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prova mary
P R O D O T T I
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T E C N O L O G I E
Grande formato: non solo
questione di dimensioni
JEFF BURTON *
Supergrande. Ultragrande. Extragrande. Davvero molto grande.Tutti
questi termini rientrano nella definizione generale di grande formato,
ma come si può definire realmente il grande formato?
N
el dizionario americano MerriamWebster, il termine “grande” viene definito come: “largo e straordinario nelle dimensioni, ambito, ampiezza o concezione”. Dunque si parla di qualcosa di grande, ma occorre specificare.
C’è chi ritiene che le stampanti inkjet di
grandezza superiore a 183 cm si debbano
considerare di grande formato. Altri tuttavia ritengono che si possa parlare di grande formato solo a partire da 249 cm in su.
Secondo me, le stampanti da 183 cm sono semplicemente stampanti large format
che, nel corso degli anni, si sono evolute
dal formato di 152 cm per cercare di conquistare un segmento del mercato di lavorazioni più grandi.
Le stampanti di grande formato utilizzano solitamente inchiostri a base solvente,
mentre in passato tali stampanti utilizzavano un inchiostro a base acquosa che
non ha la stessa durata degli inchiostri a
base solvente. Di recente, il mercato delle
inkjet ha registrato una forte crescita degli
inchiostri a base solvente non destinati al
settore del grande formato, ma piuttosto
adatti alle stampanti con dimensioni inferiori a 203 cm in uso presso le piccole
stamperie. Inoltre, le stampanti di grande
formato solitamente stampano più metri
quadri all’ora rispetto a quelle che definisco large format, e dunque quando si tratta di creare immagini di grandi dimensioni usando una stampante di questo tipo,
è meno probabile che si renda necessaria
la saldatura dell’immagine. Le stampanti
di formato extra-large possono anche essere usati per stampare i cartelloni pubblicitari senza la necessità di saldature.
Un tempo, l’unico modo per ottenere una
stampa con inchiostro a base solvente
consisteva nell’acquistare una stampante
di grande formato, mentre oggi si possono acquistare queste stampanti extra-large nella gamma da 1,2 a 1,8 metri, oppu-
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re acquistare una stampante in piano (flat
bed) con possibilità di stampare supporti
in bobina o rigidi.
In questo articolo, definiremo dispositivi
di stampa di grande formato le stampanti
a bobina con inchiostri a base solvente e
larghezza di oltre 249 cm.
I mercati
In alcuni casi, le stampanti di grande formato si possono meglio definire in base ai
prodotti che creano e le fasce di mercato
cui sono destinate. Di seguito vengono
elencati alcune delle più comuni applicazioni.
CARTELLONI PUBBLICITARI
La stampa dei cartelloni pubblicitari rappresenta probabilmente l’utilizzo più comune per queste stampanti. Praticamente
tutti i cartelloni in allestimento vengono
stampati su vinile e poi sottoposti a tensione su un telaio, piuttosto che essere installati in varie sezioni per mezzo di adesivo.
TELI PER EDIFICI/COSTRUZIONI
Questi vengono sempre realizzati su stampanti di grande formato a causa delle dimensioni ampie dei progetti. I teli pubblicitari affissi sugli edifici e usati come copertura dei ponteggi creano dei pannelli
sorprendenti.
BANNER PER ESTERNI
Questi grandi striscioni vengono perlopiù
utilizzati per decorare esterni e interni di
musei, saloni d’esposizione, arene sportive
e stadi di baseball e calcio all’aperto.
DECORAZIONI SU VEICOLI
Questa rappresenta probabilmente la seconda più diffusa applicazione per queste
stampanti. I manifesti pubblicitari sugli
autobus sembrano abbondare, così come
sui semiarticolati e i furgoni di ogni forma
e dimensione. Troviamo poi manifesti su
aerei, treni e veicoli, quest’ultimo un mezzo pubblicitario sempre più diffuso.
CARTELLONI PER CONVENTION E FIERE
Queste grandi stampanti sono adatte a
realizzare gli stand di una fiera commerciale o i componenti di uno stand, in
quanto la dimensione della stampa non
costituisce una limitazione. La protezione
o plastificazione rappresenta un ulteriore
costo che va ad aggiungersi al costo della maggior parte dei manifesti. La stampa di cartelloni per interni con inchiostri
a base di solvente non richiede questo ulteriore passaggio.
TESSUTI, TAPPETI E CERAMICA
È possibile stampare direttamente sui tessuti oppure usare inchiostri per sublimazione coloranti per realizzare lenzuoli, federe, coperte, asciugamani, moquette,
tappeti, mattonelle di ceramica e bandiere. Si possono inoltre realizzare tappezzerie, rivestimenti e tendaggi su misura.
Tra i clienti della stampa di grande formato vi sono di solito società pubblicitarie e media che rappresentano aziende di
trasporto pubblico, hotel e stazioni, punti vendita al dettaglio, ristoranti, autoconcessionarie, istituti finanziari ed eventi
speciali.
I supporti
Il supporto più comunemente utilizzato
nella stampa di grande formato è sicuramente il vinile. Ma se da un lato questo
tipo di materiale presenta dei limiti di
Fonte: Vertical Vision
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Fonte: Maserdotti
usano certi tipi di inchiostri a base solvente possono stampare su vinile non patinato e altri supporti.
Poiché il solvente penetra direttamente
nella superficie del supporto, non è necessario un rivestimento per fare aderire
l’inchiostro al supporto. Tuttavia, diverse
stampanti inkjet con inchiostro a base solvente utilizzano diversi tipi di solventi e
non operano con la stessa efficacia su tutti i supporti non rivestiti. È dunque importante effettuare prima delle prove sui
supporti.
Solitamente una stampante con inchiostro a base solvente utilizza un elemento
stampa, sul mercato hanno fatto la loro
recente comparsa numerosi sostituti che
portano con sé nuove opportunità di crescita. Tra questi prodotti vi sono le carte
digitali, le carte sintetiche, il tyvek e i tessuti o maglie con svariate armature e caratteristiche. Altri materiali sono la carta
per poster resistente all’acqua, il polipropilene, i film per finestra retroilluminati e
le carte da parati. È stata avanzata l’ipotesi che la carta per i prodotti per incisione digitale possa diventare sempre più richiesta mano a mano che i produttori di
macchine da stampa serigrafiche acquistano più sistemi di stampa digitale.
La Cina è destinata a diventare un protagonista nel mercato dei supporti, dal momento che il basso prezzo dei supporti
provenienti da quel Paese non mancherà
di influire sui produttori interni. In futuro
questo si potrebbe tradurre in un consolidamento dei produttori, un calo del prezzo dei supporti forniti dai produttori locali, oppure l’uscita di scena dal mercato
di alcune società.
Altre sfide…
Una delle maggiori sfide che il grande formato si trova ad affrontare è la prospettiFonte: Masserdotti
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Fonte: Vertical Vision
va della sovrapproduzione. Attualmente
in tutto il mondo operano circa 3000
stampatori di grande formato, mentre secondo le stime SGIA, entro il 2006 questo numero potrebbe crescere da 1 e mezzo a due volte, il che si tradurrà in una capacità produttiva compresa tra 74 e 185
metri quadrati/ora per macchina.
A questo tasso, è probabile che la crescita
della capacità di stampa in questo formato possa arrivare a superare la domanda
di pubblicità per esterni, di fatto la principale applicazione per queste stampanti.
Uno sguardo
agli inchiostri
Le stampanti inkjet di grande formato che
riscaldante (essiccatore) per far evaporare
i solventi della stampa. Sebbene la stampa possa apparire e sembrare asciutta al
tatto, essa tuttavia non viene generalmen-
te fatta asciugare completamente in questa fase. Può
infatti essere necessario un
ulteriore periodo di tempo
(di solito ore) prima di poter
passare alla plastificazione o
finitura del prodotto. Normalmente, per farla seccare,
la stampa viene posata sul
pavimento, dal momento
che le stampe realizzate con
inchiostri a base solvente
non asciugano quando sono avvolte su un mandrino. Mediamente,
gli inchiostri a base solvente sono studiati
per durare da 2 a 5 anni in condizioni
esterne senza la necessità di essere pro-
Parliamo di supporti…
CARTE INKJET
Monocromatiche: vengono dette anche a media risoluzione perché non
sono fatte per assorbire grandi quantità di inchiostro, non essendo spalmate
per questo scopo; sono composte da tre strati di cellulosa sovrapposti, uno
nel senso verticale, uno verticale ed un terzo obliquo e non sono da
confondere con i prodotti per toner.
Patinate: sono le carte che ricevono una lavorazione ulteriore sulla
superficie? per essere utilizzate sulle stampanti ink jet; la loro grammatura
può variare dai 90 fino ai 310 grammi e possono essere trattate sui due lati
per la stampa in fronte/retro.
A seconda della spalmatura possiamo stamparle da 300 fino a 2400 dpi, la
base della fibra può essere di cellulosa (alberi) o di cotone e in alcuni casi
possono avere un ulteriore strato che le rende impermeabili all’acqua.
Fotografiche: la base utilizzata è quella della carta fotografica, che viene
spalmata con più strati di polietilene, maggiori sono gli strati migliore sarà
la qualità e la profondità della stampa e l’ancoraggio degli inchiostri, ma
maggiore sarà anche il costo.
Le troviamo con spalmatura lucida, satinata e mattata.
Films o poliesteri: sono composti polimerici, in italiano poliesteri, ossia
della famiglia delle materie plastiche, su cui viene applicato il trattamento
per inkjet. I più famosi sono le cosiddetti slide o lucidi, trasparenti per
utilizzo su lavagne luminose; ma ci sono anche trasparenti adesivi, films
bianchi normali ed adesivi ed anche color argento.
Cast Coated: l’effetto è fotografico, ma non contengono polietilene; si
possono riconoscere facilmente in quanto il retro non stampabile è
normalissima carta e non è simile al lato di stampa.
Il loro costo è più contenuto. Si trovano lucide, satinate e mattate, e anche
idroresistenti.
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tetti da uno strato di plastificazione o al-
Tecnologie di stampa: inkjet e oltre…
tri rivestimenti. Il tutto però dipende da
dove e come le stampe digitali vengono
esposte. L’esposizione al sole, l’umidità e
altri fattori possono infatti influire notevolmente sulla durata degli inchiostri.
Considerazioni sui file
I file digitali sono generalmente di grandi
dimensioni. Fortunatamente, la maggior
parte dei lavori di stampa di queste dimensioni utilizzano risoluzioni ben inferiori a 100 dpi, e questo soprattutto a causa della dimensione della grafica. Maggiore è la dimensione, maggiore sarà la distanza d’osservazione, e dunque è possibile ridurre il grado di risoluzione richiesto per la stampa. È possibile ottimizzare
la stampa di una stampante utilizzando
file a 50 dpi a grandezza naturale. A partire da questa grandezza, ci si può servire
dell’interpolazione per calcolare la risoluzione richiesta. Durante l’allestimento e
l’installazione, è d’importanza cruciale riuscire ad allineare i pannelli con le giun-
Le tecnologie inkjet si suddividono in due categorie: a getto
continuo e drop on demand.
Inkjet a getto continuo: si tratta di un processo nel quale il
flusso dell’inchiostro procede con un flusso continuo passando
all’interno di un sistema a circuito chiuso. Le gocce d’inchiostro
si depositano sull’area selezionata del supporto o vengono
raccolte in un canaletto e recuparate nella fornitura
dell’inchiostro. Ogni ugello della testina può distribuire fino a
62.000 gocce al secondo assicurando un’alta precisione anche a
grande distanza dal substrato. Questa tecnologia è usata in
particolare per i mercati del marking, del coding e del labelling.
Inkjet drop-on-demand (DOD): un processo in cui le gocce
d’inchiostro sono alimentate a intermittenza sul supporto (si
depositano soltanto dove sono richieste). Con questo metodo si
stampa su un’ampia varietà di supporti. Questo processo è
opposto alla tecnologia a flusso continuo e domina in particolare nel mercato delle applicazioni di grande formato
ed extralarge.
La tecnologia inkjet drop on demand si suddivide in altre macrocategorie:
DOD piezoelettrico: una tecnologia nella quale una carica elettrica è generata da un cristallo in un testina di
stampa. Il cristallo è soggetto a pressione, che provoca il rilascio delle gocce d’inchiostro sul supporto (vedi l’inkjet
termico).
DOD termico: è la tecnologia in cui l’inchiostro è scaldato fino a passare attraverso un ugello della testina e
depositarsi sul supporto. Questa tecnologia è in contrasto con quella piezo, che usa la pressione per rilasciare
l’inchiostro.
DOD elettrostatico: un processo di stampa che utilizza una carta speciale caricata da un raggio di elettroni per provocare
il viraggio al bastoncino dell’area caricata del supporto.
Le altre…
Aerografo: è un processo usato nella stampa di grande formato, nella quale l’inchiostro liquido a bassa viscosità è
costretto, attraverso gli ugelli, a creare un getto a spruzzo, che è depositato sul supporto. Lo svantaggio sta nella
difficoltà di controllare la formazione delle gocce, che risulta in punti formati in modo irregolare e inoltre
l’incapacità a supportare alte risoluzioni. Questa tecnologia sta lentamente per essere sostituita dalla tecnologia
termica inkjet.
Trasferimento termico: l’uso di un elemento scaldante (una testina di stampa termica) per trasferire i colori (CMYK
e colori secondari) dai fogli di cera a uno dei diversi tipi di materiali di supporto, dove il colore è fuso sul supporto
per una maggiore resistenza. Nel processo, l’immagine che deve essere stampata è trasportata dalla testina termica
al foglio di cera.
ture. Pertanto è importante sapere quanto
tempo ci vuole per creare queste grafiche
di grandi dimensioni e la cura richiesta
quando si tratta di allineare i pannelli.
Nella tabella 1 viene riportata un’indicazione approssimativa delle risoluzioni di
stampa in dpi rispetto alla distanza d’osservazione della stampa finale. Per una
normale distanza d’osservazione si sugge-
risce almeno il doppio della diagonale o
della dimensione della stampa finale.
Tra permessi e licenze
Pensateci: quando una macchina è più
grande e più veloce, e utilizza una maggiore quantità d’inchiostro a base solvente
in un’ora rispetto a macchine più piccole,
questa presenterà anche maggiori potenziali pericoli per l’operatore e maggiori
problemi ambientali. Dunque al momento
di utilizzare un solvente, è importante essere consapevoli dei problemi di emissioni
nell’atmosfera e della sicurezza dell’operatore. Se un’azienda utilizza prodotti che
contengono un chimico regolamentare, gli
sarà richiesto di fornire controlli tecnici mirati a ridurre l’esposizione dell’operatore.
Nell’ambito dell’industrie delle arti grafiche, la ventilazione è il controllo tecnico
chiave. Dalla zona di ubicazione dell’impianto spesso dipende la complessità degli
obblighi in materia ambientale. Ogni nazione in materia di qualità dell’aria ha i
suoi requisiti relativi all’autorizzazione dei
sistemi di produzione, oltre agli obblighi
di legge cui bisogna attenersi. Perché sono necessarie le autorizzazioni relative all’atmosfera? Queste autorizzazioni consistono essenzialmente nell’autorizzare una
fabbrica ad emettere agenti inquinanti
nell’atmosfera.
Il volume delle emissioni si basa sull’ubicazione geografica dell’azienda.
Tra gli agenti inquinanti vi sono sia composti volatili organici (VOCs) sia inquinanti atmosferici pericolosi (HAPs). In base alle potenzialità d’inquinamento dell’impianto, i permessi possono essere necessari per ogni singolo sistema, oppure per l’intero impianto. Il tipo e la complessità del
permesso sono determinati dall’ubicazione dell’impianto. Infine, mettiamo che
un’azienda o il proprio cliente stiano per
Tabella 1
Dimensione stampa in piedi
Qualità eccellente
Buona qualità
Qualità sufficiente
150-200 dpi
100 dpi
75 dpi
Da 1,83x1,83 a 3,05x4,88 m
75 dpi
50 dpi
30 dpi
Maggiore di 3,05x4,88 m
50 dpi
30 dpi
20 dpi
Fino a 1,83x1,83 m
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Inchiostri inkjet
INCHIOSTRI PER INTERNO
A base acqua: sono inchiostri
che si sciolgono a contatto
dell’acqua e tendo a sbiadire
all’esposizione solare. Per
quanto riguarda
l’idroresistenza esistono delle
carte apposite che creano una
patinata di protezione tra
l’inchiostro e la superficie
risolvendo il problema della
impermeabilità, mentre per il
sole l’unica difesa possibile è la
plastificazione del supporto
stesso. Il pregio dei base acqua
si riscontra nella brillantezza
dei colori.
INCHIOSTRI PER ESTERNO
A pigmenti: si chiamano così
perché nella loro composizione
chimica ci sono dei particolari
pigmenti che resistono agli
agenti atmosferici, per cui
combinando questi inchiostri
con i supporti più adatti si
riesce ad ottenere una
resistenza all’esterno che, a
seconda delle zone climatiche,
può raggiungere l’anno senza
plastificazione alcuna.
Il difetto principale dei
pigmentati è la mancanza di
brillantezza anche se
ultimamente, in particolar
modo nei plotter piezoelettrici,
questo difetto è stato
praticamente annullato.
Attenzione, per il momento
non troverete questi inchiostri
nelle stampanti piccolo
formato, ma solo nei plotter
professionali, anche se alcune
novità sono già in arrivo
quest’anno per le sorelle più
piccole.
Per tessuti: sono inchiostri
nuovissimi che vengono usati
esclusivamente su plotter
professionali nel settore
manifatturiero.
A solventi: vedi articolo.
aggiudicarsi un importante progetto.
È necessario richiedere anticipatamente alle ordinanze locali di concedere un permesso.
Consideriamo per un momento qualcosa
di veramente enorme, come un telo per
edificio.
Per questi teli si utilizzano solitamente un
materiale di vinile a rete realizzato con piccole strisce di vinile intrecciate. Dal momento che il vinile presenta un intreccio
relativamente ampio, il vento può facilmente passare attraverso la rete leggera.
Questo comporta due vantaggi: gli abitanti dell’edificio possono vedere all’esterno, mentre dall’esterno nessuno può veRG
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dere dentro; inoltre il disegno si presenta come un’immagine compatta ed
è resistente al vento.
Considerando i costi complessivi di un
lavoro di grande formato, la stampa è
indubbiamente un fattore chiave. Ogni
sistema è unico, così come ogni lavoro
e ogni impianto.
Molti lavori vengono allestiti da ditte
esterne che si occupano di ottenere i
necessari permessi e che hanno uno
staff dedicato all’allestimento, anche
se alcuni stampatori hanno deciso di
aggiungere l’allestimento tra i servizi
offerti.
Altri tipi d’allestimento possono comprendere la decorazione di veicoli, l’allestimento di cartelloni pubblicitari,
banner, bandiere, ecc.
Inoltre, non bisogna dimenticare la fase di finitura della stampa.
Pertanto sarà necessario avere lo spazio adeguato per svolgere le immagini
sul pavimento, eseguire i controlli all’ultimo minuto prima della spedizione, nonché assicurarsi che i pannelli
siano correttamente allineati.
Sempre più spesso si rende necessario
unire insieme diverse strisce, operazione che viene solitamente eseguita con
sistemi di saldatura del vinile.
Anche le guarnizioni o la cucitura fanno parte della finitura dei grandi formati, così come la plastificazione liquida per una migliore protezione della
stampa.
Un’importante considerazione finale è
la seguente: non solo è necessario avere uno spazio adeguato per la stampante, ma anche prevedere lo spazio
per eseguire i processi di asciugatura,
plastificazione e finitura.
* Jeff Burton, specialista in risorse digitali in
forza alla Digital Printing & Imaging
Association, collabora dal 1998 come
specialista in stampa digitale presso la
DPIA/SGIA. Burton fornisce soluzioni ai
problemi di produzione di stampe digitali,
informatici e workflow, assieme a consigli per
i produttori di sistemi digitali.
Jeff ha coltivato il suo curriculum scolastico
nei settori della prestampa digitale per il
grande formato. Burton mette al servizio dei
membri dell’associazione le sue vaste
conoscenze di incisione digitale, prestampa
elettronica, fotografia professionale e
informatica fornendo loro soluzioni
personalizzate mirate a risolvere i problemi
quotidiani. Jeff è laureato in scienze della
fotografia presso il Rochester Institute of
Technology, Rochester, NY, USA.
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