Biciclette contromano a Parigi
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Biciclette contromano a Parigi
News-Magazine n° 1 News-Magazine n° 1 quantificabile in circa 0,90 euro. Buone pratiche L’impatto economico è testimoniato, nell’UE, anche dalle Biciclette contromano a Parigi circa 20.200 persone impiegate direttamente nella produzione di biciclette, parti di biciclette e accessori e dalle 12.266.000 biciclette prodotte solo nel 2010. Tuttavia, la maggior diffusione di biciclette ha portato a La bicicletta è un mezzo di trasporto la cui popolarità, un incremento dell’incidentalità per questa categoria di negli ultimi anni, sta crescendo significativamente. utenti vulnerabili. Per tale 1 motivo, anche Da uno studio condotto su 27 Paesi dell’Unione Europea l’Organizzazione delle Nazioni Unite e la Commissione (UE) emerge che i cittadini, per gli spostamenti Europea , quotidiani, prediligono (Fig. 1): finalizzate alla riduzione degli incidenti, e di conseguenza il 55% il trasporto motorizzato 3 4 privato raccomandano di promuovere di morti e feriti che coinvolgono gli utenti vulnerabili, (macchina e moto); intervenendo il 22% il trasporto pubblico; sull’educazione/sensibilizzazione degli utenti. il 20% il trasporto non motorizzato (7% sull’infrastruttura, sulle tecnologie e Una pratica promettente bicicletta e 13% piedi); azioni il 3% altro. In diverse città europee ed extra-europee si sta diffondendo la pratica di utilizzare itinerari promiscui, veicolari e ciclabili, denominata “Contra-flow Cycling” (Contromano ciclabile), nei quali i ciclisti possono percorrere una strada a senso unico, anche in direzione contraria al flusso veicolare. Il fine è quello di creare uno spazio condiviso tra automobilista e ciclista, aumentando i percorsi disponibili per quest’ultimo, da un lato, ma stimolando al contempo l’attenzione reciproca per una maggior sicurezza. L’intervento è abbastanza semplice da realizzare dal punto di vista pratico; prevede l’utilizzo di appropriata Fig. 1 – Principali mezzi di trasporto utilizzati nella quotidianità (Fonte: segnaletica verticale e orizzontale, rivolta ai ciclisti e/o Future of transport Analytical report - European Commission). agli automobilisti. Esempi di segnaletica verticale sono Dunque, circa il 7% di tutti i cittadini dell'UE utilizza riportati in Fig. 2. La figura a sinistra mostra un esempio, regolarmente la bicicletta come mezzo di trasporto realizzato in Belgio, di segnale integrativo al divieto di quotidiano, sebbene ci siano notevoli differenze fra i vari accesso, che consente l’accesso alle biciclette. La figura a Paesi europei. destra, esempio francese, mostra un segnale con i sensi D’altronde gli effetti positivi dell’andare in bicicletta sono di circolazione con evidenziato il simbolo di una 2 noti: un recente studio austriaco ha stimato come ogni bicicletta, per indicare che un senso di marcia è chilometro in bicicletta generi un beneficio per la salute consentito solo ai ciclisti. 1 3 Future of transport Analytical report (European Commission) http://ec.europa.eu/public_opinion/flash/fl_312_en.pdf 2 ECONOMIC BENEFITS OF CYCLING (European Cyclists’ Federation – ECF) http://www.ecf.com Global Plan for the Decade of Action for Road Safety 2011-2020 (Organizzazione delle Nazioni Unite – ONU). 4 Libro Bianco: Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile (Commissione Europea). 1 News-Magazine n° 1 News-Magazine n° 1 Fig. 4 – Contra-flow Cycling con identificazione colorata. Fig. 2 – Segnaletica implementata rispettivamente a Bruxelles (Belgio) e a Nell’esempio francese, in Fig. 5, il Contra-flow Cycling è Rennes (Francia). indicato solo attraverso segnaletica orizzontale. In base anche alla larghezza della carreggiata e, quindi, alla disponibilità di spazio stradale, il Contra-flow Cycling può essere realizzato in diversi modi. Ai ciclisti viene, poi, destinata maggiore o minore protezione a seconda dello spazio di cui possono godere e dell’evidenza con la quale viene segnalato il percorso a loro destinato. In Fig. 3 è rappresentato un esempio australiano di pista ciclabile adeguatamente protetta, mentre nell’esempio di Fig. 4 non c’è protezione, sebbene lo spazio destinato al Fig. 5 – Contra-flow Cycling con sola segnaletica (Caen). ciclista sia visivamente ben identificato. Nel caso di assenza di protezione, la velocità degli Il caso di Parigi autoveicoli non deve superare i 30 km/h. Nelle aree centrali di Parigi, e in particolare nelle Zone 30, su strade generalmente strette, il Contra-flow Cycling è stato implementato su vasta scala. L’intervento è stato realizzato sul 90% delle Zone 30, che rappresentano il 20% del territorio parigino, per un totale di 215 km di percorsi. Dovendo operare con poco spazio stradale disponibile, la soluzione adottata è Fig. 3 – Contra-flow Cycling con protezione fisica (Sydney). stata quella dello spazio promiscuo, in cui la presenza del ciclista in contromano è segnalata dalla sola immagine del ciclista con relativa freccia di direzione (Fig. 6), ovvero con l’aggiunta di alcuni tratteggi longitudinali (Fig. 7). 2 News-Magazine n° 1 News-Magazine n° 1 sia nei due anni precedenti la realizzazione del Contra- flow Cycling, che l’anno successivo (dall’Ottobre 2010 all’Ottobre 2011, tra le 8:00 e le 20:00 di sera). I risultati5 Nei siti selezionati, le biciclette rappresentano tra il 10% e il 42% (esempio di Fig. 9) dei veicoli che utilizzano la strada. Fig. 6 – Contra-flow Cycling nel centro di Parigi. Fig. 9 – Rue de l’Echiquier dove la percentuale di ciclisti rappresenta il 42% della composizione del traffico. Dopo la realizzazione del Contra-flow Cycling, il numero Fig. 7– Contra-flow Cycling nel centro di Parigi. di ciclisti è aumentato dal 7% al 40% in cinque siti, E’ stata condotta una valutazione degli impatti di questa mentre in due è rimasto pressoché invariato. Come soluzione in sette siti, nei pressi de la Gare du Nord, la mostrato in Tab. 1, a fronte del citato aumento di Gare de l’Est e Notre Dame (Fig. 8). traffico, l’incidentalità con ciclisti coinvolti si è ridotta di circa il 17% (da un valore medio di 36 incidenti l’anno a 30 incidenti). Tab. 1 – Sintesi dei dati rilevati nei tre anni. Periodo di osservazione Primo Anno 01/09/2007 31/08/2008 Prima/dopo Numero Numero e realizzazione di tipologia di feriti pratica incidenti lievi Prima 32 Secondo 01/09/2007 31/08/2009 Prima 42 Terzo 01/09/2007 31/08/2010 Dopo 30 25 ciclisti 5 pedoni 36 ciclisti 5 pedoni3 due ruote motorizzate 37 ciclisti 5 pedoni3 due ruote motorizzate Numero e tipologia di feriti gravi 2 ciclisti 1pedone Lo studio ha indagato anche le principali cause di Fig. 8 – Siti di Parigi nei quali è stata condotta una valutazione di impatto incidentalità nei sette siti, prima e dopo la realizzazione del Contra-flow Cycling. del Contra-flow Cycling. Queste sono risultate essere: I sette siti sono stati oggetto di osservazione, in termini di monitoraggio del traffico e dell’incidentalità stradale, 5 Dati Mairie de Paris (2011): Les double sens cyclable à Paris – Bilan à un an. 3 News-Magazine n° 1 l’apertura dello sportello della macchina; News-Magazine n° 1 valutazioni, inerenti l’esperienza Francese, il Contra-flow il passaggio pedonale esterno alle strisce Cycling sembra essere una pratica promettente per pedonali; incrementare l’uso della bicicletta in aree con strade dalla l’urto frontale; larghezza ridotta, quali i centri storici delle città italiane, la perdita di controllo del veicolo; salvaguardandone, al contempo, il livello di sicurezza. la distrazione; il sorpasso pericoloso; il mancato diritto di priorità. [email protected] Ogni causa è stata correlata alla presenza o assenza del Contra-flow Cycling: 1. gli incidenti connessi all’apertura delle porte sono i principali, ma riguardano prevalentemente i veicoli che circolano nello stesso senso di marcia, piuttosto che i ciclisti in contromano; 2. i conflitti tra ciclisti e pedoni sono spesso il risultato di comportamenti non corretti da parte dei pedoni. La causa principale è l’effetto sorpresa che aumenta quando il pedone esce inaspettatamente dallo spazio tra due veicoli; 3. gli impatti frontali lungo il percorso bidirezionale sono rari; 4. per le ultime quattro cause, la maggior parte degli incidenti non è direttamente correlata alla direzione di flusso. I risultati di questo studio sono stati associati ad altre indagini sui pedoni e sulla velocità, portando alle seguenti considerazioni: il Contra-flow Cycling può generare conflitto in corrispondenza degli attraversamenti pedonali. Il ciclista è spesso percepito come un invasore degli spazi pedonali, generando angoscia prevalentemente negli anziani; in merito alla velocità, su due strade di prova si è osservata una riduzione di velocità media di 6 e 7 km/h dopo la realizzazione del Contra-flow Cycling. In conclusione, si può osservare che sono diverse le pratiche proposte per la sicurezza dei ciclisti e non di tutte si conoscono ancora gli effetti. Da queste prime 4