momtomb ::: wolfgang natlacen
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momtomb ::: wolfgang natlacen >> www.momtomb.com Una tomba appetibile « Ta tête de mort, c’est moi qui l’ai sculptée. » Olivier Messiaen. Una messa in (s)cena Al bordo di un campo, nella foschia delle vendemmie, una tavola è stata accuratamente apparecchiata, solo per noi. Non c'è angolo che non sia stato arrotondato, levigato o smussato perché ci possiamo stringere senza contarci attorno a questa tavola. È pronta, la tavola, in fondo alla via della Chiesa. Nel recinto della parrocchia morta di questo paesino a strapiombo, abbiamo un appuntamento misterioso tra le generazioni non ancora morte e quella di cui facciamo parte noi. Una forma gioiosa di profanazione si è invitata a Mons-en-Montois, e il cimitero ha ormai il suo banchetto di pietra alla gloria dei viventi e sulle spalle dei morti. Wolfgang Natlacen spende tre anni della sua vita senza età a realizzare la grande idea di da un blocco di pietra calcarea di sei tonnellate. Tre anni di corrispondenza complice, tra lui e sua madre l'artista Patricia Legrand, per contenere nell'opera un esempio edificante di lutto anticipato che abolisce la pompa del duello cupo che ci ostiniamo a intrattenere con i nostri defunti. Il fatto di associare il cibo al culto dei morti dà l'idea in qualche modo della nostra socialità dissociata, attraverso la quale il lutto diventa, infine, digeribile. Lo si sarà capito, è tutto fuorché semplicemente una tomba, è piuttosto l'unione dell'arte del lutto con la eat Art ; un oggetto che unisce l'utilità al fastidio suscitato da questi folletti importuni che sono i morti, che hanno perso la battaglia del silenzio da tempo, da quando i viventi li hanno superati di numero. Il baccano del pasto ha definitivamente sovrastato la notte del riposo. Il nostro modo di parlare con i defunti oggi è diventato molto più tecnico di quello degli >> www.momtomb.com antichi, non li cantiamo più come facevano i Greci per esprimere la loro gloria e la loro memoria di fronte al terrore innominabile del cadavere e della decomposizione. L'ideologia funeraria non appare più come un'eco in cui si sente rimbombare la società dei viventi. Tutte le grandi civiltà del passato hanno cercato di dare una varietà di risposte al problema dell'integrazione sociale della morte. I Mesopotamici avevano scelto l'inumazione come pratica funebre per poter localizzare i loro morti ; altre, come gli Indiani, hanno scelto l'incenerimento e non conoscono le sepolture, non scavano né tombe né cenotafi, non innalzano nessun monumento funerario; i loro morti non dispongono di nessuno spazio ; non occupano nessun luogo in cui situare la loro presenza ; spogliati di territorio, non sono da nessuna parte. Possiamo ritrovare ancora oggi nello spettacolo della vanità queste due tendenze divergenti con le loro tinte postmoderne. Ricordo che poco prima della sua morte l'artista performer Robert Flanagan, voleva, come opera d'arte finale, esporre la sua morte nel salotto di un collezionista e vendergli l'accesso alla decomposizione del suo corpo attraverso una videocamera inserita nella sua tomba. Provava un sottile piacere all'idea che un ricco collezionista libanese potesse avere nel suo living-room una ripresa video della sua carogna come se si trattasse di una predella di Grünewald. Alla stessa epoca, David Bowie proclamò questa frase decisiva : «Non bisogna lasciare la propria morte in un angolo ». E su una tavola ? Adrian O. Smith >> www.momtomb.com Momtomb a cura di Alessandro Mercuri All'ombra delle cime aguzze, rocciose o innevate, sul bordo dei laghi argentati, solcando la vallata, scavando le montagne, uscendo dai tunnel illuminati di arancio, una tomba attraversa le Alpi italiane per arrivare in Francia, fino ad un piccolo comune del dipartimento di Seine et Marne, Mons-en-Montois. È una visione funebre e surreale questa tomba chiusa, dimora d'oltretomba, prototipo di una sepoltura futura che circola sull'autostrada a tutta velocità. Questa visione ha per titolo Momtrip, video di un progetto artistico- multimediale firmato Wolfgang Natlacen, giovane artista francoitaliano, autore di numerosi siti web d'arte e di opere concettuali e di mail art. Une delle sue ultime opere fotografiche si intitolava Fiori oscuri (2009) e ci faceva scoprire, attraverso testi e polaroïd, Milano, città fiorita di bouquets di fiori mortuari, omaggio ai morti degli incidenti stradali. Proseguendo il suo lavoro sulla scomparsa, l'artista si dedica nel 2010 ad un'opera di arte funeraria intitolata Momtomb: la tomba della mamma. >> www.momtomb.com Di aspetto minimalista e arcaico, primitivo o protostorico, dimora in vista del niente, dell'aldilà o della metempsicosi, nel cimitero di Mons, Momtomb si vuole pratica per il raccoglimento e dunque accogliente per i vivi. Influenzato dai riti funerari filippini, Natlacen ha concepito e fatto realizzare una tomba dove i visitatori, uno di fronte all'altro da ogni lato, possono riunirsi, sedersi e pranzare su una panca di pietra, orlo circolare scolpito nella tomba di calcare. Qui, in omaggio al defunto, la tomba diventa pic-nic e il banchetto, funerario. Progetto al tempo stesso artistico, intimo e familiare, Momtomb ci ricorda la relazione originaria che esiste tra l'opera d'arte creata dai vivi e i morti. La creazione ritrova le sue origini nel monumento, nella pratica, nel rito o nella performance funeraria Il celebre Cimitero Monumentale di Milano ha la sua tomba scolpita dall'artista Lucio Fontana, quello di Mons-en-Montois ha ora la sua tomba d'autore. Firmata Wolfgang Natlacen. >> www.momtomb.com Wolfgang Natlacen Wolfgang Natlacen, artista visivo italo-francese d’origini slave, nasce a Parigi nel 1982 da padre fiumano e madre francese. Il suo percorso artistico comincia dalla fotografia e si declina tra scultura, webart e arte concettuale, rivisitando in maniera ironica i riti, i tabù e le convenzioni della società occidentale. Vive e lavora tra Parigi e Milano. Momtomb è la sua ultima opera e un intreccio di storie attorno all'idea della tomba della mamma. Progetto al tempo stesso artistico, intimo e familiare, è una riflessione sulla relazione originaria che esiste tra l'opera d'arte creata dai vivi e il tributo ai morti. Influenzato dai riti funerari filippini, Natlacen ha concepito una tomba dove i visitatori, uno di fronte all'altro da ogni lato, possono riunirsi, sedersi e pranzare su una panca di pietra, orlo circolare scolpito nella pietra calcarea. Qui, in omaggio al defunto, la tomba diventa pic-nic e il banchetto, funerario. Di aspetto minimalista e arcaico, primitivo o protostorico, nel cimitero di Mons, vicino Parigi, Momtomb si vuole pratica per il raccoglimento e dunque accogliente per i vivi. >> www.momtomb.com ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: “Installata qualche giorno fa nel piccolo cimitero contiguo alla chiesa di Mons-en-Montois, si chiama « momtomb » ed è stata pensata dall’artista Wolfgang Natlacen, figlio e nipotino italo-francese di abitanti della comune. Immacolata, la scultura, lavorata quest’estate da artisti italiani, forma un tavolo ed un banco che troneggiano al di sopra della tomba. E possibile sedersi e pure lasciarsi andare ad une vero picnic nell’onore dei defunti. Per l'artista, si tratta di onorare i morti altrimenti che nel dolore silenzioso.” ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: “C'est un petit cimetière perdu en pleine campagne, à une heure de Paris, entre Cigy et La Tombe (ça ne s'invente pas). Au milieu des pierres ornées de fleurs, le visiteur tombe sur une table de pique-nique creusée dans la pierre. C'est en fait une tombe. […]” ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: pierreactual “Plasticien, réalisateur, photographe… Wolfgang Natlacen a dessiné le monument funéraire de sa mère en s’inspirant du rituel philippin qui consiste à célébrer les défunts en partageant un repas sur leur tombe. Une réalisation forte en symbolique, un témoignage d’amour, une aventure humaine, artistique et technique”. >> www.momtomb.com ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: momtomb …………………………………………………………………………………… momtomb.com wolfgang natlacen ……………………………………………………… [email protected] ………………………………………………………… +33 (0)632652168 ……………………………………………………………… natlacen.com ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: realizzazione : nada pivetta - collaboratori alla scultura : daniela novello patrizia novello - domenico pontillo - collaboratori al progetto : adrian smith jean-benoît ugeux - frédéric milleville - alice jeannel >> www.momtomb.com