Mario Gatto - Jolly Club home-page

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Mario Gatto - Jolly Club home-page
Mario Gatto
Pilota del
anni 60/70
Campione Sociale anno 1968
Mario Gatto
Pilota del
anni 60/70
Anni ’70
Anni ’90
Anni 2000
Sin da piccolino ho sempre avuta la passione per i motori e ricordo che, da un capo officina
dell’azienda paterna, mi feci costruire, nei lontani anni 50, un primo rudimentale Kart, con le
classiche ruote della Vespa e quattro tubi saldati alla meglio , il motore di una motofalciatrice,
diventando il “terrore” degli operai per le evoluzioni nei cortili della ditta.
I tempi non erano certamente quelli di oggi ed ho dovuto attendere fino agli anni 60, per riuscire ad
entrare nel mondo dell’automobilismo.
Questo grazie a Ninetto Borghesio, papà della mia allora fidanzatina Anna, appassionato corridore
nel settore regolarità, grazie al quale sono stato presentato al Jolly Club.
Ultimi consigli di Ninetto Borghesio
alla mia prima gara
La F. Monza (pettarella) alla Courgnè Alpette
Ricordo l’estrema felicità quando, grazie a Mario Angiolini mi fu affidata una prima vettura da
corsa, la mitica Formula Monza (pettarella) nome che derivava dal rumore del suo motore
(sogliola) ricavato, quasi di serie dalla 500 giardinetta.
Sempre grazie a Ninetto, andai da Guglielmo Capra di Torino, il “Mago” nella preparazione delle
500 e grazie a lui e Jo Dalla Chiesa, iniziammo l’avventura in questa categoria, iscrivendomi al
Trofeo Cadetti Agip, il primo vero esempio di trampolino di lancio per i giovani piloti che volevano
avvicinarsi a questo sport.
Allora si correva il giovedì sera in notturna sulla Junior di Monza, (quante volte facevo il rodaggio
del motore appena revisionato direttamente trasportando la vetturetta sul carrello nel tragitto da
Torino a Monza), anche se la mia prima gara fu il Gran Premio Lotteria di Monza, abbinata
all’estrazione della Lotteria, eravamo nel 1965
Pioveva a dirotto ed io, timoroso neofita, mi trovavo davanti a nomi della categoria quali Fabrizio
Viscardi etc. etc. Iniziare proprio sotto l’acqua non era certo il massimo della vita.
Fu per me una enorme sorpresa, dopo le prime prove libere e anche se non mi accorsi subito di
chi fossero, quando mi sentii battere su una spalla e due persone mi dissero:”...abbastanza bene,
ma monta in auto con noi che ti facciamo vedere come devi guidare sul bagnato………”, erano
Lorenzo Bandini e Giancarlo Baghetti, due miti per me. Potete immaginare l’emozione anzi tutto e
la gioia poi.
Insomma iniziammo ad inanellare giri sulla loro vettura, condotta ovviamente da Lorenzo e mi
insegnarono di scordarmi della parte interna delle curve, sul bagnato, girando solo all’esterno.
L’indomani, giorno della gara, solo con queste parole in testa, giunsi inaspettatamente per me ma
soprattutto per gli osservatori 3° assoluto, dietro proprio a Viscardi. e ricevetti anche le
congratulazioni del fortunato possessore del biglietto abbinato al mio nome che vinse una discreta
somma.
Due anni dopo vinsi il Trofeo Cadetti Agip 1968, aggiudicandomi anche il titolo di Miglior Pilota
Torinese , il Trofeo della montagna ed il titolo Sociale Jolly Club di categoria.
Articolo l’Automobile
Per consegna Trofeo Nino Farina
quale Miglior Pilota Torinese 1968
Auto Italiana
19 settembre 1968
ALBO D’ORO - TROFEO CADETTI AGIP
DATA TROFEO CADETTI
DATA PILOTA
1965 Maurizio Montagnani
1966 Franco Guffanti
1967 Luigi De Negri
1968 Mario Gatto
1969 Mauro Ghisleri
1970 Ferdinando Spreafico
1971 Domenico Tagliabue
1972 Orazio Ragaiolo
1973 Aldo Cavallini
1974 Leo Bartoli
Certo, in quei periodi non esistevano ancora tutti i circuiti di oggi e per non star fermi si andava a
correre in salita, oppure “spronati” da Roberto, a partecipare ai Rally ( vedi l’allegata foto del Rally
di Sanremo in coppia con Panzironi ) e con la mitica Fulvia HF Jolly Club preparata dal “mago”
Facetti.
Rally di Sanremo 1968
Concentratissimo mentre sto entrando in pista nel vialetto di Monza
La corsa che ricordo con maggior piacere fu la Cesana - Sestriere, valida per il campionato
Europeo della Montagna. Vinse la Classifica Generale, Gherard Mitter con prototipo Porsche ma fu
grande soddisfazione vincere la categoria F.850, con la OL.GA, stabilendo un record che ancora
oggi resiste nell’albo d’ora della manifestazione, fui 9 assoluto alla media di Km 99,999.
Partenza Cesana Sestriere 1968
Arrivo Cesana Sestriere 1968
Grazie alla CSAI, quell’anno partecipai, quale premio, al corso di Guida da Henry Morrogh a
Vallelunga e tra i compagni avevo Alberto Colombo, Biondolillo e Campanini, tutti vincitori di un
Campionato Nazionale.
Vestizione
Ricordo che facemmo “impazzire” Henry, poichè pretendeva dai suoi allievi, persone che non
avevano mai partecipato a gare, di girare a 2000 giri con le F.Ford, per aumentare gradatamente:
figuratevi noi che venivamo da esperienze, seppur diverse ma di Campionati vinti e fu un
divertimento incredibile vedere Morrogh saltellare da un box all’altro con le mani nei capelli quando
quei “delinquenti” giravano al massimo dei giri consentiti, da subito, ingarellandosi tra di loro. Il
pemio per il vincitore del corso era una F.3, alla quale ci fu chiesto di non partecipare a favore dei
clienti paganti, cosa alla quale tutti aderimmo sportivamente.
In prima fila a Monza con
Guido Forti
F. 850 sotto l’acqua
In griglia a Monza con il Team De Sanctis e
Carlo Giorgio
Breefing con Ottorino Mafezzol
Con A. Colombo,Lella Lombardi etc
In grlia a Monza 1° fila
In testa al gruppo dei primi a Monza
Grazie a Roberto Angiolini e della sua mamma Renata, l’anno dopo entrai, come detto
nello squadrone di “Sor Gino” De Sanctis che, col figlio Lucio, costruiva le migliori
monoposto di F. 850 e F.3 Nazionali. In squadra c’erano personaggi come Geky Russo,
Gero, Marcello Gallo, Miky, Tamburini, Biondolillo, Lorenzo Lenzini e l’amico Carlo Giorgio
che mi prestò la sua vettura a Valleunga per il Test con Sor Gino, il quale alla fine del
medesimo riferì all’allora segretario generale CSAI, Erasmo Saliti:”...aho! questo
cammina......” e tengo prezioso il commento in una bellissima lettera che conservo appesa
al muro.
Lettera di Erasmo Saliti con commento di..”Sor Gino De Sanctis”
Una delle tante simpatiche lettere ricevute da tidosi
Il 1968 e 1969 furono anni meravigliosi e ricevetti anche la convocazione da parte della più
prestigiosa Casa Italiana per andare a provare la F.2, la Dino, e vinsi il Campionato Sociale JOLLY
CLUB.
Seppur con la F.850, davanti alle F.3
a Monza
Davanti nel gruppo dei primi
In controsterzo all’ingresso Junior a Monza
A Vallenga in testa alla gara
Mi trovai allora di fronte ad un bivio, o continuare nello sport dell’automobilismo o dedicarmi
all’allora mia moglie che attendeva una bimba ed all’azienda di mio padre. Scelsi la seconda
ipotesi, seppur a gran malincuore ma, la passione e la voglia rimasero e tornarono.
Rientrai nel circus nel 1984, da vecchietto rispetto agli altri piloti con la F.Abarth, prima di Adolfo,
poi di Angelino Ravaglia ed avevo quali compagni di Team, l’emergente nome nuovo, Dindo
Capello, Mario S. Vullo e Piccolo Monini.
Team Angelino Ravaglia F. Abarth 2000
Camp. Europeo a Misano con F. Abarth 2000
La mia ultima gara “vera” fu a Monza con la F.Alfa Boxer nel 1986, dopo di che decisi di
appendere per sempre il classico cappello al chiodo.
A Monza con L’Alfa Boxer nel 1986
Riuscii a tramandare la passione a mio figlio Manuele M. Gatto, che ha solo sempre sentito parlare
del “mitico” Jolly Club e dei loro patrons “ Mario, Renata e Roberto Angiolini”, che dopo due anni di
F.Renault 2000, con ottimi risultati, combattendo con i vari Hirate, Kobajaschi, Valsecchi,
Maldonado, etc etc e mettendoseli qualche volta anche dietro, approdò in F.3 con PierCarlo
Ghinzani il “Ghinza”, disputando un bellissimo Campionato Italiano. I tempi però erano veramente
molto cambiati rispetto ai miei ed oggi, per quanto possa essere bravo il pilota, se non si
dispongono di notevoli risorse proprie o di importanti sponsor non si prosegue ma......fin che c’è
vita c’è speranza e chissà che un giorno o l’altro Roberto non decida di……!!!!!.
Manuele con la tuta “Azzurra”
Manuele sul podio a Dubai
F.Renault 2000
A Silverstone con la A1 GP
del Team Italy
Manuele supera in “staccata” Hirate
alla prima variante di Monza
Al Mugello con la F.3 del Team
“Ghinzani”
ACI Torino Manuele Miglior Giovane
Pilota Torinese 2005
Allego alcune immagini di quei miei tempi fantastici nella utopica speranza che prima o poi
ritornino, nonché di Manuele.
Un caro saluto a Renata e Roberto ed alla memoria di Mario, nella speranza che questa sua
meravigliosa idea permetta di ritrovare gli amici ed i compagni di tante battaglie magari......ormai
solo più con le gambe sotto la tavola (anche se spererei non solo)..... ma sempre simpaticamente
assieme.
Un caro abbraccio a tutti.
Mario Gatto
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