manchester united – milan 4 – 0 report
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manchester united – milan 4 – 0 report
N.73 MARZO 2010 RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273 DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO STUDIOS 1 REPORT MANCHESTER UNITED – MILAN 4 – 0 A cura di Emilio De Leo MAN UTD CHAMPIONS LEAGUE – RITORNO OTTAVO MILAN PORTIERI 1-VAN DER SAAR 29-KUSZCZAK PORTIERI 12-ABBIATI 1-DIDA DIFENSORI 2-NEVILLE 21-RAFAEL 5-FERDINAND 15-VIDIC 3-EVRA 26-EVANS DIFENSORI 25-BONERA 33-THIAGO SILVA 18-JANKULOVSKI 20-ABATE 15-ZAMBROTTA 19-FAVALLI CENTROCAMPISTI 13-PARK 18-SCHOLES 24-FLETCHER 28-OBERTAN 32-GIBSON CENTROCAMPISTI 23-AMBROSINI 21-PIRLO 32-BECKHAM 16-FLAMINI 8-GATTUSO 10-SEEDORF ATTACCANTI 17-NANI 25-VALENCIA 10-ROONEY 9-BERBATOV 8-DIOUF ATTACCANTI 80-RONALDINHO 22-BORRIELLO 11-HUNTELAAR 9-INZAGHI ALLENATORE FERGUSON ALLENATORE LEONARDO MANCHESTER 10/03/2010 – STADIO OLD TRAFFORD ARBITRO: M.BUSACCA (SVIZZERA) MARCATORI: ROONEY 13’ e 46’, PARK 59’, FLETCHER 88’ SOSTITUZIONI: (MI) SEEDORF x BONERA AL 46’, (MI) BECKHAM x ABATE AL 64’, (M) BERBATOV x ROONEY e RAFAEL x NEVILLE AL 66’, (MI) INZAGHI x BORRIELLO AL 69’, (M) GIBSON x SCHOLES AL 73’. PRESENTAZIONE DEL MATCH All’Old Trafford Manchester United e Milan s’incontrano per la gara di ritorno degli ottavi di Championd League, da una parte con la volontà per gli uomini di Sir Alex Fergusson di confermare la superiorità emersa nella gara di andata e dall’altra con la speranza dei diavoli rossoneri di sovvertire le sorti di un destino per molti già scritto. Il Milan deve fare a meno di Pato, relegato in tribuna per le non buone condizioni fisiche e di Nesta, quest’ultimo a causa di una brutta contusione alla gamba. Anche il Manchester presenta varie defezioni per motivi d’infortunio, tra cui quella dell’eterno Giggs e del difensore centrale Brown. CONTRAPPOSIZIONE TATTICA Il Milan opta per un 4-3-2-1, davanti ad Abbiati, ancora preferito a Dida, linea a 4 con Jankulovski a sinistra, Thiago Silva in posizione di difensore centrale di sinistra, Bonera difensore centrale di destra ed Abate terzino destro. Centrocampo a 3, con Pirlo inizialmente a fare da play, Ambrosini interno sinistro e Flamini schierato da interno di destra. La linea offensiva, vista l’assenza di Pato, vede la presenza di Ronaldinho in posizione “statica” di ¾ centro-sinistro, Huntelaar è alle spalle di Borriello ed agisce da finto ¾ centro-destro o finto esterno che, in realtà, appena il Milan prende campo e velocità, diventa una vera e propria 2° punta (b). Borriello, infine, è il riferimento avanzato centrale. Il Manchester, risponde con un collaudato 4-3-3. Tra i pali l’esperto Van der Sar, linea difensiva a 4, con il capitano Neville a destra, la rocciosa coppia di centrali Vidic a sinistra e Ferdinand a destra ed a spingere sull’out sinistro come sempre Evra. A centrocampo Fletcher è il mediano centrale, il duttile Park agisce da interno sinistro, mentre Scholes è l’interno di destra. In attacco linea veloce e particolarmente tecnica composta da Nani sull’out di sinistra, Rooney in posizione centrale e Valencia largo sulla corsia di destra. Da un punto di vista statico, i difensori centrali del Milan sono in una situazione numerica di 2 vs 1 rispetto a Rooney, i terzini si trovano a gestire in 1 vs 1 gli esterni di Fergusson (Jankulovski vs Valencia ed Abate vs Nani), in mezzo al campo sussiste una situazione di 3 vs 3 speculare (Ambrosini, Pirlo e Flamini vs Scholes, Fletcher e Park). Nella zona ultraoffensiva del Milan, Ronaldinho (a) ed Huntelaar (b) si muovono non da esterni, ma indirizzano i loro movimenti tra le linee e nello specifico, il brasiliano diventa in fase di possesso un ¾ centrale a tutti gli effetti (a), mentre l’olandese, pur partendo leggermente defilato, tende ad attaccare di sovente le spalle (b) di Borriello. Borriello, invece, è in una sfavorevole situazione di 1v2 nei confronti dei centrali inglesi (Borriello vs Vidic e Ferdinand). ANALISI TECNICA I CONTROMOVIMENTI E INDIVIDUALE DI ROONEY LA girarsi ed orientare gli sviluppi offensivi del proprio team. L’atteggiamento del Manchester è di grande aggressività sin dai primi minuti, grazie all’abile pressione ultraoffensiva dei 3 attaccanti ben supportati dai centrocampisti. TATTICA Da subito la grande mobilità di Rooney si dimostra l’arma in più degli uomini di casa. L’attaccante inglese è immarcabile nei suoi continui ed imprevedibili movimenti di smarcamento, rispetto ai quali la difesa rossonera non riesce a porre rimedio. Al 2’ infatti, Valencia, ruba (a) palla ad un distratto Jankulovski in conduzione (1), serve (2) la sfera a Rooney che, dopo il solito movimento lungo (esca, b) - corto (c), si libera e con estrema pericolosità calcia (3) a rete sfiorando il palo (figura 3). Rooney (figura 2 – contromovimento lungo-corto) tende dapprima ad allungare (a) la linea milanista, per poi sterzare ed andare a ricevere palla incontro e tra le linee (b).La squadra di Leonardo non è mai lesta ad uscire ed accorciarlo con i centrali, né tantomeno risulta ben corta da permettere ai centrocampisti la sua gestione. Rooney è libero di ricevere, Al 12’ goal di Rooney ed 1-0 Manchester. Neville spinge con i tempi giusti sulla destra, sorprendendo Ronaldinho che non riesce a contrastarne l’avanzata, giunge ai 25 metri ed ha il tempo di crossare, senza che sul suo gesto ci sia l’uscita in pressione di Ambrosini che nella circostanza appare troppo passivo. Il cross è calibrato alla perfezione, ma soprattutto Rooney che, con la solita maestria tattica 3 si posiziona tra di due centrali del Milan (alle spalle di Thiago Silva e avanti in anticipo su Bonera), impatta il traversone indirizzando la palla alle spalle di Abbiati (figura 4). LE SOLUZIONI OFFENSIVE DEL MILAN. La squadra di Leonardo tenta di rispondere alla pressione inglese con la giocata tipica e probabilmente più efficace del gioco rossonero e cioè la consueta ricezione tra le linee attuata da Ronaldinho che, eluso il suo diretto marcatore con un contro movimento fuori(a)-dentro(b) e rientrato sul suo piede destro verticalizza (2) alle spalle della linea difensiva avversaria x l’aggressione (d) dell’esterno opposto, solitamente l’efficace Pato, in questa occasione, il meno mobile Huntelaar che può beneficiare del movimento esca incontro (c) di Borriello. La palla goal più nitida x i rossoneri viene costruita intorno alla metà della prima frazione, con lo sviluppo tipico in precedenza descritto, ma 4 con alcune varianti da analizzare con interesse (figura 5). Thiago Silva sfrutta il 2 vs 1 del quale beneficiano i due centrali del Milan vs Rooney che non riesce a contrastare la sua sortita (a), per condurre palla ed oltrepassare la linea di centrocampo senza subire pressioni. Giunto ai 40 metri circa dalla porta avversaria, tenta la verticalizzazione sul lato debole. E’interessante notare la posizione in questo frangente assunta da Prilo, che al fine di liberarsi dalla marcatura ad uomo di Park si allarga molto sull’out di sx (b). Ronaldinho, mossosi tra le linee trova l’opposizione di Fletcher (c), Borriello è abile ad attaccare la profondità e trascinare via (d) i centrali del Manchester ed Huntelaar, alla Pato, attacca lo spazio (e) alle spalle di Vidic sorprendendo Evra molto largo e fuori posizione. Il controllo dell’attaccante olandese non è perfetto e Van der Saar può recuperare agevolmente la sfera (figura 6). rappresentato dai 3 centrocampisti che risultano essere sempre poco reattivi nelle pressioni e nella gestione delle palle scoperte. Sul finire della prima frazione, Leonardo cambia sistema di gioco passando dal 4-32-1 ad un 4-2-1-3. Ambrosini e Flamini sono i due mediani, Pirlo diventa il ¾ centrale alle spalle dei 3 attaccanti. Anche in questo caso, tuttavia, Ronaldinho (a) e Huntelaar (b) si mantengono più accentrati (figura 7). Il Manchester con grande personalità continua a gestire la partita dettando i tempi della stessa ed andando ancora pericolosamente alla conclusione con Nani e Neville. Nani rientra da sinistra, sul destro e va alla battuta che sfiora la porta difesa da Abbiati, mentre Neville, capitano del Manchester, beneficia della solita sponda aperta operata da Rooney, conduce palla, rientra sul sinistro e senza alcune opposizione in pressione da parte del centrocampo milanista, va alla conclusione stavolta alta sulla trasversale. Nelle occasioni descritte, la linea difensiva degli uomini di Leonardo appare troppo bassa e statica e non può nemmeno giovarsi dello schermo in teoria SECONDO TEMPO Appena comincia la ripresa, il Milan si presenta in campo con la novità Seedorf al posto di Bonera e con Ambrosini che ne prende il posto nella posizione di difensore centrale. I rossoneri tornano ad un 4-3-21. La linea difensiva è formata da Jankulovski sull’out di sinistra, Ambrosini difensore centrale di sinistra, Thiago Silva difensore centrale di destra e Abate terzino di destra. A centrocampo, Flamini è il play, Seedorf l’interno sinistro e Pirlo il centro destra. In attacco viene confermato l’assetto d’inizio gara con Huntelaar e Ronaldinho alle spalle di Borriello. Il Manchester riprende il gioco senza variazioni tattiche rilevanti. 5 TORNIAMO AI SAPIENTI MOVIMENTI DI ROONEY CONTRO- Dopo appena 1 minuto di gioco, Nani s’invola sulla sinistra, sfruttando l’assenza di Abate, nell’azione precedente in proiezione offensiva. Thiago Silva è costretto a scivolare esternamente (a) nel tentativo di contrastare l’avanzata di Nani (1). Flamini, intanto tenta di coprire l’uscita del difensore centrale brasiliano, prendendone il posto (b). Tuttavia l’esterno di Fergusson accelera e rifinisce (2)una splendida palla verticale a favore di Rooney.Il bomber inglese, finta la ricezione incontro (c) e va ad attaccare la profondità (d) con decisione, brucia sullo scatto Flamini e batte (3) ancora una volta Abbiati per il 2-0 Manchester (il corto-lungo, figura 8). LE CATENE ESTERNE Il Manchester dimostra di essere squadra ben più quadrata del Milan, soprattutto per la duttilità degli interni di centrocampo reattivi e sempre propositivi e per l’umiltà 6 con la quale ripiegano in fase di non possesso Nani e Valencia, a differenza di quanto accade per i rossoneri con Ronaldinho ed Huntelaar che faticano a lavorare in fase difensiva restando spesso alti. Ciò finisce per allungare il team di Leonardo e per dare di contro compattezza e solidità agli uomini di Sir Alex Ferguson, in pratica abili a difendere in 4-5-1. Emblematica della duttilità tattica dei centrocampisti di casa appare la prestazione di Park. Questi nel primo tempo lavora con estrema efficacia in sovrapposizione su Valencia e con perfetti timing in catena creando, grazie alla spinta di Neville, continue situazioni di 3v2 sulla catena sinistra del Milan composta da Jankulovski ed Ambrosini e sprovvista del contributo difensivo di Ronaldinho. Nella ripresa al 58’ l’asiatico mette il suo personale sigillo ad una prestazione da incorniciare. Valencia lavora palla sulla destra e subita la pressione di Jankulovski, la scarica dietro (1) a favore del sostegno di Scholes che gioca una splendida palla filtrante (2) a favore dell’inserimento senza palla di Park (a). Quest’ultimo sfrutta lo spazio creatosi tra la posizione di Jankulovski e quella di Ambrosini e dopo una breve conduzione batte (3) in diagonale Abbiati per il 3-0 Manchester (figura 9). Anche in questa occasione la linea difensiva milanista appare troppo bassa e passiva, lasciando a Scholes luce di passaggio e tempo per la rifinitura. Il Milan con l’ingresso di Beckham al 63’ prova a giocare con maggiore qualità ed efficacia ai 20 metri dalla porta del Manchester, non disdegnando soluzioni dalla distanza. Nel secondo tempo, il Milan è alle corde e non incide molto, ma le opportunità migliori per la squadra milanista capitano allorchè i due terzini riescono a proiettarsi sul fondo sfruttando le palle filtranti di Pirlo o Seedorf. Al 55‘,infatti, Abate in una delle rare sortite offensive, ricevuta la giocata di Pirlo, era stato bravo a crossare per il ben posizionato Huntelaar che da pochi metri aveva spedito la palla alta sulla traversa. Nel finale della gara, il Manchester non pago del risultato, continua a spingere e complice l’ennesima distrazione della retroguardia rossonera segna la rete del definitivo 4-0. Dal contrasto sulla destra offensiva del Manchester tra Park e Ronaldinho ne viene fuori uno scarico (1) a vantaggio dell’accorrente (a) Rafael che va al cross (2)sul secondo palo. La linea difensiva del Milan si muovein maniera non impeccabile nella gestione della palla divenuta scoperta, lavorando male in un poco lucido elastico difensivo. Pirlo resta lungo e passivo, consentendo a Fletcher d’inserirsi (b) per poi battere a volo (3) di testa Abbiati (figura 10). CONCLUSIONI La vittoria del Manchester nel computo totale risulta essere, seppur eccessivamente larga da un punto di vista numerico, ampiamente meritata. La squadra di Ferguson ha dimostrato di avere idee chiare, qualità in fase offensiva con un calciatore in questo momento ineguagliabile a livello europeo come Rooney e grande applicazione da parte di tutti alla fase difensiva. Da ciò ne è scaturita una prestazione di grande personalità ma nello stesso tempo all’apparenza semplice. L’intensità di gioco ha fatto la differenza. Torniamo a notare la velocità, la gioia e la spensieratezza con la quale le squadre inglesi sono in grado di domare quelle italiane…la vittoria in Inghilterra è gioia, da noi è ancora semplicemente sollievo e questo incide sulla personalità, sulla sicurezza delle giocate e sulla prestazione individuale e collettiva. 7 STATISTICHE GENERALI MANCHESTER UNITED 42% 12/5 5 0 15 1 0 MILAN Possesso palla Tiri / Tiri in porta Angoli Rigori Falli Ammonizioni Espulsioni 58% 7/5 5 0 13 2 0 SE VUOI DIRE LA TUA PARTECIPA AL FORUM DI DISCUSSIONE SULLA PARTITA 8