Il piccolissimo - ISIS "Michelangelo Buonarroti"
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Il piccolissimo - ISIS "Michelangelo Buonarroti"
Il piccolissimo Numero 2, febbraio 2010 1 IL PICCOLISSIMO – Giornalino d’istituto dell’I.S.I.S. “Michelangelo Buonarroti” – sezioni associate Liceo Scientifico e Liceo Classico – via Matteotti, 8 – 34074 Monfalcone (GO) Stampato in proprio presso l’I.S.I.S. “Michelangelo Buonarroti” Monfalcone Febbraio 2010 EditorialE COPERTINA E ILLUSTRAZIONI A CURA DI NICOLA FRESCHI Presentando il secondo numero del “Piccolissimo” vi annunciamo la prossima comparsa della rivista sul sito del liceo dove si potrà godere di una fantastica versione a colori. È desiderio della redazione che in questo numero vi siano più notizie riguardanti la vita della comunità liceale. Confidiamo anche nei contributi che i lettori possono inviarci all’indirizzo mail [email protected] Troverete in questo numero articoli sul P.E.S. (leggete all’interno per capire il significato dell’acronimo), attualità, svago e molto altro ancora… Buon carnevale e buona lettura! IMPAGINAZIONE E REVISONE A CURA DI GIULIA CAPOLEVA E CARLO ZORZIN SOMMARIO Concorsi…3 Bontà a scoppio ritardato...4 Febbraio 1982…5 Progetti Liceo…7 Futurismo…9 P.E.S…10 Cinema & Musica 11 Angolo cucina…13 Carnevale a Monfalcone…14 Libri e dintorni…15 La redazione coglie infine l’occasione di scusarsi con Chiara Di Matteo, autrice non citata dell’articolo sugli origami di pag. 16 dello scorso numero. Sorpresona…16 Signori ridete!...17 Oroscopo…19 Appello…22 2 VI RIPROPONIAMO IL BANDO, INASCOLTATO, PUBBLICATO NELLO SCORSO NUMERO, SPERANDO CHE QUALCUNO RACCOLGA LA SFIDA. P.S.: STANDO ALLO STATO ATTUALE DELLE COSE CI SONO MOLTE PROBABILITA’ DI VINCERE IN QUANTO NESSUNO HA ANCORA PARTECIPATO A.A.A. CERCASI URGENTEMENTE Il nostro giornale bandisce per conto della professoressa Musina due concorsi: Uno per creare il logo del nostro liceo che, a differenza di tantissimi altri istituti, non lo possiede. L'altro per trovare un nome al coro del liceo che, nonostante vada a cantare in giro per tutta l'Europa, non ne possiede uno vero e proprio. Vi sembra giusto che il nostro liceo e il nostro famoso coro siano sprovvisti l'uno di un vessillo e l'altro di un nome? Per cui invitiamo chiunque abbia piacere o interesse, a partecipare a questi due importanti progetti. Non ci sono restrizioni o regole, a parte ovviamente l' originalità del lavoro proposto; si può partecipare anche a gruppi. I lavori verranno valutati da una commissione composta da alunni, docenti e personale ata. Per chiunque volesse partecipare contattare la redazione del giornalino in 4AS o l'indirizzo di posta elettronica [email protected] 3 di Daniele Pagnoni Il terremoto ad Haiti a riaperto la stagione della beneficenza e da ogni parte della Terra sono arrivati aiuti umanitari per la gente rimasta senza casa, cibo, acqua e altri generi di prima necessità per la popolazione; ciò che mi lascia perplesso è che la bontà d' animo si manifesta dentro la gente solo quando avvengono catastrofi di dimensioni mondiali. Questo non è un invito a pensare solo a se stessi fregandosene di chi sta peggio di noi ma un tentativo di sensibilizzare ad aiutare il prossimo non soltanto in determinate occasioni. Solo in Italia ogni anno muoiono migliaia di persone per diverse cause : 32.000 morti causa malasanità, 30.000 morti causa alcool,520 morti causa droga,40.000 morti causa tumore, 8.000 morti causa smog, 5.000 morti causa incidenti stradali, 4.000 morti causa aids, 3.000 morti causa amianto, 1.280 morti sul lavoro,ecc.. Queste sono solo alcune delle cause per cui nel nostro paese ogni anno perdono la vita 190.500 persone. Cause queste che si potrebbero evitare grazie a maggiori fondi alla ricerca e al comparto sociale. 4 di Gian Luca Montanari « Radio DeeJay. One nation, one station. » (slogan di Radio DeeJay) Radio DeeJay è un'emittente radiofonica nazionale fondata da Claudio Cecchetto di proprietà del Gruppo editoriale L'Espresso, con sede a Milano in via Andrea Massena, 2. Ma cosa c'entra una stazione radiofonica con il nostro numero di febbraio? Leggete quanto segue e rispondetevi da soli. Radio Deejay viene fondata da Claudio Cecchetto a Milano il 1 febbraio 1982 sul modello della precedente e decaduta Radio Music 100. Suoi collaboratori sono anche Massimo Carpani, Pippo Ingrosso e Valerio Gallorini (socio ed amministratore). Hanno cominciato in un appartamento in via Franchetti. Nel 1984 si trasferì nell'attuale sede in via Massena a Milano. All'inizio l'emittente si limitava a trasmettere solo alcuni jingles per interrompere la programmazione musicale (tipo Radio Metrò), ma senza interventi parlati da parte dei deejay. La programmazione iniziale vide bandita la musica italiana; Cecchetto e soci scelsero di incentrare la radio sulla musica New Wave, privilegiando gruppi inglesi tra i quali i Depeche Mode (mitici Depeche Mode), gli Spandau Ballet (come dimenticarli!), e successivamente i Duran Duran. Il primo programma parlato fu un'intervista di Claudio Cecchetto a Larry Hagman (l'antagonista principale della serie televisiva Dallas) e i primi Dj in onda furono Ronnie Hanson (in inglese) e Gerry Scotti. Viene conosciuta a livello nazionale grazie alla trasmissione televisiva degli anni ottanta DeeJay Television ideata e condotta dallo stesso Cecchetto. Si decise così nel 1988 di ampliare la copertura in tutta Italia divenendo Deejay Network. Nel 1989 il Gruppo editoriale L'Espresso, con Eleradio entra a far parte della società Erre D.J. srl rilevando parte delle quote di Cecchetto e Gallorini. Nel 1992, la sede principale della Radio, in via Massena a Milano, subisce ingenti danni a causa di un attentato,secondo gli inquirenti a scopo di estorsione che provoca un miliardo e mezzo di lire di danni, rendendo la 5 radio non operativa per alcune ore. A partire dal 1993, radio Deejay si attesta, in termini di ascolto, come la prima radio privata nazionale, con una media di ascoltatori giornalieri che si attesta sui 3.687.000. Nel novembre 1994, il Gruppo L'Espresso rileva le ultime quote della radio di Claudio Cecchetto (che si è così occupato del suo altro progetto, Radio Capital, poi acquistata anch'essa dal gruppo L'Espresso), e diviene proprietario del 100% dell'emittente attraverso la sua controllata Elemedia. Nel 1995, Cecchetto lascia anche l'incarico di direttore artistico, a causa di divergenze con la proprietà. Insieme a lui lasciano la radio tra gli altri anche Fiorello e Amadeus. Nel 1996 viene designato quale nuovo direttore artistico Linus. Sul finire degli anni 90, e anche nel nuovo millenio, Radio Deejay si è confermata come una delle radio più importanti d'Italia. Nel 2008, secondo i dati di ascolto forniti da Audiradio, l'emmittente si è confermata al secondo posto come ascoltatori a livello nazionale, dietro soltanto a RadioRai, e quindi ancora al primo posto tra le emittenti private con una media giornaliera di 5.362.000 ascoltatori. A partire da fine 2000, sulla piattaforma satellitare sono iniziate le trasmissioni di Deejay Tv. Il canale televisivo, sotto la guida artistica di Linus, è stato visibile da tutta Europa fino al 2003, anno in cui l'emittente diviene parte del pacchetto SKY e codifica le proprie trasmissioni Tra le celebrità che sono passate (o lavorano ancora) come deejay per l'emittente radiofonica si ricordano DJ Albertino, Andrea Pellizzari, Bob Sinclar, Elio e le Storie Tese, Fabio Volo, Federico Russo, Irene Lamedica, Ivan Zazzaroni, Linus, Luciana Littizzetto, Mario De Santis, Michele Mainardi, Nicola Savino, Platinette, Roberto Ferrari, Tommy Vee e il mitico ed irriverente Trio Medusa. Avete capito? La radio è stata fondata nel mese in cui voi leggete questo numero e speriamo sia di buon auspicio permettendoci di ripetere, anche se nel nostro piccolo il loro successo! 6 di Giulia Comerio Le attività offerte dal nostro Liceo sono molteplici. Gli studenti possono, ad esempio, partecipare alle Olimpiadi; quelle di matematica e fisica si sono già svolte, rispettivamente in data 18 novembre e 15 dicembre 2009. Per quanto riguarda la chimica, i test sono previsti per maggio 2010 e consistono in domande a risposta multipla fornite dalla S.C.I. (Società Chimica Italiana). Inoltre sono destinati a biennio e triennio; quest’ultima categoria ci interessa maggiormente visto che del nostro istituto partecipano solo gli studenti di quarta superiore. Sempre nell’ambito della chimica, in collaborazione con l’Università di Trieste, sono offerti degli stage, che si tengono in mattinata e in date prestabilite, che permettono di condurre interessanti esperimenti, come ad esempio la sintesi di composti biochimici o l’incapsulamento di biomolecole. Un’esperienza da non perdere! Inoltre le classi terze partecipano a corsi di educazione ambientale studiando le zone umide del monfalconese, studio che si concretizza con l’uscita in bicicletta presso il SIC Cavana. A questo proposito esce la seconda edizione del volume sul Lisert. Nell’ambito dell’educazione scientifica per le classi terze è inoltre prevista la visita al Life Learning Center, per laboratori di biotecnologie. Per le classi quinte è stato organizzato un approfondimento sull’astronomia, in occasione dell’anno mondiale dell’astronomia – il 2009 – oltre che due star party, su cui troverete maggiori informazioni sul sito del Liceo. In ultimo varie classi parteciperanno al Festival scientifico “Scienza under 18”, che si terrà dal 13 al 15 maggio 2010 a Monfalcone, tramite laboratori interattivi. (Per la realizzazione di questo articolo si ringrazia anche la professoressa Giulia Realdon per aver fornito la gran parte delle informazioni necessarie) 7 Anche quest’anno è possibile recarsi al Teatro Comunale di Monfalcone per assistere a diversi spettacoli, pagando per di più un biglietto con tariffa agevolata per studenti. Aderendo all’iniziativa curata dalla professoressa Bendoricchio, la classe quarta B – accompagnata dal professor Bergamasco – in data 11 gennaio 2010 ha assistito allo spettacolo “Tartufo” di Molière, nella versione tradotta da Cesare Garboli e la regia di Carlo Cecchi, che è poi l’attore “di punta” della compagnia. E’ una commedia divertente e tutto sommato leggera che narra le vicende di una ricca famiglia borghese quando si trova ad ospitare un tale di nome Tartufo, un giovane di umili origini che si finge uomo di alta moralità e sani valori, dimostrandosi poi essere l’esatto contrario. E’ una commedia brillante, costellata di intrighi e vivaci dialoghi ma è anche una feroce satira contro l’ipocrisia specialmente contro quella religiosa. 8 di Giulia Comerio e Daniele Esposito In data 22 gennaio diverse classi si sono recate a Gorizia presso la sede della “Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia” per visitare la mostra “Il Futurismo di frontiera” previo conferenza tenuta dal dott. Lodi, dall’ avvocato Degrassi e dallala prof.ssa Bressan. Il Futurismo è stata una corrente artistica italiana del ventesimo secolo. Interessò diversi campi dalla pittura alla scultura,dalla letteratura alla musica, all’ architettura, alla danza, alla fotografia, al nascente cinema e perfino alla gastronomia. E’ nato in Italia nel 1909 ma si è sviluppato in tutta Europa , in particolare Parigi sul piano culturale, Milano e Trieste sul piano politico. Tra le città care ai futuristi c’ era anche Berlino, all’ epoca dominata dagli espressionisti. La bandiera Futurista si può dividere in 5 parti, di cui una verde, una bianca e tre rosse; il rosso è un colore particolarmente importante tanto che Trieste veniva definita la “rossa polveriera d’ Italia”. Nel territorio giuliano, in particolare nel capoluogo, c’ erano due pensieri contrastanti: i triestini aderivano ad alcune idee del futurismo che propagandavano l’ indipendenza, essendo la città possedimento dell’ impero d’ Austria, ma d’ altra parte non tutti apprezzavano le opere tanto da fare delle vere e proprie parodie raccolte nel libro “Cannonate”. I futuristi hanno appoggiato la prima guerra mondiale, infatti si arruolarono come soldati volontari e i loro scritti che ci sono pervenuti evidenziano chiaramente i caratteri del conflitto. Il modo di scrivere di questi letterati era innovativo perché costringeva il lettore ad utilizzare tutti i sensi , infatti i verbi erano all’ infinito, le frasi frammentate e veniva fatto un largo uso di suoni onomatopeici. Tra i più importanti vanno ricordati gli italiani Marinetti , Boccioni, Sant’ Elia e Pocarini e i tedeschi Becker e Stram. Le classi finita la conferenza hanno potuto ammirare diverse opere tra cui una scultura di Boccioni molto rara e con una forma particolare, diversi dipinti e tavole. 9 di Riccardo Faraone e Irene Raffin Chi siamo? Siamo un gruppo di una ventina di ragazzi di classi diverse, ma con uguali ideali europei, che si riunisce ogni venerdì dalle 14.30 alle 16 presso l’aula multimediale del Liceo con l’aiuto del professor Soranzio. Quali sono le nostre esperienze europee? L’anno scorso siamo stati accolti a Ginevra nella sede dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’ONU e quest’anno ripeteremo la stessa esperienza, visitando anche la sede dell’UNICEF. Perché ci riuniamo? Poiché siamo ragazzi che vogliono mettersi in discussione e vogliono far sentire la propria voce nel mondo della scuola e all’interno delle istituzioni europee. Per ottenere ciò collaboriamo con il Parlamento Europeo degli Studenti (PES). Cos’è il PES? Il Parlamento Europeo degli Studenti nasce nel 2007 e ad ora conta una settantina di studenti tra scuole superiori ed università residenti in varie città del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia con lo scopo di approfondire e sviluppare i concetti di cittadinanza attiva e di diritti umani. Oggi, nel 2010, è riuscito ad ottenere vari riconoscimenti e si sta muovendo sia a livello europeo che locale per far vedere che i giovani vogliono prendere in mano il loro futuro e che se lo vogliono ne sono capaci. Siamo noi i giovani che non si accontentato più della scuola ma vogliono fare loro la scuola. 10 di Anita Miceu In questa pubblicazione del “Piccolissimo” vi presento un film che ho visto di recente: “Fuga da Alcatraz”. Non so se già qualcuno di voi l'abbia visto ma è un film molto particolare soprattutto per la storia che racconta. Clint Eastwood, infatti, qui interpreta Frank Morris, un criminale statunitense, prigioniero ad Alcatraz (isola situata nella baia di San Francisco, famosa perchè ex sede dell'omonimo carcere di massima sicurezza) dal 1960 al 1962, anno nel quale riuscì a scappare insieme ad altri due detenuti, John Anglin e Clarence Anglin. E' una storia vera, dal mio punto di vista molto affascinante. Frank Morris nacque a Washington nel 1926 e, probabilmente abbandonato fin dalla nascita dai genitori, passò la maggior parte dei suoi primi anni come figlio adottivo presso diverse famiglie. All'età di 13 anni fu accusato di furti presso vari negozi e successivamente fu arrestato con diverse accuse, quali possesso di narcotici e rapine a mano armata. Arrivando all'età adulta, Morris cominciò ad essere spostato da penitenziario a penitenziario; si pensa che possedesse un quoziente d' intelligenza superiore e che per questo sarebbe stato in grado di evadere da qualunque prigione. La sua penultima fuga è quella dal penitenziario di Atlanta, ma in questa occasione fu scoperto e di conseguenza, violando inoltre numerose regole della prigione, fu trasferito ad Alcatraz, il 20 gennaio 1960. Si pensa che Morris cominciò a progettare una nuova fuga appena arrivò ad Alcatraz; in quest'occasione riuscì a convincere altri tre prigionieri ed amici che aveva già conosciuto ad Atlanta: Allen West, John Anglin e Clarence Anglin. Il tentativo di fuga fu abbastanza semplice. Per due anni, Morris, West e gli Anglin rubarono, dalla prigione, diverso materiale per costruirsi: dei gommoni, per poter attraversare la baia di San Francisco a nuoto; delle teste finte di cartongesso a loro simili, per far credere alle guardie che stavano dormendo. Si pensa che si sarebbero serviti del manico di un cucchiaio per allargare le condotte di ventilazione da dove poi sarebbero scappati. Da maggio del 1962 cominciarono a scavare attraverso le condotte nel muro delle celle, lavorando a turni, con le guardie di custodia ignare del loro piano. Nella notte dell'11 giugno 1962 il piano terminò ed ebbe successo; il gruppo, ad eccezione di West, scappò 11 fuori dai fori, entrando nel corridoio. Procedettero prima sopra il tetto per poi scendere verso la baia. Là salirono sulla zattera da loro costruita, la quale scomparve nella notte. La mattina seguente gli ufficiali ritrovarono le teste finte nelle brande dei prigionieri e fu dato l'allarme. L'FBI condusse una delle più grandi cacce all'uomo nella storia; tutto quello che fu ritrovato furono alcuni resti della zattera e dei salvagenti sulla spiaggia di Angel Island. Fu anche ritrovata una borsetta impermeabile che conteneva oggetti personali di Clarence Anglin. Dopo 17 anni di indagini il Federal Bureau of Investigation (FBI) dichiarò ufficialmente chiuso il caso il 31 dicembre 1979, non essendo emersa alcuna credibile evidenza che i tre uomini fossero ancora vivi, ma nell'eventualità che così non fosse passò le indagini alla Polizia Federale, dalla quale è ancora ricercato. Lo spazio della musica vorrei dedicarlo invece, a una canzone che, secondo me, fa parte del DNA della gioventù: chi non l' ha mai ascolta e riascoltata? Credo nessuno. Sto parlando di “Another brick in the wall”, la colonna sonora della nostra occupazione in questa scuola, vi ricordate? Il 2009 segna una ricorrenza importante: i 30 anni dalla pubblicazione dell’album “The Wall” dei Pink Floyd. L’album, uscito alla fine del 1979, non è stato definito tra i migliori della band ma sicuramente uno di quelli che più si ricordano, grazie anche al successo della canzone in questione. “Another brick in the wall” è suddivisa in tre parti: nella prima parte il tono è tranquillo e pacato, eccetto un breve, ma chiaro, aumento del tono della voce verso la fine della parte cantata del brano, al termine della quale inizia un lungo e sottomesso assolo di chitarra elettrica. Seguendo ciò che viene raccontato nella canzone, Pink, il protagonista, cresce e capisce che il padre è morto in guerra. Questo lo distrugge moralmente e fa sì che cominci a costruire "The Wall", vale a dire "Il Muro". Nella seconda parte la canzone assume un vero e proprio tono di protesta, protesta destinata a colpire la rigida istruzione in generale, e in particolare contro i collegi scolastici, cosa che ha portato alla censura del brano in Sud Africa. Infatti nel 1980 la canzone fu adottata come inno dagli studenti neri durante la rivolta di Elsie's River, in Sud Africa, per protestare contro la propaganda razziale. Il 2 maggio dello stesso anno la canzone fu censurata in quello stato. Nella canzone è presente anche un coro di studenti che cantano la seconda strofa. Nel video, in questa seconda parte, dopo essere stato sgridato dal suo maestro, Pink sogna il giorno in cui i ragazzi avrebbero cominciato a protestare contro gli insegnanti troppo severi. La terza parte è la parte più corta di “Another brick in the wall”. È quasi del tutto simile alla prima parte, ma ha toni più forti. Lo strumento che prevale è il basso e nel brano non viene eseguito alcun assolo di chitarra. In conclusione, nel video, Pink, ormai cresciuto, decide di finire il muro a causa della rabbia scaturita in lui dopo il tradimento della moglie, giudicando di non aver bisogno di nulla e riducendo tutti i suoi conoscenti a semplici mattoni nel muro. 12 di Gian Luca Montanari Allora,oggi si parla di dolci. E la ricetta di questo numero vi guiderà alla preparazione del buonissimo e famosissimo salame al cioccolato,ovviamente per chi non sa ancora come si fa o non ha intenzione di comprarlo nei banchi di un banale supermercato. Questo dessert,che era una volta anche un dolce pasquale emiliano e che sembra complicatissimo da confezionare vanta in realtà una ricetta rapida e semplice. Cominciamo. Gli ingredienti sono i seguenti: 3 etti biscotti secchi 1 etto burro 3 uova intere 1/2 etto di cacao amaro 1 bicchierino di liquore (ma solo a chi piace) 170 g zucchero Per cominciare bisogna sbriciolare i biscotti secchi. Per praticità lo si può fare raccogliendoli in un canovaccio e poi battendoli con un pesta carne. Nel frattempo si sciolga il burro in una padella (ebbene si,le padelle non servono solo a picchiare i propri fidanzati).Mentre aspettate che si scaldi,rompete 3 uova intere in una terrina,nel senso che ci vanno sia il tuorlo che l'albume. Amalgamate ora le uova con lo zucchero e il burro,poi aggiungete biscotti,il cacao ed eventualmente il liquore. Non preoccupatevi se sembra una massa informe, perché il prossimo passaggio consiste nello stendere la pasta su un foglio di alluminio e darle la forma del tipico salame. Prima di poterlo mangiare, poiché non ha consistenza (e già) dovete lasciare il vostro salame al cioccolato in frigo per qualche ora. Se volete rendere il vostro dessert presentabile,dopo averne tagliato alcune fette e averle disposte armonicamente sul piatto potete spruzzarci sopra un po' di zucchero a velo o dello sciroppo al cioccolato,alla fragola o al caramello. 13 di Giulia Capoleva Nel numero di Febbraio è indispensabile accennare al Carnevale. Il Carnevale è una festa di origini antiche, infatti deriva dal latino “carnem levare” ( togliere la carne). Paradossalmente questa festa trae il nome dal suo opposto in quanto era usanza presso i romani preparare vari banchetti i giorni prima del periodo del digiuno. Secondo la tradizione cristiana il Carnevale è quel periodo di sette giorni che finisce con il martedì grasso e che precede il mercoledì delle ceneri, il primo giorno di Quaresima. Spesso durante il martedì grasso, che quest’ anno cade il 16 febbraio, presso molte città del mondo, si organizzano eventi, bancarelle e le famose sfilate dei carri carnevaleschi e dei gruppi mascherati. Anche a Monfalcone si festeggia questa giornata da molti anni. Il programma del 2010, 126esimo Carnevale monfalconese, conserva la tradizione, infatti alle ore 09.00 avverrà la partenza del “Corteo degli Sposi” dalla sede della Pro Loco della cittadina in Via Mazzini. Dopo aver fatto il giro della città entrerà in piazza alle ore 12.00 circa. Seguirà l’ alzabandiera del comune. Si potrà assistere quindi alla tradizionale cerimonia e orazione pubblica : al “Giuramento del Notaio Toio Gratariol”, alla “Lettura del Testamento de Sior Anzoleto Postier” e alla “Cantada”; tutto questo accompagnato dalla musica della banda di Monfalcone. Dalle ore 14.00 in poi ci sarà la Sfilata dei Carri e per quest’ anno sono previsti circa 3.000 figuranti, che verranno guardati e classificati da una giuria composta da autorità e personalità del monfalconese. Alla fine della sfilata verranno premiati il gruppo e il carro vincenti e anche i secondi e terzi classificati. Per gli interessati della danza ci sarà un’ esibizione delle ballerine brasiliane del “Ipanema Show”. Il tutto si concluderà con l’ ammainabandiera. 14 di Carlo Zorzin Come ben sapete, affezionati lettori del giornalino, questa rubrica non si occupa esclusivamente di libri, ed è per questo che vorrei farvi conoscere un grande fumetto italiano: Dylan Dog. Voi starete per dire: un fumetto? Abbiamo mica quattro anni! io invece la penso come Stephen King: “È vero che io sono cresciuto, ma i fumetti anche”. Tornando a noi, chi lo conosce lo sa già bene, “l’indagatore dell’incubo”, non è un semplice fumetto horror, non un semplice svago, ma qualcosa di indefinibile con un significato molto più profondo, e chi lo accusa di essere politicizzato è molto lontano da capirne il suo spirito poiché chi scrive questo fumetto non si è mai schierato con nessuno se non con i più deboli, se questo lo chiamate fare politica... Nel settembre del 1986, quando è uscito, passa in edicola senza fare troppo rumore, ma in pochi anni diventa un fenomeno, con pubblicazioni che arrivano fino alla Turchia, con iniziative editoriali e non che si sprecano, fino ad arrivare ad oggi, quando è presente in edicola con 3 ristampe, i superbook e gli albi giganti. Insomma un fenomeno che colpisce in profondità, ma senza tagliare. Dylan Dog affonda nel cuore attraverso personaggi, pensieri e parole che utilizzano l’horror per parlare al lettore di tutt’altro. 15 Pubblichiamo qui il disegno di Carlotta Migliozzi, vincitore della gara d’ arte di Carlotta Migliozzi. Per apprezzare al meglio il disegno ruotare di 90° in senso antiorario. 16 Cosa disse Garibaldi dopo essere sbarcato? …Grazie mille! professor Zampini strisce a cura di Nicola Freschi 17 18 di Matteo Tossut Se il mese scorso non siete stati soddisfatti dei consigli dati, arrabbiatevi con le stelle, io non centro niente! Se quello predetto non si è avverato vuol dire che avete sbagliato segno da leggere o che gli astri si prendono gioco di voi. Se non riuscite a trovare il vostro segno pazienza: le stelle ti consigliano di non credere agli oroscopi. Iniziamo dalle buone notizie: Dugongo(dal 3 gennaio al quadrato): Ottimi progressi in campo scolastico: prenderete 9!..in comode rate da tre Ciliegia(prima o poi): L'influenza di Giove rende particolarmente distratti i nati sotto il segno della ciliegia, infatti il vostro segno é il precedente. Minestra di fagioli(dal primo all'ultimo nessun escluso): Nascondervi dietro un dito non vi servirà a nulla a meno che non abbiate un indice di 80 chili. Evitate indumenti giallo canarino se andate a teatro,evitate indumenti bianchi se andate a lavorare nei campi, evitate indumenti se andate sotto la doccia. 19 Cucchiaio(da Totti in poi) Scoprirete a vostre spese che non è tutto oro ciò che luccica. Quasi sicuramente quel bagliore in mano al serial killer della porta accanto è acciaio inox . Corteccia(d'altro canto): Ricordate di indossare sempre la biancheria anti fachiro rosso azzannatore, potreste incontrarne uno nel vostro giardino. Sogni agitati per gli orsi di mare. Tappo(tre quarti di gennaio, un pizzico di febbraio, una punta di marzo, aggiunta di limone e agitare prima di leggere) Il momento giusto per giocare in borsa è prima di aver fatto la spesa dopo ci potrebbero essere problemi di spazio. Gli investimenti migliori si realizzano in mezzo alla strada sopratutto se si corre oltre al limite e a fari spenti nella notte. Puntate sempre e solo su titoli sicuri, dopo aver preso la mira con estrema attenzione! Mi raccomando. Lavatrice(da "c" a "po’") Per garantirvi una festa di compleanno ricca di calore non serve organizzarla per mezzogiorno del 15 agosto nel deserto del Sahara: basta preparare il barbecue vicino ai tendoni della sala. 20 Coccodrillessa(3\4 di aprile e un pezzo di pane) Al cuore non si comanda: è vano dunque tentar di insegnarvi a riportarvi il bastoncino, sopratutto quello Findus. Igloo(da "lai" a "ma") Non chiudete la porta del frigo dall'interno e non aprite la finestra dall’ esterno, toglietevi i pantaloncini prima di metterli in "lavatrice" per non dover piangere sul latte versato. Non permettete ad un "igloo" di bagnarvi la casa,negategli l'accesso. Prosciutto e funghi (dalla briscola al poker) Diffidate degli sconosciuti. Non dovete credere a tutti. Controllate sempre la carta di identità di chi afferma che siete belli, bravi, intelligenti, simpatici, spiritosi: se non è vostra mamma è sicuramente un bugiardo!! Porcospino Sayan(dalle 4 del mattino fino al giorno dopo) Amore così così: narrandole che il medico e filosofo inglese Fudd autore del saggio Utriusque mundi,maioris scilicet et minoris, in cui si ispirò al futurismo e al neoplatonismo, sia antico che rinascimentale cercherete di far colpo su una fotomodella. Invano. Però fortunati al gioco: arriverete secondi in una gara di scacchi. Soldi: né troverete a palate a casa di Berlusconi. 21 È TORNATO IL GIORNALINO! CERCHIAMO ANCORA PERSONE CHE VOGLIONO CONTRIBUIRE AL GIORNALINO, SIA COME REDATTORI, SIA COME COLLABORATORI OCCASIONALI, CON ARTICOLI, RUBRICHE, POESIE, RACCONTI, FUMETTI, DISEGNI E QUALSIVOGLIA GENERE DI PROPOSTE. INOLTRE PROPONIAMO AI RAPPRESENTANTI DI ISTITUTO E DEGLI STUDENTI DI COLLABORARE CON UNO SPAZIO DEDICATO ALL’INFORMAZIONE SULLA VITA SCOLASTICA. ATTENDIAMO, CON GRANDE SPERANZA CHE QUESTA VOLTA L’APPELLO NON RIMANGA INASCOLTATO, VOSTRE PROPOSTE, IDEE O CONSIGLI. PER ALTRE INFORMAZIONI CONTATTARE: L’INDIRIZZO E-MAIL [email protected] IL PROFESSOR DON MARCO ZAINA LA CLASSE 4AS 22