occhio secco, il freddo e il caldo dei termosifoni possono causarlo
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occhio secco, il freddo e il caldo dei termosifoni possono causarlo
Anno V – Numero 1023 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un farmaco per Tutti” 2. Ordine: Assistenza legale gratuita;Sussidio di solidarietà 3. Concorso Ordinario: graduatoria definitiva Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Come si cura il tumore al polmone? chirurgia, radioterapia e farmaci oggi sono più efficaci 5. Il mal di testa cronico si può sconfiggere (anche) con il botulino Prevenzione e Salute 6. Occhio secco, il freddo e il caldo dei termosifoni possono causarlo 7. Creati super spaghetti ricchi di fibre e antiossidanti 8. Alluce valgo: tutori, divaricatori ed esercizi utili ma non risolutivi Mercoledì 04 Gennaio 2017, S. Ermete Proverbio di oggi….…….. ‘A miseria è comme ‘a tosse. La povertà è come la tosse, ovvero la povertà non può nascondersi. OCCHIO SECCO, IL FREDDO E IL CALDO DEI TERMOSIFONI POSSONO CAUSARLO Anche l’occhio può soffrire in inverno per le alte temperature La scarsa umidità e il vento asciutto dei mesi più rigidi possono infatti far sviluppare l’occhio secco, una condizione caratterizzata dalla insufficiente produzione di lacrime o dalla produzione di lacrime di “scarsa” qualità, ovvero incapaci di mantenere l’occhio lubrificato e dunque in salute. I sintomi che potrebbero farci pensare all’occhio secco sono il bruciore agli occhi, una sensazione di affaticamento, dolore e prurito e un certo disagio nell’indossare le lenti a contatto. Ma può manifestarsi anche con una lacrimazione eccessiva proprio in risposta a una condizione di disagio, a un’irritazione. L’occhio resta umido proprio grazie alla fisiologica produzione di lacrime, che può aumentare in risposta a stimoli particolari o quando la superficie oculare entra in contatto con un corpo estraneo. Paradossalmente anche la stessa secchezza può indurre l’occhio a reagire producendo più lacrime. L’occhio secco è anche un effetto collaterale di alcune patologie autoimmuni come la sindrome di Sjogren. Occhi protetti lontano dal fumo di sigaretta Meteo Napoli Mercoledì 04 Gennaio Variabile Minima: 6°C Massima: 12°C Umidità: Mattina = 58% Pomeriggio = 66% Chi è sensibile a certi climi, come quello secco e freddo dell’inverno, o all’esposizione al fumo di sigaretta o all’aria condizionata può sviluppare questa condizione. È frequente nei mesi più rigidi, oltre che per il contatto con il vento freddo, anche per l’esposizione all’aria calda negli ambienti domestici. «In inverno l’abbassamento dell’umidità porta a una più rapida evaporazione delle lacrime, perciò si è più soggetti all’insorgenza dell’occhio secco». Si consiglia, in inverno, quando sono accesi i riscaldamenti in casa, deumidificare l’ambiente per rendere l’aria meno asciutta. Se la causa è l’esposizione al fumo di sigaretta è bene evitare di stare in ambienti per fumatori. Per il trattamento delle forme meno gravi di occhio secco viene consigliato l’utilizzo delle cosiddette lacrime artificiali. (Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1023 SCIENZA E SALUTE COME SI CURA IL TUMORE AL POLMONE? Chirurgia, radioterapia e farmaci oggi sono più efficaci Quando si parla di tumore al polmone viene spontanea l’associazione con le sigarette e in effetti il fumo è il principale fattore di rischio, implicato in oltre l’80% dei casi. Nonostante i progressi terapeutici, quello al polmone è ancora oggi il tumore che miete più vittime, più di quante ne provochino il cancro di colon, seno e prostata messi insieme. LA DIFFUSIONE Il tumore al polmone è uno dei più diffusi al mondo. In Italia in media un uomo su 10 e una donna su 38 hanno la possibilità di incorrervi nel corso della vita. La maggior parte dei casi è attribuibile al fumo di sigaretta. I TIPI DI TUMORE AL POLMONE : La maggioranza dei tumori al polmone ha origine dallo strato di cellule (epitelio) che riveste i bronchi. Si distinguono due tipi principali di cancro al polmone: “non a piccole cellule”, che è la forma più comune e si divide in alcuni sottogruppi, tra cui l’adenocarcinoma e il carcinoma squamoso. Poi c’è il tumore “a piccole cellule o microcitoma”, meno frequente. I fattori di rischio I fattori di rischio sono: fumo di sigaretta (implicato in circa il 90% dei casi); radon; esposizione ambientale o professionale ad asbesto/amianto e a metalli pesanti (cromo, cadmio, arsenico); familiarità (predisposizione genetica). Come si forma il tumore al polmone Le cellule dei bronchi danneggiate dal fumo (o da altre cause) «mutano» (cambiano nel loro aspetto e nelle loro caratteristiche) e cominciano a dividersi in maniera incontrollata producendo il tumore. Il tumore al polmone è una malattia subdola che spesso non dà sintomi fino allo stadio avanzato. I sintomi che devono destare dei sospetti (ma non necessariamente e non tutti insieme), soprattutto nei forti fumatori (o ex fumatori), sono: tosse che non passa o un cambiamento nella tosse che affligge molti fumatori (da secca diventa produttiva o viceversa). Infezioni respiratorie frequenti (per esempio episodi di broncopolmonite) che non guariscono in misura completa, nemmeno con la terapia antibiotica. Raucedine, dolore al torace, perdita di peso, febbre, fiato corto (o difficoltà respiratorie), striature di sangue nel catarro. I SINTOMI FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 3 Anno IV – Numero 1023 Se si sospetta un tumore al polmone il primo esame è di solito la radiografia del torace. Altri esami utili, a seconda dei casi, sono: la Tac, che permette di visualizzare e localizzare meglio il tumore e di vedere se sono presenti metastasi in altri organi. La Pet (tomografia a emissione di positroni), che consente di vedere quanto il tumore è attivo dal punto di vista metabolico e se ci sono metastasi in altre parti dell’organismo. L’esame dell’escreato, che permette di analizzare le cellule espettorate. La broncoscopia e la biopsia percutanea sotto guida Tac, che servono per raggiungere una diagnosi. La broncoscopia viene eseguita con un endoscopio flessibile a fibre ottiche che, passando dal naso (o dalla bocca), consente di visualizzare le vie aeree all’interno del polmone e di effettuare prelievi di tessuto con aghi appositi. LA DIAGNOSI LE CURE Per contrastare il tumore al polmone si può contare su: chirurgia, radioterapia, chemioterapia, farmaci a “bersaglio molecolare”, immunoterapia. Questi trattamenti possono essere usati da soli, in sequenza o in combinazione. Le possibilità di guarire sono maggiori se la diagnosi è precoce e il tumore è asportabile chirurgicamente, ma la strategia più efficace è la prevenzione, che si attua non fumando o smettendo di fumare. (Salute, Corriere) PREVENZIONE E SALUTE CREATI SUPERSPAGHETTI RICCHI DI FIBRE E ANTIOSSIDANTI Grazie a metodo di sfarinatura, potenziale toccasana per il cuore Per gli amanti della pasta potrebbero arrivare a tavola degli spaghetti ''super'', ricchi in fibre, proteine e antiossidanti e potenzialmente utili a ridurre il rischio cardiovascolare. I ''super-spaghetti'' sono il frutto di una ricerca che va avanti da alcuni anni e coinvolge l'Univ. di Bologna, l'Univ. del Molise e l'ateneo di Granada. I ricercatori hanno pubblicato i risultati della ricerca sulla rivista Food Research International, dimostrando la possibilità di produrre i superspaghetti in modo rispettoso dell'ambiente senza sprecare nulla del chicco di cereale. Il segreto è l'utilizzo di un metodo di separazione dei componenti del chicco stesso mediante l'aria (airclassifing). La procedura separa il cereale in due parti, una più grossa e ricca di fibre e antiossidanti, una più fine e più proteica. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1023 PREVENZIONE E SALUTE ALLUCE VALGO: TUTORI, DIVARICATORI ED ESERCIZI UTILI MA NON RISOLUTIVI Alluce valgo, è sempre ora dell’intervento chirurgico? O si può fare qualcosa per correggere la deformità e restituire all’alluce il suo aspetto usuale? FARE ALCUNI ESERCIZI O INDOSSARE TUTORI E SEPARATORI PUÒ ESSERE UTILE? Ne parliamo con il dottor Leonardo Maradei, responsabile di Unità Operativa di Chirurgia del piede e mininvasiva dell’ospedale Humanitas. Per predisposizione familiare, per la presenza di alcune patologie come l’artrite o anche per aver seguito cattive abitudini, uno o entrambi i piedi possono essere interessati dalla comparsa dell’alluce valgo. Il disturbo è dovuto alla deviazione laterale della base del primo dito che fa sì che l’alluce si avvicini troppo o si sovrapponga al dito vicino. Tra le cause che fanno sviluppare alluce valgo c’è sicuramente l’uso di scarpe con punte strette e tacchi vertiginosi o troppo piccole, tutti tipi di calzature che alterano la postura del piede e comprimono le dita. Pertanto, sebbene possa colpire indifferentemente uomini e donne, in queste ultime si manifesta con maggiore frequenza, soprattutto in età più avanzata. Quella protuberanza lungo il profilo interno del piede, comunemente chiamata “cipolla”, non è dunque solo un inestetismo ma una vera e propria alterazione dell’anatomia del piede che può infiammare e provocare dolore. COSA SI PUÒ FARE PER IL TRATTAMENTO DELL’ALLUCE VALGO? Esercizi, tutori, separatori e altre strategie per alleviare il dolore sono utili o la chirurgia è l’esito inevitabile? «L’alluce valgo si può curare definitivamente solo con l’intervento chirurgico in grado di correggere la deviazione del metatarso. Tutti gli altri rimedi sono solo sintomatici: se l’alluce valgo deve peggiorare lo farà indipendentemente dal ricorso a questi presidi», spiega il dottor Maradei. Quali sono questi rimedi? Si può cominciare con l’indossare scarpe più comode, con un leggero rialzo sul tacco e con la punta arrotondata, così come mantenere un peso nella norma per evitare il sovraccarico sulle articolazioni. «I tutori per alluce valgo, i divaricatori da inserire tra il primo e il secondo dito, le protezioni possono aiutare ad alleggerire la tensione sui tessuti molli del piede che è la causa della sintomatologia tipica di questa condizione. Se ad esempio si indossano di notte, per 8 ore, al mattino si avvertirà meno dolore, la tensione sarà ridotta ma non si potrà pensare di aver risolto il problema alla radice». ANCHE I MASSAGGI E LA GINNASTICA RIENTRANO NELLA CATEGORIA DEI RIMEDI UTILI «Esercizi di mobilizzazione e di dorsiflessione del dito con cui allargare l’articolazione e rallentare i processi di artrosi correlati all’alluce valgo», specifica il dottor Maradei. Se l’alluce valgo è “destinato” a peggiorare non si può far altro che sottoporsi a intervento chirurgico, ma questo non sarà sempre la tappa conclusiva del suo decorso. A dirlo sono proprio i suoi sintomi: «È la sintomatologia che guida il percorso del trattamento di questa patologia. Quando si avvertono dolori all’avampiede, la parte anteriore del piede che comprende le dita, quando il secondo e terzo metatarso sono sovraccaricati, allora bisogna intervenire chirurgicamente. Altrimenti si possono utilizzare i diversi strumenti proprio per evitare che questi sintomi si manifestino», conclude lo specialista. (Salute, Humanitas) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1023 SCIENZA E SALUTE IL MAL DI TESTA CRONICO SI PUÒ SCONFIGGERE (ANCHE) CON IL BOTULINO Piccole iniezioni di tossina botulinica possono migliorare il disagio di chi soffre di emicrania cronica. L’obiettivo è l’uso precoce della terapia Un italiano su 6 soffre di mal di testa, ma uno su 30 lo patisce in modo cronico, con oltre 15 episodi di emicrania al mese e il mal di testa diventa così un compagno di vita (le più colpite sono le donne). Ora una nuova frontiera delle terapie arriva grazie al botulino, che non serve solo per spianare le rughe, ma può aiutare anche a contrastare l’emicrania cronica (non è invece dimostrato alcun beneficio per l’emicrania occasionale) . Piccole iniezioni in determinati punti dove esiste il disagio possono dare grandi benefici perché chi soffre di mal di testa cronico accusa contratture alle spalle e al collo e spesso anche ai muscoli tra zigomo e mandibola. Le iniezioni di botulino inibiscono lo stimolo nervoso che produce la contrattura e quindi la conseguente emicrania. : Dell’impiego della tossina botulinica ne hanno parlato nei giorni scorsi al 2° Come Congresso congiunto Anircef-Sisc (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle funziona cefalee-Società italiana per lo studio delle cefalee) che si è tenuto a Bologna. «La tossina botulinica è un’ottima terapia per l’emicrania cronica - afferma Pietro Cortelli, responsabile scientifico del Centro Cefalee, Irccs Istituto delle Scienze neurologiche di Bologna - e uno studio che abbiamo condotto ne ha dimostrato l’efficacia rispetto al placebo. La tossina botulinica di tipo A (Botox), una proteina naturale che: inibisce la produzione di neurotrasmettitori infiammatori e quindi la trasmissione dello stimolo doloroso; la sua iniezione nelle zone comprese tra fronte, testa e collo ha dimostrato di essere efficace nella riduzione della percezione del dolore emicranico». LE LINEE GUIDA AMERICANE: Di recente la tossina botulinica per il trattamento dell’emicrania cronica è stata inserita nelle linee guida dell’American Academy of Neurology dove si raccomandano iniezioni di un particolare tipo di botulino, la tossina botulinica di tipo A (Onabotulinum Toxin A) che inibisce la produzione di neurotrasmettitori infiammatori e la trasmissione dello stimolo doloroso. L’OBIETTIVO È L’USO PRECOCE DELLA TERAPIA Nel corso del congresso è stato presentato lo studio «Preempt» nel quale sono stati coinvolti i principali centri italiani che trattano l’emicrania. L’idea, al momento, è che molti esperti convengono sul fatto che la terapia con tossina botulinica possa essere impiegata sempre di più come una terapia d’elezione e non solo come terapia di seconda linea, in casi resistenti ad altre terapie farmacologiche, ma anche in casi più precoci». In effetti, commenta lo specialista, «oggi questa terapia è ancora troppo relegata ai centri di terzo livello (per i casi più complicati) ma l’ipotesi principale è che se l’impiego della tossina botulinica diventasse un presidio terapeutico in una fase più precoce sarebbe più probabile ipotizzarne un effetto sia più efficace sia più duraturo». È stato specificato, al proposito, che la tossina botulinica attualmente è già autorizzata per l’utilizzo nei pazienti con emicrania cronica che abbiano fallito altre terapie di profilassi ma che quando si parla di trattamento precoce si intende la riduzione del periodo che intercorre tra l’insorgenza della patologia, la diagnosi corretta e l’impostazione di una adeguata terapia di profilassi. (Salute, Corriere) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1023 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Progetto per contrastare la povertà sanitaria. FARMACIE COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne ws/1097-un-farmaco-per-tutti PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1023 PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1023 ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: 1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3. Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected] ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA Dal mese di Luglio u.s. è disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca: 1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura) Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura e bagno galvanico argento) PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1023 CONCORSO ORDINARIO Regione Campania: PUBBLICATA LA GRADUATORIA DEFINITIVA Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016 - DD n 13 del 6 febbraio 2009 rettificato con DD n 17 del 17 febbraio 2009 Concorso ordinario per la formazione di una graduatoria unica per l’assegnazione di sedi farmaceutiche da conferire al privato esercizio in Regione Campania Rettifica graduatoria approvata con DD n 108 del 18 marzo 2016 Cliccando i seguenti link puoi visionare il decreto dirigenziale e la graduatoria definitiva Decreto Dirigenziale n. 363 del 30.12.2016 http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA CH_ID=151375 Allegato graduatoria http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=102106&ATTA CH_ID=151376 ORDINE: PUBBLICATO in G.U. il D.L. “Mille- Proroghe” REQUISITO DELL’IDONEITÀ Si informa che è stato pubblicato il decreto-legge 30 dicembre 2016 n. 244 recante “Proroga e definizioni di termini (GU serie generale n. 304 del 30 dicembre 2016) FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA PAGINA 10 Anno IV – Numero 1023 ORDINE: Vietata la Prescrizione e l’Allestimento di Preparazioni Magistrali contenenti il principio attivo SERTRALINA ed altri Riferimenti: DM 22.12.2016 “Divieto di prescrizione di preparazioni magistrali contenenti il principio attivo Sertralina ed altri” Pubblicato nella GU n. 1 del 2.1.2017. Cari Colleghi, Si informa che con decreto 22 dicembre 2016, pubblicato nella G.U. del 2 gennaio u.s e in vigore dal medesimo giorno di pubblicazione, il Ministero della Salute ha vietato la prescrizione e l’allestimento di preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti i seguenti principi attivi: Sertralina Buspirone Acido Ursodesossicolico Pancreatina f.u. IX ed 5-idrossitriptofano Tè verde e.s. Caffeina Citrus Aurantium e.s. Sinefrina Fucus e.s. Iodio totale Tarassaco e.s. Inulina Aloe e.s. titolato Boldo e.s. Boldina Pilosella e.s. Vitex Teobromina Guaranà e.s. caffeina Rabarbaro e.s. Reina Finocchio e.s. Cascara e.s Cascarosidi 1-(beta-idrossipropil) Teobromina Acido Deidrocolico Bromelina Caffeina Cromo d-fenilalanina deanolo-p-acetamido benzoato; Fucus Vesciculosus estratto secco L-(3acetiltio-2(S)-metilpropionil)-L-propil-L-fenilalanina Fenilefrina; Senna Spironolattone; Teobromina; L-Tiroxina; Triiodotironina; Zonisamide; Naltrexone; Oxedrina; Fluvoxamina; L-carnosina Idrossizina; Inositolo; Slendesta. E' fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti i suddetti principi attivi in combinazione associata tra loro. E' fatto, altresì, divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di allestire per il medesimo paziente due o più preparazioni magistrali singole contenenti uno dei principi attivi sopra elencati. Si segnala, inoltre, che fatti salvi i divieti e le limitazioni vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, a scopo cautelativo è fatto divieto ai medici di prescrivere e ai farmacisti di eseguire preparazioni magistrali contenenti principi attivi finora noti per essere impiegati nelle preparazioni galeniche a scopo dimagrante, per i quali non esistono studi e lavori apparsi su pubblicazioni scientifiche accreditate in campo internazionale che ne dimostrino la sicurezza in associazione. Tenuto conto della rilevanza della tematica, la Federazione degli Ordini ha ritenuto opportuno chiedere al Ministero della salute, all’AIFA e all’Istituto Superiore di Sanità di attivare, con urgenza, un momento di confronto, per approfondire alcuni aspetti tecnici. Sarà, pertanto, cura della scrivente fornire ulteriori aggiornamenti in merito.