1 SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN

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1 SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale
Informazioni aggiuntive per i cittadini:
Sede centrale:
Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma
Tel: 0641734392 Fax 0641796224
Email: [email protected]
Sito Internet: www.arciserviziocivile.it
Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Genova
Indirizzo: Via San Luca 15/9 – 16124 Genova
Tel: 010/2476909
Email: [email protected]
Sito Internet: www.arcigenova.it
Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Sandra Bettio
Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Sandra Bettio
2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345
3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) TITOLO DEL PROGETTO: DIRITTI IN AZIONE contro la CRISI:
dell’Adolescenza
I Diritti dell’Infanzia e
5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA:
Settore: Educazione e Promozione culturale
Codifica: E01
Area di intervento: Centri di aggregazione
6) DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL
QUALE
SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE,
RAPPRESENTATE
MEDIANTE
INDICATORI
MISURABILI;
IDENTIFICAZIONE
DEI
DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO:
6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza:
Il presente progetto riprende e rilancia in modo evidente e dichiarato l’approccio scelto per la precedente progettazione “DIRITTI IN AZIONE: mettiamo in pratica i Diritti dell’Infanzia e
dell’Adolescenza” (progetto presentato il 2010) . La scelta effettuata nella precedente progettazione ha infatti reso possibile la strutturazione delle attività quotidiane della nostra associazione come
diretta derivazione di una strategia di implementazione nel concreto dei Diritti dei bambini e dei ragazzi. Tale schema di approccio viene quindi in questa sede aggiornato rispetto ai dati di contesto
e quindi all’individuazione delle criticità; rimane pressoché inalterato relativamente agli obiettivi generali ma si aggiorna nel dettaglio rispetto alle attività finali, che sono in parte diverse a causa del
procedere dell’azione dell’Arciragazzi sul territorio; viene inoltre potenziata l’offerta formativa (quasi
raddoppiata) e vengono dedicate maggiori risorse economiche alla realizzazione della attività, valorizzando con maggiore efficacia l’investimento strutturale dell’associazione.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Tra i principali aggiornamenti che segnaliamo vi è un investimento evidente sull’implementazione
delle attività sui territori della Provincia (e non solo della città) di Genova, desumibile anche dallo
“spazio” che è stato dedicato alle azioni ivi previste nella redazione del presente progetto.
Tale investimento è supportato da alcuni dei dati riportati di seguito, da cui emerge che il trend di
“investimento familiare” (con aumento della natalità e della presenza di minori) che interessa il nostro territorio si consolida in particolare rispetto al territorio extra-cittadino; appare quindi pertinente, per una associazione di carattere provinciale come la nostra, dedicare ulteriore spazio
all’approfondimento di tali fenomeni e, quindi, delle nostre proposte per bambini e famiglie in zona.
Nell’ambito dell’impianto generale di progetto, l’orizzonte finale – definito anche nel titolo – si allarga e vuole porre al centro il tema della promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza non
come “fatto straordinario”, legato a specifiche progettazioni, ma come atteggiamento “mainstreaming” che deve attraversa l’intero ambito socioeducativo che si rapporta con famiglie e bambini,
per fare sì che “anche in tempi di crisi” la cultura “fondata sui diritti” (secondo la dicitura internazionale ONU “Child Rights based”) informi di sé la quotidiana azione dei soggetti – pubblici e privati –
che operano in questo campo. Tale convinzione sostiene anche la spiccata scelta di “operare in
rete”, che nell’aggiornamento attuale di progetto viene ulteriormente amplificata rispetto al passato,
al fine di contribuire a consolidare quella “cultura dei diritti” di cui sopra si accennava.
Il Progetto si sviluppa dunque a partire dal presupposto che la promozione in concreto dei Diritti
dei bambini e dei ragazzi, come sanciti nella Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e
dell’Adolescenza promulgata a New York il 20 novembre 1989 (di seguito in sigla internazionale in
questo testo “CRC”: Convention on the Right of the Child) e ratificata dal Parlamento italiano con la
legge 176 del 27 maggio 1991, sia un valido mezzo per il contrasto al disagio minorile e per proporre modelli educativi efficaci.
Nell’ambito di questo presupposto si sviluppa l’attenzione dell’Arciragazzi e la lettura dei bisogni
territoriali e di contesto che riguardano i minori e le loro famiglie. La CRC infatti mette a disposizione fra i suoi strumenti internazionali anche un sistema di monitoraggio che consente di verificare
l’attuazione di quanto in essa previsto. Con questo approccio viene descritto di seguito il contesto
territoriale e settoriale che sta alla base della realizzazione del nostro progetto.
Territorio
In premessa dell’analisi territoriale genovese per il presente progetto, riteniamo importante illustrare, seppur brevemente, le principali caratteristiche della città di Genova in relazione alla localizzazione e diffusione dei fenomeni di disagio sociale legati al mondo minorile e giovanile, facendo
quindi seguire una specifica analisi del contesto provinciale, che presenta caratteristiche autonome
che differenziano significativamente tale territorio da quello urbano genovese.
La città di Genova è caratterizzata da una significativa differenziazione territoriale interna; i suoi
quartieri e i suoi 9 Municipi possono essere considerati vere e proprie comunità che si inseriscono
nel più ampio contesto cittadino ma che mantengono loro specificità; spesso le ragioni e le “geografie” del disagio sono localizzate non già sull’intero contesto cittadino in modo uniforme, ma in
parti specifiche di esso. Questo è sicuramente valido per alcuni quartieri storicamente legati a fenomeni di disagio sociale e giovanile (i quartieri popolari e periferici, le aree ex l. 167, come il quartiere Cep) o per altre zone che dalla fine degli anni ’80 hanno visto prima una forte crisi del settore
industriale legato alle partecipazioni statali (industria pesante e navale) e solo successivamente
una riconversione ad altre economie (il commercio e la grande distribuzione, ad esempio). Altre
zone, ancora, sono fortemente interessate a fenomeni di immigrazione, di portata nazionale (Genova è la prima città italiana ad ospitare stranieri provenienti dall’Ecuador, stimati tra le 15.000 e le
22.000 unità); oggi – per fare un esempio – oltre il 22% circa dei bambini che nascono a Genova
hanno almeno un genitore straniero; 25 anni fa questa percentuale non arrivava al 2%! Vi è poi il
caso del Centro Storico, vero paradigma cittadino che contiene, in se stesso, situazioni “di periferia” ed esclusione seppur al centro geografico della città Questi pochi esempi danno la dimensione
di quanto la città di Genova possa essere considerata una “città di città” oppure, come spesso si è
detto nelle ricerche socio-urbanistiche recenti, una città “policentrica”.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Questo policentrismo, rispetto ai fenomeni di disagio, determina il fatto che spesso – quasi sempre
– le ragioni del suo emergere sono legate alla concorrenza tra alcune caratteristiche cittadine, comuni a tutte le zone, e le specifiche peculiarità di ciascun territorio, con le sue opportunità autoctone e con i suoi collegamenti con il resto della città. Per le ragioni di cui sopra, i progetti di Servizio
Civile da noi proposti hanno alcune caratteristiche comuni, che sono descritte nei punti seguenti
ma hanno – tutti – la peculiarità di essere orientati al rapporto fra le sedi di servizio (SAP) e il Territorio di riferimento, per massimizzare i risultati pur a fronte di obiettivi comuni e, per ciò che attiene
il presente progetto, anche per rendere più efficace l’impegno dei Volontari in Servizio Civile.
Coerentemente con questo approccio fortemente ancorato alla realtà territoriale, si sottolinea la
peculiarità del territorio provinciale, in questo caso della Provincia di Levante di Genova, essa ancor più della città di Genova caratterizzata dalla presenza di Comuni con proprie storie e contesti
assai auto referenziati, nonostante le diverse condizioni fra le cittadine della zona costiera e quelle
dell’entroterra.
L’analisi specifica delle criticità e dei bisogni di seguito riportata tiene conto di queste specificità e
dell’impossibilità, se non a grandissime linee, di considerare la Provincia di Levante come un “unico” territorio.
6.1.1 Settore di intervento
Il settore di intervento sul quale si concentra l’attenzione del presente progetto riguarda il contesto
dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare riferimento alle occasioni educative non formali1
e del tempo libero (centri di aggregazione, centri gioco, iniziative per adolescenti e giovani). Da
questo punto di vista, come emerge nell’analisi di seguito riportata, si deve tenere conto di una situazione che vede un recente passato di contrazione dei “numeri” dell’infanzia e dell’adolescenza
e di una percezione – anche a livello nazionale – di “territorio più vecchio d’Italia”.
La strutturazione delle occasioni educative non formali per l’infanzia e l’adolescenza si è progressivamente adattata a questa contrazione “storica”, la quale però da alcuni anni ha invertito, lentamente ma con decisione, la tendenza, con un aumento progressivo della popolazione minorile. Ciò
mette quindi significativamente in discussione l’offerta attuale, che si trova a fare i conti con una
mutazione quantitativa e anche qualitativa, stante che l’aumento della popolazione minorile è più
legato a sua volta all’aumento dei bambini e dei ragazzi con almeno un genitore straniero.
6.1.2
DATI DI CONTESTO, IN RELAZIONE AL SETTORE DI INTERVENTO INDICATO
Caratteristiche generali di Genova e della Provincia
Il contesto di Genova e della sua provincia è caratterizzato da una grande sforzo per vincere, sia
dal punto di vista strutturale che culturale, la sfida di dare vita a servizi innovativi ed in rete a misura delle nuove esigenze dei territori ed in particolare per i bambini, ragazzi, giovani e famiglie, su
sui influiscono sempre più significativamente la crescente limitatezza delle risorse e lo spostamento delle necessità primarie verso i bisogni della crescente comunità di anziani.
Dal punto di vista demografico e della popolazione (dati Istat 2006 e 2009, le ultime disponibili a
livello Istat), le tabelle di seguito forniscono alcuni dati di riferimento utili ad inquadrare lo scenario:
territorio di riferimento
POPOLAZIONE TOTALE
0-17 anni
%
0-6 anni
%
Provincia Genova
DATI AL 2006
890863
117834
13,23%
45545
5,11%
Comune Genova
620316
81671
13,17%
31696
5,11%
Provincia Genova
DATI AL 2009
884635
120973
13,67%
46772
5,29%
611171
83296
13,63%
32297
5,28%
Comune Genova
Provincia Genova
incremento % popolazione totale (o decremento) nel triennio 2006/2009
% tutta la
% 0-17 anni
% 0-6 anni
popolazione
-0,70%
2,66%
2,69%
Comune Genova
-1,47%
1,99%
1,90%
1
In questo caso ci si riferisce alla tradizionale classificazione europea dell’educazione secondo le cosiddette “3E”: Educazione Formale = scuola e percorsi
formativi certificati; Educazione Non Formale = occasioni organizzate del tempo libero, dell’extrascuola; Educazione Informale = messaggi educativi e caratteristiche endogene della Comunità di appartenenza (“la vita di tutti i giorni”). Queste tre aree differenziano e completano la complessiva “azione educativa” di una comunità. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Si evince dal raffronto fra queste tabelle che la popolazione complessiva della Provincia di Genova è diminuita negli ultimi 3 anni (anche se tale diminuzione viene via via attenuata negli anni, “recuperando” decimali ogni anno), con prevalenza di diminuzione per la città di Genova; di contro, la
popolazione minorile complessiva è aumentata, sia nella fascia 0-17 anni che 0-6 anni; tale incremento peraltro è maggiore a livello provinciale, dove la contrazione della popolazione è minore, segno che vi è un maggiore investimento familiare in Provincia.
L’incremento comunque, per quanto lento, è in corso da alcuni anni e questo pone la città di Genova e la sua provincia di fronte alle necessità di una ricrescita demografica, anche se tali incrementi sono oggi localizzati in zone diverse da quelle di 10 o 20 anni fa (quando l’incremento era
legato ai quartieri o zone periferiche e popolari, mentre oggi sono diffuse in specifiche zone che
sono interessate da una concentrazione di cittadini di provenienza straniera).
Infine, ma non meno importante, si vogliono riportare alcuni dati relativi alle famiglie. A Genova, rispetto al dato nazionale, sono assai di più le famiglie uni personali (oltre il 30% su scala genovese
contro circa il 25% su scala nazionale); sono di meno quelle con almeno un figlio minore (20%
contro quasi il 30% su scala nazionale) e significativamente minori quelle con tre o più figli (meno
della metà della media nazionale). Sono invece di più le famiglie monoparentali con almeno un figlio e anche le famiglie ricostituite con figli, in una città in cui i divorzi sono più del doppio rispetto
alla media nazionale. In questo contesto emerge con chiarezza la necessità, oltre che dei servizi
per la prima infanzia, i servizi per le famiglie con figli, specie monoparentali e ricostituite.
Riassumendo le analisi ed i dati sopra riportati, oggi si assiste ai seguenti fenomeni:
1) CARENZA DI RELAZIONI ORIZZONTALI: i dati dall’ultimo censimento mettono in luce come la
percentuale di famiglie con più di un minore inscritto all’interno del proprio nucleo, nella provincia di
Genova è significativamente al di sotto della media nazionale. Ciò significa “una carenza di relazioni orizzontali entro la famiglia e di conseguenza , probabilmente, un maggior bisogno di relazioni
orizzontali al di fuori di essa” [ricerca per il piano regolatore sociale del Comune di Genova - Dipartimento di Scienze Antropologiche dell’Università di Genova, 2006].[…].
2) ALTA PERCENTUALE DI SEPARAZIONI E RICOMPOSIZIONI (NUOVE) FAMIGLIE: Genova
è la città che presenta il doppio della percentuale di separazioni rispetto alla media nazionale
ma anche il doppio di formazione di nuove famiglie. Ciò significa che, almeno in misura doppia
rispetto al resto della nazione, a Genova si può parlare di una forte progettualità familiare. Le
separazioni, lette in maniera integrata con le nuove unioni, raccontano di persone che “scelgono” percorsi familiari nuovi, ma sempre familiari: non scelgono la via dell’isolamento ma della
costruzione di nuovi nuclei. Ciò ha conseguenze forti e positive sul versante della prospettiva
demografica ma, inevitabilmente, pone problemi verso i bambini che sono, più di ogni altra parte d’Italia, in presenza di quelle situazioni di famiglie “allargate” e “frammentate” (o plurali) che
caratterizzano i separati con nuove unioni.
Un “problema” che si fa sentire fortemente anche nella fascia 0/6, come dimostra il fatto che le
educatrici dei Nidi riportano il dato preoccupante di un 30% di bambini che all’approssimarsi
della festa del Papà piange o è in imbarazzo e chiede se può fare il regalo per i suoi 2 papà, o
se è lo stesso se lo prepara per lo zio o il nonno.
3) ACCUDIMENTO :“La concomitanza dell’accudimento di minori e anziani (particolarmente frequente tra le donne straniere e le donne che hanno avuto figli in tarda età) ha come conseguenza una consistente richiesta di servizi di cura/accudimento. Le famiglie cercano soprattutto un posto dove poter lasciare i bambini nell’orario di lavoro.” [tratto da: ricerca per il piano regolatore sociale del Comune di Genova Dipartimento di Scienze Antropologiche
dell’Università di Genova, 2006]..
4) INTEGRAZIONE MINORI IMMIGRATI A ciò si aggiunge la complessa questione delle Famiglie
e dei Minori immigrati: 19.246 cittadini stranieri residenti, ai quali si aggiungono gli stranieri
senza documenti e i minori stranieri non accompagnati
5) INVERSIONE DELLA TENDENZA DI DENATALITA’: la presenza di bambini in età prescolare
alta in termini percentuali rispetto al totale della popolazione minorile complessiva (ovvero vi sono
più bambini sotto i 6 anni, in termini percentuali, che minorenni. In particolare il 22,2% - sia su base
comunale che provinciale – della popolazione minorile è sotto i tre anni, con un numero nel 2009 di
oltre 18.524 (26.856 per la provincia) bambini e bambine fino a 36 mesi. Questo inevitabilmente
porta alla considerazione che la popolazione minorile è in lenta ma costante crescita.
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
6) SPOSTAMENTO DEMOGRAFICO VERSO LA PROVINCIA E AUMENTO DELLA NATALITA’
FUORI CITTA’. I dati Istat restituiscono un quadro abbastanza evidente per chi opera sul territorio, legato alla riduzione della diminuzione della popolazione (si sta recuperando la “fuga”
degli ultimi anni ’90 e primi 2000) e all’aumento, specialmente in Provincia, della presenza di
minori, con particolare riferimento alla primissima infanzia. Ciò pone evidentemente necessità
di investimento in termini di servizi, per sostenere questo virtuoso processo, legato soprattutto
alla scelta di coppie giovani sul territorio.
6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1
Segue una dettagliata analisi delle criticità rilevate in relazione allo specifico delle azioni previste
nel presente progetto. Come in precedenza segnalato, si opta per una trattazione separata fra il
territorio cittadino urbano di Genova e la Provincia, con particolare attenzione alla zona del Tigullio.
Per facilitare la lettura e per sottolineare la coerenza interna del nostro progetto - che analizza criticità e indicatori facendoli convergere in obiettivi unitari (si veda il successivo punto 7) e piani di
attuazione comuni - si declinano le azioni a seconda dei vari territori (vedere il successivo punto 8)
le criticità individuate sono state accorpate in 6 tipologie principali, ricorrenti per ciascuna zona:
1. Occasioni educative extrascolastiche e fragilità delle famiglie nella gestione del tempo libero dei
figli.
2. Socializzazione gratuita bambini, gioco, città “amica dei bambini”
3. Occasioni nel periodo estivo
4. Occasioni per la fascia d’età 0/3 anni
5. Promozione dei diritti e della solidarietà
6. Promozione della partecipazione alla vita della Comunità
Alcune delle tipologie di criticità di cui sopra sono ulteriormente declinate nel dettaglio e alcune no,
in quanto non sono presenti in ogni zona.
Città di Genova
CRITICITA’/BISOGNI
INDICATORI MISURABILI
1. Limitata offerta di: attività pomeridiane extrascolastiche per bambini 6-12 anni e fragilità della famiglia
nella gestione del tempo libero dei bambini in relazione alle occasioni di tempo libero "non consumistico",
socializzante, partecipato e non solo fruito dai bambini; occasioni di socializzazione per ragazzi adolescenti
13/17 anni, caratterizzate da partecipazione dei destinatari e loro coinvolgimento attivo
Criticità 1.1 Limitata offerta ‐ Quantità di famiglie, anche monoparentali, con i genitori occupati a tempo
di attività pomeridiane extra- pieno
scolastiche per bambini 6/12 ‐ Quantità di offerte a pagamento delle scuole e del privato sociale2
anni
‐ Relativo accesso a spazi pubblici accessibili e “non pericolosi”
Criticità 1.2 Limitata offerta di ‐ A fronte di una certa libertà di movimento i punti di forte aggregazione cittadina corrispondono a Zone Commerciali
occasioni di socializzazione
‐ In tali centri i luoghi di aggregazione coincidono con i luoghi del consumo3
per adolescenti 13/17 anni
2. Socializzazione gratuita bambini, gioco, città “amica dei bambini”
Criticità 2.1 Scarse occasio- ‐ Spazi verdi ridotti e spesso scarsamente agibili e attrezzati
ni di interazione e diverti‐ Discreta offerta di spettacoli e attività ma esclusivamente a pagamento (temento gratuito per bambini
atro, Città dei Bambini, ecc.)
3. Occasioni nel periodo estivo
‐ In città tutte le attività estive offerte esclusivamente dal Privato Sociale soCriticità 3.1 Offerta limitata
no a pagamento e hanno posti limitati3
per attività estive per bambi‐ Sono praticamente scomparse, a causa dei costi alti, le offerte di tipo resini 3-12 anni
denziali se non per i servizi ad alta soglia
Criticità 3.2 Limitata offerta ‐ Non esistono offerte socio educative per questa specifica fascia di età
estiva per adolescenti
Criticità 3.3 Scarso utilizzo
‐ L’Amministrazione Pubblica non possiede strutture da mettere a disposidelle risorse territoriali estive
zione per le attività, in particolare quelle di tipo residenziale
per bambini e ragazzi e fa‐ La disponibilità di strutture al riguardo è esclusivamente degli organismi
miglie
religiosi o di organizzazioni afferenti
2
Vedi “Progetti LET, progetto ex legge 285/97 a Genova”. Cfr. “Non luoghi” di M. Augè e altri. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
3
5
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CRITICITA’/BISOGNI
INDICATORI MISURABILI
4. Occasioni per la fascia d’età 0/3 anni
‐ I luoghi con un livello minimo e sufficiente di affidabilità e competenza sono
esclusivamente a pagamento anche se si tratta di servizi pubblici
Offerta limitata di occasioni
educative e ludico-ricreative ‐ I posti disponibili per i servizi della Prima Infanzia coprono circa il 95% per
per bambini 0-3 anni (asili
la fascia 3/6 e il 30% per la fascia 18/36 mesi4
nido, servizi integrativi) e
‐ Le iniziative sperimentale dei centri mamme-bambini, pur sperimentate con
spazi mamme-bambini
la legge 285/97, non sono state nel tempo reiterate e ad oggi non sono un
investimento significativo sul territorio genovese5
5. Promozione dei diritti e della solidarietà
‐ La CRC viene celebrata in città una sola volta l’anno; negli 11 mesi che
Criticità 5.1 Scarse iniziative
passano tra un evento e l’altro raramente si producono azioni di sensibilizdi sensibilizzazione verso
zazione al riguardo se non per spunti “esterni” (proposte del Privato Sociatematiche sociali rilevanti
le, spesso da iniziative extracittadine/nazionali)
6. Promozione della partecipazione alla vita della Comunità
Criticità 6.1 limitata offerta
‐ Tranne pochi esperimenti6 non esistono procedure e prassi per coinvolgere
di occasioni di partecipazioi bambini e i ragazzi nell’amministrazione della vita pubblica
ne di bambini e dei ragazzi
alla vita della comunità
Zona del Tigullio (Provincia di Genova)
CRITICITA’/BISOGNI
INDICATORI MISURABILI
1. Limitata offerta di: attività pomeridiane extrascolastiche per bambini 6-12 anni e fragilità della famiglia
nella gestione del tempo libero dei bambini in relazione alle occasioni di tempo libero "non consumistico",
socializzante, partecipato e non solo fruito dai bambini; occasioni di socializzazione per ragazzi adolescenti
13/17 anni, caratterizzate da partecipazione dei destinatari e loro coinvolgimento attivo
Se si escludono le attività sportive legate alle palestre e alle piscine e la ludoteca comunale di Chiavari (che ha un orario di frequenza esiguo ed è chiusa in
estate), non ci sono nel Tigullio centrale possibilità di attività ricreative pomeridiane per bambini dai 3 ai 12 anni, né attività legate alla creatività (corsi di pittura, disegno, laboratori) e sono rare (e ad alto costo) le proposte di attività
Criticità 1.1 Limitata offerta
espressive (teatro, scuole di canto).Qualche parrocchia propone attività ricreadi attività pomeridiane etive, soprattutto nel fine settimana, legate principalmente al gioco. Nel 2008 è
xtrascolastiche per bambistata inaugurata la ludobiblioteca comunale a Lavagna, che nel corso dei due
ni 6-12 anni
anni di apertura ha visto crescere esponenzialmente frequentatori, alcuni dei
quali molto assidui; secondo aggiornate statistiche promosse dal Comune e
dalle addette alla ludobiblioteca, il 20% degli iscritti alle scuole elementari e
dell’infanzia comunali la frequenta con regolarità e il 60% di questi fruisce
mensilmente del servizio di prestito libri.
Sono quasi totalmente assenti iniziative per gli adolescenti e i pre-adolescenti
Criticità 1.2 Limitata offerta e non è previsto nessun progetto di educativa di strada. Recenti indagini svolte
di occasioni di socializza- da Arciragazzi nelle scuole medie e superiori locali hanno palesato il desiderio
zione per ragazzi adoledei ragazzi di avere maggiori spazi d’ascolto, centri di aggregazione e proposcenti 13/17 anni
ste ricreative; lamentando anche poche attività consumisitiche rivolte a loro
(negozi, cinema, locali), spesso i ragazzi nel week end si recano a Genova.
2. Socializzazione gratuita bambini, gioco, città “amica dei bambini”
o In un territorio con uno dei tassi di anzianità fra i più alti di Italia, sono molto
scarse le iniziative d’intrattenimento pubblico rivolte ai bambini e ai ragazzi,
tutte concentrate nel periodo estivo per logiche turistiche.
Criticità 2.1 Scarse occa- o Fatica ad affermarsi il gioco libero nelle piazze (per i troppi divieti) ed in
molti spazi dedicati ai bambini (giardini pubblici, parchi, ecc) diverse aree
sioni di interazione e disono state concesse a strutture private a pagamento (giochi elettronici, mivertimento gratuito per
nigolf, tappeti elastici, gonfiabili), spesso non accessibili a tutti.
bambini
o Se si esclude il Premio Andersen di Sestri Levante e la manifestazione “I
colori del sole” non ci sono grossi eventi o festival dedicati ai bambini. Nei
comuni costieri le animazioni per bambini sono solitamente legate ad altre
4
Servizi Educativi Comune di Genova ‐ 2009 I 5 Spazi Famiglia presenti a Genova (ex l. 285/97) coprono un utenza di neanche un centinaio di bambini, ma comunque la strutturazione delle attività con le mamme (o, più spesso, i nonni), non si estende all’orario mattutino e solo raramente tocca i bambini under 6 anni 6
Fa eccezione la Consulta dei Ragazzi del Municipio del Medioponente di Genova, progetto a cura di Arciragazzi 5
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CRITICITA’/BISOGNI
INDICATORI MISURABILI
iniziative o si risolvono in piccole esibizioni. I paesi dell’entroterra sono privi
di eventi, anche di modesta entità, rivolti ai loro piccoli cittadini.
o I bambini del Tigullio (spesso figli unici) hanno scarse possibilità di confrontarsi e giocare con coetanei al di fuori dell’ambiente scolastico in situazioni
accessibili a tutti (come una animazione di piazza), venendo così a contatto
con realtà sociali e culturali differenti. Permane infatti nelle famiglie una forte diffidenza verso il diverso, in particolare lo straniero. Le stesse associazioni che si occupano di bambini e ragazzi disabili raramente partecipano
ad eventi pubblici e tendono ad organizzare eventi rivolti solo ai loro associati, precludendo ogni forma di socializzazione ed integrazione.
o In una zona relativamente benestante, le famiglie tendono a cercare per i
loro figli ambienti “protetti” (nelle scuole private spesso accade che un
bambino frequenti nello stesso istituto scuola materna, elementare, media
e superiore, rimanendo legato sempre agli stessi compagni e allo stesso
ambiente e sviluppando una sorta di elitarismo che lo porta ad un atteggiamento chiuso e diffidente)7.
3. Occasioni nel periodo estivo
In estate la maggior parte dei centri estivi è attiva solo nei mesi di giugno e luCriticità 3.1 Offerta limita- glio e non prevede attività per i minori di 5 anni. Alcuni di essi hanno
un’apertura esclusivamente mattutina. La programmazione nella quasi totalità
ta per attività estive per
dei casi prevede attività sportive, mare, piscina e aiuto nei compiti; sono solibambini 3-12 anni
tamente assenti altre proposte ludico-educative di qualità.
4. Occasioni per la fascia d’età 0/3 anni
o Gli asili nido della zona (sia pubblici che privati) hanno rette di frequenza
Offerta limitata di occamolto elevate e non accolgono tutti i bambini per i quali è stata fatta richiesioni educative e ludicosta
ricreative per bambini 0-3 o Ci sono pochissimi spazi di accoglienza o ludoteche per bambini sotto i 3
anni (anche alla presenza del genitore) e solitamente non sono previste atanni (asili nido, servizi
tività ricreative per bambini così piccoli
integrativi) e spazi
o Molte mamme lamentano l’esiguità di luoghi protetti idonei a bimbi piccoli
mamme-bambini
(per questioni igieniche, con fasciatoio, possibilità di allattamento, ecc)
5. Promozione dei diritti e della solidarietà
o Poche iniziative a “sfondo sociale” organizzate nel Tigullio: in un comprensorio pur benestante ed abbastanza scolarizzato, fatica ad imporsi una cultura del volontariato e dell’associazionismo rivolto a cause sociali ed umanitarie. Se si escludono i volontari del soccorso, le associazioni di volontariato raggiungono a stento i 100 associati annui e sopravvivono con grande
difficoltà di gestione. Dagli interventi nelle scuole che da anni la nostra Associazione propone alle direzioni didattiche, si evince una scarsa informazione di fondo e un diffuso disinteresse delle famiglie verso tematiche imCriticità 5.1 Scarse iniziaportanti quali la pena di morte, i diritti dell’infanzia, la multietnicità.
tive di sensibilizzazione
o Il Tigullio presenta rari momenti di riflessione pubblica, solitamente poco
verso tematiche sociali
frequentati e di scarsa eco: ad esempio il Comune di Lavagna è l’unico del
rilevanti
levante ligure ad organizzare piccoli eventi per la Giornata Contro la Pena
di Morte (illuminando un pubblico edificio) mentre si rinnovano annualmente polemiche per il festeggiamento del 25 Aprile nel Comune di Chiavari.
o Rarissimi sono le prese di posizione e il coinvolgimento dei giovani locali
verso campagne di sensibilizzazione o eventi politici nazionali ed internazionali, prevale un forte disinteresse verso la vita politica e sociale del Paese, unito ad una scarsissima conoscenza delle principali nozioni storiche e
civiche.
6. Promozione della partecipazione alla vita della Comunità
Criticità 6.1 limitata offerta Tranne pochissime e recenti eccezioni8 bambini e ragazzi non sono coinvolti
di occasioni di partecipazio- nell’amministrazione della vita pubblica anche per questioni che li riguardano
ne di bambini e dei ragazzi direttamente
alla vita della comunità
7
Si cita il caso di Via Ekengren a Lavagna (zona soprannominata “Corea” in analogia col quartiere milanese) abitata quasi esclusivamente da famiglie di
origine meridionale i cui bambini vengono spesso emarginati dai compagni di scuola e fatti oggetto di derisione. I giovani “coreani” crescono isolati dal resto
dei coetanei e sviluppano sentimenti di rivalsa che spesso sfociano in episodi di bullismo, violenza o in disagio personale colmato da droga ed alcol. 8
I Consigli Comunali dei Ragazzi di Casarza Ligure e di Borzonasca e l’esperienza di progettazione partecipata tra i Bambini delle Scuole Riboli e Vas‐
salle e il Comune di Lavagna per la riqualificazione di due zone verdi cittadine (esperienza mediata da Arciragazzi Tigullio) Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
7
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto:
I destinatari diretti e i beneficiari indiretti sono di seguito declinati in riferimento alle criticità sopraesposte, le quali sostengono la scelta degli obiettivi e delle azioni, come di seguito esplicitato nei
punti 7 e 8; in particolare la lista si riferisce direttamente alle azioni derivanti dall’analisi delle criticità. I risultati riferiti ai destinatari diretti sono anche assunti come “misura” dello stato “ex post” degli
indicatori legati agli obiettivi; per tale ragione nella tabella che segue sono evidenziate le connessioni fra le criticità e gli indicatori di obiettivo (descritti nel successivo punto 7.2), così che possa
essere evidente la previsione di successo che si auspica dalle azioni del presente progetto.
6.3.1 destinatari diretti (soggetti o beni pubblici/collettivi favoriti dalla realizzazione del progetto,
che costituiscono il target del progetto)
Criticità
Comune di Genova
nel suo complesso
1.1 Limitata offerta di attività
pomeridiane extrascolastiche
per bambini 6-12
anni e fragilità
della famiglia
nella gestione
del tempo libero
dei bambini in
relazione alle
occasioni di
tempo libero
"non consumistico", socializzante, partecipato e
non solo fruito
dai bambini
1.2 Limitata offerta di occasioni
di socializzazione per ragazzi
adolescenti
13/17 anni, caratterizzate da
partecipazione
dei destinatari e
loro coinvolgimento attivo
2. Scarse occasioni di interazione e divertimento gratuito
per bambini
3.1 Offerta
limitata per
attività estive per
bambini 3-12
anni
Destinatari diretti del progetto di SCN
Zona del Centro Zona del PonenZona del Tigullio
Storico di Genova
te genovese
50 bambini 6-12
anni, 40 famiglie di
Lavagna e Chiavari
e del prossimo entroterra (Carasco,
Cogorno)
10/15 adolescenti
Comuni della Provincia di Genova, Municipi del Comune di
Genova, Direzioni
Didattiche, Associazioni di volontariato
Circa 500 bambini,
300 famiglie del Ti- circa 3000 bambini
gullio, Comuni del genovesi e liguri,
Tigullio e dell'entro- famiglie
terra
Circa 500 bambini e ragazzi del
Ponente
40 bambini età 312, 40 famiglie di
Lavagna, Chiavari
ed entroterra
Animazione estiva e sportiva per
circa 150 bambini
della zona del
quartiere popolare CEP
40 bambini età 3-6,
70 bambini età 612, famiglie
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
8
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Criticità
Comune di Genova
nel suo complesso
Destinatari diretti del progetto di SCN
Zona del Centro Zona del PonenZona del Tigullio
Storico di Genova
te genovese
Attività per 30 ragazzi adolescenti
nel corso
dell’estate
3.2 Limitata offerta estiva per
adolescenti
3.3 Scarso utilizzo delle risorse
territoriali estive
per bambini e
ragazzi e famiglie
4. Offerta limitata
di occasioni educative e ludico-ricreative per
bambini 0-3 anni
(asili nido, servizi
integrativi) e
spazi mammebambini
5. Scarse iniziative di sensibilizzazione verso
tematiche sociali
rilevanti
6. limitata offerta
di occasioni di
partecipazione di
bambini e dei
ragazzi alla vita
della comunità
30 bambini 0-3 anni, 30 famiglie
15 scuole del territorio genovese interessate alle iniziative di
promozione del diritto
allo studio e di contrasto al drop out
300 bambini scuole
dell’infanzia, elementari e medie di 120 bambini delle
Lavagna e Cavi di classi materne ed
elementari
Lavagna e relativi
insegnanti con progetti specifici
2500 bambini e relative famiglie raggiunte dalle iniziative di
promozione della
Convenzione ONU
sui Diritti
35 classi e relativi insegnanti raggiunti
dalle iniziative formative di laboratori didattici sui Diritti
500 bambini e famiglie del Tigullio,
associazioni di volontariato coinvolte
nelle iniziative di
promozione della
Convenzione ONU
sui Diritti
40 ragazzi raggiunti
dalle iniziative legate
alla promozione dei
Consigli Municipali
dei Ragazzi
15 ragazzi del CCR Bambini e ragazzi
di Casarza Ligure
di circa 100 famiglie
residenti nella zona
30 bambini delle
di S.ta Brigida (zoelementari legati
na stazione Princialla progettazione
pe Genova)
Iniziative interculturali per circa 30
famiglie straniere
(maghrebine) e
italiane al CEP
200 bambini delle
classi materne ed
elementari
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Iniziative di partecipazione dirette ad un gruppo
di circa 30 adolescenti del Ponente genovese
9
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Criticità
Destinatari diretti del progetto di SCN
Comune di Genova
Zona del Centro Zona del PonenZona del Tigullio
nel suo complesso
Storico di Genova
te genovese
partecipata con il
Circa 25 organizzazioni di Terzo Settore Comune di Lavagna
coinvolte
nell’attuazione dei
progetti nazionali Arciragazzi (rete Pidida9) e nella partecipazione alla rete genovese Yepp; prevista la ricaduta su circa 50/70 ragazzi adolescenti
partecipazione alla
rete Yepp
9
Si veda il sito www.dirittideibambinigenova.it Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
10
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
6.3.2 beneficiari indiretti (soggetti favoriti dall’impatto del progetto sulla realtà territoriale/area di intervento)
Beneficiari indiretti del progetto di SCN
Criticità
Comune di Genova nel suo
complesso
1.1 Limitata offerta
di attività pomeridiane extrascolastiche
per bambini 6-12
anni e fragilità della
famiglia nella gestione del tempo libero dei bambini in
relazione alle occasioni di tempo libero
"non consumistico",
socializzante, partecipato e non solo
fruito dai bambini
1.2 Limitata offerta
di occasioni di socializzazione per ragazzi adolescenti
13/17 anni, caratterizzate da partecipazione dei destinatari
e loro coinvolgimento attivo
2. Scarse occasioni
di interazione e divertimento gratuito
per bambini
3.1 Offerta limitata
per attività estive per
bambini 3-12 anni
Zona del Tigullio
Zona del Centro Storico di
Genova
Zona del Ponente genovese
Comune di Lavagna, Comune di
Chiavari, Comune
di Carasco, Comune di Cogorno,
Comune di Zoagli,
scuole elementari e
materne, scuole
medie, Biblioteca
civica
Comunità straniere (marocchine, senegalesi, cingalesi,
sudamericane)
del centro storico, Municipio I
Centro Est,
scuole elementari delle zone
limitrofe
Prevista la ricaduta delle iniziative in programma sui territori
del Municipio VI
e VII (Medio Ponente e Ponente) di Genova; in
particolare circa
80 famiglie come beneficiari
indiretti
Famiglie del
Centro storico,
Scuole superiori
Municipio I Cendella zona, famiglie
tro Est, Area
Porto Antico
Pro Loco, Comunità montane, principali piazze di Chiavari, Lavagna, Sestri Levante, Rapallo, Casarza e altri
centri minori del
Tigullio, parchi gioco, centri di aggregazione, associazioni di volontariato,
Comune di Lavagna, Comune di
Chiavari, Comune
di Cogorno, Comune di Carasco,
Comune di Zoagli,
Ludobiblioteca civica di Lavagna,
Parchi giochi di Lavagna e Chiavari,
San Salvatore, piscine comunali
Biblioteca Benzi
e Firpo del Ponente genovese,
circa 40 famiglie
Comune di
Genova, comuni in provincia di
genova, biblioteche, piazze e
Municipio del
vie cittadine e
Ponente, famicomunali, quarglie
tiere S. Brigida,
parchi e giardini
pubblici, associazioni di volontariato
Comune di Genova, scuole
genovesi
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Famiglie dei
bambini partecipanti alle attività
11
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Beneficiari indiretti del progetto di SCN
Criticità
Comune di Genova nel suo
complesso
Zona del Tigullio
Zona del Centro Storico di
Genova
Zona del Ponente genovese
3.2 Limitata offerta
estiva per adolescenti
Territorio litoraneo del Ponente, in particolare
associazioni impegnate nelle
attività della
“Passeggiata di
Voltri”
3.3 Scarso utilizzo
delle risorse territoriali estive per bambini e ragazzi e famiglie
4. Offerta limitata di
occasioni educative e
ludico-ricreative per
bambini 0-3 anni (asili nido, servizi integrativi) e spazi mammebambini
5. Scarse iniziative
di sensibilizzazione
verso tematiche sociali rilevanti
6. limitata offerta di
occasioni di partecipazione di bambini e
dei ragazzi alla vita
della comunità
Comuni del Tigullio,
I destinatari indiretti delle iniziative
legate alla promozione dei Diritti
sono tutta la cittadinanza che entra
in contatto con le
scuole, con le famiglie e con le associazioni che sono i beneficiari diretti di tali iniziati
3 scuole del Ponente genovese
Famiglie dei bambini coinvolti, Direzione scolastica,
biblioteca civica
Circa 30 insegnanti, scuole
del comune di
Genova, famiglie
Comunità, comuni
del Tigullio, scuole
elementari e medie
del Tigullio, asl 4
chiavarese, parrocchie, centri di
aggregazione
15 insegnanti,
scuole del comune di Genova, famiglie
Quartiere del
CEP, in particolare la Comunità
Islamica presente
Circa 120 famiglie residenti nelScuole elementari e
la zona di S.ta
medie, famiglie,
Brigida (zona
comuni del Tigullio
Stazione Principe di Genova)
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
12
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
6.4. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio
Zona del Tigullio (Provincia di Genova)
Si occupano del settore educativo sul territorio del Levante alcune parrocchie, alcuni istituti religiosi
(come il Villaggio del ragazzo), cooperative sociali quali il Sentiero d’Arianna, altre associazioni
(che si rivolgono ad un’utenza specifica, come Anffas o Centro Acquarone per disabili).
Poche associazioni ed enti si occupano di promozione culturale rivolta a bambini e ragazzi, fra
queste (pur organizzando piccoli eventi) la sezione locale dell’Unicef ed il Sert della Asl 4 Chiavarese con l’Unità Mobile Interattiva che svolge un’ importante opera di prevenzione verso droga ed
alcool fra i giovanissimi del Tigullio con postazioni itineranti.
Comune di Genova
Il Comune di Genova è caratterizzato da una strutturazione che vede l’articolazione Municipale di
reti e network di terzo settore che si occupano di servizi e occasioni per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Si citano in questa sede le due principali reti che sono attive sui Municipi I (Centro Est), VI (medio
Ponente) e VII (Ponente): esse sono le locali Reti LET (raccolte nell’ambito dell’attuazione dei progetti per il tempo libero che si realizzano in attuazione della Legge 285/97), mediamente formate
ciascuna da 10/15 organizzazioni di terzo settore e i Centri Servizi Minori e Famiglia, anch’essi
presenti a livello municipale (i quali gestiscono i servizi convenzionati socioeducativi con il Comune
di Genova), mediamente formate da circa 10 organizzazioni di Terzo Settore.
In generale, sui territori genovesi in cui incide il presente progetto, sono presenti circa 30 soggetti
di Terzo Settore diversi, tra Cooperative Sociali, Organizzazioni di Volontariato e APS.
Oltre questi si citano i Comitati di Quartiere (S.ta Brigida, CEP) e il Centro Culturale Islamico (CEP)
che sono significativi interlocutori locali e le loro iniziative, seppur indirettamente, ricadono sulla
qualità dell’offerta complessiva per i bambini e i ragazzi.
6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners
Per la Zona del Tigullio (Provincia di Genova)
 Soggetto attuatore: Arciragazzi
 Partners del nostri progetti: Ludobiblioteca civica di Lavagna, Tigullio Foto Forum, Amnesty International, Unicef, Enpa sezione del Levante Ligure, Avis, Legambiente, Asl 4 Chiavarese,
Reparto di pediatria dell’ospedale di Lavagna, Associazione culturale Il mio canto Libero,
Gruppo Cinofilo Tigullio e Grande Genova, Associazione A passo di danza, Telefono Azzurro,
Anlaids, Comune di Lavagna, Comune di Casarza Ligure, Comune di San Colombano
Certenoli, ANPI Coordinamento Tigullio, Unità Mobile Interattiva del SERT, Auser, Centro
Cinofilo Skadog, Consiglio Comunale dei Ragazzi di Casarza Ligure, CIV Centro Storico
Lavagna, Centro Ricreativo I Paguri di Gattorna, Gaslini Band Band.
Per il Comune di Genova
 Soggetti attuatori: Arciragazzi
 Partners dei nostri progetti: Reti LET e Centri Servizi Minori e Famiglie dei Municipi I (Centro
Est), VI (Medio Ponente), VII (Ponente). In particolare si citano le principali Cooperative Sociali:
Cooperativa la Comunità, Coopsse, Consorzio Agorà, Coop “Il Laboratorio” e Cesto, Omnibus
e le Associazioni: Arci, Uisp, Legambiente, Agesci, Unicef
Le iniziative genovesi di promozione dei Diritti dei Bambini sono realizzate nell’ambito del “Coordinamento per i diritti dei bambini”, animato e coordinato da Arciragazzi, la cui composizione
è riscontrabile sul sito www.dirittideibambinigenova.it
Si citano infine i Comitati S.ta Brigida, Ca’Nuova (Cep) e la Comunità islamica del Ponente con
i quali sono attivate specifiche iniziative
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
13
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Sono inoltre partners del presente progetto:
Conferenza Ligure Enti di Servizio Civile (CLESC), partner
La Clesc — Conferenza Ligure enti di servizio civile (C.F. 95095200101) — è una associazione
senza fine di lucro composta dalle principali realtà del terzo settore Ligure impegnate nel servizio
civile La Clesc nasce per promuovere, valorizzare, e occuparsi della qualificazione sempre maggiore del Servizio Civile Nazionale. La Conferenza ligure Enti di Servizio civile promuove la dimensione internazionale della pace, del servizio civile e dell’obiezione di coscienza, con particolare attenzione alle forme di intervento nonviolento di risoluzione dei conflitti nonché la cooperazione internazionale allo sviluppo.
Metterà a disposizione del progetto i propri consulenti e i propri servizi di promozione, sensibilizzazione,informazione.
Celivo (Centro Servizi al volontariato) partner
Il Celivo (C.F. 95039260104) ha lo scopo di sostenere e qualificare l'attività di volontariato. A tal fine
eroga le proprie prestazioni sotto forma di servizi a favore delle organizzazioni di volontariato iscritte e
non iscritte nei registri regionali.
In particolare collaborerà attivamente alle iniziative di informazione, sensibilizzazione e promozione del
servizio civile previste dal progetto e organizzate nel territorio della provincia di Genova e offrendo un
supporto operativo in termini di risorse umane e strumentali, nell’ambito delle stesse
Oltre ai soggetti di cui sopra, espressione del mondo dell’associazionismo e del non profit, per il supporto ad alcune iniziative sia dei volontari in servizio civile sia afferenti alle varie azioni di seguito riportate seguite dall’associazione, è possibile fare riferimento, come partner, ad alcuni Enti Profit. Si considera significativo, vista la tipologia delle iniziative (che spaziano dalla formazione all’organizzazione di
grandi eventi e di attività per adolescenti – quindi legate anche ai “new media”), avere a disposizione
alcuni supporti strettamente tecnici che garantiscano una competenza professionale finalizzata a qualificare ulteriormente le proposte, sia ai bambini ragazzi e famiglie che ai volontari in servizio civile.
I soggetti individuati (e la tipologia di collaborazione) sono si seguito elencati:
o
Internos Edizioni (Via G. Battisti 1B, 16043 Chiavari (Ge) P. IVA 01778380996; CF
frtstr78r57c621L). Casa Editrice genovese con la quale si svilupperà una collaborazione legata alla
donazione di pubblicazioni e consulenza su attività di promozione delle iniziative collegate al progetto
o
ComputerX s.n.c. (P.zza Brignole 20/21r - 16122 Genova - Partita Iva 01351360993). Consulenza
sull’utilizzo e sull’installazione di software ed hardware utili alla realizzazione delle attività.
o
Riccardo Pelle Interpretazioni artistiche e letterarie e allestimenti audio e luci (Via dei Moliussi
24d/3 - 16161 Genova., p.iva 01404570994, c.f. PLLRCR75E20D969M): consulenza
sull’organizzazione e sull’allestimento degli eventi di animazione definiti nel progetto e fornitura di
strumentazioni ed attrezzature in prestito gratuito
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
14
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
7) OBIETTIVI DEL PROGETTO:
Premessa
La finalità generale delle azioni progettuali descritte si richiama a quanto richiesto dall’art. 4 della CRC:
“Gli Stati parti si impegnano ad adottare tutti i provvedimenti legislativi, amministrativi e altri, necessari
per attuare i diritti (dei bambini, ndr) riconosciuti dalla presente Convenzione” e all’art. 2 della Costituzione italiana: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”; in tal senso il progetto persegue il bene pubblico come costituzionalmente definito e con esso promuove i valori nazionali, alla base anche della
proposta di impegno nell’ambito del Servizio Civile Nazionale.
Le sei criticità complessive descritte nel merito nel paragrafo 6 vengono associate a specifici obiettivi di
promozione dei Diritti dell’Infanzia, in particolare desunti da alcuni dei principali articoli della CRC (art.
12 – diritto alla partecipazione; art. 29 – finalità dell’educazione; art. 31 – diritto al gioco e al tempo libero; art. 42 – diritto di avere diritti); è nostra convinzione infatti che la CRC, Convenzione ONU sui Diritti
dell’Infanzia, possa costituire uno strumento operativo per l’azione concreta volta a favorire il benessere dei bambini e delle famiglie; la sua ratifica al Parlamento Italiano (cfr ex. Legge 176/91) ne fa
uno strumento giurisprudenziale e legislativo di riferimento per tutte le iniziative volte alla promozione
dei Diritti dei Minori e delle Politiche per l’Infanzia in Italia, che devono essere coerenti con le disposizioni internazionali appunto assunte con la sua ratifica 20 anni fa.
La sfida, perseguita con convinzione nel presente progetto, riguarda la possibilità di promuovere tali diritti nel concreto, strutturalmente e non come azione “a se stante” (e quindi in qualche misura “eccezionale”), in tutte le iniziative per e con i bambini e i ragazzi, quindi “anche in tempi di crisi”; l’approccio citato, che si riferisce all’educazione come bene pubblico, responsabilità della comunità e dettato costituzionale, costituisce un diretto richiamo, per noi stessi e anche per i giovani interessati al Servizio Civile,
per un’azione orientata a “ri-tessere” le fila, la trama del Patto Sociale che sta alla base della convivenza comunitaria nel nostro Paese, quindi nelle nostre città e quartieri.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2:
Vengono di seguito riportate le Criticità di cui al punto 6.2 integrando quelle relative alla zona del Tigullio e a quelle relative alla zona di Genova. Le criticità rimandano ad obiettivi specifici legati a singoli e
definiti Articoli della CRC; più criticità possono sostenere la promozione di uno stesso obiettivo ovvero
alcuni obiettivi (almeno uno, l’obiettivo n. 2) è “a cavallo” fra due criticità (la n. 4 e la n. 5).
Criticità
Obiettivi
1.1 Limitata offerta di attività pomeridiane extrascolastiche per bambini 6-12 anni
1.2 Limitata offerta di occasioni di socializzazione per ragazzi adolescenti 13/17 anni
Obiettivo 1: promozione gioco, divertimento, attività culturali
- art. 31 CRC: “gli Stati parti alla Convenzione devono garan2. Scarse occasioni di interazione e divertitire per i bambini e i ragazzi il diritto al riposo, al tempo libero,
mento gratuito per bambini
alle attività ricreative e a partecipare liberamente alla vita cul3.1 Offerta limitata per attività estive per
turale e artistica”
bambini 3-12 anni
3.2 Limitata offerta estiva per adolescenti
3.3 Scarso utilizzo delle risorse territoriali estive per bambini e ragazzi e famiglie
Obiettivo 2: promozione finalità dell'educazione - art. 29
CRC: “gli Stati parti alla Convenzione devono garantire il
diritto per i bambini e i ragazzi a ricevere un’educazione che
sviluppi le singole personalità e capacità, il rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dei diritti, valori e
culture degli altri popoli e dell’ambiente”
5. Scarse iniziative di sensibilizzazione verso Obiettivo 3: attività promozione diritti - art. 42 CRC: “gli Stati
tematiche sociali rilevanti
parti alla Convenzione devono far conoscere ai bambini, agli
adulti, ai professionisti e in generale a tutti gli adulti
l’esistenza dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”
Obiettivo 4: promozione del diritto di partecipazione (in particolare adolescenti) - art. 12 CRC: “gli Stati parti alla Con6. limitata offerta di occasioni di partecipavenzione devono garantire ai bambini e ai ragazzi la
zione di bambini e dei ragazzi alla vita della
possibilità di esprimere la loro opinione su tutte le questioni
comunità
che li riguardano e tali opinioni devono essere prese in seria
considerazione da parte degli adulti”
4. Offerta limitata per spazi d’accoglienza
bambini 0-3 anni (asili nidi, baby park, ecc)
7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto
Gli indicatori riferiti agli obiettivi afferiscono a loro volta alle specifiche criticità, secondo lo schema
indicato in tabella. Tali indicatori sono stati scelti per essere l’anello di congiunzione fra il binomio
criticità-obiettivi (si vedano i precedenti punti 6 e 7) e le azioni (si veda il successivo punto 8), in
modo che ad ogni azione possa corrispondere un indicatore di riferimento che la leghi all’obiettivo
da cui trae ispirazione. In questo modo gli indicatori consentono di “tradurre” gli obiettivi generali in
percorsi concreti, portando alle azioni e fornendo una misura del loro possibile successo.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
OBIETTIVO
Obiettivo 1: promozione gioco, divertimento, attività
culturali - art. 31 CRC: “gli Stati parti alla Convenzione devono garantire per i bambini e i ragazzi il diritto
al riposo, al tempo libero, alle attività ricreative e a
partecipare liberamente alla vita culturale e artistica”
Obiettivo 2: promozione finalità dell'educazione art. 29 CRC: “gli Stati parti alla Convenzione devono
garantire il diritto per i bambini e i ragazzi a ricevere
un’educazione che sviluppi le singole personalità e
capacità, il rispetto della Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani e dei diritti, valori e culture degli altri
popoli e dell’ambiente”
Obiettivo 3: attività promozione diritti - art. 42 CRC:
“gli Stati parti alla Convenzione devono far conoscere ai bambini, agli adulti, ai professionisti e in generale a tutti gli adulti l’esistenza dei Diritti dell’Infanzia
e dell’Adolescenza”
Obiettivo 4: promozione del diritto di partecipazione
(in particolare adolescenti) - art. 12 CRC: “gli Stati
parti alla Convenzione devono garantire ai bambini e
ai ragazzi la possibilità di esprimere la loro opinione
su tutte le questioni che li riguardano e tali opinioni
devono essere prese in seria considerazione da parte degli adulti”
INDICATORI
Indicatore 1.1 (riferito alle criticità 1.1 e 1.2): aumento delle occasioni di tempo libero pomeridiano
ed extrascolastico per i bambini e gli adolescenti,
commisurate quantitativamente rispetto ai numeri
indicati nella tabella dei destinatari diretti
Indicatore 1.2 (riferito alla criticità 2): raggiungimento del numero dei bambini, dei ragazzi e delle
famiglie in attività di promozione del gioco libero e
della “città amica dei bambini”, nella misura quantitativa riportata nella tabella dei destinatari diretti
Indicatore 1.3 (riferito alle criticità 3.1, 3.2, 3.3):
promozione delle iniziative estive per bambini e adolescenti, nelle quantità legate alla tabella destinatari
Indicatore 2.1 (riferito alla criticità 4): raggiungimento delle quantità di destinatari sopra previsti e
proposta, da parte delle scuole, di progetti specifici
ulteriori legati all’avvio di progetti educativi da realizzarsi nei prossimi anni, specialmente sul versante
del Diritto allo Studio e dell’Intercultura
Indicatore 2.2 (riferito alla criticità 5, relativamente allo specifico delle iniziative con le scuole e in
collaborazione con i POF – Piani dell’Offerta
Formativa): raggiungimento delle quantità descritte
nella tabella destinatari e attivazione di specifichi
programmi per la promozione dei Diritti dei Bambini
nelle scuole
Indicatore 3 (riferito alla criticità 5 per quanto
concerne le iniziative non esclusivamente legate
al contesto scolastico e che incidono sulla Comunità locale): attivazione di programmi di comunicazione per la promozione dei Diritti dell’Infanzia e
dell’Adolescenza sul territorio e raggiungimento delle quantità previste dalla tabella destinatari
Indicatore 4 (riferito alla criticità 6): aumento significativo del numero di esperienze di partecipazione con i ragazzi a livello municipale (Consigli dei
Ragazzi, Consulte), raggiungimento dei destinatari
sopra individuati e attivazione di percorsi permanenti
di partecipazione dei Municipi
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo
INDICATORI
Indicatore 1.1
Indicatore 1.2
Indicatore 1.3
Indicatore 2.1
Indicatore 2.2
Indicatore 3
Indicatore 4
Ex ANTE
Si veda la situazione sui vari territori descritta nel paragrafo 6. La situazione riguardo ai “numeri” di minori da occasioni
di tempo libero, da iniziative educative
legate ai temi sociali e ai diritti, e le iniziative di partecipazione con i ragazzi
sono dettagliate nel precedente paragrafo. Oltre a quanto in precedenza espresso, per TUTTI gli indicatori vale una considerazione il cui superamento è nelle
priorità del presente progetto: a tutti i livelli, siano essi scolastici, della microcomunità, del Comune, dei Municipi e
della Provincia, oggi il tema dei Diritti
dell’Infanzia NON è assunto come determinante nei processi di pianificazione
e programmazione (didattica, dei servizi
territoriali, etc.). Questo è il livello di partenza a cui tutte “le quantità” espresse al
Capitolo 6 afferiscono a livello di sistema
Ex POST
Come per la descrizione della situazione ex-ante, per ciò che riguarda gli
obiettivi di risultato si rimanda nello
specifico alla tabella destinatari diretti,
nella quale sono stati anche evidenziati gli indicatori, per una più semplice lettura. Come per la situazione ex
post, la finalità principale che si intende però perseguire è rappresentata
non solo dal raggiungimento delle
“quantità” sopra descritte ma anche
dalla qualità” dei processi. E’ infatti intenzione e scopo dell’Arciragazzi
promuovere l’attenzione ai Diritti
dell’Infanzia e in particolare alla Convenzione ONU nei processi pianificatori e di programmazione, sia locali
che cittadini, sia micro che macrocomunitari: a scuola, nella pianificazione dei servizi, nella decisione sulle
politiche “per” l’infanzia e
l’adolescenza
7.4 Obiettivi rivolti ai volontari:
- formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle
linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007;
- apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla
acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione
delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti non profit;
- fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di
costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile;
- crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale
- conoscenza dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e delle strategie per la loro affermazione
nei diversi contesti sociali e comunitari oggetto del presente progetto
- conoscenza dello stretto rapporto fra promozione dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza e i
Diritti Umani, con particolare riferimento alle situazioni legate all’intercultura, all’accoglienza dei
bambini e delle famiglie e della non discriminazione
- promozione della capacità di elaborazione di proposte e progetti individuali circa la realizzazione di iniziative ulteriori per la promozione dei Diritti dei bambini e dei ragazzi
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
8. DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL
PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE
DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Descrizione dell’ideazione e delle azioni precedenti l’avvio del progetto:
I 7 indicatori di cui sopra, riferiti agli obiettivi e alle criticità secondo lo schema sopra riportato, si collegano funzionalmente ad altrettante 7 azioni (in
modo che esse possano essere monitorate in relazione agli obiettivi), secondo lo schema di progettazione top-down scelto per il presente progetto. Tali
azioni sono quindi declinate a seconda delle SAP di attuazione (la città di Genova nel suo complesso, le zone del Centro Storico e del Ponente cittadino, la zona del Tigullio in Provincia), individuando le 31 attività di seguito descritte, che sono dettagliate per territorio. Tutte le 31 attività di seguito riportate vedranno la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze in servizio civile, con le funzioni di seguito riportate.
In considerazione del fatto che le azioni, e quindi le attività concrete, sono il cuore del progetto, si riporta nella tabella che segue anche l’indicazione dei
riferimenti fra obiettivi e indicatori e fra questi e le criticità. In tale modo lo schema che segue diventa uno specchietto generale dell’impostazione
dell’intero progetto, esplicitando la connessione stretta che vi è fra l’analisi dei bisogni, le criticità, gli obiettivi, gli indicatori e quindi le azioni e le attività
finali.
OBIETTIVI
Indicatori
Obiettivo 1: promozione gioco, divertimento, attività culturali - art. 31 CRC: “gli
Stati parti alla Convenzione devono garantire per i bambini Indicatore
e i ragazzi il diritto al
1.1
riposo, al tempo libero, alle attività ricrea- (criticità
tive e a partecipare 1.1 e 1.2)
liberamente alla vita
culturale e artistica”
Azioni
Attività
Attività 1.1.1 (zona del Tigullio): Ludobiblioteca Libringioco. apertura 5 giorni a settimana tutto
l’anno con attività legate alla lettura, laboratori creativi ed espressivi, teatro-gioco, travestigioco, laboratori psicomotori e musicali, animazione con giochi di gruppo, gioco libero
Attività 1.1.2 (zona del Centro Storico di Genova): Centro “Vegalù”: attività di animazione multiproposta (laboratoriale, sportiva, di gioco libero) attiva con cadenza settimanale – il sabato – nel Centro
Storico di Genova
Azione
1.1: pro- Attività 1.1.3 (zona del Ponente di Genova): Centro Sociale “Zenit”: Centro di Aggregazione per
mozione bambini, ragazzi e adolescenti aperto tutti i pomeriggi e alcune serate nella zona del Cep di Genova
del tempo Attività 1.1.4 (zona del Ponente di Genova): ludoteca a Genova Voltri e c/o Biblioteca Benzi e inilibero e
ziative culturali presso Biblioteca Firpo: centro giochi per bambini da 5 a 11 anni aperto due volte
della cultu- alla settimana presso la Biblioteca Benzi del Ponente di Genova e iniziative di animazione del libro e di
ra
promozione della lettura previste anche presso la vicina biblioteca Firpo (CEP)
Attività 1.1.5 (zona del Centro Storico di Genova): Centro di aggregazione “la Creuza”: attività di
aggregazione con cadenza settimanale per ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori, attiva in
giornate feriali presso il Centro Storico di Genova
Attività 1.1.6 (zona del Ponente di Genova): attività per adolescenti: sala musica, attività di socializzazione, centro di aggregazione, bivacchi. Aperture settimanali con i ragazzi
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
OBIETTIVI
Indicatori
Azioni
Azione
1.2: promozione
Indicatore della "città
sostenibile
1.2
amica delle
(criticità 2) bambine e
dei bambini" e del
gioco
Indicatore
1.3
(criticità
3.1, 3.2,
3.3)
Obiettivo 2: promozione finalità dell'eIndicatore
ducazione - art. 29
2.1
CRC: “gli Stati parti
alla
Convenzione
(criticità 4)
devono garantire il
diritto per i bambini e
Azione
1.3: iniziative estive
per bambini e ragazzi
Azione
2.1: iniziative per e
con le famiglie
Attività
Attività 1.2.1 (incidente su tutta Genova): Progetto “Città GiUocosa”. Laboratori nelle scuole e attività di promozione del Diritto al Gioco (feste, animazioni di piazza, convegni). Si veda il sito:
www.cittagiuocosa.it
Attività 1.2.2 (zona del Tigullio): Festival "I colori del sole" e animazioni di piazza. Festival: a fine
settembre in località da destinarsi (è itinerante) un week end con giochi, stand di associazioni, spettacoli di cabaret, danza, ginnastica, magia, giocolieri, pesca di beneficienza, mostre fotografiche, promozione del volontariato. Animazioni di piazza con giochi giganti, laboratori creativi, animazioni con
paracadute, lettura fiabe: con cadenza mensile
Attività 1.2.3 (zona del Centro Storico di Genova): Gruppo di animazione “le Trottole”. Gruppo di
animazione impegnato in iniziative di Ludobus e attività ludiche con cadenza mediamente bisettimanale
Attività 1.2.4 (zona del Ponente di Genova): animazioni di piazza per bambini e famiglie. Previste
animazioni mensili (progetto LET Ponente, ex L. 285/97)
Attività 1.3.1 (zona del Tigullio): centro estivo 3/12 anni. Aperto da giugno a settembre fino alle 16
propone, oltre alle consuete attività estive (mare, piscina, gite, passeggiate), attività ludico-educative innovative quali la visita bisettimanale ad una fattoria didattica della zona con contatto diretto con animali
e la “baby-pet”, un divertente contatto-gioco fra cane e bambino in un centro cinofilo specializzato di
Lavagna
Attività 1.3.2 (zona del Centro Storico di Genova): due centri estivi, 3/6 e 3/12 anni, aperti da giugno a settembre con iniziative di gioco, escursioni, piscina, gite.
Attività 1.3.3 (zona del Ponente di Genova): attività estive di quartiere: centro estivo, tornei (ceppions league: torneo “animato” di calcio che coinvolge le Vie dei quartieri collinari del Ponente)
Attività 1.3.4 (zona del Ponente di Genova): campi estivi per adolescenti. Iniziative fuori città con
gli adolescenti che partecipano alle diverse proposte dell’Arciragazzi durante l’anno (anche iniziative di
scambi giovanili nazionali e internazionali)
Attività 1.3.5 (zona del Ponente di Genova): Spiaggia dei Bambini. Gestione con il volontariato di un
progetto sulla Passeggiata litoranea del Ponente (balenabile) per mettere a disposizione di bambini e
famiglie giochi da spiaggia, servizi igienici, servizio di bagnino (per le spiagge libere demaniali), così
che possano usufruire delle risorse “pubbliche”
Attività 2.1.1 (zona del Tigullio): Spazio Morbido della Ludobiblioteca per bambini 0-3 anni: aperto 5 giorni a settimana tutto l’anno è uno spazio sicuro e confortevole in cui bambino e mamma possono
giocare con le animatrici. Sono proposte piccole letture adatte all’età, semplici laboratori espressivi e
canzoni
Attività 2.1.2 (zona del Ponente di Genova) Iniziative interculturali. Iniziative periodiche (feste, animazioni in Ludoteca, etc.) di giochi con bambini italiani e stranieri, le loro mamme e organizzazione della “merenda multietnica”
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
OBIETTIVI
Indicatori
i ragazzi a ricevere
un’educazione che
sviluppi le singole
personalità e capacità, il rispetto della
Dichiarazione
Universale dei Diritti Indicatore
Umani e dei diritti,
2.2
valori e culture degli
altri
popoli
e (criticità 5,
dell’ambiente”
riferita alle
iniziative
esclusive
con le
scuole)
Obiettivo 3: attività
promozione diritti art. 42 CRC: “gli Stati
parti alla Convenzione devono far conoscere ai bambini, agli
adulti, ai professionisti e in generale a
tutti
gli
adulti
l’esistenza dei Diritti
dell’Infanzia
e
dell’Adolescenza”
Indicatore
3
Azioni
Azione
2.2: iniziative con le
scuole (intercultura,
diritti, etc.)
Azione 3:
iniziative
specifiche
(criticità 5, di promoriferita alle zione della
Conveniniziative
coinvolgent zione dei
i anche la diritti e della DichiaComunità
razione Ulocale)
niversale
dei diritti
dell'Uomo
Attività
Attività 2.2.1 (incidenti su tutta Genova): campagne per l'inclusione, il diritto allo studio e
l’educazione ai Diritti dei bambini nelle scuole. Iniziative di promozione dei Diritti dei bambini (con
particolare riferimento al diritto all’educazione) nelle scuole genovesi di città e provincia. Laboratori con i
bambini, formazione insegnanti, convegni e realizzazione di un kit didattico sui Diritti a scuola, kit didattico realizzato nel 2010 grazie alla collaborazione con la Fondazione Carige e assunto come strumento
di lavoro trasversale dell’associazione.
Attività 2.2.2 (zona del Tigullio): Interventi nelle scuole del Tigullio
- Gestione annuale del Doposcuola delle Elementari di Zoagli con organizzazione di laboratori creativi,
animazione di favole, letture, aiuto nei compiti (tre volte a settimana da settembre a giugno)
- Nel mese di novembre letture, giochi e laboratori in ogni classe delle Elementari di Lavagna e Cavi
partendo dalla Convenzione dei diritti dell’infanzia; ogni anno le attività sono incentrate su un diritto in
particolare e prevedono una mostra dei lavori svolti in occasione della successiva “Festa dei Diritti”
- Partecipazione all’evento Ottobre Piovono Libri con letture e rielaborazioni partendo dall’autore prescelto per l’anno in corso
- Partecipazione alla Giornata dell’Intercultura promossa dalla Direzione Didattica di Lavagna con laboratori e giochi multietnici
Attività 2.2.3 (zona del Centro Storico di Genova): laboratori teatrali sulla creatività nelle scuole
dell'obbligo e 3/6 anni, con cadenza settimanale nel periodo scolastico
Attività 2.2.4 (zona del Ponente di Genova): laboratori interculturali nelle scuole. Laboratori settimanali con i bambini delle scuole, centrati sulle “festività” e i “giochi” del mondo,l esplorati e ricostruiti (e
festeggiati) dai bambini e dalle loro famiglie
Attività 3.1 (incidente su tutta Genova): iniziative di promozione degli anniversari dei Diritti dei
Bambini – giornate del 27 maggio e del 20 Novembre. Iniziative di animazione, convegni, promozione attraverso i media dell’anniversario ONU dei Diritti dell’Infanzia – 20 Novembre 1989 – e della ratifica
della Convenzione ONU sui Diritti in Italia – 27 maggio 1991.
Attività 3.2 (incidente su tutta Genova): promozione e diffusione CRC (scuole, insegnanti, bambini, cittadinanza, organizzazione eventi). La promozione dei Diritti dei Bambini non avviene solo in
occasione degli anniversari nazionali e internazionali. E’ una linea di azione che è attiva durante tutto
l’anno, seppur con intensità minore rispetto ai periodi di maggio e novembre.
Attività 3.3 (zona del Tigullio): Organizzazione eventi specifici sui diritti.
Animazioni per bambini, postazioni con depliant informativi rivolti ad adulti e famiglie, proposte di laboratori tematici, questionari, dibattiti, mostre fotografiche e di disegni. In particolare:
- organizzazione di Aperitivo Rosa in occasione dell’8 Marzo
- organizzazione della Festa dei Diritti (20 novembre)
- organizzazione del Giorno del Gioco (27 maggio)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
OBIETTIVI
Indicatori
Azioni
Obiettivo 4: promo- Indicatore Azione 4:
promozio4
zione del diritto di
ne della
partecipazione
(in
particolare
adole- (criticità 6) partecipazione attiva
scenti) - art. 12 CRC:
dei ragazzi
“gli Stati parti alla
alla vita
Convenzione devono
della cogarantire ai bambini
munità loe ai ragazzi la possicale
bilità di esprimere la
loro opinione su tutte
le questioni che li riguardano e tali opinioni devono essere
prese in seria considerazione da parte
degli adulti”
Attività
Attività 3.4 (zona del Tigullio): partecipazione eventi di rete (di terzo settore) sui diritti.
Offriamo il nostro contributo (con proposte rivolte ai bambini o realizzate da loro nelle settimane antecedenti) ad associazioni ed enti nell’organizzazione di eventi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica in
tema di diritti umani. In particolare partecipiamo a:
- Giornata della Memoria nel campo di concentramento di Calvari
- Giornata contro la Pena di Morte a Lavagna (in collaborazione con Amnesty)
- 25 Aprile: Fiaccolata della Resistenza (in collaborazione con ANPI)
- Giornata del volontariato nelle scuole
- Giornata contro l’AIDS (in collaborazione con ANLAIDS)
- Postazioni per la prevenzione all’uso di alcool e droghe (in collaborazione con SERT)
- Raccolta generi alimentari per Music for Peace.
- Eventi sui diritti organizzati da altre associazioni (Legambiente, Arci, Unicef, Telefono Azzurro)
Attività 3.5 (zona del Centro Storico): laboratori nelle scuole e con le famiglie sui diritti. Iniziative
con cadenza settimanale per la promozione della CRC nelle scuole dell’obbligo
Attività 4.1 (incidente su tutta Genova) – partecipazione dei ragazzi: promozione dei Consigli Municipali dei Ragazzi, organizzazione di eventi con i ragazzi, collaborazione con istituti superiori per la partecipazione dei ragazzi alla vita della comunità locale.
Attività 4.2 (incidente su tutta Genova): attuazione locale dei progetti nazionali e regionali Arciragazzi sul tema della partecipazione. In particolare trattasi di progetti di partecipazione alla vita della
comunità locale che prevedono l’attivazione di gruppi di bambini, ragazzi e giovani che elaborano proposte per la comunità (anche in collegamento con il Forum Nazionale Giovani e con il previsto Forum
regionale ligure dei giovani) e che monitorano l’applicazione dei diritti dei bambini e dei ragazzi nella loro vita quotidiana; in connessione anche con il Coordinamento nazionale PIDIDA –
www.infanziaediritti.it – e il livello regionale della stessa rete PIDIDA – www.dirittideibambinigenova.it;
www.dirittideibambiniliguria.it. Tali iniziative rappresentano sin dal 2009 un architrave della programmazione di Arciragazzi, che coinvolge direttamente bambini, ragazzi e giovani (costantemente in rete con
altre organizzazioni di Terzo Settore e con le Istituzioni locali) per il consolidamento e lo sviluppo
dell’attuazione dell’art. 12 della CRC (sulla partecipazione). In particolare si segnala la prevista partecipazione al percorso che porterà nel 2012 le istanze dei bambini e dei ragazzi italiani ad essere rappresentate all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGASS) sull’infanzia, prevista a NY per
quell’anno (già in passato Arciragazzi, nell’ambito delle iniziative PIDIDA, ha partecipato anche con
bambini direttamente a queste assise all’ONU; l’intenzione per il 2012 è di portare a NY una rappresentanza di bambini e ragazzi di Genova.
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
OBIETTIVI
Indicatori
Azioni
Attività
Attività 4.3 (incidente su tutta Genova): partecipazione alla rete Yepp. Arciragazzi partecipa alla rete Yepp (Youth Empowerment Partnership Programme) sia con educatori che con ragazzi adolescenti.
Le iniziative sono di tipo territoriale e prevedono la valorizzazione delle idee dei giovani per la Comunità
locale, attraverso un partenariato di diverse associazioni ed enti: www.yepp.it.
Attività 4.5 (zona del Centro Storico di Genova): valorizzazione del territorio della zona di S.ta
Brigida. Arciragazzi, in particolare con il Circolo Vega attivo nella zona del Centro Storico, è coinvolta
nella rivitalizzazione e miglioramento del borgo di S.ta Brigida (adiacente alla zona della Stazione FS
Principe di Genova). Vengono realizzate iniziative di promozione della storia e delle risorse culturali del
luogo, feste, animazioni, visite, etc.
Attività 4.6 (zona del Ponente di Genova): iniziative territoriali di partecipazione con adolescenti.
Già da alcuni anni gli adolescenti e i ragazzi nella zona dia del Medio Ponente che del Ponente di Genova sono impegnati in iniziative di partecipazione e proposta per e con i Municipi. A Medio Ponente è
attiva la Consulta dei Ragazzi, che collabora strutturalmente con il Municipio; a Ponente sono state realizzate dai ragazzi iniziative di ripristino di piazze, animazioni realizzate dai ragazzi adolescenti, etc.
Attività 4.7 (zona del Tigullio): promozione della partecipazione attiva di bambini e ragazzi nei
Comuni del Tigullio
- coinvolgimento attivo nelle iniziative organizzate dal CCR di Casarza Ligure e diffusione della loro iniziativa attraverso i nostri canali
- mediazione nelle progettazione partecipata promossa dal Comune di Lavagna per il coinvolgimento
diretto di bambini e ragazze in scelte riguardanti il bene comune (giardini, parchi, mense…)
- apertura dello sportello Child Friendly aperto una volta a settimana presso la Biblioteca di Lavagna
con possibilità per bambini e ragazzi di esporre idee, lamentele, progetti da sottoporre alla Giunta Comunale
Azioni trasversali:
Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica, (box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno
inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso l’Ente ASVI (box 28). I volontari del SCN saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale.
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Cronogramma
Il cronogramma complessivo, di seguito riportato, è l’occasione per riprendere i fili della struttura del progetto ed evidenziare le relazioni fra criticità, obiettivi, indicatori, azioni e attività.
Criticità, Indicatori, Obiettivi, Azioni, Attività
Ideazione, sviluppo e avvio (riferito al complesso del progetto e ad ogni singola azione)
Obiettivi
Indicatori
Azioni
Attività
Obiettivo 1: promozioAttività 1.1.1 (zona del Tigullio): attività
ne gioco, divertimento,
pomeridiane 6/12 anni (Ludobiblioteca Liattività culturali - art. 31
bringioco).
CRC: “gli Stati parti alla
Attività 1.1.2 (zona del Centro Storico di
Convenzione devono
Genova): Centro “Vegalù”
garantire per i bambini e
Attività 1.1.3 (zona del Ponente di GenoAzione 1.1:
i ragazzi il diritto al ripova): Centro Sociale “Zenit”
promozione
so, al tempo libero, alle
1.1
del tempo li- Attività 1.1.4 (zona del Ponente di Genoattività ricreative e a
bero e della
va): ludoteca a Genova Voltri e c/o Bibliopartecipare liberamente
cultura
teca Benzi e iniziative culturali presso Bialla vita culturale e artiblioteca Firpo
stica”
Attività 1.1.5 (zona Centro Storico di Genova): Centro di aggregazione “la Creuza”
Attività 1.1.6 (zona del Ponente di Genova): attività per adolescenti
Attività 1.2.1 (incidente su tutta Genova):
Azione 1.2:
Progetto “Città GiUocosa”.
promozione
Attività 1.2.2 (zona del Tigullio): festival "i
della "città socolori del sole" e animazioni di piazza
stenibile ami1.2
ca delle bam- Attività 1.2.3 (zona del Centro Storico di
Genova): Gruppo di animazione “le Trottole”
bine e dei
bambini" e del
Attività 1.2.4 (zona Ponente di Genova):
gioco
animazioni di piazza per bambini e famiglie
MESI
(conteggiati a partire dal mese di settembre)10
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
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x
10
Il timing delle azioni è previsto a partire dal mese di settembre perché numerose iniziative si riferiscono al periodo scolastico. Qualora il periodo del progetto di SCN sia diver‐
so la stessa, che si ripete negli anni, scala di 4 mesi in avanti Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Criticità, Indicatori, Obiettivi, Azioni, Attività
Ideazione, sviluppo e avvio (riferito al complesso del progetto e ad ogni singola azione)
Obiettivi
Indicatori
Azioni
Attività
Attività 1.3.1 (zona del Tigullio): centro
estivo 3/12 anni
Attività 1.3.2 (zona del Centro Storico di
Genova): due centri estivi, 3/6 e 3/12 anni
Azione 1.3:
iniziative esti- Attività 1.3.3 (zona del Ponente di Geno1.3
va): attività estive di quartiere
ve per bambini e ragazzi Attività 1.3.4 (zona del Ponente di Genova): campi estivi per adolescenti
Attività 1.3.5 (zona del Ponente di Genova): Spiaggia dei Bambini
Attività 2.1.1 (zona del Tigullio): spazio
Azione 2.1:
Obiettivo 2: promozioiniziative per morbido 0-36 mesi
2.1
ne finalità dell'educae con le faAttività 2.1.2 (zona del Ponente di Genozione - art. 29 CRC: “gli
miglie
va) Iniziative interculturali
Stati parti alla ConvenAttività 2.2.1 (incidenti su tutta Genova):
zione devono garantire
campagne per l'inclusione, il diritto allo stuil diritto per i bambini e i
dio e l’educazione ai Diritti dei bambini nelle
ragazzi a ricevere
scuole
un’educazione che sviAzione 2.2:
Attività 2.2.2 (zona del Tigullio): Interventi
luppi le singole
iniziative con nelle scuole del Tigullio
personalità e capacità, il
2.2
le scuole (inrispetto della Dichiaratercultura, di- Attività 2.2.3 (zona del Centro Storico di
Genova): laboratori teatrali sulla creatività
zione Universale dei Diritti, etc.)
nelle scuole dell'obbligo e 3/6 anni
ritti Umani e dei diritti,
valori e culture degli altri
Attività 2.2.4 (zona del Ponente di Genopopoli e dell’ambiente”
va): laboratori interculturali nelle scuole
MESI
(conteggiati a partire dal mese di settembre)10
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
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Criticità, Indicatori, Obiettivi, Azioni, Attività
Ideazione, sviluppo e avvio (riferito al complesso del progetto e ad ogni singola azione)
Obiettivi
Indicatori
Azioni
Attività
Attività 3.1 (incidente su tutta Genova): iniziative di promozione degli anniversari dei Diritti dei Bambini – giornate del 27 maggio e
Obiettivo 3: attività
Azione 3: ipromozione diritti - art.
niziative spe- del 20 Novembre
42 CRC: “gli Stati parti
cifiche di
Attività 3.2 (incidente su tutta Genova):
promozione e diffusione CRC (scuole, insealla Convenzione devopromozione
gnanti, bambini, cittadinanza, eventi cittadini)
no far conoscere ai
della Conbambini, agli adulti, ai
venzione dei Attività 3.3 (zona del Tigullio): organizza3
professionisti e in genediritti e della
zione eventi specifici sui diritti
rale a tutti gli adulti
Dichiarazione Attività 3.4 (zona del Tigullio): partecipal’esistenza dei Diritti
Universale
zione eventi di rete (di terzo settore) sui diritti
dell’Infanzia e
dei diritti del- rivolti a tutta la cittadinanza
dell’Adolescenza”
l'Uomo
Attività 3.5 (zona del Centro Storico): laboratori con scuole dell’obbligo e famiglie sui
diritti. Iniziative con cadenza settimanale.
Attività 4.1 (incidente su tutta Genova) –
Obiettivo 4: promozione
partecipazione dei ragazzi
del diritto di partecipaAttività 4.2 (incidente su tutta Genova): atzione (in particolare adotuazione locale dei progetti nazionali e regioAzione 4:
lescenti) - art. 12 CRC:
nali Arciragazzi sul tema della partecipazione)
promozione
“gli Stati parti alla Condella parteci- Attività 4.3 (incidente su tutta Genova):
venzione devono garantipazione attiva partecipazione alla rete Yepp
re ai bambini e ai ragazzi
4
Attività 4.5 (Centro Storico di Genova): vala possibilità di esprimere
dei ragazzi
la loro opinione su tutte
alla vita della lorizzazione zona di S.ta Brigida
le questioni che li riguarcomunità lo- Attività 4.6 (zona del Ponente di Genova):
iniziative territoriali di partecipazione con adodano e tali opinioni decale
lescenti
vono essere prese in seAttività 4.7 (zona del Tigullio): promozione
ria considerazione da
della partecipazione attiva di bambini e raparte degli adulti”
gazzi nei Comuni del Tigullio
MESI
(conteggiati a partire dal mese di settembre)11
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
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Il timing delle azioni è previsto a partire dal mese di settembre perché numerose iniziative si riferiscono al periodo scolastico. Qualora il periodo del progetto di SCN sia diver‐
so la stessa, che si ripete negli anni, scala di 4 mesi in avanti Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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ALTRE AZIONI
Formazione Specifica
Azioni trasversali per il SCN
Accoglienza dei volontari in SCN
Formazione Generale
Informazione e sensibilizzazione
Inserimento dei volontari in SCN
Monitoraggio
0
1
X
MESI (conteggiati da settembre)
2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
x x X x x x x x x x X
X
X
x
X
x
x
x
X
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività e 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Per motivi di semplicità di lettura si accorpano i punti 8.2 e 8.3, così da unire le informazioni e mettere in relazione le professionalità relative ad ogni azione/attività con i ruoli che per ciascuna di esse si propongono per i volontari in servizio civile.
Essendo le azioni e le attività suddivise per territorio si opta per una descrizione che riprende le iniziative di ciascuna sede di attuazione. Per ciascuna attività si riporta anche il n. di rif. In modo che essa possa essere ricondotta alle azioni (e quindi agli indicatori, obiettivi e criticità) come descritto nelle tabelle precedenti. Con questa scelta si vuole dare evidenza immediata al complesso delle attività che i volontari in servizio civile troveranno nelle sedi nelle quali saranno impegnati; nel contempo – a fini progettuali ma anche di analisi – non si vuole perdere “il filo” che lega le
stesse attività agli obiettivi di promozione dei Diritti che sono a loro volta sostenuti dalle criticità descritte nel punto 6. Si tenga presente che in ciascuna delle 4 sedi operative si prevedono 2 volontari in servizio civile nazionale i quali, nell’arco dell’anno di servizio, verranno coinvolti nelle attività descritte, con il ruolo indicato per ciascuna attività.
Per ciascuna sede operativa, inoltre, medesime persone dell’associazione possono essere impegnate nella realizzazione di più di una attività (con
le funzioni di coordinamento, educative o animative con i bambini, di formazione, di expertise, etc.); per tale ragione nelle tabelle che seguono si
riportano i loro ruoli e funzioni all’interno di ogni attività e, a seguire, se ne segnala il numero complessivo (contando le diverse persone fisiche) e
la tipologia di rapporto. Tale numero rappresenta, per ciascuna sede operativa, il gruppo di soci e operatori dell’associazione che seguiranno le attività e, che complessivamente saranno coloro con i quali i giovani in servizio civile si rapporteranno nello svolgimento delle loro mansioni.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
27
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Iniziative incidenti su tutto il territorio genovese (presso la sede di Arciragazzi Genova)
risorse umane complessive
Rif. numero e nome attività
1.2.1: Città giUocosa
Ruolo
Coordinatore di progetto
coordinatore equipe educativa
Educatori con i bambini
pubblicista/grafico
Coordinatore di progetto
coordinatore equipe edu2.2.1: campagne per l'incativa
clusione, il diritto allo studio e l’educazione ai Diritti Educatori con i bambini
dei bambini nelle scuole pubblicista/grafico
Formatori
Coordinatore di progetto
3.1: 20 novembre e 27
maggio (attività valida per Educatori/animatori con i
bambini
tutti i Circoli territoriali:
Prometeo, Tigullio, Vega) pubblicista/grafico
Formatori
3.2: promozione e diffu- animatori nelle piazze e
sione CRC (scuole, inse- scuole
gnanti, bambini, cittadinanza, organizzazione e- Formatori
venti)
4.1: Partecipazione dei raCoordinatore
gazzi (CCR: attività con il
municipio, organizzazione
di eventi con i ragazzi, colEducatori
laborazione con istituti superiori)
ruolo volontari in servizio civile (n. 2)
ruolo
richiede attività esterne alla
sede di attuazione (si/no)
supporto alle attività dirette con i
bambini, supporto alla promozione delle iniziative, partecipazione alle iniziative di formazione specifiche sul merito del progetto
Si
supporto alle attività dirette con i
bambini, supporto alla promozione delle iniziative, partecipazione alle iniziative di formazione specifiche sul merito del progetto
Si
supporto alle attività dirette con i
bambini, supporto alla promozione delle iniziative e in particolare della Convenzione sui Diritti
con i bambini e la popolazione
Si
supporto alle attività dirette con i
bambini, supporto alla promozione delle iniziative e in particolare della Convenzione sui Diritti
con i bambini e la popolazione
Si
Supporto organizzativo, partecipazione alle attività di tutoraggio.
Si
Funzione
Organizzazione e coordinamento dell'attività
coordinamento operatori impegnati con i bambini
laboratori sul diritto al gioco con scuole e gruppi
informali
sviluppo sito internet, manifesti, etc.
Organizzazione e coordinamento dell'attività
coordinamento operatori impegnati con i bambini
laboratori sui diritti con scuole
sviluppo sito internet, manifesti, realizzazione kit
didattici
formazione insegnanti
Organizzazione e coordinamento dell'attività
laboratori sui diritti, animazioni di piazza
sviluppo sito internet, manifesti, brochure
formazione insegnanti e volontari
laboratori sui diritti, animazioni di piazza
formazione insegnanti e volontari
Organizzazione e coordinamento dell'attività
Supporto organizzativo, tutoraggio attività con i ragazzi
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28
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
risorse umane complessive
Rif. numero e nome attività
4.2: attuazione locale dei
progetti nazionali e regionali Arciragazzi;
4.3: Partecipazione alla
rete Yepp
Ruolo
ruolo volontari in servizio civile (n. 2)
ruolo
richiede attività esterne alla
sede di attuazione (si/no)
Supporto all'organizzazione delle attività, partecipazione alle attività anche formative
Si
Partecipazione e supporto alle
attività, collegamento operativo
con le attività della CCR
Si
Funzione
Coordinatore
Organizzazione e coordinamento dell'attività
Educatori
Gestione attività, tutoraggio gruppi
Formatori
Preparazione moduli di attività
Amministratore
Gestione amministrativa, rendicontazione
Rappresentante Arciragazzi
partecipazione e supporto alle attività
Ruolo delle risorse umane impegnate nelle varie attività di cui sopra
Coordinatore/i di progetto
coordinatore /i equipe educativa
Educatori con i bambini
Animatori (in piazze e scuole) con i bambini
pubblicista/grafico
Formatori
Personale di segreteria e amministrazione
Volontari (dirigenti dell’associazione e volontari nelle attività)
Numero complessivo
2
2
3
8
1
3
1
Collaborazione a progetto
Collaborazione a progetto
Prestazione occasionale
Prestazione occasionale
Prestazione occasionale
Prestazione occasionale
Contratto a progetto
10
Volontari
Tipologia di rapporto
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29
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Iniziative incidenti sul territorio del Centro Storico di Genova (Circolo Vega)
risorse umane complessive
Rif. numero e
nome attività
1.1.2: Centro
“Vegalù”:
ruolo
coordinatore
volontari vegalù
1.1.5: Centro
di aggregazione “la
Creuza”:
coordinatore
progetto
funzione
attività di backoffice, pianificazione delle attività, organizzazione degli
staff, organizzazione delle attività di formazione e monitoraggio, contatti con i servizi sociali, le famiglie e la rete di riferimento (Rete LET)
attività educative, laboratoriali e di animazione
attività di backoffice, pianificazione delle attività, organizzazione degli
staff, organizzazione delle attività di formazione e monitoraggio, contatti con le scuole di riferimento per il supporto scolastico, con i servizi scolastici e la rete di riferimento (rete LET)
volontario creuattività educative, sostegno scolastico, animazione
za
attività di backoffice, pianificazione delle attività, organizzazione degli
staff, organizzazione delle attività di formazione e monitoraggio, cocoordinatore
ordinamento delle attività di promozione, redazione di preventivi e bilanci , messa a punto del piano di promozione
1.2.3: Gruppo
di animazione
“le Trottole”. animatori
formatori per
aggiornamento
coordinatore
1.3.2: due
centri estivi,
3/6 e 3/12 aneducatore
ni
supervisore
ruolo volontari in servizio civile (n. 2)
richiede attività
esterne alla
ruolo
sede di attuazione (si/no)
animazione pura e strutturata, giocoleria, lettura di fiaba, animazione
teatrale per bambini, ideazione di nuovi giochi
fornire nuovi elementi sull'animazione , trasmettere competenze pratiche come la giocoleria, lo sviluppo di nuovi laboratori etc..
attività di backoffice, pianificazione delle attività, organizzazione degli
staff, organizzazione delle attività di formazione e monitoraggio, coordinamento delle attività di promozione e iscrizioni, redazione del
bilancio preventivo e consuntivo, contatti con famiglie, servizi sociali
e scuole
educatore e animatore nelle attività proposte durante i centri estivi:
gite, giornate al mare, laboratori.
psicologo specializzato nelle dinamiche di gruppo che supporta il
gruppo attraverso supervisioni periodiche
Sostegno alle attività con bambini di
età scolare, animatore nei momenti
ludici
Si
sostegno scolastico e sviluppo e
promozione di progetti specifici come animazione musicale, danza, cineforum, feste etc..
Si
supporto e sviluppo di eventi ed attività legate alla promozione dei diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza, attività di animazione nel quartiere S.
Brigida e in collaborazione con i diversi municipi genovesi,attività di animazione in piazza e non per privati.
Si
animatore nelle attività proposte durante i centri estivi: gite, giornate al
mare, laboratori.
Si
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
risorse umane complessive
Rif. numero e
nome attività
ruolo
2.2.3: laboracoordinatore/
tori teatrali
sulla creatività teatroterapeuta
nelle scuole
dell'obbligo e
animatori teatrali
3/6 anni
3.5: laboratori coordinatore
nelle scuole e
con le famiglie
sui diritti
animatori
ruolo volontari in servizio civile (n. 2)
richiede attività
esterne alla
ruolo
sede di attuazione (si/no)
funzione
attività di backoffice, pianificazione del percorso , organizzazione degli staff, organizzazione delle attività di formazione e monitoraggio,
coordinamento delle attività di promozione e iscrizioni, redazione del
bilancio preventivo e consuntivo, contatti con le scuole
strutturazione del percorso di animazione teatrale nelle scuole, gestione del gruppo classe, organizzazione dell'evento finale
attività di backoffice, pianificazione del percorso , organizzazione degli staff, organizzazione delle attività di formazione e monitoraggio,
coordinamento delle attività di promozione e iscrizioni, redazione del
bilancio preventivo e consuntivo, contatti con le scuole
supporto al teatroterapeuta, partecipazione alla gestione del gruppo
classe, supporto all'elaborazione del
percorso, co-organizzazione dell'evento finale
Si
supporto allo staff, preparazione del
materiale, realizzazione degli eventi,
verifiche con il gruppo di lavoro
Si
sviluppo del progetto, pianificazione dei contenuti degli incontri, preparazione materiale, effettuazione degli incontri , verifica finale
organizzazione di eventi e manifestazioni sul territorio, contatto con le
pubbliche amministrazioni per promuovere e valorizzare interventi sul
4.5: valoriz- coordinatore
supporto allo staff degli animatori per
territorio
zazione del
la realizzazione di eventi ed animaterritorio della
attività di animazione per adulti e organizzazione di eventi per la vazione per adulti nella zona di S.ta
animatori
zona di S.ta
lorizzazione del territorio
Brigida
Brigida
esperti del comi- organizzazione di eventi culturali (visite guidate) nel territorio di rifetato S.ta Brigida rimento, studio del territorio da un punto di vista storico artistico)
Ruolo delle risorse umane impegnate nelle varie attività di cui sopra
coordinatore/i attività
coordinatore iniziative Comitato S.ta Brigida
educatori
Numero complessivo
3
1
8
animatori iniziative: Cento vegalù e Creuza, Gruppo "Le Trottole", attività sui Diritti (nelle
scuole), teatrali e nell'ambito delle iniziative del Comitato di S.ta Brigida
formatori per aggiornamento
teatroterapeuta
supervisore
esperti (architetti, geometri) Comitato S.ta Brigida
personale di segreteria e amministrazione
Si
Tipologia di rapporto
collaboratore occasionale
volontario
dipendenti/collaboratori occasionali
15
Volontari
2
1
1
2
1
collaboratori occasionali
collaboratore
collaborazione occasionale
volontari
dipendente
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Iniziative incidenti sul territorio del Ponente genovese (Circolo Prometeo)
risorse umane complessive
Rif. numero e nome attività
ruolo
funzione
1.1.3: CS Zenit
volontari
1.1.4: ludoteca a Genova
Voltri e c/o Biblioteca Benzi
e iniziative culturali presso
Biblioteca Firpo
educatore attività di laboratori e giochi, 2 volte alla settimana
volontari
1.1.6: attività per adolescenti volontari
1.2.4: Animazioni di Piazza
animatori
volontari
1.3.3: attività estive di quartiere
volontari
supporto alle attività quotidiane degli educatori
supporto all'attività della Ludoteca
attività di gruppo con adolescenti, gestione sala
musica, gite ed escursioni
attività di animazione presso i quartieri collinari e
periferici di Genova
attività con i bambini e gli adolescenti (attività di
animazione sportiva, tornei, etc.)
attività estive con adolescenti: bivacchi in città e
1.3.4: campi estivi per adovolontari
partecipazione a scambi giovanili nazionali e interlescenti
nazionali
animatori
attività di spiaggia e sorveglianza gruppi di bambi1.3.5: spiaggia dei bambini
ni
presenti alle attività estive
volontari
attività di laboratori e giochi, 1 volta alla settimana
educatore
con bambini stranieri
2.1.2: Iniziative interculturali
volontari
supporto all'attività interculturali
2.2.4: laboratori interculturali educatore attività di laboratori nelle scuole
nelle scuole
volontari
supporto all'attività interculturali nelle scuole
attività nelle scuole e presso iniziative in collabora4.6: iniziative territoriali di
educatore
zione con il Municipio
partecipazione con adolescenti
volontari
supporto all'attività nelle scuole e municipali
ruolo volontari in servizio civile (n. 2)
richiede attività eruolo
sterne alla sede di
attuazione (si/no)
supporto alle iniziative quotidiane di sociaSi
lizzazione per bambini e ragazzi
supporto alle attività della Ludoteca (gioco,
laboratori, feste)
supporto alle iniziative con gli adolescenti,
coinvolgimento in attività di educazione
musicale, etc.
supporto alle iniziative di animazione a alla
loro promozione
si
Si
Si
supporto alle iniziative di animazione a alla
loro promozione
Si
supporto alle iniziative estive con gli adolescenti e loro promozione
Si
supporto alle iniziative estive in spiaggia,
animazione, promozione
Si
supporto alle iniziative a alla promozione
Si
supporto alle iniziative a alla promozione
Si
supporto alle iniziative a alla promozione
Si
Ruolo delle risorse umane impegnate nelle varie attività di cui sopra
Coordinatore/i attività
Educatore Ludoteca
Educatori nelle scuole, in attività interculturali e area giochi, nelle attività estive, nelle attività di partecipazione con gli adolescenti
Educatori/animatori volontari
Numero complessivo
2
1
Tipologia di rapporto
collaborazione occasionale
collaborazione occasionale
4
collaborazione occasionale
12
volontari
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Iniziative incidenti sul territorio del Tigullio (Provincia di Genova)
risorse umane complessive
Rif. numero
e nome attività
ruolo
funzione
Educatrici/Animatrici
Gestione delle iniziative educative e ludiche
Psicologo
Logopedista
Counselling familiare
Consulenze
Laboratori di pittura, disegno, manipolazione, riciclo materiali, paste sintetiche, teatro-gioco
Realizzazione brochure informative, locandine pubblicitarie, manifesti
Aggiornamento blog su internet, pubblicizzazione su portali del Tigullio, gestione pagina Facebook
Laboratori di fotografia digitale
Laboratori musicali
Laboratori scientifici
Gestione ufficio, gestione amministrativa, contatti con altri enti, coordinamento attività e progettazione mensile,
coordinamento staff animazione
Gestione delle iniziative ludiche
Intrattenimento con trampoli e sculture di palloncini
Laboratori creativi, spettacoli di magia, cantastorie
Realizzazione locandine pubblicitarie, manifesti
Aggiornamento blog su internet e pubblicizzazione su
portali del Tigullio, gestione pagina Facebook
Addetto ai comunicati stampa, ai rapporti con emittenti e
giornali locali
Gestione degli spettacoli
gestione amministrativa, contatti con altri enti e associazioni, coordinamento attività, coordinamento staff animazione
Organizzazione corsi di formazione per animatori e volontari
Artisti
1.1.1: Attività
Grafico
pomeridiane:per bambini dai 6 ai Esperto informatico
12 anni
Fotografo
Insegnante di musica
Biologa
Coordinatore/segretario
Animatori
Giocoliere
Artisti
Grafico
1.2.2: festival Esperto informatico
"i colori del
sole" e ani- Promoter
mazioni
di
Addetto spettacoli
piazza
Coordinatore/segretario
Formatori
ruolo volontari in servizio civile (n. 2)
richiede attività eruolo
sterne alla sede di
attuazione (si/no)
Attività di supporto all’educatore,
assistenza nella programmazione
dei laboratori e nelle mansioni di
manutenzione della struttura, pubblicizzazione del servizio
Si
Aiuto nell’organizzazione della festa (scelta animazioni, recupero
materiale, gestione tempi, ecc),
pubblicizzazione dell’evento, assistenza all’animatore durante i giochi e i laboratori, allestimento e disallestimento piazza/locale, piccole mansioni di segreteria, commissioni esterne
Si
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33
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
risorse umane complessive
Rif. numero
e nome attività
ruolo
Educatrici
Psicologo
Logopedista
ruolo volontari in servizio civile (n. 2)
richiede attività eruolo
sterne alla sede di
attuazione (si/no)
funzione
Gestione delle iniziative educative e ludiche
Counselling familiare
Consulenze
Artisti
Laboratori di pittura, disegno, manipolazione, riciclo materiali
Realizzazione brochure informative, locandine pubblicitarie,
Grafico
manifesti, schede di iscrizione
Aggiornamento blog su internet, pubblicizzazione su portali del
1.3.1: centro Esperto informatico
Tigullio, gestione pagina Facebook
estivo 3/12
Fotografo
Laboratori
di fotografia digitale
anni
Educatori cinofili
Gestione “Baby pet” contatto gioco cani-bambini
Gestione ufficio, gestione amministrativa, contatti con altri enti,
Coordinatore/segretario
coordinamento attività, progettazione mensile, staff animazione
Istruttore di ginnastica
Laboratori psicomotori anche in acqua
Biologa
Laboratori scientifici
Accompagnatore
Servizio di spostamento e gestione gruppi numerosi in gita
Insegnante di musica
Laboratori musicali
Cuoca
Servizio di ristorazione a pranzo
Educatori
Gestione delle iniziative ludiche
Artista
Ideazione di laboratori creativi
Aggiornamento blog su internet, pubblicizzazione su portali del
2.1.1: spazio Esperto informatico
Tigullio, gestione pagina Facebook
morbido 0-36
Psicologo
Counsellig
familiare
mesi
Istruttore di ginnastica
Laboratori psicomotori
Logopedista
Consulenze
Gestione ufficio, gestione amministrativa, contatti con altri enti,
Coordinatore/segretario
coordinamento attività, progettazione mensile, staff animazione
Educatrici
Gestione degli interventi
Artisti
Laboratori di pittura, disegno
2.2.2: Inter- Grafico
Realizzazione brochure informative per i genitori ed insegnanti
venti
nelle
Aggiornamento blog su internet, pubblicizzazione su portali del
scuole
del Esperto informatico
Tigullio, gestione pagina Facebook
Tigullio
Gestione ufficio, contatti con le scuole, coordinamento attività e
Coordinatore/segretario
progettazione, coordinamento staff animazione
Aiuto nell’organizzazione quotidiana (gestione spazi, mensa,
spostamenti, attività previste) e
collaborazione nella programmazione settimanale delle attività (mare, gite, piscina, ecc),
pubblicizzazione, manutenzione
struttura
Attività di supporto all’educatore,
assistenza nella programmazione dei laboratori e nelle mansioni di manutenzione della struttura, pubblicizzazione del servizio,
piccole mansioni di segreteria
Collaborazione con l’educatore
nella scelta delle tematiche da
proporre e nell’organizzazione
dei laboratori da presentare, partecipazione attiva durante gli interventi, preparazione insieme
agli educatori di un resoconto
finale
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Si
Si
Si
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Rif. numero
e nome attività
risorse umane complessive
ruolo
funzione
ruolo volontari in servizio civile (n. 2)
richiede attività eruolo
sterne alla sede di
attuazione (si/no)
Educatori
Artisti
Gestione degli interventi
Ideazione laboratori creativi collegati al tema trattato
Realizzazione depliant e brochure, manifesti e locandine degli
Aiuto nell’allestimento di uno
Grafico
eventi
stand “Arciragazzi”, aiuto nella
3.3: organizAggiornamento blog su internet e diffusione su portali del Tigulpubblicizzazione dell’evento,
Esperto informatico
zazione
elio, gestione pagina Facebook
aiuto nell'organizzazione del laventi specifici
Addetto ai comunicati stampa, ai rapporti con emittenti e giorboratorio/tema prescelto, aiuto
Promoter
sui diritti
nali locali
nella gestione contatti con enti e
Formatori
Formazione specifica sulla CRC
associazioni
Gestione ufficio, gestione amministrativa, contatti con altre asCoordinatore/segretario sociazioni, coordinamento attività e progettazione, coordinamento staff animazione, bilancio
Aiuto nell’allestimento di uno
Animatori
Gestione degli spazi (stand) e delle attività da proporre
3.4: partecistand “Arciragazzi”, aiuto nella
Artista
Ideazione
laboratori
creativi
collegati
al
tema
trattato
pazione
epubblicizzazione dell’evento,
Realizzazione depliant e brochure informativi da distribuire
venti di rete Grafico
aiuto nell'organizzazione del la(di terzo setAggiornamento blog su internet e diffusione su portali del Tigul- boratorio/tema prescelto, assitore) sui dirit- Esperto informatico
stenza nei rapporti con enlio, gestione pagina Facebook
ti.
ti/associazioni
4.7: promoEducatori
Gestione delle attività
Aiuto nella gestione dello sporzione della
tello Child Friendly, aiuto nei
partecipazioRealizzazione depliant e brochure informativi da distribuire sulGrafico
contatti con CCR, partecipazione attiva di
lo sportello Child Friendly
ne agli incontri con dirigenza
bambini
e
scolastica e Comune per progetragazzi nei
Aggiornamento blog su internet e diffusione su portali del Tigultazione partecipata, piccole
Comuni del Esperto informatico
lio, gestione pagina Facebook
mansioni di segreteria
Tigullio
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Si
Si
Si
35
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Ruolo delle risorse umane impegnate nelle varie attività di cui
sopra
Educatrici
Coordinatore segretario
Educatori volontari
Animatori
Giocoliere
Artisti
Istruttore di ginnastica
Insegnante musica
Psicologo
Logopedista
Fotografo
Esperto informatico
Grafico
Biologa
Educatori cinofili
Cuoca
Promoter
Addetto spettacoli
Formatori
Numero complessivo
3
1
2
8
1
3
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
3
Tipologia di rapporto
collaborazione a progetto
dipendente
Volontari
Volontari
Volontario
Volontari
Volontario
Volontario
Volontario
Volontario
Volontario
Volontario
Volontario
Volontario
volontari
collaborazione occasionale
Volontario
Volontario
collaborazione occasionale
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.Infine in generale per tutto il progetto, i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche
attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato:
 formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e
al Manifesto ASC 2007;
 apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà,
capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro;
 partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 17.
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO:
Arciragazzi Genova
2
Circolo Arciragazzi Vega
2
Circolo Arciragazzi Prometeo
2
Circolo Arciragazzi Tigullio
2
Totale
8
10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0
11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 8
12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0
13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE
ANNUO: 1.400
14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 6
15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI
SERVIZIO:
Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornate del sabato.
Le attività potranno essere svolte anche nei gironi festivi (in tal caso i volontari recupereranno i
giorni di riposo in modo da non superare i 6 giorni di impiego previsti nell’arco della settimana).
In alcuni casi potrà essere richiesta la disponibilità da parte dei volontari a dormire fuori casa (in
occasione di soggiorni estivi o invernali). Alcune attività potranno inoltre svolgersi in orario serale.
In generale il periodo estivo impegnerà maggiormente i volontari rispetto al periodo di apertura delle scuole.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E
RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO:
Vedi allegato 01
17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE
NAZIONALE:
Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato.
I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente
coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso:
 associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza
attività di informazione e promozione
 luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.)
con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale.
Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN
potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale.
Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la
sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da
anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore.
Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari
del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che
tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi:
 informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale)
 sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i
“luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette)
 diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei
giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione)
Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul
sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio.
La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.
18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI:
Ricorso a sistema selezione depositato presso l’Unsc descritto nel modello:
- Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione
19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO
(EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL
SERVIZIO):
Si
20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE
ATTIVITÀ DEL PROGETTO:
Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso l’Unsc descritto nel modello:
Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione
21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO
(EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL
SERVIZIO):
Si
22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL
PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64:
I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il
proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. (http://europass.cedefop.europa.eu)
23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO
ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
-
Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente
all’accreditamento (box 8.2)……………………………………………..
Sedi ed attrezzature specifiche (box 25) ………………………………
Utenze dedicate ………………………………………………………….
Materiali informativi ………………………………………………………
Pubblicizzazione SCN (box 17) …………………………………………
Formazione specifica (docenti, materiali) ……………………………..
Spese viaggio …………………………………………………………….
Materiale di consumo finalizzati al progetto …………………………...
Altro: biblioteca didattica e online sui temi dei diritti e della
pedagogia, presente presso la SAP del Centro Storico di Genova ...
€ 66.250,00
€ 90.350,00
€ 23.000,00
€ 4.500,00
€ 2.000,00
€ 2.500,00
€ 4.000,00
€ 1.000,00
€
1.500,00
€ 195.100,00
TOTALE
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
38
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS):
Nominativo Copromotori e/o
Partner
Celivo
Tipologia
(non profit, profit, università)
Ente non profit
CLESC (Conferenza
Enti di Servizio Civile)
Ligure
Ente non profit
Internos Edizioni
Ente Profit
Riccardo Pelle Interpretazioni
artistiche e letterarie e allestimenti audio e luci
Ente Profit
ComputerX
Ente Profit
Attività Sostenute
(in riferimento al punto 8.1)
Collaborerà attivamente alle iniziative di
informazione, sensibilizzazione e promozione del servizio civile previste dal progetto offrendo un supporto operativo in
termini di risorse umane e strumentali
metterà a disposizione del progetto i propri consulenti e i propri servizi di promozione e sensibilizzazione e informazione.
Casa Editrice genovese con la quale si
svilupperà una collaborazione legata alla
donazione di pubblicazioni e consulenza
su attività di promozione delle iniziative
collegate al progetto
consulenza
sull’organizzazione
e
sull’allestimento degli eventi di animazione definiti nel progetto e fornitura di
strumentazioni ed attrezzature in prestito
gratuito
Consulenza
sull’utilizzo
e
sull’installazione di software ed hardware
utili alla realizzazione delle attività.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
39
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL
PROGETTO:
I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed
avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In
coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto
e fornite dal soggetto attuatore.
Si riportano di seguito tutte le principali risorse per la realizzazione delle 31 attività sopra citate,
presso cui i volontari saranno coinvolti. Le risorse sono indicate nel dettaglio per ciascuna attività,
comprendendo sia le risorse strutturali e logistiche (sedi, utenze) sia i costi delle risorse umane
dedicate a ciascuna di esse. I costi sono rigorosamente distinti dagli altri riportati al box 23 (fatta
esclusione per la seconda voce che infatti riprende il totale del presente box), che sono invece relativi alle risorse aggiuntive e non dedicate per ciascuna iniziativa.
Obiettivi
Azioni
Risorse tecniche e strumentali inerenti l'attuazione del progetto
1
1.1
Attività
1.1.1: Attività pomeridiane:per bambini dai 6 ai 12
anni (zona Tigullio)
1.1.2: Centro “Vegalù”:
1.1.3: CS Zenit
1.1.4: Ludoteca
1.1.5: Centro di aggregazione “la Creuza”:
descrizione risorse
valorizzazione
economica
libri per bambini e per adulti (di pedagogia, psicologia, manuali, ecc)
materiali didattici: prodotti di cartoleria, prodotti artistici, fotocopie da colorare, puzzle, giochi di società,
giochi in legno, burattini e marionette, vestiti per
“travestigioco”
prodotti pulizia e manutenzione struttura
Toner, manutenzione pc e stampante
€ 1000
quota parte spese locazione sede
€ 1.500
materiali e giochi per l'animazione (attrezzature di
gioco, si vedano i materiali dell’Area Gioco del Vega al successivo punto 1.1.5; attrezzature sportive
con palestra con 2 cyclette, tapis roulant, pesi, manubri, bilancieri, panche e macchinari multifunzione
e materassini per yoga - ginnastica a corpo libero),
forno per cottura ceramica, playstation e postazione
xbox, utensili vari per bricolage, cartonaggio, laboratori (pitture, trapano, levigatrice, taglierina professionale, plastificatrice)
materiale per i laboratori creativi (materiali di manipolazione, carta, materiali di riciclo, plastilina, cartone, etc.)
Sede associazione (locazione)
Materiali per attività (circa 50 giochi da tavolo, ping
pong, calcetto, proiettore, giochi sportivi e clownerie, materiali didattici per sostegno scolastico, giochi
multietnici)
materiali per attività (circa 30 giochi da tavolo, materiali di costruzione, arredi, tappetini, materiale didattico, etc.)
area giochi del circolo Vega per tre pomeriggi a settimana (trottole di plastica, shangai di legno giganti;
birilli-cerchi-"sassi" di plastica, "scuderia" di monopattini per percorsi e staffette; piscina di palline;
spazio morbido mobile con materassoni, cuscini,
tappeti; twister)
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
€ 400
€ 200
€200
€ 2.600
€ , 1.100
4.000
2.000
1.000
3000
40
Risorse tecniche e strumentali inerenti l'attuazione del progetto
Azioni
Obiettivi
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Attività
descrizione risorse
sala computer del circolo con 4 PC e connessione a
internet (2 computer con postazione PREMIERE e
PHOTOSHOP per editing video-grafico
professionale; telecamera digitale professionale;
attrezzatura per proiezione in tempo) + 2 reti
wireless
quota
parte spese di locazione associazione
costi di materiali e per attività con sala musica (sala
musica completa con possibilità audio amplificato
per concerti e in cuffia per prove musicali; impianto
computer-music con software di elaborazione musi1.1.6: attività per adolecale in digitale, recording multitraccia e masterizzascenti
zione; microfoni wireless per rappr. Teatrali), materiali informatici (attrezzatura software-hardware per
masterizzazione dvd; camera oscura attrezzata) e
cucina attrezzata (forno, fornelli, frigo + 2 fornelli a
gas portatili per cucinare all'aperto)
Dotazioni Ufficio (2 PC, stampante, proiettore, am1.2.1: Città giUocosa
plificazione audio, scanner)
materiali ludici (1 festa al mese): prodotti di cartoleria, prodotti artistici, palloncini, giochi da esterni
(bowling, gioco dell’oca gigante, paracadute, tris gigante), giocattoli-premio per animazioni, festoni,
trucchi per truccabimbi, trucchi per spettacoli di
magia
1.2.2: festival "i colori del
sole" e animazioni di piaz- Materiali di pubblicizzazione eventi (stampa volantiza
ni, affissioni)
Generi alimentari per punto ristoro (per festival I colori del sole)
1.2.3: Gruppo di animazione “le Trottole”.
1.2.4: Animazioni di Piazza
1.3
1.3.1: centro estivo 3/12
anni
Materiali di segreteria (posta, linea adsl, utenze telefoniche, stampante e fotocopiatrice)
attrezzatura per l'animazione (oltre ai materiali di
cui al precedente punto 1.1.5 grandi giochi per animazioni: due giochi gonfiabili - materassone per
bimbi più grandi e scivolo con settore piscina di palline, arrampicata e tiro a segno, per più piccoli – e 3
gazebi, palco)
costi di materiali per le animazioni (si vedano i punti
1.1.5 e il punto 1.2.3, a cui aggiungere trampoli, 3
paracaduti giganti)
materiali didattici e di gioco (5 giorni alla settimana
per 3 mesi): giochi di società, palloncini, giochi in
legno, prodotti di cartoleria e artistici, bowling, puzzle, costruzioni, palle, giochi da mare, paracadute,
burattini e marionette
Prodotti pulizia e manutenzione struttura
Vettovaglie, generi di prima necessità (bevande,
pronto soccorso
Sostegno alle spese per attività (gite, biglietti treno,
bus)
Materiali di segreteria (linea adsl, utenze telefoniche, stampante, fotocopiatrice)
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
valorizzazione
economica
1600
1.000
2.000
800
€ 800
€1200
€300
€ 800
6000
1.500
€ 250
€ 100
€ 200
€ 400
€ 200
41
Risorse tecniche e strumentali inerenti l'attuazione del progetto
Azioni
Obiettivi
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
2.1
2
2.2
3
3
Attività
descrizione risorse
Materiale per i laboratori (giochi da tavolo, materiale didattico, giochi di costruzione e di manipolazio1.3.2: due centri estivi, 3/6
ne)
e 3/12 anni
giochi da spiaggia (palloni, gonfiabili, racchettoni,
etc.)
costi di materiali e per attività (materiali di gioco di
1.3.3: attività estive di
piazza: paracaduti, twister, palloni, racchettoni, skequartiere
teboards, etc.)
1.3.4: campi estivi per
costi di materiali e per attività (racchettoni, palloni,
adolescenti
reti da pallavolo montabili, skates, etc.)
materiali per le animazioni (circa 300 giochi come
palloni, racchettoni, scivoli, palline, biglie, formine,
palette, secchielli, etc; 40 ombrelloni; materiali di
salvamento per bagnino; pronto soccorso; oltre 100
dotazioni galleggianti come braccioli, salvagenti, a1.3.5: spiaggia dei bambini
nimali gonfiabili, tubi galleggianti, etc.). L’iniziativa
della spiaggia dei bambini mette a disposizione anche i servizi igienici e lo spogliatoio per i bambini e
per accompagnatori, presso palazzina dedicata sita
sulla Passeggiata a Mare di Genova Voltri
materiale ludico e per attività: costruzioni, giochi in
2.1.1: spazio morbido 0-36 legno, puzzle, giochi interattivi, libri di fiabe, prodotti
di cartoleria e artistici, tappeti in gomma, pelouches,
mesi
giochi sonori
2.1.2: Attività interculturali materiali per attività (circa 40 giochi multietnici)
2.2.1: campagne per l'inclusione, il diritto allo stuDotazioni di ufficio (si veda il punto 1.2.1)
dio e l’educazione ai Diritti
dei bambini nelle scuole
materiali didattici e ludici: prodotti di cartoleria e artistici, libri sui diritti, depliant sulla convenzione da
2.2.2: Interventi nelle
scuole del Tigullio
distribuire, materiale informativo
2.2.3: laboratori teatrali
sulla creatività nelle scuole
dell'obbligo e 3/6 anni
2.2.4: laboratori interculturali nelle scuole
3.1: giornate dei diritti del
20 novembre (attività valida per tutti i Circoli territoriali: Prometeo, Tigullio,
Vega)
3.2: promozione e diffusione CRC (scuole, insegnanti, bambini, cittadinanza, organizzazione eventi)
3.3organizzazione eventi
specifici sui diritti (zona
Tigullio)
valorizzazione
economica
2000
300
2.000
3.000
2.500
€ 300
800
2.000,00
€ 300
materiali attività teatrali (pubblicazioni teatrali, travestimenti, possibilità di uso di un Palco smontabile
in legno 4000x2000x700mm)
materiali per attività (si veda il punto 2.1.2)
400
1.500
Dotazioni di ufficio (si vedano i punti 1.2.1 e 2.2.1)
2.500,00
Materiali per attività (si vedano i grandi giochi per
animazioni precedentemente riportati)
10.000,00
Dotazioni di ufficio (si vedano i punti 1.2.1 e 2.2.1 e
3.1)
Materiali per attività (circa 2000 copie della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e
dell’Adolescenza)
materiale didattico e ludico: prodotti di cartoleria e
artistici, palloncini, libri e depliant sui diritti, paracadute, giochi da esterni, gioco dell’oca gigante dei
diritti
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
1.500,00
3.500,00
€ 300
42
Risorse tecniche e strumentali inerenti l'attuazione del progetto
Azioni
Obiettivi
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Attività
descrizione risorse
materiale didattico e ludico, fotocopie, stampe: pro3.4: partecipazione eventi
dotti di cartoleria e artistici, palloncini, libri e depliant
di rete (di terzo settore) sui
sui diritti, paracadute, giochi da esterni, gioco
diritti. (zona Tigullio)
dell’oca gigante dei diritti
materiali per laboratori ((circa 1000 copie della
3.5: laboratori nelle scuole
Convenzione ONU sui Diritti semplificata e 500 nele con le famiglie sui diritti
la sua versione estesa)
4.1: Partecipazione dei ragazzi (CCR: attività con il Dotazioni di ufficio per la promozione delle attività,
municipio, organizzazione
di eventi con i ragazzi, col- dotazioni per utilizzo sito web e social network, etc.)
laborazione con istituti superiori)
Dotazioni di ufficio (si veda sopra, punto 3.1) e spese di locazione della sede
4.2: attuazione locale dei
progetti regionali e nazionali Arciragazzi
4
4
Materiali per attività (pubblicazioni e dvd per insegnanti ed educatori di formazione sui Diritti e la didattica relativa alla promozione dei Diritti, materiali
online disponibili su web, biblioteca Arciragazzi contenente oltre 5000 testi e pubblicazioni per e
sull’infanzia, la pedagogia e la didattica)
4.3: Partecipazione alla
Dotazioni di ufficio (PC, fotocopiatrice/Scanner/fax,
rete Yepp
etc.)
4.5: valorizzazione del
materiali per attività (uso del palco, materiali inforterritorio della zona di S.ta matici a disposizione della cittadinanza: scanner
Brigida
professionale e stampante a3 a colori (una inkjet e
una laser); stampante fotografica A6; 2 fotocamere
4.6: iniziative territoriali di digitali; lettore dvd-dvx; videoproiettore; schermo
partecipazione con adole- per proiezioni in tessuto; schermo elettrico per
scenti
proiezioni), sala attrezzata con 70 posti circa
4.7: promozione della parUtilizzo dei materiali della Ludobiblioteca di Lavatecipazione attiva di bamgna (libri e materiali didattici), volantini, materiali dibini e ragazzi nei Comuni
dattici.
del Tigullio
Totale parziale sedi e attrezzature specifiche
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
valorizzazione
economica
€ 200
400
4.250,00
3.500,00
13.000,00
250,00
600
1.000
€ 100
€ 90.350
43
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI:
27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI:
28) COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE
L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO, CERTIFICABILI E VALIDI AI FINI DEL CURRICULUM
VITAE:
La certificazione delle competenze per i giovani partecipanti al progetto verrà rilasciata, su richiesta degli interessati, da ASVI - School for Management S.r.l. (P. Iva 10587661009)
FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI
29) SEDE DI REALIZZAZIONE:
La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di realizzazione
del progetto.
30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli:
- Mod. FORM
- Mod. S/FORM
31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED
EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL
SERVIZIO:
Si
32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:
I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono:
 lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative;
 formazione a distanza
 dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training,
giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione.
La metodologia didattica utilizzata è sempre finalizzata al coinvolgimento attivo dei partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale.
33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE:
La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della
legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende
fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit.
I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale
dei giovani in servizio civile nazionale”, (determina Direttore UNSC del 4 aprile 2006) prevedono:
Identità e finalità del SCN
 la storia dell’obiezione di coscienza;
 dal servizio civile alternativo al servizio militare al SCN;
 identità del SCN.
SCN e promozione della Pace
 la nozione di difesa della Patria secondo la nostra Costituzione e la giurisprudenza costituzionale in materia di difesa della Patria e di SCN;
 la difesa civile non armata e nonviolenta;
 mediazione e gestione nonviolenta dei conflitti;
 la nonviolenza;
 l’educazione alla pace.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
44
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
La solidarietà e le forme di cittadinanza
 il SCN, terzo settore e sussidiarietà;
 il volontariato e l’associazionismo;
 democrazia possibile e partecipata;
 disagio e diversità;
 meccanismi di marginalizzazione e identità attribuite.
La protezione civile
 prevenzione, conoscenza e difesa del territorio.
La legge 64/01 e le normative di attuazione
 normativa vigente e carta di impegno etico;
 diritti e doveri del volontario e dell’ente accreditato;
 presentazione dell’ente accreditato;
 lavoro per progetti.
Identità del gruppo
 le relazioni di gruppo e nel gruppo;
 la comunicazione violenta e la comunicazione ecologica;
 la cooperazione nei gruppi.
Presentazione di Arci Servizio Civile
 Le finalità e il modello organizzativo di Arci Servizio Civile.
Ai fini della rendicontazione, richiesta dalle citate linee guida, verranno tenute 32 ore di formazione
attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a
distanza.
34) DURATA:
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore, questa è parte integrante dei progetti
ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
45
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI
35) SEDE DI REALIZZAZIONE:
Presso sedi di attuazione di cui al punto 16.
36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE:
In proprio presso l’ente con formatori dell’ente.
37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I:
Formatore A:
cognome e nome: Sciutto Emanuela
nato il: 21/11/1972
luogo di nascita:Genova
Formatore B:
cognome e nome: Pertichini Yuri
nato il: 30/6/1969
luogo di nascita:Genova
Formatore C:
cognome e nome: Mariotti Elisabetta
nato il: 18/09/1974
luogo di nascita:Genova
Formatore D:
cognome e nome: Falomi Alessandra
nato il: 13/11/1977
luogo di nascita:Genova
Formatore E:
cognome e nome: Sorrentino Ivana
nato il: 15/12/1979
luogo di nascita:Napoli
38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I:
In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei
singoli formatori ritenute adeguate al progetto:
Area di intervento:
Formatore A:
Emanuela Sciutto. Laureata presso la Facoltà di Filosofia di Genova con una Tesi dal Titolo: “LA
MEDIAZIONE IN AMBITO PENALE MINORILE: un contributo al percorso di riconoscimento e presa di responsabilità dell’adolescente vittima o autore di reato”.
E’ direttrice del Circolo Arciragazzi Vega dal 2000 e Mediatrice in Ambito Penale e Sociale presso
il Comitato “Il Nodo Parlato” – Ufficio Ligure per la Mediazione dei Conflitti.
E’ inoltre accreditata come Operatore Locale di Progetto per i progetti di Servizio Civile Volontario.
Si occupa dell’elaborazione e del coordinamento di progetti educativi ed attività rivolte all’infanzia,
all’adolescenza e a giovani adulti dal 1999.
Per conto del Circolo Arciragazzi Vega collabora con il comune di Genova (Assessorato Servizi alla Persona - Centro Servizi per l’Infanzia e per l’Adolescenza) nella realizzazione di attività di aggregazione e sostegno rivolte a minori e minori extracomunitari.
E’ operatrice nell’ambito del Servizio di Presa in Carico per Minori a Rischio di Recidiva (SPEM)
realizzato in collaborazione con il Ministero della Giustizia, Centro per la Giustizia Minorile della Liguria e della Lombardia e referente per Ufficio Servizi Sociali per i Minori del Tribunale per i Minori
di Genova, per l’inserimento di minori nelle attività di Arciragazzi, nell’ambito delle misure alternative al carcere (Messa alla Prova).
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
46
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Si occupa di formazione, in particolare nei Corsi per Animatore Pedagogico di Arciragazzi, è responsabile del personale del Circolo Vega ed è referente per Arciragazzi in merito alle Convenzioni per i Tirocini e i Master Universitari.
Si occupa inoltre di animazione, attività educativa di strada, organizzazione di grandi eventi rivolti
all’infanzia e all’adolescenza, und Raising, e monitoraggio della qualità dell’intervento educativo.
Ha seguito percorsi formativi sulla comunicazione, sulle tecniche di animazione, sul gioco, sulle
fiabe, sull’espressione corporea, sull’amministrazione degli enti no-profit.
Si occupa inoltre di tutoraggio di tirocinanti e volontari italiani e stranieri.
Area di intervento:
Formatore B:
Pertichini Juri. Diploma di Maturità tecnica. Educatore Professionale con qualifica a valenza Regionale, è uno dei massimi esperti genovesi in merito di Diritti dell’Infanzia e Partecipazione. Ha
svolto attività teorica per il Comune di Genova, per Unicef, e per il Forum Nazionale del Terzo Settore. E’ stato consulente locale e nazionale per conto dell’Agenzia di Servizi per il Terzo Settore
(Aster X).
Ha partecipato a progetti promossi dal Ministero dell’Ambiente contribuendo all’ottenimento da parte del Comune di Genova del secondo posto nazionale nel “Premio Città Amiche delle Bambine e
dei Bambini” (2002) ed ha collaborato alla stesura del primo “Piano Infanzia e Adolescenza” del
Comune di Genova.
Ha coordinato e partecipato a numerosi tavoli teorici promossi dal Comune di Genova (Tavolo Infanzia e Città, Patto di Eugenia) ed è attualmente consulente del Comune di Genova per il Piano
Regolatore Sociale per l'Infanzia e l'Adolescenza (PRIAS).
Ha partecipato agli incontri annuali del Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia sui temi dei Diritti e
della Partecipazione Minorile (Ginevra, anni 2003 e 2004).
Ha partecipato, per conto di Arciragazzi Nazionale, alla stesura del secondo manuale di attuazione
della legge 285/97 (il Calamaio e l’Arcobaleno – anno 2000, in collaborazione con il Centro Nazionale di Documentazione per l’Infanzia e l’Adolescenza) ed è stato curatore dell’edizione Italiana del
“Manuale sulla Partecipazione dei Bambini alla vita della Comunità Locale” di Roger A. Hart.
E’ volontario presso il Circolo Arciragazzi Prometeo di Genova Prà e si occupa di progettazione in
campo educativo per il Consorzio Sociale Agorà di Genova.
E’ VicePresidente Nazionale di Arciragazzi e coordinatore dei progetti per la promozione delle Città
Amiche dei Bambini in Liguria
Area di intervento:
Formatore C:
Elisabetta Mariotti, Dott.ssa in Scienze dell’Educazione ed in possesso della qualifica di Educatore Professionale Extrascolastico, si occupa di Teatroterapia, animazione ed attività rivolte a soggetti diversamente abili.
Svolge attività teatrali sia nella veste di regista che di formatrice e realizza laboratori teatrali presso
presidi riabilitativi e istituti per soggetti diversamente abili.
E’ inoltre docente nei corsi per animatore pedagogico di Arciragazzi.
Ha svolto numerose docenze sui temi del teatro nelle professioni educative e sull’animazione socioeducativa (anche per conto della Provincia di Genova).
E’ attualmente operatrice presso il presidio riabilitativo “Famiglia Moresco” di Bogliasco (GE), gestito dalla cooperativa DONO Onlus di cui è co-fondatrice.
E’ inoltre operatrice presso il Circolo Vega nell’ambito del Servizio di Presa in Carico per Minori a
Rischio di Recidiva (SPEM) realizzato in collaborazione con il Ministero della Giustizia, Centro per
la Giustizia Minorile della Liguria e della Lombardia.
Si occupa infine dell’organizzazione e della realizzazione di grandi eventi di animazione rivolti
all’infanzia e all’adolescenza.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Area di intervento:
Formatore D:
Alessandra Falomi
Laureata in lettere moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova con
una tesi sulla scrittura popolare.
E’ vicepresidente del Circolo Arciragazzi Tigullio dal 2005 e responsabile per il circolo del Comitato
Animazioni. All’interno dell’associazione si occupa della stesura e coordinamento di progetti
educativi e ludici per bambini e ragazzi, delle pubbliche relazioni con altre associazioni, enti
pubblici e privati, dell’organizzazione e gestione delle animazioni mensili e degli interventi nelle
Segue come tutor i volontari del Circolo dal loro iniziale inserimento e si occupa di favorire
scuole.
l’integrazione ed il benessere di ognuno di loro all’interno della vita associativa.
Ha frequentato corsi di formazione e convegni sulle tecniche di animazione, sul gioco, sulla scrittura creativa, sulla lettura e animazione della fiaba, sul teatro-gioco, sulla gestione di gruppi, sulla
genitorialità, sull’animazione all’interno di reparti ospedalieri, sulla mediazione culturale, sulla promozione dei diritti dell’infanzia e adolescenza.
Cura per Arciragazzi la gestione della Ludobiblioteca civica Libringioco di Lavagna, dalla programmazione mensile delle attività, ai turni di volontariato, dalla pubblicizzazione alla catalogazione di libri e giochi.
Si occupa di formazione nei corsi proposti a volontari, genitori ed insegnanti, in particolare per lezioni sulla tecnica di gioco, giochi di gruppo, laboratori creativi, teoria, tecnica e narrazione della
favola, letteratura per l’infanzia.
Cura da due anni la pubblicazione di un giornalino trimestrale dell’associazione con giochi, favole,
consigli di letture, idee per laboratori.
Collabora con l’Anpi per iniziative legate al Consiglio Comunale dei Ragazzi di Casarza Ligure.
Si interessa da tempo di pet-therapy e di fattorie didattiche, collaborando con gruppi cinofili locali.
Area di intervento:
Formatore E:
Ivana Sorrentino
Laureata in Psicologia e abilitata all’esercizio della professione, è volontaria dell’Associazione Arciragazzi (prima a Napoli e quindi a Genova sua città di residenza attuale); ha sviluppato una particolare competenza nelle iniziativa per e con gli adolescenti, specialmente in quartieri disagiati e/o
periferici. Unisce le competenze psicologiche a quelle animative e ha sviluppato specifiche progettazioni che integrano l’approccio artistico a quello psicologico e sociale. E’ esperta Ludotecaria e
segue, fra gli altri progetti associativi, la realizzazione della Ludoteca del Ponente di Genova oltre
che coordinare le iniziative di volontariato che vedono attivi i ragazzi adolescenti del quartiere CEP
di Genova. A livello nazionale, per Arciragazzi, ha curato l’aspetto scientifico-documentale del progetto POGAS Nazionale Arciragazzi “Giovani Cittadini per Costituzione”.
39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE:
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza.
Le metodologie utilizzate saranno:
 Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche;
 Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base;
 Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia
su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle
reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”
 Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in
una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.
 Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE:
Arciragazzi prevede percorsi formativi che partendo da conoscenze minime generali portano alla
conoscenza più profonda del campo sociale in cui si espleta l’azione educativa. In questi corsi si
affrontano temi generali come: psicologia dell’età evolutiva, la conoscenza del mondo legato alle
organizzazioni no profit, la programmazione e la progettazione; e più specifici come: teoria e la
pratica del gioco, narrazione e animazione della fiaba. Particolare attenzione sarà rivolta alla trattazione dei diritti dell’infanzia, come sancito dalla Carta Dei Diritti Dell’Infanzia e dell’Adolescenza
(ONU 1989). Questi corsi sono aperti alla popolazione e saranno proposti ai volontari in servizio.
Viene di seguito riportata la suddivisione per formatore dei moduli di formazione. La sequenza degli argomenti sarà ovviamente organizzata in modo da favorire la migliore integrazione tra i moduli.
Pertanto la suddivisione per formatori non rispecchia la sequenza cronologica dei moduli.
MODULO A
Durata: 18 ore (su 3 giornate)
Contenuti: Teoria dell’animazione e del gioco.
 L’animazione teatrale e il teatro nelle professioni educative.
 Bambini e Ragazzi diversamente abili: accoglienza, sostegno, valorizzazione della diversità e
partecipazione.
 La sicurezza nelle attività rivolte all’infanzia e all’adolescenza.
FORMATORE A: Elisabetta Mariotti
MODULO B
Durata: 16 ore (su 3 giornate)
Contenuti: I Diritti dei Bambini “in pratica”.
I Diritti umani e i Diritti dell’Infanzia:
 Norme e convenzioni
 Conoscere i diritti Umani e i diritti dell'Infanzia e promuoverli attraverso buone pratiche all'interno della comunità
 la situazione in Italia
 la situazione a Genova
La Città Educativa: Progettare una città amica dell'infanzia
Partecipazione, progettazione partecipata e cittadinanza attiva:
 Cittadini Protagonisti
 Bambini e Ragazzi Protagonisti progettano la loro Città
 Teoria e pratica della partecipazione: la scala della partecipazione di Roger Hart
 I centri sociali per l’infanzia e l’adolescenza: obiettivi di prevenzione, orientamento e sostegno
– collegamento alla rete dei servizi.
 Conflitti e educazione alla pace: affermare la non-violenza attraverso metodologie attive ed esperienziali. Il modulo prevede l'approfondimento della conoscenza di sé in rapporto al modo
abituale di affrontare i conflitti; e la sperimentazione di strumenti per la gestione non-violenta
dei conflitti.
FORMATORE B: Juri Pertichini
MODULO C
Durata: 16 ore (su 3 giornate)
Contenuti: Presentazione del progetto e delle attività dei Circoli Arciragazzi
 Bilancio delle Aspettative
 Individuare i bisogni di una comunità o di un gruppo
 Il Sistema Formativo Integrato
 Elaborare, gestire e monitorare un progetto: finalità, obiettivi, flussi di lavoro, deleghe, scadenze, verifiche, valutazione
 Dinamiche di gruppo: le risorse umane, la motivazione, il bilancio delle competenze e il clima/benessere individuale e collettivo all'interno dei gruppi – le aspettative e il contributo del
singolo e del gruppo.
 Misurare la qualità dell’intervento educativo
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)



Le routine nelle attività per l’infanzia e l’adolescenza
Organizzare un grande evento di animazione
Fasce Deboli: i Circoli Arciragazzi come luoghi di accoglienza, orientamento e sostegno per i
minori e le famiglie in relazione a problemi socioculturali, di dipendenze e di ingresso nel circuito penale.
 Volontariato per l’infanzia e l’adolescenza: aspettative e obiettivi per un anno di volontariato.
 Mediazione dei conflitti, minori e reati
FORMATORE C: Emanuela Sciutto
MODULO D
Durata: 18 ore (su 3 giornate)
Contenuti: Letture, favole, animazione, diritti e … relazioni educative con gli animali
 Teoria, narrazione, lettura e animazione della favola
 Giochi di gruppo – Giochi con paracadute
 Scrittura creativa
 Dal libro al gioco: letture, riflessioni, rielaborazioni e laboratori
 Laboratori creativi ed espressivi
 L’uso di materiali di riciclo nei laboratori creativi
 Il gruppo di animazione: motivazione, coesione, programmazione
 Animazione all’interno di reparti ospedalieri
 Giochi, letture e laboratori sui Diritti
 Il contatto-gioco bambino-animale, la pet-therapy e la fattoria didattica: esperienze dirette, reazioni ed emozioni dei bambini, giochi da proporre, laboratori “biologici”
FORMATORE D: Alessandra Falomi
MODULO E
Durata: 10 ore (su 2 giornate)
Contenuti: Adolescenti, giochi, giocattoli e ludoteche
 La relazione educativa con adolescenti: fare “con” e non fare “per”
 L’attività di gioco in Ludoteca: giochi giocattoli e animazioni
 Gioco e arte: due facce della stessa medaglia della “creatività”
FORMATORE D: Ivana Sorrentino
41) DURATA:
La durata complessiva della formazione specifica è di 78 ore, con un piano formativo di 14 giornate, anche questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte
ore.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA)
PREDISPOSTO:
Formazione Generale
Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso l’UNSC descritto nei modelli:
 Mod. S/MON
Formazione Specifica
Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede:
 momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e
follow-up con gli OLP
 note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede
pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN
Data
Il Responsabile Legale dell’Ente/
Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Allegato 02
Specifico di dettaglio dei dati di contesto relativi alle zone della città e della Provincia di
Genova sulle quali incide il progetto.
Nel presente allegato vengono dettagliate le peculiarità delle criticità delle zone presso cui insistono le
iniziative presentate nel progetto.
Zona del Centro Storico e del Centro Ovest di Genova
Nello specifico del Centro Storico genovese, in cui Il contesto territoriale di riferimento è caratterizzato
da una forte presenza di cittadini extracomunitari, la criticità della famiglia è "aggravata" da ulteriori fattori come le difficoltà di integrazione e i problemi economici. Nel centro città si riscontra l'approdo dell'emarginazione sotto forme visibili, situazioni di disagio legate a condizioni socio culturali ed economiche dei soggetti coinvolti, ed a problemi di integrazione dei bambini e adolescenti stranieri
Inoltre, quasi una famiglia su tre è monogenitoriale e nella quasi totalità dei casi è costituita da donne
sole con figli.12
Il contesto territoriale di riferimento è caratterizzato da una forte presenza di cittadini extracomunitari.
L'immigrazione dall'Africa, dall'Europa dell'Est e dal Sud-America, in questi contesti, si e' sovrapposta
a quel processo, ormai in via di conclusione, di immigrazione interna dal sud al nord Italia. Ciò produce tutt’ora dinamiche conflittuali molto delicate che, all'interno dei circoli cittadini, sono all'ordine del
giorno, specialmente per ciò che riguarda l'attività' con gli adolescenti e le difficoltà di integrazione tra
quei gruppi di adolescenti italiani che soffrono una condizione socio-culturale disagiata e gli adolescenti extracomunitari. In particolare negli ultimi anni si e' assistito ad una significativa trasformazione
nella tipologia di immigrazione a Genova attualmente preponderante, ovvero quella proveniente da
Ecuador e Perù.
Il primo flusso di immigrati da questi paesi era per lo più femminile: molte donne migranti hanno iniziato a lavorare, spesso in nero e a costruirsi percorsi di regolarizzazione sia sfruttando le sanatorie degli
ultimi anni (1995 e 1998), sia utilizzando il meccanismo dell'assunzione internazionale. Acquisendo
una posizione più stabile e regolare le migranti in particolare provenienti dall'Ecuador, hanno avuto la
possibilità di attuare il ricongiungimento familiare, facendosi raggiungere da marito e figli. Questo
meccanismo ha fatto si che in pochi anni quella degli ecuadoriani sia divenuta la nazionalità più numerosa a Genova, ed ha spostato la predominanza numerica dalle femmine ai maschi. Mentre la presenza di donne sole, prevalentemente di religione cattolica, inserite nelle famiglie autoctone, non era avvertita come una fonte di allarme sociale, attualmente sono venuti alla ribalta i temi delle bande giovanili (le baby gang), dell'ubriachezza molesta, delle risse, delle feste rumorose....
[cfr. Queirolo - Torre: Il fantasma delle bande, Genova e i latinos, Fratelli Frilli Editori, 2005, pagg. 3154].
Zona del Ponente e Medio Ponente di Genova
Nello specifico dei Municipi VI e VII Ponente, periferia di Genova, si tratta dei territori più estesi della
città che sommano in sé le più diverse situazioni sociali, economiche ed urbanistiche. Questo territorio
somma Delegazioni "storiche" affacciate sul mare, interessate da una significativa presenza di portualità (petroli/merci) e di insediamenti industriali navali e di industria pesante (acciaierie) che ne ha cambiato le caratteristiche socioeconomiche e nuovi quartieri dormitorio collinari. Il progetto si concentra su
quest'area "di periferia nella periferia", interessate ad insediamenti abitativi di oltre 150mila abitanti; in
essa si citano in particolare i nuovi quartieri all’estremo ponente della città - Cà Nuova ("CEP") e il
quartiere delle "Lavatrici" (per la peculiarità dei casermoni dotati di oblò) - che si distinguono da quelli
storici per una strutturale carenza di servizi, per la bassa qualità urbanistica che con il tempo tende a
rendere necessari interventi manutentivi sempre più radicali e per i fenomeni di spiccata povertà materiale e culturale, tanto da essere stati inseriti in passato nella sperimentazione nazionale del Reddito
Minimo di Inserimento.
L’attenzione del presente progetto è centrata prevalentemente sulle zone popolari e periferiche, in cui si
concentra il maggior disagio minorile; questi quartieri hanno all’inizio visto la presenza di immigrati del
sud Italia e/o di famiglie legate al "boom" degli anni '60 e '70 (in cui Genova ha raggiunto il milione di
abitanti); successivamente si sono aggiunte numerose famiglie straniere, in prevalenza maghrebine, di
12
Fonte: Stranieri a Genova, Unità Organizzativa Statistica – Comune di Genova Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
persone che hanno avuto negli anni i ricongiungimenti familiari, ora presenti con una comunità
strutturata.
Estrapolando i dati dal Notiziario Statistico n° 1 - 2009 del Comune di Genova relativi all'anno 2008,
appare evidente che nei quartieri collinari del Ponente estremo di Genova:
- si riscontra una forte presenza di residenti provenienti da fuori Genova (52,2% a fronte di una media
cittadina di 62,8%);
- i residenti stranieri sono pari al 6,8%, valore che si avvicina alla media genovese (pari al 7,2%) ma
che raddoppia la media del Municipio Ponente (pari a 3,3%). Tra gli stranieri residenti la comunità più
rappresentata è quella maghrebina (pari al 50% del totale degli stranieri)
- l'indice di vecchiaia è pari a 196,1% al di sotto della media cittadina (pari a 238,8%);
- la media dei componenti per famiglia (pari a 2,25%) è più alta della media genovese (pari a 2,01%).
Queste caratteristiche complessive hanno un impatto significativo sulle giovani generazioni, che trovano poche occasioni di socializzazione e soprattutto di confronto con esperienze giovanili di impegno e
cittadinanza attiva; la necessità di procedere con iniziative di inclusione sociale e culturale della comunità di stranieri, inoltre, pone il sistema scolastico di fronte ad una nuova sfida (non solo "didattica" ma
anche di approccio culturale), spesso mettendo "in crisi" la proposta formativa che non sempre regge il
passo dei cambiamenti degli alunni.
Inoltre la caratteristica di periferia di queste zone della città hanno conseguenze assai significative sulla
vita delle famiglie che, in maggioranza, svolgono le loro attività lavorative “lontano da casa”, così individuando alti bisogni rispetto alla gestione del tempo dei figli, quando sono piccoli e comunque in età da
scuola elementare.
Nonostante le difficoltà, tipiche di tutte le periferie, queste zone vedono la presenza di risorse territoriali
potenzialmente significative: ville storiche, vicinanza alle zone montuose intorno al Ponente genovese,
porzione di mare balenabile (nell’ultima propaggine a Ponente della città) che se ben utilizzate possono
essere occasioni di grande impatto per il tempo libero e l’aggregazione dei bambini e dei ragazzi.
Specifica analisi della zona della Provincia di Levante e del Tigullio in particolare
Arciragazzi nella Provincia di Levante si rivolge con le sue iniziative ad un vasto territorio con il suo Circolo che ha base nella cittadina di Lavagna: il Levante Ligure va da Recco a Moneglia (Golfo del Tigullio e Golfo Paradiso), comprensivo di tutte le località delle vallate dell’entroterra (Val d’Aveto, Val Fontanabuona, Val Graveglia, Val Petronio). Sono zone fra di loro molto diverse, caratterizzate da condizioni socioeconomiche differenti.
Le grandi e piccole cittadine sulla costa (Recco, Santa Margherita, Camogli, Rapallo, Zoagli, Chiavari,
Lavagna, Sestri Levante, Moneglia) sono contraddistinte da un tenore di vita piuttosto alto, da attività
lavorative legate soprattutto al commercio e al turismo, da un relativo benessere.
Le città maggiori del comprensorio, Rapallo (30000 abitanti) e Chiavari (27000 abitanti), hanno un
grosso centro urbano con molteplici servizi e densamente popolato, una periferia di abitazioni popolari
e una zona residenziale di collina costituita da ville ed appartamenti signorili.
Lavagna, la cittadina della nostra sede principale in Provincia, conta circa 13000 abitanti, la maggior
parte dei quali residenti in centro (le piccole frazioni della collina hanno una densità abitativa modesta e
la frazione di Cavi di Lavagna ospita molte seconde case di residenti in Lombardia e Piemonte). I comuni dell’entroterra (fra i maggiori S.Stefano d’Aveto, Rezzoaglio, Borzonasca, Carasco, Cogorno, Casarza Ligure, Moconesi, Ne, Castiglione Chiavarese, Cicagna, Leivi, San Colombano) sono caratterizzati da una medio-bassa densità abitativa (che dagli anni ’80 ad oggi ha registrato un vertiginoso calo).
Le condizioni economiche della maggior parte degli abitanti sono sicuramente più modeste della zona
costiera.
Tutto il Levante Ligure è contraddistinto da un tasso di anzianità notevole, basti penare che in tutte le
maggiori cittadine la popolazione oltre i 65 anni si attesta sul 30% del totale (dato che aumenta sensibilmente nell’entroterra).
Il territorio presenta quindi caratteristiche e promuove servizi ed iniziative rispecchiando soprattutto
questo target d’utenza; vengono pertanto fortemente penalizzati interventi a favore dell’infanzia ed, ancor meno, dell’adolescenza, nonostante vi sia un aumento della popolazione minorile, come riportato
nelle tabelle in precedenza.
Pur dotate di cinema, teatri, strutture sportive, le cittadine del Tigullio non promuovono politiche giovanili di rilievo e il grado di scontento ed insoddisfazione fra i ragazzi è piuttosto alto. La mancanza di poli
universitari ed, appunto, poche alternative di svago, inducono molti ragazzi (soprattutto i più benestanti)
ad affittare appartamenti a Genova dopo il diploma.
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Si rileva anche il dato per il quale negli ultimi anni è sensibilmente aumentato il consumo di alcol e sostanze stupefacenti e si è abbassata la soglia di età dei consumatori (secondo quanto sostenuto dagli
operatori del Servizio Tossicodipendenze e del Reparto Alcologia della ASL 4 Chiavarese).
La scolarizzazione non raggiunge livelli troppo alti (solitamente diploma superiore) e molti abitanti delle
vallate (anche per difficili questioni logistiche) preferiscono frequentare solo la scuola dell’obbligo. Sicuramente influisce sulla scelta (e sulla decisione di intraprendere un futuro universitario) la scarsa offerta
di istituti scolastici superiori pubblici (molti studenti lamentano, ad esempio, la mancanza di un liceo artistico o la presenza di un solo liceo linguistico in tutto il Levante). Fino a pochi anni fa l’unico istituto
magistrale presente era privato.
Le scuole materne ed elementari pubbliche hanno una buona frequenza ma sono fortemente contrastate dalle scuole private (tutte gestite da religiosi) che prevedono una retta di frequenza piuttosto alta ed
offrono servizi aggiuntivi (pre e dopo scuola, attività extrascolastiche, trasporto scuolabus).
Negli ultimi anni, soprattutto nei maggiori centri, si registra un aumento della popolazione immigrata (in
particolare proveniente da Ecuador, Romania ed Albania) che ha creato un forte allarmismo sociale, da
più parti considerato ingiustificato. In particolare, a livello scolastico si sono registrati notevoli cambiamenti nella scelta degli istituti da parte delle famiglie che sembrano talvolta evitare scuole ove è maggiore la presenza di bambini stranieri in favore di istituti magari più lontani o a pagamento. E’ una realtà
che, ad esempio, si evidenzia fortemente a Chiavari dove le scuole elementari statali “Mazzini” hanno
visto un calo degli iscritti a favore delle più lontane scuole “Fara”; un’indagine informale delle insegnanti
fra i genitori ha evidenziato fra le maggiori cause proprio la frequenza nelle scuole più in centro di troppi
stranieri.
Il problema dell’integrazione è quindi notevole e dato anche da una diffusa mentalità auto referenziata
in qualche misura tipica dei liguri di provincia e dei più anziani.
L’emarginazione ed il pregiudizio con i quali si approccia allo straniero creano talvolta un clima di paura
e ignoranza e una scarsa propensione all’integrazione da parte degli stranieri che tendono a creare per
contro microcosmi chiusi molto difficili da avvicinare; tutto ciò si rispecchia nelle scarse opportunità per i
ragazzi che spesso ripiegano in atteggiamenti illegali (delinquenza, droghe, violenze). In particolare la
forte presenza di sudamericani (molte donne lavorano come badanti di anziani), ha creato anche in Riviera il fenomeno delle pandillas, bande di strada di giovani, che si sono rese protagoniste di episodi di
cronaca con risse e violenze (ad esempio l’apertura di un circolo Arci di latinoamericani a Lavagna
qualche anno fa creò notevoli disordini e malumori fra i residenti e, dopo pochi mesi, si decise per la
chiusura). In generale, si riscontra la mancanza di una cultura dell’integrazione e sono rarissime le iniziative che prevedono la partecipazione, ad esempio, di disabili o propongono eventi multi generazionali.
Le famiglie sono solitamente composte da genitori e un unico figlio, l’età media delle madri al primo figlio è sui 30 anni; nell’educazione dei ragazzi grande spazio hanno i nonni che spesso sono l’unica alternativa alla poca offerta di spazi dedicati alla fascia 0-3 anni. Mancano infatti strutture che accolgano i
bambini rimasti esclusi dalle liste comunali per gli asili nido e, soprattutto, esiste una scarsissima cultura dell’infanzia con pochissimi luoghi adatti ai bambini sia come messa in sicurezza (molti parchi e giardini pubblici sono a ridosso della strada, senza protezioni, con giochi pericolanti) che come proposte
ludico-educative sul territorio. Vi è ancora una visione “paternalistica” del bambino, finalizzata
all’assistenza e all’accudimento, molto improntata su fattori esteriori (la bellezza della struttura che li
ospita, il decoro, la quantità di giochi e accessori) e poco su fattori qualitativi (la competenza degli educatori, le proposte educative, lo sviluppo di abilità, la considerazione dei desideri del bambino). La situazione-infanzia diventa ancora più allarmante nei paesi dell’entroterra dove mancano strutture scolastiche (non ci sono asili nidi, le scuole materne ed elementari sono gestite con multi classi che uniscono
bambini anche di diversi anni d’età e competenze e capacità completamente differenti) e sono totalmente assenti momenti di svago ed intrattenimento pubblici per bambini.
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