600 m slm) , previsto alle 10h45 dopo 40’ di volo, discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita guidata della città con la Plaza Murillo, il Palazzo Presidenziale, il Parlamento, la Cattedrale, le calles Jaén, Sagarnaga, de las Brujas, la chiesa di San Francisco, i Mercados Uruguay e Rodriguez. La Paz. Nuestra Señora de La Paz, Chuqiyapu in quechua, è la sede del governo della Bolivia. La città fu fondata dal capitano Alonso de Mendoza il 20 ottobre del 1548, presso l’odierno villaggio di Laja, ma trasferita subito dopo nel luogo dove sorgeva il villaggio di Chiquiago, nella valle del Río Choqueyapu a un'altitudine di circa 3.600 m slm. Il suo nome completo, Nuestra Señora de La Paz ricorda la pace che seguì l'insurrezione di Gonzalo Pizarro, fratello del conquistador Francisco, contro Blasco Núñez de Vela, primo Viceré del Perù. L'orizzonte di La Paz è dominato da meravigliose montagne, tra le quali spicca le cime dell’Illimani, 6.439 m. 14° giorno: La Paz > Tihuanaco > Copacabana Mezza pensione. Partenza per la visita del sito di Tihuanaco (3.840 m slm, 70 Km, 1h45’) con la piramide Akapana, il tempio di Kalasasaya, la Porta del Sole e il museo. Pranzo in ri storante e proseguimento per lo stretto di Tiquina e traversata in direzione di Copacabana (3.840 m slm, 160 Km, 2h30’ inclusa la traversata) e visita alla piazza principale e all’antica chiesa coloniale. Discesa in hotel e sistemazione nelle camere riservate. TRAVEL DESIGN STUDIO 14/05/2014 Pagina 7 di 9 Tiahuanaco. Antica città, detta anche Tiwanaku, nei pressi della sponda sud-orientale del lago Titicaca, da cui prese nome un’importante civiltà precolombiana il cui territorio si estendeva attorno alle frontiere degli attuali stati di Bolivia, Perù e Cile. Tiahuanaco fu fondata approssimativamente attorno al 200 a.C., come una piccola città e crebbe tra il IV e il VI secolo fino a circa 40.000 abitanti, conseguendo un importante potere regionale nel sud delle Ande. Le particolarità più rilevanti di Tiahuanaco sono gli enormi monoliti di circa 10 t e la celebre Porta del Sole ricavata da un unico masso il cui rilievo centrale mostra una figura armata di due scettri a forma di serpente. Copacabana, 3.841 m slm è il più grande insediamento sul versante boliviano del Lago Titicaca. Da questa cittadina partono le imbarcazioni per arrivare all'Isla del Sol, una delle isole sacre agli Inca. Il nome deriva probabilmente dall’aymara kota kahuana, che significa vista del lago. I primi ritrovamenti archeologici della zona risalgono al XIV secolo a.C. e sono riconducibili alla cultura Chiripa. Nei secoli successivi si sviluppò la cultura Tiahuanaco che si espanse in tutta l'area, divenendo il primo grande impero andino. Successivamente, tra il XII e il XIII secolo, vi fu la dominazione dei Qulla, detti poi aymara, sconfitti poi dagli Inca di Pachacútec. A questo imperatore inca, che vinse il governante aymara Chuchi Capac, si attribuisce la fondazione della città e degli insediamenti sulla Isla del Sol. La dominazione incaica proseguì fino all'arrivo dei conquistadores spagnoli nel 1534. Nel 1550 venne costruito la prima chiesa cristiana, trasformata poi, il 2 febbraio 1583 nella Basilica di Nuestra Señora de Copacabana, che contiene l’immagine della Virgen de la Candelaria o Virgen negra, venerata in tutto il Sud America. Copacabana, il quartiere di Rio de Janeiro famoso per la sua spiaggia, prende il nome da questa città boliviana. Infatti, a metà del XVIII secolo, venne costruita, nella località brasiliana di Sacopenapã, una cappella contenente una copia della Virgen de Copacabana. Da allora, in onore dell'immagine sacra, Sacopenapã è nota in tutto il mondo con lo stesso nome dell'omonima cittadina boliviana. 15° giorno: Copacabana > Isla del Sol > La Paz Pensione completa. Partenza di buon mattino per la Isla del Sol (4.075 m slm). Arrivo a Maywani (2h) e salita fino alla Chinkana, visita, discesa fino al molo di Challapampa e navigazione fino alle scale di Yumani, dove si trovano i Giardini dell’Inca e la sorgente sacra. Pranzo in ristorante e visita all’antico palazzo inca di Pilkokayna. Rientro a Copacabana (1h15’) e proseguimento per La Paz (142 Km, 3h30’) e cena di arrivederci con spettacolo folkloristico in una locale peña. L’Isola del Sole è un'isola sita nella parte boliviana del Lago Titicaca, con una superficie di circa 12 Km2 è l'isola più grande del lago. Le etnie prevalenti sull'isola sono aymara e quechua. L'isola è collinosa e caratterizzata dai terrazzamenti costruiti dagli Inca che l'abitavano anticamente e tuttora utilizzati dalla popolazione. Sull’isola si svilupparono culture tra le più avanzate del Sudamerica, come i Chiripa nel XII secolo a.C., i Tiwanaku nel X secolo a.C. e gli Inca, l'ultima prima dell'arrivo degli Spagnoli. Sull’isola le scale di Yumani che portano alla Sorgente Sacra, i giardini dell’Inca, il complesso culturale Inti Wata, le rovine del Palazzo di Pilkokaina e i resti di un'antica strada Inca. 16° giorno, : La Paz > Lima > (Madrid) - Italia Prima colazione in hotel. In tarda mattinata trasferimento all’aeroporto e rientro in Italia TRAVEL DESIGN STUDIO 14/05/2014 Pagina 8 di 9 Documenti necessari per i cittadini italiani adulti e minori: • Passaporto con validità minima residua di 6 mesi dalla data prevista di rientro e marca annuale di convali • da. Certificato di vaccinazione contro la febbre gialla. Patrimoni dell’Umanità UNESCO (World Heritage) La Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, adottata dalla Conferenza generale dell'UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale e possiedono valore di universalità, unicità e insostituibilità. Alla data del 20 February 2014 la lista contiene 981 siti in 160 paesi dei 190 che hanno ratificato la Convenzione. Lonely Planet's 1000 Ultimate Sights (Luoghi da vedere) Sono oltre 1000 i luoghi del mondo che meritano almeno una visita secondo le guide turistiche Lonely Planet: per ognuna di 100 aree di interesse diverse le dieci migliori, le più romantiche, le più avventurose, le più esotiche mete da visitare. TRAVEL DESIGN STUDIO 14/05/2014 Pagina 9 di 9