Esposizione professionale a benzene
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Esposizione professionale a benzene
Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra e Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro Rischio da esposizione a benzene Con la collaborazione della dott.ssa Stefania Barbanti Problema • il benzene è un importante prodotto che si trova nel petrolio e che può essere sintetizzato nell’industria petrolchimica; esso trova largo impiego in molti settori industriali • il contenuto di benzene nella benzina per autotrazione è inferiore al 2% nei paesi più sviluppati; altrove il contenuto di benzene può arrivare al 5% • il benzene può essere presente negli ambienti di lavoro: esso è associato all’anemia aplastica e alla leucemia; può essere inoltre causa di tumori non ematologici Caso clinico • • • • soggetto di sesso maschile 50 anni benzinaio epistassi ricorrenti, astenia e perdita di peso Caso clinico: anamnesi • il soggetto si rivolge al medico per episodi ricorrenti di epistassi negli ultimi due giorni • il soggetto riferisce affaticamento al lavoro • da due mesi ha iniziato a notare la comparsa di petecchie ed ecchimosi alle braccia e alle gambe (senza riconoscere una causa) • perdita di 8 kg in 2 anni, che attribuisce ad un calo di appetito Caso clinico: anamnesi • anamnesi fisiologica: beve birra occasionalmente, ha smesso di fumare 4 anni fa, non allergie e non assume terapie farmacologiche in questo momento • divorziato da 8 anni: la moglie ha avuto due aborti • ha un figlio di 16 anni che vive con la ex moglie Caso clinico: anamnesi • patologica remota: frattura a un braccio durante l’infanzia, tre episodi di raffreddamento negli ultimi 2 anni e 3 episodi di epistassi negli ultimi 6 mesi Caso clinico: anamnesi lavorativa • benzinaio • in precedenza: per 12 anni camionista Caso clinico: esame obiettivo • ispezione: buon tono muscolare, cute secca, pallida, congiuntive ipoirrorate, ecchimosi e petecchie su braccia e gambe (alcune sembrano di vecchia data con guarigione incompleta), gola moderatamente arrossata Caso clinico: esame obiettivo • • • • palpazione: nodulo in regione cervicale pressione arteriosa 138/84 mmHg temperatura normale polso 94/min Caso clinico: esami di laboratorio • • • • • • • • glicemia, bilirubinemia normali Hb 10,2 g/dl (14-18) Ht 32,6 (44,8-52) globuli rossi 3,32 ml/mm3 (4,3-6) MCV 98 fl (80-100) MCH 31pg (26-31) MCHC 31% (31-36) globuli bianchi 1500 mm3 (5000- 10000) Caso clinico: esami di laboratorio • • • • • granulociti 60% (40-60) basofili 1% (0-5) linfociti 31% (20-40) monociti 8% (4-8) piastrine 50.000 mm3 (150.000-400.000) Caso clinico: esami strumentali • Rx torace: negativo • ECG: nella norma Caso clinico: 1° quesito • Quali sono i problemi del paziente? Caso clinico: 1° risposta • astenia, anoressia e perdita di peso • ecchimosi e petecchie • piastrinopenia, anemia Caso clinico: 2° quesito • quali test aggiuntivi richiedereste? Caso clinico: 2° risposta • fattori della coagulazione • valutazione degli agenti di infezione • valutazione stato nutrizionale Caso clinico :3° quesito • Quali misure prenderesti per trattare il problema di questo paziente? Caso clinico: 3° risposta • attuare una attenta sorveglianza medica attraverso test di funzionalità ematica (striscio periferico, conta ematica e biopsia osteomidollare) Esposizione ambientale a benzene • nel 1980 fu stimato che 37 milioni di persone in USA erano esposte ai vapori di benzene presso le stazioni di benzina con livelli di benzene superiori a 6,6 ppm (parti per milione) e con un TWA a 6 ore di 0,1ppm; questo rischio è stato abbassato installando dei dispositivi nella pompa che riducono l’esposizione • la situazione in Europa e in Italia (marmitte euro 3 ed euro 4) • le marmitte catalitiche hanno significativamente ridotto le emissioni di benzene delle automobili Esposizione professionale a benzene: cenni storici • in passato il benzene è stato usato nell’industria del giocattolo, nei calzaturifici (ci sono stati casi di leucemia a Vigevano dove venivano usati mastici a base di gomma sciolti in benzene) e nei rotocalchi. • nel 1963 in Italia è stato proibito l’uso di benzene come solvente in seguito a casi di grave intossicazione cronica con anemia iporigenerativa e aplasia midollare in seguito a esposizioni a concentrazioni elevate di benzene. • casi di leucemia segnalati recentemente in ufficiali di coperta di navi cisterna trasportanti benzene. Esposizione professionale a benzene: soggetti a rischio – lavoratori che usano e producono benzene – operatori di raffinerie – operatori addetti a carico, stoccaggio e vendita di benzina – lavoratori della manifattura di plastica e gomma – lavoratori della manifattura di scarpe – operatori di tipografie – operatori di laboratori chimici e farmaceutici – operatori dell’industria di pesticidi, esplosivi, farmaci e cosmetici Esposizione a benzene: ipersuscettibilità individuale • benzene è metabolizzato da ossidasi a funzione mista del fegato e del midollo osseo • farmaci (fenobarbital, alcool) e sostanze chimiche (parathion , clordano) sono induttori delle ossidasi e possono aumentare il tasso dei metaboliti tossici del benzene nel sangue • feti, neonati, bambini e persone con anemia emolitica o agranulocitosi hanno una rapida sintesi midollare e quindi un aumento del rischio se sono esposti a benzene Esposizione professionale a benzene: 4° quesito • il paziente del nostro caso clinico ha dei fattori di rischio per cui possa incrementare effetti avversi al benzene? Esposizione professionale a benzene: 4° risposta • anomalie ematologiche Esposizione professionale a benzene: caratteristiche chimico-fisiche • il benzene (C6H6) è il capostipite degli idrocarburi policlinici aromatici di cui fanno parte i suoi omologhi per sostituzione del metile (toluene), del vinile (stirene), del propile (xilene,cumene) e dell’etilene (etilbenzene) • il benzene è incolore e altamente volatile e infiammabile a temperatura ambientale • i vapori del benzene sono più pesanti dell’aria Formula di struttura del benzene Esposizione professionale a benzene: hazard ambientali • il benzene è uno dei maggiori prodotti chimici del mondo • in passato è stato usato soprattutto come solvente e oggi primario del benzene ( 85% della produzione) è come intermedio della produzione di altre sostanze chimiche organiche: – stirene: per stiroformolo e altre plastiche – cumene: per varie resine – cicloesano: per il nylon e altre fibre sintetiche Esposizione professionale a benzene: hazard ambientali • il benzene è un solvente grezzo importante per la produzione di gomma sintetica, lubrificanti, farmaceutici e sostanze chimiche usate in agricoltura • il benzene è un componente del petrolio greggio e raffinato Esposizione professionale a benzene: hazard ambientali • l’obbligatorio decremento del piombo tetraetile nella benzina ha portato ad un incremento del contenuto di idrocarburi aromatici nella benzina stessa per mantenere un alto livello di ottani e un alto potere antidetonante(benzina verde) • gli IPA sono prodotti dal petrolio greggio attraverso processi di distillazione frazionata noti come “reforming catalitico” sebbene possano essere ottenuti da distillazione di catrame di carbon fossile Esposizione professionale a benzene: hazard ambientali • negli USA la benzina contiene meno del 2% di benzene, in altri paesi la sua concentrazione può essere 5%( nel carburante per auto il b è presente in un 2-3%) • il benzene è lipolitico e quindi è un eccellente solvente • il benzene è usato per meno del 2% della sua produzione come componente di coloranti, diluenti, inchiostri, adesivi e gomme Esposizione professionale a benzene: hazard ambientali • il benzene era un importante componente delle formulazioni usate nell’industria del lavaggio ma adesso è stato rimpiazzato per lo più con il toluene, solventi clorurati e alcool minerali • sebbene il benzene non sia aggiunto in quantità significative nella maggior parte dei prodotti industriali, le sue tracce possono essere presenti come contaminante Esposizione professionale a benzene: hazard ambientali • il benzene ha un largo utilizzo e per questo è diffuso nell’ambiente • il benzene è un componente ambientale indoor e outdoor • i livelli di benzene misurati nell’aria ambientale sono comprese in un range che va da 0,001ppm in aree rurali incontaminate a 0,1ppm nelle aree urbane • il benzene è presente nel fumo di sigaretta Esposizione professionale a benzene: hazard ambientali • le fonti di benzene dell’aria sono derivate da manifatture chimiche, distributori di benzina (carico e scarico di volumi elevati di benzina) motori a combustione come automobili, taglia erba ecc. • in alcuni casi i livelli di benzene possono essere maggiori nelle case (case adiacenti al garage, case di fumatori) piuttosto che all’aperto • in autunno ed inverno le costruzioni sono meno ventilate e i livelli di benzene sono alti Esposizione professionale a benzene: hazard ambientali • il benzene è classificato dall’EPA (The Enviromental Protection Agency) come un cancerogeno di gruppo A (agente con sufficiente evidenza di cancerogenicità).L’esposizione a 0.004ppm aggiunge un caso di leucemia ogni 10000 persone esposte • la perdita del benzene da depositi sotterranei e da filtrazioni può contaminare le acque terrene usate per bere Esposizione professionale a benzene: hazard ambientali • l’ufficio dell’acqua potabile dell’EPA ha stimato che essere esposti per tutta la vita a concentrazioni di benzene maggiori di 68ppb aggiunge un caso di tumore in 10000 persone esposte • la massima concentrazione di benzene tollerata nell’acqua potabile è di5ppm (EPA) Esposizione professionale a benzene: hazard ambientali • oltre essere ingerito il benzene può essere assorbito attraverso la cute bagnata e inalato come volatile durante acquazzoni e la doccia • persone che fumano un pacchetto di sigarette/die inalano una dose di benzene che è 1/3 di quella inalata da lavoratori esposti ai livelli permessi sui luoghi di lavoro Esposizione professionale: quesito 5° • Quali fonti di esposizione esploreresti per misurare l’esposizione a benzene del soggetto? Esposizione professionale: risposta 5° • ingestione di acqua • inalazione o assorbimento cutaneo durante bagni e lavaggi • aria ambientale Esposizione professionale: risposta 5° • condizioni di lavoro (pulizia di parti di macchinari, uso di solventi, dispositivi di protezione, adeguatezza della ventilazione) • condizione della casa (uso di prodotti contenenti benzene, esposizione personale o passiva al fumo) Tossicocinetica tossicodinamica • il benzene ha un odore piacevole definito “aromatico”, percepibile a concentrazioni maggiori di 4 ppm • assorbimento: inalazione e ingestione (rapidamente), attraverso la cute intatta (lentamente) • i 2/3 della quota inalata passano nel sangue e il rimanente 1/3 è eliminato con l’espirazione (il 50% di benzene è eliminato in 36 ore circa in relazione alla presenza di grasso corporeo e all’esercizio fisico); • distribuzione: metà della dose inalata è distribuita al fegato e al midollo osseo • accumulo: lento ma importante nei grassi in quanto il benzene è molto solubile nei lipidi (mo, rene, fegato, sangue) Tossicocineticatossicodinamica • metabolismo: avviene nel midollo osseo e soprattutto nel fegato dove l’ossidazione del benzene porta a formazione di fenolo; ulteriori prodotti metabolici (idrochinone, catecolo, acido trans-muconico) si formano per introduzione di anelli aromatici e di gruppi idrossilici • escrezione urinaria (come fenolo soprattutto sotto forma di esteri solfati e coniugati con l’acido glucuronico) Tossicocinetica-tossicodinamica Tossicocineticatossicodinamica • l’organo bersaglio dei metaboliti tossici del benzene responsabili dell’emotossicità è il midollo osseo • i metaboliti (epossido) possono legare covalentemente macromolecole come proteine, DNA, RNA causando alterazioni della crescita e della replicazione cellulare Effetti patologici: sistema nervoso centrale • l’ esposizione acuta a benzene determina manifestazioni eccitatorie seguite da segni di sintomi di depressione del sistema nervoso (vertigini, atassia e confusione, sonnolenza, torpore, disturbi respiratori) • i vapori di solventi organici omologhi del benzene contenuti in lacche, tinture, collanti se inalati volontariamente possono avere un effetto euforizzante Effetti patologici: apparato ematopoietico • i metaboliti del benzene sono i responsabili di “discrasie ematiche” • il benzene può colpire tutte le linee cellulari (eritrociti, leucociti, piastrine) a livello della cellula pluripotente midollare • esposizione cronica a concentrazioni ambientali di benzene superiori al TLV10 ppm (30 mg/m3) si manifesta con segni della emopoiesi e può essere responsabile di un effetto radiomimetico con anemia, trombocitopenia (emorragia), leucopenia (infezioni) o pancitopenia (reversibile) Effetti patologici: apparato ematopoietico • l’emoglobinuria parossistica notturna è stata associata all’esposizione a benzene • effetti mielodisplasici si possono riscontrare in persone esposte cronicamente a benzene • cellule staminali pluripotenti e linfocitiche sono il probabile bersaglio del benzene Effetti patologici: apparato ematopoietico • il benzene induce la leucemia in 10-15 anni dalla prima esposizione e può essere preceduta dall’anemia aplastica • il benzene a concentrazioni elevate (>150-200ppm) è risultato responsabile di diversi casi di leucemie professionali per lo più acute non linfatiche in Lombardia negli anni 30-50, in Turchia e in Cina negli anni 70 • uno studio di coorte ha dimostrato la relazione tra l’esposizione professionale a benzene (industria gomma, calzaturifici) e l’elevato rischio di sviluppare leucemia (mielocitica e mielomonocitica acuta ed eritroide) Effetti patologici: apparato ematopoietico • diverse ricerche non hanno potuto dimostrare con certezza l’associazione tra esposizione a basse dosi di benzene e leucemia • tuttavia in un recente studio caso-controllo è stato osservato che molti pazienti con leucemia mielocitica erano esposti a basse dosi di benzene (camionisti, benzinai) Effetti patologici: apparato ematopoietico • la leucemia può essere causata o da una eccessiva proliferazione di un clone abnorme originato da una mutazione prodotta dal tossico o forse da sola l’ipoplasia sia sufficiente a favorire la proliferazione di un clone leucemico o se il benzene attivi un virus leucemogeno o agisca come immunodepressore Effetti patologici: altri effetti • esposizione acute a benzene causano irritazione della cute e delle mucose oculari e respiratorie • contatto prolungato con benzene causa dermatiti • le evidenze scientifiche sono insufficienti per correlare l’esposizione a benzene allo sviluppo di tumori non ematologici • alte esposizioni a benzene sono correlate anche allo sviluppo di effetti teratogeni Valutazione clinica: anamnesi ed esame obbiettivo • storia familiare di discrasie ematiche (neoplasie ematologiche, alterazioni dell’emoglobina, alterazioni della coagulazione, alterazioni della mielopoiesi) • storia ambientale focalizzata sulle attività e sulle possibili fonti domestiche di esposizione a benzene • storia occupazionale (esposizioni passate a solventi, insetticidi e arsenico) • informazioni su esposizioni passate a radiazioni ionizzanti, farmaci e fumo Valutazione clinica: segni e sintomi • esposizione acuta: – depressione del SNC – mal di testa – euforia – depressione respiratoria – apnea – coma e morte • esposizioni 20000 ppm è fatale per l’Uomo in 5-10 minuti Valutazione clinica: segni e sintomi • esposizione acuta: – dopo 30-60 minuti dall’ingestione di circa una dose di 10mL di benzene si presentano andatura barcollante, vomito, tachicardia, sonnolenza, delirio, coma e morte Valutazione clinica: segni e sintomi • esposizione cronica: – sintomi aspecifici (astenia, anoressia) e con variabilità individuale – sintomi ematologici (infezioni, diatesi emorragica con sanguinamenti a gengive, naso, pelle, tratto gastrointestinale – alterazioni ematologiche Valutazioni di laboratorio • conta bianchi con formula leucocitaria, ematocrito, Hb, conta eritrocitaria, MCV, MCH, MCHC, conta piastrinica • i livelli plasmatici di folati e vitamina B12 possono essere usati per escludere l’anemia megaloblastica Valutazioni di laboratorio • persone con discrasie ematiche che persistano dopo allontanamento dall’esposizione a benzene dovrebbero essere valutate da un ematologo; un agoaspirato midollare o una biopsia osteomidollare possono essere fatte per fare una corretta diagnosi differenziale Valutazioni di laboratorio: indicatori biologici diretti • la misurazione del benzene nel sangue e nell’aria espirata può essere usata come valutazione clinica in certi settori lavorativi • il benzene ha un’ emivita breve e i suoi livelli ematici non riflettono il carico di accumulo corporeo • la valutazione del benzene nell’aria espirata è usata solo per esposizioni ad alte dosi della sostanza Valutazioni di laboratorio: indicatori biologici diretti • i fenoli non sono indicatori specifici perchè sono normalmente presenti nelle urine • le concentrazioni urinarie di fenolo (fenolo totale e solfoconiugato) sono indicatori di esposizione e sono correlate con l’esposizione a concentrazioni elevate di benzene • il monitoraggio biologico si attua oggi misurando altri metaboliti (acido trans-muconico) Valutazioni di laboratorio: indicatori biologici diretti • esposizioni maggiori di 10ppm per 8 ore producono livelli positivi di fenolo pari a 45-50 mg/L(limite biologico è pari a 50mg/l) • esposizioni sotto le 10 ppm rendono i livelli di fenolo nelle urine non rilevabili anche perché in parte sono eliminati con la dieta e con altre fonti • persone non esposte a benzene hanno valori di fenolo < 20 ppm Valutazioni di laboratorio: indicatori biologici indiretti • un incremento dell’ MCV e un decremento dei linfociti totali può essere un segno precoce di tossicità da benzene • trovare in un paziente una ematotossicità indotta da benzene può essere considerato un evento sentinella e indica che altre persone possono aver avuto esposizioni simili Valutazioni di laboratorio: indicatori biologici indiretti • quando c’è il sospetto di anemia aplastica il mieloaspirato e la biopsia osteomidollare sono indicati per la diagnosi • nei pazienti con anemia aplastica l’agoaspirato può dare il cosiddetto tampone secco che però non è diagnostico di anemia aplastica • la biopsia può dare più informazioni e mi permette di esaminare l’architettura e la cellularità (meno del 25%) del campione • l’analisi citogenetica può mostrare consistenti cambiamenti cromosomici Valutazione clinica: 6° quesito • cosa puoi includere nella lista dei problemi del paziente? Caso clinico: 1° risposta • astenia, anoressia e perdita di peso • ecchimosi e petecchie • piastrinopenia, anemia Valutazione clinica: 7° quesito • un agoaspirato del paziente rileva fibrosi e struttura lipidica e pochi fagociti mononucleati, reticolociti e cellule del plasma; rari promielociti cellule eritroidi nucleate megaloblastiche; assenza di megacariociti • quali diagnosi differenziali puoi considerare ? Valutazione clinica: 7°risposta • mielotossicità da sostanze chimiche, farmaci, radiazioni ionizzanti, infezioni, deficit nutritivi di vit.B12 e folati, ipersplenismo Valutazione clinica: 8° quesito • quali altre indagini di laboratorio raccomanderesti per il paziente? Valutazione clinica: 8° risposta • fattori della coagulazione • biopsia osteomidollare Trattamento e gestione: esposizione acuta • non esiste un antidoto per l’avvelenamento • il trattamento è solo di supporto e sintomatico: – allontanare il paziente dalla fonte di esposizione – somministrare O2 – respirazione cardiopolmonare • nel caso di ingestione la sintomatologia respiratoria può indicare un’aspirazione polmonare del contenuto gastrico • nel caso di contaminazione di vestiti o scarpe è bene rimuoverli dalle persone esposte Trattamento e gestione: esposizione acuta • se cute e occhi sono stati contaminati da benzene è bene lavare con acqua e sapone le zone di cute esposte e irrigare gli occhi con acqua corrente per 3-5minut • in caso di ingestione è raccomandato indurre vomito entro 1 ora dall’ingestione; tuttavia in caso di depressione del SNC e depressione respiratoria questa manovra è controindicata in quanto può causare una polmonite ab ingestis Trattamento e gestione: esposizione acuta • il benzene è un solvente che può aumentare la suscettibilità del miocardio agli effetti aritmogenici delle catecolamine • quando è necessario può essere usata l’epinefrina sotto monitoraggio cardiaco Trattamento e gestione: esposizione cronica • allontanare il paziente dalla fonte di esposizione e prevenire future esposizioni • la depressione degli elementi del sangue dovuta al benzene è reversibile dopo allontanamento dalla fonte • la situazione anche dopo allontanamento va gestita dal medico insieme ad un ematologo e un oncologo • chemioterapia e trapianto di midollo osseo sono le terapie di leucemia e anemia aplastica Trattamento e gestione: quesito 9° • Quale trattamento può essere consigliato a questo paziente? Trattamento e gestione: risposta 9° • rimozione dell’esposizione a benzene e ad altre sostanze ematotossiche • bere acqua potabile con livelli di benzene non dimostrabili • dieta adeguata • monitoraggio delle infezioni • profilassi antibiotica • trasfusioni di sangue in caso di deterioramento fisico Trattamento e gestione: quesito 10° • qual’ è la prognosi del paziente? Trattamento e gestione: risposta 10° • buona per la macrocitosi • l’anemia aplastica può essere irreversibile Prevenzione: luogo di lavoro • nel 1987 l’OSHA (occupational safety and health administration) ha stabilito il limite di esposizione a benzene con un twa di 8 ore uguale a 1ppm e un limite di 6ppm se si considera un breve periodo di esposizione • l’OSHA ha fissato il livello di azione a 0,5ppm • il NIOSH(national institute for occupational safety and health) raccomanda un limite di esposizione di 0,1 ppm per 10 oreTWA Prevenzione: ambiente • l’EPA ha stabilito che nei prossimi 20 anni le emissioni di benzene nell’aria liberate dalle industrie devono diminuire del 90 % • è stata avanzata la proposta che si dovrebbero controllare le emissioni di benzene delle attività industriali, operazioni di eliminazione, trasferimento e vendita di benzina Prevenzione: ambiente • secondo l’EPA il livello massimo di contaminazione dell’acqua potabile da parte del benzene è di 5 ppm Prevenzione: ambiente • la FDA (food and drug administration) ha stabilito che non può essere usato benzene nei cibi ma può solo essere usato negli adesivi utilizzati per l’inscatolamento dei cibi Prevenzione: ambiente quesito 11° • l’avvocato della famiglia del paziente ti contatta e ti chiede di stabilire se esiste un nesso di casualità tra le condizioni del paziente e il benzene presente nell’acqua potabile. Cosa faresti? Prevenzione: risposta 11° • bisogna valutare se il paziente ha avuto un’esposizione a farmaci, radiazioni ionizzanti • bisogna valutare se c’è esposizione ad altre sostanze mielotossiche diverse dal benzene • bisogna valutare la quantità di benzene a cui è stato esposto il paziente