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LG, è qui la festa Carta canta alle pagine 4 e 5 Sol Levante o no? Editore: Edizioni Turbo srl - Palazzo di Vetro - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362 600616 - Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 - Periodico quindicinale Poste Italiane S.P.A. - Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 Conv. in L 46/2004 Art. 1 - Comma 1 - LO/MI - Stampa: Italgrafica - Novara - Una copia 1,00 euro - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. Presentati i nuovi prodotti. Dalla line up di Tv alla piattaforma WebOS 2.0, fino ai dispositivi Music Flow. Senza dimenticare le lavatrici, i frigoriferi, gli aspirapolvere senza filo, i forni a microonde e il condizionatore ArtCool: il tutto per una casa sempre più smart. Banzai, società di e-commerce ed editoria, è pronta a quotarsi in Borsa. Fondata nel 2007, viene valutata tra 220 e 277 milioni. Ma non ha mai registrato un utile. Nel prospetto informativo si legge: “Non è possibile prevedere se e quando raggiungerà il pareggio”. Banzai o harakiri? hitech periodico quindicinale febbraio 2015 anno 6 - numero 2 direttore responsabile Angelo Frigerio direttore editoriale Riccardo Colletti www.hitechweb.info magazine InnoFest 2015 a Lisbona RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT Grundig, la Casa dell’Innovazione Sim sala Siae... Colpo di “magia”. Degno del mago Silvan Rimosso dal sito dell’ente, dopo essere stato pubblicato, il bilancio previsionale 2015. Tra gli elementi maggiormente degni di nota: +75% delle entrate legate alla copia privata e +163% della sezione cinema. A Milano l’evento di lancio della gamma di apparecchi. INCHIESTA a pagina 21 eldom Il design funzionale Braun lancia la linea di sistemi stiranti CareStyle 5. Che debutterà sul mercato a marzo. di Andrea Dusio Anno 2014: la pagella delle catene a pagina 2 intervista a pagina 16 Polti: ‘Natural Home Feeling’ Semplificazione e rispetto dell’ambiente: le peculiarità degli apparecchi per la pulizia della casa. a pagina 20 L’iniziativa di Fandango Club “La giusta animazione fa bene alle vendite” Lanciata una ‘app’ che rende ancora più qualificato e profilato ‘Store Animati’. Il brand che permette di individuare, reclutare e selezionare il personale che svolge attività di promoter, merchandiser, hostess, modelle... a pagina 13 Un colpo degno del mago Silvan. Svanito nel nulla. Evaporato. Il bilancio previsionale 2015 che Siae ha pubblicato sul proprio sito a fine gennaio è stato rimosso ormai da una decina di giorni, senza che al suo posto sia apparsa una versione definitiva o un’indicazione che dia ragione della cancellazione del link, editato con in calce l’indicazione del carattere riservato del documento. Al suo posto appare, al momento di andare in stampa, una pagina bianca, con la scritta “documento in costruzione”. (...) La voce di Aires, Unieuro, Gruppo Evoluzione ed Expert. Le performance costantemente in crescita nell’ambito smartphone, i buoni risultati del bianco, il trend positivo dell’entertainment, il rallentamento del consumer electronics. A causa della flessione marcata nel segmento Tv. E, per quest’anno, la speranza che si consolidi la ripresa economica e del business. alle pagine 6 e 7 Retail nel mondo: chi sale e chi scende a pagina 8 Italia: anno vecchio, nuova Gd a pagina 10 focus raee Firmato il nuovo Accordo di Programma “Meliconi, la qualità italiana fa la differenza” A tu per tu con il direttore commerciale, Antonio Buccarella. a pagina 28 a pagina 22 il caso Segue dalla prima pagina / Rimosso dal sito il bilancio previsionale 2015 hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info Sim sala Siae... le avrebbe consentito di raccogliere gli incassi negli esercizi cinema. Ai tempi in cui alla guida di viale della Letteratura era Mauro Masi si era pensato a un’ipotesi del genere, che eviterebbe probabilmente oggi ai distributori più piccoli di avere crediti insoluti verso molti esercenti, nell’oggettiva difficoltà ad avere quel che loro spetta senza un decreto ingiuntivo. Nelle gestioni separate è invece contabilizzato il risultato economico relativo al contrassegno obbligatorio antipirateria, che oggi costituisce una voce marginale per Siae: il valore della produzione 2015 viene quantificato in 3,6 milioni di euro, contro i 3,8 del consuntivo 2014. Il costo invece è di 3,15 milioni (contro i 3,380 dell’anno scorso), per una differenza di 450mila euro, comunque in crescita rispetto ai 420mila euro del 2014. Da notare che la riduzione dell’impatto delle imposte finirà per lasciare nelle casse di viale della Letteratura 350mila euro, rispetto ai 220mila relativi all’ultimo esercizio. Qualcosa in più, ma, alla luce della sempre minor incidenza del bollino come efficace strumento anti contraffazione, ha ancora senso questa movimentazione di soldi e di mezzi? Tra gli elementi che consentono a Siae di porre come obiettivo 2015 una crescita del 12,5% degli incassi per diritto d’autore vi è anche, relativamente al settore emittenza, la prospettiva di veder maturare cifre consistenti relativamente alle spettanze di Sky hitech magazine (...) Probabile che qualcuno lo abbia postato in Rete troppo presto e che, a seguito di un articolo pubblicato dall’avvocato Guido Scorza sul Fatto Quotidiano i vertici dell’ente abbiano optato per un clamoroso dietrofront. Molti, in effetti, i dati “scomodi” che comparivano nel documento. A partire dal numero fondamentale: il risultato economico atteso è infatti in attivo per 7,4 milioni di euro (avanzo dopo le imposte), al punto che Siae prevede di poter confermare il provvedimento di riduzione delle aliquote provvigionali già adottate per il repertorio musica nel 2014 e soprattutto proporre una riduzione dell’1,3% dell’aliquota relativa alla provvigione per la raccolta dell’equo compenso relativo alla Sezione Cinema. Come mai tanta “liberalità”, da parte di un ente che negli ultimi anni ha fatto delle convenzioni il puntello per la contrazione dei proventi derivati dal diritto d’autore? La ragione è semplice. Siae resta un’organizzazione non particolarmente efficiente (spende 179 milioni di euro per avere ricavi per 156 milioni), ma ha rafforzato notevolmente le proprie entrate grazie al “regalo” ricevuto dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali con l’aumento delle tariffe relative al compenso di copia privata. Forse è questo il dato che andava proposto in maniera più “discreta”, magari ridimensionando nella versione “ufficiale” gli effetti del provvedimento ottenuto dopo un pressing asfissiante da parte di viale della Letteratura sui vertici del Mibact? Basta guardare i numeri: la copia privata generava sino all’anno scorso 67,1 milioni di euro. Nella previsione 2015 si parla invece di ben 117,5 milioni, per un incremento del 75%, legato, come si legge testualmente: “…in esito alla revisione delle tariffe di cui al D.M. 20 giugno 2014 con il quale è stata rideterminata la misura dei compensi. Le nuove tariffe si applicano per le cessioni dal 7 luglio 2014”. Questo numero non ci convince sino in fondo: siamo andati a controllare la cifra relativa alla copia privata messa a bilancio nel consuntivo 2013. Era di 67,1 milioni di euro, esattamente come nel preconsuntivo 2014. Possibile che, a fronte dell’entrata in vigore delle nuove tariffe a luglio 2014, non vi sia stato alcun effetto positivo sui numeri a fronte di cinque mesi a disposizione per incrementare l’incasso della sezione? Più facile concludere che il preconsuntivo è probabilmente sottostimato. Nel previsionale 2014, preparato a novembre 2013 (allorché Siae non era ancora sicura dell’aumento delle tariffe) si parlava di 59 milioni di euro, a fronte di un preconsuntivo 2013 di 61 milioni (dunque addirittura una contrazione anno su anno). Tanta prudenza è forse servita a rafforzare gli argomenti a favore di una revisione delle tariffe? Chissà che il ministro Franceschini non si sia convinto a innalzare l’entità in emolumento anche sulla base della constatazione del ribasso dei ricavi... Ma tant’è, Siae si dice finalmente convinta che la copia privata contribuirà al suo piccolo “boom”. C’è però un altro incasso che nel 2015 è in predicato di lievitare in maniera macroscopica. Si tratta degli incassi cinema, che nel preconsuntivo 2014 sono stimati a 30,6 milioni di euro, e che nel previsionale 2015 passano a 80,9 milioni, con una crescita “spettacolare” del 163%, pari a un + 50,2 milioni di euro. L’incremento sarebbe legato agli “esiti positivi di arbitrati già definiti, delle trattative in corso e della conclusione favorevole di contenziosi con l’emittente Sky”. Recita un vecchio adagio: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Ma evidentemente, almeno nella formulazione del previsionale riservata ai componenti del Consiglio di Gestione e del Consiglio di Sorveglianza, Siae si sente libera di sbilanciarsi. L’obiettivo è infatti di incassare somme pregresse, saldi 2014 e acconti da parte della Rai per un totale di 11,2 milioni, e ancora ben 40 milioni da Mediaset, a conclusione di una serie di trattative che sono tuttora in corso, mentre non viene quantificata la cifra che potrebbe arrivare dalla Pay-tv di Murdoch. Un gruzzolo che farà contenta in primis Anica, facendo dimenticare a molti quel che oggi è uno dei punti deboli della distribuzione cinematografica, ossia il fatto di non aver assegnato a Siae una convezione che RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore Editoriale: RICCARDO COLLETTI Editore: Edizioni Turbo Srl Redazione: Palazzo di Vetro Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362/600616 Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 - Periodico quindicinale Anno 6 - n° 2 - febbraio 2015 Stampa: Italgrafica - Novara Una copia 1,00 euro - Poste Italiane S.P.A. Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 - Conv. in L 46/2004 - Art. 1 - Comma 1 - LO/MI L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. Responsabile dati: Riccardo Colletti Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Il numero è stato chiuso in redazione il 10 febbraio 2015 2 legate a musica, lirica, opere drammatiche e radiotelevisive (il cosiddetto Dor) e le opere letterarie e artistiche (raggruppate alla voce Olaf ). Buona parte dell’incremento è dunque appeso al filo-Murdoch, anche al di fuori della voce “cinema”. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il mercato della musica è tuttora in stagnazione e a forte impatto della pirateria. Attenzione però, perché Siae conta nel 2015 di batter cassa presso retailer e Grande distribuzione anche in merito all’utilizzo del repertorio amministrato per la musica d’ambiente. Nel previsionale si parla esplicitamente di “accordi con importanti marchi della Gd”. Da notare che un maggiore introito è previsto anche in relazione all’impatto dell’Expo 2015. Quanto ai costi, va sottolineato come la tanto vantata gestione commissariale, che doveva razionalizzare drasticamente le spese, contribuendo a ridare efficienza alla struttura, abbia evidentemente fallito: il preventivo 2015 è infatti più alto del preconsuntivo 2014 per quanto riguarda la voce del personale, ma anche per altri oneri, per un totale già citato di 178,9 milioni di euro, contro i 175,4 dell’esercizio precedente. Il costo degli acquisti è calato drasticamente (-36,6%) o forse è stato semplicemente spalmato in altre voci, che crescono sino al 21,5%. In equilibrio è il costo dei servizi (-0,2%), pari a 63,8%. Da notare che viene dato in aumento l’esborso per l’attività sul territorio e per gli straordinari, su cui si erano concentrate in passato le critiche relative alla gestione “allegra” contenute in un articolo sul Corriere della Sera a firma di Gian Antonio Stella. Il quale, criticando le spese dell’amministrazione Siae all’epoca della presidenza Assumma, sembrava dar credito all’azione di risanamento operata dai commissari. Invece con tutta evidenza nulla sotto questo profilo è cambiato. E infatti Siae continua a reggersi sulle convezioni con le pubbliche amministrazioni, che nulla hanno a che fare con la sua mission, ma che le consentono di avere in concessione i servizi più disparati, a partire da quello da poco confermato per il biennio 2015/2016 da parte dell’Agenzia delle Entrate, che porterà nelle casse di via della Letteratura 28,4 milioni di euro, su di un totale di servizi in convezione per 33,337 milioni di euro (in decremento del 3% anno su anno). Senza quella convenzione, che deve essere ancora approvata dal Consiglio di Gestione dell’Agenzia, Siae non sarebbe sostenibile. Attenzione poi ai proventi finanziari. Il saldo della gestione è in tal senso in attivo per 33,8 milioni di euro, con una flessione rispetto al 2014 di 3 milioni, pari all’8,2%, in buona parte legati alla voce interessi attivi sui conti correnti bancari e postali, in calo di 4,7 milioni. Cosa significano questi numeri? Che Siae, soprattutto in virtù dell’intervallo di tempo tra la raccolta degli incassi e la loro ripartizione, mette a frutto un consistente risultato. Più è lenta, più guadagna. Una specie di incentivo all’inefficienza, se ci passate il termine, su cui forse qualcuno dovrebbe mettere la lente d’ingrandimento, anche perché molti degli incassi riguardano servizi in cui teoricamente Siae compete con altri attori di mercato. Vi sono infine i 6 milioni di euro che costituiscono il rendimento atteso dalla gestione del Fondo Norma, in cui, lo ricordiamo, la gestione commissariale ha fatto conferire il patrimonio immobiliare della società. Attenzione però a dire “qui però sono stati bravi”: Siae continua infatti a spendere non meno di 12 milioni di euro in affitti di immobili. E proprio riguardo al patrimonio immobiliare c’è la chicca finale. Sempre nel pezzo uscito sul Fatto Quotidiano si parlava, tra l’altro, della cessione dell’immobile di via Valadier 37 a Roma, già sede sociale. Ebbene, persino l’annuncio relativo alla vendita dello stabile è stato rimosso dal portale dell’agenzia che lo ha in carico, pur restando l’immobile sul mercato. Leggetevi insomma quest’articolo, ma non fategli troppa pubblicità. Altrimenti chissà cos’altro fanno sparire. Andrea Dusio DORO LIBERTO 820 ® LO SMARTPHONE CHE TI CAPISCE Pensato per chi desidera sfruttare tutte le funzionalità di uno smartphone, senza rinunciare alla semplicità e al supporto necessario per il suo utilizzo. 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Dove lo scorso 22 gennaio LG ha mandato in scena l’esclusivo evento LG Innovative Festival (InnoFest) 2015, facendo sfilare la ricca nuova gamma di prodotti per il mercato europeo. Più esattamente, un ecosistema articolato e integrato che spazia in tutti i segmenti. Dall’home entertainment all’eldom, fino alla piattaforma dedicata Visioni spettacolari La nuova gamma TV di LG per il mercato europeo comprende i Tv Oled 4K da 55, 65 e 77 pollici con schermi piatti e curvi, a cui su affianca la serie ColorPrime, i TV Ultra HD di fascia alta. Tra i nuovi modelli, figurano il TV Oled 4K da 65” Art Slim Flat con cornice estremamente sottile (modello 65EF9800), il TV Oled 4K Curvo da 77” Art Slim (modello 77EG9700) e il TV Oled 4K Curvo da 55 e 65” Floating Art Slim (modelli 55EG9600 e 65EG9600). I modelli firmati LG utilizzano la tecnologia proprietaria WRGB, che, aggiungendo un sub-pixel bianco ai tradizionali rosso, verde e blu, propone uno spettro arricchito di colori estremamente realistici. Numerose funzionalità permettono una resa perfetta di neri e colori e un contrasto infinito. La tecnologia Optimized True Color di LG regola la stabilità dei colori a prescindere dalle variazioni di luminosità e offre un’esperienza di visione superlativa con colori più naturali e gradevoli. Non solo. Art Slim, la filosofia di design di LG, porta l’aspetto dei TV in una direzione innovativa, focalizzandosi sulla creazione del modello più sottile possibile mantenendo al contempo un’estetica semplice e minimale. La base trasparente evoca la sensazione di uno schermo che galleggia nell’aria e massimizza l’esperienza di visione immersiva riducendo l’ingombro attorno allo schermo. La line up del 2015 dei Tv Oled adotta una tecnologia audio avanzata in grado di accompagnare la perfetta qualità delle immagini con un suono ricco e profondo, in linea con l’esperienza visiva. Le impostazioni degli speaker a 4.2 canali vengono bilanciate e migliorate dall’Ultra Surround System di LG che offre un’esperienza audio potente ma WebOS 2.0. Il tutto senza dimenticare gli ambiti della climatizzazione e delle comunicazioni mobili, con il neonato LG Flex 2 annunciato e mostrato al recente Ces di Las Vegas. Nel segno della fruibilità ma soprattutto della forza tecnologica che il colosso coreano sa esprimere, InnoFest 2015 ha riconfermato la vocazione industriale raffinata. Ma non è tutto. LG ha ampliato anche la gamma di TV Ultra HD con i modelli della nuova serie ColorPrime, che utilizzano Led con livelli di fosforo differenti per riprodurre una maggiore profondità di colori e immagini più reali. I Tv ColorPrime Ultra HD hanno una risoluzione 4K (3840 x 2160) con pannelli In-Plane Switching (IPS) 4K. I display riproducono immagini ricche di colori vivaci, vicine al livello di qualità originale anche con un angolo di visione ampio. La tecnologia local dimming True Black Control di LG raffina il contrasto e crea neri più profondi. Il nuovo concept Ultra Slim di LG, integrato nel design Cinema Screen, presenta una cornice sottile e dona continuità alle immagini. Questi modelli sono dotati di un sistema UltraSurround multicanale sviluppato in partnership con harman/kardon. Il modello di fascia alta 65UF9500 ColorPrime 4K Ultra HD ha un Auditorium Stand progettato per centralizzare il suono e ottenere il massimo effetto. Lo speaker anteriore crea una maggiore fedeltà propagando il suono verso lo spettatore (e non verso la parete posteriore o verso il pavimento, come accade con la maggior parte dei TV). Lo Smart Sound Mode di LG seleziona automaticamente le impostazioni ottimali per esaltare le caratteristiche di ogni suono. LG ha integrato l’algoritmo 4K Upscaler nei TV 4K Ultra HD per la resa di contenuti SD, HD e Full HD con immagini realistiche di qualità. E il 4k High Efficiency Video Codec (HEVC) Decoder integrato supporta i contenuti 4K a 30p e 60p da dispositivi esterni; in questo modo i TV LG saranno compatibili con possibili futuri standard di trasmissione in ultra HD. e progettuale, confermando l’impegno sul versante della ricerca e dello sviluppo. Proprio il significativo sforzo costantemente compiuto in questa direzione, grazie allo stanziamento di ingenti risorse, colloca LG all’avanguardia dell’innovazione tecnologica. E lo dimostra la ricca gamma di device predisposti per vincere la sfida competitiva nel 2015. L’audio di qualità Riflettori sulla nuova serie di dispositivi Music Flow Wi-Fi, che include due Sound Bar Wi-Fi (modelli HS9 e HS7) e il Wi-Fi Speaker portatile a batteria (modello H4 Portable), a cui si aggiungono il nuovo altoparlante Bluetooth Music Flow (modello P7) e tre nuove Sound Bar (modelli LAS550, LAS450 and LAS350). Lo speaker Wi-Fi (modello H4 Portable) e le Sound Bar (modelli HS9 e HS7) si possono connettere ad ogni smart device connesso al medesimo network Wi-Fi, in modo da permettere agli utenti di spostarsi in stanze diverse (senza che la musica su tablet o smartphone si fermi) e di accedere ai brani musicali salvati su altri dispositivi connessi a Internet. E se la libreria di musica digitale di casa non fosse sufficientemente ampia, gli utenti possono accedere a brani in streaming da provider come Spotify, Deezer, Napster e TuneIn. I dispositivi di LG Music Flow sono tra i primi ad essere “Google Cast Ready”. Ogni device di LG Music Flow Wi-Fi può essere utilizzato La piattaforma WebOS 2.0 I TV Oled 4K e 4K Ultra HD di LG utilizzano WebOS 2.0, la seconda versione della piattaforma proprietaria per smart TV. WebOS 2.0 offre un’esperienza più facile e più intuitiva di navigazione e di fruizione dei contenuti, ha un’interfaccia utente migliorata e molte funzionalità innovative. La piattaforma ha un tempo di accensione ridotto e permette agli utenti di ottimizzare i menu della Launcher Bar rendendo più semplice aggiungere e cancellare contenuti. 4 in modo indipendente o connesso agli altri dispositivi in modalità wireless. LG H4 Portable è il primo altoparlante wireless con batteria integrata che assicura una grande portabilità da una stanza all’altra della casa. La nuova line up comprende anche due Sound Bar wireless che offrono un suono ricco, pieno e immersivo: la HS7 riproduce suoni HD mentre la HS9 ha un’eccezionale profondità della scena acustica. HS9 funziona molto bene in configurazioni surround con il canale True 7.1 700W, mentre le Sound Bar funzionano senza alcuna perdita di qualità audio grazie all’uso di Hi-Fi DAC. Infine, lo speaker Music Flow Bluetooth (modello P7) che può connettersi con un massimo di tre diversi device Bluetooth allo stesso tempo e passare da uno all’altro senza problemi, o collegarsi a un Tv LG compatibile. Le tre nuove Sound Bar (modelli LAS550, LAS450 e LAS350) sono dotate della funzionalità Multi Point e Sound Sync e sono in grado di riprodurre musica in HD. hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info Paolo Sandri entra in LG Electronics LG Electronics ha annunciato la nomina di Paolo Sandri (nella foto) in qualità di Consumer Electronics HE director per il mercato italiano. Classe 1961, Paolo Sandri, ha consolidate competenze nel settore dell’elettronica di consumo. Vanta una lunga esperienza nel comparto audio-video e ha ricoperto importanti cariche in aziende multinazionali del settore, anche a livello internazionale. “Entrare in un’azienda come LG Electronics, che in questi anni si è saputa differenziare nel settore grazie alla visione strategica e alla continua innovazione dei suoi prodotti, mi rende particolarmente orgoglioso”, commenta Paolo Sandri. “Il mio obiettivo è rafforzare in maniera decisiva la presenza di LG nel mercato italiano, in un contesto complesso e in continua evoluzione di cui bisogna saper cogliere le potenzialità”. Paolo Sandri avrà l’obiettivo di sviluppare ed elevare la percezione del brand LG in Italia grazie alla sua profonda conoscenza del settore dell’elettronica e del retail, trasmettendo al mercato e ai consumatori l’innovazione, il valore e l’efficienza dei prodotti LG. I nuovi condizionatori ArtCool LG ArtCool Stylist Inverter V e ArtCool Slim Inverter V sono i perfetti complementi d’arredo per qualsiasi tipo di ambiente. ArtCool Stylist ha un anello di illuminazione Led che cambia colore per indicare lo stato di raffreddamento o riscaldamento dell’unità. Con l’implementazione della tecnologia Inverter V di LG, la serie ArtCool è in grado di risparmiare energia senza sacrificare le prestazioni. LG ArtCool Rac utilizza fino al 60% in meno di energia elettrica rispetto ai Rac non-inverter tradizionali. La serie RAC di LG dispone anche di tecnologie avanzate per la purificazione dell’aria. ArtCool Slim Inverter V impiega la funzione Active Energy Control di LG, che consente agli utenti di regolare il consumo di energia elettrica per prestazioni personalizzate e il contenimento dei consumi. Sia ArtCool Stylist, sia ArtCool Slim Inverter V utilizzano il filtro Dual Protection di LG per raccogliere le particelle di polvere di oltre 10 micrometri e migliorare la qualità dell’aria interna. I condizionatori d’aria sono Wi-Fi Ready e possono essere regolati da remoto attraverso smart device. Inoltre, mentre la maggior parte dei condizionatori genera un flusso d’aria “diretto”, i RAC LG utilizzano la funzionalità 3-Way Soft Air per propagare l’aria in tre direzioni diverse, e contemporaneamente. Microonde Lightwave LG presenta anche la nuova gamma di forni a microonde LightWave, caratterizzata da speciali tecnologie in grado di garantire cotture sempre perfette. La cottura grill dei microonde Lightwave stupisce per la capacità di donare agli alimenti un’elevata croccantezza grazie all’esclusivo grill al carbone vegetale – brevetto LG – e al secondo grill al quarzo: tale combinazione permette al calore di penetrare nei cibi più in profondità rispetto al grill tradizionale, preservando le proprietà degli alimenti ed esaltandone il gusto. Lavatrici nel segno del risparmio energetico Frigoriferi: il top dell’efficienza Nel segno della massima efficienza energetica. Grazie alla tecnologia TurboWash e a 6 Motion Direct Drive, le lavatrici LG non solo soddisfano i requisiti per la classe energetica A+++, ma li superano addirittura del 55%. La funzione TurboWash permette di ridurre di ben 36 minuti il tempo di lavaggio nel ciclo standard Cotone 5 Kg a 40 gradi. I cicli più comunemente usati – Cotone, Cotone Eco, Misti e Delicati – impiegano solo da 49 a 59 minuti per completare il lavaggio. Impostare la lavatrice in modalità TurboWash riduce il consumo energetico fino al 15% e il consumo di acqua fino al 40%, mantenendo inalterate le performance di lavaggio. In più, durante il risciacquo, l’ugello Jet Spray spruzza acqua per contribuire a rimuovere il detersivo dai vestiti con minor consumo di energia. La tecnologia 6 Motion Direct Drive utilizza la combinazione di sei diversi movimenti del cesto che, combinati in diversi programmi di lavaggio, permettono di lavare ogni capo con la stessa efficacia e cura del lavaggio a mano. Le nuove lavatrici con carico frontale sono dotate della tecnologia TrueSteam con i programmi Steam Softener, Steam Refresh e Allergy Care. Steam Softener mantiene la qualità originale dei tessuti e limita la necessità di aggiungere ammorbidenti. Steam Refresh impiega vapore al posto dell’acqua per un pulito veramente profondo, riducendo pieghe ed eliminando odori dagli abiti delicati in soli 20 minuti. TrueSteam rimuove gli allergeni, acari e residui di detersivo, responsabili di malattie respiratorie e della pelle. Le lavasciuga Eco-Hybrid realizzate da LG sono provviste di una doppia modalità di asciugatura garantendo risparmi energetici di classe A. Rispetto alla modalità di asciugatura tradizionale, la modalità Air può far risparmiare quasi 7.000 litri di acqua l’anno. LG presenta anche la prima lavasciuga in dimensioni standard con capacità di lavaggio di 12 kg e capacità di asciugatura di 8 kg, che consente di ridurre la frequenza di lavaggio di una famiglia di circa 91 carichi l’anno. L’asciugatrice Eco-Hybrid di LG dispone di una modalità Eco e una modalità Speed, permettendo così ai consumatori di scegliere tra risparmio di tempo e di energia. La modalità Eco raggiunge la classe A+++ -10% di efficienza energetica, mentre la modalità Speed raggiunge A++ di efficienza energetica e completa un ciclo di asciugatura con il 30% di tempo in meno. I nuovi frigoriferi combinati Total No Frost di classe energetica A+++ -20% sono in grado di offrire un notevole livello di efficienza grazie al Compressore Lineare Inverter, brevettato da LG e garantito 10 anni, che offre la massima affidabilità grazie alla sua struttura composta solamente da motore e pistone. Riducendo il numero di punti di attrito rispetto a un compressore tradizionale (composto da quattro parti anziché due), diminuiscono sia le possibilità di rottura, sia il livello di rumore, mentre aumentano durata e affidabilità. In più, lo speciale vano Door-in-Door all’interno della porta principale permette di raggiungere più facilmente cibi e bevande di utilizzo più comune riducendo del 41% la dispersione di aria fredda. La tecnologia Total No Frost permette di avere una temperatura uniforme all’interno del frigorifero. Grazie al sistema Multi Air Flow, l’aria fredda viene distribuita attraverso numerose prese d’aria, assicurando un raffreddamento efficiente in ogni scomparto. Il sistema Pure N Fresh filtra l’aria interna tramite una ventola che purifica l’aria e aiuta ad eliminare gli odori. La funzionalità Smart Diagnosis, disponibile su alcuni modelli, permette al call center di diagnosticare velocemente eventuali malfunzionamenti del frigorifero senza dover effettuare una visita a domicilio. L’armadio magico LG svela anche la seconda generazione di LG Styler, l’armadio “magico” in grado di eliminare cattivi odori e rinfrescare a vapore, senza utilizzare detergenti, capi di abbigliamento difficili da lavare in casa, come cappotti o abiti. 5 CordZero, gli aspirapolveri senza filo A InnoFest spazio anche per la nuova gamma di aspirapolveri cordless. LG CordZero è il nuovo modello senza filo. È dotato di una batteria incorporata agli ioni di litio, PowerPack, che eroga 200 Watt di potenza di aspirazione e ha un tempo di autonomia fino a 40 minuti. CordZero utilizza lo Smart Inverter Motor di LG, che è in media il 28% più piccolo, il 22% più leggero e il 13% più efficiente rispetto ai motori di aspirazione convenzionali. Con la tecnologia LG RoboSens, CordZero è il primo aspirapolvere al mondo che “osserva” l’utente e lo segue automaticamente a una distanza costante. Grazie alle funzionalità Dual PowerPack, Smart Inverter Motor e Anti-Tangle Brush, CordZero 2 in 1, invece, è un soluzione comoda per le pulizie di casa. Dual PowerPack offre una durata massima di 60 minuti in modalità Regular e di 40 minuti in modalità Power grazie alla batteria sostituibile agli ioni di litio. Il nuovo Hom-Bot Square di LG, dotato di Smart Inverter Motor, garantisce una migliore efficienza e una maggiore durabilità. Hom-Bot Square ha un design più angolato, spazzole più lunghe, un’altezza di 89 millimetri e sensori più efficienti. La telecamera Dual Eye 2.0 scansiona le superfici con precisione, anche al buio. CordZero Bedding aiuta i consumatori a proteggere la loro salute riducendo il numero di acari e allergeni nocivi in letti e materassi. inchiesta Anno 2014: la pagella delle catene Tempo di bilanci e di analisi. L’anno appena archiviato, nonostante il perdurare della crisi economica e il rapido mutamento dello scenario dei consumi, ha messo in luce sul mercato italiano un trend leggermente in rialzo. Una cifra – secondo le analisi di Aires, l’associazione dei retailer che cuba nell’insieme oltre 10 miliardi di euro – che rappresenta un apprezzabile viatico in prospettiva. Si tratta di un dato aggregato e complessivo: che dunque tiene conto di un andamento altalenante e ben differenziato nei vari segmenti. Un’ulteriore considerazione vale la pena mettere in risalto. Le performance ottenute sono il frutto anche di un’articolata e incessante attività promozionale sul versante dei consumi, per sostenere il business in un panorama retail che sta continuando a cambiare pelle. Ora la vera sfida passa da questo anno 2015. C’è ancora molto da fare e da ricostruire. Ma c’è anche la speranza che un miglioramento del quadro congiunturale complessivo possa aiutare il mercato italiano a guardare con più fiducia al futuro. ALESSANDRO BUTALI Presidente Aires Una prima inversione di tendenza. In territorio positivo. E di questi tempi poco non è. Questa la fotografia scattata da Aires (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati), organismo che riunisce le aziende e gruppi distributivi specializzati di elettrodomestici ed elettronica di consumo. Lo dicono i numeri e i dati di mercato dei Technical Consumer Goods relativi al mese di dicembre e all’intero anno 2014. Con un complessivo incremento del 2,4% rispetto al 2013, l’anno appena trascorso si conferma incoraggiante per il settore. Il mese di dicembre, con un +7,3%, fa chiudere il 2014 con un segno positivo, il quinto consecutivo su base mensile. Considerando i singoli comparti merceologici, i settori che nel 2014 sono risultati più in salute sono la telefonia, carro trainante dell’intero comparto (+21,8%), e i grandi elettrodomestici (MDA), con un +3,7%. Buone performance anche per l’entertainment (+1,0%) e per i piccoli elettrodomestici (SDA), che hanno registrato una crescita dell’1,2%. Tra i settori fortemente in calo, fotografia e home comfort, rispettivamente a -22,3% e a -23,9% su base annua. L’It non esce dal periodo di sofferenza, segnando un -4,1%, mentre il consumer electronics (dominato dai Tv) si è fermato a un -1,5% nonostante un rialzo delle vendite nel periodo dei mondiali di calcio. Vi sono alcuni segni negativi in questa classifica annuale, ma per dare una lettura corretta dei dati occorre tenere in conto che la fetta maggiore di fatturato proviene da settori che si sono rivelati in crescita nel 2014: telefonia, grandi elettrodomestici e Ped. Altre voci importanti in termini di vendite sono stati gli ambiti del consumer electronics e dell’lnformation Technology, i cui risultati moderatamente negativi non hanno influito in modo decisivo sul giro di affari globale del settore, che passa dai 9.459 milioni di euro del 2013, ai 9.684 milioni del 2014. Il segmento della telefonia si conferma leader e, nel 2014, ha portato i maggiori introiti: 2.210 milioni di euro che provengono infatti dalle sole vendite di smartphone, telefoni cellulari, telefoni domestici e accessori. Alessandro Butali, presidente di Aires ha dichiarato: “Dopo un novembre e un dicembre positivi per il settore, che rispettivamente hanno segnato +7,5% e +7,3%, adesso auspichiamo un consolidamento di questa tendenza nel 2015, restando sempre consapevoli delle difficoltà del Paese. Gli italiani si confermano un popolo di ‘navigatori mobili’: l’utilizzo di smartphone è ormai una tendenza consolidata, a discapito delle vendite di televisori e del settore It in senso generale. Non dimentichiamo infine”, ha concluso il presidente Butali, “che questi dati si riferiscono unicamente alle insegne appartenenti ad Aires, e non includono le performance della Gdo. Stando alle nostre informazioni, il canale dei non specializzati non ha registrato percentuali altrettanto positive, segno che i consumatori si vanno sempre più orientando verso i rivenditori specializzati di elettronica ed elettrodomestici. Il nostro settore, infatti, si è dimostrato capace di offrire ai clienti prodotti sempre all’avanguardia, offerte speciali e servizi online totalmente affidabili, uniti alla riconosciuta professionalità e competenza dei nostri addetti”. 6 MARCO MAZZANTI Direttore commerciale Unieuro Quello appena trascorso è stato l’anno del rebranding Unieuro. Qual è il bilancio del 2014? Per noi il 2014 è stato un anno molto impegnativo, l’acquisizione di Unieuro ha comportato un lavoro enorme volto a uniformare la logistica, i sistemi informatici e attuare il rebranding. Possiamo però ritenerci soddisfatti dai risultati ottenuti, anche tenendo conto del momento di difficoltà generale per i consumi. Prevediamo infatti di chiudere l’anno fiscale raggiungendo l’obiettivo che ci eravamo posti: 1,4 miliardi di euro di fatturato. Come sono andate le vendite nel periodo natalizio? Anche per quanto riguarda il Natale il trend è stato positivo. Il nostro settore resta uno dei favoriti per lo shopping dei regali, grazie alla tipologia di offerta, molto trasversale, che ci contraddistingue. Da segnalare che ai prodotti della telefonia, che restano gli indiscussi top seller, a sorpresa si sono aggiunti i grandi elettrodomestici. Prestazioni invece un po’ sotto le aspettative per quanto riguarda il comparto videogiochi, che in compenso però è andato bene durante i mesi precedenti. Quali sono stati i principali trend dell’anno? Il comparto del Bianco ha mantenuto un trend positivo durante tutto il corso del 2014. È un settore che continua a generare valore e sul quale la nostra insegna sta investendo molto, puntando in particolare sulle dryer. A questa tipologia di prodotto abbiamo dedicato campagne tv mirate, per metterne in evidenza vantaggi e potenzialità. Quello dei grandi elettrodomestici è inoltre uno dei comparti che beneficia maggiormente delle ampie metrature dei punti vendita, che lo rendono più fruibile a una clientela eterogenea. Venendo invece al comparto del Bruno? Nonostante il settore quest’anno abbia subito una flessione nel mercato italiano, la nostra insegna è in controtendenza, e i risultati di vendita registrati sono positivi, con ottimi riscontri per i Tv curvi. Non dimentichiamoci che si tratta di un comparto a cui gli italiani riservano grandi attenzioni, soprattutto dal punto di vista del design, oltre che dell’innovazione. Sul fronte telefonia mobile, quali sono le principali tendenze? Gli smartphone sono la categoria di prodotto che sta crescendo maggiormente in questo comparto, parallelamente al mondo degli accessori, che vengono acquistati spesso di impulso o perché legati anche a scelte di stile e moda. Anche la tecnologia wearable ha grandi potenzialità, ma è agli albori e non ha ancora conquistato il grande pubblico italiano. Soffre invece molto il comparto della telefonia fissa. Il settore entertainment è ancora in sofferenza? L’entertainment è sicuramente uno dei comparti più sacrificati e che ha subito maggiormente gli stravolgimenti culturali degli ultimi anni. Restano comunque stabili i Blue-ray, mentre il rallentamento riguarda soprattutto il comparto musicale. E per il 2015, quali sono gli obiettivi di Unieuro? Il principale obiettivo resta il consolidamento della nuova struttura, volto al miglioramento dell’esperienza d’acquisto. hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info La voce di Aires, Unieuro, Gruppo Evoluzione ed Expert. Le performance costantemente in crescita nell’ambito smartphone, i buoni risultati del bianco, il trend positivo dell’entertainment, il rallentamento del consumer electronics. A causa della flessione marcata nel segmento Tv. OSCAR CORIO Amministratore delegato Gruppo Evoluzione (Dixe) Qual è il bilancio complessivo del 2014 per il gruppo Evoluzione? Il nostro gruppo ha performato bene in alcuni settori. In altri purtroppo no, ma il risultato che abbiamo registrato è comunque in linea con le nostre previsioni e con l’andamento generale del mercato. In particolare, per quanto riguarda le vendite di Natale, il mese di dicembre ha fatto registrare un piccolo segno positivo rispetto allo stesso periodo del 2013. Un dato finalmente incoraggiante. Nel dettaglio, come è stato l’andamento del Bianco? Decisamente positivo. Nel 2014 dal settore del grande elettrodomestico sono arrivate molte soddisfazioni, con performance che in molti casi hanno contribuito ad attenuare la contrazione dei fatturati proveniente da altri comparti. Qual è stato in particolare il comparto più deludente? Il Bruno è il settore da cui sono arrivate le delusioni maggiori, facendo registrare nel nostro gruppo un segno negativo, su cui hanno inciso fattori diversificati. Quali per esempio? Le maggiori criticità sono derivate dalla scarsa disponibilità di prodotto nel segmento Tv, che è venuto a mancare in particolare nella fascia media e medio-bassa. Non si deve comunque dimenticare il contesto generale, che resta ancora molto difficile e vede il nostro paese ancora immerso in una crisi profonda. Per quanto riguarda invece il comparto Ict, quali sono i segmenti di prodotto maggiormente in crescita? E quelli più in difficoltà? Tra i segmenti che hanno segnato una crescita significativa di fatturato spiccano telefonia, wearable, smartphone e tablet. Tutto il mobile sta vivendo un trend positivo. Contestualmente, il settore It ha subito invece una leggera flessione registrando un segno meno rispetto allo scorso anno. Qual è stata l’incidenza dell’entertainment sulle vendite complessive? Si tratta di un comparto sempre molto dinamico, in grado di evolversi assai rapidamente, ma il suo peso, all’interno del nostro Gruppo, rimane poco rilevante nella totalità del fatturato. Ad ogni modo, per noi il risultato ottenuto è stato in linea con quello dello scorso anno e possiamo dirci soddisfatti. Quali sono, infine, le prospettive per il 2015? Per il 2015 confidiamo in una graduale ripresa, la speranza è che si ricominci finalmente a crescere, invertendo la rotta. Ormai da diversi anni si registrano trend con il segno meno e auspichiamo che il mercato riesca a trovare nuova linfa e a tornare in positivo. Chiaramente, data la situazione globale che stiamo vivendo, diventa molto difficile pensare a una ripresa significativa e a numeri prodigiosi. Ne siamo consapevoli e non ci attendiamo certo un miracolo. E pertanto cosa servirà? Sarà necessario lavorare sodo, intensificando tutti gli sforzi e gli investimenti al fine di stimolare al massimo il sell out, proponendo idee e azioni mirate all’utente finale, focalizzate sempre più sul servizio. Perché ne sono convinto, oggi non può che essere questa la cartina tornasole per tutti i distributori. ROBERTO OMATI Direttore generale Expert Partiamo con un’analisi del lavoro svolto nell’esercizio appena concluso. Siamo molto soddisfatti, perché il Gruppo Expert ha realizzato risultati molto positivi e nettamente superiori al trend di mercato. Risultati che sono stati raggiunti nonostante le rilevanti avversità materializzatesi tra gennaio e febbraio del 2014. La tragica scomparsa del nostro grande leader Carlo Alberto Lasagna, la contestuale uscita dalla compagine del socio Papino Elettrodomestici e la decisione del socio Sgm Distribuzione di cambiare insegna. Quali i risultati in termini economici? All’interno del perimetro dei nostri negozi, 210 Expert e 150 Expert Group, abbiamo realizzato ricavi al pubblico (Iva esclusa) per 1,080 miliardi di euro con una crescita del 3,8% rispetto al precedente anno. Come è andata l’ultima parte dell’anno? Già a partire da settembre il mercato si è mantenuto con il segno più, e nel mese di dicembre, con il Natale, credo si sia toccato l’apice del trend positivo. Merito anche dei nostri progetti di rinnovo della comunicazione e promozione. Analizzando nel dettaglio i vari comparti, come è stato l’andamento del Bianco? Il Bianco si è rivelato una gradita sorpresa. Nei canali del consumer retail, stimiamo che il mercato degli elettrodomestici sia cresciuto di circa il 4%. In questo comparto, dove Expert è sempre stata un’insegna leader, abbiamo rafforzato ulteriormente la nostra quota di mercato. Come ha performato invece l’audio e video? Il risultato del mercato nel settore Bruno è stato negativo, con un calo che stimiamo intorno all’8-10%. La categoria dei Tv, che pesa circa l’80% sull’intero settore, ha venduto quasi gli stessi pezzi del 2013, con una crescita per i grandi formati, i 4K e i curvi. Industria e distribuzione ora dovrebbero riflettere sugli errori commessi e collaborare insieme per far ripartire il comparto. Passando all’Ict, quali sono i segmenti di prodotto maggiormente in crescita? Smartphone a manetta, iPhone 6 super protagonista e wearable non ancora significativi. Questa potrebbe essere una sintesi, per sommi capi, dell’andamento del comparto Ict nel 2014. Osservando meglio e più in profondità, pur se con pesi diversi, varie categorie si sono distinte in positivo. Quali? Possiamo citare, a titolo di esempio, gli accessori per i device mobili, i computer desktop, le nuove soluzioni speaker per la casa e portatili. Performance negative hanno contraddistinto invece i notebook e i tablet. Per questi ultimi, nonostante si siano venduti più pezzi, l’eccessiva frammentazione e banalizzazione dell’offerta hanno condizionato il risultato a valore. Quanto ha pesato il comparto entertainment? Sulle vendite della nostra insegna l’incidenza si aggira intorno al 2% e i risultati sono stati in linea con le attese. Guardando al 2015, quali sono le aspettative? Il rafforzamento del dollaro dovrebbe produrre un rialzo generale dei prezzi, mentre riguardo ai mercati mi aspetto che i consumi rimarranno stabili. In ogni caso, per chi sa vendere prodotti di qualità, ci sarà spazio per crescere. 7 Mercatone Uno: concordato preventivo. Per sperare di ripartire Mercatone Uno, catena italiana fondata oltre quarant’anni fa da Romano Cenni - e presente su tutto il territorio nazionale, nei settori della distribuzione di mobili, complementi d’arredo, elettrodomestici, prodotti per la casa, con 79 punti vendita e 3.700 dipendenti - ha presentato al Tribunale di Bologna domanda prenotativa di ammissione alla procedura di concordato preventivo. Una scelta dura, difficile, dettata dal perdurare della crisi e dal continuo calo dei consumi particolarmente grave nel settore dei beni durevoli, che ha determinato, a partire dallo scorso autunno, una costante riduzione del fatturato (attestatosi a poco più di 500 milioni di euro). Una conferma arrivata dalle colonne del quotidiano ‘Il Resto del Carlino’ dalla voce di Alessandro Servadei - 46 anni, commercialista di Bologna, dall’aprile 2014 presidente il consiglio d’amministrazione di Mercatone Uno – a cui è stato affidato il successivo piano concordatario, affiancato dal legal advisor l’avvocato Diego Rufini, mentre Pierluigi Bernasconi conserva la carica (assunta nel 2013) di amministratore delegato. Dati alla mano, Alessandro Servadei ha parlato di un indebitamento complessivo del gruppo che ammonta a 425 milioni di euro, metà dei quali con le banche e metà con fornitori, erario e altri. I creditori sono circa 1.600 tra fornitori non dell’ultimo periodo e banche. Dunque, un quadro impietoso che ha mandato all’aria il piano di rilancio del Gruppo delineato, che negli ultimi 24 mesi aveva comportato il rinnovamento di 26 punti vendita. E neppure è bastata – nello scorso luglio – l’intesa perfezionata con le stesse banche per una soluzione della situazione debitoria. Di qui la decisione improvvisa e drastica. Nella speranza che proprio l’apertura tempestiva di una procedura concordataria consenta al Tribunale di Bologna la miglior valorizzazione degli asset aziendali. Proprio la scelta di chiedere il concordato preventivo a ridosso del 18 gennaio scorso, di fatto, assicura la continuità aziendale volta al puntuale adempimento degli impegni assunti verso i consumatori a maggior garanzia e tutela dei loro diritti. E adesso che cosa succederà? Il Tribunale ha concesso 120 giorni per la definizione di un nuovo piano di riassetto. Che non esclude – anzi pare prevedere – l’ingresso di nuovi soci. Mentre gli attuali proprietari - le famiglie Cenni e Valentini - avrebbero lasciato il campo aperto a tutte le ipotesi. La speranza, insomma, è che le trattative già in corso con potenziali investitori interessati ad un marchio storico - tra cui figurano fondi di investimento oltre che soggetti industriali, sia italiani che stranieri - possano sortire gli effetti di una ripartenza. Intanto l’azienda non si nasconde che per varare l’azione di risanamento è necessaria una forte di riduzione del numero dei punti vendita che compongono la catena: potrebbero esserne coinvolti almeno il 50%, ossia quelli che non si sostengono economicamente. Ovviamente, la situazione è fluida e in evoluzione. La negoziazione con i sindacati e ancora in una fase iniziale: al pari del vaglio relativo alle ventilate ipotesi di interesse da parte di nuovi investitori industriali e/o finanziari. scenari hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info La classifica stilata da Deloitte Retail nel mondo: chi sale e chi scende Wal-Mart si conferma il numero uno, Tesco perde tre posizioni. In Europa cresce il tedesco Schwarz Group, mentre Amazon domina il canale online. Best Buy, al venticinquesimo posto, è la prima insegna specializzata in elettronica. Rallenta il ritmo di crescita del giro di affari dei 250 maggiori retailer del mondo. L’incremento, a valori costanti, si è limitato al 4,1% nel 2013, contro il 4,9% registrato nel 2012, il 5,1% del 2011 e il 5,3% del 2010. Eppure la redditività continua ad aumentare per il 90% dei gruppi presenti in classifica, con un valore medio del +3,4%. Questo lo scenario fotografato dal 18° rapporto “Global Powers of Retailing” realizzato da Deloitte Touche Tohmatsu in collaborazione con Stores Media, espressione di Nrf (National retail federation), la principale associazione americana delle insegne Gdo. Come di consueto, lo studio analizza i bilanci dei 250 maggiori retailer mondiali, prendendo come riferimento l’anno fiscale 2013, terminante nel giugno 2014. Ammonta a 4.350 miliardi di dollari la revenue complessiva generata dalle maggiori insegne del mondo, per un valore medio di 17,42 miliardi. E ancora una volta Wal-Mart si conferma in cima alla classifica. Il retailer statunitense, presente con ipermercati e superstore in 28 paesi, ha fatto registrare un ricavo netto di vendita al dettaglio pari a 476,294 miliardi di dollari, con un incremento dell’1,5% nella revenue. Sul secondo gradino del podio, ma decisamente distanziata, approda un’altra americana, Costco Wholesale Corporation, il cui fatturato è cresciuto del 6,1%, attestandosi 105,156 miliardi di dollari. Al terzo posto il gruppo francese Carrefour, prima insegna europea, che, malgrado un rallentamento nelle vendite rispetto all’anno precedente, sale di una posizione, mentre il tedesco Schwarz Group approda al quarto posto. Perde ben tre posizioni il britannico Tesco, scivolando dal secondo posto del 2012 al quinto. Sesto, per ora, Kroger, che però, evidenziano gli analisti di Deloitte, potrebbe in futuro avanzare di tre posizioni grazie all’acquisizione, nel gennaio 2014, di Harris Teeter Supermarkets. Se Metro, pur registrando un calo del 2,5%, mantiene la settima posizione, un’altra tedesca, Aldi, scalza la statunitense Home Depot all’ottavo posto. Quest’ultima scende in nona posizione, mentre la top ten è chiusa anche per quest’anno da Target Corporation. La situazione in Europa e in Italia Passando ad analizzare nel dettaglio il quadro europeo, Carrefour conquista la vetta della classifica, con 98,688 miliardi di dollari, tallonata però a breve distanza da Schwarz a quota 98,662 miliardi, unico retailer tra i primi tre a registrare un incremento (+9,5%), e, a 98,631 miliardi, dal britannico Tesco, che ha abbandonato definitivamente le proprie operazioni negli Stati Uniti e in Giappone. Per trovare la prima italiana bisogna scendere al 63esimo posto, occupato da Coop Italia, con un ricavo netto stimato di 15,211 miliardi di dollari. Al 67esimo posto approda invece Conad, con stime pari a 14,438 miliardi di dollari, che guadagna quattro posizioni rispetto al 2012. Esselunga è 124esima, con ricavi stimati a 8,474 miliardi di dollari, mentre il gruppo Eurospin si classifica 227esimo, con un risultato stimato a 3,985 miliardi di dollari. Il food domina la classifica Se ci si focalizza sull’andamento dei vari settori, si può vedere che i retailer operanti nel segmento del food e dei beni a largo consumo continuano a dominare la top 250. Sono in tutto 132, più della metà delle insegne presenti in classifica e la loro revenue rappresenta i due terzi del giro di affari totale dei top 250. Nonostante le grandi dimensioni - i retailer dei beni di largo consumo hanno generato un fatturato medio di oltre 22 miliardi di dollari - le società attive in questo segmento sono le meno dislocate geograficamente e concentrano le loro attività in un numero medio di 4,9 paesi. Oltre il 40% continua ad operare con il proprio management domestico, anche se i dati evidenziano che le operazioni all’estero incidono per il 23,2% sulle vendite combinate. Il settore degli apparecchi ed accessori risulta invece il gruppo con ritmi di crescita più elevati, con un rialzo del fatturato composito pari al 5,8%. Malgrado un fatturato medio di soli 9,1 miliardi, i retailer specializzati in questo segmento sono anche quelli che vantano il livello maggiore di presenza internazionale, con operazioni in oltre 27 paesi e circa un terzo del fatturato generato al di fuori del paese d’origine. I TREND 2015 SECONDO DELOITTE I viaggiatori facoltosi amano acquistare i prodotti dei brand di lusso all’estero. 83 L’ % dell’utilizzo di internet avverrà attraverso i dispositivi portatili. Commercializzazione più rapida Risposte più rapide Consegne più rapide Il processo di acquisto diventa parte del valore totale Trend positivo per le vendite online Per quanto riguarda gli e-retailer, ossia le società che si occupano di commercio online, come facilmente prevedibile, è Amazon a dominare la scena, con vendite nette attestate sui 61miliardi di dollari. Non c’è partita con la seconda in classifica, la cinese JD.com, le cui vendite si fermano a 10,8 miliardi di dollari. Il colosso di Seattle risulta però solo 15esimo nella classifica globale, mentre è da segnalare che Wal-Mart, primo retailer globale, registra una buona performance anche su piano delle vendite online, attestandosi al terzo posto. Per la società con sede a Bentoville l’e-commerce ha un valore stimato di circa 10 miliardi di dollari, che pure rappresentano soltanto il 2,1% della sua revenue complessiva. Da segnalare anche il sesto posto tra gli e-retailer di Tesco, l’undicesimo di Costco e il dodicesimo di Best Buy. Quest’ultimo è anche il primo retailer specializzato in elettronica a comparire, al 25esimo posto, nella classifica globale. Nel commercio online Apple si piazza al quarto posto, anche se il valore stimato di 9 miliardi di dollari tiene in considerazione solo le vendite ottenute dal sito store. apple.com, escludendo i ricavi da iTunes store, App store e iBook store. Da segnalare, infine, che la maggioranza degli e-50, ben 39 società, sono multicanale, anche se bisogna rilevare che nel 2012 erano 42 su 50, e che la metà sono di stanza negli Stati Uniti. Se le vendite online incidono solo per il 2-4% sul sell out dei retailer di largo consumo presenti in classifica, la quota supera invece il 20% per parecchie insegne di elettronica di consumo. In ogni caso, il trend complessivo è in crescita e i retailer presenti in classifica hanno registrato un incremento del 26,6% delle loro vendite digitali. L’innovazione per guidare i cambiamenti del mercato fonte: www.deloitte.com/globalpowersretail RIVENDITORI TOP 10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Nome della società Paese di origine Vendite al dettaglio 2013 (miliardi di dollari) Wal-Mart Stores, Inc. Usa 476,294 Costco Wholesale Corporation Usa 105,156 Carrefour S.A. Francia 98.,688 Schwarz Unternehmens Treuhand KG Germania 98,662 Tesco PLC Regno Unito 98,631 The Kroger Co. Usa 98,375 Metro AG Germania 86,393 Aldi Einkauf GmbH & Co. oHG Germania 81,090 The Home Depot, Inc. Usa 78,812 Target Corporation Usa 72,596 Fonte: Global Powers of Retailing 2015 8 scenari hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info La mappa italiana Anno vecchio, nuova Gd Il 2014 è sicuramente un anno da ricordare per la distribuzione del nostro Paese. Non tanto per le vendite, che rimangono al palo, ma per l’intreccio di matrimoni e divorzi, degno di una telenovela alla Beautiful. Cerchiamo di ripercorrere i passaggi più significativi. 1. Lo scioglimento di Centrale italiana Primo passo è lo scioglimento di Centrale italiana, un’operazione annunciata lo scorso 9 giugno. Si tratta di una soluzione proposta dalla stessa società, in seguito alla procedura avviata dall’Antitrust nel 2013. Un discreto terremoto per il sistema distributivo italiano, visto che la centrale riuniva player del calibro di Coop, Sigma, Despar, Il Gigante e Disco Verde. Ognuno si è trovato costretto a rivedere le proprie strategie per gli acquisti nazionali e internazionali. SONO SOLO NOVE ESEMPI, TRA I PIÙ ECLATANTI, DI UN CAMBIAMENTO BEN PIÙ RADICALE E PROFONDO, CHE STA PORTANDO A UNA PROGRESSIVA CONCENTRAZIONE DEL FRAMMENTATO SETTORE DISTRIBUTIVO ITALIANO. ECCO ALCUNI DATI, PER DARE UN’IDEA DEL “DINAMISMO” CON CUI MUTA IL PANORAMA. 3. Niente più Billa in Italia Conad è protagonista di uno degli accordi più clamorosi del 2014 all’interno del sistema distributivo: quello con il gruppo Finiper. L’intesa è stata annunciata nel settembre 2014 ed è attiva da quest’anno. Contestualmente, cessa l’accordo tra Unes (controllata da Finiper), Sisa e Coralis. Un altro addio clamoroso è quello di Billa (insegna del gruppo Rewe), annunciata nel luglio 2014. A spartirsi buona parte dei punti vendita italiani delle catene sono Carrefour (53) e Conad (50), mentre un paio diventano Unes. Il ritiro di Rewe (che comunque ha mantenuto in Italia i negozi Penny Market) rappresenta uno dei segnali più evidenti delle difficoltà del retail in Italia. 3.559 Fonte: Nielsen 4. La nuova alleanza alla “francese” Sisa e Coralis non rimangono sole a lungo. A novembre dell’anno scorso viene comunicata la firma di un accordo, attivo da quest’anno, tra Sisa (che a settembre aveva “perso” lo storico socio Cedi Sardegna, passato a Sigma), Coralis e Auchan-Sma, per condividere alcune strategie di acquisto e gestione, come quelle legate alle promozioni. A stipulare l’alleanza contribuisce anche Crai, che aveva già un precedente accordo con il retailer francese. 2. Conad + Finiper = 14 miliardi di euro PUNTI VENDITA HANNO CAMBIATO INSEGNA 865 NUOVE APERTURE 5. Il valzer delle centrali europee 6. L’alleato Gigante Coop (che a livello nazionale continua a operare con Sigma) si è mossa a livello europeo entrando, nel settembre 2014, insieme al gruppo belga Delhaize, in Coopernic, la centrale d’acquisto europea, presieduta da E. Leclerc. Il retailer francese era rimasto solo, nella società, dopo l’uscita da Coopernic da parte di Conad, Coop Suisse, Colruyt e Rewe (divorzio comunicato nel settembre 2013), che hanno a loro volta fondato Core (attiva dall’inizio del 2014), a cui dall’inizio di quest’anno ha aderito anche Systeme U. Alla caccia di alleati dopo lo scioglimento di Centrale italiana, Il Gigante sceglie Selex. La notizia dell’ingresso nel Gruppo (terzo player della distribuzione italiana) è datata dicembre 2014. Un ingresso davvero prepotente quello de Il Gigante, che porta in dote a Selex un fatturato superiore al miliardo di euro e 543 punti vendita, tra ipermercati e supermercati, localizzati nel Nord del Paese. 484 PUNTI VENDITA IN MENO RISPETTO AL 2013 7. Aspiag (Despar) in Esd, per avere maggior peso a livello nazionale 8. Interdis (ri)diventa VéGé Una delle ultime notizie dell’anno scorso riguardava Aspiag Service. Il 17 dicembre veniva infatti comunicato l’ingresso della concessionaria per il Nord Est del marchio Despar nella centrale d’acquisto Esd Italia. La società vanta un peso notevole negli acquisti aggregati a livello nazionale, forte della partecipazione di grandi player della distribuzione alimentare e non: Selex, Acqua e Sapone, Agorà Network e Sun. Con l’ingresso di Aspiag Service, gli acquisti sviluppati da Esd dovrebbrero crescere ulteriormente rispetto ai 5 miliardi di euro sviluppati nel 2014, che la qualificano come la seconda forza presente sul mercato, dopo Coop Italia. Lo scorso giugno è stato dato l’annuncio della rinascita del Gruppo VéGé, storico marchio della distribuzione italiana, che ingloba tutte le insegne e i soci del gruppo Interdis. Una rivoluzione che, nelle intenzioni del management del Gruppo, non è questione d’apparenza, ma rappresenta la volontà di raggiungere una nuova e più forte identità per la società. 10 1.349 CHIUSURE scenari hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info L’annuario R&S Mediobanca Anatomia del retail FATTURATO (MILIONI DI EURO) Il volume analizza cinque grandi gruppi della Grande distribuzione italiana. L’efficienza di Esselunga, l’importanza delle attività finanziaria per Coop. E le difficoltà dei player francesi. Nel quadro di un settore che continua a soffrire. Esselunga realizza più utili e si conferma modello di efficienza. Coop guadagna molto dalle attività finanziarie, mentre le catene francesi continuano ad arrancare. È quanto emerge dall’annuario R&S Mediobanca, sulle performance economiche di alcuni grandi gruppi della Gdo italiana: Coop, Esselunga, Carrefour, Gecos Pam, Auchan-Sma, Metro, nel periodo 2008-2013. Tra queste, solo Esselunga (+0,8%) e Coop (+0,5%) hanno registrato risultati positivi nel 2013. Male gli altri, con un calo pesante per Carrefour (-6,5%), ma contrazioni anche per Auchan (-4,3%), Pam (-3,3) e Metro (-3,1%). Stesso quadro anche se si allarga lo sguardo al quinquennio 2009-2013, con solo Esselunga e Coop in progresso, rispettivamente del 16,4% e del 5,2%, mentre calano tutti gli altri, con una contrazione forte per Carrefour (-21%). Un andamento legato alla contrazione della rete vendita del retailer francese, che ha ridotto di oltre un quarto (27,2%) il numero dei negozi, passati dai 1.545 del 2009 ai 1.125 del 2013. La riorganizzazione della presenza in Italia ha toccato anche i livelli occupazionali, che dal 2009 al 2013 sono calati del 17,1% per Carrefour e dell’8,1% per Auchan. Nel complesso, le performance finanziarie delle due catene hanno visto un progressivo deterioramento. Nell’ultimo quinquennio, le perdite cumulate sono di circa 3 miliardi di euro, di cui 2,7 in carico a Carrefour. Il problema sta tutto nella produttività: il rapporto tra costo del lavoro e valore aggiunto netto supera il 100%, per cui la ricchezza prodotta non copre neppure l’impiego della forza lavoro. In utile, invece, Coop (158 milioni), Gecos-Pam (108 milioni) ed Esselunga (1,1 miliardi di euro). L’efficiente Esselunga. L’insegna di Caprotti si conferma, a più livelli, modello di efficienza. I margini sul fatturato sono i migliori, con un valore aggiunto del 19,6%, di quasi un punto superiore a Coop (18,8%). L’incidenza del costo del lavoro è bassa, nonostante l’alto numero di addetti per 1.000 metri quadri (49 unità) e un costo del lavoro per addetto a 40mila euro, inferiore solo a quello di Carrefour (42mila), ma con un valore aggiunto di gran lunga superiore. Altra conferma dai ricavi per metro quadro di superficie: oltre i 16.200 euro, contro i circa 7.600 degli altri gruppi censiti. Il primato resiste anche sul fronte del fatturato per store, con Esselunga a primeggiare con oltre 47 milioni di euro nel 2013. Il competitor più vicino, tra quelli considerati, è Coop, a 13,8 milioni di euro. Un risultato legato anche alla maggiore dimensione media dei punti vendita che si attesta a quasi 3mila metri quadri. La finanziaria Coop. Coop si conferma la prima insegna per fatturato (in generale e tra quelle considerate), con un giro d’affari aggregato delle maggiori cooperative a 11,27 miliardi di euro. Nei conti della Cooperativa risulta sempre più importante il contributo della gestione finanziaria, che, nel 2013, è stata positiva per 210 milioni di euro, oltre quattro volte rispetto ai 47 milioni della gestione industriale. Se si estende l’analisi al periodo 2009-2013, la gestione industriale delle coop ha prodotto margini cumulati positivi pari a 249 milioni di euro, mentre per la gestione finanziaria il conto sale a ben 889 milioni di euro (al lordo delle imposte). Un comparto in difficoltà. Al di là delle singole performance, il settore distributivo mostra tutta la sua debolezza. Secondo quanto riporta l’analisi di Mediobanca, l’intera Gdo registra una flessione dell’1,5% nel primo semestre del 2014, a parità di rete, con un calo che non risparmia nessun canale, discount compresi. Impietoso il confronto con i maggiori paesi europei: la Gdo alimentare italiana registra margini industriali più bassi del 15%, nella media del periodo 2008-2012. Tra il 2008 e il 2013, la Gdo italiana ha registrato volumi stagnanti (+0,3%) e prezzi in crescita del 3%. Gli stessi parametri, riferiti alla media europea, si attestano su valori nettamente superiori, pari rispettivamente a +3,5% e a +12,7%. 12 FATTURATO PER MQ NEL 2013 (EURO) E VARIAZIONI % SUL 2009 DIPENDENTI PER 1000 MQ DI SUPERFICIE E VARIAZIONI % SUL 2009 STRUTTURA DEL CONTO ECONOMICO E INDICATORI DI EFFICIENZA E REDDITIVITÀ AGGREGATO COOP: RISULTATI CUMULATI 2009-2013 (MILIONI DI EURO) zoom hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info L’iniziativa realizzata da Fandango Club “La giusta animazione fa bene alle vendite” Lanciata una nuova ‘app’ che rende ancora più qualificato e profilato ‘Store Animati’. Il brand che permette di individuare, reclutare e selezionare il personale che svolge attività di promoter, merchandiser, hostess, modelle... Parafrasando il titolo di una vecchia brillante commedia musicale di Garinei & Giovannini, possiamo dire che… anche gli store hanno un’anima. E che – specialmente in questa fase storica – è indispensabile accenderli anche con la giusta animazione. Che ormai prende forme e pieghe tra le più svariate. Ma che continua a diventare una leva fondamentale per coinvolgere e catturare – soprattutto – l’attenzione dei clienti e dei consumatori. Per questa ragione la specializzazione degli operatori, o meglio degli animatori, diventa centrale e strategica. La relazione con l’end user – sempre più competente e informato – non può essere vissuta o interpretata con leggerezza. Tra le società che da svariati anni operano – con successo – in questo ambito c’è Fandango Club. Il gruppo guidato da Marco Moretti e Michele Budelli vanta una collaudata competenza nell’ambito dell’event management, in particolare in quello dell’entertainment e delle tecnologie di consumo. Le partnership attivate con continuità con importanti brand dell’industria (uno per tutti, Microsoft) vanno di pari passo con quelle realizzate in ambito retail, con alcune delle principali insegne. E adesso Fandango Club, nell’ottica di rendere ancora più efficace e incisiva questa attività, ha messo a punto una serie di importanti novità a partire dal 2015. Con unico obiettivo: erogare un servizio ancora più profilato, tempestivo e qualificato nel mondo dell’animazione in-store e non solo. La parola ad Andrea Pacecca, project manager di Fandango Club e responsabile del progetto. Da quanto tempo è nata l’esperienza maturata sul mercato da Fandango Club grazie a ‘Store Animati’? Fin dal 2007 il nostro gruppo opera in questo segmento forte dell’esperienza maturata nell’ambito dei villaggi turistici. Quella dell’animatore è una professione che progressivamente sta evolvendo. Grazie a più di sette anni d’intenso lavoro, anche su altri versanti, oltre a quello del retail, abbiamo creato un database qualificato e ben dettagliato che ci consente di aggregare, su tutto il territorio nazionale, oltre diecimila figure professionali qualificate e idonee a seconda dei campi di attività. E adesso come si amplia il servizio ‘Store Animati? Diciamo che abbiamo reso ancora più fruibile il servizio, nel segno della tempestività, della semplicità e della tecnologia. In che modo? Grazie alla nuova applicazione che abbiamo sviluppato per garantire la ricerca altamente selezionata di personale qualificato per la realizzazione di attività o eventi. Specialmente nell’ambito del retail. Ma non solo, anche per ogni tipo di evento. Vale a dire? Con un semplice click. Partendo proprio dal nostro portafoglio di risorse umane, siamo in grado di identificare e offrire operatori qualificati per lo svolgimento di attività in qualità di promoter, merchandiser, animatori, hostess e steward e qualsiasi altra figura professionale come modelle, speaker, e via dicendo. Concretamente, grazie al back end tecnologico ed esclusivo siamo in grado di effettuare una selezione del personale con tempistiche ridotte. Non solo. Prego. Sui device mobili di tutte le risorse umane che lavorano con noi abbiamo installato e attivato un’apposita ‘app’ che ci permette di entrare immediatamente in contatto con loro, o con una parte di coloro che potrebbero can- Andrea Pacecca La nuova app di ‘Store Animati’ Alcune videate della nuova app di ‘Store Animati’, che consente di individuare, reclutare e selezionare in modo tempestivo il personale qualificato a seconda delle tipologie di evento. 13 didarsi o sottoporre un profilo idoneo per il servizio che dobbiamo erogare al cliente. Qual è l’elemento che caratterizza la nuova app? È proprio la facilità del sistema di ricerca che abbiamo attivato, grazie alla quale in tempo reale possiamo reperire le risorse umane più confacenti alle necessità del cliente. Ma non solo. Innanzitutto ci tengo a sottolineare che il nostro personale è dotato di un device equipaggiato con gli strumenti fondamentali per operare. In primis, il contratto di lavoro e quindi il permesso di poter svolgere tale attività all’interno della location concordata. Quindi, grazie al software che abbiamo elaborato e installato, il personale è in grado di creare un vero e proprio diario di bordo circa l’attività che sta svolgendo. Questo aspetto, se da un lato consente un controllo e una verifica di come stanno operando, dall’altro permette di generare documenti utili alla valutazione dell’attività e al suo svolgimento: dalle foto ai filmati, all’ottenimento di target prefissati al controllo immediato del sell-in e sell-out. In che modo viene attivato il servizio? Una volta che riceviamo da parte dei clienti la richiesta per un’attività dedicata, grazie al nostro back end possiamo gestire immediatamente l’individuazione e la selezione del personale in base a molteplici parametri: la loro dislocazione territoriale, l’esperienza sviluppata nello svolgimento di un’attività, le caratteristiche emotive e via dicendo. Quindi, identificato il panel che potrebbe rispondere alle richieste del cliente, attiviamo mediante la ‘app’ questa proposta di lavoro e con tempi ridotti siamo in grado di fornire le prime risposte, sottoponendo al nostro partner i candidati per lo svolgimento dell’attività. Quale lo spettro operativo di ‘Store Animati’? Beh l’ambito dell’animazione assume svariate sfaccettature: disponiamo di personale referenziato dalle più semplici attività di hostess e steward, fino a quelle di promoter, animatore in-store guerrilla, fiere, convention, tour, consulente, presentatore di eventi, fino al merchandiser. Insomma, ogni minima richiesta che ci viene avanzata cerchiamo di soddisfarla. Quali i plus per i clienti? Su tutti c’è la ricchezza del nostro database, composto di persone realmente capaci e motivate, abbiamo un’integrazione annuale e quindi il turnover è sempre garantito per ognuno con le proprie specificità. ‘Store Animati’, essendo ad ampio spettro, si rivolge a tutte quelle aziende che vogliono un supporto professionale serio e affidabile. Ma soprattutto capace di interagire in modo veloce e moderno. Quale il messaggio per operatori dell’industria e del retail? La storia insegna che le iniziative in-store e di comunicazione non convenzionale assumono grande importanza e rilevanza, solo se ben strutturate e realizzate. È fondamentale saper coinvolgere i consumatori in modo adeguato. E per farlo bisogna avvalersi di personale qualificato e capace di abbattere il muro della comunicazione in breve tempo, creando con l’end-user un rapporto empatico che permetta a questo di avere un esperienza fisica con il prodotto, puntando i riflettori su questo. Insomma con ‘Store Animati’ diamo anima al prodotto, siamo certi che il nostro personale può dare un sapore particolare agli eventi. Fandango Club ha le competenze in questo ambito, e se le è conquistate giorno per giorno sul campo. Metteteci alla prova. Ci divertiremo. “Spice up your events”. eldom I dati stilati da Ceced Italia Elettrodomestici, ecco il bilancio 2014 Un 2014 impegnativo, segnato da diverse crisi industriali, che ha registrato un calo pari al 2,1% dell’indice della produzione nel periodo gennaio-ottobre. Ma anche un anno che ha visto l’avvio di iniziative di lungo respiro, l’apertura di tavoli strategici e l’inaugurazione di partnership importanti. Questo il quadro con cui Manuela Soffientini, vice presidente di Ceced Italia, ha aperto la conferenza stampa semestrale dell’Associazione nazionale produttori di apparecchi domestici e professionali, che si è svolta lo scorso 18 dicembre a Milano. Nel corso del media briefing, come di consueto, è stato riservato uno spazio alla presentazione dei dati GfK relativi ai mercati del Grande e Piccolo elettrodomestico, relativi al periodo gennaio-ottobre 2014. Come illustrato da Enzo Frasio, business director dell’istituto di statistica, nella parte finale dell’anno, con il bimestre settembre-ottobre in crescita del +3,5% a unità e del +4,0% a valore, il Grande elettrodomestico ha consolidato le tendenze positive rilevate nei primi mesi del 2014. Da evidenziare, in particolare, che il comparto che sta contribuendo maggiormente alla crescita è la Cottura, con forni e piani che registrano nei primi dieci mesi dell’anno un +3,4% a volume rispetto al 2013, mentre il segmento Freddo rimane in contrazione. Il settore dei Piccoli elettrodomestici registra un trend lievemente negativo in unità (-0,6%) a fronte di un giro d’affari in aumento (+0,8%). Un segnale positivo, anche se debole, che non appare legato a un unico comparto ma sembra essere una tendenza generale dell’intero settore Ped. Molto negativo, invece, come prevedibile dato l’andamento meteorologico dell’estate 2014, il trend di mercato dell’Aria condizionata (-41,1% a volume, -39,8% a valore). In uno scenario in cui la ripresa fatica a ingranare la marcia anche a causa della situazione economica generale nel nostro Paese, Antonio Guerrini, direttore generale di Ceced Italia, ha però voluto sottolineare gli importanti risultati ottenuti dall’associazione nel 2014. Cominciando dal Progetto Orizzonte presentato a giugno, realizzato con Confindustria e portato al tavolo istituzionale di settore presso il ministero dello Sviluppo economico, a partire dal quale si auspica ora l’avvio di una nuova politica industriale per il comparto. Che sia basata sulla razionalizzazione gestionale, industriale e commerciale, sul finanziamento dell‘innovazione e sul riposizionamento sull’alto di gamma. È positivo il giudizio sul decreto di recepimento della Direttiva europea Raee, alla cui stesura l’associazione ha contribuito anche in termini propositivi, e sulla proroga anche per il 2015 degli incentivi per mobili ed elettrodomestici, affiancati da quelli sul risparmio energetico. Si profila invece lungo e accidentato l’iter legislativo dei certificati bianchi, in proposito di cui si attende la pubblicazione delle linee guida da parte del governo. Importanti risultati sono stati ottenuti invece sul fronte dell’etichettatura. Dopo l’adozione dell’etichetta energetica per gli aspirapolvere in vigore dal settembre 2014, dal 1°gennaio 2015 è diventata obbligatoria l’etichetta energetica europea anche per le cappe aspiranti, comparto in cui i produttori italiani si impongono come leader di qualità, nonché le nuove etichette per i forni elettrici e, per la prima volta, per quelli a gas. Sul fronte dei mercati esteri, il 2014 ha visto l’avvio di Internovation, la rete per l’export realizzata da Ceced con Confindustria Ancona, cui dovrebbero associarsi anche le strutture locali di Reggio Emilia e Treviso. E il futuro si profila sempre più all’insegna dell’internazionalizzazione e della partnership con altre realtà operanti nel settore. “Nel 2015”, ha annunciato Antonio Guerrini, “Ceced Italia lancerà il programma ‘Alleanza per Smart & Intelligent Living’, con lo scopo di coinvolgere su temi strategici le principali associazioni confinanti per tecnologie e mercati: clima e riscaldamento, illuminazione, informatica, telecomunicazioni, elettronica di consumo, elettronica civile. Si verrà così a creare un network di imprese di filiera con forte rappresentanza e un elevato peso politico. Questo stesso concetto di cluster tecnologico e di mercato”, conclude il direttore generale, “è alla base del programma di Efcem Italia, rappresentanza in Italia della Federazione europea, che si pone l’obiettivo di riunire le industrie di apparecchi professionali per il food-service, in una rappresentanza allargata e finalmente completa”. La crescita del comparto Cottura. La flessione del Freddo e la crisi dell’Aria condizionata. Tutte le iniziative dell’associazione, dal Progetto Orizzonte all’export. Il futuro all’insegna di partnership strategiche e valorizzazione dell’alto di gamma. Tendenza gen/ott 2014 vs 2013 Totale GED* Lavabiancheria Asciugatrici Lavastoviglie Frigoriferi Cucine a libera installazione Forni Piani cottura Tendenza set/ott 2014 vs 2013 Vol. Val. Vol. Val. 1,6 1,5 3,5 4,0 -0,1 -0,3 -0,3 1,1 40 40 38,6 39,4 4,1 2,2 6,7 4,7 -0,7 -1,1 0,8 -0,1 -2,0 0,5 1,9 4,6 3,4 2,0 4,1 3,3 3,4 3,7 6,1 4,2 *GED: Lavabiancheria, asciugatrici, lavastoviglie, frigoriferi, congelatori, cucine a libera installazione, forni, piani cottura, cappe Tendenza gen/ott 2014 vs 2013 Tendenza set/ott 2014 vs 2013 Vol. Val. Vol. Val. Totale PED* -0,6 0,8 0,4 2,7 Comparto casa -2,7 -1,8 -0,2 0 Aspirapolvere -2,8 -3,0 0,5 0,9 Ferri da stiro -3,7 -2,2 0,9 -0,3 Pulizia a vapore 20,5 13,4 5 2,8 Comparto cucina -2,9 2,8 -2,3 4,2 Macchine da caffè espresso 12,4 4,6 16,2 9,8 Preparazione cibi -3,1 5,7 -1,4 6,5 Comparto persona 2,8 2 3,4 5,1 Rasatura maschile 7,1 4,2 6,5 4,5 Depi-epilazione femminile -2,7 -15,3 7,7 -2,2 Cura dei capelli -0,7 4,1 0,4 2,9 Igiene orale 12,5 19 7 19,8 *PED: Ferri da stiro, aspirapolvere, pulizia a vapore, termocoperte, macchine da cucire, barbecue/ grills, macchine da caffè espresso, fornetti, preparazione cibo, friggitrici, grattuggie, tostapane, bilance cucina, bistecchiere, bollitori elettrici, macchine per il pane, spremiagrumi, macchine per dessert/yogurt, vaporiere, affettatrici, macchine per sottovuoto, sistemi filtranti per acqua, gasatori, tagliacapelli, ascigacapelli, piastre per capelli, igiene orale, bilance persona, rasoi, accessori rasoi, benessere, termometri digitali, misuratori di pressione Tendenza gen/ott 2014 vs 2013 Antonio Guerrini Manuela Soffientini 14 Totale aria condizionata Fisso Portatile Fonte: GfK Consumer choices 2014 Vol. -41,1 -34,7 -54,8 Tendenza set/ott 2014 vs 2013 Val. Vol. Val. -39,8 -9,4 -21,2 -34,2 -9,3 -21,7 -55,1 -10,2 -12,4 hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info GRANDI ELETTRODOMESTICI: FREDDO IN RIBASSO, TREND POSITIVO PER LA COTTURA Per quanto riguarda il comparto Grandi elettrodomestici, nel complesso la chiusura del 2014 si profila al meglio stazionaria rispetto al 2013, che era già stato un anno di contrazione per il made in Italy. Rimane confermato lo spostamento verso l’alto di gamma, già consolidato nel primo semestre dell’anno, un trend che appare sempre più decisivo per uscire dalla prolungata crisi del comparto e mantenere la presenza industriale in Italia. nel dettaglio, l’andamento del mercato rilevato da GfK mostra come nella parte finale del 2014, con il bimestre settembre-ottobre in crescita del 3,5% a unità e del 4,0% a valore, il Grande elettrodomestico abbia consolidato e rafforzato le tendenze positive della prima parte dell’anno. Nei primi dieci mesi la situazione risulta sostanzialmente stabile tra volume (+1,6%) e valore (+1,5%). Il comparto che sta contribuendo maggiormente alla crescita è la Cottura, in controtendenza rispetto ai trend negativi degli anni precedenti, la cui ripresa è guidata principalmente da prodotti innovativi e alto di gamma, come piani cottura a induzione e forni autopulenti (siano essi pirolitici, catalitici o a vapore). Bene nel complesso anche il Lavaggio, dove a fronte di un leggero rallentamento delle lavabiancheria (-0,1% a unità e -0,3% a valore nell’anno in corso), si riscontra una decisa crescita per quei prodotti che hanno ancora alto potenziale di penetrazione del mercato, quali le lavastoviglie (+6,7% a unità bimestre) e soprattutto le asciugatrici (+38,6% a unità). Queste ultime registrano un vero e proprio anno record, grazie alla sempre maggiore diffusione di modelli ad alta efficienza energetica e dotati di tecnologia a pompa di calore. Contrazione invece per il comparto Freddo, sia per frigoriferi (-0,7% a unità nell’anno in corso) sia per i congelatori (-3,3% a volume). Per entrambi i prodotti si mantiene però in territorio positivo la tecnologia NoFrost, in crescita complessivamente dell’11,7% a unità e dell’8,6% a valore nei primi dieci mesi del 2014. Complessivamente per il Grande elettrodomestico i dati rilevati da GfK sottolineano una sempre più marcata polarizzazione del mercato, che vede in costante crescita sia le fasce più basse sia quelle più alte, con un conseguente impatto negativo sulla fascia media, sempre più in sofferenza negli ultimi mesi del 2014. A fronte di un prezzo medio sostanzialmente stabile a totale prodotto, infatti, all’interno dei singoli sotto-segmenti (soprattutto quelli con caratteristiche tecniche più performanti) si rileva un decremento dei prezzi, che per le asciugatrici a pompa di calore è del 5,7% e per i frigoriferi a libera installazione combinati dotati di tecnologia NoFrost del 4,9%. I dati Ceced-Anie su base Istat sulla produzione industriale relativi al terzo trimestre confermano invece a fine settembre il rallentamento di quel leggero miglioramento registrato a inizio anno, come era già stato rilevato nel secondo trimestre. Una flessione nei volumi produttivi che è fisiologica nel terzo trimestre dell’anno, in cui è incluso il periodo delle chiusure per le ferie estive. I dati progressivi dei volumi produttivi da gennaio a settembre 2014 fotografano un buon andamento per il segmento cottura, che conferma il posizionamento alto del made in Italy e continua a risentire dell’effetto degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, confermati anche per il 2015. Segno negativo invece, per il segmento del freddo, in linea con il trend di calo della produzione in atto ormai da parecchi anni. Colpisce tuttavia il crollo nel comparto congelatori, che registra un -20,8% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre prendendo in considerazione il primo semestre, ossia solo il periodo da gennaio a giugno, il dato era di -17,7%. In calo anche il segmento lavabiancheria, che nel periodo gennaio- settembre registra un -12,8% su base annua (nel primo semestre la diminuzione era del 10%). Segno meno anche per le cucine free-standing, in calo del 7,8% rispetto al 2013 e per i frigoriferi, che mostrano un decremento del 3,1% anno su anno nei primi tre trimestri del 2014, mentre guardando al solo primo semestre, il dato era positivo, con un rialzo dell’1,7%. Il comparto che va meglio sul fronte della produzione industriale è quello dei piani cottura, con un +9,5% (l’incremento nel primo semestre era di 11,8%), seguito dai forni da incasso (+8,1%) e dalle lavastoviglie (+8,0% da gennaio a settembre, +12,5% da gennaio a giugno). I dati di sell-in relativi agli 11 mesi da gennaio a novembre 2014 mostrano un trend analogo, ma più vicino a risultati di sell-out rilevati da GfK. Nel dettaglio risultano in calo frigoriferi (-4,8%), congelatori (-4,4%) e forni da incasso (-1,9% a novembre, a fronte del +1,1% di giugno), mentre il dato è positivo per piani cottura (+1,7%), cucine free-standing (+2,6%), lavastoviglie (+6,7%) e lavabiancheria (+2,7%), con un vero e proprio exploit per le asciugabiancheria, in rialzo del 31,1% nel periodo gennaio-novembre, mentre se si guarda al solo primo semestre l’incremento è di ben il 47%. Un prodotto, quest’ultimo, che sta conquistando le famiglie italiane: le quantità sono ancora limitate ma il trend si mantiene in crescita. dall’Istat. Guardando i dati elaborati da StudiaBo-Sistema Informativo Ulisse, per il periodo gennaio-ottobre 2014, relativamente alle apparecchiature per la casa, si nota che il primo mercato di export è la Germania per un valore di 759 milioni di euro, in crescita del 2,1%. Segue la Francia, 736 milioni di euro, in calo però del 2,1%. Più distanti, Gran Bretagna, con 428 milioni e una contrazione del 2,3%, e Russia, con 343 milioni e un -7%. Si conferma dunque la capacità di proiezione internazionale Altalenante nel corso del 2014 il comparto dei Piccoli elettrodomestici. Secondo quanto rilevato da GfK, a poche settimane dalla chiusura del 2014, il settore registra un trend lievemente negativo in unità (-0,6%) a fronte, ancora una volta, di un giro d’affari in aumento (+0,8%). Tale tendenza denota comunque un segnale di maggiore positività rispetto ai primi mesi dell’anno grazie ad un bimestre settembre-ottobre che registra una crescita sia a volume, seppur lieve (+0,4%), che a valore (+2,7%). Il comparto Casa si conferma negativo dopo i primi otto mesi dell’anno sia in termini di volumi (-2,7%) che di giro d’affari (-1,8%). Il segmento delle scope a vapore, seppur ancora in forte crescita, riesce a drenare solo parzialmente la negatività di tutto il mondo dell’aspirazione a vapore, determinata dalla forte flessione del segmento tradizionale dei traini a vapore. Nel settore dell’aspirazione l’ottima performance delle scope ricaricabili aiuta il mercato a segnare una debole crescita nel bimestre settembre-ottobre (la tendenza si conferma invece negativa sul gennaio-ottobre). Non è ancora chiaramente visibile nei dati di sell out aggiornati ad ottobre 2014 l’impatto dell’introduzione della nuova etichetta energetica per i prodotti della pulizia, in vigore dal 1° settembre 2014, mentre ferri da stiro, negativi nel progressivo gennaio-ottobre, vedono un’inversione di tendenza nell’ultimo bimestre ma solo in unità grazie ad alcune attività di taglio prezzo. Il segmento Cucina si conferma l’unico in grado di esprimere segni positivi grazie al contributo legato alle kitchen appliances e alla food preparation. Si rafforza ulteriormente il gap tra trend in unità e valore ad evidenziare un mix prodotto che si sposta su segmenti con posizionamento di prezzo più alto. Tra questi, non più solo le impastatrici ma anche i robot da cucina grazie all’ingresso di nuove linee di prodotto caratterizzate dalla presenza della funzione cottura. Nessun cambio di rotta per il mondo delle macchine da caffè dove è sempre il segmento porzionato chiuso a trainare l’intero mercato ma con un mix prodotto a favore delle referenze di prezzo più basse o promozionate. Molto positivo il mercato delle centrifughe soprattutto con la funzione di estrazione di polpa e succo. Da segnalare alcune novità nell’andamento del comparto Persona, unico positivo durante tutto l’anno. Dopo mesi di forte crescita, il business dell’igiene orale, vede nel bimestre settembre-ottobre il trend in pezzi meno dinamico rispetto al passato, mentre si conferma ancora in crescita il valore, grazie alla spinta su prodotti alti di gamma. I segnali positivi nel mondo dell’epilazione femminile sono legati al solo segmento della luce pulsata che torna a crescere grazie a prodotti più compatti e dal prezzo medio più basso (da qui un trend ancora in flessione a valore). Ancora un segno più per la rasatura maschile grazie ai prodotti multifunzione e styling della barba. Da sottolineare infine come i prodotti per la cura del viso (spazzole pulitrici e luci per il ringiovanimento della pelle), anche se a oggi rappresentano ancora una nicchia del mercato sia in unità che in valore, stiano vivendo un momento di grande fermento in termini di arrivo di nuovi player e referenze nel mercato e registrino un trend in forte crescita. ARIA CONDIZIONATA: UN ANNO DA DIMENTICARE CRESCE L’EXPORT DI FORNI E PIANI COTTURA Le vendite all’estero dei Grandi elettrodomestici, raffrontate allo stesso periodo gennaio-novembre 2013, fanno registrare un lieve incremento per frigoriferi e lavastoviglie, rispettivamente dell’1,3%e dell’1,6%, un +5,6% per i forni e un rialzo a doppia cifra per le esportazioni dei piani cottura (+10,9%). Calano invece congelatori (-17,7%), lavabiancheria (-8,4%) e cucine free-standing (-14,4%). Ma quali sono i Paesi in cui gli elettrodomestici made in Italy sono più apprezzati? La risposta viene PICCOLI ELETTRODOMESTICI: SEGNO PIÙ PER LA CUCINA del segmento della cottura, ad esclusione però delle cucine freestanding, prodotto che sta riposizionandosi nella nicchia del top di gamma. Sull’andamento del settore influisce anche la percezione positiva del food all’italiana, per cui ci si attende un’ulteriore spinta da Expo 2015. Incrociando i dati dell’export con quelli di produzione, inoltre, si osserva come le commesse per l‘estero siano indispensabili per sostenere i volumi produttivi nelle fabbriche italiane. 15 Decisamente negativo il mercato dell’Aria condizionata, che nei primi dieci mesi del 2014 segna un trend del -41,1% a volume e del -39,8% a valore. Giugno e luglio, i mesi strategici per questo mercato, sono stati caratterizzati da temperature sotto la media e da elevata piovosità e l’aspetto climatico ha influito pesantemente sulle vendite. Il segmento che maggiormente ha sofferto è quello dei portatili, per i quali la quasi totalità delle vendite si concentra nei mesi maggiormente colpiti da avverse condizioni climatiche. Anche il segmento fisso registra una forte sofferenza (seppur meno marcata paragonata a quella del portatile) e rispetto al 2013 vede un sostanziale equilibrio tra trend a volume e a valore: sembra essere terminato l’effetto dell’introduzione della nuova etichetta energetica, che aveva creato un divario tra i due andamenti. eldom La funzionalità del design Braun lancia la nuova linea di sistemi stiranti. Si chiama CareStyle 5. Debutterà sul mercato a marzo. Si chiama CareStyle 5 la nuova linea di sistemi stiranti proposta da Braun, lo storico marchio tedesco produttore di piccoli elettrodomestici e articoli health care appartenente al Gruppo De’Longhi. La gamma, che debutterà sul mercato a marzo, si declina nei tre modelli IS5022, IS5042 e IS5043, e progettata all’insegna della praticità d’uso. Proprio il design funzionale ed ergonomico è valso all’intera gamma una special mention al German Design Award 2015: “Combina design funzionale e intuitiva facilità d’uso”, si legge nella motivazione del premio. “La caldaia si caratterizza per linee geometriche e lineari, tipiche delle architetture moderne, il manico è ergonomico e fluido per una manovrabilità più semplice. Il design innovativo della piastra 3D si ispira agli snowboard per un migliore scivolamento anche sulle superfici irregolari”. Tutti gli apparecchi CareStyle 5 presentano la piastra Braun Eloxal 3D che combina uno speciale rivestimento dalla forma curva estremamente innovativa, per una scorrevolezza a 360° in tutte le direzioni, spianando ogni piega con facilità, senza più difficoltà legate a bottoni, tasche e grinze. I consumi sono ridotti del 50% rispetto a quelli del ferro da stiro Braun TS 5, e possono essere ulteriormente diminuiti scegliendo la modalità Eco quando non serve molto vapore. Nei casi in cui è invece necessaria una quantità maggiore di vapore per rimuovere le pieghe, CareStyle 5 offre un colpo di vapore di 340 grammi al minuto, con vapore continuo di 120 grammi al minuto e 2400 Watt di potenza. Grazie ai 6 bar di pressione, inoltre, l’indumento viene permeato completamente di un vapore più delicato, consentendo di rimuovere le pieghe molto più velocemente. Anche sul versante della sicurezza e comodità la nuova linea Braun offre una serie di pratiche funzionalità, dall’Auto shut-off di sicurezza, che fa spegnere automaticamente il ferro quando non viene usato per oltre 10 minuti, all’Easy ClacClean, con un Led che informa quando è il momento di procedere alla decalcificazione, fino all’Easy lock system che consente di fermare in tutta sicurezza il ferro da stiro al momento di riporlo. Sui modelli più avanzati IS5042, con tanica trasparente e dettagli blu, e IS5043, dalla tonalità violetto, l’impostazione della temperatura avviene automaticamente attraverso la tecnologia iCare, che consente di ottenere risultati di alto livello proteggendo i capi, mentre il sistema di sicurezza Safe rest consente di tenere il ferro anche appoggiato in orizzontale, senza il rischio di bruciare i tessuti. I nuovi sistemi stiranti firmati Braun debutteranno sul mercato a partire dal prossimo mese di marzo. hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info Kenwood protagonista della quarta stagione di MasterChef newsline Kenwood, il brand premium nella food preparation del Gruppo De’Longhi, è tra i protagonisti della quarta stagione del celebre show cooking televisivo MasterChef. Anche quest’anno i concorrenti, valutati da tre giudici Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastiancich, hanno a disposizione per la preparazione dei piatti i prodotti Kenwood. Kitchen machine, food processor, blender, tritatutto e sbattitori sono compagni d’avventura degli aspiranti chef per tutte le puntate del programma. L’operazione attivata da Kenwood prevede poi una pianificazione di adv con frame spot, formato 30”, con cornice brandizzata e live spot da 5”, in sovraimpressione nel corso delle puntate, dedicati alle tre macchine che rappresentano la punta di diamante del marchio: Cooking Chef, Kenwood Chef e Chef Sense. Kenwood è presente anche sul sito di MasterChef con una campagna web curata da Max Information e pianificata da Media Italia che prevede formati d’impatto come pre-roll e skin, oltre ai classici banner e ticker. Whirlpool: nomina per Alessandro Magnoni Alessandro Magnoni (nella foto) dallo scorso 7 gennaio è il nuovo senior director della funzione Comunicazione e relazioni governative del gruppo Whirlpool per la regione Emea. Si occuperà di sviluppare gli aspetti relativi alla corporate identity, alle relazioni con i media, alla comunicazione interna e alle relazioni istituzionali e governative. Magnoni arriva in Whirlpool da Coca-Cola HBC Italia, dove ricopriva il ruolo di public affairs & communication director. Romano, 47 anni, giornalista, dopo la laurea in Giurisprudenza inizia la sua esperienza professionale in Procter & Gamble. In P&G rimane diversi anni con incarichi di crescente responsabilità fino alla nomina, nel 1996, a senior communication manager. Nell’aprile del 1998 si trasferisce a Milano per entrare a far parte di The Coca-Cola Company con la qualifica di capo ufficio stampa e responsabile relazione con i consumatori per l’Italia. Dal 2001 fino al 2005 è responsabile della comunicazione di Nestlè Italia nelle sue diverse articolazioni. per poi passare in Coca-Cola HBC Italia nel 2006. Alessandro Magnoni ha maturato una solida esperienza sia nella comunicazione corporate che di prodotto, così come nell’area delle relazioni governative e dei rapporti istituzionali. Si è occupato anche di corporate social responsibility, crisis management, comunicazione interna ed eventi. Magnoni riporterà a Kathy Nelson, vicepresidente risorse umane e il suo team è composto da Pierre Ley (media relations), Roberta Vanetti (interactive communications, education & social) e Claire Jones (comunicazione interna). Faber, cambia il vertice. Tocca a Ettore Zoboli Cambio di dirigenza all’interno di Faber. Ettore Zoboli (nella foto) è il nuovo presidente e ceo Business Unit Hoods Franke Group, mentre Riccardo Remedi assume il ruolo di managing director di Faber S.p.A. Remedi conserva anche quello di direttore commerciale della business unit Hoods all’interno della divisione Kitchen System di Franke, cui Faber appartiene dal 2005. Franco Bergamini, che ha guidato la Business Unit Hoods negli ultimi 3 anni, continuerà a supportare il gruppo in qualità di presidente del consiglio di amministrazione di Faber S.p.A, dedicandosi a importanti progetti di internazionalizzazione. Ettore Zoboli, già ceo di OM, società del gruppo tedesco Kion (multinazionale produttrice di macchine per la movimentazione), ha ricoperto in precedenza molti ruoli di rilievo in altre aziende multinazionali, tra cui Nacco Materials Handling Group e Fiat. Riccardo Remedi, in Faber dal 1995, ha assunto negli anni ruoli di crescente responsabilità contribuendo attivamente alla crescita e alla redditività della Business Unit delle cappe all’interno del gruppo Franke. Dopo due anni presso il gruppo Industrie IFI, nel settore della refrigerazione commerciale e arredamenti per pubblici esercizi, alla guida della Direzione Export del Gruppo, è rientrato in Faber nel 2006 come Direttore Commerciale EMEA, responsabilità che nel 2011 è diventata globale e che manterrà accanto al nuovo incarico. eldom La parola ad Andrea Marino, marketing director mercato Italia Indesit Company “La sfida? Promuovere al meglio l’innovazione” Il ritorno in televisione della gamma Hotpoint-Ariston. Gli investimenti nel canale web e nel punto vendita. Le strategie per comunicare al consumatore la qualità dei prodotti. tati il target. In un settore come l’eldom, in cui il livello di predeterminazione di marca è molto basso, il consumatore compra il prodotto più convincente. Per questo il marchio deve farsi trovare su ogni canale, essere ‘always on’ nello spazio: nel digitale, nel punto vendita, nei siti di comparazione prodotto. In quali iniziative di marketing si è concretizzato, sui vari canali, questo tipo di approccio? Il concept di ‘always on’ segue tre declinazioni principali: istituzionale, digitale e sul punto vendita. Innanzi tutto per il 2014 è da segnalare il nostro ritorno in tv, da cui mancavamo da circa quattro anni. Con una strategia precisa: non puntare su un singolo prodotto, ma sull’intera gamma. Non abbiamo scelto un formato standard, ma un formato speciale, che ci ha permesso di essere in Prime Time e in posizione privilegiata di break, con testimonial autorevoli. Ma siamo presenti anche sul digital, con un approccio programmatico, puntando – come anticipavo prima – a farci trovare laddove il consumatore cerca. Il mondo di Internet e delle vendite online viene guardato spesso con un po’ di diffidenza… Solo il 5% delle vendite in Italia passa attraverso l’online. Ma i dati dicono che l’85% dei consumatori utilizza il web per informarsi. Questo vuol dire che Internet, spesso ritenuto (erroneamente) il principale nemico del valore dei mercati, rappresenta in realtà un’enorme opportunità di dialogo diretto con chi sta cercando in quel momento un prodotto da acquistare. Per questo sul mondo digitale abbiamo investito circa il 15% del budget totale, privilegiando una strategia di programmatic advertising con formati video fatti ad hoc per il web. Da un anno abbiamo rinnovato il nostro sito www.hotpoint-ariston.it, che offre anche delle funzionalità di ‘compra ora’. Abbiamo chiuso il 2014 con un milione e mezzo di visite, crescendo del 50% rispetto all’anno precedente, e continueremo a sfruttare tutte le opportunità offerte dalla Rete. Senza però mai dimenticarci dell’‘ultimo metro’, ossia il punto vendita. Il luogo dove avviene ancora la gran parte degli acquisti… Su oltre 500 punti vendita siamo presenti con aree dedicate e brandizzate. Con anche iniziative incentrate sulla formazione degli addetti, in modo da veicolare attraverso di loro le informazioni più importanti al consumatore. E quali sono le strategie per il 2015? Continueremo sulla strada tracciata lo scorso anno, consolidando la nostra strategia di marketing e le partnership strategiche nelle attività di co-marketing. Tra quelle del 2014 spicca “Lo chef sei tu”, il concorso promosso insieme ad Apci (Associazione professionale cuochi italiani) e Giallo Zafferano. Senza dimenticare il rapporto privilegiato che ci lega agli altri partner strategici: Illy per il caffè, P&G per il mondo del bucato e Reckitt Benckiser per il lavaggio stoviglie, con i quali Hotpoint-Ariston svolge attività congiunte che vivono principalmente sul web. E la sfida rimane sempre la stessa: far sì che l’innovazione raggiunga in modo efficace il consumatore finale. Una comunicazione che sia ‘always on’ e raggiunga il consumatore in ogni touch point, lungo tutto il percorso decisionale. In modo da promuovere e comunicare al meglio l’innovazione applicata ai prodotti. È questa la strategia di marketing che nel 2014 ha portato al ritorno della gamma Hotpoint-Ariston in tv, dopo anni di silenzio; ma l’anno si è caratterizzato anche per investimenti strategici nella comunicazione digitale e nel punto vendita. Ne abbiamo parlato con Andrea Marino (nella foto), marketing director mercato Italia Indesit Company. Andrea Marino, qual è il bilancio del 2014? È stato un anno positivo, anche considerando lo scenario macroeconomico. Abbiamo iniziato a vedere un trend con il segno più davanti. Il mercato eldom dovrebbe chiudere tra lo 0 e il +1%. Non un risultato eccezionale, ma sicuramente un miglioramento che fa ben sperare, considerando la chiusura sempre negativa degli ultimi anni. E ci sono anche altri indicatori, che ci permettono di guardare con ottimismo all’orizzonte. Quali? Il mercato immobiliare è in positivo nel terzo trimestre 2014, il trend dei mutui ha registrato un +30% nel periodo gennaiosettembre rispetto all’anno scorso. Sono tutti fattori che ci danno speranza per il 2015. E come è andato lo scorso anno per il brand Hotpoint-Ariston? Quali i riscontri del lancio della gamma di piccoli elettrodomestici? In un mercato complessivamente stabile nel 2014, noi siamo andati meglio: il gruppo chiuderà tra il +3% e il +5% rispetto 2013, anche grazie ai piccoli elettrodomestici, segmento in cui l’azienda ha triplicato il fatturato. E nel 2015 l’obiettivo è raddoppiarlo ancora. Accanto al risultato di business c’è anche una crescita sugli indicatori del nostro marchio di punta, Hotpoint-Ariston appunto, che continua a migliorare brand awareness e brand consideration. Ovvero quegli indicatori decisivi a supporto del posizionamento del marchio, che si colloca nella fascia medio alta del mercato. A livello di Grande elettrodomestico qual è la situazione? Siamo sempre stati leader storici in tutte le categorie, dal lavaggio al freddo alla cottura, tanto nell’incasso quanto nella libera installazione. Anche in questo comparto negli ultimi anni Hotpoint-Ariston ha completamente rinnovato tutto il portafoglio prodotti. Parlando proprio di prodotti, quali sono state le principali novità? Ci siamo impegnati a promuovere l’innovazione in ogni categoria. E lo abbiamo fatto intervenendo sulle funzioni primarie associate ai vari apparecchi, dalla conservazione ottimale dei cibi alla cottura, rispondendo ai bisogni precisi dei consumatori. Sono nati così il frigorifero con Active Oxygen, che permette di avere cibi freschi fino a nove giorni grazie all’ossigeno attivo, ma anche la lavastoviglie Elexia con Zone Wash, il lavaggio localizzato che consente fino al 30% di efficacia in più senza bisogno di prelavare a mano; e poi la lavatrice Andrea Marino Aqualtis con Direct Injection, che permette di lavare insieme bianchi e colorati senza problemi. Ora bisogna continuare a investire in innovazione, ma anche in una comunicazione che sia in grado di promuovere al meglio questa innovazione. Proprio su questo versante, quali sono le vostre strategie? Puntiamo a presidiare ogni tappa del percorso d’acquisto, non solo sui canali tradizionali. Non a caso always on è l’espressione che abbiamo scelto per sintetizzare la nostra strategia di marketing. Always on non solo nel tempo, ma anche nello spazio. In che senso? Nel senso che puntiamo a farci trovare in tutti i luoghi in cui il consumatore cerca i prodotti, o le informazioni su di essi. Si è ribaltato il concetto di target: non è più l’azienda a scegliere il target da colpire, e a cercarlo con i vari mezzi di comunicazione. Oggi è il consumatore a scegliere, e l’azienda – o se vogliamo il prodotto – sono diven18 hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info newsline Olimpia Splendid: tre prodotti premiati al Good Design Award Olimpia Splendid, azienda italiana specializzata nel campo della climatizzazione, del riscaldamento e del trattamento dell’aria, si è aggiudicata per il terzo anno consecutivo il prestigioso Good Design Award assegnato dalla giuria del The Chicago Athenaeum. Sono tre i prodotti premiati nella categoria Household Products per il 2014: la nuovissima stufa a pellet Mia, il termoventilatore ceramico Radical Twin e il ventilradiatore Bi2 Smart, tre novità presentate dall’azienda nel corso del 2014 con una particolare attenzione agli aspetti tecnologici combinati con il gusto per l’estetica e la praticità. Miele: a Colonia la nuova dimensione della cucina “A new world of cooking”. Questo il motto con cui Miele si è presentata a LivingKitchen, la fiera dedicata alla cucina in scena dal 19 al 25 gennaio a Colonia. Tra le novità lanciate per l’occasione, spicca il nuovo forno a vapore combinato microonde (modello DGM), un elettrodomestico da incasso, disponibile in Italia a partire da aprile 2015, che unisce le prestazioni e il comfort di un forno a vapore con dotazione top di gamma al microonde. Non solo. A LivingKitchen Miele ha presentato per la prima volta in Europa anche un concetto poliedrico di cottura dalle dimensioni americane: una nuova gamma di cucine freestanding, con tutta la qualità e la dotazione che già contraddistingue gli elettrodomestici da incasso della generazione 6000. Protagonista a Colonia il modello top di gamma della serie, largo 1,22 m (48 pollici), con fornelli di grandi dimensioni ad ampia capacità di utilizzo. Le cucine freestanding sono inoltre costituite da due vani forno, uno dei quali utilizzabile anche come microonde, sei bruciatori a gas, una superficie in acciaio inossidabile per grigliare e un cassetto scaldavivande. Un’ulteriore novità riguarda il settore delle cappe aspiranti, dopo l’entrata in vigore delle nuove etichette energetiche a livello europeo: ad aprile 2015 è previsto il lancio delle cappe ExtraSlim, efficienti e silenziose, adatte ad essere installate sotto il pensile da 30 cm. Remington e Russell Hobbs: 25 milioni di euro nel 2014 Il 2014 è stato una anno positivo per Remington e Russell Hobbs, marchi che fanno capo alla divisione Piccoli Elettrodomestici Italia della holding Spectrum Brands e che chiudono l’anno con un giro di affari complessivo pari a 25 milioni di euro. Russell Hobbs, marchio britannico di prestigio nei piccoli elettrodomestici per la cucina e per la casa, chiude con un giro d’affari pari a 4 milioni di euro un 2014 che ha visto l’introduzione di nuovi prodotti nella food preparation, nel cooking e nello stiro. Remington Italia, invece, specializzata in dispositivi a uso personale per la depilazione a luce pulsata e nell’ambito del personal care, ha annunciato l’ingresso nel settore dell’Oral Care: una scelta che evidenzia ancora una volta l’attenzione del brand nel diventare una valida alternativa per il trade all’interno dei segmenti di mercato potenzialmente in crescita. “I risultati ottenuti sono assolutamente positivi e confermano l’apprezzamento delle proposte dei nostri brand caratterizzate da un’elevata qualità, frutto di una costante attività di ricerca e sviluppo”, commenta Walter Valli, direttore commerciale della divisione Piccoli elettrodomestici Italia di Spectrum Brands. Siamo certi che le nuove gamme di prodotto che andremo a introdurre nel 2015 troveranno un riscontro altrettanto soddisfacente”. eldom hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info Riflettori su Polti Nel segno del ‘Natural Home Feeling’ Il Gruppo presenta la sua collezione di apparecchi per la pulizia della casa, all’insegna di semplificazione e rispetto dell’ambiente. Il lancio di Unico, i buoni risultati del 2014 e le strategie per il 2015. Prendersi cura della casa in modo semplice, nel rispetto della natura. È questo lo spirito con cui lo scorso 5 febbraio il management di Polti ha presentato a Milano la nuova collezione di apparecchi per la pulizia della casa, nel corso di un evento stampa ispirato dalla filosofia ‘Natural Home Feeling’, ormai claim distintivo del Gruppo con sede a Bulgarograsso, in provincia di Como. Sotto i riflettori i modelli top di gamma Vaporella nello stiro, le scope a vapore Vaporetto per le pulizie di pavimenti, tappeti, vetri e altre superfici, gli aspirapolvere senza sacchetto, la gamma di aspiragocce per la pulizia dei vetri. Ma soprattutto Unico, l’aspirapolvere multiciclonico che è stato grande protagonista alla scorsa edizione dell’Ifa di Berlino e sta ora conquistando il mercato italiano. “Abbiamo chiuso il 2014 positivamente sul mercato italiano, registrando un +5%”, ha sottolineato Francesca Polti, direttore generale del Gruppo. “Un risultato che è stato trainato da Unico e dalle ultime novità di prodotto nelle varie linee. Posso dirmi più che soddisfatta, il lancio della gamma Unico è stato positivo, i prodotti sono stati distribuiti in tutte le principali catene retail e anche il sell out ha fatto registrare ottimi ri- Vaporetto Vaporella Forzaspira Unico A Milano la presentazione delle nuove linee di prodotto scontri, grazie anche al supporto delle campagne pubblicitarie e alla predisposizione dei materiali su punto vendita”. E i riscontri migliori sono venuti dall’alto di gamma. “Questo conferma che il consumatore cerca e apprezza i prodotti più performanti e completi, soprattutto nel momento in cui una nuova linea fa il suo debutto sul mercato”, spiega Francesca Polti. “Hanno aiutato anche le promozioni tasso zero messe in campo da molti nostri clienti, così come la campagna pubblicitaria in Tv e sul web, molto ironica e simpatica. Ma quest’anno ha performato molto bene anche Vaporella, pur in un mercato molto competitivo, e abbiamo consolidato e ampliato anche la nostra gamma di scope a vapore”. Leit motif del 2015 saranno Unico e la nuova immagine dell’azienda. “La prima parte dell’anno sarà dedicata a consolidare la presenza sul mercato dei nuovi prodotti. Da marzo avvieremo promozioni particolari di cash & back dedicate a Unico e Vaporella. La seconda parte del 2015 vedrà invece, alla vetrina mondiale dell’Ifa, il rinnovo delle nostre principali gamme, dallo stiro all’aspirazione, fino agli accessori e alle funzionalità dei vari prodotti. E per il 2016 sono molte le novità in cantiere”. Panasonic fa rotta sul bianco Lavatrici sempre più intelligenti. Forni microonde versatili per una cucina semplice e veloce. Nuove centrifughe per succhi sani e gustosi. Senza dimenticare personal care e il settore illuminazione. È stata presentata lo scorso 14 gennaio presso la sede di Panasonic Italia a Milano la nuova gamma di elettrodomestici della società giapponese. Un rinnovamento che coinvolge vari segmenti e linee di prodotto, dalle lavatrici ai piccoli elettrodomestici per la cucina, fino ai rasoi elettrici e alle lampadine. Per quanto riguarda il settore lavaggio, i due nuovi modelli di lavatrici Inverter, 148XS1 e 148XR1, entrambe in classe energetica A+++ -40, si contraddistinguono per la tecnologia Panasonic Econavi, in grado di semplificare il lavaggio dei capi grazie al nuovo programma automatico AutoCare, che si adatta alle capacità specifiche di ogni carico, senza che sia più necessario impostare manualmente il ciclo di lavaggio. Il sistema a quattro sensori determina infatti i valori ottimali dei parametri fondamentali – tempo di lavaggio, temperatura, volume d’acqua e livello di sporco, tempo di centrifuga – per un bucato efficace anche dei capi più delicati, mentre la funzione Panasonic 3D HydroActive+ permette di risparmiare energia e acqua durante il lavaggio, attraverso tre getti multidirezionali più potenti e di maggiore portata dalla parte anteriore del cestello a quella posteriore, che assicurano la rapida diffusione dell’acqua. Passando alla cucina, si presenta come un microonde in grado di funzionare da ‘fornetto’ il nuovo DF383B dalla capacità di 23 litri. Facile da usare e da pulire, caratterizzato da un design senza tempo, il nuovo microonde Pa- nasonic presenta al proprio interno una superficie piana, invece del piatto girevole. La cavità non solo diventa così un’area di cottura più ampia, ma dà la possibilità di poter inserire piatti di tutte le dimensioni all’interno del forno. Punto di forza del microonde combinato CS894S è invece l’innovativa funzione Vapore: una caldaia ad alta efficienza immette il vapore direttamente nell’area superiore del forno, mentre la piastra della griglia, dividendo in due la cavità, permette al vapore di diffondersi in tutto il suo interno. Novità in cucina anche sul fronte delle centrifughe, con 20 i modelli DJ01 e SJ01, pensati per realizzare succhi gustosi e nutrienti attraverso lame degne della precisione giapponese, un filtro a maglia per una migliore estrazione del succo e una più semplice pulizia, nonché un nuovo beccuccio ruotabile a 120 gradi che riduce il rischio di sporcare mentre si versa il liquido. Arriverà invece a primavera il primo Slow Juicer di Panasonic, per la spremitura a freddo di frutta e verdura, una modalità per l’estrazione del succo più salutare rispetto a quella delle centrifughe tradizionali, grazie a una vite di pressatura in acciaio inossidabile e al potente motore DC-150W a bassa velocità. Venendo al comparto personal care, i prodotti di punta sono quelli della serie di rasoi elettrici a tre lame ES-RT, declinata in tre modelli (RT37, RT47, RT67) e di quella di regola barba - tagliacapelli ER-GB, analogamente costituita da tre varianti (GB60, GB70 e GB80), lanciate nel settembre dello scorso anno. Panasonic ha poi colto l’occasione per presentare anche l’ampliamento della gamma di lampadine Led, con 12 nuovi prodotti per i mercati consumer e business. L’azienda, terzo produttore al mondo nel settore dell’Illuminazione e fornitore numero uno di lampadine in Giappone, lancia ora le lampadine Led con attacco E14 5W 330lm ping-pong e a candela, mentre alla gamma di faretti si aggiunge il modello con attacco GU 5.3 10W 540lm (equivalente a un’alogena da 45W), con dimmer. consumer electronics hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info newsline Si amplia il team di BigBen Italia A Milano, lo scorso 9 febbraio, l’evento di lancio della nuova gamma Dallo scorso 19 gennaio Francesca Marino (nella foto) è entrata a far parte di BigBen Italia Big Ben Interactive (guidata da Ottaviano Di Bernardo) nel ruolo di Sales and trade marketing assistant. Laureatasi nel 2012 in Marketing, comunicazione aziendale e mercati globali, Francesca Marino ha maturato esperienza nel ruolo di Marketing and communications assistant, acquisendo competenze nell’ambito dell’organizzazione e sviluppo di piani di marketing, gestione della comunicazione esterna aziendale e nello sviluppo del business. Grundig, la Casa dell’Innovazione Settant’anni fa. Settanta anni di storia e tradizione. Che hanno attraversato varie fasi e altrettanti cambiamenti. Prima con una radio: poco dopo grazie al rapido sviluppo di prodotti audio e video innovativi. Grundig fin dalle origini si era assestata tra i brand di riferimento nel settore dell’elettronica di consumo. Ora, per l’appunto a settant’anni di distanza, viene portato a compimento un percorso che il gruppo ha progettato sin dal momento in cui ha messo sotto il suo ombrello l’azienda di Norimberga, vale a dire completare l’offerta con i prodotti per cui il Gruppo Arçelik è leader in Europa: i grandi elettrodomestici. Proprio la forte riconoscibilità che lega il marchio alla mente dei consumatori, ha portato alla creazione di una proposta innova- tiva nella sostanza e nella forma: Casa Grundig, ovvero La Casa dell’Innovazione. Un’idea, o meglio una proposta di elettrodomestici “full range” che arricchiscono la vita delle persone. Una scelta coraggiosa per imporsi in un settore altamente competitivo. Un modo semplice per conquistare la fiducia, destinata a durare nel tempo. Nuove linee di prodotto di grandi e piccoli elettrodomestici, audio e video - sintesi delle più avanzate tecnologie - verranno presentate attraverso un concept innovativo e accattivante. Un progetto strategico che ha al centro la distribuzione in esclusiva attraverso una rete selezionata di rivenditori specializzati del mobile. E per questo ritorno sulla ribalta, lo scorso 9 febbraio Beko Italia – che gestisce le attività di Grundig – ha dato appuntamento alle Officine del Volo di Milano partner e clienti – specialmente del comparto arredamento a cui si rivolge in primis la proposta – per alzare il velo sulla gamma di nuovi apparecchi. Una serata per far tornare a sfilare in passerella un marchio che continua a interpretare il cambiamento e l’evoluzione come parte integrante della propria storia. Una storia lunga settant’anni. Grundig: la scheda Grundig Intermedia è uno dei leader mondiali di elettronica di intrattenimento e di elettrodomestici. Dal 2007 fa parte di Arçelik AS, una delle aziende leader della quotata holding Koç, conglomerato attivo in tutto il mondo. Con sede a Norimberga, Grundig Intermedia conta oltre 1.700 dipendenti. La società trae le sue radici dalla storica Grundig AG famosa in tutto il mondo per le radio e i televisori. Grundig Intermedia partendo dal core business dell’elettronica d’intrattenimento lo ha poi ampliato con piccoli e grandi elettrodomestici. Oggi l’azienda è organizzata in tre gruppi di prodotti - Elettronica di Consumo, Piccoli Elettrodomestici e Grandi Elettrodomestici. Il portfolio comprende prodotti che vanno dai lettori Mp3 ai televisori 3D Led da 65 pollici, dai piccoli elettrodomestici per la cura dei capelli a quelli per la cucina, da aspirapolvere a lavastoviglie e lavatrici. Dal 2011 Grundig è il primo partner tecnologico ufficiale della Bundesliga. volutamente calanti, utilizzate nel blues e nel jazz, per dare intensità all’emozione più profonda di un brano. Grazie a due driver appositamente progettati e agli amplificatori dedicati, ‘Blue Note’ Play:1 offre un suono di tale precisione da consentire di sentire tutte le sfumature tipiche della musica jazz, mentre la semplicità di configurazione permette di ascoltare in strea- Toshiba esce dal mercato Tv negli Usa. Il brand rimarrà, ma il colosso giapponese ha ceduto la licenza di utilizzo alla taiwanese Compal Electronics che si occupa della realizzazione di Pc e Tv per produttori terzi e da tempo produce televisori per Toshiba. L’accordo con Compal riguarda per ora solo gli Stati Uniti, ma Toshiba ha già dichiarato che si cercherà di replicare lo stesso tipo di cambiamento anche in altri Paesi, ad esclusione del Giappone. Quindi anche in Europa si dovrebbe arrivare agli stessi scenari. In un comunicato l’azienda ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla decisione: la crescita del settore è stata bassa negli ultimi anni, la concorrenza sempre più agguerrita sul fronte dei prezzi. Queste le ragioni della ristrutturazione del proprio business Visual Products che dal Nord America si estenderà anche ad altri Paesi, sostituendo lo sviluppo interno e le vendite dirette con una struttura di brand licensing. Samsung presenta la nuova linea di Tv SUHD Sonos: un diffusore dedicato a Blue Note per celebrare il jazz Un diffusore dedicato al jazz di Blue Note. Sonos, società specializzata in prodotti audio per la casa, distribuiti in Italia da Nital, ha deciso di celebrare i 75 anni di Blue Note Records con il lancio di ‘Blue Note’ Play:1, un nuovo diffusore audio in edizione limitata. Il look si ispira all’essenza dell’espressività nel jazz: il nome deriva dalle caratteristiche ‘blue note’, le note tristi e Toshiba abbandona la produzione di Tv negli Usa. Il brand in licenza ming la musica preferita in un attimo. Con ‘Blue Note’ Play:1, gli utenti avranno inoltre accesso alla stazione dedicata e realizzata appositamente per il diffusore, ‘Blue Note Artist Selects’, curata dagli artisti leggendari del Blue Note e dal produttore Don Was. In aggiunta, saranno a disposizione altre due stazioni, ‘Blue Note 101’ e ‘Born In Blue’ contenenti playlist per tutti i gusti. 21 Samsung Electronics ha annunciato in occasione dell’European Forum 2015, organizzato dalla società nel Principato di Monaco, la nuova gamma di televisori SUHD, che mira a stabilire un nuovo standard nei contenuti premium UHD, elevando l’esperienza visiva a nuovi livelli. La lettera “S” identifica i prodotti premium del colosso coreano, in ogni segmento, rappresentando un significativo passo in avanti in termini di tecnologia. Ora si estende anche alla nuova linea di televisori, progettati per sorprendere ed emozionare con immagini di alta qualità, interazione senza soluzione di continuità e un design all’ avanguardia. Nano-cristalli di diverse dimensioni sono integrati in un sottile strato montato fra la retroilluminazione Led del pannello e il display Lcd del Tv trasmettendo impulsi che generano un’ampia gamma di colori. Una tecnologia che, afferma l’azienda, fornisce agli spettatori immagini con una qualità cromatica 64 volte superiore a quella dei televisori tradizionali. La gamma Samsung SUHD comprende tre serie – JS9500, JS9000 e JS8500 – disponibili con pannelli di nove dimensioni dai 48 agli 88 pollici. Come l’intera line up Smart Tv del 2015, questi modelli saranno dotati di sistema operativo “open-source” Tizen che supporta lo standard web per lo sviluppo di Tv app. Samsung ha presentato inoltre la nuova linea di prodotti audio che comprendono le soundbar curve e migliorano l’esperienza dell’home enterteinment con un suono pulito e immersivo, mentre la nuova e intuitiva App Multiroom permette agli appassionati di musica di accedere ai propri contenuti audio preferiti senza soluzione di continuità. ict hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info Intervista con il direttore commerciale, Antonio Buccarella “Meliconi, la qualità italiana fa la differenza” gato al varo della linea My Mobile, grazie alla quale siete entrati nel mercato degli accessori per dispositivi mobili. Quali le ragioni che vi hanno spinto a compiere questo passo? Che tipo di feedback avete ricevuto dagli operatori? E dal consumatore finale? La scelta strategica è stata quella di ampliare il nostro raggio operativo, forti della specializzazione e dell’esperienza maturata nell’ambito della ideazione, creazione e produzione di accessori. Inutile nascondersi che il settore che negli ultimi anni ha fatto da traino è stato quello di smartphone e tablet. Era quindi naturale che Meliconi entrasse in questo business, valorizzando sempre le nostre peculiarità. E abbiamo piano piano compiuto importanti progressi, togliendoci apprezzabili soddisfazioni, pur in uno scenario che vede impegnate svariate aziende. Tuttavia, fin da subito abbiamo registrato interesse attenzione sia da parte degli operatori retail, sia sul versante degli end user. E questo lo stiamo toccando con mano in termini di vendite. Antonio Buccarella Si scrive Meliconi, si legge “guscio”. Così è fin dagli esordi. Così è sempre stato quando si pensa alle protezioni dei telecomandi. Così continua ad essere, ma non solo per questo business. Anzi. Ormai Meliconi, nel dimostrare di essere un brand italiano e forte, sta ampliando il proprio raggio operativo anche al mondo degli accessori per i device mobili. Traslando – ma non solo – l’esperienza maturato nell’ambito dell’audio/video. E dopo il varo nel 2013 della linea ‘My Mobile’, ecco che nel recente canvass natalizio l’offerta è stata ulteriormente implementata dal lancio della cover per smartphone, denominata ‘Il Guscio’ appunto. Un passaggio importante per la storica azienda bolognese, che conferma la propria vocazione specialistica nel mondo dell’accessoristica a tutto tondo. Hitech Magazine ha intervistato Antonio Buccarella, direttore commerciale della società, per tracciare un bilancio del lavoro svolto e per analizzare le prospettive di business. Antonio Buccarella, qual è il bilancio del business 2014 per Meliconi? I risultati a livello di gruppo sono stati positivi. Su scala complessiva, dunque integrando le attività estere, abbiamo registrato un incremento di fatturato del 6% rispetto al 2013. E un significativo contributo è giunto dal mercato italiano. Quali le ragioni? Da un lato abbiamo conseguito un con- L’ultima grande novità è stata la cover per smartphone ‘Il Guscio’, protagonista anche in campagna televisiva nel periodo di Natale. Come sta performando sul mercato? Dalla presentazione effettuata in occasione della scorsa Ifa di Berlino, registriamo un interesse crescente. Il lancio poi dei prodotti, adeguatamente supportati dalla campagna televisiva nel periodo natalizio, ci ha permesso di collezionare significative performance in termini di sell-out. L’impatto è stato notevole e costituisce il miglior viatico per rendere ancora più pervasiva e incisiva la nostra presenza nei punti vendita. solidamento bel nostro business legato al mondo dell’accessoristica nell’ambito dell’audio/video. Dall’altro abbiamo potuto cominciare a capitalizzare interessanti performance nel segmento degli accessori per i device mobili, grazie al lancio della nostra linea My Mobile. Il tutto condito, per così dire, dalle forti partnership che abbiamo perfezionato con i clienti. Ossia, con il mondo del retail e della Gds in particolare, a cui garantiamo un adeguato, profilato e qualificato standard di servizio. Per quanto riguarda invece gli accessori per l’audio-video, quali sono stati i prodotti protagonisti? Io parlerei nell’insieme di un bouquet di soluzioni di grande affidabilità e qualità, che continua a conseguire importanti risultati a dimostrazione della forza di cui dispone il brand Meliconi. Ci tengo anche a sottolineare che questo appeal tecnologico ci è riconosciuto anche su scala internazionale. Meliconi è un marchio italiano forte e caratterizzato, altamente specializzato. Inoltre, ben due terzi della nostra produzione è ancora dislocata nel nostro Paese nello stabilimento di Bologna. Ciò premesso, il segmento che sta conoscendo una stagione proficua in termini di vendite si conferma quello dei telecomandi, mentre sul versante dei supporti e delle antenne il trend è sufficientemente stabile. Quali sono, nel complesso, le aspettative, gli obiettivi e le strategie di Meliconi per il 2015? Come spesso mi capita di ripetere, sarei contento di riuscire a confermare il risultato dell’anno scorso. Sappiamo che non è facile, a fronte di una competizione intensa. Ma penso che sarà possibile, poiché avremo modo di allargare il business, soprattutto con la linea My Mobile. Per concludere, dovendo stilare una pagella sul lavoro svolto, quale il voto ce si merita Meliconi? Mi piace lavorare con pragmatismo. Per ora dico che ci meritiamo un bel 7. Ma per il 2015 vogliamo arrivare almeno all’8 in pagella. R.C. L’elemento di novità, invece, è più le- Windows 10: un sistema operativo ‘universale’ Trasmessa in diretta streaming lo scorso 21 gennaio la Consumer Preview di Windows 10, il nuovo sistema operativo di Microsoft, pronto a sbarcare sulla gran parte dei computer utilizzati nel mondo. Il nuovo Windows rappresenterà una novità soprattutto a livello di modalità di distribuzione, che si profilano sempre più simili a quelle utilizzate da Google e Apple, con aggiornamenti periodici che andranno a sostituirsi ai rilasci programmati ogni tre-quattro anni. Per chi possiede dispositivi provvisti di Windows 8.1, Windows 7 e Windows Phone 8.1, inoltre, l’upgrade al nuovo sistema operativo sarà gratis il primo anno. La maggior parte dei sistemi Windows saranno portati dunque a un’unica versione, semplificando lo scenario dei software in circolazione, anche sul fronte dei device, dal momento che Widows 10 rappresenterà un sistema operativo unico e ‘universale’ per Pc, notebook, tablet e smartphone. Torna il menù Start per uniformare e semplificare l’utilizzo delle diverse applicazioni, ma allo stesso tempo sono diverse le funzionalità che aprono al mondo delle app, con un focus particolare sulle Universal Apps, pensate per funzionare su tutti i dispositivi Windows 10, senza che ci sia bisogno di una versione ad hoc per ogni device. La prima, che è stata presentata in anteprima durante la preview, sarà Office. Anche sui Pc fissi arriverà poi Cortana, l’assistente virtuale di Windows Phone, che consentirà di governare le funzioni del computer con la voce. Interessante la demo di Project Spartan, il nuovo browser per Windows 10 che probabilmente 22 Samsung Gear VR La realtà virtuale su piattaforma mobile L’ultima evoluzione della tecnologia indossabile, in grado di offrire una nuova dimensione di intrattenimento. Samsung presenta così Gear VR, il visore per realtà virtuale sviluppato in partnership con Oculus, che, dopo essere stato presentato in anteprima alla scorsa edizione dell’Ifa di Berlino, arriva ora in Italia. Il visore è infatti disponibile in pre-ordine dalla seconda settimana di febbraio sul sito Samsung Shop www.samsung.com/it/shop. Sono due al momento le opzioni di acquisto possibili: una versione da 199 euro e una seconda versione, con anche il gamepad, a 249 euro. Il Gear VR, che abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima, utilizza come schermo il Galaxy Note 4, lo smartphone con display da 5,7 pollici e risoluzione Quad HD, che deve essere inserito all’interno del visore. È nello smartphone che occorre inserire la micro SD in dotazione con il Gear VR, su cui sono precaricati video 360 gradi, foto 360 gradi, applicazioni e trailer 3D. Ulteriori contenuti sono poi scaricabili, sempre sul Galaxy Note 4, attraverso l’Oculus Store. Veniamo ora all’esperienza offerta dal visore, un’esperienza a portata di mano, anzi di sguardo, per tutti i possessori di Galaxy Note 4. Il Gear VR è più leggero del previsto, dotato di una morbida imbottitura e di lacci regolabili. Avvicinando il volto, il device si attiva automaticamente e, per immergersi completamente nella realtà virtuale, è possibile indossare anche delle cuffie, che, connesse via bluetooth con il dispositivo, permettono di godere della qualità audio 3D spatial sound disponibile per tutti i contenuti della galleria VR. In particolare, abbiamo provato a volare in elicottero su ghiacci, praterie e cascate, e poi l’esperienza di un concerto dei Coldplay sotto il palco, la visione di uno spettacolo del circo e un’immersione nell’oceano, a fianco di cetacei e creature marine. L’immersione nel mondo virtuale è totale, non si è di fronte a uno schermo ma proprio dentro alla situazione, in tre dimensioni e a 360 gradi. Al circo, per esempio, sembra di vedere davanti a sé acrobati e giocolieri in carne ed ossa, a una distanza ravvicinatissima, di pochi centimetri, perché si è seduti in prima fila, ma girando la testa, si vede pure l’anfiteatro di poltroncine rosse dietro di sé. Pur considerando che si tratta di una prima release, e che dunque alcuni aspetti debbano essere perfezionati, il mondo della realtà virtuale è approdato ufficialmente su un dispositivo mobile, aprendo potenzialmente nuovi scenari per l’industria dell’intrattenimento, del gaming e dell’home theater. E, come sempre, la palla passa al mercato. prenderà il posto di Internet Explorer: la pagina web diventa una sorta di foglio di carta su cui scrivere, annotare commenti e trasferirli nei vari device. Sul versante gaming, infine, Microsoft punta a connettere sempre più la piattaforma di Xbox con Windows, facendo sbarcare su Pc il mondo della console. Ma dentro Windows 10 sarà integrata anche la piattaforma di gaming Steam, mentre la nuova app Xbox consentirà a giocatori e sviluppatori di accedere al meglio della rete Xbox Live, sia sui computer con Windows 10 che su Xbox One. ict newsline Osservatorio Mobile Marketing & Service Smartphone, il migliore amico per lo shopping “Gli italiani passano sempre più tempo a navigare in Internet da smartphone, più di quanto ne trascorrano giornalmente davanti a un Pc. Pertanto, nel corso del 2014 abbiamo assistito ad una forte crescita degli investimenti in Mobile Advertising, alla sperimentazione di diverse soluzioni di Mobile Couponing, al ripensamento di alcuni processi di business in una logica customer-centric”. Parola di Andrea Rangone, responsabile scientifico dell’Osservatorio Mobile Marketing & Service, che così ha riassunto le principali tendenze emerse dall’Osservatorio Mobile Marketing & Service della School of Management del Politecnico di Milano. Sono in media 15 milioni gli italiani connessi a Internet ogni giorno da smartphone. Se si considera anche l’utilizzo del tablet, il numero raggiunge i 16,4 milioni. Gli italiani trascorrono sempre più tempo a navigare su smartphone, precisamente 90 minuti al giorno a fronte dei 70 spesi davanti al monitor di un Pc . La dominanza dello smartphone è ancora maggiore se si considerano le fasce d’età più giovani; in particolare i 18-24enni trascorrono oltre due ore al giorno navigando su questo device. L’utilizzo dello smartphone tra i consumatori è significativo anche all’interno del processo d’acquisto: oltre tre quarti dei mobile surfer, infatti, usa lo smartphone in almeno una delle fasi (pre-vendita, vendita, post-vendita). In particolare, il 58% dei Mobile Surfer lo usa fuori dal negozio e il 41% direttamente dentro il punto vendita; le due attività prevalenti sono la ricerca di informazioni sui prodotti da acquistare e il confronto prezzi. Il 18% impiega lo smartphone per attività a seguito dell’acquisto: tra quelle più frequenti ci sono il monitoraggio della spedizione e la pubblicazione dei commenti sul prodotto. È il settore dell’elettronica di consumo quello dove si registra la percentuale più alta di utenti che utilizzano Microsoft: Carollo direttore Consumer Channel Group lo smartphone nel processo d’acquisto: il 60% dei mobile surfer contro il 48% del mondo abbigliamento e accessori e il 29% della Gdo Grocery. Il mercato del Mobile Commerce (solo per la piattaforma smartphone) nel 2014 è raddoppiata, arrivando a 1,2 miliardi di euro (9% delle vendite eCommerce B2c). La crescita così significativa è legata al fatto che questo canale non è più utilizzato solo per le vendite ‘time based’, ma anche per le vendite di prodotti o servizi il cui esito è completamente svincolato dallo specifico momento in cui vengono effettuate. Anche per il Mobile Payment i numeri iniziano a essere confortanti. E lasciano presagire che il 2015 possa davvero essere l’anno dello sviluppo dei servizi: a fine 2014 in Italia, infatti, si contano già 250.000 Pos contactless (su un parco di 1,3 milioni di Pos bancari in circolazione) e oltre 10 milioni di utenti con in tasca uno smartphone Nfc . R.C. Tablet, andamento tra luci e ombre Il segmento continua a crescere ma sotto i due digit. Secondo gli analisti, l’effetto di Windows 10 sarà apprezzabile solo nel 2016. E il rallentamento è anche legato alle vendite non entusiasmanti dei modelli Apple, in parte cannibalizzati dall’iPhone. Sarà un altro anno ad andamento lento per i tablet? Alcuni indicatori fanno pensare di sì. Però il mercato è tutt’altro che fermo. Non crescerà a due digit, ma un incremento è comunque previsto. Gartner ha infatti pubblicato la propria proiezione per il 2015, che prevede un +8% per i volumi di vendita, pari a 233 milioni di unità. A livello mondiale infatti le vendite complessive ammonteranno a 2 miliardi e 470 milioni di unità. I tablet rappresenteranno in tal senso un decimo del mercato, mentre gli smartphone supereranno gli 1,9 miliardi di pezzi, i Pc da desktop e i notebook passeranno da 279 a 259 milioni, le unità definite “ultramobile premium” (il segmento in cui sono collocati prodotti come il Windows 8 Intel x86 di Microsoft e il MacBook Air di Apple) cresceranno da 39 a 62 milioni di pezzi e le macchine ibride residuali (per esempio il Pavilion 11 di HP, lo Yoga 211 di Lenovo e il Dell Inspiron 13) cresceranno da 6 a 9 milioni di unità. Il rallentamento del mercato tablet 2014, legato da un lato all’allungamento del ciclo di vita dei dispositivi e alla mancanza di innovazione tecnologica nel segmento, assume così nel 2015 un andamento stabile, al di sotto dei due digit di crescita. Il dato sembra difficilmente controvertibile, anche in ragione del fatto che Windows 10 non inciderà inizialmente - a parere degli analisti - sui volumi di mercato, e il suo effetto trainante sulle vendite di tablet dovrebbe cominciare ad apprezzarsi a partire dal 2016, per poi produrre il massimo risultato in termini di incrementi della penetrazione della tecnologia nel 2017, come spiega Marina Koytcheva, director of forecasting di CCS Insight. “Gli sviluppatori avranno troppo poco tempo nel 2015 per mettere a punto le applicazioni per la nuova piattaforma: ecco perché l’incidenza di Windows 10 sulle vendite di tablet sino a 2016 inoltrato sarà bassa”, precisa la Koytcheva. “Crediamo inoltre che Android continuerà a dominare il mercato di fa- scia bassa e media, con iOS che reciterà la parte del leone nella fascia alta”. Le app restano infatti il limite più consistente all’adozione del tablet Windows da parte dei consumatori. La strategia voluta dal ceo di Microsoft Satya Nadella, che ha spinto perché Office, OneDrive e Skype fossero presenti anche sulle piattaforme concorrenti - a partire da iOS - ha ostacolato e continuerà a frenare l’adozione delle versioni aggiornate di Windows. Se infatti dall’analisi relativa ai volumi di ciascun tipo di dispositivo passiamo a quella relativa ai sistemi operativi, vediamo che Android, dopo aver superato il miliardo di device nel 2014, continuerà a crescere con un trend pari al 26% anno su anno, mentre Windows e iOS avranno incrementi meno evidenti. 24 La trimestrale di Apple presentata in questi giorni, e che rappresenta il primo quarter dell’anno fiscale di Cupertino (anche se si tratta degli ultimi tre mesi del 2014) vede infatti iPhone oltre ogni aspettativa, con 74,5 milioni di unità vendute, un +50% rispetto al quarter precedente (dove il sell-out era stato di 51 milioni di pezzi) e quasi il doppio se confrontato a sei mesi fa (quando erano stati venduti 39 milioni di dispositivi). Difficile dire se vi sia stata una cannibalizzazione nei confronti dell’iPad. Quel che è certo è che nel 2014 Apple ha venduto 63,4 milioni di tablet, contro i 74 milioni del 2013. Il calo è in tal senso del 14%, ma nel quarter di riferimento il volume è di 21,4 milioni di pezzi, mentre l’anno scorso era stato di 26 milioni. Mancano dunque 4,6 milioni di unità, per una diminuzione del 18%, che vuol dire un quinto del mercato. Il che è sufficiente in qualche modo a spiegare la frenata di tutto il segmento merceologico, che sente sempre più la pressione dei phablet (soprattutto per quel che riguarda i modelli “mini”) e attende con più di un punto di domanda l’iPad Pro da 12 pollici. Insomma, una telefonata allunga la vita. Anche troppo, nel caso del tablet. Microsoft Italia ha annunciato la nomina di Carlo Carollo (nella foto) a capo della divisione Consumer Channel Group, con riporto diretto all’amministratore delegato, Carlo Purassanta. Carollo succede a Silvano Colombo che assume la direzione Retail Sales and Marketing nell’area Latin America di Microsoft e sarà basato a Miami. Nel suo nuovo ruolo, Carlo Carollo si occuperà della definizione delle strategie e delle attività di distribuzione di dispositivi e servizi Microsoft rivolti al mondo dei consumatori attraverso partnership con le principali catene retail e operatori mobili. Carollo collaborerà con l’ampio ecosistema Microsoft che coinvolge tutti i principali OEM per offrire agli italiani la migliore esperienza di acquisto e utilizzo di soluzioni ampiamente diffuse, come dispositivi e servizi Windows, Office, Xbox e accessori. “Sono entusiasta di assumere questo nuovo incarico”, ha dichiarato Carlo Carollo. “E di poter mettere la mia esperienza al servizio di Microsoft Italia, unendomi a un team solido e di persone di grande talento, che finora ha saputo raggiungere importanti risultati nel nostro Paese. Dal mondo Windows su tablet e Pc, a Microsoft Lumia, fino alla console Xbox”. Carlo Carollo entra in Microsoft forte di una lunga esperienza nell’ambito sales & marketing maturata in molteplici settori. Negli ultimi cinque anni ha ricoperto ruoli chiave di leadership all’interno di Samsung Electronics Italia, in qualità di marketing director prima della divisione audio-video e successivamente di quella telecomunicazioni. Grazie ai risultati raggiunti, nel 2013 ha assunto il ruolo di direttore della divisione telecomunicazioni. Doro: partnership con Telcar per la distribuzione in Italia Doro, società svedese specializzata nella telefonia semplificata per utenti senior, ha siglato una partnership con Telcar, realtà toscana operante nella fornitura di prodotti per la telefonia cellulare e accessori. La società si occuperà della distribuzione sul territorio italiano dei dispositivi di telefonia cellulare, telefonia fissa e smart device a marchio Doro. “Siamo orgogliosi di aver raggiunto un accordo di distribuzione con Telcar a soli pochi mesi dall’inizio delle nostre operazioni in Italia”, ha commentato Mauro Invernizzi (nella foto), country director Doro Italia. “Grazie all’esperienza ventennale di Telcar, i prodotti Doro saranno presenti nelle catene distributive di elettronica di consumo oltre che nella grande distribuzione e presso i Telecom specialist coprendo in modo capillare tutto il territorio nazionale”. A queste parole fa eco Alessandro Pugi, co-fondatore di Telcar, che sottolinea: “Semplificare la complessità è lo slogan che Telcar vuole trasferire ai propri clienti nel proporre l’ampia gamma dei telefoni a brand Doro. Con il marchio svedese, Telcar completa la propria gamma di soluzioni di telefonia per senior, offrendo prodotti in grado di coniugare affidabilità, sicurezza e design”. hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info Il report Akamai. I dati sul terzo trimestre 2014 La broadband si fa largo. Ma l’Italia tira il freno La fotografia della penetrazione di Internet a livello globale. La velocità di connessione media si mantiene al di sopra dei 4 Mbps. Il nostro Paese è però in rallentamento. Cresce la penetrazione di Internet nel mondo. Nel terzo quarter 2014 la velocità di connessione media globale si è mantenuta per il secondo trimestre consecutivo al di sopra della soglia broadband dei 4 Megabit per secondo. Il dato emerge dal report pubblicato dalla società di servizi online Akamai, fotografando uno sviluppo costante della connettività nel mondo e un generale avanzamento della banda larga, che per convenzione deve poter contare su una copertura minima di 2 Mbps, pur con alcune differenze tra paese e paese. Per quanto riguarda la situazione in Italia, però, ciò che balza subito agli occhi, leggendo le cifre contenute nel rapporto, è il segno meno davanti a molti numeri relativi al nostro paese. E in generale la distanza rispetto alla maggior parte degli altri stati d’Europa e del mondo. Per esempio Akamai evidenzia come, nel periodo agostosettembre-ottobre dello scorso anno, siano stati registrati, a livello globale, 790.661.514 indirizzi IPv4 attivi (+0,3% rispetto al trimestre precedente), con un incremento significativo soprattutto in Brasile (+3,1%) e Russia (+2,6%), mentre nel nostro paese sono stati solo 18,5 milioni gli indirizzi IPv4 rilevati, con un calo del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2013. Come anticipato, nel mondo la velocità media di connessione è rimasta al di sopra della soglia dei 4 Mbps. Tuttavia, nel terzo trimestre 2014, la velocità media rilevata, 4,5 Mbps, ha fatto registrare un calo del 2,8% rispetto al trimestre precedente. La velocità media di connessione globale e di picco è calata rispettivamente del 2,8% e del 2,3%. Fra i paesi che hanno mostrato una crescita rispetto al trimestre precedente, Singapore ha registrato l’incremento maggiore (+18%, pari a 12,2 Mbps), mentre la crescita minore si è rilevata in Giappone (15 Mbps) con un incremento dello 0,8% rispetto al secondo trimestre. Da segnalare poi che anche la crescita dell’Irlanda si è attestata al di sopra del 10% (13,9 Mbps). In Italia, la velocità media di connessione registrata nel terzo trimestre 2014 è di 5,5 Mbps, in diminuzione (-4,5%) rispetto al trimestre precedente ma in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il livello di copertura medio rientra dunque nello standard necessario per la banda larga. Il dato preoccupante, però, è che il nostro paese si piazza agli ultimi posti nell’area Emea (ovvero Unione Europea, Sud Africa, Turchia ed Emirati Arabi Uniti) sia per quanto riguarda la velocità media di connessione (23esimo posto su 25 paesi), sia per il picco medio di velocità (24esimo posto). Quest’ultimo in Italia è pari a 25,3 Mbps, in aumento del 36% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ma in diminuzione (-4,2%) rispetto al trimestre precedente. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’adozione della banda larga in Italia è aumentata del 22%, raggiungendo il 60%. Nel nostro paese si registra però una diminuzione del 7,3% rispetto al trimestre precedente. A livello globale, sul piano delle prestazioni è l’Asia a farla da padrona con la Corea del Sud che registra il record nella velocità media di connessione (25,3 Mbps), mentre Hong Kong conquista il primo posto per quanto riguarda il picco medio di velocità (84,6 Mbps). In Europa il primato appartiene alla Svizzera, che vanta una velocità di connessione media di 14,5 Mbps. Anche nel terzo trimestre 2014 Italia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Sudafrica rimangono gli unici Paesi a registrare tassi di adozione dell’high broadband che non superano il 10%. Nel periodo in esame l’adozione di high broadband in Italia registra una forte diminuzione del 20% rispetto al trimestre precedente e una crescita del 58% rispetto allo stesso periodo del 2013. A oggi solo il 5,3% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps, mentre in Svezia la velocità dei 15 Mbps viene superata dal 29% delle connessioni e in Svizzera il dato è del 30%. I 15 Mbps sono considerati generalmente la soglia necessaria per poter usufruire della trasmissione di video in 4K, il formato video ultra HD che rappresenta il futuro dell’intrattenimento digitale online. L’Italia registra solo il 2,1% delle connessioni superiori ai 15 Mpbs, con un aumento del 57% rispetto allo stesso trimestre del 2013, ma una diminuzione di 16% rispetto al secondo trimestre 2014, scendendo dal 41 al 42esimo posto a livello mondiale. Venendo alla connettività mobile, la situazione su questo fronte è decisamente migliore per il nostro Paese. In Italia la velocità media di connessione mobile si attesta sui 4,8 Mbps con il 52% degli utenti in grado di superare la soglia dei 4 Mbps. Il primo posto in Europa è della Slovacchia, con una media di ben 10,9 Mbps. Questo dunque il quadro. Ciò che preoccupa di più è il ritardo che l’Italia ha accumulato rispetto al resto d’Europa. Il decreto Sblocca Italia, convertito in legge lo scorso novembre, prevede che dal 1° luglio 2015 sul territorio italiano tutte le nuove costruzioni e tutti gli edifici sottoposti a ristrutturazione “pesante” dovranno essere obbligatoriamente predisposti alla banda larga. E ci sarà uno sconto fiscale del 50% per chi investe nelle ‘aree bianche’ per la banda larga nel nostro paese. Intanto, l’importanza di sviluppare ulteriormente in Italia la rete a banda larga e ultra-larga è stata recentemente sottolineata, ancora una volta, dal presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato Giovanni Pitruzzella. Dopo aver auspicato a novembre un piano strategico nazionale per lo sviluppo delle reti di nuova generazione al fine di realizzare gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea, lo scorso 12 gennaio, in audizione alla Camera dei Deputati, il presidente Antitrust è tornato sul tema, dicendosi convinto che la diffusione della broadband tra i cittadini sia uno degli elementi in grado di giocare un ruolo chiave anche nell’alimentare la ripresa economica. Se però le misure decise dal governo saranno sufficienti per recuperare terreno rispetto al resto dell’Europa, forse, è ancora presto per dirlo. Le buone intenzioni sono importanti. Ma non bastano. IL COMMENTO Vogliamo i fatti. Grazie Anno nuovo vita vecchia. Almeno sul tema dell’Agenda Digitale Italiana. Nel senso che la situazione – al di là delle buone intenzioni promosse dall’esecutivo di Matteo Renzi, che servono ma non bastano – è ancora abbastanza bloccata. In molti perdono il fiato – in primis il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella – per cercare di rimettere in mare aperto la nave italiana. Ma le difficoltà permangono. Eppure – come si legge dai due report a lato – la strategicità della Banda Larga è indiscutibile. La necessità di colmare il cosiddetto ‘digital divide’ non può più essere prorogata. Dal momento che a essere coinvolti sono svariati ambiti operativi: tanto sul versante business, quanto su quello consumer. Incluso il mondo del videogioco, a fronte delle evoluzioni che stanno conoscendo le svariate piattaforme e produzioni software. Dall’annuncio – antico vizio italiano – che fu del governo tecnico di Mario Monti sono trascorsi due anni abbondanti. Sono cambiate le cabine di regia. Come per il refrain di una canzone, l’argomento dell’Agenda Digitale e della Banda Larga – a cui si promettono fondi che poi vengono ricalibrati – torna in auge a seconda delle necessità del Palazzo. Poi, inesorabile, s’innesta la retromarcia. Ora il tempo stringe. E dalle parole si deve passare ai fatti. Per il tweet stavolta possiamo attendere. R.C. Agenda Digitale Europea: la strada è ancora lunga Aumenta il digital divide tra l’Italia e il resto d’Europa. Lo sottolinea il rapporto della Commissione Ue pubblicato recentemente, rimarcando che il gap tra i dati relativi l’uso di Internet nel nostro Paese e quelli che sono gli obbiettivi 2015 dell’Agenda Digitale Europea continua a crescere. Se infatti il target fissato per il 2015 è una media di utilizzo pari al 75% della popolazione, e il valore rilevato dalla Digital Agenda Scoreband è del 72%, l’Italia si ferma al 56%, dato relativo agli individui tra i 16 e i 74 anni. Ancora una volta il nostro Paese compare in tal senso nelle ultime posizioni tra i territori in area Ue, assieme a Grecia, Bulgaria e Romania. Ricordiamo in tal senso che all’epoca delle prime rilevazioni, nel 2009, l’Italia era attestata su valori vicini a quelli di Portogallo, Croazia e Cipro, che invece oggi ci superano, così come ci ha staccato la Polonia, che rappresenta l’ultimo Paese ad aver superato la soglia del 60% di utilizzo medio (laddove si indica l’uso di Internet almeno una volta la settimana), mentre economie più arretrate della nostra, come Repubblica Ceca, Lettonia e Ungheria sono già oltre la barriera del 70%, Uk è all’85% e i Paesi scandinavi, così come Olanda e Lussemburgo, hanno raggiunto il 90%. 25 Al lancio della digital agenda la media europea era al 60%: cinque anni dopo noi siamo ancora sotto quel dato, e rientriamo nei Paesi che il paper definisce “svantaggiati”, che nel 2015 mirano ad arrivare dove gli altri erano già nel 2009. L’altro dato di forte evidenza riguarda l’utilizzo dell’e-commerce. Qui gli obbiettivi Ue per il 2015 sono fissati al 50% della popolazione, ma l’Italia per il momento non supera il 20% (partivamo dal 12%). I Paesi europei che di solito vengono comparati per dimensione del mercato al nostro dispongono di una diffusione del commercio elettronico già pienamente consolidata (Uk al 77%, Germania al 69%, Francia al 59%) o comunque in crescita (la Spagna al 32%). Oltre a noi solo Bulgaria e Romania (che partivano da 0) sono ancora sotto il 20%, mentre economie emergenti come la Polonia sono oltre il 30% e la Slovacchia ha superato il 40%. Per quanto riguarda le utenze business, il report stima che il 33% delle imprese con più di 10 addetti effettui in Rete acquisti per un importo superiore all’1% della propria spesa totale. L’Italia è molto indietro anche in questo senso, ferma al 15%, così come è agli ultimissimi posti nell’uso dell’egovernement, superata persino dalla Bulgaria, e davanti solo alla Romania. Preso atto del ritardo del nostro Paese, va detto che nelle scorse settimane qualcosa si è mosso. Sono stati infatti persentati due piani strategici, uno per la Banda Ultra Larga e il secondo per la Crescita Digitale, che dovrebbero andare a finalizzare gli obbiettivi fissati dall’Ue. Quanto al budget, sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro per le cosiddette azioni trasversali (sistema pubblico di connettività, predisposizione del WiFi per tutti gli edifici pubbblico, digital securty per la pubblica amministrazione, razionalizzazione del patrimonio Ict, consolidamento dei data center e del cloud computing) e 800 milioni di euro per le piattaforme digitali abilitanti (anagrafe, sistemi di pagamento elettronico, fatturazione elettronica della PA, open data, Scuola, Sanità e Giustizia digitali), a cui si aggiungono 1,3 miliardi per i programmi di accelerazione, il più importante dei quali riguarda le competenze digitali. Molta carne al fuoco insomma. A cui si aggiunge un’attenzione nuova da parte del Governo, come dimostra l’equiparazione dell’Iva dei libri digitali a quella applicata all’editoria tradizionale. Basterà per colmare il divide? Andrea Dusio entertainment hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info Usa, il packged media in calo dell’11% Un calo dell’11%: il supporto fisico registra negli Usa una diminuzione anno su anno di poco superiore ai due digit, e tuttavia sufficiente per portare il totale mercato home entertainment per la prima volta dopo anni sotto la soglia dei 18 miliardi di dollari. Il risultato relativo alla distribuzione digitale, pur alla luce di un incremento del 30%, non è infatti sufficiente a riequilibrare l’erosione del packaged media. Sono questi gli highlight veicolati dal Digital Entertainment Group, a cui si accompagnano numeri che, pur non avendo un valore assoluto, indicano con precisione alcuni tra i principali trend in atto. Partiamo per esempio dalle new release, un dato chiave per l’industria: a livello di Electronic Sell-Thru si registra una crescita molto importante delle novità, pari al 60%. Tuttavia il combinato disposto delle varie forme di distribuzione digitale vale ancora non più di 1,55 miliardi di dollari, contro i 1,19 miliardi del 2013. E la somma tra il fatturato sviluppato da BD e Dvd re- sta a oggi la risorsa principale dell’industria. In un anno connotato da un box office debole e da prezzi al ribasso nelle superfici retail, i consumatori Usa hanno comunque speso 6,93 miliardi di dollari nell’acquisto di Bluray e Dvd, contro i 7,78 miliardi del 2013, ma pur sempre 4,4 miliardi di più del digitale, per un valore quattro volte più grande. Il valore totale del segmento sell è di 8,49 miliardi di dollari, contro gli 8,97 miliardi del 2013 (per una contrazione pari al 5,4%). Come vanno letti questi numeri? Ron Sanders, presidente di Warner Bros. Worldwide HE Distribution, è ottimista: “Siamo incoraggiati dalla crescita costante del digitale. Il video box office è in calo anno su anno, e questo ha influito sulla spesa dei consumatori, ma l’espansione del possesso di titoli in versione digitale non subisce arresti. Da parte sua Mike Dunn, presidente di 20th Century Fox HE, rimarca l’importanza di un marketing mirato per il digitale. “I consumatori stanno cambiando rapidamente le loro abitudini. Noi dobbiamo cavalcare le opportunità che si aprono, anche grazie alla sfida delle piattaforme digitali, andando ad attivare in maniera sempre più sistematica partnership con i brand più importanti del consumer electronics, investendo in nuove iniziative di marketing e nella ricerca e sviluppo dei nostri prodotti”. Tra i dati diffusi dal Deg, da rimarcare inoltre la crescita del 30% degli account UltraViolet, arrivati ormai a 21 milioni di unità, e il consolidamento dei servizi di Svod, che sono cresciuti anno su anno del 25,8%, raggiungendo un valore di 4,01 miliardi di dollari. Contenuto il calo dei chioschi per l’automazione delle attività di noleggio, che nonostante una contrazione del 4,4% continuano a valere 1,81 miliardi di dollari. Il rental tradizionale “brick-and-mortar” ha perso invece il 27,1% e a fine 2014 vale 696,4 milioni di dollari. Meno di dieci anni fa rappresentava la parte maggioritaria del mercato, oggi è solo una parte minoritaria del noleggio, pur alla luce di marginalità residuali ancora interessanti per le case di distribuzione. A tu per tu con il presidente Andrea Persegati Aesvi gioca a tutto campo Un anno intenso è alle spalle. Ma quello da poco cominciato si annuncia ricco di appuntamenti per Aesvi, l’Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani. Per approfondire su quali vettori si snoderà e articolerà l’attività dell’associazione, Hitech Magazine ha intervistato il presidente Andrea Persegati. Per cominciare riavvolgiamo il nastro del 2014 e delle attività promosse da Aesvi. Partiamo con Milan Games Week. Un commento al grande successo ottenuto. Milan Games Week 2014 è stata un’edizione da record sotto diversi punti di vista, ma il risultato più importante è stato senza dubbio la risposta del pubblico. Centomila visitatori è un traguardo che non ci aspettavamo di raggiungere in così poco tempo. E’ un consolidamento del lavoro svolto dall’Associazione negli ultimi tre anni e una conferma della bontà della scelta di affidare l’organizzazione a un nuovo partner quale Fandango Club. Ma soprattutto è un segnale che ci fa guardare con grande fiducia e ottimismo allo sviluppo di Milan Games Week nel futuro. Quindi bisogna pensare già alla prossima edizione. Certo, ci stiamo già pensando. La nostra priorità per il 2015 sarà quella di migliorare l’esperienza dei visitatori in fiera. Lavoreremo per ampliare lo spazio espositivo, ma anche per arricchire la manifestazione in termini di contenuti, eventi e partner. Per consolidarsi e soprattutto per crescere ancora, Milan Games Week deve fare un salto di qualità, posizionarsi in un contesto sempre più internazionale e coinvolgere il numero più ampio possibile di operatori del settore e anche dell’extra settore. Nell’agenda Aesvi 2015 ci sono tanti appuntamenti. Cominciamo con la nuova edizione del Drago d’Oro.... Il Drago d’Oro è un esperimento che abbiamo iniziato due anni fa e che finora ci ha dato molte soddisfazioni in termini di visibilità per il settore sia sul fronte mediatico che su quello politico-istituzionale. Quest’anno il premio verrà rinominato Games Week Awards e si svolgerà nel mese di marzo a Roma. Un evento di carattere culturale e artistico come questo è uno strumento importante per promuovere il settore dei videogiochi presso le istituzioni. Ma non mancherà l’attenzione al pubblico, che sarà coinvolto nella votazione, e anche al retail, con il quale Sul fronte politico-istituzionale l’Associazione si muoverà principalmente in due direzioni: promuovere un contesto normativo favorevole allo sviluppo del business in Italia e proteggere il business da possibili rischi di carattere normativo. Dal punto di vista dello sviluppo del business, i temi su cui saremo attivi sono la banda ultra-larga, l’economia digitale e il tax credit. Dal punto di vista della protezione del business, i temi su cui ci concentreremo sono la lotta alla pirateria, la promozione del PEGI e i nuovi modelli di business. In linea generale il nostro obiettivo sarà quello di posizionare sempre più l’industria come player di rilievo a livello politicoistituzionale. Andrea Persegati In materia di Developer che cosa bolle in pentola per quest’anno? Per il 2015 abbiamo presentato al Governo un piano articolato per l’internazionalizzazione dei game developer italiani, che prevede la partecipazione a diverse fiere di settore. La prima novità è che a marzo 2015 ci sarà per la prima volta uno stand Italia alla GDC di San Francisco e questo è un risultato di grande importanza per il settore nel nostro Paese. Gli altri driver che guideranno la nostra attività sono la ricerca di finanziamenti per le produzioni italiane, il rapporto con gli investitori privati e pubblici, la collaborazione con le università, il tax credit e un costante collegamento con il territorio. L’Associazione continuerà ad organizzare l’Italian Game Developers Summit, che nel 2014 ha totalizzato oltre 1000 presenze in 3 giorni, oltre 60 incontri di business e oltre 40 interventi di speaker italiani e internazionali. contiamo di avviare una partnership ad hoc. Sul fronte della promozione del gaming italiano, invece, è vero che state lavorando alla creazione di una ricerca di mercato per scattare una fotografia articolata di questo scenario nel nostro Paese? Si, è vero. Una delle novità di quest’anno è che l’Associazione ha deciso di commissionare una ricerca per riuscire ad avere un quadro del mercato che comprenda anche il digitale in un’ottica di integrazione rispetto al lavoro svolto da GfK. Il progetto è stato affidato alla società Carlo Erminero & Co. ed è attualmente in fase di set up. Ci auguriamo di poter condividere non appena possibile i primi risultati della rilevazione. Infine: che anno potremo attenderci per tutto lo scenario italiano? Tornerà a splendere il sole sul business? Siamo fiduciosi che nel 2015 il mercato potrà avere uno sviluppo positivo, a maggior ragione se, come ci auguriamo, ci saranno dei segnali di ripresa della situazione economica generale del paese. In particolare, ci attendiamo una buona risposta da parte del pubblico in occasione del lancio dei nuovi capitoli dei grandi blockbuster previsti per il nuovo anno. E’ ragionevole prevedere che i titoli per console di nuova generazione continueranno a posizionarsi sempre in testa alle classifiche di vendita, mentre i titoli per console della passata generazione continueranno a tenere ancora molto bene. Ci aspettiamo anche una crescita della componente digitale del mercato, che registra un incremento del giro d’affari anno su anno. Nel 2015 ci sarà spazio, dopo il successo dell’evento Milan Games Week, anche per un evento dedicato al B2B? Il rapporto con la distribuzione è un tema che sta a cuore a tutti i nostri soci. C’è una discussione in corso in ambito associativo sulle attività che potrebbero essere realizzate come Associazione per il trade, ma al momento non è ancora stata presa una decisione. Ci auguriamo di potervi dare degli aggiornamenti nel corso dell’anno. Sul fronte politico-istituzionale su quali vettori si muoverà l’impegno dell’associazione? 26 newsline Koch Media: Bertuzzo trade marketing manager Games Stefano Bertuzzo (nella foto) è il nuovo trade marketing manager Games di Koch Media Italia, filiale italiana del gruppo europeo specializzato nella produzione e distribuzione di prodotti d’intrattenimento digitale. In questo ruolo, assume la responsabilità della definizione e dell’implementazione delle strategie B2B e commerciali legate ai titoli di imminente e prossima uscita, nel perseguimento degli obiettivi aziendali. Stefano Bertuzzo, 34 anni, vanta già una lunga esperienza professionale nel settore videoludico che lo ha portato a ricoprire ruoli di sempre maggiore responsabilità. Nel 2007 entra in Vivendi Games in qualità di product manager per passare, nel 2008, in Activision Blizzard Italia con il ruolo di senior brand manager e con la responsabilità della gestione di properties del calibro di Skylanders, Guitar Hero, Crash & Spyro e Wolfenstein. Nel 2012 completa il suo profilo professionale con l’esperienza in Db-Line in qualità di national key account. “Sono davvero contento di dare il benvenuto a Stefano all’interno del nostro team Games”, ha commentato Umberto Bettini, country manager Koch Media Italia. “Koch Media si sta preparando a vivere una stagione videoludica davvero molto importante. Molti, infatti, sono i titoli a tripla A che andranno a comporre la nostra line up dei prossimi mesi. L’ingresso di una figura professionale quale quella di Stefano ci permette di arrivare preparati ad affrontare la sfida che ci attende, con la forza di un team altamente qualificato”. Milestone: cambio nella direzione marketing e vendite Milestone, realtà italiana impegnata nello sviluppo di videogiochi per console e Pc, specializzata nel campo dei racing game, ha annunciato che le funzioni di marketing e vendite risponderanno direttamente a Luisa Bixio (nella foto) – vice president Milestone – che va quindi a ricoprire il ruolo di direttore commerciale in sostituzione di Marco Micallef. “Milestone ha rappresentato per me un anno importante e di grande crescita sotto molti punti di vista”, ha sottolineato Marco Micallef. “Ho visto il lato developing dell’industria, e rimango fermamente convinto che Milestone rappresenti l’eccellenza italiana per quanto riguarda lo sviluppo e la promozione della cultura videoludica nel nostro Paese. Per me è arrivato il momento di dedicarmi a un nuovo progetto nel quale porterò il prezioso know-how sviluppato in questi anni ultimi 25 anni”. “Voglio ringraziare Marco Micallef per il grandissimo contributo che ha saputo dare a Milestone, non solo nell’area marketing e commerciale, in tutta l’area del publishing”, ha affermato Luisa Bixio. focus raee hitech magazine anno 6 - numero 2 - febbraio 2015 www.hitechweb.info Sottoscritto il nuovo Accordo di Programma È ufficiale. E’ stato sottoscritto lo scorso 9 febbraio a Milano, presso Palazzo Marino, il nuovo Accordo di Programma per la definizione delle condizioni generali di raccolta e gestione dei Raee tra l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), il Centro di Coordinamento, i produttori di Aee e le associazioni delle aziende di raccolta dei rifiuti. Il nuovo Accordo - previsto dall’articolo 15 del Decreto Legislativo 14 Marzo 2014 n. 49, in attuazione della Direttiva 2012/19/CE - ha una validità triennale con decorrenza dal 1° gennaio 2015 e prevede importanti conferme e novità rilevanti per la gestione di una materia assai scottante. Il documento sottoscritto sostituisce quello in vigore dal 2011. La principale conferma presente nell’Accordo è rappresentata dai cosiddetti “premi di efficienza”, cioè i corrispettivi messi a disposizione dai sistemi collettivi per favorire scelte organizzative e operative dei centri di raccolta, volti ad assicurare un’elevata efficienza complessiva del sistema di gestione dei Raee, che risultano maggiorati rispetto ai precedenti. A ciò si aggiunge poi un premio incrementale: sarà erogato ai centri di raccolta per le tonnellate rac- colte in più rispetto alla media degli anni 2013 e 2014, mentre un ulteriore importo (13 euro per ogni tonnellata premiata) sarà inserito in un fondo finalizzato alla infrastrutturazione, allo sviluppo e all’adeguamento dei centri di raccolta finanziato dai sistemi collettivi con un contributo. Tale fondo è costituito per il triennio 2015-2017 con un contributo annuo minimo garantito di 1,3 milioni euro fino a un tetto massimo di 2,5 milioni di euro annui. La novità importante è rappresentata dal fatto che il 50% del fondo sarà destinato alla realizzazione di nuovi centri di raccolta. Verranno quindi attivati dei bandi annuali per selezionare i progetti meritevoli di finanziamento. Completano il quadro delle risorse che prevedono strumenti per sostenere l’implementazione del sistema Raee il “fondo monitoraggio di sistema”, il “fondo comunicazione sui Raee e servizi ai Comuni” e il “fondo avviamento di sistema”, questi ultimi destinati ad interventi di informazione, formazione e comunicazione per i Comuni. “Esprimo soddisfazione per l’intesa raggiunta”, ha affermato Filippo Bernocchi, delegato Anci Energia e Rifiuti, “perché ai Comuni saranno destinate mag- giori risorse e lo sforzo congiunto dei comuni-aziende, dei sistemi collettivi e dei produttori sarà dedicato a promuovere la realizzazione di nuovi centri di raccolta per i Raee, nonché per l’adeguamento dei centri oggi presenti sul territorio. A conferma dello sforzo congiunto fra produttori, CdC Raee e aziende di raccolta, ci attiveremo affinché siano realizzate le opportune attività di comunicazione ed informazione per comuni e cittadini”. “Il Centro di Coordinamento Raee”, ha evidenziato il suo presidente Fabrizio D’Amico, “esprime soddisfazione per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma. Il lavoro delle parti ha condotto a un accordo i cui contenuti, auspichiamo, serviranno all’Italia per percorrere la strada che ci dovrà condurre al raggiungimento degli obiettivi di raccolta e riciclo che la Comunità Europea richiede a tutti gli stati membri. L’obiettivo di raccogliere e trattare adeguatamente almeno 600mila tonnellate di Raee è sfidante, soprattutto dovendo incrementare l’attuale raccolta di due volte e mezzo. Il Cdc metterà a disposizione di tutti i comuni italiani la propria esperienza, che è stata maturata in sette anni di attività, e “Accendiamo l’idea”: Ecolamp annuncia le classi vincitrici Sono state annunciate le due classi vincitrici del concorso “Accendiamo l’idea” promosso dal consorzio Ecolamp, insieme a Legambiente. Per la sezione disegno ad aggiudicarsi la vittoria è stata l’opera dal titolo “L’ecoviaggio” realizzata dalla classe 5a dell’Istituto comprensivo Ciabattoni di Offida (AP), mentre lo slogan vincitore – “Recuperare ogni mio componente è un’idea vincente” – è stato pensato dalla 3a A della scuola secondaria di I grado di Alì Terme (ME). Il concorso, partito a settembre e conclusosi a dicembre 2014, ha visto la partecipazione di oltre 70 classi di scuola primaria e secondaria di tutta Italia, da 36 città e 31 province diverse, per un totale di oltre 500 opere presentate. L’iniziativa a premi è stata promossa da Ecolamp e Legambiente con l’intento di stimolare la creatività e l’ingegno degli studenti, dando loro l’opportunità di riflettere e diventare più consapevoli dell’importanza della raccolta e dello smaltimento corretto delle lampadine. Le due classi vincitrici saranno premiate con materiali scolastici per un valore di 500 euro. Gli elaborati saranno inoltre pubblicati sul sito istituzionale di Ecolamp e sul sito di Legambiente Scuola e Formazione. Due i criteri principali con cui la giuria ha valutato gli elaborati: coerenza con il tema dato e creatività espressa dai ragazzi. Il consorzio Ecolamp ha annunciato di aver superato nel 2014 la quota di 2.000 tonnellate di lampadine a basso consumo, raccolte in tutto il territorio nazionale grazie al contributo dei cittadini e ai conferimenti del canale professionale. Da questi rifiuti è stato recuperato oltre il 90% di materie prime seconde, come plastica, ve- tro e metalli, e sottratto alla dispersione nell’ambiente il mercurio presente in piccole quantità in alcuni di essi. Dall’inizio dell’anno al 21 dicembre scorso, Ecolamp ha gestito oltre 835 tonnellate di sorgenti luminose (+24%), provenienti dai 2.149 centri di raccolta assegnati al Consorzio, prevalentemente riservati al conferimento dei cittadini privati. Un segmento che rappresenta oggi il 41% della raccolta totale Ecolamp, contro il 36% del 2013. La porzione più consistente di rifiuti da sorgenti luminose gestiti da Ecolamp, il 59% secondo i dati previsionali, è ancora una volta da attribuire ai conferimenti dei professionisti del settore illuminotecnico, che utilizzano i diversi servizi gratuiti e volontari messi a disposizione dal Consorzio. R.C. Ecodom: 75.900 tonnellate di Raee trattate nel 2014 Ammontano a 75.900 le tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche trattate, nel corso del 2014, dal consorzio Ecodom. Le attività hanno consentito il riciclo di ben 45.139 tonnellate di ferro, 2.166 tonnellate di alluminio, 1.775 tonnellate di rame e 7.839 tonnellate di plastica, evitando così l’immissione in atmosfera di oltre 850mila tonnellate di anidride carbonica. I dati 2014 evidenziano, rispetto all’anno precedente, un sostanziale aumento (pari a circa 6,8 punti percentuali) dei Raee trattati dal Consorzio, non omogeneo però nei diversi raggruppamenti. La crescita è stata infatti dello 0,3% per il raggruppamento R1 (frigoriferi e condizionatori), che ha totalizzato 35.100 tonnellate, del 13,3% per R2 (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, scalda-acqua), con 40.300 tonnellate, e infine del 2,7% per R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione), con 500 tonnellate di Raee trattate. Le materie prime seconde (ferro, alluminio, rame e plastica) ottenute dal riciclo delle 75.900 tonnellate di elettrodomestici trattati quest’anno, hanno consentito un risparmio di oltre 78.200.000 kWh di energia elettrica rispetto a quanto necessario per estrarre materiale “vergine”. Anche nel 2014 la Lombardia si conferma la regione più virtuosa in base ai Raee gestiti da Ecodom: sono state 15.821 le tonnellate di apparecchiature trattate, con 15.455.000 kWh di energia risparmiata e 154.400 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera. 28 che ha permesso di raggiungere traguardi all’altezza delle migliori aspettative”. Positivo anche il commento di Gian Luca Littarru, rappresentante dei Produttori di Aee, designato da Confindustria: “Siamo sempre stati fiduciosi di poter raggiungere una buona intesa in tempi ragionevoli. In particolare, attraverso l’Accordo di Programma i produttori mettono a disposizione significative risorse volte a migliorare l’efficienza del sistema, a potenziare le infrastrutture, a garantire la qualità del trattamento e a favorire la comunicazione e sensibilizzazione degli operatori e dei consumatori sul tema dei Raee”. Infine, la voce di Giuseppe Abbenante, rappresentante delle associazioni nazionali delle imprese che effettuano la raccolta dei rifiuti (Federambiente e Fise Assoambiente): “Riteniamo importante e positivo il fatto che per la prima volta siamo firmatari a pieno titolo dell’Accordo. Dal punto di vista dell’ambiente ciò costituisce una garanzia per l’intera filiera in ogni suo passaggio, dalla prevenzione alla raccolta fino a un corretto trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici”. Raffella Cordera Nasce EIT Raw Materials L’European Institute of Innovation and Technology (EIT) ha approvato il varo di EIT Raw Materials. Vale a dire una nuova KIC (Knowledge and Innovation Community) impegnata nel campo del recupero delle materie prime dalle attività estrattive e di esplorazione, per destinarle al riciclo e alla sostituzione. Si tratta di un progetto che mira al rafforzamento dell’innovazione nel settore - grazie all’introduzione di nuove soluzioni, prodotti e servizi - e a garantire maggiore attrattività per i giovani attraverso lo sviluppo di master e facoltà universitarie in collaborazione con partner internazionali del mondo accademico, della ricerca e industriale. In questo modo sarà possibile diffondere l’innovazione e l’eccellenza nel campo delle materie prime, grazie al coinvolgimento di una partnership pan-europea con più di 100 player appartenenti a 22 paesi europei, leader nel campo dell’industria, ricerca e mondo accademico. Ecolight: 10 tonnellate nei cassonetti intelligenti Oltre 10 tonnellate di piccoli rifiuti elettronici conferiti da quasi 5mila persone. È questo il primo risultato proveniente dai 21 cassonetti intelligenti dedicati ai piccoli Raee che sono stati posizionati in alcune aree commerciali dell’Emilia Romagna da Ecolight in collaborazione con il Gruppo Hera. Il progetto ha l’obiettivo di incrementare i volumi di raccolta dei Raee di piccole dimensioni. “Partiamo da un dato: tra i piccoli Raee solamente 1 su 5 segue una corretta gestione”, spiega Giancarlo Dezio, direttore generale del consorzio Ecolight. “Telefonini, frullatori e radio, una volta rotti, vengono per lo più chiusi in un qualche cassetto prima di essere messi nella raccolta indifferenziata. Visto che i cittadini fanno fatica a portare i loro piccoli Raee all’isola ecologica, abbiamo voluto portare l’isola ecologica nelle zone dove maggiormente si concentra la gente, ovvero le grandi aree commerciali”. csr hitech magazine anno anno 5 -6numero - numero 142- -dicembre febbraio 2015 2014 www.hitechweb.info A Roma, lo scorso 15 dicembre, il convegno organizzato dall’onorevole Antonio Palmieri La forza della tecnologia solidale “Tecnologia solidale”: è il titolo dell’evento che si è svolto lo scorso 15 dicembre a Roma – presso la Camera dei Deputati - organizzato dall’onorevole Antonio Palmieri a nome dell’Intergruppo dell’Innovazione, che vede operare insieme parlamentari di diverse parti politiche con l’obiettivo di realizzare iniziative a favore di categoria sociali svantaggiate. L’incontro - giunto alla sua terza edizione – ha messo al centro dell’attenzione un tema: ossia, in che modo la tecnologia può migliorare la vita comune o intervenire a supportare la vita di chi vive in disagi particolarmente importanti. Il vicepresidente della Camera, l’onorevole Roberto Giachetti, ha introdotto i lavori sottolineando la grande importanza dell’appuntamento e l’aiuto dato dalle aziende e dalle realtà sociali ad avviare capitoli nuovi di programmazione parlamentare in materia di tecnologia e il supporto importante nella scrittura della Legge di Riforma del Terzo Settore in Italia. La manifestazione si è svolta in due sessioni distinte. La prima parte ha visto protagonisti alcuni importanti player della tecnologia: i direttori delle attività di CSR di Microsoft, Telecom, Facebook Italia, Google Italia e Vodafone. Queste aziende, così come emerso dagli interventi, hanno documentato alcune iniziative di CSR realizzate nel 2014 a favore di persone fragili, attraverso la condivisione del proprio intervento con associazioni non profit e come partner progettuali di Tecnologia digitale. Le varie aziende hanno documentato i diversi interventi di aiuto offerti alle realtà del privato sociale attraverso forme diverse quali: la co-progettazione, la possibilità di comunicazione gratuita e più semplice per la raccolta fondi, una diretta fornitura di tecnologia per avviare il riuso dei sistemi operativi per i personal computer. In tal senso, un esempio è costituito dal il programma RRP (Registered Refurbisher Program) di Microsoft. E’ stata poi la volta degli operatori sociali, che hanno raccontato le diverse esperienze maturate e sviluppate sul campo. Il Banco della Tecnologia Soldale di Torino, per boc- ca del suo presidente, Bruno Calchera, ha testimoniato la possibilità di riutilizzare Personal Computer ormai obsoleti rivitalizzandoli e donandoli alle realtà del settore non profit, proprio avvalendosi del programma RRP. Lorenzo di Ciaccio, fondatore di Pedius, ha realizzato un servizio di comunicazione che consente alle persone sorde di telefonare utilizzando le tecnologie di riconoscimento del parlato e di sintesi vocale. Pedius, nata solo due anni fa, è presente in Italia, in Inghilterra ed Irlanda e ha realizzato fino ad ora più di 10.000 telefonate . E’ imminente l’avvio delle attività anche negli Stati Uniti. Marco Iannacone, fondatore di Digitally Different, ha iniziato questa nuova attività partendo dal desiderio di aiutare il proprio NIKON, IN MOSTRA A MILANO LE FOTO DEL PROGETTO RI_SCATTI SAMSUNG: UNA SMART EXPERIENCE A VENEZIA Il fotoreportage per uscire dall’emarginazione. Si è tenuta al Pac Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano dal 4 al 15 febbraio la mostra del progetto Ri_Scatti, il concorso fotografico supportato da Nikon l’anno scorso, dedicato ai senzatetto e ideato per combattere l’emarginazione. In mostra 95 foto che documentano realtà spesso nascoste, scelte tra i numerosi scatti realizzati in due mesi da tredici persone senza fissa dimora con le fotocamere Nikon Coolpix L820, che Nital, distributore per l’Italia dei prodotti Nikon, ha donato loro. I 13 homeless, selezionati dai servizi sociali del Centro Aiuto del Comune di Milano, hanno fotografato le loro giornate mettendo in pratica ciò che avevano imparato durante due mesi di formazione professionale per apprendere l’utilizzo del linguaggio fotografico. Presenti all’interno dell’esposizione anche i ritratti di otto protagonisti, scattati dal fotografo di moda e lifestyle Stefano Guindani. Il concorso Ri_Scatti è stato ideato per dare l’opportunità di seguire un percorso di formazione professionale e d’inserimento sociale a coloro che si trovano in temporanea difficoltà e l’esposizione delle fotografie in uno spazio prestigioso ha avuto il merito di portare all’attenzione momenti di vita ai confini della povertà raccontati dagli stessi protagonisti. Il percorso della mostra è stato articolato infatti come un racconto della loro vita attraverso la fotografia. Dove trascorrono la giornata, cosa fanno, dove dormono, come si procurano i vestiti, dove si lavano e chi sono i loro “compagni di viaggio”. Ma anche i loro sogni e le loro aspettative. Insomma, la loro voglia di riscatto. Si chiama SCHEMA (Samsung Culture Heritage Monuments Arts) l’iniziativa con cui Samsung si propone di dare un contributo alla conservazione, scoperta e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano. In questo orizzonte rientra l’importante progetto di allestimento delle prime cinque sale delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, che saranno inaugurate durante Expo 2015 e la Biennale di Venezia. L’iniziativa è frutto di un importante accordo di collaborazione presentato al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo dal presidente di Samsung Electronics Italia Dae Hyun Kim, da Giovanna Damiani, soprintendente del Polo museale veneziano, e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage. Nel dettaglio Samsung, insieme all’Accademia di Venezia, sta sviluppando la “Samsung Smart Visit Experience”, un nuovo concept di visita museale che ha come principi guida i concetti di interattività, targhettizzazione e social museum. Tra i principali elementi di questo innovativo progetto spicca la Classe interattiva: pensata in particolare per i più giovani, verrà allestita all’ingresso della nuova sezione dell’Accademia di Venezia, e sarà dotata delle soluzioni Smart School Samsung, che prepareranno la visita al museo utilizzando contenuti multimediali precaricati o recuperando da un’apposita area cloud i contenuti studiati e sviluppati nelle lezioni. Il tutto grazie a due lavagne interattive di ultima generazione, a 25 Note Samsung e all’innovativo software Samsung School. IKEA FOUNDATION, CON UNHCR PIÙ LUCE ALLA VITA DEI RIFUGIATI È ripartita il 1° febbraio la campagna di Ikea Foundation “Diamo più luce alla vita dei rifugiati”, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare all’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Per ogni lampadina a Led venduta nei negozi Ikea nei mesi di febbraio e marzo 2015, la fondazione donerà 1 euro per illuminare i campi per rifugiati gestiti dall’Unhcr, e renderli un luogo più sicuro e vivibile per le famiglie che vi abitano. Attualmente l’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati assiste quasi 13 milioni di rifugiati. Di questi, circa la metà sono bambini. Senza luce, le giornate finiscono al tramonto e le persone che vivono nei campi sono costrette a interrompere tutte le attività sociali, scolastiche e di sostentamento. L’iniziativa si propone di portare luce ed energia per aumentare sicurezza e benessere nei campi. CANON EUROPE ALLE ISOLE SVALBARD CON WWF Partita l’11 aprile 2014, è ancora in corso la spedizione organizzata da Wwf International con il Norwegian Polar Institute (NPI) alle isole Svalbard, sopra al Circolo Polare Artico, con l’obiettivo la raccogliere di importanti informazioni sugli orsi polari che vivono nella parte più occidentale dell’Europa. Sposorizzata da Canon Europe, colosso nel campo dell’Imaging e Conservation Imaging Partner di WWF International, la spedizione ha lo scopo di monitorare gli spostamenti degli orsi durante l’anno e scoprire nuove aree delle isole dell’arcipelago Svalbard. Il completamento di queste due spedizioni permetterà agli scienziati di analizzare i cambiamenti comportamentali degli orsi polari in relazione ai mutamenti climatici, e capire quale sarà il futuro di questi animali, considerando quanto emerso da un recente report secondo il quale, entro il 2050, l’intera zona potrebbe essere completamente priva di ghiaccio marino durante il periodo estivo. Questa è la terza spedizione supportata da Canon. 30 figlio dislessico. Ha realizzato il primo tablet per l’apprendimento facilitato a supporto dei bambini con bisogni educativi speciali. L’onorevole Gabriele Toccafondi, sottosegretario alla Istruzione, all’Università e alla Ricerca, concludendo i lavori del convegno ha sottolineato l’importanza di questo appuntamento unico nel suo genere e ricco di novità per la Pubblica Amministrazione. L’iniziativa dimostra che il Parlamento può trovare spunti di unità inimmaginabili, guardando la cronaca giornaliera, se le aperture e le proposte di soluzione al bisogno sociale crescente vengono portate alla luce in modo corale attraverso lo spazio creato dall’Intergruppo della Innovazione. Si è realizzato infine un incontro, in un luogo istituzionale, tra aziende internazionali specializzate nell’alta tecnologia e operatori sociali di alto profilo ed impegno sociale. E’ il metodo della CSR che non si sostituisce alle istituzioni, ma promuove, attraverso l’approfondimento di responsabilità comuni, l’apertura di nuovi scenari di inventiva e di programmazione altrimenti impossibili. Non è sorprendente vedere che le attività di Corporate Social Responsability crescano nell’attenzione di aziende che vedono un profondo beneficio d’immagine e di qualità progettuale valorizzando le risorse del proprio capitale umano rivolte al bene comune. Un progresso civile e di merito. PLAYSTATION ALL’ASTA PER AIUTARE 600 BAMBINI IN DIFFICOLTÀ In occasione dei primi 20 anni PlayStation, festeggiati lo scorso 3 dicembre, Sony Computer Entertainment Italia ha dato il via a un’asta online di beneficenza in collaborazione con Terre des Hommes. L’obiettivo è raccogliere fondi per garantire cure e assistenza a 600 minori (bambini e adolescenti) vittime di violenza. L’azienda ha messo all’asta 50 pezzi di PlayStation 4 20th Anniversary Edition, un’edizione limitata della console dotata dell’architettura tecnologica di Ps4, ma con i colori della prima PlayStation lanciata sul mercato nel 1994. A partire dal 9 dicembre e fino al 25 gennaio sul portale di CharityStars (www.charitystars.com), piattaforma benefica che ha ospitato questa speciale attività di fundraising, è stato possibile fare la propria offerta, provando ad “accaparrarsi” queste esclusive console in edizione limitata. Il progetto di Terre des Hommes al quale PlayStation ha aderito mira a garantire sostegno psicologico e cure mediche a 600 bambini e adolescenti presso alcuni centri, in Sicilia, dove sono accolti minori stranieri che arrivano non accompagnati in Italia, e presso alcuni presidi ospedalieri di Lombardia e Piemonte impegnati nella prevenzione, cura e assistenza dei bambini vittime di violenza. È previsto inoltre anche un percorso di formazione per il personale sanitario e per i pediatri nelle attività di prevenzione agli abusi sui minori.