PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45
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Provincia di Prato Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci “INTERVENTO DI ADEGUAMENTO DI ALCUNI LOCALI DEL CENTRO PER L’IMPIEGO PER USO ARCHIVIO ” Relazione Tecnica di Progetto Progettazione: Dott. Ing. Antonio Matucci Timbro e firma Novembre 2007 CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 1 di 14 Provincia di Prato Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci Sommario 1. 2. DESCRIZIONE GENERALE.................................................................................... 3 1.1 PREMESSA .............................................................................................................. 3 1.2 ELABORATI GRAFICI DI RIFERIMENTO ..................................................................... 3 1.3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ................................................................................. 3 DESCRIZIONE DELLE OPERE E DELLE SOLUZIONI DI PROGETTO....... 5 2.1 DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE .................................................................... 5 2.2 CRITERI PROGETTUALI SEGUITI............................................................................... 6 2.3 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PREVISTO ............................................................ 7 2.4 DETTAGLIO DELLE SOLUZIONI E PRESCRIZIONI DI INSTALLAZIONE ......................... 8 2.4.1 Murature con blocchi in calcestruzzo alleggerito REI120 .............................................8 2.4.2 Riqualificazione R120 delle strutture portanti ...............................................................8 2.4.3 RiqualificazioneREI 120 delle pareti laterali..................................................................9 2.4.4 Rivestimento del solaio REI 120 ...................................................................................9 2.4.5 Protezione degli attraversamenti di pareti e solai .........................................................9 2.4.6 Porte tagliafuoco REI 120 .............................................................................................9 2.4.7 Scala di accesso allo scannafosso .............................................................................10 2.4.8 Impianto di spegnimento con gas inerte .....................................................................10 2.4.9 Aereazione dei locali ...................................................................................................12 2.4.10 Installazione idrante UNI 45 a muro .......................................................................13 2.4.11 Impianto di rivelazione ed allarme incendio............................................................13 2.4.12 Impianto elettrico.....................................................................................................13 CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 2 di 14 Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Provincia di Prato Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci CENTRO PER L’IMPIEGO Via Galcianese – PRATO PROGETTO DI INTERVENTO PER LA REALIZZAZIONE DI ARCHIVI AL PIANO SEMINTERRATO 1. DESCRIZIONE GENERALE 1.1 Premessa L’intervento oggetto della presente relazione si configura come l’adeguamento dei locali presenti al piano seminterrato dell’Istituto per la realizzazione di due archivi per il Centro per l’Impiego ubicato in via Galcianese, nel comune di Prato. Per quanto concerne le attività di Centro per l’Impiego Att. N° 85 e 91 del DM 16/02/82 risulta in essere la Pratica n°50579 presentata al Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Prato. Il nuovo intervento dovrà essere integrato in tale pratica. 1.2 Elaborati grafici di riferimento La forma, le dimensioni, gli elementi costruttivi degli impianti, nonché l'orientamento dell'edificio e dei vari locali e vani, risultano dalle tavole di disegno allegate al progetto esecutivo. 1.3 Normativa di riferimento Le norme principali prese a riferimento per l’adeguamento antincendio sono le seguenti: • D.M. 16/02/2007 “Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione”. • D.M. 26/08/1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”. • Legge 27/12/1941, n° 1570 “Nuove norme per l’organizzazione dei servizi antincendi”. • D.P.R. 27/04/1955, n° 547 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”. • D.M. 16/02/1982 “Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi”. • D.P.R. 29/07/1982, n° 577 “Approvazione del regolamento concernente l'espletamento dei servizi di prevenzione e di vigilanza antincendi”. CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 3 di 14 Provincia di Prato • • • • • • • • • • • • • Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci D.M. 30/11/1983 “Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi”. D.Lgs. 19/09/1994, n° 626 “Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE, 95/63/CE, 97/42/CE, 98/24/CE, 99/38/CE, 99/92/CE, 2001/45/CE e 2003/10/CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro”. D.P.R. 12/01/1998 n° 37 “Nuovo regolamento di prevenzione incendi” D.M. 10/03/1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro”. UNI 10779:2007 “Impianti di estinzione incendi – Reti di idranti – Progettazione, installazione ed esercizio” UNI EN 14520-1:2006 “Sistemi di estinzione incendi ad estinguenti gassosi Proprietà fisiche e progettazione dei sistemi - Parte 1: Requisiti generali” UNI 9795 “Sistemi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme incendio” UNI EN 54-1 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio. Parte 1 introduzione” UNI EN 54-2 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio. Parte 2 Centrale di controllo e segnalazione” UNI EN 54-3 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio. Parte 3 Dispositivi sonori di allarme incendio” UNI EN 54-4 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio. Parte 4 Apparecchiature di alimentazione” UNI EN 54-7 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio. Parte 7 Rivelatori puntiformi di fumo” UNI EN 54-11 “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio. Parte 11 Punti di allarme manuale” CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 4 di 14 Provincia di Prato 2. Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci DESCRIZIONE DELLE OPERE E DELLE SOLUZIONI DI PROGETTO 2.1 Descrizione dello stato attuale Al piano seminterrato sono disponibili dei locali, attualmente non utilizzati, nell’ala nordest dell’edificio. Tali locali, previsti nel progetto iniziale in numero pari a 4, di circa 60 m2 l’uno, risultano allo stato attuale un unico volume, in quanto comunicanti sul retro del vano scale interposto tra gli stessi. I locali hanno una parete completamente attestata su uno scannafosso esterno che presenta la stessa altezza dei locali ed è presente su tutti i lati dell’edificio: lo scannafosso risulta interamente aereato in quanto chiuso superiormente da un grigliato zincato tipo keller. Nella parte superiore della parete attestata sullo scannafosso sono presenti finestre a nastro (altezza 80 cm), alcune apribili, che consentono l’areazione dei vani (appunto attraverso la griglia dello scannafosso posta praticamente al filo superiore delle finestre). Allo scannafosso, di larghezza pari ad 1 m, si accede da una porta esterna posta al termine della rampa presso la torre 13. Ai locali si accede da porte interne (porte doppie da 180 cm) dotate di oblò. Il soffitto dei locali ha una finitura fondo cassero, non trattato e non verniciato. Il solaio è di tipo prefabbricato tipo predalle. Le pareti dei locali sono realizzate con blocchi in cls alleggerito spessore variabile (12 cm verso i corridoi interni, 20 cm sulle altre pareti). I blocchi sono completamente stuccati ma le pareti non sono intonacate né all’interno né all’esterno. All’interno dei locali attualmente passano alcune tubazioni in acciaio che fanno parte del sistema di distribuzione secondario del riscaldamento ai radiatori del piano terra ed alcuni scarichi. L’illuminazione a filo soffitto è realizzata con lampade fluorescenti stagne e distribuzione con tubo taz. Non è presente la certificazione dei materiali utilizzati per tale costruzione in termini di resistenza la fuoco. Nel corridoio di accesso ai locali è presente l’anello antincendio, che corre appunto al piano seminterrato. All’interno dei locali è presente un rilevatore di fumi con rimando di allarme alla centralina antincendio. Il corridoio di accesso ai locali risulta anche essere una via di esodo. Le foto di seguito riportate chiariscono lo stato attuale dei locali. CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 5 di 14 Provincia di Prato Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci Porte di accesso al locale Passaggio tubazione di scarico Passaggio tubazioni in acciaio all’interno del locale Particolare del solaio 2.2 Criteri progettuali seguiti Per adattare i locali esistenti al fine di renderli compatibili alla realizzazione di archivi, nel rispetto della normativa vigente, in particolare relativa all’antincendio, si sono seguiti i seguenti criteri base: q dimezzare il carico di incendio realizzando due distinti locali q compartimentare i locali con materiali aventi caratteristiche di resistenza al fuoco REI 120. La scelta di optare per una compartimentazione dei locali REI 120 deriva dalla volontà di non limitare i quantitativi di carta depositabili all’interno degli stessi q installare un impianto di spegnimento automatico indipendente dal sistema antincendio dell’istituto. CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 6 di 14 Provincia di Prato Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci 2.3 Descrizione dell’intervento previsto Secondo quanto previsto dal DM 26/08/1992 gli spazi adibiti a deposito, tra cui rientrano gli archivi non presidiati (cfr. Allegato A alla Lettera Circolare Prot. N. P2244/4122 sott. 32 del30 ottobre 1996), possono trovarsi al primo piano interrato e devono risultare compartimentati in modo tale da garantire una resistenza al fuoco almeno pari a REI 60. Qualora all’interno degli stessi il carico d’incendio risulti superiore a 30 kglegna equivalente/m2 sarà necessario installare un impianto di spegnimento incendi a funzionamento automatico. I locali dovranno inoltre essere dotati di aperture permanenti di aerazione di superficie almeno pari ad 1/40 della superficie in pianta. Considerando le tipologie di materiale che potranno essere presenti (principalmente carta) ed i quantitativi medi, si ritiene che il carico d’incendio risulterà superiore ai 30 kglegna 2 equivalente/m Per questo motivo, non potendo limitare il quantitativo di deposito, si è previsto di dotare i locali di un sistema di spegnimento automatico. Nel suo complesso l’intervento progettato prevede la realizzazione di opere civili, meccaniche ed elettriche che si riepilogano di seguito: § abbattimento della parete dello scannafosso sul retro del vano scale per creare un accesso agli archivi direttamente dall’esterno, attraverso lo scannafosso; § delimitazione dello scannafosso per il tratto prospiciente i locali e chiusura delle aperture presenti nei locali con pareti in blocchi di calcestruzzo alleggerito REI120; § rivestimento delle pareti laterali (eccetto quelle sull’esterno, sotto le finestre), del solaio, delle colonne e delle travi degli archivi con pannelli a base di silicati per ottenere la resistenza al fuoco desiderata (R/REI 120); § installazione di 4 porte REI 120, a due ante, dim 180 x 215 cm, in sostituzione delle attuali; § installazione di 2 porte REI 120 ad un’anta, dim foro muro 110 x 215 cm da posizionare sul retro del vano scala per consentire l’accesso ai locali dallo scannafosso; § creazione di una via di fuga direttamente all’esterno con realizzazione di una scala metallica e pavimento grigliato tipo keller all’interno dello scannafosso; § installazione impianto di spegnimento automatico a gas inerte; § modifica agli infissi esistenti per consentire l’aereazione permanente dei locali e lo sfogo della sovrapressione in caso di intervento del sistema di spegnimento automatico; § spostamento e potenziamento dell’illuminazione, spostamento dell’attuale sistema di rilevazione incendi, già centralizzato; CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 7 di 14 Provincia di Prato Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci § creazione del locale di alloggiamento bombole gas per impianto spegnimento, compartimentazione dello stesso ed accesso dall’interno con porta REI 120 (dim. foro muro rispettivamente 110 x 215 cm); § sistema di rivelazione incendi per attivazione dei sistemi di allarme e spegnimento; § installazione di segnalatori di allarme ed indicatori per uscite di emergenza. 2.4 Dettaglio delle soluzioni e prescrizioni di installazione 2.4.1 Murature con blocchi in calcestruzzo alleggerito REI120 Tale tipologia di muratura verrà utilizzata per chiudere la parte di scannafosso su cui si attestano i locali oggetto dell’intervento, dalla torre n. 13 alla torre n. 6. La scelta di “compartimentare” lo scannafosso è data dalla necessità di evitare che, in caso d’incendio, il fuoco si propaghi lungo quest’ultimo verso gli altri locali dell’edificio. La muratura verrà utilizzata anche per chiudere le aperture presenti nei locali, in particolare quelle sui lati verso le due torri e per risagomare gli accessi dall’esterno. La scelta di utilizzare tale tipologia di muratura risulta dettata dalla sua semplicità di posa e dalle sue caratteristiche di resistenza. Le murature interne agli archivi dovranno essere stuccate ed intonacate. 2.4.2 Riqualificazione R120 delle strutture portanti Le colonne e le travi dell’edificio risultano realizzate in cemento armato; volendo fare valutazioni a favore della sicurezza si è supposto il copriferro essere, al minimo, di 1,5 cm di spessore. Secondo il nuovo D.M. 16/02/2007 le travi rispondenti ai seguenti requisiti possono considerarsi di resistenza R 120: § larghezza della sezione = 300 mm; § copriferro = 55 mm. Avendo solo 15 mm di copriferro la riqualificazione comporta la ricopertura delle travi con materiali che garantiscano l’equivalenza ai 40 mm di copriferro mancanti. Al fine di arrivare al requisito di resistenza meccanica al fuoco R120, quindi, per le stesse si prevede una protezione scatolare costituita da lastre di silicati di calcio che rivestano interamente la trave e la proteggano dall’eventuale azione del fuoco. Lo stesso ragionamento è stato effettuato per i pilastri che, nel caso di esposizione al fuoco su più lati, necessitano di: § lunghezza del lato più corto = 350 mm; § copriferro = 60 mm. CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 8 di 14 Provincia di Prato Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci Poiché nel caso in esame il lato più corto del pilastro risulta di 300 mm, prima della posa delle lastre (sufficienti anche in questo caso a garantire l’equivalenza con il calcestruzzo), sarà necessario aumentare il lato corto mediante l’apposizione di intonaco grezzo per interni (spessore 2,5 cm) sulle due facce più lunghe del pilastro. Per la trave centrale, che attraversa entrambi i locali dall’interno verso l’esterno, si è scelto di adottare una soluzione alternativa poiché, vista la presenza di tubazioni in aderenza, potrebbero sorgere problemi durante la posa delle lastre. Si è scelto di realizzare attorno alla stessa, in entrambi i locali, un cassettone REI 120 per proteggerla dall’azione del fuoco, inglobando, al contempo, le tubazioni che la contornano. 2.4.3 RiqualificazioneREI 120 delle pareti laterali Le pareti laterali risultano realizzate in blocchi di cls alleggerito di spessore minimo 12 cm. La loro riqualificazione avverrà con l’apposizione di una controfodera realizzata con lastre in silicato di calcio. La riqualificazione riguarderà le pareti interne dei locali (lato corridoio, lato vano scale e lati torre 6 e 13) mentre rimarranno escluse le pareti prospicienti lo scannafosso, per la parte sotto le finestre. 2.4.4 Rivestimento del solaio REI 120 Il solaio dei locali oggetto d’intervento risulta essere del tipo prefabbricato di spessore minimo pari a 25 cm. In ogni caso non risulta intonacato. 2.4.5 Protezione degli attraversamenti di pareti e solai All’interno dei locali analizzati sono attualmente presenti tubazioni di scarico in polietilene provenienti dai piani superiori e che si distribuiscono al piano seminterrato. In ciascuno dei punti in cui tali tubazioni attraversano le pareti o il solaio si dovranno prevedere collari di protezione termoespandenti che all’aumento della temperatura si espanderanno riempiendo lo spazio lasciato vuoto dal tubo e bloccheranno il propagarsi del fuoco al compartimento adiacente. 2.4.6 Porte tagliafuoco REI 120 Si installeranno, a sostituzione delle attuali porte di comunicazione con il corridoio interno, n. 4 porte tagliafuoco REI 120 a due ante uguali, di tipo omologato, con telaio in lamiera di acciaio zincato, anta tamburata in lamiera zincata, senza battuta inferiore. Le porte saranno dotate di oblò (dimensione 300 x 400 mm) su una delle due ante, di serratura con foro cilindro ed inserto per chiave, maniglia antinfortunistica con anima in acciaio, n° 4 cerniere di cui due (una per anta) a molla per l’autochiusura, guarnizioni termoespandenti. Ciascuna avrà, inoltre, maniglione antipanico tipo touch-bar su entrambe le ante, colorazione pastello turchese, finitura antigraffio, foro muro 1800 x 2150 mm. Per l’accesso dall’esterno si installeranno n. 2 porte tagliafuoco REI 120 ad un’anta, di tipo omologato, con telaio in lamiera di acciaio zincato, anta tamburata in lamiera zincata, CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 9 di 14 Provincia di Prato Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci senza battuta inferiore. Le porte saranno dotate di serratura con foro cilindro ed inserto per chiave, maniglia antinfortunistica con anima in acciaio, n° 2 cerniere di cui una a molla per l’autochiusura, guarnizioni termoespandenti. Ciascuna avrà, inoltre, maniglione antipanico tipo touch-bar, colorazione pastello turchese, finitura antigraffio, foro muro 1100 x 2150 mm. Una porta REI 120 ad un’anta con le stesse caratteristiche di quelle sopra sarà installata nel locale di alloggiamento delle bombole del gas, per consentire l’accesso dall’interno. Una porta REI 120 ad un’anta con le stesse caratteristiche di quelle sopra sarà installata nella torre 6, per l’accesso dall’interno alla porzione di scannafosso prospiciente i locali archivio. 2.4.7 Scala di accesso allo scannafosso Per gli archivi dovrà essere garantito un accesso dall’esterno per i vigili del fuoco. A tale scopo dovrà essere realizzata una scala che permetta di superare il dislivello esistente di oltre 3 m tra il piano di calpestio esterno e quello all’interno dei locali. La scala dovrà essere realizzata in materiale metallico idoneo a resistere all’esterno e dovrà avere pedata ed alzata rispettivamente di 30 e 19 cm. La scala poggerà sul fondo dello scannafosso ma lo sbarco sarà posto circa 60 cm sopra, cioè alla quota del piano di calpestio degli archivi: sarò predisposto anche un grigliato tipo keller che permetterà di camminare a tale quota nel tratto di scannafosso interessato. Per accedere alla scala dovranno essere rimosso alcuni pannelli del grigliato tipo keller, posto nella parte alta dello scannafosso, ed inseriti in idonei telai che ne permettano l’apertura verso l’esterno (per maggiori dettagli vedi elaborato grafico PO664-004-ANTR1). 2.4.8 Impianto di spegnimento con gas inerte Vista la necessità di realizzare un impianto di spegnimento automatico per un locale destinato ad archivio è stata scartata l’ipotesi di un impianto ad acqua o a schiuma preferendo la tipologia a gas che, oltre a proteggere le strutture, impedendo all’incendio di propagarsi, consente di non deteriorare quanto conservato all’interno dell’area di intervento. I sistemi a gas agiscono a saturazione, riducendo la concentrazione di ossigeno presente nell’ambiente da proteggere ad una concentrazione inferiore al 15%, soffocando di fatto il principio d’incendio. Il sistema scelto è del tipo a miscela di gas inerte (tipo INERGEN). Questa scelta è derivata dalle seguenti valutazioni: CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 10 di 14 Provincia di Prato § § § Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci i sistemi di spegnimento con gas inerte costituiti da solo argon, che risulta più leggero dell’aria, saturano il locale partendo dall’alto, consentendo lo sviluppo di un incendio scoppiato, ad esempio, a pavimento; i sistemi di spegnimento con gas inerte costituiti da solo azoto, che risulta più pesante dell’aria, saturano il locale partendo dal basso, consentendo, al contrario del caso precedente, lo sviluppo di un incendio nelle parte alta del locale; i sistemi che adottano miscele miste di azoto ed argon risultano di efficacia migliore per il soffocamento del principio d’incendio poiché saturano il locale in modo omogeneo. Si sottolinea come la scelta di un’altra tipologia di estinguente, con caratteristiche uguali o migliori, sia ugualmente accettabile purchè in grado di garantire le stesse caratteristiche funzionali e di atossicità. L’impianto sarà costituito da una batteria di bombole dimensionata per raggiungere la concentrazione di estinzione del locale da proteggere. Questa scelta può essere fatta poiché i due locali da proteggere risultano compartimentati ai fini dell’incendio e quindi, escludendo azioni intenzionali, risulta improbabile che si abbiano due incendi contemporaneamente nei due locali. Attraverso un sistema di smistamento la stessa batteria asservirà ad entrambi i locali, ovvero tramite circuiti di servocomando dedicati si attueranno le bombole pilota e le relative bombole pilotate, le valvole di smistamento dedicate al locale protetto. Le bombole avranno la stessa capacità, la stessa carica e la stessa pressurizzazione, saranno collegate tra di loro tramite un circuito di servocomando pneumatico ed un collettore comune di raccolta. Batteria di bombole a 300 bar. CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 11 di 14 Provincia di Prato Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci Ricevuta la segnalazione d’allarme dal sistema di rivelazione incendi, attraverso il pistoncino di comando della testa operatrice elettrica la bombolina d’azoto si attiverà e permetterà, attraverso il collegamento pneumatico (manichetta di servocomando) tra la bombola pilota e gli attuatori pneumatici presenti su ogni bombola pilotata, l’apertura delle valvole di scarica che rilasceranno l’agente estinguente. Le manichette di scarica, il collettore comune di raccolta, le valvole di smistamento (una per ciascun locale protetto), le tubazioni di distribuzione e gli ugelli di scarica convoglieranno il gas estinguente nel locale da proteggere. Ogni bombola sarà corredata di manometro a contatti elettrici al fine di permette il controllo oltre che visivo, anche automatico di eventuali perdite di pressione delle bombole. Inoltre, il pressostato di segnalazione impianto intervenuto, posizionato a valle del collettore di scarica, segnalerà alla centrale di rivelazione e comando l’effettiva scarica dell’agente estinguente. In 60 secondi avverrà la scarica completa della batteria di bombole. Poiché il sistema funziona a saturazione le aperture di aerazione presenti nei locali devono essere chiuse durante la scarica. Nel caso in esame le finestre a nastro presenti nei due locali risultano apribili per una superficie complessiva pari a circa 3,2 m2, che rispetta il valore di 1/40 richiesto da normativa (3 m2). La batteria di bombole sarà alloggiata in apposito locale all’uopo realizzato. Tale locale sarà posizionato nell’angolo dello scannafosso compreso tra la torre n. 13 ed uno dei due locali ed avrà superficie di circa 16 m2. Risulterà compartimentato REI 120 rispetto all’interno dell’edificio, con il quale comunicherà attraverso una porta REI 120. La parete su cui si attesterà tale porta dovrà essere riqualificata con l’apposizione di lastre in silicato di calcio si spessore 8 mm. Le pareti da costruire saranno realizzate con blocchi di calcestruzzo alleggerito REI 120. Il solaio sarà anch’esso REI 120. Verrà installata una porta di comunicazione con lo scannafosso REI 120. Prima della progettazione del sistema dovrà essere effettuato il DOOR FAN TEST che valuterà la tenuta dei locali protetti rispetto al mantenimento della concentrazione della sostanza estinguente per il relativo periodo. Lo scopo di questa prova è quello di ottenere dati sperimentali necessari per il calcolo del volume di estinguente da immettere nei locali e per il calcolo di eventuali aperture per sfogare la sovrappressione. 2.4.9 Aereazione dei locali Essendo richiesta una aereazione permanente di 1/40 della superficie in pianta, per ognuno dei due archivi (di superficie pari a circa 120 mq) risulta necessaria una aereazione di 3 m2. Disponendo attualmente di una superficie vetrata di altezza 60 cm per tutta la lunghezza abbiamo circa 14 x 0,6 = 8,4 mq disponibili per creare le necessarie aperture. Per rispettare i requisiti della norma si prevede la sostituzione di alcune delle attuali finestre con grate accoppiate con portelle ad apertura dal basso verso l’alto fino al raggiungimento della richiesta aereazione permanente (3m2). Tali portelle saranno tenute solitamente aperte (nella posizione alta) tramite elettromagneti collegati all’impianto di CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 12 di 14 Provincia di Prato Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci rivelazione ed allarme incendio: in caso di attivazione dello stesso il serramento si chiude automaticamente, permettendo di saturare il locale ma garantendo al contempo lo smaltimento della sovrapressione generata. 2.4.10 Installazione idrante UNI 45 a muro Presso una delle porte di ingresso agli archivi sarà posizionato un idrante UNI 45 a muro allo scopo di coprire i locali di cui alla presente relazione, che dovranno rientrare in un raggio di 20 m dallo stesso. L’idrante sarà collegato all’anello antincendio presente al piano seminterrato tramite una derivazione che, staffata a soffitto, arriverà sul lato del corridoio dove sarà posizionato lo stesso. La derivazione e l’installazione del nuovo idrante dovranno essere realizzati in conformità alla norma UNI 10779 per tutto quanto di interesse ed in particolare per quanto riguarda i materiali, gli staffaggi ecc. 2.4.11 Impianto di rivelazione ed allarme incendio L’impianto sarà costituito da rilevatori ottici di fumo ubicati nei locali destinati ad archivio. Il sistema sarà dotato di alimentazione in tampone e di sirene ubicate sia all’interno che all’esterno dei locali in modo da consentire un’idonea ed uniforme ricezione dell’allarme. Lo stesso sarà riportato anche su una centralina in un luogo dell’edificio costantemente presidiato tramite apposito pannello di gestione da remoto con visualizzazione e tacitazione degli allarmi. La centralina dovrà essere in grado di comandare anche un combinatore telefonico per la chiamata in remoto tramite cavo telefonico e connettore RJ11. I rivelatori di fumo saranno posti a soffitto e disposti in modo tale da garantire l’area di copertura stabilita, a seconda dei parametri di installazione, dalle norme UNI di riferimento. Tutti i componenti saranno comandati da una centralina di rilevamento analogica a microprocessore. A completamento del sistema di rilevazione saranno dunque installati anche: § pulsanti in custodia sottovetro per allarme manuale; § allarme acustico ed ottico luminoso esterno; § allarme acustico ed ottico luminoso interno ai locali. Il sistema di rivelazione incendi sarà collegato con l’impianto di spegnimento automatico d’incendio a gas. 2.4.12 Impianto elettrico L’impianto elettrico esistente sarà smantellato all’inizio dei lavori ed in seguito ripristinato. CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 13 di 14 Provincia di Prato Intervento di adeguamento locali per realizzazione archivio Progettazione Dott. Ing. Antonio Matucci Quanto di nuovo realizzato sarà fatto in conformità alla Legge n. 186 del 01/03/1968. Sarà prevista idonea illuminazione di sicurezza dei locali realizzata con lampade ad alimentazione automatica che assicureranno il funzionamento per almeno un’ora. Il tecnico Novembre 2007 Dott. Ing. Antonio Matucci CENTRO PER L’IMPIEGO PO664-Relazione tecnica archivi-R1-45 Progetto esecutivo Pag 14 di 14