Ritruvammuse Insemme - associazione vecchia alassio

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Ritruvammuse Insemme - associazione vecchia alassio
ANNO XLIV - N. 1
Sabato 17 Gennaio 2004
Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - Filiale di SAVONA
€ 1,40
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio aderente € 16,50 - Socio Sostenitore € 19,50 - Socio estero € 21,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected]
Sondaggio d’opinione sul
parcheggio di Piazza Stalla
Ritruvammuse Insemme ASSEMBLEA A.V.A.
L’A.V.A. non parteggia per
questo o quest’altro partito politico o schieramento; cerca
sempre di essere al di sopra delle parti nell’interesse esclusivo
di tutta la Comunità. Noi non
abbiamo interessi da tutelare.
Abbiamo lasciato la più alta libertà di esprimere la propria
opinione a tutti coloro che hanno sentito il dovere civico di
esprimerla. Tanto è vero che la
stragrande maggioranza delle
schede ci è pervenuta tramite
posta o imbucate nella cassetta
delle lettere. Altre sono state
consegnate a mano in Sede già
compilate. Facciamo presente
che per la salvaguardia dei beni
dell’Ospedale di Alassio, per la
tutela di quello che rimane del
Val D’Olivo e per evitare la chiusura dell’Ospedale di Albenga ci
siamo impegnati direttamente
attivandoci a sensibilizzare il
problema raccogliendo l’opinione dei concittadini e di quelli del circondario in vari periodi
Lunedì 22 dicembre u.s. nel
Salone Parrocchiale S. Ambrogio, gentilmente concesso dal
Parroco, Mons. De Canis, si è
svolta, applauditissima dal folto
ed attento pubblico, la quindicesima edizione di “Ritruvammuse Insemme”, la tradizionale,
da 9000 a 13000 firme. I parcheggi a rotazione sono indispensabili, molto meno i box.
Rimaniamo dell’opinione che il
verde di Piazza Stalla debba essere tutelato e salvaguardato.
Dal momento che emergono
opinioni fortemente contrastanti si faccia un referendum
esteso a tutta la popolazione
per decidere cosa e come operare ed eventualmente per prevedere parcheggi in altri siti.
Quando finalmente il parcheggio e i box di Piazza Partigiani
saranno realizzati sarà ancora
necessario farne altri a ponente? Non sarebbe meglio cercare
di impedire la trasformazione
degli alberghi in seconde case
(con conseguente necessità di
box e parcheggi), attivando tutte le misure per aiutare gli albergatori che lo desiderano od
altri a rilevare gli esercizi, continuando le attività alberghiere?
A.V.A.
2003
ricordare qui di seguito, unendoli tutti in una medesima lode,
visto che tutti hanno dato il meglio di sé e sono stati ugualmente graditi dagli spettatori, gli artisti che si sono esibiti, raggruppandoli per genere: i poeti Santino Bruno Pezzuolo, Antonio
Corale Alassina Capomele.
attesa serata che l’Associazione
Vecchia Alassio organizza ogni
anno per presentare agli Alassini e agli amici della nostra città
i poeti, i musicisti, gli artisti alas-
Boscione, Paolo Ammirati,
Tommaso Schivo e Gianni Croce; i cantanti e i gruppi musicali,
ad iniziare dalla Corale Alassina-Coro Capo Mele, diretta dal
Gremita la sala Carletti per
l’Assemblea annuale 2003. Il
Presidente Carlo Cavedini ha
porto il saluto cordiale ai Soci,
dopo aver ricordato con un minuto di raccoglimento i Soci defunti dell’anno scorso. Ha quindi
esposto con chiarezza la sua relazione, come sempre dettagliata e precisa. Ha ricordato che
l’attuale Consiglio sta per scadere, ma che tutto è in moto per le
prossime elezioni di Gennaio.
Buona la situazione generale
dell’Associazione; l’A.V.A. è sempre stata all’avanguardia nell’interesse per i vari problemi della
città, con tavole rotonde e convegni particolari (spesso provocati e diretti dal nostro Sodalizio,
sempre all’erta in ogni questione
di importanza per i concittadini
e per le sorti del paese). Frequenti sono stati gli articoli di fondo e
gli scritti atti a suggerire di volta
in volta soluzioni ponderate agli
Amministratori o agli addetti ai
lavori; buona la collaborazione
con le Associazioni di Mutuo
Soccorso di Alassio Moglio e Solva e con tutte le Associazioni della città. Il nostro giornale, L’Alassino, è in pieno vigore, grazie al
contributo di molti soci ed amici;
è letto e apprezzato, anche se costa non pochi sacrifici da parte
dei Consiglieri e di alcuni soci
che partecipano non solo alla
correzione delle bozze, alla compilazione degli articoli, alla etichettatura ed alla spedizione in
ogni parte d’Italia e del mondo.
La Sala Carletti è assai richiesta
per mostre e la situazione finanziaria è più che buona. Si è rite-
nuta utile l’iscrizione all’ONLUS
(Organizzazione non lucrativa
per la utilità sociale). Avvicinandosi la scadenza triennale del
C.D., il Presidente ha voluto sottolineare l’importante attività
svolta in questo triennio, con la
coscienza di aver sempre agito
per il bene dell’Associazione, libero da preconcetti ed al servizio di tutti i cittadini, che hanno
visto regolarmente pubblicati i
loro scritti inviati in redazione.
Il Presidente ha, quindi, ringraziato tutti i suoi collaboratori,
augurando, altresì, buone feste.
Dopo l’approvazione incondizionata della relazione del Presidente, il Segretario ha letto la
relazione finanziaria, approvata
all’unanimità. Ancora il Presidente ha invitato il prof. Schivo a
presentare il suo prossimo volume-Album fotografico-storico
“Alassio in vetrina” che uscirà alle stampe per conto dell’A.V.A.
nel prossimo Gennaio e del quale l’Associazione ha già incominciato la prenotazione, trattandosi di un volume di particolare interesse e pregio.
Successivamente il Presidente
ha invitato tutti i Soci che lo vogliano a dare la loro disponibilità
per essere iscritti nella lista elettorale; le elezioni si terranno nei
giorni 30, 31 gennaio e 1° febbraio p.v.. A tal uopo si sono anche eletti coloro che dovranno
dirigere le operazioni di preparazione alle elezioni. È seguito il
consueto rinfresco natalizio con
lo scambio degli auguri fra i Soci.
A.V.A.
7 Dicembre 2003 - Sant’Ambrogio
Premio Alassino d’oro
Da due anni i fuochi artificiali di Capodanno sono diventati ormai una tradizione come quelli di Ferragosto. Una iniziativa molto gradita dagli ospiti invernali.
(FOTO SILVIO FASANO)
Premio “Alassini per il futuro” a Daniele La Corte Presidente del Panathlon
Club la Gallinara.
ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO
URGENTE E IMPORTANTE
A TUTTI I SOCI EFFETTIVI
sini, e per ribadire l’importanza
morale della cultura del nostro
dialetto. Il Presidente dell’
A.V.A., Carlo Cavedini dando il
benvenuto ad artisti e pubblico
Maestro Bruno Parodi, che ha
eseguito tradizionali canti natalizi concludendo con una esibizione pedagogica di canto misto
fra stile gregoriano e coro po-
Alassio, 29 dicembre 2003
Nella sede sociale di via XX Settembre 7, Alassio
Mons. A. De Canis, L. Beccati, Sindaco M. Melgrati, A. Carossino, T. Schivo,
S. Em. Cardinale T. Bertone, S. Ecc. Vescovo M. Oliveri.
La Commissione Elettorale all’unanimità delibera di dare comunicazione a tutti i Soci Effettivi della procedura per l’elezione del
Consiglio Direttivo, Collegio dei Probiviri e Collegio dei Sindaci, attraverso la pubblicazione su «L’Alassino». Pertanto tutti i Soci effettivi che intendano far parte delle liste elettorali per l’elezione alle cariche sociali di cui sopra dovranno far pervenire alla Segreteria
dell’A.V.A. via XX Settembre 7 Alassio, telefono e fax 0182 643.937
entro e non oltre il 21 gennaio 2004, ore 19, la propria adesione senza alcuna particolare formalità. Si precisa che gli elenchi di cui sopra non sono vincolanti in quanto ciascun avente diritto al voto è libero, nel rispetto delle norme Statutarie, di votare qualsiasi Socio.
Il Pres. della Commissione Elettorale
Prof. Giuseppe Rizzo
P.S. Le votazioni si terranno in Sede nei giorni:
venerdì 30 e sabato 31 gennaio dalle ore 16,00 alle 19,00
e domenica 1 febbraio dalle ore 9,00 alle 12,00 e dalle ore 15,00 alle 18,00
Per cause non dipendenti dalla nostra volontà da quest’anno le quote sociali dei soci aderenti ed effettivi dovranno essere versate in sede o utilizzando l’allegato modulo di C.C.P.T. Ci scusiamo per il disturbo e ringraziamo
anticipatamente per la collaborazione. (Importante, chi
avesse già provveduto non tenga conto di questo avviso).
Premio “Alassini nel mondo” a Sergio Gaibisso Presidente Federazione
Italiana Vela.
ha introdotto la serata che è poi
stata presentata brillantemente
dal Prof. Andrea Gallea, conduttore della manifestazione fin
dalla prima edizione. Vogliamo
lifonico; è stata poi la volta dei
“Cantarasce” ad eseguire musiche e canzoni della nostra terra.
continua a pag. 2
L’Associazione Vecchia Alassio ringrazia
Sono pervenuti alla nostra Associazione in occasione delle feste molti biglietti di auguri ed attestazioni di stima,
amicizia e simpatia.
Porgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti, augurando a
tutti un Nuovo Anno pieno di soddisfazioni.
2
«L'ALASSINO»
RITRUVAMMUSE INSEMME 2003 (segue dalla prima pagina)
A sua volta Mario Meli ha voluto ricordare la terra di Liguria
con due canti tradizionali genovesi. Graditissime dal pubblico
le “Romanze per due tenori” in
cui il nostro famoso concittadino Andrea Elena, artista noto
ormai universalmente, e il bravo Gianni Del Pero, accompagnati alla chitarra da Dino
Ferrari, hanno riportato alla
memoria gradita degli spettatori famose romanze di grandi autori italiani. Ha chiuso le esibizioni musicali il notissimo ed
apprezzato
trio
delle
Romantos, (Rosanna Maineri,
Marina Ferrari e Simonetta
Mauti, diretta da Dino Ferrari)
che, come ha ricordato il presentatore Andrea Gallea, continuano a portare alto il nome di
Alassio, attraverso le loro esibizioni televisive e i loro concerti
estivi tenuti in varie località della Liguria e del Piemonte. A questo punto della serata l’A.V.A.
ha voluto che il prof. Tommaso
Schivo presentasse il prezioso
libro, attualmente in stampa, in
cui Schivo stesso ha accuratamente raccolto e commentato
bellissime e rare fotografie che
ricordano e commentano la storia del passato più o meno recente della nostra Alassio. Il
Presidente dell’A.V.A., Carlo
Cavedini è poi passato all’illustrazione e alla consegna dei
due prestigiosi premi che
l’Associazione consegna ogni
anno ai suoi concittadini più
meritevoli. Il riconoscimento
“Alassini per il futuro” è stato
consegnato al giornalista dott.
Daniele La Corte, Presidente del
Panatlon Club La Gallinara, per
tutte le apprezzabili iniziative
che il Club stesso organizza in
favore dei giovani e degli sportivi della Baia del Sole. Il premio
“Alassini nel mondo” è stato
consegnato a Sergio Gaibisso,
più volte Presidente della
Federazione Italiana Vela per
aver nobilitato e propagandato
il nome di Alassio in campo
sportivo e olimpionico. Si è passati quindi alla tradizionale parte finale della serata costituita
dalla rappresentazione di una
commedia da parte della Compagnia Teatrale Dialettale Alassina. Anche quest’anno la commedia è stata scritta da Gianni
Croce; il titolo “Ritrovanduse
turna a veggiò” l’ha ricordata
subito agli spettatori come una
continuazione ideale della commedia di grandissimo successo
“Na seirona a veggiò” scritta da
Croce per Ritrovammuse di alcuni anni or sono. Anche qui vogliamo ricordare tutti gli attori,
ugualmente e simpaticamente
applauditi dal pubblico: Pierino
Bogliolo, Lina Nattero, Nino
Moirano, Rina Benventuo, Marisa Gaibisso, Mimmo Bogliolo,
Nino Bruzzone, Augusto Bogliolo, Silvana Vella, Alessandra
Armato, Nino Brusco, Vanda
Berrino e Laura Armato. L’autore Gianni Croce ha sostituito
l’attore titolare Giorgio Gioberti, indisposto. La scenografia
era di Astrid Hammond, i costumi e il trucco teatrale di Marisa
Brusco e Rosita Moirano. Suggeritore Andrea Gallea, regista
Augusto Soldi. Al termine della
serata il Presidente Carlo Cavedini ha consegnato riconoscimenti e premi a tutti gli artisti
partecipanti ed un ricordo particolare al sig. Parroco, Mons.
De Canis, all’Assessore dott.sa
Loretta Zavaroni, che è sempre
presente alle manifestazioni
A.V.A., e al Sindaco di Alassio
Arch. Melgrati, che, primo sindaco di Alassio, ha voluto intervenire alla serata, apprezzando
artisti e compagnia teatrale. Un
festoso rinfresco offerto dalla
rinomata Pasticceria Balzola
(come tutti gli anni) nella Sede
A.V.A., a tutti i partecipanti alla
serata, attori e pubblico ha
chiuso una manifestazione di
grande stile, fiore all’occhiello
della nostra Associazione.
MUSICA TRADIZIONALE CUBANA
Ballet folklorico de Cuba
“Noche Cubana”
Sabato 17 Gennaio 2004
CONSIGLIO COMUNALE
DELL’11 DICEMBRE 2003
I lavori di questo consiglio sono iniziati con alcune comunicazioni da parte del Sindaco.
La prima in merito alla celebrazione della solennità di
S.Ambrogio, Patrono della nostra città, il giorno 7 dicembre,
con la presenza del Cardinale di
Genova S.E. Tarcisio Bertone,
del ministro Claudio Scajola, autorità cittadine e numerosi
Sindaci del circondario; cerimonia che è stata molto sentita sia
dal punto di vista civile che da
quello religioso.
Subito dopo è seguita l’assegnazine del premio “ALASSINO
D’ORO” a tre emeriti cittadini di
Alassio: Antonio Carossino,
Prof. Tommaso Schivo e Lorenzo
Beccati, regista televisivo.
Ha ricordato poi che la città di
Alassio si è vista assegnare lo
spettacolo della P.A.N. “Frecce
Tricolori”, che si svolgerà a
metà maggio p.v., superando la
concorrenza di molte altre località che ne hanno fatto richiesta.
Sarà una grandissima manifestazione, apprezzata sia dai turisti che dai nostri concittadini.
Un cenno all’avvenuta inaugurazione dell’Ambulatorio Infermieristico, con servizio gratuito per terapia iniettiva, misurazione pressione e stick diabetico, aperto tutti i giorni, (escluso festivi), mattino e pomeriggio. Nella stessa sede ha trovato
posto l’A.V.I.S., altro importantissimo servizio. Un ringraziamento all’ass. dott. Loretta Zavaroni per aver coordinato tutte le attività che hanno portato
alla realizzazione di questo centro.
Ultima notizia la concessione
dell’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica al premio letterario “CITTÀ DI ALASSIO” - “UN AUTORE PER L’EUROPA”.
Quindi i lavori sono entrati
nel vivo con la discussione del
Piano di Protezione Civile, da attuare in casi di emergenza, di
cui ogni comune deve essere
dotato.
Varie le interpellanze dei consiglieri di minoranza, con richieste di chiarimenti e precisazioni, dopodiché, detto Piano, che
certamente sarà soggetto a modifiche ed estensioni, è stato approvato con i soli voti della maggioranza.
Animata la trattazione del 3°
punto all’O.d.G. riguardante
l’aggiornamento del Programma attuativo della Legge Urbanistica Regionale - Norme di
conformità, Regole del P.U.C. e
criteri di convenzionamento relativo al cambio di destinazione
d’uso da ricettivo a casa di civile abitazione. Il cons. Agostino
Testa pone una serie di emendamenti, atti a modificare le
norme sull’edilizia convenzionata. Il cons. Iebole insiste per
una maggiore trasparenza, applicando norme che favoriscano i residenti pubblicizzandole
al massimo. Intervento del
Sindaco per ribadire concetti
già espressi nei consigli precedenti. Terminata la discussione
sugli emendamenti, che sono
stati tutti respinti, il consiglio
approva l’argomento con 12 favorevoli e 4 contrari.
La seduta è quindi proseguita con il progetto di messa in sicurezza e ampliamento del porto; tali lavori richiedono una
prestazione di fideiussione
parziale del Comune di Alassio,
a garanzia del mutuo di Euro
3.800.000,00, da contrarsi tra
“Marina di Alassio S.p.A.” e
l’Istituto Deutsche Bank S.p.a.;
anche questo punto è stato oggetto di richieste di chiarimenti e puntualizzazioni da parte
dell’opposizione, che si astiene
dal voto. Il consiglio quindi approva con i soli voti della maggioranza.
Infine l’ultimo punto di rapida trattazione : L’approvazione
di ordini del giorno relativi alla
chiusura della Caserma Turinetto di Albenga; la richiesta,
come ha riferito il Sindaco
Melgrati, è stata avanzata dal
Sindaco di Albenga M.Zunino
che, avverso al proposito del
Ministero di chiusura totale,
auspica venga mantenuto nella
predetta Caserma un limitato
presidio militare. Approvazione all’unanimità.
Per la prima volta in Italia il
Ballet Folfloriko de Cuba, ha
presentato uno straordinario
spettacolo,con musiche dal vivo,che ha trasportato nel cuore
della cultura latino americana.
La compagnia formata da artisti provenienti dalla “Scuola
Nazionale delle Arti” dell’Avana
ha creato tutta la magia di Cuba
attraverso una magistrale fusione di differenti tipi di danze.
Noche Cubana ha proposto
danze e musiche afro-cubane,ricostruendo la storia dell’isola
e,nella seconda parte,anche ritmi delle più popolari danze latino-americane,coinvolgendo il
pubblico in un’esplosione di
gioia e sensualità.
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
Molto spesso (e non solo durante le festività natalizie) le luci “pubbliche” restano accese per lunghe ore del giorno, inutilmente!
A che serve spingere i privati al risparmio di energia, se... chi dovrebbe dare il buon esempio non provvede a regolare i sensori?
•••
Da più parti ci viene ricordato che le cunette ed i tombini delle strade, soprattutto collinari, sono intasate da terra, foglie ed altro.
Con le piogge invernali il travaso di acqua sulle strade diventa un pericolo per gli automobilisti e può provocare frane. In ogni caso questo
è un problema per tutto l’anno.
È bene provvedere con urgenza.
Conferenza storica alla SOMS
Ancora una volta una conferenza ad alto livello organizzata nel
grande Salone storico della Soc.
Operaia di Mutuo Soccorso di
Alassio. Dinanzi ad un grande
pubblico (presenti l’Assess. Loretta Zavaroni, il Presid. A.V.A.
Carlo Cavedini, il dott. Silvestri
dell’Ufficio Turistico, i Presidenti
delle SOMS di Moglio e Solva, i
dott. Barilaro, Mela e Torre e molte altre personalità) il Presidente
Enzo Barbera ha presentato l’oratore, prof. Tommaso Schivo, invitato, come già era accaduto in
passato, come relatore della conferenza di fine anno sul tema scottante e atteso: «Genova, spesso
matrigna, sì, ma sempre grande».
L’attento pubblico ha seguito le
vicende storiche essenziali della
«Superba», le varie relazioni amministrative e politiche a riguardo
delle due Riviere, la caparbietà
marina ligure che è riuscita a superare e a vincere ogni difficoltà
attraverso i secoli della sua storia,
il diverso trattamento della «madre-matrigna» tra la Riviera di
Levante e quella di Ponente, le vicissitudini e gli ostacoli superati
con fierezza dai nostri antenati
per giungere sino all’incontestabile grandezza politica e storica di
Genova attraverso l’onestà dei
suoi Ambasciatori e degli Amministratori e le vicende belliche
delle Repubbliche marinare, delle
lotte fra Spagna, Francia, Inghilterra, Austria e Piemonte, sino a
Napoleone e al Regno d’Italia.
Una visione storica, una panoramica generale, che ha tenuto
desta l’attenzione dell’uditorio e
un plauso al dinamico Presidente
della SOMS di Alassio per la sua
costante ed attiva «energia» organizzativa che ha rilanciato egregiamente in questi ultimi anni la
storica e nobile Associazione.
A.V.A.
A.V.A.
CONSIGLIO COMUNALE
DI FINE ANNO
Il 30 dicembre si è riunito l’ultimo Consiglio Comunale del
2OO3.
Chi si aspettava una seduta
burrascosa non è stato deluso.
Brevi comunicazioni all’inizio da
parte dei consiglieri Ernesto
Schivo e Daniele Fui che ringraziano, il primo, l’Associazione
Bagni Marini per la raccolta di
Euro 5OO, da destinarsi all’acquisto di una poltrona per il prelievo del sangue; il secondo, la
Società di Salvamento per la donazione di una seconda poltrona, sempre per uso prelievo sangue, alla nuova sede A.V.I.S. di
cui Daniele Fui è Presidente.
Segue stonatura del Sindaco
Marco Melgrati, circa la mancata
partecipazione all’annuale rinfresco offerto ai dipendenti comunali, in segno di protesta per
una presunta irregolarità nella
corresponsione dei premi di produzione, secondo una nota priva
di fondamento apparsa su qualche quotidiano.
La discussione è quindi entrata nel vivo con il primo punto, riguardante la revoca della delibera, approvata in C.C. il 29 luglio
scorso, sulla costruzione del
parcheggio di Piazza Stalla; proposta di revoca presentata dal
gruppo Consigliare “La Vespa”.
Numerosi ed animati gli interventi da entrambi gli schieramenti, con accenni all’iniziativa
promossa dall’Associazione Vecchia Alassio, tramite “L’ALASSINO”, sul sondaggio pubblico,
con velate insinuazioni da qualche parte, che possa essere stato
pilotato, e il cui risultato non sia
da ritenere determinante.
La proposta è stata infine respinta con 13 voti contrari (5 favorevoli).
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
Altro argomento che ha tenuto banco fino alle ore piccole, il
2° PUNTO :
La proposta di progettazione,
realizzazione e gestione del depuratore nel porto di Alassio.
Molte le pregiudiziali e gli emendamenti posti dal gruppo di minoranza, che propone addirittura il ritiro dell’argomento stesso
per vizio di procedura istituzionale e per mancanza di dati sulla
progettazione dell’impianto.
Motivo di scontro, inoltre, la
scelta di costruire il depuratore
solo per la città di Alassio (e
Laigueglia) anziché collegarsi a
quello che dovrà sorgere a
Borghetto S.Spirito, con una spesa di cinque volte inferiore. A
questo proposito il consigliere
TESTA ha dato lettura ad un
esposto inviato alle Autorità della Provincia, nonché alla
Procura della Repubblica, per
segnalare le presunte irregolarità. Inoltre LA VESPA non nasconde la perplessità per i vantaggi che la S.C.A. (acquedotto)
otterrebbe con la costruzione di
un depuratore autonomo.
Una breve sospensione del dibattito ha dato modo ai tecnici
della Soc. ACQUA AZZURRA, che
dovrebbe costruire l’impianto,
di illustrare il progetto. È intervenuto anche il Presidente della
S.C.A. Roberto Socco, per chiarire il sistema di finanziamento
(projet financing). Si arriva quindi all’approvazione con i soli voti della maggioranza (14).
Rapidamente, data l’ora tarda,
vengono trattati, ed approvati, i
restanti punti all’O.d.G., peraltro
di scarso rilievo.
Seduta chiusa con auguri di
BUON ANNO a tutti.
A.V.A.
Uno spettacolare tuffo nella splendida giornata di Santo Stefano che ha invogliato ben 251 partecipanti.
(FOTO SILVIO FASANO)
Ad Alassio un albergo
controcorrente
Si fa un gran parlare in questi ultimi tempi, e ben a ragione, di alberghi che vengono dismessi e trasformati in appartamenti , con conseguente impoverimento del turismo
in generale e di quello alassino in
particolare.
Per fortuna in un caso recente
ciò non è accaduto: il centralissimo
Hotel Enrico di Corso Dante ha cambiato gestione e continua la sua attività. La società che lo gestiva formata da fratello e sorella Chiappuzzi, Lino e Laura, “Balina” s.a.s. (un
nome prettamente alassino inusitato nell’epoca in cui fu formata), ne
ha smesso la gestione che è stata rilevata dal figlio di Lino, Enrico (come il nonno dal quale prende il nome l’albergo), in società col suo amico Paolo Rovere.
Sono due figli d’arte: Enrico di 29
anni, ragioniere, ha frequentato un
corso di lingua Inglese a New York
presso la Columbia University; Paolo
26 anni, ha conseguito la maturità
scientifica, figlio di direttore d’albergo è stato per vari anni collaboratore del padre ed ha seguito un corso
di Tedesco a Berlino (Hartnack
Schule). Questi due giovani entusiasti e coraggiosi, con notevole sacrificio anche finanziario, intendono
continuare e possibilmente migliorare la conduzione dell’Hotel e relativo
ristorante, consapevoli che questo
ruolo richiede alta professionalità e
convinta cortesia.
Speriamo sia un indizio in contrasto con la tendenza prevalente in
questi ultimi anni, per il bene della
tradizione turistica alassina e di
conseguenza per tutti gli abitanti di
Alassio.
Il Consiglio direttivo dell’A.V.A.
si congratula con i due neo-albergatori e augura loro tutto il successo che meritano.
Sabato 17 Gennaio 2004
3
«L'ALASSINO»
FESTA DI S. AMBROGIO
CRONACA DI ANDATE: MESE DI GENNAIO 2004
Un florilegio di iniziative
NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE
ANZI, SOTTO IL SUOLO
Un florilegio, un vero caleidoscopio di iniziative e di manifestazioni ad alto livello si è svolto quest’anno ad Alassio in occasione della festa patronale di
Sant’Ambrogio, sia sul fronte religioso che su quello civico e sociale e questo soprattutto per il
grande e appassionato slancio
del Parroco Mons. Angelo De
Canis e dei suoi più stretti collaboratori.
Non è mancata la consueta
novena che ha radici storiche
profonde nel tessuto religioso
della città, ma il “clou” dei festeggiamenti ha avuto il suo fulcro, il suo centro nella settimana che ha preceduto la ricorrenza del 7 dicembre. Si è iniziato quasi in sordina, il 3 dicembre, nel Teatro parrocchiale
con una tipica e familiare serata
di Musica e Poesia e di volontariato, in cui si sono esibiti i più
noti artisti locali, come il duo
Ribattabastiui (Pezzuolo-Raita),
i Cantalassio (Berretta-Siboni),
la chitarra e la voce di Marilena
Massano, di Dino Ferrari, il flauto “magico” del giovane Maestro Gianni Gollo, la voce di Corinne, al pianoforte Beppe Ferrero; ha presentato Barbara Testa con quitz al Sindaco Marco
Melgrati e al Consigliere Aldo
Giardini con la consegna di molti attestati di riconoscenza ai
“volontari” alassini che hanno
contribuito alla pulizia e riordino del Parco della Madonna della Guardia.
Venerdì 5 dicembre nel grande Salone della Civica Biblioteca di Palazzo Durante, con un
uditorio attento e numeroso, alcuni “esperti” hanno celebrato
la figura di S. Ambrogio nelle sue
molteplici sfaccettature. Dopo
una magnifica proiezione della
Chiesa di S. Caterina, opera filmata dal “grande” Beppe Rizzo,
l’illustre prof. Franco Gallea ha
presentato via via i vari relatori:
il Parroco don Angelo ha aperto
la riunione, parlando della ricorrenza e del grande significato morale del Santo Patrono, il
prof. Giovanni Puerari ha sviluppato storicamente e con dovizia di particolari interessanti
il tema geo-topografico della
Chiesa, delle sue adiacenze, le
piazze, le strade, le abitazioni
del “borgo” ab origine; Antonio
Carossino ha rilevato il rapporto frequente e proficuo tra Salesiani e Parrocchia; il prof. Tommaso Schivo ha messo in rilievo
la figura del Santo, non tanto come studioso e cantore della
Fede, quanto come uomo battagliero e ferreo nel carattere e
nelle decisioni, ma ha ricordato
soprattutto il pionierismo milanese delle origini ad Alassio,
dall’epoca della cultura del “baco da seta” e della conceria ad
opera dei primi esuli lombardi
nella nostra terra e del rapporto
di amicizia leale e costante nei
secoli fra Milanesi ed Alassini.
Quindi il dott. Giampaolo Mela
ha parlato della situazione religiosa attraverso i secoli e della
costruzione delle numerose
Chiese alassine. Numeroso e attento il pubblico presente, cui il
Comune ha poi offerto un lauto
“rinfresco”.
Sabato 6, con la caratteristica
fiera sul sagrato, la Chiesa parrocchiale ha riudito le note armoniose di un “amico” fedele di
Alassio, il grande Maestro
Roberto Cucinotta, con un preziosissimo Concerto al grande
Organo e anche in questa occasione il dott. Mela ha tracciato
una breve storia dei Parroci che
si sono susseguiti nel governo
della Chiesa.
Domenica 7, festa di S. Ambrogio, le campane hanno fatto
spesso sentire la loro voce, con
grandi celebrazioni, cui ha pre-
so parte tutta la città. Dopo le S.
Messe della mattinata, Vespri
solenni, navate illuminate a
giorno, organo a tutto fiato con
una Corale parrocchiale in grande spolvero e con pezzi di bravura eccezionali: Pontificale,
Processione per le vie cittadine
con Confraternite, militari in
grande uniforme e Associazioni
volontaristiche e un’enorme folla, nonostante il rigore della
giornata. Per la prima volta nella storia della città vi ha partecipato anche Sua Eminenza il cardinale Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova; con Lui anche
S. E. il Vescovo di Albegna-Imperia Mario Oliveri, il Ministro
Claudio Scajola, S. E. il Prefetto
di Savona, i Sindaci del Comprensorio e molte altre autorità
religiose e civili e militari, quante non se ne erano mai viste,
neppure in questa occasione.
Insomma, una festa “grande”
che ha coinvolto tutta la città e
numerosi ospiti di questi giorni
festivi.
Esauriti i festeggiamenti “religiosi”, nel Salone parrocchiale,
alla presenza degli illustri Prelati e di tutte le Autorità, il Sindaco
di Alassio, l’arch. Marco Melgrati ha consegnato in forma solenne e fra la commozione generale la massima onorificenza cittadina (l’Alassino d’oro, appunto)
a due amati e illustri concittadini, per i loro meriti culturali e sociali, due “storici” e scrittori locali, Antonio Carossino e Tommaso Schivo. È stato anche premiato il famoso “Gabibbo” televisivo (Lorenzo Beccati) che ha
scelto Alassio come abituale dimora. Tutta la città ha preso
parte ai festeggiamenti che (ci
assicurano) continueranno con
lo stesso entusiasmo e la stessa
magnificenza nei prossimi anni.
A.V.A.
La processione in una foto del passato.
LETTERINE DI BABBO NATALE
Che fine fanno le letterine che
i bambini spediscono a Babbo
Natale?
Alcune arrivano fino a
Rovaniemi, in Finlandia, dove
tradizionalmente il generoso
vecchio ha eletto il suo domicilio bianco e operoso.
Altre ancora, e sono quarantamila ogni anno, entrano nella
catena di lavorazione di Poste
Italiane, che ogni anno fa in modo che i bambini che ancora
hanno voglia di sognare e di credere nelle fiabe ricevano una risposta: un breve testo o una
poesia personalizzata ed un regalino, a dimostrazione del fatto
che i postini hanno visto passare le letterine di Babbo Natale e
hanno strizzato l’occhio al magico barbabianca , che ora sicuramente sa che Paolo o Mariella
gli hanno scritto una letterina.
Quindi sono riconosciute come esistenti tutte le Vie Lattee,
le vie delle Renne o delle
Costellazioni. Il Polo Nord ha sicuramente una cassetta postale
e le Piazze dei Sogni e della
Fantasia si popolano di postini
di Natale.
Infatti un gruppo di 14 persone di Poste Italiane , i “Postini di
Babbo Natale”, assicura la risposta a questi bambini, che oltre ai regali e ai giochi più in voga dell’anno, non mancano mai
di chiedere a Babbo Natale la
pace nel mondo, la serenità e la
salute per la propria famiglia, un
fratello o una sorella più “calmi”
ed un papà ( o una mamma) che
finalmente ritorni a casa.
Le buste ,spedite con Posta
Prioritaria, vengono personalizzate con un timbro “comunicazione dei Postini di Babbo
Natale” che ne svela immediatamente la provenienza.
Poste Italiane
Genova, 10 dicembre 2003
Era la sera del 30 dicembre ultimo scorso. Stavo beatamente
“passeggiando” con il telecomando fra un canale TV e l’altro,
quando evidentemente mi devo
essere assopito. Sì, perché ho
avuto un brutto sogno, anzi
qualcosa che assomigliva tanto
ad un incubo. Ho sognato che,
nel mio “zapping”, ero capitato
su un canale TV che trasmetteva la seduta del Consiglio
Comunale di Andate. Ed ho udito il consigliere di maggioranza
Orlando Tommasi parlare dei
costruendi parcheggi interrati
di Piazza Rimessa. Sempre nel
sogno mi è sembrato che il consigliere desse ragione a coloro
che volevano i parcheggi a rotazione e pubblici, e non i box privati; e bla-bla, e pitipì-pitipà, tutto perfetto e chiaro. Poi, però,
ad un certo punto si è passati a
votazione; e la maggioranza del
consiglio, respingendo una proposta della minoranza, ha riconfermato la sua primitiva idea di
affidare Piazza Rimessa all’impresa di cui sappiamo, che voleva costruire box privati in prevalenza e un minore numero di
parcheggi a rotazione. Naturalmente con il “solito” impatto
ambientale (sempre nel mio so-
gno-incubo) con destino incertissimo (eufemismo, in un paese
che ama eliminare o trasferire
gli alberi) per tutto il verde che
caratterizza attualmente detta
piazza. Ed allora ho meditato
sull’antico e noto proverbio comasco che parla di soffiare e
sorbire contemporaneamente
dalla cannuccia dell’aranciata.
Infatti in un altro sogno mi era
sembrato di aver udito il Sindaco di Andate che prometteva alla folla che, nel decidere cosa fare della Piazza Rimessa, avrebbe tenuto debito conto di un
sondaggio di opinione indetto
dall’Associazione Giovane Andate, e poi pubblicato sul suo
giornale. Sondaggio che si è
puntualmente tenuto fra i cittadini e che ha dato risultati precisi e inequivocabili: il 65% dei
votanti ha chiaramente espresso la volontà di “Conservare
Piazza Rimessa nello stato attuale” l’ 11,33% avrebbe voluto
un parcheggio comunale a rotazione e il 10,35% ha espresso il
parere di lasciare come è Piazza
Rimessa e di fare parcheggi altrove (nell’ex piazza del mercato). Solo il 13% dei votanti si è dichiarato favorevole al progetto
comunale. Quindi, cari signori,
c’è l’ottantasette per cento di
cittadini che NON vuole il piano
comunale. Ma io voglio essere
buono, e considero solo il 65%
che desidera “Conservare Piazza Rimessa nello stato attuale”.
Allora: o le autorità comunali
non sanno che cosa significa
“stato attuale” ed io propongo
loro in regalo un dizionario italiano che glielo spieghi, oppure
dimostrano, ancora una volta,
di tenere la volontà popolare in
scarsissimo o nessun conto. Ma
nessuno ha pensato che il 65%
dei votanti potrà rendere pan
per focaccia alla prossima tornata elettorale. Cari amministratori: questi sono giochi che
fanno i ragazzi con i bambini più
piccoli e indifesi, non quello che
dovreste fare voi, una mano sulla coscienza e un occhio sui sondaggi. Ed è inutile che si dica
che il Comune proporrà sette
modifiche o settanta volte sette
al piano già approvato dal consiglio. Bisognava prima fare il
referendum, poi prendere le delibere comunali; naturalmente
se si voleva essere rieletti altre
sette volte. Se no sono messe
dette o carte leggermente umidificate.
NUOVE NOMINE
ALL’ALBERGHIERO DI ALASSIO
ha visto l’elezione di Silvano
Muscas (CGIL, 32 preferenze),
Antonino Maccarrone (SRS,28)
e Gianfranco Barbieri (Uil, 8).
Si sono svolte all’Istituto
Secondario Superiore di Alassio
le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti del consiglio di
Istituto e delle rappresentanze
sindacali dei lavoratori della
scuola superiore alassina guidata, dopo la scomparsa del compianto preside Claudio Ventimiglia, dalla dirigente scolastica
Marinella Trifoglio.
Alla carica di presidente del
Consiglio di Istituto è stato eletto l’albenganese Vincenzo Accurso. Questi i nomi degli altri
rappresentanti d’Istituto: Marino Quartara e Anne Marie Stokl
(componente Ata), Almanzi
Claudio, Paolo Madonia, Gerardo Picciotti, Rita Baio, Roberto
Giannantonio, Giuseppe Rossi,
Roberto Luciano e Giancarlo
Dovizia (docenti), Vincenzo Accurso, Maria Marchiano, Michele Di Giuseppe e Domenico
Forgione (genitori), Alessandro
Rocca, Grazia Lo Manto, Angelo
Frassica e Matteo Uberto (alunni).
I risultati delle elezioni per il
rinnovo della rappresentanza
sindacale dei tre istituti (Alberghiero di Alassio, Itis di Campochiesa ed Agrario di Albenga)
Luca Caravella
C.A.
Auguri anche dal
caldo Sudafrica
Abbiamo ricevuto gli auguri
per le feste natalizie e di Capodanno.
Ricambiamo con gioia a Pina
Beeson (anche da parte di tutti i
Soci e del nostro Giornale che arriva...fin là) auguri di salute e di
ogni sperata felicità.
A.V.A.
4
«L'ALASSINO»
Lettere del pubblico
Sabato 17 Gennaio 2004
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
“STRADE E SENTIERI COLLINARI” (IN QUEL DI SOLVA...)
Alassio, 2 gennaio 2004
“STRADE E SENTIERI COLLINARI”
Stim/ma Direzione de L’ALASSINO,
sono a chiedere ancora ospitalità per una precisazione.
Circa quanto da me scritto e
gentilmente pubblicato su
“L’Alassino” di novembre (riguardante l’auspicata pulizia di
un tratto della Strada Comunale
Vecchia Romana) e quanto letto
a pag. 4 di questo stesso giornale nel numero di dicembre a firma delle Signore Gandolfo Luisa
e Agnese Battistina,desidero dichiarare di non voler per alcuna
ragione entrare in polemica con
chicchessia,né occuparmi di
pratiche private che non conosco e non mi interessano.
Le mie considerazioni erano e
vogliono rimanere di ordine generale e riguardare quanto può
essere di giovamento per la nostra collina,così povera di strade
se si confronta con la costa francese e le sue tre cornici.
Nello scrivere avevo unicamente presente il foglio di mappa n° 5 del territorio alassino (in
parte riprodotto nella fig.1) dal
quale è evidente che la Strada
Comunale Vecchia Romana risulta esistere, da occidente,ben
prima della Regione Cavia. I miei
vecchi dicevano che porta fino
ad Albenga.
In fatto di strade e sentieri può
essere utile conoscere una sentenza del Consiglio di Stato, trovata su Internet e qui riprodotta
(Fig.2).
Ringrazio la Direzione de L’ALASSINO” per l’ accoglimento
e cordialmente saluto.
Olga Freghetti
Ripristino di una strada vicinale su cui preesisteva l’uso
pubblico (Consiglio di Stato sez.
V, decisione 01.12.2003 n° 7831)
Il sindaco può con ordinanza il
ripristino di una strada vicinale
qualora sia accertata la preesistenza di fatto dell’uso pubblico
della strada, anche non da tempo immemorabile, e della sopravvenienza di un’ alterazione
dei luoghi che costituisca impedimento alla sua utilizzazione da
parte della collettività.
Lo ha stabilito il Consiglio di
Stato, con la decisione n. 7831
del 1° dicembre 2003, precisando che, ai fini dell’ accertamento
dell’uso pubblico, non sono determinanti le risultanze catastali
o l’inclusione nell’elenco delle
strade pubbliche, bensì le condizioni effettive in cui il bene si trova, atte a dimostrare la sussistenza dei requisiti del passaggio esercitato “iure servitutis publicae” da una collettività di .persone qualificate dall’appartenenza ad una comunità territoriale, della concreta idoneità della strada a soddisfare esigenze di
interesse generale, di un titolo
valido ad affermare il diritto di
uso pubblico.
(Altalex, 6 dicembre 2003)
•••
LA BALENA LIBERATA
Era una enorme balena, faceva giocare tanti bambini che
soprattutto si divertivano a farsi ingoiare da quella enorme
bocca... qualcuno si nascondeva dentro prima che la chiudesse, altri si appendevano alla
mascella per farsi sollevare da
terra.
Io non ce l’avevo con la balena, mi era anche simpatica con
quel suo occhio grande che mi
guardava quando bevevo il
caffè seduto fuori del baretto
sulla spiaggia, in fondo alle scale di casa mia; ce l’avevo con
chi aveva messo questa enorme balena gonfiabile proprio li
davanti, chiudendomi la vista
del mare... e poi mi dava un po’
fastidio anche il rumore del
compressore che la teneva
gonfia e che faceva aprire e
chiudere la bocca.
Il grosso polpo-scivolo era
più discreto, e poi non era li davanti, anche il giardino delle
palme non ingombrava molto
la vista, la balena invece mi toglieva anche il basso sole invernale con la sua mole...
Alla sera veniva sgonfiata,
come gli altri giochi, e ben piegata in un pesante fagotto sulla
sabbia, tanto neppure la tramontana più forte l’avrebbe
spostata...
Una notte però il mare ha iniziato a gonfiarsi, le onde sempre più grandi hanno iniziato a
mangiarsi la spiaggia, la corrente da libeccio ha prima lambito, poi pian piano scavato la
rena sotto il fagotto della balena addormentata e pian piano
l’ha trascinata nel suo ambiente naturale, il mare.
Non so quando si sia svegliata, quando si sia resa conto finalmente di nuotare di nuovo
libera sul mare, portata da una
risacca sempre più forte. Era
tanta l’ebbrezza della libertà
che non si è resa conto di essere trascinata tra i piloni del molo dove si è incastrata tra cemento e scogli coperti di muscoli (le cozze, come le chiamate voi terragni...)
Al mattino è stata scoperta li
sotto, così hanno tentato con
un grosso gozzo a motore di
trascinarla fuori, verso la spiaggia da cui era scappata ma complice il mare che l’aveva parzialmente insabbiata gli sforzi sono
stati vani...per quanto il motore
rombasse, per quanto tirassero
gli uomini, lei resisteva.
Calata la notte il mare amico
ha cambiato corrente, le onde
spingevano da scirocco sempre più forte, finchè la balena finalmente di nuovo libera, scansati i piloni del molo si è diretta
in mare aperto, facendo perdere le tracce... dicono sia finita
nella fossetta, una voragine marina a ridosso di Capo Mele, io
voglio pensare che stia nuotando al largo, verso quel santuario dei catacei che è il mare tra
noi e la Corsica... a capodanno
vado a Barcaggio, sulla punta
di Capo Corso, col traghetto...
chissà ....
(dal blog http://caprettetibetane.splinder.it )
Paolo Basso
Ill.mo Presidente Associazione Vecchia Alassio
E p.c. All’Ill.mo Signor Sindaco - Alassio
Sull’Alassino del 18 novembre u.s. ho letto l’articolo “Strade e sentieri collinari” a firma
della Sig.ra Olga Freghetti.
Approfitto di questo articolo
per scriverLe quanto segue: sulla prima parte (Tavola rotonda
sulla collina e sentieri) mi trovo
totalmente d’accorso con la
scrivente. Sulla seconda parte
(Strada per Solva Alta) desidererei esprimere il mio pensiero.
Guardando la cartina che è
pubblicata sul giornale, noto
che il tracciato della costruenda
strada si ferma nella zona denominata “Fontana”.
Faccio presente e le persone
più anziane di Solva ne sono a
conoscenza, che a pochi metri
da dove si ferma la strada in progetto, al di là del Rio Rossina sulla strada vicinale comunale
Molini, esiste il tracciato della
vecchia strada Solva Alta, ora
inutilizzato.
A mio parere ritengo opportuno che l’Amministrazione Comunale utilizzi tale tracciato e lo
colleghi con la strada in progetto. Tutto questo risulterebbe
ancora più utile se venisse poi
unito alla strada carrozzabile
Solva – Cavia – Vegliasco, creando così un’unica via di transito.
In caso contrario la costruenda strada risulterebbe chiusa,
senza sbocco, costringendo gli
utenti a tornare nel centro abitato, già abbastanza caotico nella viabilità.
Inoltre si concluderebbe un
progetto già avviato e poi abbandonato, rendendo le vie di
comunicazione migliori e con
beneficio complessivo per l’intera Frazione di Solva, da sempre costretta ad un’unica via di
accesso, limitata a Piazza Piave.
Ringrazio sentitamente il Presidente dell’Associazione Vecchia Alassio per l’ospitalità che
vorrà accordarmi sulle pagine
de “L’Alassino”.
Distintamente saluto.
Piercarlo Nattero
SCA, Una “telenovela” tutta
da ridere... (o da piangere)
Ho in casa alcuni rubinetti che
gocciolano, l’acqua scorre, va
perduta e... pagata. Da tempo
cerco un idraulico per il lavoretto necessario. È difficile trovarlo
per così poco, ma, dopo lunghe
ricerche e qualche raccomandazione, ne arriva uno.
Guarda, osserva, controlla. «È
urgente» mi dice «ma non posso
fare il lavoro, perchè si è bloccato il rubinetto del contatore e
non mi è consentito manometterlo; deve chiamare l’Ufficio
SCA. Poi verrò a fare il lavoro».
Vado in ufficio. Espongo il problema “urgente”. Sono gentili.
Nome, cognome, indirizzo, residenza, telefono, come a un extracomunitario clandestino colto in
flagrante. Poi scrivono sul foglio
“urgente” e mi dicono: «Appena
ci sarà possibile, invieremo
l’operaio».
Ringrazio; esco. Fischietto fra
me di gioia. Passano giorni e giorni; i rubinetti ostinati continuano
a...piangere e dell’operaio neppure l’ombra. Torno in ufficio;
espongo con calma il motivo. Mi
dicono che l’operaio è influenzato, che appena guarirà verrà.
Cercano la mia pratica, ci scrivono sopra un altro “urgente” e la ripongono in un’altra cartella.
Alcuni giorni dopo, eccolo. È festa grande in casa. Guarda, osserva, controlla... «È urgente» mi
dice, «ma non posso fare il lavoro». Allibisco, azzardo un
«Perché?» mi risponde: «È necessario bloccare l’acqua dall’esterno. Gli operai dell’ANAS hanno rifatto il manto di asfalto sulla via
ed hanno coperto il tombino. Si
devono chiamare gli operai per
lo scavo e la ricerca». «Va bene;
facciamolo». Mi guarda come se
fossi un’allocca e, ieratico e serafico, ribatte come se si trattasse
di una cosa ovvia: «Ma, Signora,
fra dieci giorni è Natale e poi c’è
Capodanno. Ne riparleremo dopo le feste...». Ho appena il tempo
di aggiungere «Ma...» che lui mi
saluta e se ne va. E l’anno nuovo
è arrivato e i rubinetti continuano a perdere e l’acqua se ne va, si
spreca e si deve pagare. È tutta
verità sacrosanta... «Sta calma,
sta calma» mi dicono... No, «Sto
colma, sto colma», ma di rabbia.
Evviva l’Italia!
Lettera firmata
Anche Giovanni Boccaccio
avrebbe firmato questa pagina,
ma forse nel ’300 queste cose non
succedevano.
A.V.A.
PISTE CICLABILI?
FORSE UNA BUONA IDEA…
Alassio, 21 dicembre 2003
Spett.le Redazione
Periodicamente si sentono
“mugugni”, a ragione, contro le
biciclette che circolano in Via
Dante e Corso Marconi contromano.
Chi si arrabbia, però, parla
dell’effetto, ma non della causa,
ovvero che ad Alassio, circolare
in bici verso levante è pericoloso, forse più sulla Via Aurelia
che, in barba ai divieti, nelle vie
sottostanti.
Dato per scontato (spero) che
chi si muove in paese in bici, aiuta a non congestionare il traffico
ed i parcheggi, oltre a non inquinare, quindi fa una scelta corretta, mi sembra che la ricerca di
una soluzione adeguata a favorire l’uso sarebbe dettata da puro
buon senso.
Da molto tempo numerosi hotel si sono dotati di biciclette da
fare usare ai propri clienti per
spostarsi in paese e mi sembra
che non vanificare l’intelligente
operazione degli albergatori, oltre a tutelare la sicurezza degli
utenti, farebbe parte di un miglioramento delle infrastrutture
cittadine.
Una soluzione provo a suggerirla per aprire, spero, un dibattito che porti ad una qualche soluzione soddisfacente del problema.
A Strasburgo per fare un esempio, i marciapiedi, assai larghi
hanno una parte segnata con
una striscia gialla e la segnalazione a terra di pista ciclabile,
noi spesso non abbiamo questi
spazi, ma “rubare” cinquanta
centimetri sul lato mare al Corso
Marconi ed a Via Dante, o dove
possibile prendere un poco di
spazio al marciapiedi per non penalizzare solo la strada, non pregiudicherebbe il passaggio, darebbe solo qualche problema a
chi si ferma in doppia fila cosa
per altro non permessa e consentirebbe di dotare il paese di
una ciclabile che farebbe diventare Alassio più vivibile, più sicura e in linea con il recepimento delle direttive CEE in fatto di
piste ciclabili.
Fino a che questa o altra soluzione non sarà adottata il comportamento dei vigili che chiudono un occhio sull’infrazione
sarà a mio parere puro buon
senso.
Paolo Viglietti
IRENZE RICAMA
di Paolieri Marcello
VIA VITTORIO VENETO, 113 - (budello)
17021 ALASSIO - TEL. 0182 64.32.62
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario
deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
IL PETARDO
Me ne tornavo tranquillo verso casa con il mio cagnetto a
guinzaglio quando un tale lancia
in mezzo alla strada un qualcosa che brucia come una fiammella.
Guardo incuriosito la cosa e
penso che se fosse stata gettata
nel vicino porta immondizia
pieno di cartacce avrebbe potuto creare un piccolo incendio.
Così soprappensiero vengo
colto da uno scoppio improvviso che imbizzarrisce il cane e mi
getta nel panico, come fosse
scoppiata una bomba: è un attimo, mi volto, capisco che era un
petardo; la reazione istintiva e
incontrollata è però fulminea:
non una bestemmia, perché non
è nel mio DNA, ma un urlo prorompe dalla gola “vaffan…
stron…!!!”
Chi aveva gettato il petardo
era però un arabo o giù di lì, il
quale invece di chiedermi scusa
per lo spavento procuratomi,
traversa la via e mi grida in faccia “a fanc… te”! Una parola tira
l’altra ed io, invece di far appello alla mia cultura cedo alla vecchiaia ormai priva di self control e lo apostrofo di rimando
“macaco, tornatene in Arabia,
imbecille” ma lui risponde ancora “io qui sto bene, non me ne
vado” e io “allora rispetta le nostre Leggi”… e poi mi rifugio in
casa ancora sconvolto per cal-
marmi e sfuggire alla lite che
stava iniziando e degenerando.
Questi i fatti; ora a mente fredda
ci ripenso e dico: Ho sbagliato a
inveire contro quel tale e chiedo
scusa pubblicamente. La prima
mia reazione era perdonabile
perché istintiva e non controllabile; ma poi avrebbe dovuto subentrare il buon senso…ma
quello ha continuato a rispondere…
Lanciare petardi in mezzo alla
strada mentre passa qualcuno è
atto incivile e credo anche illegale… quanti ragazzi stolti lo
fanno senza prevedere le reazioni di chi ama la vita serena
senza rumori o botti improvvisi
che gli facciano salire la pressione? Penso ancora: chissà se
tra Israeliani e Palestinesi-arabi
all’inizio non ci sia stata una stupida e banale causa, come questa che racconto, che abbia originato l’Intifada? La reazione ad
un torto subito è spesso il ricorso alle armi.
“Chi fu colui che per primo inventò le orrende spade, quale
uomo brutale e feroce esso fu!”
così cantava Tibullo duemila
anni or sono; ancora oggi ce lo
domandiamo. L’Uomo è un vero
animale e quando l’ira lo stravolge diventa davvero una bestia feroce!
Silvio Viglietti
BANDA CITTÀ DI ALASSIO
GRAZIE SINDACO
Un momento della simpatica cerimonia.
Giovedì 18 dicembre si è svolta nel palazzo comunale una cerimonia speciale. Una rappresentanza della Banda Città di
Alassio, guidata dalla presidente Renata Vallò e dal maestro
Giovanni Puerari, è stata ricevuta dal sindaco, arch. Marco
Melgrati. In una cornice ormai
di festa per l’imminenza delle
celebrazioni natalizie, dopo il rituale scambio di convenevoli, il
sindaco ha espresso compiacimento per gli innumerevoli servizi effettuati dalla banda citta-
dina anche fuori provincia ed ha
concretizzato il senso di riconoscenza offrendo uno stock di
cravatte con lo stemma della
città. La presidente, a nome di
tutti i componenti, ha ringraziato per il gradito pensiero e ha
auspicato una sempre attiva
collaborazione tra il Comune e
la Banda stessa.
Il Complesso Bandistico Città
di Alassio augura al Sindaco e a
tutti i collaboratori un buon
2004.
Renata Vallò
PICCOLA CRONACA
ALASSINA
C’è un frate ad Alassio, alla
Parrocchia dell’Immacolata,
che da 30 anni si prodiga al bene
della popolazione, in particolare a quella del suo rione. Essa
ben lo conosce, lo apprezza nel
suo prezioso tutto fare, e lo lascia volentieri nel suo amato
nascondimento. Avete ormai indovinato che il frate è Padre
>Tommaso Losacco. Lui dice:
“La mia festa monastica non è il
giorno del grande teologo aquinate San Tommaso d’Aquino,
ma soltanto il giorno in cui il calendario indica SanTommaso,
l’incredulo, il quale, per credere
nel Risorto volle prima mettere
il dito nelle sue luminose piaghe. Padre Tommaso possiede
anche il genio dell’artista e il popolo gli riconosce questo talento quando, a Natale ammira la
tecnica di costruzione del
Presepio e a Pasqua del Santo
Sepolcro che è sempre un artistico e meraviglioso lavoro di
pazienza. Se quest’anno volete
tirarlo fuori dal suo nascondimento, andate tranquilli, a qualunque ora, nella sua sacrestia a
fare una chiacchierata con la
sua affabilità. E a stringergli la
mano congratulandovi con lui.
Suor Francesca Ghio
(Suora di S.Antida)
Sabato 17 Gennaio 2004
Inaugurato l’Ambulatorio Infermeristico dell’Unione
Exallieve/i delle FMA e della Parrocchia S. Vincenzo Ferreri
Finalmente è arrivato il giorno fatidico: il 6 dicembre 2003
ad Alassio si è inaugurato
l’AMBULATORIO INFERMIERISTICO promosso e gestito
dall’Unione Exallieve/i FMA in
collaborazione
con
la
Parrocchia San Vincenzo Ferreri
e in rete con il Comune di
Alassio Assessorato all’Associazionismo e Volontariato.
Più di 200 persone presenti
all’inaugurazione. Dopo la benedizione dei locali da parte
del Parroco Don Luciano
Massaferro tutti i presenti hanno potuto visitare i locali rinnovati e attrezzati per la nuova
attività. Possiamo affermare
che l’AMBULATORIO è un luogo accogliente.
Dopo la visione dei locali il
pomeriggio è proseguito presso la Sala Convegni dell’Istituto
Maria Ausiliatrice (g.c.) ed è
stato ricco di emozioni.
Presenti autorità civili: il
Sindaco della città: Arch.
Marco Melgrati l’Assessore
all’Ass. e Volontariato Dr.
Loretta Zavaroni, il Consigliere
Regionale:
Dott
Angelo
Barbero, la Vice Presidente
Confederale Exallieve/i delle
FMA Prof.sa Renée Dassy
Seghers, il Parroco Don
Luciano Massaferro e la
Presidente dell’Unione di
Alassio Sig.ra Milena Gazzano
che ha fatto gli onori di casa.
Parole di encomio da parte di
tutte le autorità, con una grande sottolineatura sull’importanza dell’ Associazionismo e
Volontariato e del lavorare in
rete. Certi “sogni” sono possibili solo se le forze si mettono
insieme.
La nostra Vice Presidente
Confederale Prof.sa Renée
Dassy Seghers venuta appositamente per noi da Bruxelles
(Belgio) ci ha portato i saluti
anche della nostra Delegata
Confederale Sr Teresita Osio la
quale augura che «La bella iniziativa
dell’Ambulatorio
Infermieristico sia un luogo dove
si aiuta a star bene nel corpo e
nello spirito. La sollecitudine di
Maria che accorre da Elisabetta
sia lo stile del servizio», mentre
Reneé tra le altre parole pronunciate ci ricorda che: «... se
voi, le Exallieve vi mettete a servizio delle persone con l’ amorevolezza tanto cara a Don
Bosco, sarete ogni sera arricchite di gioia».
Ci ha portato anche un piccolo dono da mettere nei nostri
locali. «... In Belgio i tetti delle
5
«L'ALASSINO»
case del sud del paese sono coperti con tegole di scisto. Un materiale che protegge molto bene
da tutte le intemperie. Su questa
piccola tegola una scritta
Il Parroco di S. Vincenzo Don Luciano Massaferro benedice i nuovi
locali.
(FOTO CICCIONI)
“gioia”. Sarà un monito perché
la vostra gioia sia sempre
profonda e inattaccabile!»
A quasi un mese dall’apertura ci dichiariamo soddisfatti
del lavoro fatto e ringraziamo
in particolare tutte le
Infermiere Professionali e le
Exallieve delle FMA Volontarie
che ci permettono di tenere
aperta la struttura tutti i giorni
sia al mattino che al pomeriggio (l’orario giornaliero è specificato all’ingresso della struttura). L’affluenza dei pazienti è
stata buona fin dal primo giorno.
Il nostro scopo oltre a dare
un servizio infermieristico sanitario è favorire uno stile di relazione che permetta all’altro
di sentirsi amato, favorendo
sentimenti di apertura e gratuità.
Il nostro slogan come cita la
scritta nel quadro all’interno
dell’Ambulatorio: «da Mornese
ad Alassio per attuare un programma: Abbiate grande carità,
amatevi l’una con l’altra.
(lett.23 Madre Mazzarello)».
Ricordiamo a tutti che l’AMBULATORIO vuole essere di
tutti e a servizio di tutta la popolazione! I servizi offerti sono:
Rubrichetta mensile
Un ricordo per...
ÜNA RIBOTTA
Da sinistra: Emanuele Brusco - Miazza Renato - Carlo Bogliolo - Giuseppe Fabbiani (Beppe) - Angelo
Merello - Antonio Rubaudo (Nino) - Antonio Del Zoppo - Giovanni Valdora - Elio Moirano - Emanuele
Abate (Ino) - Domenico Rustichelli (Minghito) - Giacomo Valdora (Mimmo).
Ambulatorio infermieristico e A.V.I.S.
Il taglio del nastro: Ass.re D.ssa Loretta Zavaroni Cons. Reg. Angelo Barbero,
Sindaco Arch. Marco Melgrati.
(FOTO CICCIONI)
Sala della Sede A.V.I.S. (FOTO CICCIONI)
l. Misurazione della pressione
2. Terapia iniettiva intramuscolo
3. Stick diabetico
Il servizio è gratuito e fornito
da personale infermieristico
professionale dietro prescrizione medica.
Da queste colonne vogliamo
ringraziare le numerose Associazioni e privati che con il loro
aiuto in denaro o di materiale ci
hanno permesso di aprire questa struttura. Inoltre il nostro
grazie va alla Dr.ssa. Loretta
Zavaroni Assessore all’Associazionismo e Volontariato che
si è presa a cuore questa iniziativa e ci ha permesso di realizzarla, insieme a tutto l’ufficio
da lei coordinato.
Ci trovate tutti i giorni escluso la domenica e festivi in via
Leonardo da Vinci 67 (ex Hotel
Colombo, vicino all’Hotel
Toscana). Vi aspettiamo anche
solo per visitare i locali!
La Responsabile del Progetto
Rosanna Iebole
Unione Exallievi/e delle FMA
Sala iniettiva con le attrezzature. (FOTO CICCIONI)
Si può dire “finalmente” per
tanti motivi. Finalmente ad
Alassio c’è nuovamente un luogo
dove poter effettuare le terapie
intramuscolo dopo che sono andate via le suore di Santa Marta.
Finalmente l’Avis ha un luogo più
idoneo per le la raccolta di sangue ed emoderivati. Finalmente si
può effettuare anche la misurazione della pressione e lo stik diabetico. Il tutto in un ambiente
confortevole. Stiamo parlando
dell’ambulatorio infermieristico
e la nuova sede dell’Avis alassina,
riuniti in un unico luogo. L’inaugurazione è avvenuta il 6 dicembre scorso durante un tiepido sabato pomeriggio. Al taglio del nastro, oltre che molti cittadini, erano presenti il sindaco Marco
Melgrati, l’assessore all’associazionismo e volontariato Loretta
Zavaroni, il consigliere regionale
Angelo Barbero, il presidente regionale dell’Avis Marco Denti,
quello alassino Daniele Fui. A portare avanti l’opera dell’ambulatorio infermieristico saranno i volontari dell’Unione ex Allievi/e
delle Figlie di Maria Ausiliatrice e
della Parrocchia di S. Vincenzo
Ferreri. Erano quindi presenti (e
si sono prodigati nell’organizzazione dell’inaugurazione, insieme
all’Avis), la presidente alassina
Milena Gazzano, il parroco di San
Vincenzo Don Luciano Massaferro che ha anche benedetto i
nuovi locali. Ha portato un saluto
e gli auguri di un buon lavoro la vice presidente Confederale Exallieve/i la professoressa Renée
Dassy Seghers arrivata direttamente da Bruxelles, nonché la delegata regionale Suor Maria Pia
Chiesa. A presentare il progetto
dell’ambulatorio infermieristico
ci ha pensato la responsabile del
progetto, Rosanna Iebole. Presenti all’inaugurazione il presidente e i rappresentati dell’Ava e
delle Società Operaie di Mutuo
Soccorso di Alassio, Moglio e
Solva.
Barbara Testa
E l’Associazione Vecchia
Alassio, che annovera fra i Soci
molti Alassini (e non) plaude
all’iniziativa e applaude a tutti coloro che sono stati parte attiva
per la realizzazione di questa importante sede infermieristica.
La bella sala d’aspetto dell’ambulatorio. (FOTO CICCIONI)
Un momento dell’inaugurazione
Fiocchi Azzurri
A Pietra Ligure il 27 novembre
u.s. è nato
RICCARDO
Lo annunciano con gioia la
mamma Deborah e il papà Giuseppe Vena, la nonna Rosapina e
nonni Vena e i nonni Mariangela
e Salvatore Fischetti.
Al neonato, alla madre, al
papà Giuseppe e al nonno Nanni
nostri Soci ed a tutta la famiglia i
migliori auguri anche dall’Associazione Vecchia Alassio.
Il 4 dicembre u.sc. è nato il
piccolo
EMILIO SEVEGA
per la gioia della sorellina
Irene, della mamma Elena e del
papà Mauro.
Al neonato e ai famigliari tutti gli auguri vivissimi dell’Ass.
Vecchia Alassio.
6
«L'ALASSINO»
Sabato 17 Gennaio 2004
CESARE ZAVATTINI: sceneggiatore, regista, pittore
Esposte le sue opere nella ex Chiesa Angelica
produttrice del film era stata
Marina Piperno che ha potuto,
quindi, nel suo intervento, dare
una testimonianza del suo lavoro
con il Maestro, raccontando
aneddoti molto interessanti e facendoci conoscere ulteriormente uno Zavattini personaggio interessante, simpatico e grande
uomo di cultura.
Luciano De Ambrosis non ha
potuto, come era prevedibile,
fornire una sua testimonianza su
Zavattini durante le riprese di “I
bambini ci guardano”, poiché
egli, che impersonava il piccolo
Pricò, aveva solo cinque anni di
età. Sicuramente Zavattini sarà
(SEDE A.V.A.)
stato presente qualche volta durante le riprese ad Alassio, ma
“Pricò” era troppo piccolo per
potere oggi ricordare qualcosa a
distanza di sessant’anni. Purnondimeno, Luciano De Ambrosis,
oggi importante doppiatore, ha
parlato di cinema, il grande Cinema a cui egli ha dato il suo contributo.
Insomma, questa Mostra, la
prima in Liguria, è degna di essere visitata e coloro che non
l’avessero ancora fatto, farebbero bene a non perderne l’occasione. Ma hanno tempo fino al 1°
febbraio.
Beppe Rizzo per l’A.V.A.
Chiesa Anglicana, 27/12/2003: La presentazione della mostra che ha rivelato al pubblico un Cesare Zavattini estroso pittore.
(FOTO SILVIO FASANO)
Conoscevamo Zavattini come
grande sceneggiatore di importanti opere cinematografiche, ma
non lo immaginavamo affatto artista di opere pittoriche. Il 27 dicembre u.s. è stata inaugurata,
presso la ex chiesa anglicana, la
mostra “Dipingere la pittura: dipinti, film, fotografie e documenti di un Maestro del Novecento”,
a cura di Nicola Angerame e Marco Vallora. Resterà aperta al pubblico fino al 1° febbraio 2004.
L’organizzazione è stata dell’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di
Alassio.
Abbiamo provato una certa
emozione nell’osservare queste
79 opere provenienti dagli archivi di Reggio Emilia: autoritratti
policromi e non, fotografie, documenti, disegni a carboncino,
opere piccole nel formato ma anche molte di grandi dimensioni,
lettere indirizzate a Zavattini da
grandi personaggi del Cinema,
come Vittorio De Sica e René
Clair, tanto per citarne due.
L’incontro ha avuto inizio con
il saluto da parte di Nicola
Angerame, critico colto e intelligente e del quale abbiamo già apprezzato in altre occasioni la professionalità nel curare avveni-
menti di grande interesse, nel
porre in essi passione, impegno e
“savoir fair”. Vi è poi stato l’intervento, al folto pubblico presente,
della Dottoressa Monica Zioni,
responsabile dell’Assessorato alla Cultura di Alassio.
Il microfono è poi passato ai
tre relatori ufficiali: Marco Vallora, Marina Piperno e Luciano De
Ambrosis.
Marco Vallora ha tracciato un
quadro veramente esaustivo della figura di Zavattini, mettendo in
risalto i grandi pregi di uno dei
maestri del neorealismo italiano
e a cui si deve il merito di avere
fornito a grandi registi le sceneggiature per film che sono diventate pietre miliari del Cinema. Le
sue collaborazioni a “I bambini ci
guardano”, “Sciuscià”, “Ladri di
biciclette”, “Miracolo a Milano”,
“Umberto D”, ecc. non hanno bisogno di essere commentate. E
poi i film “La Veritàaaa”, del 1982,
anno in cui Zavattini esordisce
anche nella regia, scegliendo la
strada dell’apologo surreale e
poetico. Negli ultimi tre minuti
del film, smessi i panni di Antonio, di cui egli stesso è l’interprete, si rivolge direttamente al pubblico per riassumere la sua lezione sul vero e falso pensiero. La
Intervista con Rino Schivo
direttore di Ferrero Ardenne (Belgio)
(a cura di Carlo Bertolino)
Associazione “L’Impronta”
Continua l’attività dell’associazione artistica alassina “L’Impronta”. Dal 16 al 23 dicembre
scorso ha proposto alla “Carletti” nove artisti.
Di Federico Bellenghi erano
esposti due piccoli disegni a china, astratti: figure geometriche
lineari e curvilinee intrecciate
che sembrano nascondere raffigurazioni simboliche. Amedeo
Bianco, pittore figurativo, ha
esposto: marine, alcune con
barche, e nature morte di singolare efficacia. Mariarita Craviotto dipinge fiori di grandi dimensioni rispetto alla tela, di notevole fascino, come una calla che
occupa fra fiore e pianta un quadro di oltre un metro quadro.
Ettore Ghiringhelli, promotore
dell’Associazione, già assiduo
della “Carletti”, ha abbandonato un po’ le sue atmosfere azzurrine per i colori vivaci e i quadri polimaterici (L’aquilone) e
gli originali “Pinocchi”. Gilberta
Giudice si ispira alla pittura metafisica: visi conturbanti, maschere, scorci, in atmosfera pervasa di mistero. Anche Astrid
Hammond è già nota ai visitatori della nostra Sede: olandese,
ora alassina (anzi mogliese) di
adozione, ripropone i suoi fiori
dalle tinte sobrie ma consistenti e le sue realistiche nature
morte con frutta. Franco Ravera è pittore astratto, le sue tele
contengono campiture geometriche di colori vivaci in armoniche contrapposizioni. Eliana
Pelle, alassina DOC, ha esposto
i suoi paesaggi a tinte delicate
con piccole figure in atmosfera
romantica. In fine Maria Teresa
Preve, altra alassina, docente
all’Unitre, ha presentato pastelli e carboncini con figure di bimbi e animali attraenti ed espressive.
Inaugurazione del
“CENTRO ARTE 46”
Una nuova Galleria d’Arte è
stata aperta ad Alassio nel Centro storico, in via Milite Ignoto
N° 46, ha preso il nome tanto dal
numero civico che dall’anno di
nascita del titolare: Federico
Bellenghi, veneto di Monselice
ma alassino da molti anni, figlio
d’arte, ex-allievo e ex insegnante dell’Istituto Salesiano di
Alassio, bozzettista e caricaturista nelle passate estati ruggenti alassine; è anche pittore
(ha recentemente esposto alla
Carletti con “L’Impronta” come
si rileva dall’articolo o fianco).
Per questo la Galleria promette
assai bene, sia come spazio
espositivo che come ritrovo
culturale.
La mostra inaugurale ha proposto due artisti, l’uno italiano,
l’altro austriaco, entrambi
“astratti” ma con evidenti agganci figurativi.
Stefano Lubatti, piemontese
trapiantato in Liguria, non è
nuovo come artista ad Alassio:
aveva già esposto alla Galleria
Sangiorgi. I suoi soggetti sono i
numeri: traforati su pannelli,
poi applicati su uno sfondo di
colore omogeneo o contrastante, con raro effetto decorativo.
Le cifre che usiamo e chiamiamo arabe, com’è noto sono di
origine persiana, a ben guardare hanno una loro armonia intrinseca, Lubatti le ha elevate a
dignità artistica.
Peter Nussbaum dipinge
composizioni geometriche ispirate alla filosofia matematica di
Pitagora e agli elementi: acqua,
fuoco, energia naturale; talvolta vi compaiono forme simboliche ispirate dalle lettere dell’alfabeto ebraico. I colori ora tenui, ora vivaci sono sapientemente accostati, in valida consonanza. Il tutto contribuisce a
suscitare nell’osservatore profondi effetti emozionali.
C. B. per A.V.A.
Uno dei più importanti dipinti in mostra.
ALASSINI CHE SI FANNO ONORE
Quando un Alassino si fa onore nel mondo del
lavoro, specie all’estero, non può che fare
piacere a molti concittadini del nostro Paese
MOSTRE D’ARTE
alla Sala Carletti
FESTA DELL’OLIO
Una Alassina a Parigi
Ancora una volta una nostra
concittadina si fa onore all’estero. La Prof. Giulia Bogliolo Bruna,
da anni emerita Presidente dell
’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE POESIA 2 OTTOBRE, ha diretto la XVa Giornata Mondiale della
Poesia, presentando e commentando vari poeti del mondo alla
Maison d’Italie, presso la città
universitaria della capitale francese. La manifestazione è stata
registrata e trasmessa dalla Radio France Internazionale.
Gli Alassini (e in particolare
l’Associazione Vecchia Alassio)
si complimentano con la bravissima concittadina e con la giovanissima figlia Margie, che, sulle
orme della “grande” Mamma, ha
interpretato magistralmente il
“Cantico delle Creature” di San
Francesco d’Assisi ed ha visto
pubblicato presso l’Unesco un
suo interessante articolo nell’ambito della “Giornata della Filosofia”. Tornando alla manifestazione parigina, riportiamo dalla Rivista Internazionale “Nuovi Orizzonti Europa” il brano iniziale:
8-12-2003 - Estimatori del Frantoio Armato.
Come ogni anno il 7 e l’8 dicembre scorso si è svolta presso il frantoio artigianale Aldo
Armato in via Solferino ad
Alassio la tradizionale festa
dell’olio. Il pubblico è stato forse ancora più numeroso degli
anni scorsi, specialmente quello turistico, che ha fatto onore
in un clima cordiale e festoso alle leccornie a base di “Extravergine di oliva”, offerte dagli
organizzatori; in particolare alla
fragrante farinata ligure appena
sfornata.
È noto che la produzione degli oliveti avviene ad anni alterni: quest’anno, data l’abbondanza dell’anno scorso, è stata
leggermente più scarsa, ma di
ottima qualità; comunque il
frantoio ha lavorato come sempre in continuazione, per soddisfare curiosità e ammirazione
dei gentili ospiti, in particolare
dei bambini. È mancata l’esibizione musicale, per il lutto dovuto alla dipartita del titolare e
fondatore dell’azienda sig. Aldo
Armato; nonostante una certa
doverosa mestizia, la manifestazione ha avuto il successo e
l’euforia che le sono proprie, fin
dalla prima, organizzata dallo
stesso sig. Aldo con la figlia signora Alessandra, che ora ne
prosegue l’attività, insieme con
il marito Giordano, la mamma
Laura e la famiglia tutta. Grazie
a loro il nome di Alassio abbinato a questo prezioso prodotto,
che va oltre l’interesse personale, viene diffuso in gran parte
d’Italia e anche all’estero.
C. B. per A.V.A.
Sabato 17 Gennaio 2004
7
«L'ALASSINO»
Rimme da noscia tèra
In omaggio alla Associazione “A CAMPANASSA” di Savona, promotrice dal lontano 1929 del Concorso di Poesia Dialettale “Beppin
da Cà” (come si evince dal volume “Versci in libertae sutta a
Campanassa” edito nel Maggio 2003) e destinato “a raccogliere la
collaborazione di tutti i poeti della Provincia” e che (pur se a fasi alterne causa molteplici fattori, compresi gli ostacoli che ai suoi esordi poneva il regime fascista contrario, in nome dell’unità nazionale,
a favorire anche sul piano culturale e linguistico tutte le iniziative
tendenti a valorizzare dialetti e tradizioni locali) ha raggiunto la sua
XX^ Edizione, l’A.V.A., derogando dal solito schema che, dal Marzo
2001 è solita presentare in questa rubrica poesie di poeti alassini e
delle quattro Province Liguri, per il corrente anno, certa di fare cosa gradita ai suoi appassionati lettori, è lieta di pubblicare le poesie
degli autori vincenti nel concorso, dapprima saltuario poi biennale,
dall’anno 1955 al 2002.
Mancando le versioni originali, le traduzioni in lingua sono a cura
della Redazione de “l’Alassino” e, pertanto, con possibili ed eventuali inesattezze.
A.V.A.
Rimme da noscia tèra
Poesie vincitrici al Concorso “Beppin da Cà”
dall’anno 1955 al 2002
Unna di quelle seie
(Dialetto di Savona - anno 1955)
Unna de quelle seie
che u s’è zueni,
senza anni, né croxe,
né malanni.
O s’è zueni e leggeri
comme d’arvì unna sciuetta
contenta d’êse nata,
comme d’ottobre unna fêuggia rossa
portâ da o vento.
Unna de quelle seie
faete apposta pe fâ l’amó
in te stradette vêge da çittae,
mangiando insemme, in dui,
(de strangogion)
de «fette» bionde, gustose, saê;
(fette saê e baxi doxi, in te l’ombra…)
Unna de quelle seie
che o se va pë crêuse
sciù pe a Rocca,
feliçi comme figgiêu.
(O gh’è sempre un bon oudò
pe quelle crêuse: de pin,
de rosmarin,
d’orti, de rêuse…)
Parolle poche, e quelle poche, serie.
Ma in chêu unna paxe senza fin,
e unna stella in çe, che a pâ vixin.
INCONTRI CON L’AUTORE
OLGA FREGHETTI: “L’amore azzurro” - Ed. De Ferrari
Questa nuova raccolta di
poesie di Olga Freghetti, scrittrice e poetessa alassina, recentemente pubblicata dall’
editore De Ferrari di Genova
con il titolo “L’amore azzurro
e le Massime Minime”, è stato
presentato il 13 dicembre
scorso presso l’auditorium
della Biblioteca civica.
Come di consueto il professor Franco Gallea inizia parlando dell’opera e dell’autrice
che poi intervista.
«Olga Freghetti si è fatta conoscere soprattutto per il suo
romanzo Un solitario per Désirée, presentato in varie città,
ma ha cominciato con la poesia: prima una “plaquette” intitolata L’isola rosa nella sera,
poi due raccolte, Nel nuovo
giorno con prefazione di Maria
Luisa Spaziani e Amore e cuore, irrisa rima. Poesie molto
belle, ricche di passionalità, di
sentimento, di esperienza di
vita. La poesia è sempre un fatto soggettivo, è oggettivo il
contenuto. La copertina de
L’amore azzurro è della pittrice e scultrice Ninì Maccagno
(un suo “torso di adolescente”
in terracotta è alla Galleria
Sabauda di Torino), si tratta di
un delicato ed espressivo viso
di ragazza, una delle più belle
copertine che io abbia mai visto. Nel libro figurano anche
poesie brevissime, di stile
giapponese, “Haiku” (diciannove sillabe) e “Tanka” (tren-
tuno sillabe). La Freghetti ha
coraggio innovativo e senso
della musica. Lo schema generale si svolge seguendo i temi
come riflessioni interiori: il
cammino della vita, le stagioni,
il paesaggio, la natura, Alassio,
Torino…».
Olga Freghetti: «I miei nipoti,
in particolare quelli che non ci
sono più, Anna Maria e Beppe
ai quali ho dedicato il libro, mi
sono molto cari. Le poesie sono abbastanza recenti, quasi
tutte composte ad Alassio;
certe volte vengono spontanee, altre sono meditate per
anni; le scrivo di getto, poi le
sillabo, le miglioro. Ammiro
Rimbaud perché è innovativo,
moderno; Beaudelaire, sebbene moderno era fondamentalmente tradizionale. Ho letto
delle Haiku e Tanka giapponesi, tradotte in italiano, non erano soddisfacenti, così mi sono
proposta di scriverle in italiano direttamente. La musica mi
ispira, ma devo ascoltarla dedicandomi completamente a
lei. Talvolta sono anche polemica, non vivo solo di poesia
sentimentale».
Alcune poesie sono state
lette con encomiabile bravura
da Jole Barbera. Gallea le ha
analizzate strutturalmente,
nel loro contenuto, nel loro
svolgersi, e conclude: «Finché
c’è poesia, c’è sentimento e
gentilezza».
Claudia Rambaudi - Alberto Scarrone
Concerto all’Anglicana del 8/12/2003: i giovani esecutori
Due giovani pianisti si sono alternati allo strumento dell’ex
Chiesa anglicana l’8 dicembre
2003. Il concerto è stato organizzato dall’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Alassio in favore dell’associazione
“Emergency”, che si occupa di
primo soccorso medico-chirurgico in zone di guerra o colpite
da calamità naturali. Ha presentato il dott. Nicola Angerame.
Claudia Rambaudi, nata a
Bra, alassina di adozione, diciottenne, l’abbiamo seguita nel suo
maturarsi artistico fin da quando
era bambina, allieva del M°
Alessandro Collina. Ora frequenta il nono anno di Pianoforte
principale al Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova, sotto
la guida del M° Franco Trabucco.
Sinceramente fa piacere constatare l’attuale eccezionale livello
che ha raggiunto come stile e
abilità esecutiva.
Alberto Scarrone, genovese
diciannovenne, anch’egli allievo
del M° Trabucco, è al decimo anno di Conservatorio.
Sono stati eseguiti brani classici, alcuni richiedevano doti virtuosistiche straordinarie che i
due concertisti hanno superato
brillantemente. Per la Rambaudi: F.B. Mendelssohn, A. Casella,
F.Chopin, R. Schumann; per
Scarrone: J.S. Bach, F. Chopin e
C. Debussy.
Meritatissimi gli entusiastici applausi del numeroso pubblico.
Carlo Bertolino
Scuola di Musica Don Bosco di Alassio
FESTA DI SANTA BARBARA
AL PORTO DI ALASSIO
Onorare la Patrona Santa
Barbara con una speciale distinta cerimonia nel giorno
della tradizionale ricorrenza
della sua festa, è stato il preciso impegno del Comandante
del Porto Tenente di Vascello
Marco Nobile e di tutto il
Personale dei Marinai della
Guardia Costiera del Porto di
Alassio.
Già venerata dai cannonieri
e dagli artiglieri nell’assedio di
Firenze del 1529, Santa Barbara, con decreto pontificio il
4 dicembre 1951, fu proclamata Celeste Patrona dei Marinai,
degli Artiglieri, dei Genieri, dei
Minatori e dei Vigili del Fuoco
che hanno nella gloriosa e invitta Martire una preziosa protezione contro i pericoli del
fuoco.
Poi tanti anni doppo,
unna de quelle seie
a ne fa batte o chêu
–’sto povio vëgio –
e a porta l’oudò di pin,
l’oudò dë rêuse.
a porta i passi lasciù,
per quelle crêuse.
O tempo o l’è passou…
Che importa?Vivo, cêo,
o ricordo o brilla
comme a primma stella.
E senza do…,
O gh’è seguo lasciù
unna figgia bella
che in te l’ombra
a baxia o sêu amo…
a un coscienzioso e continuo
servizio per la sicurezza sui
mari o per chi vive del- mare o
per il mare, è stato motivo per
uno spontaneo doveroso ricordo di coloro che in mare, in
terra e in cielo hanno sacrificato la loro vita perchè noi vivessimo in un mondo più libero e
più giusto.
Al termine della Messa un
Marinaio ha invocato su tutti
la protezione di Santa Barbara
con la lettura della “Preghiera
del Marinaio”. La sua voce limpida e ferma dominava un convinto profondo raccoglimento, sincera espressione di una
solenne elevazione dell’animo
a superiori valori spirituali.
Il Comandante del Porto Tenente di Vascello Marco Nobile, ringraziando sentitamente
Rosita Del Buono Boero
UNA DI QUELLE SERE: Una di quelle sere / che si è giovani / senza anni, né croci, / né malanni. / Si è giovani e leggeri / come d’aprile un fiorellino contento d’essere nato, / come d’ottobre un foglia rossa / portata dal vento. / Una di quelle sere / fatte apposta per far l’amore / nelle vechie stradine della città, / mangiando assieme, in due, / (e di fretta) / delle «fette» bionde, gustose, salate; / (fette salate e baci dolci,
nell’ombra) / Una di quelle sere / che si va per sentieri / fuori mano / felici come bimbi. / (C’è sempre un buon profumo / per quei viottoli: di
pino, / di rosmarino /d’orti, di rose…) / Parole poche, e quelle poche,
serie. / Ma in cuore una pace senza fine, / e una stella in cielo, che par
vicina.
Poi tanti anni dopo, / una di quelle sere / ci fa battere il cuore / - questo
povero vecchio - / e porta l’odore dei pini, / l’odore delle rose, / porta i
passi lassù, / per quei sentieri. / Il tempo è passato… / che importa?
Vivo, chiaro, / il ricordo brilla / come la prima stella. / E senza dolore…
/ C’è sicuramente lassù / una bella ragazza / che nell’ombra / bacia il
suo innamorato …
I SOGNI SON DESIDERI
Da pochi giorni abbiamo brindato all’Anno Nuovo cercando di
dimenticare quanto di brutto abbiamo messo alle spalle. I “bilanci” ci hanno lasciato l’amaro in
bocca, ma, come sempre, abbiamo già rinnovato la volontà di resistere. In questa atmosfera di
confusione dove imperversa la
miseria con l’opulenta ricchezza, le malattie inguaribili, il terrore delle guerre, è naturale che
CONCERTI NATALIZI
ognuno di noi rimpianga un’epoca vissuta diversamente. Senz’
accorgercene torniamo tutti indietro con la mente a sfoderare
un bel ricordo. Sogniamo di essere tornati bambini in un mondo di fate che ci tendono la mano, e nell’azzurro del cielo scompaiono le aquile che gestiscono sempre impunite - il destino della brava gente.
Fernanda
Festa di Santa Barbara al porto.
Nel Porto di Alassio il 4 dicembre 2003 fu celebrata una
Santa Messa ufficiata dal sac.
don Mario Tedoldi, della
Parrocchia SS. Annunziata di
Solva, alla presenza delle maggiori Autorità Civili e Militari,
dei Rappresentanti delle
Civiche Amministrazioni e di
qualificati significativi membri
delle Associazioni, Enti e
Sodalizi che quotidianamente
collaborano con la Guardia
Costiera del Porto di Alassio
per la gestione e il controllo
della costa.
Nelle parole di omelia del sacerdote, il richiamo alle virtù
che formano la struttura portante di quelli che si dedicano
e calorosamente quelli che
avevano partecipato a questa
significativa cerimonia, formulò un elogio di riconoscenza per quanti avevano validamente contribuito a rendere a
Santa Barbara gli onori e la venerazione che la Città di
Alassio ha il dovere di tributarIe.
Poi rivolse a tutti l’invito di
suggellare questo incontro di
amicizia e di solidarietà con un
cordiale rinfresco,per brindare agli impegni e alle attività
che l’Ufficio Circondariale
Marittimo di Alassio svolge
con puntualità, solerzia e competenza.
“When Jesus comes…”
Gli allievi e gli insegnanti della
Scuola di musica “Don Bosco” di
Alassio hanno eseguito un concerto di musiche natalizie il 16 dicembre scorso nell’ex Chiesa anglicana, patrocinato dall’Assessorato alle Politiche sociali, che
hanno intitolato “When Jesus
Comes…”
Ovviamente numerosa la compagine strumentale-vocale-orchestrale, per questo ci è impossibile citare tutti quanti, anche
se lo meriterebbero ampiamente; speriamo di riascoltarli in formazioni più ristrette e parlarne
più diffusamente. Le musiche
erano prevalentemente Nordamericane, anche i brani classici
sono stati “arrangiati” in chiave
contemporanea; molti i motivi
conosciuti, ma anche le composizioni desuete. Un concerto rivolto specialmente ai giovani,
che hanno risposto numerosi ed
entusiasti. La formazione dei
“gruppi” con vari strumentisti,
voci soliste e coro, a seconda
della resa musicale, è stata ottimamente studiata, e il risultato
assai apprezzato.
Ha presentato con “verve” e
misurata ironia Federico Oniscodi.
8° Concerto di Natale nella Chiesa
di San Giovanni Battista
Quattro corali hanno partecipato all’ottavo concerto di Natale organizzato dalla Parrocchia
di San Vincenzo Ferreri nella
Chiesa di San Giovanni Battista:
la “San Vincenzo”, diretta da Mirella Marcarino; la “Giacomo
Natale”, diretta da Ilaria Natale;
il coro “La Mongolfiera” (di bambini) e la «Schola Cantorum “Don
Primo Volpe”» di Albenga diretta
da Paolo Guido. Hanno accompagnato alla Tastiera o alla Chitarra: Silvio Jannone, Giulia Natale e Andrea Ghigliazza; all’Organo il dott. Carlo Vallega.
Dopo il saluto e gli auguri del
rev. Parroco don Luciano Massaferro e la presentazione da
parte di Laura Natale, abbiamo
ascoltato canti natalizi composti fra il XII° secolo e i nostri giorni: dalle arie conventuali ai cori
alpini, ma tutti melodici e orecchiabili. Pur nella differenza, anche nel numero dei componenti
i complessi, il concerto è stato
omogeneo e di ottima resa esecutiva: alla fine le quattro corali
riunite hanno eseguito con stupendo effetto sonoro “Tu scendi
dalle stelle”; tutti hanno dato il
meglio e il risultato è stato encomiabile.
Nonostante il tempo incerto la
partecipazione è stata numerosa e attenta, calorosi e meritati
gli applausi.
Orchestra Nazionale Ucraina di Kharkov
Il tradizionale Concerto di Capodanno è stato anticipato ad
Alassio al 29 dicembre scorso nella Parrocchia di Sant’Ambrogio,
per l’organizzazione dell’Assessorato al Turismo e dell’Associazione “E.W. Elgar”.
Si è esibita la prestigiosa Orchestra Nazionale Ucraina di
Kharkov. La città di Kharkov è l’ex
capitale ucraina, l’Orchestra vi è
stata fondata, insieme al teatro,
già alla fine del ‘700. La sua attività
l’ha portata, oltre che ovviamente
in tutta l’ex Unione Sovietica, in
Europa e in Giappone.
In Italia partecipa a varie manifestazioni musicali e da due anni
vi esegue il suo Concerto di Capodanno; quest’anno in città della Lombardia, Toscana ed EmiliaRomagna, quello di Alassio è stato l’unico in Liguria. Composta di
51 elementi, per l’occasione è sta-
ta diretta dal M° Vladimir Kutzenko; ha presentato la consulente musicale dell’ Elgar soprano
Anna Maria Ottazzi.
Sono state eseguite nella prima
parte tutte composizioni sinfoniche (anche tratte da Opere liriche) di autori italiani: da Albinoni
a Verdi, da Rossini a Mascagni e,
vero omaggio ad Alassio, la “Serenata” di E.W. Elgar. La seconda
parte, per rispettare la tradizione,
è stata tutta dedicata a Johann
Strauss, con i suoi Valzer e Polke
e la Sinfonia da “Il pipistrello”,
l’immancabile “Bel Danubio blu”
e, come “bis”, data l’insistenza del
pubblico che gremiva la Chiesa
con gli entusiastici applausi, è stata eseguita (e replicata) l’altra
composizione “regina” di questi
concerti: la “Marcia di Radetzki”.
C. B.
8
«L'ALASSINO»
Sabato 17 Gennaio 2004
FRAMMENTI DI STORIA NOSTRANA
(a cura di Tommaso Schivo)
CAP. 23 BIS - LA STORIA È ANCORA VIVA
La stupenda e ricchissima
Mostra storica, curata dall’Associazione Arcadia di Diano Marina
e presentata nello scorso mese di
dicembre ad Alassio (in particolare ad opera delle Signore
Nanda De Marchi e prof.
Giuseppina Cotta) sulla riscoperta del ruolo della donna nel
Ponente ligure, fra la seconda
metà
dell’Ottocento e la prima del Novecento, mi
spinge a inserire direttamente
nei
miei
“Frammenti di storia nostrana” un capitolo del
tutto straordinario che
ne parli piuttosto diffusamente, dato il valore
intrinseco e storico della superlativa presentazione ad Alassio. Le curatrici principali della
rassegna, in modo brillante e storicamente valido, hanno minuziosamente ricostruito, con
delle bambole “Barbie”
trovate nei mercatini liguri o donate dalle proprietarie, ben 106 figure
femminili, un solo uomo
e 25 bambini in 53 quadri o mini-ambienti
d’epoca e con lucide e
brevissime didascalie
esplicative. Ogni bambola è stata compiutamente e “scientificamente” rivestita e “addobbata” secondo i dettami precisi della coeva
storia del costume, della moda e
della socialità femminile del
Ponente ligure nei vari e diversi
ambienti, ora nobili, ora borghesi, ora popolani della vita agricola o marinara e rivierasca del se-
colo scorso, con connotazioni
differenziate fra i centri maggiori
e più blasonati e i paesini della
costa o dell’entroterra spesso
arido, povero, semplice, ma ricco del suo fascino e delle sue tradizioni.
Così Sanremo, Bordighera,
Alassio e tanti altri centri minori
le rievocazione dell’ Arcadia dianese. Con le immagini così vive
torna a palpitare la vita della
semplice agricoltura dell’entroterra nostro, povero e arroccato
lungo le fasce collinari, o quella
della spiaggia, accanto alle reti
ed alle tozze barche da pesca. Poi
arriva la ferrovia, poi la rivoluzio-
Una delle 106 raffigurazioni della donna “storica” del Ponente Ligure.
ritrovano in queste bamboline
graziosissime, rinate alla vita dei
tempi passati, un “pezzo” di vera
storia, autentici frammenti storici da ammirare e da rivivere attraverso la abilissima ed origina-
ne industriale e le varie “Barbie”
mostrano la nuova borghesia e la
nuova moda e la diversa foggia
degli abiti e delle abitudini e sempre e dovunque la donna ligure,
temprata e forte e resistente co-
me una roccia, come uno scoglio,
appare nel lungo e difficile e pesante impegno quotidiano. Così
gli abiti cambiano ancora e la mostra della donna del Ponente ligure segue fedelmente il mutevole mondo della moda, passo dopo passo, negli abiti più ricercati,
nelle gonne sempre più corte, nei
corpetti attillati e stretti, nelle borsette a tracolla, nello stile di Coco
Chanel.
Ogni pezzo presentato ha la sua validità storica: stoffe originali di
lana, lino o cotone, galloni di recupero spesso
di grande pregio cercati
certosinamente nei
mercatini rionali o presso i robivecchi, pizzi rigorosamente mini-ricostruiti a mano, accanto
a scialli, a mezzari, a collarette a tombolo, a macramé, a sfilati vari che
ci riportano alle nostre
nonne o alle nonne delle
nonne e ad antichi ricordi rivissuti attraverso fotografie ingiallite
dal tempo.
Insomma, è stato un
vero “peccato” che la
mostra, tenutasi ad
Alassio presso l’Istituto
Salesiano, non sia stata
debitamente pubblicizzata, una mostra “storica” di grandissima portata scientifica che rimane ancora negli occhi e nel cuore di chi ha avuto la
ventura, come me, di goderla anche nei particolari, figura dopo figura, ambiente dopo ambiente,
in tutta la sua ricchezza storica e
iconografica.
CIMENTO INVERNALE
Anche quest’anno il cimento
di nuoto di Alassio, lo scorso 26
dicembre, ha dato il via ai “bagni fuori stagione” con un nuovo record, in 251 hanno sfidato
le onde alassine contro i 220 del
2003. E anche quest’anno il suc-
formaggi. Il tutto in un clima goliardico e simpatico. Conduttore della mattinata è stato
Franco Branco dj che ancora
una volta ha accompagnato
pubblico e ardimentosi del bagno fuori stagione fino al mo-
Giorno di Santo Stefano 2003: La partenza per il tuffo del Cimento Invernale: 251 partecipanti davanti a 5.000 spettatori affluiti sulla spiaggia e sulla
passeggiata: record assoluto.
(FOTO SILVIO FASANO)
cesso è stato assicurato da una
giornata di sole e temperature
tiepide. L’appuntamento era,
come ormai consuetudine, sulla spiaggia di fronte all’hotel
Mediterranee. Qui i volontari
della Società Nazionale di
mento del tuffo, ripreso dalle telecamere arrivate appositamente per filmare l’evento. A tenere tutti con il naso all’insù,
prima bagno fuori stagione, è
arrivato un elicottero dei Carabinieri che ha entusiasmato il
AD ALASSIO LA BEFANA VA SOTT’ACQUA
Mons. De Canis benedice la corona.
I sommozzatori.
Il 6 gennaio si è svolta, con l’organizzazione del Gruppo Attività
Subacquee del Circolo Nautico “Al
Mare”di Alassio, “L’Epifania del
Subacqueo” presso il Pontile
Bestoso. Questa simpatica iniziativa giunta alla sua seconda edizione, oltre ad aver attirato sullo stesso pontile centinaia di turisti e residenti, ha avuto la sua consacrazione con le riprese televisive del
gruppo Mediaset e la conseguente
messa in onda delle immagini durante il TG di Canale 5 delle 13,00 e
del TG di Italia 1 “Studio Aperto” lo
stesso giorno dell’Epifania”.
La manifestazione che prevedeva l’arrivo dal mare di una “Befana”
subacqua che donava caramelle a
tutti i presenti ha ottenuto un notevole successo.
Mi pare giusto ricordare le persone che hanno organizzato questo evento, in particolare Carlo
Cacciamani, Cesare Signoris,
Mimmo Firulli e Ettore Mantellassi,
oltre agli altri subacquei del CNAM
Alassio, del Diving 7 di Andora, e
del Marina Diving Center di Ceriale.
Ringraziamo anche per la collaborazione il Tenente di Vascello
Marco Nobile con la Guardia Costiera di Alassio, la Società Nazionale di Salvamento di Alassio,
tutte le Forze dell’Ordine, il
Parroco Mons. Angelo De Canis, la
Banda Municipale Città di Alassio,
l’Agenzia Immobiliare Rinaldo
Muratore e la Banca D’Alba.
Credo sia opportuno dare il giusto risalto a questa manifestazione
organizzata dal Circolo Nautico “Al
Mare”, che ancora una volta ha
portato le immagini della nostra
Alassio in tutta Italia, e soprattutto
in modo totalmente gratuito, nella
speranza che per l’anno prossimo
si possa organizzarla ancora meglio con l’aiuto di tutti.
Pubblico e Banda.
Tuffarsi e rituffarsi è stato un vero divertimento quest’anno al Cimento
Invernale.
(FOTO SILVIO FASANO)
Salvamento e della Protezione
Civile, con la collaborazione del
Comune di Alassio e dell’Associazione Bagni Marini, hanno
allestito un vero e proprio “villaggio del gusto” offrendo, agli
ardimentosi che si sono buttati
in mare ma anche ai turisti in
transito, vin brulè, panettone,
pandoro, panini, affettati vari e
pubblico con le sue evoluzioni a
pochi metri dalla passeggiata a
mare dove era raggruppato il
pubblico. Dopo l’attesa tutti in
acqua e poi via, veloci a rivestirsi per riscaldarsi con vin
brulè o, per i più giovani, con un
corroborante tè caldo.
Barbara Testa
CLASSE 1953
Il Presidente CNAM Alassio
Rinaldo Agostini
Il giorno 28 novembre 2003 i ragazzi del 1953 si sono riuniti presso il ristorante “Al porto” per festeggiare “50 anni” in allegria. Dopo la cena tutti in discoteca.
Sabato 17 Gennaio 2004
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«L'ALASSINO»
Ritruvammuse Insemme 2003
SERVIZIO FOTOGRAFICO DI «FOTO CICCIONI»
I saluti ed auguri di Mons. De Canis e del Sindaco.
Il presentatore della serata
Andrea Gallea.
I tenori Andrea Elena
e Gianni De Pero.
Autore della commedia, regista, coreografi e artisti della Compagnia Dialettale.
Paolo Ammirati.
Antonio Boscione.
Il numeroso pubblico segue con attenzione lo spettacolo.
Gianni Croce.
Santino B. Pezzuolo (Pessö).
Le Romantos.
I Cantarasce.
Mario Meli.
Prof. Tommaso Schivo.
Momenti della Commedia
“Ritruvanduse turna
a veggiò”.
Altre foto
di questo servizio
a pag. 11
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«L'ALASSINO»
4° posto in Europa per il “Budello”
e Alassio vara le Vie e i Colori
dello Shopping
Natale tempo di regali. Un’occasione importante in cui Alassio, d’improvviso si è scoperta
grande tra le grandi e ha lanciato “Le vie dello Shopping”.
Nei mesi scorsi infatti, la
Camera di Commercio di
Milano, in collaborazione con
le Camere di Commercio estere, tramite un’indagine di mercato a livello europeo, ha stilato un elenco delle vie cittadine con la maggiore densità di
attività commerciali.
A questo punto Alassio si è
fatta i conti in tasca e si è scoperta grande tra le grandi.
siano particolarmente concentrati.
Nascono così le vie blu, a
Borgo Coscia e a Borgo Barusso, quelle verdi, in prossimità
di Piazza Partigiani e quelle rosa lungo la Via Dante e la Via
Marconi e quella rossa lungo la
centralissima Via Aurelia. Per
tutte gradevoli decorazioni
blu, verdi, rosa e rosse a seconda appunto della dislocazione.
Le nuove caratterizzazioni
sono state “operative” nel periodo natalizio che, anche quest’anno è stato accompagnato
dal tradizionale concorso “La
Sabato 17 Gennaio 2004
Una lirica genovese dal Sudamerica
O pandöçe de Natale
O pandöçe de Natale
faeto in cà comm’o l’é bon
co-a riçètta recheuggeita
comme fäva e nostre moae.
Quand’ö cheuxe pe dî o vëo
o’ s’asbascia a o ponto chè
che ammiâlo o fâ pietae
ma à sostansa a l’é reale.
Ti veddiae che in çimm’ä töa
o no fâ gran chè figûa
ma assazzòu che ti l’aviae
ti accapiae che pöco o dûa.
O Natale o l’è ciù bèllo
co-o pandöçe faeto in câ
se mantegne a tradision
co-o dialècto e co-o mangià!
Elsa Pastorino
L’AVA, il Presidente, il C.D. e il prof. Schivo ricambiano auguri vivissimi a tutti i Liguri Argentini e al
Presidente Perazzo
Il caratteristico “Budello”
che attraversa il centro storico della città allinea uno dietro l’altro ben 207 esercizi
commerciali che trasformano il tradizionale “carruggio” ligure nella quarta via
in Europa per densità di esercizi commerciali.
Da padrone lo fa l’abbigliamento con 75 negozi, 22 gioiellerie, 21 tra bar e pasticcerie, 5
librerie, 4 profumerie…
Ed è così che l’Ufficio Commercio non solo ha richiesto di
poter essere inserito nella lista europea dello shopping,
ma ha riunito tutti gli esercizi
commerciali del “Budello” in
un unico logo identificativo,
ispirato alle tradizioni alassine.
Ma siccome i negozi alassini
non sono solo quelli del “Budello”, il passo successivo è stato
quello di colorare con decorazioni a tema monocromatico
ogni singola via ove i negozi
vetrina più bella - Natale 2003”.
Dal 10 dicembre al 10 gennaio tutti i commercianti sono
stati chiamati a partecipare
con le loro vetrine al concorso.
Ha votato il pubblico utilizzando lo speciale ”coupon” sulle
pagine del quotidiano “La
Stampa”,”coupon” che dovrà
essere consegnato entro il 12
gennaio prossimo all’Ufficio
Commercio del Comune di
Alassio.
In palio due soggiorni per
due persone a Sharm el Sheick,
formula all inclusive.
Ecco la classifica europea
Città - Via - Numero attività
Milano - C.so Buenos Aires, 464
Londra - Oxford Street, 300
Francoforte - Zeil Strasse, 297
Alassio * - “Budello”, 207
Dublino - Grafton Street, 95
Lisbona - Rua Augusta, 93
Lussemburgo - Grand Rue, 90
Parigi - Rue Rivoli, 80
Ero bambina e già vedevo Alassio
Il giorno 4 dicembre 2003 alle
ore 21,00 presso la Biblioteca di
Alassio si è svolto l’incontro sul
tema dell’abuso all’infanzia.
Durante la serata è stato presentato ai genitori ed agli insegnanti della nostra cittadina il
video didattico curato da Telefono Azzurro “So dire di si, so dire di no”.
L’incontro organizzato dal
Comitato per il Telefono Azzurro di Albenga, in collaborazione
con l’Assessorato alle Politiche
Sociali del Comune di Alassio ha
visto la partecipazione della
Dott.ssa Concetta De Martino,
responsabile Nazionale del
Progetto Scuola del Comitato
per il Telefono Azzurro.
La presentazione di “So dire
di si, so dire di no”, fa parte di un
progetto più ampio di informazione e di divulgazione che riguarda la prevenzione all’abuso
psichico e fisico dell’infanzia e
dell’adolescenza.
Chi volesse ulteriori informazioni può rivolgersi alla sede di
Volontariato di Albenga (tel.
0182/54.13.11) o consultare il
sito www.azzurro.it.
Il Comitato vivamente ringrazia, per l’accoglienza riservatagli, il Comune di Alassio ed in
particolare l’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Zioni.
Il Comitato
Mattino, primavera e speranza
sono uniti in musica dalla stessa
intenzione melodica;sono uniti
nell’anima dallo stesso ricordo.
In mezzo al caseggiato, in un alternarsi di luce e di minor luce (e
ombre) l’aurora s’impadroniva
del paese;sembrava non nascere
dal sole ma dalla città. Mi ricordo
all’improvviso di quando ero
bambino e vedevo, come non
posso vedere oggi, il mattino sfavillare sulla mia Alassio. Vedevo
il mattino e sentivo allegria. Che
sensazione! Era il tempo che tutti facevano quello che potevano,
legando il libero arbitrio alle leggi di Dio e degli uomini senza sentirsene limitati. Solo pochi pensavano di aver sempre ragione.E
di gente di questo genere, in paese si di diceva:«U l’è in prescistusu; u nu se po’ parlò con lei…»
Così si limitava ogni dialogo lasciando, a chi non voleva intender ragione, a chi, con il suo comportamento, danneggiava la comunità, di aprire un dialogo con
Pinpirinella, Bacini o Rossitto che
magnanimamente cercavano di
far rispettare la “Legge”, riconducendo alla ragione, al buon
senso e alla riconciliazione, nei
termini di una municipalità, intima e mirata, che aveva per fine il
quieto vivere.Oggi, con la luce alta ed ampia di un giorno nuovo,
mi ritrovo più vecchio e la consapevolezza della città è diventata la consapevolezza di me stesso. Forse oggi, tutti, pensiamo di
aver ragione e tutti siamo un
po’”prescistusi” e apriamo il dialogo solo con chi ci fa comodo,
pensando di usare la Legge, l’etica, la morale, la Religione quando non ne possiamo fare a meno.(Ma non ci sono più gli umili
rappresentanti della municipalità?).Ma anche la ragione vede
l’aurora! Per questo, dopo averlo
segnalato e scritto (doverosamente (sic!) mi sono trovato a
contare i passi che separano il
pilone in calcestruzzo che delimita, in via Michelangelo (e determina(a levante)l’inizio del
parcheggio del Parco S. Rocco),
(lato mare) la carreggiata stradale, che a senso unico, scorre
lungo il muro perimetrale dei caseggiati a monte. Questa strada,
in questo punto è larga sei passi
e mezzo. Però, subito ai piedi del
pilone, ma nello spazio stradale
considerato, è compreso, ancora, un ostacolo costituito da un
angolare di ferro che sporge
dall’asfalto confondendosi con
un minuscolo scalino in cemento, che se può essere calpestato
o superato dalle ruote delle nu-
merosissime automobili in transito, restringe ancor più la corsia
percorribile dalle automobili
che, in questo punto subiscono
l’accelerazione gravitazionale tipica di ogni piano inclinato.
Comincia la discesa. Nel punto in
questione, sempre (non solo
qualche volta…) a ridosso del
muro è parcheggiata un’autovettura che occupa uno spazio (di
due passi) a scapito della già ristretta… strettoia stradale. E i
pedoni come fanno?Volano?
Purtroppo in questo punto, poco tempo fa un’anziana signora
alassina (non faccio, per rispetto, il nome) ha cercato, infatti, di
librarsi per non essere investita,
ma non c’è riuscita e cadendo,
schiacciata, ha perduto per sempre la sua dinamicità! (è dir poco). Ma ancora è niente se consideriamo che, sulla stessa strada,
solo venti metri più in giù, per delimitare una fossa (un grande buco causato da un abbassamento
progressivo (lo chiamo così perché non conosco il termine tecnico appropriato) nel fondo stradale, giudicata pericolosa se percorsa dalle automobili, si è dovuto ricorrere alle transenne per
circa dieci metri restringendo,
(così) ancor più la sede stradale.
E questo procedere è senz’altro
cosa ammirevole, solo che, per
evitare incidenti colposi, la corsia tra il muretto dell’ortogiardino sottostante e le transenne in
plastica è usata, forzatamente,
dai pedoni i quali si trovano necessariamente costretti, quando
piove a guadare, ogni volta una
pozzanghera. Fortunatamente ci
sono le previsioni meteo… e
quindi gli stivali. Nimby (not in
my back yard = non nel mio cortile) vale a dire “importante che
non mi tocchi…” è l’acronimo
per definire chi vuole la pulizia e
scopa la rumenta di casa sua fuori nella strada di tutti o per avere
l’auto sottocasa parcheggia nello spazio di tutti. Tipico esempio
di “nimby” lo si può vedere entrando, nel paese, dalla porta di
Ponente;appena venti metri sulla sinistra, sotto, la volta storica
di vico Rossotti, tutti i giorni, si
possono ammirare due grandi
motoscooter, un mucchio di detriti e, dipende dalle ore di conferimento, uno o due sacchi neri
pieni, si suppone di immondizia.
Ma che cosa importa… e a chi ?
Succede solo, ormai, nelle tragedie shakespeariane che un pezzo
di vita sepolto, raffiori perché c’è
chi, da una vita, vuole vendicarsi.
Dante Schivo
Ampliamento del Porto Luca Ferrari
Consegnato il cantiere
ALASSIO… la Caramella
Il Comitato per il Telefono
Azzurro ad Alassio
Nimby; ovvero: tutti pensiamo
di aver ragione…
come un’enorme caramella ovale,
con la carta arrotolata sui due poli,
di quelle dure, che per molto tempo
appagan di dolcezza ogni palato.
L’incarta un paesaggio variegato,
stringendo la ai due poli “a caramella”,
e trattiene tutta la dolcezza
dalle Serre fino a Santa Croce.
Se assaggi il suo sapore delicato,
tu gusti in ogni tempo molti aromi:
di fiori, di pinete, di uliveti,
di sole, di salsedine e di vento.
È un cocktail dolce, che lento ti ammalia
E ti costringe a tempo a ritornare.
Mariella
Una splendida giornata di sole ha salutato uno dei giorni più
importanti nella storia del Porto
Luca Ferrari di Alassio, almeno
negli ultimi anni.
Alle 11 di questa mattina infatti, davanti agli uffici della Marina
di Alassio si sono dati appuntamento rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di
Alassio, della stessa Marina di
Alassio e della ditta Boscolo &
Tiozzo di Chioggia.
L’occasione per la consegna
ufficiale del cantiere ad una ditta già nota in Liguria per aver
realizzato il Porto di Andora o,
più recentemente, per i lavori
portati a termine in quello di
Sanremo.
Prima della firma del verbale
di consegna del cantiere, si è
provveduto ad un breve sopralluogo.
Presenti per la Marina di Alassio il presidente, Vincenzo Maglione, il direttore, Marino
Agnese e i Consiglieri Emilio
Maggi e Piero Baldiserri. L’Amministrazione alassina era rappresentata dal Sindaco, Marco
Melgrati, il Vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici,
Gianni Aicardi, il Consigliere incaricato al Demanio, Rocco
Invernizzi e il Dirigente del
Comune di Alassio, Demetrio
Valdiserra.
Con la ditta vincitrice dell’appalto, anche il progettista e di-
rettore dei lavori Ing. Paolo
Gaggero.
“I lavori inizieranno subito –
hanno spuegato l’Ing. Salvatore
Verde, il Geom Vincenzo Damiano e il geom Leopoldo Sena
della Boscolo & Tiozzi – nel giro
di 48 ore sarà delimitato il cantiere e giungeranno al porto i
primi materiali utili per la realizzazione del molo di sottoflutto”.
Il cantiere interesserà l’area
che dall’attuale molo di sottoflutto prosegue in direzione est
fino alla cancellata che delimita
l’area portuale.
Pochi metri prima della cancellata sarà realizzato il nuovo
molo di sottoflutto la cui traccia
sarà visibile già entro un mese
dall’inizio dei lavori.
“Dopo aver realizzato i primi
dieci metri di molo – spiegano
ancora i responsabili della
Boscolo & Tiozzo – procederemo anche al sorbonamento della spiaggia trasferendo i materiali oltre il nuovo molo.”
“Si tratta di un intervento che
va affrontato con un piglio deciso - spiegano – questo per contrarre il più possibile i tempi di
realizzazione. Ecco perché lavoreremo anche durante le festività natalizie, eccezione fatta , è
naturale, per i giorni di Natale,
Capodanno e le vigilie.”
Alassio, 15/12/2003
M.R.
Sabato 17 Gennaio 2004
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«L'ALASSINO»
I rilievi del Presidente
dell’A.S.C.O.M.
Spett.le Associazione Vecchia
Alassio
Ormai bisogna abituarsi, al
peggio non vi è più alcun limite!
È voce corale di tutti i giorni che
anche nel nostro bene amato
paese il clima recessivo nel comparto turistico e commerciale
comincia a manifestarsi con tutta la sua evidenza, parlando con
i Direttori delle filiali bancarie
che operano in Alassio si sente
affermare che le situazioni di sofferenza nel settore dei servizi sono numerosissime e quasi generalizzate, che molti addetti alle
attività commerciali pensano seriamente di cambiare mestiere,
che a Novembre in occasione del
pagamento delle tasse, per far
fronte a tale scadenza, parecchi
commercianti hanno dovuto accendere un mutuo e non si guadagna più una lira! Ma sarà vero?
È proprio questo l’infausto responso? I fatti sembrano smentire queste drammatiche affermazioni e far pensare l’esatto opposto. Dovrebbe esser pleonastico
ritenere che quando le cose non
vanno bene sotto il profilo economico e finanziario, bisogna
profondere il massimo sforzo
per cercare di raddrizzarle o almeno di sfruttare tutte le situazioni favorevoli e finalizzarle al
recupero. E questo non è sancito
da nessuna massima di Socrate o
Platone, è soltanto buon senso
che avrebbe anche il benestare e
la benedizione del nostro saggio
ed illuminato Luca Caravella.
Ebbene che cosa è successo invece ad Alassio nel pomeriggio
di Natale e per tutto il giorno
dell’anno? La stragrande maggioranza dei commercianti per
non dire tutta, salvo eccezioni
che si possono contare sul palmo di una mano e neanche interamente, nonostante avesse ricevuto dall’autorità comunale libera scelta sulle aperture degli
esercizi commerciali, ha reputato meglio per i suddetti due giorni, sbattere la porta in faccia e
chiudere le porte degli esercizi,
alle decine di migliaia di turisti
presenti nel nostro territorio i
quali non chiedevano altro che
traslocare anche se con molta
parsimonia, parte del loro denaro nei registratori di cassa dei
medesimi. Tutto questo alla faccia della crisi e della pubblicità
che recita: “Alassio il centro
commerciale più lungo d’Europa” ed altre iniziative pubblicitarie che l’Amministrazione comunale ha messo in atto per promuovere il turismo e di conseguenza la nostra sola ed unica
economia. Molti operatori com-
merciali, dimentichi che prima
dell’avvento del turismo ad
Alassio non tutti mangiavano
due volte al giorno, non hanno a
tutt’oggi capito che noi offriamo
servizi, che la nostra Domenica è
il lunedì quando i turisti sono
partiti e sopratutto perchè chi
sceglie di fare questo mestiere
deve assolutamente tenere in
considerazione che più gli altri si
divertono e più noi dobbiamo essere disponibili se vogliamo
sempre considerarci una città
turistica: quello che fa male constatare è che questa teoria è già
stata compresa ed attuata anche
dai commercianti di Nasino,
Alto, Vessalico, Onzo e Caprauna, da noi purtroppo no. Come
qualcuno saprà io gestisco un’attività commerciale mediante la
quale ho continuamente l’opportunità di dialogare con i nostri
ospiti e credetemi che è stato veramente imbarazzante giustificarmi quando in questi due giorni costoro mi chiedevano l’orario di apertura dei negozi ed alla
mia laconica e negativa risposta
mi sentivo dire: “ma siete matti,
noi veniamo ad Alassio a portarVi i soldi e Voi non li volete
prendere”. Spero che questo colossale autogol non vada a ripetersi per il prossimo anno altrimenti nessuno avrà più il diritto
di lamentarsi. Alcuni lettori sapranno certamente che il sottoscritto è Presidente dell’ASCOMConfcommercio, l’associazione
più rappresentativa dei commercianti e molti colleghi si chiederanno se dopo queste mie affermazioni non sarebbe meglio
mandarmi a casa! Non temo queste ritorsioni, pur avendo come
tutti le mie idee, non faccio politica e di conseguenza non ho timore di perdere voti, la mia opera nell’ambito associativo è di
volontariato, gratuita e sempre
rigorosamente offerta a mie spese. Una cosa è certa: amo smisuratamente il mio paese e per nessuna ragione potrei addivenire a
compromessi. Nello scusarmi
per questo lungo sfogo al quale
l’Alassino spero voglia dare
ospitalità, vorrei concludere dicendo che le attività turistiche richiedono dei grandi sacrifici e
sopratutto investimenti a lungo
termine per poterne godere i
frutti e mi sovviene un’ antica
barzelletta: alla vista di un contadino in lacrime e disperato per
il mancato raccolto, un viandante gli chiese che cosa aveva seminato. La risposta fu: nulla. A
buon intenditor…
Pasquale Balzola
Ritruvammuse...
Le Corali Alassine - Capomele
Le romantos
FOTO CICCIONI
FOTO CICCIONI
Ritruvammuse Insemme 2003
I tenori con le Romantos (e Marilena).
FOTO CICCIONI
ESPOSTO DEL COMITATO CIVICO “LA VESPA”
Al presidente dell’Amministrazione Provinciale di Savona
All’Autorità d’Ambito
di Savona
Al
Procuratore
della
Repubblica
di Savona
A S.E. il Prefetto
di Savona
Alla Procura della Corte dei
Conti di Genova
Oggetto: esposto sulla liceità e
congruità della proposta all’ordine del giorno del Consiglio
Comunale di Alassio del 30 dicembre p.v.: “Proposta di progettazione e gestione in project
financing del depuratore reflui
urbani nel Porto di Alassio ai
sensi degli artt. 37bis e ss. della
legge 109/94 e ss.mm. ed ii.
Adempimenti conseguenti.”
Il Comitato Civìco “La Vespa”preso atto della convocazione
del Consiglio-comunale di
Alassio per il giorno 30 dicembre
p.v. con all’ordine del giorno, fra
gli a1tri. punti: “Proposta di progettazione e gestione in project
financing del depuratore reflui
urbani nel Porto di Alassio ai
sensi degli artt. 37 bis e ss. Ddlla
Legge 109/94 e ss.mm. ed ii.
Adempimenti conseguenti” ritiene opportuno, necessario e doveroso denunciare quanto segue:
La proposta si incastona sul
documento di sintesi del piano
dell’Autorità d’Ambito. I
Progettisti del Piano affermano
(pag.1), che lo sviluppo del piano è avvenuto attraverso una serie di riunioni con sindaci, nelle
quali sono stati discussi gli obbiettivi e indirizzi del Piano, le
proposte dei Sindaci, un documento preliminare, le ipotesi dei
programmi d’investimento, le
osservazioni dei Comuni, sino a
giungere, in data 28.11.2003, ad
una conferenza referente sul
Piano, all’acquisizione delle indicazioni finali sui contenuti del
Piano.
Peccato che il Consiglio comunale di Alassio sia stato tenuto
all’oscuro di tutto e che, a fatica
e solo dietro l’intervento del
Consigliere provinciale, la minoranza sia riuscita ad avere il documento in oggetto..
Pur ribadendo al Sindaco il potere di rappresentare il Comune,
riteniamo che non possa sostituirsi al Consiglio Comunale nel
pronunziarsi sugli indirizzi generali, come peraltro ha fatto.
Il Piano d’Ambito Provinciale
prevedeva per Alassio (e Laigueglia) la partecipazione al depuratore consortile sito in Borghetto Santo Spirito, deputato a
depurare i liquami da Pietra Ligure a Laigueglia, su richiesta,
autonoma e gratuita poiché non
supportata da nessuna deliberazione ufficiale, del Sindaco
Melgrati è stata inserita l’ipotesi
che Alassio (e Laigueglia) possano provvedere autonomamente
alla costruzione e gestione di un
loro depuratore a condizione
che la maggior spesa gravi sugli
utenti dei rispettivi Comuni.
Il piano impone, per evidenti
motivi funzionali, che il
Consiglio Comunale di Alassio (e
Laigueglia) adotti apposita delibera che individui con certezza
la soluzione desiderata.
Il Consiglio Comunale avrebbe
dovuto essere convocato per decidere se aderire al consorzio o
assumersi in toto l’onere della
progettazione, della realizzazione
e della gestione del depuratore.
In tale logica è consequenziale
poter disporre di tutti i dati necessari ad una scelta ottimale,
non escluso il piano economico,
che il Piano d’Ambito evidenzia
con chiarezza in apposite tabelle, da cui si evince che il costo annuo per Alassio nel caso di adesione all’impianto di Borghetto è
previsto in Euro 652.535,00 mentre nel caso di impianto autonomo la spesa annua per Alassio è
prevista in Euro 3.377.572,00. :
IN CASO SI SCEGLIESSE L’IPOTESI AUTONOMA GLI UTENTI
DOVRANNO SOBBARCARSI UNA
SPESA ANNUA CINQUE VOLTE
MAGGIORE
Nell’oggetto della proposta al
Consiglio Comunale:”Proposta
di progettazione e gestione in
project financing del depuratore
reflui urbani nel porto di Alassio
ai sensi degli artt. 37 bis e ss.
Ddlla Legge 109/94 e ss.mm. ed ii.
Adempimenti, conseguenti.”
non appare alcun riferimento a
quanto richiesto dal Piano
d’Ambito, non solo, ma nella relazione di presentazione non si
fa alcun cenno sulla soluzione
Borghetto, mentre nel dispositivo di deliberazione si legge:”
Delibera di voler procedere
autonomamente alla realizzazione di un depuratore ricevente
anche i reflui di Laigueglia, coordinandosi opportunamente con
quest’ultimo Comune”.
E’ evidente la manipolazione
delle informazioni al fine che il
Consigliere deliberi quello che
ha già deciso il Sindaco.
Il Sindaco ha riferito ai
Progettisti del Piano d’Ambito
che è agli atti una proposta di
Project financing da parte della
Società Acqua Azzurra.
Corrisponde al vero che la
proposta è stata presentata al
Comune in data 30.06.2003, ma
non è mai stata sottoposta all’approvazione del C.C. Non è stata
presentata al Consiglio comunale perché non poteva essere presentata in quanto: l’art. 37 bis
della L.109/94 richiede che la
proposta sia relativa ad opere
pubbliche o di pubblica utilità
inserite nella programmazione
triennale. Ma il programma
triennale 2003-2005, approvato
dal C.C. con deliberazione n: 21
del 27.03.2003, prevede solo la
realizzazione del 1° stralcio del
depuratore, consistente nel pretrattamento, in conformità al
progetto approvato dalla G.C.
con atto n° 125 del 19.03.1999,
per un ‘importo di Euro
3.009.394, con possibilità di intervento privato per Euro
1.827.850.
E’ in contrasto anche con lo
schema del programma triennale dei lavori, approvato dalla G.C.
con atto 317 del 21.11.2003, in cui
veniva sì elencato come opera
prevista con intervento privato
dell’ intero depuratore, ma in base al progetto redatto sempre
dall’ing. Sirito, approvato dal
C.C. con del. 113 del 30.10.1990,
sempre in località S.Anna e non
nel Porto. Tale posizione è sostenuta anche dal Legale, avvocato Bormioli, che l’A.C. ha incaricato con delibera di G.C. n° 252
del 28.08.2003 di esprimersi
sull’ammissibilità della proposta finanziaria; il professionista
rispondeva (al punto a) aspetti
procedurali): “… a parte il fatto
che la proposta potrebbe essere
ammessa a valutazione solo se vi
sia stata la pubblicazione dell’avviso di inserimento nel programma, non posso non rilevare che
non vi è corrispondenza tra l’oggetto della proposta- depuratore
nella sua totalità- e il contenuto
del programma triennale 20032005 approvato dal Comune con
D.C. n: 21 del 27-03.2003, il quale
prevede solo la realizzazione del
1° stralcio del pretrattamento”.
Non è stata rispettata la clausola
della pubblicità prevista come
requisito essenziale per la regolarità di atti di questo tipo.( vedi
parere Avv Bormioli)
Lo stesso Sindaco, nella seduta consiliare del 18.03.2003, rifiutava di porre in discussione una
proposta della Minoranza, tendente ad accertare i danni economici del mancato utilizzo del
terreno in località S.Anna, in
quanto nella delibera n° 86 del
29.11.2002 si stabiliva “di modificare gli indirizzi inerenti alla realizzazione del depuratore in
reg.S. Anna con successivi e separati atti che saranno oggetto
di separate decisioni da adottarsi in successive sedute.
“ Nessun atto è stato adottato.
La S.C.A. s.r.l. (società a intero
capitale pubblico formata dai comuni di Alassio, Laigueglia e
Villanova d’Albenga, di cui
Alassio detiene 1’80% delle quote azionarie) ha affidato in data 8
aprile 2003 alla BLACK & VEATCH Italia S.r.l. la predisposizione
di uno studio di fattibilità di un
depuratore di reflui urbani da
ubicare nel porto di Alassio, IN
VIOLAZIONE DELLA NORMA
STABILITA DALLA LEGGE 109/94
che stabilisce l’obbligo di una
pubblica gara per affidare incarichi di progettazione per un importo superiore a Euro
100.000,00.
La S.C.A. S.r.l. ha costituito con
la stessa società (BLACK &
VEATCH Italia S.r.l.) incaricata
della progettazione del depuratore, una nuova società denominata “Acqua azzurra S.c.a.r.l.” il
cui presidente è anche presidente della S.C.A. S.r.l. senza alcuna
autorizzazione né comunicazione al Consiglio Comunale e a evidente trattativa privata, IN PALESE VIOLAZIONE DELLA NORMA STABILITA DALLA LEGGE
109/94, che impone un’opportuna pubblicità preventiva per la
scelta del partner.
È possibile che il Presidente
della S.C.A. S.r.l affidi a se stesso,
quale presidente della Acqua azzurra S.c.a.r.l. la costruzione e la
gestione di un’opera di
35.000.000,00 di Euro?
In tutto quanto sopra pensiamo si possa leggere un atteggiamento particolarmente favorevole al privato a discapito dell’interesse della collettività, anche
alla luce di altri fatti successi,
che ci riserviamo di segnalare in
seguito.
Per Il Comitato
Civico “La Vespa”
Alassio, lì 29 dicembre 2003
12
«L'ALASSINO»
Sabato 17 Gennaio 2004
Nasce Alassiosalute il centro
Ca(u)se perturbanti
sanitario territoriale polifunzionale architetture horror dentro e fuori
Dal 1 febbraio 2004 potrai contattare il tuo medico di famiglia
presso il nuovo Studio Medico
“ALASSIOSALUTE” sito in:
Via alla Chiusetta in Alassio
Telefono: 0182/648631
Il tuo medico è impegnato nella
realizzazione di un progetto di
medicina innovativa che pone
Alassio all’Avanguardia a livello
Nazionale e ti chiede un minuto di
attenzione perché anche tu possa
diventare protagonista di questa
iniziativa ed usufruirne dei vantaggi:
- il tuo medico chiude l’attuale
ambulatorio e lavora esclusivamente nel nuovo studio con l’orario allegato
- mantieni il rapporto di fiducia
conil tuo medico ma il caso di sua
assenza puoi consultare un altro
gratuitamente, in quanto “ALASSIOSALUTE” è aperto dalle 9 alle 19
- puoi prenotare una visita dal
tuo medico di famiglia su appuntamento per evitare attese e nel
caso di ripetizioni di ricette puoi
contattare la segreteria: il servizio è completamente gratutito.
- nello stesso studio trovi il centro prelievi ASL dalle ore 7 alle
ore 9, lo sportello CUPA per le
prenotazioni di indagini diagnostiche ed un ufficio di igiene con
le stesse procedure ad oggi vigenti.
- dalle ore 12 alle 14,30 dei giorni feriali e dalle 9 alle 19 di tutti i
giorni prefestivi e festivi dell’anno trovi un medico a tua disposizione per qualsiasi necessità
escluse le urgenze gravi per le
quali continuerai a rivolgerti al
pronto soccorso dell’ospedale.
Questo è un servizio a pagamento secondo il ticket vigente.
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INIZIATIVA. INSIEME POTREMO MIGLIORARA E RENDERE
PIÙ EFFICIENTE IL SERVIZIO
“Le attività del nuovo ambulatorio sanitario polifunzionale – afferma il Dott. Augusto Gandolfo –
vedranno il cittadino al centro del
sistema e l’organizzazione del lavoro sarà modulata per allocare
al meglio le risorse umane ed economiche al fine di ottenere il miglior risultato possibile in termini
di salute e di risparmio”.
In quest’ottica, dunque ecco
quali servizi - per la maggior parte
disponibili dall’apertura dell’ambulatorio prevista nei primi mesi
del 2004, altre invece fruibili in un
periodo successivo – il cittadino
potrà trovare nel centro:
1 - Una reception intesa come
punto di smistamento, ma soprattutto come sportello per il
pubblico
2 - Attività convenzionata di
medicina generale e pediatria
3 - Attività specialistica in libera professione
4 - Centro di prenotazioni per
visite specialistiche ed esami diagnostici con ritorno di referti direttamente in cartella clinica (ciò
eviterà al cittadino inutili viaggi
per ritirare i referti)
5 - Centro Prelievi ASL in sostituzione dell’attuale centro prelievi ubicato presso il più decentrato Ospedale di Alassio
6 - Ufficio di Igiene Sanitario per
il rinnovo del libretto sanitario e
altre pratiche connesse, al momento dislocato ad Albenga o
Villanova
7 - Ambulatori per patologia gestiti dai medici del centro anche
in collaborazione con specialisti,
nell’ambito dell’applicazione dei
percorsi di cura (diabete, rischio
cardio-vascolare, osteoartrosi,
prevenzione oncologica, malattie
dermatologiche…) e con l’ausilio, ove necessario, della telemedicina
8 - Diagnostica cardiologica di
primo livello, supportata da servizio di telemedicina e integrata
da cardiologo specialista
9 - Diagnostica ecografia di primo livello gestita in un primo momento da specialisti esterni ma
con l’obbiettivo di inserimento
dei MMG
10 - Ambulatorio attrezzato per
terapie parenterali e medicazioni
11 - Ambulatorio di continuità
assistenziale intesa come ambulatorio di primo soccorso con
presenza di personale medico
con orario continuato.
Insomma il centro diventerà un
punto assoluto di riferimento per
esigenze sanitarie di emergenza
nell’arco dell’intera giornata, che
fornirà in Alassio, anche nei giorni festivi, un servizio di filtro al
Pronto Soccorso di cui da tempo
si avvertiva la necessità.
Con tutto ciò il cittadino non
perderà il rapporto di fiducia con
l’attuale medico di famiglia che
troverà sempre, così come nelle
modalità attuali, soltanto in uno
studio differente, e ogni prestazione ad oggi gratuita resterà tale.
Inoltre, nell’ottica della continuità assistenziale e nel rispetto
delle regole convenzionali della
medicina di gruppo, sarà sempre
disponibile un medico per circa
10 ore al giorno.
Ed ecco i medici che hanno costituito il nuovo centro: Francesco Bogliolo, Augusto Gandolfo, Giampaolo Merello, Pietro
Rabolli, Giovanni Barilaro, Roberto Bersano, Enrico Tardani,
Giovanni Pisano e Loretta Zavaroni.
“Nel portare avanti questo progetto – spiegano il Dott. Gandolfo
e il Dott. Bogliolo – abbiamo trovato interlocutori eccezionali nel
sindaco di Alassio, Marco
Melgrati e nel direttore dell’ASL
savonese Dott. Ubaldo Fracassi,
senza il cui appoggio nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile”.
Si tratta di uno dei primi “esperimenti” in questo senso, su tutto
il territorio nazionale, sicuramente la prima Srl che si è costituita
per fornire un servizio di questo
genere.
“Un’iniziativa – spiega ancora il
Dott. Bogliolo - che muove nel
senso auspicato dallo stesso
Ministro alla Sanità, di una gestione con criteri moderni e funzionali della medicina generale sul
territorio. Un sistema che permetterà al cittadino di trovare risposte ai suoi bisogni con un sensibile miglioramento nell’efficacia delle prestazioni e nell’accessibilità ai servizi assistenziali”..
Scrittore e Illustratrice alassini ospiti degli
incontri in libreria ad Albenga sono: Roberto
Giannantonio e l’Illustratrice Antonella Zanardi
Lo scrittore Roberto Giannantonio è stato ospite degli
Incontri in Libreria, l’iniziativa
di promozione alla lettura ed alla conoscenza degli autori che è
stata attivata nel centro storico
di Albenga dalla Libreria Le
Torri.
A presentare l’autore sono
stati l’assessore alla cultura
Gerry Delfino, quello al Turismo
Mauro Vannucci ed i due proprietari della libreria sotto le
torri ingaune Cristiano e Laura.
L’appuntamento ha richiamato in piazza San Michele lettori,
residenti ed appassionati di letteratura ed arte.
Oltre al romanziere infatti alla
serata era presente anche l’artista Antonella Zanardi, l’illustratrice dell’ultimo libro del professor Giannantonio,
Fra i presenti anche i caricaturisti Renzo Sciutto e Umberto
Padovani, gli artisti Domenica
Piana e Ciso Risso, il famoso
giornalista Giuseppe Barbera
ed il collezionista- gallerista
Augusto Andreini.
Giannantonio, 53 anni, autore
de “L’angelo di San Bernardo” e
dell’ultimo:“Tra le nebbie del
Bacchiglione” ha risposto alle
domande di alcuni giornalisti e
dei lettori.
Giannantonio, alassino, insegna all’Istituto Secondario
Superiore della città del Muretto.
Grazie a queste due opere si è
messo in luce come romanziere
ed ha vinto importanti premi
letterari.
Tutti e due i romanzi sono arricchiti dalle splendide illustrazioni realizzate dall’artista padovana Antonella Zanardi.
Claudio Almanzi
lo schermo. Fonti, figure, temi
“La chiave è questa: guardare, riguardare,
osservare, vedere, immaginare, inventare creare”
LE CORBUSIER
L’università è soprattutto ricerca, la ricerca è evoluzione
dei concetti e della disciplina, è
indagare nuovi orizzonti che potrebbero rimanere nell’ombra,
nell’oscurità. Una tesi, dovrebbe essere scandagliare una possibile idea di architettura o i
rapporti che essa ha con altre
discipline o tematiche e “studiarla”, approfondirla nelle sue
molteplici sfaccettature, integrandole, sovrapponendole, fino ad identificare il nostro pensiero. La tesi di ricerca di
Davide Manti ( conseguita con
lode e dignità di stampa presso
la Facoltà di Architettura
dell’ateneo Genovese, relatore
prof.ssa A.Gazzola, correlatore
F. Poggi) è proprio questo. Una
ricerca di crinale che si muove
sul labile confine tra due discipline apparentemente diverse :
il cinema e l’architettura. Una
tesi che scandaglia nell’ombra
oscura dello “spazio”, nei ventri
della scenografia dei set cinematografici horror e della concezione dello spazio scenico.
Un occhio attento all’uomo, alle
sue emozioni , ai suoi desideri,
alla sociologia, all’antropologia,
alla psicologia. Una tesi che è
stata premiata con il prestigioso riconoscimento del sindacato cinegiornalisti italiani ; il
Premio “Filippo Sacchi” per le
migliori tesi di argomento cinematografico del 2002. La tesi è
poi stata presentata sul web (
www.archandweb.com/interferenze/cinema/manti/ma
nti.htm ). Oggi è divenuta, se
pur in forma e linguaggio diverso, un libro, pubblicato da
Lindau Editore e presentato ufficialmente al COURMAYEUR
NOIR IN FERSTIVAL il 5 dicembre u.s., manifestazione internazionale dedicata al cinema e alla
letteratura “nel segno del giallo”
in presenza di importanti personalità del mondo del cinema.
Un percorso articolato , su
più fronti e livelli comunicativi
che conferma il valore delle idee
del Manti.
Ca(u)se Perturbanti, un titolo
ricercato e colto che può essere
letto come Case perturbanti o
Cause perturbanti con la “U”
tolta od aggiunta in modo iterativo, fulcro centrale di un discorso ampio ed articolato. Una
ricognizione a 360 gradi ed in
“3D” su ciò che la “Casa cela dietro/dentro di sé attraverso i fotogrammi di un secolo di cinema horror. Uno scandagliare,
su piani diversi, del novecento
in pellicola attraverso testi di
teoria e critica architettonica
(Vidler) riferimenti psicanalitici
(Freud) e sociologici ( Morris)
lo “spazio intimo e domestico”
della casa . Un insieme di inquietudini ed emozioni rappresentate e irrorate sullo schermo: Il mito dello sdoppiamento,
le ombre e l’espressionismo del
dottor Calidari, le distruzioni di
slapstick, le città del noir e del
B-movie americano, le rovine
desolate dell’Europa post bellica, la corporeità devastata negli
anni ’80. Emozioni e fotogrammi
capaci di far scaturire ciò che
Freud ha definito come
L’UNHEIMLICH: il perturbante.
L’analisi di esempi scenografici
che vanno dalle piazze dei fratelli Lumière e di Edison , passano per le haunted houses della
Universal e gli ironici hitchcochiani, i labirinti claustrofobici
di Shining, Twin Peaks, Il Regno
e Cube, approdano oggi negli
sfavillanti video navigabili dei
videogiochi e della realtà virtuale. Un testo voluminoso,
dall’indice ricco e variegato,
corredato da 7 schede di approfondimento su altrettanti
set, poche le immagini e sfortunatamente in bianco e nero. Mi
piace ricordare le parole del
Manti che, seduto al mio fianco
di fronte allo schermo del computer, navigando tra un sito e
l’altro, tra un’immagine e l’altra
mi disse: «Tutti credono sia un
libro di cinema ed invece io parlo di Architettura, di “progetto”
perché per me progettare significa anche questo, un rilievo attraverso i fotogrammi, un’idea
che si sviluppa attraverso lo
studio di una scenografia».
Questo concetto mi piace, mi incuriosisce pensare che l’architettura si cela anche , nei nostri
pensieri, nella nostra immaginazione. “Ad ogni istante , vi è di
più di quanto l’occhio possa vedere, di quanto l’orecchio possa
sentire, qualche area o qualche
veduta rimane sempre inesplorata. Niente è sperimentato singolarmente, ma sempre in relazione alle sue adiacenze, alla sequenza di eventi che portano ad
esso, alla memoria delle precedenti esperienze” così scriveva
K. Lynch e il libro di Manti ancora una volta lo conferma.
Airaldi Giacomo
[email protected]
Davide Manti
Laureato in architettura all’
Università di Genova, è web-editor per la produzione cine-televisiva e collabora con alcune webzine italiane tra cui Arch&Web,
ha vinto il premio Filippo Sacchi
per la sua tesi di Laurea .Tiene
conferenze su scenografia e cinema (Milano, ISC, 2003) e colleziona oggettistica del passo ridotto con cui monta i filmati di
found-footage.
Il
volume
CA(U)SE PERTURBANTI - ARCHITETTURE HORROR DENTRO E
FUORI LO SCHERMO. FONTI, FIGURE, TEMI è stato realizzato
grazie al contributo del CURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL
DAVIDE MANTI CA(U)SE
PERTURBANTI ARCHITETTURE HORROR DENTRO E FUORI
LO SCHERMO. FONTI, FIGURE,
TEMI
Edizioni Lindau, Torino 2003
(pp. 430,Euro 29.00, ISBN 887180-493-7)
LETTERA APERTA
In riferimento alla lettera indirizzata al Sindaco e all’Amministrazione datata 11 agosto
e protocollata il 25 dello stesso mese, non ha avuto alcun riscontro; essa era firmata dai
numerosi cittaidni che vivono
e abitano in questa periferia,
era una denuncia di come gli
abitanti di questa zona vive nei
disagi e disservizi.
Questa lettera chiedeva quale sistemazione veniva data
vecchio macello e i servizi che
giacciono all’abbandono.
Avevamo segnalato alcuni
punti pericolosi, sia per i pedoni, biciclette e motorini
all’incrocio di via Neghelli e
Pian del Moro, un solco di livello pericoloso, nessun provvedimento è stato preso.
Anche all’inizio di via Neghelli,
palazzo Valverde, vi sono tombini bassi di alcuni centimetri,
quindi pericolosi per i pedoni,
perchè deti tombini risiedono
proprio sulle strisce pedonali.
Anche davanti ai magazzini del
GAS. È semplicemente scandaloso un manto stradale pericolo, ma a quanto pare essere responsabile alla viabilità que-
sta zona no è di sua competenza?
Visto che nessun provvedimento è stato preso.
Vorrei ricordarLe che i cittadini di regione Fenarina, regione Limbo, via Cazulini e come
vede non è un aperiferia da poco, pagano tutti le tasse e quindi vorrebbero che una città come Alassio fosse ancora
all’avanguardia (come ai tempi passati) cominciando a valorizzare i dintorni dove turisti
si aggirano confusi perchè i
cartelli indicatori sono molto
carenti.
Signor Sindaco e amministratori, io e i cittadini di questa lettera e di questa zona saremo molto attenti e vigili per
vedere le decisioni ceh prenderete nel prossimo futuro, in
riferimeno ai suggerimenti
espressi.
Vi sarebbero altri suggerimenti da fare, ma forse è meglio fermarsi qui sperando ceh
tra di Voi qualcuno con un pò
di sensibilità prenda la decisione giusta.
Tommaso Gatto
27 GENNAIO
GIORNO DELLA MEMORIA
Giorno della memoria e tempo di riflessione, non solo per
coloro che, come noi uomini
della Resistenza, hanno ormai
alle spalle la giovinezza, ma
soprattutto per i giovani, che
debbono riflettere sul passato non solo del nostro Paese,
ma dell’Europa tutta ed impedire che gli errori e gli orrori
dell’epoca delle dittature abbiano mai più a ripetersi.
Ed allora tornano inderogabili e senza possibilità di meschine ed interessate revisioni, i cardini del nostro sistema
democratico, nato dalla
Resistenza, figlia dell’Antifascimo, che i costituenti della
nuova Italia, di ogni idea e culture, da Terracini a Dossetti,
hanno posto nella nostra legge fondamentale, la Costituzione Repubblicana: principio di legalità, parità di diritti
fra tutti gli esseri umani, ripudio della guerra.
Non è possibile pertanto scindere la nostra Carta Costituzionale dalla storia che l’ha
generata, che è la storia dell’
Antifascismo, con buona pace
dei vari revisionisti di oggi.
Come dimenticare i tanti
Italiani condannati dal famigerato Tribunale Speciale Fascista, istituito con legge del
1926, per i delitti di opinione,
incarcerati per anni ed anni
(Antonio Gramsci vi morì),
confinati nelle più sperdute
isole (e non certo mandati in
vacanza, come qualche bella
mente ha recentemente dichiarato); i soldati ed ufficiali
dell’esercito italiano di una intera divisione trucidati dai nazisti a Cefalonia; l’olocausto
degli ebrei a seguito delle leggi razziali fasciste del 1938,
avallate dalla monarchia sabauda; le stragi delle Fosse
Ardeatine, di Boves, di Stazzema, della Benedicta, del
Passo del Turchino, di Testico, di Albenga e di tanti altri
Comuni; gli oltre 40.000 morti
partigiani, tra i quali (come
non ricordare la sua morte avvenuta sulle montagne di Alto
proprio il 27 gennaio 1944!)
Felice Cascione, medaglia
d’oro al valore della Resistenza?
Come non ricordare e tributare loro il più sincero sentimento di gratitudine e di affetto ai nostri amici e compagni alassini che, rei soltanto di
non piegare la schiena alla dittatura fascista, hanno subito
persecuzioni, privazioni di
ogni genere, umiliazioni, carcere e confino?
Vogliamo qui ricordarLi proprio nel “Giorno della Memoria”: Stalla Virgilio, Stalla
Libero, Stalla Bruno, Del
Ventisette Enrico, Palmieri
Alcibiade, Martino Angelo,
Sibelli Giovanni, Portonero
Ernesto, Carbone Raffaele,
Grandi Cesare, Avv. G. B.
Pera, Catelani Luigi, Serena
Francesco e tutti gli altri nostri concittadini che, per evitare carcere e confino, dovettero espatriare.
Questi sono fatti e, quindi,
storia, che non può essere oggi rimossa né alterata a piacimento dei potenti di turno. La
verità storica è intangibile e
non deve essere dimenticata.
Riflettiamo, tutti insieme, sulla nostra storia vera ed impegniamoci a difendere quei
principi antifascisti trasfusi
nella Costituzione Repubblicana da ogni irragionevole
tentativo di stravolgere la storia del nostro Paese e dell’intera Europa.
Il Consiglio Direttivo
A. N. P. I.
Sez. Alassio-Laigueglia
CONCERTO
“...SUB HONORE SANCTI AMBROSII”
Organista M° Roberto Maria Cucinotta
In occasione della solennità del Santo Patrono di
Alassio, nell’Insigne Collegiata di S. Ambogio è stato
eseguito un eccezionale concerto allo storico grand’Organo Romantico Orchestrale,
esemplare unico dell’organaio Gandolfi, da parte del
celebre Maestro Roberto
Maria Cucinotta, organista
onorario di questo splendido
strumento.
Ha eseguito musiche composte fra il ‘600 e i nostri giorni: H. Purcell, J. Cabanilles,
W.A. Mozart, Padre Davide
da Bergamo, L. LefébureWély, J. Brahms, R. Schumann. P. Hindemith, per finire con una sua composizione: il finale della Sinfonia
dall’Oratorio “Morte e Risurrezione di N.S. Gesù
Cristo, sul testo dell’alassino
Gerolamo Gastaldi. Ovviamente è superfluo soffermarsi sulla bravura del Maestro,
nell’eseguire brani anche di
alto virtuosismo, che hanno
suscitato l’entusiasmo del
numeroso pubblico, tanto da
indurre Cucinotta a concedere come bis una sua trascrizione dell’“Ave Maria di
Lourdes”. Al termine ha ringraziato il rev. Parroco mons.
Angelo De Canis, S.E. il Vescovo di Albenga Mario Oliveri, il dott. Giampaolo Mela
e l’organaio sig. Beniamino di
Montegrazie presente.
Il concerto è stato preceduto da una dotta presentazione esplicativa del noto musicologo alassino dott. G. Mela.
Sabato 17 Gennaio 2004
UOMINI DIVERSI 13
a cura di Dante Schivo
La storia politica ed economica della Liguria è stata storia di
famiglie, non di popolo né di nazione.
Furono le ambizioni di potere e
di ricchezza delle famiglie imprenditrici a guidare le vicende
politiche e le gloriose attività
mercantili e finanziarie della
Repubblica ;come si deve a loro
gran parte del patrimonio artistico di cui oggi ci inorgogliamo.
(Per il quale Genova sta per diventare Città della Cultura Europea e mondiale!) Per queste famiglie, alcune delle quali costituirono (e costituiscono) vere dinastie di potere, fu sempre insopportabile il suono della parola “re” che per millenni (e continua ad esserlo) in tutto il mondo ha rappresentato la più alta e
più ovvia forma di potere politico. ( I Liguri preferirono sempre
solo una Regina:la Vergine Maria,
Madre di Gesù ).
Insomma in Liguria la Famiglia
è la vera protagonista (Fino ai
giorni nostri e… speriamo continui.) della Storia: è da questo nucleo (che il mondo intero, ora, sta
cercando di consolidare!(pensate che grande patrimonio abbiamo…) che escono i clan, che
s’istruiscono gli «alberghi»; per
allearsi con altre famiglie, per
moltiplicarsi attraverso oculate
politiche matrimoniali, che si
suddivide in rami collaterali ciascuno dei quali controlla una
parte del patrimonio familiare,
una parte degli investimenti
all’estero, una parte delle attività
imprenditoriali. In un gioco di
frammentazioni spesso poco evidenti (anche per una moderna
Consob…) e tenuti nascosti e al
riparo dagli sguardi di rivali e
concorrenti. Come altrove si può
parlare di castelli e di corti, in
Liguria si deve parlare di “Alberghi”. La vicinanza, le case serrate
una all’altra, determinarono
gruppi sociali e clientele, senza
necessità di parentela. Si può dire che la casa produsse la cittadinanza e non viceversa; e sulle
Riviere liguri i nobili sono costretti a farsi cittadini della Dominante. L’albergo genovese è
stato una vera potenza economica e finanziaria e perciò politica.
Non ci fu in Liguria una nobiltà di
sangue, ma, diremmo così, ”anagrafica”:era nobile che si trovava
iscritto. Notevole l’uso di deporre per patto o per usanza, il proprio cognome per assumere
quello della famiglia preminente
nell’albergo.
(continua a pagina 15)
L’intelligenza della stupidità
Bernardo Soares alias Fernando Pessoa scrive nel “Livro do Desassossego”( Il libro dell’inquetudine):«Una sola cosa mi meraviglia più della stupidità con la quale la maggior parte degli uomini vive la sua vita:l’intelligenza che c’è
in questa stupidità». Dopo aver seguito Bernardo/Fernando per le
pittoresche strade della sua
Lisbona certe volte mi vien proprio da pensare che il saggio è
proprio colui che rende talmente
monotona la sua vita affinché
ogni piccolo inconveniente possa stupirlo. Per questo senza vergogna certe volte mi trovo a ragionare non sull’intelligenza della stupidità degli altri ma sulla
mia. Ci sono innumerevoli “perché” che (per ora) non trovano risposte,(pur essendo, forse,già
nei piani di li chi pensa) che riguardano alcune futuristiche
strategie legate al domani del
mio Paese. Per esempio non capisco perché non si riesce opportunamente a sfruttare il “lascito Negro” al lume dell’evidente desiderio(sempre più dirompente dopo i “casi” Emron e
Parmalat),degli uomini del Nord
(e del Sud)di possedere un sito
dove si può respirare “aria buona”,dove si beve l’acqua del rubinetto e dove i black out sono definitivamente scongiurati. Penso:
(è la stupidità che a questo punto mi fa sognare) che,se circondiamo la zona collinare che riguarda il bene ricevuto dal Comune di Alassio per disposizione
testamentaria, con dei” ventilatori” appropriati (L’isola di
Madera (che è molto simile “fisicamente” al “sito” in questione)ne è tutta piena; così la costa
spagnola che, nello stretto di
Gibilterra va da Tarifa ad Alge-
siras) si potrebbe attivare una
centrale elettrica di tipo eolico di
grande potenza alimentata in alternativa da energia solare,come
ci insegna il Prof. Rubbia, ricavata dai pannelli opportunamente
predisposti sulle terrazze dei villini e degli edifici, che potrebbero sorgere dando vita ad una minuscola “Varese Ligure”. Inoltre,
per caduta,(attivando, volendo,una piccola centrale idroelettrica) si potrebbe far giungere in
questo territorio alassino, per attivare uno speciale circuito idrico,le acque frizzanti al naturale
delle fonti “Serra e Delle Allegrezze” di Caprauna e riempire
capienti piscine e attivare sfavillanti fontane. L’intenzione del
magnifico donatore era di far godere agli Alassini il magnifico panorama che dall’alto(560 mt.) di
quel sito si può,tutt’ora, godere.
Accedervi non è difficile. Lasciata l’automobile dove termina(nel punto più in alto) la strada
di Cavia si deve proseguire per
un sentiero(per ora) molto agevole e là si giunge. (c’è anche
un’altra via ma per ora è inutile
parlarne). Chissà! Naturalmente
l’intelligenza della mia stupidità
non farà meravigliare e discutere
quei gruppi di persone inutili che
cercano,non di contare per quello che sono ma di restare incluse
nel cerchio di coloro che li usano
come una troupe ben affiatata,
ma potrebbe far sognare altri innocenti, semplici contribuenti
che sperano di vedersi ridurre le
tasse per potersi permettere, solo, di respirare aria buona.
«Gli innocenti non sapevano
che la cosa era impossibile. Per
questo la fecero» (Bertrand
Russel)
Dante Schivo
LICEO DON BOSCO:
SOLIDO IMPIANTO CULTURALE ED EDUCATIVO
“IL LICEO DON BOSCO SI
PRESENTA”: raccoglieva il 15
dicembre nell’auditorium
dell’Istituto Salesiano di Alassio le famiglie interessate alle
novità dell’offerta formativa.
Contemporaneamente era
aperta DONNE DI LIGURIA,
una mostra di bambole nei costumi dal 1850 al 1950 per documentare l’evoluzione del lavoro femminile nel Ponente
Ligure; in collegamento con la
manifestazione un annullo filatelico e la visita al rinnovato
MUSEO di SCIENZE completava la manifestazione.
Un ampio consenso è emerso da parte delle autorità e degli esponenti del mondo delle
imprese. Dopo il saluto del
Sindaco di Alassio Marco Melgrati, che ha ricordato il suo
passato di exallievo e la forte
tradizione culturale del Don
Bosco in Alassio e in tutta
Italia (dato che giovani venivano da tutte le regioni al convitto dei Salesiani), ha preso la
parola l’Assessore all’Istruzione della Regione, Nicola
Abbundo: grandi sono i meriti
dei Salesiani nel campo della
formazione professionale e
nel collegare istruzione e formazione. La Regione apprezza
la loro competenza. L’impegno della Regione per la parità
economica, logico completamento di quella giuridica, è
una scelta a favore delle famiglie, perché siano effettivamente libere di scegliere.
Il dirigente scolastico, Giorgio Micaletto, ha presentato le
varie e delicate fasi della realizzazione del progetto, evidenziando l’innovazione, l’impegno,
la
professionalità
dell’équipe dei tecnici e il coinvolgimento degli organi collegiali dei docenti e del consiglio
d’istituto, presieduto dalla signora Silvia Ricci Arnaud.
Il direttore dell’istituto
Giorgio Colajacomo collocava
le novità entro il quadro culturale ed educativo del Don
Bosco: formare persone aperte al futuro, capaci di gestire la
complessità e di adattarsi ai
cambi culturali senza perdere
la propria identità è l’impegno
primario.
Toccava poi a Massimo
Schiavon illustrare nei dettagli
il nuovo impegno nell’informatica, nelle lingue straniere e nella cultura d’impresa che colloca la scuola all’avanguardia.
Apriva gli interventi l’assessore all’istruzione della Provincia di Savona, Donatella
Ramello, mettendo in evidenza come la proposta del Don
Bosco dia reale soluzione al
problema del rapporto tra liceo e formazione professionale, non isolandoli in due campi
separati ma integrandoli in armonia. Si dà in tal modo riscontro ai dati della recente
inchiesta regionale che sottolinea l’importanza delle competenze trasversali, aggiuntive rispetto a quelle previste
dai diversi diplomi, ai fini
dell’inserimento lavorativo.
Sono questi crediti, queste
competenze certificate che
esprimono un valore aggiunto
al sapere tradizionale.
Assentiva l’assessore alla
cultura della città di Alassio,
Monica Zioni, impegnata da
anni col Liceo e con la Biblioteca Comunale a realizzare incontri culturali di alta qualità.
L’assessore all’Ambiente
della Provincia, Alessandro
Scarpati rilevava il valore culturale, quello di una nuova coscienza ecologica, dell’attenzione al rispetto dell’ambiente
in azienda previsto in una delle certificazioni d’impresa.
Ernesto Schivo, presidente
dell’Associazione Bagni Marini alassina, e con lui Nuccia
Cosso, della presidenza degli
Albergatori, ribadiva l’apertura al turismo (per la valorizzazione delle lingue e dell’economia aziendale) e al settore
alberghiero e della ristorazione, per le competenze previste nel controllo degli alimenti (l’HACCP). Lo studio delle
tematiche fiscali veniva visto
come base per una nuova
mentalità imprenditoriale da
parte del Sindaco di Laigueglia, Silvano Montaldo.
Il consigliere regionale Franco Barbero, col vicepresidente del Consiglio Regionale
Franco Amoretti evidenziavano ancora l’attualità della proposta del Don Bosco, assicurando il loro appoggio.
Si univano nella disponibilità a sostenere l’innovazione
Pino Maiellano, presidente
della Confesercenti con altri
esponenti delle categorie professionali e alcuni importanti
imprenditori del Savonese e
dell’Imperiese, pronti ad accogliere negli stages aziendali gli
alunni.
A coronamento giungeva il
messaggio del Sovrintendente
Scolastico Regionale, Attilio
Massara: improrogabili impegni di lavoro mi impediscono
di accogliere il vostro invito.
Ho appreso tuttavia, con vero
interesse, le proposte del piano dell’offerta formativa di codesto Liceo e mi compiaccio
per le attività e le iniziative
realizzate a favore di una più
ampia preparazione culturale
e di una formazione professionale sempre più specifica per i
ragazzi. Auspico un’altra occasione per incontrarvi e apprezzare personalmente le caratteristiche del Liceo Don
Bosco.
VERSO NUOVI ORIZZONTI
I COMPITI DELLA
SCUOLA OGGI
PREPARARE AL FUTURO
Qual è il compito della scuola oggi? Come favorire l’inserimento dei giovani nel mondo
del lavoro? Come prepararli
per essere cittadini attivi della
nostra società, senza farne
FESTA IN PIAZZA MATTEOTTI CON BRANCO MATTATORE
In occasione dei festeggiamenti per il passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo, si è svolta
nella centrale Piazza Matteotti,
una manifestazione organizzata
dal Comune di Alassio con la
sponsorizzazione di alcune aziende del settore commerciale.
Tale manifestazione, nonostante
la temperatura non fosse delle
più clementi, ha ottenuto un
grandissimo successo di pubblico; più di tremila persone tra
bambini, giovani e meno giovani
hanno trascorso parte della notte nella piazza ascoltando buona
musica, cantando, ballando e ristorandosi con bevande calde,
pop-corn, panettone e spumanti;
il tutto offerto gratuitamente dalle aziende sponsor. Il successo
notevole di questa manifestazione della quale hanno dato noti-
13
«L'ALASSINO»
Alassio, notte di san Silvestro 2003/2004 - Capodanno in piazza. Turisti nella centralissima piazza Matteotti nel cuore del Budello. (FOTO SILVIO FASANO)
zia, stampa e televisione, producendo così anche un ottimo ritorno pubblicitario per la città di
Alassio, è da scriversi all’ottima
performance del nostro brillantissimo concittadino FRANCO
BRANCO il quale, autentico mattatore della serata, nel corso di
cinque ore continuative di spettacolo non ha smesso nemmeno
per un minuto di rallegrare il divertito pubblico con giochi, gag
e quant’altro è servito per mantenere festoso e frizzante questo
importante momento di aggregazione. Molte volte si va lontano a
cercare personaggi, campioni ed
altro e non si pensa che forse sarebbe meglio guardarsi in casa.
Nemo profeta insegna: Bravo
Franco Branco, sei veramente un
Alassino DOC.
Pasquale Balzola
passivi consumatori o velleitari rivoluzionari?
C’è a monte, prima di pensare a fornire competenze operative, da compiere un’operazione intellettuale più alta che
è possibile solo con un solido
impianto culturale, che è formazione alla capacità critica,
alla scelta e alla responsabilità. In altri termini, non si tratta di conoscere quante più cose (è impossibile, data l’accelerazione delle conoscenze)
ma di abilitare la persona
all’attitudine di studio e di ricerca, formare cioè una personalità forte ed equilibrata, attenta ai valori, curiosa della vita e di ogni apprendimento e
dotarla degli strumenti intellettuali per percorrere autonomamente questo cammino.
Si parte da un dato: la società
oggi è complessa e cambia
continuamente. Per questo
non serve preparare gli studenti al lavoro di oggi, occorre
agire più in profondità: offrire
le opportunità perché ciascuno impari ad imparare, si formi una solida struttura interiore che riesca a mantenere
la propria identità nel cambio
culturale e sia pronta a rinnovarsi in un processo permanente di formazione.
Valori fondamentali quali il
rispetto della persona, l’autonomia di giudizio, l’impegno e
la solidarietà costituiscono la
base su cui innestare la preparazione al futuro. Gli alunni sono persone inserite in una rete di relazioni sociali: sapersi
adattare al nuovo che si affaccia ogni giorno senza smarrirsi, saper gestire la complessità senza disperdersi è proprio di persone mature.
Questo deve essere l’obiettivo dell’azione pedagogica.
Emerge allora la qualità educativa della scuola. Don Bosco
ci ha insegnato a preoccuparci di tutto il giovane, di ogni
suo interesse e dimensione
con lo stile di accompagnamento e di dialogo di chi sa
farsi compagno di viaggio ma
autorevole, in forza di una testimonianza di vita.
All’interno di questa attenzione educativa la qualità didattica, la serietà degli studi
specchio della serietà della vita esprime tutta la sua forza.
Utili diventano allora le competenze operative. A queste linee si sta ispirando il Liceo
Don Bosco di Alassio, forte dei
suoi 133 anni di storia ma aperto al nuovo richiesto dai tempi.
Su questa base didattica, culturale ed educativa, si innestano le nuove proposte del piano
dell’offerta formativa, che qui
di seguito riportiamo.
Don Giorgio Colajacomo
Direttore Liceo
GLI INTERVENTI PER IL
DIRITTO ALLO STUDIO
NOVITÀ nel P.O.F. del Liceo
Don Bosco di Alassio
Sul piano didattico:
INFORMATICA-LINGUECULTURA d’IMPRESA
Per la prima volta in una
Scuola un pacchetto di abilità
certificate ai fini dell’inserimento nel lavoro in tutte le classi dei
tre indirizzi- in collaborazione
con l’Ente di Formazione salesiano CNOS-FAP
Per il Liceo Scientifico
e per il Liceo Classico:
- Viene valorizzata l’INFORMATICA all’interno della Matematica, nel normale orario
mattuttino di lezioni, per abilitare gli alunni a sostenere
l’esame di abilitazione alla patente informatica europea livello base (ECDL European
Computer Driving Licence)
presso l’AICA (Associazione
Italiana di Calcolo Automatico).
- Viene valorizzato l’apprendimento dell’INGLESE col ricorso al laboratorio linguistico; all’insegnante di madre lingua; agli stage all’estero.
- Vengono proposti STAGE
presso aziende.
Per il Liceo Linguistico
Aziendale:
- Oltre a quanto indicato sopra circa l’informatica e l’inglese, viene sviluppato l’apprendimento del FRANCESE e
del TEDESCO: in particolare,
si intende abilitare gli alunni a
sostenere il Certificate of
Cambridge per l’inglese e il
Zertifikat Deutsch fur den
Beruf del Goethe Institut per il
tedesco.
- Viene valorizzata la CULTURA d’IMPRESA, potenziando gli stage presso aziende e
inserendo nel normale orario
mattutino e senza costi aggiuntivi corsi per l’acquisizione di competenze, con verifica
di apprendimento, relativi a:
tematiche ambientali in azienda (inquinamento, impatto
ambientale, gestione rifiuti,
sviluppo sostenibile);
- sicurezza e salute in azienda (DLGS 626/94);
- igiene degli alimenti e tecniche di autocontrollo (HACCP);
- qualità in azienda con riferimento agli standard ISO;
- tematiche fiscali di base.
L’alunno perciò al termine
dei 5 anni di studio potrà conseguire, col diploma di perito
aziendale e corrispondente in
lingue estere, anche la patente
europea del computer e le
competenze in cultura d’impresa sopra indicate, garantite dagli appositivi attestati
all’interno del suo curriculum.
In definitiva, si tratta di una
novità assoluta per la scuola
italiana: la possibilità di giungere ad una serie di competenze utili per l’ingresso nel
mondo del lavoro, col normale impegno scolastico. Su un
solido impianto disciplinare
caratteristico dei tre indirizzi
e su una proposta educativa
frutto di lunga tradizione il
Liceo Don Bosco innesta
un’apertura alla cultura d’impresa, alle lingue, all’informatica unica per l’ampiezza e la
spendibilità operativa delle
competenze proposte.
Sul piano organizzativo:
- LA SETTIMANA CORTA
senza rientri pomeridiani, col
sabato libero per favorire il
colloquio e la vita insieme in
famiglia, le attività del tempo
libero, le amicizie, gli interessi
e gli hobbies.
- POSSIBILITÀ di CONVITTO
per ragazzi e per ragazze
Sul piano economico:
- IL BONUS STATALE IL BUONO-SCUOLA REGIONALE di
750 euro LA BORSA DI STUDIO
di 750 o 500 euro per gli
Ottimo e Distinto nella licenza
media.
E in ciù... Berrin
Tantu remes-ciu, tanta muscitài
a gente a l’ha pe ün ch’u nu va ninte,
pe ün quaddru da acciatò in te sutefinte,
pe ‘n libbru ch’u nu va quattru dinài!
Tantu sciarattu e mò de pansa...ahi!
pe ‘n nesciù che a-a TV u l’ha tutte vinte,
pe ‘na garsuna cun e tette finte
o pe chi canta propriu cumme i cai.
Mira in t’Arasce, in ti esci e i mazaghìn
che gente e gh’ammu nui, cuss’i san fo’
autru che musse… artisti survafìn…
Cantarasce, Bastiui, Meli u bagnìn,
Elena, u Coru e fina a Marilena,
E Romantos, i Rizzo e Carussìn!
Cu-a penna, u lapis, i curùi ciù fìn,
artisti cumm’i sun Busciùn, Pessò
e Gibba e Cruxe e in ciù...belìn, Berrin!
Tomschi 2003 - Ritruvammusse
14
«L'ALASSINO»
INTER CLUB ALASSIO:
SERATA DI BENEFICENZA PER LA
FOUNDACIO P.U.P.I. DI JAVIER ZANETTI
ALASSIO VOLLEY
P.G.S. DON BOSCO
Consueto appuntamento con
le manifestazioni di pallavolo
organizzate dalla nostra associazione nel periodo prenatalizio patrocinate dal Comune di
Alassio:
Domenica 23 novembre per il
9° Trofeo Città di Alassio, categoria Mini e Supermini Volley,
ambito appuntamento per questa categoria, si sono confrontati oltre 230 piccoli atleti di società provenienti da Liguria e
Piemonte.
e uno nella Palestra Don Bosco,
il livello tecnico è stato buono e
le 16 squadre impegnate hanno
dato il massimo per conquistare il primo posto che è stato vinto dalla squadra del Green
Volley Vercelli (già Campione
Italiana) che ha battuto in finale
il Calenzano, quinte le nostre
giovani atlete.
La manifestazione ha avuto
una buona affluenza di pubblico, oltre ai “tifosi” locali circa
trecento accompagnatori han-
Sabato 17 Gennaio 2004
PARTITA DEL CUORE
Sono scese in campo a testa alta, pronte ad una sfida che sapevano poteva rivelarsi difficile.
Loro sono le signore e ragazze
del “Tequila bum bum”, la squadra di calcio nata da un’idea
dell’assessore Loretta Zavaroni
per dar vita a partite di calcio per
beneficenza. La prima uscita della neonata squadra è avvenuta
domenica 4 gennaio contro la
compagine del Comune di
Alassio che ha riunito all’interno
politici e dipendenti comunali.
La partita è stata seguita da un
nutrito pubblico che ha incitato
le ragazze, sorriso e applaudito
al gioco che, tutto sommato, è
stato vivacizzato da numerose
Nella foto il Presidente dell’Inter Club Alassio, Giovanni Salaris, consegna i
fondi raccolti al capitano dell’Inter, Javier Zanetti.
Alassio: il 24 settembre 2003
l’Inter Club Alassio ha organizzato una serata di beneficenza
presso il “Manila Club” per devolvere i fondi, raccolti tramite la realizzazione di un calendario, alla Foundacion P.U.P.I.
di Javier e Paula Zanetti. Il capitano dell’Inter è giunto nella
località ligure accompagnato
dalla moglie Paula e dal rappresentante del centro coordinamento Inter Club, Fausto
Sala.
Alassina sulla cresta dell’onda
La nostra concittadina Silvia
Craveri non smette di stupirci
per le sue performances sportive acquisite nelle specialità natatorie nelle quali è esperta,
manco fosse una giovincella;
per cui ci domandiamo chi potrebbe oggi toccare per primo il
fondo vasca se la Silvia Craveri
avesse l’età di alcuni dei nostri
portacolori più noti in una gara
a due e quale possibile record
avrebbe potuto lei ottenere nella sua specialità dei 100 metri
dorso.
turale e legittima punta di orgoglio ancora adesso ne parla ricordando quei fatidici momenti.
Ed è con altrettanto orgoglio e
vivo compiacimento che faccio
menzione di questi allori sportivi della nostra campionessa che
soprattutto nei mesi estivi si allena nell’azzurro mare del nostro Borgo Coscia e senza apparente sforzo la vediamo sfrecciare sul pelo dell’acqua, lasciando nella sua scia, con poche bracciate, qualche velleitario cosciarello, che, un po’ per
Il torneo si è svolto all’insegna
del divertimento e dell’impegno
agonistico; le future promesse
della pallavolo, sostenute da un
folto stuolo di tifosi, non hanno
risparmiato energia per ottenere il massimo dei risultati. Il trofeo è stato conquistato dalla nostra società, che ha ricevuto
l’anelato premio dall’Assessore
allo Sport Fabrizio Calò, intervenuto per l’occasione.
Più impegnativo il Torneo
Nazionale Under 15 dell’Immacolata, disputato il 6, il 7 e l’8 dicembre al Palalassio e alla Palestra Don Bosco, con 14 società
no seguito in trasferta le loro
squadre, con soddisfazione dei
nostri albergatori.
Cogliamo l’occasione dell’ospitalità su queste pagine per
ringraziare alcuni sponsor che
si sono impegnati per queste
due manifestazioni: MOTOTECNICA, CENTRO TENDA, PASTICCERIA OLIVA, SUPERMERCATO
OK Via Neghelli, BANCO DI
CHIAVARI, IL FRANTOIO ARMATO, LA SFINGE, PIO, ARTURINO,
MURPHY & NYE, CALZEDONIA,
VIGOR PALESTRA, BLUE EYES,
BOTTEGA DEL CAFFE, SPINNAKER UOMO, ELFRA SERRA-
azioni da entrambe le parti, sottolineate dalla vivace cronaca di
Luca Rebagliati, giornalista del
Secolo XIX, e dal dj, nonché dipendente del Comune alassino,
Franco Branco. Il primo tempo si
è chiuso con il risultato di 3 a 1
per la squadra del Comune di
Alassio che vestiva maglietta
giallo nera. Alla ripresa del secondo tempo le ragazze, allenate
da Gianfranco Moricurt, sono
tornate in campo più decise e,
con un piccolo aiuto da parte di
due “signorine” entrate nelle fila
delle Tequila con parrucche
bionde, e dopo un paio di azioni
andate a buon fine, il secondo
tempo si è chiuso con un 4 a 4. Si
è così andati ai calci di rigore che
hanno visto il Comune di Alassio
vincere 5 a 4. Un bel risultato, soprattutto perché durante il pomeriggio di gioco, sono stati raccolti 760 euro da devolvere
all’Avis di Alassio per l’acquisto
di una poltrona per le trasfusioni. I ringraziamenti sono andati a
tutti i giocatori in campo, al pubblico, ad Andrea Cammarata che
ha curato la vignetta che ha dato
vita alla locandina, alla Presidente della squadra, dottoressa
Annamaria De Rosa, al Vice
Questore e Commissario di Polizia, alla madrina Piera Olivieri,
funzionario responsabile dell’Ufficio Turismo comunale che ha
dato il calcio di inizio. Un ringraziamento è andato a tutti coloro
che hanno aiutato le Tequila
Bum Bum a crescere, a tutti i ragazzi che nel corso dell’anno sono scesi in campo accanto alle
Tequila nelle partite d’allenamento. Da programmare altri appuntamenti calcistici con la
squadra della Provincia di
Savona, con quella dei medici di
famiglia di Alassio, con gli amministratori dei Comuni della
Comunità Montana Ingauna, con
la squadra di Radio Onda Ligure,
della Sca, e forse anche con una
nuova squadra che dovrebbe
riunire alcune associazioni di volontariato di Alassio. Tutto sempre per raccogliere fondi da destinare ad associazioni di beneficenza.
B.T.
AMATORI NUOTO SAVONA
Festa Sociale 2003
SILVIA CRAVERI
Master 80
“LE VELE” di Sandro Pesato
esposte all’A.V.A.
Campionessa Europea 100 e 200 Dorso
Millau
Primatista Europea 100 Dorso
Millau
Primatista Europea 50 Dorso
Montecatini
Campionessa Italiana 50/100 e 200 Dorso
Chianciano
Primatista Italiana 50 Rana
St. Vincent
Primatista Italiana 200 Dorso
Bergamo
Prima Classificata Circuito “Supermasters” 2003
Campionessa Regionale 100 e 200 Dorso
Lavagna
Il Presidente
Ambrogio Zara
Peccato che questa sfida non
possa realizzarsi, ma ci consoliamo nell’apprendere dalla viva
voce della protagonista che gli
avversari da lei battuti erano
molti, di diversi paesi e tutti agguerriti; ciò nonostante la nostra campionessa ha visto la
bandiera italiana salire sul pennone più alto in ben tre specialità: 50, 100 e 200 metri dorso, e
con vera commozione e una na-
scherzo e un po’ per davvero,
vuole cimentarsi in una improbabile sfida. Ancora complimenti, Silvia, ed il nostro sincero augurio che tu possa ancora
per tanti anni portare il nome
dell’Italia, di Alassio e del nostro
umile Borgo Coscia sugli allori
più alti nelle svariate tue specialità del nuoto agonistico.
A.S.
iscritte: Calenzano, Prato ed
Euro Due per la Toscana; Viadana, Intercomunale Como e
Green Volley per la Lombardia;
Idea Volley per l’Emilia Romagna; Involley e Casale per il
Piemonte; Alta Valbisagno e
Vallestura per la provincia di
Genova; Sedes per la provincia
d’Imperia ed infine Carcare,
Loano ed Alassio per la provincia di Savona.
Le partite si sono svolte su
quattro campi: tre al Palazzetto
MENTI, IEBOLE IDRAULICA, PIZZERIA LA PANTERA ROSA,
L’APE SUL FIORE, CLAPSY BAR,
NELLO ABBIGLIAMENTO, CANEPA E Fam. CAZZANIGA.
Prossimo appuntamento:
Torneo della Befana categoria
under 13.
Puntuale come un cronometro di buona marca, Sandro
Pesato è tornato a chiudere l’anno che se ne va e ad aprire quello nuovo proprio ad Alassio, alla Sala Carletti dell’A. V.A. con la
sua appassionante mostra fotografica sulle sue inesauste, formidabili «vele».
Definirla fotografica, tuttavia,
è sminuire la vera grandezza
dell’ opera di questo ormai insi-
Liguria e vele che sfidano impavide le correnti d’altura o vele
abbonacciate nelle calme di
Luglio, in attesa del vento ed altre che lo sfidano imperterrite e
ne irridono l’impeto e la foga
crescente.
Pesato è il « deus ex machina»
di tutto questo: ovunque, a pochi metri dalle varie imbarcazioni, c’è « lui », il fotografo, l’artista, che sa cogliere l’attimo
gne maestro dell’obiettivo: la
sua è, se si potesse dire, quasi
«una impossibile congiunzione
congiunta», una perfetta simbiosi tra fotografia e pittura, fra tecnica d’autore e creazione, fra
una buona e fertile prosa ed una
musicale ed inesprimibile poesia.
Mille vele simili e diverse,
bianche come un velo di sposa
o colorate come un arcobaleno,
che lambiscono la costa e le case, la spiaggia e le colline di
che fugge e lo fissa e lo immortala in una fotografia che diventa vita, figura, prospettiva, ricordo, sogno.
Un grande artista, insomma,
che ogni volta attrae e convince
e conquista. Ben venga, ben torni Pesato ad Alassio : la sua bravura è un dono per il nostro paese, un dono grande che Dante
definirebbe «un visibile parlare
» o «da pigliar gli occhi per aver
la mente ».
A tutti buon 2004.
Mercoledì 17 dicembre 2003
Il Direttivo dell’Alassio Volley
VI° TROFEO BUONVENTO FRA LE RIVIERE
Domenica 30 novembre scorso presso la piscina di Alassio, il
Centro Sportivo italiano, in collaborazione con la GE.S.CO.
Spa, ha organizzato la prima
tappa del VI° Trofeo “Buon Vento fra le Riviere” che ha visto la
partecipazione di 50 atleti.
I risultati dal punto di vista
tecnico sono stati molto positivi, si sono distinti della quadra
GESCO NUOTO ALASSIO Giovanni Cipriano, Ascanio Mellini,
Mattia Filippi,Luca Puliga e
Emanuele Godano per la categoria ragazzi, Nicolò Braghin,
Andrea Losno, Christian Radici
e Giulio Puliga per gli esordienti, inoltre un plauso speciale va
per Marco Losno che è l’atleta
più giovane di tutta la squadra
che si è distinto sui 25 stile e 25
dorso.
Nella categoria ragazze è stato lusinghiero il successo di
Marta Di Muro sulla distanza dei
50 stile libero e 50 dorso e si sono distinte con ottimi piazzamenti le esordienti Federica
Leo, Fabiola Vendrame , Martina Revello, Giulia Mingoia e
Fedra Battelli.
Dopo la gara si è svolta la premiazione e la festa per salutare
e applaudire gli atleti che hanno
riportato a casa, dopo i Campionati nazionali CSI svolti a
Catania dal 22 al 29 giugno 2003,
una medaglia d’oro, una d’argento e 5 di bronzo a conclusione di una stagione ricca di soddisfazioni.
E si ricomincia…..: dopo
Alassio la seconda tappa sarà
Firenze il 25 gennaio, a seguire il
15 febbraio a Viareggio, il 21
marzo a La Spezia , ad aprile ad
Aulla per finire ad Alassio il 29
maggio 2004 finale del Trofeo.
Tutti gli atleti sono pronti a
partecipare a queste trasferte
che daranno la possibilità di aggiudicarsi il posto per le finali di
giugno del Campionato Nazionale del Centro Sportivo Italiano che si disputeranno a Roma
nella mitica e prestigiosa pisci-
na del Foro Italico.
La squadra GESCO NUOTO
ALASSIO ringrazia fin d’ora l’impegno profuso dagli allenatori e
la partecipazione degli sponsor
tecnici Schiappapietre Sport,
Agenzia Mediterranea e Gioielleria La Sfinge che si sono uniti
per fornire la divisa a tutta la
squadra. Grazie di cuore anche
a “l’Alassino” che segue da vicino i successi che sono già arrivati e che si spera possano continuare.
Buon Vento!!!!
La squadra GESCO NUOTO
ALASSIO
GE.S.CO. SPA
Tommaso Schivo
Sabato 17 Gennaio 2004
UOMINI DIVERSI 13 (segue da pagina 13)
Le famiglie Liguri(di cui ancora
nel XX secolo è rimasta traccia nel
panorama imprenditoriale e amatoriale) non vollero mai costruire
un vero Stato, che ne avrebbe limitato i poteri, che amministravano e
gestivano privatamente, senza subire interferenze su quasi tutte le
attività economiche e politiche
che altrove sarebbero state di
competenza del governo nazionale. Gli alberghi nacquero nel
Trecento e, come per la Maona di
Chio (Maona da Ma’hounah, che in
arabo significa “soccorso”) costituirono delle vere consorterie di
maggiorenti e popolani, che ab-
15
«L'ALASSINO»
bandonato il loro nome assumevano quello della famiglia prominente dell’albergo, (nel caso specifico
quello dei Giustiniani) per dar vita
ad una vera e propria “Joint-venture”, colonizzando privatamente un
territorio, dividendo con lo Stato i
profitti e le perdite. Una colonizzazione di questo tipo sarà quella del
Banco di San Giorgio ma il precedente mondiale è stata la “Maona”
di Chio. Dal minuscolo sistema
dell’isola di Chio partono le “franchigie” e il sistema delle associazioni fra i sovrani(lo Stato) e gli
esploratori delle nuove terre, i
Colombo, i Caboto;e poi Francesi,
Olandesi, Portoghesi, Fiamminghi,
eccoli fondare compagnie che, cominciate da filibustieri e avventurieri, divennero regolari società
commerciali, alle quali davano
protezione e credibilità i vascelli
armati ed gli eserciti capitanati da
gentiluomini. Per frenare il monopolio ligure di quest’imprese si costituì l’Hansa germanica nel 1350 e
alla fine del secolo XIV sorsero in
Inghilterra Gilde, Joint stock,
Regulated Companies con combinazioni di capitali che imitavano i
liguri contratti di “colonna”, di “accomandita”. La folta presenza di
stranieri in Liguria fu quasi ovvia
vista l’attività commerciale e navigatoria. Conoscenza di usanze, fedi, costumi e culture nuove svilup-
parono nei liguri (mi vien in mente
un verso omerico nei riguardi di
Odisseo:”Che di città vide molte e
delle Genti l’indol conobbe…) una
tolleranza per il diverso, altrove
ignota. Il territorio si riempì di stranieri, con il tempo assimilati a nativi, come succede. L’istituzione di
una tassa, nel 1128 (non come la
Bossi-Fini…) e poi di tasse in natura per l’altare di San Lorenzo non
significano intolleranza ma necessità di regolamentare la presenza
dei non-liguri. Chi sosta per il minimo necessario ai commerci, chi
s’installa, fa figli e dimentica l’origine. Francesi e Fiamminghi commerciano tessuti, altri italiani cercano finanziamenti per i viaggi e
materie prime, i catalani trattano
gli schiavi. Mercanti diversi per interesse ed estrazione, fondano società miste, investono con i genovesi e ne sono finanziati, la società
ligure è permeata trasversalmente, senza distinzione di classe né di
provenienza sociale ed etnica,
dall’idea che ciascuno è artefice
del proprio destino;un individualismo fecondo e litigioso al contempo. L’attitudine al commercio e ai
viaggi favorì nei Liguri lo sviluppo
di una mentalità pragmatica e scevra di pregiudizi che permise loro
di conoscere meglio e di trattare
proficuamente con gli ebrei, generalmente mal visti dal resto delle
comunità cristiane ma considerati
essenziali nel commercio, nell’artigianato, nelle scienze in quelle ter-
re arabe allora faro di cultura e di
tolleranza per il mondo intero. La
Repubblica, formalmente fedele alle disposizioni papali contro i”perfidi ebrei”, ma in realtà le riempì di
deroghe, nate dalla migliore conoscenza che qui si aveva di quel popolo di commercianti, cartografi e
conoscitori della geografia del
mondo. Sfumati i pregiudizi, quello
dell’ebreo usuraio soprattutto, i
buoni rapporti tra Liguri ed Ebrei,
specie nelle colonie del Levante,
permisero nel XII e nel XIV secolo
l’affidamento a ebrei di incarichi
ufficiali e di affari importanti secondo criteri impensabili altrove
nell’Europa cristiana.
(Uomini Diversi –continua)
LUTTI CITTADINI E NECROLOGI
EZIO MANTELLASSI
scia in quanti lo conobbero un
vuoto incolmabile, un profondo
rimpianto, un luminoso ricordo e
la convinta speranza di un futuro
incontro oltre il tempo, nell’eternità. Alla moglie, ai figli, ai nipoti,
alla sorella,al fratello, ai parenti
giungano anche le più sentite
condoglianze dell’A.V.A.
•••
Ezio Mantellassi ha lasciato,
dopo lunga malattia, i suoi cari
nell’amata e materna terra di
Toscana, a Magliano di Grosseto,
ma ha voluto, prima, tornare ancora una volta ad Alassio, ove riposano i suoi genitori, a salutare
la città sempre amata ed alla quale, con i genitori, il fratello e i figli
ha saputo dare onestà, lavoro e
notorietà per tanti anni. Qui moltissimi amici lo hanno amato per
la sua energia sempre attiva, per
la sua intuizione, persino per
quel pizzico di fantasia che ha
sempre saputo mettere nella sua
giornata di lavoro. Ha amato
Alassio che ha dato una spinta
notevole alla sua attività di imprenditore e di albergatore generoso e nobile e Alassio gli ha ricambiato e confermato il suo affetto nel compianto unanime dei
suoi cittadini per la sua immatura scomparsa.
Ne annunciano la perdita immatura la moglie Silvana i figli
Enrico, Ettore,Aleardo e Giuseppe, il fratello Egidio con le rispettive famiglie. Anche l’A.V.A.
si unisce al grande cordoglio di
tutta la città.
AMBROGIO
VACCAREZZA
Avevo pensato di dire due parole alla gente e agli amici che si
sono recati a salutare mio padre
per l’ultima volta. Ma in qualche
modo ho capito che il mio gesto
l’aveva già fatto lui nell’arco della sua vita con la sua semplicità.
A me resta ora il ricordo di un
papà che ci ha sempre trasmesso
dei valori solidi e che ci ha insegnato a vivere con dignità.
Era un uomo semplice, che ha
badato a noi senza mai pensare
ad altro, e anche adesso continuerà a farlo.
vono animare noi, grandi e piccoli di quella famiglia che è sempre stata al centro della tua vita.
Ciao papà; arrivederci
DUSOLINA GIORGI
VED. SCUFFI
5/4/1910 - 22/12/2003
Maria
E Alassio vuol ricordare del
“megu” amatissimo la solerzia, il
magistero della sua professione,
la sua profonda umanità e lo stesso attaccamento affettuoso a
questo nostro paese.
L’A.V.A. si unisce al cordoglio
provato da tanti nostri concittadini.
LUIGI CAPPATO
(GIGIN)
Ciao Papà
Ciao Nonna – durante la tua vita
sei sempre stata la mia luce, un faro
che mi ha sempre guidato sulla retta via - In questi ultimi anni sei diventata a poco a poco una candela
che lentamente si è consumata.
Adesso da lassù sei nuovamente
quella luce che non si spegnerà più.
Lorenzo con la mamma Maria Rita e
papà.
Anche l’A.V.A. si associa al dolore
dei famigliari e porge sentite condoglianze.
1926 - 2004
ALADINO RAITA (DINO)
Un grande, commosso cordoglio ha dimostrato la città per la
morte impovvisa di Luciano
Braida, un buon alassino, rispettoso e rispettato nella sua lunga
attività di Vigile Urbano e nella
sua quieta vita di pensionato.
Alla moglie Maddalena, ai figli
Gianni e Teresa (e famiglie) giungano le condoglianze più sentite
dell’AVA (di cui Gianni è Socio).
ROSA MEDAGLIANI
VED. COVA
1935 - 2003
Aladino (il nostro Dino) Raita ci
ha lasciato dopo una lunga e sofferta malattia. Di famiglia alassina,
amato e stimato per il suo carattere
gioviale e disponibile, lascia la moglie Gina, i figli, il fratello e la sorella,
ai quali anche l’Associazione
Vecchia Alassio e i numerosi affezionati amici porgono le loro più
sentite condoglianze.
ETTORE GANDOLFO
17/12/1920 - 11/09/2003
La forte fibra, la volontà di vivere, la lotta strenua contro l’imperversare della malattia, l’amore per i congiunti ne hanno ritardato la scomparsa. Nella ancor
valida età (67 anni), nel periodo
nel quale più si apprezza l’esistenza, l’affetto per i figli viene
soverchiato da quello per i nipotini e questo tempo tanto atteso
ha finito per scorrere sul quadrante della sua vita. Il nostro caro Ambrogio fu uomo semplice,
retto, sincero, amante della famiglia e del lavoro.
Bambino, in una Alassio ormai
sparita, erano palestra dei suoi
giochi la Piazza del Commercio,
il molo e la spiaggia e il continuo
contatto con il mare. Come diversivo aveva i lunghi carri e i
grandi cavalli dell’impresa trasporti Sibelli. La frequenza della
strada non guastava il suo animo, anzi gli insegnava il senso
del dovere, dell’impegno, del lavoro. Fu marito fedele e padre
esemplare! Da tutti benvoluto,
stimato, amato.
La sua immatura dipartita la-
Anniversari
CATERINA PORCELLA
IN GARINO (RINA)
25/1/2002 - 25/1/2004
Caro Papà,
avresti compiuto ottantatre
anni il 17 dicembre se a settembre l’ala scura della morte non ti
avesse portato via al nostro affetto.
Sarà un Natale triste, senza di
te. Sembra che al nostro albero
siano state rubate le radici e che
il presepe manchi della Stella cometa a guidarci.
Eppure anche se persino le parole abbandonano il loro significato davanti al vuoto della tua assenza, penso che ora più che mai
la tua forza e il tuo coraggio de-
Si è serenamente spenta, tra le
braccia dei suoi figli, il 13 dicembre S. Lucia all’età di 82 anni.
Si è ricongiunta lassù al nostro
caro papà Angelo , lasciando in
noi, nelle nuore, nipoti, parenti
tutti e quanti le hanno voluto bene uno struggevole senso di vuoto e nostalgia.
Ringraziamo tutti coloro che ,
con la loro presenza, scritti, fiori e
dimostrazione di affetto e conforto, hanno partecipato alla mesta
cerimonia funebre, a cui ha fatto
seguito la tumulazione in S.
Zenone Po’ , suo paese natio.
I figli Gilberto e Maurizio
Anche l’A.V.A. porge le più sentite condoglianze.
Spett.le Alassino, vorrei riparare ad una dimenticanza involontaria, nel numero 11 di martedì 18
novembre scorso, commessa in
DICEMBRE 2003
LUCIANO BRAIDA
È morto all’età di 87 anni Gigin
Cappato, una delle ultime e tipiche figure Mogliesi. Gestì per molti anni con arguzia, simpatia e
onestà professionale assieme alla
sua devota Angiolina, il frequentatissimo locale “Al Passatempo”
offrendo ore liete a Mogliesi,
Alassini e turisti. Il suo compiacimento era poter proporre a
clienti e amici un vino di qualità
che lui stesso pigiava dopo aver,
con competenza, selezionato le
uve nelle varie zone di produzione. Pregio, questo, che gli fu sempre ricordato e riconosciuto.
Certi che la sua figura non sarà
presto dimenticata, l’A.V.A. porge
ai nipoti, ai parenti tutti e a quanti lo conobbero e stimarono le più
sentite condoglianze.
ANGELO ANFOSSO
Dal 25 gennaio 2002, nel cielo
splende una stella in più: Sei tu dolce mamma! Ci manchi tantissimo,
ma da lassù sappiamo che ci stai
guardando. Ti vogliamo bene,.
Anche Giulia,Alessio e Andrea ti
mandano tanti baci!!.
La tua famiglia
CAPPATO Luigi
CONIGLIO Anna
FLORES Filippo
GIOGGIA Enrico
GIORGI Dusolina
GRASSI Adelina
LAGANÀ Maria
anni 87
anni 74
anni 49
anni 77
anni 93
anni 83
anni 74
riferimento al ricordo nel primo
anniversario della dipartita del
Signor Angelo Anfosso; la dimenticanza di Fiorenzo Cirio che da
queste righe chiedo ancora di
scursarmi.
Maria
MEDAGLIANI Rosa
MORESCO Riccardo
PELLE Bianca
SAPPA Orsola
SELINi Giulio
STRADELLA Vittorio
anni 82
anni 74
anni 83
anni 86
anni 77
anni 94
L’A.V.A. da queste colonne esprime
ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari.
16
«L'ALASSINO»
Specie ittiche della
Baia del Sole
Mormora
(Lithognatus mormyrus)
MORMORA
Sabato 17 Gennaio 2004
Dopo oltre mezzo secolo chiude
la licenza artigianale n. 1 di Alassio
Erano i tempi della seconda
guerra mondiale.
Con coraggio e determinazione, il negozio di parrucchiere per
Signora Fanny apre l’attività.
Siamo nel 1940/41.
L’1 gennaio 2004 il negozio ha
chiuso, dopo ben 63 anni di attività, con la licenza artigianale
Dopo la morte della Fanny, nel
1966, l’attività è stata gestita e
portata ai giorni nostri dal marito
Nello insieme alla seconda moglie, Riny (nella foto con il nostro
Sindaco).
È un altro pezzetto di “C’era
una volta, ad Alassio, ...” che se
ne va...
dallo “storico” numero: il n.1 del
Comune di Alassio.
Il negozio ha annoverato tra i
clienti anche personaggi dello
spettacolo, quali Lauretta Masiero e Wanda Osiris.
Lo salutiamo con un poco di
malinconia, felici comunque che
abbia fatto parte della vita di
Alassio e di tutti noi per 63 anni!!
DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO
gio al bruno chiaro. I fianchi e il
ventre sono argentei. Carne ottima.
Si pesca con canna da lancio
e, di rado, con canna fissa.
Esca: vermi e bivalve –
Armatura: a/b/c
Amo: 6/12 – Filo: 018/025
Valide terapie dei nonni
I figli Marina,
Stefano e Giovanni
CIT
TÀ DI ALASSIO
ASS
NT
AR
IAT
O
Pascola nei fondali sabbiosi.
Può raggiungere in lunghezza i
40 cm. e il peso (qui in Mediterraneo) di circa 1 Kg.
Ha forma slanciata con profilo del capo un po’ convesso. Ha
fasce verticali bruno scure sui
fianchi in numero di 6 marcate e
di 6 alternate. Il dorso va dal gri-
RA
SO
ES
TO
AS
S
OCIAZIONISMO
OLO
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Il finocchio selvatico
(Anice) - (U Fenuggiu)
È una pianta aromatica abbondante in Riviera con fiorellini gialli posti ad ombrella.
Vegeta in luoghi aperti battuti
dal sole. Di questa pianta interessano le foglie, la radice e i semi che hanno un gradito profumo d’anice.
Già nell’antichità i nostri antenati utilizzavano questa pianta,
per il suo potere aromatizzante,
nella bollitura delle castagne e
la cottura della carne le sue essenze sono idonee contro il mal
di stomaco e in particolare per
l’aumento della secrezione lattea delle lattanti.
Come afferma la D.ssa Bruno
Bianca Accame nel suo trattato
“Erbe de cà nostra” il finocchio
selvatico è una pianta dalle molteplici applicazioni che si offre a
noi con generosità e di cui quindi possiamo approfittare con
larghezza.
Così affermava la cantilena di
mia nonna:
u fenuggiu sarvaigu
dau vivu udù
ai castaggne buie u rende unù
(il finocchio selvatico dal vivo
profumo / le castagne bollite
rende appetitose).
Consultato “Erbe de cà nostra” di Bruna Bianco Accame.
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
SINTESI ANNO 2003
2003: l’anno più caldo! Temperatura media
annuale (18,2° C!) Mai registrata! Vediamo un
po’ nei particolari. Mese più caldo: agosto
con 29.5° in media; giorno più caldo: 5 agosto
con 32,6°C in media, ma con la temperatura massima assoluta
di 34,0°C registrata alle ore 15. Mese più freddo: febbraio con
9,1° C di media; giorno più freddo: 17 febbraio con 4,5°C di media; la temperatura minima assoluta dell’anno è stata rilevata
alle ore 13 dello stesso giorno con + 3.2° C.
La prima decade di agosto è stata la più calda con 31,1° C di
media.
La seconda decade di febbraio è stata la più fredda con 7,3°C
di media.
La temperatura media nei primi tre mesi dell’anno è di
10,8°C; nei tre mesi successivi è di 21,0°C; nei tre mesi centrali (luglio-agosto-settembre) è di 26,6°C; negli ultimi tre mesi la
temperatura media scende a 14,4°C.
Notevole il numero dei giorni considerati sereni: 257! Così distribuiti: 70 nei primi tre mesi dell’anno; 67 nei tre mesi successivi; 76 nei mesi centrali; 44 nei tre mesi di fine anno.
Novembre detiene un primato: minor numero di giorni sereni
(12) e maggior numero di giorni coperti (10).
Nell’arco dell’anno i giorni coperti sono 39 così distribuiti: 6
nei primi tre mesi, 9 nei tre mesi successivi; 1 nei mesi centrali; 23 nei tre mesi che hanno concluso il 2003.
Aggiungo subito un altro dato negativo di novembre: l’eliofania minima assoluta con 121,8 ore di sole, mentre il massimo
è attribuito al mese di luglio con 396,7 ore di limpido sole.
Eliofania totale: 2729,8 ore con una media giornaliera di 7,5
ore di sole per tutti i 365 giorni dell’anno.
Precipitazioni totali: 628,6 millimetri; le precipitazioni più
abbondanti sono state registrate in dicembre con 202,0 millimetri; in aprile con 109,8 millimetri e in ottobre con 101,8 millimetri.
Il giorno più piovoso (lo ricordiamo tutti molto bene) è stato il 28 dicembre con 104,4 mm nelle 24 ore! L’unico mese senza pioggia è febbraio.
Pressione media annuale: 759,8 mmHg.
Umidità media annuale: 59%. La decade con maggior umidità media (77%) è stata la terza del mese di giugno; in febbraio,
nella prima decade, è stata registrata la minor umidità con 33%
di media.
Desidero concludere questi cenni meteorologici con alcuni
dati del mese di dicembre 2003
Pressione media mensile: 760,4 mmHg; temperatura media:
11,8° C; giorno più freddo il 24 dicembre con temperatura media 8,5° C..
Umidità media mensile: 52%. Eliofania totale: 145,5 ore con
una media di 4,7 ore di sole al giorno.
Giorni sereni 17: giorni coperti:5 in data 1-2-18-28 e 29.
Spero non sia mai troppo tardi se presento ora il mio augurio per un “sereno” 2004 a tutti i lettori di questa rubrica meteorologica.
IL DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO
Prof. Don Natale Tedoldi
Pessö
Uno dei disegni realizzato dai ragazzi delle scuole elementari.
UNA NUOVA OPERA
DI BASSANI
Gli articoli e le lettere
devono pervenire
alla Redazione
entro la fine
di ogni mese
per la pubblicazione
ne «L'Alassino»
del mese successivo.
Ancora una volta la banda della città di Alassio
visita la sede A.V.A. per gli auguri di Natale.
A.V.A.
SENSAZIONALE!
Un igloo in riva al mare di Alassio per allietare le vacanze dei bambini.
Lo scultore Fernando Bassani (che
Alassio ricorda con simpatia) ha
composto un’artistica croce con al
centro l’inquietante volto del Cristo
(secundum Sindonem) che ingloba
in una sorte di abbraccio mortale 19
chiodi del martirio, in ricordo e ad
omaggio dei 19 Italiani uccisi
nell’agguato di Nassirya. Ancora
una volta una grande prova dell’artista che non dimentica Alassio.
Alba ad Alassio 30 dicembre 2003. (FOTO KATIA)
Le opinioni espresse
negli articoli firmati impegnano unicamente
la responsabilità dei rispettivi Autori.
La Redazione si riserva
la facoltà di pubblicare
o meno gli articoli che
le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi,
firmati o non firmati;
nessun manoscritto si
restituisce.
DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A.
RESPONS.: Fausto Buffarello
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
Viale Martiri della Libertà, 30-40
Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.
di Savona n. 149 del 30-5-1962
ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975
(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
Foto della testata: Sandro Pesato
Associato all'USPI
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Periodica Italiana