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SALERN
GRANATA
PERIODICO SPORTIVO - ANNO V - NUMERO 15 - Sabato 26 Marzo 2016 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Il Commento
Salernitana accelera e prenditi la salvezza
Armando IANNECE
SALERN
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foto: Ianuale
I
playout sono ad un passo, la salvezza
ad un passo e qualcosa in più. Nel giro di
una giornata la Salernitana potrebbe
raggiungere almeno la zona arancione,
quella che consente di giocarsi tutto negli
spareggi per non retrocedere.
A due punti dal quartultimo posto, i granata
sono ancora in corsa per la salvezza,
nonostante tutto. Anche una stagione
piena di errori e contraddizioni come
questa può essere ancora salvata. Sarà
necessario, però, aumentare la velocità
nelle ultime dieci partite per scalare
posizioni in classifica. Con 31 punti conquistati in 32 gare, la Salernitana ha una
media di poco inferiore al punto a partita
che non basta per sperare di mantenere la
categoria.
Le altre sembrano comunque andare
incontro alla squadra di Menichini con un
andamento lento. Rispetto alle ultime
stagioni, nella parte bassa della serie B
quest’anno si viaggia più piano. Al momento la salvezza diretta è a 35 punti con il
Modena sestultimo che ha una media di
1,09 punti a partita. Di questo passo, per
mantenere la categoria senza passare per i
playout potrebbero bastare 46 punti.
Alla Salernitana servirebbero quindi altri 15
punti da conquistare nelle ultime dieci
giornate per una media di 1,5 punti a partita,
superiore quindi al rendimento avuto finora,
anche con Menichini in panchina. Viste le
prestazioni mostrate recentemente, anche
contro avversari di caratura maggiore, i
granata hanno le possibilità di realizzare la
missione ma dovranno eliminare i tanti
errori, individuali e di reparto, che compromettono i risultati, come è successo anche
a Perugia.
La Salernitana di Menichini in ogni partita
crea diverse occasioni da rete ma ne
Di Paola
concretizza poco. Eppure i problemi
maggiori non sono in avanti ma in difesa.
Con 34 gol segnati quello granata è il
dodicesimo attacco del campionato. Un
rendimento accettabile per una squadra
terzultima in classifica. Le note dolenti
riguardano soprattutto la difesa che, con 48
gol subiti, è la peggiore del torneo dopo
quella del Como (50 gol), fanalino di coda e
ormai con un piede già in Lega Pro considerati i sette punti di distanza dai playout.
Incassare tante reti evidenzia i problemi
non di un reparto ma di una squadra intera
che non riesce a proteggere in maniera
adeguata la propria porta. A dieci giornate
dal termine deve iniziare un altro campionato per la Salernitana che deve scrollarsi di
dosso le paure del passato e cercare di
guardare al futuro con una buona dose di
ottimismo. La corsa verso la salvezza resta
in salita ma i granata hanno il dovere di
crederci. Ora più che mai!
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Reg. Trib. di Salerno n°12 del 12/12/2012
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Oggi all’Arechi
Arriva nel serale il Bari di mister Camplone
Mario RUGGIERO
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N
on era facile rimettersi in carreggiata dopo il k.o. contro il Lanciano, la
Salernitana è uscita dal Curi imbattuta mostrando grande personalità senza
soffrire l’avversario. La sfida odierna contro
il Bari è l’ennesima prova del nove per gli
uomini di Menichini che non devono,
innanzitutto, perdere.
Continua la tradizione che vede i granata
affrontare squadre in forma: gli ospiti,
infatti, provengono da due vittorie consecutive dopo un periodo di appannamento.
Importante il successo rimediato in trasferta ed in rimonta a Novara che ha consentito
ai galletti di ritornare al successo in trasferta dopo quattro mesi d’astinenza (sei
sconfitte e tre pareggi nelle precedenti gare
lontane dal San Nicola, ndr). Un rendimento che ha condizionato la classifica degli
uomini di Camplone che rimangono
ancorati alla zona play-off ma non potranno
avere speranze di raggiungere la Serie A in
maniera diretta.
Dallo scorso 31 dicembre i galletti sono
allenati da Andrea Camplone. Pescarese,
con una lunga carriera da calciatore alle
spalle, nel ruolo di difensore, con le maglie
di Pescara, Perugia, Ancona e Gubbio.
Una volta appeso gli scarpini al chiodo,
Camplone inizia la sua carriera da allenatore nel 2002: il primo incarico è a Penne, in
Promozione, seguito da un’annata all’Alba
Adriatica e al nuovo ritorno al Penne,
stavolta in Eccellenza, ove rimane per due
anni. La prima grande chance è al
Lanciano che salva dopo essere stato
esonerato a febbraio e richiamato successivamente ad aprile. L’anno dopo inizia al
Pescara ma si dimette prima del torneo a
causa di una situazione societaria poco
chiara. Nell’ottobre della stessa stagione
viene chiamato dal Martina ma si dimetterà
a febbraio, lasciando la squadra all’ultimo
posto. Nel 2008-2009 è alla guida della
Cavese, in Prima Divisione, in cui arriva
sesto. Nel dicembre del 2009 viene assunto dal Benevento ma ad aprile verrà
sollevato dall’incarico a seguito di risultati
negativi. Ritorna al Lanciano nel 20102011, con una stagione chiusa all’ottavo
posto. Dopo un anno d’inattività, viene
ingaggiato, a stagione in corso e nel
novembre 2012, dal Perugia subentrando
a Battistini. Il primo anno qualifica i bianco-
rossi ai play-off di Prima Divisione, con la
sconfitta subita a Pisa nelle semifinali. A
giugno non viene riconfermato in un primo
momento, dopo un’estate burrascosa
inizia il campionato con gli umbri e ottiene
la promozione in Serie B. Nel terzo anno
nella città del cioccolato raggiunge i playoff di B persi contro il Pescara. Camplone
non viene confermato e il 31 dicembre
firma con il Bari subentrando a Davide
Nicola. Il suo score con i pugliesi è di
quattro vittorie, tre pareggi e quattro
sconfitte.
Il Bari è la squadra più anziana del torneo,
con 27,7 anni di età media. I pugliesi hanno
anche una delle rose più vaste con 29
elementi, di cui nove stranieri. Vincitori di
una Mitropa Cup e di due campionati
cadetti, i galletti hanno all’attivo trentatré
tornei di Serie A e quarantotto di B: quello
attuale è il quinto consecutivo disputato
nella seconda serie del calcio italiano.
EX – Sono tre gli ex del match, tutti tra le fila
della Salernitana. Michele Franco è
cresciuto nel vivaio della compagine,
seppur non abbia mai esordito con i
biancorossi, facendo parte della rosa del
Bari nel 2004-2005. Sedici presenze,
invece, per Andrea Rossi, giunto in Puglia
nel gennaio del 2013 con Vincenzo
Torrente in panchina. Una sola presenza
per Andrea Bovo tra le fila dei galletti: il
centrocampista veneto, appena ventenne,
dopo l’ottima stagione con la Salernitana, è
stato ingaggiato dal Bari nella stagione
2007-2008: a gennaio ha cambiato aria,
divenendo una delle bandiere del Padova,
in cui ha militato per sei campionati tra
Serie C e B.
CHI TEMERE – Il Bari dispone di una rosa
esperta, carente dal punto di vista dinamico ma con tanta qualità, soprattutto in
avanti. Ultimamente tra i pali c’è stato un
cambio della guardia, con Micai che ha
scalzato Guarna. Il giovane portiere di
Mantova si è reso protagonista di importanti interventi e a Novara ha retto la barca da
solo nella prima frazione. In difesa la parola
d’ordine è una sola: esperienza, con ben
sei elementi over 30 e solamente un
“under”. A centrocampo Camplone ha tanta
scelta, potendo puntare sia su elementi
giovani (Dezi, Di Noia, Minala) che su veri e
propri baluardi come Valiani, Defendi,
Lazzari.
In attacco, come detto, il Bari è una squadra certamente da primissimi posti: in
quattro si giocano tre maglie da titolare,
senza dimenticare riserve d’importante
valore quali Puscas e Boateng. Rosina e
Sansone inventano, De Luca e Maniero
rifiniscono. L’uomo da temere, per la
retroguardia granata, è proprio
quest’ultimo. Giunto a quota undici goal, è
un attaccante in grado di vedere la porta
come pochi in questa categoria e lo ha
dimostrato a Novara trascinando i suoi con
un goal e un assist decisivo.
PROBABILE FORMAZIONE – Un rientro
importante per il Bari è quello della “zanzara” Giuseppe De Luca. Il calciatore lombardo sembra aver risolto i problemi muscolari
che l’hanno afflitto nell’ultimo mese (pubalgia) e torna a disposizione di Camplone
che per la trasferta di Salerno dovrà fare a
meno di un paio di pedine importanti quali
lo squalificato Donkor e i convocati, dalle
rispettive selezioni, Puscas e Boateng.
Il canovaccio tattico dell’allenatore pescarese non cambierà, con il consueto 4-3-3.
In porta giocherà Micai, con Cissokho sulla
destra, Gemiti a sinistra e il rientrante Di
Cesare a far coppia con Tonucci nel
pacchetto dei centrali. A centrocampo
potrebbe esserci il rientro tra i titolari di
Valiani, con Dezi e Romizi sicuri del posto.
In attacco spazio alla fantasia e all’estro dei
tre tenori con De Luca pronto a subentrare
dalla panchina in qualsiasi momento.
BARI (4-3-3): Micai; Cissokho, Di Cesare,
Tonucci, Gemiti; Dezi, Romizi, Valiani;
Sansone, Maniero, Rosina.
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I Precedenti
Con oggi 19 volte contro i “galletti”
Mario RUGGIERO
SALERN
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Q
uello odierno è il diciannovesimo
confronto tra Salernitana e Bari in
terra campana. Il bilancio è a
favore dei padroni di casa con nove
successi, cinque pareggi e quattro
sconfitte. Due precedenti si sono svolti in
A, uno in Coppa Italia e un altro, invece,
è stato disputato contro la squadra B dei
galletti.
VITTORIE GRANATA – Sono nove le
affermazioni dei padroni di casa, a
partire dal primo storico successo
avvenuto nella stagione 1931-1932: allo
stadio “Littorio” termina 2-1 per i biancocelesti (il granata giungerà più tardi) che
affrontano la squadra B del Bari, allora
presente in Serie A. Miconi e Sudati
rimontano la rete di Zuccaro. Quando la
Salernitana coglie l’intera posta in palio,
il risultato più gettonato tra le due squadre è l’1-0: è accaduto per sei volte, di cui
cinque nelle successive sfide consecutive. Buzzegoli su rigore firma il successo
di misura in Serie A nella stagione
1947/1948; il turco Bulent è il matchwinner nella sfida del 1950-1951; Foglia
decide la gara nel 1955-1956; Sestili è il
marcatore dieci anni dopo in Serie C;
risultato identico anche nel 1974-1975
con il goal di Marchi sempre in terza
serie. L’ultima gara terminata 1-0 è
avvenuta nel 1976-1977, con la sfida
decisa dalla rete di Mujesan.
Le altre due vittorie sono arrivate in
tempi più recenti: nel 2003-2004, il
mattatore è Giorgio Di Vicino che porta in
vantaggio i granata con un bellissimo
sinistro in controbalzo ed una perfetta
punizione dalla media distanza. L’ultimo
successo granata all’Arechi è nel 20082009: una partita singolare, conclusasi
sul punteggio di 3-2 e che ha lasciato
strascichi velenosi (la gara in questione
è stata inserita nel filone calcioscommesse dei galletti, ndr) con le squalifiche
di Ganci, Fusco, Galasso, Gillet e
Caputo fra gli altri. I granata vanno in
svantaggio a causa della papera di
Pinna, Barreto è lesto ad approfittarne e
a girare in rete; la Salernitana rimonta tra
primo e secondo tempo e lo fa con
Ganci, Scarpa e Di Napoli. Di Ranocchia
il goal che accorcia definitivamente le
distanze.
PAREGGI – Il primo pareggio tra le due
compagini avviene al Vestuti, a metà anni
Settanta: la gara si decide nei primi
cinque minuti, con Sciannimanico che
porta in vantaggio i suoi e la pronta
risposta di Vitulano. Vent’anni dopo, la
sfida si ripropone in B. All’Arechi termina
senza reti, con il classico punteggio ad
occhiali. Nel 1997-1998, Salernitana e
Bari si affrontano in Coppa Italia: il compianto Ingesson sigla l’uno a zero dei
galletti, Artistico riequilibra il match. I
granata verranno eliminati dai pugliesi
che s’imporranno al ritorno.
Gli ultimi pareggi sono stati rocamboleschi, entrambi terminati con il punteggio
di 2-2: nel 1998-1999 festa grande in
Serie A. Vannucchi porta in vantaggio i
padroni di casa con un goal in allungo,
siglato sotto la Sud. Osmanowski riporta
la sfida in parità sfruttando l’assist di
Olivares nelle battute conclusive del
primo tempo. Bolic segna il 2-1 su sponda
di Di Vaio. La gara sembra essere ad
appannaggio dei granata che hanno la
superiorità numerica grazie all’espulsio
ne di De Ascentis, cacciato dall’arbitro
per una gomitata. Fascetti inserisce un
centrocampista per un attaccante (Knudsen per Osmanovski). Chianese sbaglia
clamorosamente il 3-1 facendosi ipnotizzare da Mancini e al 93’ arriva la beffa
finale, con il neo-entrato Knudsen che
con un preciso diagonale supera Balli.
Quei due punti persi saranno decisivi
nell’economia della salvezza, con i
granata che retrocedono per un solo
punto.Nel 2004/05 sono i galletti ad
andare in vantaggio con Santoruvo, la
Salernitana rimonta con Molinaro e
Palladino ma a dieci minuti dal termine
si fa nuovamente beffare, stavolta la
rete viene siglata da Carrus.
SCONFITTE – Il primo blitz in
Campania del Bari avviene settant’anni fa: nel giorno dell’Epifania
del 1946, nel primo torneo postevento bellico, i galletti s’impongono
per 3 reti a 2. Margiotta porta in vantaggio i granata, Di Benedetti fissa la
momentanea parità, Colaneri riallunga per la Salernitana, travolta nel
finale ancora una volta da Di Benedetti
e successivamente da Lenzi a sette
minuti dal novantesimo. A distanza di
quasi quarant’anni, è la stagione
1983-1984, il Bari vince nuovamente a
Salerno: al “Vestuti” i pugliesi fissano il
successo con le reti di De Tommasi e
De Trizio, intervallate dal momentaneo pari di Belluzzi. Il match segna il
rafforzamento del gemellaggio tra le
due tifoserie, nato nella gara d’andata.
Un legame indissolubile a distanza di
oltre trent’anni.
Nel 2001-2002 è Zeman-show: partita
ricca di goal, con i padroni di casa che
per due vanno in vantaggio e non solo
vengono rimontanti ma termineranno
la sfida persino sconfitti. Vignaroli
sigla l’1-0, pronta risposta di Spinesi
ad un minuto dall’intervallo. La ripresa
si apre con l’autogoal di Mazzarelli per
il 2-1 granata. Un vantaggio effimero,
dato che poco dopo è ancora Spinesi
a riequilibrare il match su calcio di
rigore. Bellavista, al sessantunesimo,
segna il definitivo 3-2 che consegna il
terzo successo della loro storia, il
primo all’Arechi, degli ospiti a Salerno.
Nella disgraziata stagione successiva, tutto facile per il Bari che rimonta la
rete di Stendardo con Cordova e De
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La riflessione
Salernitana, ti serve Ronaldo
Armando IANNECE
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I
l pareggio conseguito al “Curi”
contro il Perugia deve essere
considerato positivamente in ottica
Salernitana. La squadra granata ha
reagito bene alla debacle interna
contro il Lanciano mostrando carattere, e nervi saldi, dopo l’ennesimo
errore difensivo che aveva decretato
il vantaggio di Aguirre. Con il Bari
l’ennesima occasione per rientrare in
piena corsa per la salvezza. Le
avversarie non stanno certo viaggiando a marce alte, tutt’altro, ma ciò non
sarà sempre così e, pertanto, occorre
svoltare quanto prima. Ma affinché
ciò avvenga, nelle prossime dieci
partite la Salernitana dovrà mostrare
maggiore personalità con le dirette
concorrenti provando ad imporre il
proprio gioco. E’ qui il principale
anello debole della squadra: quella
scarsa qualità nella manovra che fa sì
che il centro dell’azione graviti sempre a favore dell’avversario. A dire il
vero ciò può anche andar bene contro
le cosiddette “grandi” del campionato
costrette giocoforza a fare la partita.
Quando, invece, si incontra il
Lanciano di turno, giusto per fare un
esempio, che si presenta sornione
all’Arechi senza l’ansia di dover
vincere a tutti i costi, emergono i limiti
in fase di costruzione dei granata.
Con Moro ed Odjer la Salernitana ha
trovato due mastini a centrocampo,
ma per avere un maggiore rifornimento alle punte che non provenga
s o l t a n t o a t t r a v e r s o i l “ s o l ito”traversone degli esterni, occorre
maggiore qualità al centro. Ecco,
pertanto, che sabato contro il Bari
potrebbe scoccare l’ora di Ronaldo,
recuperato dopo l’infortunio al ginocchio, che scalpita per una maglia da
titolare. Il brasiliano potrebbe rappresentare quell’elemento di novità tale
da garantire alla Salernitana il salto di
qualità a centrocampo in queste
ultime dieci giornate di campionato.
Scarsa dinamicità, ma piedi vellutati
ed ottima visione di gioco, l’ex
Empoli non vede l’ora di mostrare il
proprio valore dopo le forti referenze
sul suo conto che hanno spinto la
Lazio a fargli firmare un ricco triennale. Spetterà a Menichini, che a
dire il vero ci sta già pensando,
pescare il giusto jolly in questa fase
delicata della stagione.
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Focus su
Salerno e Bari: un’amicizia calcistica, e non solo, che dura dal 1983
Ciro SALVINI
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I
l mare, le tradizioni, l’amore verso la
squadra che rappresenta la proprio
città, sono solo alcune cose che legano
Salerno a Bari. Il rispetto e l’amicizia tra le
due province, oggi non è delineato soltanto da un rettangolo verde, ma va ben oltre
alle vicende calcistiche. Bisogna ricordare che tutto è nato ammirando le gesta di
22 calciatori.
Nel lontano 1983, quando molti tifosi che
affollano le gradinate della Curva sud
Siberiano non erano ancora nati, scoccava la scintilla tra galletti e granata. Era il 25
settembre quando la Salernitana fu ospite
del Bari nel vecchio Stadio della Vittoria.
Un ottimo pareggio in trasferta (1-1), che
si ricorda soprattutto per l’ospitalità dei
tifosi pugliesi. Gesti replicati nel match
di ritorno dai tifosi granata, che videro
l’incontro seduti di fianco agli amici
baresi.
Da quel momento il gemellaggio è
divenuto storico, e le partite tra
Salernitana e Bari continuano ad
essere uno degli eventi più attesi dalle
due tifoserie. Momenti di festa, in un
clima gioviale e genuino, che si ripetono in ogni pre-partita, tanto al San
Nicola quando all’Arechi, e che stringono in un ideale abbraccio anche una
terza città, ovvero Reggio Calabria,
chiudendo un bellissimo triangolo che
unisce tre magnifiche città del sudItalia.
Sabato Salernitana-Bari vale tanto per
entrambe le squadre. Il team di mister
Menichini cerca disperatamente punti
in ottica salvezza, mentre la compagine
di Camplone punta in alto, alla ricerca
di conferme in vista del rush finale
verso i play-off.
Sarà indubbiamente una festa di colori,
di cori, di amicizia e rispetto, a prescindere dal risultato del campo. Salerno e
Bari sono pronte a mostrare all’Italia
intera uno spettacolo puro, che purtroppo nel calcio moderno è sempre più
raro.
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CLASSIFICA
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CAGLIARI
NOVARA*
SPEZIA
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V. ENTELLA
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66 AVELLINO
65 TERNANA
52 V. LANCIANO*
51 LATINA
50 ASCOLI
50 MODENA
49 PRO VERCELLI
49 LIVORNO
49 SALERNITANA
47 VICENZA
44 COMO
*Novara e Lanciano 2 punti di penalizzazione.
0
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36
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26
SERIE B
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02/04/2016
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LIVORNO
TERNANA
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CLASS. MARCATORI 32° GIORNATA
LAPADULA (Pes) 18 MOKULU (Ave)
14 CODA (Sal)
CAPUTO (Ent.)
14 GEJIO (Bre)
GANZ (Com)
BUDIMIR (Cro) 13 EVACUO (Nov)
12 MANIERO (Bar)
FARIAS (Cag)
11
11
11
11
11
RAICEVIC (Vic)
CITRO (Tra)
CAPRARI (Pes)
VANTAGGIATO (Liv)
DA SILVA (Spe)
10
10
10
10
10
ARDEMAGNI (Per)
RICCI (Cro)
CACIA (Asc)
PICCOLO (Spe/Lan)
CARACCIOLO (Bre)
9
9
9
9
9
SUPERMERCAT
IPER
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La Curiosità
Livorno e Vicenza, quando i pesci grossi terminano nella rete
Giuseppe PUCCIARELLI
SALERN
GRANATA
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N
ei cosiddetti “tapponi” dei Grandi
Giri – vale a dire quelle frazioni
che presentano quattro-cinque
impegnative salite da scalare – un
velocista ha solo un obiettivo: quello di
arrivare al traguardo entro il tempo
massimo. E per ottemperare a ciò,
spesso e volentieri le ruote veloci del
plotone si alleano. Ai piedi della prima
salita, gli sprinter si staccano e formano
quello che in gergo ciclistico è detto
“gruppetto“. Ossia, un plotoncino di
uomini che hanno il compito di procedere col proprio passo in salita per poi
buttarsi a capofitto in discesa e così
arrivare in tempo utile.
Solitamente, quindi, il “gruppetto” è
formato da velocisti. Però ogni tanto
capita di trovarvi dentro “ospiti illustri”.
Cioè quei corridori di classifica che
acchiappano la cosiddetta “giornata no”
e, per salvarsi, chiedono asilo al “gruppetto”. In quel caso, si dice che nella
rete sono terminati “pesci grossi“.
Parafrasando questo classico episodio
del ciclismo all’attuale campionato di
Serie B, si può tranquillamente affermare che nel gruppetto delle squadre in
lotta per non retrocedere del campionato cadetto, sono terminati due pesci
grossi. Due squadre che alla vigilia del
torneo erano attese a competere per un
posto nei playoff. Si tratta di Livorno e
Vicenza.
I labronici, attualmente quartultimi a 32
punti, erano partiti alla grande con
quattro successi nelle prime quattro
gare. Poi la sconfitta con lo Spezia alla
quinta, un periodo di risultati altalenanti
e alla 12esima giornata la sconfitta di
Vercelli contro la Pro per 1-0. Un ko che
dà il la alla serie nera degli amaranto
che rimangono per 12 giornate senza
vincere. Una serie nera alla quale non
trova rimedio Bortolo Mutti, subentrato
alla 15esima giornata a Christian
Panucci. Il tecnico bergamasco non
conquista mai i 3 punti alla guida del
Livorno e alla 23esima giornata, dopo il
pareggio dei toscani al “Picchi” contro il
Como per 1-1, patron Spinelli richiama
Panucci. L’ex difensore di Milan, Real
Madrid e Roma ri-comincia bene con le
due vittorie consecutive a Brescia e in
casa con la Ternana. Fuoco di paglia.
Nuovamente tornano i risultati altalenanti che relegano momentaneamente
i toscani in zona playout.
Il Vicenza invece era reduce da un
campionato fantastico. I veneti, da
ripescati, centrarono i playoff dopo aver
anche sognato la promozione diretta in
Serie A. Playoff che però videro i biancorossi eliminati in semifinale dal
Pescara. La formazione di Marino era
pronta a ripetersi, ma l’ultimo giorno
della sessione estiva di calciomercato
arriva l’operazione che non ti aspetti.
Andrea Cocco, capocannoniere della
scorsa Serie B assieme a Catellani e
Granoche con 19 reti, viene ceduto al
Pescara. Una cessione che il tecnico
Marino contesta platealmente e pubblicamente. E’ l’inizio della “fine”. I veneti
non carburano minimamente e sin dal
principio restano impelagati nelle
secche della bassa classifica. E il
pessimo inizio del girone di ritorno – 7
punti in 11 partite – ha costretto la
società ad allontanare Marino e a
chiamare al suo posto Franco Lerda.
Un cambio considerato tardivo dalla
maggioranza degli addetti ai lavori. E
che amplifica le voci che vorrebbero la
società veneta non navigare in acque
tranquille.
Livorno e Vicenza. Due pesci grossi
terminati nella rete. E quando i pesci
grossi restano intrappolati, difficilmente riescono a svicolare fuori dalle
maglie. Ed entrambe le formazioni
devono venire a giocare all'”Arechi“.
Ragion per cui, la Salernitana ha tutte
le carte in regola per far la corsa sulle
due squadre. E cucinare – sportivamente parlando – questi pesci grossi
sulla “griglia” della salvezza.
Sono disponibili anche pizze,
birre e dolci senza glutine
a richiesta: Pizza integrale
e pizza multicereali
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La Rubrica
Consigli gastronomici per la trasferta di Novara
Andrea CRISCUOLO
SALERN
GRANATA
www.salernogranata.it
D
ifficile trasferta piemontese per
la Salernitana di Bernardini e
soci.
I granata sono di scena domenica 3
Aprile sul leggendario campo del
Novara Calcio, stadio Silvio Piola (
Contrada viale Kennedy 8, 17.000
spettatori)per una sfida storica e d’altri
tempi…
L’avvocato gastronomico Andrea
Criscuolo, prima di andare a tifare per la
nostra squadra, Vi consiglia di gustare
le bonta’ enogastronomiche del territorio novarese, in modo particolare la
paniscia, presso :
La Locanda delle Due suocere
Corso Trieste 42/A Novara
Tel.0321032310
Atmosfera calorosa e location curata,
locanda “sfiziosa e tipica”
Ottima la qualità delle pietanze, presentate in modo particolare.
Antipasto della casa
(salumi formaggi e verdure)
Paniscia (riso condito con battuto di
lardo, cipolla, salame e brodo di verdure)
Ravioli ripieni di toma
Agnolotti al brasato
Tagliata zola e nocciole
Tapulone (rosolata con olio burro aglio,
lauro, rosmarino, bagnato da vino e
brodo)
Rane (fritte o ripiene)
Dolci della casa
Ottim vini del territorio
Cucina di Novara
LA PANISCIA NOVARESE
Non ci sono molte certezze sull'origine
di questo piatto tipico piemontese e più
nello specifico novarese. Sembra che il
suo nome derivi dal fatto che originariamente si utilizzava il panìco al posto del
riso o comunque un cereale di poco
pregio.
Il termine latino "paniculum", "migliacccio", fatto con il miglio, sembrerebbe
la radice etimologica del nome. Dalla
stessa radice deriverebbero anche le
altre varianti di questo piatto tipico: la
Panissa vercellese (senza le verdure) o
la Paniccia della val Sesia. Infatti
sembra che le origini di questo piatto
siano molto antiche addirittura prima
dell'introduzione della coltivazione del
riso in Piemonte (1500).
Satolli e pienamente soddisfatti ci
rechiamo allo stadio a tifare
Salernitana.
SEMPRE COMUNQUE ED
OVUNQUE FORZA SALERNITANA
L’avvocato gastronomico Andrea
Criscuolo
La Trasmissione
A
ssist, questo il nome della
nuova trasmissione via web,
edita da Salernogranata.it,
che vi accompagnerà per tutto il
campionato di serie B 2015/16.
La stessa andrà in onda ogni venerdì
sera alle ore 18.00, a partire dal 3
settembre p.v. e sarà condotta da
Armando Iannece e Caterina
Latronico e tratterà ovviamente di
Salernitana ma non solo, con
l’arricchimento dei contributi di
Mario Ruggiero mediante video,
interviste, allenamenti e soprattutto i
focus sulla partita precedente e sul
prossimo avversario.
Appuntamento dunque tutti i venerdì
con Assist, per rimanere sempre
informato sulla nostra squadra del
cuore.
Da questa settimana è attiva anche la
nuova pagina Facebook della trasmissione, dove potrete vedere e
“rivedere” la nostra trasmissione.
Vi aspettiamo!!!
Chi ama la Salernitana la segue su:
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Numero Iscrizione IVASS: E000376757
Iscrizione nell’elenco degli agenti in attività finanziaria ex art. 128 quar. del D.Lgs 385/93 n° iscr. OAM: A4482