Incontro di PARIGI - Route de Jérusalem

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Incontro di PARIGI - Route de Jérusalem
Strada di Gerusalemme, Scuola per la Pace
Segreteria: 41, rue du Fg St Antoine – 75011 Parigi – Francia
Sito:
www.routedejerusalem.org
E-mail: [email protected]
Incontro di PARIGI
31 gennaio e 1° febbraio 2015
Una riunione di lavoro del Consiglio di Amministrazione dell’associazione, sabato mattina, alla
quale hanno partecipato Roberto PONZO, Rita LORENZI (Cuneo - Italia) e Ian BRODRICK
(Londra) ha permesso di precisare il tema della nostra futura assemblea generale che si terrà a
Parigi il 25 e il 26 aprile prossimi: l’impegno vissuto dalle giovani generazioni e le forme del suo
accompagnamento.
La presenza di Ian BRODRICK, animatore di una rete di camminatori di Gerusalemme
(« Jérusalem Way », comunità su internet), testimoniava la volontà d’apertura espressa dalla
nostra associazione da alcuni anni. Nel corso del week-end, abbiamo avuto il piacere di ritrovare
vecchi camminatori della Strada come Jacques Thomas (1983), ma anche di scoprire visi nuovi,
provenienti dalla Regione Parigina, da Aix e da Marsiglia con cui abbiamo potuto condividere
esperienze, aspettative, interrogativi …
Per noi è stata anche una nuova tappa nell’approfondimento delle nostre iniziative di dialogo, di
apertura all’altro. Grazie a chi è intervenuto, sabato e domenica, testimoniando senza esitazioni
durante le tavole rotonde, sulla situazione dei TURCHI in FRANCIA e anche sull’azione di antenna
CIEUX di Parigi XII°, delle difficoltà, degli ostacoli e di altri impedimenti incontrati. Ma anche della
loro fede nell’uomo. “ non costruirai il tuo avvenire sull’odio ma diventando qualcuno” diceva a
Solange BORD, venuta a riferire sulla storia e la costruzione della sinagoga ABRAVANEL, sua
madre. La strada di Gerusalemme forte della sua storia, del percorso d’amicizia mantenuto da più
di quattro decenni, intende fortificare con tutti voi, questo spazio, che vuole lasciare il posto alla
verità degli altri e ci aiuta a costruire un avvenire comune.
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I fatti salienti
I. Una riflessione sulle attualità delle Strade e del loro accompagnamento
Christine in avanscoperta…
Nella prospettiva delle strade che si annunciavano, Christine, amica fedele (aveva conosciuto
André HAIM nel 1974), ha intrapreso un viaggio ad aprile/maggio scorsi nel Vicino-Oriente. Nel
quadro dell’associazione, aveva proposto di recarsi in Giordania, nei territori occupati e in Israele,
al fine di riprendere contatto con gli amici della Strada che accolgono fedelmente i camminatori da
molti anni. Così ha potuto incontrare Adel, (a Baqa’a camp ad ovest di Amman) e preparare con lui
il suo soggiorno in Francia a settembre 2014, Gazi e i suoi genitori Saleh e Myriam, a Shuna
(hanno accolto le strade dal passaggio di André Haim et di Wilfried Reinermann), Stéphanie ( Suor
Aël a Beith-Jamal), Etienne a Ain-Karem (La casa del frantoio), Milka a Haïfa…
Sabato, ci si interroga sull’attualità delle Strade nel 2015
La preparazione delle Strade
La preparazione e l’accompagnamento dei giovani adulti, che si sono rivolti all’associazione nella
prospettiva di una partenza verso Gerusalemme, l’anno scorso, sono stati ricchi di sviluppi. In un
caso, lo scorso ottobre, una non partenza il giorno della partenza ! Il tandem Marion e Camille,
due giovani donne studentesse – di filosofia e di scienze infermieristiche - non parte, avendo, la
direttrice della Scuola Normale Superiore di Lione rifiutato a Marion di realizzare il suo progetto
(con la motivazione che in parte si svolgeva fuori dalle frontiere europee) … e questo dopo due
anni di preparazione per Marion. Nell’altro, Clotilde e Gaëtan, una giovane coppia partita dal
Limousin l’indomani del loro matrimonio a fine agosto, decide in Croazia nel periodo di Natale, di
affrancarsi dall’associazione, dalla carriola, dagli “jalons”, essendo tutto questo un peso, secondo
loro, al punto da dare la sensazione di non “essere più padroni del loro progetto”.
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Degli interrogativi, una prospettiva per il 2015
Partire sulla strada di Gerusalemme, sancisce un impegno e dei rischi condivisi: quelli del
camminatore, quelli dell’associazione.
Per quanto riguarda Marion, quale sarebbe stato il nostro atteggiamento se avesse alla fine deciso
di partire, nonostante tutto? Più in generale, quali tipi di rischi presi da un (dei) camminatore/i, la
Strada è in grado di accettare, di condividere, di accompagnare?
La Strada di Gerusalemme ha acquisito una certa esperienza in questo ambito. Sul piano
pedagogico, poco alla volta si sono messi in opera degli strumenti. Così la realizzazione della
« Guida del camminatore » e il suo utilizzo durante la preparazione delle strade nel 2014, hanno
aiutato la formulazione e l’assunzione degli impegni, degli uni e degli altri, nell’avventura che è
“una strada” .
Questi ultimi anni l’associazione ha potuto constatare che le dimensioni del « mollare tutto »,
dell’abbandonarsi all’altro, così come lo spirito e l’iniziativa della Strada spronano a fare,
nell’esperienza del cammino verso Gerusalemme, possono essere considerate delle esperienze
troppo pesanti da dei giovani adulti. Inoltre, vorremmo andare più lontano, approfondendo nel
corso della prossima Assemblea Generale del 25 e 26 aprile prossimi a Parigi, la nozione di
impegno vissuto dai giovani adulti nelle nostre società e le forme che può assumere il suo
accompagnamento. In questa ottica inviteremo persone e gruppi per rievocare le loro esperienze
personali e/o collettive di impegno ma anche organizzazioni che praticano con giovani adulti
(liceali, studenti, persone in aspettativa …) un accompagnamento dei loro progetti.
II. Una tavola rotonda sulla situazione dei Turchi in Francia
Abbiamo programmato il nostro obiettivo su « La situazione dei Turchi in Francia » in rapporto con
il passaggio in Turchia che dovevano cominciare a fare Clotilde e Gaëtan. Animato dal nostro
amico Leslie ANAGNAN, questo dibattito ha dato la parola a Haydar DEMIRYUREK, Solange
BORD e in assenza di Antoine YALAP, à Christine ANCEY AUSHANA.
Originario della regione di KIRSEHIR, città tappa della Strada, Haydar è arrivato a Nantes in
Francia nel 1972 all’età di 6 anni. Ha acquisito un master sulla « Laicità e [il] diritto dei Culti » à Aix
en Provence. Dipendente della DIYANET (amministrazione creata nel 1924 in Turchia, per
occuparsi di questioni religiose, in sostanza dell’Islam), è prima incaricato di fare da collegamento
con le associazioni di base che raggruppano le diverse comunità turche di Francia e di coordinarle.
Ne diventerà il rappresentante al Consiglio Francese del Culto Mussulmano dal 2002 in qualità di
Segretario generale, sotto la presidenza di Dalil BOUBAKER. Credente, aperto, militante nel
Gruppo d’Amicizia Islamico-Cristiana, è attualmente membro dell’associazione « Vivere l’Islam »,
programma televisivo diffuso su France 2 la domenica mattina alle 8:30.
Ci informa sulla comunità turca in Francia che raggruppa circa 600.000 persone. Tra i giovani,
pochi studiano, l’immensa maggioranza si mette a lavorare presto, nell’edilizia, nella ristorazione e
anche nell’industria dell’abbigliamento. I matrimoni misti sono molto poco numerosi : ci si sposa tra
persone dello stesso paese e la tradizione familiare resta molto vivace. Molti adulti, in particolare le
donne, non parlano francese.
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Haydar evoca anche l’estrema complessità legata all’organizzazione dell’Islam nella società
francese ; cita alcuni fattori che la complicano : Il principio di laicità innanzitutto (libertà di
coscienza, neutralità dello Stato … ), ma anche la divisione delle federazioni che rappresentano le
comunità nazionali d’Algeria, del Marocco, della Tunisia, della Turchia, dell’ Arabia, del Qatar …
senza parlare delle divisioni interne di ciascuna di queste federazioni.
Solange BORD, ebrea originaria della Turchia, ci ha reso un po’ partecipi della storia della
comunità degli ebrei di Turchia arrivata in Francia all’inizio del XX secolo. La famiglia di sua madre
aveva lasciato la Spagna nel XV secolo per installarsi in Turchia a seguito dell’inquisizione.
Diventata francofona per la loro frequentazione delle scuole dell’Alleanza Israelita Universale, ha
fatto parte delle famiglie che hanno raggiunto l’XI° arrondissement (circoscrizione) di Parigi nel
1909, alcune raggruppate intorno alle sinagoghe, via Sedaine, poi via Popincourt.
Nella sua intensa testimonianza, Solange BORD ha riferito della costruzione da parte della
comunità ebraica di Turchia, della sinagoga Edgar ABRAVANEL, via de la Roquette nell’XI°
arrondissement! Oggi, pochissimi ebrei originari come lei della Turchia, fanno parte della comunità.
Una comunità che si è aperta in questi ultimi anni, grazie all’azione di Serge BENAIM, Presidente
della sinagoga : l’accoglienza di una scuola materna nei locali, l’apertura recente di un club di
lingua ebraico - spagnola, lingua parlata dalla madre di Solange, e la presenza di un rabino che
parla questa lingua, sono per lei dei segnali di rinnovamento, di “meraviglia”. Confida che bisogna
saper cambiare rotta, non continuare ad avercela con tutti, insistendo sulle parole che sua madre
le diceva: “Non si costruisce una vita sull’odio, ma diventando qualcuno”.
Sabato 1° febbraio : Haydar DEMIRYUREK, Solange BORD e Christine ANCEY-AUSHANA
In assenza di Antoine YALAP, Christine ha fatto un sunto storico sulla comunità assiro-caldea,
cristiani del Vicino-Oriente. Dagli anni ’80, numerose famiglie, obbligate a lasciare il Kurdistan dove
vivevano da secoli sono venute, tra l’altro in Francia, soprattutto a Sarcelles a nord di Parigi.
III. L’azione dell’antenna CIEUX Paris XII° : un testimonianza a più voci,
Domenica mattina, il terzo momento forte di questo week-end era consacrato all’azione condotta
dall’antenna CIEUX 12° di Parigi. CIEUX, Comitato Interreligioso per un’Etica Universale e contro
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la Xenofobia, è un’associazione legge 1901, non a scopo di lucro, creata nel 2008, e la cui
assemblea costituente si è tenuta in un locale della Camera, sottolineando così la volontà dei
fondatori di far posto ad una laicità positiva e costruttiva.
Dopo aver scusato l’assenza dell’ Imam Bubacar CONTE (dell’associazione NOUR nel quartiere di
BERCY), Denis MENNESSIER presentava i tre relatori invitati : Danielle FERRA, coordinatrice
dell’ ”antenne” del 12° e membro della Sinagoga Chivté Israël, Yann MAUBRAS, responsabile
della commissione del dialogo interreligioso del Decanato che raggruppa 5 parrocchie, e Sylvain
ZENOUDA, amministratore della sinagoga Chivté Israël.
Yann MAUBRAS ha fatto la cronistoria della commissione del Decanato del 12°, e presentato i
suoi obiettivi : formare delle persone sui fondamentali della fede cristiana, organizzare delle
conferenze/dibattiti, far nascere azioni che riuniscono cristiani e mussulmani della circoscrizione
(arrondissement). Enuncia un principio adottato nella commissione : « Vigilare al fatto che ognuno
abbia il diritto alla verità dell’altro e tenere presente che questa commissione funzioni in stretto
legame con l’azione condotta dall’antenna CIEUX 12°.
e
Domenica mattina 1° febbraio, la testimonianza dell’antenna CIEUX 12 fa discutere …
La creazione di questa commissione a novembre 2011 ha dato impulso a una dinamica di gruppo
permettendo l’organizzazione di numerose conferenze: Perché la chiesa si impegna nel dialogo
islamico - cristiano? Formazione sulle parole : alleanza, libro, misericordia, Abramo, Maria … Il
ruolo del Libro per i cristiani e i mussulmani … Ha anche fatto nascere azioni concrete : sostegno
scolastico, visita della chiesa del Santo Spirito da parte di adulti e giovani mussulmani membri
dell’associazione NOUR, l’organizzazione di un incontro durante l’ultima settimana degli incontri
islamico – cristiani centrato sull’amicizia intorno alla rappresentazione della pièce teatrale « Pierre
et Mohamed », che ha riunito più di 300 partecipanti …
Senza nascondere la complessità delle cose, Danielle FERRA con parole semplici riconosce le
difficoltà dell’incontro e del dialogo, a scapito dei progressi che nota nel XII° grazie all’azione
dell’antenna CIEUX, legate, nella sua comunità ebraica, ai matrimoni misti, al posto delle donne
(nelle religioni semite, in generale), al fatto che attualmente, molti suoi membri partono.
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Da parte sua Sylvain ZENOUDA si presenta come un uomo di fede che « domanda a Dio di
benedire questo istante ». La sinagoga Chivté Israël di cui è amministratore, raggruppa circa 400
persone e dipende dal Concistoro di Francia che è una specificità francese risalente a Luigi XIV,
Malesherbes, poi Napoleone. Ricorda così l’antica integrazione degIi ebrei in Francia poiché per
loro «la legge del paese è la legge».
Sylvain constata che a differenza degli altri paesi, la Francia non ha una struttura d’immigrazione.
Nel momento presente, invita gli uni e gli altri a “uscire da se stessi”, farsi da parte, seguendo
l’esempio di colui che ha condotto il profeta Mosè verso il roveto ardente.
I nostri scambi hanno così permesso a Mohamed, originario d’Algeria, di evocare la necessità per
la comunità mussulmana di fare lo sforzo di avvicinare i testi sacri contestualizzandoli, cosa non
più fatta da cinque secoli, ma anche di condividere la sofferenza di molti dei suoi correligionari
« infastiditi » dallo sguardo che certe persone nella società francese rivolgono su di loro, francesi
usciti dall’immigrazione, in particolare algerina. A questo punto Sylvain afferma che i recenti
avvenimenti vissuti nella società francese danno, un’ « opportunità » ai nostri amici mussulmani di
affermare la loro volontà di costruire un Islam « alla francese », che possa essere un esempio
altrove nel mondo.
IV. Un altro momento forte
Domenica, abbiamo cominciato la mattinata con un momento di meditazione condivisa, centrata
sul tema della pace. (Lo facciamo ormai ad ogni incontro,in unione allo spirito di ASSISI).
Questo momento di silenzio è stato segnato da testi e da canti : Mohamed che abbiamo
conosciuto a Valence grazie all’associazione « l’Ouverture » che raggruppa dei mussulmani di
questa città, ha cantato dei versetti di due sure, Rosine ha letto il poema d’Aragon, « La Rose et
le Réséda », Sylvain e Danielle hanno cantato in ebraico il canto della salita verso Gerusalemme,
Gildas ha letto l’episodio dei pellegrini di Emmaus.
È stata l’occasione di evocare i visi di amici lontani o più vicini.
FISSATE LE DATE
Prossimo incontro della Route de Jérusalem
Sabato 25 e domenica 26 aprile 2015
8 rue de la Durance
75012 PARIS
(Metropolitana Stazione Daumesnil - Linee 6 e 8
Bus RATP (Linea 46)
All’ordine del giorno :
Assemblea Generale dell’associazione
Incontri/Dibattiti sul tema dell’impegno
Dei giovani si impegnano : loro testimonianze
Come accompagnare i progetti?
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