Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005

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Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
EDITORIALE
Di Alessandro Raimondi
Salve a tutti i soci!
Oramai siamo in pieno clima natalizio e quindi non
posso che augurare Buon Natale e Felice anno nuovo a
tutti voi da parte dell’intera redazione dell’Arecibo@Net!
La prima novità è abbastanza evidente, il primo
restayling del bollettino. È cambiato un po’ l’aspetto ma
non temete, la sostanza è sempre la stessa!
In questo periodo sarete tutti presi dai regali e quindi
abbiamo pensato di presentarvi un articolo per guidarvi
nell’acquisto di oggetti Trek da regalare ai vostri amici.
Ammesso che siano appassionati! Ma tanto dove sta scritto
che i regali vanno fatti solo agli altri? L’articolo è fatto in
maniera tale che per ogni idea regalo vi sia un link diretto
al sito internet che lo vende.
Prosegue poi la serie “l’Etica di Star Trek” giunta al suo
terzo appuntamento. Oggi si parla di Aristotele!
Si inaugura, inoltre, la sezione news per tenervi sempre
aggiornati sul mondo di Star Trek e della scienza.
E poi, le sezioni dedicate completamente al mondo trek
e il nuovo mercatino dell’associazione!
Basta non vi dico altro, sfogliate o cliccate!
REDAZIONE
Arecibo@Net - Bollettino trimestrale dell’Associazione Culturale USSArecibo - Anno 0 n. 2 Dicembre 2005
Edito da: AreciboPress una sezione dell’Associazione Culturale USSArecibo
Via Napoli 6/b 70050 Bari-S.Spirito
Tel. 0805302092 - E-mail: [email protected]
Sito: www.ussarecibo.it
Redazione: Via Napoli 6/b Bari-S.Spirito
Tel. 0805302092
E-mail: [email protected]
Sito: http://xoomer.virgilio.it/arecibonet
Direttore responsabile: Alessandro Raimondi
Impaginazione e graca: Alessandro Raimondi
Collaboratori:
Agostino Abbaticchio
Antonello Vilella
Francesco Genchi
Lazzaro Liuzzi
Maurizio Mazzilli
Maurizio Nasca
Michele Masiello
Riccardo Nuzzi
Riccardo Simone
Salvatore Vilella
Valentino Pagliaroli
Vito Lecci
Arecibo@Net n. 2 Dicembre 2005
PAG 3
L’associazione in attività
di Alessandro Raimondi
PAG 3
Ferengi Christmas
di Sara Raimondi
PAG 4
Regali Trek
di Alessandro Raimondi
PAG 5
Trek and science news
Mondo Trek:
PAG 8
L’Etica di Star Trek - III parte
di Alessandro Raimondi
PAG 10
Servizi segreti: La Tal Shiar
di Michele Masiello
PAG 10
Motore a curvatura:
Manutenzione, sicurezze ed emergenze
di Francesco Genchi
PAG 12
Montgomery Scott: In ricordo di uno di noi
di Alessandro Raimondi
PAG 13
Mezzi spaziali: La Soyuz
di Giuseppe Picca
PAG 15
Astronomia: Emozioni all’ombra della luna
di Vito Lecci
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L’ASSOCIAZIONE IN ATTIVITA’
Di Alessandro Raimondi
Un ben rivisti a tutti voi lettori.
L’Associazione, in questi ultimi tre mesi comincia ad
essere sempre più presa dall’organizzazione dell’Apuliacon 2006. Eppure abbiamo trovato il tempo per organizzare il mercatino di natale!
Il resoconto della giornata la trovate più avanti, quindi
mi limiterò a dirvi che ha riscosso un buon successo e che
abbiamo intenzione di ripeterlo altre volte. Un’esperienza
sicuramente favorevole.
Per quanto riguarda il bollettino, vi volevamo avvisare
che l’uscita del prossimo numero, e precisamente il numero
3, previsto per il 19 Marzo, sarà anticipata al 12 Marzo,
giornata dell’Apuliacon.
Durante la manifestazione quindi, coloro che sceglieranno la formula dell’associazione avanzata, oltre al
gadget previsto, riceveranno una copia cartacea del bollettino.
Per quanto riguarda il sito dell’associazione le cosa
stanno andando per il verso giusto. Mentre vi scrivo, stiamo
per ultimare la messa a punto del sistema con l’integrazione dei nuovi database.
In particolare, nel nuovo sito sarà possibile consultare
on-line la propria situazione associativa, l’anzianità di
grado, i punti promozione e le missioni in corso per gli
iscritti al Siger.
Per concludere, un invito per la prossima iniziativa
dell’Associazione.
Per il giorno 7 Gennaio è prevista un’Housecon Natalizia. Occasione per scambiarci gli auguri di buon anno! Se
siete interessati, volete prenotarvi o semplicemente ricevere informazioni, telefonate allo 0805302092 e chiedete
di Sara.
Pace e lunga vita a tutti i soci!
FERENGI CHRISTMAS
Di Sara Raimondi
Il 4 dicembre scorso ha avuto luogo un nuovo evento
associativo: il “Ferengi Christmas”.
Noi dello staff dell’Arecibo avevamo pensato di creare
un’occasione d’incontro con i soci diverso dalle tradizionali
Housecon o serate in pizzeria e dopo svariate vicissitudini
è nato il Ferengi Christmas! Una giornata di proiezioni di
telelm e momenti di scambio-vendita.
Vista la presenza del mercatino, abbiamo pensato che
denirla “Ferengi” sarebbe stato appropriato, vista la famigerata tendenza di questa civiltà al commercio.
L’evento ha avuto luogo nella Sala messaci a disposizione dall’Unione Italiana Ciechi di Bari ed è iniziato alle
10:30 con l’apertura al pubblico del Mercatino dell’usato.
In vendita si potevano trovare oggetti di ogni genere: dai
fumetti ai giochi da tavola, dai libri ai videogiochi, addobbi
natalizi, borse, borsoni e attrezzi da palestra… in poche
parole: di tutto! I nostri ospiti hanno potuto sfruttare l’occasione per dare inizio alle tanto cervellotiche compere natalizie.
Inoltre gli intervenuti hanno avuto la possibilità di guardarsi delle piacevoli puntate di Star Trek, rivivere le glorie
passate della RAI con Spazio 1999 e conoscere meglio
SG1, la serie tanto maltrattata dai palinsesti televisivi italiani.
Chicca della giornata è stata la proiezione di un documentario riguardante i preparativi di una missione dello
space-shuttle, che sembra aver interessato particolarmente i nostri ospiti: come sempre l’Arecibo vuole mettere in luce quel ponte immaginario che c’è tra la scienza
(quindi la realtà) e la fantascienza (quindi la fantasia)!
Il ricavato della giornata sarà anche utilizzato per nan-
ziare la prossima Apuliacon, che si terrà a Bari il 12 marzo
2006; l’Associazione Culturale U.S.S.Arecibo si riserva di
organizzare altri eventi per lo stesso scopo e spera di
ricevere le adesioni di voi associati in primis, ma anche
di amici, conoscenti e semplici simpatizzanti! Divulgate il
verbo! Divulgate!
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REGALI TREK
di Alessandro Raimondi
Un rito che ci accomuna tutti, in questo periodo di festa,
è quello dei regali.
Spesso ci aggiriamo tra negozi, bancarelle, ere,
vediamo una quantità inverosimile di ipotetici doni ma non
sappiamo scegliere. Ci facciamo assalire da mille dubbi ed
incertezze e quello che dovrebbe essere un momento di
gioia diventa un gravoso impegno.
Fatta questa premessa, non crediate abbia chissà quale
brillante idea da proporvi; posso solo dirvi che se la persona a cui dovete fare il regalo è un fan di Star Trek,
allora questo articolo potrebbe esservi d’aiuto, senza contare il fatto che se seguirete le nostre
idee, farete shopping comodamente da casa!
Dimenticavo, non è
detto che a natale i regali
si debbano fare solo agli
altri! :o)
Un pensiero carino, per
chi fa collezione i magneti da
mettere
sul
frigorifero,
potrebbe
essere quello di regalarne
qualcuno della nostra serie preferita.
Vorreste i vostri beniamini a casa
vostra? Magari in camera? Ebbene
sempre sullo stesso sito, potrete
acquistare una bellissima sagoma
cartonata di dimensioni 1:1
da tenere sempre con voi!
Il sito effettua spedizioni in tutto il mondo
ed accettano pagamento con carte di
credito Visa, Mastercard, American
Express.
h t t p : / / w w w. g i f t a p o l i s . c o m /
startrekmag.html
Se volete abbellire il vostro albero
di natale con un tocco trek, ecco a
voi Benjamin Sisko! Oppure Archer!
O meglio il caccia scorpion di Star
Trek Nemesis! Ma c’è tanto altro!
Il negozio spedisce in tutto il mondo.
Tempo di arrivo 7-14 giorni e il costo di spedizione è di circa 7 dollari per il primo pezzo più 2
dollari per ogni ulteriore oggetto. Forse costoso
ma di sicuro effetto!
h t t p : / / w w w. h o o k e d o n h a l l m a r k . c o m /
view_category.asp?cat=186
E che ne dite di giocare a Star Trek con
Barbie e Ken? Potrebbe essere un buon modo
per trasformare la vostra piccola bimba in una
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splendida fan di domani!
http://www.toytokyo.com/shopping/index.php/page/
product/product_id/2768
Vi piacciono i Borg e volete abbellire un angolo della
casa con un bel bambolotto Borgizzato? allora recatevi a
questo indirizzo:
http://www.starstore.com/acatalog/
Starstore_Catalogue_STAR_TREK_BORG_ASSIMILATION_
ACTION_FIGURES_1475.html
troverete comunque altre action gures e anche qui
potete reper i r e gli stand-up dei nostri
eroi!
Se poi da bambini uno
dei vostri giochi
preferiti erano le costruzioni, allora non
potete perdervi l’Enterprise da costruire! Non
un banale modellino, ma una fedele replica
della più famosa classe Galaxy! Tutta in
mattoncini della Mega Bloks! A proposito c’è
anche Picard!!
http://www.iqkids.net/prsttren.html
E per nire, che ne
dite di un bel
cellulare tipo
comunicatore
trek? Non è
ancora uscito ma
potete prenotare
un avviso quando
sarà messo in vendita in maniera tale da accaparrarvelo appena esce e ancor
prima che venga distribuito nei
negozi!! Io l’ho già fatto! (vedi la
sezione news)
http://www.sonamobile.com/
themephones/main.asp
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TREK AND SCIENCE NEWS
CANCELLATA THRESHOLD
Il brusco calo di ascolti dovuto allo spostamento dello
show il venerdì sera, ha portato alla cancellazione di Threshold, la nuova serie di fantascienza di Brannon Braga da
parte della CBS.
La serie non è arrivata neanche ad un terzo degli episodi previsti ed è nita il 22 Novembre.
Threshold recentemente aveva visto l’introduzione di un
nuovo personaggio interpretato da Catherine Bell, già vista in
JAG. La serie vedeva come protagonisti Carla Gugino e Brent
Spiner.
MIKE SUSSMAN PARLA DELLA QUARTA STAGIONE
DI ENTERPRISE
Mike Sussman, scrittore e sceneggiatore che dopo
essersi unito allo staff di Voyager è rimasto a lavorare per
Star Trek per dieci lunghi anni, ha ultimamente dichiarato: “La quarta stagione di Star Trek: Enterprise è stato
il miglior anno da quando lavoro per questa serie”.
Mike ha poi aggiunto che è grazie all’operato del produttore esecutivo Manny Coto, come lui fan della serie
classica, che la quarta stagione di Enterprise è così godibile.
“Manny ha portato una ventata d’aria fresca nella serie”
ha dichiarato Sussman a Star Trek Magazine. “E’ stato
veramente importante e creativo avere un fan della serie
classica così sfegatato seduto al tavolo
da lavoro degli scrittori”
Nonostante Sussman abbia riconosciuto come parecchi
“incredibili scrittori”
siano stati i maggiori
responsabili dello sviluppo della storia di
Star Trek, come Brannon Braga e più tardi
Michael Piller, ha
aggiunto che tutti loro
“si sono avvicinati alla Mike Sussman nel suo studio
serie solo più tardi,
con TNG”, invece con Coto, “era veramente interessante
poter riprendere molte idee e temi della serie classica per
svilupparle ulteriormente.”
Sussman ha apprezzato in maniera particolare I tre
episodi dedicati ai Vulcaniani. Puntate che hanno permesso di spiegare i motivi delle differenze esistenti tra i
Vulcaniani di Enterprise e quelli della serie classica e i
Klingon originali e quelli di TNG e serie successive.
Mike ha detto di aver apprezzato anche la puntata
in due parti “Through A
Mirror, Darkly” (In uno
specchio oscuro) che
gli ha consentito di
esplorare l’universo
dello specchio della
serie classica e Deep
Space Nine.
“Mentre ancora
lavoravo seppi che,
quasi certamente,
quelli sarebbero stati gli ultimi episodi che avrei potuto
scrivere per questa particolare incarnazione di Star Trek,
quindi ho fatto tesoro di questa esperienza.”
“Avevo l’opportunità di mettere la mia rma sul futuro
di Archer e Hoshi e poi metterlo sullo
schermo, mostrandolo a tutti. Decisi
quindi di far divenire Archer comandante in capo della Flotta Stellare
e poi presidente della Federazione,
e che il pianeta Archer IV, menzionato in un episodio di TNG fosse a
lui dedicato.
Sussman ha anche detto che fu
lui l’ideatore del montaggio nale
di “These Are the Voyages...” la
sigla iniziale in cui i capitani recitano “Spazio, ultima frontiera…” il
monologo delle prime due serie che
accompagnavano i titoli di testa del
telelm.
Se ci fosse stata una quinta stagione, gli sarebbe piaciuto esplorare il nuovo rapporto tra
la Terra e Vulcano e la minaccia dei Romulani. Mike ha
poi rivelato che Coto aveva intenzione di rendere Shran
(l’andoriano interpretato da Jeffrey Combs) un personaggio regolare della serie.
L’intervista completa di Sussman la potete trovare su
Star trek Magazine, questi estratti sono stati tratti da Sci
Fi Pulse.com
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TREK AND SCIENCE NEWS
STEWART - FORSE ANCORA UNA VOLTA PICARD
Patrick Stewart
In molte occasioni, durante la lavorazione di Star Trek
Nemesis, Patrick Stewart aveva ripetutamente affermato
che non era interessato ad interpretare ancora il Capitano
Picard. Ultimamente però, sembra che le cose siano cambiate.
SFX (rivista di sci-ction) ha riferito che, durante una
conferenza stampa per il lancio della sua nuova serie Eleventh Hour (http://www.eleventhhour.tv/) Stewart ha accennato al fatto di aver partecipato a delle riunioni preliminari
per un possibile nuovo lm su The Next Generation.
L’attore ha aggiunto che in tali riunioni è emersa la reale
fattibilità del progetto, infatti sembra si siano trovati dei
potenziali produttori interessati a nanziare il lm.
Comunque l’attore per i prossimi sedici mesi sarà impegnato con la Royal Shakespeare Company e quindi la sua
partecipazione alle riprese del lm non ci potrà essere se
non tra molto tempo.
Eleventh Hour sarà trasmessa sulla ITV in gennaio,
mentre il lancio del terzo capitolo della saga degli Xmen
è previsto per Maggio 2006. Stewart riguardo quest’ultimo
punto ha anche parlato (mantenendosi comunque sulla
difensiva) del nuovo regista Brett Ratner.
STAR TREK: SIAMO VERAMENTE ALLA FRUTTA?
Lo Star Trek Communicator, la rivista ufciale dello
Star Trek Fan Club, sembra cesserà di esistere e coloro
che si sono abbonati, saranno risarciti.
Ne ha dato notizia la stessa Decipher Inc. sul suo sito
web.
È lo stesso presidente della società Cindy Thornburg a
scrivere “La Decipher Inc. non pubblicherà più lo Star Trek
Communicator dopo il numero 155. Stiamo per avviare
una campagna di risarcimento per
tutti gli abbonati”.
Il caporedattore Larry
Nemecek ad una convention di questa estate aveva
già preannunciato le intenzioni della Decipher ma
aveva aggiunto che la Paramount non aveva nessuna
intenzione di permettere che
il Fan Club e la rivista ad esso
connessa, cessassero la loro
attività.
Kevin Dilmore, uno degli
articolisti più attivi del communicator, ha dichiarato che comunque il futuro della rivista non
è ancora segnato. “Il punto di
forza del communicator è sempre stato quello
di essere una rivista fortemente voluta dai fan che
assicuravano un buon livello di vendite. Quando questo
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In una recente conferenza stampa ha affermato che potrebbe
tornare ad interpretare il Capitano Jean
Luc Picard.
non è più avvenuto e le vendite sono calate, la società
ha deciso di cessare la pubblicazione”
Dilmore ha però aggiunto
che
la
pubblicazione
potrebbe riprendere con un
altro editore sperando che
i fan possano fornire valide
indicazioni al nuovo mana- Larry Nemecek
gement riguardo i contenuti
che vorrebbero vedere nella nuova rivista.
Come se non bastasse, dopo la chiusura
del Communicator, sembra che anche Star
trek.com sia in pericolo.
Tim Gaskill, direttore editoriale
del sito ufciale di Star Trek ha
spedito una email a tutte le persone coinvolte in Star Trek avvisandole dell’intenzione della Paramount
Digital Entertainment di chiudere, alla
ne dell’anno, il sito lasciando in bilico il
futuro di Star Trek.com.
“Come se avessimo bisogno di un promemoria per sapere che il futuro di Star Trek
è incerto, la Paramount Digital Entertainment
ci ha annunciato che il sito ufciale di Star Trek
sin dal 1996 STARTREK.COM, chiuderà i battenti il 31/12/2005”
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TREK AND SCIENCE NEWS
Nei giorni seguenti Larry Nemecek, ha detto che egli
conda che l’attività del Fan Club continui nonostante
l’annuncio della Decipher di cessazione della pubblicazione della fanzine.
Egli, scrivendo su TrekNation, ha spiegato che spera
che i fan possano capire che il fan club di Star Trek e la
Decipher siano due entità ben separate e che quest’ultima detiene i diritti di pubblicazione del magazine solo
dal 2001. Dal 1980 no al 2001 infatti è sempre stato il
club il depositario dei diritti.
Nemecek ha anche aggiunto che l’attuale operazione
di divisione della Viacom-CBS che sta creando tanti problemi alla Paramount Digital Entertainment, contribuendo
a mettere in crisi il futuro di Star Trek.com, potrebbe
invece portare al rilancio del fan club e del suo magazine.
Ci teniamo ad informarvi che non ci sono ancora notizie “Ufciali” riguardo la chiusura di Star Trek.com ma
comunque vi terremo informati sul prosieguo di questa
“crisi Trek” e speriamo, come voi, che le cose si risolvano
per il meglio.
IL CELLULARE DI STAR TREK!
Sembra che la società Sona Mobile, abbia
messo a punto un cellulare tutto particolare… Il
comunicatore di Star Trek!
Avete capito bene, il nuovo cellulare assomiglierà nell’aspetto e nei “contenuti” al mitico
comunicatore della serie classica. In occasione
del 40° anniversario di Star Trek verrà commercializzato un terminale dal design a clip con
sistema operativo Windows Mobile.
che vi consentirà di confrontarvi con altri possessori del communicator in un ambiente fatto di
pianeti da esplorare e navi da combattere!
Il lancio del nuovo telefono è previsto per il
2006 ma la società non ha ancora comunicato
una data certa.
Per ulteriori informazioni:
http://www.sonamobile.com/themephones/
index.htm
Quando riceverete una chiamata, sarà il
Comandante Worf ad avvisarvi e appena aprirete lo sportellino, sentirete il familiare suono
elettronico del communicator di Kirk & Co.
Ma non è nita qui. Tutti i suoni, le immagini e tutto il sistema operativo avrà l’aspetto
LCars ma un cuore Windows Mobile.
Ovviamente i produttori hanno previsto dei
forum mobili su Star Trek e servizi di news per
essere sempre aggiornati sulle convention e le
ultime novità. Dal punto di vista della multimedialità, il communicator permetterà di scaricare e
riprodurre lmati tratti dalle puntate della serie e
leggere Star Trek Vanguard: Harbinger, una versione e-book della collana pocket Star Trek.
Tali funzionalità, per ora, non è dato sapere
se funzioneranno anche con gli operatori italiani
ma noi dell’Arecibo@Net vi terremo informati.
A proposito, un’ultima chicca. Sul telefono vi
sarà Fleet Wars, un gioco in multiplayer mobile
LA NASA RIVELA IL NUOVO MEZZO SPAZIALE PER RAGGIUNGERE LA LUNA
Svelato il piano della NASA per il ritorno sulla Luna La NASA ha svelato oggi il piano per il ritorno dell’uomo
sulla Luna per il 2018 e lo sbarco su Marte alcuni anni
dopo.
Alla base di questa nuova iniziativa spaziale americana si trova il CEV (Crew Exploration Vehicle) che
dovrebbe sostituire nel 2012 la navetta spaziale per il
trasporto di equipaggi nello spazio, prima verso la Sta-
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TREK AND SCIENCE NEWS
zione Spaziale Internazionale ed in seguito verso la Luna
e Marte.
La concezione del CEV è quella di una versione più
grande della capsula del progetto Apollo degli anni ‘60. A
bordo di questo CEV potrebbero trovare posto sei astronauti per il viaggio verso la ISS e quattro per un viaggio
lunare.
Questo ambizioso progetto era stato lanciato dal Presidente Bush il 14 gennaio 2004 ed adesso la NASA ha
nalmente chiarito alcuni punti chiave del piano.
Il
concetto,
anche per accelerare il progetto
e per problemi di
costi, è quello di
utilizzare molte
strutture usate per
la navetta spaziale. Infatti sarà
costruito
un
grosso razzo per
il trasporto del
materiale
nello
spazio utilizzando
due booster a
combustibile
solido accoppiati
ad un grosso serbatoio con ben
cinque
motori Il Crew Exploration Vehicle - CEV
dello shuttle.
Questo nuovo super-razzo potrebbe portare in orbita
bassa ben 125 tonnellate di materiale. Il CEV invece verrebbe portato in orbita da un razzo composto da un primo
stadio a combustibile solido (in pratica un booster dello
shuttle) ed un secondo stadio composto da un motore
della navetta.
Per la missione lunare un CEV con equipaggio attraccherebbe in orbita terrestre con un Modulo Lunare lanciato separatamente. A questo punto un grosso motore
spingerebbe il complesso verso la Luna. Una volta in
orbita lunare tutto l’equipaggio si trasferirebbe dal CEV
al Modulo Lunare che scenderebbe sulla supercie selenica.
Una volta sulla Luna l’equipaggio potrebbe esplorare
per una settimana prima di risalire sul modulo di rientro
che poi attraccherebbe nuovamente
al CEV rimasto in
orbita. Il rientro sulla
Terra con i paracadute e degli airbag
atterrando in un
deserto degli USA,
forse White Sand in
New Mexico. Non
viene escluso, in
caso di emergenza,
la possibilità di un
ammaraggio.
La
capsula
sarebbe riutilizzabile
per almeno 10 lanci.
L’amministratore
della NASA Grifn ha
denito il CEV come
“un Apollo con gli steroidi”. in effetti il diametro del CEV sarebbe di 5,5 metri
contro i 3.9 della vecchia capsula Apollo. Come si vede,
dalla foto, quindi un ritorno al passato ma forse più realistico di certi spazioplani rimasti soltanto sugli schermi dei
computer.
Fonti Trek News: TrekNation.com, TrekToday.com,
sonamobile.com
Fonti Scienza: Dati ufciali NASA
Se siete interessati a divenire reporter e cacciatore di
notizie dell’Arecibo@Net non esitate a contattare la redazione!
[email protected]
MONDO TREK
L’ETICA DI STAR TREK - III PARTE
Di Alessandro Raimondi
Nello scorso numero dell’Arecibo@Net avevamo assodato che l’etica non è un concetto relativo ma universale,
ma che anche essendo così comunque le azioni guidate
dall’etica non sono universali, ma variano enormemente in
base alle circostanze.
In altre parole eravamo arrivati ad introdurre la seconda
regola: Analizzare attentamente il contesto.
Se decidiamo di vivere e compiere tutte le nostre azioni
Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
in base all’etica, una delle prime cose da considerare,
quando dobbiamo scegliere come comportarci, è quella di
analizzare attentamente la situazione perché non sempre
un’azione che in una circostanza si è rilevata etica, rimane
tale in altre situazioni. Tale concetto fu espresso da Aristotele.
Vediamo ora la terza regola : Usare la ragione controllando le emozioni (soprattutto quelle violente)
Secondo Aristotele l’azione virtuosa si riduce ad una
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MONDO TREK
sola cosa: il controllo razionale della parte irrazionale della
mente.
Su questo punto il nostro amico Spock sarebbe completamente d’accordo. Nel considerare una situazione infatti
è indispensabile razionalizzare il contesto e non farsi prendere dalle emozioni, che potrebbero fuorviare la nostra
decisione. Sicuramente sarà capitato anche a voi di prendere decisioni dettate dalle emozioni. A
volte è molto romantico farlo, a patto che
questo non ci porti a compiere azioni amorali.
Su questo punto voglio esser chiaro.
Aristotele non dice che bisogna bandire
le emozioni dalla nostra vita, ma che in
un contesto morale, le emozioni devono
essere messe da parte.
Egli inoltre aggiungeva che sono proprio le emozioni che fanno nascere i problemi morali soverchiando la ragione. In
effetti se ci pensate bene, un qualunque
problema morale è legato alle emozioni.
Se non ne avessimo, probabilmente una qualunque azione
per noi sarebbe indifferente, né morale né amorale.
Ma andiamo avanti, nella regola, tra parentesi si dice
“soprattutto quelle violente”. Una affermazione che si
spiega quasi da sola. Nel momento in cui d’innanzi ad
un problema morale ci lasciamo andare alle emozioni,
è molto probabile faremo scelte sbagliate, ma se poi ci
facciamo prendere, per esempio, dalla
collera, potremmo fare cose assolutamente inconcepibili in condizioni normali.
Un esempio molto calzante è la
pena di morte. Dinanzi al problema di
come punire un omicida, molte persone
non esitano a rispondere che gli darebbero la morte. Ma se ci lasciamo guidare dalla ragione, ci rendiamo subito
conto che tale soluzione è assolutamente amorale. Infatti siamo tutti
d’accordo nell’affermare che uccidere
un’altra persona sia sbagliato. Se per
punire un omicida, si ricorre alla pena
di morte, noi stessi ci macchieremmo di
omicidio. È evidente che tale soluzione
è del tutto illogica.
Perché allora tanta gente, che considera l’omicidio un’azione assolutamente amorale, è disposta ad accettare
la pena di morte? Perché, il più delle volte, si fa dominare
dalle emozioni. Lascia che l’ira domini le proprie scelte,
lascia che il dolore per la perdita di una persona, di un
bambino, di un amico o anche solo di un membro della sua
comunità, guidi la sua vita.
Qualcuno di voi sicuramente starà pensando “dominare
le emozioni? Facile a dirsi ma non a farsi!”. Infatti, non è
una cosa facile da fare. A volte siamo convinti di compiere
una scelta con obiettività assoluta ma poi, se ci fermiamo
a ragionare, può capitare di accorgersi che una semplice
simpatia può aver fatto pendere la bilancia da un lato piuttosto che dall’altro. Nessuno ha mai asserito sia semplice
vivere eticamente!
La cosa importante è essere disposti ad imparare dai
propri errori, farne tesoro e divenire più saggi.
La persona giusta infatti, quando si accorge
di avere sbagliato, li ammette e cerca di rimediare ai propri errori. Oggi è difcile imbattersi in persone che si comportino così. Se
vi capita di incontrarle non lasciatevele sfuggire, fatele entrare nella vostra vita, vi arricchirete sicuramente.
Tutto questo è strettamente legato alla
regola successiva.
Essa enuncia: Considerare i doveri morali
Prima Facie che possono essere soppiantati
da doveri morali più pressanti. Seguire il
giusto mezzo.
Saltiamo la prima parte della regola e andiamo alla
seconda: Seguire il giusto mezzo.
Abbiamo assodato che per compiere un scelta virtuosa,
dobbiamo cercare di dominare le emozioni con la ragione.
Ma tutto è sempre vero? O le emozioni, in un certo qual
modo, possono darci degli spunti per
poter compiere scelte più giuste?
Sempre Aristotele si rese conto che,
anche se la regola generale era cercare di eliminare le emozioni, indubbiamente l’uomo ha la sfera emozionale
molto forte. Per noi, come abbiamo
detto in precedenza, è quasi impossibile eliminarle del tutto.
Si deve quindi cercare il giusto
mezzo. Si deve mediare tra la logica
e le emozioni. Non dobbiamo quindi
demonizzare le emozioni, dobbiamo
ascoltare il nostro cuore ma badando
bene a controllarlo con la forza della
ragione. In questa continua mediazione
tra mente e cuore si può trovare la
giusta via.
L’esempio perfetto in Star Trek è
dato dal trio Spock, Kirk, McCoy. Il
primo rappresenta la logica, il dottore
rappresenta le emozioni. Kirk tiene
molto in considerazione i pareri dei suoi due amici perché
essi danno voce ai suo ragionamenti interni, consentendogli poi di mediare tra i due e scegliere il giusto mezzo.
Per la prima parte della regola, richiedendo una trattazione un po’ più lunga, vi rimando al prossimo numero dell’Arecibo@Net.
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MONDO TREK
SERVIZI SEGRETI: LA TAL SHIAR
Di Michele Masiello
La Tal Shiar è responsabile della prevenzione dell’inquinamento dell’Impero da parte di culture aliene e del
mantenimento della lealtà di tutti i cittadini romulani.
Tra i suoi compiti c’è quello di condurre relazioni diplomatiche con mondi alieni, fare in modo che tutti i cittadini
rispettino le leggi Imperiali ed acquisire informazioni su
razze aliene da sfruttare a vantaggio dell’Impero.
La Tal Shiar è un’agenzia segreta indipendente che
si occupa anche di “rafforzare
la lealtà” nei confronti dell’Impero sia nei civili sia
nei militari.
Gli agenti della Tal
Shiar possono sollevare
dal
comando
ufciali
comandanti e godono di una
certa discrezionalità nell’esercitare il proprio potere, potendo tranquillamente ignorare alte cariche come
senatori o governatori di colonie, il tutto nel bene
dell’Impero.
Svariati elementi della società romulana, militari inclusi,
non apprezzano l’eccessivo zelo con cui l’agenzia opera,
ma nessuno ha il coraggio di ammetterlo pubblicamente
per timore di ripercussioni, come “misteriose sparizioni”
di parenti o afni. Quando lo desiderano, gli agenti dell’agenzia sono riconoscibili o dalla doppia bandoliera sulla
spalla, oppure da una spilla posta a scelta sul lato destro
del colletto o sulla manica destra.
La Tal Shiar è gestita dallo Shiar’Fvillha, o Comandante Supremo, che presiede tutte le sedute del Pretorato
ed è incaricato di prendere decisioni al posto dell’Impero
in caso d’emergenza. Lo Shiar’Fvillha è afancato da un
Vice Direttore, normalmente il Segretario del Consiglio di
Guerra, un senatore, che si occupa del coordinamento
delle varie sezioni dell’agenzia, le quali fanno capo ad
altrettanti colonnelli.
La Tal Shiar ha una struttura organizzativa molto agile
e lascia molto spazio all’iniziativa dei singoli agenti, a patto
che le loro azioni portino beneci all’Impero oppure all’agenzia stessa. Un piano azzardato effettuato senza autorizzazione è tollerato solo se
riesce senza problemi,
altrimenti la Tal Shiar
ed il Governo romulano negheranno ogni
coinvolgimento abbandonando chi ha fallito
al proprio destino, o, in
alcuni casi, ne pretenderanno la restituzione per poterlo
giustiziare. Nella Tal Shiar si fallisce una sola volta.
L’ingresso nell’organico dell’agenzia è possibile
dietro presentazione da parte di un membro del candidato ad una commissione giudicante o ad un alto ufciale,
non importa che il candidato sia civile o militare.
Spesso gli ufciali della Tal Shiar servono come assistenti personali dei Proconsoli, raccogliendo informazioni,
coordinando la sicurezza, consigliando le azioni da intraprendere e sorvegliando le azioni del Proconsole stesso:
non di rado sono visti come una presenza inquietante da
questi politici.
Il motto della Tal Shiar è “Per Proteggere e Servire...
Noi!”
IL MOTORE A CURVATURA:
MANUTENZIONE, SICUREZZA ED EMERGENZE
Di Francesco Genchi
Dopo aver descritto a grandi linee i componenti di un
motore a curvatura, vorrei aggiungere qualche informazione ‘di contorno’ per completare questo piccolo servizio. D’altronde dal capitano all’ingegnere di una nave della
Federazione è bene che tutti sappiano come funziona quest’apparato.
MANUTENZIONE
Come tutti i motori, anche il motore a curvatura richiede
alcune operazioni di manutenzione: gli iniettori dei reagenti, i condotti PTC, gli avvolgimenti, la camera di reazione stessa a lungo andare mostrano segni di usura. E,
Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
tenute a mente le reazioni siche che avvengono al loro
interno, ci sembra persino normale che dopo 5000 - 10000
ore sia necessario fare un tagliando. Nonostante tutti i
componenti siano garantiti dagli alti standard della Flotta
Stellare, gli ingegneri pretendono che siano rispettati gli
intervalli di manutenzione: lo sforzo sico-meccanico a
cui sono sottoposte le parti non ammettono trascuratezza.
Per poter ispezionare ed eventualmente riparare il nucleo
di curvatura (iniettori, segmenti di costrizione magnetica,
camera di reazione) questo deve essere spento e freddo;
il vascello deve essere assolutamente ormeggiato ad una
stazione equipaggiata con manutentori di classe 5. In
questo modo, tutto il gruppo del motore a curvatura può
essere completamente smontato, controllato e rimontato,
i pezzi possono essere sostituiti e i rivestimenti protettivi
10
interni possono essere rigenerati. Un ciclo di manutenzione
di questo genere è previsto ogni 10000 ore operative. A
motore spento e freddo è possibile anche ispezionare ed
eventualmente sostituire i pezzi degli iniettori dei reagenti e
dell’articolazione del cristallo di dilitio. A queste condizioni,
l’ispezione è condotta da squadre di ingegneri specializzati,
addestrati a svolgere queste mansioni, debitamente protetti.
Tutti gli altri componenti che formano il motore a curvatura
(i serbatoi dei reagenti, gli avvolgimenti delle gondole, gli iniettori
del plasma) possono essere controllati, riparati e/o sostituiti anche
in volo. Le operazioni di manutenzione relative possono essere
svolte o da mezzi automatici coordinati dal computer centrale o dagli stessi ingegneri imbarcati
a bordo del vascello. E’ possibile
un certo grado di cooperazione,
ovviamente. Per le operazioni
sulle gondole, è necessario che
gli iniettori siano chiusi e che
tutto il plasma sia stato espulso
dalle gondole. Per le operazioni
sui serbatoi, sono necessari equipaggiamenti e attenzioni particolari da parte del manutentore: non
dobbiamo dimenticarci che i reagenti nei serbatoi sono
mantenuti a temperature prossime allo zero assoluto.
Un diretto intervento umano è però raro: sui serbatoi, in
genere, operano mezzi comandati a distanza. Tutti i sensori e gli apparati elettronici che vegliano e operano sulle
componenti del motore possono essere ispezionati e riparati in ogni momento dagli ingegneri a bordo della nave.
SICUREZZA
Le norme di sicurezza
relative ai motori a curvatura stilate dagli ingegneri
della Flotta Stellare sono
completamente afdate al computer centrale del vascello, che le
rispetta in funzione dell’omeostasi della nave.
Per fare ciò, gli ingegneri informatici hanno
dotato il computer di un software
‘iper-protettivo’ nei confronti della
Vita. E’ possibile scavalcare i
comandi del computer in una
ristretta gamma di condizioni e
per una ristretta scelta di operazioni. L’intento è quello di
evitare conitti uomo- macchina; comunque il personale
è addestrato a sfruttare al massimo la prassi operativa fornita dal software della sicurezza. Il computer attiva i protocolli di sicurezza non appena i suoi sensori registrano valori
MONDO TREK
di temperatura e/o pressione supra-normali nel nucleo a
curvatura. Immediatamente si chiudono le valvole dei serbatoi - per interrompere il usso dei reagenti - sono fermati gli iniettori e tutto il plasma residuo è espulso dalle
gondole; entro dieci minuti il nucleo sarà freddo. Qualora
il vascello dovesse affrontare forze esterne che richiedano
particolari spese energetiche, il computer stesso è programmato per gestire sovraccarichi ‘sicuri’, prima di ridurre
l’efcienza del motore e addirittura spegnerlo.
EMERGENZE
In determinate situazioni, il
motore a curvatura può subire
danni più o meno estesi, ma
quando il danno è totale, irreparabile ed improvviso, si può
parlare di scenario catastroco.
In queste condizioni, il computer attiva tutti i protocolli di
sicurezza - interruzione dell’alimentazione, scarico del plasma
- compresi il contenimento del
motore all’interno di un campo
magnetico multistrato, l’evacuazione del personale e l’isolamento degli ambienti minacciati con paratie. Solo e soltanto
il personale addestrato e qualicato può rientrare nei locali
isolati, dopo aver indossato tute antiradiazioni pressurizzate e rinforzate; il loro compito consiste nell’assicurarsi
della messa in sicurezza dei principali sistemi e componenti e, eventualmente, cercare di tamponare l’emergenza.
Qualora il danno sia
considerato una minaccia
alla sopravvivenza dell’equipaggio e del vascello, è
ordinata l’espulsione di tutto
il nucleo di curvatura e/o dei
serbatoi di antimateria: la prima
manovra è sotto il controllo umano,
la seconda può essere ordinata direttamente dal computer.
E’ anche vero che, se la
situazione lo richiede, la salvezza dell’equipaggio e della
nave può essere sacricata
a favore del completamento
della missione. Se i motori
ad impulso sono ancora operativi e funzionanti,
è consigliato sfruttarli per aumentare le probabilità di sopravvivenza allontanandosi dal nucleo in
rottura; tra l’altro, è possibile anche comandare
a distanza l’autodistruzione del nucleo, una volta volontariamente espulso. Le stesse considerazioni valgono nei
confronti dei serbatoi di antimateria.
Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
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MONTGOMERY SCOTT
IN RICORDO DI UNO DI NOI
Scrivere un articolo su un artista scomparso l’ho sempre
ritenuto un compito gravoso. E’ facile sbagliare e far
nascere nel lettore il sospetto che non si sia mai veramente
apprezzato o addirittura considerato, l’uomo e l’artista e
che invece ci si lanci in mille elogi solo perché “l’etichetta
dovuta alla circostanza” lo impone.
Io questo errore, per rispetto di James Doohan, non
voglio e non posso farlo.
Purtroppo
capita
molto
spesso di accorgerci di quanto
apprezziamo qualcuno solo dopo che
l’abbiamo perso.
Per me, quando
ho saputo della
morte di James, è
successo esattamente questo.
Per
me
Montgomery Scotty
era scontato, come
un
personaggio
immortale. E’ vero
James
Doohan
vivrà per sempre
attraverso Scotty.
Vivrà attraverso le
sue battute, attraverso il suo sorriso,
la sua bonarietà,
ma la realtà è che
colui che gli dava
l’anima non c’è
più.
zione che dedica alla sua nave, anche a scapito della sua
vita. Sorridendo, sarebbe capace di parlarle come se fosse
viva.
Ci sono tanti bravi ingegneri, ma solo pochi sono
“grandi” ingegneri. E per essere come Scotty si deve avere
orecchio per sentire ciò che gli strumenti non sentono,
intuire ciò che i dpad non possono dirti, una innata predilezione per la meccanica e la sica e una “simpatia” per tutto
quello che è elettronico. Scotty, in
denitiva, dà la sua anima all’Enterprise e lei lo ricambia.
Ma esisterebbe Scotty senza
Doohan? Probabilmente no. Lui ha
creato e plasmato il personaggio,
lo ha reso vivo ed umano. Gli ha
dato tanto di se e quello che ne ha
ricevuto in cambio lo ha donato al
pubblico.
James Doohan è morto di un
male incurabile che ce lo ha portato via, il 20 luglio 2005 a Washington.
Egli rimarrà vivo nei nostri cuori
e, ogni volta che lo rivedremo sullo
schermo, ci ricorderemo di lui e lo
ringrazieremo per quello che ci ha
dato. Montgomery Scott, l’ingenere
dei miracoli.
Quando mi sono messo d’avanti al computer per scrivere questo articolo, ho cercato di immaginare qual’era
quel qualcosa di intangibile che rendeva Scotty, agli occhi
di tutti noi appassionati, tanto “unico”. La risposta mi è
venuta dopo un momento di riessione.
Senza nulla togliere a tutti gli altri “ingegneri capo”
venuti dopo di lui, Scotty aveva quel qualcosa che lo distingueva nettamente da tutti gli altri. Immaginandomelo in
tutte le sue apparizioni, tutte le volte che l’abbiamo visto
nella nostra serie quello che Scotty trasmetteva era la
comunione perfetta con la “sua” nave.
Un bravo direttore di macchina di una nave è colui che
“ama” la propria nave. Ne intuisce le intenzioni, Conosce
a memoria i suoi “rumori”. Capisce al volo qual è il problema solo ascoltando il “suono” del motore. Si getta in
terra con gli arnesi da lavoro in un attimo e affronta il problema. Nella sua passione è inclusa l’attenzione e la dediArecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
12
MONTGOMERY SCOTT
Montgomery Edward Scott
VITA E CARRIERA
L’Ingegnere Capo Montgomery Scott (soprannominato “Scotty” o “Ingegnere dei miracoli”) è nato ad Aberdeen in Scozia il 2 marzo 2222 (data stellare 1268.5), Scotty è stato
ingegnere capo sulla U.S.S. Enterprise, ma ha prestato servizio su undici navi diverse.
La sua efcenza è strabiliante e conosce i motori della sua nave in ogni piccola parte.
Spesso si è trovato in situazioni difcili, ma ha sfruttato il suo grande intuito e l’improvvisazione per trovare una soluzione, a volte sdando le leggi della sica. Scotty
ha partecipato con il suo amico Jim Kirk a tutte le missioni dell’Enterprise,
comprese quelle “non ufciali” che avrebbero potuto portarlo davanti
alla corte marziale.
Al termine della sua carriera, nel 2294, Scotty ha deciso di ritirarsi, ma nel viaggio verso la colonia di Norphin, dove avrebbe
dovuto trascorrere pacicamente il resto dei suoi giorni,la sua
nave è stata vittima di una Sfera di Dyson e Scotty, unico
sopravvissuto, si è inserito nel buffer del teletrasporto
dove è rimasto sospeso per 75 anni no al momento
in cui è stato salvato dall’Enterprise NCC-1701-D
nel 2369. Ha ripreso poi a viaggiare per la galassia grazie ad una navetta prestatagli, a tempo
indeterminato, dal Capitano Picard.
IL PERSONAGGIO
Scotty, come già detto, è un ingegnere che
conosce alla perfezione la sua nave. I potenti
motori dell’Enterprise non hanno segreti per lui.
Scotty, di origine scozzese, è un’amante del
buon Whiskey e dei liquori in generale; naturalmente questa sua passione lo porta a ripudiare il
“syntalcool” che viene distribuito sulle astronavi
della Federazione.
La sua origine scozzese è piuttosto radicata
anche nelle tradizioni; in occasione della morte
di Spock (Star Trek II - L’ira di Khan) Scotty ha
suonato la cornamusa in onore dell’amico.
L’ATTORE
James Doohan è il nome del bravissimo
attore che impersona il mitico Scotty. Nato a
Vancouver, in Canada, il 3 marzo 1920, Doohan
è glio di un ingegnere diventato abbastanza
famoso per l’aver sviluppato un progetto riguardante la
benzina ad alto contenuto di ottani.
Doohan ha frequentato la scuola nell’Ontario e in
questa nazione ha incominciato anche la sua carriera
d’attore. Durante la seconda guerra mondiale è stato
capitano della artiglieria canadese e dopo essere stato
ferito in battaglia ha ripreso il suo lavoro come pilota di
aereo in qualità di osservatore.
Nel 1946 si è traferito a New York e dopo uno studio
di due anni alla Neighborhood Playhouse ha cominciato ad insegnare recitazione. Nel 1953, poi, è tornato
in Canada dove ha interpretato diversi ruoli per la radio,
la televisione e il cinema.
Trasferitosi a Hollywood ha lavorato in diverse serie
televisive ed è stato scelto per intepretare Scotty in Star
Trek. La scelta è ricaduta su di lui perché, in lingua originale, Doohan ha un forte accento scozzese che era
adatto al personaggio che è stato chiamato ad interpretare.
Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
13
SCIENZA
I MEZZI SPAZIALI: LA SOYUZ
di Giuseppe Picca
La capsula Soyuz (Unione), originariamente concepita
per i voli circumlunari, è stata sviluppata nel corso degli
anni secondo un concetto di “famiglia” che ha condotto
ad un gran numero di sottotipi specializzati in determinate
missioni sia civili sia militari.
La capsula Soyuz ha dimostrato una eccezionale essibilità progettuale ed operativa, considerando che è stata
progettata nella prima metà degli anni ‘60 del 20° secolo
ed è tuttora impiegata avendo servito quale veicolo per
voli liberi, come veicolo di servizio per laboratori e stazioni spaziali
(Salyut da 1 a 7, Mir
ed ISS).
La Soyuz appardelle capsule spaziali
tro di tipo semiportante,
servare, grazie alla sua
capacita di manovra
l’atmosfera.
La Soyuz è,
certa misura, di
determinato
punto
cendo un limitato
“g”) sugli astronauti a
pero.
Una sezione posteriore cilindrica che funge da modulo
di servizio, il quale ospita i motori principali e quelli per il
controllo dell’assetto, sistemi di guida, serbatoi e i pannelli
solari (oppure le batterie) per il sistema elettrico.
Il vettore che lancia, in orbita, le capsule della serie
Soyuz è chiamato Soyuz-FG. Il vettore è diviso in tre grandi
stadi.
Il primo, il secondo e il terzo stadio sono usati per far
alzare il veicolo spaziale della Soyuz TMA.
tiene alla categoria
che effettuano un rienin grado, cioe’, di conforma, una residua
durante il rientro nelquindi, capace, in una
dirigersi verso un
d’atterraggio, inducarico (in termini di
bordo.
La capsula Soyuz è composta essenzialmente da tre
componenti:
Una sezione sferoidale anteriore pressurizzata, che
ospita l’equipaggio durante le operazioni orbitali e dispone
del sistema di attracco, il sistema di guida, i sistemi di supporto vitale e che (all’occorrenza) può fungere anche da
camera di decompressione.
Una sezione centrale pressurizzata a forma di campana, che ospita l’equipaggio durante le fasi di lancio e
rientro, è dotata di scudo termico e paracadute per il recuArecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
Il primo stadio consiste di 4 razzi ausiliari per il decollo,
usati per fornire la potenza propulsiva massima per la
parte iniziale del lancio. I motori sono la prima parte del
razzo ad esser sganciati. Essi cadono presso un punto
preciso della Terra dove non possono fare danno.
Durante il lancio, la Soyuz TMA è ospitata nella carenatura. In caso di pericolo, il razzo di salvataggio può essere
usato per spingere via la Soyuz dal razzo.
Una volta in orbita, il terzo stadio provvede alla spinta
nale della Soyuz prima di lasciarla e seguendo alla propria orbita. Alla ne, il terzo stadio cade verso la Terra ed è
distrutto mentre entra in contatto con l’atmosfera.
14
SCIENZA
In 35 anni di servizio la Soyuz è stata protagonista di
soli due incidenti mortali:
Soyuz 1, in cui morì il cosmonauta V. Komarov a causa
del cattivo funzionamento dei paracadute.
Soyuz 11, in cui morirono i cosmonauti Dobrovolsky,
Patsayev e Volkov a causa della decompressione improvvisa del modulo di rientro.
ASTRONOMIA: EMOZIONI ALL’OMBRA DELLA LUNA
di Vito Lecci
Era quasi mezzogiorno in quella splendida giornata
d’agosto a Bucharest.
Gli spalti erano vuoti, lo stadio completamente deserto.
Nessuno, tranne noi, sul terrazzo della tribuna, dal quale
si dominava l’intero impianto sportivo.
Ogni raggio di sole picchiava come una martellata sulla
nostra pelle e sul suolo oramai arroventato, ma ognuno
degli otto del team continuava incurante ad armeggiare
intorno al proprio strumento ottico, alle prese con continui
aggiustamenti, ritocchi, migliorie. Ogni sforzo, ogni movimento avevano un preciso scopo: trarre il massimo vantaggio ottenibile da quell’avvenimento che di lì a poco
avrebbe profondamente e irreversibilmente segnato l’animo
di ognuno di noi.
Ad un certo punto, nonostante il cielo limpido ed il sole
altissimo nel cielo, la luce divenne così bassa e oca da
dipingere uno scenario quasi spettrale tutto intorno, dove
ogni oggetto appariva cupo e dai colori spenti e sbiaditi.
In quella realtà così insolita e sinistra alzammo gli occhi
al cielo, il disco solare appariva vistosamente “morsicato”
da quello della Luna che sopraggiungeva lenta ed inesorabile. Il tempo era oramai vicino, ma noi eravamo pronti.
Qualsiasi cosa stesse per accadere avevamo dalla nostra
mesi di preparazione e i nostri telescopi erano puntati
all’unisono, come una batteria contraerea sul bersaglio da
abbattere. Ognuno era preparato ad affrontare una particolare sfaccettatura dell’evento, ed ogni contributo avrebbe
permesso di ricostruirlo nella sua interezza, come tanti
tasselli in un perfetto mosaico.
Fu allora che, improvvisamente, fummo investiti da una
Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
15
SCIENZA
brezza fresca che sofò sulla nostra pelle arsa, quasi a
volerne alleviare la calura subita da un’intera mattinata di
sole cocente. Era il vento d’eclisse, un naturale spostamento d’aria prodotto dalla variazione di temperatura localizzata all’interno dell’ombra della Luna che avanza sul
nostro pianeta. Ma, dopo la frescura del vento d’eclisse,
fu il fenomeno successivo a raggelarci ancor più: improvvisamente apparvero centinaia di ombre che, come spettri
d’oltretomba, correvano, saltavano, volteggiavano intorno
a noi che rimanemmo a guardarci attorno immobili, increduli, stupiti. Fu la prima volta nella vita che assistevamo
allo spettacolo delle ombre volanti, un bizzarro fenomeno
della natura che si manifesta pochissimi minuti prima della
fase di totalità di un eclisse di sole.
Scomparse, con la stessa velocità della loro apparizione, le ombre volanti lasciarono il campo e la nostra
mente libera di concentrarsi sulla fase clou dell’evento
astronomico. Oramai il disco lunare aveva coperto quasi
del tutto quello del Sole e, poco prima di sovrapporvisi
completamente,
potemmo ammirare l’apparizione delle Perle di Baily: gli
ultimi raggi di sole che, attraversando vallate e insenature
in prossimità del bordo lunare, per una frazione di secondo
danno vita ad una collana di perle, i cui grani infuocati si
adagiano sul bordo del nostro astro della notte.
Fu questo il preludio che ci introdusse nella fase di totalità dell’eclisse.
D’un tratto ci trovammo completamente avvolti nell’ombra della Luna. Era una sensazione davvero insolita e
magica, vedere in un cielo di pece la Corona Solare stagliarsi in tutto il suo splendore attorno alla sagoma nera
di una luna invisibile. Come in un balletto celeste essa
era attorniata dal Leone, da Orione, dal Cane Maggiore,
dal Toro e da altre costellazioni, prevalentemente invernali, che in quella magica circostanza apparivano ai nostri
occhi al mezzodì di un giorno d’estate. Ad accentuare lo
stupore di tutto ciò un ebile ed irreale crepuscolo di un
insolito color antracite che, a 360°, copriva tutto l’orizzonte
in ogni direzione. Era la tenue luce che oca e leggera
proveniva dalle regioni al di fuori dell’ombra della Luna, le
regioni interessate da una fase di sola parzialità.
Nonostante lo stupore di quello spettacolo così intenso
e magnico riuscimmo comunque a portare a termine la
nostra missione, intenti a riprendere l’evento con rafche di
scatti fotograci al telescopio, foto a largo campo, riprese
video, ognuno secondo la propria mansione. Nei pochi
minuti di durata dell’evento riuscimmo comunque a concederci appena trenta secondi di visione diretta di quel
magnico spettacolo che solo la Natura sa elargire.
Il cronometrista scandiva scrupolosamente ogni istante
dell’evento, faro sicuro, nella burrasca di emozioni che no
a quel momento sferzò le nostre menti. Nello smarrimento
e nella perdita della cognizione del tempo, la sua regolare
e puntuale scansione, ci aiutò a trovare la giusta rotta per
affrontare preparati l’ultimo bellissimo fenomeno di questa
affascinante avventura.
Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
Fu così che, quando i primi raggi di sole irruppero violentemente a squarciare l’oscurità, essi apparvero come
una gemma brillantissima incastonata su un anello di luce.
Era il tanto atteso Anello di Diamante, frontiera tra questa
bellissima esperienza e l’indelebile ricordo di essa. Un
ricordo ancora oggi scolpito nella nostra mente e nei nostri
cuori.
Ma dopo quella magnica esperienza, che queste
poche righe possono descrivere malamente e in maniera
davvero sbiadita, qualcosa cambiò in ognuno di noi. Nei
minuti immediatamente successivi nessuno fu in grado di
proferire parola, l’entità di quell’emozione fu tanta e tale
che occorse un po’ di tempo prima di riuscire ad organizzare razionalmente quella mole di magnici eventi, concentrati in un lasso di tempo così breve. Da quel momento
sentimmo i nostri cuori saturi di una gioia indicibile e gon
di gratitudine nei confronti di Madre Natura.
Quel giorno fummo toccati dall’ombra della Luna e nessuno di noi fu più lo stesso.
Era l’11 Agosto 1999, ma i nostri pensieri corsero immediatamente all’appuntamento successivo con uno spettacolo così intenso e appagante, essi corsero al 29 Marzo
2006.
Eclisse Totale di Sole del 29 marzo 2006
Sarà questa l’eclisse in grado di regalarci nuovamente
tutte le emozioni già vissute in Romania, a Bucharest.
In questo caso, come si può notare dalla cartina,
la fascia di totalità attraverserà buona parte dell’Africa:
Ghana, Togo, Benin, Nigeria, Niger, Ciad, Libia ed un piccolissimo lembo di suolo egiziano. Poi, attraversato il Mediterraneo, continuerà in Turchia e quindi in Russia.
La durata della fase di totalità varierà a seconda del
luogo di osservazione, in ogni caso approssimativamente
sarà compresa tra i 3 e i 4 minuti.
L’Italia sarà interessata da una fase di parzialità dal
70% nel meridione no a scendere al 50% nelle regioni
settentrionali.
Per chi, già avendo vissuto una fase di parzialità,
magari in occasione della scorsa eclisse del 3 ottobre
2005, volesse provare le emozioni di un’eclisse Totale,
credo che questo prossimo appuntamento sia irrinunciabile. Si tratterebbe infatti dell’ultima eclisse che si vericherà sull’uscio di casa nostra, almeno per un po’ di tempo.
Infatti, sebbene altre eclissi si vericheranno nei prossimi
anni, esse saranno visibili negli oceani o presso i poli. Solo
nel 2009 potremmo assistere a qualcosa di interessante,
ma in quel caso dovremmo recarci in Cina o in India, sicuramente Paesi bellissimi da visitare, ma decisamente fuori
mano e costosi da raggiungere.
In occasione di questa prossima eclisse invece, numerosi sono i viaggi organizzati per assistere all’evento
dall’Egitto o da altre località Africane, dalla Turchia e, addirittura, crociere organizzate appositamente per toccare più
porti del Mediterraneo e trovarsi anche sulla scia della
16
SCIENZA
totalità in piena navigazione, per godersi l’eclisse tra cielo
e mare.
In ogni caso, qualunque sia la decisione che prenderete in merito, al ritorno dall’eclisse, vi porteremo un intero
e dettagliato resoconto dell’evento (con immagini, lmati
ecc…) da condividere con chiunque voglia partecipare,
anche a posteriori, all’emozione di quello che noi riteniamo
essere il più bello spettacolo della Natura.
Per ora non mi rimane che augurarvi un Buon Natale
ed un fantastico 2006.
Vito Lecci
SIDEREUS Complesso Astronomico
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Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
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Arecibo@Net - Anno 0 Num. 2 - Dicembre 2005
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