SCHEDA PER IL CENSIMENTO DEGLI ARCHIVI FEMMINILI IN

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SCHEDA PER IL CENSIMENTO DEGLI ARCHIVI FEMMINILI IN
SCHEDA PER IL CENSIMENTO DEGLI ARCHIVI FEMMINILI IN
TRENTINO-ALTO ADIGE
Denominazione dell'archivio
Fondi Severini
Altre denominazioni: Rovereto, Mart, Archivio del ‘900, Fondo Severini
Denominazione del soggetto generatore dell’archivio
Severini Gino
Nato a Cortona (Ar) il 4 aprile 1883, morto a Parigi il 26 febbraio 1966
Fort Severini Jeanne
Nata a Parigi il 16 giugno 1897, morta a Roma il 22 gennaio 1992. Moglie di Gino Severini
Severini Franchina Gina
Nata a Parigi il 25 gennaio 1915, morta a Roma il 3 agosto 2004. Figlia di Gino Severini
Storia istituzionale/amministrativa dell’ente o profilo
biografico della persona
Severini Gino
Pittore e critico d'arte.
Nasce a Cortona il 4 aprile 1883. Nel 1899 si trasferisce a Roma, dove frequenta lo studio di G.
Balla e già nel 1906 si reca a Parigi. Aderisce nel 1910 ai manifesti della pittura futurista,
fungendo pure da tramite tra i futuristi italiani e le avanguardie presenti nella capitale
francese.
A partire dal 1916, però, Severini si distacca progressivamente dal movimento, per
approfondire i suoi legami stilistici con il cubismo, di cui valorizza la componente realista; dal
punto di vista teorico si dedica agli studi scientifici e matematici. Nel 1921 pubblica il saggio
Du Cubisme au Classicisme. A partire dai primi anni Venti il pittore è attratto dalle
problematiche religiose e si accosta alle teorie neoscolastiche del filosofo cattolico Jacques
Maritain. Nei decenni a seguire realizza cicli decorativi per diverse chiese svizzere, per il palazzi
dell'Arte e di Giustizia a Milano e per altre sedi pubbliche in Italia e all’estero.
Partecipa a numerosissime mostre e collabora con articoli e saggi di critica artistica alla
redazione di varie riviste tra cui "L'Ambrosiano", "Valori plastici", "Quadrivio". Pubblica nel
1935 la raccolta di scritti Ragionamenti sulle arti figurative, nel 1944 una monografia su H.
Matisse e il saggio Arte indipendente, arte borghese, arte sociale. Nel 1946 esce, per le
edizioni Garzanti, una prima versione della sua autobiografia (Tutta la vita di un pittore . I.
Roma-Parigi, Milano 1946) .
Fort Severini Jeanne
Nata a Parigi il 16 giugno 1897, figlia del poeta francese Paul Fort, nel 1913 sposa civilmente il
pittore Gino Severini (le nozze religiose saranno celebrate nel 1923). Nel 1915 nasce dal loro
matrimonio la figlia Gina, la primogenita, e nel 1937, Romana. Il figlio Jacques, nato nel 1927,
muore nel 1933.
Soprintendenza Archivistica per il Trentino-Alto Adige/Südtirol - via Vannetti, 13 - 38100 Trento
tel. (39)0461 980049 fax (39)0461 221897 e-mail [email protected]
Severini Franchina Gina
Nata a Parigi il 25 gennaio 1915, a vent’anni, nel 1935, si trasferisce a Roma con la famiglia.
Dopo il matrimonio con lo scultore Nino Franchina avvenuto nel 1939, segue il marito e lo
assiste nell'organizzazione delle mostre e nella redazione dei relativi cataloghi.
A partire dal 1946, a seguito del rientro del padre Gino Severini e della madre in Francia, resta
depositaria di alcune opere d'arte del padre e ne gestisce i rapporti romani connessi all'attività
artistica. Nell'ottobre del 1957 apre con Agnese di Donato la libreria "Il ferro di cavallo",
specializzata in libri d'arte, in via Ripetta a Roma; nelle stanze della libreria, attiva per circa
due anni, organizza mostre di giovani artisti e di fotografia.
Nei primi anni Sessanta (1962-1964) collabora con Anna Guerrieri all'attività del "Teatro club"
di Roma, dove si esibiscono ballerini d'avanguardia, soprattutto americani. L'attività di
gestione, custodia e organizzazione dell'opera artistica del padre, già significativa e dominante
per anni, continua e si infittisce dopo la morte del pittore, avvenuta nel 1966.
Storia archivistica
Alla morte di Gino Severini (febbraio 1966), la maggior parte dei materiali d'archivio
dell'artista si trovava a Parigi, nello studio di Rue Schoelcher. Si trattava di documentazione
accumulata nel dopoguerra, sommata alle carte portate da Roma, dove la famiglia Severini
aveva soggiornato con continuità per più di dieci anni (1935-1946).
Al 1935, peraltro, risale forse la più massiccia operazione di selezione e scarto dell'archivio, dal
momento che nel trasloco da Parigi a Roma, Severini aveva affidato alla moglie il compito di
conservare od eliminare, a sua discrezione, le carte fino allora accumulate.
Dopo il 1966, alla morte del pittore, la quasi totalità delle carte venne via via trasferita da
Parigi a Roma e Cortona, presso le residenze degli eredi, e integrata nel corso del tempo da
documentazione raccolta dalle figlie Gina e Romana, relativa a Severini stesso, alla gestione
della sua opera e alla sua memoria.
Al Mart è giunto il nucleo conservato da Gina Severini Franchina.
Soggetto conservatore
Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Mart.
Corso Bettini, 43
38068 Rovereto
tel. +39 0464 438887; fax +39 0464 430827
e-mail [email protected]; sito internet www.mart.trento.it.
Nel 1995 il Mart ha acquistato l'archivio da Gina Severini Franchina, figlia di Gino. Il
conferimento dei materiali, provenienti da Cortona, Roma e Parigi, è avvenuto in tre momenti
distinti, fra il novembre 1995 e il luglio 1996.
Ordinamento
Presso il Mart è stato intrapreso un lavoro di ordinamento e schedatura dei materiali; la
documentazione è stata suddivisa in tre distinti nuclei intitolati rispettivamente a Gino Severini,
a Jeanne Fort Severini e a Gina Severini Franchina.
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Ambito, contenuto e consistenza
Il fondo comprende documentazione dal 1902 (con documenti databili ante 1892) al 1994,
prodotta da tre soggetti, il pittore, la moglie e la figlia Gina, tutta relativa però alla vita e
all’attività artistica e letteraria di Gino Severini. E’ costituito da 32 buste (per un totale di 656
fascicoli e 10 raccoglitori) ed è suddiviso in tre sotto-fondi, afferenti ai tre soggetti.
Il nucleo più sostanzioso è quello prodotto da Gino, suddiviso in 8 serie: “Corrispondenza”,
“Documentazione biografica e professionale”, “Scritti”, “Materiale grafico e tecnico”, “Ritagli di
stampa”, “Brochures ed inviti”, “Manifesti futuristi”, “Lacerba”.
L’archivio comprende poi il nucleo “Jeanne Fort”, con carte dal 1931 al 1992, contenente, in
due serie, “Corrispondenza” e “Memorie”, ed un terzo nucleo “Gina Severini”, inerente l'attività
artistica del padre e la gestione della sua opera (con l'eccezione di qualche carta personale
oppure connessa all'attività del marito Nino Franchina) a partire dal 1913 e fino al 1994.
Oltre alla corrispondenza, tra queste carte sono presenti materiali relativi all'organizzazione di
alcune iniziative in memoria di Severini (mostre, convegni, pubblicazioni ecc.), con le relative
recensioni e la rassegna stampa, nonché foto e riproduzioni a stampa di opere del pittore.
L’archivio conserva inoltre una raccolta di documenti originariamente prodotti da Gino Severini
e recuperati nel corso degli anni dagli eredi.
L’archivio intitolato a Gina è suddiviso in 7 serie: “Corrispondenza inviata a Gina Severini”,
“Corrispondenza e carte di Gino Severini”, “Documentazione per mostre e iniziative”, “Ritagli di
stampa”, “Brochures ed inviti”, “Materiale fotografico e catalografico su Gino Severini”,
“Miscellanea”.
Insieme al fondo sono pervenuti libri ed opuscoli appartenuti a Severini e agli eredi, schedati
nel Catalogo Bibliografico Trentino e conservati nelle raccolte librarie del Mart, nel Fondo Gino
Severini.
Elementi descrittivi
I fondi annoverano materiale manoscritto e a stampa, materiale grafico e materiale
fotografico.
Si individuano in istituto con le segnature:
ITA MART. Sev.JFS. per il fondo di Jeanne Fort Severini, ITA MART Sev.GSF per quello di Gina
Severini Franchina, entrambe seguite da codici numerici per l’identificazione delle serie
(rispettivamente 1-2 e 1-7), delle unità e dei singoli documenti.
Dichiarazione di notevole interesse storico
L’archivio non è coperto da dichiarazione di notevole interesse storico.
Consultabilità e fotoriproduzione
Il materiale è normalmente consultabile, secondo il Regolamento interno.
L’Archivio del ‘900 offre un servizio di riproduzione digitale dei documenti. La riproduzione a
fini di studio è autorizzata dal Responsabile degli archivi dietro presentazione di un apposito
modulo di richiesta. Il richiedente è tenuto a sottoscrivere un impegno relativo alla non
divulgazione, diffusione o vendita al pubblico delle riproduzioni ottenute.
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Strumenti di ricerca
Descrizione del fondo, delle serie, delle unità e dei documenti in C.I.M. – catalogo integrato del
Mart; elenchi di versamento (G. Belli, P. Pettenella, 1995-1996); schedatura delle unità
archivistiche e dei singoli documenti su supporto elettronico con il programma Isis (K. Beber,
M. Duci, 1996-1997, M. L. Tonelli, 2000-2002); descrizione del soggetto produttore, del fondo
e delle sue partizioni su supporto elettronico con il programma Sesamo (S. Donati, M. L.
Tonelli, 2002); Schedatura dei materiali grafici entro la banca dati delle Collezioni (E. Casotto,
2001).
Bibliografia
M. FAGIOLO, E. COEN, G. SEVERINI, Gino Severini entre les deux guerres, cat. mostra, Pomezia
(Roma) 1980;
D. FONTI, Gino Severini: catalogo ragionato, Milano 1988;
P. PETTENELLA, Custodire e costruire: archivi femminili al Mart, in G. FOGLIARDI, M. GARBARI (a cura
di), La memoria femminile negli archivi del Trentino-Alto Adige. Seconda giornata di studio
per la valorizzazione del patrimonio archivistico del Trentino-Alto Adige, supplemento a “Studi
Trentini di Scienze Storiche”, LXXXVII, 2 (2008), pp. 361-366.
Autore della scheda
Pettenella Paola
Data
settembre 2008
Soprintendenza Archivistica per il Trentino-Alto Adige/Südtirol - via Vannetti, 13 - 38100 Trento
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