Ritruvammuse Insemme - associazione vecchia alassio
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Ritruvammuse Insemme - associazione vecchia alassio
ANNO XLIV - N. 1 Sabato 17 Gennaio 2004 Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - Filiale di SAVONA € 1,40 Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio aderente € 16,50 - Socio Sostenitore € 19,50 - Socio estero € 21,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] Sondaggio d’opinione sul parcheggio di Piazza Stalla Ritruvammuse Insemme ASSEMBLEA A.V.A. L’A.V.A. non parteggia per questo o quest’altro partito politico o schieramento; cerca sempre di essere al di sopra delle parti nell’interesse esclusivo di tutta la Comunità. Noi non abbiamo interessi da tutelare. Abbiamo lasciato la più alta libertà di esprimere la propria opinione a tutti coloro che hanno sentito il dovere civico di esprimerla. Tanto è vero che la stragrande maggioranza delle schede ci è pervenuta tramite posta o imbucate nella cassetta delle lettere. Altre sono state consegnate a mano in Sede già compilate. Facciamo presente che per la salvaguardia dei beni dell’Ospedale di Alassio, per la tutela di quello che rimane del Val D’Olivo e per evitare la chiusura dell’Ospedale di Albenga ci siamo impegnati direttamente attivandoci a sensibilizzare il problema raccogliendo l’opinione dei concittadini e di quelli del circondario in vari periodi Lunedì 22 dicembre u.s. nel Salone Parrocchiale S. Ambrogio, gentilmente concesso dal Parroco, Mons. De Canis, si è svolta, applauditissima dal folto ed attento pubblico, la quindicesima edizione di “Ritruvammuse Insemme”, la tradizionale, da 9000 a 13000 firme. I parcheggi a rotazione sono indispensabili, molto meno i box. Rimaniamo dell’opinione che il verde di Piazza Stalla debba essere tutelato e salvaguardato. Dal momento che emergono opinioni fortemente contrastanti si faccia un referendum esteso a tutta la popolazione per decidere cosa e come operare ed eventualmente per prevedere parcheggi in altri siti. Quando finalmente il parcheggio e i box di Piazza Partigiani saranno realizzati sarà ancora necessario farne altri a ponente? Non sarebbe meglio cercare di impedire la trasformazione degli alberghi in seconde case (con conseguente necessità di box e parcheggi), attivando tutte le misure per aiutare gli albergatori che lo desiderano od altri a rilevare gli esercizi, continuando le attività alberghiere? A.V.A. 2003 ricordare qui di seguito, unendoli tutti in una medesima lode, visto che tutti hanno dato il meglio di sé e sono stati ugualmente graditi dagli spettatori, gli artisti che si sono esibiti, raggruppandoli per genere: i poeti Santino Bruno Pezzuolo, Antonio Corale Alassina Capomele. attesa serata che l’Associazione Vecchia Alassio organizza ogni anno per presentare agli Alassini e agli amici della nostra città i poeti, i musicisti, gli artisti alas- Boscione, Paolo Ammirati, Tommaso Schivo e Gianni Croce; i cantanti e i gruppi musicali, ad iniziare dalla Corale Alassina-Coro Capo Mele, diretta dal Gremita la sala Carletti per l’Assemblea annuale 2003. Il Presidente Carlo Cavedini ha porto il saluto cordiale ai Soci, dopo aver ricordato con un minuto di raccoglimento i Soci defunti dell’anno scorso. Ha quindi esposto con chiarezza la sua relazione, come sempre dettagliata e precisa. Ha ricordato che l’attuale Consiglio sta per scadere, ma che tutto è in moto per le prossime elezioni di Gennaio. Buona la situazione generale dell’Associazione; l’A.V.A. è sempre stata all’avanguardia nell’interesse per i vari problemi della città, con tavole rotonde e convegni particolari (spesso provocati e diretti dal nostro Sodalizio, sempre all’erta in ogni questione di importanza per i concittadini e per le sorti del paese). Frequenti sono stati gli articoli di fondo e gli scritti atti a suggerire di volta in volta soluzioni ponderate agli Amministratori o agli addetti ai lavori; buona la collaborazione con le Associazioni di Mutuo Soccorso di Alassio Moglio e Solva e con tutte le Associazioni della città. Il nostro giornale, L’Alassino, è in pieno vigore, grazie al contributo di molti soci ed amici; è letto e apprezzato, anche se costa non pochi sacrifici da parte dei Consiglieri e di alcuni soci che partecipano non solo alla correzione delle bozze, alla compilazione degli articoli, alla etichettatura ed alla spedizione in ogni parte d’Italia e del mondo. La Sala Carletti è assai richiesta per mostre e la situazione finanziaria è più che buona. Si è rite- nuta utile l’iscrizione all’ONLUS (Organizzazione non lucrativa per la utilità sociale). Avvicinandosi la scadenza triennale del C.D., il Presidente ha voluto sottolineare l’importante attività svolta in questo triennio, con la coscienza di aver sempre agito per il bene dell’Associazione, libero da preconcetti ed al servizio di tutti i cittadini, che hanno visto regolarmente pubblicati i loro scritti inviati in redazione. Il Presidente ha, quindi, ringraziato tutti i suoi collaboratori, augurando, altresì, buone feste. Dopo l’approvazione incondizionata della relazione del Presidente, il Segretario ha letto la relazione finanziaria, approvata all’unanimità. Ancora il Presidente ha invitato il prof. Schivo a presentare il suo prossimo volume-Album fotografico-storico “Alassio in vetrina” che uscirà alle stampe per conto dell’A.V.A. nel prossimo Gennaio e del quale l’Associazione ha già incominciato la prenotazione, trattandosi di un volume di particolare interesse e pregio. Successivamente il Presidente ha invitato tutti i Soci che lo vogliano a dare la loro disponibilità per essere iscritti nella lista elettorale; le elezioni si terranno nei giorni 30, 31 gennaio e 1° febbraio p.v.. A tal uopo si sono anche eletti coloro che dovranno dirigere le operazioni di preparazione alle elezioni. È seguito il consueto rinfresco natalizio con lo scambio degli auguri fra i Soci. A.V.A. 7 Dicembre 2003 - Sant’Ambrogio Premio Alassino d’oro Da due anni i fuochi artificiali di Capodanno sono diventati ormai una tradizione come quelli di Ferragosto. Una iniziativa molto gradita dagli ospiti invernali. (FOTO SILVIO FASANO) Premio “Alassini per il futuro” a Daniele La Corte Presidente del Panathlon Club la Gallinara. ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO URGENTE E IMPORTANTE A TUTTI I SOCI EFFETTIVI sini, e per ribadire l’importanza morale della cultura del nostro dialetto. Il Presidente dell’ A.V.A., Carlo Cavedini dando il benvenuto ad artisti e pubblico Maestro Bruno Parodi, che ha eseguito tradizionali canti natalizi concludendo con una esibizione pedagogica di canto misto fra stile gregoriano e coro po- Alassio, 29 dicembre 2003 Nella sede sociale di via XX Settembre 7, Alassio Mons. A. De Canis, L. Beccati, Sindaco M. Melgrati, A. Carossino, T. Schivo, S. Em. Cardinale T. Bertone, S. Ecc. Vescovo M. Oliveri. La Commissione Elettorale all’unanimità delibera di dare comunicazione a tutti i Soci Effettivi della procedura per l’elezione del Consiglio Direttivo, Collegio dei Probiviri e Collegio dei Sindaci, attraverso la pubblicazione su «L’Alassino». Pertanto tutti i Soci effettivi che intendano far parte delle liste elettorali per l’elezione alle cariche sociali di cui sopra dovranno far pervenire alla Segreteria dell’A.V.A. via XX Settembre 7 Alassio, telefono e fax 0182 643.937 entro e non oltre il 21 gennaio 2004, ore 19, la propria adesione senza alcuna particolare formalità. Si precisa che gli elenchi di cui sopra non sono vincolanti in quanto ciascun avente diritto al voto è libero, nel rispetto delle norme Statutarie, di votare qualsiasi Socio. Il Pres. della Commissione Elettorale Prof. Giuseppe Rizzo P.S. Le votazioni si terranno in Sede nei giorni: venerdì 30 e sabato 31 gennaio dalle ore 16,00 alle 19,00 e domenica 1 febbraio dalle ore 9,00 alle 12,00 e dalle ore 15,00 alle 18,00 Per cause non dipendenti dalla nostra volontà da quest’anno le quote sociali dei soci aderenti ed effettivi dovranno essere versate in sede o utilizzando l’allegato modulo di C.C.P.T. Ci scusiamo per il disturbo e ringraziamo anticipatamente per la collaborazione. (Importante, chi avesse già provveduto non tenga conto di questo avviso). Premio “Alassini nel mondo” a Sergio Gaibisso Presidente Federazione Italiana Vela. ha introdotto la serata che è poi stata presentata brillantemente dal Prof. Andrea Gallea, conduttore della manifestazione fin dalla prima edizione. Vogliamo lifonico; è stata poi la volta dei “Cantarasce” ad eseguire musiche e canzoni della nostra terra. continua a pag. 2 L’Associazione Vecchia Alassio ringrazia Sono pervenuti alla nostra Associazione in occasione delle feste molti biglietti di auguri ed attestazioni di stima, amicizia e simpatia. Porgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti, augurando a tutti un Nuovo Anno pieno di soddisfazioni. 2 «L'ALASSINO» RITRUVAMMUSE INSEMME 2003 (segue dalla prima pagina) A sua volta Mario Meli ha voluto ricordare la terra di Liguria con due canti tradizionali genovesi. Graditissime dal pubblico le “Romanze per due tenori” in cui il nostro famoso concittadino Andrea Elena, artista noto ormai universalmente, e il bravo Gianni Del Pero, accompagnati alla chitarra da Dino Ferrari, hanno riportato alla memoria gradita degli spettatori famose romanze di grandi autori italiani. Ha chiuso le esibizioni musicali il notissimo ed apprezzato trio delle Romantos, (Rosanna Maineri, Marina Ferrari e Simonetta Mauti, diretta da Dino Ferrari) che, come ha ricordato il presentatore Andrea Gallea, continuano a portare alto il nome di Alassio, attraverso le loro esibizioni televisive e i loro concerti estivi tenuti in varie località della Liguria e del Piemonte. A questo punto della serata l’A.V.A. ha voluto che il prof. Tommaso Schivo presentasse il prezioso libro, attualmente in stampa, in cui Schivo stesso ha accuratamente raccolto e commentato bellissime e rare fotografie che ricordano e commentano la storia del passato più o meno recente della nostra Alassio. Il Presidente dell’A.V.A., Carlo Cavedini è poi passato all’illustrazione e alla consegna dei due prestigiosi premi che l’Associazione consegna ogni anno ai suoi concittadini più meritevoli. Il riconoscimento “Alassini per il futuro” è stato consegnato al giornalista dott. Daniele La Corte, Presidente del Panatlon Club La Gallinara, per tutte le apprezzabili iniziative che il Club stesso organizza in favore dei giovani e degli sportivi della Baia del Sole. Il premio “Alassini nel mondo” è stato consegnato a Sergio Gaibisso, più volte Presidente della Federazione Italiana Vela per aver nobilitato e propagandato il nome di Alassio in campo sportivo e olimpionico. Si è passati quindi alla tradizionale parte finale della serata costituita dalla rappresentazione di una commedia da parte della Compagnia Teatrale Dialettale Alassina. Anche quest’anno la commedia è stata scritta da Gianni Croce; il titolo “Ritrovanduse turna a veggiò” l’ha ricordata subito agli spettatori come una continuazione ideale della commedia di grandissimo successo “Na seirona a veggiò” scritta da Croce per Ritrovammuse di alcuni anni or sono. Anche qui vogliamo ricordare tutti gli attori, ugualmente e simpaticamente applauditi dal pubblico: Pierino Bogliolo, Lina Nattero, Nino Moirano, Rina Benventuo, Marisa Gaibisso, Mimmo Bogliolo, Nino Bruzzone, Augusto Bogliolo, Silvana Vella, Alessandra Armato, Nino Brusco, Vanda Berrino e Laura Armato. L’autore Gianni Croce ha sostituito l’attore titolare Giorgio Gioberti, indisposto. La scenografia era di Astrid Hammond, i costumi e il trucco teatrale di Marisa Brusco e Rosita Moirano. Suggeritore Andrea Gallea, regista Augusto Soldi. Al termine della serata il Presidente Carlo Cavedini ha consegnato riconoscimenti e premi a tutti gli artisti partecipanti ed un ricordo particolare al sig. Parroco, Mons. De Canis, all’Assessore dott.sa Loretta Zavaroni, che è sempre presente alle manifestazioni A.V.A., e al Sindaco di Alassio Arch. Melgrati, che, primo sindaco di Alassio, ha voluto intervenire alla serata, apprezzando artisti e compagnia teatrale. Un festoso rinfresco offerto dalla rinomata Pasticceria Balzola (come tutti gli anni) nella Sede A.V.A., a tutti i partecipanti alla serata, attori e pubblico ha chiuso una manifestazione di grande stile, fiore all’occhiello della nostra Associazione. MUSICA TRADIZIONALE CUBANA Ballet folklorico de Cuba “Noche Cubana” Sabato 17 Gennaio 2004 CONSIGLIO COMUNALE DELL’11 DICEMBRE 2003 I lavori di questo consiglio sono iniziati con alcune comunicazioni da parte del Sindaco. La prima in merito alla celebrazione della solennità di S.Ambrogio, Patrono della nostra città, il giorno 7 dicembre, con la presenza del Cardinale di Genova S.E. Tarcisio Bertone, del ministro Claudio Scajola, autorità cittadine e numerosi Sindaci del circondario; cerimonia che è stata molto sentita sia dal punto di vista civile che da quello religioso. Subito dopo è seguita l’assegnazine del premio “ALASSINO D’ORO” a tre emeriti cittadini di Alassio: Antonio Carossino, Prof. Tommaso Schivo e Lorenzo Beccati, regista televisivo. Ha ricordato poi che la città di Alassio si è vista assegnare lo spettacolo della P.A.N. “Frecce Tricolori”, che si svolgerà a metà maggio p.v., superando la concorrenza di molte altre località che ne hanno fatto richiesta. Sarà una grandissima manifestazione, apprezzata sia dai turisti che dai nostri concittadini. Un cenno all’avvenuta inaugurazione dell’Ambulatorio Infermieristico, con servizio gratuito per terapia iniettiva, misurazione pressione e stick diabetico, aperto tutti i giorni, (escluso festivi), mattino e pomeriggio. Nella stessa sede ha trovato posto l’A.V.I.S., altro importantissimo servizio. Un ringraziamento all’ass. dott. Loretta Zavaroni per aver coordinato tutte le attività che hanno portato alla realizzazione di questo centro. Ultima notizia la concessione dell’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica al premio letterario “CITTÀ DI ALASSIO” - “UN AUTORE PER L’EUROPA”. Quindi i lavori sono entrati nel vivo con la discussione del Piano di Protezione Civile, da attuare in casi di emergenza, di cui ogni comune deve essere dotato. Varie le interpellanze dei consiglieri di minoranza, con richieste di chiarimenti e precisazioni, dopodiché, detto Piano, che certamente sarà soggetto a modifiche ed estensioni, è stato approvato con i soli voti della maggioranza. Animata la trattazione del 3° punto all’O.d.G. riguardante l’aggiornamento del Programma attuativo della Legge Urbanistica Regionale - Norme di conformità, Regole del P.U.C. e criteri di convenzionamento relativo al cambio di destinazione d’uso da ricettivo a casa di civile abitazione. Il cons. Agostino Testa pone una serie di emendamenti, atti a modificare le norme sull’edilizia convenzionata. Il cons. Iebole insiste per una maggiore trasparenza, applicando norme che favoriscano i residenti pubblicizzandole al massimo. Intervento del Sindaco per ribadire concetti già espressi nei consigli precedenti. Terminata la discussione sugli emendamenti, che sono stati tutti respinti, il consiglio approva l’argomento con 12 favorevoli e 4 contrari. La seduta è quindi proseguita con il progetto di messa in sicurezza e ampliamento del porto; tali lavori richiedono una prestazione di fideiussione parziale del Comune di Alassio, a garanzia del mutuo di Euro 3.800.000,00, da contrarsi tra “Marina di Alassio S.p.A.” e l’Istituto Deutsche Bank S.p.a.; anche questo punto è stato oggetto di richieste di chiarimenti e puntualizzazioni da parte dell’opposizione, che si astiene dal voto. Il consiglio quindi approva con i soli voti della maggioranza. Infine l’ultimo punto di rapida trattazione : L’approvazione di ordini del giorno relativi alla chiusura della Caserma Turinetto di Albenga; la richiesta, come ha riferito il Sindaco Melgrati, è stata avanzata dal Sindaco di Albenga M.Zunino che, avverso al proposito del Ministero di chiusura totale, auspica venga mantenuto nella predetta Caserma un limitato presidio militare. Approvazione all’unanimità. Per la prima volta in Italia il Ballet Folfloriko de Cuba, ha presentato uno straordinario spettacolo,con musiche dal vivo,che ha trasportato nel cuore della cultura latino americana. La compagnia formata da artisti provenienti dalla “Scuola Nazionale delle Arti” dell’Avana ha creato tutta la magia di Cuba attraverso una magistrale fusione di differenti tipi di danze. Noche Cubana ha proposto danze e musiche afro-cubane,ricostruendo la storia dell’isola e,nella seconda parte,anche ritmi delle più popolari danze latino-americane,coinvolgendo il pubblico in un’esplosione di gioia e sensualità. RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. Molto spesso (e non solo durante le festività natalizie) le luci “pubbliche” restano accese per lunghe ore del giorno, inutilmente! A che serve spingere i privati al risparmio di energia, se... chi dovrebbe dare il buon esempio non provvede a regolare i sensori? ••• Da più parti ci viene ricordato che le cunette ed i tombini delle strade, soprattutto collinari, sono intasate da terra, foglie ed altro. Con le piogge invernali il travaso di acqua sulle strade diventa un pericolo per gli automobilisti e può provocare frane. In ogni caso questo è un problema per tutto l’anno. È bene provvedere con urgenza. Conferenza storica alla SOMS Ancora una volta una conferenza ad alto livello organizzata nel grande Salone storico della Soc. Operaia di Mutuo Soccorso di Alassio. Dinanzi ad un grande pubblico (presenti l’Assess. Loretta Zavaroni, il Presid. A.V.A. Carlo Cavedini, il dott. Silvestri dell’Ufficio Turistico, i Presidenti delle SOMS di Moglio e Solva, i dott. Barilaro, Mela e Torre e molte altre personalità) il Presidente Enzo Barbera ha presentato l’oratore, prof. Tommaso Schivo, invitato, come già era accaduto in passato, come relatore della conferenza di fine anno sul tema scottante e atteso: «Genova, spesso matrigna, sì, ma sempre grande». L’attento pubblico ha seguito le vicende storiche essenziali della «Superba», le varie relazioni amministrative e politiche a riguardo delle due Riviere, la caparbietà marina ligure che è riuscita a superare e a vincere ogni difficoltà attraverso i secoli della sua storia, il diverso trattamento della «madre-matrigna» tra la Riviera di Levante e quella di Ponente, le vicissitudini e gli ostacoli superati con fierezza dai nostri antenati per giungere sino all’incontestabile grandezza politica e storica di Genova attraverso l’onestà dei suoi Ambasciatori e degli Amministratori e le vicende belliche delle Repubbliche marinare, delle lotte fra Spagna, Francia, Inghilterra, Austria e Piemonte, sino a Napoleone e al Regno d’Italia. Una visione storica, una panoramica generale, che ha tenuto desta l’attenzione dell’uditorio e un plauso al dinamico Presidente della SOMS di Alassio per la sua costante ed attiva «energia» organizzativa che ha rilanciato egregiamente in questi ultimi anni la storica e nobile Associazione. A.V.A. A.V.A. CONSIGLIO COMUNALE DI FINE ANNO Il 30 dicembre si è riunito l’ultimo Consiglio Comunale del 2OO3. Chi si aspettava una seduta burrascosa non è stato deluso. Brevi comunicazioni all’inizio da parte dei consiglieri Ernesto Schivo e Daniele Fui che ringraziano, il primo, l’Associazione Bagni Marini per la raccolta di Euro 5OO, da destinarsi all’acquisto di una poltrona per il prelievo del sangue; il secondo, la Società di Salvamento per la donazione di una seconda poltrona, sempre per uso prelievo sangue, alla nuova sede A.V.I.S. di cui Daniele Fui è Presidente. Segue stonatura del Sindaco Marco Melgrati, circa la mancata partecipazione all’annuale rinfresco offerto ai dipendenti comunali, in segno di protesta per una presunta irregolarità nella corresponsione dei premi di produzione, secondo una nota priva di fondamento apparsa su qualche quotidiano. La discussione è quindi entrata nel vivo con il primo punto, riguardante la revoca della delibera, approvata in C.C. il 29 luglio scorso, sulla costruzione del parcheggio di Piazza Stalla; proposta di revoca presentata dal gruppo Consigliare “La Vespa”. Numerosi ed animati gli interventi da entrambi gli schieramenti, con accenni all’iniziativa promossa dall’Associazione Vecchia Alassio, tramite “L’ALASSINO”, sul sondaggio pubblico, con velate insinuazioni da qualche parte, che possa essere stato pilotato, e il cui risultato non sia da ritenere determinante. La proposta è stata infine respinta con 13 voti contrari (5 favorevoli). IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… Altro argomento che ha tenuto banco fino alle ore piccole, il 2° PUNTO : La proposta di progettazione, realizzazione e gestione del depuratore nel porto di Alassio. Molte le pregiudiziali e gli emendamenti posti dal gruppo di minoranza, che propone addirittura il ritiro dell’argomento stesso per vizio di procedura istituzionale e per mancanza di dati sulla progettazione dell’impianto. Motivo di scontro, inoltre, la scelta di costruire il depuratore solo per la città di Alassio (e Laigueglia) anziché collegarsi a quello che dovrà sorgere a Borghetto S.Spirito, con una spesa di cinque volte inferiore. A questo proposito il consigliere TESTA ha dato lettura ad un esposto inviato alle Autorità della Provincia, nonché alla Procura della Repubblica, per segnalare le presunte irregolarità. Inoltre LA VESPA non nasconde la perplessità per i vantaggi che la S.C.A. (acquedotto) otterrebbe con la costruzione di un depuratore autonomo. Una breve sospensione del dibattito ha dato modo ai tecnici della Soc. ACQUA AZZURRA, che dovrebbe costruire l’impianto, di illustrare il progetto. È intervenuto anche il Presidente della S.C.A. Roberto Socco, per chiarire il sistema di finanziamento (projet financing). Si arriva quindi all’approvazione con i soli voti della maggioranza (14). Rapidamente, data l’ora tarda, vengono trattati, ed approvati, i restanti punti all’O.d.G., peraltro di scarso rilievo. Seduta chiusa con auguri di BUON ANNO a tutti. A.V.A. Uno spettacolare tuffo nella splendida giornata di Santo Stefano che ha invogliato ben 251 partecipanti. (FOTO SILVIO FASANO) Ad Alassio un albergo controcorrente Si fa un gran parlare in questi ultimi tempi, e ben a ragione, di alberghi che vengono dismessi e trasformati in appartamenti , con conseguente impoverimento del turismo in generale e di quello alassino in particolare. Per fortuna in un caso recente ciò non è accaduto: il centralissimo Hotel Enrico di Corso Dante ha cambiato gestione e continua la sua attività. La società che lo gestiva formata da fratello e sorella Chiappuzzi, Lino e Laura, “Balina” s.a.s. (un nome prettamente alassino inusitato nell’epoca in cui fu formata), ne ha smesso la gestione che è stata rilevata dal figlio di Lino, Enrico (come il nonno dal quale prende il nome l’albergo), in società col suo amico Paolo Rovere. Sono due figli d’arte: Enrico di 29 anni, ragioniere, ha frequentato un corso di lingua Inglese a New York presso la Columbia University; Paolo 26 anni, ha conseguito la maturità scientifica, figlio di direttore d’albergo è stato per vari anni collaboratore del padre ed ha seguito un corso di Tedesco a Berlino (Hartnack Schule). Questi due giovani entusiasti e coraggiosi, con notevole sacrificio anche finanziario, intendono continuare e possibilmente migliorare la conduzione dell’Hotel e relativo ristorante, consapevoli che questo ruolo richiede alta professionalità e convinta cortesia. Speriamo sia un indizio in contrasto con la tendenza prevalente in questi ultimi anni, per il bene della tradizione turistica alassina e di conseguenza per tutti gli abitanti di Alassio. Il Consiglio direttivo dell’A.V.A. si congratula con i due neo-albergatori e augura loro tutto il successo che meritano. Sabato 17 Gennaio 2004 3 «L'ALASSINO» FESTA DI S. AMBROGIO CRONACA DI ANDATE: MESE DI GENNAIO 2004 Un florilegio di iniziative NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE ANZI, SOTTO IL SUOLO Un florilegio, un vero caleidoscopio di iniziative e di manifestazioni ad alto livello si è svolto quest’anno ad Alassio in occasione della festa patronale di Sant’Ambrogio, sia sul fronte religioso che su quello civico e sociale e questo soprattutto per il grande e appassionato slancio del Parroco Mons. Angelo De Canis e dei suoi più stretti collaboratori. Non è mancata la consueta novena che ha radici storiche profonde nel tessuto religioso della città, ma il “clou” dei festeggiamenti ha avuto il suo fulcro, il suo centro nella settimana che ha preceduto la ricorrenza del 7 dicembre. Si è iniziato quasi in sordina, il 3 dicembre, nel Teatro parrocchiale con una tipica e familiare serata di Musica e Poesia e di volontariato, in cui si sono esibiti i più noti artisti locali, come il duo Ribattabastiui (Pezzuolo-Raita), i Cantalassio (Berretta-Siboni), la chitarra e la voce di Marilena Massano, di Dino Ferrari, il flauto “magico” del giovane Maestro Gianni Gollo, la voce di Corinne, al pianoforte Beppe Ferrero; ha presentato Barbara Testa con quitz al Sindaco Marco Melgrati e al Consigliere Aldo Giardini con la consegna di molti attestati di riconoscenza ai “volontari” alassini che hanno contribuito alla pulizia e riordino del Parco della Madonna della Guardia. Venerdì 5 dicembre nel grande Salone della Civica Biblioteca di Palazzo Durante, con un uditorio attento e numeroso, alcuni “esperti” hanno celebrato la figura di S. Ambrogio nelle sue molteplici sfaccettature. Dopo una magnifica proiezione della Chiesa di S. Caterina, opera filmata dal “grande” Beppe Rizzo, l’illustre prof. Franco Gallea ha presentato via via i vari relatori: il Parroco don Angelo ha aperto la riunione, parlando della ricorrenza e del grande significato morale del Santo Patrono, il prof. Giovanni Puerari ha sviluppato storicamente e con dovizia di particolari interessanti il tema geo-topografico della Chiesa, delle sue adiacenze, le piazze, le strade, le abitazioni del “borgo” ab origine; Antonio Carossino ha rilevato il rapporto frequente e proficuo tra Salesiani e Parrocchia; il prof. Tommaso Schivo ha messo in rilievo la figura del Santo, non tanto come studioso e cantore della Fede, quanto come uomo battagliero e ferreo nel carattere e nelle decisioni, ma ha ricordato soprattutto il pionierismo milanese delle origini ad Alassio, dall’epoca della cultura del “baco da seta” e della conceria ad opera dei primi esuli lombardi nella nostra terra e del rapporto di amicizia leale e costante nei secoli fra Milanesi ed Alassini. Quindi il dott. Giampaolo Mela ha parlato della situazione religiosa attraverso i secoli e della costruzione delle numerose Chiese alassine. Numeroso e attento il pubblico presente, cui il Comune ha poi offerto un lauto “rinfresco”. Sabato 6, con la caratteristica fiera sul sagrato, la Chiesa parrocchiale ha riudito le note armoniose di un “amico” fedele di Alassio, il grande Maestro Roberto Cucinotta, con un preziosissimo Concerto al grande Organo e anche in questa occasione il dott. Mela ha tracciato una breve storia dei Parroci che si sono susseguiti nel governo della Chiesa. Domenica 7, festa di S. Ambrogio, le campane hanno fatto spesso sentire la loro voce, con grandi celebrazioni, cui ha pre- so parte tutta la città. Dopo le S. Messe della mattinata, Vespri solenni, navate illuminate a giorno, organo a tutto fiato con una Corale parrocchiale in grande spolvero e con pezzi di bravura eccezionali: Pontificale, Processione per le vie cittadine con Confraternite, militari in grande uniforme e Associazioni volontaristiche e un’enorme folla, nonostante il rigore della giornata. Per la prima volta nella storia della città vi ha partecipato anche Sua Eminenza il cardinale Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova; con Lui anche S. E. il Vescovo di Albegna-Imperia Mario Oliveri, il Ministro Claudio Scajola, S. E. il Prefetto di Savona, i Sindaci del Comprensorio e molte altre autorità religiose e civili e militari, quante non se ne erano mai viste, neppure in questa occasione. Insomma, una festa “grande” che ha coinvolto tutta la città e numerosi ospiti di questi giorni festivi. Esauriti i festeggiamenti “religiosi”, nel Salone parrocchiale, alla presenza degli illustri Prelati e di tutte le Autorità, il Sindaco di Alassio, l’arch. Marco Melgrati ha consegnato in forma solenne e fra la commozione generale la massima onorificenza cittadina (l’Alassino d’oro, appunto) a due amati e illustri concittadini, per i loro meriti culturali e sociali, due “storici” e scrittori locali, Antonio Carossino e Tommaso Schivo. È stato anche premiato il famoso “Gabibbo” televisivo (Lorenzo Beccati) che ha scelto Alassio come abituale dimora. Tutta la città ha preso parte ai festeggiamenti che (ci assicurano) continueranno con lo stesso entusiasmo e la stessa magnificenza nei prossimi anni. A.V.A. La processione in una foto del passato. LETTERINE DI BABBO NATALE Che fine fanno le letterine che i bambini spediscono a Babbo Natale? Alcune arrivano fino a Rovaniemi, in Finlandia, dove tradizionalmente il generoso vecchio ha eletto il suo domicilio bianco e operoso. Altre ancora, e sono quarantamila ogni anno, entrano nella catena di lavorazione di Poste Italiane, che ogni anno fa in modo che i bambini che ancora hanno voglia di sognare e di credere nelle fiabe ricevano una risposta: un breve testo o una poesia personalizzata ed un regalino, a dimostrazione del fatto che i postini hanno visto passare le letterine di Babbo Natale e hanno strizzato l’occhio al magico barbabianca , che ora sicuramente sa che Paolo o Mariella gli hanno scritto una letterina. Quindi sono riconosciute come esistenti tutte le Vie Lattee, le vie delle Renne o delle Costellazioni. Il Polo Nord ha sicuramente una cassetta postale e le Piazze dei Sogni e della Fantasia si popolano di postini di Natale. Infatti un gruppo di 14 persone di Poste Italiane , i “Postini di Babbo Natale”, assicura la risposta a questi bambini, che oltre ai regali e ai giochi più in voga dell’anno, non mancano mai di chiedere a Babbo Natale la pace nel mondo, la serenità e la salute per la propria famiglia, un fratello o una sorella più “calmi” ed un papà ( o una mamma) che finalmente ritorni a casa. Le buste ,spedite con Posta Prioritaria, vengono personalizzate con un timbro “comunicazione dei Postini di Babbo Natale” che ne svela immediatamente la provenienza. Poste Italiane Genova, 10 dicembre 2003 Era la sera del 30 dicembre ultimo scorso. Stavo beatamente “passeggiando” con il telecomando fra un canale TV e l’altro, quando evidentemente mi devo essere assopito. Sì, perché ho avuto un brutto sogno, anzi qualcosa che assomigliva tanto ad un incubo. Ho sognato che, nel mio “zapping”, ero capitato su un canale TV che trasmetteva la seduta del Consiglio Comunale di Andate. Ed ho udito il consigliere di maggioranza Orlando Tommasi parlare dei costruendi parcheggi interrati di Piazza Rimessa. Sempre nel sogno mi è sembrato che il consigliere desse ragione a coloro che volevano i parcheggi a rotazione e pubblici, e non i box privati; e bla-bla, e pitipì-pitipà, tutto perfetto e chiaro. Poi, però, ad un certo punto si è passati a votazione; e la maggioranza del consiglio, respingendo una proposta della minoranza, ha riconfermato la sua primitiva idea di affidare Piazza Rimessa all’impresa di cui sappiamo, che voleva costruire box privati in prevalenza e un minore numero di parcheggi a rotazione. Naturalmente con il “solito” impatto ambientale (sempre nel mio so- gno-incubo) con destino incertissimo (eufemismo, in un paese che ama eliminare o trasferire gli alberi) per tutto il verde che caratterizza attualmente detta piazza. Ed allora ho meditato sull’antico e noto proverbio comasco che parla di soffiare e sorbire contemporaneamente dalla cannuccia dell’aranciata. Infatti in un altro sogno mi era sembrato di aver udito il Sindaco di Andate che prometteva alla folla che, nel decidere cosa fare della Piazza Rimessa, avrebbe tenuto debito conto di un sondaggio di opinione indetto dall’Associazione Giovane Andate, e poi pubblicato sul suo giornale. Sondaggio che si è puntualmente tenuto fra i cittadini e che ha dato risultati precisi e inequivocabili: il 65% dei votanti ha chiaramente espresso la volontà di “Conservare Piazza Rimessa nello stato attuale” l’ 11,33% avrebbe voluto un parcheggio comunale a rotazione e il 10,35% ha espresso il parere di lasciare come è Piazza Rimessa e di fare parcheggi altrove (nell’ex piazza del mercato). Solo il 13% dei votanti si è dichiarato favorevole al progetto comunale. Quindi, cari signori, c’è l’ottantasette per cento di cittadini che NON vuole il piano comunale. Ma io voglio essere buono, e considero solo il 65% che desidera “Conservare Piazza Rimessa nello stato attuale”. Allora: o le autorità comunali non sanno che cosa significa “stato attuale” ed io propongo loro in regalo un dizionario italiano che glielo spieghi, oppure dimostrano, ancora una volta, di tenere la volontà popolare in scarsissimo o nessun conto. Ma nessuno ha pensato che il 65% dei votanti potrà rendere pan per focaccia alla prossima tornata elettorale. Cari amministratori: questi sono giochi che fanno i ragazzi con i bambini più piccoli e indifesi, non quello che dovreste fare voi, una mano sulla coscienza e un occhio sui sondaggi. Ed è inutile che si dica che il Comune proporrà sette modifiche o settanta volte sette al piano già approvato dal consiglio. Bisognava prima fare il referendum, poi prendere le delibere comunali; naturalmente se si voleva essere rieletti altre sette volte. Se no sono messe dette o carte leggermente umidificate. NUOVE NOMINE ALL’ALBERGHIERO DI ALASSIO ha visto l’elezione di Silvano Muscas (CGIL, 32 preferenze), Antonino Maccarrone (SRS,28) e Gianfranco Barbieri (Uil, 8). Si sono svolte all’Istituto Secondario Superiore di Alassio le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti del consiglio di Istituto e delle rappresentanze sindacali dei lavoratori della scuola superiore alassina guidata, dopo la scomparsa del compianto preside Claudio Ventimiglia, dalla dirigente scolastica Marinella Trifoglio. Alla carica di presidente del Consiglio di Istituto è stato eletto l’albenganese Vincenzo Accurso. Questi i nomi degli altri rappresentanti d’Istituto: Marino Quartara e Anne Marie Stokl (componente Ata), Almanzi Claudio, Paolo Madonia, Gerardo Picciotti, Rita Baio, Roberto Giannantonio, Giuseppe Rossi, Roberto Luciano e Giancarlo Dovizia (docenti), Vincenzo Accurso, Maria Marchiano, Michele Di Giuseppe e Domenico Forgione (genitori), Alessandro Rocca, Grazia Lo Manto, Angelo Frassica e Matteo Uberto (alunni). I risultati delle elezioni per il rinnovo della rappresentanza sindacale dei tre istituti (Alberghiero di Alassio, Itis di Campochiesa ed Agrario di Albenga) Luca Caravella C.A. Auguri anche dal caldo Sudafrica Abbiamo ricevuto gli auguri per le feste natalizie e di Capodanno. Ricambiamo con gioia a Pina Beeson (anche da parte di tutti i Soci e del nostro Giornale che arriva...fin là) auguri di salute e di ogni sperata felicità. A.V.A. 4 «L'ALASSINO» Lettere del pubblico Sabato 17 Gennaio 2004 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) “STRADE E SENTIERI COLLINARI” (IN QUEL DI SOLVA...) Alassio, 2 gennaio 2004 “STRADE E SENTIERI COLLINARI” Stim/ma Direzione de L’ALASSINO, sono a chiedere ancora ospitalità per una precisazione. Circa quanto da me scritto e gentilmente pubblicato su “L’Alassino” di novembre (riguardante l’auspicata pulizia di un tratto della Strada Comunale Vecchia Romana) e quanto letto a pag. 4 di questo stesso giornale nel numero di dicembre a firma delle Signore Gandolfo Luisa e Agnese Battistina,desidero dichiarare di non voler per alcuna ragione entrare in polemica con chicchessia,né occuparmi di pratiche private che non conosco e non mi interessano. Le mie considerazioni erano e vogliono rimanere di ordine generale e riguardare quanto può essere di giovamento per la nostra collina,così povera di strade se si confronta con la costa francese e le sue tre cornici. Nello scrivere avevo unicamente presente il foglio di mappa n° 5 del territorio alassino (in parte riprodotto nella fig.1) dal quale è evidente che la Strada Comunale Vecchia Romana risulta esistere, da occidente,ben prima della Regione Cavia. I miei vecchi dicevano che porta fino ad Albenga. In fatto di strade e sentieri può essere utile conoscere una sentenza del Consiglio di Stato, trovata su Internet e qui riprodotta (Fig.2). Ringrazio la Direzione de L’ALASSINO” per l’ accoglimento e cordialmente saluto. Olga Freghetti Ripristino di una strada vicinale su cui preesisteva l’uso pubblico (Consiglio di Stato sez. V, decisione 01.12.2003 n° 7831) Il sindaco può con ordinanza il ripristino di una strada vicinale qualora sia accertata la preesistenza di fatto dell’uso pubblico della strada, anche non da tempo immemorabile, e della sopravvenienza di un’ alterazione dei luoghi che costituisca impedimento alla sua utilizzazione da parte della collettività. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, con la decisione n. 7831 del 1° dicembre 2003, precisando che, ai fini dell’ accertamento dell’uso pubblico, non sono determinanti le risultanze catastali o l’inclusione nell’elenco delle strade pubbliche, bensì le condizioni effettive in cui il bene si trova, atte a dimostrare la sussistenza dei requisiti del passaggio esercitato “iure servitutis publicae” da una collettività di .persone qualificate dall’appartenenza ad una comunità territoriale, della concreta idoneità della strada a soddisfare esigenze di interesse generale, di un titolo valido ad affermare il diritto di uso pubblico. (Altalex, 6 dicembre 2003) ••• LA BALENA LIBERATA Era una enorme balena, faceva giocare tanti bambini che soprattutto si divertivano a farsi ingoiare da quella enorme bocca... qualcuno si nascondeva dentro prima che la chiudesse, altri si appendevano alla mascella per farsi sollevare da terra. Io non ce l’avevo con la balena, mi era anche simpatica con quel suo occhio grande che mi guardava quando bevevo il caffè seduto fuori del baretto sulla spiaggia, in fondo alle scale di casa mia; ce l’avevo con chi aveva messo questa enorme balena gonfiabile proprio li davanti, chiudendomi la vista del mare... e poi mi dava un po’ fastidio anche il rumore del compressore che la teneva gonfia e che faceva aprire e chiudere la bocca. Il grosso polpo-scivolo era più discreto, e poi non era li davanti, anche il giardino delle palme non ingombrava molto la vista, la balena invece mi toglieva anche il basso sole invernale con la sua mole... Alla sera veniva sgonfiata, come gli altri giochi, e ben piegata in un pesante fagotto sulla sabbia, tanto neppure la tramontana più forte l’avrebbe spostata... Una notte però il mare ha iniziato a gonfiarsi, le onde sempre più grandi hanno iniziato a mangiarsi la spiaggia, la corrente da libeccio ha prima lambito, poi pian piano scavato la rena sotto il fagotto della balena addormentata e pian piano l’ha trascinata nel suo ambiente naturale, il mare. Non so quando si sia svegliata, quando si sia resa conto finalmente di nuotare di nuovo libera sul mare, portata da una risacca sempre più forte. Era tanta l’ebbrezza della libertà che non si è resa conto di essere trascinata tra i piloni del molo dove si è incastrata tra cemento e scogli coperti di muscoli (le cozze, come le chiamate voi terragni...) Al mattino è stata scoperta li sotto, così hanno tentato con un grosso gozzo a motore di trascinarla fuori, verso la spiaggia da cui era scappata ma complice il mare che l’aveva parzialmente insabbiata gli sforzi sono stati vani...per quanto il motore rombasse, per quanto tirassero gli uomini, lei resisteva. Calata la notte il mare amico ha cambiato corrente, le onde spingevano da scirocco sempre più forte, finchè la balena finalmente di nuovo libera, scansati i piloni del molo si è diretta in mare aperto, facendo perdere le tracce... dicono sia finita nella fossetta, una voragine marina a ridosso di Capo Mele, io voglio pensare che stia nuotando al largo, verso quel santuario dei catacei che è il mare tra noi e la Corsica... a capodanno vado a Barcaggio, sulla punta di Capo Corso, col traghetto... chissà .... (dal blog http://caprettetibetane.splinder.it ) Paolo Basso Ill.mo Presidente Associazione Vecchia Alassio E p.c. All’Ill.mo Signor Sindaco - Alassio Sull’Alassino del 18 novembre u.s. ho letto l’articolo “Strade e sentieri collinari” a firma della Sig.ra Olga Freghetti. Approfitto di questo articolo per scriverLe quanto segue: sulla prima parte (Tavola rotonda sulla collina e sentieri) mi trovo totalmente d’accorso con la scrivente. Sulla seconda parte (Strada per Solva Alta) desidererei esprimere il mio pensiero. Guardando la cartina che è pubblicata sul giornale, noto che il tracciato della costruenda strada si ferma nella zona denominata “Fontana”. Faccio presente e le persone più anziane di Solva ne sono a conoscenza, che a pochi metri da dove si ferma la strada in progetto, al di là del Rio Rossina sulla strada vicinale comunale Molini, esiste il tracciato della vecchia strada Solva Alta, ora inutilizzato. A mio parere ritengo opportuno che l’Amministrazione Comunale utilizzi tale tracciato e lo colleghi con la strada in progetto. Tutto questo risulterebbe ancora più utile se venisse poi unito alla strada carrozzabile Solva – Cavia – Vegliasco, creando così un’unica via di transito. In caso contrario la costruenda strada risulterebbe chiusa, senza sbocco, costringendo gli utenti a tornare nel centro abitato, già abbastanza caotico nella viabilità. Inoltre si concluderebbe un progetto già avviato e poi abbandonato, rendendo le vie di comunicazione migliori e con beneficio complessivo per l’intera Frazione di Solva, da sempre costretta ad un’unica via di accesso, limitata a Piazza Piave. Ringrazio sentitamente il Presidente dell’Associazione Vecchia Alassio per l’ospitalità che vorrà accordarmi sulle pagine de “L’Alassino”. Distintamente saluto. Piercarlo Nattero SCA, Una “telenovela” tutta da ridere... (o da piangere) Ho in casa alcuni rubinetti che gocciolano, l’acqua scorre, va perduta e... pagata. Da tempo cerco un idraulico per il lavoretto necessario. È difficile trovarlo per così poco, ma, dopo lunghe ricerche e qualche raccomandazione, ne arriva uno. Guarda, osserva, controlla. «È urgente» mi dice «ma non posso fare il lavoro, perchè si è bloccato il rubinetto del contatore e non mi è consentito manometterlo; deve chiamare l’Ufficio SCA. Poi verrò a fare il lavoro». Vado in ufficio. Espongo il problema “urgente”. Sono gentili. Nome, cognome, indirizzo, residenza, telefono, come a un extracomunitario clandestino colto in flagrante. Poi scrivono sul foglio “urgente” e mi dicono: «Appena ci sarà possibile, invieremo l’operaio». Ringrazio; esco. Fischietto fra me di gioia. Passano giorni e giorni; i rubinetti ostinati continuano a...piangere e dell’operaio neppure l’ombra. Torno in ufficio; espongo con calma il motivo. Mi dicono che l’operaio è influenzato, che appena guarirà verrà. Cercano la mia pratica, ci scrivono sopra un altro “urgente” e la ripongono in un’altra cartella. Alcuni giorni dopo, eccolo. È festa grande in casa. Guarda, osserva, controlla... «È urgente» mi dice, «ma non posso fare il lavoro». Allibisco, azzardo un «Perché?» mi risponde: «È necessario bloccare l’acqua dall’esterno. Gli operai dell’ANAS hanno rifatto il manto di asfalto sulla via ed hanno coperto il tombino. Si devono chiamare gli operai per lo scavo e la ricerca». «Va bene; facciamolo». Mi guarda come se fossi un’allocca e, ieratico e serafico, ribatte come se si trattasse di una cosa ovvia: «Ma, Signora, fra dieci giorni è Natale e poi c’è Capodanno. Ne riparleremo dopo le feste...». Ho appena il tempo di aggiungere «Ma...» che lui mi saluta e se ne va. E l’anno nuovo è arrivato e i rubinetti continuano a perdere e l’acqua se ne va, si spreca e si deve pagare. È tutta verità sacrosanta... «Sta calma, sta calma» mi dicono... No, «Sto colma, sto colma», ma di rabbia. Evviva l’Italia! Lettera firmata Anche Giovanni Boccaccio avrebbe firmato questa pagina, ma forse nel ’300 queste cose non succedevano. A.V.A. PISTE CICLABILI? FORSE UNA BUONA IDEA… Alassio, 21 dicembre 2003 Spett.le Redazione Periodicamente si sentono “mugugni”, a ragione, contro le biciclette che circolano in Via Dante e Corso Marconi contromano. Chi si arrabbia, però, parla dell’effetto, ma non della causa, ovvero che ad Alassio, circolare in bici verso levante è pericoloso, forse più sulla Via Aurelia che, in barba ai divieti, nelle vie sottostanti. Dato per scontato (spero) che chi si muove in paese in bici, aiuta a non congestionare il traffico ed i parcheggi, oltre a non inquinare, quindi fa una scelta corretta, mi sembra che la ricerca di una soluzione adeguata a favorire l’uso sarebbe dettata da puro buon senso. Da molto tempo numerosi hotel si sono dotati di biciclette da fare usare ai propri clienti per spostarsi in paese e mi sembra che non vanificare l’intelligente operazione degli albergatori, oltre a tutelare la sicurezza degli utenti, farebbe parte di un miglioramento delle infrastrutture cittadine. Una soluzione provo a suggerirla per aprire, spero, un dibattito che porti ad una qualche soluzione soddisfacente del problema. A Strasburgo per fare un esempio, i marciapiedi, assai larghi hanno una parte segnata con una striscia gialla e la segnalazione a terra di pista ciclabile, noi spesso non abbiamo questi spazi, ma “rubare” cinquanta centimetri sul lato mare al Corso Marconi ed a Via Dante, o dove possibile prendere un poco di spazio al marciapiedi per non penalizzare solo la strada, non pregiudicherebbe il passaggio, darebbe solo qualche problema a chi si ferma in doppia fila cosa per altro non permessa e consentirebbe di dotare il paese di una ciclabile che farebbe diventare Alassio più vivibile, più sicura e in linea con il recepimento delle direttive CEE in fatto di piste ciclabili. Fino a che questa o altra soluzione non sarà adottata il comportamento dei vigili che chiudono un occhio sull’infrazione sarà a mio parere puro buon senso. Paolo Viglietti IRENZE RICAMA di Paolieri Marcello VIA VITTORIO VENETO, 113 - (budello) 17021 ALASSIO - TEL. 0182 64.32.62 In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. IL PETARDO Me ne tornavo tranquillo verso casa con il mio cagnetto a guinzaglio quando un tale lancia in mezzo alla strada un qualcosa che brucia come una fiammella. Guardo incuriosito la cosa e penso che se fosse stata gettata nel vicino porta immondizia pieno di cartacce avrebbe potuto creare un piccolo incendio. Così soprappensiero vengo colto da uno scoppio improvviso che imbizzarrisce il cane e mi getta nel panico, come fosse scoppiata una bomba: è un attimo, mi volto, capisco che era un petardo; la reazione istintiva e incontrollata è però fulminea: non una bestemmia, perché non è nel mio DNA, ma un urlo prorompe dalla gola “vaffan… stron…!!!” Chi aveva gettato il petardo era però un arabo o giù di lì, il quale invece di chiedermi scusa per lo spavento procuratomi, traversa la via e mi grida in faccia “a fanc… te”! Una parola tira l’altra ed io, invece di far appello alla mia cultura cedo alla vecchiaia ormai priva di self control e lo apostrofo di rimando “macaco, tornatene in Arabia, imbecille” ma lui risponde ancora “io qui sto bene, non me ne vado” e io “allora rispetta le nostre Leggi”… e poi mi rifugio in casa ancora sconvolto per cal- marmi e sfuggire alla lite che stava iniziando e degenerando. Questi i fatti; ora a mente fredda ci ripenso e dico: Ho sbagliato a inveire contro quel tale e chiedo scusa pubblicamente. La prima mia reazione era perdonabile perché istintiva e non controllabile; ma poi avrebbe dovuto subentrare il buon senso…ma quello ha continuato a rispondere… Lanciare petardi in mezzo alla strada mentre passa qualcuno è atto incivile e credo anche illegale… quanti ragazzi stolti lo fanno senza prevedere le reazioni di chi ama la vita serena senza rumori o botti improvvisi che gli facciano salire la pressione? Penso ancora: chissà se tra Israeliani e Palestinesi-arabi all’inizio non ci sia stata una stupida e banale causa, come questa che racconto, che abbia originato l’Intifada? La reazione ad un torto subito è spesso il ricorso alle armi. “Chi fu colui che per primo inventò le orrende spade, quale uomo brutale e feroce esso fu!” così cantava Tibullo duemila anni or sono; ancora oggi ce lo domandiamo. L’Uomo è un vero animale e quando l’ira lo stravolge diventa davvero una bestia feroce! Silvio Viglietti BANDA CITTÀ DI ALASSIO GRAZIE SINDACO Un momento della simpatica cerimonia. Giovedì 18 dicembre si è svolta nel palazzo comunale una cerimonia speciale. Una rappresentanza della Banda Città di Alassio, guidata dalla presidente Renata Vallò e dal maestro Giovanni Puerari, è stata ricevuta dal sindaco, arch. Marco Melgrati. In una cornice ormai di festa per l’imminenza delle celebrazioni natalizie, dopo il rituale scambio di convenevoli, il sindaco ha espresso compiacimento per gli innumerevoli servizi effettuati dalla banda citta- dina anche fuori provincia ed ha concretizzato il senso di riconoscenza offrendo uno stock di cravatte con lo stemma della città. La presidente, a nome di tutti i componenti, ha ringraziato per il gradito pensiero e ha auspicato una sempre attiva collaborazione tra il Comune e la Banda stessa. Il Complesso Bandistico Città di Alassio augura al Sindaco e a tutti i collaboratori un buon 2004. Renata Vallò PICCOLA CRONACA ALASSINA C’è un frate ad Alassio, alla Parrocchia dell’Immacolata, che da 30 anni si prodiga al bene della popolazione, in particolare a quella del suo rione. Essa ben lo conosce, lo apprezza nel suo prezioso tutto fare, e lo lascia volentieri nel suo amato nascondimento. Avete ormai indovinato che il frate è Padre >Tommaso Losacco. Lui dice: “La mia festa monastica non è il giorno del grande teologo aquinate San Tommaso d’Aquino, ma soltanto il giorno in cui il calendario indica SanTommaso, l’incredulo, il quale, per credere nel Risorto volle prima mettere il dito nelle sue luminose piaghe. Padre Tommaso possiede anche il genio dell’artista e il popolo gli riconosce questo talento quando, a Natale ammira la tecnica di costruzione del Presepio e a Pasqua del Santo Sepolcro che è sempre un artistico e meraviglioso lavoro di pazienza. Se quest’anno volete tirarlo fuori dal suo nascondimento, andate tranquilli, a qualunque ora, nella sua sacrestia a fare una chiacchierata con la sua affabilità. E a stringergli la mano congratulandovi con lui. Suor Francesca Ghio (Suora di S.Antida) Sabato 17 Gennaio 2004 Inaugurato l’Ambulatorio Infermeristico dell’Unione Exallieve/i delle FMA e della Parrocchia S. Vincenzo Ferreri Finalmente è arrivato il giorno fatidico: il 6 dicembre 2003 ad Alassio si è inaugurato l’AMBULATORIO INFERMIERISTICO promosso e gestito dall’Unione Exallieve/i FMA in collaborazione con la Parrocchia San Vincenzo Ferreri e in rete con il Comune di Alassio Assessorato all’Associazionismo e Volontariato. Più di 200 persone presenti all’inaugurazione. Dopo la benedizione dei locali da parte del Parroco Don Luciano Massaferro tutti i presenti hanno potuto visitare i locali rinnovati e attrezzati per la nuova attività. Possiamo affermare che l’AMBULATORIO è un luogo accogliente. Dopo la visione dei locali il pomeriggio è proseguito presso la Sala Convegni dell’Istituto Maria Ausiliatrice (g.c.) ed è stato ricco di emozioni. Presenti autorità civili: il Sindaco della città: Arch. Marco Melgrati l’Assessore all’Ass. e Volontariato Dr. Loretta Zavaroni, il Consigliere Regionale: Dott Angelo Barbero, la Vice Presidente Confederale Exallieve/i delle FMA Prof.sa Renée Dassy Seghers, il Parroco Don Luciano Massaferro e la Presidente dell’Unione di Alassio Sig.ra Milena Gazzano che ha fatto gli onori di casa. Parole di encomio da parte di tutte le autorità, con una grande sottolineatura sull’importanza dell’ Associazionismo e Volontariato e del lavorare in rete. Certi “sogni” sono possibili solo se le forze si mettono insieme. La nostra Vice Presidente Confederale Prof.sa Renée Dassy Seghers venuta appositamente per noi da Bruxelles (Belgio) ci ha portato i saluti anche della nostra Delegata Confederale Sr Teresita Osio la quale augura che «La bella iniziativa dell’Ambulatorio Infermieristico sia un luogo dove si aiuta a star bene nel corpo e nello spirito. La sollecitudine di Maria che accorre da Elisabetta sia lo stile del servizio», mentre Reneé tra le altre parole pronunciate ci ricorda che: «... se voi, le Exallieve vi mettete a servizio delle persone con l’ amorevolezza tanto cara a Don Bosco, sarete ogni sera arricchite di gioia». Ci ha portato anche un piccolo dono da mettere nei nostri locali. «... In Belgio i tetti delle 5 «L'ALASSINO» case del sud del paese sono coperti con tegole di scisto. Un materiale che protegge molto bene da tutte le intemperie. Su questa piccola tegola una scritta Il Parroco di S. Vincenzo Don Luciano Massaferro benedice i nuovi locali. (FOTO CICCIONI) “gioia”. Sarà un monito perché la vostra gioia sia sempre profonda e inattaccabile!» A quasi un mese dall’apertura ci dichiariamo soddisfatti del lavoro fatto e ringraziamo in particolare tutte le Infermiere Professionali e le Exallieve delle FMA Volontarie che ci permettono di tenere aperta la struttura tutti i giorni sia al mattino che al pomeriggio (l’orario giornaliero è specificato all’ingresso della struttura). L’affluenza dei pazienti è stata buona fin dal primo giorno. Il nostro scopo oltre a dare un servizio infermieristico sanitario è favorire uno stile di relazione che permetta all’altro di sentirsi amato, favorendo sentimenti di apertura e gratuità. Il nostro slogan come cita la scritta nel quadro all’interno dell’Ambulatorio: «da Mornese ad Alassio per attuare un programma: Abbiate grande carità, amatevi l’una con l’altra. (lett.23 Madre Mazzarello)». Ricordiamo a tutti che l’AMBULATORIO vuole essere di tutti e a servizio di tutta la popolazione! I servizi offerti sono: Rubrichetta mensile Un ricordo per... ÜNA RIBOTTA Da sinistra: Emanuele Brusco - Miazza Renato - Carlo Bogliolo - Giuseppe Fabbiani (Beppe) - Angelo Merello - Antonio Rubaudo (Nino) - Antonio Del Zoppo - Giovanni Valdora - Elio Moirano - Emanuele Abate (Ino) - Domenico Rustichelli (Minghito) - Giacomo Valdora (Mimmo). Ambulatorio infermieristico e A.V.I.S. Il taglio del nastro: Ass.re D.ssa Loretta Zavaroni Cons. Reg. Angelo Barbero, Sindaco Arch. Marco Melgrati. (FOTO CICCIONI) Sala della Sede A.V.I.S. (FOTO CICCIONI) l. Misurazione della pressione 2. Terapia iniettiva intramuscolo 3. Stick diabetico Il servizio è gratuito e fornito da personale infermieristico professionale dietro prescrizione medica. Da queste colonne vogliamo ringraziare le numerose Associazioni e privati che con il loro aiuto in denaro o di materiale ci hanno permesso di aprire questa struttura. Inoltre il nostro grazie va alla Dr.ssa. Loretta Zavaroni Assessore all’Associazionismo e Volontariato che si è presa a cuore questa iniziativa e ci ha permesso di realizzarla, insieme a tutto l’ufficio da lei coordinato. Ci trovate tutti i giorni escluso la domenica e festivi in via Leonardo da Vinci 67 (ex Hotel Colombo, vicino all’Hotel Toscana). Vi aspettiamo anche solo per visitare i locali! La Responsabile del Progetto Rosanna Iebole Unione Exallievi/e delle FMA Sala iniettiva con le attrezzature. (FOTO CICCIONI) Si può dire “finalmente” per tanti motivi. Finalmente ad Alassio c’è nuovamente un luogo dove poter effettuare le terapie intramuscolo dopo che sono andate via le suore di Santa Marta. Finalmente l’Avis ha un luogo più idoneo per le la raccolta di sangue ed emoderivati. Finalmente si può effettuare anche la misurazione della pressione e lo stik diabetico. Il tutto in un ambiente confortevole. Stiamo parlando dell’ambulatorio infermieristico e la nuova sede dell’Avis alassina, riuniti in un unico luogo. L’inaugurazione è avvenuta il 6 dicembre scorso durante un tiepido sabato pomeriggio. Al taglio del nastro, oltre che molti cittadini, erano presenti il sindaco Marco Melgrati, l’assessore all’associazionismo e volontariato Loretta Zavaroni, il consigliere regionale Angelo Barbero, il presidente regionale dell’Avis Marco Denti, quello alassino Daniele Fui. A portare avanti l’opera dell’ambulatorio infermieristico saranno i volontari dell’Unione ex Allievi/e delle Figlie di Maria Ausiliatrice e della Parrocchia di S. Vincenzo Ferreri. Erano quindi presenti (e si sono prodigati nell’organizzazione dell’inaugurazione, insieme all’Avis), la presidente alassina Milena Gazzano, il parroco di San Vincenzo Don Luciano Massaferro che ha anche benedetto i nuovi locali. Ha portato un saluto e gli auguri di un buon lavoro la vice presidente Confederale Exallieve/i la professoressa Renée Dassy Seghers arrivata direttamente da Bruxelles, nonché la delegata regionale Suor Maria Pia Chiesa. A presentare il progetto dell’ambulatorio infermieristico ci ha pensato la responsabile del progetto, Rosanna Iebole. Presenti all’inaugurazione il presidente e i rappresentati dell’Ava e delle Società Operaie di Mutuo Soccorso di Alassio, Moglio e Solva. Barbara Testa E l’Associazione Vecchia Alassio, che annovera fra i Soci molti Alassini (e non) plaude all’iniziativa e applaude a tutti coloro che sono stati parte attiva per la realizzazione di questa importante sede infermieristica. La bella sala d’aspetto dell’ambulatorio. (FOTO CICCIONI) Un momento dell’inaugurazione Fiocchi Azzurri A Pietra Ligure il 27 novembre u.s. è nato RICCARDO Lo annunciano con gioia la mamma Deborah e il papà Giuseppe Vena, la nonna Rosapina e nonni Vena e i nonni Mariangela e Salvatore Fischetti. Al neonato, alla madre, al papà Giuseppe e al nonno Nanni nostri Soci ed a tutta la famiglia i migliori auguri anche dall’Associazione Vecchia Alassio. Il 4 dicembre u.sc. è nato il piccolo EMILIO SEVEGA per la gioia della sorellina Irene, della mamma Elena e del papà Mauro. Al neonato e ai famigliari tutti gli auguri vivissimi dell’Ass. Vecchia Alassio. 6 «L'ALASSINO» Sabato 17 Gennaio 2004 CESARE ZAVATTINI: sceneggiatore, regista, pittore Esposte le sue opere nella ex Chiesa Angelica produttrice del film era stata Marina Piperno che ha potuto, quindi, nel suo intervento, dare una testimonianza del suo lavoro con il Maestro, raccontando aneddoti molto interessanti e facendoci conoscere ulteriormente uno Zavattini personaggio interessante, simpatico e grande uomo di cultura. Luciano De Ambrosis non ha potuto, come era prevedibile, fornire una sua testimonianza su Zavattini durante le riprese di “I bambini ci guardano”, poiché egli, che impersonava il piccolo Pricò, aveva solo cinque anni di età. Sicuramente Zavattini sarà (SEDE A.V.A.) stato presente qualche volta durante le riprese ad Alassio, ma “Pricò” era troppo piccolo per potere oggi ricordare qualcosa a distanza di sessant’anni. Purnondimeno, Luciano De Ambrosis, oggi importante doppiatore, ha parlato di cinema, il grande Cinema a cui egli ha dato il suo contributo. Insomma, questa Mostra, la prima in Liguria, è degna di essere visitata e coloro che non l’avessero ancora fatto, farebbero bene a non perderne l’occasione. Ma hanno tempo fino al 1° febbraio. Beppe Rizzo per l’A.V.A. Chiesa Anglicana, 27/12/2003: La presentazione della mostra che ha rivelato al pubblico un Cesare Zavattini estroso pittore. (FOTO SILVIO FASANO) Conoscevamo Zavattini come grande sceneggiatore di importanti opere cinematografiche, ma non lo immaginavamo affatto artista di opere pittoriche. Il 27 dicembre u.s. è stata inaugurata, presso la ex chiesa anglicana, la mostra “Dipingere la pittura: dipinti, film, fotografie e documenti di un Maestro del Novecento”, a cura di Nicola Angerame e Marco Vallora. Resterà aperta al pubblico fino al 1° febbraio 2004. L’organizzazione è stata dell’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Alassio. Abbiamo provato una certa emozione nell’osservare queste 79 opere provenienti dagli archivi di Reggio Emilia: autoritratti policromi e non, fotografie, documenti, disegni a carboncino, opere piccole nel formato ma anche molte di grandi dimensioni, lettere indirizzate a Zavattini da grandi personaggi del Cinema, come Vittorio De Sica e René Clair, tanto per citarne due. L’incontro ha avuto inizio con il saluto da parte di Nicola Angerame, critico colto e intelligente e del quale abbiamo già apprezzato in altre occasioni la professionalità nel curare avveni- menti di grande interesse, nel porre in essi passione, impegno e “savoir fair”. Vi è poi stato l’intervento, al folto pubblico presente, della Dottoressa Monica Zioni, responsabile dell’Assessorato alla Cultura di Alassio. Il microfono è poi passato ai tre relatori ufficiali: Marco Vallora, Marina Piperno e Luciano De Ambrosis. Marco Vallora ha tracciato un quadro veramente esaustivo della figura di Zavattini, mettendo in risalto i grandi pregi di uno dei maestri del neorealismo italiano e a cui si deve il merito di avere fornito a grandi registi le sceneggiature per film che sono diventate pietre miliari del Cinema. Le sue collaborazioni a “I bambini ci guardano”, “Sciuscià”, “Ladri di biciclette”, “Miracolo a Milano”, “Umberto D”, ecc. non hanno bisogno di essere commentate. E poi i film “La Veritàaaa”, del 1982, anno in cui Zavattini esordisce anche nella regia, scegliendo la strada dell’apologo surreale e poetico. Negli ultimi tre minuti del film, smessi i panni di Antonio, di cui egli stesso è l’interprete, si rivolge direttamente al pubblico per riassumere la sua lezione sul vero e falso pensiero. La Intervista con Rino Schivo direttore di Ferrero Ardenne (Belgio) (a cura di Carlo Bertolino) Associazione “L’Impronta” Continua l’attività dell’associazione artistica alassina “L’Impronta”. Dal 16 al 23 dicembre scorso ha proposto alla “Carletti” nove artisti. Di Federico Bellenghi erano esposti due piccoli disegni a china, astratti: figure geometriche lineari e curvilinee intrecciate che sembrano nascondere raffigurazioni simboliche. Amedeo Bianco, pittore figurativo, ha esposto: marine, alcune con barche, e nature morte di singolare efficacia. Mariarita Craviotto dipinge fiori di grandi dimensioni rispetto alla tela, di notevole fascino, come una calla che occupa fra fiore e pianta un quadro di oltre un metro quadro. Ettore Ghiringhelli, promotore dell’Associazione, già assiduo della “Carletti”, ha abbandonato un po’ le sue atmosfere azzurrine per i colori vivaci e i quadri polimaterici (L’aquilone) e gli originali “Pinocchi”. Gilberta Giudice si ispira alla pittura metafisica: visi conturbanti, maschere, scorci, in atmosfera pervasa di mistero. Anche Astrid Hammond è già nota ai visitatori della nostra Sede: olandese, ora alassina (anzi mogliese) di adozione, ripropone i suoi fiori dalle tinte sobrie ma consistenti e le sue realistiche nature morte con frutta. Franco Ravera è pittore astratto, le sue tele contengono campiture geometriche di colori vivaci in armoniche contrapposizioni. Eliana Pelle, alassina DOC, ha esposto i suoi paesaggi a tinte delicate con piccole figure in atmosfera romantica. In fine Maria Teresa Preve, altra alassina, docente all’Unitre, ha presentato pastelli e carboncini con figure di bimbi e animali attraenti ed espressive. Inaugurazione del “CENTRO ARTE 46” Una nuova Galleria d’Arte è stata aperta ad Alassio nel Centro storico, in via Milite Ignoto N° 46, ha preso il nome tanto dal numero civico che dall’anno di nascita del titolare: Federico Bellenghi, veneto di Monselice ma alassino da molti anni, figlio d’arte, ex-allievo e ex insegnante dell’Istituto Salesiano di Alassio, bozzettista e caricaturista nelle passate estati ruggenti alassine; è anche pittore (ha recentemente esposto alla Carletti con “L’Impronta” come si rileva dall’articolo o fianco). Per questo la Galleria promette assai bene, sia come spazio espositivo che come ritrovo culturale. La mostra inaugurale ha proposto due artisti, l’uno italiano, l’altro austriaco, entrambi “astratti” ma con evidenti agganci figurativi. Stefano Lubatti, piemontese trapiantato in Liguria, non è nuovo come artista ad Alassio: aveva già esposto alla Galleria Sangiorgi. I suoi soggetti sono i numeri: traforati su pannelli, poi applicati su uno sfondo di colore omogeneo o contrastante, con raro effetto decorativo. Le cifre che usiamo e chiamiamo arabe, com’è noto sono di origine persiana, a ben guardare hanno una loro armonia intrinseca, Lubatti le ha elevate a dignità artistica. Peter Nussbaum dipinge composizioni geometriche ispirate alla filosofia matematica di Pitagora e agli elementi: acqua, fuoco, energia naturale; talvolta vi compaiono forme simboliche ispirate dalle lettere dell’alfabeto ebraico. I colori ora tenui, ora vivaci sono sapientemente accostati, in valida consonanza. Il tutto contribuisce a suscitare nell’osservatore profondi effetti emozionali. C. B. per A.V.A. Uno dei più importanti dipinti in mostra. ALASSINI CHE SI FANNO ONORE Quando un Alassino si fa onore nel mondo del lavoro, specie all’estero, non può che fare piacere a molti concittadini del nostro Paese MOSTRE D’ARTE alla Sala Carletti FESTA DELL’OLIO Una Alassina a Parigi Ancora una volta una nostra concittadina si fa onore all’estero. La Prof. Giulia Bogliolo Bruna, da anni emerita Presidente dell ’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE POESIA 2 OTTOBRE, ha diretto la XVa Giornata Mondiale della Poesia, presentando e commentando vari poeti del mondo alla Maison d’Italie, presso la città universitaria della capitale francese. La manifestazione è stata registrata e trasmessa dalla Radio France Internazionale. Gli Alassini (e in particolare l’Associazione Vecchia Alassio) si complimentano con la bravissima concittadina e con la giovanissima figlia Margie, che, sulle orme della “grande” Mamma, ha interpretato magistralmente il “Cantico delle Creature” di San Francesco d’Assisi ed ha visto pubblicato presso l’Unesco un suo interessante articolo nell’ambito della “Giornata della Filosofia”. Tornando alla manifestazione parigina, riportiamo dalla Rivista Internazionale “Nuovi Orizzonti Europa” il brano iniziale: 8-12-2003 - Estimatori del Frantoio Armato. Come ogni anno il 7 e l’8 dicembre scorso si è svolta presso il frantoio artigianale Aldo Armato in via Solferino ad Alassio la tradizionale festa dell’olio. Il pubblico è stato forse ancora più numeroso degli anni scorsi, specialmente quello turistico, che ha fatto onore in un clima cordiale e festoso alle leccornie a base di “Extravergine di oliva”, offerte dagli organizzatori; in particolare alla fragrante farinata ligure appena sfornata. È noto che la produzione degli oliveti avviene ad anni alterni: quest’anno, data l’abbondanza dell’anno scorso, è stata leggermente più scarsa, ma di ottima qualità; comunque il frantoio ha lavorato come sempre in continuazione, per soddisfare curiosità e ammirazione dei gentili ospiti, in particolare dei bambini. È mancata l’esibizione musicale, per il lutto dovuto alla dipartita del titolare e fondatore dell’azienda sig. Aldo Armato; nonostante una certa doverosa mestizia, la manifestazione ha avuto il successo e l’euforia che le sono proprie, fin dalla prima, organizzata dallo stesso sig. Aldo con la figlia signora Alessandra, che ora ne prosegue l’attività, insieme con il marito Giordano, la mamma Laura e la famiglia tutta. Grazie a loro il nome di Alassio abbinato a questo prezioso prodotto, che va oltre l’interesse personale, viene diffuso in gran parte d’Italia e anche all’estero. C. B. per A.V.A. Sabato 17 Gennaio 2004 7 «L'ALASSINO» Rimme da noscia tèra In omaggio alla Associazione “A CAMPANASSA” di Savona, promotrice dal lontano 1929 del Concorso di Poesia Dialettale “Beppin da Cà” (come si evince dal volume “Versci in libertae sutta a Campanassa” edito nel Maggio 2003) e destinato “a raccogliere la collaborazione di tutti i poeti della Provincia” e che (pur se a fasi alterne causa molteplici fattori, compresi gli ostacoli che ai suoi esordi poneva il regime fascista contrario, in nome dell’unità nazionale, a favorire anche sul piano culturale e linguistico tutte le iniziative tendenti a valorizzare dialetti e tradizioni locali) ha raggiunto la sua XX^ Edizione, l’A.V.A., derogando dal solito schema che, dal Marzo 2001 è solita presentare in questa rubrica poesie di poeti alassini e delle quattro Province Liguri, per il corrente anno, certa di fare cosa gradita ai suoi appassionati lettori, è lieta di pubblicare le poesie degli autori vincenti nel concorso, dapprima saltuario poi biennale, dall’anno 1955 al 2002. Mancando le versioni originali, le traduzioni in lingua sono a cura della Redazione de “l’Alassino” e, pertanto, con possibili ed eventuali inesattezze. A.V.A. Rimme da noscia tèra Poesie vincitrici al Concorso “Beppin da Cà” dall’anno 1955 al 2002 Unna di quelle seie (Dialetto di Savona - anno 1955) Unna de quelle seie che u s’è zueni, senza anni, né croxe, né malanni. O s’è zueni e leggeri comme d’arvì unna sciuetta contenta d’êse nata, comme d’ottobre unna fêuggia rossa portâ da o vento. Unna de quelle seie faete apposta pe fâ l’amó in te stradette vêge da çittae, mangiando insemme, in dui, (de strangogion) de «fette» bionde, gustose, saê; (fette saê e baxi doxi, in te l’ombra…) Unna de quelle seie che o se va pë crêuse sciù pe a Rocca, feliçi comme figgiêu. (O gh’è sempre un bon oudò pe quelle crêuse: de pin, de rosmarin, d’orti, de rêuse…) Parolle poche, e quelle poche, serie. Ma in chêu unna paxe senza fin, e unna stella in çe, che a pâ vixin. INCONTRI CON L’AUTORE OLGA FREGHETTI: “L’amore azzurro” - Ed. De Ferrari Questa nuova raccolta di poesie di Olga Freghetti, scrittrice e poetessa alassina, recentemente pubblicata dall’ editore De Ferrari di Genova con il titolo “L’amore azzurro e le Massime Minime”, è stato presentato il 13 dicembre scorso presso l’auditorium della Biblioteca civica. Come di consueto il professor Franco Gallea inizia parlando dell’opera e dell’autrice che poi intervista. «Olga Freghetti si è fatta conoscere soprattutto per il suo romanzo Un solitario per Désirée, presentato in varie città, ma ha cominciato con la poesia: prima una “plaquette” intitolata L’isola rosa nella sera, poi due raccolte, Nel nuovo giorno con prefazione di Maria Luisa Spaziani e Amore e cuore, irrisa rima. Poesie molto belle, ricche di passionalità, di sentimento, di esperienza di vita. La poesia è sempre un fatto soggettivo, è oggettivo il contenuto. La copertina de L’amore azzurro è della pittrice e scultrice Ninì Maccagno (un suo “torso di adolescente” in terracotta è alla Galleria Sabauda di Torino), si tratta di un delicato ed espressivo viso di ragazza, una delle più belle copertine che io abbia mai visto. Nel libro figurano anche poesie brevissime, di stile giapponese, “Haiku” (diciannove sillabe) e “Tanka” (tren- tuno sillabe). La Freghetti ha coraggio innovativo e senso della musica. Lo schema generale si svolge seguendo i temi come riflessioni interiori: il cammino della vita, le stagioni, il paesaggio, la natura, Alassio, Torino…». Olga Freghetti: «I miei nipoti, in particolare quelli che non ci sono più, Anna Maria e Beppe ai quali ho dedicato il libro, mi sono molto cari. Le poesie sono abbastanza recenti, quasi tutte composte ad Alassio; certe volte vengono spontanee, altre sono meditate per anni; le scrivo di getto, poi le sillabo, le miglioro. Ammiro Rimbaud perché è innovativo, moderno; Beaudelaire, sebbene moderno era fondamentalmente tradizionale. Ho letto delle Haiku e Tanka giapponesi, tradotte in italiano, non erano soddisfacenti, così mi sono proposta di scriverle in italiano direttamente. La musica mi ispira, ma devo ascoltarla dedicandomi completamente a lei. Talvolta sono anche polemica, non vivo solo di poesia sentimentale». Alcune poesie sono state lette con encomiabile bravura da Jole Barbera. Gallea le ha analizzate strutturalmente, nel loro contenuto, nel loro svolgersi, e conclude: «Finché c’è poesia, c’è sentimento e gentilezza». Claudia Rambaudi - Alberto Scarrone Concerto all’Anglicana del 8/12/2003: i giovani esecutori Due giovani pianisti si sono alternati allo strumento dell’ex Chiesa anglicana l’8 dicembre 2003. Il concerto è stato organizzato dall’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Alassio in favore dell’associazione “Emergency”, che si occupa di primo soccorso medico-chirurgico in zone di guerra o colpite da calamità naturali. Ha presentato il dott. Nicola Angerame. Claudia Rambaudi, nata a Bra, alassina di adozione, diciottenne, l’abbiamo seguita nel suo maturarsi artistico fin da quando era bambina, allieva del M° Alessandro Collina. Ora frequenta il nono anno di Pianoforte principale al Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova, sotto la guida del M° Franco Trabucco. Sinceramente fa piacere constatare l’attuale eccezionale livello che ha raggiunto come stile e abilità esecutiva. Alberto Scarrone, genovese diciannovenne, anch’egli allievo del M° Trabucco, è al decimo anno di Conservatorio. Sono stati eseguiti brani classici, alcuni richiedevano doti virtuosistiche straordinarie che i due concertisti hanno superato brillantemente. Per la Rambaudi: F.B. Mendelssohn, A. Casella, F.Chopin, R. Schumann; per Scarrone: J.S. Bach, F. Chopin e C. Debussy. Meritatissimi gli entusiastici applausi del numeroso pubblico. Carlo Bertolino Scuola di Musica Don Bosco di Alassio FESTA DI SANTA BARBARA AL PORTO DI ALASSIO Onorare la Patrona Santa Barbara con una speciale distinta cerimonia nel giorno della tradizionale ricorrenza della sua festa, è stato il preciso impegno del Comandante del Porto Tenente di Vascello Marco Nobile e di tutto il Personale dei Marinai della Guardia Costiera del Porto di Alassio. Già venerata dai cannonieri e dagli artiglieri nell’assedio di Firenze del 1529, Santa Barbara, con decreto pontificio il 4 dicembre 1951, fu proclamata Celeste Patrona dei Marinai, degli Artiglieri, dei Genieri, dei Minatori e dei Vigili del Fuoco che hanno nella gloriosa e invitta Martire una preziosa protezione contro i pericoli del fuoco. Poi tanti anni doppo, unna de quelle seie a ne fa batte o chêu –’sto povio vëgio – e a porta l’oudò di pin, l’oudò dë rêuse. a porta i passi lasciù, per quelle crêuse. O tempo o l’è passou… Che importa?Vivo, cêo, o ricordo o brilla comme a primma stella. E senza do…, O gh’è seguo lasciù unna figgia bella che in te l’ombra a baxia o sêu amo… a un coscienzioso e continuo servizio per la sicurezza sui mari o per chi vive del- mare o per il mare, è stato motivo per uno spontaneo doveroso ricordo di coloro che in mare, in terra e in cielo hanno sacrificato la loro vita perchè noi vivessimo in un mondo più libero e più giusto. Al termine della Messa un Marinaio ha invocato su tutti la protezione di Santa Barbara con la lettura della “Preghiera del Marinaio”. La sua voce limpida e ferma dominava un convinto profondo raccoglimento, sincera espressione di una solenne elevazione dell’animo a superiori valori spirituali. Il Comandante del Porto Tenente di Vascello Marco Nobile, ringraziando sentitamente Rosita Del Buono Boero UNA DI QUELLE SERE: Una di quelle sere / che si è giovani / senza anni, né croci, / né malanni. / Si è giovani e leggeri / come d’aprile un fiorellino contento d’essere nato, / come d’ottobre un foglia rossa / portata dal vento. / Una di quelle sere / fatte apposta per far l’amore / nelle vechie stradine della città, / mangiando assieme, in due, / (e di fretta) / delle «fette» bionde, gustose, salate; / (fette salate e baci dolci, nell’ombra) / Una di quelle sere / che si va per sentieri / fuori mano / felici come bimbi. / (C’è sempre un buon profumo / per quei viottoli: di pino, / di rosmarino /d’orti, di rose…) / Parole poche, e quelle poche, serie. / Ma in cuore una pace senza fine, / e una stella in cielo, che par vicina. Poi tanti anni dopo, / una di quelle sere / ci fa battere il cuore / - questo povero vecchio - / e porta l’odore dei pini, / l’odore delle rose, / porta i passi lassù, / per quei sentieri. / Il tempo è passato… / che importa? Vivo, chiaro, / il ricordo brilla / come la prima stella. / E senza dolore… / C’è sicuramente lassù / una bella ragazza / che nell’ombra / bacia il suo innamorato … I SOGNI SON DESIDERI Da pochi giorni abbiamo brindato all’Anno Nuovo cercando di dimenticare quanto di brutto abbiamo messo alle spalle. I “bilanci” ci hanno lasciato l’amaro in bocca, ma, come sempre, abbiamo già rinnovato la volontà di resistere. In questa atmosfera di confusione dove imperversa la miseria con l’opulenta ricchezza, le malattie inguaribili, il terrore delle guerre, è naturale che CONCERTI NATALIZI ognuno di noi rimpianga un’epoca vissuta diversamente. Senz’ accorgercene torniamo tutti indietro con la mente a sfoderare un bel ricordo. Sogniamo di essere tornati bambini in un mondo di fate che ci tendono la mano, e nell’azzurro del cielo scompaiono le aquile che gestiscono sempre impunite - il destino della brava gente. Fernanda Festa di Santa Barbara al porto. Nel Porto di Alassio il 4 dicembre 2003 fu celebrata una Santa Messa ufficiata dal sac. don Mario Tedoldi, della Parrocchia SS. Annunziata di Solva, alla presenza delle maggiori Autorità Civili e Militari, dei Rappresentanti delle Civiche Amministrazioni e di qualificati significativi membri delle Associazioni, Enti e Sodalizi che quotidianamente collaborano con la Guardia Costiera del Porto di Alassio per la gestione e il controllo della costa. Nelle parole di omelia del sacerdote, il richiamo alle virtù che formano la struttura portante di quelli che si dedicano e calorosamente quelli che avevano partecipato a questa significativa cerimonia, formulò un elogio di riconoscenza per quanti avevano validamente contribuito a rendere a Santa Barbara gli onori e la venerazione che la Città di Alassio ha il dovere di tributarIe. Poi rivolse a tutti l’invito di suggellare questo incontro di amicizia e di solidarietà con un cordiale rinfresco,per brindare agli impegni e alle attività che l’Ufficio Circondariale Marittimo di Alassio svolge con puntualità, solerzia e competenza. “When Jesus comes…” Gli allievi e gli insegnanti della Scuola di musica “Don Bosco” di Alassio hanno eseguito un concerto di musiche natalizie il 16 dicembre scorso nell’ex Chiesa anglicana, patrocinato dall’Assessorato alle Politiche sociali, che hanno intitolato “When Jesus Comes…” Ovviamente numerosa la compagine strumentale-vocale-orchestrale, per questo ci è impossibile citare tutti quanti, anche se lo meriterebbero ampiamente; speriamo di riascoltarli in formazioni più ristrette e parlarne più diffusamente. Le musiche erano prevalentemente Nordamericane, anche i brani classici sono stati “arrangiati” in chiave contemporanea; molti i motivi conosciuti, ma anche le composizioni desuete. Un concerto rivolto specialmente ai giovani, che hanno risposto numerosi ed entusiasti. La formazione dei “gruppi” con vari strumentisti, voci soliste e coro, a seconda della resa musicale, è stata ottimamente studiata, e il risultato assai apprezzato. Ha presentato con “verve” e misurata ironia Federico Oniscodi. 8° Concerto di Natale nella Chiesa di San Giovanni Battista Quattro corali hanno partecipato all’ottavo concerto di Natale organizzato dalla Parrocchia di San Vincenzo Ferreri nella Chiesa di San Giovanni Battista: la “San Vincenzo”, diretta da Mirella Marcarino; la “Giacomo Natale”, diretta da Ilaria Natale; il coro “La Mongolfiera” (di bambini) e la «Schola Cantorum “Don Primo Volpe”» di Albenga diretta da Paolo Guido. Hanno accompagnato alla Tastiera o alla Chitarra: Silvio Jannone, Giulia Natale e Andrea Ghigliazza; all’Organo il dott. Carlo Vallega. Dopo il saluto e gli auguri del rev. Parroco don Luciano Massaferro e la presentazione da parte di Laura Natale, abbiamo ascoltato canti natalizi composti fra il XII° secolo e i nostri giorni: dalle arie conventuali ai cori alpini, ma tutti melodici e orecchiabili. Pur nella differenza, anche nel numero dei componenti i complessi, il concerto è stato omogeneo e di ottima resa esecutiva: alla fine le quattro corali riunite hanno eseguito con stupendo effetto sonoro “Tu scendi dalle stelle”; tutti hanno dato il meglio e il risultato è stato encomiabile. Nonostante il tempo incerto la partecipazione è stata numerosa e attenta, calorosi e meritati gli applausi. Orchestra Nazionale Ucraina di Kharkov Il tradizionale Concerto di Capodanno è stato anticipato ad Alassio al 29 dicembre scorso nella Parrocchia di Sant’Ambrogio, per l’organizzazione dell’Assessorato al Turismo e dell’Associazione “E.W. Elgar”. Si è esibita la prestigiosa Orchestra Nazionale Ucraina di Kharkov. La città di Kharkov è l’ex capitale ucraina, l’Orchestra vi è stata fondata, insieme al teatro, già alla fine del ‘700. La sua attività l’ha portata, oltre che ovviamente in tutta l’ex Unione Sovietica, in Europa e in Giappone. In Italia partecipa a varie manifestazioni musicali e da due anni vi esegue il suo Concerto di Capodanno; quest’anno in città della Lombardia, Toscana ed EmiliaRomagna, quello di Alassio è stato l’unico in Liguria. Composta di 51 elementi, per l’occasione è sta- ta diretta dal M° Vladimir Kutzenko; ha presentato la consulente musicale dell’ Elgar soprano Anna Maria Ottazzi. Sono state eseguite nella prima parte tutte composizioni sinfoniche (anche tratte da Opere liriche) di autori italiani: da Albinoni a Verdi, da Rossini a Mascagni e, vero omaggio ad Alassio, la “Serenata” di E.W. Elgar. La seconda parte, per rispettare la tradizione, è stata tutta dedicata a Johann Strauss, con i suoi Valzer e Polke e la Sinfonia da “Il pipistrello”, l’immancabile “Bel Danubio blu” e, come “bis”, data l’insistenza del pubblico che gremiva la Chiesa con gli entusiastici applausi, è stata eseguita (e replicata) l’altra composizione “regina” di questi concerti: la “Marcia di Radetzki”. C. B. 8 «L'ALASSINO» Sabato 17 Gennaio 2004 FRAMMENTI DI STORIA NOSTRANA (a cura di Tommaso Schivo) CAP. 23 BIS - LA STORIA È ANCORA VIVA La stupenda e ricchissima Mostra storica, curata dall’Associazione Arcadia di Diano Marina e presentata nello scorso mese di dicembre ad Alassio (in particolare ad opera delle Signore Nanda De Marchi e prof. Giuseppina Cotta) sulla riscoperta del ruolo della donna nel Ponente ligure, fra la seconda metà dell’Ottocento e la prima del Novecento, mi spinge a inserire direttamente nei miei “Frammenti di storia nostrana” un capitolo del tutto straordinario che ne parli piuttosto diffusamente, dato il valore intrinseco e storico della superlativa presentazione ad Alassio. Le curatrici principali della rassegna, in modo brillante e storicamente valido, hanno minuziosamente ricostruito, con delle bambole “Barbie” trovate nei mercatini liguri o donate dalle proprietarie, ben 106 figure femminili, un solo uomo e 25 bambini in 53 quadri o mini-ambienti d’epoca e con lucide e brevissime didascalie esplicative. Ogni bambola è stata compiutamente e “scientificamente” rivestita e “addobbata” secondo i dettami precisi della coeva storia del costume, della moda e della socialità femminile del Ponente ligure nei vari e diversi ambienti, ora nobili, ora borghesi, ora popolani della vita agricola o marinara e rivierasca del se- colo scorso, con connotazioni differenziate fra i centri maggiori e più blasonati e i paesini della costa o dell’entroterra spesso arido, povero, semplice, ma ricco del suo fascino e delle sue tradizioni. Così Sanremo, Bordighera, Alassio e tanti altri centri minori le rievocazione dell’ Arcadia dianese. Con le immagini così vive torna a palpitare la vita della semplice agricoltura dell’entroterra nostro, povero e arroccato lungo le fasce collinari, o quella della spiaggia, accanto alle reti ed alle tozze barche da pesca. Poi arriva la ferrovia, poi la rivoluzio- Una delle 106 raffigurazioni della donna “storica” del Ponente Ligure. ritrovano in queste bamboline graziosissime, rinate alla vita dei tempi passati, un “pezzo” di vera storia, autentici frammenti storici da ammirare e da rivivere attraverso la abilissima ed origina- ne industriale e le varie “Barbie” mostrano la nuova borghesia e la nuova moda e la diversa foggia degli abiti e delle abitudini e sempre e dovunque la donna ligure, temprata e forte e resistente co- me una roccia, come uno scoglio, appare nel lungo e difficile e pesante impegno quotidiano. Così gli abiti cambiano ancora e la mostra della donna del Ponente ligure segue fedelmente il mutevole mondo della moda, passo dopo passo, negli abiti più ricercati, nelle gonne sempre più corte, nei corpetti attillati e stretti, nelle borsette a tracolla, nello stile di Coco Chanel. Ogni pezzo presentato ha la sua validità storica: stoffe originali di lana, lino o cotone, galloni di recupero spesso di grande pregio cercati certosinamente nei mercatini rionali o presso i robivecchi, pizzi rigorosamente mini-ricostruiti a mano, accanto a scialli, a mezzari, a collarette a tombolo, a macramé, a sfilati vari che ci riportano alle nostre nonne o alle nonne delle nonne e ad antichi ricordi rivissuti attraverso fotografie ingiallite dal tempo. Insomma, è stato un vero “peccato” che la mostra, tenutasi ad Alassio presso l’Istituto Salesiano, non sia stata debitamente pubblicizzata, una mostra “storica” di grandissima portata scientifica che rimane ancora negli occhi e nel cuore di chi ha avuto la ventura, come me, di goderla anche nei particolari, figura dopo figura, ambiente dopo ambiente, in tutta la sua ricchezza storica e iconografica. CIMENTO INVERNALE Anche quest’anno il cimento di nuoto di Alassio, lo scorso 26 dicembre, ha dato il via ai “bagni fuori stagione” con un nuovo record, in 251 hanno sfidato le onde alassine contro i 220 del 2003. E anche quest’anno il suc- formaggi. Il tutto in un clima goliardico e simpatico. Conduttore della mattinata è stato Franco Branco dj che ancora una volta ha accompagnato pubblico e ardimentosi del bagno fuori stagione fino al mo- Giorno di Santo Stefano 2003: La partenza per il tuffo del Cimento Invernale: 251 partecipanti davanti a 5.000 spettatori affluiti sulla spiaggia e sulla passeggiata: record assoluto. (FOTO SILVIO FASANO) cesso è stato assicurato da una giornata di sole e temperature tiepide. L’appuntamento era, come ormai consuetudine, sulla spiaggia di fronte all’hotel Mediterranee. Qui i volontari della Società Nazionale di mento del tuffo, ripreso dalle telecamere arrivate appositamente per filmare l’evento. A tenere tutti con il naso all’insù, prima bagno fuori stagione, è arrivato un elicottero dei Carabinieri che ha entusiasmato il AD ALASSIO LA BEFANA VA SOTT’ACQUA Mons. De Canis benedice la corona. I sommozzatori. Il 6 gennaio si è svolta, con l’organizzazione del Gruppo Attività Subacquee del Circolo Nautico “Al Mare”di Alassio, “L’Epifania del Subacqueo” presso il Pontile Bestoso. Questa simpatica iniziativa giunta alla sua seconda edizione, oltre ad aver attirato sullo stesso pontile centinaia di turisti e residenti, ha avuto la sua consacrazione con le riprese televisive del gruppo Mediaset e la conseguente messa in onda delle immagini durante il TG di Canale 5 delle 13,00 e del TG di Italia 1 “Studio Aperto” lo stesso giorno dell’Epifania”. La manifestazione che prevedeva l’arrivo dal mare di una “Befana” subacqua che donava caramelle a tutti i presenti ha ottenuto un notevole successo. Mi pare giusto ricordare le persone che hanno organizzato questo evento, in particolare Carlo Cacciamani, Cesare Signoris, Mimmo Firulli e Ettore Mantellassi, oltre agli altri subacquei del CNAM Alassio, del Diving 7 di Andora, e del Marina Diving Center di Ceriale. Ringraziamo anche per la collaborazione il Tenente di Vascello Marco Nobile con la Guardia Costiera di Alassio, la Società Nazionale di Salvamento di Alassio, tutte le Forze dell’Ordine, il Parroco Mons. Angelo De Canis, la Banda Municipale Città di Alassio, l’Agenzia Immobiliare Rinaldo Muratore e la Banca D’Alba. Credo sia opportuno dare il giusto risalto a questa manifestazione organizzata dal Circolo Nautico “Al Mare”, che ancora una volta ha portato le immagini della nostra Alassio in tutta Italia, e soprattutto in modo totalmente gratuito, nella speranza che per l’anno prossimo si possa organizzarla ancora meglio con l’aiuto di tutti. Pubblico e Banda. Tuffarsi e rituffarsi è stato un vero divertimento quest’anno al Cimento Invernale. (FOTO SILVIO FASANO) Salvamento e della Protezione Civile, con la collaborazione del Comune di Alassio e dell’Associazione Bagni Marini, hanno allestito un vero e proprio “villaggio del gusto” offrendo, agli ardimentosi che si sono buttati in mare ma anche ai turisti in transito, vin brulè, panettone, pandoro, panini, affettati vari e pubblico con le sue evoluzioni a pochi metri dalla passeggiata a mare dove era raggruppato il pubblico. Dopo l’attesa tutti in acqua e poi via, veloci a rivestirsi per riscaldarsi con vin brulè o, per i più giovani, con un corroborante tè caldo. Barbara Testa CLASSE 1953 Il Presidente CNAM Alassio Rinaldo Agostini Il giorno 28 novembre 2003 i ragazzi del 1953 si sono riuniti presso il ristorante “Al porto” per festeggiare “50 anni” in allegria. Dopo la cena tutti in discoteca. Sabato 17 Gennaio 2004 9 «L'ALASSINO» Ritruvammuse Insemme 2003 SERVIZIO FOTOGRAFICO DI «FOTO CICCIONI» I saluti ed auguri di Mons. De Canis e del Sindaco. Il presentatore della serata Andrea Gallea. I tenori Andrea Elena e Gianni De Pero. Autore della commedia, regista, coreografi e artisti della Compagnia Dialettale. Paolo Ammirati. Antonio Boscione. Il numeroso pubblico segue con attenzione lo spettacolo. Gianni Croce. Santino B. Pezzuolo (Pessö). Le Romantos. I Cantarasce. Mario Meli. Prof. Tommaso Schivo. Momenti della Commedia “Ritruvanduse turna a veggiò”. Altre foto di questo servizio a pag. 11 10 «L'ALASSINO» 4° posto in Europa per il “Budello” e Alassio vara le Vie e i Colori dello Shopping Natale tempo di regali. Un’occasione importante in cui Alassio, d’improvviso si è scoperta grande tra le grandi e ha lanciato “Le vie dello Shopping”. Nei mesi scorsi infatti, la Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con le Camere di Commercio estere, tramite un’indagine di mercato a livello europeo, ha stilato un elenco delle vie cittadine con la maggiore densità di attività commerciali. A questo punto Alassio si è fatta i conti in tasca e si è scoperta grande tra le grandi. siano particolarmente concentrati. Nascono così le vie blu, a Borgo Coscia e a Borgo Barusso, quelle verdi, in prossimità di Piazza Partigiani e quelle rosa lungo la Via Dante e la Via Marconi e quella rossa lungo la centralissima Via Aurelia. Per tutte gradevoli decorazioni blu, verdi, rosa e rosse a seconda appunto della dislocazione. Le nuove caratterizzazioni sono state “operative” nel periodo natalizio che, anche quest’anno è stato accompagnato dal tradizionale concorso “La Sabato 17 Gennaio 2004 Una lirica genovese dal Sudamerica O pandöçe de Natale O pandöçe de Natale faeto in cà comm’o l’é bon co-a riçètta recheuggeita comme fäva e nostre moae. Quand’ö cheuxe pe dî o vëo o’ s’asbascia a o ponto chè che ammiâlo o fâ pietae ma à sostansa a l’é reale. Ti veddiae che in çimm’ä töa o no fâ gran chè figûa ma assazzòu che ti l’aviae ti accapiae che pöco o dûa. O Natale o l’è ciù bèllo co-o pandöçe faeto in câ se mantegne a tradision co-o dialècto e co-o mangià! Elsa Pastorino L’AVA, il Presidente, il C.D. e il prof. Schivo ricambiano auguri vivissimi a tutti i Liguri Argentini e al Presidente Perazzo Il caratteristico “Budello” che attraversa il centro storico della città allinea uno dietro l’altro ben 207 esercizi commerciali che trasformano il tradizionale “carruggio” ligure nella quarta via in Europa per densità di esercizi commerciali. Da padrone lo fa l’abbigliamento con 75 negozi, 22 gioiellerie, 21 tra bar e pasticcerie, 5 librerie, 4 profumerie… Ed è così che l’Ufficio Commercio non solo ha richiesto di poter essere inserito nella lista europea dello shopping, ma ha riunito tutti gli esercizi commerciali del “Budello” in un unico logo identificativo, ispirato alle tradizioni alassine. Ma siccome i negozi alassini non sono solo quelli del “Budello”, il passo successivo è stato quello di colorare con decorazioni a tema monocromatico ogni singola via ove i negozi vetrina più bella - Natale 2003”. Dal 10 dicembre al 10 gennaio tutti i commercianti sono stati chiamati a partecipare con le loro vetrine al concorso. Ha votato il pubblico utilizzando lo speciale ”coupon” sulle pagine del quotidiano “La Stampa”,”coupon” che dovrà essere consegnato entro il 12 gennaio prossimo all’Ufficio Commercio del Comune di Alassio. In palio due soggiorni per due persone a Sharm el Sheick, formula all inclusive. Ecco la classifica europea Città - Via - Numero attività Milano - C.so Buenos Aires, 464 Londra - Oxford Street, 300 Francoforte - Zeil Strasse, 297 Alassio * - “Budello”, 207 Dublino - Grafton Street, 95 Lisbona - Rua Augusta, 93 Lussemburgo - Grand Rue, 90 Parigi - Rue Rivoli, 80 Ero bambina e già vedevo Alassio Il giorno 4 dicembre 2003 alle ore 21,00 presso la Biblioteca di Alassio si è svolto l’incontro sul tema dell’abuso all’infanzia. Durante la serata è stato presentato ai genitori ed agli insegnanti della nostra cittadina il video didattico curato da Telefono Azzurro “So dire di si, so dire di no”. L’incontro organizzato dal Comitato per il Telefono Azzurro di Albenga, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Alassio ha visto la partecipazione della Dott.ssa Concetta De Martino, responsabile Nazionale del Progetto Scuola del Comitato per il Telefono Azzurro. La presentazione di “So dire di si, so dire di no”, fa parte di un progetto più ampio di informazione e di divulgazione che riguarda la prevenzione all’abuso psichico e fisico dell’infanzia e dell’adolescenza. Chi volesse ulteriori informazioni può rivolgersi alla sede di Volontariato di Albenga (tel. 0182/54.13.11) o consultare il sito www.azzurro.it. Il Comitato vivamente ringrazia, per l’accoglienza riservatagli, il Comune di Alassio ed in particolare l’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Zioni. Il Comitato Mattino, primavera e speranza sono uniti in musica dalla stessa intenzione melodica;sono uniti nell’anima dallo stesso ricordo. In mezzo al caseggiato, in un alternarsi di luce e di minor luce (e ombre) l’aurora s’impadroniva del paese;sembrava non nascere dal sole ma dalla città. Mi ricordo all’improvviso di quando ero bambino e vedevo, come non posso vedere oggi, il mattino sfavillare sulla mia Alassio. Vedevo il mattino e sentivo allegria. Che sensazione! Era il tempo che tutti facevano quello che potevano, legando il libero arbitrio alle leggi di Dio e degli uomini senza sentirsene limitati. Solo pochi pensavano di aver sempre ragione.E di gente di questo genere, in paese si di diceva:«U l’è in prescistusu; u nu se po’ parlò con lei…» Così si limitava ogni dialogo lasciando, a chi non voleva intender ragione, a chi, con il suo comportamento, danneggiava la comunità, di aprire un dialogo con Pinpirinella, Bacini o Rossitto che magnanimamente cercavano di far rispettare la “Legge”, riconducendo alla ragione, al buon senso e alla riconciliazione, nei termini di una municipalità, intima e mirata, che aveva per fine il quieto vivere.Oggi, con la luce alta ed ampia di un giorno nuovo, mi ritrovo più vecchio e la consapevolezza della città è diventata la consapevolezza di me stesso. Forse oggi, tutti, pensiamo di aver ragione e tutti siamo un po’”prescistusi” e apriamo il dialogo solo con chi ci fa comodo, pensando di usare la Legge, l’etica, la morale, la Religione quando non ne possiamo fare a meno.(Ma non ci sono più gli umili rappresentanti della municipalità?).Ma anche la ragione vede l’aurora! Per questo, dopo averlo segnalato e scritto (doverosamente (sic!) mi sono trovato a contare i passi che separano il pilone in calcestruzzo che delimita, in via Michelangelo (e determina(a levante)l’inizio del parcheggio del Parco S. Rocco), (lato mare) la carreggiata stradale, che a senso unico, scorre lungo il muro perimetrale dei caseggiati a monte. Questa strada, in questo punto è larga sei passi e mezzo. Però, subito ai piedi del pilone, ma nello spazio stradale considerato, è compreso, ancora, un ostacolo costituito da un angolare di ferro che sporge dall’asfalto confondendosi con un minuscolo scalino in cemento, che se può essere calpestato o superato dalle ruote delle nu- merosissime automobili in transito, restringe ancor più la corsia percorribile dalle automobili che, in questo punto subiscono l’accelerazione gravitazionale tipica di ogni piano inclinato. Comincia la discesa. Nel punto in questione, sempre (non solo qualche volta…) a ridosso del muro è parcheggiata un’autovettura che occupa uno spazio (di due passi) a scapito della già ristretta… strettoia stradale. E i pedoni come fanno?Volano? Purtroppo in questo punto, poco tempo fa un’anziana signora alassina (non faccio, per rispetto, il nome) ha cercato, infatti, di librarsi per non essere investita, ma non c’è riuscita e cadendo, schiacciata, ha perduto per sempre la sua dinamicità! (è dir poco). Ma ancora è niente se consideriamo che, sulla stessa strada, solo venti metri più in giù, per delimitare una fossa (un grande buco causato da un abbassamento progressivo (lo chiamo così perché non conosco il termine tecnico appropriato) nel fondo stradale, giudicata pericolosa se percorsa dalle automobili, si è dovuto ricorrere alle transenne per circa dieci metri restringendo, (così) ancor più la sede stradale. E questo procedere è senz’altro cosa ammirevole, solo che, per evitare incidenti colposi, la corsia tra il muretto dell’ortogiardino sottostante e le transenne in plastica è usata, forzatamente, dai pedoni i quali si trovano necessariamente costretti, quando piove a guadare, ogni volta una pozzanghera. Fortunatamente ci sono le previsioni meteo… e quindi gli stivali. Nimby (not in my back yard = non nel mio cortile) vale a dire “importante che non mi tocchi…” è l’acronimo per definire chi vuole la pulizia e scopa la rumenta di casa sua fuori nella strada di tutti o per avere l’auto sottocasa parcheggia nello spazio di tutti. Tipico esempio di “nimby” lo si può vedere entrando, nel paese, dalla porta di Ponente;appena venti metri sulla sinistra, sotto, la volta storica di vico Rossotti, tutti i giorni, si possono ammirare due grandi motoscooter, un mucchio di detriti e, dipende dalle ore di conferimento, uno o due sacchi neri pieni, si suppone di immondizia. Ma che cosa importa… e a chi ? Succede solo, ormai, nelle tragedie shakespeariane che un pezzo di vita sepolto, raffiori perché c’è chi, da una vita, vuole vendicarsi. Dante Schivo Ampliamento del Porto Luca Ferrari Consegnato il cantiere ALASSIO… la Caramella Il Comitato per il Telefono Azzurro ad Alassio Nimby; ovvero: tutti pensiamo di aver ragione… come un’enorme caramella ovale, con la carta arrotolata sui due poli, di quelle dure, che per molto tempo appagan di dolcezza ogni palato. L’incarta un paesaggio variegato, stringendo la ai due poli “a caramella”, e trattiene tutta la dolcezza dalle Serre fino a Santa Croce. Se assaggi il suo sapore delicato, tu gusti in ogni tempo molti aromi: di fiori, di pinete, di uliveti, di sole, di salsedine e di vento. È un cocktail dolce, che lento ti ammalia E ti costringe a tempo a ritornare. Mariella Una splendida giornata di sole ha salutato uno dei giorni più importanti nella storia del Porto Luca Ferrari di Alassio, almeno negli ultimi anni. Alle 11 di questa mattina infatti, davanti agli uffici della Marina di Alassio si sono dati appuntamento rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Alassio, della stessa Marina di Alassio e della ditta Boscolo & Tiozzo di Chioggia. L’occasione per la consegna ufficiale del cantiere ad una ditta già nota in Liguria per aver realizzato il Porto di Andora o, più recentemente, per i lavori portati a termine in quello di Sanremo. Prima della firma del verbale di consegna del cantiere, si è provveduto ad un breve sopralluogo. Presenti per la Marina di Alassio il presidente, Vincenzo Maglione, il direttore, Marino Agnese e i Consiglieri Emilio Maggi e Piero Baldiserri. L’Amministrazione alassina era rappresentata dal Sindaco, Marco Melgrati, il Vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Aicardi, il Consigliere incaricato al Demanio, Rocco Invernizzi e il Dirigente del Comune di Alassio, Demetrio Valdiserra. Con la ditta vincitrice dell’appalto, anche il progettista e di- rettore dei lavori Ing. Paolo Gaggero. “I lavori inizieranno subito – hanno spuegato l’Ing. Salvatore Verde, il Geom Vincenzo Damiano e il geom Leopoldo Sena della Boscolo & Tiozzi – nel giro di 48 ore sarà delimitato il cantiere e giungeranno al porto i primi materiali utili per la realizzazione del molo di sottoflutto”. Il cantiere interesserà l’area che dall’attuale molo di sottoflutto prosegue in direzione est fino alla cancellata che delimita l’area portuale. Pochi metri prima della cancellata sarà realizzato il nuovo molo di sottoflutto la cui traccia sarà visibile già entro un mese dall’inizio dei lavori. “Dopo aver realizzato i primi dieci metri di molo – spiegano ancora i responsabili della Boscolo & Tiozzo – procederemo anche al sorbonamento della spiaggia trasferendo i materiali oltre il nuovo molo.” “Si tratta di un intervento che va affrontato con un piglio deciso - spiegano – questo per contrarre il più possibile i tempi di realizzazione. Ecco perché lavoreremo anche durante le festività natalizie, eccezione fatta , è naturale, per i giorni di Natale, Capodanno e le vigilie.” Alassio, 15/12/2003 M.R. Sabato 17 Gennaio 2004 11 «L'ALASSINO» I rilievi del Presidente dell’A.S.C.O.M. Spett.le Associazione Vecchia Alassio Ormai bisogna abituarsi, al peggio non vi è più alcun limite! È voce corale di tutti i giorni che anche nel nostro bene amato paese il clima recessivo nel comparto turistico e commerciale comincia a manifestarsi con tutta la sua evidenza, parlando con i Direttori delle filiali bancarie che operano in Alassio si sente affermare che le situazioni di sofferenza nel settore dei servizi sono numerosissime e quasi generalizzate, che molti addetti alle attività commerciali pensano seriamente di cambiare mestiere, che a Novembre in occasione del pagamento delle tasse, per far fronte a tale scadenza, parecchi commercianti hanno dovuto accendere un mutuo e non si guadagna più una lira! Ma sarà vero? È proprio questo l’infausto responso? I fatti sembrano smentire queste drammatiche affermazioni e far pensare l’esatto opposto. Dovrebbe esser pleonastico ritenere che quando le cose non vanno bene sotto il profilo economico e finanziario, bisogna profondere il massimo sforzo per cercare di raddrizzarle o almeno di sfruttare tutte le situazioni favorevoli e finalizzarle al recupero. E questo non è sancito da nessuna massima di Socrate o Platone, è soltanto buon senso che avrebbe anche il benestare e la benedizione del nostro saggio ed illuminato Luca Caravella. Ebbene che cosa è successo invece ad Alassio nel pomeriggio di Natale e per tutto il giorno dell’anno? La stragrande maggioranza dei commercianti per non dire tutta, salvo eccezioni che si possono contare sul palmo di una mano e neanche interamente, nonostante avesse ricevuto dall’autorità comunale libera scelta sulle aperture degli esercizi commerciali, ha reputato meglio per i suddetti due giorni, sbattere la porta in faccia e chiudere le porte degli esercizi, alle decine di migliaia di turisti presenti nel nostro territorio i quali non chiedevano altro che traslocare anche se con molta parsimonia, parte del loro denaro nei registratori di cassa dei medesimi. Tutto questo alla faccia della crisi e della pubblicità che recita: “Alassio il centro commerciale più lungo d’Europa” ed altre iniziative pubblicitarie che l’Amministrazione comunale ha messo in atto per promuovere il turismo e di conseguenza la nostra sola ed unica economia. Molti operatori com- merciali, dimentichi che prima dell’avvento del turismo ad Alassio non tutti mangiavano due volte al giorno, non hanno a tutt’oggi capito che noi offriamo servizi, che la nostra Domenica è il lunedì quando i turisti sono partiti e sopratutto perchè chi sceglie di fare questo mestiere deve assolutamente tenere in considerazione che più gli altri si divertono e più noi dobbiamo essere disponibili se vogliamo sempre considerarci una città turistica: quello che fa male constatare è che questa teoria è già stata compresa ed attuata anche dai commercianti di Nasino, Alto, Vessalico, Onzo e Caprauna, da noi purtroppo no. Come qualcuno saprà io gestisco un’attività commerciale mediante la quale ho continuamente l’opportunità di dialogare con i nostri ospiti e credetemi che è stato veramente imbarazzante giustificarmi quando in questi due giorni costoro mi chiedevano l’orario di apertura dei negozi ed alla mia laconica e negativa risposta mi sentivo dire: “ma siete matti, noi veniamo ad Alassio a portarVi i soldi e Voi non li volete prendere”. Spero che questo colossale autogol non vada a ripetersi per il prossimo anno altrimenti nessuno avrà più il diritto di lamentarsi. Alcuni lettori sapranno certamente che il sottoscritto è Presidente dell’ASCOMConfcommercio, l’associazione più rappresentativa dei commercianti e molti colleghi si chiederanno se dopo queste mie affermazioni non sarebbe meglio mandarmi a casa! Non temo queste ritorsioni, pur avendo come tutti le mie idee, non faccio politica e di conseguenza non ho timore di perdere voti, la mia opera nell’ambito associativo è di volontariato, gratuita e sempre rigorosamente offerta a mie spese. Una cosa è certa: amo smisuratamente il mio paese e per nessuna ragione potrei addivenire a compromessi. Nello scusarmi per questo lungo sfogo al quale l’Alassino spero voglia dare ospitalità, vorrei concludere dicendo che le attività turistiche richiedono dei grandi sacrifici e sopratutto investimenti a lungo termine per poterne godere i frutti e mi sovviene un’ antica barzelletta: alla vista di un contadino in lacrime e disperato per il mancato raccolto, un viandante gli chiese che cosa aveva seminato. La risposta fu: nulla. A buon intenditor… Pasquale Balzola Ritruvammuse... Le Corali Alassine - Capomele Le romantos FOTO CICCIONI FOTO CICCIONI Ritruvammuse Insemme 2003 I tenori con le Romantos (e Marilena). FOTO CICCIONI ESPOSTO DEL COMITATO CIVICO “LA VESPA” Al presidente dell’Amministrazione Provinciale di Savona All’Autorità d’Ambito di Savona Al Procuratore della Repubblica di Savona A S.E. il Prefetto di Savona Alla Procura della Corte dei Conti di Genova Oggetto: esposto sulla liceità e congruità della proposta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Alassio del 30 dicembre p.v.: “Proposta di progettazione e gestione in project financing del depuratore reflui urbani nel Porto di Alassio ai sensi degli artt. 37bis e ss. della legge 109/94 e ss.mm. ed ii. Adempimenti conseguenti.” Il Comitato Civìco “La Vespa”preso atto della convocazione del Consiglio-comunale di Alassio per il giorno 30 dicembre p.v. con all’ordine del giorno, fra gli a1tri. punti: “Proposta di progettazione e gestione in project financing del depuratore reflui urbani nel Porto di Alassio ai sensi degli artt. 37 bis e ss. Ddlla Legge 109/94 e ss.mm. ed ii. Adempimenti conseguenti” ritiene opportuno, necessario e doveroso denunciare quanto segue: La proposta si incastona sul documento di sintesi del piano dell’Autorità d’Ambito. I Progettisti del Piano affermano (pag.1), che lo sviluppo del piano è avvenuto attraverso una serie di riunioni con sindaci, nelle quali sono stati discussi gli obbiettivi e indirizzi del Piano, le proposte dei Sindaci, un documento preliminare, le ipotesi dei programmi d’investimento, le osservazioni dei Comuni, sino a giungere, in data 28.11.2003, ad una conferenza referente sul Piano, all’acquisizione delle indicazioni finali sui contenuti del Piano. Peccato che il Consiglio comunale di Alassio sia stato tenuto all’oscuro di tutto e che, a fatica e solo dietro l’intervento del Consigliere provinciale, la minoranza sia riuscita ad avere il documento in oggetto.. Pur ribadendo al Sindaco il potere di rappresentare il Comune, riteniamo che non possa sostituirsi al Consiglio Comunale nel pronunziarsi sugli indirizzi generali, come peraltro ha fatto. Il Piano d’Ambito Provinciale prevedeva per Alassio (e Laigueglia) la partecipazione al depuratore consortile sito in Borghetto Santo Spirito, deputato a depurare i liquami da Pietra Ligure a Laigueglia, su richiesta, autonoma e gratuita poiché non supportata da nessuna deliberazione ufficiale, del Sindaco Melgrati è stata inserita l’ipotesi che Alassio (e Laigueglia) possano provvedere autonomamente alla costruzione e gestione di un loro depuratore a condizione che la maggior spesa gravi sugli utenti dei rispettivi Comuni. Il piano impone, per evidenti motivi funzionali, che il Consiglio Comunale di Alassio (e Laigueglia) adotti apposita delibera che individui con certezza la soluzione desiderata. Il Consiglio Comunale avrebbe dovuto essere convocato per decidere se aderire al consorzio o assumersi in toto l’onere della progettazione, della realizzazione e della gestione del depuratore. In tale logica è consequenziale poter disporre di tutti i dati necessari ad una scelta ottimale, non escluso il piano economico, che il Piano d’Ambito evidenzia con chiarezza in apposite tabelle, da cui si evince che il costo annuo per Alassio nel caso di adesione all’impianto di Borghetto è previsto in Euro 652.535,00 mentre nel caso di impianto autonomo la spesa annua per Alassio è prevista in Euro 3.377.572,00. : IN CASO SI SCEGLIESSE L’IPOTESI AUTONOMA GLI UTENTI DOVRANNO SOBBARCARSI UNA SPESA ANNUA CINQUE VOLTE MAGGIORE Nell’oggetto della proposta al Consiglio Comunale:”Proposta di progettazione e gestione in project financing del depuratore reflui urbani nel porto di Alassio ai sensi degli artt. 37 bis e ss. Ddlla Legge 109/94 e ss.mm. ed ii. Adempimenti, conseguenti.” non appare alcun riferimento a quanto richiesto dal Piano d’Ambito, non solo, ma nella relazione di presentazione non si fa alcun cenno sulla soluzione Borghetto, mentre nel dispositivo di deliberazione si legge:” Delibera di voler procedere autonomamente alla realizzazione di un depuratore ricevente anche i reflui di Laigueglia, coordinandosi opportunamente con quest’ultimo Comune”. E’ evidente la manipolazione delle informazioni al fine che il Consigliere deliberi quello che ha già deciso il Sindaco. Il Sindaco ha riferito ai Progettisti del Piano d’Ambito che è agli atti una proposta di Project financing da parte della Società Acqua Azzurra. Corrisponde al vero che la proposta è stata presentata al Comune in data 30.06.2003, ma non è mai stata sottoposta all’approvazione del C.C. Non è stata presentata al Consiglio comunale perché non poteva essere presentata in quanto: l’art. 37 bis della L.109/94 richiede che la proposta sia relativa ad opere pubbliche o di pubblica utilità inserite nella programmazione triennale. Ma il programma triennale 2003-2005, approvato dal C.C. con deliberazione n: 21 del 27.03.2003, prevede solo la realizzazione del 1° stralcio del depuratore, consistente nel pretrattamento, in conformità al progetto approvato dalla G.C. con atto n° 125 del 19.03.1999, per un ‘importo di Euro 3.009.394, con possibilità di intervento privato per Euro 1.827.850. E’ in contrasto anche con lo schema del programma triennale dei lavori, approvato dalla G.C. con atto 317 del 21.11.2003, in cui veniva sì elencato come opera prevista con intervento privato dell’ intero depuratore, ma in base al progetto redatto sempre dall’ing. Sirito, approvato dal C.C. con del. 113 del 30.10.1990, sempre in località S.Anna e non nel Porto. Tale posizione è sostenuta anche dal Legale, avvocato Bormioli, che l’A.C. ha incaricato con delibera di G.C. n° 252 del 28.08.2003 di esprimersi sull’ammissibilità della proposta finanziaria; il professionista rispondeva (al punto a) aspetti procedurali): “… a parte il fatto che la proposta potrebbe essere ammessa a valutazione solo se vi sia stata la pubblicazione dell’avviso di inserimento nel programma, non posso non rilevare che non vi è corrispondenza tra l’oggetto della proposta- depuratore nella sua totalità- e il contenuto del programma triennale 20032005 approvato dal Comune con D.C. n: 21 del 27-03.2003, il quale prevede solo la realizzazione del 1° stralcio del pretrattamento”. Non è stata rispettata la clausola della pubblicità prevista come requisito essenziale per la regolarità di atti di questo tipo.( vedi parere Avv Bormioli) Lo stesso Sindaco, nella seduta consiliare del 18.03.2003, rifiutava di porre in discussione una proposta della Minoranza, tendente ad accertare i danni economici del mancato utilizzo del terreno in località S.Anna, in quanto nella delibera n° 86 del 29.11.2002 si stabiliva “di modificare gli indirizzi inerenti alla realizzazione del depuratore in reg.S. Anna con successivi e separati atti che saranno oggetto di separate decisioni da adottarsi in successive sedute. “ Nessun atto è stato adottato. La S.C.A. s.r.l. (società a intero capitale pubblico formata dai comuni di Alassio, Laigueglia e Villanova d’Albenga, di cui Alassio detiene 1’80% delle quote azionarie) ha affidato in data 8 aprile 2003 alla BLACK & VEATCH Italia S.r.l. la predisposizione di uno studio di fattibilità di un depuratore di reflui urbani da ubicare nel porto di Alassio, IN VIOLAZIONE DELLA NORMA STABILITA DALLA LEGGE 109/94 che stabilisce l’obbligo di una pubblica gara per affidare incarichi di progettazione per un importo superiore a Euro 100.000,00. La S.C.A. S.r.l. ha costituito con la stessa società (BLACK & VEATCH Italia S.r.l.) incaricata della progettazione del depuratore, una nuova società denominata “Acqua azzurra S.c.a.r.l.” il cui presidente è anche presidente della S.C.A. S.r.l. senza alcuna autorizzazione né comunicazione al Consiglio Comunale e a evidente trattativa privata, IN PALESE VIOLAZIONE DELLA NORMA STABILITA DALLA LEGGE 109/94, che impone un’opportuna pubblicità preventiva per la scelta del partner. È possibile che il Presidente della S.C.A. S.r.l affidi a se stesso, quale presidente della Acqua azzurra S.c.a.r.l. la costruzione e la gestione di un’opera di 35.000.000,00 di Euro? In tutto quanto sopra pensiamo si possa leggere un atteggiamento particolarmente favorevole al privato a discapito dell’interesse della collettività, anche alla luce di altri fatti successi, che ci riserviamo di segnalare in seguito. Per Il Comitato Civico “La Vespa” Alassio, lì 29 dicembre 2003 12 «L'ALASSINO» Sabato 17 Gennaio 2004 Nasce Alassiosalute il centro Ca(u)se perturbanti sanitario territoriale polifunzionale architetture horror dentro e fuori Dal 1 febbraio 2004 potrai contattare il tuo medico di famiglia presso il nuovo Studio Medico “ALASSIOSALUTE” sito in: Via alla Chiusetta in Alassio Telefono: 0182/648631 Il tuo medico è impegnato nella realizzazione di un progetto di medicina innovativa che pone Alassio all’Avanguardia a livello Nazionale e ti chiede un minuto di attenzione perché anche tu possa diventare protagonista di questa iniziativa ed usufruirne dei vantaggi: - il tuo medico chiude l’attuale ambulatorio e lavora esclusivamente nel nuovo studio con l’orario allegato - mantieni il rapporto di fiducia conil tuo medico ma il caso di sua assenza puoi consultare un altro gratuitamente, in quanto “ALASSIOSALUTE” è aperto dalle 9 alle 19 - puoi prenotare una visita dal tuo medico di famiglia su appuntamento per evitare attese e nel caso di ripetizioni di ricette puoi contattare la segreteria: il servizio è completamente gratutito. - nello stesso studio trovi il centro prelievi ASL dalle ore 7 alle ore 9, lo sportello CUPA per le prenotazioni di indagini diagnostiche ed un ufficio di igiene con le stesse procedure ad oggi vigenti. - dalle ore 12 alle 14,30 dei giorni feriali e dalle 9 alle 19 di tutti i giorni prefestivi e festivi dell’anno trovi un medico a tua disposizione per qualsiasi necessità escluse le urgenze gravi per le quali continuerai a rivolgerti al pronto soccorso dell’ospedale. Questo è un servizio a pagamento secondo il ticket vigente. AIUTACI IN QUESTA NOSTRA INIZIATIVA. INSIEME POTREMO MIGLIORARA E RENDERE PIÙ EFFICIENTE IL SERVIZIO “Le attività del nuovo ambulatorio sanitario polifunzionale – afferma il Dott. Augusto Gandolfo – vedranno il cittadino al centro del sistema e l’organizzazione del lavoro sarà modulata per allocare al meglio le risorse umane ed economiche al fine di ottenere il miglior risultato possibile in termini di salute e di risparmio”. In quest’ottica, dunque ecco quali servizi - per la maggior parte disponibili dall’apertura dell’ambulatorio prevista nei primi mesi del 2004, altre invece fruibili in un periodo successivo – il cittadino potrà trovare nel centro: 1 - Una reception intesa come punto di smistamento, ma soprattutto come sportello per il pubblico 2 - Attività convenzionata di medicina generale e pediatria 3 - Attività specialistica in libera professione 4 - Centro di prenotazioni per visite specialistiche ed esami diagnostici con ritorno di referti direttamente in cartella clinica (ciò eviterà al cittadino inutili viaggi per ritirare i referti) 5 - Centro Prelievi ASL in sostituzione dell’attuale centro prelievi ubicato presso il più decentrato Ospedale di Alassio 6 - Ufficio di Igiene Sanitario per il rinnovo del libretto sanitario e altre pratiche connesse, al momento dislocato ad Albenga o Villanova 7 - Ambulatori per patologia gestiti dai medici del centro anche in collaborazione con specialisti, nell’ambito dell’applicazione dei percorsi di cura (diabete, rischio cardio-vascolare, osteoartrosi, prevenzione oncologica, malattie dermatologiche…) e con l’ausilio, ove necessario, della telemedicina 8 - Diagnostica cardiologica di primo livello, supportata da servizio di telemedicina e integrata da cardiologo specialista 9 - Diagnostica ecografia di primo livello gestita in un primo momento da specialisti esterni ma con l’obbiettivo di inserimento dei MMG 10 - Ambulatorio attrezzato per terapie parenterali e medicazioni 11 - Ambulatorio di continuità assistenziale intesa come ambulatorio di primo soccorso con presenza di personale medico con orario continuato. Insomma il centro diventerà un punto assoluto di riferimento per esigenze sanitarie di emergenza nell’arco dell’intera giornata, che fornirà in Alassio, anche nei giorni festivi, un servizio di filtro al Pronto Soccorso di cui da tempo si avvertiva la necessità. Con tutto ciò il cittadino non perderà il rapporto di fiducia con l’attuale medico di famiglia che troverà sempre, così come nelle modalità attuali, soltanto in uno studio differente, e ogni prestazione ad oggi gratuita resterà tale. Inoltre, nell’ottica della continuità assistenziale e nel rispetto delle regole convenzionali della medicina di gruppo, sarà sempre disponibile un medico per circa 10 ore al giorno. Ed ecco i medici che hanno costituito il nuovo centro: Francesco Bogliolo, Augusto Gandolfo, Giampaolo Merello, Pietro Rabolli, Giovanni Barilaro, Roberto Bersano, Enrico Tardani, Giovanni Pisano e Loretta Zavaroni. “Nel portare avanti questo progetto – spiegano il Dott. Gandolfo e il Dott. Bogliolo – abbiamo trovato interlocutori eccezionali nel sindaco di Alassio, Marco Melgrati e nel direttore dell’ASL savonese Dott. Ubaldo Fracassi, senza il cui appoggio nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile”. Si tratta di uno dei primi “esperimenti” in questo senso, su tutto il territorio nazionale, sicuramente la prima Srl che si è costituita per fornire un servizio di questo genere. “Un’iniziativa – spiega ancora il Dott. Bogliolo - che muove nel senso auspicato dallo stesso Ministro alla Sanità, di una gestione con criteri moderni e funzionali della medicina generale sul territorio. Un sistema che permetterà al cittadino di trovare risposte ai suoi bisogni con un sensibile miglioramento nell’efficacia delle prestazioni e nell’accessibilità ai servizi assistenziali”.. Scrittore e Illustratrice alassini ospiti degli incontri in libreria ad Albenga sono: Roberto Giannantonio e l’Illustratrice Antonella Zanardi Lo scrittore Roberto Giannantonio è stato ospite degli Incontri in Libreria, l’iniziativa di promozione alla lettura ed alla conoscenza degli autori che è stata attivata nel centro storico di Albenga dalla Libreria Le Torri. A presentare l’autore sono stati l’assessore alla cultura Gerry Delfino, quello al Turismo Mauro Vannucci ed i due proprietari della libreria sotto le torri ingaune Cristiano e Laura. L’appuntamento ha richiamato in piazza San Michele lettori, residenti ed appassionati di letteratura ed arte. Oltre al romanziere infatti alla serata era presente anche l’artista Antonella Zanardi, l’illustratrice dell’ultimo libro del professor Giannantonio, Fra i presenti anche i caricaturisti Renzo Sciutto e Umberto Padovani, gli artisti Domenica Piana e Ciso Risso, il famoso giornalista Giuseppe Barbera ed il collezionista- gallerista Augusto Andreini. Giannantonio, 53 anni, autore de “L’angelo di San Bernardo” e dell’ultimo:“Tra le nebbie del Bacchiglione” ha risposto alle domande di alcuni giornalisti e dei lettori. Giannantonio, alassino, insegna all’Istituto Secondario Superiore della città del Muretto. Grazie a queste due opere si è messo in luce come romanziere ed ha vinto importanti premi letterari. Tutti e due i romanzi sono arricchiti dalle splendide illustrazioni realizzate dall’artista padovana Antonella Zanardi. Claudio Almanzi lo schermo. Fonti, figure, temi “La chiave è questa: guardare, riguardare, osservare, vedere, immaginare, inventare creare” LE CORBUSIER L’università è soprattutto ricerca, la ricerca è evoluzione dei concetti e della disciplina, è indagare nuovi orizzonti che potrebbero rimanere nell’ombra, nell’oscurità. Una tesi, dovrebbe essere scandagliare una possibile idea di architettura o i rapporti che essa ha con altre discipline o tematiche e “studiarla”, approfondirla nelle sue molteplici sfaccettature, integrandole, sovrapponendole, fino ad identificare il nostro pensiero. La tesi di ricerca di Davide Manti ( conseguita con lode e dignità di stampa presso la Facoltà di Architettura dell’ateneo Genovese, relatore prof.ssa A.Gazzola, correlatore F. Poggi) è proprio questo. Una ricerca di crinale che si muove sul labile confine tra due discipline apparentemente diverse : il cinema e l’architettura. Una tesi che scandaglia nell’ombra oscura dello “spazio”, nei ventri della scenografia dei set cinematografici horror e della concezione dello spazio scenico. Un occhio attento all’uomo, alle sue emozioni , ai suoi desideri, alla sociologia, all’antropologia, alla psicologia. Una tesi che è stata premiata con il prestigioso riconoscimento del sindacato cinegiornalisti italiani ; il Premio “Filippo Sacchi” per le migliori tesi di argomento cinematografico del 2002. La tesi è poi stata presentata sul web ( www.archandweb.com/interferenze/cinema/manti/ma nti.htm ). Oggi è divenuta, se pur in forma e linguaggio diverso, un libro, pubblicato da Lindau Editore e presentato ufficialmente al COURMAYEUR NOIR IN FERSTIVAL il 5 dicembre u.s., manifestazione internazionale dedicata al cinema e alla letteratura “nel segno del giallo” in presenza di importanti personalità del mondo del cinema. Un percorso articolato , su più fronti e livelli comunicativi che conferma il valore delle idee del Manti. Ca(u)se Perturbanti, un titolo ricercato e colto che può essere letto come Case perturbanti o Cause perturbanti con la “U” tolta od aggiunta in modo iterativo, fulcro centrale di un discorso ampio ed articolato. Una ricognizione a 360 gradi ed in “3D” su ciò che la “Casa cela dietro/dentro di sé attraverso i fotogrammi di un secolo di cinema horror. Uno scandagliare, su piani diversi, del novecento in pellicola attraverso testi di teoria e critica architettonica (Vidler) riferimenti psicanalitici (Freud) e sociologici ( Morris) lo “spazio intimo e domestico” della casa . Un insieme di inquietudini ed emozioni rappresentate e irrorate sullo schermo: Il mito dello sdoppiamento, le ombre e l’espressionismo del dottor Calidari, le distruzioni di slapstick, le città del noir e del B-movie americano, le rovine desolate dell’Europa post bellica, la corporeità devastata negli anni ’80. Emozioni e fotogrammi capaci di far scaturire ciò che Freud ha definito come L’UNHEIMLICH: il perturbante. L’analisi di esempi scenografici che vanno dalle piazze dei fratelli Lumière e di Edison , passano per le haunted houses della Universal e gli ironici hitchcochiani, i labirinti claustrofobici di Shining, Twin Peaks, Il Regno e Cube, approdano oggi negli sfavillanti video navigabili dei videogiochi e della realtà virtuale. Un testo voluminoso, dall’indice ricco e variegato, corredato da 7 schede di approfondimento su altrettanti set, poche le immagini e sfortunatamente in bianco e nero. Mi piace ricordare le parole del Manti che, seduto al mio fianco di fronte allo schermo del computer, navigando tra un sito e l’altro, tra un’immagine e l’altra mi disse: «Tutti credono sia un libro di cinema ed invece io parlo di Architettura, di “progetto” perché per me progettare significa anche questo, un rilievo attraverso i fotogrammi, un’idea che si sviluppa attraverso lo studio di una scenografia». Questo concetto mi piace, mi incuriosisce pensare che l’architettura si cela anche , nei nostri pensieri, nella nostra immaginazione. “Ad ogni istante , vi è di più di quanto l’occhio possa vedere, di quanto l’orecchio possa sentire, qualche area o qualche veduta rimane sempre inesplorata. Niente è sperimentato singolarmente, ma sempre in relazione alle sue adiacenze, alla sequenza di eventi che portano ad esso, alla memoria delle precedenti esperienze” così scriveva K. Lynch e il libro di Manti ancora una volta lo conferma. Airaldi Giacomo [email protected] Davide Manti Laureato in architettura all’ Università di Genova, è web-editor per la produzione cine-televisiva e collabora con alcune webzine italiane tra cui Arch&Web, ha vinto il premio Filippo Sacchi per la sua tesi di Laurea .Tiene conferenze su scenografia e cinema (Milano, ISC, 2003) e colleziona oggettistica del passo ridotto con cui monta i filmati di found-footage. Il volume CA(U)SE PERTURBANTI - ARCHITETTURE HORROR DENTRO E FUORI LO SCHERMO. FONTI, FIGURE, TEMI è stato realizzato grazie al contributo del CURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL DAVIDE MANTI CA(U)SE PERTURBANTI ARCHITETTURE HORROR DENTRO E FUORI LO SCHERMO. FONTI, FIGURE, TEMI Edizioni Lindau, Torino 2003 (pp. 430,Euro 29.00, ISBN 887180-493-7) LETTERA APERTA In riferimento alla lettera indirizzata al Sindaco e all’Amministrazione datata 11 agosto e protocollata il 25 dello stesso mese, non ha avuto alcun riscontro; essa era firmata dai numerosi cittaidni che vivono e abitano in questa periferia, era una denuncia di come gli abitanti di questa zona vive nei disagi e disservizi. Questa lettera chiedeva quale sistemazione veniva data vecchio macello e i servizi che giacciono all’abbandono. Avevamo segnalato alcuni punti pericolosi, sia per i pedoni, biciclette e motorini all’incrocio di via Neghelli e Pian del Moro, un solco di livello pericoloso, nessun provvedimento è stato preso. Anche all’inizio di via Neghelli, palazzo Valverde, vi sono tombini bassi di alcuni centimetri, quindi pericolosi per i pedoni, perchè deti tombini risiedono proprio sulle strisce pedonali. Anche davanti ai magazzini del GAS. È semplicemente scandaloso un manto stradale pericolo, ma a quanto pare essere responsabile alla viabilità que- sta zona no è di sua competenza? Visto che nessun provvedimento è stato preso. Vorrei ricordarLe che i cittadini di regione Fenarina, regione Limbo, via Cazulini e come vede non è un aperiferia da poco, pagano tutti le tasse e quindi vorrebbero che una città come Alassio fosse ancora all’avanguardia (come ai tempi passati) cominciando a valorizzare i dintorni dove turisti si aggirano confusi perchè i cartelli indicatori sono molto carenti. Signor Sindaco e amministratori, io e i cittadini di questa lettera e di questa zona saremo molto attenti e vigili per vedere le decisioni ceh prenderete nel prossimo futuro, in riferimeno ai suggerimenti espressi. Vi sarebbero altri suggerimenti da fare, ma forse è meglio fermarsi qui sperando ceh tra di Voi qualcuno con un pò di sensibilità prenda la decisione giusta. Tommaso Gatto 27 GENNAIO GIORNO DELLA MEMORIA Giorno della memoria e tempo di riflessione, non solo per coloro che, come noi uomini della Resistenza, hanno ormai alle spalle la giovinezza, ma soprattutto per i giovani, che debbono riflettere sul passato non solo del nostro Paese, ma dell’Europa tutta ed impedire che gli errori e gli orrori dell’epoca delle dittature abbiano mai più a ripetersi. Ed allora tornano inderogabili e senza possibilità di meschine ed interessate revisioni, i cardini del nostro sistema democratico, nato dalla Resistenza, figlia dell’Antifascimo, che i costituenti della nuova Italia, di ogni idea e culture, da Terracini a Dossetti, hanno posto nella nostra legge fondamentale, la Costituzione Repubblicana: principio di legalità, parità di diritti fra tutti gli esseri umani, ripudio della guerra. Non è possibile pertanto scindere la nostra Carta Costituzionale dalla storia che l’ha generata, che è la storia dell’ Antifascismo, con buona pace dei vari revisionisti di oggi. Come dimenticare i tanti Italiani condannati dal famigerato Tribunale Speciale Fascista, istituito con legge del 1926, per i delitti di opinione, incarcerati per anni ed anni (Antonio Gramsci vi morì), confinati nelle più sperdute isole (e non certo mandati in vacanza, come qualche bella mente ha recentemente dichiarato); i soldati ed ufficiali dell’esercito italiano di una intera divisione trucidati dai nazisti a Cefalonia; l’olocausto degli ebrei a seguito delle leggi razziali fasciste del 1938, avallate dalla monarchia sabauda; le stragi delle Fosse Ardeatine, di Boves, di Stazzema, della Benedicta, del Passo del Turchino, di Testico, di Albenga e di tanti altri Comuni; gli oltre 40.000 morti partigiani, tra i quali (come non ricordare la sua morte avvenuta sulle montagne di Alto proprio il 27 gennaio 1944!) Felice Cascione, medaglia d’oro al valore della Resistenza? Come non ricordare e tributare loro il più sincero sentimento di gratitudine e di affetto ai nostri amici e compagni alassini che, rei soltanto di non piegare la schiena alla dittatura fascista, hanno subito persecuzioni, privazioni di ogni genere, umiliazioni, carcere e confino? Vogliamo qui ricordarLi proprio nel “Giorno della Memoria”: Stalla Virgilio, Stalla Libero, Stalla Bruno, Del Ventisette Enrico, Palmieri Alcibiade, Martino Angelo, Sibelli Giovanni, Portonero Ernesto, Carbone Raffaele, Grandi Cesare, Avv. G. B. Pera, Catelani Luigi, Serena Francesco e tutti gli altri nostri concittadini che, per evitare carcere e confino, dovettero espatriare. Questi sono fatti e, quindi, storia, che non può essere oggi rimossa né alterata a piacimento dei potenti di turno. La verità storica è intangibile e non deve essere dimenticata. Riflettiamo, tutti insieme, sulla nostra storia vera ed impegniamoci a difendere quei principi antifascisti trasfusi nella Costituzione Repubblicana da ogni irragionevole tentativo di stravolgere la storia del nostro Paese e dell’intera Europa. Il Consiglio Direttivo A. N. P. I. Sez. Alassio-Laigueglia CONCERTO “...SUB HONORE SANCTI AMBROSII” Organista M° Roberto Maria Cucinotta In occasione della solennità del Santo Patrono di Alassio, nell’Insigne Collegiata di S. Ambogio è stato eseguito un eccezionale concerto allo storico grand’Organo Romantico Orchestrale, esemplare unico dell’organaio Gandolfi, da parte del celebre Maestro Roberto Maria Cucinotta, organista onorario di questo splendido strumento. Ha eseguito musiche composte fra il ‘600 e i nostri giorni: H. Purcell, J. Cabanilles, W.A. Mozart, Padre Davide da Bergamo, L. LefébureWély, J. Brahms, R. Schumann. P. Hindemith, per finire con una sua composizione: il finale della Sinfonia dall’Oratorio “Morte e Risurrezione di N.S. Gesù Cristo, sul testo dell’alassino Gerolamo Gastaldi. Ovviamente è superfluo soffermarsi sulla bravura del Maestro, nell’eseguire brani anche di alto virtuosismo, che hanno suscitato l’entusiasmo del numeroso pubblico, tanto da indurre Cucinotta a concedere come bis una sua trascrizione dell’“Ave Maria di Lourdes”. Al termine ha ringraziato il rev. Parroco mons. Angelo De Canis, S.E. il Vescovo di Albenga Mario Oliveri, il dott. Giampaolo Mela e l’organaio sig. Beniamino di Montegrazie presente. Il concerto è stato preceduto da una dotta presentazione esplicativa del noto musicologo alassino dott. G. Mela. Sabato 17 Gennaio 2004 UOMINI DIVERSI 13 a cura di Dante Schivo La storia politica ed economica della Liguria è stata storia di famiglie, non di popolo né di nazione. Furono le ambizioni di potere e di ricchezza delle famiglie imprenditrici a guidare le vicende politiche e le gloriose attività mercantili e finanziarie della Repubblica ;come si deve a loro gran parte del patrimonio artistico di cui oggi ci inorgogliamo. (Per il quale Genova sta per diventare Città della Cultura Europea e mondiale!) Per queste famiglie, alcune delle quali costituirono (e costituiscono) vere dinastie di potere, fu sempre insopportabile il suono della parola “re” che per millenni (e continua ad esserlo) in tutto il mondo ha rappresentato la più alta e più ovvia forma di potere politico. ( I Liguri preferirono sempre solo una Regina:la Vergine Maria, Madre di Gesù ). Insomma in Liguria la Famiglia è la vera protagonista (Fino ai giorni nostri e… speriamo continui.) della Storia: è da questo nucleo (che il mondo intero, ora, sta cercando di consolidare!(pensate che grande patrimonio abbiamo…) che escono i clan, che s’istruiscono gli «alberghi»; per allearsi con altre famiglie, per moltiplicarsi attraverso oculate politiche matrimoniali, che si suddivide in rami collaterali ciascuno dei quali controlla una parte del patrimonio familiare, una parte degli investimenti all’estero, una parte delle attività imprenditoriali. In un gioco di frammentazioni spesso poco evidenti (anche per una moderna Consob…) e tenuti nascosti e al riparo dagli sguardi di rivali e concorrenti. Come altrove si può parlare di castelli e di corti, in Liguria si deve parlare di “Alberghi”. La vicinanza, le case serrate una all’altra, determinarono gruppi sociali e clientele, senza necessità di parentela. Si può dire che la casa produsse la cittadinanza e non viceversa; e sulle Riviere liguri i nobili sono costretti a farsi cittadini della Dominante. L’albergo genovese è stato una vera potenza economica e finanziaria e perciò politica. Non ci fu in Liguria una nobiltà di sangue, ma, diremmo così, ”anagrafica”:era nobile che si trovava iscritto. Notevole l’uso di deporre per patto o per usanza, il proprio cognome per assumere quello della famiglia preminente nell’albergo. (continua a pagina 15) L’intelligenza della stupidità Bernardo Soares alias Fernando Pessoa scrive nel “Livro do Desassossego”( Il libro dell’inquetudine):«Una sola cosa mi meraviglia più della stupidità con la quale la maggior parte degli uomini vive la sua vita:l’intelligenza che c’è in questa stupidità». Dopo aver seguito Bernardo/Fernando per le pittoresche strade della sua Lisbona certe volte mi vien proprio da pensare che il saggio è proprio colui che rende talmente monotona la sua vita affinché ogni piccolo inconveniente possa stupirlo. Per questo senza vergogna certe volte mi trovo a ragionare non sull’intelligenza della stupidità degli altri ma sulla mia. Ci sono innumerevoli “perché” che (per ora) non trovano risposte,(pur essendo, forse,già nei piani di li chi pensa) che riguardano alcune futuristiche strategie legate al domani del mio Paese. Per esempio non capisco perché non si riesce opportunamente a sfruttare il “lascito Negro” al lume dell’evidente desiderio(sempre più dirompente dopo i “casi” Emron e Parmalat),degli uomini del Nord (e del Sud)di possedere un sito dove si può respirare “aria buona”,dove si beve l’acqua del rubinetto e dove i black out sono definitivamente scongiurati. Penso: (è la stupidità che a questo punto mi fa sognare) che,se circondiamo la zona collinare che riguarda il bene ricevuto dal Comune di Alassio per disposizione testamentaria, con dei” ventilatori” appropriati (L’isola di Madera (che è molto simile “fisicamente” al “sito” in questione)ne è tutta piena; così la costa spagnola che, nello stretto di Gibilterra va da Tarifa ad Alge- siras) si potrebbe attivare una centrale elettrica di tipo eolico di grande potenza alimentata in alternativa da energia solare,come ci insegna il Prof. Rubbia, ricavata dai pannelli opportunamente predisposti sulle terrazze dei villini e degli edifici, che potrebbero sorgere dando vita ad una minuscola “Varese Ligure”. Inoltre, per caduta,(attivando, volendo,una piccola centrale idroelettrica) si potrebbe far giungere in questo territorio alassino, per attivare uno speciale circuito idrico,le acque frizzanti al naturale delle fonti “Serra e Delle Allegrezze” di Caprauna e riempire capienti piscine e attivare sfavillanti fontane. L’intenzione del magnifico donatore era di far godere agli Alassini il magnifico panorama che dall’alto(560 mt.) di quel sito si può,tutt’ora, godere. Accedervi non è difficile. Lasciata l’automobile dove termina(nel punto più in alto) la strada di Cavia si deve proseguire per un sentiero(per ora) molto agevole e là si giunge. (c’è anche un’altra via ma per ora è inutile parlarne). Chissà! Naturalmente l’intelligenza della mia stupidità non farà meravigliare e discutere quei gruppi di persone inutili che cercano,non di contare per quello che sono ma di restare incluse nel cerchio di coloro che li usano come una troupe ben affiatata, ma potrebbe far sognare altri innocenti, semplici contribuenti che sperano di vedersi ridurre le tasse per potersi permettere, solo, di respirare aria buona. «Gli innocenti non sapevano che la cosa era impossibile. Per questo la fecero» (Bertrand Russel) Dante Schivo LICEO DON BOSCO: SOLIDO IMPIANTO CULTURALE ED EDUCATIVO “IL LICEO DON BOSCO SI PRESENTA”: raccoglieva il 15 dicembre nell’auditorium dell’Istituto Salesiano di Alassio le famiglie interessate alle novità dell’offerta formativa. Contemporaneamente era aperta DONNE DI LIGURIA, una mostra di bambole nei costumi dal 1850 al 1950 per documentare l’evoluzione del lavoro femminile nel Ponente Ligure; in collegamento con la manifestazione un annullo filatelico e la visita al rinnovato MUSEO di SCIENZE completava la manifestazione. Un ampio consenso è emerso da parte delle autorità e degli esponenti del mondo delle imprese. Dopo il saluto del Sindaco di Alassio Marco Melgrati, che ha ricordato il suo passato di exallievo e la forte tradizione culturale del Don Bosco in Alassio e in tutta Italia (dato che giovani venivano da tutte le regioni al convitto dei Salesiani), ha preso la parola l’Assessore all’Istruzione della Regione, Nicola Abbundo: grandi sono i meriti dei Salesiani nel campo della formazione professionale e nel collegare istruzione e formazione. La Regione apprezza la loro competenza. L’impegno della Regione per la parità economica, logico completamento di quella giuridica, è una scelta a favore delle famiglie, perché siano effettivamente libere di scegliere. Il dirigente scolastico, Giorgio Micaletto, ha presentato le varie e delicate fasi della realizzazione del progetto, evidenziando l’innovazione, l’impegno, la professionalità dell’équipe dei tecnici e il coinvolgimento degli organi collegiali dei docenti e del consiglio d’istituto, presieduto dalla signora Silvia Ricci Arnaud. Il direttore dell’istituto Giorgio Colajacomo collocava le novità entro il quadro culturale ed educativo del Don Bosco: formare persone aperte al futuro, capaci di gestire la complessità e di adattarsi ai cambi culturali senza perdere la propria identità è l’impegno primario. Toccava poi a Massimo Schiavon illustrare nei dettagli il nuovo impegno nell’informatica, nelle lingue straniere e nella cultura d’impresa che colloca la scuola all’avanguardia. Apriva gli interventi l’assessore all’istruzione della Provincia di Savona, Donatella Ramello, mettendo in evidenza come la proposta del Don Bosco dia reale soluzione al problema del rapporto tra liceo e formazione professionale, non isolandoli in due campi separati ma integrandoli in armonia. Si dà in tal modo riscontro ai dati della recente inchiesta regionale che sottolinea l’importanza delle competenze trasversali, aggiuntive rispetto a quelle previste dai diversi diplomi, ai fini dell’inserimento lavorativo. Sono questi crediti, queste competenze certificate che esprimono un valore aggiunto al sapere tradizionale. Assentiva l’assessore alla cultura della città di Alassio, Monica Zioni, impegnata da anni col Liceo e con la Biblioteca Comunale a realizzare incontri culturali di alta qualità. L’assessore all’Ambiente della Provincia, Alessandro Scarpati rilevava il valore culturale, quello di una nuova coscienza ecologica, dell’attenzione al rispetto dell’ambiente in azienda previsto in una delle certificazioni d’impresa. Ernesto Schivo, presidente dell’Associazione Bagni Marini alassina, e con lui Nuccia Cosso, della presidenza degli Albergatori, ribadiva l’apertura al turismo (per la valorizzazione delle lingue e dell’economia aziendale) e al settore alberghiero e della ristorazione, per le competenze previste nel controllo degli alimenti (l’HACCP). Lo studio delle tematiche fiscali veniva visto come base per una nuova mentalità imprenditoriale da parte del Sindaco di Laigueglia, Silvano Montaldo. Il consigliere regionale Franco Barbero, col vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Amoretti evidenziavano ancora l’attualità della proposta del Don Bosco, assicurando il loro appoggio. Si univano nella disponibilità a sostenere l’innovazione Pino Maiellano, presidente della Confesercenti con altri esponenti delle categorie professionali e alcuni importanti imprenditori del Savonese e dell’Imperiese, pronti ad accogliere negli stages aziendali gli alunni. A coronamento giungeva il messaggio del Sovrintendente Scolastico Regionale, Attilio Massara: improrogabili impegni di lavoro mi impediscono di accogliere il vostro invito. Ho appreso tuttavia, con vero interesse, le proposte del piano dell’offerta formativa di codesto Liceo e mi compiaccio per le attività e le iniziative realizzate a favore di una più ampia preparazione culturale e di una formazione professionale sempre più specifica per i ragazzi. Auspico un’altra occasione per incontrarvi e apprezzare personalmente le caratteristiche del Liceo Don Bosco. VERSO NUOVI ORIZZONTI I COMPITI DELLA SCUOLA OGGI PREPARARE AL FUTURO Qual è il compito della scuola oggi? Come favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro? Come prepararli per essere cittadini attivi della nostra società, senza farne FESTA IN PIAZZA MATTEOTTI CON BRANCO MATTATORE In occasione dei festeggiamenti per il passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo, si è svolta nella centrale Piazza Matteotti, una manifestazione organizzata dal Comune di Alassio con la sponsorizzazione di alcune aziende del settore commerciale. Tale manifestazione, nonostante la temperatura non fosse delle più clementi, ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico; più di tremila persone tra bambini, giovani e meno giovani hanno trascorso parte della notte nella piazza ascoltando buona musica, cantando, ballando e ristorandosi con bevande calde, pop-corn, panettone e spumanti; il tutto offerto gratuitamente dalle aziende sponsor. Il successo notevole di questa manifestazione della quale hanno dato noti- 13 «L'ALASSINO» Alassio, notte di san Silvestro 2003/2004 - Capodanno in piazza. Turisti nella centralissima piazza Matteotti nel cuore del Budello. (FOTO SILVIO FASANO) zia, stampa e televisione, producendo così anche un ottimo ritorno pubblicitario per la città di Alassio, è da scriversi all’ottima performance del nostro brillantissimo concittadino FRANCO BRANCO il quale, autentico mattatore della serata, nel corso di cinque ore continuative di spettacolo non ha smesso nemmeno per un minuto di rallegrare il divertito pubblico con giochi, gag e quant’altro è servito per mantenere festoso e frizzante questo importante momento di aggregazione. Molte volte si va lontano a cercare personaggi, campioni ed altro e non si pensa che forse sarebbe meglio guardarsi in casa. Nemo profeta insegna: Bravo Franco Branco, sei veramente un Alassino DOC. Pasquale Balzola passivi consumatori o velleitari rivoluzionari? C’è a monte, prima di pensare a fornire competenze operative, da compiere un’operazione intellettuale più alta che è possibile solo con un solido impianto culturale, che è formazione alla capacità critica, alla scelta e alla responsabilità. In altri termini, non si tratta di conoscere quante più cose (è impossibile, data l’accelerazione delle conoscenze) ma di abilitare la persona all’attitudine di studio e di ricerca, formare cioè una personalità forte ed equilibrata, attenta ai valori, curiosa della vita e di ogni apprendimento e dotarla degli strumenti intellettuali per percorrere autonomamente questo cammino. Si parte da un dato: la società oggi è complessa e cambia continuamente. Per questo non serve preparare gli studenti al lavoro di oggi, occorre agire più in profondità: offrire le opportunità perché ciascuno impari ad imparare, si formi una solida struttura interiore che riesca a mantenere la propria identità nel cambio culturale e sia pronta a rinnovarsi in un processo permanente di formazione. Valori fondamentali quali il rispetto della persona, l’autonomia di giudizio, l’impegno e la solidarietà costituiscono la base su cui innestare la preparazione al futuro. Gli alunni sono persone inserite in una rete di relazioni sociali: sapersi adattare al nuovo che si affaccia ogni giorno senza smarrirsi, saper gestire la complessità senza disperdersi è proprio di persone mature. Questo deve essere l’obiettivo dell’azione pedagogica. Emerge allora la qualità educativa della scuola. Don Bosco ci ha insegnato a preoccuparci di tutto il giovane, di ogni suo interesse e dimensione con lo stile di accompagnamento e di dialogo di chi sa farsi compagno di viaggio ma autorevole, in forza di una testimonianza di vita. All’interno di questa attenzione educativa la qualità didattica, la serietà degli studi specchio della serietà della vita esprime tutta la sua forza. Utili diventano allora le competenze operative. A queste linee si sta ispirando il Liceo Don Bosco di Alassio, forte dei suoi 133 anni di storia ma aperto al nuovo richiesto dai tempi. Su questa base didattica, culturale ed educativa, si innestano le nuove proposte del piano dell’offerta formativa, che qui di seguito riportiamo. Don Giorgio Colajacomo Direttore Liceo GLI INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO NOVITÀ nel P.O.F. del Liceo Don Bosco di Alassio Sul piano didattico: INFORMATICA-LINGUECULTURA d’IMPRESA Per la prima volta in una Scuola un pacchetto di abilità certificate ai fini dell’inserimento nel lavoro in tutte le classi dei tre indirizzi- in collaborazione con l’Ente di Formazione salesiano CNOS-FAP Per il Liceo Scientifico e per il Liceo Classico: - Viene valorizzata l’INFORMATICA all’interno della Matematica, nel normale orario mattuttino di lezioni, per abilitare gli alunni a sostenere l’esame di abilitazione alla patente informatica europea livello base (ECDL European Computer Driving Licence) presso l’AICA (Associazione Italiana di Calcolo Automatico). - Viene valorizzato l’apprendimento dell’INGLESE col ricorso al laboratorio linguistico; all’insegnante di madre lingua; agli stage all’estero. - Vengono proposti STAGE presso aziende. Per il Liceo Linguistico Aziendale: - Oltre a quanto indicato sopra circa l’informatica e l’inglese, viene sviluppato l’apprendimento del FRANCESE e del TEDESCO: in particolare, si intende abilitare gli alunni a sostenere il Certificate of Cambridge per l’inglese e il Zertifikat Deutsch fur den Beruf del Goethe Institut per il tedesco. - Viene valorizzata la CULTURA d’IMPRESA, potenziando gli stage presso aziende e inserendo nel normale orario mattutino e senza costi aggiuntivi corsi per l’acquisizione di competenze, con verifica di apprendimento, relativi a: tematiche ambientali in azienda (inquinamento, impatto ambientale, gestione rifiuti, sviluppo sostenibile); - sicurezza e salute in azienda (DLGS 626/94); - igiene degli alimenti e tecniche di autocontrollo (HACCP); - qualità in azienda con riferimento agli standard ISO; - tematiche fiscali di base. L’alunno perciò al termine dei 5 anni di studio potrà conseguire, col diploma di perito aziendale e corrispondente in lingue estere, anche la patente europea del computer e le competenze in cultura d’impresa sopra indicate, garantite dagli appositivi attestati all’interno del suo curriculum. In definitiva, si tratta di una novità assoluta per la scuola italiana: la possibilità di giungere ad una serie di competenze utili per l’ingresso nel mondo del lavoro, col normale impegno scolastico. Su un solido impianto disciplinare caratteristico dei tre indirizzi e su una proposta educativa frutto di lunga tradizione il Liceo Don Bosco innesta un’apertura alla cultura d’impresa, alle lingue, all’informatica unica per l’ampiezza e la spendibilità operativa delle competenze proposte. Sul piano organizzativo: - LA SETTIMANA CORTA senza rientri pomeridiani, col sabato libero per favorire il colloquio e la vita insieme in famiglia, le attività del tempo libero, le amicizie, gli interessi e gli hobbies. - POSSIBILITÀ di CONVITTO per ragazzi e per ragazze Sul piano economico: - IL BONUS STATALE IL BUONO-SCUOLA REGIONALE di 750 euro LA BORSA DI STUDIO di 750 o 500 euro per gli Ottimo e Distinto nella licenza media. E in ciù... Berrin Tantu remes-ciu, tanta muscitài a gente a l’ha pe ün ch’u nu va ninte, pe ün quaddru da acciatò in te sutefinte, pe ‘n libbru ch’u nu va quattru dinài! Tantu sciarattu e mò de pansa...ahi! pe ‘n nesciù che a-a TV u l’ha tutte vinte, pe ‘na garsuna cun e tette finte o pe chi canta propriu cumme i cai. Mira in t’Arasce, in ti esci e i mazaghìn che gente e gh’ammu nui, cuss’i san fo’ autru che musse… artisti survafìn… Cantarasce, Bastiui, Meli u bagnìn, Elena, u Coru e fina a Marilena, E Romantos, i Rizzo e Carussìn! Cu-a penna, u lapis, i curùi ciù fìn, artisti cumm’i sun Busciùn, Pessò e Gibba e Cruxe e in ciù...belìn, Berrin! Tomschi 2003 - Ritruvammusse 14 «L'ALASSINO» INTER CLUB ALASSIO: SERATA DI BENEFICENZA PER LA FOUNDACIO P.U.P.I. DI JAVIER ZANETTI ALASSIO VOLLEY P.G.S. DON BOSCO Consueto appuntamento con le manifestazioni di pallavolo organizzate dalla nostra associazione nel periodo prenatalizio patrocinate dal Comune di Alassio: Domenica 23 novembre per il 9° Trofeo Città di Alassio, categoria Mini e Supermini Volley, ambito appuntamento per questa categoria, si sono confrontati oltre 230 piccoli atleti di società provenienti da Liguria e Piemonte. e uno nella Palestra Don Bosco, il livello tecnico è stato buono e le 16 squadre impegnate hanno dato il massimo per conquistare il primo posto che è stato vinto dalla squadra del Green Volley Vercelli (già Campione Italiana) che ha battuto in finale il Calenzano, quinte le nostre giovani atlete. La manifestazione ha avuto una buona affluenza di pubblico, oltre ai “tifosi” locali circa trecento accompagnatori han- Sabato 17 Gennaio 2004 PARTITA DEL CUORE Sono scese in campo a testa alta, pronte ad una sfida che sapevano poteva rivelarsi difficile. Loro sono le signore e ragazze del “Tequila bum bum”, la squadra di calcio nata da un’idea dell’assessore Loretta Zavaroni per dar vita a partite di calcio per beneficenza. La prima uscita della neonata squadra è avvenuta domenica 4 gennaio contro la compagine del Comune di Alassio che ha riunito all’interno politici e dipendenti comunali. La partita è stata seguita da un nutrito pubblico che ha incitato le ragazze, sorriso e applaudito al gioco che, tutto sommato, è stato vivacizzato da numerose Nella foto il Presidente dell’Inter Club Alassio, Giovanni Salaris, consegna i fondi raccolti al capitano dell’Inter, Javier Zanetti. Alassio: il 24 settembre 2003 l’Inter Club Alassio ha organizzato una serata di beneficenza presso il “Manila Club” per devolvere i fondi, raccolti tramite la realizzazione di un calendario, alla Foundacion P.U.P.I. di Javier e Paula Zanetti. Il capitano dell’Inter è giunto nella località ligure accompagnato dalla moglie Paula e dal rappresentante del centro coordinamento Inter Club, Fausto Sala. Alassina sulla cresta dell’onda La nostra concittadina Silvia Craveri non smette di stupirci per le sue performances sportive acquisite nelle specialità natatorie nelle quali è esperta, manco fosse una giovincella; per cui ci domandiamo chi potrebbe oggi toccare per primo il fondo vasca se la Silvia Craveri avesse l’età di alcuni dei nostri portacolori più noti in una gara a due e quale possibile record avrebbe potuto lei ottenere nella sua specialità dei 100 metri dorso. turale e legittima punta di orgoglio ancora adesso ne parla ricordando quei fatidici momenti. Ed è con altrettanto orgoglio e vivo compiacimento che faccio menzione di questi allori sportivi della nostra campionessa che soprattutto nei mesi estivi si allena nell’azzurro mare del nostro Borgo Coscia e senza apparente sforzo la vediamo sfrecciare sul pelo dell’acqua, lasciando nella sua scia, con poche bracciate, qualche velleitario cosciarello, che, un po’ per Il torneo si è svolto all’insegna del divertimento e dell’impegno agonistico; le future promesse della pallavolo, sostenute da un folto stuolo di tifosi, non hanno risparmiato energia per ottenere il massimo dei risultati. Il trofeo è stato conquistato dalla nostra società, che ha ricevuto l’anelato premio dall’Assessore allo Sport Fabrizio Calò, intervenuto per l’occasione. Più impegnativo il Torneo Nazionale Under 15 dell’Immacolata, disputato il 6, il 7 e l’8 dicembre al Palalassio e alla Palestra Don Bosco, con 14 società no seguito in trasferta le loro squadre, con soddisfazione dei nostri albergatori. Cogliamo l’occasione dell’ospitalità su queste pagine per ringraziare alcuni sponsor che si sono impegnati per queste due manifestazioni: MOTOTECNICA, CENTRO TENDA, PASTICCERIA OLIVA, SUPERMERCATO OK Via Neghelli, BANCO DI CHIAVARI, IL FRANTOIO ARMATO, LA SFINGE, PIO, ARTURINO, MURPHY & NYE, CALZEDONIA, VIGOR PALESTRA, BLUE EYES, BOTTEGA DEL CAFFE, SPINNAKER UOMO, ELFRA SERRA- azioni da entrambe le parti, sottolineate dalla vivace cronaca di Luca Rebagliati, giornalista del Secolo XIX, e dal dj, nonché dipendente del Comune alassino, Franco Branco. Il primo tempo si è chiuso con il risultato di 3 a 1 per la squadra del Comune di Alassio che vestiva maglietta giallo nera. Alla ripresa del secondo tempo le ragazze, allenate da Gianfranco Moricurt, sono tornate in campo più decise e, con un piccolo aiuto da parte di due “signorine” entrate nelle fila delle Tequila con parrucche bionde, e dopo un paio di azioni andate a buon fine, il secondo tempo si è chiuso con un 4 a 4. Si è così andati ai calci di rigore che hanno visto il Comune di Alassio vincere 5 a 4. Un bel risultato, soprattutto perché durante il pomeriggio di gioco, sono stati raccolti 760 euro da devolvere all’Avis di Alassio per l’acquisto di una poltrona per le trasfusioni. I ringraziamenti sono andati a tutti i giocatori in campo, al pubblico, ad Andrea Cammarata che ha curato la vignetta che ha dato vita alla locandina, alla Presidente della squadra, dottoressa Annamaria De Rosa, al Vice Questore e Commissario di Polizia, alla madrina Piera Olivieri, funzionario responsabile dell’Ufficio Turismo comunale che ha dato il calcio di inizio. Un ringraziamento è andato a tutti coloro che hanno aiutato le Tequila Bum Bum a crescere, a tutti i ragazzi che nel corso dell’anno sono scesi in campo accanto alle Tequila nelle partite d’allenamento. Da programmare altri appuntamenti calcistici con la squadra della Provincia di Savona, con quella dei medici di famiglia di Alassio, con gli amministratori dei Comuni della Comunità Montana Ingauna, con la squadra di Radio Onda Ligure, della Sca, e forse anche con una nuova squadra che dovrebbe riunire alcune associazioni di volontariato di Alassio. Tutto sempre per raccogliere fondi da destinare ad associazioni di beneficenza. B.T. AMATORI NUOTO SAVONA Festa Sociale 2003 SILVIA CRAVERI Master 80 “LE VELE” di Sandro Pesato esposte all’A.V.A. Campionessa Europea 100 e 200 Dorso Millau Primatista Europea 100 Dorso Millau Primatista Europea 50 Dorso Montecatini Campionessa Italiana 50/100 e 200 Dorso Chianciano Primatista Italiana 50 Rana St. Vincent Primatista Italiana 200 Dorso Bergamo Prima Classificata Circuito “Supermasters” 2003 Campionessa Regionale 100 e 200 Dorso Lavagna Il Presidente Ambrogio Zara Peccato che questa sfida non possa realizzarsi, ma ci consoliamo nell’apprendere dalla viva voce della protagonista che gli avversari da lei battuti erano molti, di diversi paesi e tutti agguerriti; ciò nonostante la nostra campionessa ha visto la bandiera italiana salire sul pennone più alto in ben tre specialità: 50, 100 e 200 metri dorso, e con vera commozione e una na- scherzo e un po’ per davvero, vuole cimentarsi in una improbabile sfida. Ancora complimenti, Silvia, ed il nostro sincero augurio che tu possa ancora per tanti anni portare il nome dell’Italia, di Alassio e del nostro umile Borgo Coscia sugli allori più alti nelle svariate tue specialità del nuoto agonistico. A.S. iscritte: Calenzano, Prato ed Euro Due per la Toscana; Viadana, Intercomunale Como e Green Volley per la Lombardia; Idea Volley per l’Emilia Romagna; Involley e Casale per il Piemonte; Alta Valbisagno e Vallestura per la provincia di Genova; Sedes per la provincia d’Imperia ed infine Carcare, Loano ed Alassio per la provincia di Savona. Le partite si sono svolte su quattro campi: tre al Palazzetto MENTI, IEBOLE IDRAULICA, PIZZERIA LA PANTERA ROSA, L’APE SUL FIORE, CLAPSY BAR, NELLO ABBIGLIAMENTO, CANEPA E Fam. CAZZANIGA. Prossimo appuntamento: Torneo della Befana categoria under 13. Puntuale come un cronometro di buona marca, Sandro Pesato è tornato a chiudere l’anno che se ne va e ad aprire quello nuovo proprio ad Alassio, alla Sala Carletti dell’A. V.A. con la sua appassionante mostra fotografica sulle sue inesauste, formidabili «vele». Definirla fotografica, tuttavia, è sminuire la vera grandezza dell’ opera di questo ormai insi- Liguria e vele che sfidano impavide le correnti d’altura o vele abbonacciate nelle calme di Luglio, in attesa del vento ed altre che lo sfidano imperterrite e ne irridono l’impeto e la foga crescente. Pesato è il « deus ex machina» di tutto questo: ovunque, a pochi metri dalle varie imbarcazioni, c’è « lui », il fotografo, l’artista, che sa cogliere l’attimo gne maestro dell’obiettivo: la sua è, se si potesse dire, quasi «una impossibile congiunzione congiunta», una perfetta simbiosi tra fotografia e pittura, fra tecnica d’autore e creazione, fra una buona e fertile prosa ed una musicale ed inesprimibile poesia. Mille vele simili e diverse, bianche come un velo di sposa o colorate come un arcobaleno, che lambiscono la costa e le case, la spiaggia e le colline di che fugge e lo fissa e lo immortala in una fotografia che diventa vita, figura, prospettiva, ricordo, sogno. Un grande artista, insomma, che ogni volta attrae e convince e conquista. Ben venga, ben torni Pesato ad Alassio : la sua bravura è un dono per il nostro paese, un dono grande che Dante definirebbe «un visibile parlare » o «da pigliar gli occhi per aver la mente ». A tutti buon 2004. Mercoledì 17 dicembre 2003 Il Direttivo dell’Alassio Volley VI° TROFEO BUONVENTO FRA LE RIVIERE Domenica 30 novembre scorso presso la piscina di Alassio, il Centro Sportivo italiano, in collaborazione con la GE.S.CO. Spa, ha organizzato la prima tappa del VI° Trofeo “Buon Vento fra le Riviere” che ha visto la partecipazione di 50 atleti. I risultati dal punto di vista tecnico sono stati molto positivi, si sono distinti della quadra GESCO NUOTO ALASSIO Giovanni Cipriano, Ascanio Mellini, Mattia Filippi,Luca Puliga e Emanuele Godano per la categoria ragazzi, Nicolò Braghin, Andrea Losno, Christian Radici e Giulio Puliga per gli esordienti, inoltre un plauso speciale va per Marco Losno che è l’atleta più giovane di tutta la squadra che si è distinto sui 25 stile e 25 dorso. Nella categoria ragazze è stato lusinghiero il successo di Marta Di Muro sulla distanza dei 50 stile libero e 50 dorso e si sono distinte con ottimi piazzamenti le esordienti Federica Leo, Fabiola Vendrame , Martina Revello, Giulia Mingoia e Fedra Battelli. Dopo la gara si è svolta la premiazione e la festa per salutare e applaudire gli atleti che hanno riportato a casa, dopo i Campionati nazionali CSI svolti a Catania dal 22 al 29 giugno 2003, una medaglia d’oro, una d’argento e 5 di bronzo a conclusione di una stagione ricca di soddisfazioni. E si ricomincia…..: dopo Alassio la seconda tappa sarà Firenze il 25 gennaio, a seguire il 15 febbraio a Viareggio, il 21 marzo a La Spezia , ad aprile ad Aulla per finire ad Alassio il 29 maggio 2004 finale del Trofeo. Tutti gli atleti sono pronti a partecipare a queste trasferte che daranno la possibilità di aggiudicarsi il posto per le finali di giugno del Campionato Nazionale del Centro Sportivo Italiano che si disputeranno a Roma nella mitica e prestigiosa pisci- na del Foro Italico. La squadra GESCO NUOTO ALASSIO ringrazia fin d’ora l’impegno profuso dagli allenatori e la partecipazione degli sponsor tecnici Schiappapietre Sport, Agenzia Mediterranea e Gioielleria La Sfinge che si sono uniti per fornire la divisa a tutta la squadra. Grazie di cuore anche a “l’Alassino” che segue da vicino i successi che sono già arrivati e che si spera possano continuare. Buon Vento!!!! La squadra GESCO NUOTO ALASSIO GE.S.CO. SPA Tommaso Schivo Sabato 17 Gennaio 2004 UOMINI DIVERSI 13 (segue da pagina 13) Le famiglie Liguri(di cui ancora nel XX secolo è rimasta traccia nel panorama imprenditoriale e amatoriale) non vollero mai costruire un vero Stato, che ne avrebbe limitato i poteri, che amministravano e gestivano privatamente, senza subire interferenze su quasi tutte le attività economiche e politiche che altrove sarebbero state di competenza del governo nazionale. Gli alberghi nacquero nel Trecento e, come per la Maona di Chio (Maona da Ma’hounah, che in arabo significa “soccorso”) costituirono delle vere consorterie di maggiorenti e popolani, che ab- 15 «L'ALASSINO» bandonato il loro nome assumevano quello della famiglia prominente dell’albergo, (nel caso specifico quello dei Giustiniani) per dar vita ad una vera e propria “Joint-venture”, colonizzando privatamente un territorio, dividendo con lo Stato i profitti e le perdite. Una colonizzazione di questo tipo sarà quella del Banco di San Giorgio ma il precedente mondiale è stata la “Maona” di Chio. Dal minuscolo sistema dell’isola di Chio partono le “franchigie” e il sistema delle associazioni fra i sovrani(lo Stato) e gli esploratori delle nuove terre, i Colombo, i Caboto;e poi Francesi, Olandesi, Portoghesi, Fiamminghi, eccoli fondare compagnie che, cominciate da filibustieri e avventurieri, divennero regolari società commerciali, alle quali davano protezione e credibilità i vascelli armati ed gli eserciti capitanati da gentiluomini. Per frenare il monopolio ligure di quest’imprese si costituì l’Hansa germanica nel 1350 e alla fine del secolo XIV sorsero in Inghilterra Gilde, Joint stock, Regulated Companies con combinazioni di capitali che imitavano i liguri contratti di “colonna”, di “accomandita”. La folta presenza di stranieri in Liguria fu quasi ovvia vista l’attività commerciale e navigatoria. Conoscenza di usanze, fedi, costumi e culture nuove svilup- parono nei liguri (mi vien in mente un verso omerico nei riguardi di Odisseo:”Che di città vide molte e delle Genti l’indol conobbe…) una tolleranza per il diverso, altrove ignota. Il territorio si riempì di stranieri, con il tempo assimilati a nativi, come succede. L’istituzione di una tassa, nel 1128 (non come la Bossi-Fini…) e poi di tasse in natura per l’altare di San Lorenzo non significano intolleranza ma necessità di regolamentare la presenza dei non-liguri. Chi sosta per il minimo necessario ai commerci, chi s’installa, fa figli e dimentica l’origine. Francesi e Fiamminghi commerciano tessuti, altri italiani cercano finanziamenti per i viaggi e materie prime, i catalani trattano gli schiavi. Mercanti diversi per interesse ed estrazione, fondano società miste, investono con i genovesi e ne sono finanziati, la società ligure è permeata trasversalmente, senza distinzione di classe né di provenienza sociale ed etnica, dall’idea che ciascuno è artefice del proprio destino;un individualismo fecondo e litigioso al contempo. L’attitudine al commercio e ai viaggi favorì nei Liguri lo sviluppo di una mentalità pragmatica e scevra di pregiudizi che permise loro di conoscere meglio e di trattare proficuamente con gli ebrei, generalmente mal visti dal resto delle comunità cristiane ma considerati essenziali nel commercio, nell’artigianato, nelle scienze in quelle ter- re arabe allora faro di cultura e di tolleranza per il mondo intero. La Repubblica, formalmente fedele alle disposizioni papali contro i”perfidi ebrei”, ma in realtà le riempì di deroghe, nate dalla migliore conoscenza che qui si aveva di quel popolo di commercianti, cartografi e conoscitori della geografia del mondo. Sfumati i pregiudizi, quello dell’ebreo usuraio soprattutto, i buoni rapporti tra Liguri ed Ebrei, specie nelle colonie del Levante, permisero nel XII e nel XIV secolo l’affidamento a ebrei di incarichi ufficiali e di affari importanti secondo criteri impensabili altrove nell’Europa cristiana. (Uomini Diversi –continua) LUTTI CITTADINI E NECROLOGI EZIO MANTELLASSI scia in quanti lo conobbero un vuoto incolmabile, un profondo rimpianto, un luminoso ricordo e la convinta speranza di un futuro incontro oltre il tempo, nell’eternità. Alla moglie, ai figli, ai nipoti, alla sorella,al fratello, ai parenti giungano anche le più sentite condoglianze dell’A.V.A. ••• Ezio Mantellassi ha lasciato, dopo lunga malattia, i suoi cari nell’amata e materna terra di Toscana, a Magliano di Grosseto, ma ha voluto, prima, tornare ancora una volta ad Alassio, ove riposano i suoi genitori, a salutare la città sempre amata ed alla quale, con i genitori, il fratello e i figli ha saputo dare onestà, lavoro e notorietà per tanti anni. Qui moltissimi amici lo hanno amato per la sua energia sempre attiva, per la sua intuizione, persino per quel pizzico di fantasia che ha sempre saputo mettere nella sua giornata di lavoro. Ha amato Alassio che ha dato una spinta notevole alla sua attività di imprenditore e di albergatore generoso e nobile e Alassio gli ha ricambiato e confermato il suo affetto nel compianto unanime dei suoi cittadini per la sua immatura scomparsa. Ne annunciano la perdita immatura la moglie Silvana i figli Enrico, Ettore,Aleardo e Giuseppe, il fratello Egidio con le rispettive famiglie. Anche l’A.V.A. si unisce al grande cordoglio di tutta la città. AMBROGIO VACCAREZZA Avevo pensato di dire due parole alla gente e agli amici che si sono recati a salutare mio padre per l’ultima volta. Ma in qualche modo ho capito che il mio gesto l’aveva già fatto lui nell’arco della sua vita con la sua semplicità. A me resta ora il ricordo di un papà che ci ha sempre trasmesso dei valori solidi e che ci ha insegnato a vivere con dignità. Era un uomo semplice, che ha badato a noi senza mai pensare ad altro, e anche adesso continuerà a farlo. vono animare noi, grandi e piccoli di quella famiglia che è sempre stata al centro della tua vita. Ciao papà; arrivederci DUSOLINA GIORGI VED. SCUFFI 5/4/1910 - 22/12/2003 Maria E Alassio vuol ricordare del “megu” amatissimo la solerzia, il magistero della sua professione, la sua profonda umanità e lo stesso attaccamento affettuoso a questo nostro paese. L’A.V.A. si unisce al cordoglio provato da tanti nostri concittadini. LUIGI CAPPATO (GIGIN) Ciao Papà Ciao Nonna – durante la tua vita sei sempre stata la mia luce, un faro che mi ha sempre guidato sulla retta via - In questi ultimi anni sei diventata a poco a poco una candela che lentamente si è consumata. Adesso da lassù sei nuovamente quella luce che non si spegnerà più. Lorenzo con la mamma Maria Rita e papà. Anche l’A.V.A. si associa al dolore dei famigliari e porge sentite condoglianze. 1926 - 2004 ALADINO RAITA (DINO) Un grande, commosso cordoglio ha dimostrato la città per la morte impovvisa di Luciano Braida, un buon alassino, rispettoso e rispettato nella sua lunga attività di Vigile Urbano e nella sua quieta vita di pensionato. Alla moglie Maddalena, ai figli Gianni e Teresa (e famiglie) giungano le condoglianze più sentite dell’AVA (di cui Gianni è Socio). ROSA MEDAGLIANI VED. COVA 1935 - 2003 Aladino (il nostro Dino) Raita ci ha lasciato dopo una lunga e sofferta malattia. Di famiglia alassina, amato e stimato per il suo carattere gioviale e disponibile, lascia la moglie Gina, i figli, il fratello e la sorella, ai quali anche l’Associazione Vecchia Alassio e i numerosi affezionati amici porgono le loro più sentite condoglianze. ETTORE GANDOLFO 17/12/1920 - 11/09/2003 La forte fibra, la volontà di vivere, la lotta strenua contro l’imperversare della malattia, l’amore per i congiunti ne hanno ritardato la scomparsa. Nella ancor valida età (67 anni), nel periodo nel quale più si apprezza l’esistenza, l’affetto per i figli viene soverchiato da quello per i nipotini e questo tempo tanto atteso ha finito per scorrere sul quadrante della sua vita. Il nostro caro Ambrogio fu uomo semplice, retto, sincero, amante della famiglia e del lavoro. Bambino, in una Alassio ormai sparita, erano palestra dei suoi giochi la Piazza del Commercio, il molo e la spiaggia e il continuo contatto con il mare. Come diversivo aveva i lunghi carri e i grandi cavalli dell’impresa trasporti Sibelli. La frequenza della strada non guastava il suo animo, anzi gli insegnava il senso del dovere, dell’impegno, del lavoro. Fu marito fedele e padre esemplare! Da tutti benvoluto, stimato, amato. La sua immatura dipartita la- Anniversari CATERINA PORCELLA IN GARINO (RINA) 25/1/2002 - 25/1/2004 Caro Papà, avresti compiuto ottantatre anni il 17 dicembre se a settembre l’ala scura della morte non ti avesse portato via al nostro affetto. Sarà un Natale triste, senza di te. Sembra che al nostro albero siano state rubate le radici e che il presepe manchi della Stella cometa a guidarci. Eppure anche se persino le parole abbandonano il loro significato davanti al vuoto della tua assenza, penso che ora più che mai la tua forza e il tuo coraggio de- Si è serenamente spenta, tra le braccia dei suoi figli, il 13 dicembre S. Lucia all’età di 82 anni. Si è ricongiunta lassù al nostro caro papà Angelo , lasciando in noi, nelle nuore, nipoti, parenti tutti e quanti le hanno voluto bene uno struggevole senso di vuoto e nostalgia. Ringraziamo tutti coloro che , con la loro presenza, scritti, fiori e dimostrazione di affetto e conforto, hanno partecipato alla mesta cerimonia funebre, a cui ha fatto seguito la tumulazione in S. Zenone Po’ , suo paese natio. I figli Gilberto e Maurizio Anche l’A.V.A. porge le più sentite condoglianze. Spett.le Alassino, vorrei riparare ad una dimenticanza involontaria, nel numero 11 di martedì 18 novembre scorso, commessa in DICEMBRE 2003 LUCIANO BRAIDA È morto all’età di 87 anni Gigin Cappato, una delle ultime e tipiche figure Mogliesi. Gestì per molti anni con arguzia, simpatia e onestà professionale assieme alla sua devota Angiolina, il frequentatissimo locale “Al Passatempo” offrendo ore liete a Mogliesi, Alassini e turisti. Il suo compiacimento era poter proporre a clienti e amici un vino di qualità che lui stesso pigiava dopo aver, con competenza, selezionato le uve nelle varie zone di produzione. Pregio, questo, che gli fu sempre ricordato e riconosciuto. Certi che la sua figura non sarà presto dimenticata, l’A.V.A. porge ai nipoti, ai parenti tutti e a quanti lo conobbero e stimarono le più sentite condoglianze. ANGELO ANFOSSO Dal 25 gennaio 2002, nel cielo splende una stella in più: Sei tu dolce mamma! Ci manchi tantissimo, ma da lassù sappiamo che ci stai guardando. Ti vogliamo bene,. Anche Giulia,Alessio e Andrea ti mandano tanti baci!!. La tua famiglia CAPPATO Luigi CONIGLIO Anna FLORES Filippo GIOGGIA Enrico GIORGI Dusolina GRASSI Adelina LAGANÀ Maria anni 87 anni 74 anni 49 anni 77 anni 93 anni 83 anni 74 riferimento al ricordo nel primo anniversario della dipartita del Signor Angelo Anfosso; la dimenticanza di Fiorenzo Cirio che da queste righe chiedo ancora di scursarmi. Maria MEDAGLIANI Rosa MORESCO Riccardo PELLE Bianca SAPPA Orsola SELINi Giulio STRADELLA Vittorio anni 82 anni 74 anni 83 anni 86 anni 77 anni 94 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. 16 «L'ALASSINO» Specie ittiche della Baia del Sole Mormora (Lithognatus mormyrus) MORMORA Sabato 17 Gennaio 2004 Dopo oltre mezzo secolo chiude la licenza artigianale n. 1 di Alassio Erano i tempi della seconda guerra mondiale. Con coraggio e determinazione, il negozio di parrucchiere per Signora Fanny apre l’attività. Siamo nel 1940/41. L’1 gennaio 2004 il negozio ha chiuso, dopo ben 63 anni di attività, con la licenza artigianale Dopo la morte della Fanny, nel 1966, l’attività è stata gestita e portata ai giorni nostri dal marito Nello insieme alla seconda moglie, Riny (nella foto con il nostro Sindaco). È un altro pezzetto di “C’era una volta, ad Alassio, ...” che se ne va... dallo “storico” numero: il n.1 del Comune di Alassio. Il negozio ha annoverato tra i clienti anche personaggi dello spettacolo, quali Lauretta Masiero e Wanda Osiris. Lo salutiamo con un poco di malinconia, felici comunque che abbia fatto parte della vita di Alassio e di tutti noi per 63 anni!! DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO gio al bruno chiaro. I fianchi e il ventre sono argentei. Carne ottima. Si pesca con canna da lancio e, di rado, con canna fissa. Esca: vermi e bivalve – Armatura: a/b/c Amo: 6/12 – Filo: 018/025 Valide terapie dei nonni I figli Marina, Stefano e Giovanni CIT TÀ DI ALASSIO ASS NT AR IAT O Pascola nei fondali sabbiosi. Può raggiungere in lunghezza i 40 cm. e il peso (qui in Mediterraneo) di circa 1 Kg. Ha forma slanciata con profilo del capo un po’ convesso. Ha fasce verticali bruno scure sui fianchi in numero di 6 marcate e di 6 alternate. Il dorso va dal gri- RA SO ES TO AS S OCIAZIONISMO OLO EV Il finocchio selvatico (Anice) - (U Fenuggiu) È una pianta aromatica abbondante in Riviera con fiorellini gialli posti ad ombrella. Vegeta in luoghi aperti battuti dal sole. Di questa pianta interessano le foglie, la radice e i semi che hanno un gradito profumo d’anice. Già nell’antichità i nostri antenati utilizzavano questa pianta, per il suo potere aromatizzante, nella bollitura delle castagne e la cottura della carne le sue essenze sono idonee contro il mal di stomaco e in particolare per l’aumento della secrezione lattea delle lattanti. Come afferma la D.ssa Bruno Bianca Accame nel suo trattato “Erbe de cà nostra” il finocchio selvatico è una pianta dalle molteplici applicazioni che si offre a noi con generosità e di cui quindi possiamo approfittare con larghezza. Così affermava la cantilena di mia nonna: u fenuggiu sarvaigu dau vivu udù ai castaggne buie u rende unù (il finocchio selvatico dal vivo profumo / le castagne bollite rende appetitose). Consultato “Erbe de cà nostra” di Bruna Bianco Accame. Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco SINTESI ANNO 2003 2003: l’anno più caldo! Temperatura media annuale (18,2° C!) Mai registrata! Vediamo un po’ nei particolari. Mese più caldo: agosto con 29.5° in media; giorno più caldo: 5 agosto con 32,6°C in media, ma con la temperatura massima assoluta di 34,0°C registrata alle ore 15. Mese più freddo: febbraio con 9,1° C di media; giorno più freddo: 17 febbraio con 4,5°C di media; la temperatura minima assoluta dell’anno è stata rilevata alle ore 13 dello stesso giorno con + 3.2° C. La prima decade di agosto è stata la più calda con 31,1° C di media. La seconda decade di febbraio è stata la più fredda con 7,3°C di media. La temperatura media nei primi tre mesi dell’anno è di 10,8°C; nei tre mesi successivi è di 21,0°C; nei tre mesi centrali (luglio-agosto-settembre) è di 26,6°C; negli ultimi tre mesi la temperatura media scende a 14,4°C. Notevole il numero dei giorni considerati sereni: 257! Così distribuiti: 70 nei primi tre mesi dell’anno; 67 nei tre mesi successivi; 76 nei mesi centrali; 44 nei tre mesi di fine anno. Novembre detiene un primato: minor numero di giorni sereni (12) e maggior numero di giorni coperti (10). Nell’arco dell’anno i giorni coperti sono 39 così distribuiti: 6 nei primi tre mesi, 9 nei tre mesi successivi; 1 nei mesi centrali; 23 nei tre mesi che hanno concluso il 2003. Aggiungo subito un altro dato negativo di novembre: l’eliofania minima assoluta con 121,8 ore di sole, mentre il massimo è attribuito al mese di luglio con 396,7 ore di limpido sole. Eliofania totale: 2729,8 ore con una media giornaliera di 7,5 ore di sole per tutti i 365 giorni dell’anno. Precipitazioni totali: 628,6 millimetri; le precipitazioni più abbondanti sono state registrate in dicembre con 202,0 millimetri; in aprile con 109,8 millimetri e in ottobre con 101,8 millimetri. Il giorno più piovoso (lo ricordiamo tutti molto bene) è stato il 28 dicembre con 104,4 mm nelle 24 ore! L’unico mese senza pioggia è febbraio. Pressione media annuale: 759,8 mmHg. Umidità media annuale: 59%. La decade con maggior umidità media (77%) è stata la terza del mese di giugno; in febbraio, nella prima decade, è stata registrata la minor umidità con 33% di media. Desidero concludere questi cenni meteorologici con alcuni dati del mese di dicembre 2003 Pressione media mensile: 760,4 mmHg; temperatura media: 11,8° C; giorno più freddo il 24 dicembre con temperatura media 8,5° C.. Umidità media mensile: 52%. Eliofania totale: 145,5 ore con una media di 4,7 ore di sole al giorno. Giorni sereni 17: giorni coperti:5 in data 1-2-18-28 e 29. Spero non sia mai troppo tardi se presento ora il mio augurio per un “sereno” 2004 a tutti i lettori di questa rubrica meteorologica. IL DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO Prof. Don Natale Tedoldi Pessö Uno dei disegni realizzato dai ragazzi delle scuole elementari. UNA NUOVA OPERA DI BASSANI Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L'Alassino» del mese successivo. Ancora una volta la banda della città di Alassio visita la sede A.V.A. per gli auguri di Natale. A.V.A. SENSAZIONALE! Un igloo in riva al mare di Alassio per allietare le vacanze dei bambini. Lo scultore Fernando Bassani (che Alassio ricorda con simpatia) ha composto un’artistica croce con al centro l’inquietante volto del Cristo (secundum Sindonem) che ingloba in una sorte di abbraccio mortale 19 chiodi del martirio, in ricordo e ad omaggio dei 19 Italiani uccisi nell’agguato di Nassirya. Ancora una volta una grande prova dell’artista che non dimentica Alassio. Alba ad Alassio 30 dicembre 2003. (FOTO KATIA) Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Fausto Buffarello EDITORE: A.V.A. 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