Relazione di Progetto - Comune di Quinto Vicentino

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Relazione di Progetto - Comune di Quinto Vicentino
COMUNE DI QUINTO VICENTINO
Provincia di Vicenza
Elaborato
R
P.A.T.
Scala
Relazione di Progetto
Elaborati adeguati per la Conferenza di Servizi di approvazione del PAT
(ai sensi del VI comma dell’art. 15 della L.r. 11/2004)
Il Sindaco
I Progettisti
Valter Gasparotto
Fernando Lucato
AUA
Il Segretario
ARCHITETTI URBANISTI ASSOCIATI
Strada Postumia, 139 - 36100 Vicenza
Federico Zambella
Comune di Quinto V.no, Area urbanistica
Sandro Zampaglione
Settore Urbanistica
Federico Zambella
V.A.S.
Lisa Carollo
Analisi agronomiche e V.Inc.A.
Federico Carollo
Analisi geologiche
Roberto Lovat
Fabio De Giusti
Regione del Veneto
Compatibilità idraulica
Direzione Urbanistica
e Paesaggio
Giovanni Crosara
Provincia di Vicenza
Dipartimento Territorio
e Ambiente
Quadro Conoscitivo
Fintel Engineering S.r.l.
e
Fiorenzo Nizzetto
Comune di Quinto V.no, Area urbanistica
Gennaio 2013
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
Piano di Assetto del Territorio
Relazione di Progetto
gennaio 2013
Cod. comm.
Nome file
Rev
Data
Estensori
Ver
App
QNT_01_PT
QNT_01_PR_Relazione.doc
O0
31.01.2013
LDC
LDC
FL
Progetto
Co-progettazione PAT, Comune di Quinto Vic.no
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Cod. comm.
Nome file
Rev
Data
Estensori
Ver
App
QNT_01_PT
QNT_01_PR_Relazione.doc
O0
31.01.2013
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Progetto
Co-progettazione PAT, Comune di Quinto Vic.no
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Comune di Quinto Vicentino
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– Relazione di Progetto
Introduzione
Con l’emanazione della LR 11/2004 il Comune di Quinto Vicentino ha dato avvio alla redazione
del Piano di Assetto del Territorio in copianificazione con la Regione e la Provincia ai sensi
dell'art. 15 della legge stessa.
La nuova normativa regionale, come noto, stabilisce che il livello di pianificazione comunale
deve mirare principalmente a valorizzare l’autonomia del Comune e si articola in disposizioni
strutturali contenute nel presente Piano di Assetto del Territorio (PAT) e in disposizioni
operative contenute nel Piano degli Interventi (PI).
Il Documento Preliminare (DP), elaborato con i contenuti stabiliti dall’art. 3, comma 5 della
L.R. 11/04, è stato predisposto dalla Giunta e, dopo la sottoscrizione dell’accordo di
copianificazione, presentato e discusso con i diversi soggetti pubblici e privati interessati alla
pianificazione del territorio invitandoli a concorrere nella definizione degli obiettivi e delle scelte
strategiche, sulla base dei principi di concertazione e partecipazione stabiliti dall’art. 5 della
L.R. 11/2004.
Il Documento ha rappresentato, dunque, la piattaforma programmatica sulla quale, in
attuazione dei principi di sussidiarietà e concertazione, si è avviato il confronto e si sono
sviluppate le strategie e le azioni del Piano.
Parallelamente alla formazione del P.A.T. è stata avviata anche la predisposizione del Quadro
Conoscitivo (QC), costruito sulla base degli indirizzi stabiliti dalla Regione. Scopo di questa
elaborazione è stato analizzare lo stato del territorio ed i processi evolutivi che lo
caratterizzano. I dati e le informazioni raccolte sono stati organizzati in base alle banche dati
fornite dalla Regione e distinti nelle seguenti matrici:
1. Informazioni territoriali di base
2. Aria
3. Clima
4. Acqua
5. Suolo e Sottosuolo
6. Biodiversità
7. Paesaggio
8. Patrimonio Culturale e Architettonico
9. Elementi fisici
10. Economia e società
11. Pianificazione e Vincoli
Con la Legge Urbanistica 11/2004 la Regione Veneto ha dato attuazione alla Direttiva
2001/42/CE che introduce, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di
pianificazione territoriale, la Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Ai sensi dell’art. 4 della L.R. n. 11/2004 il Piano di Assetto del Territorio comunale è sottoposto
alla VAS, al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato
livello di protezione dell’ambiente. La VAS valuta gli effetti derivanti dall’attuazione del piano,
evidenzia la congruità delle scelte dello strumento rispetto agli obiettivi di sostenibilità dello
stesso ed alle possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione. Altresì, individua e
valuta le alternative assunte nella elaborazione del piano, gli impatti potenziali, le misure di
mitigazione e/o di compensazione da inserire nel piano.
La Regione Veneto ha adottato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 16 del 11.02.2005, in
corso di esame da parte della competente commissione regionale, ma non ancora approvato,
l’atto di indirizzo ai sensi dell’art. 41), comma 1, lett. A) della Legge Regionale 23 aprile 2004,
n. 11, per: “le verifiche di sostenibilità e di compatibilità necessarie per la redazione degli
strumenti territoriali ed urbanistici con particolare riferimento alla Direttiva Comunitaria n.
2001/42/CE in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS)”. Il richiamo alla Direttiva
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europea è esplicito e costituisce esclusivo riferimento per la redazione dell’Atto di indirizzo.
Il 24 ottobre 2006 e stata adottata la delibera della Giunta Regionale n. 3262, relativa all’iter
di redazione della VAS, “Attuazione Direttiva 2001/42/CE della Comunità Europea. Guida
metodologica per la Valutazione Ambientale Strategica. Procedure e modalità operative.
Revoca Dgr n.2961 del 26 settembre 2006 e riadozione” (BUR n. 101 del 21/11/2006). Nel
rispetto di tali procedure e di quanto stabilito dal D.Lgs 4/2008, è stata predisposta la VAS che
è stata intesa non come verifica "a posteriori" delle scelte di piano già confezionate, ma come
processo sviluppato parallelamente al piano per verificarne le azioni e prevedere gli interventi
compensativi.
Questa relazione sintetizza i contenuti pianificatori del PAT rimandando alla lettura del
Rapporto Ambientale e dei diversi apporti specialistici (in particolare agli studi agronomici e
geologici) allegati alla documentazione del Quadro Conoscitivo per gli approfondimenti
specifici.
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IL TERRITORIO E LA PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA
1. Inquadramento Territoriale
Il territorio del Comune di Quinto Vicentino ha una superficie di circa 17,44 Kmq, una
popolazione residente al 31 dicembre 2010 di 5763 abitanti.
È posto al limite tra la media e la bassa pianura e la sua parte meridionale si localizza al
di sotto della linea inferiore delle risorgive. L’acclività media si aggira attorno allo 0.20% a
nord e allo 0.17% a sud; le quote del piano campagna variano dai 30 ai 40 s.l.m. La situazione
morfologica é tipica della media – bassa pianura, con pendenze sostanzialmente ridotte e
senza bruschi cambiamenti; questi, se presenti, sono dovuti esclusivamente ad azioni
antropiche come le arginature del Fiume Tesina, i rilievi stradali e autostradali.
Il Comune confina con Bolzano Vicentino a nord, a est con San Pietro in Gù e Gazzo (Pd),
a sud con Torri di Quartesolo e la città di Vicenza.
Quinto Vicentino è interessato dalla seguenti principali infrastrutture sovracomunale:
Autostrada A31 Valdastico nella parte ovest del comune;
S.P. 53 “Postumia” che costituisce collegamento tra Vicenza e Cittadella in direzione
Treviso;
• S.P. 30 “Lanzè”
• linea ferroviaria Vicenza – Cittadella – Castelfranco Veneto – Treviso,
•
•
Il fitto sistema idrografico interessa Quinto Vicentino con i seguenti principali corsi
d’Acqua:
Comune di Quinto Vicentino
24178 FIUME TESINA
24180 ROGGIA ROZZOLA E TRIBOLO
24247 RIO RAGASSO O REGAZZO
24248 RIALE TESINELLA O TISINA NUOVA, RIO TERGOLA
24251 ROGGIA MONEGHINA E TACCHI
24256 FIUME POMA O POINA
24257 FIUMICELLO ARMEDOLA
24259 RIO RAGAZZETTO
Vincolato
Vincolato
Non Vincolato.
Vincolato
Vincolato
Non Vincolato.
Vincolato
Non Vincolato.
Fonte: QC Regionale, c1102120_CorsiAcqua431
Il territorio di Quinto si caratterizza per l’emergenza idrografica del fiume Tesina e, dal
punto di vista ecologico-ambientale del SIC “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe” che
interessa alcuni corsi d’acqua originati dal sistema delle risorgive a nord del territorio comunale
(Roggia Meneghina, Rio Ragazzetto e Rio Armedola).
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1.1 Cenni storici sul comune1
La preistoria ed il periodo romano
Quinto Vicentino affonda le sue radici nella preistoria. I primi abitanti del vicentino furono
senza dubbio gli Euganei, che nel secolo IX a.C. avevano esteso il loro dominio su tutta la
vasta zona che andava dal Golfo di Monfalcone alla foce del fiume Adige e da questa sino alle
terre poste a sud del Lago d’Iseo.
Tra il IX ed il XII secolo a.C. ecco insediarsi un altro popolo, i Veneti, provenienti dall’Asia
Minore e qui dominare per circa un millennio. I Veneti si stanziarono così nei diversi centri
occupati dagli Euganei e ne fondarono degli altri, tra cui Vicenza, situata a poca distanza dal
territorio di Quinto Vicentino.
Ai Veneti subentrarono i Romani con progetti di razionale organizzazione agraria e viaria. La
realizzazione di grandi strade militari sarà l’obiettivo prioritario per l’espansione ed il
consolidamento dei nuovi territori che Roma adotterà dal II secolo a.C., e certamente
utilizzando le precedenti “piste” già frequentate dai veneti, ora diventati suoi alleati.
Il console Spurio Postumio Albino nel 148 a.C. diede il via alla costruzione dalla strada
consolare “Via Postumia” per mettere in comunicazione le città di Genova – Cremona –
Verona - Vicenza - Oderzo - Concordia Sagittaria con Aquileia e Trieste nel Friuli.
Il territorio di Quinto Vicentino venne quindi attraversato da questa via consolare, da cui
assunse anche il toponimo, che provenendo da Vicenza assumeva una direzione nord-est allo
scopo di abbandonare zone paludose, in tutta la sua estensione: l’antico tracciato è ora
praticamente scomparso e ciò per le divagazioni dei corsi d’acqua un tempo non regimentati
ma riappare successivamente nel limitrofo comune di San Pietro in Gù - precisamente nella
“Strada detta Levà” - ed andava a guadare il fiume Brenta – allora chiamato Medoacus Maior
- in corrispondenza della località Camazzole, per poi riprendere con un lungo rettifilo in
direzione est.
Quinto Vicentino era anche il limite inferiore della centuriazione che partiva da Marostica,
stretta tra i fiumi Medoacus Maior ad est e Tesina ad ovest. Con la centuriazione, di cui
rimangono anche qui poche tracce per le frequenti alluvioni, i campi vennero orientati da nord
a sud per sfruttare meglio la luce del sole e presentavano una baulatura (rigonfiamento), per
favorire il drenaggio. Soprattutto a seguito di una successiva ed efficace opera di arginatura
dei corsi d’acqua e di una bonifica del territorio, il terreno fu reso particolarmente fertile e
predisposto a svariati tipi di coltura, più diffuse i cereali ed il prato stabile.
Il medioevo
Dell’epoca delle grandi invasioni ben poco è documentato; sappiamo che la nostra storia si
intreccia strettamente con quella di Vicenza e che il nostro villaggio, particolarmente appetibile
per la fertilità del suo territorio, era reso vulnerabile a motivo della sua favorevole posizione
viaria.
Ecco allora le orde barbariche di Attila (V sec. d.C.) percorrere la Postumia saccheggiando e
depredando i borghi rurali.
Sarà poi la volta dei Longobardi, guidati da Alboino, che daranno vita nel 568 al loro Ducato;
dei Franchi che con Carlo Magno nel 776 formeranno una Contea inclusa nella Marca
Trevigiana, per giungere verso l’anno 1000 ad un governo vescovile che da Vicenza dominerà
ed assoggetterà tutto il circondario.
Solo verso il X secolo l’azione bonificatrice e civilizzatrice dei monaci Benedettini di San
Felice farà rinascere il piccolo borgo desolatamente lasciato incolto e abbandonato.
In questo periodo Quinto era Comune governato da un decano, mentre le due attuali frazioni di
Lanzè e Valproto costituivano entità territoriali autonome.
Sottoposto inizialmente al potere dei vescovi di Vicenza, Quinto Vicentino, venne poi dato in
feudo ai Maltraversi, ai Bellafemmina, ai Verlati, ai Bevilacqua, e infine ai Thiene nel 1340.
Sia la chiesa Parrocchiale di San Giorgio di Quinto, che quella di San Michele Arcangelo di
Valproto sono ricordate nelle “Rationes Decimarum” del 1297 e del 1303 come dipendenti dalla
pieve di Santa Maria di Bolzano Vicentino. Nello stesso documento San Biagio di Lanzè è detta
cappella della pieve di San Pietro in Gù.
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Cenni storici estratti dalla Relazione ambientale in accompagnamento al Documento Preliminare al PAT.
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Nel 1312, durante i continui scontri tra Padovani, Vicentini e Veronesi, seguiti alla rottura del
“Patto di Custodia” tra Padova e Vicenza, l’esercito padovano passò per Quinto, rubando
proprietà e animali.
Dalla Repubblica di Venezia all’unione all’Italia
Con la dedizione a Venezia (1404) iniziò anche per il nostro Comune un lungo periodo di pace,
di organizzazione e razionalizzazione nello sfruttamento delle risorse agricole, di aumento
demografico e di edificazione da parte della nobiltà di alcuni emblematici edifici come la
palladiana villa Thiene.
Nel 1497, a Quinto, Giacomo Thiene, figlio di Marco, fa testamento nella casa padronale ed
ordina di essere sepolto nel cimitero di S. Giorgio. C’è dunque già una villa ed il signore vi
risiede per lunghi periodi dell’anno. La presenza di un signore in queste terre è destinata a
rafforzarsi sempre più nei secoli successivi.
I Thiene, da questo momento in poi, legheranno sempre più il loro nome alla storia
dell’architettura veneta e del Palladio.
Con la Repubblica di Venezia Quinto godrà di una lungo periodo di relativa tranquillità.
Ovunque si diffuse un grande fervore di vita attorno alle città ed ai paesi, non più visti come
luoghi di difesa protetti da torri e mura ma bensì come centri di sviluppo economico, protesi
alle attività di bonifica e di sfruttamento dei terreni coltivabili.
Gli ultimi anni del secolo XVII saranno piuttosto burrascosi e farà la comparsa sulla scena
veneta la figura di Napoleone Bonaparte: sarà lui, nel 1797, a porre fine alla gloriosa e
millenaria Repubblica di Venezia cedendola all’Austria.
Seguiranno anni di altalenanti occupazioni francesi ed asburgiche, durante i quali la
popolazione di Quinto subiva una flessione demografica, finché nel 1815 con la pace di Vienna
e lo stabilizzarsi della restaurazione in tutto il Veneto veniva assegnato all’Austria.
L’occupazione austriaca durò fino al 1866, anno in cui anche i quintesi aderirono
plebiscitariamente al Regno d’Italia di Vittorio Emanuele II. Quinto, allora Comune con
popolazione inferiore a 3000 abitanti, aveva un sindaco nominato dal re, un consiglio e una
giunta comunale.
Da allora la storia del nostro Comune si identifica e si fonde con quella di tutta la nazione.
Nel 1867 al nome “Quinto” fu aggiunto “Vicentino” per una più precisa identificazione, in
quanto altre località d’Italia portavano lo stesso nome.
Le frazioni del Comune
Le frazioni del Comune sono Valproto, a sud-est del territorio e stretta attorno all’antica chiesa
parrocchiale dedicata a di San Michele Arcangelo, e Lanzè, a nord-est del territorio.
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1.2 Il Sistema insediativo2
Quinto Vicentino, nel 19° secolo secondo quanto riportato nella Kriegskarte – Il Ducato di
Venezia nella carta di Anton von Zach (1798-1805) – redatta a scopo militare dall’Impero
Asburgico immediatamente dopo la caduta della Repubblica Veneta, costituiva un piccolo
agglomerato urbano con pochi edifici posizionati tra il Fiume Tesina ed il Rio Tergola, non
ancora regimentato. Importanti risultano le frazioni di Lanzè, nella parte settentrionale, e di
Valproto, nella parte meridionale.
Kriegskarte - Il Ducato di Venezia nella carta di Anton von Zach (1798-1805) - Particolare
L’impianto urbanistico, pur con un notevole incremento edilizio che è andato a saturare tutte le
aree centrali disponibili, non ha subito importanti variazioni e l’assetto edilizio ha mantenuto la
matrice di impianto originario, senza alcun sconvolgimento della viabilità e delle carreggiate.
Il motivo va ricercato nella presenza dei corsi d’acqua che hanno di fatto impedito e/o limitato
un nuovo disegno urbano del centro storico: solamente le aree circostanti al centro sono state
stravolte dall’urbanizzazione insediativa mantenendo, però, un legame con l’insediamento
originario.
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Descrizione del sistema insediativo estratto dalla Relazione ambientale in accompagnamento al
Documento Preliminare al PAT
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Il PRG vigente, relativamente il capoluogo, riporta l’evoluzione urbanistica del centro storico
originario e la sua prevalente espansione tra i corsi d’acqua e lungo gli assi viari principali.
Non compare nello strumento urbanistico la perimetrazione di un centro storico vero e proprio,
ai sensi della L.R. n. 80 del 31 maggio 1980, e ciò per la modesta entità delle permanenze
storiche così come evidenziato nell’Atlante Regionale dei Centri Storici. Elemento monumentale
di spicco è rappresentato dalla palladiana “Villa Thiene”, patrimonio Unesco, recentemente
dichiarata di “notevole interesse storico artistico ai sensi dell’art.10, comma 1 del DLgs n. 42
del 22 gennaio 2004.”
Significativa, poi, la presenza nel centro di insediamenti produttivi inglobati nel contesto
residenziale ed a servizi in genere.
Comune di Quinto Vicentino - P.R.G. vigente - Zona centro
Importante e storica la frazione ubicata a nord del comune e cioè la frazione di Lanzè, che
rappresenta sotto il profilo urbanistico quasi una entità autonoma.
Sotto quest’ultimo profilo, più modesta e contenuta risulta la frazione di Valproto.
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Comune di Quinto Vicentino - P.R.G. vigente - Zona Lanzè
Una nuova realtà urbana, infine, viene ora individuata nella parte meridionale del territorio
comunale dove una vasta area - limitrofa al territorio di Vicenza e di Torri di Quartesolo - ha
subito una notevole espansione edilizia, prevalentemente dopo gli anni 60, polarizzando
l’aggregazione e la formazione di un vasto quartiere - Villaggio Montegrappa - che pur
rientrando in comune di Quinto Vicentino risulta estraneo al resto del territorio.
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Comune di Quinto Vicentino
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Comune di Quinto Vicentino - P.R.G. vigente - Villaggio Montegrappa
Le aree produttive comunali, inizialmente, sorsero spontaneamente periferia del centro,
prevalentemente lungo gli assi stradali costituiti da Via Monte Grappa e Via degli Eroi, oltre
all’importante complesso produttivo di confezioni insediatosi sorto e sviluppato proprio in
centro del paese.
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Comune di Quinto Vicentino - P.R.G. vigente - Zone produttive sparse
Altre modeste e limitate realtà produttive sono state individuate nel territorio.
La richiesta di aree produttive attrezzate ha portato alla realizzazione di una prima zona
produttiva nella parte nord del territorio, nel lato meridionale della S.P. 30 di “Lanzè”.
Dal momento che l’area produttiva prevista dal P.R.G. vigente risultava completamente
urbanizzata e gli insediamenti realizzati superano il 60% della capacità, oramai satura, di zona,
veniva individuata ed approvata dalla Regione una nuova zona produttiva, a nord ed adiacente
a quella esistente, di iniziativa privata e pubblica (P.I.P.), per circa il 50% della superficie
complessiva.
Comune di Quinto Vicentino - P.R.G. vigente - Zona produttiva settentrionale
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2. La pianificazione territoriale
2.1 Piano Territoriale Regionale di Coordinamento
In applicazione della LR 11/04 la Regione Veneto ha adottato il Documento Preliminare del
Piano Territoriale Regionale di Coordinamento e con Del. GRV n. 372 del 17.02.2009 è stato
adottato il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. Di seguito sono riportati
(fonte: tavola 10 “sistema degli obiettivi di progetto”) i temi e gli obiettivi strategici definiti dal
Piano regionale. Per ogni tema sono inoltre definiti degli obiettivi operativi.
TEMA
Uso del
suolo
Biodiversità
Energia e
Ambiente
Mobilità
OBIETTIVI STRATEGICI
Razionalizzare l'utilizzo della risorsa suolo
Adattare l'uso del suolo in funzione dei cambiamenti climatici in corso
Gestione del rapporto urbano/rurale valorizzando l’uso dello spazio rurale in un’ottica di
multifunzionalità
Preservare la qualità e quantità della risorsa idrica
Assicurare un equilibrio tra ecosistemi ambientali e attività antropiche
Salvaguardare la continuità ecosistemica
Favorire la multifunzionalità dell'agricoltura
Perseguire una maggior sostenibilità degli insediamento
Promuovere l’efficienza n’approvvigionamento e negli usi finali dell’energia e incrementare la
produzione di energia da fonti rinnovabili
Migliorare le prestazioni energetiche degli edifici
Prevenire e ridurre i livelli di inquinamento di aria,acqua, suolo e la produzione di rifiuti
Stabilire sistemi coerenti tra la distribuzione delle funzioni e organizzazione della mobilità
Razionalizzare e potenziare la rete delle infrastrutture e migliorare la mobilità nelle diverse
tipologie di trasporto
Migliorare l'accessibilità alla città e al territorio
Sviluppare il sistema logistico regionale
Valorizzare la mobilità slow
Sviluppo
economico
Migliorare la competitività produttiva favorendo la diffusione di luoghi del sapere e della
innovazione
Promuovere l'offerta integrata di funzioni turistico-ricettive mettendo a sistema le risorse
ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentare
Crescita
sociale e
culturale
Promuovere l'inclusività sociale valorizzando le identità venete
Favorire azioni di supporto alle politiche sociali
Promuovere l'applicazione della convenzione europea sul paesaggio
Rendere efficiente lo sviluppo policentrico rappresentando l'identità territoriale regionale
Migliorare l'abitare della città
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2.2 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
Il PTCP della Provincia di Vicenza è stato adottato con Delibera del Consiglio Provinciale n.
40/2010 del 20.05.2010 e approvato con DGR n. 708 del 02.05.2012.
Gli estratti cartografici si riferiscono alla versione adottata non essendo ad oggi disponibile la
versione adeguata all’approvazione regionale.
Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale
PTCP2010 Vicenza: estratto tavola 1
Nella tavola 1 sono evidenziati:
- i centri storici di Quinto e Lanzè
- le ville venete e gli altri edifici vincolati
- i corsi d’acqua vincolati,
- le aree SIC del Bosco di Dueville e Risorgive Limitrofe
- le aree a rischio idraulico delimitate dal PAI
- la rete ferroviaria
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Carta della fragilità
PTCP Vicenza: estratto tavola 2
Nella tavola 2 sono evidenziate , per il territorio di Quinto Vic.no, le aree a rischio idraulico
(PAI e Piano provinciale di protezione civile), il sistema delle risorgive (prevalentemente a nord
del territorio comunale), le aree compromesse per la presenza di cave (attive ed estinte) o
miniere, i depuratori e le linee elettriche.
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Carta del sistema ambientale
PTCP Vicenza: estratto tavola 3
La carta del sistema ambientale rappresenta la rete ecologica provinciale costituita dai corridoi
ecologici del PTRC, dall’area nucleo dei corsi d’acqua interessati dal SIC Bosco di Dueville e
risorgive limitrofe, dal corridoio ecologico del fiume Tesina. Nel sistema ambientale sono
evidenziate anche le aree ad elevata utilizzazione agricola costituite dai territori agricoli e le
risorgive a nord del comune.
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Carta della trasformabilità
PTCP Vicenza: estratto tavola 4
Le previsioni della pianificazione provinciale sul sistema insediativo riguardano, per il territorio
di Quinto Vicentino, prevalentemente il sistema infrastrutturale e il sistema produttivo.
Per il sistema infrastrutturale il PTCP conferma l’indicazione delle infrastrutture sovracomunale
dell’A31 (I livello) e della SP 53 (II livello) . Per quanto riguarda il terzo livello l’indicazione del
PTCP è la realizzazione della variante alla SP 30 a sud dell’abitato di Lanzè (circonvallazione di
Lanzè).
Per il sistema produttivo il PTCP individua come aree produttive non ampliabili quelle interne al
nucleo residenziale di Quinto, quelle in località Crosara e le aree a sud di Lanzè.
Riconosce invece come polo produttivo ampliabile la zona industriale di Lanzè posta a lungo la
SP 30 e direttamente connessa alla viabilità sovracomunale (SP 53); tale area si configura
come polo intercomunale tra Bolzano Vicentino e Quinto Vicentino.
Il territorio di Quinto Vicentino è compreso all’interno di un ambito “complesso” per la
formazione dei PATI tematici (Titolo XIII – pianificazione coordinata) disciplinato dall’ art. 91 Vicenza e il vicentino.
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– Relazione di Progetto
Carta del sistema del paesaggio
PTCP Vicenza: estratto tavola 5
Il sistema del paesaggio evidenzia gli elementi significativi che costituiscono l’armatura del
paesaggio di Quinto Vicentino e le possibili connessioni in funzione della fruizione turistica e del
tempo libero.
Dal punto di vista storico - architettonico sono riportati le ville di particolare interesse
provinciale con contesti figurativi (Villa Ca Prigioni, Villa Thiene, Villa Galvanici, Villa Tacchi) e
di interesse provinciale (Villa Dal Sasso).
Dal punto di vista più strettamente paesaggistico sono individuate le aree ad elevata
utilizzazione agricola e il sistema idrografico superficiale.
Il PTCP, inoltre, individua l’ambito dell’asta del Tesina come “Ambiti interesse naturalistico e
paesaggistico”.
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– Relazione di Progetto
Estratto delle schede del contesto figurativo di Villa Tacchi (VI 416) e Villa Thiene (VI 417)
Estratti delle schede del contesto figurativo di Villa Ca’ Prigioni (VI 418) e Villa Galvanini (VI 415)
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– Relazione di Progetto
Ambienti insediativi: Area urbana centrale. Vicenza e i comuni di cintura
Per quanto riguarda gli indirizzi per gli ambienti insediativi il comune di Quinto Vicentino
appartiene all’ “Area urbana centrale. Vicenza e i Comuni di cintura” insieme con i comuni di
Bolzano Vicentino, Caldogno, Camisano Vicentino, Costabissara, Dueville, Gambugliano,
Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Monteviale, Monticello Conte Otto, Torri di
Quartesolo, Vicenza.
Il PTCP indica, per questo ambito, i seguenti obiettivi per i diversi sistemi:
Ambito insediativo del
Indirizzi per la pianificazione comunale/intercomunale3
1. Gli indirizzi principali del P.T.C.P. per l’Ambito Insediativo sono:
a) proporre una strategia generale di rafforzamento del capoluogo come centro di riferimento per i
servizi e le funzioni provinciali;
b) governare i processi di espansione e di consumo di suolo controllando la trasformazione urbana e
la densificazione edilizia soprattutto nell’area centrale;
c) riqualificare il patrimonio edilizio residenziale e produttivo esistente e degli spazi aperti;
d) governare lo sviluppo del sistema produttivo-commerciale e migliorare i servizi all’impresa
promuovendo forme di programmazione/gestione intercomunali nella stesura dei PATI;
e) valorizzare il patrimonio storico-culturale presente, rendendolo più visibile e inscrivendolo entro
circuiti turistici integrati;
f) promuovere i servizi culturali, informativi e tecnici a supporto degli assi di sviluppo indicati;
g) valorizzare e riqualificare dal punto di vista ambientale e fruitivo le aste fluviali, i fossi e le aree a
questi prossime, garantendo la valenza paesaggistica e l'accessibilità visuale e pedonale ai diversi
elementi del sistema idrografico,
h) promuovere interventi tesi a “ricucire” la cesura esistente tra ambito dei Monti Berici e Città di
Vicenza;
i) promuovere l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili;
3
Estratto da Relazione al PTCP, Titolo III - Le componenti del piano, Cap. 8 – Sistema infrastrutturale e
delle reti di comunicazione, Punto B - Gli indirizzi per gli ambienti insediativi, pag. 229.
20
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
2. Indirizzi per il “Sistema insediativo e produttivo”:
a) riequilibrare e rafforzare il ruolo del capoluogo, anche al fine della ricostituzione della complessità
del sistema insediativo reticolare, in relazione ai servizi di base, civili, commerciali e artigianali e
industriali;
b) salvaguardare e valorizzare il centro antico di Vicenza relativamente al valore che riveste sotto il
profilo storico, culturale, socioeconomico e amministrativo e al ruolo di riferimento che svolge nei
confronti dell’intero territorio Provinciale.
c) consolidare la struttura policentrica e l'identità civile e culturale dei paesi, frazioni e quartieri, in
modo da configurare il sistema insediativo come un sistema policentrico, costituito da piccole città
dotate di propria autonomia e di servizi;
d) favorire la riqualificazione e l’integrazione funzionale dei nuovi quartieri residenziali;
e) individuare le necessarie connessioni paesistico/ambientali e i collegamenti fruitivi tra la città di
Vicenza e con i territori limitrofi;
f) destinare le aree ancora libere al collegamento paesistico ed ecologico Nord-Sud, evitando quindi
l’individuazione di nuovi insediamenti in corrispondenza di tali spazi;
g) recuperare e riutilizzare aree produttive per attività di innovazione e sperimentazione tecnologica
di qualità;
h) per la città di Vicenza, creazione di percorsi ciclo-pedonali sicuri/attrezzati/piacevoli finalizzati alla
creazione di una continuità urbana tra gli spazi della vita sociale (es. percorso centro storico
nuovo teatro…);
3. Indirizzi per il “Sistema infrastrutturale e della mobilità”:
a) governare in modo equilibrato lo sviluppo del sistema infrastrutturale e consentirne una migliore
efficienza complessiva;
b) governare in modo equilibrato gli impatti ambientali causati dal traffico, dalle infrastrutture viarie
e ferroviarie e dal polo commerciale di Torri di Quartesolo;
c) valorizzare l’intermodalità di trasporto (Grisignano di Zocco, futuro CIS, SFMR);
d) migliorare l’accessibilità e le connessioni alla rete di interesse nazionale e regionale;
e) rendere il trasporto pubblico efficiente e competitivo con il mezzo privato;
f) favorire l’accessibilità ai poli insediativi e produttivi principali, con particolare riguardo alla
riduzione ed ottimizzazione della mobilità merci e persone indotta dalle attività produttive;
g) tutelare il valore ambientale dei territori attraversati dalla nuova tangenziale di Vicenza;
h) prevedere itinerari ciclabili coordinati e in sicurezza per l'accessibilità ai servizi e alle attività
urbane.
i) pianificare le aree limitrofe agli accessi alle stazioni SFMR e FTV di Vicenza interessate da tessuti
urbani consolidati, strategiche e di rilevante interesse provinciale mediante accordo con la
Provincia e gli enti interessati,intesi al generale obiettivo della perequazione e dell’equilibrio
territoriale,garantendo l’unitarietà del disegno urbanistico.
4. Indirizzi per il “paesaggio agrario storico”:
a) salvaguardare e tutelare l’area delle risorgive;
b) conservare e valorizzare il territorio agricolo oltre che sostenere e rafforzare le strutture aziendali
agricole esistenti;
c) prevedere per l’area la redazione di un piano ambientale.
21
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
2.3 Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico
Il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (Variante al Progetto di Piano stralcio per l’assetto
idrogeologico, adottato con delibera del Comitato Istituzionale n. 4 del 19 giugno 2007)
interessa quasi interamente il territorio comunale e individua l’area fluviale (assimilabile alle
P4) e una vasta area a pericolosità idraulica moderata (P1).
A seguito dell’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3906 del 13 novembre
2010 le misure di salvaguardia del PAI “continuano ad applicarsi sino al completamento degli
iter di adozione [dei rispettivi progetti di Piano] … e comunque per un periodo non superiore a
dodici mesi dalla data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale della … ordinanza”.
PAI estratto tavola del rischio idraulico
22
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
In data 9 novembre 2012, Il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo,
Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchgilione con delibera n. 3 ha adottato, ai sensi
dell’art. 170 del D.Lgs. n. 152/2006 il Piano stralcio per l’assetto idrogeologico dei bacini
idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta-Bacchiglione e le corrispondenti
misure di salvaguardia.
Le norme di attuazione del Piano con le relative cartografie sono in vigore dal giorno
successivo alla pubblicazione nella G.U. del 30.11.2012 ed hanno carattere immediatamente
vincolante per le Amministrazioni ed Enti Pubblici, nonché per i soggetti privati. Tali norme
sono in salvaguardia fino alla definitiva conferma con DPCM di approvazione del PAI e, in
assenza di approvazione, per tre anni dalla data di entrata in vigore.
Il territorio comunale di Quinto Vicentino è, per la sua maggior parte, classificato in:
- P1 pericolosità idraulica moderata (art. 8 e art. 12 del PAI)
- Zone di attenzione idraulica (art. 8 del PAI)
PAI estratto tavola del rischio idraulico (2012)
23
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
2.4 SIC Bosco di Dueville e risorgive limitrofe
Nel territorio comunale sono
individuate degli elementi lineari
di aree naturalistiche formanti la
parte orientale del Sito di
Importanza Comunitaria (SIC) “ Bosco di Dueville e risorgive
limitrofe” – (IT3220040.)
Il paesaggio del SIC in questione
è caratterizzato un ambito di
risorgiva con boschi e prati umidi
(molinieti), con rogge e canali
con vegetazione caratteristica e
prati da sfalcio.
La qualità e l’importanza del sito,
secondo
la
definizione
del
formulario
standard
RETE
NATURA 2000, deriva dalla
presenza relittuale di rare specie
floristiche
e
microterme,
dall’associazione endemica molto
rara
(plantagini
altissime
molinietum caeruleae). In tali
zone
sono
presenti
specie
faunistiche rare o in forte
diminuzione.4
IT3220040 “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe”
SCHEDA SIC
NOME DEL SITO Bosco di Dueville e risorgive limitrofe
CODICE DEL SITO IT3220040
TIPO DI RELAZIONE sito designato come SIC contenente una ZPS
designata
REGIONE AMMINISTRATIVA Veneto
PROVINCIA DI APPARTENENZA Vicenza
REGIONE BIOGEOGRAFICA Continentale
COORDINATE GEOGRAFICHE Longitudine: E 11° 34’ 24’’
CENTRO SITO Latitudine: N 45° 38’ 6’’
ESTENSIONE 715 ha/
QUOTA PIU’ ALTA
QUOTA PIU’ BASSA
100 m s.l.m.
30 m s.l.m.
4
Descrizione del SIC estratto dalla Relazione ambientale in accompagnamento al Documento Preliminare
al PAT
24
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P.A.T.
– Relazione di Progetto
3. La SAU – Superficie Agricola Utilizzabile
Tra gli impatti più evidenti dell’espansione urbanistica c’è il consumo di suolo (ovvero di una
risorsa non rinnovabile) e la nuova legge urbanistica, con i relativi atti di indirizzo, propone una
prima risposta a questa problematica dimensionando la “Zona Agricola Trasformabile” in base
alla “Superficie Agricola Utilizzata” presente sul territorio comunale.
Al consumo del suolo, infatti, seguono altri impatti ambientali secondari quali, ad esempio, il
consumo di risorse e/o l’inquinamento delle stesse.
Per SAU (Superficie Agricola Utilizzata) s’intende la superficie agricola utilizzata comprendente
le utilizzazioni definite dall’art. 2 dell’allegato lettera C “SAU”.
La S.A.U. è stata determinata dallo studio agronomico5 sulla base dei dati contenuti nel quadro
conoscitivo ed è stata riferita allo stato di fatto a prescindere dalle destinazioni e classificazioni
del P.R.G.
Per la determinazione della S.A.U. è stato considerato l’effettivo uso del suolo, utilizzando
l’ultima edizione disponibile delle ortofoto e della CTRN aggiornata e sono state svolte molte
puntuali verifiche direttamente mediante rilievi in campo. Il calcolo è stato determinato come
sommatoria di tutte le porzioni del territorio comunale aventi le caratteristiche specificate al
punto 4 (definizione di S.A.U.) dell’allegato A D.G.R. n. 3650 del 25.11.2008.
17.424.837,362 STC
14.169.116,045 SAU
SAU/STC
trasformabilità SAU in PAT
SAU X 1,3%
0,8132
81,32 %
superiore a 61,3%
0,013
184.199 mq
SAU trasformabile totale = Sup. trasformabile +
10%
= 184.199 mq + 18.419,9 mq = 202.618,9 mq
Si ritiene opportuno incrementare la SAU trasformabile del 10% secondo quanto ammesso
dalla DGRV n. 3650 del 25.11.2008 (allegato A, cap. 2 – criteri per la determinazione della
sau, punto 8) per garantire un’equilibarata flessibilità nell’attuazione delle previsioni del PAT
(strumento non conformativo) da parte del Piano degli Interventi (strumento conformativo).
5
per approfondimenti si rimanda allo studio agronomico a cura del dott. Federico Carollo (relazione e
cartografia)
25
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
Il PROGETTO DI PAT
4. Gli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO)
Il PAT di Quinto Vicentino ha individuato per il territorio comunale 3 TIPOLOGIE di Ambiti
Territoriali Omogenei caratterizzati da sistema insediativo, ambientale, paesaggistico e funzioni
prevalentemente unitario e per le quali si propongono politiche e obiettivi comuni.
Per ognuna delle tre tipologie di ATO si perseguono i seguenti obiettivi e politiche generali:
R- ambiti del sistema insediativo prevalentemente residenziale;
P - ambiti del sistema produttivo;
A- ambiti del territorio aperto prevalentemente agricolo.
ATO del sistema insediativo prevalentemente residenziale: si persegue il
miglioramento della qualità della vita dell’insediamento rafforzandone il ruolo
residenziale, privilegiando azioni di completamento del tessuto urbano consolidato e la
riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Obiettivo strategico per il sistema
residenziale è perseguire la riqualificazione degli spazi pubblici, promuovendo percorsi
in sicurezza, la qualità e la promozione dei luoghi centrali-identitari di Quinto e dei
nuclei frazionali (Lanzè, Valproto, Montegrappa), riducendo il traffico di
attraversamento nelle aree centrali e nelle aree residenziali e migliorando la viabilità e i
collegamenti sovracomunali. Si persegue il potenziamento e completamento dei servizi
anche con la riorganizzazione dei poli centrali dei nuclei resideziali. Va garantita la
compatibilità delle funzioni produttive insediate con la preminente funzione residenziale
riducendo le interferenze (rumori, traffico indotto…) e promuovendo azioni di
mitigazione e riqualificazione.
ATO ambiti del sistema produttivo: si persegue il consolidamento e il
completamento del sistema produttivo e commerciale promuovendo la riqualificazione
del patrimonio esistente, degli spazi pubblici e consentendo una generale flessibilità
nelle destinazioni d’uso. Il quadro di riferimento generale per gli interventi in questi
ambiti è l’adesione ai principi del Bilancio Ambientale Positivo anche per la
riqualificazione e mitigazione degli attuali impatti ambientali o paesaggistici. Si
persegue il completamento del polo produttivo di Lanzè e la realizzazione del Parco
delle Energie.
ATO del territorio aperto prevalentemente agricolo: si perseguono obiettivi di
tutela e salvaguardia del territorio aperto di pianura per l’importanza agricola primaria e
degli elementi di pregio ambientale e paesaggistico (reticolo idrografico, prati stabili,
sistemazioni agrarie, scoline e fossati, filari alberati…) con particolare attenzione alla
valenza, anche ecologica, del delicato sistema delle risorgive e della rete idraulica
storica. Obiettivo generale è il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio
esistente garantendo la flessibilità negli interventi a garanzia del presidio del territorio,
la valorizzazione e tutela degli elementi storici minori incentivando la fruizione, anche di
tipo turistico-ricreativa (anche in funzione dei collegamenti intercomunali e alle
emergenze storico-architettoniche), collegata alle peculiarità ambientali e alla filiera
enogastronomica.
La delimitazione degli ATO e delle diverse tipologie è in coerenza con le analisi urbanistiche del
Documento preliminare e con le indagini specialistiche effettuate per il PAT.
26
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
La tabella e la mappa sintetizzano la suddivisione per tipologie e l’individuazione delle 6 ATO
del territorio di Quinto Vicentino (cfr. tav. 4 – Carta della trasformabilità e tav 4a – Carta della
delimitazione degli ATO).
N. Ato
ATO n.
ATO n.
ATO n.
ATO n.
ATO n.
ATO n.
1
2
3
4
5
6
Denominazione
Quinto capoluogo e Crosara
Lanzè
Valproto
Monte Grappa
Zona produttiva e parco delle energie
Territorio agricolo
PAT estratto tavola della delimitazione degli ATO
27
Tipologia
residenziale
residenziale
residenziale
residenziale
produttivo
agricolo
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
4.1 ATO 1 Quinto capoluogo e Crosara
L’ATO n. 1 comprende il territorio prevalentemente urbanizzato costituito dal centro di Quinto e
dall’insediamenti residenziali e produttivi addensati in località Crosara.
Si tratta di un tessuto urbano sviluppatosi principalmente a nord di via degli Eroi dove sono
localizzati anche il polo dei servizi (scuole, impianti sportivi, chiesa e aree contermini).
Espansioni più recenti (alcune ancora in corso di attuazione) sviluppano nuovi quartieri
residenziali nel settore sud-est tra via degli Eroi e via XX settembre.
Il tessuto residenziale ha ormai circondato al suo interno alcuni complessi produttivi (alcuni di
rilevante entità) riconosciuti dal PAT come ambiti di riconversione.
L’emergenza architettonica di maggior rilievo è costituita da Villa Thiene (villa di Andrea
Palladio, oggi sede municipale) ma non vanno trascurati elementi e manufatti di natura storico
testimoniale collegati al sistema delle Rogge e dei corsi d’acqua (es. molini etc).
Il sistema ambientale e paesaggistico è caratterizzato dal corso del fiume Tesina che, proprio
in corrispondenza del capoluogo effettua un’ampia ansa che allarga in modo consistente la
golena del fiume stesso; la vicinanza tra gli argini del fiume (e al golena appena descritta) e le
aree residenziali connotano l’ambito del fiume Tesina come un’area verde “ a servizio “ del
paese, quasi con funzione di parco lineare (a livello intercomunale per la possibilità dei
percorsi sull’argine).
Di minore entità ma di rilevante importanza per la formazione del storica dell’area è anche il
corso d’acqua del Rio Tesinella che attraversa in senso nord-sud l’intero centro del capoluogo.
Per quanto riguarda localtià Corsara si tratta di un insediamento spontaneo residenziale di tipo
lineare in corrispondenza dell’incrocio tra via degli Eroi - via Monte Grappa - via Piave
all’interno del quale sono comunque presenti 2 significative aree produttive (a sud di via degli
Eroi, ad ovest di via Monte Grappa).
28
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
Obiettivi:
– Relazione di Progetto
tutela e valorizzazione delle emergenze storico-architettoniche riconosciute
dal PAT con particole riguardo alle invarianti di tipo storico monumentale:
ville venete, edifici storici, pertinenze scoperte, contesti figurativi, coni
visuali;
all’interno del centro storico verifica degli interventi di recupero già previsti
da indicazione puntuale (interventi codificati), garantendo la tutela dei
manufatti di maggior interesse (da assoggettare prevalentemente a
restauro) e favorendo azioni volte alla riqualificazione nell’ottica del
risanamento d’area piuttosto che della conservazione del singolo edificio;
ampliamenti residenziali (nel settore est e sud-est) volti al completamento e
consolidamento dei quartieri esistenti anche come occasione per la
creazione e integrazione degli spazi pubblici e dei servizi al quartiere;
riqualificazione e valorizzazione degli spazi pubblici (piazza e via degli Eroi)
con il completamento e il loro potenziamento;
realizzazione della piazza di Quinto quale luogo centrale dell’identità urbana
in stretto rapporto con le aree prospicienti e gli elementi di valorizzazione
(Villa Thiene, chiesa, scuole, argine del Tesina…)
valorizzazione dell’area golenale quale luogo di pregio ambientale e
paesaggistico in stretta connessione con il sistema residenziale del quale
può diventare ambito per lo svago e attività all’aria aperta (sistemazione
del verde, percorsi sull’argine…);
eventuale riorganizzazione dell’assetto delle aree pubbliche attraverso uno
schema unitario che valorizzi l’insieme degli spazi pubblici quale luogo
centrale dei servizi del capoluogo;
riqualificazione degli edifici prospettanti le aree centrali anche con l’utilizzo
di premialità volumetriche e/o crediti edilizi e la concertazione pubblicoprivata
programmare la riconversione, nel medio-lungo periodo delle aree
produttive e delle attività in conflitto con il carattere residenziale
dell’insediamento;
completamento della rete della viabilità locale con interventi per garantire
una migliore accessibilità o per evitare punti critici della viabilità locale
esistente;
completamento della rete delle piste ciclopedonali e dei percorsi in sicurezza
di collegamento tra il capoluogo e gli altri centri frazionali
promuovere lo sviluppo e la tutela del percorso ciclopedonale lungo il Tesina
anche in funzione del potenziamento della fruizione territoriale e per il
tempo libero (Anello delle risorgive, PIAR)
le trasformazioni dovranno perseguire condizioni di miglioramento della
qualità architettonica, degli spazi pubblici e l’utilizzo di tecniche costruttive
finalizzate al risparmio energetico;
applicazione dei meccanismi del credito edilizio, compensazione e
perequazione urbanistica per tutti gli interventi di trasformazione e
riqualificazione;
29
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
4.2 ATO 2 – Lanzè
L’ATO n. 2 è formato dal nucleo della frazione di Lanzè posta nel settore nord-est del territorio
comunale.
Si tratta di una frazione di residenziale formatasi per addensamento intorno all’originario
centro storico, all’incrocio della viabilità e di alcuni storici palazzi.
L’emergenza architettonica principale è rappresentata da Villa Galvanici e dal relativo contesto
figurativo che comprende tutto il settore nord-est e si estende in connessione con le vaste aree
agricole integre tra Gazzo e Bolzano Vic.no.
La presenza delle risorgive connota questo ambito come di particolare importanza dal punto di
vista paesaggistico ed ecologico tanto che i corsi d’acqua che attraversano la frazione (in senso
nord-sud) fanno parte del sistema SIC Bosco di Dueville e risorgive limitrofe e sono aree
nucleo della rete ecologica.
L’espansione residenziale ha ricompresso nel tessuto urbano alcune attività artigianali e
produttive riconosciuti dal PAT come ambiti di riconversione.
30
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
Obiettivi:
– Relazione di Progetto
tutela e valorizzazione delle emergenze storicoarchitettoniche riconosciute dal PAT con particole riguardo
alle invarianti di tipo storico monumentale: ville venete,
edifici storici, pertinenze scoperte, contesti figurativi, coni
visuali;
rafforzamento della funzione insediativa attraverso il
completamento della dotazione dei servizi e il
miglioramento della qualità degli spazi pubblici;
ampliamenti residenziali (nel settore nord – già
programmati; e nel settore sud) volti al completamento e
consolidamento dei quartieri esistenti anche come
occasione per la creazione e integrazione degli spazi
pubblici e dei servizi al quartiere;
risposta alle esigenze abitative degli abitanti insediati
nelle frazioni (ed ambiti di edificazione diffusa),
finalizzando gli interventi sulla riqualificazione, recupero,
riuso del patrimonio edilizio esistente nonché alla
eliminazione degli elementi di degrado presenti nel
territorio anche attraverso meccanismi di perequazione e
credito edilizio per la previsione di azioni di miglioramento
(parcheggi, interventi minori sulla viabilità minore);
riqualificazione degli edifici prospettanti le aree centrali
anche con l’utilizzo di premialità volumetriche e/o crediti
edilizi e la concertazione pubblico-privata
programmare la riconversione, nel medio-lungo periodo
delle aree produttive e delle attività in conflitto con il
carattere residenziale dell’insediamento;
programmare la realizzazione della circonvallazione di
Lanzè
per
scaricare
il
centro
dal
traffico
di
attraversamento;
completamento della rete della viabilità locale con
interventi per garantire una migliore accessibilità o per
evitare punti critici della viabilità locale esistente
completamento della rete delle piste ciclopedonali e dei
percorsi in sicurezza di collegamento tra il capoluogo e gli
altri centri frazionali
le trasformazioni dovranno perseguire condizioni di
miglioramento della qualità architettonica, degli spazi
pubblici e l’utilizzo di tecniche costruttive finalizzate al
risparmio energetico;
applicazione dei meccanismi del credito edilizio,
compensazione e perequazione urbanistica per tutti gli
interventi di trasformazione e riqualificazione;
31
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
4.3 ATO 3 – Valproto
L’ATO n. 3 comprende la frazione di Valproto posta nel settore sud-est del territorio comunale.
La frazione si connota come insediamento prevalentemente lineare sviluppatosi nell’intorno
della piazza e lungo via Piave (collegamento nord verso Corsara, Lanzeè e Quinto), agli
insediamenti spontanei lungo strada si sono addensati, più recentemente nelle aree interne,
nuove aree residenziali in corso di attuazione.
L’ambito è caratterizzato dalla presenza di alcuni edifici di interesse storico-testimoniale e dai
laghetti originati da ex cave.
Il carattere spontaneo e lineare dell’insediamento è confermata anche dalla presenza di alcune
aree di edificazione diffusa, prevalentemente nel settore nord dell’ambito, sia lungo la viabilità
principale sia, soprattutto, lungo la viabilità secondaria che si estende verso le aree più
strettamente agricole che circondano la frazione.
32
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
Obiettivi:
– Relazione di Progetto
tutela e valorizzazione delle emergenze storicoarchitettoniche riconosciute dal PAT con particole riguardo
alle invarianti di tipo storico monumentale: ville venete,
edifici storici, pertinenze scoperte, contesti figurativi, coni
visuali;
rafforzamento della funzione insediativa attraverso il
completamento della dotazione dei servizi e il
miglioramento della qualità degli spazi pubblici;
ampliamenti residenziali (nel settore est e nel settore
ovest) volti al completamento e consolidamento dei
quartieri esistenti anche come occasione per la creazione
e integrazione degli spazi pubblici e dei servizi al
quartiere;
valorizzazione dello spazio della piazza anche attraverso
la riorganizzazione della sosta e la riqualificazione degli
spazi
pubblici
attraverso
un
progetto
unitario
(moderazione
del
traffico,
materiale
di
arredo,
pavimentazioni, verde di arredo stradale …) finalizzato a
rafforzarne il carattere urbano
e di centralità della
frazione;
riqualificazione degli edifici prospettanti le aree centrali
anche con l’utilizzo di premialità volumetriche e/o crediti
edilizi e la concertazione pubblico-privata;
risposta alle esigenze abitative degli abitanti insediati
nelle frazioni (ed ambiti di edificazione diffusa),
finalizzando gli interventi sulla riqualificazione, recupero,
riuso del patrimonio edilizio esistente nonché alla
eliminazione degli elementi di degrado presenti nel
territorio anche attraverso meccanismi di perequazione e
credito edilizio per la previsione di azioni di miglioramento
(parcheggi, interventi minori sulla viabilità minore);
completamento della rete della viabilità locale con
interventi per garantire una migliore accessibilità o per
evitare punti critici della viabilità locale esistente
completamento della rete delle piste ciclopedonali e dei
percorsi in sicurezza di collegamento tra il capoluogo e gli
altri centri frazionali
le trasformazioni dovranno perseguire condizioni di
miglioramento della qualità architettonica, degli spazi
pubblici e l’utilizzo di tecniche costruttive finalizzate al
risparmio energetico;
applicazione dei meccanismi del credito edilizio,
compensazione e perequazione urbanistica per tutti gli
interventi di trasformazione e riqualificazione;
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Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
4.4 ATO 4 – Montegrappa
L’ATO n. 4 è costituito dal territorio compreso tra il confine sud-ovest e l’autostrada. L’ambito è
caratterizzato dalla presenza del Villaggio Montegrappa che si configura come un quartiere
residenziale compatto in continuità con il sistema insediativo di Vicenza e Torri di Quartesolo.
Trattandosi di un quartiere di recente origine non sono presenti ambiti o edifici di particolare
pregio architettonico mentre per quanto riguarda le valenze ambientali e paesaggistiche va
segnalata la presenza del rio Tribolo che costituisce il confine ovest del quartiere e dall’ampia
area agricola integra compresa tra l’autostrada e via Quintarello.
Pur trattandosi di un quartiere residenziale vi sono ricomprese alcune attività artigianali e
produttive riconosciuti dal PAT come opere incongrue sia dal punto di vista tipologico
(capannoni artigianali) che funzionale (attività in contesti residenziali).
Nel settore nord sono presenti alcuni ambiti di edificazione diffusa concentrati lungo la viabilità.
34
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
Obiettivi:
– Relazione di Progetto
tutela e valorizzazione delle emergenze ambientali
riconosciute dal PAT con particole riguardo alla rete
ecologica e alle aree agricole integre;
rafforzamento della funzione insediativa attraverso il
completamento della dotazione dei servizi e il
miglioramento della qualità degli spazi pubblici;
riqualificazione e valorizzazione degli spazi pubblici
(piazza e via degli Eroi) con il completamento e il loro
potenziamento;
ampliamenti residenziali (nel settore nord) volti al
completamento e consolidamento dei quartieri esistenti
anche come occasione per la creazione e integrazione
degli spazi pubblici e dei servizi al quartiere;
risposta alle esigenze abitative degli abitanti insediati
nelle (ed ambiti di edificazione diffusa), finalizzando gli
interventi sulla riqualificazione, recupero, riuso del
patrimonio edilizio esistente nonché alla eliminazione
degli elementi di degrado presenti nel territorio anche
attraverso meccanismi di perequazione e credito edilizio
per la previsione di azioni di miglioramento (parcheggi,
interventi minori sulla viabilità minore);
completamento della rete della viabilità locale con
interventi per garantire una migliore accessibilità o per
evitare punti critici della viabilità locale esistente
completamento della rete delle piste ciclopedonali e dei
percorsi in sicurezza di collegamento tra il capoluogo e
gli altri centri frazionali
le trasformazioni dovranno perseguire condizioni di
miglioramento della qualità architettonica, degli spazi
pubblici e l’utilizzo di tecniche costruttive finalizzate al
risparmio energetico;
applicazione dei meccanismi del credito edilizio,
compensazione e perequazione urbanistica per tutti gli
interventi di trasformazione e riqualificazione;
35
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P.A.T.
– Relazione di Progetto
4.5 ATO 5 – Zona produttiva e parco delle energie
L’ATO n. 5 è l’ambito produttivo localizzato nel settore nord del comune, ai confini con il
Comune di Bolzano Vicentino.
Il PTCP riconosce l’area produttiva come area produttiva ampliabile in quanto ben collegata alla
viabilità di livello territoriale (SP 53 Postumia e SP 30 Lanzè), e a breve distanza dal casello
autostradale di Vicenza Nord al quale è direttamente collegata attraverso la SP 53.
Si tratta di una zona produttiva ormai consolidata (a sud di via Stradone) e da previsioni di
ampliamento a nord della stessa.
Il PRG riconosce inoltre, nell’area nord, un ambito destinato a servizi.
Obiettivi:
il riconoscimento dell’ambito come unico polo produttivo del sistema
insediativo di Quinto: in questo ambito di vanno favoriti gli insediamenti delle
attività di supporto ed integrative purchè compatibili con i principi del Bilancio
ambientale Positivo e il trasferimento di attività produttive presenti in altri
ATO e riconosciute come da trasferire o di riconversione;
bilancio ambientale positivo come requisito necessario per l’insediamento,
ampliamento e/o trasferimento di attività produttive;
favorire una migliore qualità architettonica ed una maggiore efficienza
energetica anche con l’utilizzo di tecnologie e materiali innovativi e ricorso a
fonti energetiche rinnovabili.
riqualificazione e ampliamento delle aree della dotazione di servizi alla
vocazione industriale e alle imprese;
consolidamento e ampliamento delle aree produttive, entro i limiti del PAT,
consentendo un generale flessibilità nelle destinazioni d’uso;
realizzazione di opportuni interventi di mitigazione e compensazione tra le
aree produttive e con il sistema agricolo (inserimento paesaggistico verso i
territori agricoli meridionali, il contesto figurativo di Ca’ Prigioni, le aree
agricole a nord e la rete dei corsi d’acqua minori;
attuazione del parco delle energie nel settore nord quale ambito di
promozione, sviluppo e sperimentazione di energie alternative.
36
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
4.6 ATO 6 – Territorio agricolo
L’ATO n. 6 è formato da tutto il territorio agricolo aperto del comune di Quinto Vic.no.
E’ un ambito di alta valenza ambientale e paesaggistico per la presenza di prati stabili, tracce
di sistemazioni agrarie tradizionali e per il fitto sistema e reticolo idrografico che connota in
modo particolare questa porzione di paesaggio della cintura urbana di Vicenza.
L’asta del torrente Tesina e degli altri corsi d’acqua (Tribolo, rio Regazzo, rio Tergola, roggia
Meneghina e Tacchi, fiume Poina, fiumicello Armedola e rio Ragazzetto) configurano l’armatura
del sistema agricolo e sono elementi ordinatori del paesaggio di grande pregio per la funzione
ecologica (alcuni sono ambiti SIC) e per la funzione ambientale e paesaggistica (filari, argini,
siepi riparali…).
Le grandi aree agricole integre sono caratterizzate da emergenze storico architettoniche di
elevato pregio quali le ville venete di particolare interesse provinciale e i relativi contesti
figurativi (che occupano importanti settori del territorio comunale) ma anche da insediamenti
rurali minori di particolare valore per il loro significato storico-testimoniale della civiltà rurale e
“delle rogge”.
Il sistema insediativo è caratterizzato dalla presenza di ambiti di edificazione diffusa lungo la
viabilità e da case sparse o da aggregati rurali.
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Obiettivi:
– Relazione di Progetto
salvaguardia e valorizzazione della rete idrografica: Tesina,
Tribolo, rio Regazzo, rio Tergola, roggia Meneghina e Tacchi,
fiume Poina, fiumicello Armedola e rio Ragazzetto (identificati
come corridoi ecologici principali e secondari), rogge
secondarie, fossati e scoline;
valorizzazione delle aree libere prossime ai corsi d’acqua con
interventi volti al potenziamento della funzione ecologica e
ambientale del corridoio ecologico;
tutela
e
valorizzazione
delle
emergenze
ambientali
riconosciute in sede di analisi del PAT tali da garantire una
vera e propria rete ecologica in coerenza con la rete
provinciale e regionale (aree nucleo, aree di connessione
naturalistica, isole ad elevata naturalità, corridoi ecologici),
mantenimento dei varchi ecologici trasversali per proteggere
le connessioni ecologiche est-ovest;
tutela e valorizzazione del reticolo e della struttura agraria
storica (baulature, siepi, scoline, filari alberati, piantate…) sia
per l’alta valenza e funzione paesaggistica sia come
componente essenziale per lo smaltimento delle acque
superficiali;
tutela del territorio agricolo per la valenza produttiva primaria
favorendo le attività insediate e la promozione di agricoltura
biologica;
tutela e valorizzazione delle emergenze architettoniche e dei
relativi contesti figurativi;
tutela e valorizzazione del patrimonio edilizio storicotestimoniale e dei manufatti della civiltà delle rogge
(manufatti idraulici minori, molini, magli….)
favorire la fruizione dell’area anche attraverso la definizione di
percorsi ciclo-pedonali in connessione con la rete di itinerari
sovracomunali in particolare attraverso l’itinerario le aste dei
corsi d’acqua e la viabilità interpoderale esistente;
risposta alle esigenze abitative degli abitanti insediati
finalizzando gli interventi sulla riqualificazione, recupero, riuso
del patrimonio edilizio esistente nonché alla eliminazione degli
elementi di degrado presenti nel territorio anche attraverso
meccanismi di perequazione e credito edilizio;
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– Relazione di Progetto
5. Contenuti delle tavole di progetto del PAT
L’art. 13, comma 3 e l’allegato lettera “g - Grafie ed elaborati” definiscono gli elaborati
essenziali di cui deve comporsi il Piano di Assetto del Territorio.
Il PAT è costituito dai seguenti elaborati (art. 13 LR 11/04):
dalla presente relazione di progetto;
dagli elaborati grafici che rappresentano le indicazioni progettuali;
dalle norme tecniche si attuazione che definiscono direttive, prescrizioni e vincoli in
correlazione con le indicazioni cartografiche;
da una banca dati alfa-numerica e vettoriale contenente il quadro conoscitivo e le
informazioni contenute negli elaborati grafici.
Altri elaborati integrativi al PAT sono:
la Valutazione Ambientale Strategica costituita da Rapporto Ambientale e dalla Sintesi
non tecnica;
la Valutazione di compatibilità idraulica.
Gli elaborati grafici definiti dall’allegato lettera g), redatti alla scala 1:10.000, sono:
Tav. 1: “Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale”. Il PAT riesamina gli elementi
strutturali contenuti nel quadro conoscitivo ed individua in tale tavola i vincoli e la
pianificazione di livello superiore.
Tav. 2: “Carta delle invarianti” dove sono sintetizzate tutte le invarianti di natura geologica,
geomorfologica, idrogeologica, paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e
architettonica, da tutelare e valorizzare.
Tav. 3: “Carta delle fragilità” dove, in base agli elementi strutturali delle precedenti tavole,
sono individuate le fragilità delle risorse de territorio, le soglie di disponibilità, il rischio
per gli insediamenti e per l’ambiente e le condizioni di criticità.
Tav. 4: “Carta della trasformabilità”. Rappresenta il progetto per il riassetto territoriale e le
indicazioni per lo sviluppo sostenibile, in sintonia con la pianificazione di livello superiore
e la legislazione vigente e coerentemente con le considerazioni sulle invarianti, sulle
condizioni di criticità e sostenibilità, sulle politiche e strategie territoriali per i settori
ambientali, insediativi ed infrastrutturali.
Per il PAT di Quinto Vicentino gli elaborati sono stato integrati con la Tav. 4a: “Carta degli
ATO”, in cui sono graficamente rappresentati gli Ambiti Territoriali Omogenei.
Di seguito si sintetizzano i principali contenuti delle 4 tavole progettuali del PAT.
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5.1 Tav. 1: Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale
Nella tavola dei vincoli sono individuati (capo I):
Vincoli:
Vincolo sismico OPCM n 3274/2003: Quinto Vic.no rientra nella zona sismica 3
Vincolo monumentale D.Lgs 42/2004
Villa Detacchi-Franco
Villa Thiene-Valmarana- ora municipio
Villa Tacchi con parco
Chiesa S. Giorgio (Quinto Vic.)
Canonica
Scuola Materna Monumento ai caduti
Scuola Elementare
Ex scuola elementare
Scuola media
Scuola Materna Lanzè
Chiesa di Biagio e Rocco (Lanzè)
Canonica Lanzé
Chiesa Valproto
Canonica Valproto
ex scuola elementare Lanzè
Scuola Materna Valproto
Magazzino Comunale
Decreto del 12/11/1984
Decreto del 14/12/2006
Decreto del 07/03/1969
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
D.Lgs. 42/2004
Vincolo paesaggistico D.Lgs 42/2004
o corsi d’acqua
Fiume Tesina;
Roggia Rozzola e Tribolo;
Riale Tesinella o Tisina Nuova, Rio Tergola;
Roggia Moneghina e Tacchi;
Fiumicello Armedola.
Rete natura 2000:
SIC IT3220040 Bosco di Dueville e risorgive limitrofe
Pianificazione di livello superiore:
Centri storici di Lanzè e Quinto Vic.no
Contesti figurativi delle ville venete di particolare interesse provinciale
Villa Todescato, De Tacchi, Franco, Piazza, detta "Ca' Prigioni"
Villa Thiene, Valmarana
Villa Galvanini, Grimani, Marcello, Rigon
Villa Tacchi, Azzoni Avogadro, Fagan
Ambiti di interesse naturalistico e paesaggistico da tutelare e valorizzare (art. 59 del
PTCP)
Sistema delle aste fluviali: il Bacchiglione (asse principale) e i suoi affluenti Retrone,
Astichello e Tesina
Manufatto dell’archeologia industriale (art. 43 del PTCP)
mulino Sandini (All. D del PTCP)
Aree a pericolosità idraulica e idrogeologica in riferimento al PAI (P1 e area fluviale)
Alti elementi (generatori di vincolo e fasce di rispetto):
idrografia - fasce di rispetto
cave e discariche
depuratore – fasce di rispetto
pozzi di prelievo idropotabile – fascia di rispetto pozzi
risorgive – fasce di protezione primaria e secondaria (art. 36 del PTCP)
viabilità - fasce di rispetto
ferrovia – fasce di rispetto
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elettrodotti – fascia di rispetto elettrodotti
gasdotti – fascia di rispetto gasdotti
cimiteri - rispetto cimiteriale
allevamenti zootecnici intensivi - rispetto allevamenti zootecnici
impianti di telecomunicazione elettronica ad uso pubblico
PAT estratto tavola dei vincoli
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– Relazione di Progetto
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– Relazione di Progetto
5.2 Tav. 2: Carta delle invarianti
La tavola delle invarianti identifica gli elementi che per il loro carattere specifico e identificativo
caratterizzano e distinguono il territorio di Quinto Vicentino e la cui tutela e valorizzazione
risulta fondamentale. Le invarianti vengono distinte in base alla loro natura in: storicomonumentale, paesaggistica, ambientale
Invarianti storico-monumentali:
Contesti figurativi e pertinenze scoperte
Edifici vincolati per legge e ville venete
Altri edifici di valore architettonico o storico-testimoniale
Invarianti paesaggistiche:
Alberi monumentali:
o
o
Cedro di Villa Tacchi (albero monumentale l.r. n° 20 del 9/08/2002)
Thuje di Villa Tacchi (albero monumentale l.r. n° 20 del 9/08/2002)
Siepi campestri
o
o
o
o
o
o
o
Siepi
Siepi
Siepi
Siepi
Siepi
Siepi
Siepi
campestri lungo il corso d’acqua Armedola (tratta SIC)
Campestri lungo il corso d’acqua Regazzo o Ragazzetto (tratta SIC)
Campestri lungo il corso d’acqua Monegnina (tratta SIC)
Campestri lungo il corso d’acqua Cristofari – area risorgiva (tratta SIC)
campestri lungo il corso d’acqua Tesina
campestri lungo il corso d’acqua Tesinella o Rio Tergola
campestri lungo il corso d’acqua Poina
Invarianti ambientali:
laghetti di Valproto (laghi di origine antropica – estrazione materiale ghiaioso; creatisi
per risalita della falda negli anni 60).
PAT estratto tavola delle invarianti
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– Relazione di Progetto
5.3 Tav. 3: Carta delle fragilità
La carta delle fragilità deriva dall’elaborazione dei dati delle carte geolitologica, idrogeologica
geomorfologica e dalle analisi per il quadro conoscitivo e visualizza la diversa attitudine del
territorio a recepire gli interventi urbanistici e la loro compatibilità con lo stesso6.
Gli aspetti che figurano nella tavola riguardano:
la compatibilità geologica ai fini urbanistici:
area idonea
area idonea a condizione
area non idonea
le aree soggette a dissesti idrogeologici:
area esondabile o a ristagno idrico
area a rischio idraulico del Piano Provinciale di Emergenza
area di risorgiva
altre fragilità:
ambiti soggetti ad analisi di rischio per probabile inquinamento
o
o
area ex tiro a volo (golena del Tesina)
ex discarica autorizzata anni ’70 (via XX settembre)
PAT estratto tavola delle fragilità
6
per approfondimenti sull’individuazione delle fragilità si rimanda all’analisi geologica redatta dal dott.
Roberto Lovat (relazione e cartografia)
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– Relazione di Progetto
5.4 Tav. 4: Carta della trasformabilità
AZIONI STRATEGICHE
Aree di urbanizzazione consolidata: comprendono le parti di territorio dove i processi di
trasformazione urbanistica sono sostanzialmente completati dando forma ad insediamenti
strutturati : la trasformazione edilizia e le potenzialità edificatorie residue saranno attuate
prevalentemente con interventi edilizi diretti o in attuazione delle previsioni degli strumenti
urbanistici attuativi vigenti.
Aree potenzialmente trasformabili, invece, si configurano come ambiti dove possono
essere confermate le potenzialità edificatorie previgenti soggette a PUA, o dove localizzare le
ulteriori potenzialità edificatorie previste dal P.A.T., nonché i relativi servizi: sono identificate
dalla linea preferenziale di sviluppo che ne definisce la destinazione d'uso prevalente.
Limiti fisici alla nuova edificazione I limiti fisici alla nuova edificazione delimitano le aree
potenzialmente trasformabili, che si configurano come ambiti dove confermare le potenzialità
edificatorie previgenti soggette a PUA, o dove localizzare le potenzialità edificatorie ed i servizi
previsti dal PAT.
Linee preferenziali di sviluppo insediativo Nell’elaborato grafico sono rappresentate in
forma ideogrammatica le linee preferenziali lungo le quali potrà essere indirizzato lo sviluppo
insediativo così da identificare le aree potenzialmente trasformabili. La lettera definisce l’uso
prevalente: R = residenziale; P = produttiva; S = servizi.
Edificazione diffusa: questi ambiti comprendono aggregazioni edilizie in contesto periurbano
o rurale, caratterizzate da:
riconoscibilità dei limiti fisici (recinzioni delle aree di pertinenza, discontinuità
morfologica, cambi colturali, ecc.) dell'aggregato rispetto al territorio circostante;
identificazione della viabilità di accesso comune (normalmente una strada pubblica
secondaria);
compresenza di funzioni sia collegate che indipendenti dal fondo agricolo.
Aree idonee per interventi diretti al miglioramento della qualità urbana e territoriale:
Sono contesti urbanizzati che necessitano di interventi volti al miglioramento della qualità
urbana all’interno del processo di riqualificazione del contesto insediativo di Quinto Vicentino.
1. Quinto capoluogo – Ambito via degli Eroi, via F. Filzi
2. Quinto capoluogo – Ambito Piazza IV novembre, via Roma
3. Quinto capoluogo – Ambito golena del Tesina
4. Valproto – Ambito Piazza di Valproto
Aree di riqualificazione e riconversione.
Le aree di riqualificazione e riconversione comprendono porzioni di territorio totalmente o
parzialmente interessate da insediamenti di tipo artigianale o industriale per i quali, a causa
della loro collocazione in prossimità di zone prevalentemente residenziali, o scarsamente
collegati alla rete infrastrutturale principale è da favorirsi la riqualificazione e/o il trasferimento
nel rispetto delle direttive di cui all'art. 71 del PTCP.
Il PAT
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
individua i seguenti ambiti:
Quinto capoluogo – Ambito via F. Filzi (nord)
Quinto capoluogo – Ambito via F. Filzi (sud)
Quinto capoluogo – Ambito via C. Battisti
Crosara – Ambito Zona Artigianale via degli Eroi
Lanzè – Ambito ex Latteria Sociale
Lanzè – Ambito Zona produttiva via Caparozzo
Lanzè – Ambito attività produttiva via S Biagio
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– Relazione di Progetto
Opere incongrue ed elementi di degrado Il Piano di Assetto del territorio ha individuato le
principali strutture che costituiscono delle opere incongrue con l’ambiente circostante. Per
queste opere e per quelle eventualmente individuate dal PI è necessario programmare azioni
volte alla loro eliminazione e/o mitigazione al fine di adeguarla al contesto esistente o previsto
dal PAT.
N.
1
2
Denominazione
Capannoni argine destro del Tesina (via G. Marconi)
Capannoni (via molino Gualdinella)
ATO
6
6
Servizi di interesse comune di maggior rilevanza sono riconosciute le attrezzature e i
servizi, esistenti o previsti, di maggior rilevanza a scala comunale, considerati strategici nel
rafforzamento del sistema insediativo.
ATO n. 1 Quinto capoluogo e Crosara
Polo dei servizi di Quinto (municipio, piazza, scuole, impianti sportivi, chiesa)
ATO n. 2 Lanzè
Polo dei servizi di Lanzè (piazza, chiesa, impianti sportivi)
ATO n. 3 Valproto
Polo servizi di Valproto (piazza, aree sportive, chiesa)
ATO n. 4 Monte Grappa
Polo servizi di Monte Grappa (impianti sportivi comunali)
Infrastrutture e attrezzature di maggior rilevanza: Il PAT ha individuato le seguenti
infrastrutture della mobilità che rappresentano la rete strategica:
Viabilità sovracomunale:
o Ferrovia Vicenza-Treviso
o A31 Autostrada Valdastico
o S.P. 53 Postumia
o S.P. 30 Lanzè
o Circonvallazione di Lanzè (di progetto)
Viabilità di ambito locale:
o strade locali
Piste ciclopedonali: il P.A.T. riporta i principali percorsi ciclopedonali di carattere
sovracomunale e itinerari di collegamento ritenuti strategici per il sistema insediativo.
In particolare il PAT assume come strategici per lo sviluppo del territorio i seguenti percorsi:
o Pista ciclabile R2 Padova-Vicenza-Trentino
o Anello delle risorgive
o Progetto Integrato d’Area-Rurale (PIA.R)
o Collegamento tra i nuclei residenziali (Quinto, Lanzè, Valproto)
Ambiti per interventi di riqualificazione e mitigazione ambientale Il PAT individua gli
ambiti di intervento di inserimento e mitigazione ambientale ove vi è la presenza di elementi
detrattori della qualità paesaggistica (edificazioni, viabilità, attività a pesante impatto ecc) o
dove vi è la previsione di nuove trasformazioni, in particolare:
• fascia di mitigazione/inserimento ambientale della variante di Lanzè (Circonvallazione);
• mitigazione delle nuove aree di espansione: si riferisce alla globalità delle nuove aree di
espansione introdotte dal PAT in modo che la loro attuazione tenga conto
dell’inserimento ambientale (in termini di permeabilità, consumo di suolo…) e
paesaggistico con particolare riguardo ai margini verso le aree agricole di maggior
pregio o alle aree delle rete ecologica locale.
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P.A.T.
– Relazione di Progetto
VALORI E TUTELE
Centri storici comprendono gli agglomerati insediativi urbani che conservano
nell’organizzazione territoriale, nell’impianto urbanistico o nelle strutture edilizie i segni di una
formazione remota e di proprie originarie funzioni economiche, sociali, politiche o culturali.
I Centri storici, confermando l'indicazione del PTCP, sono classificati:
a) di notevole importanza i centri storici che conservano in larga parte il tessuto storico
urbano ed architettonico e presentano emergenze storico – artistiche di particolare rilevanza:
- Lanzè
b) di grandi interesse quando conservano in larga parte il tessuto storico urbano e
architettonico:
- Quinto
Ville Venete ed edifici e complessi di valore monumentale o testimoniale Vi sono
compresi gli immobili individuati nella pubblicazione dell'Istituto Regionale per le Ville Venete
"Ville Venete - Catalogo e Atlante del Veneto", nonché gli altri edifici e complessi di valore
monumentale o testimoniale e relativo eventuale contesto figurativo:
Ville Venete di particolare interesse provinciale (art. 46 del PTCP)
o
o
o
o
Villa
Villa
Villa
Villa
Todescato, De Tacchi, Franco, Piazza, detta "Ca' Prigioni"
Thiene, Valmarana
Galvanini, Grimani, Marcello, Rigon
Tacchi, Azzoni Avogadro, Fagan
(IRVV+ L.1089/1939)
(IRVV+ L.1089/1939)
(IRVV)
(IRVV+ L.1089/1939)
Ville Venete di interesse provinciale (art. 45 del PTCP)
o
Villa Dal Sasso, Uderzo, Cavinato, Lotto
(IRVV)
Altri edifici tutelati (edifici neri)
Edifici già puntualmente disciplinati da verificare in sede di PI (edifici grigi)
Si riconoscono in tavola 4 il mulino Sandini – classificato dal PTCP come manufatto di
archeologia industriale (art. 43 del PTCP) e altri edifici meritevoli di particolare attenzione
(prevalentemente di natura rurale, la cui tutela è demandata al P.I. (edifici grigi)
Pertinenze scoperte da tutelare: rappresentano le più significative pertinenze scoperte che
definiscono un rapporto di stretta connessione paesaggistica e funzionale con alcuni complessi
di rilevanza architettonica e/o testimoniale.
Il PAT riconosce le seguenti pertinenze scoperte di complessi di rilevanza architettonica:
o Parco di Villa Todescato, De Tacchi, Franco, Piazza, detta "Ca' Prigioni"
o Parco di Villa Thiene, Valmarana, Comune di Quinto Vicentino
o Parco di Villa Galvanini, Grimani, Marcello, Rigon.
o Parco di Villa Dal Sasso, Uderzo, Cavinato, Lotto
o Parco di Villa Tacchi, Azzoni Avogadro, Fagan
o Pertinenza di Villa Riello (via Piave/via Gualdinella)
o Pertinenza di Villa Benetti ( via Molino Lanzè)
o Pertinenza edificio via don Stefani
Contesti figurativi dei complessi monumentali e coni visuali: i contesti figurativi, anche
non funzionalmente pertinenziali ai complessi monumentali, alle ville venete e alle più
significative strutture insediative storiche la cui tutela appare necessaria alla comprensione
dell’insieme architettonico/paesaggistico che costituisce un’eccellenza del territorio.
Il PAT indica, in recepimento del PTCP (adozione 2010) i seguenti contesti con i relativi coni
visuali
a) Contesti figurativi delle ville venete di particolare interesse provinciale (art. 46 del PTCP)
Nome Villa
PTCP Codice villa PTCP NTA
Villa Galvanini, Grimani, Marcello, Rigon (a Lanzè)
VI 415
All. A, scheda 52
Villa Tacchi, Azzoni Avogadro, Fagan (via Quintarello)
VI 416
All. A, scheda 53
Villa Thiene, Valmarana (a Quinto Vic.no)
VI 417
All. B, scheda 12
Villa Todescato, De Tacchi, Franco, Piazza, detta "Ca' Prigioni"
VI 418
All. A, scheda 54
46
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P.A.T.
– Relazione di Progetto
Il PAT riporta, per le ville venete di particolare interesse provinciale i contesti figurativi
individuati dal PTCP (adozione 2010). Tale individuazione potrà essere modificata
secondo le direttive dell’art. 46 del PTCP (supportatata da uno studio storico atto a
dimostrare che sia garantita la tutela delle ville e relativi contesti) attraverso un accordo
con la Provincia.
b) Contesti figurativi delle ville venete di interesse provinciale (art. 45 del PTCP)
o Villa Dal Sasso, Uderzo, Cavinato, Lotto (a Quinto Vic.no, via degli Eroi)
c) Altri Contesti figurativi
o Villa Riello (a Valproto)
RETE ECOLOGICA
Fanno parte della rete ecologica locale le aree nucleo (“core area”, serbatoi di naturalità), le
aree di connessione naturalistica (“buffer zone”), i corridoi ecologici (principali e secondari) e le
isole ad elevata naturalità (“stepping stones”), le aree di rinaturalizzazione (“restoration area”)
come individuate nella Tav. 4 del PAT, e dalla tavola delle analisi agronomico-ambientali.
Aree nucleo: sono le parti del territorio di ampia estensione a maggior contenuto di
naturalità. All’interno delle core area le specie animali e vegetali mantengono popolazioni più
stabili nel tempo, poiché sono presenti spazi ecologici ottimali. Tali aree sono già sottoposte a
tutela dalla vigente legislazione in materia, e individuano i seguenti ambiti:
o area fluviale e golenale del fiume Tesina (lungo l’intero territorio comunale
delimitata da i due argini maestri).
o area fluviale di un tratto della Roggia Moneghina (in quanto area SIC)
o area fluviale del Rio Ragazzetto e Rio Armedola (in quanto area SIC)
Isole ad elevata naturalità, ovvero parti del territorio di limitata ampiezza, non collegate a
rete e con buon contenuto di biodiversità, le aree di sosta e passaggio (stepping stones) che
rappresentano delle aree naturali minori dove gli organismi sostano e si rifugiano in modo
temporaneo durante i loro spostamenti lungo delle ideali linee di passaggio. Il PAT riconosce le
seguenti aree:
o area posta ad est del Fiume Tesina e racchiusa tra Autostrada A 31 (limite ovest)
confine comunale (limite nord) fiume Tesina (limite est) via Franco (limite Sud) :
agro ecosistema .
o laghetti artificiali usati per pesca sportiva e altre attività ricreative a Valproto
o area a Lanzè segnalata come superficie privata utilizzata per impianto
d’arboricoltura (estensione 3 ettari circa)
Aree di connessione naturalistica (buffer zones) sono aree funzionali alle Aree nucleo che
si aggiungono in territori di sufficiente estensione e naturalità che svolgono una funzione di
protezione ecologica. In tali zone sono possibili interventi di naturalizzazione ed assumono
particolare rilievo, quali elementi funzionali alla coerenza della rete ecologica, esistente.
o area tra il fiume Tesina e l’autostrada Valdastico
o area di campagna che si sviluppa in lungo il Rio Armedola in entrambe le sponde
del corso d’acqua
Corridoi ecologici sono costituiti dai principali corsi d’acqua con funzione di collegamento per
alcune specie o gruppi di specie in grado di spostarsi, sia autonomamente (animali) che
attraverso vettori (piante o parti di esse).
I corridoi ecologici indicati dal PAT da est a ovest sono:
o tratto del Rio Ragazzetto (Lanzè verso Nord)
o tratto del fiume Poina (Lanzè verso confine comunale est)
o tratto di siepe campestre a est del Rio Armedola che si sovrappone in gran parte
al confine comunale con Gazzo
47
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P.A.T.
o
o
o
– Relazione di Progetto
tratto del rio Tribolo, lungo il confine con il comune di Vicenza
tratto della Roggia Moneghina a Valproto
tratto del Rio Tesinella o Tergola, localizzato nella parte centrale del territorio
comunale
Aree di rinaturalizzazione o di restauro (restoration area) sono aree che vengono create
appositamente per garantire il corretto funzionamento della rete esistente. Recependo quanto
previsto dal PTCP di Vicenza è stata individuata la seguente:
o area posta tra i laghetti di Valproto e il fiume Tesina (area di connessione per
l’avifauna)
o macro-area a nord-est del territorio comunale, corrispondente all’ambito delle
risorgive individuata nel PTCP dalla Provincia di Vicenza.
Varchi ecologici. Il varco indica una necessaria interruzione tra brani urbani (mantenimento
di spazi verdi tra l’edificazione), soprattutto in presenza di edificazione lineare lungo la
viabilità, al fine di garantire la connessione ecologica tra le differenti parti di territorio agricolo.
PAT estratto tavola della
trasformabilità
48
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P.A.T.
– Relazione di Progetto
6. Dimensionamento del Piano
6.1 Gli scenari della popolazione
La quantificazione del fabbisogno residenziale nel prossimo decennio, viene effettuata
considerando:
• evoluzione demografica dell’ultimo decennio sia in termini complessivi, sia analizzando il
movimento demografico;
• incremento del numero delle famiglie anche a seguito della contrazione del rapporto
componenti/famiglia.
• analisi di scenari demografici che riprendono l’evoluzione demografica del comune
(scenario A e B) e le ipotesi di sviluppo indicate nel PTCP (scenari C1, C2, C3);
• analisi della dimensione media degli alloggi sulla base dei dati del censimento ISTAT
2001;
Popolazione
famiglie
Movimento anagrafico
n. ab
Saldo
Saldo
/famiglia naturale migratorio
Saldo
totale
Anno
M
F
Totale
N. fam.
2001
2317
2335
4652
1613
2,9
21
25
46
2002
2386
2399
4785
1658
2,9
26
107
133
2003
2469
2452
4921
1734
2,8
20
116
136
2004
2508
2491
4999
1772
2,8
35
43
78
2005
2618
2608
5226
1855
2,8
35
192
227
2006
2684
2678
5362
1926
2,8
43
93
136
2007
2763
2756
5519
2013
2,7
57
100
157
2008
2803
2800
5603
2061
2,7
33
51
84
2009
2836
2870
5706
2103
2,7
34
69
103
2010
2860
2903
5763
2148
2,7
26
31
57
ANDAMENTO DEMOGRAFICO 2001-2010
7000
popolazione residente
6000
Lineare (popolazione residente)
5000
4000
3000
2000
1000
0
2001
2002
2003
2004
2005
49
2006
2007
2008
2009
2010
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
MOVIMENTO ANAGRAFICO 2001-2010
500
saldo totale
450
saldo migratorio
saldo naturale
400
350
300
250
200
150
100
50
0
2001
2002
Media ultimi 10
anni (2001-2010)
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
saldo naturale
saldo migratorio
saldo totale
33
83
116
Per il prossimo decennio si sono formulate tre ipotesi di sviluppo: due ipotesi fondate sulla
proiezione statistica della popolazione, una sugli scenari del PTCP.
Ipotesi A. proiezione con media del saldo totale ultimi 10 anni - saldo totale
Lo scenario rappresenta lo sviluppo della popolazione nei prossimi 10 anni come la
continuazione della crescita demografica dovuta alla conferma della media del saldo totale
registrata negli ultimi 10 anni (2001-2010), ipotizzando quindi una crescita annuale di 116
ab/anno:
L’incremento atteso è di 1.160 abitanti con una popolazione residente finale di (5.763 + 1.160)
6.923 abitanti (+ 20,13 %).
Ipotesi B. proiezione lineare dell’evoluzione demografica degli ultimi 10 anni Lo scenario rappresenta lo sviluppo della popolazione nei prossimi 10 anni come la
continuazione della crescita demografica registrata negli ultimi 10 anni (2000-2009):
L’incremento atteso è di 1.385 abitanti con una popolazione residente finale di (5.763 +1.385)
7.148 abitanti (+24,03 %).
50
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
Ipotesi C. Sviluppo secondo le previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento
Provinciale
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale adottato dalla provincia di Vicenza
definisce tre ipotesi di sviluppo demografico:
C.1 scenario di sviluppo: che considera gli effetti dei flussi migratori e naturali,
incrementando del 20% il trend degli anni 1995-2005;
C.2 scenario prudenziale: che considera gli effetti dei flussi migratori e naturali, diminuendo
del 20% il trend degli anni 1995-2005;
C.3 scenario naturale: che considera solo i “flussi naturali” (questo scenario non è però
preso in considerazione in quanto si riconosce impossibile il “blocco” al confine
comunale, sebbene
consenta alcune
riflessioni
sulle modifiche strutturali
demografiche).
Il PTCP formula le previsioni di sviluppo demografico al 2020, per gli scenari “di sviluppo” e
“prudenziale”, disaggregate per Ambito Insediativo. Per l’ambito dell’Area urbana centrale, in
cui ricade il comune di Quinto Vic.no, si prevede:
Ambito
Area urbana centrale
Popolazione 2020
(variazioni rispetto
all’1.1.2005)
incremento
Incremento %
Scenario di sviluppo (C1)
247.316
+ 52.284
26,8%
Scenario prudenziale
(C2)
234.272
+ 39.240
20,1%
Fonte: PTCP della Provincia di Vicenza, VAS Rapporto Ambientale cap. 3.8 (Elaborazioni su dati Istat del
centro interdipartimentale per l’economia della globalizzazione Università Ca’ Foscari di Venezia))
I valori della tabella dell’intero ambito possono essere rapportati alla dimensione comunale
incrementando del 26,8% o del 20,1% la popolazione residente al 01/01/2006 (31.12.2005)
ottenendo così la popolazione stimata al 2020.
Ipotesi C1. Scenario di sviluppo (PTCP)
La previsione riferita al comune di Quinto Vic.no con un incremento rispetto al 2005 del
26,8 % porta ad una popolazione di 6.627 (incremento di 864 abitanti, + 14,98 % rispetto il
5.763 ab)
Ipotesi C2. Scenario prudenziale (PTCP)
La previsione riferita al comune di Quinto Vic.no con un incremento rispetto al 2005 del
22,1 % porta ad una popolazione di 6.276 (incremento di 513 abitanti, + 8,91 % rispetto il
5.763 ab)
Le quattro ipotesi richiamate (a, b, c1, c2), prefigurano, pertanto, una popolazione residente
tra 10 anni che si attesta:
6.276 ab < popolazione residente al 2020 < 7.148 ab
51
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
6.2 I componenti per famiglia
L’incremento del numero delle famiglie è stato, negli ultimi anni, proporzionalmente maggiore
rispetto all’incremento della popolazione in quanto il numero medio di componenti per famiglia
è passato dai 2,9 del 2000 ai 2,7 nel 2010.
COMPONENTI PER FAMIGLIA
2,95
2,90
2,85
2,80
2,75
2,70
2,65
numero componenti famiglia
2,60
2,55
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
L’evoluzione porta a stimare una stabilizzazione del numero di componenti/famiglia ad un
valore medio di 2,4 componenti nel 2020.
L’incremento demografico accompagnato dalla significativa diminuzione della dimensione
media della famiglia, determina un potenziale fabbisogno di nuovi alloggi (nell’ipotesi di 1
alloggio/famiglia) compreso tra:
6.276 ab < popolazione residente al 2020 < 7.148 ab
2.615 ab < n. famiglie residenti al 2020 < 2.978 ab
467 famiglie < incremento famiglie al 2021 < 830 famiglie
467 < fabbisogno di alloggi al 2021 < 830
52
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
6.3 Stima della potenzialità edificatoria corrispondente al fabbisogno di
alloggi
Ai fini della determinazione della potenzialità edificatoria sufficiente a fronteggiare la domanda
potenziale di alloggi, si è stimata la volumetria unitaria dell'alloggio attraverso il dato ISTAT
2001 (il complesso degli alloggi).
Gli alloggi in totale: la superficie media degli alloggi esistenti (ISTAT ’01: superficie del
pavimento dell’abitazione misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di
porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge e balconi) è risultata di 127,63
mq/alloggio. Dal confronto del rapporto tra superficie utile abitabile e volume vuoto per
pieno, basato sulle pratiche edilizie degli ultimi anni, si ricava che il volume lordo dell’alloggio
può essere stimato a partire dalla “superficie media” attraverso la seguente formula:
[(a+b) x c] x d
dove:
a) superficie media (Istat 2001) :
127,63 mq
b) incremento murature, pilastri…( 25%):
31,90 mq
c) altezza media convenzionale (3m):
478,59 mc (v. residenziale netto)
Ai fini della determinazione delle potenzialità edificatorie in contesti prevalentemente
residenziali (comprese le trasformazioni e le riqualificazioni), si stima generalmente una
ulteriore volumetria del 20% da riservarsi alle funzioni compatibili7.
La potenzialità edificatoria da prevedersi in contesti prevalentemente residenziali risulterà dalla
somma della quota prettamente residenziale con quella delle funzioni complementari: in altri
termini, partendo dalla stima del numero degli alloggi, si ricava la corrispondente volumetria
comprensiva di funzioni residenziali (cosiddetta “lorda” = residenza +20% funzioni
complementari:
478,59 + 95,71 (20%) = 574 mc/alloggio
Se ne ricava che ad ogni abitante teorico insediabile corrispondono 240 mc di volume
residenziale comprensivo di funzioni complementari
6.4 Fabbisogno residenziale al 2020
Dall’analisi degli scenari demografici delineati pare ragionevole dimensionare le potenzialità
edificatorie previste dal PAT dovranno consentire la realizzazione di un numero massimo di
alloggi (nell’ipotesi 1 alloggio = 1 famiglia) di 830 alloggi .
Considerato che all’interno delle zone residenziali o comunque negli ambiti ove sia ammessa la
realizzazione di nuovi alloggi è stimabile che fino al 20% delle potenzialità edificatorie possano
essere destinate a funzioni complementari della residenza (esercizi commerciali, funzioni
terziarie, attività della ristorazione ecc.) la massima potenzialità edificatoria, comprensiva delle
funzioni complementari, dovrà risultare di 476.420 mc (830 alloggi x 574 mc).
467 < fabbisogno di alloggi al 2021 < 830
268.058 < fabbisogno residenziale del PAT< 476.420mc
7
Uffici, commercio di vicinato, artigianato di servizio generalmente insediabili nelle zone residenziali
53
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
6.5 Il dimensionamento per ATO
Il dimensionamento complessivo del PAT è fissato nelle Norme Tecniche e nell’allegato A – Ato
e dimensionamento. Di seguito si riportano alcuni dati sintetici relativi alla distribuzione delle
capacità edificatorie residenziali e produttive.
Dimensionamento residenziale
448.443 mc comprensivi del soddisfacimento del fabbisogno commerciale-direzionaleartigianale e ricettivo-turistico in contesti prevalentemente residenziali. Si assume che
3mc corrispondono a 1mq di superficie lorda di pavimento.
Il P.I. provvederà a soddisfare il fabbisogno residenziale preferibilmente con la seguente
ripartizione, tenuto conto della correlazione tra la trasformazione/riconversione delle
opere incongrue ed effettiva disponibilità alla loro trasformazione, e nel rispetto delle
quantità complessivamente stabilite per ciascun ATO:
148.443 mc come capacità residua nelle aree di espansione del PRG e
non ancora attuate;
300.000 mc da ricavarsi in ambiti di riqualificazione e riconversione
urbanistica, ambiti di trasformazione urbanistica, di completamento o di
espansione, di edificazione diffusa comprese le potenzialità derivanti
dall'applicazione dei crediti edilizi e della compensazione urbanistica.
La capacità residua è stata calcolata sulle seguenti aree, considerando per acquisita la
volumetria residua dovuta ad indicazioni puntuali nei nuclei, nei centri storici o alla saturazione
dell’indice e a lotti liberi in aree già urbanizzate (urb. consolidata):
Località
Superficie
Territoriale
ATO
Z.T.O.
Quinto
1
C2/3_1
Quinto
1
C2/3_1 DGR
Quinto
1
C2/4_2
Quinto
1
C2/4_2bis
Quinto
1
E/4_3
Lanzè
2
C2/4_1
37.037,00
Lanzè
2
C2/4_2
Lanzè
2
C2/4_2
Valproto
3
Valproto
Indice
Territoriale
Volume
edificabile
%
Edificato
giu 2011
Capacità residua
giugno 2011
38.206,00
1,5
57.309,00
40%
34.385,40
7.338,00
1,5
11.007,00
0%
11.007,00
34.175,00
1
34.175,00
95%
1.708,75
10.675,00
1
10.675,00
66%
3.629,50
6.670,40
0%
6.670,40
1
37.037,00
0%
37.037,00
15.279,00
1
15.279,00
80%
3.055,80
4.904,00
1
4.904,00
0%
4.904,00
C2/4_15
10.236,00
1
10.236,00
0%
10.236,00
3
C2/4_16
1.853,08
1
1.853,08
0%
1.853,08
Valproto
3
C2/4_6
10.364,00
1
10.364,00
0%
10.364,00
Valproto
3
C2/4_V
17.025,00
1,12
19.068,00
10%
17.161,20
Valproto
3
E/4_10
5.315,00
1,21
6.431,15
6.064,00
1,1
0%
6.431,15
148.443,28
Tabella sintetica delle capacità residue (elab. Ufficio tecnico comunale, giugno 2011)
54
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
ATO
capacità residua
giugno 2011 (mc)
1
57.401,05
2
44.996,80
3
46.045,43
4
0
5
0
6
0
Totale
148.443,28
– Relazione di Progetto
Dimensionamento produttivo
Il fabbisogno produttivo in un contesto specializzato comprensivo delle destinazioni
commerciale-direzionale-artigianale e ricettivo-turistico, sarà così ripartito:
30.000 mq di ST per nuove attività produttive e/o l’ampliamento di quelle
esistenti. Sono ammesse operazioni di densificazione all’interno delle zone
produttive consolidate indicate dal PAT, fino ad un r.c.f. del 60%. L’attuazione
delle nuove espansioni produttive è subordinata alla verifica delle condizioni e lo
sviluppo della disciplina urbanistica previste dall’art. 67 delle NTA del PTCP
nonché ai limiti di ampliamento indicati dagli art. 67 (aree produttive ampliabili)
e art. 71 (aree produttive non ampliabili) o con deroga secondo le condizioni di
cui all’art. 68 de PTCP
Considerato inoltre che l’approvazione del PAT in forma concertata con la
Provincia, si configura come attuazione della direttiva di cui all’art. 68, comma 1,
delle NTA del PTCP, può essere consentito in deroga all’art. 67 del PTCP e ai
limiti fisici alla nuova edificazione indicati nell’ATO n. 5,
un ulteriore
ampliamento fino ad un massimo di 80.000 mq (comprensivo dei 30.000mq già
previsti dal dimensionamento del piano) di superficie fondiaria a favore di
aziende già insediate ed attive nel territorio comunale che si trovano in situazioni
eccezionali documentate e dimostrabili, allo scopo di soddisfare le specifiche
necessità di ampliamento o di trasformazione legate alla loro crescita.
La capacità residua è stata calcolata sulla zto D2 per 86.787 mq, considerando per acquisita le
capacità edificatorie dovute ad indicazioni puntuali nelle schede o alla saturazione dell’indice e
a lotti liberi in aree già urbanizzate (urb. consolidata o di riconversione):
Il parco delle energie comprende una superficie di 88.060 mq, confermata dal PAT.
55
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
6.6 Il fabbisogno dei servizi
La popolazione residente prevista al 2021 è di 7.507 abitanti: poiché la dotazione minima da
prevedersi è di 30 mq/abitante (LR 11/'04 art.31) risulta necessario garantire una dotazione
minima di aree a standard di almeno 225.210 mq (7.507 x 30mq/ab).
Considerato che, salvo diversa dimostrazione, ai fini del dimensionamento un abitante teorico
corrisponde a 150 mc (parametro sostanzialmente coincidente con i minimi inderogabili di cui
al D.M 1444/68) il PAT ha ritenuto opportuno garantire in ogni caso quella dotazione
minima in termini di 30mq/150mc di potenzialità edificatorie residenziali anche se
ciò,
come
precedentemente
descritto,
comporta
probabilmente
un
sovradimensionamento degli standard.
Ne consegue che la dotazione complessiva in rapporto alle volumetrie residenziali risulta
essere di (30mq/ab x 240/ab /150mc/ab) 48 mq/abitante da suddividersi ordinatoriamente
nelle seguenti quantità:
a) Istruzione:
4,5
mq/150 mc
7,2
mq/240 mc
b) Attrezzature Interesse comune: 4,5
mq/150 mc
7,2
mq/240 mc
c) Verde
16
mq/150 mc
25,6 mq/240 mc
d) Parcheggio
5
mq/150 mc
8
mq/240 mc
Totale
30
mq/150 mc
48
mq/240 mc
[la maggiore dotazione di aree a parcheggio tiene conto che il rapporto automobili/residenti è pari
a 0,61 che corrisponde a una necessità di sosta di 7,6 mq/ab (12,5mq x 0,61auto/abitante); tale
dato evidenzia come la dotazione minima di 3,5 mq/ab possa risultare insufficiente a conseguire
gli obiettivi di qualità del PAT]
56
Comune di Quinto Vicentino
P.A.T.
– Relazione di Progetto
Indice
Introduzione ........................................................................................................... 3
IL TERRITORIO E LA PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA.................... 5
1. Inquadramento Territoriale................................................................................. 5
1.1
1.2
Cenni storici sul comune ................................................................................ 6
Il Sistema insediativo .................................................................................... 8
2. La pianificazione territoriale ............................................................................. 13
2.1
2.2
2.3
2.4
Piano Territoriale Regionale di Coordinamento ....................................................
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ...................................................
Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico............................................................
SIC Bosco di Dueville e risorgive limitrofe..........................................................
13
14
22
24
3. La SAU – Superficie Agricola Utilizzabile .......................................................... 25
Il PROGETTO DI PAT .......................................................................... 26
4. Gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO)................................................................. 26
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
ATO
ATO
ATO
ATO
ATO
ATO
1
2
3
4
5
6
Quinto capoluogo e Crosara ....................................................................
– Lanzè ................................................................................................
– Valproto.............................................................................................
– Montegrappa ......................................................................................
– Zona produttiva e parco delle energie....................................................
– Territorio agricolo ...............................................................................
28
30
32
34
36
37
5. Contenuti delle tavole di progetto del PAT ....................................................... 39
5.1
5.2
5.3
5.4
Tav.
Tav.
Tav.
Tav.
1:
2:
3:
4:
Carta
Carta
Carta
Carta
dei vincoli e della pianificazione territoriale .....................................
delle invarianti ............................................................................
delle fragilità ...............................................................................
della trasformabilità .....................................................................
40
42
43
44
6. Dimensionamento del Piano .............................................................................. 49
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
Gli scenari della popolazione .............................................................................
I componenti per famiglia.................................................................................
Stima della potenzialità edificatoria corrispondente al fabbisogno di alloggi.............
Fabbisogno residenziale al 2020 ........................................................................
Il dimensionamento per ATO ............................................................................
Il fabbisogno dei servizi ...................................................................................
49
52
53
53
54
56
Indice.................................................................................................................... 57
57