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TERAPIA DELLA INCONTINENZA URINARIA FEMMINILE : RUOLO DELLA RIABILITAZIONE Dott. Francesco Bernasconi U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia Ospedale di Carate Brianza IPOSTENIA DEL PAVIMENTO PELVICO RIABILITAZIONE PELVI-PERINEALE OVERACTIVE PELVIC FLOOR IPOSTENIA DEL PAVIMENTO PELVICO UROLOGICO - incontinenza urinaria da sforzo - incontinenza urinaria da urgenza - incontinenza urinaria mista GINECOLOGICO COLON-PROCTOLOGICO - prolasso genitale - incontinenza fecale - stipsi rettale OVERACTIVE PELVIC FLOOR UROLOGICO COLON-PROCTOLOGICO - incontinenza fecale – - incontinenza urinaria da urgenza ritenzione urinaria cistite interstiziale - dissinergia del pubo-rettale - anismo SESSUOLOGICO - vaginismo - dispareunia - dolore pelvico cronico LA RIABILITAZIONE PELVI-PERINEALE DOVREBBE/DEVE ESSERE SEMPRE UTILIZZATA PRE-OPERATORIAMENTE IN TUTTI /TUTTE LE PAZIENTI AFFETTE DA UN DISFUNZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO DI TIPO DEFICITARIO E/O DISFUNZIONALE QUALE E’ IL RUOLO DELLA TERAPIA RIABILITATIVA EFFICACE NON INVASIVA ASSENZA DI EFFETTI COLLATERALI LA TERAPIA RIABILITATIVA E’ IL PRIMO STEP TERAPEUTICO DA PROPORRE ALLA PAZIENTE AFFETTA DA UNA DISFUNZIONE PERINEALE In particolare la chinesiterapia e il counselling, coadiuvate se necessario dalle altre tecniche riabilitative PREVENZIONE TERZIARIA PREVENZIONE SECONDARIA PREVENZIONE PRIMARIA Health after Childbirth Postal questionnaire returned by 11701 women 1-9 years after delivery. 47% reported at least one new symptom within 3 months of delivery lasting for more than 6 weeks. “Childbirth must be far and away the major cause of chronic health problems among women of child-rearing years.” MacArthur et al 1991 “ Pelvic floor trauma is a reality, not a myth. The identification of women at high risk for deliveryrelated pelvic floor trauma should be a priority for future research in this field.” Dietz H.P. Curr Opi Obst Gynec 2006 (18) 528-37 Il danno ostetrico perineale non può essere evitato, ma può essere limitato, adottando strategie preventive e terapie integrate Zacharin R.F. (1985) developed a vector diagram to show the dispersion of abdominal forces into the pelvis. EVENTO OSTETRICO E PAVIMENTO PELVICO Quattro tipi di lesione • Danno muscolare danno miogenico diretto dell’elevatore dell’ano e degli sfinteri • Danno Nervoso trauma alle strutture di innervazione dei muscoli del pavimento pelvico • Danno connettivale trauma alla fascia endopelvica e alle sue connessioni all’elevatore dell’ano, con allargamento dello jato urogenitale • Danno vascolare ischemia muscolo-fasciale It has described relative risk of developing pelvic floor dysfunction of 10.8 during pregnancy and puerperium. It is estimated that 4–25% of primiparous women suffer from fecal incontinence in the postpartum period , while 26% develop stress urinary incontinence and 52% have some degree of anterior vaginal wall prolapse after the first vaginal birth . DANNO INEVITABILE DANNO EVITATO • Identificare i fattori di rischio perineale • Migliorare l’assistenza ostetrica • Riabilitare Centri partecipanti: ARNAS Garibaldi-Nesima Catania Ospedale Civile - Brescia Ospedale Civile - Desio Ospedale V. Fassi - Lecce Ospedale S.Maria della Misericordia - Udine Ospedale Loreto Mare- Napoli Risultati Incontinenza urinaria 12 mesi n. donne post-partum 327 960 - 34% 3mesi 161-744 21% Prevalenza risolve spontaneamente nel 50% dei casi 48 -475 10.1% Epoca di insorgenza: già presente in gravidanza 70% de novo 30% Le forme più gravi sono quelle ad insorgenza gravidica Incontinenza anale post-partum 475 960 3mesi 744 12 mesi Prevalenza 255-26% 121-16% 49- tipologia gas liquidi solidi 8% 2% 0.3% 10.3% Insorgenza in egual misura in gravidanza e dopo il parto il 25% delle donne sintomatiche presenta forme associate di IU ed IA POP A 12 mesi l’11% delle donne con PV presenta un descensus del segmento anteriore di grado 1° o 2° (Half Way Sistem) Ipermobilità uretrale nel 32% del campione in esame Significativa correlazione tra descensus anteriore,ipermobilità uretrale ed incontinenza urinaria persistente conclusioni Ruolo determinante fattori costituzionali: BMI e familiarità presenza del sintomo in gravidanza ed a 3 mesi DANNO INEVITABILE DANNO EVITATO • Identificare i fattori di rischio perineale • Migliorare l’assistenza ostetrica • Riabilitare PREVENZIONE INTRA-PARTUM 1.Fattori non modificabili: -anatomia della donna -carnagione, razza -caratteristiche dei genitali femminili -primo parto (OR 2.4 IC 1.5 – 3.7) -posizione occipito posteriore (OR 2.1 IC 1.0 4.5) -parto operativo con ventosa (OR 2.7 IC 1.6 4.6) -elevato peso del neonato (OR 1.001 IC 1 1.001) RISPETTO DEI TEMPI E DELLA PRIVACY Cura dell’ambiente Evitare visite vaginali inutili Chiedere permesso e collaborazione per la visita Proteggere l’intimità coprendo i genitali Toccare il meno possibile Rispettare il vissuto della donna Favorire le posizioni che rispettano l’anatomia del bacino e la cultura della donna 2.Fattori modificabili FATTORI DI PROTEZIONE FATTORI DI RISCHIO • • Massaggio perineale prenatale (Labrecque et al. 1999; Shipman et al. 1997) • “Hands poised” (Mayoehorhofer et al. 2002) • Uso dell’acqua calda “Ironing out” o massaggio perineale durante il secondo stadio del travaglio. ( Enkin et al. 2000) • “Hands on” (Mayoehorhofer et al. 2002) (Dahlen et al, 2007) • • Spinta libera (Albers et al. 2006) • Posizione materna (Eason et al. 2000; Renfrew et al. 1998 ; Albers et al. 1999) (Soong, Barnes, 2005) Episiotomia • Spinta direzionata (Albers et al. 2006) • Traumi perineali precedenti (Albers et al. 2006) • Grado di educazione materna elevata (Albers et al. 2006) . Primi cenni di cura del perineo Sorano da Efeso (98-138 A.C): “...si deve calmare il dolore toccando con le mani calde, poi si deve inzuppare un tessuto con olio caldo di oliva e porlo sui genitali per tenerli impregnati... Justine Siegemund XVII secolo: “...non si deve assolutamente allungare o dilatare (i genitali) con le dita. Questo è un errore comune. Questo continuo allungamento danneggia i genitali femminili e causa gonfiore prima dell'espulsione della testa fetale. Poi il dolore dovuto al passaggio della testa è maggiore a causa del gonfiore e del danno dei genitali.” Incoraggiare la spinta solo a dilatazione completa; Rispettare i tempi fisiologici del periodo espulsivo anche se prolungati ; Favorire le posizioni libere anche durante il periodo espulsivo del parto; Favorire le spinte libere; Evitare la manovra di Kristeller Evitare l’episiotomia di routine , se necessaria paramediana Corretto disimpegno della parte presentata e delle spalle Intrapartum care NICE 2007 “ Care of healthy women and their babies during childbirth DANNO INEVITABILE DANNO EVITATO • Identificare i fattori di rischio perineale • Migliorare l’assistenza ostetrica • Riabilitare Prevention Elective Caesarean section ? Obstetric management ? Need for strategies to treat and rehabilitate pelvic floor Pelvic floor muscle training Effect of PFM exercise during pregnancy - urinary incontinence Sampselle et al 1998 exercise UI Hughes et al 2001 – strength exercise – UI Reilly et al 2002 exercise UI Gorbea et al 2004 – strength exercise strength UI exercise UI Woldringh et al -2006 exercise – UI Mørkved et al 2003 Effect of PFM exercise after delivery / follow up Sleep & Grant -87 exercise Mørkved & Bø -97, -2000* exercise strength – UI Glazener et al -01, 05 UI / UI exercise – strength UI exercise – strength UI exercise UI / – UI Chiarelli & Cockburn -02, - exercise UI / – UI Wilson & Herbison -98 Meyer et al -01* 04 Dumoulin et al -04 Ewings et al -05 exercise – strength UI exercise – UI Primary outcome measure: Urinary incontinence once per week or more (Mørkved et al. Obstst Gynecol 2003;101:313-9) Training group n 36 weeks of pregnancy 0.005 3 months after delivery 0.014 * -square test N=148 % 48 29 Control group n N=153 32 20 % 74 49 48 32 P* PREVENZIONE TERZIARIA PREVENZIONE SECONDARIA PREVENZIONE PRIMARIA RACCOMANDAZIONI I.C.I. GESTIONE DI PRIMO LIVELLO DELL’INCONTINENZA URINARIA FEMMINILE Anamnesi e valutazione dei sintomi Valutazione clinica Diagnosi presunta Trattamento Incontinenza durante attività fisica Incontinenza di tipo misto Incontinenza con urgenza e/o frequenza • Valutazione generale • Diario minzionale e questionari sintomatologici • Valutare qualità di vita e desiderio di terapia • Esame obiettivo: addominale, pelvico, neurologico sacrale e stato estrogenico (se atrofico: trattare) • Test della tosse per dimostrare incontinenza da sforzo • Es. urine ± urinocoltura: se infetta, trattare e rivalutare • Valutare il RPM (esame obiettivo o ecografia) INCONTINENZA DA SFORZO (deficit sfinterico) INCONTINENZA MISTA Trattare inizialmente il problema predominante INCONTINENZA DA URGENZA (iperattività detrusoriale) Verificare livello estrogeni e trattare appropriatamente. Interventi sugli stili di vita Chinesi terapia. Training vescicale Altre terapie fisiche, devices Antimuscarinici Duloxetina Fallimento Incontinenza “complicata” • Recidiva • Associata a: •Dolore •Ematuria •Infezioni ricorrenti •Sintomi di svuotamento •Radioterapia pelvica •Chirurgia pelvica radicale •Fistola Fallimento GESTIONE SPECIALISTICA Se si trovano altre anomalie come: • PVR elevato • Prolasso • Masse pelviche SITUAZIONE COMPLESSA Dolore vescicale significativo Ematuria significativa Infezioni ricorrenti Incontinenza post-chirurgica o postradioterapia Sospetto di fistola urinaria Diabete e neuropatia Residuo post-minzionale significativo Patologia genitale significativa associata Fallimento della terapia conservativa Indicazione alla terapia chirurgica CONDIZIONE CLINICA PRESUNTA (anamnesi, sintomi, segni, val.clinica) Approfondimento diagnostico strumentale CLASSIFICAZIONE FISIOPATOLOGICA DELLA CONDIZIONE CLINICA Indicazione terapeutica conservativa VALUTAZIONE CLINICA VALUTAZIONE CLINICA Valutazione generale/anamnesi patologica Diario minzionale e score sintomatologici Valutazione della qualità della vita e della desiderabilità di un trattamento Esame fisico (addominale,pelvico,neurologico,stato orm.) Test della tosse Identificazione di residuo post-minzionale Incontinenza da sforzo Vescica iperattiva Incontinenza mista Incontinenza da sforzo Incontinenza mista Vescica iperattiva Trattamento Modifiche dello stile di vita Rieducazione vescicale Riabilitazione del pavimento pelvico Altre terapie fisiche Dispositivi interni Duloxetina Antimuscarinici (anticolinergici) APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO TECNICHE RIABILITATIVE Chinesiterapia Elettrostimolazione Biofeedback Coni vaginali Tecniche comportamentali ( "bladder training”) Agopuntura. TECNICHE RIABILITATIVE PRESUPPOSTI FISIOPATOLOGICI MECCANISMO D’AZIONE FATTORI DI RISCHIO DI FALLIMENTO RISULTATI INDICAZIONI RISULTATI Tutte le tecniche riabilitative oggi utilizzate (fisiochinesiterapia , coni vaginali , elettrostimolazione funzionale , biofeedback) , singolarmente utilizzate o somministate in associazione , si sono dimostrate efficaci nel migliorare la IU (percentuali di successo, guarigione e/o miglioramento, che vanno dal 32% al 76% ) Non esistono attualmente elementi precisi sui reali vantaggi terapeutici indotti da una somministrazione combinata di tutte le tecniche riabilitative a nostra disposizione nè un accordo unanime sulla possibilità di migliorare significativamente i risultati attraverso una precisa ed accurata selezione delle pz. da trattare L’unica associazione positiva dimostrata è rappresentata dalla motivazione e dalla compliance della paziente al protocollo riabilitativo adottato Da una ampia revisione della letteratura sembra possibile affermare che la chinesiterapia rappresenti l’approccio terapeutico da prediligere e che un eventuale approccio olistico possa offrire percentuali di successo superiori. QUALE E’ LA EFFICACIA DELLA TERAPIA RIABILITATIVA L’efficacia della chinesiterapia nella incontinenza urinaria femminile è provata dalla medicina basata sull’evidenza (livello 1) Quanto ? Risultati significativamente positivi nel 60/70% dei soggetti RIEDUCAZIONE E RIABILITAZIONE = Rendere nuovamente abile una persona di controllare la fuoriuscita delle urine attraverso un percorso personalizzato atto a migliorare o compensare ciò che non funziona nel sistema Risultati a medio termine di uno studio multicentrico sulla terapia riabilitativa nell’incontinenza urinaria femminile riportare i risultati a breve-medio termine di un protocollo riabilitativo olistico, somministrato in regime ambulatoriale con trattamento singolo o di gruppo, in una popolazione di pazienti trattate in tre presidi ospedalieri dell’Alta Brianza (DesioSeregno, Costa Masnaga, Erba) valutare i possibili fattori prognostici di successo osservati. 225 pazienti consecutive giunte per il trattamento riabilitativo dell’incontinenza urinaria durante un periodo di 4 anni (1998-2002). Tutti i casi selezionati sono stati preventivamente sottoposti ad un work-up uro-ginecologico completo RISULTATI DEL TRATTAMENTO esito n° pz. % esito = 1 61 27,1% esito = 2 58 25,8% esito = 3 106 47,1% totale pz. 225 RISULTATI VAS Iniziale vs VAS Finale 60 50 % 40 VAS Iniziale 30 VAS Finale 20 10 0 0--3 4--6 PAD 7--10 PAD Iniziale vs PAD Finale 90 80 70 % 60 50 PAD Iniziale 40 PAD Finale 30 20 10 0 0 1 2 PAD 3 STRESS Iniziale vs STRESS Finale 60 50 % 40 ST RESS Iniziale 30 ST RESS Finale 20 10 0 0 1 2 PAD 3 4 KING 40,00% 20,00% 0,00% -20,00% Serie1 -40,00% -60,00% -80,00% -100,00% 1 SF36 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% SF36 10,00% 0,00% -10,00% -20,00% -30,00% 1 ESITO TIPO I.U. GSI MISTA URGE 1 N° Pz 26 28 7 2 % 27,66% 27,18% 25,00% N° Pz 28 26 4 3 % 29,79% 25,20% 14,30% N° Pz 40 49 17 % 42,50% 47,60% 60,70% TOTALI N° Pz 94 103 28 ESITO ETA' <40 41-50 51-60 >61 1 N° Pz 12 19 18 12 2 % 25,53% 31,67% 29,03% 21,43% N° Pz 14 14 13 17 3 % 29,79% 23,33% 20,97% 30,36% N° Pz 21 27 31 27 % 44,68% 45,00% 50,00% 48,21% TOTALI N° Pz 47 60 62 56 ESITO 1 ETA FERTILE MENOPAUSA ETA FERTILE MISTA MENOPAUSA ETA FERTILE URGE MENOPAUSA GSI N° Pz 16 10 9 19 3 4 2 % 28,07% 27,03% 23,08% 29,69% 30,00% 22,22% N° Pz 18 10 8 18 1 3 3 % 31,58% 27,03% 20,51% 28,13% 10,00% 16,67% N° Pz 23 17 22 27 6 11 % 40,30% 46,00% 56,41% 42,19% 60,00% 61,11% TOTALI N° Pz 57 37 39 64 10 18 EMG-biofeedback assisted pelvic floor muscle training is an effective therapy of stress urinary or mixed incontinence: a 7year experience with 390 patients. All 390 women with stress (80%) or mixed (20%) urinary incontinence treated in the pelvic floor reeducation program at our clinic between September 1996 and March 2003 were evaluated. Dannecker C Arch Gynecol Obstet. 2005 Long-term results (questionnaire) for all patients: the average follow-up time was 2.8 years (range: 3 months to 7 years). Three hundred and twelve (80%) of the questionnaires returned. Seventy-one percent of them self-reported a persisting improvement of their incontinence symptoms. Thirteen percent of all women underwent incontinence surgery following the completion of conservative therapy An intensive and EMG-biofeedback assisted PFMT is very effective. Often, avoidance of surgery is possible. Behavioral vs drug treatment for urge urinary incontinence in older women: a randomized controlled trial Behavioral treatment, which yielded a mean 80.7% reduction of incontinence episodes, was significantly more effective than drug treatment (mean 68.5% reduction; P=.04) and both were more effective than the placebo control condition (mean 39.4% reduction; P<.001 and P=.009, respectively). Burgio KL JAMA. 1998 Patient-perceived improvement was greatest for behavioral treatment (74.1% "much better" vs 50.9% and 26.9% for drug treatment and placebo, respectively). Only 14.0% of patients receiving behavioral treatment wanted to change to another treatment vs 75.5% in each of the other groups. Behavioral and drug therapy for urinary incontinence. In a randomized, controlled trial comparing biofeedback-assisted behavioral therapy and drug therapy with oxybutynin, both types of therapy were superior to placebo in older, community-dwelling women with urge or mixed incontinence. Goode PS Urology 2004 Behavioral therapy significantly reduced incontinence compared with oxybutynin therapy (80.7% vs 68.5%, P = 0.04). Patients expressed high levels of satisfaction with behavioral therapy, and 97% were willing to continue this therapy indefinitely, compared with 55% receiving drug therapy. In a trial of combination therapy, patients who received both drug and behavioral therapy experienced significant clinical improvements compared with the effects of monotherapy with either treatment. CHINESITERAPIA VS ALTRE TERAPIE Livelli di evidenza 2-3 che PFMT / CONI POTREBBERO ESSERE DI EFFICACIA SIMILARE NELLA IUS PFMT /ES PFMT POTREBBE ESSERE MEGLIO DELLA ES NELLA IUS PFMT /BT POTREBBE ESSERE DI EFFICACIA SIMILARE NELLA IUS, IUM E IUU PFMT POTREBBE ESSERE MEGLIO DELLA OSSIBUTININA NELLE DONNE CON OAB O MISTA PFMT POTREBBE ESSERE MENO EFFICACE DELLA CHIRURGIA EFFICACIA BIOFEEDBACK GRADO B L’aggiunta di BFB a PFMT non è più efficace della sola PFMT ELETTROSTIMOLAZIONE QUALE ELETTROSTIMOLAZIONE? Stimolazione endocavitaria (anale/vaginale) Stimolazione transcutanea perineale Stimolazione clitoridea/dorsale del pene Stimolazione del n. tibiale (SANS) Stimolazione transcutanea della radice di S3 EFFICACIA CONI VAGINALI Insufficienti evidenze su efficacia dei coni nella IUS (miglioramento soggettivo ma non nel n° di fughe) Evidenza level 2 che l’utilizzo dei coni non aggiunga beneficio alla sola terapia con PFMT nella IUS Evidenza level 1 che coni ed ES siano ugualmente efficaci nella IUS Assenza di dati nella OAB EFFICACIA STIMOLAZIONE MAGNETICA QUALE STIMOLAZIONE MAGNETICA? •Sacrale •Perineale •Continua •Acuta •Quali parametri? Insuff..evidenza sulla efficacia della SM Potrebbe essere utile nel trattamento della IU (grado C) GRAZIE DELL’ATTENZIONE !!!